[12] Non faccio nulla, ci parlo solo

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Clay aveva sicuramente sentito la cassetta di Tyler, anche se Hannah aveva ordinato di rompergli la finestra e non di scattare a lui foto nudo, ma se lo meritava.

Sapevo cosa potesse fare una foto a una persona, Tyler scattò una foto a Hannah e Courtney che si baciavano, supponevo che Courtney fosse lesbica ma non volesse dirlo, e per quasi un mese a scuola si parlava solo di quello.

Avevo subito capito che una fosse Hannah, conoscevo lei e casa sua, ma non le dissi mai nulla, avevamo litigato ed ero ancora incazzata per la vecchia scuola e per Thomas.

Ora c'era Clay, Tyler avrebbe parlato? Era un tipo strano e inquietante per me, moltissimo.

"Justin e Charlotte! Ciao ragazzi" salutammo Andreas che scese dalla sua macchina, non c'era Jessica.

"Ciao, Jessica?" gli chiesi.

"La portava suo padre oggi, non mi ama particolarmente".

"Chissà come mai" disse Justin e cercai di non ridere, con Andreas erano grandissimi amici, ma a me non stava simpatico.

"Taci!".

"Beh, io al signor Martin sto molto simpatico" disse Justin ed io annuii.

"Non tutti hanno due genitori come i suoi".

"Non sono il top a volte, ma sanno che i ragazzi si baciano ed altro, quindi solo per quello" dissi dando il cinque a Justin e gli presi la mano, quando intravidi Jessica ed entrai lasciando lui fuori con gli atleti.

"Buongiorno" dissi a Jessica prendendo i libri dal mio armadietto e lei mi salutò come sempre.

"Buongiorno, allora? Voto al culo di Tyler?" sorrisi facendola ridere, anche se era pericoloso.

"Direi che se ci provassi, Justin lo ammazzerebbe" commentai, come Andreas con lei.

"Avete dormito insieme?" non capivo la domanda.

"Scusa, perché?" chiesi, anche se a Jessica dicevo tutto.

"Perché Justin indossa..." disse sporgendosi.

"Una felpa dei Lakers" alzai le spalle.

"E quindi?".

"Quindi, non gli piacciono i Lakers" spalancai gli occhi, e lei come lo sapeva?.

"Esci con Justin?".

"No, scema, sto con Andreas. Guardano il campionato insieme e Justin ha detto: i Lakers sono tutti dei figli di puttana" sorrisi.

"Sarà contenta mia madre che ci ha fatto quattro figli tifosi" commentai facendola sorridere, Jessica era l'amica di cui avessi bisogno fin da bambina.

"Non cambiare discorso" alzai le spalle.

"Si, dopo la festa é venuto da me, abbiamo dormito insieme in camera dei miei fratelli" lei per poco non urlò, Jessica sperava in me e lui, nonostante pensasse che fosse un po' scemo a volte e aveva ragione.

"L'avete fatto?".

"Non l'abbiamo mai fatto, prima o poi si stuferà di me" commentai, era una paura.

Non eravamo nulla, cioè amici che si baciavano, quasi fidanzati, fidanzati... Non lo capivamo neanche noi, sicuramente eravamo anime gemelle, dovevamo solamente rendere ufficiale ciò, ma il momento e il mondo ci remavano contro.

"Di te? Andreas mi conferma che non fa sesso da almeno un anno per te, per loro maschi viene difficile? Si, ma aspetta solo te" sorrisi, era una di quelle cose che mi scaldavano il cuore di Justin.

"Non ho paura di lui, del passato che torna sempre" commentai.

"Non é facile quello che ti fatto il tuo ex, lo hai affrontato interamente da sola prima di conoscere Justin... So che avete fatto qualcosa, me lo hai detto, ma so che Justin ha aspettato per farti sentire bene" annuii, era andata così.

NOI DUE NON SAREMO NIENTE; Justin FoleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora