LOUIS' POV.
Dovevo sapere cosa voleva quel tizio. Dovevo trovarlo e parlarci tranquillamente, o almeno, provarci. Non avevo paura che facesse del male a me, ma che spaventasse Harry.
Ritornai lungo quella strada in cui, minuti prima, vi trovai quel ragazzo.
Non riuscii a rintracciarlo. Vidi però un auto nera, molto probabilmente un Audi A6. La mia intenzione era quella di seguirla, stando estremamente attento a non farmi vedere, ma appena intraprese la strada verso il vecchio ospedale abbandonato, rallentai. Ero indeciso se ritornare indietro o proseguire.
La macchina nera si fermò di colpo facendo accostare anche la mia per avermi preso alla sprovvista. Cercai di rimettere in moto la macchina e di fare dietro front ma lo sportello di quell'auto si aprì e un ragazzo poco più alto di me, magro, capelli di un color nero spento o forse castano scuro, uscì dall'auto e venne verso di me.
«Cosa vuoi?»- chiese infastidito. «Pensi che sia stupido? Pensi che non mi sia accorto del tuo pedinamento?».
Ero stupito ma mi feci coraggio e risposi alla sua simile provocazione. «Sei meravigliato di trovarmi qua? Hai fatto del male ad Harry e ora ti metti a fare il presuntuoso?».
Non conosceva Harry, ma sapeva cosa aveva fatto quel giorno in bar, avrebbe capito lo stesso chi fosse.
Accennò un sorriso. «Ah giusto, quel ragazzo»- Si bloccò e per un istante smise di guardarmi. «Era da tempo che non vedevo un ragazzo così bello»- incominciò a ridere.«Non potevo non toccarlo»
«Tu non puoi..»- non riuscivo a reagire come avrei sperato.
«Io non posso fare che cosa?»- continuò con il suo sorrisetto che mi imbarazzò assai. «Tienitelo stretto quel ragazzo».
Si girò e se ne andò sbattendo lo sportello talmente forte da far scomparire i miei pensieri omicidi. Era odioso.Troppo.
HARRY'S POV.
Dovevo sapere che fine aveva fatto Louis.
Non dovevo preoccuparmi ma avevo paura. Troppa paura.
Mi distesi sul letto a fare chissà quale supposizione e mi addormentai al pensiero di lui la fuori, a correre chissà quale pericolo, sempre che ce ne fosse stato.* * *
Il clacson della macchina mi fece balzare in piedi, erano le sette e mezza cazzo.
Sentii la porta d'entrata sbattere e qualcuno salire le scale, spalancò la porta della mia camera e rimase di stucco.
«Ancora in pigiama sei? Hai idea di che ora sia? È tardi, devi muoverti Harry».
Sembrava mia madre e per questo non lo sopportavo.
Delineò un sorriso sdrammatizzante. «Ma se vuoi rimanere in pigiama fai pure, mi ecciti notevolmente»- disse ridendo.Mi preparai in velocità e salii sulla macchina.
«Secondo giorno da fidanzati eh?»- disse accennando un sorriso mentre guardava la strada.Deglutii.
Arrivammo davanti a scuola ancora inconsapevoli di ciò che avremo visto quel giorno.
Ero scioccato.
Troppo scioccato.La nostra coppia aveva fatto clamore e, a quanto pare, una serie di coppie vennero allo scoperto.
Ragazzi che si tenevano per mano.
Ragazze che si tenevano per mano.
Come era possibile che tutto fosse cambiato nell'arco di un giorno?
«Abbiamo fatto successo»- disse.
«Non ci posso credere»- risposi ancora sconvolto.
Mi accompagnò in aula ed il primo a vedermi fu John.
«E fu così che Harry Styles e Louis Tomlinson divennero Re e Regina del ballo di fine anno»- disse urlando.
Cosa?! Re e Regina? Assolutamente no.No.
«Non sei simpatico John»- dissi sperando che quello fosse soltanto uno scherzo di cattivo gusto.
«Aspetta e vedrai»- disse John tenendomi sulle spine.
Ad un certo punto quel viso metà nascosto, con il cappuccio nero e con quell'aria da stalker omicida si rifece vivo nella mia mente.
«John»- dissi ancora assorto dai pensieri.
«Si»- rispose aspettando una domanda.
Volevo chiedere a lui. Magari lo conosceva. Magari sapeva qualcosa che io non sapevo. Dovevo saperne di più. Ne avevo il bisogno.
«Giorni fa ho visto un ragazzo»- mi interruppi per vedere se mi stava ascoltando.
«Allora?»- chiese alzando le sopracciglia.
«Era pieno di tatuaggi, alto, moro e sembrava fosse della mia età»- dissi tutto ad un fiato, avevo paura anche solo di ripensare a quel momento.
Il suo viso divenne pallido, quasi impaurito. Sbarrò gli occhi mandò giù la saliva che si era venuta a formare in quell'attimo.
Si guardò intorno e, facendo attenzione a non farsi sentire, sussurrò: «Stagli lontano, Harry».
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Obsession || Larry Stylinson
FanfictionSiamo in una società dove il giudizio degli altri conta più di quello nostro. Siamo in una società dove l'omosessualità è considerata un reato. Siamo in una società di tradizionalisti contrari ai cambiamenti. Sono convinta che il vero amore esista i...