[66] Un giorno avrai un figlio o una figlia che educherai bene

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Ani non mi aveva subito detto dove abitasse, ma quando Jessica diventò presidentessa, lei scoprì quello successo con Bryce e aveva voluto parlarcene.

"Stai nella dependance di Bryce?" chiese Jessica, Ani ce lo aveva appena detto.

"Beh, nella proprietà di suo nonno. Lui non c'era quando mia madre ha ottenuto il lavoro" disse Ani.

"Che culo" commentai sospirando, avevo paura per lei, Bryce era davvero pericoloso.

"Ve l'avrei detto dall'inizio, ma... Non avevo mai collegato le cose fino a ieri. Non ne abbiamo mai parlato" disse Ani, Jessica non amava parlarne, anche se aveva iniziato la sua battaglia.

"Si, é che... Con te avevo la possibilità di non essere una vittima, cioè insomma... Potevo essere forte" disse Jessica guardandomi e le misi una mano sulla spalla sorridendo.

"Tu sei sempre forte per me, credo anche per Charlie, anche lei lo é".

"Jessica é una vera bomba" commentai sorridendo.

"Ha mai provato Bryce a parlarti?" chiesi, magari si incrociavano, nonostante lei stesse nella dependance.

"Uhm... No, non proprio. Non posso entrare in casa sua" disse lei, menomale, ero sollevata.

"Menomale, tanto avrà una dependance da ricco, quindi non entrare in casa" commentai sorridendo, lei capì che volessi proteggerla.

"Si, fai attenzione".

"Si certo" ci disse.

"Promettilo" dissi mettendo il mignolo in mezzo.

"Sul serio?" chiese Jessica.

"Che c'è? Ho una bambina come sorella, me lo fa sempre, mi viene spontaneo... Promettilo" dissi ad Ani, Jessica mise il mignolo legato al mio e si aggiunse anche Ani, menomale.

Qualche giorno dopo c'era la riunione del nuovo consiglio studentesco, io ero sempre rimasta al verbale e andava così, ma c'era anche il preside Bolan in quel momento ed ero sicura che Jessica sarebbe esplosa.

"Benvenuti ai nuovi membri del consiglio studentesco, comincerei la discussione parlando della raccolta fondi della partita femmine di fligh-football" disse.

"Veramente, io vorrei iniziare con l'evento "Riprendiamoci la notte" che si terrà qui alla Liberty" disse Jessica, mi sarei divertita eccome in quel periodo con lei presidente, davvero tantissimo.

"Ok. Ti ricordo che quella partita costituisce la nostra principale raccolta fondi primaverile" disse il preside, ma non interessava a me o a Jessica.

"Ma non sono stata eletta per occuparmi di ragazze che giocano a football in bikini" disse lei.

"Non impicciarti delle ragazze. Sono io il coach quest'anno" disse Monty dando il cinque a Charlie.

"Che botta di fortuna Monty, magari così finalmente ti trovi qualcuna e non il baby Charlie" commentai sorridendo osservandolo, mi stava sull'anima da sempre, nulla da fare.

"Che stronza" disse lui.

"Si, segnatelo e ricordatelo" commentai sorridendo muovendo la matita, facevo paura a Charlie, lo capivo da come mi guardava.

"Ragazzi, il linguaggio... Charlotte, rimani tranquilla come sempre" mi scusai col preside, ma mi stavo divertendo.

"Ciao ragazze" stavo studiando con Jessica ed Ani quando si avvicinò a noi una ragazza del consiglio studentesco, la conoscevo di vista, Casey.

NOI DUE NON SAREMO NIENTE; Justin FoleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora