Finalmente avevo chiarito con Louis e fatto amicizia con John.
Niente e nessuno poteva cambiare il mio umore quel giorno.Ore 07,45
Mancavano quindici minuti all'inizio delle lezioni ed io avevo quasi finito di fare il giro dell'intera scuola.«Harry! Sei riuscito a trovare la classe ieri?»
La voce della ragazza di ieri mi assalì senza salutandomi.«Si si grazie, oggi ho lezione nell'aula 31. Sai dov'è?»
Chiesi aspettando in fretta una risposta, mancavano solo due minuti.«Devi andare sempre dritto e girare a sinistra, troverai un lungo corridoio con tante classi. Ora devo andare ciao H-Harry»
Sembrava piuttosto nervosa e durante quella piccola conversazione era diventata tutta rossa.
Entrai in classe e l'unico posto libero era il banco in fondo a sinistra. Ero seduto con una ragazza bionda che aveva un ferma capelli a forma di fiocco, gli occhi verdi con qualche sfumatura giallastra al suo interno e, tutto sommato, era una bella ragazza e mi ricordava Sarah, la mia ex fidanzata.«Ciao»
Mi disse imbarazzata.«Ciao. Tu sei?»
Chiesi con aria distaccata mentre mi guardavo intorno.«Danielle, piacere. Io invece so chi sei. Tutta la scuola sa chi sei. Sei il nuovo arrivato, Harry Styles»
Rimasi di stucco. Non potevo credere che l'intera scuola sapesse tutto di me, in fondo ero solo un nuovo e stupido ragazzo che aveva appena traslocato.
Non risposi, mi girai verso la lavagna per fare finta di seguire la lezione ma in realtà pensavo a ben altro.
Notai che ogni tanto si girava e mi fissava. Ad un certo punto pensai che avessi qualcosa che non andava. Incominciai a toccarmi i capelli perché magari avevo qualcosa intrigato. Accennò un sorriso ed io mi girai verso di lei.«Ho qualcosa che non va?»
Lei mi guardò ed i suoi occhi color smeraldo mi fissarono.«No, assolutamente. Sei solo molto carino»
Arrossii. Era la prima ragazza in questa scuola a dirmelo.
La ringraziai guardando da tutt'altra parte.«Spero solo che tu non sia uno di quei tipi che se la tirano.. Sai, essere vanitosi non ha mai un bel effetto sulla gente»
Ed era vero, come darle torto.
Ammisi un sorriso e continuai a seguire la lezione.
La campanella dell'ora di tedesco suonò ed io dovetti ritornare nell'aula del giorno prima, la 108 se non sbaglio.
Ricordavo si e no la strada così incominciai a cercare la ragazza che mi promise di aiutarmi in caso di disorientamento.«Finalmente ci si vede, come va Harry?»
Era Louis. Ogni volta che mi guardava cercavo di distogliere lo sguardo perché era difficile guardare quegli occhi color ghiaccio.«Bene Louis. Sai per caso dov'è l'aula 108? C'ero andato ieri ma mi sono completamente dimenticato la strada»
Chiesi imbarazzato.«Certo, andiamo insieme»
Annuii con testa e lo seguii in silenzio.«Sai, stavo pensando che dovresti venire a casa mia. Voglio dire... io tua madre l'ho conosciuta quindi ora tocca a te conoscere la mia»
«Certo, mi farebbe molto piacere conoscerla!»
Sorrise ed io divenni tutto rosso.«Hai caldo Harry?»
Cosa gli potevo rispondere? Avevo il fuoco addosso e non ne sapevo il motivo.
Stavo per rispondere ma fui di nuovo assalito dalla sua voce:«Eccoci qua. Ti vengo a prendere oggi pomeriggio così hai tempo di fare i compiti. Ciao bello»
Lo salutai con la mano perché la mia voce si bloccò di nuovo e per questo non potei che odiarmi.
Oggi John non c'era quindi ho dovuto passare la mattinata da solo, a pensare a che cazzo mi stava succedendo.
Le ore di scuola finirono ed una volta arrivato a casa incominciai a fare i compiti e a portarmi avanti per i giorni successivi.
Erano le cinque e mezza quando il campanello suonò.«Harry, sono io, Louis!»
Sentii urlare e scesi, pronto per andare via.
«Sono venuto in macchina, spero non ci siano problemi. Mia madre è molto emozionata di conoscerti e non sta più nella pelle. Ha detto che ama i ragazzi ricci perciò partirai con il piede giusto» disse ironico.
Non finiva di parlare, sembrava turbato, come se avesse paura di qualcosa.«oh bene, vado tranquillo allora»
Incominciò a ridere ed io provai una sensazione nuova. Era bellissimo tutto ciò. Due giorni fa lo odiavo a morte adesso se fossi stato una ragazza molto probabilmente ci avrei provato.
"Ah si, Styles?"
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Obsession || Larry Stylinson
FanfictionSiamo in una società dove il giudizio degli altri conta più di quello nostro. Siamo in una società dove l'omosessualità è considerata un reato. Siamo in una società di tradizionalisti contrari ai cambiamenti. Sono convinta che il vero amore esista i...