Entro alla Label dirigendomi immediatamente nel mio ufficio, senza salutare nessuno...non so neanche come sono arrivato qui, ho guidato per inerzia, per abitudine...mi siedo sulla mia poltrona e respiro passandomi le mani sul volto...butto fuori tutta l'aria che ho incamerato sperando, in questo modo, di riuscire a far scemare tutta l'adrenalina che ho in circolo. Nessun racconto, nessuna frase potrebbe esprime tutte le emozioni che si sono susseguite da ieri, inarrestabili, mi hanno attraversato una dopo l'altra mischiandosi tra loro talvolta...il pranzo come una vera famiglia, aiutare Bes come...come un padre...e tornare a casa da sua madre per amarla come merita, come eravamo abituati a fare e come stiamo riprovando a ricostruire questo amore, prenderle un regalo per una ricorrenza banale, in cui neanche credo, solo per vederla felice...l'amore è tutti i giorni, non si dimostra solo in una stupida occasione, una festa commerciale più che di celebrazione di un sentimento...e far l'amore con lei, tutta la notte...e ritrovarla stamattina ancora mia...mi ha detto ti amo, cioè me lo ha scritto...e non so come abbia fatto il mio cuore a restare integro...non so nemmeno come ho fatto a chiudermi la porta di casa sua alle spalle, dopo esserci fatti sorprendere ad amoreggiare come due ragazzini...in realtà sono in uno stato di grazia da ieri e vorrei che fosse così sempre, ogni santo gior...che è? Ah il cellulare, un messaggio
"Brì tutto ok, ti abbiamo lasciato tutto in ordine tranquillo ahahah...e grazie ancora"
Vorrei rispondergli quando mi arriva la notifica di un altro messaggio, dopo il figlio...la madre!
"Mi manchi già...ti vorrei qui, per sentirti mio...più che mai"
Ma tu non me puoi fa così però...altrimenti io sfanculo tutto e tutti e torno lì, da te...decido di non risponderle, non per il momento almeno...innescherei un meccanismo per cui l'unica soluzione, alla fine, sarebbe tornare da lei...e non possiamo rischiare di farci beccare da quello che staserà tornerà a casa, da lei...meglio non pensarci, che me rovino la giornata, rispondiamo a Bes va!
"Com'è andata?" non è una domanda di circostanza, voglio davvero sapere se è andato tutto bene, se ha avuto problemi, se si sente tranquillo...è strano questo mio interesse, ma ormai neanche ci faccio più caso data la spontaneità che lo contraddistingue
"Dopo in ufficio ti racconto" bene, mi fa piacere che voglia confidarsi con me, vuol dire che non è a senso unico questo feeling che ci lega. Decido che devo parlarne con qualcuno, mia sorella però è chissà dove per quei corsi strambi che sembra facciano a posta per lei...accendo il computer deciso a chiamarla via Skype, prima però mando un messaggio a James che me deve spiegà 'n po' de cose...
"Devo parlarti..." tadan! Le famose parole in grado di fermare il mondo, ma non il mio amico che non si scompone...
"Immaginavo. Sono passato prima dalla Label, ma ancora non eri arrivato...sto sbrigando una commissione, mezz'ora e arrivo" perfetto, vediamo de capì che hai combinato per far arrivare Tina stamattina incazzata nera...
<<Fratellone!>> oddio che infarto! La voce di mia sorella esce gracchiante dalle casse, mentre la sua immagine prende forma sullo schermo
<<Ehi!>> la saluto
<<Beh...come mai mi chiami? Che hai combinato?>>
<<Ma niente...volevo vedere come stavi...che stavi a fa...>>
<<Ti sto credendo Matti...>> ride, e rido anch'io <<mazza che occhiaie>> continua avvicinandosi di più allo schermo ed io, istintivamente, mi sposto più indietro, quasi come se potesse sbucare da lì dentro da un momento all'altro, materializzandosi di fronte a me <<ma che hai fatto? Hai dormito?>>
<<In effetti...no, non tanto...>> dico sorridendo sornione ed alzando un sopracciglio
<<Ah...ve siete dati da fa tu ed Emma...>> insinua maliziosa <<oddio! E Bes?>> chiede cambiando tono, allarmata dalla possibilità che fosse anche lui in casa...ma te pare?
<<Era a casa mia...>>
<<Ahhhh...è venuta Emma da te, capisco...>> allude...no, veramente non hai capito proprio un ca...un tubo!
<<No, sono andato io da lei...>> le spiego...questa è più rincojonita del solito
<<Eh ma allora a casa tua chi c'era?>> ma come chi c'era...oh Signore...
<<Bes>> rispondo come se fosse la cosa più ovvia del mondo
<<BESSSSS?! Ma come Bes?>> ma perché la chiamo dico io? Perché? <<No tu ora me spieghi tutto per filo e per segno senza tralasciare niente!>> mi minaccia...in che guaio me so' cacciato...le spiego del pranzo da Emma, di Bes che mi ha fatto fare due ore di traffico per del pollo, delle sue paure e della mia proposta di lasciargli le chiavi di casa...fino al mio accompagnarlo a casa mia e ai messaggi di poco fa...lei mi ascolta attenta alternando espressioni strane...alcune di approvazione ed altre come se fosse sovrappensiero...
<<Quindi?>> come quindi?
<<Quindi che?>>
<<Ma come quindi che? Ma possibile che non capisci mai nulla...fai tanto l'intelligente e te sfuggono le cose elementari!>>
<<Che me sfugge?>> io oggi non la capisco proprio
<<Tutto ti sfugge! Tutto! Tut-to!>> eh vabbè...così sembro cretino...ma tutto che? <<Non ci arrivi proprio! L'avresti fatto per qualcun altro? Per un ragazzino qualunque che conosci da quanto? Due mesi? Neanche! Gli avresti dato le chiavi di casa tua? Ti saresti preoccupato così? L'avresti scarrozzato in giro solo per vederlo felice? Te lo dico io: NO!>> in effetti...
<<Vabbè ma che vuol dire...è comunque...>> tento
<<Nun t'azzardà a dì che è perché è figlio de Emma, sa'! >> questa lavorava per le ss so' sicuro <<Ti sei chiesto perché ce tieni tanto? Perché lo cerchi? Perché non è come gli altri?>> ma perché questa è così sicura che in realtà lui sia...ma certo! Ha parlato con Emma!
<<Che ti ha detto Emma?>>
<<Emma? Emma non mi ha detto niente...>>
<<Come no!>> sorellina dovrei crederti?
<<Davvero! Non mi ha detto assolutamente nulla...certo non che ci voglia un genio per capire come stanno le cose...>> rivela atteggiandosi
<<Ma queste sono deduzioni tue...non di certo la verità!>> non voglio credere che sia mio figlio, non voglio considerarlo tale e poi scoprire in realtà che è tutto un castello di carte...non voglio che Emma arrivi un giorno a parlarmi del padre di suo figlio come un uomo che non sono io...non voglio illudermi insomma...e poi sono tutte fantasie di mia sorella queste...
<<Certo! Perché le mie sinapsi funzionano ancora, al contrario delle tue!>> si altera
<<Ginevra, non lo sappiamo come stanno le cose, ok?>>
<<Ma neanche fai nulla per scoprirlo...>>
<<Che dovrei fa secondo te?>> vediamo la genia della situazione
<<Oh, niente di più di quello che stai facendo...Bes non è come gli altri Matti, ed Emma non c'entra niente in tutto questo...lo sai anche tu...>> dice più tranquilla <<perché non cerchi di capire se possa essere davvero tuo figlio, o se Emma ti abbia tradito...? Non può non importarti della verità...lo so che in un angolo remoto di te ci pensi a queste due possibilità...perché non ti togli questo dubbio?>> certo come se fosse facile...Emma non ne parla neanche sotto tortura e Bes non sa nulla di suo padre
<<C'è una foto di Emma...in camera di Bes...>> inizio, senza sapere esattamente dove voglio andare a parare <<l'ho vista stamattina...>> sospiro
<<E?>> mi incalza lei
<<E niente...nella foto aveva il mio anello, quello che si fregò prima di salire tre giorni a Milano per non sentire la mia mancanza...l'ha avuto solo in quei tre giorni, quindi la foto è stata scattata allora...>>
<<E tutto questo ora che c'entra?>> giustamente...se io non le dico tutto
<<Aspettava Bes in quella foto, ma ancora non lo sapeva...>> vedo mia sorella spalancare la bocca, come se questa rivelazione andasse a confermare ancora di più la sua teoria, ma non vedo come... <<ma questo non risolve nulla, se mi ha tradito è ovvio che stesse ancora con me...ti pare? Quindi può benissimo aver avuto qualcuno...magari questo è proprio di Milano...>>
<<Ma ti ha dato di volta il cervello? Ma che dici? Ma possibile che il tuo unico pensiero sia un tradimento?>> no, al momento io non ho un unico pensiero sorellina...io penso che Emma potrebbe avermi nascosto un figlio per anni, che Emma potrebbe avermi tradito e questo figlio sia in realtà di un altro, e che ancora Emma, dopo che dice di amarmi, stia con uno che non sono io per non si sa quale motivo ed io ho un giramento de palle che nun puoi capì <<Matti devi iniziare ad entrare nell'ottica che...>> continua lei, ma la interrompo sentendo bussare...salvato in corner
<<Ginevra mi dispiace, devo salutarti...ho da lavorare...>> cerco di liquidarla mentre dico un "avanti" per far accomodare la persona che si trova al di là della porta...è James che mi fa un cenno con la mano e poi assume un'espressione sorpresa e confusa quando sente la voce di mia sorella provenire dalle casse
<<Non ci provare sa'! Mattia devi ascoltarmi...Mat...>>
<<Ciao Ginny!>> la saluto con la mano prima di chiudere la videochiamata, sospiro poggiandomi allo schienale...non è stata un'ottima idea chiamarla...sapevo che si sarebbe intestardita così perché crede di avere la verità in tasca mentre io non ne vedo nemmeno l'ombra
<<Oh tutto ok?>> mi chiede il mio amico
<<Io si...il resto devi dirmelo tu...>> insinuo, poggiando i gomiti sulla scrivania e il mento sulle mani giunte, guardandolo fisso
<<Chi te l'ha detto?>>
<<Tina...ero da Emma e lei è arrivata incazzata nera...si può sapere che stai a fa?>>
<<Non volevo tenerti all'oscuro...>>
<<Non l'ho pensato...>> veramente si, ma vabbè
<<Anche perché non avrei potuto comunque...>> effettivamente <<niente Brì, ad una delle mie serate era presente il capo dell'agenzia di Tina...dice che gli serve un Dj per delle cose che ha in mente...sono andato lì stamattina presto sperando di non trovarla...invece era lì...e...>> sbuffa sconsolato << e io non so che mi prende ok? Volevo fare il figo...volevo farle male, volevo che sentisse almeno un quarto di quello che sento io...della stretta al cuore che non mi fa respirare quando me la trovo davanti...e...non lo so che mi è preso, non so perché l'ho trattata così...so solo che vorrei dimenticarla, che sono anni che ci provo senza riuscirci!>> si alza all'improvviso camminando per la stanza
<<Ma perché che è successo? Che vi siete detti?>> ho capito i tuoi sentimenti, li conosco...ma cos'è accaduto di preciso?
<<Le ho detto che avremmo lavorato insieme...per questo ero lì e lei ha iniziato a dare di matto...che non dovevo permettermi di accettare, che voglio rovinarle la vita, come mi permetto di intromettermi nel suo lavoro...te la volevo fa vedè!>> non fatico ad immaginarmela amico, credimi <<ed io...beh io...>>
<<Tu?>> dai raccontami la cazzata che hai sparato
<<Io le ho detto che è rimasta la stessa ragazzina egoista che non capisce gli altri e le loro esigenze e che non mi stupisco che sia ancora da sola...>> ottimo metodo per riconquistarla, non c'è che dire <<Ma mica mi ha detto se è da sola o ha qualcuno secondo te ?! Ovvio che no!>>
<<Eh certo...viste le premesse magari ti invitava pure per un caffè...>> rido scuotendo la testa
<<Ma io devo sapere...non puoi indagare con Emma?>> eh? No no, non mi mettete in mezzo a 'ste cose
<<Posso provarci...>> eh vabbè ragazzi, lo dovrò pure aiutà in qualche modo, poro amico mio...Fulvietto e Passerotta nun se la passano male ora... <<e lei che ha fatto?>>
<<M'ha tirato 'na cinquina!>> afferma sconvolto mettendosi una mano sulla guancia, quasi come se avesse rivissuto quel gesto
<<EH?>>
<<Hai capito bene, m'ha dato 'no schiaffo ed è scappata via!>>
<<E tu non l'hai rincorsa?>> io e Mimma dopo una scena del genere ci saremmo fatti certi giri de lenzuol...ehm, si...dicevamo James?
<<No! Per dirle che?>> si risiede, o meglio si ributta sulla sedia afflitto
<<Vabbè...tornamo a noi. Di che si tratta?>>
<<Non so nulla di più di ciò che ti ho detto...davvero...comunque dovrebbe venire un rappresentante, qualcuno de loro 'nsomma per parlarti...se dici che nun se po' fa, nessun problema...tranquillo su questo!>>
<<Ma no...è sempre un'opportunità...e secondo me avrà altri risvolti la faccenda, non solo lavorativi...>> ammicco prima di fargli un occhiolino
<<Allora non hai capito!>> eccone 'n altro...ma che è oggi? Il festival del "Dai del cretino a Briga"? <<Nun me vole vedè...nun me vole manco sentì nominà!>>
<<È normale...è arrabbiata, non avete mai chiarito...vedrai che piano piano si risolve...>> anche perché un'altra incursione mattutina di quella matta dai capelli bianchi anche no!
<<Se lo dici te...>> te vedo convinto proprio, eh James?! Riceve una telefonata ed io approfitto per mandare un messaggio a Mimma...in realtà gliene ho già mandati un paio mentre parlavo con James...non risponde...chissà che starà facendo...
<<Brì io scendo che mi ero dimenticato un appuntamento con uno dei tecnici...passo dopo...>> ed esce dal mio ufficio...niente, è bastato vederla per qualche minuto che questo nun ce sta più co' la capoccia...mandiamo un altro messaggio alla Brown...
Si è fatta ora di pranzo, e me ne accorgo dal mio stomaco che brontola...in effetti non faccio un pasto decente da ieri a pranzo...eh già, ieri a pranzo...non mi ci fate pensà...tornare a casa con Bes dopo essere stati in giro, trovare Emma che ha cucinato e due piccole pesti in giro per casa...avremmo potuto costruire tutto quest...il suono di una mail appena arrivata mi distrae, meno male perché mi stava già prendendo quel nodo in gola che sembra soffocarmi ogni volta che penso a ciò che poteva essere...
Apro la mail...leggo e chiudo la finestra...come? Cosa c'era scritto? Non lo so...che domande! Da quando se ne è andato James non ho fatto altro che pensare ad Emma e alla nostra situazione, prendevo i documenti sulla mia scrivania che dovrei visionare e pensavo ad Emma, aprivo le mail e pensavo ad Emma...e in tutto questo mandavo messaggini stupidi, ad Emma ovviamente...non ho capito nulla di tutto ciò che ho letto, sono completamente perso nei ricordi della giornata di ieri...sarà meglio chiamare il risto-bar per farmi portare qualcosa, non voglio chiedere a Samantha...
Mentre aspetto il ragazzo che mi consegnerà il pranzo prendo il cellulare...dite che sto esagerando? Ma nooo...che sarà mai un altro messaggio...
"Non è molto positivo Brown andare a lavoro dopo essere stato con te...Non riesco a concludere una mazza"
Ha risposto...era ora Mimma, non è riuscita neanche a cucinare...voleva restare a letto con me, ma tu nun me puoi dì così però...qui la situazione è già precaria...molto precaria...
"Anch'io bionda ti riempirei di baci in questo momento..."
"Solo?" solo? Solo? Tu non sai che te farei...ti riempirei "Anche" di baci...mica solo quello
"Dove?" Qualcuno mi fermi dal catapultarmi in macchina e fanculo al fatto che possono scoprirci!
"Tu dove li vuoi?" questo scambio di messaggi non porterà a nulla di buono, lo so...non risponde più...e se fosse tornato quello? Non mi ci fate pensare...che io mi chiedo che cazzo ci fa ancora con questo? Non si amano, me pare evidente...lui non c'è mai, non sta mai con lei...ohhh e non ricominciate con la solita solfa che io all'epoca e blablabla...
Mi hanno appena consegnato due contenitori di alluminio fumanti dall'odore più che invitante...una porzione di pasta al forno e una scaloppina con i funghi...certo che potevo scendere a pranzare là, anziché farlo in ufficio...meno male che c'è una di quelle tovagliette di carta, con qualche tovagliolo...sto buttando tutto nel cestino quando qualcuno bussa alla porta e poi due matti irrompono nel mio ufficio ridendo
<<Oh? Se può sapè che c'avete da ride?>>
<<Guarda qua...>> mi fa Francesco porgendomi un foglio...sembra un invito...è un nuovo locale...embè?
<<Quindi?>> non capisco
<<Quindi stasera si esce...e si fa baldoria...questo sarà il locale in cui andrò a vita...>> Francesco sembra aver scoperto una sorta di paradiso terreste dall'euforia con cui ne parla...fammi leggere questa descrizione...
<<Situato in una villa appena fuori Roma, il ComeToSee garantisce alla propria clientela il massimo della discrezione e della privacy...ma è un night?>> chiedo alzando gli occhi dal foglio...
<<Meglio...meglio...leggi...>> mah
<<Ogni tavolo è diviso dall'altro con una sorta di parete di veli, che crea un affascinante effetto vedo non vedo...potete sorseggiare un drink in tutta tranquillità, oppure invitare chi si trova dall'altra parte del velo...è un locale per scambisti!>> dico sconvolto dal fatto che abbiano scelto di andare qui
<<Ma no! Te pare...>> io non ci vedo nulla di chiaro...continuiamo...
<<Potrete scegliere di cenare in un privé per avere il massimo della privacy, e se durante la cena è sfuggita una bottiglia di vino di troppo il locale al piano superiore è dotato di camere con ogni genere di comfort...Una casa d'appuntamenti in pratica>>
<<Mamma come sei antico...che casa d'appuntamenti! È una cosa alla moda...un locale nuovo, che noi stasera inauguriamo per bene...>> Francesco sembra non stare nella pelle
<<Le ballerine, presenti in sala...ehm>> continuo a leggere con un colpo di tosse finto <<saranno felici di allietarvi la serata e di soddisfare ogni vostra richiesta...ogni-vostra-richiesta>> ripeto in modo più marcato
<<Saranno delle professioniste in più settori...tango...bachata>> ride James dando gomitate al suo compagno d'avventura...ma stamattina nun stavi disperato pe' Tina?
<<Dajè Brì...nun fa l'antico...ce dobbiamo annà...stasera uscita solo uomini...che ne dici?>> ma si dai! E poi non sono mai stato dell'opinione che l'occasione fa l'uomo ladro...posso andare in questo locale e comportarmi da perfetto fidanzato...che poi fidanzato, stasera torna pure quello...dopo giorni che non c'è stato, sicuramente insisterà per stare con lei...non voglio pensarci...andiamo a questo locale, mi farà bene una serata con i miei amici...ed Emma non ne saprà nulla, non voglio che si faccia strane idee e vada con quello per ripicca.
<<Vabbè...ce sto! Regà me raccomanno però eh!>>
<<Tranquillo>> seh <<ci divertiremo un mondo!>> è proprio questo che me preoccupa Francè...
I due hanno lasciato il mio ufficio dopo esserci accordati per l'orario...speriamo bene, non sono tanto convinto di questa cosa ma neanche posso fare l'eremita chiuso in casa.
Samantha mi chiama per dirmi che il chitarrista è arrivato, ho scritto una canzone per il mio nuovo disco, vorrei inciderla chitarra e voce...magari aggiungendo giusto qualche elemento tipo un pianoforte prima della seconda strofa e qualche suono elettronico al termine della traccia per dare un risalto maggiore al ritornello che si ripete con più enfasi...il mio è l'unico lavoro prodotto dalla mia etichetta che non è classificabile nel genere rap...si, ogni tanto inserisco una canzone dalla metrica serrata...nell'ultimo disco uscito ci sono anche dei duetti con alcuni dei ragazzi...ma ormai sono lontano dai miei dischi d'esordio, sia per stile che per genere...
Sono nella sala prove del piano terra da circa un'ora e non siamo riusciti nemmeno a trovare il giro iniziale di chitarra giusto, ho provato anch'io a comporre qualcosa ma sembra sempre che non sia perfettamente in linea col testo, come se primeggiasse uno o l'altro mentre io vorrei un'intensità pari di testo e musica...se Mario fosse qui avrebbe capito al volo ciò che intendo, ma purtroppo è a Londra a sperimentare delle cose nuove col suo gruppo e non voglio disturbarlo...la nostra amicizia e il nostro legame professionale è rimasto intatto negli anni...ma TheMaestro, come mi piace chiamarlo, è sempre alla ricerca di nuovi suond, arrangiamenti diversi...mi ha già curato la strumentale di altri pezzi del disco prima di partire...ora voglio cavarmela io...ascolto l'ennesima melodia che esce dallo strumento del mio collaboratore e niente, sembra che oggi nulla riesca a soddisfarmi...
<<No così non mi piace...dobbiamo trovare un'altra melod...>> sto dicendo al chitarrista, quando vengo interrotto dalla porta che si spalanca...ma chi diavolo? <<Bes!>> e chi altri...questo ormai fa come vuole...non mi ci applico neanche più di tanto...vabbè non voglio rovinargli l'umore e poi sono curioso di sapere com'è andata con Elisa, non per semplice curiosità ma per capire cosa ha provato...come si è sentito...se vuole parlarne...si lo so quello che state pensando e , NO!, non ha ragione mia sorella!
<<Si dovevo bussare, lo so...>> che faccia di bronzo che è...lo saprai pure ma nun me pare che metti in pratica
<<Nun me pare...vabbè, ci vediamo dopo e vediamo di combinare qualcosa...>> dico al ragazzo che è con me in sala prove, prima di uscire ed avviarmi nel mio ufficio
<<Che dovete provà?>> mi domanda mentre salgo le scale che mi porteranno di sopra
<<Una base per una cosa che ho scritto...>>
<<Una cosa che hai scritto te? E la posso legge? Io ho fatto una base fighissima, solo che non c'ho scritto nulla sopra...magari puoi adattà quella...te va? Che dici?>> apro con le chiavi che ho in tasca, lo guardo di sbieco...ma possibile che ora si deve anche impicciare del mio cd? Gli dico di prendere fiato e gli faccio notare, ridendo, che qui ci sono un sacco di musicisti...Dice che era solo un'idea e che potrebbe piacermi...
<<Si poi me la fai sentire...tutto ok con Elisa?>>
<<Ah proposito>> che? Ah le chiavi...manco ci stavo pensando...si, si lo so che è grave...nun ve 'mpicciate pure voi <<non so come ringraziarti...davvero...>>
<<Nun me devi ringrazià...è andata bene?>>
<<Si...si, benissimo. Non puoi capì l'ansia che avevo...cioè capisci, io sono stato il primo...nun ha avuto nessuno, solo me...nun puoi capì come me so' sentito, insomma è 'na bella responsabilità...poi avevo paura de farle male, che potessi deluderla...me so' fatto diecimila film...alla fine però è andata bene, mi si è stretto il cuore quando le è scesa una lacrima, però poi tutto benissimo...pure stamattina...>> che tenero che è tutto imbarazzato che parla come un fiume in piena, sono felice di ascoltarlo...sono felice che abbia questa voglia di confidarsi con me...ad un tratto si blocca, forse crede che mi stia dicendo troppo o, forse, come me assume degli atteggiamenti che vengono naturali ma poi razionalizza e si ferma a pensare al perché si comporti in questo modo...voglio dire non è mica normale raccontare di questo al tuo capo!? Ma già non era normale che il tuo capo ti desse le chiavi di casa sua...insomma non c'è niente di normale in tutto questo...a meno che...niente, a meno che niente...
<<Ah...c'avete preso gusto...>> lo prendo in giro per smorzare l'attimo di imbarazzo che si era creato
<<M'ha svegliato all'alba!>> ride anche lui...non credo ti sia dispiaciuta poi tanto l'alzataccia Bes...
<<Vabbè...ora sarà tutto in discesa...>> gli dico...diciamo che il peggio è passato, che questa è la sua prima storia seria e che ora avranno una complicità che magari prima non avevano...sono felice per lui
<<Ah comunque Elisa ha insistito per cambiare il letto e mettere tutto in ordine, ha pure lavato tutto...quindi ora hai una lavatrice da stendere...>> ehhh? Ma che ve siete impazziti? E tu non la potevi fermà? Ma te sembro uno che stende le lavatrici? Eddaje su!
<<Non doveva...vabbè ringraziala...>> e sottolineo il non doveva <<come mai sei già qua? Hai studiato?>> in effetti mi rendo conto che le altre volte arrivava più tardi, oggi invece è già qui da mezz'ora buona...
<<Non volevo sta da solo a casa...il beccafico non c'è e mamma è andata dal parrucchiere con zia Tina...>> mi dice...e così la Brown è dal parrucchiere...potrei farle un'imboscata...chi è ora?
<<Avanti!>> guardo Bes quasi per sottolineargli che qui dentro è solo lui ad entrare negli uffici come je pare...Samantha, con un vestito che sembra più una maglia...te potevi mette almeno 'na sciarpa però...non che ci sia chissà cosa da vedere...ma un po' di decenza...se penso a Mimma con una cosa scollata così...no, meglio non pensarci
<<Briga!>> che urto 'sta voce... <<mi dovresti firmare questi per favore>> e si abbassa porgendomi dei documenti e mettendomi, non involontariamente, il suo décolleté sotto gli occhi...Samà me dispiace ma nun puoi compete...
<<Se hai bisogno mi chiami...>> contaci Samà
Le dico di si basta che ora se ne vada che gia m'ha urtato abbastanza...eppure un tempo avrei mollato i documenti e l'avrei presa sulla scrivania senza troppi preamboli...me sto a invecchià...se ripenso al locale dove andremo stasera...mo vado a fa 'na sorpresa a Mimma, così me sento meno in colpa...speriamo sia ancora lì e che non sia tornato quello...nondevopensarci
<<Allora che vuoi fa? Vai a provà o no?>> chiedo a Bes vedendolo trafficare col cellulare...su su che io devo andà da tu' madre...
<<Aspetta che sto a cercà la base che te dicevo...l'ho registrata sul cellulare!>> la base? Adesso?
<<Vabbè Bes poi vediamo!>> E se quella se ne va dal parrucchiere? E se torna a casa e trova quello? Non potrà più uscì...ed io oggi non la vedo...si vabbè che c'entra che l'ho vista stamattina...
<<Ma come poi vediamo? Brì hai un cd da finì! Te vuoi move? Quanno lo famo uscì nel tremila? Eddaje su! Eccola...>> ma ve pare che io me devo pure sentì il cazziatone? Vuoi che ti lasci la poltrona? Prego...accomodati "Un giorno potresti lasciargliela davvero se tua sorella avesse ragione" che coscienza inopportuna!
<<Dai sentiamo 'sta base...>> sospiro...ah ma non ti darò alcuna soddisfazione...può esse pure la base più figa del mond...ah però! Questo intendevo...da-da-da perfetta così...oddio ci sarebbe da aggiungere qualcosina per renderla più ricca
<<Allora? Qui magari ce mettiamo un pianoforte...sarebbe carino secondo me...in questo punto qui dico>>
<<Si...si potrebbe fa...>> rispondo distaccato...è incredibile che io abbia pensato una cosa e lui l'abbia fatta così...senza che neanche avessimo accennato a qualcosa...in effetti ha ragione Ginevra...questo feeling è troppo strano per essere un legame nato da neanche due mesi...vabbè ma sarà che abbiamo lo stesso modo di vedere la musica...
<<Qua ce aggiungiamo qualcosa di elettronico...>> seh vabbè...ciao...manco con la telepatia si raggiungono questi risultati...guardo l'orologio, io devo andare da Emma prima che torni a casa...
<<Vabbè...poi vediamo, vai a provare ora che io devo sbrigare delle cose...>> sorrido, non voglio che pensi che voglia buttarlo fuori...però c'ho da fa...
<<Si, si...vedo pure de fa qualcosa con la base così te la faccio sentì finita e vedemo se le barre tue ce stanno bene!>> oddio...si, si, mettiamo questa...è già perfetta così basta che nun te sento più...te e le tue manie di grandezza <<Brì? Grazie, davvero!>> prego Bes, non l'avrei fatto per nessun altro.
"Ho appena mandato tuo figlio in sala prove...m'ha fatto una testa così perché ha composto una base adatta alla canzone che ho scritto, e non se ne andava se non l'ascoltavo" invio a Mimma
Chiamo Samantha per chiedere se ho qualche impegno...ultimamente succede che mi dimentichi di qualcosa ogni tanto, alla sua risposta negativa decido di attuare il mio progetto...andare a prelevare la Brown dal parrucchiere
"Che stai a fa Brown dal parrucchiere?" chiedo mentre scendo le scale...aspettami che arrivo anch'io...mi chiede come faccia io a saperlo...ma io so tutto di te Mimma, dovresti saperlo ormai
"Certo se ho le spie in casa...tu piuttosto dove sei?" mo te dico che fra un po' vado a casa...vediamo che fai...ah ti piacerebbe ma...della serie vorrei ma non posso...eh ma tanto te da questa situazione non vuoi uscirne, devi farmi girà le palle per forza...
"Lo so...ma io non so quanto potrò resistere a non vederti" è la verità...e sarebbe tutto molto più semplice se tu lasciassi quel morto de fama che te porti appresso...risponde che nemmeno lei resiste senza vedermi
"Allora arrivo..." tanto già stavo venendo da te Brown...
"Ti aspetto..." mi aspetti...dove? Ahahahah...qualche minuto dopo parcheggio davanti a quello che è il suo parrucchiere di fiducia, speriamo sia qui altrimenti mi tocca chiederle dove sia finita...mentre sono appoggiato allo sportello la vedo uscire e saltarmi addosso euforica...Mì ho capito che te so' mancato ma se ce paparazzano che ci baciamo così è la fine tesoro bello...entriamo in macchina e decido di andare alla ricerca di un posto più tranquillo...non mi sembra il caso di andare a casa mia visto che non so in che stato si trovi, anche se sono abbastanza tranquillo su questo...però entrarci oggi, dopo che stanotte c'è stato suo figlio...no, non mi piace...a casa sua invece potrebbe esserci quello, e vaglielo a spiegà che c'ha certe escrescenze eburnee che nun to' dico proprio...
<<Allora ti sono mancato...>> le chiedo, ho bisogno ogni volta di sentirmelo dire...in particolare in questo periodo che non so se mi dica o meno la verità su Bes...ogni volta devia l'argomento...e non lascia quel cojone, non so per quale motivo visto che dice di non averci praticamente contatti
<<Un sacco...io no?>> chiede mentre io ho fermato l'auto e lei mi è praticamente saltata in braccio...vorrei risponderle, vorrei dirle che mi è mancata da morire...che non ce la faccio più con questi sotterfugi...che vorrei fosse solo mia, ma non lo faccio...ho paura, paura di perderla...paura che lei non riesca a stare lontana da lui ancora per molto, insomma vivono insieme...prima o poi qualcosa succederà per forza ed io non riuscirei mai a perdonarle una cosa simile <<Ah no? Beh buono a sapersi>> afferma cercando di allontanarsi da me
<<Viè qua cretina...>> dico baciandola senza ritegno <<è che me rode...che sei mia...e non te posso vedè...toccà...quando voglio...>> continuo vagando con le mani sul suo corpo...
<<Credi che per me sia diverso? Vorrei ricordarti che siamo stati insieme stanotte...a casa mia...con il rischio che potessero succedere mille cose...>> eh vabbè ho capito...ma mo 'sta cosa che c'entra? Mica me vorrai dà torto?
<<Lo so...hai ragione...però tu lo sai come so' fatto...>> dico ridendo, "tu lo sai come so' fatto" è la scusa perfetta per ogni cosa
<<Ce ne faremo una ragione Briga, non sei l'unico a patire la situazione...>> e si scosta...eddaje però...
<<Lo so...però...mo non te scostà...>> voglio baciarla ma lei insiste a spostarsi da me <<oh ma ti ho detto solo che me manchi, che te voglio...non devi fa così...>> vuole tornare da Tina...ma te non vai da nessuna parte, nun te movi di qua finchè non lo decido io...e mentre glielo dico la intrappolo tra il mio corpo e lo sterzo...continua a fare la sostenuta dicendo che anche lei è nella stessa situazione e per di più è già stata al mio posto...eh già <<Già...io nun capisco come tu abbia fatto a sopportarla per tutto quel tempo...perché te giuro a me il pensiero che tra poco torna quello...e te tocca...o te guarda...me fa impazzì...lo so che me lo merito...ma tu sei mia>> la bacio, incapace di non farlo, come a sottolineare le mie parole...le intimo di parlare, di dirmi che è mia...che non l'avrà nessun altro...ma lei ritiene che non ce ne sia bisogno ed io la bacio con più foga, come se questo gesto possa sopperire alle mancate conferme verbali, come se solo così riuscissi a sentirla pienamente mia...infilo le mani sotto il maglione, cerco il suo seno...impossibile fare diversamente, vorrei averla qui ed ora anche se so che non è possibile...
<<Amore non possiamo farlo qui...>> lo so anch'io cazzo...ma ti voglio, come sempre...sempre di più...propongo di andare a prendere un gelato...è l'unica soluzione che vedo per uscire da questa situazione, qualche altro minuto così e la faccio mia seduta stante e fanculo tutto...
Stiamo uscendo dalla gelateria quando mi arriva un messaggio...James, dice di farmi trovare pronto per le ventuno e trenta...quando vedo che lei si sta avvicinando per leggerlo mi sposto, insomma non deve sapere nulla di questa cosa...sai i film!
<<Chi era?>> chiede facendo un'espressione strana...vorrebbe sapere, esige di saperlo...ma niente da fa...
<<James, vuole andare con Francesco ad un locale nuovo... ma io non ci vado sono troppo stanco...mi fa male la testa...>> una mezza verità...me pare una soluzione equa
<<Capisco...troppo stanco...ma che si fa in questo locale nuovo?>> eh...lo vorrei sapere anch'io...credo che sia legale comunque, qualsiasi cosa si faccia...
<<Ma niente...le solite cose...mi voleva parlare di un nuovo progetto...perché me controlli?>> rido...almeno fateme ride finchè non scoprirà de che se tratta
<<No, siccome devo parlare con il mio produttore anch'io di un nuovo progetto...cercavo un posto tranquillo...dove poter andare...che non fosse il solito hotel>> hoteche? Ma che stai scherzando? Che devi fa te?
<<Perché tu per parlà col produttore c'hai bisogno de annà all'hotel?>> indietreggia ridendo...qui finimo male eh <<No ma rispondime e in fretta anche...Emma finimo male oggi...>>
<<Scemo sto scherzando...>> eh sarà meglio pe' te! Mi sporca con la panna prima di baciarmi...
<<Io te corco de brutto altro che gelatino...oh nun me sporcà che tuo figlio è tutto precisino...me riprende ogni cinque minuti...ma 'ndo l'hai cresciuto in un collegio svizzero?>> dice che è un amante della precisione...definirlo così è un eufemismo! <<E ho capito...ma te rendi conto che ha iniziato a dirmi...che nun me sto impegnando per il nuovo cd...il mio Emma...si il mio...te ridi...nun se n'annava se nun me faceva sentì la base...per la mia canzone...ma come se fa?>>
<<Mi dispiace se è un po' invasivo...ma alla fine come è venuta la base?>> un po'? Ahahahahahah
<<Benissimo...ma avevi dubbi? Me l'ha fatta sentì cento volte...dovrò metterce quella solo per sfinimento...no...comunque...è una delle basi più belle che qualcun altro abbia preparato per una delle mie canzoni>> dico felice...si, perché mi fa piacere che alla mia canzone metteremo mano solo io e lui...la riaccompagno dal parrucchiere e torno in ufficio...
Quasi le otto, sarà meglio avviarsi a casa...ho mandato dei messaggi ad Emma ma non mi ha risposto...chissà come mai, 'sta cosa me sta a innervosì abbastanza...gliene mando un altro prima di dirigermi verso la mia abitazione
"Posso capì che fine hai fatto?"
Sono davanti all'armadio, appena uscito dalla doccia, con solo un asciugamano legato in vita e non so che mettermi...si lo so che sembro una donna, ma come dovrei presentarmi in un locale del genere? Di certo non in maglioncino...ma neanche in smoking...opto per un jeans scuro, camicia bianca e giacca nera...dovrebbe andare, col cappotto sarà perfetto. Ho dato un'occhiata al piano di sotto, in effetti è tutto perfetto...mi hanno anche lasciato i fiori nel vaso in salotto...tre ore per farglieli scegliere e poi sono rimasti qui, poro me! Per il resto è tutto perfettamente in ordine...a parte la biancheria lavata che mi saluta dall'oblò della lavatrice...vabbè non posso occuparmene ora...hanno perfino buttato la spazzatura...però! Sto agganciando la chiusura dell'orologio quando suona il citofono...sono quei due, io già lo so che questa serata sarà un disastro!
Parcheggio davanti a quest'immensa villa tutta illuminata, non ci sono tantissime auto...ho insistito per venire con la mia, mentre James è in macchina con Francesco, così appena vorrò andarmene potrò farlo. All'ingresso una ragazza vestita in modo elegante ci accoglie chiedendo se abbiamo prenotato...il legale risponde in modo affermativo...e che ve pare, quindi la donna ci conduce in una specie di atrio, ci dice che possiamo consegnare i cappotti all'addetta che li appende su una gruccia e poi ad uno stender in modo che possiamo prenderli quando vogliamo...una ragazza, con un vestito molto più corto di quella che ci ha accolti ci fa strada verso l'interno. È identico alla descrizione...ha l'aria di un night di classe ma non vedo spogliarelliste, né pali da lap dance e cose del genere...sembra molto sofisticato come posto...ci accomodiamo su dei divanetti di pelle chiara contornati di veli arancio scuro, come i tovagliolini posti sul tavolo...una cameriera ci porta dei menù rivestiti di elegante pelle nera con le cuciture chiare ed il nome del locale impresso sopra...tutto è rifinito nei minimi dettagli...
<<Buonasera...sono la proprietaria del locale...è un piacere avervi nostri ospiti...>> una donna dall'aspetto molto curato si è avvicinata al nostro tavolo, prima era a parlare con una coppia al tavolo di fronte al nostro...credo che accolga un po' tutti
<<Complimenti...davvero bel posto...>> Francesco...chi altri?
<<Grazie...questa è la zona aperitivo, se voleste cenare ci sono i privé appositi...le nostre ragazze sono a vostra completa disposizione...>> ma solo io ci leggo malizia?
<<Beh in effetti...la cena sembra allet...>> comincia il mio amico
<<Per adesso va bene l'aperitivo, grazie>> lo interrompo...ce mancano solo le escort...do' m'avete portato...ed io che ancora ve do retta!
<<Come preferite...decidete pure con calma, fra un po' vi mando una delle ragazze a prendere l'ordinazione...scusatemi>> si congeda
<<Beh Brì...che te ne pare?>>
<<Diciamo che finora non c'è male...continuo a pensare sia un puttanaio, ma vabbè...>> rido
Ordiniamo tre aperitivi alcolici, qui le ragazze sembrano tutte disinibite...vabbè diciamo che ci provano spudoratamente...ci portano i tre bicchieri con i liquidi colorati, zucchero sul bordo, decorazioni e tanti, tantissimi stuzzichini...se questo è l'aperitivo la cena consisterà in un banchetto...ho appena addentato una deliziosa pizzetta da buffet girandomi verso la porta d'accesso che si apre, quando inizio a tossire perché mi è andata di traverso...dalla porta vedo Emma, vestita cioè svestita, con un abito corto ed aderente, cappotto di pelle e stivali alti...e prima non aveva i capelli aggiustati così...è con Tina e due uomini, in uno dei quali riconosco il suo produttore...ma che...?
Fa finta di nulla e si dirigono verso un tavolo poco più in là del nostro
<<Brì...Brì...ma è Tina quella...ma che ha fatto?>> James
<<Oddio...è venuta Emma...quando le ho detto del locale non pensavo sarebbe venuta qui...>> Francesco
Alt. Alt. Alt. Uno per volta...Tina ha di nuovo i capelli azzurri e un vestito più largo che lungo...quindi caro James mo so' cazzi tua! Ma cosa più importante, caro avvocato dei miei stivali
<<Cioè te hai detto ad Emma che noi saremmo venuti qui?>> credo di avere il fumo che esce dalle orecchie
<<Si, perché?>> si perché? Si perché? Ma io te ammazzo a mani nude, te faccio a pezzettini e ti getto nel Tevere! Ma te pare che dici 'ste cose così?
<<Jamessss...da quanto tempo!>> e questo mo chi è? Un ragazzo alto, dal fisico palestrato si è fermato di fronte al nostro tavolo
<<Daniel! Che ce fai qua? Te siedi con noi? Lui è Briga, lui Francesco>>
Dopo un giro di "piacere", "piacere mio" e blablabla James ci spiega che è un dj, che gira il mondo e che si conoscono perché hanno fatto dei lavori insieme...forse l'avrò anche visto ma nun me ricordo proprio... Daniel si congeda dicendo che è con degli amici...ecco evapora, che io devo controllà quella matta...che hanno fatto un'uscita a quattro? Ma il tizio anziché evaporare va verso il tavolo che io sto tenendo d'occhio da quando si è riempito...se te azzardi solo a rivolge la parola ad Emm...ha puntato Tina...James perdi punti...con la scusa più vecchia e banale del mondo, l'accendino...lo prende e si dirige all'esterno mentre la strega turchina lo segue con lo sguardo...ahia! Questa me sa che se sta a fa pensieri strani sul tuo amico, caro cioccolatino! Ha pure una croce tatuata sull'avambraccio come mandorlina tua...eh si perché il tizio ha una camicia blu notte con le maniche coi risvolti manco se fosse ferragosto! Il mio amico ha gli occhi fuori dalle orbite e l'espressione accigliata...ma torniamo alla premeditazione dell'omicidio di quell'altro...
<<Come cazzo t'è venuto de dì ad Emma che venivamo qua?>>
<<Ma io non capisco qual è il problema! Anzi annamola a salutà, fai l'uomo su...mica deve venì lei qua!>> ma manco vai te là...tranquillizzati...e niente, già si è alzato e avviato...che serata de merda!
<<Francesco!>> esordisce lei alzandosi e salutandolo con due baci sulle guance appena ci avviciniamo al suo tavolo <<Che coincidenza, i nostri amici avevano in mente lo stesso locale...>> te stamo a crede, tranquilla!
<<Oh...non fa proprio per me...preferisco locali più seri e di classe, ma una serata ci sta, dai!>> a busciardo! Ma se m'hai rotto er cazzo da ore! Ma te guarda questo!
<<Briga! Come va il tuo mal di testa?>> il mio amico mi guarda confuso...eh, che vuoi capì te!
<<Molto meglio, grazie!>> sorrido...se te pijo, se famo 'na chiacchierata io e te Mì che nun t'a scordi più, anzi... <<Emma, scusa se approfitto...ma visto che sei qui, potrei parlarti di una cosa in privato...? Riguarda Bes...ed è abbastanza urgente>> che meschino che so'...usare quel poro ragazzo come scusa, ma non posso sbroccà qui dentro!
<<L'amico tuo è diventato asociale all'improvviso?>> mi domanda Tina mentre Emma si sta alzando, guardando James che è rimasto seduto al nostro tavolo
<<Non si sente molto bene...>> invento <<e te che flirti con altri non aiuti...>> le sussurro all'orecchio mentre lei arrossisce...ma allora ti interessa, stregaccia che non sei altro?!
Seguo Emma fuori, l'aria è abbastanza fredda e inizia anche a piovere...le faccio cenno di seguirmi in macchina...accendo l'aria e mi rendo conto che siamo troppo di fronte all'ingresso, così metto in moto mentre lei mi guarda disorientata e mi sposto verso il retro del caseggiato...non c'è nessuno, perfetto...
<<Sono stanco, ho mal di testa...>> mi fa il verso appena spengo l'auto ed io rido <<non c'è proprio un cazzo da ridere Briga!>>
<<Te dove pensi di andà co' sto vestito? Non è tornato quello?>> si stranisce...perché?
<<Non cambiare argomento! Mi hai mentito!>>
<<Non ti ho mentito, non volevo che ti facessi film sul fatto che fossi qui...è un locale tranquillo>> ehm...si, più o meno...
<<Tranquillo? Si...forse al piano di sopra c'è una ludoteca!>> rido per la sua possessività e la tiro a me...il vestito che le si alza sulle gambe
<<Viè qua...nun t'arrabbià...>>
<<Perché continui a mentirmi?>> chiede mogia, abbassando gli occhi
<<Non volevo mentirti>> dico alzandole il mento <<davvero! È solo che mi sento indifeso, potrei perderti da un momento all'altro...potresti decidere di stare con quel beccafico...non volevo litigare per una cazzata...non sono venuto qui per fare chissà cosa, volevo solo passare una serata diversa con i miei amici...>>
<<Ecco...la prossima volta spiegamelo così...ma non dirmi una bugia...>> dice mesta
<<D'accordo...>> le lascio un bacio a stampo, ma lei mette le mani sul mio viso ed approfondisce il contatto...si sposta a cavalcioni su di me mentre le mie mani vanno sul suo seno coperto dal tessuto del vestito...
<<Ti ricordi i rapporti fugaci che avevamo quando uno dei due doveva uscire per un impegno...?>> mi chiede maliziosa all'orecchio mentre armeggia con la mia cintura
<<Dovresti rinfrescarmi la memoria...>> rispondo mentre le mie mani stringono il suo seno da sopra la stoffa e lei geme...la sua mano sul mio sesso...il mio viso rivolto verso l'alto per il brivido che mi pervade...
<<Emma...>> gemo
<<Shhh...>> dice mentre mi bacia il collo, scendendo fino all'inizio della spalla...quando mi ha sbottonato la camicia? La prendo dai fianchi aggiustandomela meglio addosso prima che le mie mani raggiungano le sue cosce, strofinandole e alzandole il vestito fin sulla pancia...le scosto gli slip, le passo un braccio intorno alla vita sollevandola ed entro in lei d'un colpo, rude
<<Ahhhh Matti...>> geme spostando indietro il bacino...ma addossandosi ancor di più a me col resto del corpo...i movimenti sono veloci, voglio solo sentirla mia...i suoi ansiti nel mio orecchio mentre con un braccio mi circonda il collo tenendomi stretto continuando il suo rapido su e giù...non passa molto prima che entrambi esplodiamo in un urlo di piacere...è stato di una tale intensità che quasi ci lascia storditi...si accascia su di me, cercando di respirare regolarmente ed io faccio altrettanto...mi sporgo verso il cruscotto e lei ha un sussulto per il movimento improvviso prima che le sue pareti mi stringano ancora donandomi altri spasmi di piacere...prendo un pacchetto di fazzoletti e glielo passo, prima di uscire piano da lei...
Ci siamo sistemati alla meglio e stiamo tornando nel parcheggio davanti all'ingresso del locale...fermo l'auto e la guardo...gli occhi resi lucidi dal piacere appena provato...le aggiusto una ciocca di capelli
<<Ho bisogno di un bagno...>> si lamenta, cercando ancora di aggiustarsi
<<Ora tu vai dritta in bagno, io rientro fra due minuti...e poi vai a casa...intesi? E me raccomanno co' quello!>> scuote la testa sorridendo
<<Non ti preoccupare...>> eh...mi lascia un ultimo bacio ed esce dall'auto.
Rientro anch'io, col cellulare in mano e la scusa di una chiamata improvvisa di mia sorella...dico di voler rientrare perché mi è tornato un gran mal di testa e James mi segue a ruota...non vedo Tina quindi immagino il motivo della sua tristezza...non sarà mica andata co' quello? Ma no...probabilmente ha accompagnato Emma in bagno, ma il mio amico non riesce a stare nello stesso posto in cui c'è lei ed un po' lo capisco...
<<Non abbiamo nemmeno salutato Emma...>> si lamenta Francesco mentre prendiamo i cappotti...e infatti nun la devi salutà!
<<Lo farai un'altra volta>> si intromette James <<daje, annamo!>> continua mentre sale in macchina e lasciamo questo posto...
Sono arrivato alla Label che è quasi ora di pranzo...stanotte non riuscivo a prendere sonno, pensavo ad Emma a casa e a quello che è tornato...le volevo mandare un messaggio ma non mi sembrava il caso...sarebbe stato come ammettere di non fidarmi di lei, e non è così. Samantha mi viene incontro dicendomi che ha chiamato un'etichetta discografica nota nel mondo dei Dj e che volevano parlarmi, dev'essere per quell'affare di James...poi ha chiamato l'organizzazione eventi di una importante manifestazione rap chiedendo di me...
<<Chi ti chiamo prima?>>
<<Samà damme er tempo de salì...me organizzo e te chiamo>> dico sbrigativo prima di salire le scale. Entro nel mio ufficio, prendo il cellulare dalla tasca del cappotto e mando un messaggio ad Emma...oggi non l'ho ancora sentita
"Buongiorno <3 "
Semplice e diretto...strano non si sia fatta sentì per tranquillizzarmi come fa di solito, forse aveva da lavorare stamattina...vabbè ma un messaggino me lo poteva mandà...vediamo di combinare qualcosa va...chiedo alla mia segretaria di chiamarmi quella che dovrebbe essere l'agenzia di Tina, vediamo un po' che vogliono da James...niente, mi risponde una sorta di manager da come ho capito...dice che sono tutti impegnati in una riunione molto importante e si faranno sentire loro massimo domattina...perfetto. Andiamo avanti. Samantha mi mette in comunicazione con questa organizzazione eventi...dice che si tratta di una manifestazione ma non le hanno detto altro...vediamo...
<<TwinkleProduction desidera?>> la Twinkle? Qui la cosa è seria...
<<Si, buongiorno...sono il presidente della HLabel...avete lasciato un messaggio per me questa mattina...>> spiego
<<Si...si...ho chiamato io personalmente! Buongiorno...in realtà l'ho contattata per chiedere la disponibilità di un suo artista a partecipare ad un nostro evento...>>
<<Mi dica...>>
<<L'evento in questione è il Rap's Hoop>> ehhhh? Sta parlando di uno degli eventi più importanti del mondo dell'hip-hop...solo che possono partecipare unicamente artisti che hanno un disco in uscita, per promuovere il primo singolo...diciamo così...e nessuno dei miei ragazzi sta per uscire con un disco...
<<Capisco...ma so che accettate solo artisti con dischi prossimi all'uscita...>> affermo
<<Si, ma da quest'anno stiamo facendo dei casting per talenti emergenti...ovviamente è una cosa interna dell'organizzazione, non l'abbiamo pubblicizzata, altrimenti ha idea di quanti demo arriverebbero?>> ride...in effetti chiunque avrebbe mandato un pezzo <<Abbiamo ascoltato il singolo di Besta...>> Besss? Cioè dovrei portarci Bes? <<Se volesse farlo partecipare saremmo lieti di ospitarlo al nostro evento...>> è un'occasione più unica che rara in pratica
<<Certo che si...con piacere...>> non so che dire, non me l'aspettavo
<<Bene...se lei volesse recarsi presso i nostri uffici nel pomeriggio saremmo lieti di darle tutte le info utili...l'evento è sabato...>> butta lì
<<Sabato? Sabato fra quattro giorni?>> non è possibile
<<Si...è un problema?>> pure bello grosso...Bes non lo sa, cosa ancor peggio Emma non lo sa...ed io non sono pronto a partire di nuovo da solo con quello che potrebbe essere mio f...Bes, con Bes <<Pronto?>>
<<Ehm...no, no nessun problema!>>
<<Bene le mando una mail con tutto ciò che c'è da sapere, poi se passa in ufficio tra le sedici e le diciassette sbrighiamo la parte burocratica...>>
<<Perfetto...a più tardi...>>
Ho ordinato una pizza per pranzo e mi sono rimesso a lavoro, per modo di dire...ho un sonno che la metà basterebbe. Non sono uscito per nulla dal mio ufficio e sono le quindici passate...la mail è arrivata dopo neanche dieci minuti che avevo chiuso la telefonata con l'organizzazione. Fra un'ora devo essere da loro per vedere bene di cosa si tratta...certo i tempi sono corti ma l'opportunità è troppo rilevante per farsela sfuggire...
<<Ciao Brì!>> prego Bes accomodati...fai come se fossi a casa tua
<<Ehi!>> sbadiglio...datemi un letto, un divano, una brandina...ma che è? Eppure sono abituato a dormire poco ma oggi proprio non riesco a carburare...
<<Tutto ok?>> chiede...eh insomma...tu' madre non mi ha ancora risposto, io fra un po' sbrocco, e tu devi andare ad un evento sabato di cui non so ancora nulla
<<Si si tutto bene...>>
<<Dalla tua faccia non si direbbe...>> ride...sorrido anch'io...in effetti non devo avere una bella cera...
<<È che ho fatto serata con Francesco e James...siamo andati ad un nuovo locale che hanno aperto e abbiamo fatto abbastanza tardi...>>
<<Eh...nun c'hai mica più l'età per queste cose...beh? Hai fatto almeno incontri interessanti?>> ma te guarda questo...comunque si, tua madre...un incontro abbastanza ravvicinato...
<<No...ehm...no, nessuno rilevante...>>
"Briga, c'è qui una persona che vuole parlarti, la faccio accomodare?" Samantha dall'interfono...ce manca solo che devo ringrazià la mia segretaria che m'ha tolto dall'impiccio...
<<Samà io non avevo appuntamenti per oggi...sto uscendo...chi è?>>
"Il legale di un'etichetta discografica, dice che deve parlarti di una collaborazione" le dico di prendere un appuntamento per domani, se la cosa va per le lunghe non potrò andare a parlare di quest'evento con l'organizzazione e non mi sembra il caso di saltare una cosa così...guardo l'ora e dico a Bes che devo andare
<<Dev'essere una gran figa questa per farti avere tutta questa fretta...>> mi prende in giro...pischè ringrazia che sto a morì de sonno e devo essere lucido per parlare del tuo prossimo evento! Gli do un leggero scappellotto sulla testa e chiudo la porta
<<È un appuntamento di lavoro>> lo guardo...vorrei dirgli che si tratta di lui, ma non voglio dargli false speranze...devo prima capire bene lo svolgimento della cosa...mi segue per le scale...ma dove va? Gli chiedo se non debba provare e lui risponde che sta scendendo al bar perché gli è venuta fame...certo mo se dice fame...
<<Non dovresti fumare alla tua età, lo sai vè?>>
<<Briga!>> una donna che era seduta nella zona d'attesa mi chiama appena entro nell'atrio...ma chi è? Sono sicuro di non averla mai vista...me la ricorderei una così...
<<Piacere Monica, ti stavo aspettando...possiamo darci del tu, vero?>> piacere mio Monica, non possiamo darci del tu...perché il prossimo passo poi sarebbe io e te nel mio ufficio, ed io sono impegnato mi dispiace...mi porge un biglietto da visita e capisco che è il legale dell'agenzia di Tina...<<Vorrei parlarti di una collaborazione con noi di un tuo dj...>> continua...si, si ho capito che se tratta de James ma mo nun c'ho tempo...
<<Mi dispiace ma al momento ho un impegno molto urgente, se prende un appuntamento con la mia segretaria domani sarò felice di ascoltarla!>> le dico prima di lasciare l'azienda...salgo veloce in macchina e parto alla volta degli uffici della Twinkle, vediamo di partecipare a questa manifestazione!
Vengo accolto da una ragazza sui trent'anni, ci accomodiamo in un ufficio e mi spiega per bene il tutto. In pratica, come sapevo, il Rap's Hoop ospita artisti che hanno un disco in uscita di cui hanno già pubblicato il primo singolo, si terrà sabato prossimo, come sempre al Forum di Assago, ed inizierà intorno alle venti e trenta. Quest'anno però c'è una novità...la Twinkle si è occupata di selezionare giovani talenti, hanno cercato personalmente sul web e tra i nuovi artisti delle case discografiche. Per loro non c'è bisogno di un disco in uscita, basta un singolo...non hanno pubblicizzato la cosa per evitare che arrivassero demo su demo ma hanno cercato da soli chi poteva fare al caso loro...e Bes è tra questi...se accetterò di farlo partecipare si esibirà in una sorta di pre-serata per gli artisti emergenti, intorno alle diciotto di sabato...
<<Siamo spiacenti per il breve preavviso ma avevamo già chiuso la scaletta quando ci è capitato sottomano il singolo del suo artista...>> mi spiega cordiale la ragazza <<l'unica agevolazione che possiamo farle per scusarci di questo inconveniente è di farlo esibire tra i primi in modo da non impegnarvi tutta la serata...>>
<<Credo che possiamo farcela...vi ringrazio per avermi contattato, saremo lieti di partecipare...>>
<<Benissimo!>> sorride lei <<mi faccio portare tutti i documenti necessari e la libero...>>
Un'ora dopo sono di nuovo in macchina, appena uscito da quest'ufficio e con un evento a cui Bes dovrà partecipare sabato...prendo il telefono, un messaggio di Emma...finalmente...
"Ciao...scusami ma ero a lavoro...in realtà sono ancora qui...mi manchi"
"Mi manchi anche tu...buon lavoro...un bacio, dove vuoi" che sdolcinato che so' diventato...
Sono le sette di mattina di mercoledì ed io sono già in piedi...devo mandare un messaggio a Bes per avvertirlo che non tornerà a casa per pranzo...dobbiamo provà, ha cantato live quella canzone solo quella volta al concerto di Mostro e non possiamo sbajà niente sabato, quindi da oggi a venerdì provare provare provare
"Buongiorno...ti vengo a prendere a scuola, abbiamo un impegno, avverti tua madre che non torni a pranzo...a dopo" invio...dopo dieci minuti mi arriva la risposta
"Perché che dovemo fa? Ma è una cosa per la Label? Ma se vuoi salto scuola..." eh certo...salto scuola, se sacrifica per il lavoro porello
"Ci vediamo all'uscita...avverti tua madre...non fare come al solito"
"Ok...a dopo" perfetto...volevo andare a correre ma sta piovendo...no, meglio de no...meglio andare alla Label, ieri pomeriggio ho dato disposizioni a tutti per sabato...speriamo abbiano fatto tutto il necessario, odio lavorare con tempi così stretti ma stavolta non potevo rifiutare.
"Cos'è questa storia che mio figlio non torna a pranzo?" eccola...me sembrava strano...un quarto d'ora prima di chiedere spiegazioni, record
"Buongiorno anche a te Mimma..."
"Si, si buongiorno...non potresti avvertire prima me poi lui?"
"Lui è l'artista della mia etichetta...tu la madre che io non conosco e che ho visto solo in qualche rara occasione" gioco
"Ieri sera in macchina non sembrava che non mi conoscessi...o fai così con tutte le sconosciute?" eh ma questo è un colpo basso...
"Solo con le sconosciute bone..." continuo il nostro gioco di provocazioni
"Quindi io posso fare altrettanto, giusto?" eh? Ma che stai a dì? Ovvio che no! Mimma nun me fa sbroccà che nun so' manco le otto eh
"NO"
"Peccato..." peccato un cazzo
"Tu ancora me devi spiegà un po' de cosette de ieri sera"
"Quando vuoi..." se la metti così però...
"Purtroppo oggi non mi potrò muovere da lavoro...altrimenti sarei venuto a farti una visitina..." non risponde più...forse sarà uscita ad accompagnare Bes vista la pioggia...decido di uscire anch'io, mi fermo al bar a fare colazione e poi vado in ufficio. Samantha mi dice che ha provveduto ad inviare tutto il necessario all'organizzazione dell'evento, ed ha prenotato treno ed hotel...solo la camera per me che l'accompagno perché gli artisti saranno in un'ala separata dello stesso albergo in cui alloggerò io, ma di questo se ne occuperà la Twinkle, Francesco invece ieri sera ha lasciato un messaggio dicendomi che per il contratto era tutto ok...perfetto...
Sono passate da poco le dieci quando Bes mi manda un messaggio
"Brì potremmo dare un passaggio ad Elisa per favore?"
"Certo...così conoscerò Elisina" lo prendo in giro...in realtà dovremmo muoverci però uno strappo alla sua fidanzata non ci costerà poi tanto
"No, allora niente..." che cretino
"Stavo a scherzà...me comporterò da perfetto capo!" o da perfetto pad...no, niente...lasciate sta, sarà la suggestione di andare a prenderlo a scuola che me gioca brutti scherzi...mi risponde con una emoticon per dirmi che va bene...
Guardo distrattamente l'orologio, sarà meglio avviarsi a prendere Bes...tra pioggia e traffico ci metterò più del necessario...sono fermo in macchina da cinque minuti, per fortuna ha smesso di piovere...vedo Bes uscire e dirigersi verso la mia auto con una ragazza accanto...molto carina, acqua e sapone...proprio come me l'aveva descritta...e con uno scatolone in mano. Che deve fa? Scendo dall'auto e resto in piedi accanto alla portiera...
<<Ciao Brì>> gli sorrido scompigliandogli i capelli, gesto che odia a detta di sua madre, ma a me viene spontaneo
<<Ciao, piacere Mattia>> mi presento alla ragazza che lo accompagna, mentre lui mi guarda stralunato...come me dovevo presentà secondo te? Je potevo dì piacere Briga?
<<Elisa...buo-buongiorno>> risponde lei in soggezione
<<Questa puzza atroce proviene da quel cartone?>> domando sentendo un cattivo odore farsi sempre più presente
<<Si...è il nostro progetto di arte, dobbiamo finirlo, quindi lo portiamo da Elisa...>>
<<Capisco...quindi hai pensato bene di impuzzolirmi la macchina>> rido
<<In effetti forse avrei dovuto chiedertelo...>> eh forse...nun je la posso fa
<<Mettilo nel cofano va, prima di farci morire tutti...>> e speriamo che la ragazza abiti qui vicino se no altro che autolavaggio, dovrò far disinfestare l'auto <<Entra in macchina che sta ricominciando a piovere>> dico ad Elisa aprendole la portiera...sussurra un grazie a mezza voce...timida la pischella
<<Certo che me potresti aiutà a mettere questo nel bagagliaio>> lui e le sue crisi di mancanza di attenzioni...
Siamo arrivati sotto casa di Elisa, abita in un palazzo ad un paio di chilometri dal liceo...non oso immaginare ora che apriranno quel cartone...in auto nessuno ha proferito parola...Bes ha acceso la radio, tranquillo come se fosse la sua macchina...Elisa forse si vergognava del fatto che qualche giorno fa era a casa mia e non di certo per dormire...
<<La ringrazio del passaggio...arrivederla>> mi dice prima di scendere dall'auto
<<Di niente...figurati, e dammi del tu>>
<<Brì me aspetti cinque minuti? La aiuto a portare questo sopra>> ma te guarda st'impunito...ma che pensi de avè chiamato 'n taxi? Noi abbiamo da fa...daje 'npo...Elisina la vedi 'n artro giorno! Sorrido prima di salutare con la mano Elisa che sta aprendo il portone, che me tocca fa...
Finalmente ce l'ha fatta a scendere!
<<A che piano abita Elisa?>> chiedo mentre lui è salito e sta chiudendo lo sportello
<<Al quarto perché?>>
<<E per quanto tempo si è bloccata l'ascensore?>> arrossisce mentre farfuglia qualcosa che non capisco <<Namo a magnà, vah!>>
Siamo davanti a due maxi menù del McDonald's e Bes mi ha già chiesto tre volte mentre facevamo la fila il perché io sia andato a prenderlo a scuola
<<Abbiamo un evento sabato>> comincio prima di spiegargli tutta la faccenda...
<<Cioè io dovrei cantà al Rap's Hoop? Sabato?>>
<<Eh già...>>
<<Ma allora dobbiamo andà...dobbiamo provà...dobbiamo fare un arrangiamento più figo per il pezzo live...i musicisti stanno già alla Label vè? Oddio ma sabato è tra tre giorni!>>
<<Fermate! Mo mangiamo con calma e poi andiamo alla Label...i musicisti sono già tutti là...puoi provare tutti gli arrangiamenti che vuoi...>> lo vedo respirare un attimo <<nun te fa prenne dall'ansia che nun ce sta bisogno!>>
<<No, no sono...tranquillo...>> seh...
Appena arriviamo alla Label, Samantha mi informa che ha chiamato il legale con cui avevo appuntamento oggi, dato che ieri non potevo darle retta, e sarà qui a minuti...
<<La figa de ieri?>> chiede Bes
<<Mi sembrava alquanto anonima>> risponde la mia segretaria...beh anonima proprio no...come se chiamava? Boh...una volta non avrei dimenticato il nome di una donna così... <<comunque ha detto che tra qualche minuto sarà qui...>>
<<Quindi tu non vieni a sentirmi?>> domanda Bes
<<Mi sbrigo e arrivo...voi iniziate a provà intanto...anzi sali che ti stanno aspettando>> lo vedo sparire oltre le scale mentre qualcuno sta entrando nell'atrio...mi giro ed è la donna di ieri, sempre impeccabile nonostante fuori abbia ricominciato a piovere copiosamente
<<Briga...scusami per il ritardo ma con questa pioggia sembrano tutti impazziti>> ridacchia...
<<Sono appena arrivato anch'io...prego mi segua nel mio ufficio, faccio strada>> le dico prima di dare istruzioni a Samantha di non passarmi telefonate.
Tre ore e mezza dopo siamo ancora qui...ringraziasse che è una donna altrimenti l'avrei sbattuta fuori da un pezzo...sembra che debba raccontarmi ogni dettaglio, in realtà ce sta solo a provà...il succo è che hanno bisogno di James per un nuovo progetto ed io e il mio amico andremo alla loro sede settimana prossima per mettere nero su bianco l'accordo...quest'è, ma la signora qui non sembra intenzionata a lasciare questo posto...
<<Non vorrei sembrarle scortese...ma ho del lavoro da fare...ci vediamo settimana prossima da voi...>> cerco di congedarla mentre lei guarda l'orologio color oro che ha al polso
<<Uh che sbadata! Non mi sono proprio accorta del passare del tempo...è stato un piacere Briga, allora ti aspetto fra qualche giorno...>> come te svendi facile...
<<Certo, arrivederla!>> lascia il mio ufficio...alleluia! Bussano alla porta, no, non ditemi che si è ricordata qualche altro particolare di fondamentale importanza <<Avanti!>>
<<Permesso...>> eh? Credo di avere gli occhi fuori dalle orbite, ha bussato, ha aspettato, ha detto permesso <<ah ma nun ce sta nessuno! Pensavo ce fosse ancora quella!>> esclama sedendosi sulla poltrona dove poco prima c'era lei
<<Me sembrava strano te fosse venuta tutta st'educazione...è appena andata via...>>
<<Mazza che accollo!>> a me lo stai a dì?! <<Vabbè vieni a sentì se te piace il pezzo?>>
<< 'N attimo famme chiamà per farmi portare un caffè che è stata una lunga chiacchierata...ma che sei da' Lazio?>> esclamo notando solo ora, che è senza giubbotto, che indossa una felpa nera con un'aquila celeste, in realtà dovrei averne anch'io una simile da qualche parte nell'armadio "pure la stessa squadra"...è una coincidenza, quanti tifosi biancocelesti ce so' nel monno? Avoja!
<<Si perché? Nun me dì che te sei da' Roma>>
<<Pe' carità...>> rabbrividisco <<Tifiamo la stessa squadra...>>
<<Ma che davero?>> annuisco <<Figo! Ma te vai a vederla allo stadio?>>
<<Eccerto...perché?>>
<<Mamma nun me ce manna...c'ha paura...due palle!>> rido, se fosse per Emma starebbe a casa in una campana di vetro
<<Te ce porto io! Vuoi venì a vedè il derby domenica?>>
<<Magari! Me ce porteresti davvero?>> non sta nella pelle
<<Certo! Dai se riusciamo a rientrare sabato notte o domenica mattina, alle diciotto se vedemo il derby direttamente dalla tribuna dell'Olimpico!>>
<<Che figata pazzesca!! Daje! Allora dovemo rientrà pe' forza...>>
<<Annamo a sentì sto pezzo...>>
Ci dirigiamo in sala prove...devo dire che con questo arrangiamento alcune parti del testo assumono maggiore risalto, bisognerà vedere come sarà su base perché live è tutta un'altra storia...ci accordiamo per provare ancora domani pomeriggio ed io e Bes ci dirigiamo verso l'uscita
<<Brì ma per domenica devo prende il biglietto? Come funziona?>>
<<Faccio tutto io, nun te preoccupà...>> dico mentre gli faccio cenno di seguirmi verso il mio ufficio anziché prendere le scale, ho lasciato il cappotto lì <<Te devo accompagnà a casa?>>
<<No no...sta venendo Federico...abbiamo gli allenamenti...>> spiega
<<E quando studi?>>
<<Eh oggi niente...me farò fa 'na giustifica da mamma...colpa del capo!>> ma te guarda questo...potresti saltà gli allenamenti per una volta, piuttosto...
<<Nun ce credo che domenica annamo all'Olimpico!>> dice ancora sognante...si vede che ci tiene tanto <<Invece de vederla a casa con quel beccafico...nun me ce fa pensà...>>
<<Oh nun è che se accolla per venì allo stadio?>> rabbrividisco al pensiero
<<Chi quello? Ma che sei scemo? Lui è troppo distinto e snob pe' annà allo stadio...e poi non sarebbe stato un problema nostro...è della Roma!>> dice con un ghigno sdegnato
<<Della Roma? C'ha solo difetti questo!>> e quella ce sta ancora assieme...me ribolle il sangue se ce penso...
<<Perché te non sai che è successo l'altra sera! Nun te l'ho detto!>> lo guardo confuso e lui continua <<Non so chi mi ha trattenuto dal menargli!>> addirittura? Sarà 'na cazzata...lui è troppo possessivo con sua madre <<Se voleva approfittà de mamma mentre lei non voleva>> cazzata un par de palle, che ha fatto?
<<Eh?>>
<<Si Brì, io stavo in camera a cercà un gioco della Play che dovevo annà da Giorgio, ho sentito mamma che urlava "basta" da camera sua, me so' spaventato e so' corso...e ho trovato questo che le stava addosso, con la mano sulla sua coscia e lei che cercava de scollarselo! Capisci? E quella ancora non lo caccia! Ah ma la colpa è pure sua, se stesse co' l'amante e se levasse questo dalle palle!>> non so che pensare, ho le mani strette a pugno e il sangue alla testa...farfuglio una scusa a Bes, un impegno improvviso e salgo in macchina
"Dove sei?"
"Ancora in studio...mi sei mancato un sacco oggi..." devi vedè come te mancherò fra poco
"Sono davanti al cancello, esci" invio appena fermo l'auto davanti allo studio di registrazione dove dovrebbe essere
<<Amore!>> cerca di saltarmi al collo ma poi nota la mia freddezza <<Che c'è?>>
<<Perché nun m'hai detto che quello l'altra sera t'ha messo le mani addosso eh? Ma te rendi conto se nun ce fosse stato Bes? Se fosse già uscito? Ma che te dice la testa, eh?>> sto urlando come non so cosa
<<Abbassa la voce e calmati...>>
<<Calmati un cazzo!>>
<<Non l'avresti mai saputo se mio figlio si facesse gli affari suoi!>> replica piccata
<<Se tuo figlio si fosse fatto gli affari suoi tu saresti stata con uno contro la tua volontà...ma che cazzo dici?>>
<<Avrei gestito la situazione...>>
<<Infatti, ho visto come l'hai gestita...alla grande proprio!>>
<<Senti sono una donna adulta, non c'è bisogno che mi fai la morale o che fai l'eroe di noialtri ok?! Avrei trovato un modo per...per...>> le si spezza il fiato
<<Sai che te dico? Trova un modo pe' uscì da sta situazione de merda, o a me nun me vedi più!>> minaccio prima di salire in auto e sgommare via...
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~ ADESSO INTORNO A TE ~
FanfictionÈ difficile ammettere quanto ogni scelta sia importante nella nostra vita, anche la più piccola ed insignificante: un aereo preso, una telefonata mai effettuata, un vocale non inviato, un appuntamento declinato, una collana persa, una notte dimentic...