Attendo un minuto che sembra infinito, dall'altro capo nessuno risponde. «Pronto?» ripeto, nessuno, nessun rumore, nessuna voce.
Riaggancio, se avrà bisogno richiamerà. Un messaggio di Jake mi illumina la home, mi dice che oggi, nel tardo pomeriggio, mi verrà a prendere. Non mi ha detto dove, ma d'altronde da lui potrei aspettarmi di tutto, non fa mai niente con criterio. Rispondo a monosillabi e rimetto il cellulare in tasca.
«Quando vuoi Harry, anche dopo mangiato se vuoi» ci metto qualche secondo prima di riagganciarmi al discorso, sta parlando del trasloco. «Si certo, oggi è perfetto. Ti aspetto a casa mia allora» le rivolgo un sorriso imbarazzato.Quindici minuti dopo mi ritrovo davanti casa, la macchina di mio padre costeggia il vialetto, vorrei parlargli, e non agire dietro alle sue spalle. Spiegargli la situazione, come mi sento.
Entro in casa, sento la tv accesa così decido di dirigermi verso il salotto.
«Papà» era da tempo che non avevo una discussione seria con lui, più o meno dal dopo-coma. È strano anche solo vederlo per casa.
«Papà dovrei parlarti» ribatto con voce più alta. Quando arrivo i suoi occhi già fissano i miei con quasi 'disinteresse' ma non ci faccio caso, voglio parlargli indipendentemente da ciò che pensa. Non mi sembra giusto andarmene senza dirglielo in faccia, è pur sempre mio padre.
«Dimmi figliolo» prendo un respiro e mi avvicino a lui, rimango in piedi e continuo a guardarlo. «Forse la mamma te ne ha già parlato ma vorrei dirtelo di prima persona. Ho già preparato gli scatoloni e oggi mi trasferisco nella casa di Louis» okay, è stato facile, ce l'ho fatta.
«Fai quello che vuoi Harry» risponde quasi seccato «sei sicuro di fare la cosa più giusta?» sto per rispondere ma mi precede «Stai passando un brutto periodo e startene da solo tutto il tempo non potrebbero peggiorare le cose?» sinceramente non penso che tutto ciò potrebbe andare peggio di così, «se hai bisogno di qualcosa rivolgiti a me Harry» si alza in piedi «anche se non sto con te tutto il tempo puoi fidarti di me» il suo abbraccio, seppur freddo e distaccato, mi fa capire quanto lui comunque mi voglia bene ma fatica a farlo vedere. Lo stringo e ci stacchiamo subito dopo.
«Okay papà»In camera è tutto pronto così decido di buttarmi a letto. Mi viene in mente il messaggio di Jake, chissà dove vuole portarmi, non so se verranno anche gli altri ma non mi importa, voglio solo uscire.
Do un occhiata agli scatoloni e una marea di pensieri mi assalgono, Louis, il coma, la casa, Johannah, mia madre, mio padre. È tutto un casino. Mi viene in mente il diario, quel diario che in poco tempo mi ha reso forse più forte, più indipendente."Ciao Louis, ormai è da tempo che non ti scrivo e ho perso il conto dei giorni, ma non importa, probabilmente questa sarà l'ultima lettera che ti dedicherò. Ho deciso di trasferirmi, è vero, avrei dovuto farlo con te ma sai, le persone prima o poi se ne vanno, si dimenticano delle promesse. Ho deciso perché sono stanco, sono stufo di questo, di questa vita, di questa situazione. Voglio incominciare una nuova vita, una vita senza avere il pensiero fisso su di te durante tutto il giorno, una vita piena di spensieratezza, e chissà, magari anche di alcool e droga, ti dispiacerebbe vero? Beh lo faccio per questo. Sei stato uno stronzo ma ti amo così tanto Lou, sei ancora la persona più importante ma a volte mi fai arrabbiare così tanto. Spero tu abbia chiamato Johannah, è una madre deliziosa e farei a botte per averne una così. Sai, Jack è un buon amico, anche Christian ed Elliot lo sono, loro mi fanno stare bene e sono quel tipo di persone che non ti lasciano andare tanto facilmente, se ti vogliono bene rimangono per sempre. Proprio come hai fatto tu, giusto?
Tra poco arriverà tua madre, sarà lei ad aiutarmi con i scatoloni. Fortuna che la casa è già arredata altrimenti ci sarebbero voluti giorni.
Spero che tu ti stia divertendo li a Londra, so che non avrei tempo di pensare a me ma sappi che io a te ci penso ancora. Ti amo ancora Louis".
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Obsession || Larry Stylinson
FanfictionSiamo in una società dove il giudizio degli altri conta più di quello nostro. Siamo in una società dove l'omosessualità è considerata un reato. Siamo in una società di tradizionalisti contrari ai cambiamenti. Sono convinta che il vero amore esista i...