Le due ore successive sono state un alternarsi di lamenti da parte di Louis, a quanto pare non ha preso in considerazione il fatto che magari ci fosse traffico, fuori il tempo si è fatto brutto e a momenti ho paura che incomincerà a piovere, la nebbia è sempre più fitta e le foglie degli alberi svolazzano da una parte all'altra del bosco a fianco alla strada. Mi mancherà questo paesaggio, sono sempre stato affascinato dalle grandi distese di erba, ai maestosi boschi che incorniciavano i piccoli paesi. Londra sarà totalmente diversa, ci saranno solo case e grattacieli e forse parchi dove i bambini si limiteranno a giocare. Sarà una città dove ogni giorno incontri centinaia di persone nuove e non sarà più come prima, lì sarà tutto il contrario.
Tra un colpo di clacson e l'altro, Louis decide di imboccare una strada secondaria e proseguire il viaggio da li.
«Siamo già in ritardo» sbuffa.
«Non capisco quale sia il tuo problema, nessuno ti corre dietro» ribatto accennando un sorriso, questo silenzio mi demoralizza.* * *
Sono le quattro del pomeriggio quando decidiamo di fermarci a mangiare qualcosa, il tempo sembra non cambiare e il traffico si è stabilizzato.
«Vado in bagno» annuncio scendendo dalla macchina, stare seduto mi schiaccia la vescica e non riesco a trattenerla per tanto.
«Va bene, quando hai finto mi trovi in bar».
Sembra così strano, questo viaggio lo sta rendendo di cattivo umore, dovrebbe essere felice, ora potrà lavorare liberamente ed io finalmente sarò al suo fianco. Non so come immaginare le nostre prossime settimane, vorrei tanto che tutto andasse per il meglio, che non ci fossero nessun tipo di preoccupazioni ma purtroppo so già per certo che non sarà così.
Mi dirigo in bagno e, nonostante la puzza rivoltante, mi convinco ad entrare. Fino ad ora, dopo tutti questi anni, non ho mai visto un bagno dell'autogrill pulito e disinfettato come dovrebbe essere. Mi accorgo di metterci troppo tempo del previsto, mi lavo le mani in fretta ed esco, cerco Louis con lo sguardo e lo trovo a rovistare su uno scaffale pieno di pupazzi di ogni tipo.
«Hai già fatto?» chiede «Volevo regalartene uno» ammette.
«Non preoccuparti, vivo anche senza» rispondo ridendo, è strano il fatto che perda tempo a cercare una cosa così banale.
«Volevo scusarmi per la giornata di merda che ti sto facendo passare» dice prendendo in mano un panda grande il doppio della sua mano.
«Non devi scusarti, lo sai» lo stringo per i fianchi e appoggio la testa nel suo petto, sono questi piccoli gesti che mi fanno capire quanto lui tenga ancora a me, è bello sentirsi amati e rispettati ogni tanto e sono contento che cerchi di far andare al meglio le cose.
«Ti amo Harry, non sai quanto» affonda le sue labbra nelle mie e, nonostante sia un bacio a stampo, mi fa sentire meglio, è come una medicina a tutta questa ansia e nervosismo che entrambi abbiamo addosso.
«l'orso mi piace di più» dico mentre ripone l'altro nello scaffale.
«Andata per l'orso allora» lo prende e me lo mette tra le mani, è così morbido «Sarà il mio peluche della notte» annuncio contento.* * *
Dopo esser ripartiti dall'autogrill ho dormito per un ora intera, ho un dolore lieve al collo per colpa dei sedili scomodi. La mano è avvolta in quella di Louis e nell'altra tengo stretto il pupazzo che mi ha regalato, penso di incominciare a provare dei sentimenti forti per questo orsacchiotto.
«L'ho chiamerò Mr Bear» dico tra me e me ancora assonnato, con la coda dell'occhio riesco a vedere il sorriso di Louis nel sentirmi borbottare nel sonno.
«Hai dormito bene?» chiede accarezzandomi la mano.
«I sedili sono scomodi ma Mr Bear mi ha aiutato a dormire»
«Sai, incomincio ad essere geloso di quel coso»
dice con l'aria da uno imbronciato.
«E fai bene» lo prendo in giro. Mi allungo e gli do un bacio nella guancia destra, mancano ancora un paio d'ore prima di arrivare a destinazione, il mio cuore incomincia ad agitarsi.
«Tutto bene?» mi chiede.
«Si, sono solo stanco» rispondo sbadigliando. «Ti do il cambio se vuoi»
«Tu? Tu che guidi? No grazie ce la faccio» ride, adoro il suo sorriso, è unico al mondo ed è così bello.
«Ehi! Non sottovalutarmi!» ribatto stringendo più forte Mr Bear. Mi giro dalla parte del finestrino e noto che sta incominciando a piovere, spero solo che il tempo non peggiori, non è molto sicuro guidare con le strade bagnate.
«Come facciamo a far passare il tempo?» mi chiedo, mi sto annoiando a morte, vorrei dormire ma lascerei da solo Louis e voglio passare insieme questo viaggio.
«Non lo so, tu cosa consigli?»
«Metto un po' di musica se ti va» suggerisco, accendo la radio e incomincio a girare tutti i canali in linea al momento, la maggior parte parla di cronaca. Giro sulla stazione di musica, adoro Adele, riesce sempre a trasmettere emozioni uniche, riesce a farmi piangere e ridere contemporaneamente, è una cantante che, secondo me, non ha il successo che merita. Chiudo gli occhi mentre ascolto uno dei suoi primi singoli.
STAI LEGGENDO
Obsession || Larry Stylinson
FanfictionSiamo in una società dove il giudizio degli altri conta più di quello nostro. Siamo in una società dove l'omosessualità è considerata un reato. Siamo in una società di tradizionalisti contrari ai cambiamenti. Sono convinta che il vero amore esista i...