Esco dal locale...o meglio scappo via letteralmente, raggiungo in fretta il parcheggio, entro in auto, schiaccio il bottone che chiuderà le sicure e riprendo finalmente a respirare... "Grazie Brown...è sempre un piacere, avevo proprio bisogno di sfogarmi"...non so se abbia fatto più male a me pronunciarle, o a lei sentirle...forse più la seconda...sbatto la testa sul volante...che cazzo ho combinato? Mi si è completamente annebbiato il cervello...lei su quel palco, quel vestito che le ha regalato lui, lui che era lì a fare la parte del fidanzato perfetto, le foto insieme, il produttore che vuole parlarle nel camerino, Francesco che la guardava ovunque tranne che negli occhi...ed io...io che agli occhi degli altri non sono un cazzo, rappresento semplicemente il capo di suo figlio che lei a stento conosce...sa il mio nome perché l'ha letto su un magazine...tsè...ognuno di loro che la guardava, la toccava, le sorrideva, le parlava...è come se si prendessero un pezzetto di lei...come se portassero con sé qualcosa che è mio, che appartiene a me...ed io non posso urlarlo al mondo come vorrei, non posso neanche sussurrarlo sottovoce perché per tutti lei è di un altro, vive con lui, dorme con lui...poi c'è il produttore, gli amici, il pubblico...non ce l'ho fatta a trattenermi. Non ce l'ho fatta a far finta di nulla...come diamine faceva lei anni fa quando la situazione era inversa? Come ha fatto a resistere, a restare al mio fianco nell'ombra, nel silenzio...mesi di fughe e sotterfugi...come diamine si fa a sopravvivere Emma, come?? Devo allontanarmi da qui, più guardo verso il locale più penso a quanto mi sono comportato di merda, non ero in me...lei è sempre stata il mio punto debole...arrivo sempre a far del male a lei pur di anestetizzare il dolore che sento dentro, perché è dolore fisico...un senso di oppressione...il sangue alla testa...i pugni stretti...il corpo che freme...succede ogni volta che qualcuno le ronza intorno un istante di troppo...a tenere le cose troppo strette rischi di romperle...è proprio quello che faccio ogni volta. Le spezzo il cuore, perché la vorrei come dico io, vorrei che si comportasse come se fosse mia, anche se gli altri non lo sanno...vorrei che guardasse solo me anche a costo che tutti la scoprano...vorrei che dicesse di amare me, me e basta, perché lo so che è così.
Metto in moto, intenzionato a lasciarmi tutto questo alle spalle, almeno per questa sera...forse dovrei mandare un messaggio a Bes, dopotutto è venuto qui con me...ma no, c'è la madre dentro...tornerà con lei...spero solo non se la prenda con lui perché è arrivato con me anziché andare con lei...era quello che volevo, darle la sensazione di non avere il pieno controllo su suo figlio, farle pensare che se fosse mio vorrei un ruolo nella sua vita, e se non lo fosse lo vorrei ugualmente perché nonostante tutto amo sua madre. Sto per prendere la strada di casa quando decido di svoltare a destra e dirigermi al bar accanto alla Label...non posso tornare a casa, ammattirei di sicuro...prima di scendere dall'auto chiamo James...
<<Fratè?>>
<<Oh James 'ndo stai?>>
<<In giro...perché?>>
<<Sto al bar sotto la Label...me raggiungi? Se famo 'na birretta?>>
<<Er tempo de arrivà>> grande!
<<Ti aspetto dentro>> e chiudo...meglio così, non mi va di stare da solo. Entro nel bar, ormai conosco tutti anche se l'ambiente mi è più familiare di giorno...di sera è frequentato perlopiù da ragazzi che si danno appuntamento magari per passare la serata in discoteca, invece che da adulti che lavorano nelle vicinanze. Mi siedo su uno sgabello al bancone e subito uno dei barman mi si avvicina
<<Briga! Non è un po' tardi per farci visita?>> se sfotti sfotti...nun è proprio serata
<<Lascia sta...piuttosto me prepari un cocktail dei tuoi?>> e fa che sia bello forte
<<Ne abbiamo sperimentato uno a frutta che è una figata...vuoi assaggià?>> frutta? Ma te paro uno che ha bisogno de un cocktail a frutta? Essù! Gli faccio uno sguardo eloquente <<Forse è meglio qualcosa di alcolico...>> ammette, considerata la mia espressione
<<Molto alcolico...>> lo correggo
Dopo poco mi mette davanti un bicchiere su un tovagliolo quadrato colorato...ombrellino, cannuccia...basta che sia abbastanza alcolico da cancellarmi dalla mente le ultime due ore...te potevi risparmià tutti 'sti accorgimenti...assaggio, non c'è male, ma dubito che uno di questi mi sia d'aiuto. Fortunatamente il locale è abbastanza pieno, conoscendo il barman e la sua propensione ad impicciarsi dei fatti degli altri sicuramente mi avrebbe fatto il terzo grado...ed io che gli avrei raccontato? Che ho trattato la donna che amo come la peggio squinzia raccattata sulla Salaria? E tutto perché non sopporto il fatto che non sia solo per me? Che ci siano altre persone che la guardano, le parlano, interagiscono con lei nella sua vita? Più che un cocktail mi avrebbe portato il numero di un bravo psichiatra!
Ad interrompere questo pensieri è una pacca sulla spalla
<<Che fai? Inizi senza di me?>> dice James indicando il mio bicchiere, ormai vuoto
<<Era per ingannare il tempo...>> come no!
<<Ne vuoi parlare?>> no James, non ne voglio parlare
<<De che?>> fare il finto tonto con James non funzionerà
<<Di quello che è successo con Emma per farti stare così...>> eh? Ma che ha qualche potere soprannaturale questo? Che ne sa che è successo qualcosa co' Emma?
<<No...ma io...>> ma io che? Voglio davvero mentire ad uno dei miei migliori amici per concludere la serata di merda? <<Perché non sei venuto all'evento di moda? Ti avevo fatto inviare l'invito da Samantha...>> cambiare discorso, cambiare discorso pur di non mentire per rispondere ad una domanda scomoda...
<<Sono venuto...>> ah si? E quando? Ma no...avrò capito male, vi pare che James era lì e non l'ho visto...
<<Alle Scuderie? Ma se non ti ho visto e non c'era neanche la tua aut...>>
<<C'era Tina...>> mi interrompe...ahia, tasto dolente...lo so che c'era Tina e so anche che dopo sedici anni stai messo peggio de me fratè...alzo l'indice verso il barman che subito si muove nella nostra direzione
<<Due birre per favore...>> ascolto il ragazzo dietro il bancone che mi dice che arrivano subito, mentre batto col palmo della mano sullo sgabello affianco a me incitando James a sedersi...
<<Ero indeciso se venire o meno, sai che non è proprio il genere di evento che mi entusiasma...>> comincia...eh lo so James che sono una palla al piede queste cose a cui bisogna presenziare, ma io ce dovevo annà...dovevo controllà quella, poi vabbè...m'è 'n attimo sfuggita de mano la situazione...<<comunque mi sono detto "perché no, sarà una serata diversa" e sono arrivato, in ritardo perché odio che tutti te fissano quanno arivi...>> rido...il mio amico e le sue paranoie...si lo so che detto da me ve fa ride, lassate sta...
<<Ecco perché non c'era la tua auto quando sono arrivato...>> deduco
<<Già...comunque quando sono arrivato Emma aveva cantato da poco, l'ho vista che faceva foto con Besta non troppo lontano dal palco...>> nun me fa ricordà << e poi ho visto Tina>> sospira
<<Vabbè hai visto Tina...mica è la prima volta che la vedi...>> ma te può fa st'effetto dopo tutti questi anni? Oh ma che ve ridete... 'a situazione mia è diversa, io ed Emma siamo...eravamo...no, no siamo perché io me la ripijo...forse dovrò penare un po' stavolta...vabbè dicevamo che io ed Emma siamo una cosa diversa...perché siamo noi, siamo casinisti...litighiamo per ogni sciocchezza un giorno si, l'altro pure...ma poi facciamo pace...perlomeno è sempre stato così, speriamo di riuscirci anche questa volta. Guardo il mio amico bere un sorso dal boccale e rivedo in lui, nei suoi occhi, la stessa tristezza di anni fa quando per una scelta sbagliata perse la persona che rappresentava l'amore della vita...la sua famiglia aveva qualche difficoltà ed un'importante etichetta gli propose un tour simile a quello che stava facendo con Tina in giro per l'Europa...solo con uno stipendio molto più alto e...cosa fondamentale...un'altra dj. Ho visto il mio amico essere combattuto per giorni su quale fosse la scelta migliore e poi prendere la via più redditizia, si era sistemato...aveva dato una bella mano alla sua famiglia...ora ha una posizione di rilievo nel mondo dei disc-jockey ma...c'è sempre un ma...il prezzo da pagare era stato alto, molto più alto di quanto pensasse all'epoca se il risultato è lui che dopo tanti anni va via da un evento perché l'ha vista. Non è mai stato un tipo codardo James, ha sempre affrontato le conseguenze delle sue decisioni, ma questa all'epoca fu una delle più difficili e la cocente delusione la sente tutt'ora sulla pelle...Tina lo lasciò appena il mio amico le disse le sue intenzioni, reo secondo lei di preferire il lavoro alla loro storia...di andare in giro con un'altra perché chissà che voleva farci...di mollarla così, su due piedi, per una proposta più allettante. L'orgoglio di James gli impedì di spiegarle che in realtà lo stava facendo per la sua famiglia, che era l'unico spiraglio di luce che intravedeva in un tunnel che sarebbe stato, altrimenti, senza uscita. Così la lasciò andare...libera dai problemi che lo affliggevano, libera dalle notti insonni a valutare i pro e i contro di quella decisione...libera da lui.
Vedo James prendere un respiro profondo <<Era...era con un tipo...>> mi spiega...un tipo? Ma no io non ho visto nessun tipo...
<<Un tipo? Guarda che non aveva nessuno intorno, te l'assicuro...>>
<<Non lo so Brì...so solo che c'era uno lì...ora che ci penso aveva una macchina fotografica professionale...>> ecco sarà stato uno dei fotografi che le ha chiesto qualcosa
<<Si...in effetti c'erano un sacco di fotografi...>> lo informo
<<Non lo so se era uno di quelli...so solo che ci stava parlando...e rideva con lui...ed io ho sentito un crampo allo stomaco che son dovuto andare via di corsa...>> come ti capisco amico mio...
<<James...sono passati anni...non credi sia il caso di parlarle e risolvere la questione una volta per tutte? Potreste almeno tornare ad avere un rapporto di conoscenza...di civile convivenza nel caso vi ritrovaste di nuovo a condividere lo stesso spazio tipo questa sera...>> eh già, perché il dj qui, dopo che Tina l'ha mollato ha evitato qualsiasi contatto, qualsiasi cosa potesse permettergli di vederla...una volta ha persino annullato una data perché c'era lei che suonava ad una ventina di chilometri dal luogo in cui avrebbe dovuto suonare lui...
<<Conoscenza? Civile convivenza? No no Brì...non hai capito...io devo starle lontano, quanto più lontano è possibile...te immagini se me la trovassi poi da qualche parte? Già me immagino la scena "Ciao James come va? Ti presento il mio nuovo fidanzato" e sarei costretto a dà la mano a questo e fingermi felice per lei...ma proprio no!>>
In effetti non mi sembra una bella ipotesi...potrei parlarne con Emma, magari Tina ci sta ancora male anche lei...magari lo ama ancora...potremmo aiutarli...c'è solo un piccolissimo, minuscolo problema...conoscendola, Emma al momento preferirebbe buttarsi da un dirupo piuttosto che rivolgermi la parola...e manco posso darle torto!
<<Me vuoi raccontà che hai combinato stavolta?>> eh...che ho combinato stavolta...stavolta è stato peggio di tutte le altre messe insieme...ma che me diceva la testa?! Mi passo le mani sul viso facendo cenni d'assenso col capo come a dar conferma ai miei pensieri...è James stavolta a far segno al barman indicando i bicchieri vuoti che lui provvede a riempire di nuovo...ma si sbronziamoci, e domani è un altro giorno! <<Oh!>> mi richiama il mio amico per incitarmi a spiegargli cosa mi ha ridotto in questo stato...così gli dico tutto, ma proprio tutto...di Bes, di mia sorella, di Emma, del vestito, del beccafico aka fidanzato perfetto, del fotografo, del produttore...e del camerino...me vergogno come un ladro mentre je racconto che ho fatto...dalla sua espressione e dalla bocca spalancata devo averlo scioccato abbastanza...
<<Ed io dov'ero mentre succedeva tutto questo?>> mi chiede con un'espressione somigliante a L'urlo di Munch...eh...non lo dire a me che è stato più devastante l'ultimo mese e mezzo che gli ultimi anni...
È quasi mattina, meglio rientrare...James mi ha fatto il terzo grado, ha voluto sapere tutto e mi ha fatto bene parlarne con un amico...mi ha anche rimproverato per ciò che ho fatto...dice che mi capisce, capisce la rabbia, la gelosia, la frustrazione e tutto, ma quello che ho combinato è stato riprovevole e privo di giustificazione...grazie fratè, lo so da me...non c'era bisogno di confermarmi quanto io sia stato cojone. Chiariamo pure il fatto che lei avrebbe potuto non mettere quel vestito, non parlare col produttore nel camerino, non fare la svenevole con Francesco e tutta una serie d'altre cose...insomma non sarà mica solo colpa mia...diciamo che io ho qualche colpa ma lei ne ha parecchie. Certo il mio gesto è stato squallido...ma lei deve famme sbroccà pe' forza...
Ho tentato di addormentarmi per quasi due ore, ovviamente invano, poi preso dal nervosismo, dalla notte insonne, dall'alcol ancora in circolo ho deciso di alzarmi e dirigermi nella mia adorata veranda...è praticamente l'alba...ho preso un foglio ed ho iniziato a scrivere...ho sempre ritenuto che i momenti bui siano quelli di maggior ispirazione, ne è venuto fuori un bel testo ma manca qualcosa, un verso che lo leghi agli altri miei testi...ho sempre avuto questa fissa...tutte le mie canzoni sono concatenate, ogni canzone ha qualcosa di un'altra...un verso, un accordo, un riferimento...che potrei metterci a chiusura di questo?
"E tu, tu sei mia
Non più una bugia
Se tu, tu sei mia"
Perfetta...inutile dirvi a chi pensavo mentre scrivevo vè? E questa chiusura fa parte di una canzone che è nell'album che uscì nel periodo in cui ci conoscemmo...meglio non pensarci...il ringraziamento a lei nel disco...un rigo solo suo appena sotto i miei affetti più cari...peccato che in quelli sopra... mischiato ad un guazzabuglio di nomi ce ne fosse un altro che non le andava a genio...ripeto, meglio non pensarci...
Chiudo il mio quaderno rilegato dove appunto ciò che mi passa por la testa e decido di inviarle un messaggio
"Noi dobbiamo parlare"
Breve e coinciso, dobbiamo parlare Mì, devo spiegarti che non era mia intenzione...che non ero in me...che non lo rifarei perché ho capito il male che ti ho fatto...
È passata un'ora e non mi ha risposto...forse dovrei iniziare a spiegarle il mio punto di vista... "Mi rendo conto di aver esagerato ieri, non dovevo comportarmi così...ma tu m'hai fatto sbroccà..." invio. Magari l'ultima parte era meglio evitarla? E vabbè d'altronde è la verità, mica me posso assume tutte le colpe!?
Sono arrivato alla Label...niente non ha neanche visualizzato...e se m'ha bloccato? Nooo non credo...mandiamole un altro messaggio...forse dovrei spiegarmi meglio...
"Emma dovemo parlà...me dispiace pe ieri...nun so nemmeno io perché me so comportato così...so solo che nun ce stavo a capì 'n cazzo ed ero troppo arrabbiato co' te" dite che va meglio così? Speriamo risponda...
Sono quasi le dieci e ancora non ha visualizzato...è impossibile che dorma ancora...così come non è possibile che non abbia ancora controllato il telefono. Sarei tentato di chiamare Fulvio, ma il suo ultimo accesso su WhatsApp risale a ieri sera...chissà se hanno fatto pace con Francesca, presumo di si vista la sua sparizione...magari più tardi lo chiamo per chiedergli come va, sperando che almeno lui abbia risolto qualcosa...niente non risponde...un attimo, però ora ha visualizzato. Attendo col telefono in mano che compaia un "sta scrivendo" al posto della scritta sotto il suo nome che mi informa che è online...guardo lo schermo neanche se dovesse arrivarmi un assegno milionario da un momento all'altro, sentendomi anche leggermente imbecille...invece nella parte alta compare una notifica "real_brown ha appena pubblicato una foto" ed eccola la risposta... #ioete #piùfortiditutto #truelove #nulladipiù ma che cazzo de hashtag so'?! Tu e lui chi? Vero amore...ma io te uccido...vero amore co' quello, oh Dio mio pietà...più forti de tutto...no più forti saranno le mie urla appena me capiti a tiro...ma come te viene in mente dico io!! Va bene farmela pagà ma così me pare troppo...invece de allontà l'immagine tua da quello per comunicare fra poco che vi siete lasciati e poi uscire piano piano allo scoperto come io avevo progettato, lo rimetti in mezzo, con quella didascalia inequivocabile...ma che te dice la testa?! E nun v'azzardate a dì che io all'epoca feci lo stesso perché non è così...e seppure lo fosse avevo le mie buone ragioni!
"real_brown ha appena pubblicato una foto" ancora? Che sarà ora? ? 'na foto in un letto sfatto? Me aspetto di tutto...tutto tranne quello che mostra la foto...l'amore per suo figlio... e a quell' #E❤M perdo un battito...chissà che ha detto a Bes ieri sera...se si è arrabbiata...se ha dato la colpa esclusivamente a me e non è riuscita a prendersela con lui...
In tutto ciò non mi ha risposto...infondo lo sapevo, non riesco neanche ad immaginare cosa abbia provato quando sono andato via...stavolta l'ho fatta grossa...
È quasi ora di pranzo quando bussano alla porta e subito dopo la vedo spalancarsi...si lo so che avete già capito...come potrebbe essere diversamente? Forse dovrei scusarmi...no scusarmi no, diciamo dargli una specie de spiegazione per il modo in cui sono sparito ieri sera...
<<Ciao Brì...>> dice mogio sedendosi di fronte a me...che è successo? Un attimo ma che ci fa qui a quest'ora?
<<Non dovresti essere ancora a scuola?>>
<<Si ma mancava la prof. dell'ultima ora e ci hanno fatto uscire perché non c'era nessuno che potesse fare la supplenza...>> 'ste scuole di oggi, ai miei tempi col cavolo che uscivi...<<volevo provare una cosa, ho mandato un messaggio al chitarrista ha detto che era qui tutto il giorno...ma Samantha dice che non c'è>> tutto il giorno ma magari non all'ora di pranzo Bes...
<<Senti...per ieri sera, mi dispiace di essere andato via senza avvertirti...>> mi dispiace? Vabbè mi è uscito spontaneo...è vero però che mi è dispiaciuto
<<Non preoccuparti sono tornato con mamma e quello...>> pronuncia l'appellativo che ha dato al beccafico quasi con ribrezzo
<<È...è successo qualcosa?>>
<<Qualcosa?? Il beccafico m'ha dato del raccomandato, ha detto che sei un cafone esibizionista, mamma m'ha dato uno schiaffo...>> ehhhh?
<<Frena frena regazzì...che è sta storia?>> lo interrompo
<<Praticamente mamma è uscita da quella festa tutta incazzata e scontrosa>> chissà perché eh Brì? <<m'ha detto che dovevamo andare via subito...altrimenti potevo chiamarti e farmi venire a prendere...le ha dato fastidio che sia andato lì come rapper della Label e non come suo figlio...io ho provato a dirle che non era così...che non sapevamo che era lo stesso evento...>> ehm nun è proprio così, ma meglio omettere questa cosa adesso <<comunque quello s'è messo in mezzo come al solito ed io gli ho detto che nun deve parlà de te perché nun te conosce e non sa tutto ciò che fai per noi...>> un moto di orgoglio mi attraversa...mi ha difeso, che carino che è stato <<e quella che fa? Me dice di non parlare così al beccafico? A me? Ma te rendi conto!!>> in effetti è abbastanza strana come cosa <<Comunque poi m'ha fatto segno di seguirla in camera mia appena siamo arrivati a casa...le ho urlato contro che s'è bevuta il cervello a dar ragione a quello e lei m'ha mollato 'na cinquina!>>
<<Che ha fatto?>> chiedo sconvolto mentre un senso di fastidio mi pervade...ma come ti viene di dargli uno schiaffo per sfogare la tua frustrazione...te la sei presa con lui semplicemente perché non potevi prendertela con me...e mi sento in colpa nei confronti di Bes per questo...
<<Hai capito? Quella nun stava bene ieri sera...cioè lo so che ho sbagliato a non voler andare al suo evento...e magari non dovevo dirle che era una sorpresa...però ha esagerato pure lei! Dare ragione a quello e torto a me! Per di più che m'aveva detto che sono un raccomandato che va agli eventi col capo!>>
<<E a lui che je frega di con chi vai agli eventi te?>>
<<Eh bravo! È quello che dico anch'io...meno male che stamattina è partito!>>
<<È partito?>> buono a sapersi
<<Si...uno di quei viaggi suoi...l'economista del cavolo...tanto falliranno tutte le aziende di cui si occupa...>> rido per l'intolleranza di Bes verso quel tipo anche se ancora non riesco a digerire il fatto che Emma gli abbia dato uno schiaffo, non so neanch'io il perché ma mi ha infastidito una cifra...<<comunque mamma mi ha intimato di non prenderla più in giro...e di riferire a te che non dobbiamo più fare una cosa simile altrimenti non mi permetterà più di cantare né qui, né in nessun altro posto...io ho provato a spiegarle, Brì...davvero...solo che...>>
<<Tranquillo che non capiterà mai più...>> lo interrompo per tranquillizzarlo...non farò mai più di te un mezzo per infastidire tua madre, non è giusto per te e neanche per me, non sono una persona del genere...non uso gli altri per arrivare ad uno scopo, figuriamoci se riuscirei a farlo con te...
La voce di Samantha risuona dall'interfono...le serve il documento che mi ha dato ieri per non ho capito cosa e chiede se può salire a prenderlo
<<Dille che glielo porto un attimo io, così vedo anche se è tornato il musicista...se per te va bene...>> faccio si con la testa e riferisco. Gli do il foglio e lui dice che arriva subito...fai con calma che io voglio dire due paroline a tua madre per telefono...ma ovviamente squilla a vuoto...non risponde la stronza, e che avevate dubbi!?
Bes torna su e non fa in tempo a sedersi che il suo cellulare suona, credo che sia un messaggio
<<È mi' madre...vuole portarmi al Burger King...quindi mi ha perdonato>> sorride...oh Bes conoscendo tua madre, appena ha visto quel girasole non si ricordava neanche più il motivo per cui ce l'avesse con te <<aspè che le dico di venirmi a prendere...non sa che sono qui...>> ahia, me sa che er pranzo al Burger King salta...di nuovo il suono del cellulare, altro messaggio <<dice che devo scendere appena arriva...>> e sorride di nuovo...la ama al di sopra di ogni cosa, si vede dal modo in cui gli cambiano gli occhi solo a leggere un suo messaggio...
<<Comunque Brì secondo me ieri sera ha litigato co' quello...perciò stava così!>> no Bes...credo che tu sia su un'ipotesi sbagliata...
<<Ha litigato col beccafico?>>
<<Il beccafico? Ma nooo ma che c'entra quello! Co' quello manco ce litiga più...sai che je frega...>> non sorridere Briga, non sorridere...esulta interiormente senza darlo a vedere <<co' l'amante dico! E secondo me deve averla combinata grossa quello...e ce ne vado di mezzo io...oh ma se scopro chi è je faccio passà un brutto quarto d'ora!>> ehm...si diciamo che...<<È mamma! Scendo, se no si incazza di nuovo...ci sentiamo dopo Brì, anche se non credo di riuscire a tornare...c'ho da fa oggi!>> e già sta volando per le scale...lo so che c'hai da fa, devo ancora comprare il regalo io...poro me! Devo pure chiamare quell'ingrato de mi' cugino...ma che ce se comporta così...questo ha passato la notte in bianco sicuro...e non per giocare a carte!
Mi muovo verso la finestra quasi inconsapevolmente, lei è qui sotto ed io voglio almeno osservarla da lontano...è appoggiata alla sua auto...quant'è bella...come ho fatto a comportarmi così ieri sera!? Idiota! Lo so che mi hai visto Mimma, anche se fai finta di nulla...per ora mi basta guardarti da qui, tanto stasera alla festa non mi scappi...
E chi doveva entrare dal cancello giusto ora? Ma Francesco ovviamente...giuro che un giorno di questi lo licenzio! E lei che fa la civetta...tanto lo so che lo stai a fa pe' famme rosicà a me...stronza che non sei altra! Invece de avè un po' de compassione...si ok, ho sbagliato...ma se può sempre rimedià no? Che bisogno c'è de peggiorà la situazione flirtando co' questo?! Bes do' cazzo sei finito? Tre ore pe' scende...lo vedi che questo ce prova co' tu madre? Vuoi fa qualcosa? Eddaje su! Oh eccolo! Finalmente...alla buon'ora...sbrigatevi ad andarvene su su...lei lo prende per mano...Emma ha sedici anni, te lo vorrei dì, e se nun t'ha mollato la mano è solo per non farti incazzare di nuovo...oh ma che stanno a fa? Bes! Ed io che contavo su di te...! Sono scoppiati a ridere e stanno ridendo tutti e tre insieme...grrr che fastidio, Francè nun t'azzardà a salì che te meno...lei alza lo sguardo ed incrocia il mio più nero della pece...divertiti bionda che stasera me diverto io, me perdonerai...a qualunque costo!
Da un lato vorrei scendere al bar a prendere almeno un tramezzino, dall'altro non è che abbia poi così tanta fame...devo passare a prendere un regalo alle gemelle però prima di andare alla festa...ma ci andrò dopo...a distrarmi dalla mia indecisione è il mio telefono che squilla...Fulvio
<<No ma buongiorno Pandino...tutto ok? Hai trascorso una bella nottata? Sono lieto di essere ancora nei tuoi pensieri...>> lo prendo in giro, chiamandolo col soprannome che ha sempre usato Francesca
<<Brì me serve 'na mano!>>
<<Si sto bene grazie...oh non preoccuparti per essere sparito finora, immaginavo fossi...come dire...? Impegnato...>>
<<Almeno io non scappo dai camerini...>> mi rimprovera...ops...
<<E tu come fai a saper...Francesca!>>
<<Veramente ho visto Emma di persona...e stando a quello che hai fatto stento a credere che io e te abbiamo qualche ramo di parentela in comune...>>
<<Fù lo so...me so comportato da stronzo...>>
<<Stronzo è un eufemismo...>> mi insulta...no ma continua pure, tranquillo
<<Ho intenzione di rimediare...>> dico sincero
<<Sarà meglio per te...anche se non credo che stavolta la passerai liscia...>> eh lo so
<<Oh ma te da che parte stai?>>
<<Dalla tua...quando te comporti da uomo e non da troglodita! Comunque ci sarà tempo per insultarti, ora me devi aiutà!>> sembra disperato...che sarà mai successo...
<<Ce sarà tempo perché me devi dì che è successo co' passerottina adorata...>>
<<Mattiaaaa!>>
<<Ho capito...che è? Che devo fa? Che succede?>>
<<Che succede? I palloncini non si attaccano perché sono piccoli, le pizzette sono durissime che neanche il marmo perché me le sono dimenticate in forno, le bambine sembrano possedute, l'animatrice ha dato forfait all'ultimo, Francesca sta per commettere un omicidio, anzi due!>> bene!
<<Nun te preoccupà...che ce sta a fa lo zio migliore del mondo?>>
<<Come zio nun c'è male...per il resto...>> aridaje!
<<Oh vuoi che ti aiuti o no?! Allora: palloncini, pizzette, animatrice...me ne occupo io, tranquillo!>>
<<Matti mi raccomando...soprattutto per l'animatrice...>> che nun te fidi? Tsè...
<<Ti ho detto tranquillo! Ci vediamo tra poco!>>
<<Ok, grazie!>>
E chiude...allora risolviamo un po' tutti 'sti impicci. Prendo il telefono prima di uscire dall'ufficio ma arriva un messaggio appena ci poggio la mano, sussulto colto alla sprovvista...mia sorella...una foto su WhatsApp...ma che diavolo? È al Burger King... "guarda un po' chi ho incontrato" e la foto di lei con Emma e Bes...sorrido spontaneamente, che belli che sono...oddio sto diventando una femminuccia che frigna! Notifica Instagram...è Ginevra che ha pubblicato, un'altra foto di loro tre e come didascalia "Ci sono rapporti che sono legati da fili invisibili e indissolubili senza bisogno di legami #LoveIsInTheAir" e che vuol dì? Oddio questa ha parlato con Emma...sono sempre andate d'accordo e tra loro non c'è mai stato bisogno di parlare più di tanto...che le abbia detto qualcosa? Fili indissolubili...è mio figlio, per forza...più indissolubile di così...senza bisogno di legami però, quindi non lo è...mi ha tradito, e tu te fai pure la foto?! Mo sbrocco...che cazzo vuol dì quello che ha scritto? Ma nun te potresti spiegà meglio Ginè? Che so' 'ste frasi filosofiche...sto per chiamarla ma ricevo un'altra notifica...Bes, altra foto di loro tre...real_brown ha appena pubblicato una foto...sempre loro tre, altra foto...ma che è? Un book hanno fatto! Ma poi mia sorella che voleva dì con love is in the air? Se sarà portata il beccafico...ah no quello è partito...oggi lo commetto io un omicidio, altro che Francesca!
È la terza volta che chiamo Ginevra e il cellulare squilla a vuoto...perché non risponde? Avrà saputo qualcosa che non vuole dirmi, una verità scomoda...cazzo rispondi! Niente ora addirittura si attacca la segreteria...non ho tempo neanche di passare da lei, devo risolvere i casini di Fulvio e aiutarlo con la festa di compleanno delle figlie...
Allora...facciamo mente locale...per il regalo andrò a quel grande negozio di giocattoli a Viale Marconi sicuro che troverò qualcosa...le pizzette le ordinerò al ristobar qui sotto...se parlo con il proprietario mi fa di sicuro il favore...i palloncini li avranno al negozio di giocattoli...l'animatrice...do' cavolo la trovo un'animatrice a poche ore dalla festa? Sto per uscire dalla Label, saluto Samantha dicendole che torno direttamente domani perché ho un impegno ma prima di varcare la porta principale torno indietro...
<<Samà?>> la chiamo visto che è di spalle
<<Dimmi...>> si avvicina al bancone parandosi di fronte a me...
<<Una volta non mi avevi detto di avere un'amica che organizza feste?>> veramente me l'aveva proposto per un altro tipo di festa...ma rifiutai, non mi piace questo genere di cose, salvo poi richiamarla e passarci la notte all'insaputa di Samantha...si lo so lo so che nun se fa...
<<Si...si, ha un'azienda che si occupa di organizzare party...>>
<<Ma lei è solo la proprietaria o lavora anche?>> non mi vorrei ritrovare lei alla festa delle mie nipotine...
<<No...no...lei è la dirigente, poi ha delle ragazze a seconda delle feste da organizzare...>> perfetto...
<<Credi di riuscire a trovarmi un'animatrice per una festa di bambini? È per il tardo pomeriggio...>>
<<Provo a chiamare e ti faccio sapere>> sorride
<<D'accordo...grazie...mi raccomando>>
<<Tranquillo lo faccio subito...>>
Ok...animatrice forse trovata. Prossima tappa pizzette. Entro e chiedo del proprietario, mi dicono che è un attimo impegnato e dovrò attendere dieci minuti, così ne approfitto per prendere un tramezzino ed una birra...piccola, devo essere perfettamente in me per recuperare il rapporto con Emma...
<<Briga! Mi cercavi?>> eccolo il proprietario
<<A dire il vero si...mi serve un favore...>>
<<Se posso...>> si rende disponibile
<<Mi servirebbero delle pizzette da buffet...per una festa di compleanno di bambini...>> inizio
<<Certo! E che problema c'è?>>
<<Ehm...che me servirebbero tra un paio d'ore al massimo...>>
<<Un paio d'ore?>>
<<Già...per favore me devi salvà...>>
<<Vedrò quello che posso fare...mi metto subito all'opera...>>
<<Grazie, a dopo!>> fatta anche questa...prossima destinazione regalo...
Sto uscendo dal negozio di giocattoli...ho cambiato idea dieci volte...la commessa fortunatamente non mi ha detto niente, le sono bastate due moine per farmi vedere praticamente ogni tipo di gioco...qualcuno mi sembrava troppo misero, altri troppo esagerati...così ho optato per una pianola con la possibilità di collegare casse e microfono...ho acquistato tutto e mi sono fatto fare un bel pacco con un nastro gigante...Ce la farò a piazzarlo nel cofano? No...non ci va...vabbè lo metto sui sedili posteriori...metto in moto con la sensazione che ho dimenticato qualcosa...le pizzette devo passare a ritirarle, mentre ero nel negozio Samantha mi ha mandato un messaggio dicendomi che c'era un'animatrice disponibile e le ho mandato l'indirizzo per girarglielo, il regalo l'ho preso...devo passare da casa a cambiarmi e farmi la docc...i palloncini! Cazzo! Faccio inversione e torno nel negozio...che testa! La commessa sorride appena mi vede di nuovo, ma il sorriso le si spegne subito quando le dico che ho dimenticato i palloncini per la festa...non crederai mica che sia tornato per te? Ne prendo una quantità spropositata...e prendo anche uno di quei cosi che li gonfia...non ho intenzione di perdere un polmone per soffiare dentro quei cosi...ok, ora ho tutto.
Sulla strada del ritorno, con la solita sfiga, il semaforo diventa rosso proprio mentre sto per arrivare e sono costretto a fermarmi. Poggio impaziente il gomito al finestrino e guardo alla mia sinistra distrattamente. Metto meglio a fuoco e vedo poco dietro di me l'insegna di una gioielleria, attendo il verde, faccio il giro e torno al punto di prima parcheggiando...oggi è tredici, ciò significa che domani è S. Valentino...voglio prenderle qualcosa, sperando di riuscire a farmi perdonare prima di domani. Entro. Un commesso vestito di tutto punto mi viene incontro chiedendomi se abbia bisogno di qualcosa...eh, amico...qualcosa per quella che sarebbe la mia fidanzata ma è fidanzata con un altro. Non posso prenderle catenine bracciali e cose così perché non saprebbe come giustificarle, credo...niente anelli per ovvie ragioni...un ciondolo? Potrebbe andare...potrebbe metterlo dove vuole, qualcosa di non troppo appariscente...spiego all'uomo davanti a me la mia idea e prende da un cassetto dietro di lui delle scatole rivestite di velluto scuro con tutti ciondolini appesi...un sole, un cuore, una farfalla...no, io voglio qualcosa di più particolare...vedo due quadrifogli intrecciati e al centro una lettera...sarebbero carine due lettere intrecciate, potrebbe giustificare l'iniziale del mio nome con quella del suo cognome...o di suo figlio...
<<Avete delle lettere?>>
<<Si...le vuole d'oro bianco, argento...>>
<<No...ne vorrei due intrecciate>>
<<Di intrecciate abbiamo qualcosa...che lettere le servirebbero?>>
<<Una E con una M...>>
<<Un attimo che controllo...si ci sono...ecco qua...>>
<<Perfette!>> una E ed una M scritte in corsivo maiuscolo, d'oro giallo, intrecciate tra loro a formare un unico ciondolo <<prendo queste>>
<<Ecco a lei e auguri>> mi dice l'uomo porgendomi la confezione regalo che mi ha appena consegnato
<<Grazie, buona giornata>> ora posso andare a casa.
Sono appena uscito dalla doccia, noto sulla sedia in camera la camicia di Bes...forse dovrei portargliela alla festa...no, meglio di no...se le cose non dovessero andare bene avrei una scusa per andare a casa loro...meglio che la camicia sia qui per ora.
Metto un pantalone nero con la camicia bianca...si lo so che è solo una festa per bambini ma io ho la mia donna da riconquistare...e infighettarsi non ha mai fatto male a nessuno. Regalo e palloncini in macchina, l'animatrice ha confermato, le pizzette sto andando a prenderle...tutto fatto. Mando un messaggio a Fulvio per dirgli che sto arrivando e che ho tutto con me...mi ringrazia dicendo che li ho salvati...ehhhh se non ci fossi io!
Ho ritirato le pizzette, salgo portando con me solo il regalo, scenderemo dopo con mio cugino a prendere il resto.
<<Eccomi qua>> esordisco poggiando il regalo a terra <<palloncini e pizzette sono in macchina, l'animatrice sta arrivando e questo è per le mie principesse bellissime! Meno male che ce sta lo zio...sennò qua annava tutto in malora...>>
<<Zioooo...>> urlano le piccoline appena mi vedono prima di saltarmi addosso...da dietro la parete che divide il salone vedo comparire anche Bes...se lui è già qui vuol dire che c'è anche Emma, si avvicina e gli scompiglio i capelli per salutarlo e lui sorride di rimando...
<<Questo è per voi...ora lo metto vicino al tavolino per i regali e dopo lo apriamo...>>
<<Siiiiii...>> urlano saltellando per casa...oddio, non sopravvivrò fino alla fine della festa...Fulvio mi guarda come per dire "non guardare me"...porello...
<<Se ci fosse Ginevra le porterei a casa con noi, così potreste passare S. Valentino tranquilli...ne avete bisogno...>> dico a mio cugino
<<Grazie non preoccuparti...ce la caveremo uguale...Ginevra non verrà, ma presumo tu lo sappia>> mi informa
<<Come no?>> dico mentre sistemo il pacco in modo che non cada
<<È partita per un corso di aggiornamento...possibile che non te l'abbia detto?>> ah già il corso, che sbadato, ecco forse perché non rispondeva
<<Si, si m'ero scordato...beh vogliamo scendere a prendere le altre cose in macchina? Bes dai tu un'occhiata alle bambine?>>
Neanche il tempo di scendere che stiamo già risalendo, ci dispiace per Bes nelle grinfie delle due bambine...oggi sono senza controllo...vabbè è il loro compleanno se può fa...ho avuto comunque il tempo di chiedere a Fulvio della situazione con sua moglie...diciamo che stanotte hanno parlato e non solo, che le divergenze si sono appianate abbastanza e lui ha intenzione di restare qui finchè non chiuderà la scuola delle bambine...sono davvero felice per lui. Ora devo cercare di risolvere la mia di situazione...non è neanche venuta a salutarmi, sono certo mi abbia sentito arrivare...beh sicuramente ha sentito i due terremoti urlare il mio nome, quindi l'ha fatto di proposito a restare dov'era.
Entriamo e poggiamo i vassoi sul tavolo, si sente ridere dalla cucina...Francesca ed Emma...che c'avranno da ride tanto...ora o mai più, entro
<<Che c'avete da ride così?>> ecco dov'eri Brown...dai non fare la preziosa, lo so che me vuoi perdonà infondo infondo...vado verso di lei...e lei si gira dandomi le spalle. Francesca dice che era una cosa tra loro e l'avvocato. L'avvocato? Che avvocato...? Francè nun te ce mette pure te, eh...che qua già la situazione è tragica...chi è questo, che vole da Emma e perché Emma ride se parlate de lui? Una cavolata...una cosa vostra...nun me interessa niente se è 'na cosa vostra...
<<Beh io la vojo sapè...>> fosse anche la più piccola cazzata al mondo, se riguarda lei me la dovete dì
<<Fatteli una volta nella vita i cazzi tuoi Briga>> qua la vedo malissimo, altro che perdonà...questa fra poco me ucciderà e mi sotterrerà nel giardino pezzi pezzi
<<Quando si tratta di te sono anche cazzi miei>> ecco, chiariamola 'sta cosa una volta per tutte...
<<Senti Briga ma perché non vai a gonfiare i palloncini?>> ho già provveduto, non sprecherò fiato a gonfiare quegli affari...piuttosto lo sprecherò con te finchè non mi ascolterai...anche se non vedo luce in fondo al tunnel...qua l'unica è giocarsi la carta della pora vittima incompresa e pentita...
<<Non mi hai neanche salutato...>> dico mogio mogio <<ciao...>> continuo mentre mi appoggio al piano della cucina dove lei è intenta a preparare i panini, e la guardo...
Francesca mi saluta...Franceschina bella con tutto l'affetto io sto provando a farme perdonà da Mimma, non sei te che devi salutarmi. Fulvio la chiama dal salone, probabilmente non gli serve niente, vuole solo lasciare da soli me ed Emma...grazie fratè...
<<Oh...me vuoi guardà?>> dai Mimma...io voglio provare a farmi perdonare, ma pure te damme 'na mano, no?
<<Anche no>> ecco...la vittima, devo fare la vittima...
<<Perché non m'hai risposto oggi?>> chiedo, conscio del fatto che non mi avrebbe risposto neanche sotto tortura dopo ieri sera
<<Perché avrei dovuto farlo?>> eh però così me fai solo scazzà, eh che cazzo Mì...aiutame pure te invece de provocà!
<<Emma...non vojo fa la replica de ieri sera...potresti evità de provocamme?>>
<<Sai quanto me ne frega Briga?>> uff...
<<Mo so' tornato Briga?>> questa cosa che quando si incazza mi chiama col mio nome d'arte...sorrido lievemente...non voglio che lei mi chiami Briga
<<Mattia non esiste più...ne conosco solo uno ed è mio figlio!>>
<<Non esiste più? Sicura? Perché ti ha fatto male?>> lo so che è questa la verità ma vorrei che tu me la urlassi in faccia piuttosto che trattarmi così, con questa indifferenza <<Guardami...>> le dico prendendole il viso con dolcezza per girarla verso di me, ma lei si allontana <<oh...t'ho detto guardami...>> ripeto prendendola dai polsi, delicatamente <<mi dispiace per ieri...ho sbagliato...non dovevo trattarti così...ma tu lo sai come mi sono sentito io...tu sai tutto di me...e sai che ho sbroccato...perché quando se tratta de te...nun ce la faccio a non sbroccà...t'ho visto co' quello...vestita così...e nun c'ho capito più niente>> non gliene frega niente...dice che l'ho trattata come una donnaccia, che ho usato suo figlio, e che ho distrutto tutto ciò che stavamo ricostruendo del nostro rapporto. Si...lo so, e mi dispiace...come posso fartelo capire?
<<Senti...ti ho detto che mi dispiace...e tu sai che non sono uno che chiede scusa...ma...>> niente è di coccio...ma noi non abbiamo chiuso proprio niente! Togliti dalla testa che io lasci perdere!
<<Senti smettila de fa la stronza co' me...tu lo sai perché ho reagito così>>dico bloccandolo accanto al lavello <<perché ho scoperto che tuo figlio si chiama come me, perché ogni cosa che fa assomiglia alla mia...perché tu non vuoi dirmi chi è suo padre facendomi pensare che puoi averlo fatto con un altro, mentre stavi ancora con me...perché continui a sta co' quello senza che te ne freghi nulla de lui...perché tu ami me...ed è con me che vuoi sta...e perché nonostante sei mia...te continui a comportà come se non lo fossi...e io nun je la faccio a sopportarlo>> ecco...più chiaro de così se more!
<<Mi hai fatto male ieri>> lo so...ha gli occhi lucidi, ed io abbasso lo sguardo, colpevole...mi odio quando sta male per colpa mia <<amavo il tuo modo di farmi sentire tua, mi fidavo di te...mi sarei fatta fare qualsiasi cosa...ma non pensavo che ti servisse farmi sentire una...una di quelle...per farmela pagare...>> no, io non volevo farti sentire così...io non avevo intenzione di ...<<ora devo andare a finire di preparare i pan...>> oh fanculo! Le afferro il viso tra le mani, con delicatezza, e la bacio lento, con dolcezza...con sentimento...con amore...
<<Scusami amore...ma quando si tratta di te...io impazzisco...>> le dico sulle labbra mentre lei mi abbraccia ed io sorrido...e annamo! <<Però dopo me dici che cazzo so' quelle cose che hai scritto sotto la foto col becc...>> eh che, mica me so' scordato...è inutile che me baci per interrompermi io lo voglio sapè lo stesso...vabbè tanto lo so che lo hai fatto pe' famme rosicà a me! Quanto sei bona! Metto la mano sulla sua gamba, stringendola di più a me...
<<Dimmi che mi vuoi...>> gemo senza staccarmi da lei
<<Neanche sotto tortura...placate Briga...perché non scoperemo ora...e nemmeno dopo...così impari...>> vabbè potresti sempre cambiare idea...intanto te magno de baci, passo le mani dai suoi fianchi alla schiena prima di intrufolarmi sotto la maglietta...l'unica cosa certa è che tu sei bionda e sexy...quel free se po' eliminà dalla t-shirt...cerca di fermare le mie mani ma io non voglio saperne e le accarezzo la pelle della schiena...
<<Hai capito come si divertono i bremma in cucina?>> 'sti stronzi...m'avete fatto prenne 'n accidenti
<<Ma possibile che siate così fissati coi tavoli?>> Francesca ma possibile che voi dovete arrivà sempre nei momenti meno opportuni...ridiamo tutti insieme mentre io la tengo ancora stretta a me...
<<Mamma...ma i panini come li fai...?>> oddio! Ehm...colpo di tosse finto...mani nelle tasche dei pantaloni...aria innocente...concentrati Brì ce la puoi fa...<< che succede?>> chiede Bes...
<<Niente Bes...tranquillo, stavo a fa il controllo qualità sui panini...>>
<<Grande!>> dice ridendo
<<Le gemelle?>> chiede Francesca
<<C'è il loro cartone preferito...non si scollano dalla TV...>>
<<Oddio ma allora è tardissimo...fra poco arriveranno tutti...dobbiamo finire di attaccare i palloncini, le pizzette dobbiamo sistemarle e poi c'è...>>
<<Passerotto calmati c'è tempo...stai tranquilla...>> la rassicura Fulvio...sarà una lunghissima festa.
A Bes suona il telefono e va fuori al terrazzo...dev'essere la tipa di cui mi parla sempre...siamo di nuovi soli...lei continua a farcire i panini...
<<Dov'eravamo rimasti?>> domando lasciandole continui baci sul collo
<<Matti ci potrebbero vedere...>>
<<Non c'è nessuno...>> continuo strusciandomi sul suo corpo facendole avvertire il mio desiderio di lei...
<<Si si ci sentiamo domani...ciao...>> Bes sta rientrando, corte 'ste telefonate...il dialogo è importante in un rapporto, parlate di più...uff che cosa frustrante averla qui e far finta di nulla...
Nel salone è tutto pronto, il tavolo col buffet è ben fornito, la torta è in frigo, i festoni e i palloncini sono appesi...si sono cambiati tutti e le bimbe sembrano due principesse...manca solo...il citofono, speriamo sia l'animatrice...è in ritardo. Sento Francesca dirle di entrare...stava andando ad aprire Fulvio ma lei ha fatto un sorpasso che neanche Senna a Silverstone! Donne! Eccola...oddio ma semo sicuri che questa fa l'animatrice ai bambini...? Me pare più tipa da strip club...ma che s'è messa...ah! Ha il cambio in borsa...Francesca mi sta uccidendo con lo sguardo e Fulvio mi guarda non sapendo se ridere o piangere...che pasticcio! E ancora non l'ha vista...
<<Buonasera...lei è?>> Emma, appunto! Sono un uomo morto!
<<Salve...sono l'animatrice per i bambini...lei è la nonna?>> oddio questa vuole morire a breve...alla Brown sta per uscire il fumo dalle orecchie...
<<La zia, sono la zia...>> con un po' meno cattiveria Mimma saresti stata perfetta...
<<Tu devi essere Briga...piacere Manuela...Samantha mi ha tanto parlato di te...>> ma fra tutte le persone nella stanza perché questa se presenta a me? E perché allude a chissà cosa? E perché ha nominato Samantha? Speriamo che si apra una voragine nel pavimento in modo che io possa sprofondarci dentro...sempre meglio che restare solo con Emma in questo momento...
La ragazza va a cambiarsi e Bes mi si avvicina <<Grande capo, sei sempre il mejo! Solo tu potevi trovà n'animatrice così...quasi quasi resto coi bambini...>> dice dandomi il cinque...ehm... <<E poi potresti sempre ospitarla per il dopo-festa>> suggerisce sottovoce, ma Emma lo sente ugualmente...
<<Bes controlla le bambine per favore!>>
<<Ma stanno guardando il cart...>>
<<Tra poco arriveranno tutti gli altri bambini...evitiamo imprevisti...>>
<<Vado! Ah Brì! >> mi giro verso di lui <<In caso trovassi un'altra animatrice...tienimi presente...>> ride...no, ma grazie dell'aiuto Bes!
Torno in cucina, dove si è appena diretta Emma...Francesca e Fulvio stanno accogliendo i primi ospiti...
<<Chi è? Un'altra delle tue conquiste?>> dice nervosa...Mimma ma avemo appena fatto pace però...
<<Non la conosco...>> rispondo sincero
<<O forse non te la ricordi!>> rido...addirittura...si, potrebbe essere...no, no, non la conosco...mi sta guardando malissimo...
<<Ma ti pare che la portavo qua?>>
<<E perché no?>>
<<Daiii...>> tento di abbracciarla ma si divincola...mi poggio al piano della cucina e la trascino su di me stringendola forte e baciandole la testa...
<<Voglio sapere chi è! E che c'entra Samantha?>> sospiro <<E non sbuffare, sa!>>
<<Fulvio mi ha chiamato dicendo che l'animatrice aveva disdetto all'ultimo...un'amica di Samantha ha un'agenzia che organizza feste e le ho chiesto il favore di farmi mandare un'animatrice per una festa di bambini...tutto qua>>
<<E ti sembra un'animatrice per bambini quella?>> dice alzando la testa verso di me
<<Ho capito...non pensavo che arrivasse una così...così...così!>> in effetti no
<<Sarà...>>
<<Dai, nun t'arrabbià...poi io ho te, che me ne faccio delle altre?>> sorrido baciandola...quanto vorrei che fosse la normalità...stare qui a baciarla come due adolescenti, senza preoccuparci che arrivi qualcuno e ci scopra, senza preoccuparci del fatto che Bes potrebbe entrare da un momento all'altro...
<<Emma mi dai un altro vassoio di patat...ma insomma!>> Francesca...meno male <<Ma che ve siete messi in testa voi due? Sapete che può entrare chiunque!? E se entrasse Bes?>> ci sgrida sottovoce...manco a quindici anni oh!
Usciamo dalla cucina come due bambini beccati a mangiare cioccolato all'insaputa della madre, la festa scorre piacevole...i bambini si divertono...l'animatrice è brava a dispetto delle apparenze, le bambine stanno facendo le vergognose mentre tutti cantiamo "Tanti auguri"... è arrivata anche Tina...pensava di aiutare Emma e Franci ma le hanno piazzato una serata all'ultimo minuto ed è dovuta correre a fare le prove...
Stiamo mangiando la torta, io ed Emma sul divano e Bes appoggiato al bracciolo...che sensazione strana...Francesca e Fulvio guardano commossi le loro bambine...che belli che sono...Emma si gira verso il figlio
<<Bes visto che stiamo da soli a casa...se ci portassimo le bambine? E lasciamo gli zii tranquilli domani che è domenica?>>
<<Si mà...così trascorrono S. Valentino in pace...bell'idea!>> abbiamo avuto la stessa idea Mimma...solo che io sono troppo fifone per restare a casa con due bambine...e se dovesse succedere qualcosa? E se si sentissero male? Nooo...Ginevra avrebbe saputo cosa fare, ma da solo non me la sono sentita...
Se ne stanno andando tutti...io e Fulvio stiamo staccando i festoni...le donne di casa stanno pulendo e mettendo in ordine...Bes è sul divano attaccato al cellulare...mollo mio cugino che mi guarda truce e vado ad impicciarmi...mi siedo accanto a lui facendo finta di spiare sul cellulare...
<<Che c'è?>> mi chiede stranito
<<È Elisina bella?>> dico con voce da cretino
<<Daiiii!! Non ti dico più niente!>>
<<Je l'hai comprato un regalo per domani?>>
<<No...volevo andare a comprare un bracciale col suo nome prima di tornare a casa dalla Label...poi è venuta mamma e mi sono vergognato di chiederglielo...>> spiega...guardo l'orologio...
<<Se vuoi ti accompagno...siamo ancora in tempo...>>
<<Davvero?>>
<<Davvero!>>
<<Grande...dai andiamo! Mamma io e Briga usciamo un attimo torniamo subito!>> quanta euforia...calma pischè! Emma esce dalla cucina con uno strofinaccio tra le mani...Bes è già davanti alla porta...
<<Dove state andando?>>
<<Brigaaaa muoviti!>> oh uno alla volta!
<<Bes avviati in macchina>> gli lancio le chiavi e lui mi guarda neanche se gli avessi consegnato un Grammy, prima di correre via...
<<Torniamo subito...tranquilla>> dico dando un bacio sulla fronte ad Emma e facendole un occhiolino...
<<Matti>> mi chiama lei <<Mi raccomando, non fatemi stare in pensiero...>> dice pacata
<<Non ti accorgerai nemmeno che siamo usciti che saremo già di ritorno!>>
<<Allora è una cosa seria se dobbiamo comprarle il regalo di S. Valentino!>> lo prendo in giro mentre entriamo in un negozio che vende tutti gioielli particolari per giovani, fortunatamente non è lontano e l'abbiamo trovato aperto...
<<Non prendermi in giro però!>> mi ammonisce
Compriamo un bracciale con il nome della ragazza, ci facciamo fare una confezione e torniamo a casa di Fulvio...hanno quasi finito di sistemare tutto e si è fatta ora di andare. Le gemelle sono già sedute sul divano, col cappottino addosso e lo zainetto entusiaste di andare a casa della zia e trascorrere lì la domenica. Tina è corsa a lavoro, Francesca e Fulvio si lanciano occhiate che non passano inosservate...sarà un S. Valentino di fuoco...io guardo Emma uscire dal bagno dicendo di essere pronta ad andare...
<<Vi accompagno io>> mi propongo
<<Non c'è bisogno, ho la macchina qui...>>
<<La prendiamo domani, vi riaccompagno io qui e tu poi torni a casa con la tua auto...dai Emma, è tardi e sarai stanca...>> insisto...su Mimma, famme sta 'n altro po' co' te...
<<Dai mamma, andiamo con Briga...>> si intromette Bes
<<D'accordo...d'accordo...>>
<<Zio resti anche tu da zia Emma?>> domanda Sofia
<<No tesoro, vi accompagno e vado a casa mia>>
<<E perché?>> eh perché...perché non vorrei dover dormire sul divano...perché io e la zia nello stesso letto non chiuderemmo occhio...
<<Eh perché...perché è tardi e devo tornare a casa mia...>>
<<Vabbè...>> dice non tanto convinta
<<Scusate ma queste parentele mi confondono...ma possibile che tu e mamma non vi conosceste...>> ma perché tutte le domande scomode a me...perché?! L'avevo detto ieri che ancora non aveva fatto due più due...mo che gli dico...Emma mi guarda impanicata...Francesca e Fulvio so' tre ore che sono andati a mettere la torta in frigo...
<<In realtà si Bes, io e tua madre ci conoscevamo già...>> ammetto
<<E non mi avete detto niente? Perché avete finto che non fosse così?>> dice leggermente alterato...come posso risolvere senza mentirgli? Non voglio dire una bugia a lui...
<<Perché...perché non eravamo...come dire?...in ottimi rapporti, ecco! Stiamo cercando di recuperare...>> credo stia per chiedermi qualcos'altro quando gli arriva una chiamata. Ci spiega che era un suo amico...dice che stanno andando in pizzeria e volevano sapere se si volesse aggregare...ha risposto che sta a casa perché ci sono le cuginette...
La discussione sembra terminata, non credo si faccia bastare ciò che gli ho detto...vorrà altre risposte, quindi per ora la cosa è solo rimandata...siamo in macchina, Emma accanto a me, Bes dietro al centro e le gemelle ai lati...hanno litigato perfino su chi doveva stare a destra e chi a sinistra...nonostante ciò io mi sento piacevolmente strano, sono in pace...Emma qui, Bes dietro, stiamo rientrando dopo una festa...quanto vorrei fosse sempre così...
Accendo la radio e sfioro la coscia di Emma che mi guarda male, mentre io le sorrido impercettibilmente...guardo verso il cassetto del cruscotto, c'è il suo regalo di S. Valentino, dovrò trovare un modo per darglielo domani...
<<Avete freddo? Accendo l'aria?>> e per premere il pulsante che permetterà all'aria calda di circolare nell'abitacolo sfioro di nuovo lei, stavolta la sua mano poggiata al lato del sedile...mi rimprovera con lo sguardo...è buio Mì, nun se vede niente...
Fermo l'auto nel patio davanti al portoncino, scendono tutti...mi invitano ad entrare ma rifiuto, non riuscirei più ad andar via...saluto con la mano, le gemelle mi mandano bacini prima di entrare dentro, 'nto so' belle...sto per ingranare la retromarcia quando mi accorgo della borsa di Emma sul sedile del passeggero...non può averla dimenticata...la vedo uscire di nuovo da casa...si avvicina, apre lo sportello e si mette di profilo inginocchiata sul sedile...la guardo interrogativo...mi butta le braccia al collo e mi bacia, la stringo dalla vita cercando di trascinarla su di me preso dalla foga di quello scambio...
<<C'è Bes...sistema le bambine ed esce a cercarmi se non rientro subito...>> ansima mentre mi bacia il collo...torna sulle mie labbra e all'improvviso si stacca scendendo dal sedile ed uscendo dall'auto...
<<Avevo dimenticato la borsa...>> dice birichina mentre sorride trionfante...ha vinto di nuovo...scuoto la testa e rido prima di vederla sparire dentro casa.
STAI LEGGENDO
~ ADESSO INTORNO A TE ~
FanfictionÈ difficile ammettere quanto ogni scelta sia importante nella nostra vita, anche la più piccola ed insignificante: un aereo preso, una telefonata mai effettuata, un vocale non inviato, un appuntamento declinato, una collana persa, una notte dimentic...