Un altro jeans...una tuta, anzi due che una la uso pe' dormì...la biancheria...un'altra camicia...la felpa, due magliette...credo che vada bene...metto tutto in una borsa da viaggio, arrotolo la camicia formando un cilindro, in modo che non si sgualcisca, e lo poggio sul lato più corto della borsa sopra tutto il resto di roba, come ho imparato a fare...come sono stato costretto ad imparare a causa dei numerosi viaggi che ho dovuto fare fino ad oggi volendo evitare di presentarmi con un indumento pieno di pieghe perché piegato male...spazzolino, creme...si, nun ridete, io ce tengo a 'ste cose...Mimma dice che ho la pelle morbida...profumo...il rasoio? No, magari domani faccio un salto dal barbiere...che altro? Credo nulla...oh al limite torno a prenderlo, mo me devo sbrigà che lei e Bes me aspettano in macchina...si perché siamo andati a fare quel cazzo de controllo e non è andato bene...per niente...stavo pe' menà il dottore...oggi gli è venuto in mente di dargli delle vitamine! Oggi! E Bes deve tenere il tutore un'altra settimana, perché la guarigione prosegue a rilento...eppure siamo stati attenti! Oddio, forse non quanto avremmo dovuto...un po' si è sforzato, è vero...però cavoli c'ha sedici anni! Che pretendete? Anche oggi, ad esempio, nonostante il dottore abbia detto che non deve fare il minimo sforzo, è andato a pranzo da Elisa...eh vabbè, l'ultima concessione prima della clausura...si perché da domani, anzi stasera, riposo assoluto e non voglio sentire ragioni...altro che il pranzo dalla fidanzatina...
------Avevamo appena bussato al campanello della biondina che frequenta Bes, aveva voluto pranzare qui, come l'ultimo desiderio di un condannato a morte, e noi glielo avevamo concesso...in realtà io avevo acconsentito dopo il disastroso esito del controllo...avevamo passato il pomeriggio a casa mia, saltando anche il pranzo, saziandoci solo di noi...del nostro modo di amarci fuori dal comune...anche se ora il mio stomaco reclamava i suoi bisogni...ci eravamo fermati a comprare una crostata al supermercato, perché ovviamente troppo impegnati ad essere noi per pensare prima di passare in pasticceria...alla signora saremmo sembrati due matti ma in fondo non importava a nessuno dei due...salvo poi scoprire, una volta aperta la porta, che non eravamo gli unici ad avere qualche rotella fuori posto...la madre di Elisa ci guardava, ferma sull'uscio, incapace di proferire parola...ma che?!
<<Buonasera signora...sono la mamma di Bes...>> aveva detto Emma, vedendo che la signora era praticamente paralizzata sull'uscio
<<Oddio mio...siete proprio voi...non ci posso credere...oddio scusatemi...io sono la mamma di Elisa...scusatemi davvero...è che siete così belli...belli...belli>> ci aveva abbracciati entrambi e continuava a ripeterci belli, alla stregua di un disco rotto che ripete all'infinito la stessa parola finchè qualcuno non solleva la testina, la mia opinione era di prendere Bes e scappare dalle scale...sai quante altre ne avrebbe trovate con una madre normale?
<<Ah màa...falli entrare no...scusatela...so che è strano...ma...siete i suoi idoli...>> era intervenuta Elisa arrivando dal corridoio con Bes al seguito...idoli? Ma non potevamo incontrare una di quelle signore che vanno ad aprire col grembiule, scusandosi per l'attesa perché era intenta a sfornare un soufflè e dicendoci di accomodarci e scusarla per un disordine inesistente?
<<Certo...certo...prego, scusate è che...entrate...>> ci aveva sorriso...c'era da fidarsi? Non che fossi così tranquillo...
<<Scusi ma a quest'ora abbiamo trovato solo questa come dolce...>> si era scusata Emma in imbarazzo lanciandomi un'occhiataccia...ma nun me sembrava che fossi così dispiaciuta all'ora di pranzo sulle scale, o più tardi sul letto...o che quella pomiciata sul divano prima de uscì me la fossi fatto da solo...eh! E non credevo di aver immaginato neanche l'assalto in macchina, quando eravamo fermi nel patio di casa mia, prima di partire alla volta di casa di Elisa!
<<Ma non ci voleva nulla...figuratevi...sono così contenta che siate qui...>> aveva sorriso la signora, invitandoci a prendere posto sul divano nel salone e facendo altrettanto dopo aver portato la crostata, presumibilmente, in cucina
<<È una sciocchezza signora...>>
<<Oh la prego mi dia del tu...io sono Mariella...>>
<<Diamoci tutti del tu allora...>> aveva sorriso la mia bionda, dando una botta al mio ginocchio col suo dopo avermi sentito soffocare una risata per via del nome
<<Non sapete quanto sia contenta che siate qui insieme!>> aveva esclamato con gli occhi a cuoricino, per l'ennesima volta
<<Lei...segue le nostre carriere?>> aveva ipotizzato Mimma
<<Anche...>>
<<Anche?>> avevo chiesto stranito
<<Io ero bremma!>> aveva esclamato orgogliosa e soddisfatta <<Ah beata gioventù!>> aveva aggiunto poi...bremma? Uh Gesù dove semo capitati!?
<<Bremma...>> avevo ripetuto neanche stessimo parlando di una malattia rara...
<<Eh nun sapete quante ce ne avete fatte passà in gioventù! Ci prendevano tutti per matte...specie la tua famiglia...ancora mi ricordo le perculate e le cacciate in massa dal tuo gruppo...>> aveva asserito poi malinconica
<<Ehm...>> avevo iniziato, imbarazzato, non sapendo che dire...aveva senso scusarsi dopo tutto questo tempo? Probabilmente no...Aveva senso dire che io non c'entrassi nulla...? No, neanche questo...anche perché io le cose le vedevo anche se fingevo che non fosse così
<<Anche se qualche piccola gioia l'abbiamo avuta...tipo la foto che trovammo per sbaglio...>> aveva rivelato con un sorrisino che a me era sembrato sadico...
<<Foto?>> avevo chiesto curioso, eravamo stati attentissimi sempre a non mostrarci...e non mi sembrava fossero mai uscite nostre foto, anzi ero sicurissimo di no
<<Si...un colpo di fortuna, uno dei rari...>> aveva riso <<quando a San Valentino lasciasti la tua fidanzata a Roma per andare a Madrid con lei...avevamo cercato un sacco di foto che postavano gli altri tra le localizzazioni...si, eravamo abbastanza matte c'è da ammetterlo, e per puro caso avevamo trovato la foto di un ragazzo e sullo sfondo c'eravate voi due a camminare abbracciati...>> cioè loro avevano una nostra foto a Madrid <<e poi si vedeva lei in uno dei video del concerto dov'eri ospite...o meglio, una molto somigliante a lei perché il video non era chiarissimo...come al solito...sapete no, riflessi, vetri...>> aveva detto ridendo, è incredibile con quanta minuzia avessero preso la cosa cercando ogni minimo particolare che potesse dar loro ragione...anche se non credevo avessero una foto nostra
<<E perché non l'avete mai postata dimostrando di aver sempre avuto ragione?>>
<<Perché ti volevamo bene...vi volevamo bene...e tenevamo a voi e alle vostre carriere più di quanto dimostrassimo...forse anche più di quanto facessero all'epoca i tuoi fans impegnati a fare a gara a chi ti dimostrava di più...o quelli di lei che collezionavano foto su foto, pedinandola ovunque, neanche dovessero completare l'album Panini>> ero senza parole...quelle matte tenevano a noi più di quanto avessi mai pensato, al punto da continuare a passare per fulminate pur di non tradirci...pur di lasciarci i nostri spazi e i nostri tempi...finchè io non avevo rovinato tutto...
<<Grazie...cioè so che ora forse non serve più, ma grazie...davvero...>> aveva detto Emma commossa, mentre io ero senza parole...si perché ero consapevole di tutto ciò che era successo tra loro e la mia famiglia, tra loro e i miei fans, tra loro e quelli che chiamavano vip...a proposito...
<<Quindi, per ringraziarvi, vi devo un pranzo dopo tutto questo tempo?>> avevo ipotizzato ridendo, cercando di smorzare l'atmosfera...invece Mariella era diventata seria tutta d'un tratto
<<Questa è una delle cose che non ti è mai andata giù...e che, soprattutto, non hai mai capito...>> aveva affermato con lo stesso tono di chi sta esprimendo cordoglio per qualche perdita
<<No ma io...>> avevo tentato di dire che voleva essere solo una battuta
<<No...no...hai ragione! Sappiamo che non è stato un bel gesto nei tuoi confronti...ti conoscevamo abbastanza da sapere che vederti messo in discussione per il tuo lavoro era uno dei tuoi punti deboli...così come credo di sapere che se te ne ricordi dopo tutto questo tempo è perché ti ha fatto abbastanza "male"...il problema non era il pranzo...avevi fatto la serata al Piper, ti ricordi? Oh io ricordo tutto come se fosse ieri...organizzata male, in due turni, le foto uscite solo coi vips...se avessi preso un caffè con le ragazzine che il pomeriggio prima non avevano avuto la possibilità di fare la foto ti giuro che ti avremmo lodato tutte...ma non quel pranzo. Vedi, ogni volta che ci insultavano, che ci prendevano in giro...per una cosa che noi sapevamo benissimo esistesse...ci passavamo sopra sai perché? Perché gli insulti provenivano da parenti tuoi, da altri tuoi fans...ma mai da te...non che ti sarebbe convenuto...>> aveva sorriso, consapevole che per un artista mantenere il maggior numero di fans possibili è una delle priorità <<certo, tu li leggevi, ma mai avremmo preteso che tu prendessi posizione. Quegli stessi fans con cui stavi pranzando, tra i numerosi insulti, ci avevano dato delle zucchine, e ci avevano consigliato dove infilarcele insieme alle nostre teorie deliranti...insieme alla tua fidanzata e parentame...e tu lo sapevi, uno che controllava tutto come te doveva saperlo per forza...non credi che anche in quell'occasione la famosa foto ci avrebbe fatto comodo...? Eppure non l'avevamo tirata fuori, ma tu te li eri portati a pranzo...qualcun'altra era venuta a casa tua...dove finiva il confine tra artista e fan? Esisteva davvero? In quel momento tu avevi dato ragione a loro, avevi sporcato tutto...era come se ci avessi insultate anche tu...tu sapevi che le nostre non erano solo teorie deliranti, lo sapevi che ogni volta che facevamo un riferimento velato era solo per dirvi che avevamo capito, che sapevamo...ma che rispettavamo il vostro nascondervi per motivi che certo, a volte non capivamo, ma che avremmo appoggiato solo perché voi avevate deciso così e dovevate essere liberi di fare come meglio credevate. Senza parlare del fatto che, quegli stessi vip, una volta stufi del cantante del momento ti avevano abbandonato e avanti il prossimo...eppure era stato fatto di tutto per loro...mentre gli altri venivano all'instore e facevano ore di fila loro arrivavano e venivano scortati nella stanzetta con gli amici tuoi...seduti, a chiacchierare...comodo così! E le ragazzine facevano la fila fuori...forse tu non eri abbastanza presente nel tuo gruppo da sapere che da lì è iniziato il tracollo...e sono contenta che poi tu ti sia ripreso, lo eravamo tutte all'epoca...però davvero parecchi se ne erano andati stufi delle preferenze, da un semplice instore ai posti al concerto, e non avevano fatto come noi che sbraitavamo passando per matte...se ne erano andati in silenzio, pensando non ne valessi la pena...noi non saremmo mai arrivate ad avere di te un pensiero simile...non abbiamo mai pensato che tu non ne valessi la pena, questo posso giurartelo!>> non sapevo che dire, davvero...forse per la prima volta in vita mia non avevo parole davanti a quella donna che mi stava letteralmente sbattendo in faccia il passato... <<Non c'è bisogno che tu dica qualcosa...non più...>> aveva sorriso sincera e rassegnata, forse realmente convinta che ormai quello era il passato <<ma ditemi...come mai insieme? Non sapete quanto l'abbiamo sognato che ora, a distanza di anni, non mi sembra vero...>>
<<Bes, mio figlio, lavora all'etichetta di Briga...ma credo che tu questo già lo sappia...>> aveva detto la bionda con espressione tranquilla
<<Eh si che lo so...Elisa non fa altro che mettere la sua canzone...parlare di quanto sia bravo...però, tra tante etichette che coincidenza, eh? Vabbè che noi c'abbiamo campato anni de coincidenze...>> aveva riso scatenando anche la nostra ilarità...ancora mi ricordo quando sui social mi vedevano riflesso nei luoghi più disparati...quando ci prendevano in giro poiché ci trovavamo "casualmente" negli stessi luoghi per gli instore...per non parlare di quella volta che io ero ospite ad un concerto a Milano ed Emma si era fatta scappare di avere un volo tassativo proprio per quella destinazione...erano anche molto autoironiche, mi piaceva questa cosa...non hanno mai mancato di rispetto però, tranne che per quella storia dei biglietti e del pranzo...ma ora che avevo ascoltato il loro punto di vista potevo anche arrivare a comprenderle un po'...certo che non avrebbero dovuto farlo, ma almeno non era stata un'azione frutto di uno stupido capriccio. Io poi avevo dato le spiegazioni più disparate...tra un incontro casuale, come se fosse possibile tra gli innumerevoli ristoranti di Roma trovarci nello stesso alla stessa ora, poi che avevo scelto un gruppo rappresentativo di fans...poi non ricordo cos'altro...finchè stufo e scazzato gli avevo detto di fare un po' come cazzo je pareva che a me non importava più di tanto...credevo di aver fatto anche un tweet perculatorio all'epoca...si, ora che ricordavo lo avevo fatto...chissà come si saranno sentite prese in giro in quell'occasione...
Mariella era tornata dalla cucina con la crostata tagliata e disposta nei piattini, ed un vassoio con i caffè...proprio mentre suo marito rincasava e si accomodava con noi in salone dopo le presentazioni...
<<Non sapete quanto mi avete fatto intossicà voi due!>> ci aveva bonariamente ripresi...aridaje...
<<Come mai?>> avevo chiesto ridendo piano, curioso di sentire anche un punto di vista maschile
<<Eh...questa co' le matte sciroccate delle amiche sue stavano sempre lì a curiosà...a indagà...ve le volevo fa vedè! Una volta in macchina, sulla Giustiniana, mi disse vai di qua che accorciamo e quando le chiesi come facesse a saperlo mi aveva risposto "beh sono stata tutto oggi a farlo con le ragazze su maps...quello chissà dove è andato a girare il video! Oh ma tanto prima di domani lo scopriamo!" Ve rendete conto de che ho subito per colpa vostra?>> aveva domandato retorico ridendo <<Per non parlare di quella volta che sei andato al concerto dei Subsonica con lei sfanculando tuttiiiii!! Eravamo in giro in centro e lei mi disse che doveva tornare a casa urgentemente perché non poteva lasciare le ragazze a sclerare da sole! E quando ero a vedè la Lazio e usciva una foto tua allo stadio me la mandava per capire dove fossi e con chi...tranquillo che nun je ho mai rivelato niente>> aveva concluso sottovoce facendomi l'occhiolino
<<Sei della Lazio pure te?>> avevo chiesto interessato
<<Aquilotto dalla nascita!>> aveva confermato orgoglioso
<<Qualche volta ce organizziamo quando giochiamo in casa!>> avevo proposto
<<Magari! Qui come vedi, con due donzelle, sono in minoranza...madre e figlia sono della Roma perché dicono che ha giocatori più fighi>> aveva spiegato fintamente sdegnato
<<No, fortunatamente, mio...ehm...Bes tifa la squadra giusta!>> che cazzo stavo pe' dì...il fatto di essere lì con Emma ed i genitori di Elisa mi stava scombussolando non poco...Mariella mi guardava sospettosa...
<<È finitaaa...>> aveva sussurrato sottovoce ad Emma <<se inizia a parlare di calcio è la fine...>> aveva continuato <<amore vuoi un altro po' di dolce?>> aveva domandato poi con espressione angelica verso suo marito
<<Sta cercando di riempirmi la bocca così non parlo...>> aveva bisbigliato il marito verso di me <<Si, grazie cara...>> aveva sorriso
<<Briga?>>
<<Oh no, io sono a posto così...grazie...>> in realtà avevo saltato il pranzo e mi sarei magnato pure 'n elefante...ma meglio fare la personcina educata, anche perché ce poteva sta qualche strana formula della verità in quella crostata...eh quelle all'epoca erano capaci di tutto, figurarse ad avemme davanti dopo tanti anni!
<<Oddio com'è tardi!>> aveva esclamato all'improvviso Emma prendendo il telefono <<Voi dovete cenare...>>
<<Ma no...non ti preoccupare...anzi, mi farebbe piacere se restaste a cena...>> ci aveva invitato Mariella, ricevendo come risposta un <<Magari un'altra volta, Bes deve riposare...il dottore si è molto raccomandato su questo>> da parte di Emma
Avevo molto apprezzato che per il resto della serata avevamo parlato dei ragazzi, della scuola, del progetto di arte che avevano vinto...dei nostri lavori, lasciando i ricordi di anni fa da parte per pensare solo al presente...una cosa però andava fatta, anzi detta...
<<Io...>> avevo esordito mentre Emma era andata di là a chiamare Bes <<Scusa, davvero!>> avevo detto col magone, abbracciandola
<<Pensa che eravamo così matte da pensare che Emma fosse incinta di te! E abbiamo continuato a vedere in Bes parti di te man mano che cresceva>> aveva bisbigliato al mio orecchio lasciandomi di stucco <<Allora Bes, mi raccomando con questa spalla eh!>> si era poi rivolta al ragazzo che stava arrivando in salone con sua madre al seguito, mentre nella mia testa risuonava ancora l'eco di quelle parole
<<Ah...eh giusto perché te volemo ancora bene...sai quei biglietti, no...?>> aveva detto sull'uscio di casa, mentre Bes ed Emma erano già entrati in ascensore ed io mi accingevo a farlo <<Erano copie!>> aveva rivelato facendomi un occhiolino e chiudendo la porta di casa mentre lo specchio in ascensore rifletteva il mio viso che si muoveva impercettibilmente a destra e sinistra con un ghigno soddisfatto che si era immediatamente trasformato in un sorrisetto compiaciuto------
<<Ho preso qualche cambio per i prossimi giorni...>> spiego mentre lasciamo casa mia dopo aver visto un piglio interrogativo sul volto di Bes
<<Cioè vieni a stare da noi?>> me sembra contento della cosa
<<Si...visto che non stai bene, così ci sarà sempre qualcuno a casa con te...>> lo vedo guardarmi in modo sospetto...che ho detto di strano? <<Sono contento che Elisa stia meglio...>> insinuo all'improvviso, sorridendo sadico
<<Si, visto? Pensavamo fosse una brutta influenza, invece era solo allergia...>>
<<Allergia...>> ripeto, facendogli chiaramente capire che non me la sono bevuta per niente...
<<Già...come quella di Samantha, hai presente?>> chiede guardandomi attraverso lo specchietto e sorridendo angelico... 'sto stronzo, se sapessi ciò che mi aspetta con tua madre dopo questa fantastica rivelazione, non mi tradiresti così! <<Magari le consiglio lo stesso antistaminico che le hai consigliato te...nel tuo ufficio...>> solo io ho l'impressione che abbia volutamente marcato il luogo in cui eravamo? Emma non proferisce parola...e non è un bene, questa gliela pago...ma non è colpa mia! È quel disgraziato che me mette in questi impicci!
<<Bes, mettiti sul divano e non muoverti!>> ordina Emma appena mettiamo piede in casa <<E attento alla spalla!>> continua mentre lui mi guarda sconsolato...eh no, eh! Dobbiamo stare attenti, altrimenti qua compromettiamo la situazione...dovevi esse già guarito...e nun me guardà così però! <<Che cucino per cena?>> qualunque cosa che sia veloce e sostanziosa che io tra poco svengo! Nun c'ho più l'età per saltare i pasti facendo tutta quell'attività fisica...e la crostata di prima ha solo contribuito ad aprire una voragine enorme nel mio stomaco...
<<Bes ti va una pizza? Bes? Bes!?>> ma che ha? A che sta a pensà? Ultimamente è più strano del solito...scuote la testa, come se si fosse accorto solo ora che lo sto chiamando da un po' <<Ti ho chiesto se va bene la pizza...è stata una giornata pesante, così mamma si riposa...>> così mamma si riposa...ma come me vengono certe espressioni, sembra quasi che...che...vabbè...annuisce, ed io già sto cercando in rubrica il numero della pizzeria che chiamo spesso...sto ordinando le pizze, pensando che una pizza certo non mi sazierà...chiedo, quindi, anche delle crocchette di patate...e qualche supplì...Emma è della mia stessa idea, così aggiunge patatine, mozzarelline, olive ascolane...si Mì ma credo che basti eh! Bes, intanto che io riferisco, borbotta qualcosa circa un tavolo più grande ed entrambi ci giriamo a guardare la superficie legnosa...eh, che ricordi su quel tavolo...le sorrido, immediatamente ricambiato, dobbiamo stare attenti che negli ultimi tempi Bes sembra più attento del solito...ma che sta a fa? Si è alzato dal divano e si è diretto verso un lato del tavolo che guarda attentamente...credo che se continua così potrà disegnare esattamente ogni venatura del legno...
<<Ma che stai a fa?>> gli chiedo subito dopo aver chiuso il telefono
<<Io?>> no, tu' sorella <<Niente, di là me sembrava ce fosse 'na macchia...>> risponde indifferente
<<Bes e ti sembra il caso di muoverti per una macchia?>> domanda Emma nervosa... <<Devi stare a riposo, cosa non ti è chiaro di questa frase?>>
<<Mà! Ho capito! Ma che palle!>>
<<Ma che palle niente! Dovresti essere già guarito...invece per la tua cocciutaggine devi tenere il tutore un'altra settimana! Ma tu pensi che io lo dica per me, eh? Tanto io devo solo metterti la crema e cambiare la fascia...il guaio è il tuo!>> Emmì però nun lo trattà male poraccio
<<Eh certo! Ma tu te rendi conto quanto me costa sta fermo co' 'sto coso che me prude e me dà fastidio, eh? Quanto me pesi che non posso fa niente, che non posso manco suonà, eh?>>
<<Se tu mi avessi ascolt...>>
<<Stop! Stop! Stop!>> li interrompo prima che Emma dica qualcosa di cui si pentirebbe immediatamente <<Innervosirsi adesso non servirà a niente...Bes lo sa che non doveva prendere quel motorino, ma ormai è successo...>> dico rivolto ad Emma che è in piedi accanto a me <<e tua madre è solo molto preoccupata per te e per le conseguenze che una non completa guarigione potrebbero portare...>> continuo rivolto al ragazzo di fronte a noi <<però ora è inutile che vi urliate contro, cerchiamo di mantenere la calma e speriamo che questa settimana passi in fretta...>>
<<Scusa mami...>> dice subito lui, abbracciandola e abbassandosi poggiando la testa sul suo petto...porta poi la mano sul mio fianco, tirandomi verso di loro, ed io abbraccio entrambi...per fortuna il campanello interrompe il momento alquanto imbarazzante per quanto mi riguarda...
<<Buonasera...>> saluta il ragazzo delle consegne varcando il cancelletto e venendo verso la porta...barcolla un po' a causa dei numerosi cartoni di varie dimensioni che è costretto a portare...forse abbiamo un tantino esagerato...ma leggermente proprio...estraggo il portafogli dalla tasca posteriore del jeans e gli dico di tenere il resto mentre prendo i cartoni dalle sue mani...mi ringrazia andando via e chiudendosi il cancelletto dietro di sé...
<<Ma non mangiate dal paleolitico?>> chiede Bes mentre sua madre porta tutto in tavola dopo aver apparecchiato...
<<Lo sai che quando sono da sola mi scoccia cucinare e mangio qualcosa così...>> si giustifica Emma in difficoltà...la difficoltà di dover ancora mentire a suo figlio...questa situazione è da risolvere il prima possibile, anche perché è strano che finora non si sia accorto di nulla considerando la sua perspicacia
<<Ah perché eri da sola?>> chiede mentre io quasi mi strozzo con la mozzarellina che avevo addentato rovesciandomi il liquido interno addosso, sui jeans, cazzo se scotta <<Brì! Ma che combini?>> mi chiede lui <<Mamma aiutalo con un tovagliolo...>>
<<Io?>> domanda Emma deglutendo
<<E chi io? Con la spalla così?!>> risponde stranito...fermi tutti faccio da solo che è meglio!
<<C'è una birra?>> reclamo a metà cena...Emma ha messo in tavola solo l'acqua...ve pare normale?
<<No...ci sarebbe da fare la spesa...questi giorni in studio mi hanno assorbita totalmente...>> eh ce ne siamo accorti
<<Domani mattina vado io, così passo anche ad aggiustarmi la barba...se tu non hai nulla da fare e puoi restare con Bes...>>
<<Guardate che posso sta da solo eh! Nun c'ho due anni!>> replica lui piccato <<Potreste andare insieme a fare la spesa...>> propone
<<Noi?>>
<<Eh voi! Oh ma tutto a posto, si?>>
<<Si...si...è che non ci sembra il caso di lasciarti da solo...>> si intromette sua madre
<<Vabbè ma tanto tornate presto...dovete fare solo la spesa, giusto?>> solo a me sembra che insinui qualcosa?
Emma sta finendo di sparecchiare...io e Bes siamo sul divano e gli sto cambiando la fasciatura...e mettendo la crema...
<<Credi che...cioè...che il prossimo controllo andrà meglio?>> mi chiede evidentemente preoccupato
<<Staremo così attenti che guarirai prima del controllo...>> rispondo sincero
<<Speriamo bene...>> sospira
<<Ehi!>> esclamo prendendogli il mento con una mano e guardandolo negli occhi <<Andrà bene...cambieremo medico se necessario, a Roma ci sono un sacco di professionisti in gamba...faremo tutto il necessario affinché tu stia bene...>> annuisce ed io mi alzo per andare di là a sciacquarmi la mano che ho usato per mettergli la pomata, prima di tornare a mettergli la fascia di garza...
<<E l'incisione del duetto?>> continua in apprensione appena torno da lui
<<Farò in modo di programmarla per venerdì...>> gli comunico sistemandogli la fasciatura...speriamo che acconsentano...
<<Bri?>> mi chiama mentre mi sto alzando per posare ciò che abbiamo usato...mi volto verso di lui, sedendomi di nuovo sul divano... <<Grazie>> dice semplicemente prima di appoggiarsi al mio petto, lo stringo con un braccio stando attendo a non fargli male...sospiro e chiudo gli occhi...
Stiamo guardando un film d'azione quando vedo Emma farmi segno, alzando il mento verso Bes che è seduto accanto a me...mi giro e lo vedo addormentato...sorrido guardandolo...
<<Vado a preparagli il letto...>> sussurra prima di avviarsi su per le scale...ed io mi perdo a guardarlo...a guardare quell'espressione così simile alla mia...quella specie di broncio che gli viene quando si addormenta scomodo...quel modo di poggiare la mano accanto alla guancia...e non posso fare a meno di pensare che ho una situazione da affrontare con Emma non appena tutta questa preoccupazione e questo stato d'ansia saranno scemati...che non si può andare avanti così...che dovremmo dirgli la verità sulla nostra relazione...e poi lei dovrà dirla a me sul padre di Bes...non si può andare avanti con questo dubbio che si ripropone ogni volta che mi fermo ad osservarlo o vedo qualche suo comportamento simile al mio...chissà perché Mariella mi ha detto quella cosa...che sapessero all'epoca qualcosa di cui io non ero al corrente? Che avessero fatto qualche collegamento strano dei loro?
<<Lo svegliamo?>> bisbiglia lei...giro la testa di scatto...perso nei pensieri non l'avevo sentita arrivare...annuisco prima di iniziare a chiamarlo scuotendolo leggermente
<<Che c'è?>> mugugna con la bocca impastata
<<Andiamo a letto?>> gli chiedo sottovoce...gli dà fastidio che qualcuno parli a voce alta appena sveglio...come me, ma ormai chi ci fa caso più...
<<S-si...>> conferma alzandosi e seguendo la madre di sopra <<Tu non vieni?>> lo sento dire dalle scale
<<Arrivo>> acconsento...
In camera sua il pigiama sul letto...il piumone scostato insieme al lenzuolo...le tende chiuse...si infila nel letto, mentre sua madre gli rimbocca le coperte...si aggiusta meglio sul cuscino cercando una posizione comoda per il braccio...
<<Restate qui finchè non mi addormento?>> chiede supplicante
<<Certo...>> sorrido sedendomi ai piedi del letto e reggendo il peso sulla mano poggiata sul materasso
<<Riposa...vedrai che domani già andrà meglio...>> lo rassicura Emma, sedendosi accanto al suo cuscino, per poi abbassarsi poggiando il petto dietro la sua testa e carezzandogli i capelli con la mano dolcemente...
Sono tornato in salone, seduto sul divano a guardare il film...questa serata non mi sta facendo bene per nulla...insomma aspettare che Bes si addormenti, con sua madre che mi guarda...nell'intimità della sua cameretta come...come una famiglia quando c'è un problema da risolvere mi ha suscitato sensazioni strane, tanto da prendere e andarmene...non avrei retto un minuto di più...sento dei passi sulle scale, dev'essere lei che mi sta raggiungendo...mi guarda per un attimo prima di venire verso di me e piazzarsi in piedi tra le mie gambe offuscandomi la visuale di un film che non stavo guardando davvero...allungo i piedi sul tavolino davanti a me, incastrando così le sue gambe tra le mie ginocchia...
<<Dorme?>> chiedo sottovoce senza sapere esattamente il perché...fa dei movimenti col capo che confermano il mio pensiero...in realtà era già addormentato quando ho lasciato camera sua...le mani di Emma vanno nei miei capelli, accarezzandomi lentamente...chiudo gli occhi beandomi di questa improvvisa leggerezza che mi avvolge...porto il busto in avanti e poggio il viso sul suo seno mentre una sua mano mi stringe la testa a sé e l'altra mi accarezza leggera la nuca...le mie vanno sui suoi fianchi, infilandosi sotto la maglietta che ha infilato quando siamo tornati a casa, insieme ad un paio di leggins scuri, faccio su e giù strofinandole la schiena...alzo il viso e poggio il mento sul suo stomaco prima di lasciarle baci sulla parte di seno lasciato scoperto dalla maglietta scollata...le sue mani continuano a muoversi tra i miei capelli ed il mio viso...prendono le orecchie tirandole leggermente, passano al collo fino ad intrecciarvisi dietro...sospiro...succhiando la parte di pelle che stavo ricoprendo di baci...si sposta indietro col busto, ammonendomi con lo sguardo...in effetti un succhiotto così in bella vista non sarebbe semplice da spiegare... <<Viè qua!>> le dico prendendola dai fianchi e sedendomela addosso...la sua schiena che combacia col mio petto...muovo le gambe facendo in modo che le sue vadano ai lati delle mie e riappoggio i piedi sul suppellettile davanti a me...mette i talloni sotto il fondoschiena, è praticamente inginocchiata di spalle a cavalcioni su di me...porto un braccio a cingerle la vita per aggiustarmela meglio addosso...si muove insieme a me ed ho un sussulto dovuto alla pressione sul mio basso ventre...
<<Brì...>> tenta di dire e nella sua voce traspare la voglia che ha di me...di lasciarsi andare...di dimenticare le preoccupazioni di questa giornata e rilassarsi sotto il mio tocco...intanto la mia mano le sta accarezzando la pancia, salendo verso il seno...si insinua sotto il ferretto di una delle coppe e la stuzzica...sospira, adagiandosi di più sul mio corpo...porto l'altra mano sull'elastico dei suoi leggins...ci gioco un po' prima di oltrepassarlo, superando anche quello dei suoi slip...si inarca costringendo, involontariamente, le nostre intimità ad una maggiore frizione...le lascio baci sul collo, la sua mano si arpiona dietro il mio intanto che il mio dito la stuzzica con un lento su e giù...muove la testa sulla mia spalla, annaspando in cerca di maggior contatto...mette la mano tra i nostri corpi, cercando di sbottonarmi il jeans ma gliela sposto, lasciando momentaneamente il suo seno...emette un mugolio di disapprovazione tentando di nuovo di raggiungere la mia zip...
<<AH!>> si lascia sfuggire all'improvviso quando un mio dito si insinua in lei
<<Shhhh...>> bisbiglio al suo orecchio, preoccupato che Bes possa svegliarsi...si è addormentato da poco, quindi difficilmente potrebbe succedere...e poi sentiremmo i suoi passi sulle scale...ma meglio essere previdenti
<<Ti prego...>> sussurra mentre sposta il bacino all'insù e porta la sua mano di nuovo sull'orlo dei miei jeans...accelero i miei movimenti, aggiungendo un secondo dito...si inarca, stringendo nel pugno il bordo dei miei pantaloni e tentando di soffocare i gemiti ottenendo solo dei respiri pesanti ed incontrollati...la vedo torcersi sul mio grembo prima di emettere un sospiro più rumoroso degli altri e poi rilassarsi sedendosi su di me e portando la sua fronte a contatto col lato del mio collo...i suoi respiri che si infrangono sulla mia pelle mentre riprende fiato...il mio braccio che le circonda la pancia trattenendola al mio corpo...le mie dita ancora in lei, immobili...
Si alza da me con un mugolio incontrollato mentre mi passo le dita sul jeans...si sfila leggins e slip ormai appiccicosi, lasciandoli a terra accanto al tavolino...mi scosta i piedi, facendomeli poggiare a terra e si inginocchia sul tappeto tra le mie gambe...le faccio segno di no con la testa percependo le sue intenzioni ma lei sembra non farci caso e raggiunge la mia zip tirandola verso il basso...le prendo le mani tra le mie subito dopo che ha tolto il bottone dall'asola e mi abbasso col viso arrivando a due centimetri dal suo...sorrido, prima di prenderle la testa tra le mani e baciarla...porta le sue mani a stringermi i polsi, prima di avvolgerle al mio collo...la circondo con le braccia cercando di portarla sul divano con me...fa resistenza...lascio le sue labbra e poggio la fronte sulla sua...
<<Voglio te...>> mormoro <<non le tue labbra...>> continuo, tirandola su e sistemandola sulle mie gambe...le sue mani si intrufolano nei miei boxer stimolandomi, prima che entri in lei così...con gli indumenti leggermente abbassati e le mani sotto la maglietta che ancora indossa...sospira rilassata nascondendo la testa nell'incavo del mio collo e tenendo la mano sulla mia guancia, stringendola contro il suo viso, chiudo gli occhi facendo lenti movimenti col bacino...nessuna frenesia...nessuna corsa al piacere...solo la consapevolezza di esserci sempre l'uno per l'altra e la voglia di lasciare fuori dalla nostra bolla tutto ciò che ci preoccupa al momento...solleva il viso, piazzandolo di fronte al mio...muove il bacino avanti e indietro premendo con le cosce sulle mie...si tuffa sulle mie labbra divorandole...la stringo dal sedere, accompagnando i suoi movimenti...le sue braccia a circondarmi il viso e stringermi a lei...si stacca all'improvviso, presa dal piacere che sta arrivando all'apice...prendo l'estremità del suo seno tra le labbra dandole l'impulso che le serviva per lasciarsi andare del tutto...e la seguo anch'io, perso nel vederla godere di me...per me...
<<Cos'è questa storia dell'allergia?>> bofonchia sul mio collo...i nostri corpi ancora uniti, lei completamente abbandonata sul mio corpo, le mie braccia che la circondano fiaccamente...sorrido <<Rispondi!>> ordina pizzicandomi un fianco che scatta all'indentro
<<Ma niente...>> minimizzo...Bes questa va dritta nella lista di cose per cui dovrei ucciderti...si alza dal mio collo, puntando lo sguardo nel mio
<<Allora?>> chiede diffidente
<<Samantha ha l'allergia...>> tento
<<E a e che te frega?>>
<<Ma niente infatti...>>
<<E che ci faceva nel tuo ufficio?>> continua sospettosa
<<Ti vorrei ricordare che lavora alla Label ed è la mia segretaria...ahia!>> esclamo prima di prenderle le mani tra le mie evitando ulteriori pizzicotti <<Sta ferma!>>
<<Voglio sapere cos'è questa storia!>> ripete perentoria
<<Era nel mio ufficio...è salita subito dopo l'intervista alla radio di Bes...>> inizio a spiegare <<Si, ho chiesto...>> continuo di fronte al suo sguardo interrogativo <<metteranno il podcast sulla loro pagina social, così potrai ascoltarla...visto che te la sei persa...>> la prendo in giro
<<Stavo lavorando e non prendeva!>> puntualizza
<<E non succederà mai più che tu lavori in un posto dove non prende!>> puntualizzo anch'io con lo stesso suo tono
<<Stavamo parlando di Samantha...>> cambia argomento, come fa sempre quando è in torto
<<Era nel mio ufficio per farmi firmare delle carte, e si è scusata perché starnutiva in continuazione a causa dell'allergia...le ho detto di prendere un antistaminico e stop...>>
<<Bes non l'ha raccontata così...>> dice riducendo gli occhi a due fessure...
<<Perché Bes ha lasciato l'ufficio prima di lei...forse pensa che inciuciamo ancora...ahia! Ma te voi sta ferma! Ha lasciato il mio ufficio subito dopo di lui comunque...>> rispondo sincero
<<Devo crederti?>> domanda retorica prima di baciarmi...ancora...e ancora...
Sono nella camera degli ospiti...meglio dormire direttamente qui...e poi abbiamo dato il meglio di noi su quel divano, anche se man mano che passava il tempo eravamo sempre più vigili...più attenti a qualsiasi rumore potesse rivelarci un'improvvisa presenza di Bes...come due genitori che cercano un momento di intimità, consci che il proprio figlio è di là nella sua cameretta e devono fare attenzione...Non ho per niente sonno, perso tra i miei pensieri...in realtà vorrei solo svegliarmi domani mattina sapendo di essere a casa mia, con la mia famiglia, certo di essere il padre del ragazzo che sta dormendo di sopra...intanto provo a dormire...
Sono le otto del mattino quando mi sveglio dal mio sonno irrequieto...devo aver sognato qualcosa di strano, anche se al momento non mi ricordo il contenuto di quella fantasia...mi dirigo verso il bagno, nessun rumore per casa e capisco che quei due stanno ancora dormendo...la voglia di andare di sopra e svegliare Emma a modo mio è frenata dal fatto che c'è Bes nella stanza accanto alla sua...e voglio che sappia di noi dalla nostra bocca, non perché ci coglie in un momento particolare...anche se, se continuiamo come ieri sera, c'è il rischio che succeda molto presto...torno a letto, non mi va di fare colazione da solo...appena sentirò qualche rumore mi alzerò...prendo il cellulare, intenzionato a trascorrere un po' di tempo a girovagare sui social, quando mi viene in mente che Ginevra mi aveva chiesto di farle sapere del controllo ed io, ovviamente, me ne sono dimenticato...
"Il controllo purtroppo non è andato come speravamo..."
le invio, consapevole che magari mi risponderà più tardi data l'ora...invece lo schermo si illumina quasi immediatamente
"Lo so, meno male che mio nipote mi avverte...che se fosse per te..."
È incredibile il rapporto che hanno instaurato quei due in così poco tempo, è incredibile come Bes le scriva di ogni cosa che gli succede, di ogni minima sciocchezza...sto per risponderle quando penso che, appurato che è sveglia, è meglio chiamarla...
<<Ehi!>> saluto dopo la sua risposta
<<No ma buongiorno, grazie per tenermi sempre informata eh!>>
<<Ero preoccupato...mi sono dimenticato, scusami...>> le dico sinceramente dispiaciuto
<<Meno male che mio nipote non si dimentica di me!>> esclama contenta delle attenzioni che Bes le riserva <<Ehi, non mi hai neanche strillata per come l'ho chiamato!?>> continua, sorpresa che io non abbia detto nulla sull'appellativo con cui parla di lui
<<No...è che...>> è che...cosa? È che mi sto convincendo anch'io? È che credo che possa davvero essere così?
<<Dove sei?>> chiede, capendo che la mia frase è rimasta incompiuta
<<A...a casa loro...>>
<<Immaginavo! Come avresti fatto per chiunque, no?>>
<<Ginny...>> tento di dirle che non è il momento, che ho già troppi pensieri in testa per aggiungerci i suoi...ma le parole mi muoiono in gola
<<Matti quando accetterai che questa è la realtà e ti deciderai a parlarne con Emma?>>
<<Non sono io a doverne parlare con lei...semmai il contrario...>> affermo risentito...ce manca solo che devo sentirmi dire per l'ennesima volta che l'argomento non mi riguarda
<<Non è semplice per lei...>>
<<E credi che per me lo sia?!>> la interrompo alzando di un tono la voce <<Lei sa qual è la verità....credi sia semplice per me districarmi tra tutti questi dubbi?>>
<<No...! Ma...>> cerca di rispondermi
<<Ecco! No! Non lo è! Non lo è se io sono arrivato ad un punto per cui non mi importa neanche di sapere se il padre di Mattia sia io o un altro...perché sai qual è la verità? È che io mi ci sento già...è che io per lui ho fatto cose che non avrei fatto per nessun altro, mi comporto come non ho fatto con nessuno prima e sai qual è la cosa assurda? Che mi viene spontaneo! Spontaneo, capisci? Non ho neanche bisogno di rifletterci...non ci ho pensato due volte ad accompagnarlo al controllo ieri mattina, a farmi chilometri per un pranzo solo per vederlo felice, a prestargli casa mia per lasciargli un momento di intimità!>> respiro dopo aver buttato fuori un pensiero che ho in testa da un po', che mi martella da quel maledetto controllo di ieri, tornando più prepotente dopo il discorso di Mariella...ma che non avevo avuto finora il coraggio di ammettere, neanche a me stesso...
<<Matti...>> sussurra dolce e comprensiva mia sorella dall'altra parte dell'apparecchio <<che ne dici se più tardi passo di lì? Mi farebbe piacere vedere Bes...e magari potrei abbracciarti...>> e posso giurare che sta sorridendo
<<Ci vediamo dopo...>> confermo chiudendo la conversazione.
Sento dei rumori provenire dalla cucina, decido di alzarmi e dare un senso a questa giornata...mi stropiccio il viso con le mani e mi dirigo verso la porta con indosso la mia tuta grigia e la maglietta a maniche corte nera...Emma è di spalle che prepara la moka, non perderà mai quest'abitudine appena sveglia...
<<Buongiorno...>> le dico piazzandomi al suo fianco, prendendole la testa con una mano e lasciandole un bacio tra i capelli...prima di dirigermi verso il frigo per tirare fuori il cartone del latte
<<Che c'è?>> mi chiede stranita lasciando tutto sul lavello ed avvicinandosi a me
<<Niente, perché?>> chiedo stranito
<<Di solito sei più coccoloso la mattina...>> dice col broncio, sorrido...si, forse i pensieri mattutini e la conversazione con mia sorella hanno influenzato il mio umore...guardo verso le scale facendole capire che temo che Bes scenda da un momento all'altro <<dormiva come un ghiro quando mi sono alzata...>> sorride mettendosi alle mie spalle e abbracciandomi prima di lasciare dei bacetti qua e là sulla mia guancia...
<<Emma...>> la scosto leggermente
<<Mi vuoi dire che hai oggi?>> brontola
<<Niente...non voglio che Bes ci scopra così...dobbiamo dirglielo...>> mi dispiacerebbe da morire se dovesse scoprire così della nostra relazione...penserebbe che ho finto con lui per tutto questo tempo, almeno io lo penserei al suo posto, e poi prima risolviamo questa situazione...prima potremmo risolvere quell'altra...
<<Lo so...ti ho solo chiesto del tempo...>>
<<Sta passando il tempo Emma, ne sta passando un sacco...>>
<<Ma credi che per me sia semplice mentirgli? Sono sua madre, diamine! Pensi che mi faccia piacere questa situazione?>>
<<E a me? Che dovrei dire io che non so nemmen...>> mi interrompo sentendo dei passi sulle scale, infatti dopo poco eccolo lì, che si stropiccia gli occhi con una mano
<<Buongiorno...>> biascica prima di andare a dare un bacio a sua madre, abbracciandola <<ciao mammì...>> e venire poi verso di me...mi lascia un bacio sulla guancia, lasciandomi di stucco <<giorno Brì...>> saluta ancora sopraffatto dal sonno
<<Ciao pischè...>> replico scompigliandogli un po' i capelli
<<Dov'è il mio latte?>> si lagna poggiando il braccio sano sul tavolo e tuffandoci sopra la testa
<<Un attimo amore e te lo preparo...non pensavo ti alzassi già...>> risponde Emma mentre prende una tazza e i biscotti
<<Perché non dormivi un altro po'?>> domando accarezzandogli la testa <<Non ti reggi in piedi...>>
<<No...nun volevo sta da solo de là...a proposito, ma voi siete sicuri di darmi le medicine giuste?>>
<<Certo! Perché?>> chiedo allarmato poiché ieri sera gliele ho date io...non vorrei si fosse sentito male nella notte e non l'abbiamo sentito lamentarsi
<<Perché ultimamente mi addormento sempre...nun vorrei che ve sbajaste ed esagerate con le dosi...>> addirittura?
<<Ma sarà perché sei stanco...tranquillo...>>
<<Già! In effetti perché me dovreste dà qualcosa pe' famme dormì de più, no?!>> ehm...mo vabbè che vabbè...però dargli le medicine sbagliate per fare i comodi nostri no, non lo faremmo mai! Neanche arriveremmo mai a pensarla una cosa del genere!
<<Allora noi andiamo a fare la spesa...>> dice Emma incerta, dopo pranzo quando ha finito di rassettare la cucina <<sicuro che non vuoi che uno dei due resti con te?>>
<<Che palle oh! Mica so' 'n poppante...me vedrò qualcosa in tv...sdraiato qui a letto, senza muovermi...>> ci conferma <<voi piuttosto nun ce mettete 'na vita che io mi annoio...>> ci raccomanda
<<Vuoi che ti portiamo qualcosa? Vuoi qualcosa di particolare per cena?>> gli chiedo avvicinandomi al letto
<<Mmm...no...ora non mi viene in mente niente...>>
<<Per qualsiasi cosa chiama eh!>> dice apprensiva la bionda <<E non muoverti...e attento se ti addormenti...e ricorda di prendere le vitamine che ti ho lasciato sul comodino...e attento se vai in bagn...>>
<<Ci penso io>> bisbiglio a Bes prendendo sua madre dalle spalle e spingendola fuori
<<Briga...non gli ho neanche detto che non dev...>>
<<Lo sa! Andiamo!>> esclamo perentorio aprendo il portoncino e facendole segno di uscire...
<<Uh le patatine alla paprika che je piacciono tanto...e anche i cookies...>> elenco mettendo la roba man mano nel carrello sotto lo sguardo sbigottito di Emma
<<Fammi capì...dobbiamo fare la spesa in generale o per Bes?>>
<<Che c'entra...deve stare tutto il giorno in casa...se je viene voglia di qualcosa di sfizioso ce sta...>>
<<Alla fine di questa settimana diventerà un adolescente obeso e coi brufoli!>> si lamenta
<<Ma smettilaaa! Due patatine e qualche biscotto non hanno mai ucciso nessuno...! Uh la Nutella!>>
<<Brigaaa!>>
<<Che?>>
<<Possiamo passare anche al reparto frutta e verdura o...>>
<<A far che?>> mi guarda malissimo, prima di tirare la parte davanti del carrello costringendomi a seguirla...mentre lei seleziona attentamente le verdure da comprare mi accorgo che dietro di me c'è l'espositore con le caramelle gommose...faccio una foto e la mando a Bes su WhatsApp
"Cola o frizzy?"
"Che domande! Entrambe!" risponde subito accompagnando la frase con un sacco di emoticon diverse...eh ma se le vuole entrambe...Emma sta pesando le arance dandomi le spalle...poggiamole qui, sotto le confezioni di pasta...perfetto!
<<Ok...passiamo ai legumi?>>
<<Certo!>> sorrido seguendola per le corsie...abbiamo scelto quest'orario per evitare affollamento, e conseguenti foto e domande, infatti nel supermercato c'è giusto qualcuno troppo annoiato dal fare la spesa a quest'ora per badare a noi...uh l'espositore con le Pringles! Qui...sotto il sacchettino degli spinaci va bene...
<<Perché ti sei fermato?>> domanda sospettosa
<<I legumi!>> indico davanti a lei...che culo!
<<Ah! Allora...ceci no...però magari una zuppetta...si, prendiamoli...piselli?>> chiede rivolta a me che le faccio uno sguardo eloquente <<Pervertito! Niente piselli...>>
<<Eh ma nun so se te conviene!>> esclamo sottovoce ridendo mentre lei scuote la testa rassegnata
<<Ah e i pelati...>> poggia qualche barattolo nel carrello <<e lo zucchero...>> continua prendendone un pacco...prendo una confezione di panna spray e la poggio sulla pila di cose che riempiono il carrello facendole un occhiolino accompagnato da un sorrisetto sghembo...mi guarda male
<<Non farò nessuna delle cose che hai in mente!>> bisbiglia fintamente scandalizzata
<<Io veramente avevo in mente di farmi una cubana!>>
<<Cretino!>> esclama dandomi una sberla dietro la nuca
<<Oh! Ma che modi so'?!>> replico angelico, consapevole del mio doppio senso <<Ci servirà anche il cacao per la torta...cubana...>> continuo prendendo il pacco con quella polvere scura
<<Seh...proprio alla torta stavi a pensà te!>>
<<Gelosona!>> la prendo in giro afferrandola e piazzandola tra me e il carrello, dandole un rumoroso bacio sulla guancia, continuando poi a girare per le corsie...ogni tanto ci impicciamo coi piedi, dato il poco spazio...allungo di più le braccia sul tubo metallico che sto spingendo, lasciandola più libera di camminare
<<Dai che ci vedono!>> si imbarazza sgattaiolando dalle mie braccia con la scusa di prendere i tovaglioli...
<<Uh guarda...gli ovetti con i pinguini di Happy Feet!>> esclamo prendendo in mano la confezione di ovetti dall'espositore nei pressi della cassa e mostrandogliela <<Magari stasera ci vediamo un documentario!>> rido sguaiatamente, mentre lei scuote la testa sconsolata... <<Lo sai che uno di loro, il protagonista, nun sapeva manco cantà? Mica come me...>> mi atteggio...non che ce voglia chissà quale qualità per superare l'economista de stoca...
<<Eh ma sapeva ballà che è un piacere...>> allude, interrompendo i miei pensieri...eh? Che voleva dì?
<<Oh! Che vordì!? Oh!?>> niente sta già mettendo le cose sul nastro <<Faccio io, tu imbusta...>> dico imbronciato, vedendo che il cassiere sta fissando un po' troppo la scollatura di Emma che si evidenzia nei movimenti per spostare le cose dal carrello al nastro della cassa...lui mi guarda...mbè? Fatte li cazzi tua! E, soprattutto, nun la guardà! Sento il suo sguardo addosso...si è sicuramente accorta del perché l'abbia fatta spostare...non è colpa mia, mi parte proprio l'embolo quando mi accorgo che la guardano con bramosia...intanto lei sta guardando me, cerando di uccidermi con lo sguardo, per ogni cosa che le arriva tra le mani e di cui lei non era a conoscenza...
<<Ma Brì!>> esclama al terzo pacchetto di caramelle gommose...sorrido innocente, venendo distratto dal cassiere che mi comunica il totale...vedo Emma che si affretta a prendere la borsa, mentre io ho già consegnato una carta di credito al tizio di fronte a me... <<Ma...>> tenta di dire lei, le rivolgo uno sguardo eloquente...mi conosce benissimo, tanto da sapere che non glielo avrei mai permesso...
Stiamo rientrando in casa pieni di buste...la maggior parte, a detta di Emma, ce le saremmo risparmiate se io fossi rimasto in macchina...e vabbè che saranno mai due cosette...dalla cameretta di Bes provengono delle voci...ma chi c'è? Ci precipitiamo di sopra, mollando le buste sul tavolo...seduta sul suo letto mia sorella, che, a giudicare dalle risate di lui, gli starà raccontando qualcosa di divertente
<<Scusate se sono piombata qui senza avvertire sull'orario...>> esordisce appena ci vede sulla porta, alzandosi poi ad abbracciare entrambi e trattenendo di più me nel suo abbraccio <<è che sarei voluta passare stamattina, solo che non sapevo a che ora si svegliasse Bes e non volevo rischiare di farlo io...poi ho pensato che sarei potuta venire prima di pranzo, ma magari disturbavo...allora mi sono detta magari dopo...però poi...>>
<<Ha mandato un messaggio a me e le ho detto di venire quando voleva, anche ora!>> la interrompe Bes facendola semplice
<<Puoi venire quando vuoi Ginevra...>> le sorride Emma <<scusa, vado giù a mettere i surgelati nel congelatore prima che scongelino...>> si congeda
<<Vuoi una mano?>> mi propongo subito
<<Ma no...arrivo subito...Ginni ti porto un caffè?>>
<<No...no, grazie...magari solo un bicchiere d'acqua...>>
<<T'ho preso il gelato...affogato al cioccolato con granella di nocciole...>> sorrido sornione guardando Bes
<<Grandeeee! E le caramelle gommose?>>
<<Pure...poi le patatine...la Pepsi...la Nutella...i cookies...>> elenco
<<Beni di prima necessità insomma!>> si intromette mia sorella ridendo, mentre noi annuiamo
<<Daje, la prossima volta c'annamo 'nsieme a fa la spesa!>> propone <<Ma mamma nun t'ha detto niente?>> domanda stranito, conoscendo le abitudini salutiste di sua madre
<<Diciamo che...della maggior parte delle cose...se ne è accorta alla cassa!>> scoppio a ridere seguito da lui, sotto lo sguardo attento e amorevole di Ginevra...lo so cosa sta pensando...ma non è il momento di parlarne...
<<Ecco qua...>> dice Emma arrivando con l'acqua <<amore tu vuoi qualcosa?>> sto per risponderle che sto bene così quando mi rendo conto che, ovviamente, si stava rivolgendo a Bes...che mi guarda circospetto...prima di sorridermi
<<Prenderesti un pacco di caramelle gommose mami?>> chiede ruffiano mentre la bionda sbuffa
<<Eh ma io lo so di chi è la colpa!>> esclama uscendo di nuovo dalla stanza...
Abbiamo finito il pacchetto di caramelle, guardato tutti insieme un telefilm che piace a Bes ed ora mia sorella sta dicendo che è ora che vada
<<No! Vai già via? Resta a cena qua, no? Vero mami che può?>>
<<Certo...mi farebbe piacere...>> sorride Emma, è incredibile quanto il loro rapporto non sia cambiato per nulla nonostante gli anni distanti
<<Farebbe piacere anche a me...ma ho una lezione di pilates a cui non posso proprio mancare...>>
<<Allora ti aspettiamo una di queste sere, quando puoi!>>
<<Sicuro!>> conferma lei <<Mi accorderò con Bes che tanto mi scrive spesso, luuui!>> sottolinea mentre io le sorrido sbattendo le palpebre...scuote la testa, sapendo perfettamente che non cambierà di certo ora il mio modo di fare!
<<È troppo forte!>> esclama lui, appena Ginevra lascia la sua stanza! Eh già...pensare che potresti averla come zia e neanche lo sai...e, a pensarci, non lo so neanch'io!
Guardo l'orologio, se Emma non ha nulla da fare sarà il caso che io faccia un salto alla Label...
<<Che mangiamo per cena?>>
<<Ancora non lo so...>> rispondo, davvero ignaro di ciò che ha intenzione di preparare la Brown...guardo di nuovo l'ora indeciso se andare o meno
<<Ma devi andare via?>>
<<Si...in realtà io...>>
<<Ma non torni?>> mi interrompe inquieto...e dove vuoi che vada senza essere sicuro che stai bene!?
<<Certo che torno! Devo solo passare per la Label...>> spiego
<<Ah! O-ok...>> risponde, visibilmente imbarazzato
<<Daje...se mamma resta co' te io vado e torno presto eh! Nun te accorgerai nemmeno che nun ce sto!>> prometto
<<A dopo!>> sorride, evidentemente più tranquillo...
<<Briga! Tutto ok?>> mi domanda Samantha appena mi vede varcare l'ingresso principale...tolgo gli occhiali da sole e mi avvicino alla reception
<<Si perché?>>
<<Ieri non ti sei fatto vivo...e non hai avvisato...è...è strano!>> in effetti...si, lo è!
<<Avevo un impegno...molto importante...ho dimenticato di avvertire...>> spiego, non che debba farlo ma meglio non alimentare voci sulle presunte motivazioni delle mie sospettose assenze <<c'è qualche messaggio per me?>>
<<Il manager di Iron voleva sapere quando puoi visionare l'anteprima del video...siamo un po' indietro coi tempi a causa di quell'incidente...>> mi dice
<<Ora non ce sta, vè?>> muove la testa a destra e sinistra <<Facciamo inizio settimana prossima...poi ti faccio sapere bene così glielo comunichi. Ah! Prossima settimana ho degli impegni...non ci sarò sempre, per qualsiasi cosa parlane con Francesco o con i manager...per le cose più urgenti ed importanti, invece, contatti me sul cellulare...>>
<<D'accordo!>> sorride
<<C'è altro?>>
<<No, non mi pare...>>
<<Francesco è qui?>> speriamo di sì altrimenti sono venuto a vuoto...in effetti avrei potuto chiamarlo prima di uscire
<<Nel suo ufficio...>> meno male!
Busso alla porta di legno ed entro dopo aver ottenuto il consenso del legale
<<Desaparecido!>> mi saluta <<Ma se può sapè chi hai tra le mani che ogni tanto me sparisci?>> allude ridendo
<<Te piuttosto! Te vedo sciupato...>> rido anch'io
<<Monica!>> esclama sospirando
<<Non voglio sapere altro!>> lo stoppo prima che si prodighi in dettagli
<<Come mai qui? E dove sei sparito ieri?>>
<<Ieri...ieri ero in ospedale...>> inizio
<<Oddio che è successo?>>
<<No, nulla...è che...Bes...aveva il controllo per la spalla...>>
<<E tu giustamente ce sei andato!>> dice con un tono che non mi piace
<<Mbè?>>
<<Mbè? Ma se può sapè perché lo tratti così diversamente dagli altri? Addirittura andare al controllo? Brì!>>
<<Vabbè...che c'entra...pure per il ragazzo delle riprese so' stato ore al pronto soccorso...>>
<<Uguale proprio!>> esclama pedante
<<Senti...mi fa piacere farlo e lo faccio...non voglio che qualcuno, te compreso, sindachi su questo! Comunque il controllo non è andato bene...>> ammetto dispiaciuto
<<Come no?>> chiede con una lieve nota di apprensione nella voce
<<Sembra che la guarigione va a rilento...deve stare col tutore un'altra settimana...>> riporto le parole del medico al legale
<<Ma noi abbiamo da registrare con la major! E mo?>> strabuzza gli occhi
<<E mo...e mo dovremmo cercare di far piazzare la registrazione venerdì...>>
<<Venerdì?>> chiede confuso
<<Si...giovedì ha il controllo, che spero vivamente vada meglio de questo de ieri, giovedì quel cazzo de tutore se lo deve levà...se no se fa vedè da 'n altro medico che quello de ieri nun me pare in grado...e venerdì registriamo il duetto...che dici?>>
<<Dico che sarebbe una prospettiva fantastica...se solo noi decidessimo qualcosa...>>
<<E su questo io avrei un piano...>> alludo
<<Che piano?>> e potrei giurare di aver scorto un'ombra di paura nella domanda...ma no, tranquillo...
<<Avrei pensatoo...>> comincio <<che magari...tu...>>
<<Già nun me piace!>> dajeeee
<<Che tu potresti invitare il presidente a cena...in uno de quei locali che tanto je piacciono...>>
<<Quali? Quelli da dove esci con più fame de quanno sei entrato?>> eh...quelli...
<<Vabbè...ti mantieni in forma...potresti portarlo a cena per parlargli della cosa e...eportareMonicaconte!>>
<<Ehhhh? Ripeti un po'...>>
<<Dicevo che potreste andare in uno de quei ristorant...>>
<<L'ho capito questo!>> sbuffa <<È la parte di Monica che non mi è chiara...>>
<<Beh diciamo chee...apprezzerà la compagnia?>>
<<E perché nun ce vai te?>> ehm no, nun credo se possa fa
<<IOO?>>
<<Eh tu...>> conferma
<<No, ma non è il caso...poi con Monica...non vorrei...>>
<<No ma tranquillo che io non sono geloso...>> tu no, ma Mimma si...quella me fa fuori!
<<No, ma non mi sembra il caso...meglio se vai te...poi immagina che bella figura che fai con lei, a cena col presidente di una major...per una collaborazione di cui ti stai occupando esclusivamente te...in un ristorante chic...alla moda...>> sorride...è quasi fatta
<<Si, ma sarà di una noia infinita!>> si lamenta...
<<Motivo in più per farla finire alla svelta...>>
<<D'accordo!>> sospira...eddajee
<<Perfetto! Allora io vado!>> esclamo alzandomi <<Voi organizzatevi...magari per domani sera...e poi mi fai sapè eh!>>
<<Nient'altro?>>
<<No, per ora no!>> rido <<Ah Frà...>> lo chiamo prima di lasciare il suo ufficio...
<<Non ringraziarmi, mi devi un favore...bello grosso!>> sorrido, chiudendo la porta alle mie spalle.
Mi sono alzato presto, per andare a prendere i krapfen a Mattia...mi sono fregato le sue chiavi, come al solito, ed ora le sto girando nella toppa deciso ad entrare in casa considerando il ventaccio gelido che soffia da ieri sera...Emma raggiunge l'ingresso appena sente il rumore metallico...scalza, in pigiama e col cellulare in mano...
<<Amò! Che stai a fa?>>
<<Ero passata per camera tua...e non c'eri!>> esclama abbracciandomi <<Dove sei andato?>>
<<Ero a prendere questi a Bes...>> rispondo alzando la mano col sacchetto bianco con il logo del bar <<è successo qualcosa? Che fai col telefono in mano?>>
<<Stavo per chiamarti perché non eri in casa...non mi va di svegliarmi da sola sapendo che dovresti essere qui...>> mugugna sul mio petto
<<Bella de casa...non credevo ti svegliassi...ho fatto presto...>> mi giustifico...poggio il sacchetto sul ripiano accanto a me e la sollevo mentre lei mi si abbarbica addosso nascondendo il viso nell'incavo tra il mio collo e la spalla
<<Non farlo più!!>>
<<La prossima volta ti sveglio!>> prometto prima di far congiungere le nostre labbra
<<Ho fatto un sogno e non me lo ricordo...mi sono svegliata stranita e con questa sensazione di smarrimento addosso...>> esattamente come me ieri...se credessi nei sogni premonitori penserei che è il fato che sta cercando di dirci qualcosa...
<<Vedrai che è solo perché sei sveglia da poco...ora ti passa...>> cerco di sollevarle l'umore...lei, di tutta risposta, si rituffa sulle mie labbra finchè il rumore di una porta che sbatte di sopra non ci fa staccare...salta immediatamente a terra e si sistema la maglia che si era alzata nella foga del bacio...
<<Bess?>> chiama
<<È la porta del bagno...ha sbattuto che fa corrente con la finestra aperta!>> urla dal piano di sopra
<<Salgo?>> miss ansia proprio
<<No...no...l'ho chiusa io...ora scendo...prendo il cellulare...>> che bell'inizio di domenica mattina...ed io che quando sono rientrato già mi immaginavo di coccolarmi Mimma sul divano...
<<Io non la voglio la pasta per pranzo!!>> si sta lamentando indovinate chi? Ma nun je se potevà slogà la lingua anziché la spalla? Sarebbe stata manna dal cielo proprio!
<<Ma dai! Faccio la pasta al forno...con le polpettine...che ti piace tanto...>>
<<Non mi va!>> mette il broncio peggio di un bambino a cui non comprano il giocattolo preferito...
<<E cosa ti va?>> ritenta Emma, paziente più che mai
<<Non lo so...>> piagnucola
<<Bes ma è quasi l'una...a che ora vuoi pranzare?>>
<<Ohhh! Io non lo so che voglio da mangià!>> la bionda mi guarda...e che dovrei fa? Leggergli nel pensiero?
<<Vuoi le cotolette con le patatine?>> provo e lo vedo illuminarsi un attimo...daje che forse ce l'abbiamo fatt...
<<Mmm...nahhh!>> uccidiamolo! È l'unica soluzione
<<Mattia! Devi prendere le medicine! Possibilmente in orario! Quindi hai esattamente due minuti per dirmi cosa vuoi per pranzo!>> sbotta Emma...lo sapevo che la sua fase pazienziosa non sarebbe durata a lungo
<<Facciamo lo spezzatino coi piselli?>> propone valutando la possibilità che, continuando a fare capricci mettendo a dura prova la tolleranza di sua madre, potrebbe restare senza pranzo
<<Ehm...non ci sono piselli...>>
<<Ma ieriii avete fatto la spesa!>> si spazientisce...luiii!!
<<È che ci siamo...dimenticati...>> provo a giustificarci, come glielo spiego che sua madre dopo il mio doppio senso ha rimesso la lattina al suo posto sullo scaffale?!
<<Ma io ho visto che avete preso i ceci quando svuotavate le buste...>>
<<Eh...e ci siamo dimenticati i piselli...>>
<<Brì!>> mi chiama <<Nun avrai fatto una battutaccia delle tue!? Nahh...ma con mamma non ti permetteresti mai, vero?>> domanda angelico...nah...io con tua madre me permetto molto peggio...e presto lo saprai anche tu...e presto io morirò!
Domenica pomeriggio di noia assoluta...siamo tutti e tre nel salone...io e Bes sul divano ed Emma raggomitolata sulla poltrona...sbuffo, seguito subito da Mattia...Pandi e Passi sono a casa con le gemelle, Lara si sta riprendendo adesso e non se la sentono di uscire...Mandorlina ha da lavorare e Cioccolatino le sta incollato al cu...al cuore...com'era quella frase sdolcinata de non so chi? A due passi dal cuore? Ecco così...
<<Potremmo fare un dolce!>> propone Bes all'improvviso
<<Con quel braccio? E poi io ho pulito da poco...la cucina è off limits...>>
<<Se vedessimo un film?>> indica ancora
<<Abbiamo appena finito di girare i canali per la terza volta...e ieri sera ne abbiamo visti due...>>
<<Uscire non se ne parla vè?>> domanda, già conoscendo la risposta...e infatti
<<NO!>> categorica Mimma
<<Se giocassimo a carte?>>
<<Non ci sono carte in questa casa...Saverio diceva che si inizia con quelle e si arriva al gioco d'azzardo!>>
<<Potremmo giocare ad obbligo o verità...ce l'ho sul cellulare!>> suggerisce sempre Bes
<<Io, te e tua madre? E poi da quando in qua si fa col cellulare?>> chiedo confuso
<<Che antico! E poi...non muori dalla voglia di baciarmi?>> domanda mettendo le labbra a culo di gallina e sporgendosi verso di me, prima di scoppiare a ridere
<<In effetti...no!>> rispondo con un ghigno disgustato
<<Così potrei obbligarvi ad andare sempre d'amore e d'accordo...>> hai capito il pischello...!
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~ ADESSO INTORNO A TE ~
FanfictionÈ difficile ammettere quanto ogni scelta sia importante nella nostra vita, anche la più piccola ed insignificante: un aereo preso, una telefonata mai effettuata, un vocale non inviato, un appuntamento declinato, una collana persa, una notte dimentic...