[94] La mia cazzo di fidanzata non la tocchi, figlio di troia!

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Ma la sera della partita e della morte di Bryce, cosa era successo?.

Quel giorno, per me, era diviso in tre grossi momenti: il pomeriggio, in cui avevamo organizzato la protesta, la sera, in cui avevamo fatto la protesta, e la notte, dove Bryce era morto.

Andando in ordine, tocca prima alla protesta che ha portato sicuramente Bryce alla sua morte, era tutto molto collegato.

"La vernice?" chiese Jessica, avevamo tutto pronto.

"Tutta qui!" dissi con una ragazza prendendola e continuavo a girarla, era rossa e l'avevamo trovata a poco prezzo.

"Perfetto. Guardate solo che non si veda quando usciamo, ok?" annuii e presi a pulire il barattolo dalla vernice colata.

"E il megafono?" chiese Jessica.

"Non so, non riesco a trovarlo" disse Casey dietro di me col megafono e feci un salto.

"Cristo Santo! Devo essere viva" dissi toccandola in viso con la vernice e fece lo stesso.

"Ok, basta, se no ce la tiriamo addosso" dissi ridendo.

"Sarà la più grande chiamata alle armi che la Liberty abbia mai visto" disse Jessica e sorrisi battendo le mani con tutte urlando, era forse una delle cose migliori mai fatte.

"Tutto bene?" chiesi vedendo la faccia di Jessica e mi mostrò il messaggio, Bryce voleva vederla?.

"Ehi, vengo con te se vai".

"No, vado da sola. Non dire nulla, se ci metto più di dieci minuti, arriva" mi disse, erano nel parcheggio e davanti a tutti, speravo non facesse nulla.

"Ho lasciato l'asciugamano in macchina, torno subito" disse Jessica andando via ed io mi misi a finire una cosa, quando vidi il messaggio di Justin.

"In bocca al lupo, Jus" gli scrissi mandandomi una mia foto e lui ricambiò subito, come prima delle partite sempre.

"Charlie, vieni" sentii dire da Jessica ed andai con lei, lei mi spiegò che Bryce voleva vederla al molo della marina dopo la scuola.

"Jess, ha detto che puoi portare qualcuno e vuole solo parlare, giusto?" domandai.

"Si, ma non possiamo andare solo io e te" mi disse, Bryce era pericoloso e così decisi di fare a modo mio.

"Io la macchina la ho, potremmo chiedere a Justin".

"No, no... Facciamo Alex? Può guidare ora, non zoppica più moltissimo, se tu stai con Justin dopo la partita..." mi disse e scossi la testa.

"No, devo venire a stare da te, ricordi? I miei genitori sanno della protesta e mia madre sa che dovranno venire a recuperarmi, ma tuo padre magari si incazza e se io dormo da te... Si incazza di meno" commentai sorridendo, accadeva sempre ed eravamo già abituate.

A fine primo tempo, la Libery era in vantaggio, mentre rientravano per giocare noi prendemmo a correre verso il campo facendo invasione urlando "No allo stupro!" e guardai Justin che sorrideva sotto i baffi, perché lo sapeva.

Penso che fosse la cosa più divertente mai fatta, stavamo praticamente tutte saltando e Jessica prese in mano il megafono.

"Gli atleti sono bulli, delinquenti e violentatori qui alla Liberty. Le loro vittime soffrono e loro sono impuniti" disse Jessica e mi guardò.

Mi tolsi la felpa e la gonna che portavo apposta lanciandola, Jessica mi guardò e notò che mi ero fatta anche io i segni sul corpo e mi sorrise subito.

"Vai che stai spaccando il culo a tutti!" urlai.

"Jessica, Charlie hanno chiamato la polizia" ci disse Ani, lo sospettavo.

"Era ovvio, era nel piano" dissi io guardandola.

"Ehi! Belle tette, voi due!" dissero due ragazzi ed io mi voltai con Jessica.

"Vaffanculo!" dicemmo entrambe.

"Ma sei la troia ex di Cameron? Porca troia!" disse uno guardandomi, ma perché suo padre era famoso e lo conoscevano tutti? Mentre lo fissavo senza capire, succedette il casino.

"Ferma! Fammi vedere se é come nella foto!" disse avvicinandosi e mettendomi le mani sul seno e sulla vita, cercai di togliermelo.

"Sei un coglione" dissi dandogli un calcio nelle palle, ma qualcuno mi tolse da dietro.

"La mia cazzo di fidanzata non la tocchi, figlio di troia!" urlò Justin prendendolo e gonfiandolo, un poliziotto mi prese e ci portarono dentro per rivestirci, mentre tutto i ragazzi si picchiavano anche Alex e Clay erano arrivati.

"Mio padre mi ammazza" disse Jessica e sospirai abbracciandola.

"Quindi? Chiediamo ad Alex?" chiesi e lei annuì.

"Si... Anche il tuo di padre é arrivato, col mio" disse Jessica ed alzai lo sguardo vedendo mio padre con quello di Jessica e li raggiungemmo.

"Ciao" dicemmo entrambe.

"Non so se si rende conto, quello aveva le mani su mia figlia!" disse mio padre urlando contro il poliziotto e ci litigò un bel po'.

"Passami il richiamo" mi disse e lo firmò ridandomelo.

"Ho beccato Justin... La prossima volta, più forte il calcio nelle palle" mi disse facendomi ridere, sapevo che la pensasse così. 

"Avevi detto che dopo la partita era uscita con Justin, me l'ha confermato anche Jessica" disse Ani osservandoci, eravamo in palestra a parlare.

"Ma ora Clay sostiene che eravate a casa voi due".

"Si, i nostri due padri hanno firmato per farci andare a casa, ma Charlie ha dormito da me perché se no mio padre mi avrebbe cazziato quella sera. Chiedi anche a lui, ha dato la buonanotte a me e Charlie" si intromise Jessica.

"Perché allora mi hai mentito?" mi chiese Ani.

"Volevo proteggere il mio fidanzato. Non é stato Justin, ma nessuno lo copriva, così l'ho fatto io. Non ti riguarda, poi la mia relazione e le mie scelte su Justin" commentai, forse non era per tutti, ma era la mia relazione, non quella altrui.

"Invece si, perché Clay é un mio amico ed é in guai molto seri" disse Ani, era anche mio amico.

"Clay è anche amico mio, e fidati che tengo davvero tantissimo a lui" dissi in modo serio.

"E poi, forse siamo tutti nei guai" aggiunse Jessica.

"Perché lo dici?".

"Tu dove eri quella sera?" chiese Jessica.

"Ero a letto anche io, senza buonanotte".

"Sei mai stata in tribunale?" chiese Jessica ad Ani di colpo.

"No".

"Qualcuno pagherà per questo. E non é escluso che lo seguiremo tutti, andiamo" disse Jessica e mi alzai con lei, dovevamo fare un grosso piano.

Spazio autrice:
Non Justin che scatena la rissa🥹.
Come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate🫶🏻.

NOI DUE NON SAREMO NIENTE; Justin FoleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora