Lei è

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È la seconda notte di seguito che non dormo, ad un certo punto per il nervoso sono praticamente saltato dal letto e mi sono fiondato nella doccia. Nuncedevopensà mi ripeto come un mantra nella mia testa...ma non me sembra che funzioni.
Apro il frigo per prendere qualcosa per colazione e lo richiudo rendendomi conto di non avere appetito, sbuffo mentre la mente vorrebbe ripercorrere la serata de ieri... nuncedevopensà. Cappotto, chiavi dell'auto, cellulare...nessuna notifica...chi cazzo me doveva chiamà a quest'ora?! Due mandate alla porta e raggiungo il garage. Nuncedevopensà...Ahó ma dó so finito? Niente oggi nun è giornata, svolto a sinistra per tornare indietro e mi dirigo a lavoro...come se fossi sicuro di combinare qualcosa! All'ingresso trovo Samantha...ma che ce fa già qua questa?
<<Mattia...>>
<<Briga>> le ripeto per l'ennesima volta
<<Stavo andando a fare colazione al bar, vieni con me?>> chiede languidamente
<<No grazie, già fatta>> mento...ce manca solo che me devo sentì le sue idee de prima mattina, poi qui intorno girano sempre quei cazzo di paparazzi pronti ad immortalarmi con qualcuna...una volta mi faceva piacere finire sui giornali...ogni volta con una tipa diversa, tutte bellissime, finché non intaccava il mio lavoro andava bene...mi sentivo invidiato, sul tetto del mondo, come se avessi tutto e niente mi turbasse. Ora invece penso che torno a casa la sera e non c'è nessuno ad accogliermi se non la ragazza entrata con me la sera prima ed uscita la mattina dopo, magari dopo avermi lasciato un foglietto con il suo numero che finisce puntualmente nel cestino dei rifiuti. Nessuna con cui condividere un successo lavorativo, la fatica per un disco e la gioia di vederlo alto in classifica, nessuna a cui portare la colazione, nessuna da amare e che mi ami davvero. Nuncedevopensà...neanche a questo! Apro la porta del mio ufficio, le chiavi le ho solo io...nessuno deve mettere piede qui dentro quando non ci sono. Butto il cappotto su una sedia e avvio il computer...oggi nun è giornata...l'ho già detto? Guardo fuori...fra poco pioverà sicuramente, si percepiva già dall'aria gelida di ieri sera...nuncedevopen...fanculo! Ce penso eccome! Mi passo i palmi delle mani sul viso e poi le passo nei capelli. L'ho vista due volte in due giorni e mi ha già scombussolato l'esistenza...che po' du volte è un eufemismo...l'altra sera ci siamo sfiorati all'ingresso del bar, appena si è accorta di me è scappata neanche si trovasse improvvisamente in una stanza al buio, manco me ha dato il tempo de realizzà che era di nuovo qui, di nuovo nella nostra città...manco ho potuto guardarla bene, riconoscere gli stessi tratti del suo viso anche se sono passati anni, respirare il suo profumo che è sempre lo stesso, rimasto nell'aria per pochi secondi ed io che ero impalato lì, incapace di qualunque movimento, lì a vederla correre via, inspirando più forte cercando di percepire quell'odore di lei, quello che un tempo sapeva di amore, di casa...
Ieri sera invece...beh ieri sera ce semo visti meglio, eccome! Il destino ha fatto incrociare di nuovo le nostre strade e, per pura coincidenza, tra centinaia di ristoranti a Roma siamo capitati nello stesso, non che me dispiaccia la cosa! Eliminiamo il fatto che fosse in compagnia di quel damerino che avrà il doppio degli anni suoi e quell'aria snob...ma dove lo ha raccattato? Manco alle fiere dell'usato se trova uno così...lei invece è sempre bellissima, sempre con quell'aria da cerbiatta spaurita che nun se sente mai all'altezza delle situazioni e quel sorriso...no il sorriso è diverso, ieri sera erano tutti sorrisi di circostanza, per farme rosicà a me ovviamente, che no 'o so...la stronza...si lo so che finora ve sembrava n'angelo...ma l'apparenza inganna, quella sa esse stronza, e manco poco! Comunque non sorride più come prima, quel sorriso in cui le si illuminavano anche gli occhi, quello che tu la guardavi e non potevi fare a meno di sorriderle di rimando...ieri sera aveva un'aria quasi rassegnata anche se non so a cosa sia dovuta...forse a quella specie di candelabro che aveva dietro...beh può sempre lasciarlo...eh sì ho controllato bene, nessuno dei due aveva la fede, quindi questo sarà di passaggio e per me può già transitare da qualche altra parte. Non che io sia geloso dopo tutto questo tempo eh intendiamoci, dico solo che non è l'uomo adatto a lei...nun stanno bene insieme...se ponno lascià. Che poi...meno male che 'npo de sale in zucca le è rimasto, immaginate se fosse sposata col damerino, magari faceva pure un figlio con questo...uguale a lui...no no nun ce voglio pensà! Poi era fissa su quel dannato cellulare, chi cavolo la doveva chiamare? Beh se se fosse fatta l'amante nun me sentirei neanche de darle torto...quello sarà uno di quei tipi tutti precisi e ordinati, tutti snob con la puzza sotto al naso...come fa una tipa passionale ed istintiva come lei a stare con quello stoccafisso?! Oddio che poi saranno stati insieme anche in senso biblico! No no, quella se sarà inventata er mal de testa na sera si e l'altra pure! Come se fa a combinare qualcosa con mastrolindo lì! Nun se po' fa...uno che la fa uscì con quel vestito...ma che omo è? La donna tua guardata da tutti, tutti che si sentono liberi di farle complimenti che puoi farle solo te, tutti che la guardano...ahò! Diciamo che forse io ero un tantino possessivo...e che lei se divertiva a farme sbroccà...però cavolo nun puoi uscì così! Io non glielo avrei permesso ad esempio...ma questo è il passato...tornamo a ieri sera che è meglio! Sta cosa che guardasse il cellulare praticamente ogni secondo m'ha fatto ricordà quando ero io a chiamarla, quando ce sentivamo de nascosto perché nessuno doveva sapè de noi...quindi sicuro ha un amante. Ad un certo punto è persino uscita fuori a chiamarlo! Col damerino dentro che continuava ignaro a fare lo splendido con i tipetti a cena con lui...fra poco non passerai sotto le porte, ma tranquillo...succede. Cioè succede a te, a me nun me sarebbe mai capitato! Non che lei sia il tipo da tradimento, ma con quello de fianco come fai a nun cercà altrove? La capisco...Comunque non potevo lasciarmi sfuggire l'occasione, così dopo aver praticamente osservato ogni suo movimento per tutta la serata, appena l'avevo vista dirigersi verso il terrazzo, l'avevo seguita...cioè volevo seguirla per scoprire a chi cavolo dovesse telefonare con così tanta urgenza, ma James forse non era della stessa opinione...si era sicuramente accorto di cosa, o meglio chi, aveva catalizzato la mia attenzione e proprio in quel momento doveva romperme per chiederme se stessi ascoltando...ma ovvio che no! Nun vedi che sto impegnato a capì che cazzo sta a fa quella col damerino e a chi deve chiamà?! Me puoi scoccià proprio adesso? Ho cercato di chiudere alla svelta chiedendo cosa avessero intenzione di fare, ma loro avevano parlato di quello fino a quel momento...ed io non avevo sentito una parola, bionda nun me puoi fa ancora quest'effetto! Ho detto a James qualcosa che manco me ricordo e l'ho raggiunta...troppo tardi, aveva già chiuso! Fanculo voi e le vostre cene de lavoro! Potevo mai io, provocatore per eccellenza, iniziare una conversazione con una persona che nun vedevo da anni con un banale "Ciao, come stai?"...ovviamente no, ho chiesto informazioni sull'amante...logico! Per pura e semplice curiosità eh! E poi l'ho anche presa in giro sul fatto che non riuscisse a starme lontana e che l'avesse fatto de proposito ad incontrarmi di nuovo...me meraviglio che nun m'abbia menato...l'avrebbe fatto sicuramente se nun fossimo stati in un locale pubblico col damerino dentro la sala...le ho anche detto che potrebbe mettere da parte l'astio, forse solo per farle capire che lo so di aver sbagliato...tanto, tantissimo...lo so che ha tutte le ragioni del mondo per odiarme...ma so anche che dopo de lei nessuna mi ha fatto battere il cuore così, nessuna mi ha provocato emozioni così e me so' reso conto de quanto fossero ancora vivide e vive in me quando istintivamente, per bloccarla, le avevo toccato il braccio...neanche una notte con un'altra mi ha mai provocato le stesse sensazioni di un suo semplice contatto mano-braccio...e dopo tutti questi anni questa cosa non è cambiata. "Per me non esisti più" nonostante la faccia di bronzo mi ha portato a risponderle per le rime, provocandola ancora, quella frase l'ho sentita in testa per tutta la notte, come una pellicola che ripete la stessa scena a rallentatore, come un nastro rotto che torna sempre sugli stessi secondi...E poi non so se per colpa del vino che aveva accompagnato la cena ma istintivamente le ho dato un bacio sul collo...nun ce se crede, io che do la colpa all'alcol per un approccio con una donna...me viene quasi da ride...ma lei nun è una donna qualsiasi...
Comunque la cosa mi è servita, perché nun m'è parsa tanto indifferente...quindi tutto ringalluzzito le ho pure detto che tre è il numero perfetto...meglio se eliminamo l'artri due però...e poi sono rientrato...si lo so che state a pensà che volevo fa il figo, ma nun è così. Me dovevo sedè...stavo praticamente a tremà pe un bacetto sul collo...dovevo digerire quell'emozione che mi aveva creato, e poi dovevo calmare i bollenti spiriti, nun sarebbe stata na cosa bella tentare altri approcci sul terrazzo di un ristorante pieno de gente...così ho ripreso posto a tavola, continuando a nun capì un cazzo ovviamente, e continuando a tenerla d'occhio. Avevo detto de prenderce er dolce, er caffè, poi un amaro...tutto per perdere tempo ma l'élite de là stava parlando de argomenti sicuramente interessantissimi e nun aveva intenzione de sloggià. Quindi m'ero alzato con calma, infilato il cappotto con calma, uscito a passi lenti guardandola l'ultima volta senza esse ricambiato. L'aria era gelida...di quella che una volta uscito da un luogo caldo te fa solo venì voglia de rifugiarte in macchina con l'aria calda a palla...ma perché non fumarse na sigaretta...mica per aspettà lei eh! Si sa che io fumo troppo...lo dice da anni pure mi madre cercando di farmi smettere o, quantomeno, di limitarmi...L'avevo vista uscire dal locale col damerino al seguito e avevo fatto finta di scrivere un messaggio sul cellulare...onestamente non credo se la sia bevuta...me conosce troppo bene e sa che stavo aspettando lei...mi è passata accanto ed io, da perfetto stronzo, le ho fatto un occhiolino e le ho sorriso...avesse ricambiato oh! Niente, ha tirato dritto...mastrolindo nun s'è accorto de nulla, e che te pare?, e le ha aperto lo sportello...ammazza che macchinone! 'o sai che se dice delle macchine grandi mastrolì? Che la grandezza della macchina è inversamente proporzionale alla grandezza...ce semo capiti! Cavolo Mimma, eri abituata molto meglio, che ce fai ancora con questo! Ho buttato la sigaretta a metà, sempre perché nun l'avevo accesa p' aspettà lei, e sono andato via anch'io, rientrando in quella casa vuota...vuota di persone e di sentimenti.
Il suono dell'arrivo di una e-mail mi riporta al presente...è James che mi fa un riassunto delle decisioni della serata precedente – grande fratè – dicendo che mi ha visto poco attento...ma nooo! E aggiunge che se voglio parlare lui c'è, come sempre. Ma parlà de che? Nun è successo nulla, sto bene!
Samantha bussa alla porta del mio ufficio...nooo nun te voglio vedè, oggi dovete sparì tutti!
<<Briga, non vai a pranzo?>>
<<Eh? Ma che ore so'?>>
<<Sono le tredici passate>>
Ma che sta a dì questa?! Guardo l'orologio accorgendomi che ha ragione, quindi le dico che fra poco scenderò al bar a prendere un tramezzino...non ho molta fame. Ovviamente ci ha già pensato lei, sposta dei documenti dalla scrivania per poggiare il pranzo...no ma fai pure! Poggia una birra per me e dell'acqua naturale per lei, poi mi passa i due involucri con i tramezzini - me mantengo in forma, diciamo – e apre un contenitore per lei
<<Samà che è quella roba?>>
<<Indivia, radicchio, lattughino e tofu...vuoi assaggiare?>>
<<Pe' carità!>>
<<Guarda che è salutare!>>
<<Si si immagino, senti ma nella busta non c'è più niente...che mangi dopo quella?>>
<<Oh nient'altro...questa già mi riempie>> risponde sorridendomi
Pensa te...e questa voleva convive con me...mi avrebbe ucciso lentamente giorno dopo giorno...passare dalle lasagne all'erba col tofu...rabbrividisco al solo pensiero. In effetti guardandola bene tutta la bellezza che vedevo fino a ieri svanisce, è pelle ed ossa, di un pallore esagerato coperto sul volto dal copioso trucco...sembra una modella da rivista patinata, due/tre espressioni in serie...nessuna sensualità, nessuna parvenza di femminilità...vestiti costosi, gioielli abbinati, tacchi alti...potrei innamorarmi di una così? No!
Samantha va via finito il pranzo, un po' delusa dal mio essere poco disponibile nei suoi confronti...apro di nuovo la scheda con le e-mail, famme legge sta relazione che nun so manco per cosa ho dato la mia disponibilità...quindi come da accordi intercorsi la mia società le comunica che
<<Ho fatto un pezzone che sarà una hit>> il ragazzino de ieri, Besta, spalanca la porta di colpo ed irrompe nel mio ufficio trafelato urlando e sventolando una pen-drive. Poi poggia i palmi sul bordo della mia scrivania e riprende fiato.
<<A regazzì!! Ma che nun te l'hanno insegnate le buone maniere? A casa tua nun te l'hanno detto che se bussa prima d'entrà nell'ufficio di qualcuno?>>
<<Si si hai ragione, ma non c'è tempo da perde...ho scritto e arrangiato un pezzone!>>
<<Arrangiato pure...addirittura? E ieri coi musicisti che hai fatto? Hai passato il tempo?>>
<<Ma quelli mica hanno capito quello che volevo io! Poi già nun m'ascoltavano quando c'eri te...figurati quando te ne sei andato!>>
Sospiro...è vero che rivedo parte de me in lui ogni volta, ma io mica ero così pesante e presuntuoso?
<<Daje famme sentì er prossimo tormentone mondiale!>>
Mi passa la pen-drive che inserisco in una porta del computer e faccio partire la canzone...però! Mica male! Hai capito il pischello!
<<Beh? Che ne pensi? Com'è? Te piace? Po' annà?>>
Sorrido, capendo che la tempesta di domande è dovuta al fatto che pensa non possa piacermi, ad un'insicurezza di fondo che avevo anch'io anche se non l'ho mai mostrata...tutti la scambiavano per arroganza e presunzione...tutti tranne lei...vabbè...meglio non pensarci
<<Oh? Quindi?>> chiede Besta impaziente
<<Ho una proposta da farti>>
<<Che proposta?>>
<<De lasciá perde sto contest da ragazzini e de fa delle prove>>
<<Per farce che?>>
<<Per poi farla uscì come singolo e perché no...presentarla al concerto di uno dei ragazzi...tipo Mostro...che dici?>>
<<Ma io al concerto di uno dei tuoi...addirittura forse Mostro?>>
<<Si...allora te va?>>
<<Si che me va>>
<<È una cosa che non ho proposto nemmeno ai ragazzi che già fanno parte di sta casa discografica...>>
<<Si ma io so io...loro non sono bravi come me>>
<<Modesto eh?>>
<<No, mi madre lo dice sempre che non lo sono...però che ce devo fa se io lo so che questi me li magno tutti a colazione>>dice con il sorriso
<<Eh certo>>rispondo ridendo...quel ragazzo mi assomiglia davvero tanto...nella sua sfrontatezza, nella sua arte, nella sua arroganza...ma soprattutto nei suoi splendidi occhi verdi...
Chiamo il legale, un mio amico che lavora qui e gestisce tutte le collaborazioni con gli artisti e gli chiedo se può preparare un contratto da far firmare a quel ragazzo che per me ha tutte le carte in regola per sfondare...
<<Vai nell'ufficio di fronte a questo...due porte più avanti...e l'avvocato ti farà firmare un contratto...con quello da domani...puoi venire qui per provare quando te pare...>>
<<Okk>>dice senza entusiasmo...
<<Devo di che la nascondi bene la contentezza>>
<<Io dovrei esse contento o tu dovresti esse contento a non esserti fatto sfuggire uno come me?>>
<<E certo...pischè ricordati sempre che il capo sono io...Mo vai>>
<<Se questo te serve per accrescere la tua autostima fa pure>>risponde facendo spallucce e andando nell'ufficio che gli ho indicato...insomma questo ragazzo pensa davvero di essere un vincente, di sfidare me che posso avere l'età di suo padre...sa di essere bravo, sa che prima o poi qualcuno avrebbe riconosciuto i suoi meriti...lui è nato per vincere me lo sento.
<<Briga abbiamo un problema>>mi comunica il mio amico avvocato entrando nel mio ufficio con Besta al seguito
<<Quale?>>
<<Il ragazzino è minorenne>>
<<Ragazzino ce chiami qualcun altro>>
<<Ah sì? E beh facciamo firmare i genitori>>
<<Solo mi madre...>>
<<E come si chiama tua madre?>> chiedo prendendo un foglio per poter scrivere un messaggio che spiegasse la situazione...
<<Emma...Marrone>>
<<Emma....eh?>>dico bloccandomi <<quella Emma?>>
<<Si sì quella...hai presente la cantante famosa... Quella bionda??...Quella figa? Ecco quella è mi madre...>>
<<Cazzo...>> ho solo la forza di dire...
<<Oh...chiudi la bocca...>> dice quel ragazzo ammonendo il mio sconcerto per quella scoperta...Emma ha avuto un figlio, senza che io lo sapessi ,ed ora quel figlio si trova di fronte a me...che non so cosa dire...

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