53. XLIV Chapter

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"Caro Harry,

Quando leggerai questa lettera me ne sarò già andato, sarò scomparso dalla tua vita, per sempre. Sarai andato da mia madre che ti avrà spiegato tutto, non ho il coraggio di farlo di persona, credimi quando ti dico che tutto questo non l'ho deciso io, non è stata una mia scelta Harry, io non lo avrei mai voluto.
So che adesso sarai arrabbiato, deluso, triste, frustato, amareggiato e abbattuto, ma le cose sono andate così, è difficile da spiegare, non so da dove partire.
Vedi Harry, la gente spesso non è d'accordo con le tue decisioni e, nei migliori dei casi, fa finta di niente. Ci sono però persone che cercano di rovinarti, cercano di eliminare tutto quello che hai. E sai qual'è la cosa peggiore? Ci riescono, ci riescono alla grande, non avrei mai pensato che la nostra mente potesse arrivare a livelli così alti, così "cattivi".

Mi dispiace Harry, mi dispiace così tanto.

Starai bene, ne sono sicuro. Riuscirai ad andare avanti, riuscirai a lasciarti tutto alle spalle, so che ce la puoi fare.

Ti scrivo questa lettera perché voglio che tu sappia che ti ho sempre amato e sempre ti amerò, nel mio piccolo. Sei una delle persone più importanti della mia vita e mi dispiace che tutto finisca così, nell'ignoto. Ho sempre avuto paura di ciò che avrebbero potuto fare gli altri, ciò che si sarebbero spinti a fare e quando ti ho visto nel letto di quell'ospedale non ci ho più visto, eri attaccato a tutti quei fili che sembrava segnassero la fine. Ho pianto Harry, ho pianto tanto. Mi costringevano a tornare a casa perché non volevo lasciarti, perché avevo paura ti svegliassi senza qualcuno al tuo fianco. Volevo esserci io Harry.

Promettimi che farai il bravo, che riuscirai a farti tanti amici e che ti dedicherai alla scuola tanto quanto al divertimento.
Promettimi che rimarrai sempre lo stesso, che non cambierai per niente al mondo.
Promettimi che andrai a trovare mia madre, lei ti vuole bene Harry, ha passato dei brutti momenti e si merita qualcuno come te.
Promettimi che non andrai a cacciarti in qualche guaio, so quanto puoi essere vulnerabile.
Giurami che non ti dimenticherai di me, so che cercherai di farlo in tutti i modi ma sono sicuro che il tuo cuore ritornerà a quei bellissimi momenti che sicuramente ricorderai.

Ti amo Harry Styles.
Resterai per sempre nel mio cuore,
Con affetto, Louis."


Riguardo la lettera da cima a fondo, deve esserci qualcosa come "Ritornerò presto","Staremo di nuovo insieme".
Niente, niente di niente.

Butto a terra la lettera, le lacrime salate rigano il mio volto ormai fradicio, ormai abituato a questa sensazione.
Perché non può finire tutto questo?
Devo svegliarmi, è un incubo, ne sono sicuro.
Come può avermi lasciato così? Con una stupida lettera? Non si fa così Louis, non è una buona scusa, nessuna lo è.

«Harry, posso entrare?» è mio padre, è da tanto che non spiaccico con lui parola. Sono sul punto di urlargli addosso ma decido di aprirgli la porta asciugandomi violentemente le lacrime ormai arrivate al petto.
«Stai bene figliolo?» chiede, sembra preoccupato. È la prima volta in diciotto anni che mi vede in questo stato, non mi sono mai fatto vedere così da lui, ho sempre avuto paura dei pensieri della gente. Mi posa una mano sulla spalla per tranquillizzarmi ma non basta, le gocce continuano interrottamente a scendere, lungo le guance. Vorrei scomparire e ritornare quando tutto sarà passato.

«Che ti succede?» impossibile non sappia niente, impossibile che mia madre non gliene abbia parlato. Apro la bocca per parlare ma non ci riesco, non riesco ad affrontare questo argomento ancora una volta.
Allunga le braccia lungo il collo e mi abbraccia teneramente. È la prima volta che si comporta così.

«Vieni» mi invita a sedermi nel letto, so che adesso mi vorrà parlare.
«Sono consapevole che è difficile farsene una ragione ma devi cercare di buttarti tutto alle spalle, so che tua madre ti ha già parlato di questo quindi sicuramente avrai sentito queste parole milioni di volte..» si ferma e prende fiato, sta provando ad aiutarmi e questo lo apprezzo, ma il punto è che non so a quanto possa servire. «Lui non ti merita Harry, ti avrebbe aspettato e poi saresti andato con lui a Londra, avrebbe aspettato che finissi gli studi»
Voglio oppormi ma non ne ho le forze, lui mi ha detto che non è stata una sua scelta e gli credo, lui non mi avrebbe mai fatto una cosa del genere.
«Il mondo è pieno di persone che aspettano te, che aspettano il tuo amore, non soffermarti su persone che non ti amano» ma io non voglio, io amo lui capisci? La mia mente sta collassando e, con lei, anche tutto il resto.
Accenno un si con la testa per dargli ragione anche se non penso a ciò che ha detto, amo Louis come nessun altro, è stato il mio primo amore e quello non si scorda mai.

«Ora vieni, ho una sorpresa per te» lo seguo ciondolando tra i piedi, sono stanco, vorrei andare a letto.

Odio le sorprese.

Scendo le scale e arrivo in cucina, mi giro verso il salotto, c'è una voce familiare ma non riesco a identificarla.

«Jenna..»

Obsession || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora