«Harry rispondi cazzo» è strano, riesco a malapena a muovere la bocca, non so cosa mi stia succedendo, le mie mani sono tutte sudate, sono fredde e il mio corpo non risponde ai comandi.
«Cazzo la droga incomincia a fare effetto» urla.
«Cazzo cazzo dobbiamo muoverci» continua.Quando mi sveglio sento i miei occhi più pesanti del solito, mi guardo nello specchietto retrovisore e sono tutti rossi, non avevo mai visto una cosa del genere. Forse è solo la mia immaginazione, in realtà non sono davanti all'entrata del pronto soccorso, non mi hanno drogato e nemmeno sono ubriaco. Io sono a casa nostra, stiamo guardando la televisione, mi accarezza la guancia e mi ripete quanto io sua importante, in realtà tutto questo è un brutto sogno, Jake, Elliot, Christian e Sandy non esistono, è tutto un incubo. Vero?
«Prendete una barella!» Jake urla dietro al mio timpano, mi fa sobbalzare e apro di nuovo gli occhi. «Vieni» sento le sue braccia avvolgermi completamente, il calore del suo corpo contrasta il mio quasi gelido.
«Lo metta qua sopra» una voce sconosciuta si apre nella mia mente. Mentre l'infermiera prende in possesso la barella apro gli occhi e nonostante i miei occhi poco attendibili in lontananza vedo qualcuno. Questa volta non ha il cappuccio, è sempre vestito allo stesso modo ma la testa si vede chiaramente. Incomincio a vedere tutto sfuocato ma la testa calva si vede chiaramente. Vorrei urlare, urlargli cosa vuole e il motivo per cui mi ha seguito per tutto questo tempo. Ma non riesco, tutto diventa nero all'improvviso ed io non vedo ne sento niente.Tanti ricordi si riaprono.
L'addio a Sarah, l'addio a Jenna.
Il trasloco, l'arrivo nella nuova città.
Quel bar, il nostro primo incontro.
La scuola, John.
Il mio primo amore era qui.
Quei sorrisi. Quelle carezze. Quelle parole. Quelle promesse.
Quella meravigliosa donna, Johannah.
Poi tutto cambiò, quelle telefonate, quelle minacce.
Resero tutto un incubo senza fine.
Rimasi da solo.
E anche ora lo sono.
Lo sarò per sempre.
Mia madre, la psicologa.
Quelle lettere, quei pianti.
La scatola dei ricordi.
Jake.Sono in un bosco, continuo a camminare, ci sono alberi ovunque, non vedo la fine. Continuo ad andare avanti, uno spiazzo si fa largo davanti a me, avanzo sempre di più, continuo ad andare avanti. Quel burrone è proprio li, è tutto scuro, non c'è il sole. Mi sporgo leggermente, il mare non è lo stesso, è calmo e infondo c'è qualcosa, qualcuno.
No. È Louis, è in pericolo. Devo salvarlo.
Devo buttarmi, non posso permetterlo.
La sua figura incomincia svanire, sta affogando, no ti prego, ti scongiuro.
Le lacrime rigano il mio volto, devo farcela. Devo sconfiggere la paura. Ce la posso fare.Mi manca l'aria, ansimo.
«Louis»
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Obsession || Larry Stylinson
FanfictionSiamo in una società dove il giudizio degli altri conta più di quello nostro. Siamo in una società dove l'omosessualità è considerata un reato. Siamo in una società di tradizionalisti contrari ai cambiamenti. Sono convinta che il vero amore esista i...