Quando usciamo Johannah e mia madre ci vengono incontro sorridenti, sembra di non aver deluso nessuno, io sono sicuro della mia scelta, ne sono certo perché starò con Louis, perché non riuscirei ad immaginare una vita senza di lui.
«Abbiate cura di voi» Johannah abbraccia prima suo figlio e poi viene da me «Sono certa che andrà tutto bene» ci rassicura. Ha le lacrime agli occhi e cerco di non fissarla a lungo perché verrebbe da piangere anche a me.
Mia madre mi stampa un forte bacio sulla guancia, mi tiene stretto tra le sue braccia e mi dice che mi vuole bene «Promettimi che mi verrai a trovare» abbraccia Louis ed entrambe ci salutano con le lacrime che rigano il volto.Andiamo verso la macchina, sono scosso da tutto questo, mai avrei pensato che mia madre mi permettesse di andare a vivere a chilometri e chilometri di distanza da casa mia con un ragazzo conosciuto neanche un anno fa.
Guardo fuori dal finestrino e penso a come la prenderà Jake, nell'ultimo mese ho legato tantissimo con lui e un po' mi dispiace lasciarlo. Nick è un buon amico e non so se ne incontrerò uno così anche a Londra.
Sarà tutto diverso, tutto incontrollabile.
«Ehi» sento la mano di Louis stringere forte la mia, «Va tutto bene» gli dico, espongo un finto sorriso e ritorno a guardare fuori dal finestrino.
Quando arriviamo a casa mi siedo subito nel divano, ho ancora la pancia completamente piena, il dolce era buonissimo e non potevo non mangiarlo. Louis va di sopra e dopo qualche minuto lo sento parlare al telefono, sembra infastidito. Cerco di origliare ma non riesco a sentire granché.
«Mandatela fuori da casa mia» non capisco «Quando ritorno non la voglio più vedere, intesi?» non riesco a trovare un filo logico a ciò che dice, sono confuso.
Vado in cucina e prendo un bicchiere di acqua, devo parlargli, non posso continuare così, continuare a vivere nel dubbio.
Dopo quindici minuti scende e si precipita in cucina, anche lui per prendere un po' di acqua.
«Chi era?» chiedo, spero non si arrabbi.
«Cosa?» sembra intontito.
«Chi hai chiamato prima?» i battiti del cuore incominciano ad accelerare.
«Ah niente, questioni di lavoro» non è vero, non mi sta dicendo la verità.
«Mi stai nascondendo qualcosa Louis»
«No» risponde appoggiando rumorosamente il bicchiere nel lavabo, ha gli occhi distaccati e non mi guarda più in faccia. Gli vado davanti e gli blocco ogni via di fuga.
«Non posso venire a Londra in queste condizioni. Non posso perché sono stufo Louis, non voglio rivivere quello che ho vissuto mesi fa» dico.
«Non succederà più niente Harry, te lo assicuro» ribatte.
«Dimmi cosa succede, ti prego» lo supplico.
«Posso spiegartelo stasera a cena? Ora non ne ho le forze» accetto sconfitto e ritorno nel divano.
«Guardiamo un film stasera?» mi chiede come se niente fosse.
«Si, certo. Decidi tu» rimango incollato nel televisore, non voglio dargli la soddisfazione di guardarlo o anche solo di prenderlo in considerazione. Deve prima dirmi la verità.
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Obsession || Larry Stylinson
FanfictionSiamo in una società dove il giudizio degli altri conta più di quello nostro. Siamo in una società dove l'omosessualità è considerata un reato. Siamo in una società di tradizionalisti contrari ai cambiamenti. Sono convinta che il vero amore esista i...