Ed è solo l'inizio

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Non riesco a spiegarvi l'emozione, il moto di orgoglio che mi ha attraversato nel vederlo lì...al di là del vetro...ad incidere un duetto con uno degli artisti più ascoltati del momento, e tutto solo per merito suo e del suo talento...non so dirvi se ho mai provato qualcosa del genere per un mio traguardo raggiunto, ma posso affermare con certezza che non mi è successo con nessun altro...mai! Scatto un paio di foto mentre lo vedo guardarsi intorno e scherzare col ragazzo con cui sta collaborando, voglio custodire questo momento solo per me, come il primo di tanti altri obiettivi che raggiungerà con la sua musica. Ne scatto qualcuna mentre provano a vedere come intervenire insieme sull'ultimo ritornello, per utilizzarla poi per i social per darne l'annuncio...e ne mando una ad Emma ed una a mia sorella...la prima mi risponde con un cuore, unico simbolo, probabilmente, che possa spiegare la sua emozione al momento...mentre Ginevra mi manda un messaggio dei suoi
"Sappi che sono più orgogliosa di lui che di te!" con una emoticon che piange dalle risate e un'altra con due cuori in cui uno orbita intorno all'altro...scuoto la testa rassegnato al suo amore incondizionato verso il ragazzo che alza gli occhi dal testo e mi sorride felice, prima di prestare di nuovo la sua attenzione all'artista con cui sta collaborando che gli sta chiedendo di intervenire anche a metà testo ripetendo qualche parola della strofa in modo più scandito rispetto al suo...annuisce, prima di guardarmi di nuovo...come ad accertarsi che io sia ancora qui, con lui...per lui...
Ho fatto qualche video durante la sessione di registrazione...e li ho inviati ad Emma per renderla partecipe del traguardo raggiunto da Bes...sembra che ci siamo quasi, quando vedo entrare nella sala i musicisti...che succede? Il loro manager mi spiega che vogliono provare a fare una registrazione in presa diretta che a loro dire risulta molto più incisiva per il tipo di testo...lo credo anch'io però non capisco come faranno con la parte di Bes
<<Abbiamo già studiato il pezzo del ragazzo...faremo una prova e poi sceglieremo quella che ci piace di più...>> mi chiarisce, mentre oltre il vetro vedo entrambi i ragazzi un po' confusi dalla presenza dei professionisti con gli strumenti <<Allora ragazzi, abbiamo deciso di fare un'ulteriore prova per cercare di dare più rilevanza al testo...vediamo come viene suonata in contemporanea...>> riferisce anche ai due che alzano le spalle non tanto convinti.
Dopo circa mezz'ora hanno sistemato accuratamente tutti gli strumenti ed i microfoni in modo da evitare possibili bleeding...
<<Ok...facciamoci un giro per vedere come va...>> dice il fonico facendo un segno con la mano mentre la band parte con l'intro...in effetti già ascoltata così ha molto più effetto...dopo l'editing sarà fantastica...le voci insieme stanno benissimo e sentirla praticamente dal vivo per la prima volta è un'emozione che non sono in grado di gestire bene.
Fortunatamente si è fatta ora di pranzo, quindi decidiamo di prenderci una pausa di un'oretta e rimandare a dopo un'altra sessione per apportare gli accorgimenti che ha suggerito il produttore presente in studio...in effetti eravamo una bella ciurma...
Francesco mi comunica che non sarà con noi per pranzo perché si stanno accordando per la post-produzione...e lui che c'entra? Mah...vabbè, meglio che se la veda lui co' loro che io nun c'ho voglia mo de sentì parlà de questo...ciò significa che possiamo tornare a pranzo da Mimma...magari se la chiamassi ora per dirle di preparare qualcosina, mentre noi arriviamo è pronto e facciamo in tempo a tornare qui...perfetto! Ho appena aperto la macchina col telecomando quando vengo richiamato da Bes...mi giro verso di lui per capire cosa ha intenzione di fare...dobbiamo sbrigarci se non vogliamo tornare in ritardo
<<Che stai a fa?>> domanda perplesso
<<Andando a pranzo?>> replico ovvio
<<Ce sta un ristorante là...>> dice indicando il marciapiede di fronte a noi <<Nun te va bene?>> che domande! Certo che non mi va bene! Non quando potremmo tornare a casa dalla mia bionda preferita se solo tu ti sbrigassi!
<<Pensavo di tornare a casa...da tua madre...>> propongo
<<Sehhh col traffico che ce sta? E quanno tornamo? Per la produzione del prossimo disco!>> se perdiamo ancora tempo non torneremo neanche per quello dopo ancora!
<<Se te movi...>> predico
<<Nun ce la famo a tornà da mamma Brì! Tranquillizzate che nun se taglia le vene per una mezza giornata da sola!>> ma te guarda questo!
<<Vabbè ma che c'entraaa!>> ma io volevo tornà da Mimma, uffi!
<<Daje! 'Namo a magnà che sto a morì de fame!>> esclama avviandosi verso il ristorante...ma che pranzamo là chi l'ha deciso? Lui, ovvio! Ma perché nun me so' fatto li cazzi mia e so' rimasto in ufficio quel giorno, perché!?!
<<Dopo passiamo un attimo alla Label...>> dico sottovoce a Francesco che mi ha appena raggiunto nella sala d'incisione
<<È successo qualcosa?>>
<<Samantha mi ha inviato un messaggio dicendo che ci sono delle cose urgenti che devo visionare e firmare e che è arrivata la targhetta di Bes...>> anche se quest'ultima cosa me l'aveva già riferita lui
<<Vuoi dargliela oggi? Giornata di gioie...>>
<<No, voglio solo averla con me per consegnargliela appena si presenta il momento adatto!>> sorrido vedendo che la registrazione può dirsi conclusa...ora la major si occuperà di mixaggio editing e mastering e poi ci contatteranno a lavoro concluso, come da accordi.
Bes mi chiede come è andata appena usciamo dall'edificio, lo vedevo da prima che stava fremendo dalla voglia di avere un mio parere e sono felice che ci tenga così tanto al mio giudizio...gli rispondo che è andata benissimo prima di abbracciarlo e lasciargli un bacio tra i capelli...questa cosa mi sta sfuggendo un po' di mano...fortunatamente la coglionaggine del mio legale mi toglie dall'imbarazzo...si è infatti unito anche lui all'abbraccio lamentando carenze d'affetto che in realtà non ha, specie da quando frequenta quella che più che una donna sembra una cozza attaccata allo scoglio...sta per raccontarci i dettagli di questa, ormai non più nuova, frequentazione ma lo freno sul nascere...non mi sembra il caso di parlare di queste performances davanti a Bes, è pur sempre un sedicenne!
<<Bes...dovemo annà 'n attimo alla Label per prendere 'na cosa...e poi annamo subito da mamma...che sicuramente vorrà sapere come è andata e tutto il resto>> in realtà l'ho tenuta aggiornata così costantemente che manco al Grande Fratello dei tempi d'oro...però ovviamente questo lui non deve saperlo...non ancora...purtroppo!
Appena mettiamo piede alla Label Bes va a mettersi sul divanetto di fronte alla reception scrivendo qualcosa sul cellulare, probabilmente ad Elisa, Samantha invece sorride radiosa, felice di essersi resa utile mettendomi i plichi da sottoscrivere già tutti aperti alla pagina dove dovrò apporre la mia firma...qualcuno secondo voi le avrà spiegato che rientra nelle sue mansioni ordinarie?
<<Ha chiamato la major poco fa...dice che si sono dimenticati di chiederti la disponibilità di Bes per un'intervista che probabilmente si terrà domani o al massimo lunedì...>> mi informa
<<Che hai risposto?>>
<<Che ancora non eri rientrato e che li avremmo ricontattati a breve>> avremmo? Ma avremmo chi?
<<Richiamali subito...confermando l'intervista e chiedendo che ci facciano sapere per tempo i dettagli...>> affermo continuando a firmare quella pila infinita...Bes intanto sbuffa annoiato, così gli lancio le chiavi dell'ufficio chiedendogli di andare ad accendere il computer per visionare le foto in prospettiva dell'intervista che avrà domani... <<la targhetta di Bes?>> domando guardandomi alle spalle per accertarmi che sia salito
<<Oh è qui!>> risponde con la sua solita voce da svampita, abbassandosi per prendere il pacchetto dall'ultimo cassetto...ma se po' lavorà in un'azienda con quel vestito che me pare abbia la salita automatica?
<<C'è altro?>> chiedo mentre faccio scattare in direzioni opposte le due parti della penna per chiuderla e la rimetto nella tasca interna della giacca
<<No...mi sembra di no...>> replica guardandosi intorno come se fosse alla ricerca di qualche documento che le è sfuggito
<<In ogni caso sono di sopra...anche se ancora per poco...>> mi congedo.
Ho appena poggiato il piede sul primo scalino della rampa che mi porterà di sopra quando il cellulare prende a squillare...Emma...sarà meglio che risponda da qui prima di trovarmi di fronte Mattia e farmi cogliere dal panico
<<Amo...>> sussurro sorridendo
<<Ehi! Ma vi siete dimenticati di me?>> si lamenta
<<Certo che no!>> esclamo <<Siamo alla Label, dovevo firmare delle cose e vedere le foto per un'intervista di Bes...>> aggiungo
<<E quanto vi trattenete ancora?>>
<<Perché?>> chiedo immediatamente...con sospetto...
<<Perché devo capire se il mio amante può uscire dalla porta o devo nasconderlo nell'armadio!>> ride...ride lei...io da ride nun ce trovo proprio un...
<<Bionda io non farei certe affermazioni se non vuoi pentirtene!>>
<<Dici che dovevo mantenere il segreto...? Mi sa che hai ragione...>> continua
<<Emma!>> esclamo perentorio e forse un po' troppo ad alta voce dato che Samantha sta sistemando per l'ennesima volta i fogli nella fotocopiatrice appoggiata alla parete dove mi trovo anch'io
<<Ok...è che di là ci sono Mariella ed Elisa...abbiamo fatto una torta per Bes...>> 'mazza Bes c'hai già la suocera a casa tua che fa le torte co' tu' madre...questa storia finirà malissimo, è piccolo ancora...si sentirà oppresso, con le ali tarpate e avrà talmente bisogno di libertà che si sentirà soffocare e scoppierà sfanculando tutto e tutti
<<Quindi?>> chiedo forse un po' troppo scostante
<<Volevamo prendere la cena al Mc...però se non mi dici quando arrivate si fredda troppo...noi dobbiamo solo decorare la torta...e abbiamo finito col dolce...>> sospiro, mi sembrano tutti così sereni su questa relazione che mi sento quasi io quello strano che non la vede di buon occhio...
<<Facciamo così...voi finite la torta, prendete la cena al Mc e quando stai per arrivare a casa mi avverti e noi torniamo subito...ok?>> propongo
<<Perfetto!>> risponde entusiasta <<Allora ci vediamo dopo!>>.
Entro nel mio ufficio e lo trovo seduto al mio posto che fa un solitario sul computer, provocandomi una sensazione strana...un giorno potrebbe essere così davver...
<<Possibile che tu non abbia nemmeno un gioco figo qui sopra?>> si lamenta...poggio il pacchetto con la targa sulla scrivania e faccio il giro restando in piedi al suo fianco
<<Sai, di solito non mi serve per giocarci...>> incrocio le braccia fissandolo
<<Eh certo...avevi passatempi molto più fighi!>> ride...ma ve rendete conto!? <<Che c'è?>> domanda vedendomi immobile...no, dico vuoi che mi sieda dall'altro lato? Alzo le spalle e sposto il mento in avanti sperando capisca che deve lasciarmi il mio posto ed evitare di prendersi tutte queste libertà...<<Ahhh te vuoi sedè? Beh potevi dirmelo!>> esclama alzandosi e lasciandomi il posto <<Ho già aperto la cartella con le foto...ovviamente sono tutte fighe...>> no, ma fa pure come se fosse il tuo computer...tranquillo...
<<Bes ci sono delle informazioni riservate qui sopra!>> lo ammonisco, non può fare sempre come gli pare
<<Tipo i numeri con tutte le tipe che ti sei ripassato e i voti da uno a dieci?>> ride ancora mentre io sbarro gli occhi...ma per chi mi ha preso?
<<Tipo i contratti dei ragazzi e le tracce degli inediti!>>
<<Ah vabbè ma non li ho visti...nun me 'nteressavano!>> risponde sciallo...io nun je la posso fa! <<Comunque ho visto tutte le foto che ha scattato Carlo...so' fighe...però so' le stesse delle altre interviste...>> ma va? 'Na scopertona proprio!
<<Davvero?>> chiedo sarcastico
<<Daje che hai capito che volevo dì...nun je potemo chiede de metterce qualche effetto pe' farle sembrà un po' diverse?>>
<<Poi glielo chiediamo...>> dico sfogliando quelle foto avanti e indietro, non del tutto convinto di volerle usare per l'intervista...
Un messaggio fa squillare il mio cellulare...Emma...
"Stiamo tornando a casa ora, fingeremo di non esserci...siamo nascoste in cucina"
E poi sbucherete all'improvviso gridando sorpresaaa? Mah...nun so' tanto d'accordo su 'sta cosa, ma si sono impegnate tutto il pomeriggio per realizzarla e non mi va di essere io la causa della non riuscita della loro sorpresa per Bes
<<Chi è?>> chiede curioso Bes...ma nun te l'hanno mai spiegato il significato de privacy?
<<Mmm...uno di quei messaggini pubblicitari rompipalle! Che dici, torniamo a casa?>>
<<Come vuoi te...>> scrolla le spalle
<<Andiamo dai!>>
Apro il cancello automatico col telecomando che ormai è fisso nella mia macchina accanto a quello di casa mia...ce l'ha lasciato Bes un paio di giorni fa dicendo che comunque usciamo sempre con la mia ed era più comodo averlo sempre a portata di mano anziché andare a prenderlo in casa o farlo cercare ad Emma in borsa...io l'ho visto semplicemente come un altro dei suoi escamotage per legarmi a lui...a loro...ed ogni volta che fa un gesto come questo mi lascia un senso di felicità e di famiglia difficile da spiegare a parole...dentro casa si sarà accesa sicuramente la lucina che avverte che qualcuno sta aprendo il cancello ed Emma saprà così che siamo arrivati... 
<<Ma che nun ce sta nessuno?>> si domanda mentre si guarda intorno costatando che in effetti non c'è nessuna luce accesa, né alcun rumore che faccia presagire la presenza di qualcun altro oltre noi...cerco di rabbonirlo dicendogli di stare tranquillo, sapendo perfettamente che sono di là <<Ma tranquillo un corno...te pare che il figlio torna a casa dopo aver inciso la sua prima canzone con una major...ha preso il volo verso il mondo della musica e quella nun ce sta?>> sbraita sedendosi sul divano...mi avvio in cucina senza dirgli niente, sperando che mi segua reclamando la mia attenzione...in cucina Emma ed Elisa sono accanto al tavolo con la cena presa al Mc ed una torta con le note di cioccolato, faccio segno con la mano che entrerà a breve e loro mi sorridono...appena arriva Emma lo abbraccia immediatamente...me dispiace Elisì, la mamma è sempre la mamma...
Abbiamo appena finito di cenare, tra i racconti di Bes a sua madre che ogni tanto cercava di sorridermi senza farsi notare ed Elisa che elencava i numerosi difetti dell'olio in cui friggono le patatine del fast-food...Bes le ha anche detto che non si è mai rifiutata di andare al Burger quando è capitato che uscissero prima da scuola e lei gli ha prontamente risposto che è solo per farlo contento e non allontanarlo dai suoi amici...ripeto: finirà malissimo! Intanto se la godono...talmente tanto che dicono che vanno di sopra così Emma può riordinare in tranquillità...quella sta strabuzzando gli occhi, fra poco andrà a prendere i baby monitor che di sicuro ha conservato e li piazzerà uno in camera di Mattia ed uno in cucina...chissà com'era da piccolo...chissà se piangeva o se era un bambino tranquillo...se ha mai avuto qualche crisi d'asma, come me...se è mai capitat...
<<A che pensi?>> chiede abbracciandomi da dietro e lasciandomi un bacio sul collo...sposto la sedia più lontana dal tavolo, trascinandola sul pavimento, per permetterle di sedersi sulle mie gambe
<<A oggi...>> mento, non voglio dirle a che stavo pensando...non voglio rovinare questa giornata stupenda, sono qui...con loro...ora conta questo, poi vedremo...
<<Io...si, insomma...grazie...stai...stai facendo tanto per Bes...>> dice col magone...le asciugo col pollice una lacrima inesistente, solo per farle capire che non voglio che pianga...è una cosa bella quella che sta succedendo...certo, lo sarebbe di più senza tutte queste bugie di mezzo...ma sono sicuro che risolveremo tutto, troveremo il modo di uscire da questo labirinto, di sbrogliare la matassa ed avere un filo dritto senza nodi...mi sorride, quasi come se avesse intuito i miei pensieri...e non mi meraviglierei se fosse realmente così <<grazie!>> ripete prima di nascondersi nel mio collo e portare una mano tra i miei capelli, abbracciandomi
<<È tutto merito suo...io gli ho solo dato gli strumenti per fare ciò per cui è nato...>>
<<Non è così, e lo sai...tu...tu gli sei stato accanto, ad ogni passo che faceva...tenendogli la mano, sempre...ed io...>> l'incessante suono del mio cellulare rompe l'idillio che si è creato, costringendomi a prenderlo dalla tasca mentre mi maledico mentalmente per non averlo lasciato col silenzioso
<<Pronto...>> esordisco senza neanche vedere chi è, troppo impegnato ad imprecare tra me e me
<<Brigaaa>>
<<Samantha?>> chiedo perplesso...che vuole mo questa? A quest'ora poi...Emma, sentendo il nome, tenta di alzarsi dal mio corpo ma le arpiono la vita con un braccio trattenendola a me <<È...è successo qualcosa?>>
<<Volevo informati che ha appena chiamato la major...>> ma lavorare agli orari d'ufficio, fino al tardo pomeriggio e poi stop, je fa schifo a questi? <<l'intervista di domani è rimandata a metà settimana prossima...intanto dicono che serviranno sicuramente delle foto professionali...se riusciamo a fargliele avere per lunedì, massimo martedì...>> riusciamo...aridaje co' 'sti plurali...speriamo non abbia sentito Mimma se no so' cazzi...
<<Si, credo si possa fare...provvedo io. Grazie.>>
<<D'accordo...chiama se hai bisogno!>> ehhh come no!
<<A lunedì!>> si lo so che siamo ancora a venerdì sera, ma ho deciso che passerò il fine settimana con loro, senza andare a lavoro...ogni tanto lo facevo pure prima...come no? Ma sì...per esempio quando...quando...vabbè prima lavoravo pure de domenica, mo nun me va! Potrò fare come me pare a me?! <<Dove volevi scappà?>> chiedo alla bionda sorridendo, prima di darle un morso sul braccio
<<Volevo lasciarti in intimità con la tua segretaria...>> replica sprezzante
<<Gelosona...>> la canzono
<<Smettila di fare il cretino...>> sbuffa lei...sghignazzo per la sua gelosia...la adoro quando fa così, quando mi reclama come suo, quando etichetta le altre come semplici squinzie che sono passate a scaldarmi il letto mentre io aspettavo lei...sempre e solo lei...
<<Viè qua...>> dico dolce facendola alzare e piazzandola esattamente di fronte a me, prima di trascinarla di nuovo sul mio corpo, a cavalcioni
<<Se scende Bes...>> tenta di dire considerando la posizione non proprio consona, non sapremmo di sicuro come spiegarla né tantomeno potremmo mai essere così veloci a staccarci sentendolo nelle scale...ma adesso cerco di allontanare questo pensiero, voglio solo concederci un attimo di intimità...solo per poco...per farle capire quanto mi sia mancata oggi...
<<Bes è con Elisa, non credo pensi a noi in questo momento...>> puntualizzo, e poi mi fiondo sulle sue labbra, infilo le mani sotto la sua maglia accarezzandole la schiena mentre lei ha poggiato i piedi sui pioli laterali della sedia, stringendosi di più a me e sfregandosi sul mio corpo...passa la lingua sul mio collo, dietro l'orecchio...sposto la testa verso l'alto portando le mie mani sul suo fondoschiena e tirandola ancor di più a me...come se fosse possibile...credo che non passi più neanche l'aria tra noi...muovo la mano sulla sua nuca, costringendola a far scontrare le nostre labbra...le lingue che lottano tra loro...sposto la mano dalla nuca, facendola scivolare nei suoi capelli e poi le arpiono il viso, tirandolo da un lato per avere libero accesso al suo collo...
<<Non lasciarmi segni...>> ansima mentre porta la mano sul bottone del mio jeans, stringendo il bordo nel pugno...
<<Potrò lasciarti tutti i segni che voglio quand...>> sobbalziamo, guardandoci intorno spaesati mentre il citofono suona per la seconda volta...sospiro...Emma si alza veloce andando a vedere chi è...
<<È il padre di Elisa che è venuto a prenderla!>> esclama guardandomi...per un soffio! Meno male che siamo stati interrotti altrimenti avremmo fatto una strage.
Illumino il cellulare per controllare l'ora...le due e venti...Bes dorme sicuro, esco furtivo dalla camera degli ospiti per dirigermi nella mia preferita al piano di sopra...faccio le scale quatto quatto che neanche Lupin, camminando sulle punte...giunto davanti alla sua porta mi guardo dietro le spalle e sgattaiolo dentro...ma che dorme? Ma noo! La vedo girarsi dall'altro lato...e poi di nuovo da quello dove mi trovo io...irrequieta...si gira a pancia in su...posa il braccio sugli occhi e si gira di nuovo...apre gli occhi leggermente e sorride
<<Ciao...>> sussurra...mi avvicino di più al letto, lei scosta le coperte...
<<Buonaseraaaa...>> faccio il cretino
<<Che ore sono?>>
<<Saranno le due e mezza...>> rispondo col suo stesso tono appena percettibile...sorride, buttandomi le braccia al collo accoccolandosi su di me...mi lascia baci sul petto, coperto dalla maglietta leggera <<Sai che quello scherzetto di Bes per cui tu dormivi nuda nun me pare malaccio come idea?>> rido piano mentre infilo le mani nell'elastico posteriore del pantalone, tirandola più su...il movimento mi provoca un gemito incontrollato...sorride giocando con la mano nei miei capelli...passo le mie sulla sua schiena...lei intanto strofina l'unghia dell'indice sulla parte più intima di me, leggera...quasi impercettibile...trattengo il fiato e lei riprende il suo movimento leggiadro, sfiora, poi si ferma...poi sfiora ancora <<Mi distruggi così...>> le rivelo annaspando, cercando una frizione maggiore...le sue labbra che si scontrano leggere con la mia guancia, lasciando una scia di baci, fino ad arrivare alla bocca...il mio ghigno mentre lascio la dolce tortura dei suoi denti sul mio labbro inferiore per sbottonarle il pezzo di sopra del pigiama...è senza reggiseno ed impazzisco per quelle due rotondità così pronunciate a contatto con le mie mani...sfrego il pollice sull'estremità del seno destro...sta per dire qualcosa quando il rumore dello sciacquone ci fa immobilizzare di botto...trattengo il respiro come se fuori dalla camera fosse percepibile anche quello...lei ha gli occhi sbarrati, si riabbottona in fretta il pigiama, neanche fosse il problema principale...sentiamo il clac dell'interruttore della luce che si spegne...eravamo così presi da noi da non aver sentito nulla prima, né i suoi passi nel corridoio né l'interruttore che si azionava per accendere la luce...Emma mi rassicura che non viene mai in camera sua, ma non sono tranquillo per niente e, per quanto stia tentando di mantenere la calma, non lo è neanche lei... <<Torno giù...>> dico quando sento il rumore di una porta che si chiude, presumo quella di camera sua
<<È tornato a dormire...>> conferma lei
<<Si, ma è sveglio...e non possiamo sapere tra quanto si riaddormenta...meglio che vada...>> le lascio un bacio stampo...lei mi guarda corrucciata, sorrido triste prima di tornare al piano di sotto.
Un tizio che ha un bimbo piccolo sarà sveglio alle otto e mezza del mattino, giusto? Mo controllamo subito...purtroppo sono costretto a rivolgermi di nuovo a lui, le foto scattate per le altre interviste sono le sue e non mi sembra etico che le modifichi qualcun altro, quindi per l'ennesima volta mi ritrovo a dover mettere da parte me stesso per quel disgraziato che dorme al piano di sopra e che, inconsapevolmente, interrompe ogni momento di intimità con sua madre. Oddio, inconsapevolmente mica tanto...ultimamente sembra che lo faccia a posta a piombare nei momenti meno opportuni palesando la sua presenza...se non fossi sicuro che siamo stati attentissimi ogni volta, giurerei che ci ha sgamati...
"Carlo chiamami appena puoi, ti devo chiedere una cosa per delle foto" formale, distaccato ma educato...me pare che possa andà! Che è? Già squilla il telefono? Ma che già me sta a chiamà? Vabbè appena puoi non significa al secondo comunque eh!
<<Carlo...>> esordisco
<<Buongiorno...dimmi...>>
<<Ecco io volevo chiederti...sai quelle foto che hai fatto a Bes, no?!>>
<<C'è qualche problema?>> oltre te? No nessuno...
<<In realtà volevo chiederti se puoi apportare qualche modifica...deve fare un'intervista per una major e non vorrei riproporre le stesse pari pari...>>
<<Che problema ce sta? Ne scattiamo altre no? Pure oggi pomeriggio se vi va bene...sono libero...>> no ma frenamo 'sto entusiasmo che nun me pare er caso
<<No ma io...non vorrei metterti in difficol...>>
<<Nessun problema! Tranquillo!>> mi interrompe...ma perché me caccio in questi guai...? Perché me rovino con le mie stesse mani? Perché?
<<O-ok...allora ci vediamo più tardi...>>
<<Il tempo di organizzarmi e ti mando un messaggio con l'orario in cui sarò alla Label...a dopo...>> a dopo un c...
<<Ciao!>> sospiro...ma vedete voi se io me devo intossicà il sabato appresso a questo!
<<Però...me urta non sapere le cose tue...>> sto discutendo con Emma che stava a cantà 'na canzone che io non conosco...oh ma se scopro che è la sua e l'ha dedicata a qualcuno saranno cazzi! Ho svegliato Bes per dirgli che andremo a tagliare i capelli e a comprare qualche completo nuovo per fare le foto oggi pomeriggio...l'altra volta ha scelto le cose più fighe che aveva, le altre non gli piacevano per lo shooting...così ho pensato che passeremo la mattinata in giro insieme...tanto Emma deve organizzarsi con Francesca per la cena di questa sera...che poi vorrei capì da dove je venuta st'idea a quello! Perché fa' 'na riunione de famiglia allargata per festeggià...? C'è qualcosa che non mi quadra ed ho il timore di scoprire cos'è...
<<Sai quello che voglio che tu sappia...>> ma me po' risponne così?
<<Che stronza che sei... io te distruggo>>
<<Veramente stanotte sono io ad aver distrutto te...>> allude...eh certo, ringrazia quello lì che je venuto in mente de alzasse, se no non so che te combinavo!
<<Infatti vojo mori n'altra volta...>> rispondo...facendole chiaramente intendere che finirà molto diversamente da come è finita questa notte!
Siamo passati dal barbiere...un amico mio...de solito è contento de vedemme ma stamattina je presa l'ansia...per poco non ci cacciava...solo perché gli ho dato qualche piccolo, insignificante suggerimento mentre tagliava i capelli a Bes...ho approfittato anch'io per una spuntatina e poi ci siamo allontanati in macchina dal centro...ho pensato che il centro commerciale fosse l'ideale per fare prima e trovare ogni genere di abbigliamento, quindi ora stiamo girando alla ricerca dei capi perfetti per oggi...Bes sta provando una giacca che gli ho appena passato, di un blu acceso...ma non mi piace come gli cade...
<<Faccio un giro...vedo se ne trovo un'altra...>> mi avverte dopo il mio parere negativo, prima di iniziare a girare per il negozio
<<Oh Mattì, esco un attimo fuori che devo fare una telefonata e prendere le sigarette al tabacchino...arrivo subito>> invento...in realtà c'è un negozio qui di fronte che ho adocchiato prima e che ha qualcosa in vetrina che sarebbe perfetto su Mimma...
<<Buongiorno, senta potrei vedere quel vestito in vetrina?>> chiedo alla commessa indicando il capo che fa bella mostra di sé all'angolo dell'ampia vetrata
<<Certo, che taglia le prendo?>> mi sorride lei
<<Oddio c'è Brigaa! Brigaaaa!!>> ma noooo, ma perché?!!
<<Una media dovrebbe andar bene...>> informo la ragazza dietro il bancone, che mi guarda comprensiva <<Ragazze, non c'è bisogno di fare questo fracasso...>> sorrido forzatamente...nun me devo fa sgamà da quell'altro che se sta provando tutte le giacche del negozio di fronte...mentre faccio le solite foto con entrambe, la ragazza torna col vestito
<<Perfetto!>> dico guardandolo e pensando a come potrebbe starle...lascio la carta di credito per il pagamento ed autografo alle ragazze il biglietto da visita del negozio che hanno preso...uno a testa...daje che me devo muove
<<Per chi è?>> chiedono guardando il vestito che la commessa mi sta ripiegando ed infilando nella busta con impresso il loro marchio
<<Mia sorella...>> sorrido...ma i ca...cavoli vostri?
<<È bellissimo!>> esclamano sognanti...si, lo è...e lo sarà ancor di più addosso a lei.
Fortunatamente accanto al negozio c'è l'uscita laterale che mi permette di raggiungere in fretta e furia il parcheggio, lasciare la busta nel portabagagli, tornare dentro, fermarmi al distributore automatico, prendere un pacchetto di sigarette al volo e tornare da Bes...fiù!
Emma sta sparecchiando mentre Bes sta mettendo in un piccolo trolley quello che abbiamo comprato per portarlo alla Label...la vedo stranita e le vado dietro, abbracciandola e chiedendole cos'abbia...
<<Era necessario farsi i capelli uguali?>> mi chiede seria
<<Non l'abbiamo fatto a posta...davvero...>>
<<Seh certo!>>
<<Oh! Dico sul serio!>> insisto girandola verso di me, trovandomi il suo volto a qualche centimetro dal mio <<Perché è un problema?>> la stuzzico...
<<Co...come perché?>> eh perché? E, soprattutto, perché sei così in difficoltà per una domanda così semplice? <<Perché...perché alla Label già lo vedono sempre con te...ora penseranno sicuro che è raccomandato!>>
<<Per un taglio di capelli?>>
<<Si, per un taglio di capelli...>>
<<Secondo me...non è questo il motivo...almeno non sol...>>
<<Brì! Annamo allora?>> sobbalzo...ma che cazzo!
<<Ehm...si...andiamo...>> ecco, affrontamo pure quell'altro adesso!
Fortunatamente lo shooting si è concluso abbastanza in fretta, Bes ha più dimestichezza rispetto alla prima volta...ed è meno ostile nei confronti di Carlo, quindi la pratica si è conclusa alla svelta...come si dice, via il dente via il dolore, no?
-------- Siamo appena entrati alla Label e Carlo non è già qui ad attenderci come l'altra volta...tiro un sospiro di sollievo guardando l'orologio, manca ancora un quarto d'ora, mi guardo intorno pensando che in questo modo ho tutto il tempo di prepararmi psicologicamente al suo arrivo...
<<Iniziamo bene!>> si lamenta Bes non vedendolo in giro
<<È presto ancora...siamo in anticipo...>>
<<Mbè? L'altra volta stava qua tre ore prima!>> il solito esagerato
<<Vedrai che ora arriva...>> che poi non vedo tutta questa fretta, con calma...ce sta tempo...io non sono pront...
<<Buonasera!>> ecco qua! Tutta colpa de 'sto disgraziato che gufa! Statte zitto, no?!
<<Carlo!>> saluto freddo...lui sorride, che c'avrà da sorride io non lo so <<Andiamo nella sala riunioni come l'altra volta che mi sembra ci siamo trovati bene...>> propongo avviandomi <<Samantha non ci sono per nessuno!>> ordino alla mia segretaria che sorride urlicchiando un va bene con una voce troppo da gallina strozzata per i miei gusti
<<Bene, Bes...quando vuoi iniziare io sono pronto...>> dice il fotografo che ha cacciato dalla borsa la sua reflex ultima generazione e schiacciato un paio di tasti per sistemare qualcosa
<<Allora...>> dico poggiando il trolley sul grande tavolo che troneggia al centro della stanza e aprendolo <<abbiamo preso questi...>>
<<Ah ci siamo dati di nuovo ai completi eleganti!>> sorride Carlo guardando il ragazzo di fronte a noi che lo guarda con aria di sufficienza <<Si, credo vadano bene...anche se non mi avete detto su che genere vi servono...>>
<<In realtà non ci hanno dato direttive...>> rispondo <<ma considerando che comunque si tratta di un duetto con un artista pop o ci conformiamo o facciamo esattamente il contrario...>>
<<Mi sembra che non ci sia nulla che faccia pensare di scattare foto ad un rapper...>> evidenzia notando la tipologia di vestiti che erano nel trolley
<<In effetti no...>> constato
<<Quindi ci uniformiamo all'artista pop?>> domanda
<<Qualcosa di un po' diverso?>> storco il muso...portando le labbra da una parte all'altra...non convinto di fargli fare foto così classiche...Carlo sembra stia pensando a qualche strana composizione astronomica talmente tanta la concentrazione che gli si legge sul volto...
<<Io direi di scattare un paio di foto alla Jean-Paul Belmondo e qualcuna alla James Dean...>> io direi che te sei capito solo te!
<<E chi so' mo questi?>> chiede sconvolto Bes...in effetti ha ragione...
<<Erano due attori...>> gli rispondo <<Nun te li puoi ricordà...manco ero nato io quando è morto Dean>>
<<Allora...calma!>> dice enfatizzando il gesto portando le mani in avanti <<Tu mettiti il completo...questo nero con la camicia bianca...al resto ci penso io...>> è proprio questo il problema...che al resto tu ci pensi un po' troppo! Bes acconsente non troppo convinto...mentre noi lasciamo la stanza...
<<Vorrei scattare fuori se non è un problema...>> mi propone Carlo
<<Fuori?>> replico stranito
<<Si...c'è una bella luce a quest'ora...facciamo qualcosa di diverso...>>
<<Vedi te...>> accordo non troppo convinto
<<Eccomi...>> ci raggiunge Bes
<<Ok...andiamo!>> esclama Carlo dirigendosi verso l'esterno
<<Andiamo...dove?>> mi chiede Bes turbato
<<Scattiamo fuori>> rispondo con un espressione confusa alzando le sopracciglia e storcendo le labbra verso il basso.
Carlo si sta guardando intorno, spostandosi per rendersi conto forse della luce...mah...io mica so' tanto convinto de quello che sta a fa...
<<Possiamo utilizzare la panchina>> asserisce...eh? La...la pa-panchina...quella panchina? Per le foto di Bes...? All'affermazione di Carlo è sparito tutto quello che c'è intorno a me...niente è più come ora...la Label non è una costruzione di tre piani moderna e ristrutturata, ma si trova in un edificio che sarà poi dichiarato non agibile dalle autorità competenti e quindi abbattuto...si trova in un condominio e questo è il cortile interno, unica cosa rimasta intatta come allora...a parte qualche lavoretto di manutenzione...quella panchina però è sempre stata lì...momentaneamente tolta per permettere i lavori e poi riposizionata dov'era...ci sono due ragazzi...due ragazzi che non riescono a trovare un equilibrio, che si nascondono, che non possono essere una coppia normale, che non ci riescono...ma che si amano...tanto...li vedo sorridere insieme di un traguardo raggiunto...litigare per una gelosia infondata...scannarsi perché due caratteri forti come i loro o vedono bianco o nero...baciarsi perché si sono mancati...e poi vedo una ragazza bionda, bellissima...piangere perché il suo ragazzo è per il resto del mondo quello di un'altra...perché è testardo e vuole fare a modo suo, anche se comporta dei rischi...delle delusioni cocenti...piange perché lei vorrebbe aiutarlo ma si scontra ogni volta con il muro che alza lui quando qualcuno si immischia troppo nelle sue cose e lei quel muro non riesce ad abbatterlo, non come vorrebbe...piange perché quello che considera l'amore della sua vita ha fatto un'altra cazzata delle sue, ferendola...ogni volta un po' di più rispetto alla precedente...quella panchina racconta noi, come nessun altro...noi e il nostro amore, che a volte mi è sembrato così sbagliato da essere dannatamente giusto... <<Briga?>> mi ridesto...siamo di nuovo nel cortile moderno, alla mia destra c'è la porta trasparente, ad apertura automatica, con la H impressa...solo l'iniziale di quello che era una volta, perché l'inizio andava bene...lo spirito con cui è stata fondata, dare una mano ai ragazzi emergenti, era più che nobile...purtroppo poi tutto si era perso per strada <<Brigaa?>> mi chiama di nuovo il fotografo
<<Scusate...stavo...stavo pensando ad una cosa...>> mi giustifico
<<Dicevo che possiamo utilizzare la panchina...>> Bes...le foto su quella panchina...come faccio a negarlo? Come la giustificherei una scelta del genere?
<<S-si...>> dico incerto
<<Tutto ok Brì?>> mi chiede Bes
<<Si si tutto a posto...>> rispondo turbato, infatti lo vedo guardarmi non convinto di ciò che ho detto
<<Allora Bes mettiti seduto all'estremità...verso di me...si, così...una mano sotto il mento...perfetto...poi ci aggiungo uno sfondo più da centro città...un negozio di fiori...o uno con le vetrine scure>> spiega mentre scatta...per me basta che ci sbrighiamo perché vederlo su quella panchina mi fa un effetto stranissimo
<<Per le modifiche...cioè le foto sarebbero per lunedì, massimo martedì...magari se devono essere modificate non ce la fai per temp...>>
<<Non preoccuparti, ci riesco...>> ah, figurati! <<Bes ora in piedi...poggia solo il piede...più da figo...si, così...proviamo con la mano in tasca...ok...va bene...>> sto con le braccia incrociate a sorvegliare il lavoro...anche se non ce ne sarebbe bisogno...
<<Allora mi vado a cambià...>> sta dicendo Bes...mazza sto seguendo benissimo devo dì!
<<Ci presteresti la giacca?>> mi chiede il fotografo
<<Questa?>> indico quella di pelle che indosso
<<Si...se non è un problema...>>
<<Figurati...ormai me le rubate sempre!>> sorrido, pensando che anche l'altra volta avevamo utilizzato il mio giubbotto...sorride anche Carlo...vabbè ma io stavo a sorride pe' Bes co' la giacca mia Roscio...nun te fa strane idee che noi c'avemo sempre 'n sacco de conti in sospeso!
<<Eccomi qua...>> è tornato con una maglietta bianca semplice e i jeans scuri...gli porgo la mia giacca <<me la devo mette...?>> io e Carlo annuiamo in sincrono...che pomeriggio de merda! Abbiamo scattato anche queste...l'ha fatto sedè pe' terra...appoggiato al muro...dice che ce metterà un cancello arrugginito e un effetto tipo seppia...gli ha fatto poggiare la mano sul ginocchio e noto solo ora che gli anelli che sta indossando sono sempre più simili ai miei...si, insomma, quando è arrivato qui la prima volta portava delle semplici fascette o degli anelli con motivi a catena...ora invece ne ha uno della stessa forma del mio con una pietra nera...ne avevo uno abbastanza simile, credo di averlo regalato a qualche fan durante una serata in discoteca...
<<Abbiamo finito!>> ci congeda Carlo...e meno male! -------------
Ad un tratto quel matto nun è sparito dalla Label? L'ho cercato ovunque...oh il tempo de annà 'n attimo in ufficio, dove è piombato Francesco che non ha fatto altro che dirmi che ha passato la notte da Monica, che non posso capì...si, ok, ma a me!? Riscendo e non lo trovo più...Samantha mi dice che l'ha visto uscire...ogni tanto è utile questa...mi precipito fuori e lo vedo che sta uscendo dal bar, tutto sorridente, salutando...eh? La stagista? Hai capito il pischello...daje ma smettila de fa il figo e torna qua che c'avemo da fa!
<<Pronto...>> rispondo al telefono che ha preso a squillare, mentre quello ancora se trattiene fuori dal bar
<<Mattì!>>
<<TheMaestrooo! Dimme>>
<<Me serve un favore...>> mi chiede
<<Che problema ce sta!>>
<<Visto che qualcuno se lamenta per lo studio di registrazione...uno a caso, eh>> mi canzona <<l'ho lasciato per andare a provà in quello de 'n amico mio...solo che mo l'ho chiamato e dice che se ne parla fra una settimana perché stanno a fa dei lavori...>>
<<E io che posso fa? Magari chiamo qualcuno che conosco pe' vedè se potemo affit...>>
<<No, te volevo chiede se potremmo provare alla Label...se tratterebbe de due tre giorni che ho liberi settimana prossima, come mi ero accordato con Emma...>> Emma in giro per la Label...ehm...poro me, ma non posso dire di no a Mario
<<Certo...nun ce stava mica bisogno de chiede!>>
<<Grazie Mattì! A stasera...>>
<<Stasera?>> domando stranito
<<Si, la cena...nun se fa più?>>
<<Ahhh! Si, si...sai che ogni tanto nun ce sto co' la testa!>> lo saluto...la cena eh...e così ha invitato anche Mario...vorrei solo capì che ha in mente...lo guardo raggiungermi...io lo so che quella tua testolina sta architettando qualcosa...e so anche che non mi piacerà!
Parcheggio nel patio scendendo immediatamente dall'auto, scende anche lui dirigendosi subito in casa...per tutto il tragitto non ha proferito parola, a stento mi guardava...ogni tanto lanciavo un'occhiata al pacchetto appoggiato sul cruscotto che contiene la sua targhetta...è strano che, impiccione com'è, non mi abbia chiesto di cosa si tratti...è strano che sia così taciturno...sembra quasi preoccupato e sono quasi certo che sia per questa maledetta cena...ma perché l'ha organizzata dico io, perché?
Mario è già a casa di Emma con mia sorella, Bes si congeda dicendo che va a cambiarsi per cena...perché ce sta bisogno del frac? Sarà peggio dell'apocalisse già lo so, conoscendo il soggetto...sto per chiedere ai due ospiti cosa facciano già qui quando il ragazzo riscende e torna in salone
<<Che è successo?>>
<<Devo...devo andare un attimo da Giorgio...è urgente...lunedì c'è compito di italiano ed io non ho gli appunti...>>
<<Ti accompagno...>> mi propongo immediatamente
<<No, nun te preoccupà...io massimo un'oretta e sto qua...anche perché me devo preparà per la cena...>>
<<Se non vuoi andare ti faccio una giustifica per lunedì...>> suggerisce Emma
<<Ehm...no, meglio de no...se no poi lo devo recuperà da solo...vado!>> apre la porta e sta per uscire quando torna indietro <<Ah, nun c'ho tasche! Nun me le porto le chiavi...tanto voi state qua, no?!>> e ci lascia qui impalati precipitandosi fuori di casa...mah!
<<Ma voi che fate già qui?>> chiedo ai due...Emma intanto è andata in cucina a controllare qualcosa...
<<Siamo venuti a vedere se serviva una mano...stavo venendo alla Label per chiederti quel favore ed ho trovato Ginevra che stava andando a prendere l'autobus per venire qui...così le ho dato un passaggio...>>
<<Quel catorcio di motorino...mi ha lasciata a piedi un'altra volta!>> si lamenta mia sorella
<<Ma cambialo no! Io non capisco perché ti ostini a tenerlo!>>
<<Perché si!>> si impunta...e quando fa così è meglio lasciarla perdere...Emma torna da noi in salone e mi sorride raggiungendomi sul divano, la trascino sulle mie gambe afferrandole il braccio e le lascio un bacio sulla guancia
<<Quindi eri già qui quando mi hai telefonato!>> chiedo rivolto al mio chitarrista preferito...in effetti, riflettendoci, non potrebbe essere altrimenti...
<<Si...>> risponde incerto guardando Emma che prende subito parola
<<Ho detto io che era meglio che fosse lui a chiamarti...sai non sapevo se ci fosse Bes nei paraggi...e così...>> e così abbiamo sempre il solito problema, basterebbe dirglielo cavoli! E toglierci tutti questi impicci e sotterfugi...! Ma invece no! Lei ha paura...paura che il figlio la prenda male, paura che dovremmo passare un periodo separati per dargli modo di abituarsi all'idea, paura di fare passi indietro...paura, solo una stupida e logorante paura!
<<No...non c'era...hai fatto bene, comunque>> eh certo...nella situazione in cui versiamo è d'obbligo stare attenti anche alle telefonate...io stesso ho evitato di risponderle dal mio ufficio, preferendo rimanere nell'atrio, avendo così una panoramica chiara di chiunque entrasse o lasciasse l'edificio...mi guarda mortificata, ben conscia che se fosse per me la situazione sarebbe già risolta e non si riproporrebbe ogni volta la necessità di ricorrere a tali mezzucci... le sorrido per rincuorarla e le do un bacio a fior di labbra...la sua mano si sposta sulla mia schiena, accarezzandone lievemente la parte bassa a confine con il bordo del jeans... <<Potete venire quando volete a provare alla Label...>> affermo rivolto a Mario
<<Grazie fratè...sarà solo per poco, il tempo che il mio amico termini quei lavori di ristrutturazione che ti dicevo prima...>>
<<Nun ce sta problema, davvero!>> gli faccio un occhiolino
<<Ok...allora se va bene anche per Emma lunedì mattina ci vediamo direttamente lì!>> prospetta
<<Si...si, va bene...>> conferma mentre l'indice traccia il contorno della cintura prima di spostarsi sulla schiena e poi di nuovo sull'accessorio di pelle nera che indosso
<<Si...>> deglutisco
<<Ok...>> dice Mario
<<Lu-lunedì...>> gli fa eco Emma...ehm...
<<Marioooo!>> urla Ginevra all'improvviso <<Ci siamo dimenticati di chiedere al meccanico quando potevo andare a ritirare il motorino!>> continua portandosi una mano sulla fronte <<Su, andiamo un attimo!>> termina scattando in piedi e forzandolo ad alzarsi tenendogli la mano
<<No ma è sabato...è chiuso sicuro...l'ha solo portat...>>
<<So dove abita!>> insiste trascinandolo <<Ragazzi noi torniamo tra...tra poco...più o meno tra quanto torna Bes...ciao, a dopo>> e si chiude la porta di casa alle spalle mentre Emma scoppia a ridere
<<Ma qua so' tutti matti...!>> sospiro
<<Ci hanno lasciati soli...>> sussurra lasciva...
<<Dici che l'hanno fatto a posta?>> insinuo malizioso infilando una mano sotto la maglia lunga che indossa e carezzandole la schiena
<<C'era una tensione che si tagliava col coltello...>> afferma mentre gioca con la fibbia della mia cintura
<<Ah si? Non mi sono accorto...>> mento
<<Bugiardo...>> sussurra tuffandosi sul mio collo e lasciando baci umidi qua e là...scavalca le mie gambe con la sua, piazzandosi a cavalcioni su di me...le sue mani che vanno nei miei capelli...le mie che le accarezzano il fondoschiena mentre me la strofino addosso...tenta di togliermi la maglia
<<Non sappiamo tra quanto rientra Bes...>>
<<Ha detto un'ora! È presto ancora...>> dice languida tentando di nuovo
<<È meglio se ce li lasciamo i vestiti...>> insisto sottovoce intrecciando le sue mani alle mie e lasciandole sospese in aria...poggia la fronte sulla mia e si morde un labbro, indecisa se darmela vinta o meno...sfila le mani dalle mie per portarle di nuovo sulla fibbia della cintura
<<Beh...>> sussurra maliziosa mordendosi un labbro in modo evidente <<questa devo togliertela per forza...>> continua con lo stesso tono...apro le braccia in segno di resa...lei intanto ha già aperto la fibbia e sta decidendo se sbottonarmi il jeans o farmi morire lentamente...deglutisco a vuoto quando poggia le mani sulla patta...le afferro la nuca...voglio assaporare le sue labbra, voglio che smetta di mordersele...voglio farlo io...voglio che...bip-bip...che cazzo è? Bip-bip! Emma si solleva di scatto dal mio corpo correndo verso la cucina...ma che cazzo!? Il suono intanto continua insistente
<<Cavolo l'arrosto!>> dice ad alta voce...ma te pare il momento de pensà all'arrosto? Qua fra poco arrivano tutti! Nun ce sta tempo de pensà a cucinà! Io sono in pessime condizioni...ma nun c'hai un briciolo de umanità?! La raggiungo, intenzionato a fregarmene dell'arrosto e continuare da dove abbiamo interrotto...e Samantha con la telefonata, e il padre di Elisa che la viene a prende, e Bes che va in bagno alle tre de notte...e mo l'arrosto...ma vaffanculo! Me sembra de esse ritornati agli inizi quanno ogni volta ce interrompeva qualcuno! La vedo che sta spegnendo il forno mentre sul piano cottura fa bella mostra di sé una teglia fumante...la poggia su un lato, prendendo un pentolino dal pensile sopra la sua testa e mettendolo su uno dei fuochi...prende un mestolo dal cassetto, la farina ed una presina...ma davvero sta a finì de fa l'arrosto mo...?!
<<Ma te pare il momento?>> le dico abbracciandola da dietro e tentando di mantenere un tono dolce anche se in realtà sto pensando solo agli infiniti modi in cui potrei farla mia
<<Devo fare la salsina, altrimenti non faccio in tempo...>> si giustifica, inclinando la testa e lasciandomi un maggior accesso al suo collo...spengo il gas che aveva appena acceso lei e le poggio le mani sui fianchi, stringendola al mio corpo e facendole percepire la mia voglia di lei <<Matti...>> sospira portando la testa verso l'alto
<<Shh...la famo dopo...>> propongo facendole fare un paio di passi di lato in modo da spostarci dalla porta del forno...poggia le mani sul ripiano chiaro che ora ha davanti cercando di ritrovare un contegno...che al momento non ha...vuole esattamente quello che voglio io...la frena solo il suo esser ligia al dovere, il fatto di volere che sia tutto perfetto per la cena voluta da Bes...cerco di convincerla strusciandomi lievemente sul suo corpo, non che ci voglia poi molto...mi vuole...come la voglio io
<<Matti...>> ripete quando la mia mano sinistra si infila sotto la maglia e poi ancora sotto una delle coppe del reggiseno...le strizzo quello destro, passando poi il pollice sulla parte rosea...stringo l'estremità fra indice e pollice... <<Ah!>> strozza un gemito...e fa un respiro più profondo degli altri   
<<Lo so che mi vuoi...quanto ti voglio io...>> sussurro rauco al suo orecchio
<<Si...>> sospira lei...spingendo il suo fondoschiena verso di me e facendo dei movimenti lievi...tenta di girarsi, di portare il suo viso di fronte al mio, ma la blocco tra il mio corpo ed il piano della cucina
<<No no...>> dico malizioso sul suo collo...sento i suoi battiti accelerare sotto il mio palmo che è ancora sul suo seno...lo stuzzica, disegna cerchi immaginari e lo stringe...la mano destra intanto si infila tra il suo ventre ed il piano chiaro...oltrepassa l'elastico dei leggins e disegna linee rette tra le sue labbra...annaspa, spostando il suo bacino in avanti bisognosa di maggior contatto...le tiro verso l'alto il bordo superiore dello slip, costringendolo a stringersi e dividere in due la sua intimità...infilandosi nel mezzo...la frizione le provoca un gemito...porto un dito sul punto più sensibile, strofinando leggermente sul tessuto...sospira...le mani aggrappate sul bordo del ripiano...lascio il suo seno, infilo le mani nell'elastico dei leggins scuri e glieli abbasso...tiro giù anche lo slip...porta le braccia indietro cercando un contatto col mio corpo che non trova poiché le mie mani glielo impediscono...sbottono il mio jeans e lo abbasso leggermente...d'accordo che Bes non ha le chiavi ma quando tornerà suonerà il campanello e di certo non potremmo metterci un'eternità per andare ad aprire...lascio il jeans per abbassare lo slip e dare finalmente sollievo alla parte più intima di me...la mano sinistra arpiona il fianco della bionda tra le mie braccia, mentre un dito dell'altra sparisce tra le sue pieghe calde per assicurarmi che sia pronta...giro un paio di volte intorno a quel bottoncino eretto così sensibile
<<Mmm...Mattii...>> si lamenta lei quando il mio dito sprofonda nella sua intimità mentre porta le mani sui miei fianchi
<<Amore...>> le rispondo continuando a muovere in lei le mie dita...si muove col bacino in modo scomposto, intenzionata a far uscire il mio dito per lasciar spazio a me... <<ferma...>> sussurro dolce mentre le mie mani tornano entrambe sui suoi fianchi...le sposto un piede col mio, portandolo più verso l'esterno, in modo che le sue gambe siano più divaricate...piego le ginocchia...il braccio sinistro le circonda la vita...la mano destra fa dei brevi movimenti sul mio membro prima di condurlo in lei...lo strofino sulla sua apertura...
<<Ti prego...>> ansima muovendosi leggermente cercando di convincermi a sbrigarmi...si alza sulle punte per facilitarmi l'accesso...curvando leggermente il busto verso il bancone della cucina...sposta col braccio il canovaccio che vi era adagiato per poggiarsi più comodamente con le mani... <<Ahhhh...>> rilascia un gemito prolungato mentre sprofondo in lei...sto fermo un attimo per godermi la sensazione delle sue pareti strette intorno a me...lei intanto ha preso a muoversi, incapace di fermare il suo desiderio spasmodico di sentirmi muovere in lei...sta dondolando avanti e indietro mentre io sono praticamente fermo...la lascio fare...ruota il bacino...lo sposta più a destra...e geme...continuamente...ad ogni affondo sul mio corpo...la tengo dai fianchi in modo non troppo convinto per lasciare che si muova liberamente...seguendo il suo piacere che di riflesso diventa il mio...si ferma...il respiro pesante...le gambe che non reggono come vorrebbe per lo sforzo...sprofondo in lei, facendo scontrare la sua pancia col legno del bordo del top chiaro <<Ah!>> ripete quando affondo di nuovo nel suo corpo...le sue mani che scivolano in avanti sul ripiano...i suoi gemiti che diventano sempre più acuti...le ginocchia che mi tremano...mi muovo sempre più veloce...porta una mano indietro tra i nostri corpi e rallento prendendo atto che le mie spinte le fanno sfregare la pelle sul legno causandole fastidio...faccio un paio di passi indietro allontanandomi e trascinandola con me...stende le braccia per reggersi sul bordo chiaro formando un angolo retto <<Oddioo...>> sospira per la nuova posizione...sono più comodo anch'io con le ginocchia finalmente più stese...velocizzo i movimenti desideroso ed impaziente di arrivare al culmine...le stringo i fianchi mentre entro ed esco rapidamente dal suo corpo <<Così...s-si...>> il mio respiro si fa più affannoso...lei boccheggia in cerca d'aria...e geme sommessamente... <<Ahhhh...>> un gemito più acuto e prolungato degli altri...il suo respiro spezzato e il suo stringermi intimamente mi fanno capire che è all'apice...cerca di prendere fiato mentre io continuo a muovermi in lei...porta una mano indietro, questa volta non per rallentarmi...forma un cerchio con il pollice e l'indice stretti attorno alla base del mio membro...la frizione che si crea ogni volta che mi muovo in lei mi permette di raggiungere il culmine quasi immediatamente...sprofondo nella sua intimità restando immobile...facendo qualche scatto col bacino e lasciando che la mia essenza si trasferisca dal mio corpo al suo. Poggia la fronte sul suo braccio ancora teso, facendo respiri profondi, appoggio la mia sulla sua schiena riprendendo fiato...sento che è instabile sulle gambe, esco da lei lentamente provocandole un mugolio, la prendo tra le braccia...i leggins con lo slip ancora aggrovigliati alle ginocchia, la stendo sul divano lasciandole un bacio sulla guancia...chiude gli occhi, stanca. Vado in bagno dandomi una pulita veloce e ricomponendomi, magari dopo mi cambio la maglia impregnata di sudore...prendo un asciugamano piccolo dal cassettone sotto il lavello, ne inumidisco una parte con l'acqua calda...prendo anche il flacone di crema idratante e torno di là...apre gli occhi sentendo i miei passi e mi sorride radiosa...mi siedo al bordo del divano, all'altezza delle sue gambe...le scosto la maglia che si è abbassata e le passo la salvietta umida ripulendola dal mio piacere, prima di asciugarla col lato che non ho passato sotto l'acqua...le alzo gli indumenti, coprendola...alzo anche di più la maglia lasciando baci qua e là...la sua mano mi accarezza i capelli...lascio baci su tutta la pelle arrossata a causa dello sfregamento sul legno, prima di stenderci un velo di crema...mi guarda sorridendo per tutte le attenzioni che le sto riservando...chissà se mi sorriderai così anche dopo la cena...mi torna prepotente il pensiero che Bes stia progettando qualcosa che non ci piacerà affatto anche se non riesco a capire di cosa possa trattarsi...lei intanto si è alzata col busto, una gamba stesa dietro la mia schiena e l'altra allungata sulle mie...sono praticamente intrappolato...non che la cosa mi dispiaccia
<<Questi incontri fugaci si stanno rivelando interessanti...>> mormora sul mio collo abbracciandomi, prima di scoppiare a ridere...sorrido anch'io, in effetti la paura di essere scoperti...il dover fare le cose in fretta perché potrebbe arrivare qualcuno ha reso l'amplesso molto più intenso...
<<Vado a fare una doccia...a breve saranno qui...>> farfuglio sulla sua guancia
<<Vado a fare la salsina...e poi mi cambio anch'io...>> mugugna senza muoversi...il campanello la fa staccare <<dev'essere Bes...>> afferma prima di alzarsi <<muoviti ad andare in bagno...che gli dico sennò?!>> continua con voce stridula
<<Vado...vado...>> confermo alzandomi e prendendo asciugamano e crema per poi dirigermi verso la doccia.
Esco dal bagno, di nuovo pulito e profumato, e trovo Bes seduto al tavolo del salone che sta sottolineando delle fotocopie...
<<Tua madre?>> gli chiedo non vedendola
<<È a farsi la doccia...sono le sette passate...>> 'mazza di già?
<<Tu che stai a fa?>> domando avvicinandomi alla sedia dov'è seduto e sbirciando ciò che c'è scritto su quei fogli...Dolce Stil Novo...auguri!
<<Gli appunti che ho detto prima! Ho fatto le fotocopie dal quaderno di Giorgio...la prof. ha detto quali argomenti saranno oggetto del compito di lunedì...!>>
<<Ah già...il compito...>> in realtà pensavo fosse una scusa per uscire...fumare...vedere Elisa, invece davvero era da Giorgio per il compito di lunedì. Emma torna in salone, vestita di tutto punto, e si stranisce vedendo Bes seduto tranquillamente a tavola con l'evidenziatore in bocca che legge ciò che dicono gli appunti
<<Mbè?>> chiede
<<Cosa?>> dice lui di rimando guardandosi intorno
<<Hai organizzato tutto tu...te vuoi andà a lavà...a vestì?>>
<<Ah! Si...si ora vado...vabbè finisco domani...>> risponde sistemando i fogli tutti insieme e sparendo di sopra
<<Ma come siamo belle...>> mi complimento arpionandole i fianchi...arrossisce... <<magari questo bottone lo abbottoniamo mm?>> continuo chiudendole un bottone della camicetta lasciato aperto che fa intravedere troppo per i miei gusti
<<Potremmo chiuderla tutta!>> sbuffa lei seccata
<<Sarebbe perfetta!>> sorrido paraculo mentre lei mi fa una pernacchia...alzo le sopracciglia <<Rifallo!>> la sfido e lei puntualmente ripete il gesto <<Ma io te magno!>> esclamo mordendole una guancia
<<Daiii!! Matti, si rovina il trucco!>>
<<Che me frega!>> ribatto spostandomi sul suo collo...porta una mano sulla mia nuca e l'altra nei miei capelli sospirando... <<Vado a prendere una cosa in macchina e arrivo...>> sospiro anch'io...possibile che di lei non ne abbia mai abbastanza?!
Esco di casa tra le sue proteste...quando rientro c'è un silenzio di tomba...unico rumore che lo interrompe è lo scrosciare dell'acqua della doccia...sarà Bes...lei è sul divano con un broncio adorabile...
<<Era necessaria questa cosa?>> chiede stizzita
<<Urgentissima...>> rispondo con un occhiolino <<questo lo poggio qui...>> dico mettendo nella credenza il pacchetto che era sul cruscotto
<<Cos'è?>> domanda subito curiosa di conoscere il contenuto di quel pacchetto
<<È la targhetta che certifica oro il singolo di Bes...>> rispondo soddisfatto mentre lei si apre in un sorriso meraviglioso e poi si porta le mani alla bocca emozionata <<ho pensato che gliela potremmo dare insieme domani...>> se sopravvivremo fino a domani, si intente...lei nel frattempo annuisce contenta
<<E nella busta?>> sorride birichina notando il logo impresso sopra
<<E nella busta...>> temporeggio <<diciamo che mentre facevo shopping con Bes ho visto una cosuccia e vorrei mi facessi vedere come ti sta...>> concludo porgendole il sacchetto...lo prende dalla mia mano e lo poggia sul divano, toglie l'adesivo trasparente, con impresso il logo, che tiene uniti i due lembi e sbircia all'interno prima di sollevare quel pezzo di stoffa
<<Oddio ma è...è bellissimo!>> esclama alzando le braccia per guardarlo nella sua interezza...se lo poggia poi addosso tenendolo con le mani, in un tipico gesto femminile, e sorride...lo poggia sul divano e mi butta le braccia al collo... <<Amore! Grazie, non dovevi...>> dice stringendomi a sé
<<Domani vediamo come ti sta...>> le dico guardandola negli occhi <<e come togliertelo...>> aggiungo malizioso al suo orecchio mentre arrossisce di nuovo...lo scroscio dell'acqua si è fermato, ci stacchiamo immediatamente per ricomporci prima dell'arrivo di Bes
<<Vado a metterlo nell'armadio...>> dice arruffando vestito e busta e sparendo di corsa su per le scale...il campanello intanto suona, vado ad aprire mentre Emma sta riscendendo...mia sorella con Mario...ma dove saranno stati tutto 'sto tempo?
<<Rieccoci!>> sorride Ginevra entrando in casa...Mario alza la mano in segno di saluto, imbarazzato...ma che ha?
<<Tutto ok?>> chiedo confuso
<<Ehm...si...>> tossisce Mario... <<tu...immagino...ehm...bene...>> sorride sotto i baffi...bah...
<<Emma! Siamo tornati...>> si rivolge mia sorella alla bionda <<che ne dici se ti aiuto ad apparecchiare...vedo che non hai avuto tempo di farlo...>> indica la tavola spoglia <<per cucinare ovviamente...>> aggiunge...l'ho notato solo io il tono malizioso? No, vè? Oddio questa chissà che ha detto al mio chitarrista!! Perciò quello sta tutto imbarazzato! Ma io dopo come minimo la strozzo...la vedo guardarmi in modo strano, come se volesse dirmi qualcosa...o almeno farmela capire...che lei sappia che intenzioni ha Bes? Non mi meraviglierei più di tanto visto il rapporto che hanno instaurato in così poco tempo...
Ci siamo...la tavola rotonda con tutti i cavalieri è completa...e a giudicare dai commensali non sarà per nulla una cena tranquilla...basterà una parola fuori posto per rompere tutti gli equilibri e dare il via ad una catastrofe.  

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