Justin's pov
Ero a casa da solo, Charlotte era diventata strana dopo la notizia di Clay, non doveva sapere quello successo fra Jessica, Andreas e Bryce.
Io volevo fermarli, cazzo, ci ho provato per tutto il tempo, ma quando mi chiusero fuori mi sentii vuoto e in difetto, avevo permesso che una ragazza venisse violentata, la migliore amica di Charlotte, non me lo avrebbe mai perdonato.
Sapevo la storia di Charlotte ed io stesso ero un sopravvissuto, anche se non lo sapeva nessuno, ecco perché non volevo dirlo a Jessica o Charlotte, perché sapere di avere subito violenza ti fa stare male, Charlotte lo sapeva e non volevo che Jessica soffrisse così, anche se era pericoloso farla stare ancora con Andreas.
"Puoi passare dopo cena? Ho bisogno di te" mi scrisse Charlotte, io le risposi subito di sì, volevo e dovevo stare un po' con lei, andai per scaldarmi qualcosa per cena velocemente, pur qualcosa doveva esserci in frigo.
Ero tranquillo, Clay si era beccato una sospensione per tre giorni perché nascondemmo dell'erba dentro il suo zaino, eravamo stati noi e probabilmente lo sospettava.
Bussarono alla porta, ma chi era a quell'ora? Mia madre e Seth avevano le chiavi, Charlotte mangiava probabilmente con i suoi fratelli oppure con anche i suoi genitori, andai ad aprire lo stesso e vidi chi non pensavo mai di vedere, Clay Jensen.
"Non possono più condannarlo, ok?" disse lui, beh, buonasera anche a lui... Ma come mi aveva trovato?.
"Tu che cazzo ci fai qui?".
"So che è stato Bryce con Andreas".
"Lo sanno tutti che parla di Bryce e Andreas, dice il nome, la cassetta è sua non mia" dissi in modo serio.
"Ha detto che era il vostro migliore amico".
"Mio Dio, entra su" dissi facendolo entrare.
"Devi dirglielo Justin, sia a Jessica sia a Charlotte" mi disse, non poteva farmi nulla.
"Quando cazzo la smetterai?".
"Lo capisco, vuoi proteggere i tuoi due amici, e hai mentito a Jessica e Charlotte dicendo che Hannah si é inventata tutto" era la mia parola contro una morta, avrei vinto.
"Davvero? Quindi é la mia parla contro quella di Hannah".
"L'altra testimone è morta. Bryce e Andreas la passeranno liscia. Non serve più proteggerli. Lo dice anche la legge" cosa? Con chi aveva parlato? Eravamo fottuti, lo sapevo... Dovevo saperlo, doveva finire con Sheri senza mai arrivare a Clay.
"Ne hai parlato con qualcuno? Dimmi che cazzo hai fatto!".
"Ma sei sordo? Ti ho appena detto che non posso più andare alla polizia" ma perché era venuto da me? Se non si poteva fare nulla, nulla si sarebbe fatto.
"Che cosa vuoi da me?".
"Voglio che Jessica sappia come è veramente andata quella sera, e non solo lei, ma anche Charlotte che si fida ciecamente di te" mi disse, come se non lo sapessi.
"Sanno entrambe cosa é accaduto, chiedilo".
"L'ho fatto. E mi hanno dette le stesse balle, quelle che tu e Andreas avete raccontato, ma ho visto che Charlotte inizia a dubitare e Jessica beveva a scuola" disse lui mentre suonò il microonde e andai a prendermi da mangiare.
"Stanno bene, Charlotte soprattutto visto che ci siamo fidanzati oggi" commentai.
"Stanno di merda e tu pure. Jessica deve sapere quello successo, ma non ci crederà mai, a meno che non sia Charlotte a dirglielo... E Charlotte crede solo a te o Jessica" mi disse, come se non lo sapessi, ecco perché non potevo farlo, Charlotte era la mia vita, non la potevo perdere e non potevo rovinare quella della sua migliore amica.
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NOI DUE NON SAREMO NIENTE; Justin Foley
FanfictionCharlotte Martin era arrivata a Crestmont all'inizio del secondo anno di superiori, con aspettative troppo basse dopo quello passato nella vecchia città. Non sapeva, che, invece, avrebbe trovato nuovi amici, un nuovo possibile fidanzato, avrebbe vis...