Stringi

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Roma stazione Termini. Sono nel parcheggio appoggiato alla mia auto da circa dieci minuti aspettando Bes e quella svitata di sua madre. In realtà sarei dovuto andare a prenderli, e Bes era anche contento di questa mia iniziativa poiché mi ha risposto tutto felice che si sarebbero fatti trovare pronti all'orario stabilito...invece no! Quella mezza matta ha preferito venire qui con la sua auto, eh certo...perché adesso pretende pure de avè ragione lei e se permette de fa la figa. Nun ha capito gnente! Mattia mi ha mandato un altro messaggio mortificato dicendo che sua madre preferiva che venissero da soli...e così eccomi qui ad aspettarli, se il buongiorno si vede dal mattino questi due giorni a Milano saranno un vero e proprio inferno. Eccoli là che arrivano, andiamogli incontro va...
<<Ciao Bri...>> mi saluta Bes appena mi vede mentre io gli scompiglio i capelli come al solito e sua madre mi guarda truce
<<Buongiorno Emma...>> la saluto con il mio solito atteggiamento, che so quanto le dia fastidio, le porgo anche la mano ma lei mi evita e va verso il cofano...bionda nun hai capito niente...se continui a persistere in questo tuo voler avere ragione io nun so che te combino!
Mi propongo di aiutarli con le valige, ma ovviamente lei rifiuta il mio aiuto...ve pare? Fa pure quella tutta altezzosa, scendi bella che me pare che stai a prenne troppa aria...
<<Dammi 'sti borsoni>> dico mentre mi avvicino a Mattia ma Emma fulmina il figlio con lo sguardo e lui mi dice di non preoccuparmi
<<Pesano un accidente...je farai venì...l'ernia al disco>> 
<<Daje Brì...non ti preoccupare...ce la faccio...>> si intromette Bes pur di non contraddire sua madre, da un lato mi sembra ovvio che sia diciamo dalla sua parte, dall'altra me rode perché stavo cercando di dargli una mano e avrebbe potuto benissimo venirmi incontro.
Quando ho visto i loro borsoni però mi sono dato mentalmente il cinque da solo per l'idea geniale di ieri sera...
Avevo preso il mio solito trolley scuro da viaggio per iniziare ad infilarci quello di cui avrei avuto bisogno per questi due giorni, quando avevo visto il borsone che mi aveva regalato lei rilegato all'angolo del ripiano. In verità i primi tempi l'avevo usato spessissimo, era un po' come averla con me...poi avevo iniziato a portarlo con me di rado, solo se ero in uno stato emozionale tale che mi sarebbe servito averla accanto...avevo iniziato a temere che si usurasse, che potessi romperlo o ancor peggio perderlo...non chiedetemi come mi sia venuta 'sta fissa che non lo so, fatto sta che dopo averlo fatto lavare, l'avevo ripiegato stando attendo a non formare pieghe strane e poi lo avevo poggiato nell'angolo di un armadio in cui ci sono altri borsoni e simili...si, tipo reliquia! Quindi avevo sperato che lei non avesse perso il vizio di portarsi sempre dietro il suo...
E mi è andata non bene...benissimo...visto che Bes ha lo stesso borsone, anche lui col nome intero.
<<No ma non è possibile...maaaà guarda...Briga c'ha lo stesso borsone nostro>> eh Mattì sapessi come faccio ad averlo...
<<Ma guarda che coincidenza>> vero bionda? Questi so' colpi da maestro...
Guardo Bes come per dirgli di lasciar perdere l'umore di sua madre, questi due giorni saranno fantastici, avrà un'occasione unica che ad inizio carriera non è poco
<<Te pesano?>> gli domando vedendolo impacciato nei movimenti, mentre lui rallenta ancora il passo...mi sta per dire che non fa niente quando io li prendo con la mano togliendogli quel peso che lo metteva in difficoltà...Emma si gira per capire cosa succeda e credo stia per dire qualcosa visto che abbiamo disatteso i suoi ordini ma io la guardo truce intimandole di camminare senza intromettersi. Bes mi sorride per ringraziarmi...de niente pischè, potrai sempre contare su di me...cioè, quando ci sono...nel senso...vabbè...
Siamo finalmente arrivati a Milano Centrale. Il viaggio in treno è stato più stancante di una lotta su un ring...abbiamo discusso per ogni cosa, perfino per le idee e le vicende matrimoniali della signora che ha avuto la malaugurata idea di sedersi con noi...che poi ve pare che io avrei mai potuto dà ragione ad una che ha avuto come primo fidanzato uno de nome Saverio? Aveva perso già in partenza...
È iniziato con me che guardavo in continuazione il cellulare, giusto per ricordarle che il suo messaggio l'ho visto e non ho risposto di proposito...sia mai non fosse chiaro...è proseguito con noi che litigavamo sulla qualsiasi e si è concluso con una finta tregua per la tranquillità di Bes.
Si erano addormentati entrambi, lei nel sonno aveva allungato le gambe verso di me, ed io le avevo avvolte con un braccio per far si che si rilassasse, in un gesto che mi era venuto automatico. Poi l'avevo vista stiracchiarsi, prendere il cellulare e ridere di qualcosa che le era apparso sullo schermo...e la mia gelosia aveva preso il sopravvento, quindi avevamo iniziato una serie di scambi di messaggi in cui io fuori di testa, convinto che a scriverle fosse stato il suo caro fidanzato, le ribadivo che non fosse nella situazione di avanzare pretese, di non turbare Bes con le sue paturnie amorose frutto della sua incoerenza. Dopo una ramanzina coi fiocchi in cui mi aveva dato del ragazzino, viziato, prepotente, arrogante ed egocentrico - a me! Ve rendete conto? – aveva sbattuto il telefono in borsa mettendo fine alla nostra conversazione, mentre io avrei solo voluto mettere fine a quell'espressione sul suo volto, urlandole contro prima di farla mia come mai prima d'ora...
Ma con chi sta a parlà mo a telefono...ma possibile che nun se possa sta 'n attimo tranquilli? Uno se distrae un momento a pensà all'unico episodio carino del viaggio, finito malissimo ovviamente...e se ritrova che questa conversa amabilmente con qualcuno di cui io non conosco l'identità...nun me pare se possa fa!
<<Potevamo venire in aereo...è più comodo...>> me dice Bes stiracchiandosi...pure! Ma possibile che ve dovete sempre lamentà...io nun ce la posso fa co' tutti e due...uno alla volta per favore!
<<Regazzì...io mica c'avevo tutte 'ste porte aperte all'età tua! E se dovevo venì a Milano ce mettevo 'na giornata quasi, quindi nun te lamentà che t'è annata bene!>> lo rimprovero bonariamente, deve capire che niente gli è dovuto, che deve guadagnarsi le cose e fare sacrifici per ottenerle!
Arrivati al Forum vengo subito raggiunto dall'organizzazione, sono felici che io abbia accettato...non è immodestia ma davvero la mia è una delle, se non la, migliore etichetta sul mercato che si occupa di rap. Sono impazienti di conoscere Besta, mi giro per cercarlo e lo vedo che si guarda intorno, così lo chiamo per far si che ci raggiunga...Emma sta parlando con qualcuno...strizzo gli occhi per mettere meglio a fuoco...è Federico...sbrighiamoci che li devo raggiungere, nun me va che questa se ne vada in giro per il Forum a conversare con chiunque...
<<Eccolo qua...Bes i signori sono della Twinkle, si occupano dell'organizzazione...>> lo presento mentre lui dà la mano a tutti
<<Piacere di conoscervi...>> sorride...lo vedo che è felice di essere qua, di far parte di tutto questo. Dopo le solite domande di rito veniamo congedati, dandoci appuntamento alle prove di domani...mi danno anche un foglio con una sorta di programma...più tardi ci sarà un aperitivo, i ragazzi verranno sistemati nell'ala est dell'albergo ognuno in una camera singola, domani mattina faremo tutti il sound-check e poi saremo liberi per pranzo...dobbiamo arrivare qui domani sera un'ora prima dell'inizio dell'evento. Perfetto, possiamo andare...
Siamo qui da dieci minuti buoni a parlare con Fede e a me già me stanno a girà ad elica...possibile che chiunque la guardi me sembra che se la voglia portà a letto? Io boh...mica guardo così le donne degli altri...in realtà ormai non guardo più nessuna con interesse...che fine de merda! Sei ancora arrabbiato con lei Mattì, ricordatelo!
<<Fede ora noi andiamo a portare le valige in albergo...ci becchiamo sicuramente>> anche se spero vivamente de no!
Eccoci qua...Royal Garden Hotel...certo che l'organizzazione non bada a spese, vabbè che è l'unico hotel nei pressi del Forum...ma che sta a fa questa? Ma 'n attimo de tranquillità è chiedere troppo? Ve pare che deve prendere lei le valige...ed io che ce sto a fa?
<<Damme sti cosi...>> ordino perentorio
<<No!>> eh? Ma tu non hai capito che qua finisce malissimo
<<Ho detto mollali...>> replico con lo stesso tono, prima di strapparglieli dalle mani...non mi risponde...strano...ah ecco! Sta guardando Bes che sembra preoccupato da qualcosa...fa sempre quell'espressione quando c'è qualcosa che lo turba...
<<Secondo te...io so' in grado di affrontare tutto questo?>> lo sento rispondere a sua madre che gli ha chiesto cosa lo renda pensieroso
Ma perché deve pensare questo? Qui ci sono artisti che valgono molto meno di lui...che fanno pezzi molto al di sotto dei suoi...oddio forse così è meglio non dirglielo! Se ha preso da me chi lo ripija più?! Che poi perché dovrebbe aver preso da me? Questi pensieri strani all'improvviso...
<<Si ma non è questo...io non sono come loro...loro sono...bravi...hanno talento...sono grandi...hanno la musica nel sangue...>> 
<<Anche tu hai la musica nel sangue...>> ehhh? Poi dite che so' io! Che significa mo 'sta frase? Come la dovrei interpretà? Possibile che qui ci siano sempre due chiavi di lettura...musica nel sangue da parte tua o...o da parte nostra? Che volevi dì? Ora però il problema non è questo...il problema è che Bes non è tranquillo ed io devo dirgli qualcosa...
<<È vero non sei come loro...tu sei bravo...tu hai talento...tu hai la musica nelle vene...e anche se non sei grande...meriti de cantà là...più de tanti de loro...e io so' sicuro che tuo padre sarebbe fiero de te...>> mi guarda come se non si aspettasse che esternassi questo pensiero su di lui...anzi forse crede che io non pensassi minimamente una cosa del genere, mi guarda però leggendo sincerità nei miei occhi e mi abbraccia ringraziandomi, ed io lo stringo di riflesso mentre vedo sua madre volgere lo sguardo da un'altra parte...
Ho registrato Bes, l'ho accompagnato fino in camera, nonostante le sue proteste, per accertarmi di dove fosse stato collocato...me sembra tutto a posto...
<<Ok, allora io scendo...se te serve qualcosa me chiami...>> gli dico mentre sto per lasciare la stanza
<<Nun te preoccupà...grazie Brì...per...per tutto...>>
<<Ciao pischè, se vedemo dopo...>> gli ricordo scompigliandogli i capelli e torno nella hall. Vedo Emma alla reception, starà ritirando le chiavi delle camere...ne ho prenotate due...cioè Samantha ha pensato a me e Bes, ed io ho chiamato per aggiungere la sua...due stanze separate, sarà lei a decidere se restare con me o meno...sempre che prima me chieda scusa e me prometta che risolverà la situazione "fidanzato" il prima possibile, me pare ovvio! Pensare che dovevo venirci solo con Bes...e invece...
<<Brì! Abbiamo un problema...>> aveva esordito entrando nel mio ufficio il giorno successivo a quello in cui aveva appreso della sua partecipazione al Rap's Hoop
<<Che succede? Stai male de voce? C'è un problema con la base? Perché se è così possiamo sempr...>> stavo blaterando in preda al panico
<<Mamma!>> aveva esclamato...ed io avevo capito tutto...
<<Non vuole che partecipi? Se è così ce parlo io...>> ed è la volta buona che la faccio fuori
<<Peggio...>> peggio? Che ce sarà mai de peggio? <<Vuole venì co' noi!>> ehhhh?
<<Vole venì all'evento?>> ero a dir poco sgomento
Avrei dovuto aspettarmi una cosa simile...non mi avrebbe mai mandato da solo con Mattia restando a casa...rischiando in questo modo che il nostro rapporto si rafforzasse ancora, questa cosa la spaventa in maniera impressionante ed io devo capire perché
<<Ha detto che o così o niente...>> aveva risposto mogio...annamo bene! Eh certo se pensava de farmela pagà...vedi come ce tieni al fidanzato che nun ce passi manco er weekend a casa da soli
<<E che problema c'è? Spetta che trovamo er numero e prenotamo 'na stanza pure pe' lei>> e così avrei avuto la scusa che davanti a Bes nun avrei potuto che prenotare una stanza in più <<Buonasera!>> avevo poi esordito rivolto alla persona dall'altro lato del ricevitore <<Sono il signor Bellegrandi...avrei bisogno di una stanza... matrimoniale...>> avevo chiesto mentre Bes di fronte a me faceva cenni d'assenso <<si, si lo so che c'è già una stanza prenotata a mio nome...avrei bisogno di due camere divise con letto matrimoniale>> avevo spiegato sperando di non dovermi ripetere <<Tutto ok!>> avevo detto a Bes una volta chiuso il telefono dopo che mi avevano confermato il cambio di prenotazione, mentre lui mi sorrideva grato e soddisfatto...
Sto avvicinando le nostre valige all'ascensore, convinto che Emma arriverà di qui a poco con le chiavi, invece la vedo arrivare infuriata verso di me con un'espressione che non promette nulla di buono...evidentemente non hanno voluto darle la chiave della mia stanza e dovrò presentarmi personalmente alla reception
<<Posso capire che hai combinato co' 'sta stanza?>> chiede appena mi raggiunge, con una sola chiave tra le mani...che ho combinato? Ho solo prenotato le due camere... <<La ragazza della reception dice di no...perché chissà che cosa gli hai detto>> ma che sta a dì questa?
<<Aspetta ce vado io...>> sbuffo...possibile che non si possano prendere neanche le chiavi delle camere senza farne una questione di Stato?
<<Buonasera...senta mi sa che c'è stato un errore...dovrebbe darmi due chiavi perché ho prenotato due camere...>> tento con tono tranquillo
<<Ho già spiegato alla signora che la camera prenotata è solo una!>> risponde l'addetta alla reception con aria di sufficienza
<<Senta, era stata prenotata una sola camera, ed io ho chiamato personalmente per aggiungerne un'altra!>> mi innervosisco
<<Mi ridia i suoi dati...>> glieli detto con tono burbero <<Signor Mattia Bellegrandi...una camera matrimoniale con due letti singoli divisi...guardi>> indica lo schermo del pc che ha girato verso di me in modo che anch'io possa leggere...non me ne frega un cazzo di ciò che sta scritto, io so che non ho prenotato così!
<<Assolutamente no! Ho prenotato due camere divise, con letto matrimoniale!>> ribadisco...
<<Mi dispiace ma non è ciò che dice la prenotazione...>> respiro prima di prendere questa str...strana signorina e farle entrare in testa che non sa fare il suo lavoro
<<Ma è ciò che ho detto io!>> niente oh, qua nessuno sa fa un cazzo <<Va bene...mi dia un'altra camera...>> continuo cercando di calmarmi
<<Sono spiacente, ma è pieno...>> che?? No vabbè...
<<Come pieno? Ma le pare? Mi dia la chiave e finimola qui!>> prendo senza grazia la chiave che aveva già preso Emma e vado da lei...stiamo discutendo sul fatto che vorrebbe andare in un altro albergo quando veniamo interrotti da una mia fan alquanto...procace, dimo così...
<<Briga ti prego mi fai l'autografo?>> mica ce sta bisogno de supplicamme
<<Certo!!! Come ti chiami?>> dico entusiasta...guarda guarda Brown, tra un po' te uscirà pure il fumo dalle orecchie, lo so che te dà fastidio
<<Luna...potresti farmelo qui?>> cioè le devo fare un autografo sul seno? Eh vabbè...famolo 'sto sacrificio...sento la schiena pungermi per la potenza dello sguardo della donna dietro di me...lo so che ti stai innervosendo...è esattamente ciò che voglio...
<<Se non dovessi avere sonno...puoi sempre cercarmi...magari possiamo parlare un po'...>> hai capito la ragazzetta...grazie dell'invito, non accetterò mai...ma il fatto che tu me l'abbia chiesto davanti alla nuova versione al femminile di Hulk mi è stato molto d'aiuto per i miei piani...
<<Ti ringrazio per l'affetto tesoro...è bello avere fan come te>> sorrido...sto a vince Mimma, lo so! <<Guarda che puoi anche smetterla di guardarmi in questo modo>> le dico, solo per il gusto di farla sbroccare sull'argomento...
<<In che modo? Come se mi facessi schifo? Beh...non è colpa mio ciccio>> provo a prendere il borsone dalle sue mani ma ricevo un calcio...me piaci violenta Brown... <<Briga togliti davanti al cazzo altrimenti ti faccio male davvero>>
<<Provaci>> le dico, il mio unico obiettivo è che scazzi e mi rinfacci l'autografo alla ragazza <<ho fatto solo 'n autografo...>> continuo poiché non ho ottenuto risposta...
<<Non mi pare proprio...hai fatto lo schifoso...con una ragazzina che potrebbe essere tua figlia...>>
<<...Tu pensi che avesse sedici anni? Me sembrava più grande...beh allora...in effetti hai ragione...potrebbe esse mi' fija...come età ce semo>> la guardo fisso negli occhi...voglio delle risposte Emma e me le darai, che ti piaccia o no!
<<Guarda Briga manco te rispondo...>> tenta di aprire la porta
<<Perché non me vuoi risponde eh? Perché nun te conviene il discorso? Rispondi...sei stata tu a dire che potrebbe esse mi' fija...o no?>>
<<Hai quarant'anni passati Briga...non hai più l'età per fare il ragazzino...per potermi sfidare o per poter giocare con una ragazzina che...si...potrebbe essere tua figlia!>> cos'è questa Brown? Una mezza ammissione? Come dovrei prenderla questa frase? Niente...è entrata in camera, e sta muta...segno che il discorso per lei è finito qua...per lei, mica pe' me...te conviene dirmi la verità prima che la scopra io da solo credime! Questo suo cambiamento repentino, tra l'altro, non fa altro che confermare i miei sospetti, anche se più che certezze queste sono labili coincidenze...ma prima o poi ne verrò a capo, riuscirò a far ordine tra tutti questi dettagli e scoprire come davvero stanno le cose!
La discussione si è spostata su lei che vuole cambiare albergo, tutto pur di non continuare il discorso di prima...sulla mia proibizione di farlo e la conseguenza che pur di darmi la colpa di qualcosa sta dicendo che io non voglio dormire con lei...pure!
<<Perché dovevo pure dormì co' te dopo quello che m'hai nascosto?>> me l'ha nascosto perché non voleva mi arrabbiassi inutilmente e blablabla...addirittura è colpa mia che non l'ho fatta spiegare!!
<<Che me vuoi spiegà? Che? Che quello t'è saltato addosso e che se non c'era tu' fijo chissà che succedeva...che me voi spiegà?>> sto gridando <<Tu non immagini nemmeno come me so sentito quando Bes mi ha detto quella cosa...>> e non voglio sentirmici mai più...quel senso di impotenza...quel "e se non ci fosse stato Bes?" che ti arrovella il cervello...il tarlo della gelosia che ti pervade...
<<Non lo so? Sei sicuro che non lo so? L'ho vissuto per mesi Briga, ho pianto ogni giorno della nostra storia per colpa delle tue fisse idiote...e di quella con cui ti accompagnavi...e non ti ho mai messo fretta o rovinato i piani...mai...quindi io fossi in te...non farei tanto il risentito, perché non hai proprio le carte per farlo>> ecco qua! Sempre là annamo a finì!
<<Certo che posso, anzi visto che nel messaggio a cui io non ho voluto rispondere da stronzo quale so'... dici che me ami...e visto che se stamo in questa situazione la colpa stavolta non è mia...vorrà dì che me sopporterai co' tutti i miei scazzi fin quando non me passerà e non risolverai tutto 'sto casino...e nun te fa venì strane idee Brown che nun ce metto niente a ribaltà Milano pe' trovatte...>> minaccio prima di chiudermi in bagno per concedermi una doccia che mi distenda i nervi...la sento singhiozzare attraverso la porta, reprimo l'istinto di andare di là per stingerla a me e dirle che andrà tutto bene...ora come ora non lo so neanch'io come andrà...e non dipende certo da me...
Esco dal bagno con solo un asciugamano legato in vita...eh c'ho pur' io le mie carte che ve pensate...vedila come me guarda...attenta a non sbavà Mì...ma che sta a telefono?
<<Si ma avrò almeno un babydoll? Altrimenti non so quanto mio figlio sia d'accordo...va bene Luca al massimo usiamo dei veli...ok allora ci risentiamo per i dettagli...ciao ciao>> babydoll? Veli? Bes non sarà d'accordo? Se nun sarà d'accordo lui figurate io!
<<Cos'è 'sta storia??>> nessuna risposta <<Oh sto a parla co' te...me vuoi risponde?>> che vuol dì che nun so cose che me riguardano? Tu non stai bene! Questa me ha appena urlato contro che visto quello che penso de lei, dopo che non ho nemmeno risposto al suo messaggio, tutto quello che fa non mi riguarda e non je 'nteressa quanto rosico perché non farà niente per farmela passare...e s'è chiusa in bagno! Ma so' modi de comportasse questi?
Giro per la stanza in preda al nervosismo...nun ce posso pensà che questa pretende de averla vinta così...meglio vestirsi prima che mi prenda un accidenti...ed io che già m'ero immaginato che quella me vedeva uscì dar bagno così e me sartava addosso...mi dirigo verso la valigia poggiata su una sedia vicino alla finestra...faccio un paio di passi tornando indietro per guardarmi allo specchio posto sull'anta dell'armadio, mi passo una mano tra i capelli...naaaa so' sempre figo! È lei che nun capisce le occasioni che spreca!
Mi sono sdraiato sul letto...mentre aspetto che miss simpatia esca dal bagno, voglio vedè le ultime novità sul derby di domenica...niente, sta TV non dà segni di vita...ma che palle! Guardo i cavi dietro, io e la tecnologia nun annamo d'accordo...si lo so che lo sapete non state sempre a sottolineà...sento la porta del bagno aprirsi e mi giro d'istinto...s'è messa un leggins e un maglione per cui avevano finito la stoffa pe' fa la scollatura...se pensi che io te sarti addosso te stai a sbajà Brown...e poi devo capire perché questa cosa non funziona! Io devo vedè Sky Sport! Sto discutendo con lei e cercando di aggiustare la TV contemporaneamente e se prima lo schermo dava segnali di vita ora è del tutto nero...no!! Quell'altra se sta a mette er rossetto rosso...le ricordo che giù ce saranno ragazzi dell'età di suo figlio ma lei rilancia ricordandomi che quindi ci saranno anche i loro manager...perché infatti so' solo io il cretino che è venuto personalmente...gli altri invece hanno delegato i manager...che in teoria vengono pagati proprio per svolgere mansioni tipo accompagnare l'artista che seguono all'evento. A pensarci bene non ne ho assegnato ancora uno a Bes, mi sono sempre occupato di tutto io, non ho sentito proprio la necessità...professionalmente forse sarebbe stato più adeguato...però, non so, ho come una sorta di gelosia...voglio occuparmene io e basta! So' il Presidente? Bene, decido io! Nel frattempo la stronza asserisce di riuscire a far funzionare la Tv...che odio!! Non sarà più brava de me...
<<Vediamo...mmm...si decisamente sono molto più brava di uno che per montare una libreria dell'Ikea con le istruzioni c'ha messo sei ore>>
<<Chissà di chi è la colpa...tu continuavi a flertà co' l'amico tuo>>
"Mimma che stai a fa all'Ikea de domenica?" le avevo chiesto in un messaggio dopo aver visto la foto che aveva postato su Instagram
"Il mio finto fidanzato ha deciso che era la giornata giusta per portare fuori il cane, ed io mi sono regolata di conseguenza" aveva scritto prendendomi in giro per il mio solito scatto domenicale, rispondendomi dopo due ore dalla visualizzazione del messaggio
"Lo sai che me girano le palle quanno me etichetti come finto fidanzato!" l'avevo rimproverata
"Te dovrebbero girà se do del cane alla tua innamorata..." aveva continuato pungolandomi
"Lo sai come stanno le cose...nun tornamo sempre sullo stesso argomento..."cercavo di mediare...non mi andava proprio una discussione
"Ho comprato una libreria per la parete del soggiorno..." aveva risposto cambiando argomento, capendo come sempre il mio stato d'animo
"E ora chi la monta?"
"Ho chiamato Giorgio e Cristian..."
"E perché non me?"
"Uno perché eri impegnato...due, più importante del punto uno, perché nun sei capace! Ahahahah..." e così, ferito nel mio orgoglio di uomo alfa, mi ero presentato alla sua porta decantando le mie doti da perfetto fai-da-te
<<Che ce fai qua?>> mi aveva chiesto sulla soglia, spostandosi per farmi entrare
<<So' venuto a montatte 'a libreria!>> avevo esclamato come se fosse la cosa più ovvia del mondo
<<Te?>> sbigottita a dir poco
<<Si...perché c'hai problemi?>>
<<Non più di quelli che avrai te fra poco quando non saprai da dove cominciare!>> mi avevo preso in giro
<<Donna de poca fede...che ce vorrà mai a mette du' mensole e 'n paio de viti!?>>
<<Se lo dici te...io dico che nun sai manco do' mette le mani...>> cocciuta come poche
<<Io so sempre dove mettere le mani Brown!>> avevo insinuato facendole un occhiolino e vedendola arrossire lievemente...
E dopo ore ero ancora a guardare la libreria smontata ai miei piedi, con il foglio delle istruzioni che non sapevo più da che parte girare, mentre la stronza era tutta un "Giorgio vuoi una cioccolata calda?" "Ti va un pezzo di dolce?" "Come va con la danza?"...ve rendete conto? Mi aveva anche chiesto se volessi una mano, come se secondo lei avessi potuto accettare che mi surclassasse...Cristian, capendo che di lì a poco avrei scazzato di brutto, aveva inventato un impegno improvviso dandoci appuntamento per cena ed era evaporato...bell'amico! Giorgio, invece, aveva tentato di chiedermi se magari potesse essermi d'aiuto...ma assolutamente no! Se solo avessi capito da dove iniziare magari sarei riuscito a combinare qualcosa di decente...
Alla fine la libreria rimase lì, Giorgio ricevette una chiamata che lo portò dall'altra parte di Roma e noi trovammo un altro modo di trascorrere la serata...
<<Con tutto l'affetto per il tuo amico...ma non era il mio tipo...ora vediamo se funziona>> e luce fu...ma come ha fatto!? Vabbè ora l'importante è che io possa finalmente ascoltare le ultime news in santa pace...
Per parlare delle notizie del derby di domenica m'è scappato che ho promesso a Bes di portarlo allo stadio a vederlo...lei ovviamente dice di no, assolutamente no...Bes non va a vedere nessuna partita!
<<Con me ovviamente...se ce doveva annà col beccafico che te tieni...si>>
<<No Briga...sarebbe stato uguale...mi spaventano i derby...ma sai quello che succede?>>
<<Saremo in tribuna...non succederà niente...>> cerco di rassicurarla...so quanto sia apprensiva ma non metterei mai Mattia in una situazione di pericolo...dovrebbe averlo capito questo!
<<No...no...e ancora no!>>
<<Perché non lo dici piuttosto...che non vuoi che passi del tempo con me...che rosichi quando vedi che me vole bene...che m'ammazzeresti ogni volta che riesco dove invece tu non riuscirai mai...>> esterno i miei pensieri sul perché lei non voglia...hai paura che scopra una verità che non vuoi io sappia Brown?
<<Tu sogni Briga...passi già molto tempo con mio figlio...mi fa piacere che tu gli voglia bene...e che lui ne voglia a te...ma io sono sua madre e nessuno può entrare in competizione con me...nessuno...>>
<<Nessuno...tranne suo padre...>> vediamo mo come la metti...cosa voglio dire? Te lo spiego subito... <<Che ti puoi permettere di fare la figa...di essere la protagonista al centro della vita di Mattia...solo perché non c'è suo padre...altrimenti staresti rosicando molto di più di quanto rosichi per il fatto che io e lui andremo a quella partita insieme...che ti piaccia o no>> ed io vorrei capire se non c'è perché t'ha lasciata...o se non c'è perché non sa di avere un figlio, e li sarebbero cazzi cara mia! Niente, continua a sostenere la sua tesi... <<Perché non me dici la verità...perché non vuoi che io faccia parte della sua vita? Anche prima...co' quella cazzata del borsone...perché?>> la giro verso di me, voglio guardarla negli occhi ma soprattutto voglio sapere la verità...
<<Perché mi hai rotto i coglioni...perché sono stufa di stare sulle tue montagne russe...un giorno bene e l'altro male...ho vissuto sedici anni senza di te...posso continuare a farlo se voglio...anche portandomi da sola un fottutissimo borsone...>> urla...e quindi credi di poter coinvolgere tuo figlio in questa diatriba tra me e te?
<<Non ripiegando su Mattia come hai fatto oggi...te lo dico solo una volta Brown...così magari capisci...non coinvolgerlo nelle tue ripicche contro di me...di qualunque natura siano...non t'azzardà nemmeno a pensà de usarlo contro de me...per farme pagà qualcosa perché te giuro che me posso dimenticà che sei su' madre oltre che esse la donna mia...>>
Lei continua a sbraitare <<Ma soprattutto chi ti dice che so' la donna tua? Beh te dico un segreto Briga...nessuno...perché visto quello che sei stato capace di dirmi...lo schifo che stai a fa...per niente...ma manco se mi pagano voglio esse la donna tua>> qua oggi finisce malissimo...ma che cazzo dici eh? Ma come te viene solo de pensarla 'na cosa simile? La afferro per il polso, voglio che mi guardi mentre dice 'ste cazzate ma si stacca, di nuovo!
<<Eh no...so quattro volte che me scosti...mo hai rotto er cazzo...t'ho detto de farla finita...>>
<<No, non la faccio finita...sei tu che hai iniziato tutto questo...la verità sai qual è? Che non mi ami...non l'hai mai fatto...altrimenti non avresti pensato tutto questo di me...non riusciresti a stare lontano da me...non avresti mai pensato di dormire senza di me...>> fino a due minuti fa volevo baciarla...ora voglio solo che sparisca dalla mia vista...sto combattendo interiormente una battaglia che non riesco a sostenere...perso tra la voglia di farla mia e quella che non lo sia mai più...la bacio...la bacio e torno a respirare per un attimo...la sposto verso uno dei lettini su cui cadiamo, continuando a baciarla, senza riuscire a farne a meno...la prendo dal fondoschiena...la stringo più a me...voglio che sia mia, come sempre...più di sempre...non riesco a privarmi di tutto questo...
<<Non dì mai più che non sei la donna mia...anzi...dì la verità...dì che lo sei...che me ami...come te amo io...dillo adesso...muoviti...>> le intimo mentre le bacio il seno spostando la stoffa che lo copre
<<Lo sai che lo sono...però amami...e basta perché non me ne frega niente di tutto ciò che non sei tu...perché amo te...>> mi riempie di baci mentre io incastro la testa nell'incavo del suo collo
<<Non riuscirò mai a starti lontano...e 'sta cosa...è grave...perché tu non sarai libera...da me...nun te farò mai vive perché c'avrò sempre il terrore di riviv...>> ammetto, rendendomi conto che non riuscirò mai a star del tutto tranquillo sapendola lontano da me...anche solo di pochi metri...anche solo per poche ore....
<<Shhh...io non voglio essere libera da te...>> afferma mentre continua a baciarmi...
Non mi sarei mai alzato da quel letto se non fosse che ci è arrivato un messaggio quasi in contemporanea facendoci intuire immediatamente chi fosse il mittente...nell'ascensore non riuscivo a guardarla...la sento così mia, poi basta un pensiero strano e la paura che non sia così fa di nuovo capolino in me...siamo anche giunti al compromesso che Mattia verrà alla partita domenica, come avevamo stabilito...diciamo che io gliel'ho chiesto per favore e lei stizzita dal mio continuare a non fidarmi me l'ha accordato e poi si è avviata da sola verso suo figlio che ci aspetta davanti al buffet...
<<Ah Brì, ce l'avete fatta ad arrivà...tiè pija ste tartine...so' troppo bone...>> mi dice Bes mentre mi dà una delle prelibatezze del buffet...cazzo siamo scesi insieme...è stato automatico...speriamo non abbia notato questa cosa, o perlomeno che abbia pensato sia stato solo un caso fortuito...
<<Oh so' bone...beh hai fatto amicizia con qualcuno vedo>> rido dopo averla assaggiata...a quanto pare è diventato 'na sorta de mascotte...parla co' tutti...ride scherza...tutti amici suoi so'! Ci informa anche che si sono organizzati per il bowling dopo cena, per quanto mi riguarda è libero di fare ciò che vuole...l'unica cosa necessaria è che arrivi riposato domani. La madre ovviamente non è della stessa opinione...starà già pensando a tutto ciò che di brutto potrebbe capitare a suo figlio durante una partita di bowling...solo lei può essere così ansiosa!
<<No frena bello 'ndo vai te?>> gli dice evidentemente preoccupata
<<Daje maaaaa...hai detto 'na frase romanaa...allora esisteee...>> inizia a ridere mentre mi guarda ed io lo imito...anch'io la prendevo in giro su questo...da quando stavamo insieme però anche lei usava spesso espressioni tipiche del mio dialetto...tranne quando stavamo discutendo e mi inveiva contro con frasi tipicamente salentine che io classificavo come quanto di più vicino alla lingua araba potesse esistere...nun capivo mai 'na mazza!
Bes spiega che il bowling altro non si trova che al piano di sopra, quindi non correrà alcun pericolo di sorta...sono più rilassato anch'io dopo questa rivelazione, meglio se rimane nei paraggi...si, si lo so che nun devo esse apprensivo pur' io...però sto più tranquillo così...
<<Ah vabbè...in ogni caso mi devi dire le cose...spero di essere stata chiara...>> eh...a proposito di dire le cose Bes...nun è che je devi dì quarcosa? Su...capiscimi al volo...niente, lo sto guardando indicando sua madre con lo sguardo...certe volte me pare tanto intelligente, ma poi se perde in un bicchiere d'acqua...je devi dì der derby!! Sveglia 'n po'!! Per fortuna capisce ed informa sua madre che domenica gli ho promesso di portarlo allo stadio...i ragazzi che si sono appena seduti al tavolo accanto al nostro, essendo giallorossi, iniziano un siparietto tipicamente adolescenziale, chiedendo ad Emma per quale squadra tifi...che ha fatto la stronza? Beh ovviamente prima ha detto di non essere un'appassionata di calcio...poi che simpatizza per la Roma...avevate dubbi? 
Bes l'ha fulminata, credo che fra poco si alzerà e l'accompagnerà in castigo in camera sua come si fa con i bambini dispettosi...io sorrido, consapevole che questa sua ammissione, del tutto fasulla, mira solo ad infastidirmi...
<<Lasciala fa...vole solo fa la figa...>> rassicuro Bes che non ha preso affatto bene l'iniziativa di sua madre e sta continuando ad imprecare sottovoce
<<Beh falla col tipo tuo...a proposito ma che fine ha fatto?>>  ehm...il tipo suo, che sarei io, è qui presente...ma ritengo sia meglio tu non sappia ancora nulla di tutto ciò...in realtà non so neanche come faremo a dirtelo e preferisco non immaginare la tua reazione per il momento.
<<Brown...amore mio...>> ecco qua...ce mancava questo...
<<Oddio anvedi Killa...oh se continui così...devi diventare il mio toy-boy...>> così diventerà vedovo molto prima del previsto...vedi te se questa nun la smette de fa la figa co' l'altri...
<<Non scherzare Emma...a proposito ma il tuo tipo è un cesso dove l'hai beccato? Oh Briga ci sei anche tu...>> e su questo se potrebbe pure annà d'accordo...eh ce sto pur' io
<<Emiliano...>> replico freddamente, nun me va de averce a che fa dopo quello che è successo
<<Ho saputo che stai uscendo con un nuovo cd tutto sexy...>> eh certo...perché mo se fanno i cd sexy...io nun c'ho parole
<<Sexy anche no...una cantante deve cantare mica spogliarsi>> bravo Bes...so' tanto fiero de te!
<<È tuo figlio vero? Ciao B...Besta giusto? Ecco perché sei così bravo...guarda...non vedo l'ora di ascoltarti...domani...ai sound-check ...facciamo una prova insieme...sempre che Briga non abbia niente in contrario>>
<<I miei ragazzi sono liberi...non hanno bisogno di chiedermi il permesso per fare ciò per cui sono nati...>> e poi sono perfettamente capace di mettere da parte il mio astio personale se può aiutare Bes a realizzare qualcosa di importante
<<Si sì certo...senti Brown...a proposito di questo tuo disco sexy...io vorrei parlarti di una cosa...vieni che ci sono anche gli altri di là...>> dice facendole segno di seguirla verso un tavolo...io continuo a dar retta a Bes che mi sta parlando, non credere Brown che non mi sia accorto de quello che stai a combinà...ma ve pare che questa molla me e suo figlio qui...per cosa? Per dar retta ad uno che non vedi da chissà quanti anni che ti deve parlare di un progetto? Che progetto vuoi che ci sia? Quello t'ha sempre sbavato dietro e tutti quelli al tavolo sono più interessati alla tua scollatura e a come entrare in camera tua che alla tua musica...io a volte non capisco se sia tonta o faccia finta!
<<Ma vi conoscete?>> mi chiede Bes...eh, una volta eravamo pure amici, ma non te posso dì de 'sta storia...sono pur sempre il tuo capo e forse...forse molto di più...
<<Si...si...diciamo che ci conosciamo un po' tutti...>> mi sembra la risposta più adeguata
<<Beh se vedemo domenica allo stadio...noi ve consigliamo sempre de cambià programma...magari ve fate un giro al centro commerciale...lo dimo pe' voi, così nun soffrite troppo!>> ridono i ragazzi di prima che stanno lasciando la sala
<<Io non ci conterei così tanto...poi rimanete male...>> dico sorridendo con un occhiolino
<<Oh...magari je mannamo er beccafico...tifano 'nsieme, vincemo sicuro...>> mi dice Bes ridendo, e rido anch'io...quello proprio nun je va giù...ed io non posso essere che felice di questo!
<<Besta? Allora saliamo al bowling? Qualcuno si è già avviato...>> è uno dei ragazzi che prima era al buffet con lui, credo canti domani sera tra gli emergenti perché non l'ho mai visto
<<Si...si...arrivo>> gli risponde <<Brì vieni con noi?>> mi chiede più per cortesia che per reale interesse alla mia presenza in un qualcosa che, giustamente, coinvolge i giovani
<<No, no...vai tranquillo...divertiti e mi raccomando non fare tardi che domani devi essere in forma!>> dovrò pur fare la parte del capo ogni tanto, no? Quell'altra sta ancora a flirtà co' quelli...poi dice che scazzo...sono costretto a passare poco distante dal loro tavolo per prendere l'ascensore...ho intenzione di salire in camera prima di subito, ed è meglio per tutti che quell'altra mi segua...tiè guarda là...sorride a tutti, chiacchiera amabilmente...fa la carina con tutti...la guardo malissimo prima di entrare nell'ascensore e lasciare che le porte si chiudano dietro di me.
Eravamo due ragazzi che facevano parte del mondo del rap...poi io avevo decisamente cambiato genere mentre lui era rimasto legato alle origini, pur non disdegnando apparizioni televisive ogni tanto non proprio consone al suo personaggio. Ci vedevamo qualche volta agli eventi...non eravamo amici che si vedono spesso, che chiacchierano sui social o si scambiano messaggi. Eravamo amici però che si facevano l'in bocca al lupo quando usciva un nuovo lavoro di uno dei due...che si scambiavano gli auguri per le feste comandate, che prendevano una birra insieme alla fine dell'evento al quale si erano incontrati. Che si facevano le foto nel backstage per postarle e ricevere numerosi commenti di fans che adoravano entrambi.
Una mattina, anni dopo il nostro primo incontro, arrivò in sala prove una ragazza...era molto presto, io avevo passato la notte in bianco...era poco dopo il matrimonio di Fulvio e Francesca...non so quante notti non ho dormito perché me la rivedevo davanti fasciata in quel vestito bellissimo che aveva indossato per l'occasione...dicevamo, provenivo da diverse notti in bianco e per non impazzire tra le pareti di casa mi recavo alla casa discografica prestissimo fingendo che il lavoro fosse una buona distrazione...strimpellavo qualcosa...fissavo un foglio bianco con la penna tra le mani senza concludere nulla, e non perché mi mancasse l'ispirazione...semplicemente perché tutto ciò che mi veniva in mente...tutto ciò che la mia mente creava, riconduceva a lei, ed io avevo già inciso troppe canzoni sull'argomento...il dolore è un processo di guarigione, peccato che la strada fosse ancora molto lunga e che il dolore avesse portato due dischi pregni di lei...ogni nota, ogni parola, ogni singolo punto sul foglio era suo...ed io mi ero rotto di tutto ciò...avrei voluto incidere un disco che parlava di nuove aperture verso nuovi orizzonti, invece mi ritrovavo, per l'ennesima volta, ad aver macchiato d'inchiostro quel foglio in modo indelebile...in una descrizione così somigliante a lei che neanche una foto avrebbe potuto far meglio...
Era arrivata questa ragazza, sbalordita di trovare me lì a quell'ora, e dopo un "Ma te sei Briga?!" sgomenta, mi aveva chiesto a chi potesse consegnare un inedito...in quel periodo regnava solo una gran confusione all'interno dell'etichetta...io non ero più un semplice artista, quanto piuttosto il perno intorno a cui ruotava tutto...il capo se n'era andato, stufo di quel lavoro e attratto da mete esotiche...o almeno, da quella brasiliana da far girar la testa che aveva conosciuto in discoteca e che stava sperperando il suo patrimonio prima di prendere la decisione di tornare nella sua terra natia...e il grande capo l'aveva seguita lasciando che andasse tutto a rotoli fino allo scatafascio...Insomma non era certo il periodo migliore per far entrare nuovi artisti...le avevo chiesto se potessi leggerlo e lei, un po' incerta, aveva acconsentito e...cazzo se aveva talento! Quello era indubbiamente un bel pezzo...uno di quelli da hit...se seguito e prodotto come si deve e, come vi ho già detto, quello non era certo il momento migliore per occuparcene.
<<Senti qui c'è un po' di maretta...non so come si risolveranno le cose...né se si risolveranno a dir la verità...>>
<<Capisco...>> aveva asserito lei amareggiata e a me era dispiaciuto tantissimo...sapevo cosa volesse dire pensare di aver scritto un pezzo da paura e non trovare nessuno che potesse produrtelo, non riuscire a sfondare perché manca la persona che crede in te...e mi dispiaceva per quella ragazza che, seppur giovanissima, aveva indubbiamente del talento
<<Senti...se vuoi ce sta 'n amico mio che te potrebbe aiutà!>>
<<Ma che dici davero?>>   
<<Certo! Te ce accompagno se vuoi!>>
<<Magari!>> ce mancava poco che saltellasse sul posto
E così eravamo arrivati con la mia macchina davanti alla sede romana della casa discografica dove lavorava Emiliano...ero sicuro che non si sarebbero fatti sfuggire un'occasione del genere e poi, anche se in pochissimo tempo, avevo preso a cuore quella ragazza...mi aveva dato da subito l'impressione di un cucciolo abbandonato...con quell'aria spaurita...
<<Oh ce sta Emi!>> aveva esclamato mentre abbassava l'aletta parasole per sistemarsi i capelli guardandosi nello specchietto...si era passata un dito sulle labbra per aggiustarsi il rossetto sotto il mio sguardo attonito...insomma la situazione poteva sembrare equivoca vista da fuori...e a vederla da fuori c'era appunto Emiliano!
<<Ciao amò>> gli era saltata addosso...ehh?? Mentre lui invece l'aveva scansata, provocando un'espressione sbigottita sul volto della ragazza...ed io avevo capito l'andazzo
<<Emis, ho accompagnato qui...ehm...>> mi resi conto che in effetti non conoscevo neanche il suo nome <<lei, ha scritto un pezzo molto bello...credo sia il caso di dargli un'occhiata...>> avevo proposto in imbarazzo...insomma la situazione non era certo di quelle semplici...questa ragazza aveva a che fare con Emis, l'aveva chiamato amore, ed era appena scesa dalla mia auto, di mattina presto, dopo essersi aggiustata capelli e trucco...avrebbe equivocato chiunque...sperai che lui non lo facesse
<<Aspettami dentro...>> aveva intimato alla ragazza con aria dura...
<<Ma che cazzo fai eh? Pensavo fossimo amici!>> mi aveva poi urlato contro
<<Ma che stai a dì oh?>> avevo risposto allo stesso modo
<<Quella è la mia ragazza...cioè una ragazza a cui tengo, ci vediamo ogni tanto...e te te la porti a letto? Ma sei fuori?>>
<<Guarda che non è come...>>
<<Non azzardarti a dire che non è come penso!>> mi aveva interrotto
<<Ma è cosi!>> avevo urlato...mi rendevo conto che si poteva fraintendere il tutto, però davvero non era come pensava <<Ma te pare? A parte che non lo sapevo...ma poi visto che la conosci perché non l'hai aiutata te?>>
<<Perché non voleva passare per raccomandata! Invece a te è venuto semplice...un giro di lenzuola e la accompagni qua...no? Ma non ti fai schifo?>>
<<T'ho detto che non è così...>> stavo per aggredirlo fisicamente, e lui aveva la stessa intenzione...ma intervennero due uomini che vigilavano davanti all'edificio
<<Mi fai schifo!>> aveva urlato ancora mentre uno lo tratteneva...ed io mortificato da quel non essere creduto avevo strattonato il braccio dal quale mi tratteneva l'uomo ed ero salito nella mia macchina. Lui col tarlo che quella che era una sorta di fidanzata l'avesse tradito col suo amico, io col rodimento dato dal fatto che non mi aveva dato credito, entrambi troppo orgogliosi per fare un passo indietro e risolvere tutto recuperando la nostra amicizia.
È passata un'ora e questa ancora non torna, io non so che fare...da un lato continuo a sostenere che ha sbagliato e continua a farlo...ha torto marcio, ed i modi che trova per cercare di farmela pagare non fanno altro che peggiorare la sua situazione già precaria...d'altra parte in questo momento andrei giù e la trascinerei qui di forza, facendo capire a tutti come stanno le cose...lei è mia, mia e basta, off limits...e non mi sembra il giusto modo di comportarsi per una persona che è già impegnata...figurateve lei che è impegnata co' due...meglio che nun ce penso...
Chi cazzo è che bussa alla porta? Non credo sia lei, non lo farebbe mai...piuttosto entrerebbe qui con l'aria della sotuttoio che si è comportata benissimo, facendo passare me per il troglodita della situazione...mi infilo una maglia e vado ad aprire...e questa mo che vole?
<<Ciao...>> la saluto stranito uscendo sulla soglia e appannando lo stipite della porta...meglio stare in corridoio dove può vederci chiunque...negli anni ho imparato che ci sono fans un po'...esuberanti diciamo, che potrebbero anche metterti in un pasticcio per nulla...
<<Ciao Briga...>> risponde languida...pischè a parte che potresti esse mi' fija, ed io non sono il tipo...nun ce sta manco quella sciroccata qui che posso fa sbroccà, quindi saluti e baci...anzi, solo saluti! <<Sono...sono Luna, ti ricordi? Ci siamo incrociati prima...>> più che incrociati me stavi a spoglià co' l'occhi... <<volevo chiederti...se...si, se insomma...ecco...>> a parole tue, nun serve che fai tutte 'ste manfrine pe' fa la finta pudica... <<se potessi ricalcarmi l'autografo...si è schiarito mentre mi sfilavo la maglia...>> enfatizza sulle ultime parole...la femme fatale nun te viè bene, anzi visto che nun sei manco maggiorenne me verrebbe quasi da ride...ma so' sempre un signore
<<Se schiarirà ogni volta che te spogli...poi te dovrai fa 'na doccia, no? Se hai un foglio te lo faccio lì, ti assicuro che non schiarisce!>> mi guarda sbalordita...che t'aspettavi che te facevo entrà appena te vedevo? Nun hai capito gnente! Sai quante ne ho avute come te? Ma almeno loro c'avevano più de vent'anni...
<<Vabbè magari domani...>> s'è incazzata...ma che aspettative s'era fatta? <<Sai ti facevo più maschio!>> continua impettita, scottata dalla delusione...pensi de ferì il mio orgoglio così? Ah pischè quanto devi cresce ancora!
<<Scusa ma devo lasciarti, sono impegnato...>> alludo, aprendo leggermente la porta e sbirciando all'interno...
<<Ah...>> deglutisce <<ok...allora, cioè si...ci...ci vediamo!>> e sparisce...ma guarda te, ce mancava solo questa!
Mi sfilo di nuovo la maglia, restando con il pantalone della tuta...si muore dal caldo qui dentro ma non c'ho voglia de metterme a cercà i comandi dell'aria climatizzata...sbircio un po' i vari social ed inevitabilmente finisco sul suo profilo...e, di conseguenza, nei suoi tag...ma che stanno a fa al piano de sotto? Un party hard? Che so' tutte quelle mani...baci sulla guancia...foto di gruppo...aò! Ma questa nun ha capito allora che se deve sta ferma...che deve sta distante de almeno tre metri da qualunque esemplare de sesso maschile!! Ma nun se po' vive così...ma ve rendete conto? La commentano coi cuori, #lapiùfiga ohhhhh!! Ma che stamo a fa qua!! Eh ma mo che torna me sente, avoja se me sente!
<<Ma dimme 'n po'...avevi intenzione di dormire direttamente con quelli là?>> ma che ve pare l'ora de tornà questa?
<<In che senso?>> perché quanti sensi ce so'? Famme capì...ma che me prenne pe' culo?
<<Senti Briga io...>> tenta di dirmi prima che il suono del suo cellulare le impedisca di continuare...vado in bagno, credendo sia Bes...non voglio assistere ad una telefonata tra lei e suo figlio, constatare, come sempre ormai, il rapporto speciale che li lega...non riuscirei ad arrabbiarmi poi e mi dovrei tenere tutto dentro...<<dimmi Save...>> eh no, allora la cosa cambia...esco immediatamente dal bagno per capire perché questo le telefona se non si è mai interessato di lei, a quest'ora poi...<<Si, sono appena rientrata in camera...come sto? Bene...ma preferirei stare a casa mia>> ce poi crede solo te Brown, te e quel beccafico dall'altro lato dell'apparecchio...
<<Non è vero...non vorresti essere in nessun altro posto in questo momento...>> le sussurro attirando il suo corpo sul mio e lasciandole baci umidi sul collo...
<<Si il mal di testa va meglio...no Save grazie...sto bene adesso...>> il suo battito accelera e sento il suo respiro farsi pesante mentre le mie mani dalla pancia salgono verso il seno...mi rimprovera mettendo una mano sul microfono del telefono...<<si ora devo riposarmi per...do...do...domani...sicuramente...si...anche tu...ciao...>> anche tu? Anche tu che? Non je avrà mica detto che gli manca? E lei risponde anche tu? Ma io te sotterro...forse qui nun ce semo capiti! Intanto mi stacco in modo brusco da lei...non riesco più a contenere la rabbia...ma ve pare che non solo me devo sentì le telefonate co' questo, pure le smancerie ce mancavano!
<<Punto primo che cazzo hai fatto finora...punto secondo...per quale motivo questo te chiama...e punto terzo...come ti è venuto in mente de dirje che te manca, come?>> e questo è solo l'inizio perché ce sarebbero pure altri due tre punti da chiarì
<<Briga abbassa la voce che non ho per niente voglia di sentire i tuoi scleri...punto primo stavo dove mi pare e piace...punto secondo...non lo so perché mi ha chiamato si dà il caso che io sarei ancora la sua fidanzata...e punto terzo...ho solamente ricambiato un semplice "riposati" per cui non rompermi il cazzo>> non rompermi il cazzo? Ah io nun te dovrei rompe er cazzo? Ma che dici! Ma te senti quanno parli?
<<Ma posso capire che cazzo ci trovi in questo eh?>> mi chiede che domanda è? Che vuol dì che domanda è? Qui finisce malissimo stasera! <<No dimmelo te...che cazzo ci trovi in uno che non ti chiede nemmeno come sta tuo figlio, che non je ne frega niente di lui...come hai fatto a mettertece...>> non vuole parlare con me dell'argomento...ma te sei fuori! Altro che non vuoi parlare co' me...te conviene così, perché 'o sai pure te che sto a dì 'a verità...niente, s'è chiusa in bagno...quanto me fa sbroccà questa voi nun potete capì!! Il mio cellulare suona all'arrivo di un messaggio...chi è a quest'ora de notte? Nun è che quella ragazzetta de prima ha avuto il mio numero? No perché se è così altro che far incazzare Mimma...quella se iniziasse a sospettare 'na cosa del genere me fa fori! Ah è Bes
"Brì, sono in camera...tutto ok, a domani...buonanotte!"
"Me raccomanno riposate! Buonanotte..." rispondo prima di poggiare di nuovo il telefono sul comodino...mazza quanto so' piccoli 'sti letti...sospiro e mi stendo...
<Sei ancora sveglio?>> è appena uscita dal bagno con indosso solo un minuscolo pezzo di stoffa...ecco, diciamo che messa così potrei cedere un attimo sulla mia posizione...no, Mattì sei 'ncazzato, ricordatelo!
<<Lo so che speravi mi addormentassi, t'è annata male...>> si sta specchiando passandosi una mano sulla guancia...ha una macchia rossa ma che caz... <<Che cazzo è quello?>> urlo, saltando letteralmente giù dal letto...nun ce posso pensà che questa torna in camera da me con un segno del genere <<Dimme che cazzo hai fatto?>> continuo ad un passo da lei
<<Io niente perché?>> si siede tutta tranquilla sul davanzale della finestra...ma questa ha sbattuto la testa da qualche parte! Per forza!
<<Emma chi ti ha fatto quel succhiotto? Chi?>> continuo ad alzare la voce...ma questa è matta se pensa che me prende pe' culo così...che cazzo è quel segno...chi gliel'ha fatto? Non si ricorda! Non si ricorda? Ma io te gonfio altro che nun te ricordi!! Nella confusione è facile che uno si confonda quindi non sa perfettamente chi può averglielo fatto! E che era 'n'orgia? Io lo so che lo stai a dì solo per farme sbroccà...ma nun so quanto te convenga!
<<Smettila de provocamme, chi te sei fatta? Chi??? Ma tu credi che nun so capace de rivoltarlo sto albergo eh? Pensi che me faccio scrupoli?>> minaccio mentre le afferro i polsi e la tiro a me
<<Oh basta! Hai detto che non ti fidi di me? Che non puoi stare con me per questo? Bene quindi che vuoi? Io posso fare ciò che voglio della mia vita>> 
<<E secondo te...poi annà in giro a scopatte chi te pare con me nei paraggi? Piuttosto te faccio fori!>> Brown non sei mai stata così vicina alla fine come ora...dice che non devo urlare perché potrebbe venire a chiamarci qualcuno...e sticazzi nun ce li metti?
<<E sai che me ne frega a me? Eh? Chi t'ha fatto quel succhiotto? Movite>> ride...ve rendete conto? Io sto a sclerà come non so cosa e questa ride...de gusto pure! La tiro ancora a me e mi piazzo tra le sue gambe che penzolano dalla finestra <<Che cazzo te ridi...chi è stato? L'amico tuo? Emiliano?>> perché se è così...io c'avrei quel famoso conto in sospeso...
<<Perché non era pure amico tuo?>>
<<Non più...perché c'hai problemi?>> nun me pare che mo potemo mette in mezzo pure 'sto discorso...
<<No assolutamente, qui l'unico ad avere problemi sei tu...e comunque sai quanti ce ne stavano che mi facevano i complimenti stasera? Uno non sarebbe bast...ahiaa Mattiii>> le ho dato un morsetto sul braccio...te faccio vedè io se uno non sarebbe bastato...per quanto mi riguarda tu avresti dovuto ringraziare per l'invito e declinare...ti saresti dovuta scusare per avermi tolto del tempo e saresti dovuta salire in camera con me...non restare giù a fare la splendida con quattro allupati...ma ovviamente non hai fatto nulla di tutto ciò...
<<Ahiaa? Io stasera ti ammazzo...hai ancora due secondi per dirmi la verità...>> concedo...mentre lei con una perfetta faccia da schiaffi mi chiede di quale verità io stia parlando...sta tentando di fregarmi...
<<Io non voglio fregare nessuno...tu cosa pensi abbia fatto? Pensi che mi sia fatta qualcuno? Allora può darsi...>> ah si? La volemo mette così? Ora vediamo...non riesco neanche a respirare dal nervoso, per il nodo in gola che mi si è formato
<<Così te sei fatta qualcuno...beh ora vedemo...>> infilo una mano tra le sue gambe fino a penetrarla con due dita...così, bruscamente...
<<Matti....>> un gemito lascia immediatamente le sue labbra...lo so che non è stata con nessuno, lo sapevo anche prima...allora perché continua a provocarmi? Perché sembra che ci goda a vedermi sbroccare così? E, soprattutto, cosa ha fatto al piano inferiore tutto questo tempo? Le lecco il collo, chiedendole come mai invoca il mio nome
<<Matti...basta...levati...>> certo bionda, credice!
<<Tu sogni...se pensi che io me levi da qua...>> continuo a muovere le mie dita in lei, andando sempre più a fondo e velocizzando leggermente il mio movimento...
<<Ti ho detto basta...non voglio...>> bisbiglia sulle mie labbra mentre cerca di stringere le gambe per bloccare la mia mano impedendomi così di muovere le mie dita...non vuoi? Ora vedemo...vedi te se la smetti de dì cazzate oggi...le tiro delicatamente i capelli con l'altra mano e la sua testa si muove all'indietro in modo automatico seguendo la traiettoria che le indica il mio arto...le mie labbra si spostano sul suo collo, il mio respiro che diventa pesante e lei che soffoca un gemito...
<<Ridillo che non vuoi...movite...dimme che vuoi 'n altro che non so' io...ridillo adesso...>> le bacio il collo, mentre ho ancora i suoi capelli tra le dita...l'altra mano che forza sulle sue gambe per far si che cedano alla pressione...le mie dita che riprendono a muoversi in lei...veloci...instancabili...
<<Io...non...non esiste nessuno al mondo che io voglia più di t...te...ora basta ti prego...>> apre di più le gambe mentre dice ciò che anelo da quando è iniziata questa tortura...il suo viso contratto per il piacere che sta provando...le mie dita che si muovono frenetiche...le mie labbra che non vogliono saperne di staccarsi dalla sua giugulare...sposto il viso e la guardo, faccio mio ogni spasmo...ogni impercettibile movimento degli occhi...ogni ansito che lascia le sue labbra...la sua espressione persa in quel momento di piacere puro... <<no ti prego...così...oddio...Matti...>> sospiro, tronfio per il piacere che so di procurarle...voglio che goda per me...di me...voglio che si senta così solo con me...voglio che sappia che solo io posso procurarle tutto questo, solo con me può stare così...solo con me può mostrarsi così...vulnerabile e mia...
<<Basta che?? Abbiamo appena iniziato...>> prometto mentre lascio i suoi capelli e le prendo la testa tra le mani e finalmente faccio mie le sue labbra...incrocia le braccia dietro il mio collo...le mie mani strofinano sulle sue cosce salendo sempre più su...verso il suo seno che non riesco a toccare come vorrei...questo coso è troppo stretto per i miei gusti...emetto un verso strano per l'inconsapevole proibizione che mi crea questo pezzo di stoffa, così lei che si era letteralmente incollata a me, si stacca per darmi modo di sfilarglielo. È completamente nuda di fronte a me ed io non ho mai visto niente di più bello...è semplicemente meravigliosa con le sue curve morbide...il ventre piatto...il seno florido...la mia vergine...arrossisce sotto il mio sguardo, mentre io tremo ancora leggermente...un po' per l'eccitazione, un po' per il nervoso che ancora non è scemato del tutto...Prendo il suo seno tra le mani, stringendolo, e scendendo poi a lambirlo con le labbra...mentre lei spinge con i piedi sulla mia schiena, come a sentirmi più vicino...come ad invitarmi ad entrare in lei...così, su questa finestra...fregandocene del fatto che qualcuno potrebbe vederci, non riusciamo a smettere di volerci così tanto...non riesco a smettere di volerla sentire così tanto...così mia...
<<Ripetilo ancora>> le dico a due millimetri dalle sue labbra
<<Cosa?>> ansima...
<<Che non vuoi nessun altro come vuoi me...che sono l'unico a cui continuerai a pensare...l'unico...>> le spiego...voglio risentire quelle parole, come se potessi assaporarle...come se potessero convincermi che sia davvero così, mettendo a tacere le voci nella mia testa che mi allontanano da lei...
<<Perché dovrei...ri...ridirlo...>> nun me pare il momento de fa la cocciuta!
<<Perché voglio che me lo dici...che sei mia...e non sarai mai più di qualcun altro>> mi fermo...mentre lei si agita per incitarmi a continuare a spingere in lei<<dimmelo...>> le intimo col fiato corto per lo sforzo
<<Non c'è mai stato nessun altro...né prima...né ora...ma...non servirà questo a farti fidare di me...perché se non è servito allora...a cosa può servire adesso?>> le sorrido...le sorrido per il suo modo buffo di dirmi le cose...deve metterci sempre il punto altrimenti non sarebbe lei...e la bacio prima di tornare di nuovo serio e guardarla intensamente negli occhi
<<La prossima volta che quello te tocca, io lo metto sotto terra...dijelo che solo io te posso toccà...>> ride...tu pensa che se te tocca de nuovo lascerà questa Terra e non di certo in modo gradevole...spingo più a fondo in lei...<<tu me fai impazzì...>> mormoro nella sua bocca prima che un'altra spinta ci porti al limite conducendoci ad un punto di non ritorno...lei urla il mio nome ripetutamente ed il mio piacere sfocia in lei...il respiro pesante ed il cuore leggero.
Mi sta baciando il petto mentre gioca con l'elastico del boxer che ho appena tirato su...cerco di bloccarla consapevole dell'idea che le sta frullando in testa...non in modo convinto...in bilico tra la paura di perdere il controllo di me stesso e la voglia di sentire la sua bocca sulla parte più intima di me...i suoi baci, in grado di scostare le mie mani, e la sua bocca su di me...la sua lingua che traccia tutta la mia lunghezza, le sue mani che accompagnano il movimento...ruoto la testa all'indietro inspirando...non riesco a pensare che potrebbe farlo ad un altro...un altro che non sia io. Lei continua imperterrita a darmi piacere, io deglutisco a vuoto cercando di regolarizzare il respiro anche se non mi è possibile...sento un miscuglio di sensazioni strane all'altezza dello stomaco, pronto ad esplodere...sento il mio membro riprendere sempre più vigore sotto le sue carezze...la fine non è lontana...
<<Emma...basta...>> imploro senza fiato
<<Ancora no...>> afferma lei che continua imperterrita a stimolarmi...ci sono così vicino...le mie mani che si poggiano sulla sua testa a dettarle un ritmo che mi porterà a perdere velocemente il senso di tutto...un gemito che esce strozzato dalle mie labbra e il mio piacere che si riversa nella sua bocca...mentre continua a baciarmi...senza guardarmi negli occhi...<<ti amo...da morire...>> ed il mio cuore che perde un battito...
<<Lo so...>> ammetto mentre la bacio, instancabile...mai sazio di lei e del suo amore...la prendo dal sedere e la scosto dal marmo freddo di questa finestra che ci ha visti amarci incuranti di possibili sguardi indiscreti...la poggio su uno dei lettini e mi stendo sul suo corpo... <<anche io bionda...per questo me fai ammattì>> le sorrido ancora...e la bacio, ancora...
<<Amo aspetta che prendo una cosa...dalla borsa e vengo...>> me sembrava che fossi già venuta...più de 'na volta...ok, questa era squallida! Si alza e si rimette il babydoll...ma che se fa così?
<<Che devi prende? Non ce sarà qualche prova del fatto che te sei passata qualcuno che vuoi confutare?>> rido...che diamine sta a fa!?
<<Uomo di poca fede...vedi che ti ho preso da giù...>> mi porge un pacchettino di carta bianco...apro ed un sorriso enorme si fa spazio sul mio viso...
<<Oddioo...ma come hai fatto?>> domando incredulo...
<<In realtà ero così arrabbiata che non te le volevo nemmeno prendere...però...poi...ho cambiato idea>> mi dice mentre io ne ho già mangiata una...
<<So troppo buone amò...troppo...ma come hai fatto a ricordarti?...>> non mangiavamo una cheesecake insieme dai tempi di Amici...quanto ho rotto le scatole per quella voglia improvvisa, neanche fossi una donna in stato interessante
<<Visto che io so er king da' casetta bianca...esigo, avendo vinto l'indovina giudice...de nuovo, sottolineiamo...una cheesecake...alle fragole...de quelle bone...e nun lesinamo sulla grandezza...me raccomanno...>> avevo detto rivolto alla telecamera di quella sorta di confessionale
<<Mattia non è che siamo un ristorante...il sushi, il fast food, ora la cheesecake...>> aveva detto ridendo uno degli autori che ci guardava dai monitor e aveva ascoltato la mia richiesta
<<Eh vabbè...ma allora fateme uscì, me faccio 'n giro...me magno quello che me pare e torno...chi vuoi che se ne accorga...spegnete tutto e annamo...>> avevo riso, rendendomi conto di quanto fosse irrealizzabile quella mia richiesta
<<Lo sai che non si può...>> mi aveva redarguito immediatamente
<<Eh vabbè...>> avevo esclamato sconsolato raggiungendo gli altri...
<<Che è successo?>> mi aveva chiesto Cristian appena rientrato
<<Niente cheesecake!>> avevo affermato sconsolato come un bambino a cui non volevano comprare il gioco appena visto in TV
<<Buonasera biancorolli...>> aveva risuonato la sua voce in filodiffusione
L'avevano salutata tutti entusiasti tranne io...avevamo discusso per i miei modi troppo espliciti nei suoi confronti, ma poi avevamo anche fatto pace...quello che più mi pesava di quella sorta di clausura, era non potermi rapportare con lei come avrei voluto...ma col senno di poi questo freno imposto aveva giovato molto al nostro rapporto futuro, facendoci più bene che male... <<Mattia è triste...>> aveva confessato Cristian, forse in risposta ad una sua domanda che io non avevo sentito perso nei pensieri
<<Come mai? Che è successo Matti?>> lei e il suo essere apprensiva oltre ogni limite... 
<<Nun me vonno portà la cheesecake...>> e lei era scoppiata a ridere <<Mimma Memma te me la porteresti una cheesecake?>> le avevo chiesto col mio solito modo di fare che lei definiva paraculo
<<Ovvio che no!>> aveva riso ancora
<<Alle fragole...>> avevo aggiunto consapevole che mi avrebbe accontentato...ed il giorno dopo un ragazzo della produzione si era presentato con una torta enorme di una delle migliori pasticcerie di Roma...certo che avrebbe potuto farmela lei però...
<<Io mi ricordo di tutto quello che riguarda te...>> rivela, distogliendomi dal mio ricordo...la bacio, felice di questa rivelazione...felice di sapere che ricorda ogni particolare di me, anche quelli più frivoli...ed ingurgito un'altra tortina...certo che ne potevi prende qualcun altra! Ne è rimasta solo una...
<<Amò le vuoi assaggià?>> chiedo mentre ancora sto masticando
<<Te le sei divorate...>> fa la finta arrabbiata
<<Daiii...questa la dividiamo...!>> esclamo facendo a metà l'ultima e porgendogliene un pezzo...ho già divorato la mia metà, mentre lei sta ancora gustando la sua...nun me pare giusto...quindi la bacio e me frego l'ultimo pezzettino...
<<Ma ch...che...se faa co...sì...>> prova a dire sulla mia bocca, faccio un cenno d'assenso con la testa, le sorrido e riprendiamo ad amarci...
Ho dormito si e no un paio d'ore...questo letto in miniatura è scomodissimo...la bionda qui si è appolipata a me e dorme beata...te credo...la scosto delicatamente, poggiandole il viso sul mio cuscino...devo assolutamente unire i due letti e far in modo che non si aprano al centro...Mi alzo cercando di fare il meno rumore possibile, sposto il lettino vuoto accanto al nostro e trascino il comodino in modo da incastrare i due letti tra questo e quello dall'altro lato...devo aver fatto un po' di casino perché Emma s'è svegliata e mi guarda stralunata...come se fossi matto...in effetti... 
<<Matti che stai a fa? Sono le cinque di mattina...ma vieni qua...>> dice con la voce impastata dal sonno
<<È troppo piccolo...che li fanno per i folletti de Babbo Natale 'sti lettini? Per i troll?>> ride...ed io sbuffo...che ce sarà da ride che se sta scomodissimi...almeno, io sto scomodissimo, te dormivi su de me per forza che nun te lamenti...invece de ride potrebbe darmi una mano... <<E perché? Sei tu ad aver voluto le camere separate...quindi te la vedi tu...>> io avevo prenotato due matrimoniali separate...sai di quelle con i letti grandi...spaziosi...eh ma se continui a muove quelle gambe così, restando praticamente nuda...proprio mentre io penso a letti grandi e spaziosi...non so quanto te conviene...
<<Guarda mo lo aggiusto e dopo giuro che te rovino...>> le intimo guardandola negli occhi...damme il tempo de aggiustà qua e poi vedi se fai ancora la spiritosa...
<<Ancora di più Brì?>> non hai ancora visto niente Brown...spingo ancora il letto in modo che sia perfettamente combaciante con l'altro e metto il comodino accanto in modo che non si sposti...poi mi dirigo verso la mia fonte di guai
<<Mo so' cazzi tua...>> affermo mentre mi piazzo nel letto vuoto e la tiro a me
<<Non vedevo l'ora....>> sussurra...sapessi io tesoro...

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