Arrivai verso le tre del pomeriggio. Ero esausto dopo quel lungo viaggio e il mio desiderio più grande era andare a letto, a dormire.
Fortunatamente la maggior parte dei mobili erano già stati montati prima del nostro arrivo e una delle prime cose da fare era svuotare quei maledetti scatoloni.
Il furgone che conteneva quelli era arrivato da ormai un paio di ore e l'autista seccato disse:
«Muovetevi con quei scatoloni, devo partire fra meno di un ora»
Ci mettemmo circa mezzora per portarli tutti in casa.
«Li svuoteremo domani, ora andate a letto»
Disse con fermezza mio padre.
Odiavo il fatto che lui ci comandasse come oggetti, o meglio, animali. La maggior parte delle decisioni le prendeva lui, senza chiedere nostre opinioni. Basta guardare il trasloco, ha fatto tutto lui, e per questo non potrò mai perdonarlo.
Ora questo non aveva importanza, volevo solo andare a letto a farmi un lungo sonno.Erano le dieci di mattina, forse undici, quando fui svegliato da una voce non familiare. Era molto chiara e limpida.
«E quindi voi sareste i nuovi cittadini di questo splendido paese? Millport è una città fantastica, ricca di rovine che voi, scommetto, non avete mai visto. Mi piacerebbe farvi da guida turistica ma purtroppo la scuola occupa la maggior parte del tempo libero e quindi non sono disponibile per ora. Comunque sia ora devo andare, signora Styles, piacere di averla conosciuta»
Riuscii ad udire mia madre che diceva qualcosa riguardo me, fortunatamente non ho sentito nient'altro.
Quando mi alzai mi vestii e scesi per fare colazione.«Buongiorno tesoro» Mia madre che mi chiamò tesoro mi fece deglutire male ed io incominciai a tossire.
«Ti ho preparato la colazione, è sopra il tavolo. Avrai tempo di visitare la casa più tardi»
Inizialmente volevo chiedere dove fosse finito mio padre ma al pensiero di essere qui per colpa sua mi fece passare totalmente la voglia.
Quando finii la colazione mi precipitai in camera per sistemare tutta quella roba. In mezzo a quei scatoloni c'era una foto di me e Jenna, di quando eravamo piccoli, la appoggiai sopra la scrivania. Tanti ricordi buttati al cesso. Che senso aveva tutto? Che senso aveva instaurare un rapporto se poi bisognava abbandonare tutto?
Mentre si susseguivano tutte queste fastidiose domande mia madre urlò dal piano di sotto.«Harry, vieni giu un attimo per favore»
Cosa voleva adesso?«Mi sono dimenticata di dirti che stamattina è arrivato un ragazzo, ha saputo del nostro arrivo ed è venuto a presentarsi. È un tipo carino e simpatico, sono sicura che diventerete buoni amici»
Diventare buoni amici per poi magari abbandonare tutto di nuovo? No grazie.«Questo trasloco è per sempre? Non ce ne andremo di nuovo, vero?»
Chiesi impaziente della risposta.«Questo è per sempre. Non dovrai più pensare a niente. Mi rispose.
Si girò dall'altra parte, verso il lavandino della cucina. Doveva finire di lavare le tazze a quanto pare.
«Se ti va vai a farti un giro per la città, dovrei avere una cartina nella borsa»Presi la cartina e uscii di casa.
Uscii dal cancello e girai a destra. La prima tappa era la scuola dal momento che il giorno dopo sarei dovuto andarci.
Fortunatamente non era tanto lontana ed esteticamente era una scuola come le altre: il portone principale, il parcheggio diviso tra studenti e professori, l'entrata, un paio di alberi sparsi qua e la e dei tavoli all'aperto per il pranzo. Una comune scuola.
Cercai la strada per il centro della città, decisi di mangiare qualcosa dato che era ora di pranzo. Mi sedetti in un tavolino con la visuale di una grande piazza, era un paese tranquillo, con molti vecchi e pochi giovani, gente che andava a lavoro in tram, altri a piedi e altri in treno.
Era stato facile ambientarsi, da quel punto di vista era un paese abbastanza "accogliente".
Una voce stranamente familiare mi fece distrarre.«Ehi, tu sei nuovo qui, giusto?»
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Obsession || Larry Stylinson
FanfictionSiamo in una società dove il giudizio degli altri conta più di quello nostro. Siamo in una società dove l'omosessualità è considerata un reato. Siamo in una società di tradizionalisti contrari ai cambiamenti. Sono convinta che il vero amore esista i...