Justin's pov
Presi la macchina di Clay per guidare fino alla officina di Tony, sicuramente lavorava lì e mi doveva delle spiegazioni su quelle cazzo di armi.
Avevo in mente quel weekend appena passato ben chiaro, Charlotte era spaventata, ma il piano era ben chiaro: lei aveva dormito da Jessica ed erano state lì tutta la notte, testimonie il padre di Jessica che le accompagnò a dormire, fine della storia.
Parcheggiai e mi guardai allo specchietto, avevo ancora addosso i segni della rissa di venerdì alla partita di football, ma non mi ero pentito: l'avevo fatto per Charlotte e anche per Jessica, lo dovevo ad Andreas.
"Buongiorno" mi disse Tony vedendomi arrivare, non era un bellissimo giorno.
"Clay é alla polizia" gli dissi subito, non c'era bisogno di fare giri di parole.
"Sono venuti questa mattina a scuola" specificai.
"Gli sbirri? Javi, devo risolvere una cosa, starò via un paio d'ore" disse al suo capo, ma non poteva andare alla polizia.
"Non puoi andare lì".
"Hai idea migliore?" mi chiese, no, ma non poteva andarci lo stesso.
"Non puoi andarci. Ci sarebbe un casino per te, vado io" gli dissi, ci tenevo ad andarci.
"Ah, per te é diverso" io non ero come lui in una situazione critica, più o meno, ma la condizionale era finita da mesi ed ero sempre stato pulito con la polizia.
"Dove sono le armi?" chiesi fermandolo e mettendomi davanti.
"Lo sai bene" non sapevo assolutamente nulla, non avevano mai detto nulla.
"Io so solo che tu e Clay dovevate occuparvene" dissi, doveva dirmi dove fossero, dovevamo controllare che non le avessero trovate.
"É meglio che sia così" mi disse prendendo il telefono, non so quanto fosse meglio, ma si mise a chiamarlo.
Me lo ricordavo bene ad Aprile il casino, ci finii io in polizia a parlare e a coprire Tony, Clay e Tyler.
Presero noi per testimoniare, ma avevano concordato una versione, Charlotte rimase ad aspettarmi fuori perché lei non doveva farlo.
"É che non ci credevamo davvero, insomma... Lui é fatto così" dissi, Cyrus, l'amico di Tyler, decise di dire che fosse stato lui a creare il panico con uno scherzo e così dissi.
"Ne sei sicuro?".
"Si, Cyrus é fatto così. Non volevamo creare scompiglio, scusate" dissi, loro ci credettero.
Con Zach e Cyrus andammo verso l'uscita, quando vidi Bryce pronto a testimoniare con il suo avvocato, mi augurassi che non facesse l'infame, perché se no... Era la volta buona che lo uccidevo.
Charlotte's pov
Justin era tornato da qualche mese ad allenarsi e a fare parte di una squadra della scuola, c'era la stagione del football e lui era davvero bravo.
Sapevo che preferisse il basket, ma aveva bisogno del mio sostegno sempre, così andavo spesso a vederlo.
Ormai, l'allenatore neanche mi diceva qualcosa, tanto stavo solo a guardare.
Mi sedetti sulla solita panchina e c'era Zach vicino a me in piedi, lui si era rotto il ginocchio nell'amichevole per la rissa scoppiata a metà partita, così non poteva allenarsi, ma era il capitano.
"Due domande" mi disse.
"Dimmi".
"Uno, Clay? Sai qualcosa? Me ne ha parlato Jess" scossi la testa, non avevo notizie.
"No, Ani é andata da lui e appena saprà qualcosa me lo dirà" gli dissi mentre mi sistemai i capelli, dovevo restare calma.
"Seconda domanda, il tuo fidanzato? Perché se arriva tardi presumo che sia con te, ma sei qua" mi disse.
"O mi tradisce o deve ancora tornare" dissi, era andato da Tony a parlare.
"Forza Charlie! Muoviti! Venerdì le hai prese!" mi voltai credendo che parlasse con me, ma parlava con Charlie St. George, il ragazzino del secondo anno.
Da quando a volte stava con Zach o gli altri, quando dicevano Charlie ci giravamo in due ed era divertente.
"No, tu le hai prese, io ho fatto solo schifo! Ciao Charlie!" mi urlò.
"Ciao Charlie!" urlai io sorridendo, almeno quello era divertente.
"É tardi" disse Zach vedendo arrivare Justin, lui passò vicino a me dandomi un bacio per qualche secondo, avevamo bisogno di quelli.
"É tardi non per baciare lei" disse Zach.
"Scusa, si" dissi.
"Vai in difesa!" gli disse e Justin si mosse.
"Dove sei stato?" mi alzai andando vicino a loro.
"Ho avvertito Tony" ci disse.
"É andata Ani, secondo lei, é meglio se ne stiamo fuori" disse mettendomi una mano sulla spalla e sospirai, era tutto un grosso guaio.
"É finita, siamo nella merda" disse Zach.
"Lo siamo da un bel po' mi sa" commentai.
"Non siamo nella merda, restiamo in silenzio" mi disse Justin prima di darmi un bacio sulla guancia e sorrisi, quando arrivò un messaggio da parte di Clay.
"Mi hanno chiamato perché Bryce é scomparso, non si vede da venerdì sera" imprecai leggendolo.
"Non credo di averti mai sentito imprecare così" disse Zach.
"Leggete" dissi porgendo loro il telefono, Justin mi prese la mano e mentre Zach non vedeva mi disse: "Silenzio! Nega".
"Foley, cosa aspetti, muoviti!" disse Monty arrivando.
"Solo un attimo, ok?" chiese lui.
"Quale é il problema? Hai un video di voi due che fate sesso?".
"Capisco la tua voglia di vedermi nuda Monty, ma piuttosto divento lesbica, coglione" commentai sorridendo, era odioso.
"Bryce. É scomparso" disse Justin.
"E quindi?" non era la domanda che volessi sentire da Monty, non me l'aspettavo.
"Che cazzo di risposta é?" chiesi.
"Tornerà. A sua madre frega meno di zero, di sicuro si é sbronzato dopo la partita e non si é ancora ripreso" rimasi in silenzio e Zach pure.
"Si, può essere" disse Zach.
"Si... Conoscendo Bryce" dissi sospirando, ma perché cazzo ero andata venerdì alla partita?.
"Dai, vieni Foley, la bacerai dopo" gli disse e Justin mi baciò.
Sarebbe stato bello restare tranquilli, ma era impossibile.
Spazio autrice:
Bene, aggiungiamo Bryce scomparso... Ma qualcosa mi dice che qualcuno sa qualcosa...👀.
Adoro Charlie, quindi lo metterò ovunque, vedrete💪🏻❤️.
Come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate🫶🏻.
STAI LEGGENDO
NOI DUE NON SAREMO NIENTE; Justin Foley
FanfictionCharlotte Martin era arrivata a Crestmont all'inizio del secondo anno di superiori, con aspettative troppo basse dopo quello passato nella vecchia città. Non sapeva, che, invece, avrebbe trovato nuovi amici, un nuovo possibile fidanzato, avrebbe vis...