E niente...Ogni volta che mia madre deve dimostrare di fidarsi di me, ogni volta che può approfittare dell'occasione per smetterla di essere la mamma apprensiva e soffocante che è da quando sono nato, ci ritroviamo al punto di partenza, così com'è accaduto questa sera. Infatti, senza che me ne accorgessi mi sono ritrovato quella pazzoide di mia zia Tina, tra i piedi.. non che mi dispiace eh... sia chiaro, voglio un mondo di bene a mia zia, so da sempre che lei e mamma non sono realmente sorelle ma che si vogliono un bene pazzo, quasi come se lo fossero...Infatti lei c'è sempre stata nella mia vita fin quando siamo stati qui, prima che mia madre decidesse di emigrare improvvisamente a Londra per lavoro...non c'è stato un compleanno, una recita, o un torneo di calcetto a cui lei non sia venuta, che non mi abbia fatto sentire quanto era grande il suo amore per me e mamma, cercando di colmare insieme a lei l'assenza di un padre nella mia vita. Tante volte quando ero a Mill Hill, ho sentito la sua mancanza...così mi chiudevo in camera e la chiamavo con Skype, per poterle raccontare cosa odiavo della mia nuova casa, quello che non sopportavo della mia nuova scuola e la nuova ragazza per cui mi ero preso una cotta...lei rimaneva ad ascoltarmi per ore, anche se era stanca perché era tornata da poco da un DjSet e l'unica cosa che avrebbe voluto fare era dormire per una settimana e anche se magari avrebbe voluto dirmi che anche io le mancavo un botto...si faceva forza e mi sparava uno dei suoi meravigliosi sorrisi. Insomma, le voglio davvero bene come se fosse mia zia, e sono felice di trascorrere qualche ora con lei... però vorrei anche che mia madre si fidasse di me, o almeno che ci provi visto che ci siamo da poco trasferiti nella capitale dove sicuramente incontrerò persone nuove, visiterò posti nuovi e che ormai avendo sedici anni non posso più stare attaccato alle gonne di mamma, sono quasi un uomo eddaje...
Stasera avrei voluto rinchiudermi nella mia stanza, per poter lavorare a quel pezzo...volevo creare qualcosa di meraviglioso da poter proporre domani Briga, si lui...il proprietario della casa discografica che aveva organizzato quel contest da cui ero stato scartato ingiustamente. Volevo fargli vedere quello che ero capace di fare, volevo fargli sentire le mie idee...fargli girare per la testa il pensiero che non poteva mandarmi via...non poteva fare a meno di me nella sua squadra. Avevo dei piani fantastici per questa serata, e invece? E invece me ritrovo a dover sentire mì zia che me racconta il suo ennesimo fallimento amoroso, ma io dico quando lo capirà che le donne non fanno per lei? Niente stavolta siamo alle prese con una che se chiama Azzurra, che a quanto pare l'ha mollata per tornare insieme al suo ex...
<<Capisci a zia quanto so infami le donne?>>
<<Si zì lo capisco, però certo che te sei recidiva eh?>>
<<No Bes, tu non capisci...lei era speciale, mi aveva promesso che ci avrebbe provato a far funzionare questa storia e invece è tornata con quel paninaro brutto e puzzolente>>
<<Ehh che ce voi fà? So cose che capitano>> dico mentre scarabocchio un foglio appuntando qualche nota per quella che sarebbe stata la base musicale della mia canzone
<<Ma come cose che capitano...ma mi ascolti?? Che stai scrivendo su quel foglio??>>
<<Niente zì...è la base per la mia nuova canzone>>
<<Quale canzone? A che ti serve?>>
<<Senti io te lo dico però per favore non dirlo a mamma, non voglio che parta in quarta>>
<<Promesso...lo sai che ti puoi fidare sempre di zia tua...allora??>>
<<Allora, ho partecipato ad un contest di una casa discografica di rapper, perché avevano messo il volantino sulla bacheca di scuola...però mi hanno scartato>>dico facendo rimanere zia Tina senza parole...
<<Ma come si sono permessi???>>
<<Non puoi capì chi hanno fatto vince zì...uno che non sa nemmeno parlà lo spagnolo, ah ma io me so fatto sentì...>>
<<Bes, sei da pochi giorni qui e già fai danni in giro...lo sai vero che mamma non sarebbe d'accordo?>>
<<Si lo so, ma anche il proprietario della HLabel ha detto che questo pezzo spacca zia, io voglio provarci...>>
<<Frena frena frena...chi ti ha detto cosa?>>
<<Briga, il proprietario della HLabel... è sceso per accertarsi del motivo per il quale stavo gridando e ha voluto leggere a tutti i costi il testo della mia canzone>>
<<Cioè fammi capire? Tu hai conosciuto Briga?>>risponde con una faccia un po' sorpresa
<<Si perché? Tu lo conosci?>>
<<Si per sentito dire...e raccontami, cosa ti ha detto?>>
<<È stato grande zì, ha detto che il mio testo era forte e mi ha lasciato provare con alcuni dei musicisti...solo che non mi piace la melodia così, sembra troppo una canzonetta...capisci?>>
<<Ci tieni tanto a questa cosa vero?>>
<<Si, è la prima volta che qualcuno riconosce che ho talento senza che sappia che mia madre è Emma Marrone...>>
<<Tua madre si è guadagnata tutto quello che ha avuto con fatica e sacrifici, non ti deve dispiacere se spesso ti associano a lei>>
<<Hai ragione ok, però è vero che a tutte le audizioni a cui ho partecipato ce scappa sempre il nome suo, e a me sta cosa da fastidio...perché vorrei che parlassero de me perché so bravo, non perché mia madre è la migliore cantante del pianeta>>
<<Dai fammi sentire sto testo...vediamo che riusciamo a fare>>dice prendendo tra le mani quel foglio che avevo quasi consumato a furia di leggere e rileggere
<<Perché tu ce capisci qualcosa?>>
<<Certo che ce capisco qualcosa, anni passati dietro le canzoni di tua madre...e quelle di...vabbè nel senso quando remixi le canzoni, è normale sapere anche quali pezzi vanno e quali no>>
<<Daje allora aiutami... molla sta Azzurra tanto non vale un tubo, pensiamo a sta canzone>> prendo in mano la situazione accendo il computer avviando il programma che avrebbe dovuto simulare la presenza degli strumenti che volevo intervenissero sul ritornello. Con i musicisti non ero riuscito a far intendere perfettamente quello che volevo ottenere, invece zia Tina sembra aver capito subito cosa voglio fare, sicuramente il merito era di tutti quegli anni trascorsi con mamma alla ricerca dell'intuizione giusta per rendere le sue canzoni uniche...ecco io voglio sentire dentro la stessa emozione che sentiva lei quando scriveva una canzone, voglio sentirmi invincibile...e in questo momento lei è l'unica a potermi aiutare, visto che mamma non deve sapere niente di questa storia.
Stiamo lavorando a questa canzone da ormai due ore piene, si può dire che ormai la mia canzone è quasi pronta ed io sono quasi felice mentre insieme risentiamo il prodotto delle nostre menti malate...
Quando quella melodia giunge al termine io non riesco a trattenermi dall'abbracciarla...Finalmente quella canzone ha preso la piega che volevo prendesse, finalmente è quella che voglio io...Non ci credo ancora che ho la mia canzone e che è venuta così bene, il merito è soltanto mio e dell'aiuto di una delle persone che mi amano.
<<Ehiii così mi butti a terra, non sei più il mio scricciolo...ormai sei il doppio di me...>>
<<Esagerataaa...bella zì...grazie>>
<<Grazie a te.. e mi raccomando non fare casini, che poi tu madre chi la sente>>
Non finisce nemmeno di pronunciare il suo nome, che subito il mio cellulare squilla al suono di una sua telefonata...mi sembrava strano che non avesse chiamato ancora
<<È mamma...zia che je dico mo??>>
<<Rispondi rispondi...>>dice spegnendo la diffusione della canzone per tutta la mia stanza evitando che potesse scoprire cosa stavamo facendo in realtà... Cerco di tranquillizzarla sul motivo per il quale non stavo rispondendo al telefono, giustificando il tutto con il mio scontro con un bottiglia d'acqua finita rovinosamente per terra, così come mi suggerisce zia Tina gesticolando come nemmeno alle interrogazioni...senza considerare che mia madre quando si tratta di me è più sospettosa dell'ispettore Gadget.
<<Non posso lasciarvi un paio d'ore che fate danni>> risponde dimostrando per l'ennesima volta tutta la sua mancanza di fiducia nel lasciarmi da solo in casa...è inutile, mamma è sempre la solita...è uscita da nemmeno due ore e subito pensa che possano essermi capitate tutte le disgrazie del mondo solamente perché non le ho risposto immediatamente al telefono, no mamma mi fa piacere che sei sempre così positiva quando si tratta di me, sono sicuro che anche Leopardi in confronto a te si sentirebbe 'n attimo a disagio.
Le chiedo come prosegue la cena, visto che quando è uscita non la vedevo totalmente convinta di presentarsi ad una cena in cui non conosceva nessuno, solamente per fare un favore a quel baccalà mantecato di Saverio. Si lo so, che dovrei cercare di andarci d'accordo, lo so che dovrei cercare di essere contento per mia madre, ma quando li vedo insieme mi sale il crimine...mia madre non è felice con lui...e non si tratta solo della mia gelosia, lo vedrebbe chiunque che nei suoi occhi manca il guizzo di una donna innamorata, così come manca negli occhi di quell'uomo che dice tanto di amarla ma che invece è soltanto innamorato del suo nome, perché un uomo realmente innamorato non le avrebbe permesso di andare in giro vestita in modo così provocante.
<<Bene bene...stiamo aspettando il secondo>> mi risponde scocciata, ormai so meglio di me stesso quando è tesa per qualcosa, quando è turbata per colpa di qualcuno o per colpa di quei pensieri che ormai so per certo che non vorrà mai condividere con me. So che la sua mente è occupata dal ricordo di qualcuno, l'ho sempre saputo...quando ho provato a farle qualche domanda, l'unica risposta che ricevevo da lei era che si trattava di un capitolo della sua vita morto e sepolto e che non le andava di rispolverarlo in nessun modo ...so che probabilmente quel qualcuno le aveva fatto male, talmente tanto male al punto da voler richiudere quei ricordi in un baule in fondo al cuore, per evitare che potessero ogni tanto riemergere e farle ancora lo stesso male...Non voglio spingermi troppo e farla innervosire più di quanto non sia già, così la saluto di fretta, rassicurandola che tutto sta andando per il verso giusto e che può stare tranquilla, ma so già che nella sua mente non sarà mai convinta che le sto dicendo la verità.
Passa poco tempo prima che mamma e Saverio ritornino a casa...io e zia Tina siamo alle prese con un nuovo videogioco dove i due protagonisti se le danno di santa ragione, uno di quei videogiochi che Saverio osa definire idioti ma che a me piacciono un botto, ma cosa ne può capire lui di videogiochi, di divertimento...se il suo tempo libero lo impiega andando a pesca o percorrendo le acque di un fiume insaccato in una canoa? Assolutamente niente. Appena mamma viene verso di noi, lascio il mio joystick e le vado vicino, lo so che è un po' arrabbiata con me per il fatto che non le ho risposto al telefono e so che ha ragione, in fondo non mi costava nulla risponderle subito o cercare di tranquillizzarla aggiornandola da solo sui miei spostamenti, però vorrei che capisse che sto crescendo...Che non può proteggermi da tutto...che devo imparare a cavarmela da solo...però non voglio che la mia mamma mi guardi così...non voglio che sia arrabbiata per colpa mia..
<<Mamy... Bentornata>>le dico abbracciandola
<<Ah ora mi dici bentornata, quando non ci sono nemmeno ti sprechi a rispondermi ad un messaggio su WhatsApp>>
<<Hai ragione mamma scusa, ma stavo con zia...ci stavamo divertendo>>
<<Emma però devi stare più tranquilla eh>>
<<Ho capito però posso almeno sperare che mio figlio mi dica che stia bene e dove si trovi senza che debba aspettare ore?>>dice guardandomi mentre io la riempio di baci
<<Come sei bella mamma>>le dico stringendola forte mentre zia Tina ci guarda commossa...l'ha sempre detto che siamo bellissimi insieme...ed io l'ho sempre presa in parola. So di essere diverso da mamma eppure quando mi guardo allo specchio spero ogni giorno che passa di essere come lei...Insomma se non fosse per questi occhi verdi...le assomiglierei tantissimo...
<<Che ruffiano che sei...>>mi risponde scompigliandomi i capelli
<<Mi ricorda qualcuno>> rivela zia Tina all'improvviso mentre mamma assume un'espressione tipica di quando vorrebbe sparare a qualcuno ma non può farlo...
<<Chi?>> chiedo senza sapere a cosa si stia riferendo, sicuramente è uno dei loro stupidi scherzi nei miei confronti
<<Nel senso che anche tua madre sa diventare ruffiana quando vuole ottenere qualcosa...>> mi risponde zia Tina
<<Si è vero...un po' come quando vuole per forza organizzare il mio compleanno, neanche fossi lo stesso bimbo a cui faceva la torta con Winnie The Pooh>>dico facendole il solletico
<<Ma era bellissimo Winnie...e poi a te piaceva tanto...>>mi risponde facendo un musetto tenero <<il mio cucciolotto bello>>continua sbaciucchiandomi come solo a lei permetto e permetterò di fare in tutta la mia vita...
-----------------------
STAI LEGGENDO
~ ADESSO INTORNO A TE ~
FanfictionÈ difficile ammettere quanto ogni scelta sia importante nella nostra vita, anche la più piccola ed insignificante: un aereo preso, una telefonata mai effettuata, un vocale non inviato, un appuntamento declinato, una collana persa, una notte dimentic...