Prendo il telefono e lo sblocco...devo mandare un messaggio ad Emma
<<Briga?>> che c'è ancora?!! Piagnucolo interiormente...ma nun vedete che c'ho da fa!
<<Dimme Francè>> dico spazientito
<<Lo so che è stata molto più lunga del previsto>> ma va? E come te ne sei accorto? <<ma direi che è andata bene, no?>> In effetti... <<Comunque devi portare il contratto a Samantha, deve fare almeno due copie così io domani mi occupo di adempiere agli oneri fiscali e poi deve inviare una copia via mail ad ognuno di noi>> dice saccente...quanto te odio Francè quando fai così il professionale!
<<E perché non puoi farlo te?>> tutto io devo fare qui dentro...
<<Perché se glielo dico io Samantha farà la smemorata e per domani non sarà pronto niente...se invece glielo chiedi te non ti dirà di no>> lascia intendere lui...
Sbuffo prendendo, o meglio strappando, il contratto dalle sue mani <<D'accordo! Potete andare tutti a casa, è stata una giornata pesante per tutti>> mi ringraziano e raggiungono rapidi l'uscita...mazza oh manco er tempo de dirlo. I ragazzi oggi avevano tutti il giorno libero visto che nessuno poteva seguirli...praticamente nell'edificio ci siamo solo io e la mia segretaria...al Presidente avrebbe fatto piacere penso. Finalmente posso dare uno sguardo al telefono in santa pace, una marea di notifiche mi riempie la schermata, scorro per cercare quelle di mio interesse...messaggi e chiamate perse, stavolta me ammazza...non ha postato niente sui social, strano...forse non mi è arrivata la notifica...meglio controllare. Niente, ho aperto il suo Instagram non ha postato...vediamo nei tag se qualcuno l'ha incontrata...ehhhhh? Chi cazzo è questo? "Ed ora vieni giù con me...adesso so cosa sei" ma te ce faccio annà io giù...giù dal Grand Canyon però, devi vedè come se va bene giù di lì! Nun me posso girà n'attimo...er tempo de una riunione durata secoli e questa se fa le foto co' n'altro che vole annà giù con lei! Ma io ve ammazzo, prima te e poi lui! Decido di chiamarla...ovviamente di fronte a questa foto il fatto che io non mi sia fatto sentire diventa di secondaria importanza...lei che se fa ste foto co' ste didascalie è molto più grave...mentre cerco tra i contatti mi cade l'occhio sul contratto che avevo poggiato su un lato del grande tavolo posto al centro della stanza...come se dice? Prima il dovere...decido quindi di scendere a portare quel documento a Samantha, le dirò cosa fare e poi potrà andare a casa...io mi chiuderò in ufficio così potrò discutere tranquillamente con Emma...e passi il beccafico ma pure quest'altro no! E che stamo a fa?! Questo sarà uno che le ronza intorno, un altro che vole solo na cosa...sempre che non l'abbia già ottenuta...ah ma dopo me sente quella! Uno nun se fa sentì perché stava a lavorà a na cosa importante e lei se fa foto con un ragazzo...che poi quanti anni avrà questo? Semo sicuri che sia legale sta cosa? Nun ce posso pensà...sbrighiamo presto sta faccenda perché gliene devo dì quattro pe' telefono! E ringraziasse che nun je piombo a casa!
Samantha è alla sua postazione a guardarsi le unghie, nun te stancà troppo pure te! Appena mi vede scatta sull'attenti sorridendo languida...ebbasta!
<<Briga! Cosa posso fare per te? Sono usciti tutti tranne Francesco...>> ma non è andato già via? Che ce fa ancora qua?
<<Oh Brì!>> eccolo <<sono rientrato per prendere un ombrello in ufficio, fuori si sta per scatenare il finimondo meglio che mi sbrighi a tornare a casa, se vedemo domani...ciao Samà>>
Gli faccio un cenno con la mano mentre Samantha lo saluta con il suo solito modo di fare molto civettuolo...è la mia impressione o ci prova con tutti? Guardo un attimo fuori, ha appena iniziato a piovere ma non promette nulla di buono...meno male che casa mia non è distante come quella di Franci...Vabbè, veniamo a noi...
<<Dicevamo...>> chiede lei poggiandosi al bancone e mettendosi proprio di fronte a me...nun me provocà che nun è aria...dopo aver visto quella foto potrei fa na cazzata ma nun me pare il caso!
<<Dicevamo che dovresti fare due copie di questo e poi mandarlo a tutti via mail...per domani, quindi meglio farlo adesso>> ordino
<<D'accordo capo!>> mi fa un occhiolino prima di poggiare il contratto sulla stampante e rimettersi nella posizione precedente...le sorrido
<<Samantha...>> dico affabile scandendo bene il suo nome
<<Si?>> mi chiede lei sensuale sporgendosi di più
Mi giro verso l'ingresso sentendo più forte il rumore della pioggia e facendo un ghigno per il suo essere così frivola e credersi tanto femme fatale...vedo una testa bionda far appena capolino da un lato della porta d'ingresso. Appena mi giro si sposta subito in modo che non possa vederla...non può essere...sarà la stanchezza unita al digiuno di oggi che mi giocano brutti scherzi...decido comunque di uscire a controllare, a meno che non sia diventato matto qualcuno spiava dalla porta principale...
<<Samantha vediamo di muoverci con quello che ti ho chiesto, grazie!>> le dico prima di dirigermi all'esterno...guardo a destra e sinistra ma non vedo nessuno, poi una borsa spunta da dietro l'albero che si trova poco distante dalla porta...accanto alla mia auto è parcheggiata la sua...
<<Brown nessuno ti ha insegnato che non ci si ripara sotto gli alberi durante un temporale?>> la vedo voltarsi di scatto con gli occhi ridotti a due fessure...se uno sguardo potesse uccidere Brown saresti peggio di un'arma nucleare
<<Stavo andando via infatti!>> replica stizzita...le afferro il polso voltandola verso di me...ci stiamo bagnando entrambi e la pioggia sembra non voler smettere, anzi peggiora ogni minuto che passa
<<Non prima di avermi detto cosa ci fai qui!>> le dico
<<Sono venuta ad assicurarmi che tu sia sempre lo stesso stronzo! Ora che lo so per certo, posso andare!>> dice cercando di liberarsi dalla mia presa
<<Mica sono io che mi faccio foto in giro con didascalie alquanto discutibili!>> mi altero
<<No! Tu sei quello che non risponde al telefono e rimane chiuso in ufficio con la segretaria! E non ti azzardare ad accusarmi di qualcosa che è successa solo nella tua testa!>>
<<Nella mia testa? La foto è su tutti i social quindi nella mia testa non è successo proprio niente! Ed io non me la faccio proprio con nessuna! C'è un motivo per cui non ho risposto, stavo lavorando e non potevo avvertirti!>> sticazzi Emma...la foto sta là ed io ho la coscienza pulita
<<Già! Ma è una semplice foto! E quello è il mio nuovo produttore! Tutti i viaggi mentali che ti sei fatto non mi riguardano! Certo talmente impegnato che non potevi rispondere...raccontala a qualcun altra>> mi dice
<<Eh certo...tutte le foto che te fai te sono sempre innocenti!>>
<<Non girare la frittata Briga! Sei tu quello che non risponde al telefono da stamattina, che me snobba chiamate e messaggi e che...>> si interrompe vedendo Samantha uscire dall'ufficio
<<Briga ho fatto quello che mi hai chiesto...se non ti occorre più nulla io andrei...in caso sai dove trovarmi...>> dice la mora squadrando Emma e sorridendomi
<<A domani>> taglio corto, più interessato alla furia davanti a me
"Sai dove trovarmi " dice lei con tono basso scimmiottando la voce della mia segretaria...mi viene da ridere ma peggiorerei solo la situazione
<<Che c'è?! Non vai ad assicurarti che arrivi a casa sana e salva? Potresti scaldarle il letto, magari domani le porti i cornet...>> la interrompo attirandola a me e coinvolgendola in un bacio che non ha nulla di casto...lei dapprima oppone resistenza ma poi si lascia andare. La pioggia continua a cadere incurante di noi lavando via l'ansia che ho avuto per tutto il giorno, mi basta averla tra le braccia per tranquillizzarmi e sentirmi finalmente sereno, a casa...forse da fuori potrà sembrare una scena romantica, da film...io so soltanto che potrei essere ovunque, in qualsiasi condizione, basterebbe semplicemente avere lei al mio fianco. La stringo di più, attirandola verso il mio corpo ma lei si stacca...sta tremando...con questa pioggia ci prenderemo un accidenti
<<Non sono qui per questo...voglio sapere che hai fatto finora che non potevi rispondermi...anche se non è difficile immaginarlo...>> allude con un'espressione schifata...ma può essere così gelosa? E così matta da pensare che dopo che sono stato con lei, dopo ciò che sto facendo per lei, io possa andare con un'altra?!
<<Te l'ho detto! Ho lavorato! Avevo una riunione importante e non ho potuto avvertirti! Parliamone dentro, stai tremando>> le dico più calmo
<<Ma io non ci penso proprio ad entrare dentro con te>> si impunta...peggio di una scolaretta all'asilo sta donna
<<Dai!>> le dico prendendole la mano
<<Briga ho detto di no! No! Che cazzo fai? Lasciamiiii!!>> urla mentre io l'ho presa a mo' di sacco di patate caricandomela sulla spalla <<Briga ti ho detto di lasciarmi! Lasciami immediatamente! Brigaaaa!!>> ed io rido...raggiungo il mio ufficio dopo essermi assicurato che la porta principale sia chiusa, siamo soli in tutto l'edificio...la metto giù appena varcata la soglia
<<Razza di imbecille! Forse non hai capito che io con te non voglio avere niente a che fare sapendo che te la fai con quel...quel...quell'oca tutta ossa e niente cervello! Hai capito cretino che non sei altro? Ed io che credevo che fossi diverso, che con gli anni avessi capito...povera illusa! Sei sempre il solito stronzo...hai vinto la sfida, hai capito che ti voglio ancora e quindi ti culli su questo credendo di poter fare ciò che vuoi...ma ti sbagli di grosso caro mio! Ho già fatto quest'errore in passato...non si ripeterà Bellegrandi! Mi hai sentito? Hai capito Briga? Briga?!>>
Non riesco a fare a meno di pensare a quanto sia sexy in questo momento, arrabbiata nera per non essermi fatto sentire per tutto il giorno, talmente tanto nervosa da essere piombata qui e avermi fatto una scenata in piena regola...ho smesso di ascoltarla da un po' e lei deve essersene accorta perché mi guarda con gli occhi socchiusi e le mani sui fianchi...non voglio spiegarle per l'ennesima volta che non è come pensa, che non è vero che non era nei miei pensieri...ho solo dimenticato di avvertirla ma mai avrei creduto che la riunione si protraesse per così lungo tempo. Noooo non ho decisamente voglia di giustificarmi di nuovo anche perché nella mia mente si sta facendo largo l'idea che sarebbe un peccato non approfittare del fatto che siano andati tutti a casa e ci siamo solo noi nell'edificio...sorrido sornione togliendo le sue mani dai fianchi e poggiandovi le mie, la attiro verso di me e lei si blocca percependo le mie intenzioni
<<No Brì, non te la caverai così stavol...>> tenta di dire cercando di allontanarmi da lei poggiando le mani sul mio petto, invece io la bacio impedendole di continuare quell'inutile flusso di parole...si aggrappa alle mie spalle tirandomi verso il suo corpo...me fa piacere Brown che la pensiamo sempre uguale su come chiarire le discussioni...
Mi spinge verso la scrivania mentre continuiamo a baciarci ed io la lascio fare, quando però le mie gambe toccano il legno di quel tavolo mi ridesto un attimo pensando che il divanetto è l'unica superficie su cui voglio averla...lei non è tutte le altre...la spingo quindi all'indietro fino ad arrivare ai piedi di quest'ultimo senza staccare le nostre labbra neanche per un secondo...siamo entrambi di profilo rispetto al divano, i lati delle nostre gambe che toccano la seduta...lei sorride sulle mie labbra e mi prende per il braccio costringendomi a sedermi prima di mettersi a cavalcioni su di me. Lascio che faccia come vuole, le sue gambe ai lati delle mie...le nostre intimità che per poco non si toccano poiché lei è sollevata sulle ginocchia...la mia testa davanti al suo seno che bacio nonostante sia ancora vestita...si abbassa e prende a baciarmi il collo succhiando ogni tanto e poi passando la lingua sulla parte probabilmente arrossata...le mie mani che le sfregano i fianchi con forza...la abbasso prepotentemente su di me, voglio sentirla anche attraverso i vestiti che abbiamo ancora incollati addosso...abbiamo lasciato gocce d'acqua ovunque ma non ci interessa...nascondo la testa nell'incavo tra il suo collo e la sua spalla
<<Non lasciarmi segni>> mi dice lei ancora con le labbra attaccate alla mia giugulare...non capisco il perché di questa affermazione ma al momento poco mi importa...le sfilo le scarpe a fatica e le slaccio il vestito ormai zuppo. Lei sbottona la mia camicia diventata ormai quasi trasparente continuando a lasciarmi baci ovunque...le tolgo le calze che le si sono attaccate alla pelle, solo noi potevamo avere la brillante idea di discutere nel bel mezzo di un temporale...nel frattempo mi ha sfilato la camicia e gioca con il bottone dei pantaloni...sospiro...che effetto mi fai Brown! Tolgo le scarpe con i piedi allontanandole con un calcio...mi sposto più avanti col fondoschiena ed allargo le gambe, Emma si spalma ancor di più sul mio corpo, solo l'intimo addosso...
<<Mmm...>> sospira
<<Che c'è?>> le chiedo sottovoce
<<Non riesco a smettere di volerti>> confessa mentre io sorrido interiormente
<<Allora non farlo!>> le dico mentre lei slaccia i miei pantaloni...mi sollevo un po' e li tolgo insieme ai calzini...ora ci separa solo l'intimo...mi avvento sulle sue labbra incapace di stare troppo tempo senza baciarla...la sua lingua a contatto con la mia mentre fa strusciare le nostre intimità...gemiamo entrambi uno sulle labbra dell'altra...infilo l'indice nell'elastico dei suoi slip e tiro leggermente verso di me per poi lasciarlo...ripeto il gesto per due tre volte mentre lei mi morde un labbro...
<<Vuoi strappare anche questi?>> domanda sensuale...in effetti...quelli di ieri sera devono essere ancora nella tasca dei miei pantaloni ora che ci penso...
<<Potrei...>> rispondo sornione liberandola di una parte dell'intimo e tuffandomi subito dopo sul suo seno...le succhio un capezzolo lasciando dei piccoli morsi tutt'intorno...lei reclina la testa all'indietro boccheggiando e facendo automaticamente una maggiore pressione sulla mia intimità...trattengo il fiato un secondo prima di ricominciare la mia tortura riservando lo stesso trattamento all'altro seno. Intrufola la mano nei miei slip ed inizia a giocherellare col mio membro già abbastanza eccitato, le lascio un evidente segno rosso al lato del seno beccandomi un'occhiataccia...sorrido per quel marchio che a lei non va a genio per non so quale motivo e lei strizza la mano facendomi mancare il fiato, per poi fare una piccola risatina...che intenzioni ha? Scavalca le mie gambe, unisce i piedi e scivola giù dal divano inginocchiandosi a terra di fronte a me e mi sfila gli slip aiutata da me...oh no Brown, non faremo la fine di ieri...non pensarlo neanche...oddio! La sua bocca sulla punta della mia intimità mi fa perdere il controllo per un attimo...non voglio raggiungere il culmine così...la tiro dalle braccia mentre lei emette un verso contrariato e la faccio stendere sul divano sotto di me. La guardo e poi scendo di nuovo a baciarle il seno...mette le mani tra i miei capelli ed io continuo la mia discesa di baci fino alla pancia...le bacio le gambe e torno su...le lascio un bacio sugli slip mentre lei stringe più forte i miei capelli tra le dita...infilo gli indici sotto il tessuto sui fianchi e sfilo l'ultimo indumento che la copre. Lascio baci sulla pancia e sulle gambe avvicinandomi sempre di più alla meta mentre lei respira affannosamente, un gemito più forte degli altri lascia le sue labbra quando le mie si posano sulla sua intimità...continuo a lasciarle baci alternati a colpi di lingua, un mio dito che la penetra e lei che urla dimenandosi sotto di me
<<Matti...ti pre...ti prego...b-basta...>>
<<Shhh...>> le dico non intenzionato a lasciarla andare in nessun modo
<<Ti prego....voglio...voglio te...>> continua col fiato spezzato mentre io aggiungo un altro dito e lei inarca la schiena...succhio e lei geme...due tre spasmi mi fanno capire che c'è quasi prima di ritrovarmi le dita bagnate dal suo piacere e lei che cerca di regolarizzare il respiro.
<<Sei il solito prepotente...>> mi dice appena riesce a parlare in modo più fluido <<a me non l'hai lasciato fare...>> continua mettendo il broncio, i capelli attaccati al viso bagnati di pioggia e sudore.
<<Sono io l'uomo qui bionda!>> le faccio un occhiolino
<<Troglodita>> afferma prima di invertire le posizioni e mettersi a cavalcioni su di me...sono disteso sul divano ammirando il suo fisico perfetto, il mio membro che duole per l'eccitazione e lei che si è sfilata un elastico dal polso, vizio mai perso, e si sta legando i capelli in uno chignon disordinato mentre io le accarezzo le gambe con forza...si dondola su di me facendomi sentire più dolore di quello che già avverto...
<<Se non ti sbrighi finirò per fare da solo...>> la avverto
<<Devi soffrire un po' mio caro...devi imparare che non sempre puoi fare ciò che vuoi...>> mi ammonisce continuando a far toccare le nostre parti basse...non ce la faccio più...
<<Non mi provoc...ahhhh>> gemo mentre lei scende piano su di me...inizia a muoversi lentamente roteando il bacino mentre io inarco il mio e strofino la nuca sul bracciolo del divano portando la testa all'indietro...la attiro a me distendendola sul mio corpo per baciarla...un bacio voluttuoso, mentre le vado incontro con le spinte perfettamente in sincrono...mi alzo con la schiena mettendomi seduto prima di farle poggiare la testa sul bracciolo opposto, invertendo le posizioni, e spingermi di nuovo in lei
<<La devi smettere di voler prevaricare ogni volta...>> dice respirando a fatica
<<E tu devi smetterla di voler fare sempre di testa tua...>> la prendo in giro prima di sprofondare di più in lei...
<<Matti...ci sono...quasi>> accelero le spinte e viene travolta dal piacere, la vedo contorcersi mentre si stringe a me e la seguo a ruota stimolato dalle sue contrazioni. Sospiro pesantemente e mi mantengo sugli avambracci per non pesarle addosso...cerca di farmi stendere sul divano per poi poggiarsi addosso a me...ci riusciamo anche se abbiamo rischiato di cadere dal divano. Poggia la mano sul mio petto, la prendo con la mia per baciargliela ma la ritira subito sussurrando un <<Ahia>>...la guardo sorpreso, non sarò stato delicatissimo ma neanche così rude da farle male
<<Che hai fatto?>> le chiedo prendendole la mano delicatamente e vedendola arrossata e con qualche bollicina
<<Mi sono scottata stamattina...>>
<<Come?>>
<<Con la macchinetta del caffè...>>
<<Dovresti stare più attenta Mimma!>> le lascio un bacio leggero al lato della scottatura...niente, non ce la può fare a non fare danni
<<Sai com'è...ero arrabbiata con un deficiente che non rispondeva a telefono!>> dice canzonandomi
<<Che gentaccia che c'è in giro!>> replico facendo finta di non sapere a chi sia rivolta
<<Tu non ne sai niente, vè? Mi vuoi dire perché diavolo mi hai fatto stare di merda per tutta la giornata? Spero tu abbia una spiegazione valida e soprattutto sincera!>> dice calma
<<Non l'ho fatto apposta>> mi guarda male <<Te lo giuro!>>
<<Quindi? Che è successo?>> domanda impaziente
<<Avevo il cellulare scarico e si è spento ma me ne sono accorto solo quando stavo già uscendo di casa, arrivato qui l'ho messo subito in carica e mentre aspettavo che si accendesse sono andato a dare indicazioni per la riunione di oggi. Era importante, una major vuole che uno dei nostri scriva una barra su un pezzo da lanciare come singolo...sono piombati qui prima del previsto e...>>
<<Wow!>> mi interrompe lei sgranando gli occhi <<Figa come cosa!>>
<<Già...capirai l'ansia che avevo che tutto andasse per il meglio. Comunque non ho fatto in tempo ad arrivare giù che sono arrivati tutti e abbiamo iniziato la riunione che è durata fino a mezz'ora prima che tu arrivassi qui>>
<<Che palle...>> si lamenta lei...a me lo dici? <<E comunque in mezz'ora potevi avvertirmi invece di fare il cascamorto con quella lì!>> continua stizzita
<<Stavo "parlando" con quella lì perché doveva fare delle cose per me prima di domani in modo che potessimo partire subito a provare con i ragazzi...poi lei sarebbe andata a casa ed io ti avrei chiamata in tutta tranquillità!>>
<<Lo proporrai anche a Bes?>> chiede
<<Te lo toglierai mai questo vizio?>> dico sorridendo e lasciandole un bacino sul naso
<<Quale?>> domanda confusa
<<Quello di cambiare argomento quando capisci di essere in torto>>
<<No...credo di no...>> ride <<Allora?>>
<<Certo che si, fa parte della squadra...ho intenzione di dirlo a tutti, non voglio togliere a nessuno questa possibilità...perché?>>
<<Curiosità da mamma chioccia>> ammette
<<E senti un po' mamma chioccia...ti ricordavi di esserlo anche mentre ti facevi le foto con gente sconosciuta?>>
<<Ohhh non ricominciare! È il mio nuovo produttore...nient'altro!>>
<<Certo tutti i produttori mettono didascalie così alle foto...>> dico seccato
<<È una frase di un nuovo pezzo che ho scritto in questi giorni e di cui lui è entusiasta>>
<<Hai scritto un pezzo in questi giorni? Interessante...ovviamente io l'ascolterò in anteprima!>>
<<Ma proprio no>> risponde ridendo e baciandomi di nuovo...resterei così per sempre.
Ci stiamo rivestendo, i nostri indumenti data l'aria calda accesa sono meno fradici ma ovviamente non asciutti, rido mentre vedo Emma in difficoltà ad infilarsi le calze umide
<<Smettila di ridere>> dice facendo la finta offesa
<<Mica è colpa mia se a te vengono idee brillanti come discutere sotto la pioggia>> continuo ridendo...mi rivolge un'occhiataccia mentre si infila le scarpe.
<<Non so se sono più sudata io o più bagnati i miei vestiti>> si lamenta mentre si aggiusta i capelli con le mani <<E non ridere>> continua puntandomi contro l'indice. Alzo le mani in segno di resa e poi l'attiro a me per abbracciarla. Il suono di un messaggio sul suo cellulare ci fa staccare per permettere a lei di vedere chi la sta cercando
<<È Saverio, dice che prima delle nove e mezza non sarà a casa>> grande beccafico, lavora lavora!
<<Bes?>> chiedo per assicurarmi di dove sia
<<Tornerà più o meno alla stessa ora, andava a studiare da un amico e rimaneva a cena lì, sicuramente si attarderanno alla Play come al solito>> mi spiega...ottimo!
<<Beh io avrei fame...e visto che tu fino alle nove e mezza sei da sola potremmo mangiare una pizza da me? Una cosa tranquilla>> la vedo titubare un attimo e le sorrido da ruffiano per incitarla ad accettare...dai Mimma che te costa
<<Andiamo ruffiano!>> appunto!
Chiudo l'ufficio e prendiamo le scale che ci porteranno al piano terra, le metto un braccio sulle spalle e lei infila la mano nella tasca posteriore dei miei pantaloni, ci lasciamo un attimo mentre chiudo la porta principale. Prende dalla borsa le chiavi della sua auto e la apre
<<Che stai a fa?>> chiedo
<<Non dobbiamo andare a casa tua?>>
<<Si, con la mia macchina>> le dico
<<Non posso lasciare la mia auto qui>> risponde lei
<<Andiamo con la mia, poi quando devi tornare a casa ti accompagno qui e rientri con la tua auto>> scortata da me, ovviamente, ma questo è meglio ometterlo per il momento...
<<D'accordo>> più facile di quanto pensassi
Entriamo in auto e subito dopo aver messo in moto accendo l'aria calda, fuori si gela forse è anche per questo che ha tagliato corto prima. Prendo il cellulare e chiamo la pizzeria dove vado di solito facendo l'ordinazione e chiedendo di recapitarla a casa appena possibile. Poco prima di arrivare all'incrocio che porterà a casa mia parcheggio davanti ad un'agenzia immobiliare, Emma mi guarda stralunata...
<<Che devi fare qui?>> dice guardandosi intorno
<<Aspetta arrivo subito>> rispondo prima di scendere dall'auto ed entrare nella farmacia accanto all'agenzia, esco dopo pochi minuti con un sacchetto che le porgo prima di mettere di nuovo in moto. Lei sbircia curiosa tirando fuori un tubetto di pomata per le ustioni, delle garze ed il rotolo di cerotto...sorride guardandomi
<<Grazie>> dice sporgendosi per darmi un bacio sulla guancia
<<Conoscendoti non ci avrai messo nulla...>> insinuo e lei arrossisce abbassando la testa senza dire nulla accennando un sorriso, segno che ho ragione. Dopo poco abbiamo varcato il cancello e stiamo entrando in casa, accendo i riscaldamenti e la lascio un attimo nel salone per andare al piano di sopra a prendere un cambio per me e per lei. Torno giù invitandola ad entrare in bagno per mettersi una mia tuta con una maglietta asciutti e mettere il suo vestito sul calorifero in modo che si asciughi un po'. In realtà mi sono anche proposto per aiutarla, ma mi ha detto ridendo che ce la fa da sola prima di chiudersi dentro.
<<Ti ho lasciato un asciugamani pulito e il phon sul mobile accanto al lavandino>> dico poggiandomi alla porta e alzando la voce per far si che mi senta
<<Graziee...>> urla di rimando, provo ad abbassare la maniglia, niente si è chiusa dentro, così torno sconsolato nel salone. Dopo poco arriva anche lei, la mia maglietta che le va lunghissima, tanto che non ha indossato nemmeno la tuta sotto, i capelli asciutti e legati in modo disordinato...bellissima. Le vado incontro prendendola dai fianchi, tirandola verso di me e poggiando la testa sulla sua che si è posata sul mio petto, ci respiriamo restando così immobili ma siamo costretti a staccarci interrotti dal campanello.
Sull'uscio il ragazzo delle consegne, sono arrivate le nostre pizze, pago e ringrazio prima di rientrare casa...lei ha spostato il tavolino tirandolo più lontano dal divano e sta prendendo qualcosa dal frigo...
<<Possibile non ci sia una birra qui?>> Alzo il braccio mettendole davanti agli occhi il sacchetto con le birre che ho ordinato insieme alle pizze e lei mi fa un occhiolino, o almeno ci prova...non imparerà mai.
Siamo seduti sul tappeto, io poggiato con la schiena al divano e lei tra le mie gambe, i cartoni e le bottiglie vuote sul tavolino e ci stiamo coccolando...le ho anche medicato la scottatura mentre lei mi guardava grata e sorridente...vorrei non dovesse mai andar via, ma ha guardato già due volte l'orologio appeso al muro...quasi le nove...sospiro e lei mi guarda
<<Non voglio lasciarti andare...come facciamo?>> le chiedo con un sorriso
<<Devo tornare a casa>> sospira prima di darmi un bacio...l'ennesimo...
Fortunatamente ha smesso di piovere, siamo di nuovo nel parcheggio della Label...essere il capo ha i suoi vantaggi...si è tolta la cintura e si è distesa supina col busto sulle mie gambe, la testa poggiata sulla parte interna della mia portiera...
<<Domani, appena Bes saprà del nuovo progetto e me lo dirà, dovrò impegnarmi per fargli credere che non ne sapessi nulla>> mi rivela, al che io le chiedo il perché di tale preoccupazione <<Quando si tratta di me ha i radar, non posso nascondergli nulla...pensa che addirittura crede che abbia un amante!>> dice sconvolta...rido di cuore, non credevo ci fosse qualcuno peggio di me nei suoi confronti quando si tratta di lei <<Non c'è niente da ridere, non sai che faticaccia ogni volta che non voglio farmi scoprire anche per la minima sciocchezza>> sbuffa, mentre io scuoto la testa, assoggettata ad un figlio adolescente a cui non può dire bugie che la scopre...solo lei poteva trovarsi in una situazione simile
<<Da cosa avrebbe dedotto che hai un amante?>> domando curioso anche se la parola amante non mi piace, noi siamo molto di più
<<È tutta colpa tua e di tutti quei segni che mi lasci...non gli sfugge niente, ma pure te potresti essere un po' meno...meno...meno!>> rido vedendola in difficoltà...ecco perché prima mi ha chiesto di non lasciarle segni...ed io che pensavo che avesse dovuto inventare una scusa col damerino!
<<Devo andare>> dice mesta, dopo aver illuminato il cellulare per guardare l'ora. Continuiamo a baciarci finchè lei non trova la forza di staccarsi ed aprire la portiera <<Ci sentiamo più tardi>> sorride prima di entrare nella sua auto. Aspetto che esca dal cancello e la seguo, scortandola fin davanti casa...si lo so, sono esagerato ma che ne sapete voi di che mi ha combinato quella nana bionda! La vedo varcare il cancello, le faccio un segnale con i fari come per salutarla, aspetto che il cancello si richiuda e proseguo verso casa mia...rientrare adesso non sarà più la stessa cosa.
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~ ADESSO INTORNO A TE ~
FanficÈ difficile ammettere quanto ogni scelta sia importante nella nostra vita, anche la più piccola ed insignificante: un aereo preso, una telefonata mai effettuata, un vocale non inviato, un appuntamento declinato, una collana persa, una notte dimentic...