[53] Io? Io non scherzo mai

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Io e Justin volevamo passare la serata insieme semplicemente guardandoci un film sul divano e mangiando KFC, come entrambi adoravamo alla follia.

"Clay é al cinema" mi disse Justin mentre parlavamo io e lui seduti su una panchina fra casa mia e casa di Clay.

"Io ho tutti a casa, ma possiamo andare, poi guardiamo in camera mia qualcosa" gli dissi, non volevo rompere ai Jensen.

"Si..." disse Justin, quando gli suonò il telefono e rispose parlando supponevo con la madre di Clay.

"Hanno detto che possiamo andare da loro" mi disse mettendosì il telefono in tasca, faceva impressione a tutti e due andare lì.

"Cazzo" dissi e lui sorrise.

"Non dirlo a me, già mi stanno pagando di tutto" mi disse ed io gli strinsi la mano sorridendo, lui mi diede un bacio.

"Sono fiera di te, oggi mi hai decisamente reso orgogliosa" a lui vennero gli occhi lucidi e mi baciò ancora.

Il KFC non era lontanissimo, andammo a prenderlo a piedi prima di arrivare a casa di Clay, Justin aveva addirittura le chiavi ormai.

"Buonasera" dicemmo entrambi vedendo i genitori di Clay, Justin era imbarazzato, lo conoscevo.

"Ciao ragazzi" ci dissero loro.

Noi due ci mettemmo in cucina per mangiare, poi dopo avremmo visto un film, mi mancava cenare con Justin con il KFC, era stato il nostro primo appuntamento e spesso ci piaceva andarci.

"Me lo ricordo ancora il primo appuntamento, dopo che mi appendesti a un muro" sorrisi.

"Certi ricordi sono bellissimi" dissi dando un morso al mio pezzo di pollo e Justin sorrise.

"Mi ricordo anche Tiffany che mi faceva paura".

"Con il suo: Charlotte, é arrivato il tuo fidanzato é molto carino! O una roba del genere, ero imbarazzata al massimo" commentai e Justin scoppiò a ridere.

"Vedi perché ti chiamo rossa? Perché ti imbarazzi spesso e per me questa é la tua migliore qualità, é come se per te fosse un piacere ricevere complimenti soprattutto dagli adulti" annuii, era così.

"Si, mi piace che qualcuno mi apprezzi oltre la mia famiglia. Anche tu sei così, quando parli con i Jensen sei rosso" Justin annuì.

"Perché gli sto occupando casa gratis. Per questo voglio lavorare" annuii, era un'ottima idea.

"É una bella idea, io anche lavorerò questa estate. Con Jessica vogliamo farci soldi per il collage, mia madre avrà il settimo a luglio, se tutto va bene... Mi sentirei in colpa" dissi, anche se i miei genitori non mi avrebbero mai obbligato.

"Quando nasce voglio esserci, per forza".

"Ovvio, ti porterò con me in ospedale e vedremo il sesso... Eri già contato" commentai e Justin sorrise diventando rosso, lo ritenevo parte di me e della mia famiglia ormai.

"Wow, grazie" disse prendendomi la mano e dandole un bacio.

"Come cazzo fa a piacerti la maionese?" mi chiese.

"Io mangio tutto" commentai mangiandola.

"Anche io, ma quella non é buona".

"Mamma Victoria, dal suo altissimo livello in casa mi ha sempre detto: o mangi quello che c'è in tavola, o rimani senza cena. Fidati, alla seconda cena saltata ho mangiato tutto" dissi facendolo ridere.

"Mamma Victoria mi fa paura a volte".

"Ma se ti ama! Ama più te di me, non sto scherzando" affermai, i miei genitori volevano un bene enorme a Justin.

NOI DUE NON SAREMO NIENTE; Justin FoleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora