«Se hai bisogno di qualcos'altro chiedimi pure caro» è sempre così gentile, certe volte non riesco proprio a capire come faccia, sempre in pace con il mondo, sempre disponibile e sorridente con tutti.
«Grazie mille Johannah, non saprei proprio che fare senza di te»
«Fai parte della famiglia ormai, non devi ringraziarmi» quanto vorrei far ancora parte della vita di Louis, sarebbe tutto perfetto, ogni minimo problema si risolverebbe con lui.
Lancio un finto sorriso e la accompagno alla porta ringraziandola ancora una volta per tutto quello che sta facendo, dovrò regalarle qualcosa per sdebitarmi, la prossima volta non posso andarla a trovare a mani vuote, sarebbe da egoisti. Mi bacia affettuosamente nella guancia e se ne va nella sua lussuosa macchina.Ho svuotato gran parte degli scatoloni quando sento bussare la porta, guardo dallo spioncino ed è Jake, come fa a sapere dove abito?
«Ah ma buonasera, complimenti, bellissima casa» entra senza consenso «sono andato a casa dei tuoi ma tua madre mi ha detto dove ti eri cacciato e eccomi qui» alza le spalle e si guarda intorno spostando poi lo sguardo su di me «Andiamo?» chiede quasi con prepotenza.
«Dammi due secondi che mi cambio» la maglietta è sporca e un po' bagnata dal sudore, non è il caso di andare via conciato così.
«Non ne hai bisogno, andremo in un posto dove ci saremo solo io e te. Nessuno ti vedrà» la voglia di uscire è completamente sparita ma devo farlo contento, solo due ore e ritornerò a casa, tra le mie quattro mura, solo, a pensare.
«Muoviamoci» ribatto. Prendo le chiavi di casa e lo costringo ad uscire con lo sguardo. Mi accerto che tutte le luci siano spente e chiudo la porta.«Dove mi stai portando?» chiedo, è da più di mezzora che siamo in viaggio e sono stanco, ho sonno e voglio tornare a casa.
«Cinque minuti e siamo arrivati» risponde.
«Non era quella la domanda»Finalmente parcheggia in una zona desolata, c'è ancora un po' chiaro perciò riesco a vedere il luogo, c'è un enorme spiazzo di erba circondato da un bosco dagli enormi alberi, all'interno di essi tutto diventa più scuro, guardo Jake con aria interrogativa e lui sorride indicandomi la strada con la mano. Andiamo avanti in silenzio, siamo entrati nel bosco da ormai qualche minuto e tra un cespuglio e l'altro mi sono già sporcato.
«Vorrei renderti libero per almeno una volta» non capisco le sue parole, lo guardo incerto. «vorrei che tu sapessi che i problemi si possono risolvere, momentaneamente, ma si possono risolvere» vorrei tirarmi indietro, tutto questo è inquietante e nello stesso tempo curioso.
«L'adrenalina è la soluzione» un burrone, davanti a me c'è un burrone, saranno metri e metri di profondità, alla fine c'è il mare, in fondo in fondo.
«Lo faccio spesso, è divertente e in un certo senso rilassante. È come fumarsi tre canne in un solo colpo. Bellissimo ma altrettanto pericoloso»
Faccio un passo indietro e mi giro verso il bosco, ormai il cielo si sta facendo scuro, dovremo tornare indietro.
«Non avere fretta, abbiamo ancora molto tempo da passare qui».
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Obsession || Larry Stylinson
FanfictionSiamo in una società dove il giudizio degli altri conta più di quello nostro. Siamo in una società dove l'omosessualità è considerata un reato. Siamo in una società di tradizionalisti contrari ai cambiamenti. Sono convinta che il vero amore esista i...