54. XLV Chapter

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Non adesso, ti prego, non adesso.

«Harry!» urla. Viene verso di me e mi abbraccia forte, ricambio, non voglio fare l'antipatico. «Da quanto tempo!» grida, accenno un sorriso, non so che fare.

«Io e tuo padre stasera andiamo a mangiare fuori, se volete vi ordino due pizze» dice entusiasta, pensavo che Jenna rimanesse qui al massimo fino a stasera.
«Si si perfetto, grazie Sig.ra Styles» noto la felicità nei suoi occhi ma nei miei non traspare di striscio.

"Posso ritornare a scrivere a Louis? Mi manca sentirlo vicino".

«Tua madre mi ha pagato il viaggio e resto qui fino a domani pomeriggio» noto il sorriso compiaciuto di mia mamma mentre guarda Jenna, pensa di aver fatto la cosa più giusta ma io preferivo non venisse nonostante le voglia tanto bene. Non è un buon momento e non vorrei deluderla.

«Harry falle vedere la tua camera, non abbiamo posto in casa perciò dormirà con te» cosa? No. Lei non può dormire in quel letto.

Louis ti prego, ritorna qui.

La invito a seguirmi e le faccio vedere un po' la casa in generale, poi la porto in camera e con un calcio caccio la scatola con dentro la lettera, guarda le foto, quelle foto. Ha un aria interrogatoria, come se non capisse.
«Lui chi è?» chiede puntando il dito verso Louis.
«Un'amico» rispondo. Sono infastidito, non voglio che guardi le mie cose, maledizione a mia madre che la portata qui.
«Stasera ho sentito che ci sarà una festa in un bar del paese, ti andrebbe di andarci insieme?»
Non penso sia una buona idea, non vorrei incontrare certa gente, non mi farebbe piacere, per niente. «Ti prego» mi supplica.
«E va bene» non so dire di no, tanto starà qui solo questa sera, dopo se ne andrà. Fa uno sghignazzo di felicità e mi abbraccia forte. Questa volta non ricambio, non ne ho le forze.
Corre al piano di sotto e annuncia la notizia a mia madre, la sento uscire e ritornare con un borsone in mano. Troppa roba.
«Mettilo li» dico. Lo appoggia nel pavimento e chiude la porta.

«Allora Harry, come ti vanno le cose?» chiede cercando di incrociare i miei occhi nei suoi.
«Bene..io sto bene» scatto in piedi e vado a nascondere il diario prima che ci metta le mani lei.
«Harry guardami» mi obbliga. Mi giro e me la ritrovo davanti. «Se andasse tutto bene tua madre non mi avrebbe chiamato»
Raggiungo il letto e mi siedo, non posso cedere adesso, non qui, non con lei.
«Va bene, ho capito. Vado a prepararmi per stasera, tua madre ha detto che le pizze dovrebbero arrivare a momenti» prende il borsone e corre in bagno.
Sbatto la porta della camera e prendo il diario, ho bisogno di parlare con te.

-giorno sei-
Scusami se in questi giorni non ti ho scritto, sono successe così tante cose in così poco tempo. Ho letto la tua lettera e mi ha fatto male, ancora non capisco il motivo per cui tu te ne sia andato, ho capito che non è stata una tua decisione ma di chi allora?
Oggi è arrivata una mia amica, era la mia migliore amica ma ormai di lei mi rimangono solo dei semplici ricordi. Vuole sapere di te Louis, ma io non voglio. Non voglio perché ormai sono troppe le persone che mi stanno giudicando per questo e sentirmi dire di dimenticarti ancora non lo sopporterei.
Hai idea di quante cose avremo potuto fare se tu fossi rimasto con me? Un infinità Louis.
Ora devo andare, mi aspetta una serata noiosa.
Ciao Lou, ti amo.

«Allora, sei pronto?»

Obsession || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora