È la seconda volta che mi presento a casa sua...la seconda volta che assisto alla guerra tra la mia razionalità ed i miei sentimenti per lui...una guerra che la mia testa non ha mai vinto...e probabilmente mai vincerà...quando sono venuta qui la seconda volta avevo paura...tanta paura...i dubbi mi attanagliavano...il cuore mi batteva forte per l'emozione, però ero certa di voler stare con lui...di aprirgli di nuovo la porta della mia vita, ero certa che stavolta sarebbe stato diverso, stavolta mi avrebbe amata davvero...
Apre la porta...con l'asciugamano in vita e con una faccia visibilmente infastidita, probabilmente pensava che fosse qualcuno dei suoi amici, che talvolta arrivano a casa sua, per scolarsi una birra insieme o parlare di pezzi nuovi...invece stavolta sono soltanto io...
<<Che stronza che sei>> dice afferrandomi e tirandomi dentro l'appartamento...per poi baciarmi contento della mia sorpresa...<<sei venuta con la macchina? Da sola? A quest'ora...>> non gli lascio il tempo di finire, che subito lo bacio ancora...sfilandomi l'impermeabile che copriva il vestito che lui stesso mi ha regalato...un vestito che sapevo gli sarebbe piaciuto tantissimo vedermi indossare, soprattutto adesso...
<<Ma questo è...>> rimane stupito nel vedere che quel vestito mi sta forse meglio di quanto immaginasse, e forse dentro di sé si sta pentendo di avermelo regalato...<<naa...'sto coso non te lo metti più...mai più...>> fa no con il dito mentre io mi allontano un po'...per dargli modo di allargare la visuale su di me...
<<Non credo proprio Briga...mi piace troppo come mi sta questo vestito...>> strofino la mano sul tessuto che ricopre parte del corpetto...sicuramente troppo scollato per i suoi gusti...
<<A me...nun me piace manco per il cazzo...se vede tutto...come m'è venuto de pijarlo dico io?>> si agita per non aver pensato alle conseguenze del suo acquisto...si agita perché non ha valutato l'unica cosa certa, che se uscirò di casa con un vestito simile, il mio corpo sarà sotto gli occhi di tutti...e lui sbroccherà come al solito
<<A dire il vero mi piace che gli altri mi guardino...mi piace che ti dia fastidio mentre faccio la stronza...mi piace l'idea che vorresti ammazzare chiunque mi guardi con la voglia di portarmi a letto>> so che sto rischiando dicendo queste parole, so che sto provocando il suo lato oscuro...quello che amo di più...quello che è pazzo di me...
<<E dimmi un po'...>> avanza minacciosamente verso di me <<ti piacerebbe morire? No perché ho intenzione di farte fori...>> io rido di fronte alla sua frase...rido sapendo di provocarlo ancora di più...e lui mi tira fortemente verso di lui...ma io provo a divincolarmi...
<<Se c'è uno che morirà qui...stasera...sei tu...>> sussurro sulle sue labbra...prima di afferrare i lembi dell'asciugamano che ha attorno alla vita, slegarli e lasciarla cadere per terra...non ho bisogno di guardarlo...per sapere quanto questa situazione lo stia eccitando...non ho bisogno di chiedergli quanto mi vuole...perché i suoi occhi che brillano esprimono il concetto diretto...
<<Emma...sen...>> lo azzittisco con un bacio leggero...uno di quelli che lo urtano...mentre la mia mano giunge sul suo sesso...lo stringo leggermente indugiando sulle pieghe della sua pelle tesa...la mano libera invece scende dai suoi capelli piano piano verso il basso, accarezzando il suo petto, i suoi addominali evidenti...e raggiungendo anch'essa il punto più sensibile del suo corpo...<<ohh...>> non riesce a guardarmi...mentre la forza di allontanarmi viene a mancargli...non riesce a dirmi di smetterla...prova a spingermi verso di lui...ma glielo impedisco...<<perché?>>
<<Perché voglio così...>> stringo un po' di più le mie mani che non fanno altro che scendere e risalire sulla sua asta...
<<Cazzo...Emma...>> lentamente lo spingo verso la spalliera del divano...e lui prova a tirare giù la zip del mio vestito...ma gli impedisco anche questo <<...ma...ma chi l'ha...de...deciso che è co...così?>> sorrido prima di baciarlo...e far scivolare la mia lingua nella sua bocca...aumentando il ritmo del movimento delle mie mani...
<<Io ho deciso così...io>> lo dico sottovoce...vicino al suo lobo...mordicchiando un po'...quel lembo di pelle...lui chiude gli occhi e stringe le sue mani sulla mia vita, cercando di sfogare quel piacere...che le mie mani gli stanno provocando...sta cedendo al mio volere...alla voglia che ho da quando sono entrata qui dentro di vederlo morire...sta per sedersi sul bordo del divano quando io lo tiro senza staccare le mani da lui, provocandogli un sussulto, per farlo sedere su uno dei cuscini del grande sofà ad angolo...pensa che abbia cambiato idea, perché sul suo viso compare un sorriso, è convinto che finalmente mi sia decisa a concedergli quello che vuole di me...ed io glielo lascio credere...mi siedo a cavalcioni su di lui...permettendogli di spogliarmi da quel vestito che sta odiando infinitamente...le sue mani si muovono in modo frenetico e sembrano voler strappare il tessuto del suo regalo...la sua bocca è rigida...e la sua espressione assomiglia a quella di un leone che ha già adocchiato la sua preda...abbasso il bacino contro il suo, strusciandomi lentamente sulla sua eccitazione che ho volutamente fatto crescere a dismisura...
<<L'hai capito finalmente che qua decido...io...>> dice addentando il lato morbido di uno dei miei seni...e stringendo l'altro nella mano...<<muoviti...porca puttana...>> impreca a pochi millimetri dalla mia bocca...con l'affanno...le mie mani tornano alla base del suo sesso e lo indirizzano nel mio...non appena sparisce completamente dentro di me...sento il cuore leggero...una sensazione nello stomaco mi fa sentire bene...quel prurito al basso ventre sembra placarsi...venendo sostituito dall'adrenalina che generano in me le sue spinte...<<nun me guardà così...>> lo sa che non ha ancora vinto...che non sono ancora sua...infatti i suoi morsi sono sempre più eccitanti...spregiudicati...i suoi movimenti sempre più profondi, io continuo a muovermi poco...non voglio perdere il mio controllo...non adesso...mi sollevo e mi abbasso su di lui...un paio di volte, prima di baciarlo...e scendere nuovamente tra le sue gambe... <<anvedi che stronza...ma così non è giusto...>>
<<Ah sì? Io credo che sia giustissimo...>> affermo seminando baci lungo il suo sesso ormai gonfio per via dell'eccitazione non sfogata...ne lecco la punta turgida con dolcezza facendo sfiorare i miei denti sul prepuzio...
<<Basta te prego...>> si porta le mani sul viso...stravolto dall'attesa e dalla tortura a cui lo sto sottoponendo...<<amo...daje>> aumento la velocità dei miei gesti, continuando a succhiare il suo glande...che strofino contro la parete della mia guancia...sempre più profondamente <<cazzo...io dopo t'ammazzo>> minaccia con voce roca...le sue dita entrano nei grovigli dei miei ricci e spingono la mia testa verso di lui...facendomi capire che non riesce più a resistere...assecondo con la bocca i suoi movimenti più veloci fin quando non sento il suo nettare mescolarsi alla mia saliva ed un grugnito, a cui ha impedito di espandersi nella sala. Non ho nemmeno il tempo di alzare lo sguardo verso il suo volto provato dall'orgasmo che ha vissuto...che lui subito mi tira sul divano...mi guarda...e credo sia uno di quei momenti in cui potrei camminare sui carboni ardenti per scommettere che mi ama...prende l'asciugamano, lo stesso che prima lo ricopriva e che io ho lasciato scivolare a terra, e mi pulisce le labbra dolcemente...non vuole che pensi che abbia bisogno di questo da me, non sono solo un modo per ottenere il piacere più estremo...dal quale entrambi siamo attirati...io non sono come le altre di cui non gli importava...io sono sua...
<<Volevo farlo...>> ammetto sperando che si tranquillizzi
<<Lo so, per questo te pijerei a pizze...>> pure? Lo guardo in modo contrariato <<si, perché devi sempre fare di testa tua...invece di ascoltare...>>
<<Dovevo ascoltarti mentre mi dicevi di smetterla?>> non potrebbe dirmi di si...
<<Tu vuoi sempre avè ragione...sei impossibile>> ma intanto mica ha risposto eh
<<Io? Io? Ma ti rendi conto di quello che stai facendo in questi giorni?>> mi fa sdraiare con la schiena sulla seduta del divano e si posiziona fra le mie gambe...
<<Matti...smettila che stiamo parlando...>> lascia dei baci sul mio petto...stringendo i miei seni tra loro...
<<Amó...scazziamo dopo...>> abbassa la testa sul mio pube facendo scorrere la lingua nella fessura profonda della mia vagina...lo sapevo io...
<<No! Non devi...>> non voglio che pensi che ho voluto amarlo così per fargli fare la stessa cosa...<<Matti ho detto di no...>> lui alza la testa...contrariato dalla mia frase...
<<Tu hai detto di no? Beh 'sti cazzi Brown...>> abbassa nuovamente la testa ed aumenta la velocità con cui la sua lingua stuzzica il mio clitoride...togliendomi il fiato...facendomi urlare
<<Ooddioo...siii...>> mi muovo come se fossi posseduta su quel divano...provo con le mani ad agganciare la base del tavolino dietro la mia testa...ma purtroppo riesco solamente a far cadere un telecomando che era riposto sopra...lui aggancia le mie mani con le sue senza staccarsi da me...mentre il cuore sembra balzarmi fuori dal petto...<<amore...amoreee ti prego...più suu>>
<<Shhh>> soffia su quel lembo di pelle sensibile prima di succhiarlo ancora...e portarmi a stringere le mie cosce attorno alla sua testa...
<<Ahhh>> intreccio i piedi sulla sua schiena per sfogare tutto il piacere che ha provocato in me...
<<Perché prima hai pensato...che io avessi pensato che lo hai fatto per...>> gli dà fastidio parlare in questo modo della nostra intimità...così lo azzittisco...
<<Non volevo che potessi minimamente pensare una cosa simile...>> lui mi guarda prima di tornare a baciarmi...
<<Non avrei mai potuto pensarlo...de te...>> lo bacio contenta che non arrivi a pensare male di ogni cosa che faccio nel nostro rapporto...anche perché mai con nessuno al mondo potrei fare tutto quello che faccio con lui, mai con nessuno mi sentirò così viva come mi fa sentire lui.
Ci siamo addormentati in camera sua...stremati dal bisogno che avevamo di stare insieme...anche se io non ho dormito più di un paio d'ore...si, mentre dormivo devo aver fatto un'altra volta quell'incubo in cui...Mattia si allontana da me...stavolta io ero seduta su quella panchina dove Carlo ha scattato le foto per lo shooting a mio figlio...quella panchina che ha visto tutte le mie lacrime...dove tante volte sarei voluta rimanere in attesa che lui capisse il male che mi stava facendo...
<<Ehi...sei sveglia?>> avrà sicuramente avvertito il mio movimento nel letto
<<Si, non riesco a riaddormentarmi>> gli dico prima di lasciare un bacio sul suo petto
<<Come mai?>> si solleva sul gomito e mi guarda intensamente...<<Mi vuoi dire qualcosa?>>
<<Non credo...>> rispondo sorridendo
<<Senza che fai la furba...piuttosto che so' quelle foto con Bernabei?>> oddio me so' completamente scordata le foto che Alessio, una volta andato via dalla Label, aveva pubblicato su Instagram...foto in cui ironizza sul mio decolté
<<So' caruccette vè?>> questo mi ammazza adesso
<<Cioè stai alla Label da quasi due giorni, e già m'hai mannato in crisi tutti...senza considerare quello stronzo che licenzierò...>> povero Francesco per colpa mia farà 'na brutta fine...
<<Ma sta con Monica, ti pare che pensa a me? La vuoi finire?>> io li vedevo davvero bene insieme...
<<Si, pensa a te...perché non è innamorato de quella...che te credi che non lo so che te vede come una dea?? Quell'altro mo che torna altro che collaborazione, je meno proprio...>> non riesco a smettere di ridere sentendolo sbraitare in questo modo...
<<Ah proposito...ma perché non vuoi scrivere la barra per la canzone di Ale?>> ecco risolviamo 'sta cosa...
<<Perché vengono prima i ragazzi...>> ma non è giusto...
<<No, vieni prima tu...tu sei l'unico che può fare una barra del genere...tu lo sai benissimo quello che serve per rendere perfetta quella canzone...falla>> questo discorso che pensa di non meritarsi il suo successo non mi piace...
<<Perché vuoi per forza che scriva qualcosa?>> dovrei forse dirgli il problema. Dirgli che il mio problema sta nel fatto che riesca a scrivere solamente quando litighiamo...quando sta male...quando io non ci sono
<<Solamente perché tu sai benissimo quanto una tua barra sia meglio di quelle di chiunque altro...>> provo a girarmi con la scusa di controllare il telefono, quando lui mi afferra il polso costringendomi a girarmi verso di lui
<<Allora...dimme 'n po'>> me lo chiede con il suo sorriso furbo
<<Perché non mi piace pensare che puoi fare il cantante solo senza di me>> abbasso lo sguardo...per nascondere una lacrima che è uscita senza che io me ne accorgessi e lui allarga quel sorriso prima di darmi un bacio...
<<Sei una cojona lo sai?>> mi bacia...<<Una cojona vera>> mi bacia ancora...<<una cojona figa...>> si stende sopra di me...e sposta il lenzuolo che divide i nostri corpi...facendo incontrare nuovamente i nostri bacini...
<<Vieni...>> gli sussurro sensualmente...trascinandolo dentro di me...
<<È proprio quello che vojo fa...>> afferma prima di baciarmi e trascinarmi in un vortice lussurioso...
<<Senti un po'...ma Bes...è rimasto co' tu' fratello?>> me sembrava strano che ancora non mi avesse chiesto niente a riguardo
<<Si...ma è stato lui a dirmi di venire da te...>> dico afferrando il vestito dal pavimento e provando a stendere le pieghe con le mani
<<Ma davero?>> a dire il vero non ci credevo nemmeno io quando l'ha detto
<<Si...diceva che saresti stato felice di vedermi...e poi dovevamo fare pace...>> mi spingo di nuovo verso di lui per dargli un bacio...
<<Che bono che è...niente, je devo fa un regalo...>>
<<Non devi...>> gli intimo...non voglio che si venga a creare questa situazione dove mio figlio si aspetta delle cose che lui non è obbligato a fare
<<Ma se voglio farlo il problema dove sta??>> tanto glielo farà anche senza il mio permesso
<<Matti...non devi...perché...perché i figli non si viziano...>> lui mi guarda in modo strano ed io non capisco perché...
<<Infatti non lo vizio...però mi piace fargli un regalo...perché anche se ha un caratteraccio...se a volte lo vorrei prende a pizze come la madre...se lo merita...>> mi emoziono quando parla in questo modo di mio figlio...
<<Perché sei diventata rossa?>> maledizione...<<Tanto lo so che ami sapere che adoro tuo figlio...>> lo dice baciandomi...sollevandosi e facendo scorrere il dito nell'incavo tra i miei seni...<<che mi assomigli...che mi difenda...>> non posso affrontare questo discorso con lui...
<<Matti...>> provo a sganciarmi dal suo corpo che mi sta provocando di nuovo quella reazione che so benissimo dove ci porterà e mi allontano verso la finestra in cerca delle mie scarpe... <<Matti è tardi>>
<<Naaa...è ancora presto...>> mi allarga di nuovo le gambe per abbassarsi nuovamente a baciare il punto più sensibile del mio corpo...appoggio i palmi al vetro della finestra...e lui continua a toccarmi...
<<Briga smettila...>> cerco di staccarlo, lui mi gira verso di sé e mi penetra duramente con il suo sesso...un urlo scappa al mio controllo...quando quell'asta sparisce completamente nella mia intimità...gemiti convulsi continuano a diffondersi nell'ambiente attorno a noi...e le sue mani vagano senza freni sul mio corpo appoggiato a quella finestra oltre la quale nessuno potrà vederci...la sua espressione da stronzo mi fa perdere la testa come al solito...infatti non riesco a smettere di invocare il suo nome...di chiedergli di spingere ancora di più, mentre lui in preda ad una crisi di possesso...ha il bisogno viscerale di sentirmi sua...
<<Ti voglio sentire urlare...>> confessa arrivando a toccare quel punto così profondo della mia intimità...rendendomi vulnerabile e facendo crescere a dismisura il mio piacere...
<<Cazzo Mattiii...bastaa>> urlo sperando che capisca che sono allo stremo delle forze...e lui viene dentro di me regalandomi quel sollievo di cui avevo bisogno...e dando sfogo a tutto quello che prova per me.
<<Matti la vuoi finire di farmi gli attentati...!? Piuttosto la scrivi la barra per la canzone di Ale?>> devo rivestirmi
<<Tu dirai a tuo fratello che stiamo insieme?>> certo mi sembra l'argomento giusto per realizzare un accordo
<<Perché dovrei farlo?>>
<<Perché è giusto che lui lo sappia...>> pensa tu
<<E non è giusto che anche il tuo team lo sappia?>>
<<Assolutamente no! Perché questo metterebbe a repentaglio la carriera di tuo figlio e lo sai benissimo...>> certo come no...faccio 'na faccia molto eloquente in merito...mentre cerco il resto della mia roba per abbandonare questa casa che ad un tratto sembra farmi soffocare <<tu non ci credi che io lo dica per questo vè? Tu pensi che io lo faccia per me...>>
<<No, non ci credo...non credo più a un cazzo di questa roba, ho smesso di crederci quando mi facevi fare l'amante anni fa...nonostante io ti implorassi di darci un taglio>> infilo gli alti tacchi a spillo mentre lui inveisce contro di me...
<<Ancora co' 'sta storia? Ma non te stanchi de fa la vittima?>> cosa?
<<Sono sempre stata questo per te...una vittima...così come mi descriveva la gente intorno a te...>> lui si avvicina a me...cercando di tranquillizzarmi mentre urlo la mia rabbia
<<Non volevo dì questo e tu lo sai...>> invece penso di sì...
<<Beh...tranquillizzati...io non voglio fare la vittima, non lo sono più...perché quel periodo è finito Briga, il periodo in cui decidevi per me non tornerà mai più...mai più!>> esco da casa sua...sbattendo la porta per poi raggiungere la mia macchina e tornare da mio figlio.
Io non ci credo che per la seconda volta sia stato capace di farmi un discorso simile...io vittima? Certo come no...vittima sì, della sua cojonaggine, sono scioccata dalla leggerezza che ha avuto nel dirmi che è giusto che alla Label dovrò evitare ogni tipo di contatto intimo con lui, perché sennò diamo adito a chiacchiere che potrebbero danneggiare mio figlio...vi rendete conto? Ha messo in mezzo mio figlio...per cosa? Per nascondermi le sue paure...la sua incertezza su di noi...comunque lui vuole questo? Va bene! Vuol dire che farò in modo che nessuno pensi che tra di noi ci sia più di un'amicizia, perché mi comporterò così freddamente da impedire a chiunque, lui compreso, di farsi dei pensieri su di noi. Arrivo a casa e trovo mio fratello già sveglio...è seduto sul divano...per poco non mi prende un colpo...
<<M'hai fatto spaventà Ché...>> dico portandomi una mano sul petto...ci mancavano gli scherzi di mio fratello stamattina
<<Ah sì? Bene>> è ovvio che l'ha fatto di proposito <<ti sembra normale che lasci tuo figlio per andare chissà dove con chissà chi?>>
<<Non credo siano cose che ti riguardino...>> se continuiamo così 'sta discussione finirà malissimo...
<<A me no...ma a tuo figlio?>> se sapesse che è stato lui a dirmi di andare da Mattia...ci rinchiuderebbe entrambi
<<Senti, mio figlio sa tutto della mia vita ok?>> sbraito stanca di mentire e sfinita da tutte le discussioni che ogni giorno devo affrontare
<<Ah sì? Sa anche che vai da uno la notte? Che hai lasciato Saverio per un'avventura con chissà chi>> ora basta!
<<Senti io non ho un'avventura...io non lascio mio figlio da solo la notte...è capitato stanotte...perché qui c'eri tu ed io avevo bisogno di stare con Mattia, va bene?>> ok gliel'ho detto...e che cazzo...
<<Mattia?>> non comprende bene il significato delle mie parole...di primo acchito...poi però i suoi occhi si sbarrano, increduli <<Tu stai di nuovo co' quello, dopo tutto quello che ti ha fatto?>>
<<Si, e sono felice di stare con lui...perché sono innamorata...>> anche se mi fa girare le palle come nessuno al mondo, lo amo come non amerò mai nessun altro
<<Nooo...tu non sei innamorata, sei pazza...che è diverso...>> sicuramente ha ragione
<<Meglio di essere morta senza esserlo davvero>> lui non prende bene queste frase...infatti vedo il suo volto sbiancare...
<<Tu non sai cosa vuol dire morire...o vedere morire qualcuno...io ho visto una parte di mia sorella morire, il giorno in cui quello stronzo...le ha fatto del male...ho visto morire una delle persone che più mi abbia amato al mondo...e se tu avessi provato anche la minima parte di quel dolore...di quel vuoto...adesso non parleresti cosi...tu lo odieresti come me>> mi dispiace che dica questo di me...che pensi che sia una persona superficiale, presa solamente dalla passione, che non valuta niente e nessuno, se non se stessa ed i propri sentimenti...non capisco cosa intende quando parla di questa presunta donna...però...vorrei aiutarlo...
<<Quando Mattia mi ha lasciato...una parte di me è morta, davvero...ma mi è bastato vedere i suoi occhi...per tornare a respirare...e per quanto sappia che è da pazzi...non m'importa quanto piangerò ancora per colpa sua...quanta altra dignità perderò...quanto ancora dovrò aspettare prima di essere felice...perché ogni minimo momento che vivo insieme a lui...mi fa capire...che non riuscirò mai ad odiarlo...nemmeno un po'...nemmeno un pochino...perché sono innamorata di lui...>> mi morsico il labbro cercando di reprimere la mia voglia di piangere...davanti a lui...gli prendo le mani sperando che mi abbracci, che mi stringa...come solo il mio fratellone sa fare
<<Vorrei dirti...che sono felice per te...sorella mia...ma non lo farò...perché non accetterò mai una cosa simile...non accetterò mai che quell'individuo ti faccia ancora male...torno a letto>> se ne va in camera, senza aggiungere nient'altro...lasciandomi così...con mille domande che viaggiano a velocità costante verso un buco nero fatto di paure e risposte che nessuno mi darà!
Sto entrando alla Label dopo aver accompagnato mio figlio a scuola...prima che uscissimo di casa...il postino mi ha consegnato una raccomandata con ricevuta di ritorno, proveniente dal mio produttore che a quanto pare ha deciso di farmi una vertenza legale, per il mio non rispettare i termini del contratto...ci mancava questa oggi per completare il quadro della giornata. È la prima volta che mi trovo in una situazione del genere, di solito sono sempre stata io...a trovarmi nella posizione di muovere delle iniziative legali verso i miei collaboratori, a causa di smacchi o scorrettezze varie...adesso non so proprio come agire, sia materialmente che psicologicamente. Vorrei parlarne con Mattia, nonostante la nostra discussione...credo che lui sia l'unico che possa darmi una mano, l'unico che saprebbe come dobbiamo agire contro questo stronzo...ma, appena arrivo nell'atrio, lo vedo parlare con Samantha. Lei ride sentendo qualcosa che lui le sta dicendo, è impossibile che una donna non si senta in imbarazzo davanti a lui...soprattutto quando prova a fare il cascamorto...lui è questo. Gli è sempre piaciuto sentirsi così...il protagonista della situazione...quello figo che tutte vogliono, quello intelligente e brillante che tutti invidiano o stimano, sono sempre stata una stupida a pensare che potesse smettere di essere questo...per me...io non ho mai avuto il valore che ha tutto questo...ora...
Mi nascondo dietro allo stand di alcuni costumi...e oltrepasso la reception dove ci sono lui e quella lì che flirtano, per raggiungere la mia sala prove...dove a breve...dovrebbe arrivare Mario...ed anche Francesca che ho chiamato mentre arrivavo qui...guardo l'asta del microfono e credo di essere così nervosa da poter dare fuoco a Roma se solo provassi un pezzo di una canzone.
<<Insomma regà questo dice così...lo studio legale mmm e soci, rappresentante del sig. Luca...vabbè...che ci ha conferito mandato e che sottoscrive la presente per adesione e ratifica - per significarVi quanto segue. In data...mmm...veniva redatto e firmato un contratto tra le due parti di collaborazione professionale artistica. RicordandoLe che all'art.17 del suddetto contratto veniva precisato che in caso di inadempimento delle obbligazioni assunte con il contratto in oggetto, la parte inadempiente sarà tenuta ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 1382 c.c., a titolo di penale a favore dell'altra parte al pagamento della somma di euro...tacci sua...'sta cifra era? Senza fare un cazzo?>> ma questo è scemo
<<Te l'avevo detto che non me piaceva a me>> ma cosa!?
<<Fra me l'hai trovato tu!>> dico con rimprovero
<<Ok ma dovevi valutarlo prima...>> ma dai?
<<Nooo io dovevo menarti prima...perché sei una rincoglionita! Ma scusa hai fatto un casting per trovare il produttore e alla fine vedi questo che ha fatto...'spè che continuo...il sottoscritto Luca mmmm, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 1454 c.c., nella persona del suo legale rappresentante diffida la sig.ra Emma Marrone>> cioè 'sto sfigato sta diffidando me!!!!
<<Diffida?>> Mario mio pensa come so' scioccata io altro che...<<E perché?>>
<<Sentite...mi diffida ad adempiere alla propria obbligazione contrattuale entro e non oltre il termine di 15 giorni dal ricevimento della presente, con espresso avvertimento che, decorso inutilmente tale termine, il contratto si intenderà risolto di diritto. Resta salvo il diritto di chiedere il risarcimento di tutti i danni subiti o subendi a seguito del predetto inadempimento...cioè ma ci rendiamo conto? Ma qui la gente è pazza...questo faceva l'amico fino all'altro giorno!>>
<<Qui ci vuole il consulto di un avvocato...>> dice Francesca rigirando le carte tra le mani...
<<Francesco non c'è...però...oggi pomeriggio, al massimo domani mattina, sta qua...vedrai che lui saprà che fare>> mi tranquillizza Mario
<<Io non so davvero come gli sia venuto in mente a questo di fare una cosa simile>> è possibile che mi sia sbagliata così tanto su di lui?
<<Emma io non so in che mondo vivi, ma quello l'ha colta al volo st'occasione...quando je ricapita...di poter muovere un'azione legale contro...de te...>>
<<In effetti ha ragione Mario>> insomma l'unica idiota sono io in pratica...
<<Ne hai parlato con Mattia?>> ehh? Ma manco morta...tanto lui parla con le altre, non ha bisogno di parlare con me
<<No, non è il caso...>> dico sperando che non mi chieda altro
<<Che avete litigato di nuovo?>> Mario la guarda in modo molto esplicativo <<Emma ma potete litigare di nuovo? L'ultimo litigio c'è stato la settimana scorsa...non va bene litigare così...>> ma va?
<<A me lo dici? Diglielo a lui...che pretende che faccia ancora la fidanzata segreta...diglielo vai>> alzo di poco la voce...per poi abbassarla di nuovo
<<Ehi non ti arrabbiare...lo sai che è un deficiente...c'ha 'ste fasi...>>
<<Si ma mente nelle basi...>> maledette barre...che continuano ad ossessionare la mia vita...infatti Mario mi guarda in modo interrogativo...
Il mio telefono vibra all'arrivo di un messaggio...
"Ohi, me dici 'ndo cazzo stai?"
"Senti nun me fa preoccupá in questo modo, lo sai che poi scazzo"
Ma scordatelo Briga che te rispondo...ma scordati proprio tutto oggi...Francesca è dovuta andare via perché Fulvio è venuto a prenderla, ed io sapendo che in questi giorni hanno avuto un po' di problemi relativi al rapporto professionale che quest'ultimo ha con Monica e che alla mia amica non sta bene, non me la sono sentita di chiederle di rimanere...era giusto che tornasse a casa con suo marito...che si goda, almeno lei che può, il suo matrimonio...noi avremo modo di vederci domani a pranzo...insieme a Tina, Luisa...e i bambini...
Mentre io e Mario stiamo aspettando che Francesco risponda al telefono, Briga fa il suo grande ingresso in quella che ormai considero la mia saletta di registrazione...
<<Brutta stronza tu stai qua?>> si, non me pare di essere diventata un ologramma
<<A quanto pare...>> rispondo scocciata
<<E c'hai pure il coraggio de fa la stronza con me?>> sentite chi parla
<<Mica c'hai il copyright pure su questo!?>> lui si avvicina ancora di più chiudendo la porta...
<<Ti ho mandato dei messaggi perché mi sono preoccupato...dovevi rispondermi...>>
<<Stavo lavorando...ho avuto dei problemi...e poi mi pare che tu fossi alquanto impegnato...con la tua segretaria>> alludo alla sua conversazione con Samantha...
<<Io...tu sei qui da stamattina quando sono arrivato e non mi hai detto niente...>> continua continua
<<Credo di sì...>> Mario nel frattempo è uscito dalla sala per lasciarci liberi di discutere...
<<E perché non mi hai risposto?>> sta tremando per quanto si è arrabbiato, mi dispiace averlo fatto preoccupare
<<Perché ho un problema con il mio produttore...>> voglio spiegargli ma lui mi blocca
<<Tuo figlio sta bene, ci ho parlato cinque minuti fa...lui e la tua salute sono le uniche cose che possono venire prima di me...nella tua vita...>> ed è così, sarebbe così se solo non...<<se non m'hai risposto è perché anche se lo rimproveri a me...sei te la prima a fare la bambina qui...quindi ora so' io che nun vojo statte a sentì...>> ma sta scherzando? Ha chiuso la porta della sala e se n'è andato...io gli sono andata anche dietro chiamandolo, uscendo fuori dallo stabile...
<<Briga torna qui>> provo ad urlargli...sapendo che, arrabbiato com'è, è difficile che lo faccia...l'immagine di lui che si allontana di spalle da me è la stessa immagine che ha turbato il mio sonno...ad un tratto la testa inizia a girarmi...sento le gambe così molli...il mio corpo è così pesante...e mi siedo sulla panchina sperando di sentirmi meglio...sperando che l'angoscia che mi pervade se ne vada...e invece non appena osservo bene il legno su cui mi sono seduta...i brutti ricordi tornano a torturarmi...il momento...in cui quel giorno mi sono seduta qui per versare tutte le mie lacrime...sembra essere appena passato...sembra essere così vivo dentro di me...che non mi rendo conto che alcune lacrime stanno scendendo da sole anche adesso, mentre ripercorro le mie discussioni drammatiche con lui....finite nello stesso modo...di com'è finita questa...lui che se ne va, lasciandomi in un mare di tristezza...
<<Signó...ma che è succiess...?>> ohh...Palmira...la signora che ho incontrato l'altro giorno
<<Palmira...niente solo un capogiro...>>
<<Vi ricordate come mi chiamo? M' fa piacer...signó prendete questa bottiglietta d'acqua...l'ho presa adesso...è ancora chiusa...sit bianca comm...come un lenzuolo...>> afferro la bottiglietta d'acqua, ne bevo un sorso e mi sento subito meglio...che fortuna che Palmira sia passata proprio adesso
<<Grazie Palmira...lei è un angelo...>> le sorrido riconoscente
<<Per una bottiglietta? Ma no signó...anzi...le volevo dire una cosa...l'altro giorno...mi ha fatto una domanda...>> aggrotto le sopracciglia...perché in effetti mi sono dimenticata di ciò che le ho chiesto...<<mi diceste...che avreste voluto sapere come sarebbe stata la vostra vita...se non foste stata Emma Marrone la cantante e la soubrette...>> rido nel sentirla parlare così del mio personaggio televisivo...<<Vabbuò ci simm capit...>> dice imbarazzata...<<beh io credo che sareste stata una donna molto buona, con una bella famiglia...una piccola casa...tanti bambini...un marito affettuoso...premuroso...un po' noioso...sarebbe stata una vita tranquilla, serena...ma non sarebbe stata lei...non sarebbe stata mai felice, senza cazzimma, senza quella passione che gli viene da dentro...che le ha permesso di diventare quella che è adesso, di aver un figlio bello come il sole...buono ed educato...sa...mi saluta sempre e mi aiuta a spostare il secchio quando è pesante...e poi non si sarebbe innamorata di un uomo pazzo di lei...con cui si litiga un giorno sì e l'altro pure...ma che non cambierebbe con nessuno...vede...la musica...le ha permesso di essere quella che è adesso...una bella donna, che non deve chiedere niente a nessuno...che non deve per forza andare a pulire gli uffici per campare una famiglia...una donna che deve essere orgogliosa di quello che è diventata...perché se siete così...è solo grazie a voi stessa...perciò vi meritate tutto quello che di bello la vita vi regala...non fatevi pensieri...andate avanti e abbiate pazienza...il Signore vi ripagherà...>> mentre Palmira parlava le mie lacrime scorrevano sincere...inesorabili...tanto che non ho potuto fare a meno di abbracciarla, come in questo momento avrei abbracciato mia madre...se solo la mia fosse qui...e non a chilometri di distanza...singhiozzo in questo abbraccio come una bambina, la stringo perché senza conoscermi ha capito quali sono le cose che mi fanno soffrire...ha capito, solo grazie ad uno sguardo, quanto mi pesi essere Emma Marrone, e non Emma la madre di Mattia, la fidanzata di Bellegrandi...quanto mi è sempre pesato tutto questo. Ha ragione...sono stata fortunata nella vita...non ho il diritto di deprimermi così...devo andare avanti a testa alta...come sempre!
<<Grazie Palmira...grazie davvero...>>
Possibile che abbia dormito quattro ore? Quando sono tornata a casa...approfittando dell'assenza di mio figlio e mio fratello che a quanto pare, con grande gioia da parte del primo, sono andati al centro commerciale...dove sembra abbiano aperto un nuovo negozio di videogiochi che Bes aveva assolutamente bisogno di fargli vedere...chissà se ha visto Mattia, se hanno parlato di me. Visto che ero sola, ho deciso di stendermi direttamente per riposarmi un po'...sicuramente il giramento di testa che ho avuto ieri sarà dipeso dal fatto che non sto dormendo molto in questi giorni...oltre che ovviamente per via dello stress...ho sempre avuto di questi problemi di cali di pressione, però adesso era un po' che non succedeva...sarà la presenza di Bellegrandi a scombussolare la mia vita come sempre. Il citofono sta suonando...chissà chi è...chi? Lui? Naaa...non mi ha scritto e nemmeno chiamata...non tornerà mai da me...se non vado io a chiedergli scusa per quello che ho fatto stamattina e sinceramente al momento non mi va...infilo un leggings e una maglietta e corro ad aprire...
<<Lui...ciaooo...>> appena apro la porta mi rendo conto che non sta bene...ha la faccia sconvolta...stanca...dispiaciuta...non so nemmeno io che faccia abbia, non l'ho mai vista così...<<ohi che c'è ?>> ero andata per abbracciarla ma si è tutta irrigidita...che c'avrà mai pure questa...
<<Io mi chiedo...siamo amiche? Perché non mi dici le cose?>> eh? Che sta dicendo?
<<Non capisco di cosa parli...>> assumo un'espressione contrariata...perché realmente non capisco il suo problema nei miei confronti...dopotutto non mi pare sia successo niente...
<<Perché non mi hai detto di Carlo? Perché non mi hai detto che era innamorato di te?>> ehh?
<<Perché avrei dovuto dirtelo, se adesso non è più così?>> ora mi sembra che stiamo esagerando con la storia che tutti devono sapere i cazzi miei
<<Io ti ho raccontato tutto di me Emma, tutto...sono stata mesi a sentire i tuoi ammorbamenti su Mattia Bellegrandi...e adesso tu non mi dici l'unica cosa che avrei dovuto sapere?>>
<<Perché saperlo cambia qualcosa alla tua vita?>>
<<Questo lo decido io>> ah sì? Bene
<<Perfetto, così come io decido se dirti qualcosa o meno...>> non mi rendo conto ma il mio atteggiamento è lo stesso che ha avuto Mattia con me...è proprio vero che sto diventando ogni giorno che passa sempre più simile a lui...
<<Ma certo che sei stronza...ti ho detto che mi sono lasciata con mio marito...che mi sono innamorata di quello sfigato...che non riesco a vivere senza preoccuparmi per suo figlio e tu non mi dici una cosa del genere, come quella che è venuta fuori l'altra sera alla cena di tuo figlio?>> in realtà ha ragione...non dovrei trattarla in questo modo...dovrei dirle che in fondo non volevo mentirle...
<<Luisa ascolta...io non volevo mentirti...però devi sapere che questa dinamica, mi rende molto vulnerabile...>> provo a spiegarle cosa ha scaturito in me la rivelazione di Carlo ma lei non me lo permette...
<<A te? Rende vulnerabile te? Ma com'è possibile che tu non ti sia accorta che Carlo ti venera, ti guarda come se fossi la cosa più preziosa al mondo...come se non esistano donne migliori di te...com'è possibile che tu non te ne renda conto, comportandoti sempre come una svampita...>> ah pure?
<<Ma di cosa stai parlando? Ma hai bevuto stamattina?>> e che cazzo, non è vero niente di quello che ha detto...
<<A te piace 'sta cosa...a te piace che lui ti guardi così...a te piace essere al centro dell'attenzione...>> dell'attenzione di Carlo? Ok si, ha bevuto...daje su...
<<Senti Luisa, allora mettiamo in chiaro una cosa, se Carlo era innamorato di me, la cosa non ti riguarda, perché io stessa non lo sapevo...e fra di noi non c'è mai stato niente...adesso la situazione è differente...siamo solamente amici...in quanto collabora al mio nuovo progetto>>
<<Come fa a non riguardarmi eh? Come?>>
<<No, perché adesso lui vuole stare con te...sa benissimo del suo errore nei miei confronti...e in quelli di Mattia...e sta provando a recuperare...ok?>> non voglio continuare questo inutile discorso...
<<Perché non me l'hai detto tu...invece di farmelo scoprire per caso?>>
<<Perché sto avendo dei problemi, che informarti sulla cottarella adolescenziale di Carlo verso di me, di quasi vent'anni fa...non mi è sembrata la prima cosa da fare in cima alla lista dei miei impegni>>
<<Un tempo non mi avresti risposto così...>> un tempo neanche voi eravate così...
<<Un tempo una mia amica non mi avrebbe messo in discussione...>> lo dico in modo duro...un tempo nessuno avrebbe messo in dubbio la mia serietà...<<non voglio discutere oltre con te>> lei afferra la sua borsa, e in men che non si dica si dirige verso la porta, per andare via...deve essere una delle prerogative di avere un rapporto con me, quella di lasciarmi e andarsene senza rispondermi...
Accendo la TV e sullo schermo piatto...compare il grande faccione di uno degli astrologi più famosi del mio tempo...Paolo Fox...continua ancora a seminar consigli su come affrontare la vita in vista dell'allineamento dei pianeti..."vivrete un periodo d'amore folle, e grande intesa col partner" ma lassa sta bello de casa...che qua semo rovinati già così...
Il mio telefono brilla, all'arrivo delle solite notifiche social...Tina è sparita, anzi a dire il vero l'ho chiamata ma non mi ha risposto...Mattia ovviamente manco ve lo dico, e mio figlio mi ha appena avvisato che a breve tornerà a casa chiedendomi se almeno oggi avessi mangiato...fortuna che c'è lui che mi pensa, che si preoccupa per me...l'unica cosa bella che sono riuscita a creare nella mia vita.
"Ohi allora domani per che ora vi aspetto?" ah già il nostro pranzo...tutte insieme...a casa di Fra, ne avevamo giusto parlato oggi...prima che venisse Luisa a distruggere un'altra delle mie certezze
"Io non ci sono per cui divertitevi senza di me" invio il messaggio e appoggio nuovamente il telefono sul tavolino di fronte a me...non sto facendo l'offesa, e nemmeno l'immatura, ma non ho voglia di fingere che sia tutto a posto...non voglio farlo con loro che sono le persone che più mi conoscono, quelle con cui ho condiviso ogni mia gioia...ogni mia sofferenza...non me la sento di essere questa Emma con loro...non se lo meritano.
<<Oh mà...ma che te sei addormentata?>> cazzo è vero mi sono addormentata sul divano
<<Bes...oddio...non mi sono nemmeno resa conto...>> lui viene vicino e mi squadra per vedere se è tutto a posto
<<Ma non hai mangiato niente nemmeno oggi?>>
<<Non avevo fame...avevo ancora un po' di nausea, ma vedrai che mi passa...>> dico cercando di tranquillizzarlo <<ho anche dormito poco ultimamente>> lo abbraccio tempestando di baci il suo viso
<<Beh certo, se anziché dormire...>> mo sfanculo pure questo...
<<Senti ma perché non la smetti di rompere a me? Pensa a quella che sta a piagne a casa perché il fenomeno del suo fidanzato ha annullato il matrimonio...e vediamo se te passa la voglia di fare le battute su di me...>> un secondo fa stavo dormendo e invece adesso sto di nuovo infuocata contro una delle persone che fanno parte della mia vita...mio figlio mi guarda e capisce che c'è qualcosa che non va in me...di solito non sono mai così cattiva...mai così fredda con la mia famiglia...
Checco se n'è andato nel bagno con la scusa di riparare uno dei tubi che a quanto pare perde...fosse l'unica cosa rotta...qui tutto fa acqua da tutte le parti...
<<Mà...ma domani andiamo da zia per il pranzo?>> al pranzo delle mie amiche? Ma manco per sogno
<<No Bes, io non ci vengo...però se vuoi andarci comunque mamma ti porta...>> non voglio che per colpa mia patisca la lontananza dalle zie
<<Ma perché no?? Cioè com'è possibile??>> è stupito dal fatto che io non abbia voglia di stare con loro...e anche io... però...ora va così...
<<Non mi va...ho bisogno di risolvere delle cose, di provare...non mi va proprio>> senza considerare che ammazzerei chiunque
<<Senti ma com'è che tu e Mattia avete litigato di nuovo?>>
<<Bes, non devi necessariamente sapere tutto okay? E poi non è colpa mia...se il tuo capo pensa di avere il copyright sulla mia vita...nemmeno fosse la SIAE...>> lui sorride...
<<Mi ha detto zio Fu, che hai problemi...a lavoro...>> quando si tratta di me, le notizie si diffondono alla velocità della luce
<<Si...purtroppo il mio produttore mi ha diffidato, perché non ho rispettato le clausole del contratto...è la prima volta che mi capita...>> se ci penso mi sale ancora il sangue al cervello...
<<Diffidato te? Lui? Ma davvero? E ora?>> oddio ha iniziato con le domande
<<E ora aspettiamo domani che torni Francesco, per poter capire cosa fare...>> sicuramente sapranno come intervenire viste le numerose pratiche da trattare alla Label...
<<Ma non è meglio che ne parli con Briga?>> eccallà...niente torna sempre a nominarlo...
<<Ci stavo provando...prima che lui sbroccasse...ma Bes...per favore a mamma...non mi va di parlarne...>> lui abbassa la faccia dispiaciuto per la nostra ennesima discussione...
<<Si però non puoi fare cosi...devi dare modo alle persone di spiegarsi, non puoi fare l'offesa come i bambini...>> ah sì?
<<Io non posso? La gente scazza con me senza che io possa fare niente e poi non posso? Non posso ribellarmi al fatto che mi mollino tutti come una cogliona a chiedermi che cosa ho fatto? Beh sai che ti dico che per me possono andare a fanculo tutti quanti insieme...tutti!>> non appena finisco la frase...sento nuovamente quel capogiro sopraffarmi...mi appoggio al mobile della cucina per sorreggermi spontaneamente
<<Mamma...ohi mà...ziooo...>> urla il mio piccolino dopo avermi presa al volo, spaventato nel vedermi barcollare...vorrei dirgli che è tutto a posto...ma non ne ho la forza...e il buio prevale su ogni tentativo di controllare il mio corpo... <<mammaaaa...>>
<<Possibile che non ci sia l'aceto in questa casa?>> conosco questa voce...
<<A me non piace e quindi mamma non lo compra, ma perché serve l'aceto?>> conosco anche questa...
<<Ma quale aceto...mica ce dovemo fa l'insalata...piuttosto pija l'alcool>> oh ma che ce fanno tutti e tre insieme? Perché lui è qui?
<<Matti...>> è la prima frase che riesco a dire appena lo vedo seduto sul letto accanto a me...sentendo il suo profumo
<<Mamma...>> all'altro lato c'è il mio bimbo...mi dispiace avervi fatti spaventare
<<Ehi...'nsomma ma puoi farme prende 'sti colpi? Non era meglio chiamarmi pe' farme venì qua?>> amore mio...gli sorrido...e lui si china su di me...per lasciarmi un piccolo bacio sulla guancia che torna a farmi respirare...mio figlio è accanto a me e continua a parlare senza freno...segno che è tanto preoccupato
<<Si però da oggi in poi...te controllamo...così è sicuro che magni...>> in effetti ha ragione è da ieri che non tocco cibo
<<A proposito cos'è 'sta storia che non hai mangiato? Nun fa mai più 'na cosa simile...>> faccio il musetto con le labbra...e mio figlio viene ad abbracciarmi...il mio cucciolo...<<nun ce provà...>> lo guardo e nel mio sguardo c'è tutto l'amore che provo per lui...
<<Emma ma possibile che non c'è un po' d'aceto in casa?>> i due Mattia alzano lo sguardo in cielo
<<No...a loro non piace...>> dico indicando entrambi i miei boys...
<<Oh zì...la prossima volta...per rianimarla...potemo usà...i tuoi calzini>> tutti quanti scoppiamo a ridere mentre mio fratello sbraita
<<Ma non è vero che mi puzzano i piedi...sentite...>> tutti quanti facciamo finta di rimanere stecchiti...<<vabbè va...siete tutti stronzi...sentite vista l'ora...che dite se facciamo un po' di pasta?>> mio fratello e la sua voglia di cucinare...poverino l'ho trattato così male...ho trattato così male chiunque in questi giorni...
<<Si annamo zì...famo 'na carbonara pe' tutti...>> dice cercando di trascinarlo fuori dalla camera per far rimanere me e Mattia da soli...
<<Ma aspè fammi chiedere a Mattia se gli piace almeno...>>
<<Tranquillo a me piace quindi je piace pure a lui...'nnamo...>> non appena chiude la porta alle sue spalle...il mio amore mi guarda...
<<Mi dispiace...non volevo farti spaventare...>> lui alza il sopracciglio non convinto dalle mie parole...
<<Non è vero...me volevi fa morì...>> dice tornando a guardare il pavimento...<<e ce sei riuscita...due volte in una giornata>>
<<Guarda che il mio scopo nella vita non è avere la tua attenzione o farti pena...anche perché l'hai detto tu che faccio la vittima...>>
<<...senti bionda, sai benissimo quello che volevo dì...e poi non sei nella posizione per fare la dura...quindi placati...>> oggi la mia parte stronza sta costantemente sull'attenti, e poi non voglio essere così con lui...devo calmarmi
<<No, amore davvero...non volevo...e poi mi era già successo di sentirmi così...>> se gli dico quando finirà con il sentirsi ancora più in colpa
<<Quando...dove?>> io non rispondo...<<Ohh...>>
<<Oggi quando abbiamo discusso...e tu te ne sei andato...mi sono seduta sulla panchina per questo>> lui chiude gli occhi...<<ehi non è successo niente...sto bene>>
<<È successo invece...non può succede che tu te senti male e io nun ce sto...non deve succede mai più...>> alza la voce più arrabbiato con se stesso che con me
<<Non è colpa mia...è che...non riuscirò mai a superare il fatto che te ne vai da me...>> gli rivelo tutto quello che mi ha turbato così tanto
<<Tu sei scema...tu sei cojona davvero...so' annato a chiamà tu fijo pe' calmarme...nun so' annato in Perù con l'idea de non tornà più...>> mi viene da ridere...<<anche se mi fai girare le palle...io nun te lascio...>> sentirgli dire queste cose mi fa battere il cuore
<<Ah si??>> lo so che è così...che non mi mentirebbe mai su una cosa simile...
<<Anche perché non te posso lascià co' tutti questi che te sbavano addosso>> aridajeeee
<<Non sarai un po' paranoico?>> ma giusto 'na 'nticchia
<<Io so' paranoico? Io???? Ma tu te rendi conto de quello che sto a passà lì dentro??? E' venuto uno che voleva propormi un duetto co' te...per poco nun je tiravo il fermacarte a forma de battello>> povero cucciolo come dev'essere difficile la sua vita...alle prese con la sua gelosia
<<Era bella la canzone almeno??>> lo provoco un po'...perché ho bisogno di sentire il suo possesso sulla mia pelle
<<Non era 'na canzone mia...>> dice con la sua solita sicurezza...lo sa che non canterò mai una canzone con un rapper che non è lui
<<Allora non mi interessa>> gli sorrido accarezzando il suo viso...e noto che ancora quel velo di paura che ricopre i suoi occhi non l'ha abbandonato...<<che c'è??>>
<<Domani andiamo a fare un controllo?? Se ti è già successo...è meglio fare le analisi>> forse ha ragione...forse dovrei...ma non sono così convinta di voler affrontare di nuovo il peso di un controllo...e se non dovesse andar bene?
<<Io non so se...>> sto cercando le parole giuste per farglielo capire...per condividere con lui la mia paura...
<<Per favore...ti vengo a prendere e c'andiamo insieme...>> mi interrompe provando a convincermi...
<<Ok...domani mattina ci vado...>> sicuramente anche mio figlio sarebbe della sua stessa opinione...<<non devi per forza accompagnarmi...>> mi scoccia enormemente il fatto che si senta in colpa per via del mio malessere
<<Aridaje...ma perché me devi sfidà pe' forza?? Tanto puoi vince con gli altri non con me...>>
<<Non voglio vincere contro di te...e poi tanto vinco comunque>> mi stringe la mano sul fianco...ed io strofino il naso contro il suo
<<In effetti c'ha ragione Bes, stai a diventà troppo come me...nun va bene...>> cioè, un attimo, mio figlio dice questo di me? Mio figlio che praticamente pensa e vive come Briga? Siamo seri vè?
<<Non è mica colpa mia se mi fanno girare i coglioni tutti...tutti quanti...>> in effetti sono due giorni che sembrano essersi messi contro di me
<<Tutti??? O solo io?>> se gli dico che faccio casini solamente per colpa sua...finirò con il gonfiare il suo ego vè?
<<Quanto sei egocentrico...>> ride lo stronzo...ed io non posso non notare che è sempre più bello <<ora me lo dai un bacio?>> gli circondo il collo con le braccia...
<<Ce sta tu' fratello de là...>> vedete quanto se fa pregà?
<<E quindi? Tanto lo sa...stamattina quando sono tornata mi ha beccato...come le ragazzine che tornano all'alba...abbiamo litigato...e gliel'ho detto...>> mi guarda esterrefatto per questa mia affermazione
<<Che?>> ma come cosa?
<<Che c'ho uno...>> giochiamo un po'...
<<Hai uno? Cioè tu gli hai detto che hai uno? Ma scherzi? Avrà pensato a uno che te fai>> oddio come le prende male 'ste cose
<<Perché tu non sei uno che mi faccio?>> mi prende, mi stringe dalla vita spingendomi con la schiena sul materasso...e sovrastandomi con il suo corpo...mi fissa negli occhi prima di gettarsi sulle mie labbra forzandone l'apertura con la lingua...il sapore della nicotina di quelle sigarette fumate in preda alla rabbia...si mescola in modo sempre più frenetico...
<<Mmm...naaa...vojo sapè che je hai detto...>>
<<Che amo te e non posso starti lontana...>> sorride...contento...
<<Ma davero?>> non si aspettava che cambiassi idea...soprattutto per quello che è successo...
<<Non volevo fingere con lui...non aveva senso...>> è felice, lo vedo nei suoi occhi...e nello stesso tempo dispiaciuto per non aver fatto lo stesso prima che arrivassimo allo stesso punto...lo so che vuole dirmi qualcosa....ma lo bacio per impedirgli di dire qualsiasi cosa...
<<Voglio te...voglio te voglio te...perché tu...tu fai parte di me...>> adoro sentirlo cantare...adoro tutto di lui...<<nun te volevo fa soffrì...co' quel discorso del cazzo...lo facevo solo per Bes...>>
<<Sei sicuro? Sicuro di non volerlo fare per altro?>>
<<Cioè?>> non voglio dirgli i motivi che penso lo spingano a pensarla in questo modo...
<<Che ne so, magari...non sei sicuro...hai paura che questo condizioni i comportamenti degli altri nei tuoi confronti...se è così io non voglio costringerti...possiamo benissimo gestire tutto...>> col cazzo!!!
<<Ah si? E in questa gestione fantastica...ci starebbe anche il fatto che te devo vedè scherzà co' tutti...pijà il sino al cioccolato co' quel cojone...ehh??>> certo me pare ovvio...anche peggio se vogliamo...
<<Beh più o meno nello stesso modo in cui io devo vedere che flirti con Samantha...mentre io sono lì>> si avvicina, è nuovamente su di me...mordendo il mio labbro inferiore...
<<Me sa che la rabbia, oggi t'ha offuscato il cervello...me stava a parlà de quello che ha preso 'na tranvata mentre facevamo il video di Iron...a quanto pare s'è fatto male di nuovo...niente de tutto quello a cui hai potuto pensà>> certo come no...<<e poi come hai fatto a vedermi, se nun t'ho vista entrà??>>
<<Io vedo tutto e so tutto...>> anche perché se gli dico che sono passata inosservata nascondendomi dietro lo stand dei vestiti mi deriderà fino alla fine dei miei giorni...
<<Ah si???>> mi bacia ancora divorando le mie labbra consapevole del fatto che dev'esserci una spiegazione alquanto comica dietro la mia omissione...<<Chi posso corrompe per farme dì quello che combini quando io nun te vedo?? Lì dentro te amano tutti...nessuno s'azzarderebbe a dire niente...poi nessuno farebbe la spia alla donna del capo>> dice sbuffando
<<La donna del capo??? Oddio sai che mi mette ansia?>> lo perculo...mentre lui si stranisce in volto...<<Amo forse avevi ragione!>>
<<Mo te faccio vedè io come te faccio venì l'ansia...>> inizia a farmi il solletico su tutto il corpo....
<<Mattiiiii>> urlo cercando di farlo smettere...odio il solletico...<<daiiiii>>
<<Ripeti! Che te mette ansia??? Daje su...>> avete presente i bambini? Ecco lui è un bambino...
<<Ok ok...basta non lo dico più...>> alzo le mani in segno di resa
<<Ripeti 'ste parole...io sono la donna del capo...e la cosa mi piace tantissimo...o te distruggo>>
<<Oddio la proposta è allettante...>> lui mi morde un seno da sopra il tessuto della maglietta...<<Mattiii...>>
<<Dì che sei mia...movite>> vedendo la mia riluttanza...la sua mano s'introduce all'interno del mio leggings...fino a sfiorare quel punto sensibile che stanotte è stato torturato a lungo
<<Ok ok...mi piace essere la donna del boss...del mio king...>> sorride vittorioso...
<<Si però non ho detto che avrei smesso di giocare...mia piccola Queen...>> eh noo...i patti non erano que...
Vedermi particolarmente vulnerabile ha reso gli uomini della mia vita molto più propensi ad instaurare un dialogo tra di loro...Checco e Mattia...stanno provando piano piano ad instaurare un dialogo...e devo dire che la cosa non va malaccio. In realtà tra di loro non è andata sempre male, prima che iniziassero i problemi tra me ed il rapper, Checco nutriva forte stima nei suoi confronti, ma quando ha iniziato a vedere su di me i frutti di un malessere creato da lui, ha iniziato a disprezzarlo con tutte le sue forze. Ricordo ancora quel giorno quando mi proibì di chiamarlo, mentre ero in macchina con lui, l'idea che io fossi innamorata di Mattia non riusciva ad andargli giù...soprattutto dopo quello che successe dopo...la fine della nostra storia.
Il mio cucciolotto bellissimo, invece, si destreggia a destra e sinistra per evitare di far rimanere male...uno dei due...In realtà Mattia sta soffrendo tantissimo...la presenza di Checco nella sua vita, odia che ci sia qualcuno che si occupi di lui...odia che possa vedersi le partite con qualcun altro, che ci giochi alla Play...e mio figlio lo sa, anzi si pavoneggia per questo...che soggetti! Mi alzo da tavola per andare in cucina...e portare alcuni dei piatti che abbiamo usato, quando mi bloccano tutti e tre...guardandomi come se avessi compiuto un gesto ignobile...
<<Rega tranquilli...vado a prendere la frutta...sto meglio...tranquilli>> sorrido facendogli capire che mi sento meglio...che non c'è bisogno che si preoccupino in questo modo...
"Ehi...Emmina...che mi combini? Mi hai fatto preoccupare" che bella che è Ginevra...
"Tesoro ciao...ma niente, è stato solo un capogiro"
"Emma...Bes, mi ha raccontato tutto...vedrai che cambierà idea...anche perché se non lo fa, gli spacco la capoccia...ok?" mi fa piacere che abbia instaurato questo rapporto con mio figlio...adoro il fatto che si confidi con lei...che la renda partecipe della nostra vita...anche perché io stessa le voglio un gran bene
"Fortunatamente per il momento sembriamo aver risolto...ma tu vieni a trovarmi? Mi piacerebbe stare un po' insieme..." lei è l'unica con la quale posso parlare liberamente, l'unica che può capire le mie preoccupazioni...i miei dubbi sul nostro futuro...su come gestire il rapporto tra Mattia e mio figlio...come gestire la mia verità...
"Domani ci organizziamo bene"
<<Ehi...tutto a posto?>> mio fratello ancora non si è ripreso dallo spavento di prima, fortunatamente gli ho chiesto di non dire niente ai nostri genitori...non è il caso che si preoccupino inutilmente
<<Si ora si...>> sorrido tranquilla
<<Mi dispiace averti tenuto lontana da lui...non pensavo che fosse ancora così importante per te...>> lo so che è dispiaciuto per me...che si è pentito di avermi giudicata così in fretta senza riflettere sui miei sentimenti
<<Già, non lo pensavo nemmeno io...ma è così...>>
<<Lo è anche per tuo figlio...al punto che io se fossi in te inizierei a...>>
<<Si, lo so...infatti ci penso ogni giorno della mia vita...>>
<<L'importante è che tu sia felice...non me ne frega niente del resto>> dice accarezzandomi la guancia per poi abbracciarmi...<<non volevo venire qui, e crearti dei problemi...non volevo>>
<<Non l'hai fatto...ma ora vuoi dirmi...qual è invece il tuo problema? Perché hai annullato il matrimonio con Serena? C'entra Deborah?>> lui non appena pronuncio quel nome, mi guarda in modo strano, come se avessi fatto qualcosa che non dovevo
<<Che ne sai tu di Deborah?>> perché c'è qualcosa che devo sapere eh?
<<Niente, mi chiedo come mai tu abbia delle sue foto nel telefono dopo tanti anni dalla fine della vostra storia>> sbarra gli occhi scioccato <<Ché, come mai dopo cinque anni...la vedi ancora?>> lui non risponde...<<È successo qualcosa tra voi?>> niente...<<Provi ancora qualcosa per...>>
<<Emma, Deborah è morta...>> cosa?
<<Deborah è morta? Ma cosa...ma che cazzo sta dici?>> sono scioccata dalla sua rivelazione...non riesco a crederci che quella donna sia morta, non riesco a credere che una delle persone a cui mio fratello teneva di più al mondo non ci sia più...
<<Io e lei, abbiamo continuato a vederci...nonostante Serena...lo so, non sono quello che pensavi che fossi...ma non sono mai riuscito a staccarmi totalmente da lei...è per questo che capisco...il vostro rapporto...forse è per questo che speravo che almeno tu...trovassi la pace...perché io con Serena, non l'ho mai trovata...stavamo insieme si...ci amavamo...ma io avevo bisogno di Deborah...di vederla...di toccarla...di sentirle dire che mi amava...di starci insieme>> si siede su una delle sedie intorno al tavolo...
<<E poi?>>
<<Quando ho chiesto a Serena di sposarci...ho deciso di non vederla più...ma lei continuava a cercarmi...a provocarmi...fin quando un giorno...non ho saputo che stava male...era da un po' che aveva dei disturbi...non se n'era mai curata...e in due settimane...se n'è...andata...per sempre...>> delle lacrime scorrono veloci...sul suo viso...fratello mio...
<<Mi dispiace...tanto...tantissimo...>>
<<Prima di morire...l'ho vista...l'ultima volta...le ho detto ti amo...e lei mi ha chiesto di trovare l'amore...quello vero...come il nostro...>> rivolgo lo sguardo verso la porta della cucina...e mi rendo conto che Mattia ci sta guardando...si amore mio...come il nostro...abbraccio mio fratello stringendolo forte a me, come quando era piccolo, come quando dovevo proteggerlo da tutti...quando dovevo prendere le botte al posto suo...e sorrido al mio amore...
<<Capisci...perché non posso sposarla? Non posso...>> no, non può farlo...non sarebbe giusto nemmeno per quella ragazza
<<No, non puoi farlo...ma devi tornare per dirglielo...dirle la verità...farle capire il motivo...>> annuisce e torna ad abbracciarmi...
<<Scusate posso entrare?>> eccolo il mio Matti grande <<Bes...è un po' stanco...ed io andrei...>> eh? 'Ndo va? <<tu qualsiasi cosa...mi chiami...>>
<<Mattia, se vuoi...puoi rimanere benissimo qua>> mio fratello deve aver capito dalla mia espressione che non sono pronta all'eventualità che se ne vada...
<<Si infatti, voglio rimanere...>> risponde con la sua solita arroganza...no ma più tranquillo eh <<grazie>>
<<Certo che c'ha 'na faccia da schiaffi oh...>> dice mio fratello ridendo...ed uscendo dalla cucina...<<buonanotte e non fate casino che il bambino dorme>>
<<Si lo so...buonanotte anche a te>> richiude la porta ed io continuo a guardarlo con la voglia di ridergli in faccia...
<<Che te ridi?>> niente non ce la fa a non essere Briga
<<Me fai ride te...>>
<<Ah sì?>> si avvicina di più <<Dopo te faccio ride io...visto che non me dici le cose...>> mmm...qualcosa mi dice che si è infastidito...
<<Cosa?>> arriccio la fronte...non capendo cosa vuole dirmi
<<Perché non sei venuta da me...quando hai avuto la lettera dal legale de quello stronzo, invece di aspettare Francesco?>>
<<Perché volevo venire da te...ma abbiamo litigato...sono venuta alla Label e stavi parlando con quella...mi giravano e non te l'ho detto...>> fai poco il risentito perché non c'hai proprio le carte per poterlo fare
<<Senti...a prescinde da quanto te faccio girà...tu me devi dì tutto quello che succede a te e al bambino>> oddio come l'ha chiamato?
<<Se Bes ti sente penso che collassa peggio della madre>> mi piace che l'abbia chiamato in questo modo...
<<È colpa di tuo fratello...l'ha continuato a chiamare così per tutta la sera...>> si sta agitando...<<vabbè mica è grande ancora...vabbè smettila...annamo a vedè se dorme...>> neanche il tempo di dirlo che si alza come una molla, andiamo nella sua cameretta e vediamo che il mio bimbo si è addormentato con il blocchetto delle barre tra le mani...lui glielo prende dolcemente e lo appoggia sul comodino...
<<Non c'avrà freddo co' 'sta coperta? Ma perché non compri un piumone de piume de papera>> eh?
<<Il piumone di nonna papera?>> non capisco quello che sta dicendo
<<Cretina, quello pesante...come se chiama...>>
<<Piuma d'oca Mattia...d'oca non papera...>> niente oh...pure i rebus...prendo tra le mani il quadernetto delle barre...ma Mattia non vuole
<<Posalo...>>
<<No, voglio leggere solo una cosina...>>
<<Chi è Cesira? Posalo...che non vuole>> ma questo è ritardato daje...si china sul corpo addormentato di Bes...gli tira su le coperte...teneramente
<<Bri, allora sei qua...>> mi appoggio allo stipite della porta...perché non voglio intromettermi in un momento soltanto loro <<controllami mamma>>
<<Si! Volevo rimanè qua con voi...ci penso io, tu dormi tranquillo>> gli posa un bacio sui capelli...ed io mi stringo nelle braccia per quello che sento dentro nel vederlo così dolce con mio figlio
<<Notte amore...>> gli mando un bacino
<<Notte mami...>> e lui si lascia vincere dalla forza di Morfeo...contento di vederci insieme.
Torniamo in cucina per farci un buon caffè...quando lui torna a chiedermi se davvero avevo intenzione di dirgli della vertenza legale che ho ricevuto da quel matto...
<<Si...davvero volevo dirtelo...lo avrei fatto domani...>> dico mettendo le tazzine sotto la macchina dell'espresso
<<Appunto domani dopo le analisi annamo da mi' padre...sicuro lui sa risolvere il problema...>>
<<Dici davvero? 'Spetta ti prendo le carte...>> dico allontanandomi dalla cucina
<<Guarda che ce l'ho io le carte...le ho prese prima per leggerle>> no, ma fai come se fossi a casa tua Bri
<<Quanto ti piace gestire la mia vita?>> glielo chiedo affondando nel suo sguardo
<<Almeno quanto a te piace farme incazzà...o fa la stronza...con le amiche tue...diventando me...>> quanto lo odio quando fa così...<<il problema è che tu sei come me...è inutile che fai finta che non sia così...>>
<<Io non faccio finta di non essere come te...solo che quando mi comporto come te...tu sbrocchi...la gente me odia tu compreso...è questo il problema!>> si alza e si avvicina all'isola dove ho appoggiato le tazzine con il caffè...
<<Si ma io te amo da morì...ed è tutto quello che conta>>.
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~ ADESSO INTORNO A TE ~
Fiksi PenggemarÈ difficile ammettere quanto ogni scelta sia importante nella nostra vita, anche la più piccola ed insignificante: un aereo preso, una telefonata mai effettuata, un vocale non inviato, un appuntamento declinato, una collana persa, una notte dimentic...