-giorno uno-
Non so bene perché ti stia scrivendo qui, forse spero che qualcosa cambi, che tu ritorna da me. Non so perché tu te ne sia andato e non mi capacito dell'idea che non so nemmeno dove tu sia. Avrei voluto non svegliarmi da quel coma, sarebbe stato tutto più facile ed io non sarei stato costretto ad andare da quella psicologa, a cui ho parlato di te, del tuo sorriso, delle tue parole, dei tuoi abbracci. Sai, non è facile dimenticarsi di qualcuno così in fretta perciò mi ha detto di scrivere in questo diario, di scrivere quello che penso e quello che vorrei dalla vita. Ma sai qual è il problema? la mia vita non c'è più perché eri tu, e tu te ne sei andato senza dirmi nulla. Ma non ti do la colpa di tutto, forse avrei dovuto tenere gli occhi aperti, avrei dovuto stare alla larga da tutto quel male che c'è fuori. Ed è per questo che ti chiedo scusa, scusa se hai dovuto farmi da babysitter, scusa se non ti ho dato quello che volevi, scusa se non ero la persona che ti aspettavi che io fossi. Se solo potessi rimediare in qualche modo.
Queste settimane sono state un incubo, un assoluto inferno. Io e mia madre non andiamo tanto d'accordo e questo non fa che peggiorare le cose.
Sai, penso spesso ai nostri momenti insieme, al nostro primo bacio e a come è successo tutto in fretta, ma tutto si è dissolto all'improvviso insieme a te, non ho più niente e non so come andare avanti.
Ho deciso di mettere il numero dei giorni così saprò con certezza quanto tempo è passato da quando te ne sei andato.
Mi manca tutto di te, mi manca vedere quei splendidi occhi azzurri, di vedere quel sorriso, di ascoltare i tuoi discorsi e di come parli della tua vita. Io cerco di sforzarmi di capire, di capire che te ne sei andato per il mio bene ma non ci riesco, più ci penso e più mi convinco che ci sarebbero state altre soluzioni invece di andartene.
Mia madre mi ripete che tutto questo passerà e sarò pronto per incominciare un nuovo capitolo della mia vita ma io non ci spero più, sono passati tanti giorni e il mio amore per te non è mai finito e mai finirà.
Odio il pensiero di non averti più, di non poterti più abbracciare e baciare, di scambiarci quegli affetti che solo noi sapevamo.
Spero con tutto il cuore che tu sia felice adesso, che tu abbia quello che hai sempre voluto e che ti rifaccia una nuova vita. Vorrei solo chiederti se, per favore, ogni tanto penserai a me, a noi, e che ti chieda se veramente ne valga la pena. Perché sai, io me lo chiedo ogni giorno e ogni giorno mi rispondo "no che non ne vale la pena, noi saremo stati felice se solo ci avessimo provato veramente".
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Obsession || Larry Stylinson
FanfictionSiamo in una società dove il giudizio degli altri conta più di quello nostro. Siamo in una società dove l'omosessualità è considerata un reato. Siamo in una società di tradizionalisti contrari ai cambiamenti. Sono convinta che il vero amore esista i...