Presi i miei fratelli minori da scuola, quel pomeriggio non sarei stata con Jessica, ma ci saremmo sentite come sempre, toccava a lei testimoniare il giorno dopo.
Sarei tanto voluta andare, per darle coraggio, ma ero sulla lista dei testimoni e non potevo partecipare solo come spettatore se non dopo avere testimoniato.
"Ciao Courtney" dissi vedendola seduta da sola da Monet.
Aveva testimoniato quella mattina, avevo letto cosa era successo in tribunale ed aveva fatto coming out, dicendo che fosse lesbica ed innamorata di Hannah, aveva peggiorato alcune situazioni parlando, ma finalmente aveva avuto il coraggio.
"Ciao Charlie" mi disse lei sorridendo.
"É una tua amica?" mi chiese Tiffany.
"Si... Andate da loro due, io vi raggiungo" dissi a loro tre che corsero da Thomas e Christian che stavano studiando.
"Non volevo parlare con il pubblico, ma hai avuto coraggio, ho letto il blog... Sei stata coraggiosa" dissi sorridendo e sedendomi col caffè davanti a lei.
"É appena passata Jessica a dirmi la stessa cosa, non credo di essere stata così coraggiosa" mi disse.
"Invece si, hai aiutato Hannah dicendo la verità, non é facile, anzi" le dissi, aveva avuto fegato nel dirlo, non si era mai sentita pronta nel dire che fosse lesbica.
"Ma prima no, le ho incasinato la vita".
"L'ho fatto anche io, l'abbiamo fatto tutti... Si impara sbagliando, giusto?" le chiesi sorridendo e la feci almeno ridere, lei annuì.
"Tu testimonierai, mi sembra di averti letto" annuii.
"Si, non subito, sono quasi al fondo... É stata dura per te? Insomma, aprirsi e dire tutta la verità" chiesi, nonostante forse fare coming out con due padre gay non era così difficile, ma era più la paura del fuori.
"Si, ma era il momento di dirlo... Ho sempre avuto paura della gente, non dei miei papà, insomma... Lo sono anche loro" sorrisi.
"Perché del mondo? Cioè, a me non cambia nulla" le dissi.
"I miei papà sono stati presi di mira da ragazzi ed anche quando hanno deciso di adottarmi, anche se mi hanno salvato la vita, io dovevo per forza essere gay da due padri gay secondo molte idee..." mi disse, capivo il punto di vista, ma era una stronzata.
"É una stronzata, allora tutti i figli di coppie etero devono essere etero? Non esisterebbero i gay... E poi, i maschi sono idioti, hai fatto una buona scelta" dissi e lei scoppiò a ridere, io la strinsi velocemente.
"Credi che domani a scuola mi guarderanno male?".
"Siamo nel 2018, non credo proprio, magari qualche bella ragazza ti guarderà adesso..." bevvi un sorso di caffè, lei annuì.
"Scusa, ma i tuoi fratelli sono con due sconosciuti? Ti sei fidanzata con uno dei due ragazzi lì seduti?" sorrisi, spesso scambiavano me e Thomas per fidanzati.
"Cara Courtney, siamo in sei a casa, sono i miei due fratelli più grandi... Sono qui per via di mia madre, ma ora é stabile" lei spalancò gli occhi.
"Cioè arriva il settimo? Credevo fosse il quinto" sorrisi.
"Visto? Che scoperte" dissi e lei annuì.
"Si... Wow, giuro, io sono da sola e basto".
"Se i tuoi papà ne vogliono almeno uno, qualcuno lo regalo" dissi facendola ridere, non avevamo mai parlato molto, ma nell'ultimo periodo a scuola stavo spesso con lei.
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NOI DUE NON SAREMO NIENTE; Justin Foley
FanfictionCharlotte Martin era arrivata a Crestmont all'inizio del secondo anno di superiori, con aspettative troppo basse dopo quello passato nella vecchia città. Non sapeva, che, invece, avrebbe trovato nuovi amici, un nuovo possibile fidanzato, avrebbe vis...