L'amore è strano sai?

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"Buongiorno, Matti scusa per l'ora...ti scrivo perché Bes ha di nuovo il dolore al braccio...ieri era molto giù...e stamattina è molto preoccupato per 'sta cosa...così mi chiedevo, sempre che tu non abbia altri impegni, se potessi stare un po' con lui...o magari portarlo con te...sempre se puoi, fammi sapere"
Mattì allora ripetiamo...tu adesso entri in casa e fai la personcina civile, evitando di uccidere la madre di tuo figlio...lui sta male, se ve vede discute il dolore al braccio peggiora e non è il caso...quindi sarai carino con lei nonostante ti costi una fatica immane e nonostante quel cazzo de post-it che t'ha lasciato stanotte prima di fuggire via, manco fosse 'na ladra con gli sbirri alle calcagna! Post-it che ora giace sul pavimento della tua camera ridotto in talmente tanti pezzettini che manco quegli scienziati americani fantastici delle serie tv riuscirebbero a ricomporre...dopo lo devo brucià, perché ridurlo in brandelli nun m'ha soddisfatto abbastanza! Tipo quella volta al vulcano in Emilia...a lei ce dovevo buttà, altro che passato! Che poi, ripensandoci, me lo poteva dire pure là de Bes...quale situazione migliore? Che nervosoooo! Ommm...calma...ce vole calma, so' arrivato...vediamo come sta Bes e cerchiamo de migliorà la situazione...devo bussà che il cancello nun se apre più co' 'sto telecomando! Signore dammi pazienza...ma taaaantaaaa!
Suono al citofono e il cancelletto si apre...nessuno ha chiesto chi è, né la videocamera si è attivata...sarà Emma che immaginava fossi io; magari avrei dovuto scriverle qualcosa in più di un semplice "Sto arrivando", specie considerato il papiro che m'ha scritto...evidentemente non sapeva come comportarsi dopo essere fuggita da casa mia...ma in fondo, ripensandoci, forse è meglio così...in che altro modo avremmo potuto lasciarci dopo essere stati insieme?! Non lo so che mi prende ultimamente, non riesco a starle lontano...specie se mi si presenta a casa come ieri sera, determinata a dimostrarmi che mi vuole, come non ha mai voluto nessun altro...però poi ripenso alla nostra situazione, al fatto che si è creata per colpa sua, a mio figlio che non ho visto crescere e torno ad essere freddo e cinico nei suoi confronti, innalzando un muro di razionalità difficile da abbattere...tuttavia oggi devo sforzarmi...dobbiamo iniziare ad instaurare un rapporto di fiducia, per nostro figlio, per far sì che stia bene e non soffra più di quanto stia già accadendo...
Ma secondo voi arriverà qualcuno ad aprire la porta? È la seconda volta che suono il campanello...finalmente vedo il portoncino aprirsi, leggermente...lasciando solo uno spiraglio...mi affaccio un po' provando a sbriciare e mi rendo conto che è Bes...ma che sta a fa? Semplice! Ha aperto lui e non sa che sono io! Possibile che all'età tua ancora te dovemo di' che non si apre così a buffo?!
Mentre Bes va a vestirsi per uscire ne approfitto per scambiare due parole con la bionda...è strano come stamattina io riesca a scherzarci in modo quasi tranquillo, ironizzando su chi le abbia lasciato quei segni sul petto...sarà che qualcosa nel mio stomaco si è smosso quando Bes si è raccomandato con lei affinché mangiasse, perché ultimamente salta i pasti...me ne sono accorto anch'io stanotte quando, mentre ansimava sotto il mio corpo, le stringevo i fianchi per rendere più intenso il nostro amplesso...
Siamo in macchina da dieci minuti buoni quando decido di optare per l'agriturismo fuori Roma dove andammo l'altra volta...senza sentire il parere di Bes. No, non sono il solito prepotente, è che a questo nun je va bene niente! Il ristorante del video no perché la cameriera ci prova, quello nuovo della Rinascente no perché la ragazza alle informazioni vuole solo entrare nel mio letto...c'ha avuto perfino da di' sul commesso gay della Timberland! Questo è peggio de me! Ha avuto addirittura il coraggio di dirmi che la colpa è mia e di come mi vesto, perché secondo il suo modesto parere me sarei dovuto mette dei pantaloni che manco mi' nonno, e il golfino legato sulle spalle! Io nun je la posso fa!
<<Mattia! Che bello vederti!>> mi saluta cordiale il proprietario appena ci vede entrare <<Ti fai sempre più grande!>> esclama dando una pacca sulla spalla di Mattia...mi irrigidisco un attimo, terrorizzato dal fatto che quella è la spalla che gli fa male, ma lui sorride salutando
<<Senti non è che c'è un tavolo libero?>> chiedo vedendo che il posto è abbastanza affollato, a differenza dell'ultima volta
<<Ma come no! Venite...venite...>> dice precedendoci <<qui va bene?>>
<<Perfetto!>> rispondo mentre anche mio figlio annuisce
<<E la signora?>> si informa...ehm...
<<Aveva da lavorare...>> dico in tono strano...mio figlio abbassa lo sguardo
<<Quindi oggi solo con papà!?>> si rivolge a Bes <<Ogni tanto ci vuole una giornata tra uomini!>> a me s'è fermato il battito...lui non sa che dire, ovviamente...e si limita a sorridere imbarazzato <<Vi porto qualcosa da spizzicare!>> aggiunge sparendo verso la cucina.
Mi stiracchio prima di entrare in macchina, respirando a pieni polmoni l'aria pulita che c'è qui...forse abbiamo un po' esagerato col pranzo, ma d'altronde in questo posto si mangia benissimo...speriamo che la bionda non abbia saltato il pranzo...prendo il cellulare per togliere il silenzioso che ho impostato mentre eravamo dentro...Bes mi stava raccontando dei problemi con Elisa...di Nausicaa che, a quanto pare, sta con un tipo strano...e dell'otto che ha preso in matematica...ed io non volevo perdermi neanche una parola. Ora, però, devo vedere se qualcuno mi ha cercato...c'è un messaggio di Fulvio...
"Lo so che non ti interessa, ma Emma è qui, pranza con noi...tranquillo..."
Che cretino che è...ha esordito in quel modo solo perché mi conosce e sa perfettamente che, orgoglioso come sono, non avrei mai ammesso di essere preoccupato visto come vanno le cose tra noi...gli rispondo un semplice grazie, conscio che capirà che racchiude un mondo...un mondo di cose che non sono pronto a dire, come ad esempio che ora sono più sereno sapendo che è da loro...
<<Andiamo?>> chiedo a Mattia che continua a guardare il piccolo laghetto artificiale nel mezzo del prato...annuisce ma veniamo bloccati da un'oca starnazzante...no, non quella nel laghetto...ma una mora che, incespicando sui tacchi dodici, adattissimi per l'agriturismo, si sta sbracciando per attirare la mia attenzione urlicchiando Brigaaaa come se non ci fosse un domani...sorrido finto mentre Bes sbuffa e si appoggia alla macchina col cellulare tra le mani
<<Brigaaa ci facciamo un selfie?>>
<<Certo...>> dico in difficoltà...guarda che il cellulare fa la foto pure se nun me salti quasi in braccio
<<Grazieeeee! Aspetto il disco eh!>> dice con un gridolino mentre mi stampa un bacio sulla guancia in modo troppo confidenziale per i miei gusti...salgo in macchina prima di incontrare altri soggetti del genere; dallo specchietto retrovisore mi rendo conto di avere il rossetto stampato sulla guancia...che schifo...mi sporgo verso Bes per prendere un fazzoletto dal cassetto e, come un flashback, mi ricordo che l'ultima volta che ho fatto questo gesto io ed Emma eravamo nel parcheggio di quel locale dove mi aveva portato Francesco...e me sa che avevo inventato un mal di testa per non dirle che sarei andato in una specie de puttanaio...e i fazzoletti non erano per il rossetto, no...proprio no! Ma meglio non fare questi pensieri con mio figlio seduto accanto a me! Anche perché ha già una faccia abbastanza schifata a guardarmi mentre provo a levarmi 'sta macchia dalla guancia...c'ho proprio tutta la sagoma della bocca...come quando...
..................<<T'ho lasciato il rossetto...vatte a pulì! Oppure te lo puoi...te lo puoi tatuare...>>
<<No, mo nun me lavo più...tsè!>>..................
<<A meno che non sia idropittura, penso se sia levato!>> dice Bes seccato mentre io, perso nei miei pensieri, continuavo a strofinare vigorosamente il fazzoletto sulla guancia
<<Sì, me pare di sì...>> confermo specchiandomi meglio
<<Ieri sera n'avrai consumati 'n sacco de fazzoletti...>> afferma mentre ci lasciamo alle spalle quell'area verde e incontaminata
<<In che senso?>> chiedo strabuzzando gli occhi e scuotendo leggermente la testa
<<In discoteca te se saranno appiccicate tutte in quel modo...>> sorrido in modo rumoroso...sì, ok sto per scoppiare a ridere <<nun t'azzardà a di' che so' io a esse geloso perché n...>>
<<Non ci sono andato...>> dico serio, interrompendolo
<<Ma le giacche...hai scritto che...>> ehm...era un modo pe' fa 'ncazza tu' madre...e s'è 'ncazzata infatti...è venuta da me tutta altezzosa e poi si è diretta in camera mia finendo per...no, questo nun se po' di'!
<<Sì...ma poi sono arrivati i ragazzi e siamo rimasti a casa...>>
<<I ragazzi...>> mi prende in giro
<<Oh pischè guarda che so' sempre tu'...il tuo capo...>> mannaggia a me mannaggia!
<<Che ci facciamo qui?>> mi chiede mentre parcheggio a Porta di Roma <<Ma quant'è grande?>> continua guardandosi intorno spaesato
<<Non c'eri mai stato?>> fa cenno di no con la testa <<C'è sempre una prima volta!>> esclamo poggiandogli il braccio sulle spalle e conducendolo verso l'ingresso
<<A Londra ce sta Bluewater che è grande così...credo...però non ci andavamo quasi mai perché ci voleva più di un'ora per arrivare e mamma era sempre impegnata...>>
<<Ce potevi annà col beccafico...>> scherzo per vedere la sua reazione
<<Cammina!>> dice perentorio indicandomi la strada con l'indice <<Mo per punizione te compri tutto quello che dico io!>> continua con lo stesso tono
<<Nahh io ero venuto per il golfino e i pantaloni de flanella!>> rido mentre lui annuisce serio incenerendomi con lo sguardo.
<<Dovresti provarla invece de sta così in adorazione...>> gli dico vedendo che sta praticamente in estasi davanti alle giacche di pelle
<<Eh?>> dice riscuotendosi
<Provatela...>> ripeto
<<No...no...macchè! Mamma non me l'ha mai comprata...e poi hai visto il prezzo?>>
<<Embè?>> sorrido, anche se sapevo che avrebbe fatto così mi fa piacere constatare con mano che Emma abbia insegnato a nostro figlio il rispetto per il denaro e il valore delle cose...lui fa di nuovo no con la testa <<A me piace questa, provatela...>> ridico prendendola dallo stand e togliendo la gruccia
<<Però mi sta bene, ve'?>> chiede specchiandosi ripetutamente dopo averla indossata
<<Mm mm...vedi quest'altra...>> propongo passandogliene un'altra
<<Pure questa però...>> no, nun inizià a fa l'indeciso, eh!
<<Mattia questa è la sesta che ti provi...>> siamo passati dal non volerla a non sapere quale scegliere
<<No, ma mi piace la prima che abbiamo preso!>> esclama deciso...e perché te sei misurato tutte le altre alloraaa!!
<<Quando arriviamo a casa entri con me? Se no mamma chi se la sente che t'ho fatto spende pe' tutte 'ste cose!>> mi domanda quando siamo ormai quasi arrivati...e non so se è davvero solo perché sua madre sarebbe capace di rincorrermi per tutta Roma sbraitando sul fatto che non debba viziarlo così...o semplicemente perché è contento quando sono a casa con loro...in ogni caso rispondo in modo affermativo vedendolo sorridere immediatamente...e mi basta questo, chissenefrega del resto!
<<Perché stai a parcheggià fuori?>> eh...e mo come te lo spiego che quella stronza de tu' madre ha cambiato i codici del telecomando pe' nun famme entrà a me?! Fortuna che almeno mi sono ripreso le chiavi, anche se finora non sono servite...
<<Ehm...credo che...sì, non funziona più il telecomando!>> non è che credo...è che quella c'ha proprio la segatura nel cervello!
<<Ahhh ma damme a me! Pure quello de mamma c'aveva qualche problema...e ha chiamato il tecnico per far cambiare il codice, perciò questo non funziona...>> mi spiega estraendo dal telecomando una piccola scheda sulla quale va digitato il nuovo codice, così come gli ha spiegato il tecnico in caso avessero problemi <<ora schiacciamo il tasto di apertura e lo teniamo premuto...ecco qua, funziona di nuovo!>> bellodecasa! Vedi che faccio bene io a fidarme de te e non de quella!
La bionda sta facendo una sceneggiata per il fatto che abbiamo comprato tutta 'sta roba...ho capito ma mo falla finita! E che sarà mai! Anche perché ho appena scoperto che la stronza, in occasione di una collezione in edizione limitata per l'anniversario del marchio, ha comprato a mio figlio la mia stessa felpa...quella col polipo...appena Mattia l'ha saputo è andato di corsa a prenderla...ed ora che scende con l'indumento tra le mani devo fa pure quello sorpreso per la coincidenza! Ma guarda te che roba! Però è stata carina a comprargli le cose uguali alle mie nel corso degli anni...no! Stronza, è stata stronza perché avrei potuto farlo io se l'avesse permesso! Però è davvero bella mentre ride...paracula che non è altro...perché sostiene che mio figlio abbia preso da me perfino la sua indecisione...pff! Mi ringrazia perché è serena nel vedere nostro figlio così felice...lo sono anch'io nel sapere che sta bene con me...peccato per quel velo di malinconia che le offusca sempre di più lo sguardo...Bes non è l'unico a non stare bene ultimamente, anche lei sta soffrendo questa situazione...e ovviamente anch'io, ma non riesco a far tornare tutto come prima facendo finta di nulla...come potrei? Però, anche se può sembrare sadico, mi piace questa cosa che sta male senza di me...questo pensiero, aggiunto a lei che si cala davanti ai miei occhi per riprendere l'orecchino che l'è caduto, mi fanno avere un piccolo problema momentaneo...a causa del quale mi alzo dal divano scatenando l'ilarità della Brown...me devo pure inventà un improvviso mal di schiena per nascondere la reale problematica che mi affligge a mi' fijo che, dopo avermi mostrato la felpa entusiasta di scoprire che ce l'abbiamo uguale -ma guarda un po'- continua a insistere per farmi sedere accanto a lui...per fortuna si ricorda che in macchina ci sono altri sacchetti e corre a prenderli...lo guardo uscire, sospirando sollevato tra me e me, perché sembra essersi dimenticato del dolore che tanto lo crucciava stamattina...
<<Pongi pongi pon pon po>> canticchio vittorioso quando la bionda scopre che la mia macchina è nel patio, e non in strada come pensava, perché mio figlio m'ha rimesso a posto il telecomando...
<<Sì ma quante storie, dovete badà a me...ai miei acquisti...vabbè nostri acquisti...mà a Mattia invece ho fatto prenne una camicia fighissima e 'na cravatta bella troppo bella>> si lamenta Bes rientrando perché sua madre stava per iniziare di nuovo la pantomima sulla troppa roba comprata...
<<Cravatta Mattia Bellegrandi?>> Emma nun t'azzardà a di' qualcosa
<<Perché nun se le mette le cravatte?>> si allarma lui che ha tanto insistito affinché la comprassi dicendomi che era troppo figa e che qualche volta ci sarebbe capitata un'occasione elegante in cui avrei potuto indossarla...
<<Ma certo che le metto...c'ho pure il porta cravatte elettronico a casa>> peccato che de cravatte ce n'ho giusto due e il fatto che giri non serve a 'n cazzo, però vabbè!
<<Sì sì le metteva in passato...ultimamente non gliene ho viste mettere...per questo dico>> brava Mim...Emma!
<<E vabbè mica po' fa il ragazzino h24...ogni tanto ce vole l'abbigliamento da adulto...vabbè sentite vado a mette tutto sul letto che devo fa delle foto fighe da postare alle mie fan>> abbigliamento da adulto...se ripenso al golfino verde vomito che m'ha mostrato per pigliarmi pe' culo me viene ancora da darje 'na capocciata! Un giorno di questi je meno, garantito!
<<Daii stavo scherzando...e poi non gli alzeresti un dito...è troppo bello tuo figlio>> colpo bassissimo detto da te
<<Mio figlio è bellissimo ma tu sei paracula...stronza e paracula>> mi avvicino leggermente al suo viso...non voglio baciarla...ma non è semplice resistere all'impulso avendola a questa distanza, vedendola leggermente più tranquilla ad avermi qui...con nostro figlio di là...è lei a lasciarmi un bacio, scostandosi immediatamente quasi scottata dalla sua intraprendenza...quasi come se le fosse venuto automatico...sorrido per il suo gesto e per l'imbarazzo che di sicuro sta provando...non ce se crede...abbiamo praticamente sperimentato ogni superficie di questa casa e si imbarazza per un bacetto che manco alle elementari!
<<Che stai a fa?>> mi chiede mio figlio scendendo quando vede che sto apparecchiando
<<Secondo te?>> domando scontato
<<Ma perché? Resti a cena?>> chiede speranzoso...annuisco con un sorriso
<<Se vuoi me ne vado!>> scherzo
<<Grazieee!>> esclama contento venendo ad abbracciarmi, sorvolando sulla mia risposta...ed io lo stringo a me, come ogni volta.
<<Bes era felice davvero...grazie ancora per oggi>> mi dice quando ormai la nostra serata si è conclusa...sono andato ad augurare la buonanotte a mio figlio che è già quasi tra le braccia di Morfeo...e sono tornato da lei per chiederle se volesse una mano...invece mi ringrazia...per essere stato con mio figlio, come avrei voluto fare da sempre...certo, se avessi saputo di averlo...<<Mattia ti avrei ringraziato anche se non fossi suo padre...ti ringrazio perché vedere mio figlio felice è quello che conta di più per me...non prenderla male perché non c'è niente dietro>> non ci sarà niente dietro ma non voglio essere ringraziato per una cosa che è naturale che io faccia...perché è mio figlio, perché è così che dovrebbe essere sempre stato...
<<Ha mai detto...>> vorrei chiederle se ha mai detto papà...stanotte le ho chiesto del ciuccio...ci sono così tante cose che non so di lui...
<<Intendi la parola papà?>> annuisco <<un giorno eravamo io, Tina e Fra...stavamo rimettendo a posto delle vecchie interviste e Mattia era nel suo box che tirava peluche in aria ridendo...vedendo tutte quelle riviste patinate ha iniziato a strillare per farsi prendere in braccio e poter mettere le manine ovunque...>> racconta leggermente commossa mentre io aggiungo un altro ricordo di mio figlio al puzzle <<e ha preso proprio quella in cui c'era la nostra paparazzata...quella...vabbè l'unica...non voleva mollarla, così gli ho indicato te...è stata la prima volta che ha detto papà...>>
<<Si è fatto tardi...devo andare>> non so che dirle...mi ha appena raccontato della prima volta che mio figlio mi ha visto, su una rivista...roba da matti, chiamandomi papà, peccato che lei abbia ben vivo nella mente questo ricordo mentre io non posso far altro che immaginarmi quel momento...mi chiede se voglio che lo accompagni lei domani a scuola <<Assolutamente no...ci penso io a portare a scuola mio figlio...te statte al posto tuo>>
<<Punto primo questo è il posto mio...punto secondo io te l'ho solamente chiesto tranquillamente per sapere cosa fare...punto terzo o te plachi o te ne vai da dove sei venuto>>
<<Ah io me devo placà io? Te non te rendi conto de quello che...>>
<<No, ti sbagli...perché io mi rendo conto...benissimo...e comprendo il fatto che mi odi...che te sto sul cazzo...mi fa male ma va bene...è giusto, ma almeno non usare scuse per scazzare con me...non farlo perché non serve...>> non lo so cosa risveglia in me questa sfuriata...come non so quale forza mi spinge a prenderle il braccio e voltarla con poca grazia verso di me...facendo combaciare le nostre labbra...la lego al mio corpo mentre le nostre bocche iniziano una danza conosciuta...mi stringe le braccia al collo portandomi di più verso di lei...le mie mani premono sulla sua schiena...devo andare...è già successo troppe volte in questi giorni che abbia ceduto all'istinto...e non ha senso se poi vado via comunque
<<Ora devo andare altrimenti è drammatico...>>
<<È così drammatico stare qui con me?>>
<<Lo è se rimango qui e non ti sbatto su quel tavolo>> e lo è anche se continuiamo così ma io non riesco a perdonarti...ma questo, forse, è meglio non dirtelo. Non finchè non sono sicuro di ciò che voglio davvero.
Stamattina sono troppo annoiato per andare a lavoro...no, la verità è che mi sto stancando di tornare in una casa vuota...di nuovo...sì, ok c'è Cristian...anche se ultimamente sta a combinà cose strane, qua succede che dovemo indagà...esce all'alba, passa notti fuori...ieri sera è tornato tardissimo...però boh! È che ormai mi ero abituato a tornare a casa con mio figlio...trovare lei che preparava la cena...stavamo così bene...perché diamine ha rovinato tutto!? Perché non mi ha mai cercato?! Mi sto stancando da solo a farmi sempre le stesse domande che, comunque, non avranno mai una risposta...non saranno mai in grado di ridarmi indietro gli anni persi...
Sto salendo in ufficio con uno dei manager che, invece, sta andando alle macchinette, quando sento da una delle salette una musica familiare ed una voce ancor più familiare che sta cantando una canzone che avevamo eliminato dalla tracklist
<<Scusami un attimo eh...>> dico rivolto all'uomo accanto a me che mi risponde di non preoccuparmi dirigendosi verso i distributori, mentre io entro spedito nella stanza da cui proviene il suono <<Si può sapere perché invece di prepararti sul singolo continui a provà 'sta canzone? Tanto lo sai che nun te la faccio uscì>> esordisco contrariato aprendo di colpo la porta e richiudendomela subito alle spalle...non voglio che qualcuno che passa in corridoio possa sentire le nostre conversazioni...Mario è diverso, lui non spettegolerebbe mai sui suoi amici...e poi, come accade sempre più spesso ultimamente, ci sta lasciando soli mentre la bionda prova a convincermi a ritornare sulla mia decisione di escludere questo pezzo dal suo album <<Assolutamente no...categoricamente no...pensa al singolo piuttosto invece di perdere tempo>>
<<Non pensavo che proprio tu mi avresti fatto questo...sapevi che ci tenevo a quella canzone...>>
<<Io non ti ho fatto niente...tu piuttosto sapevi fin da subito che non avrei accettato quella traccia...>> lo sapeva benissimo, già appena me l'ha proposto, che non sarebbe mai uscito un pezzo del genere sotto la mia produzione...dice che ci tiene tanto perché era la nostra canzone...mentre due lacrime fanno capolino dai suoi occhi facendomi avvertire una strana morsa all'altezza del petto
<<Non piangere...magari la modifichiamo un po'...così potrebbe risultare un po' eccessiva...tanta gente potrebbe non apprezzarla ed è un peccato>> acconsento asciugandole le lacrime...perché diamine cedo sempre con lei!? Specie quando si tratta di vederla piangere...
<<Mi manchi così tanto>> ammette mentre mi lascia un bacio veloce sulle labbra...allora perché cazzo non fai nulla per riportarmi da te? Eh? Perché? <<Non dormo più da quando non sei a casa>> continua, poggiando di nuovo le labbra sulle mie
<<Emma...>> sospiro, intenzionato ad allontanarla da me
<<Io ho bisogno di te...>> confessa riappropriandosi della mia bocca, stavolta cedo al bacio...anzi la spingo verso il muro dietro di lei per approfondire il contatto...
<<Perché fai così?>> perché ti accontenti di momenti così e poi mi lasci andar via? Perché non cerchi di tenermi con te?
<<Perché sto male...>> non è vero che stai male...non se ti accontenti di questo...potresti avermi, invece ti basta avere qualche attimo con me e poi vedermi allontanarmi da te... <<E come fai a dirlo eh? Tu lo sai come sto? Tu sai come vivo?? Anzi di come sopravvivo a tutto questo? No! Tu non sai un cazzo e parli a cazzo>>
<<Se tu stessi male non continueresti a fare la tua vita...non lasceresti da solo a casa mio figlio per andare a fare la cogliona chissà dove...non vivresti un solo minuto senza venire da me e chiedermi perdono per quello che mi hai fatto...e implorarmi di tornare a casa tua...quindi no...non stai male!>> sentenzio, lasciando la stanza, convinto che se si accontenta di questo allora non ne vale la pena.
Una sagoma di spalle che non distinguo bene, anche per la distanza, mi attende davanti al mio ufficio
<<Dovresti cambiare segretaria...non voleva farmi salire!>> Eva...sospiro, ma perché nun se ne sta nell'etichetta sua e stop?!
<<Sta lì apposta!>> dico aprendo la porta del mio ufficio, lasciandola entrare prima di me
<<Com'è andato il week-end?>> chiede accomodandosi
<<Bene grazie...>> sorrido ripensando alla giornata di ieri con Bes...
<<Sai che pensavo mi avresti chiamata? Ti fai desiderare più di quanto pensassi...>> non è che mi faccio desiderare...è che proprio non mi interessa...ma tu sembri non capirlo...
<<Eva...>> inizio indeciso sul se dirle o meno che quelle come lei non fanno per me <<non vorrei sembrarti troppo diretto ma...>>
<<Briga...>> la voce di Samantha che proviene dall'interfono mi interrompe...la tipa davanti a me sbuffa seccata
<<Dimmi Samà...>> dico prendendo il ricevitore del telefono e componendo l'interno per evitare che Eva senta cose che non deve
<<C'è uno dei signori della major...deve comunicarti una cosa...>>
<<Arrivo subito, grazie...>> acconsento chiudendo, questo tipo per una volta ha azzeccato i tempi <<Scusami, ma dobbiamo rimandare ad un'altra volta...mi aspettano>> affermo alzandomi, seguito da lei...resto in piedi dietro la porta, aspettando che raccolga la borsa per invitarla ad uscire...sono ancora con la mano sulla maniglia quando mi si avvicina più del dovuto...
<<Dovremmo parlare in un posto più appartato la prossima volta...se non vogliamo essere interrotti...>> sussurra vicino al mio orecchio prima di lasciarmi un bacio umido sul collo...le poggio una mano sull'avambraccio per allontanarla dal mio corpo...mi sta infastidendo il suo comportamento...e non poco...
<<Prego...>> dico cercando di aprire la porta, in un chiaro invito a lasciare la stanza...si porta un dito alle labbra, credendo di avere il rossetto sbavato...e l'unica cosa che riesco a pensare è speriamo che non mi abbia macchiato la camicia che se arriva mio fijo so' cazzi a spiegarje che m'è saltata lei addosso...l'uscio però non si apre per il mio movimento ma perché qualcuno sta entrando...cazzo cazzo cazzo! Emma è davanti a me...a noi...con Eva che sorride languida ed io che non so che cazzo di'! Vabbè che non sa di certo che questa donna è una specie di geisha che è sicura di convincermi a farmi un giro di lenzuola con lei, ma è la seconda o terza volta che la rivede qui...ma tanto lo sa che è dell'etichetta di Emis e che i miei ragazzi stanno provando per il pezzo in collaborazione con i suoi. Si scusa dicendo che cercava Samantha...beh certo...e richiude la porta...
<<Vedi...qui ci interrompono sempre!>> esclama civettuola come a poche donne ho visto fare in vita mia...sospiro...una volta di queste mi dimenticherò di essere un uomo e proverò l'ebbrezza di cacciarla trascinandola per quei capelli ossigenati che si ritrova!
<<Buongiorno!>> esclamo andando incontro all'uomo che ormai mi aspetta da dieci minuti buoni
<<Salve...volevo giusto chiarire un paio di cose in modo veloce...>> per fortuna che è venuto da solo, questo mi sembra il più concreto di tutti...
<<Prego possiamo andare...>> no, meglio di no nel mio ufficio che al momento c'ho 'n attimo de disagio <<di qua...>> continuo, precedendolo verso la sala riunioni.
Il tipo è stato di parola, neanche mezz'ora e abbiamo finito...il video sarà online giovedì alle quattordici...sul canale del loro artista, come è giusto che sia, gli è piaciuto molto il nostro progetto e saranno ben felici se ci potranno essere altre collaborazioni in futuro...beh, famo fra un po' di tempo che non siete proprio leggeri da sopportà eh!
<<Briga posso?>> chiede Francesco entrando...gli faccio segno con la mano di venire avanti... <<Che stai a fa?>>
<<La major m'ha mandato il link per il video di Bes che sarà online giovedì...>> nonostante io ormai lo conosca a memoria ho approfittato per rivederlo
<<Uh pur' io vojo vedè!>>
<<No! Tu lo vedrai giovedì come tutti!>> rispondo impettito mentre mi guarda male <<Che te serve?>> domando vedendo che ha in mano una cartella portadocumenti
<<Io già l'ho visto al montaggio!>> replica con un ghigno soddisfatto...gnegnegne...quindi l'ha visto prima di me? Ma questo è un affronto! <<Abbiamo una questione delicata...>> continua ottenendo la mia completa attenzione...che è successo ora?
<<Che succede?>>
<<Quel gruppetto di ragazzi che abbiamo messo sotto contratto tre settimane fa?>> annuisco
<<Hanno combinato qualcosa?>>
<<No, loro no...avevano una serata al Cabala...per farli conoscere...>> Francè lo so...ne abbiamo parlato insieme col loro manager...ricordi? Ma che se vole ricordà che questo s'è rincojonito dietro la gonna de Monica! Lassate sta...che periodaccio! Certo che parlo proprio io! <<Eh niente, questi dicono che hanno dei problemi tecnici per cui non è possibile ospitarli sabato come era stato deciso...>>
<<E noi con questi nun c'avemo manco un pezzo de carta scritto, giusto?>> chiedo conoscendo già la risposta...sì perché il proprietario ci aveva assicurato che un locale del loro calibro quando dà una parola è quella! E meno male! Francesco scuote la testa
<<In effetti avevamo detto che puzzava la cosa!>> eh...
<<Vabbè nun se po' fa niente co' questi quindi...a parte non avecce a che fa mai più!>> il legale annuisce vigorosamente, concordando con me...<<Senti fa 'na cosa...chiamate quel locale nuovo sull'Appia...come se chiama?>> cavolo mi sfugge il nome...e pensare che hanno affisso manifesti ovunque!
<<Quello che ha inaugurato il mese scorso dici?>> faccio un cenno affermativo con la testa <<Se potrebbe provà...>>
<<Vedi quanto vogliono e come so' organizzati...è un peccato che a quei pischelli je salti la loro prima serata...>>
<<Allora mi metto all'opera col manager...>>
<<Ah Frà...>> lo richiamo prima che esca <<ai ragazzi dite solo che non suoneranno più al Cabala...non je dite niente ancora del locale nuovo, non voglio che si illudano>>.
<<Con Elisa come va?>> chiedo a mio figlio mentre siamo quasi alla Label. Dopo aver lasciato scuola sua siamo passati a farci una pizza, prima di venire a lavoro...e pensare che ieri mi preoccupavo se Emma avesse mangiato o meno...oggi invece proprio non ho voglia di mettermi a pensare a lei e alle sue infinite contraddizioni...
<<Con chi?>> nun ce provà...non con me
<<Elisa...hai presente?>>
<<Mmm...no, in effetti no...>>
<<Non la potrai mica evitare in eterno...>> sorrido
<<Dici de no?>> scuoto la testa <<Peccato perché lei a evitamme ce riesce benissimo!>>
<<E tu rosichi!>> esclamo scendendo dalla macchina
<<Ma proprio no!>> risponde seccato seguendomi su per le scale
<<Io dico de sì!>>
<<E io dico che te dovresti fa l'affaracci tua!>> esclama divertito
<<Che hai detto?>> rido
<<Che nun so' cose che te riguardano!>> ripete facendomi una linguaccia, mentre ridiamo insieme...veniamo interrotti dal suono del suo cellulare <<È Nausicaa...sta arrivando!>>
<<Ahhh eccooo...>> alludo
<<Ancora? Ma la smetti! Sei un impiccione!>>
<<Disse quello che sa tutti i cazzi di tutti!>>
<<Non si dicono le parolacce!!>> mi ammonisce spostando l'indice davanti al mio viso
<<Quel dito...>> sto per dire, ma mi guarda male <<pe' suonà te serve intero...>> sorrido sadico
<<Tanto non mi faresti mai del male!>> replica saccente...è vero, non farei mai nulla che possa farti stare male.
Sono in saletta coi ragazzi, ascoltando le prove del duetto, quando la bionda decide di irrompere nella stanza...tanto lo so che lo fai solo pe' famme scazzà...resto seduto in disparte sul divanetto, evitando di dare spettacolo davanti alla ragazza e, soprattutto, davanti a mio figlio. Nausicaa le chiede se per cortesia potrebbe cantare lei, per capire più o meno come intervenire sulla canzone e anche per avere un'idea, dal vivo, di come dovrebbe venire per essere davvero un'alchimia di voci...quando prima l'hanno chiesto a me non me la sono sentita di rifiutarmi di nuovo...insomma, non sarà di certo semplice cantare con Emma...specie una canzone che ci ricorda così tanto il nostro passato...però per mio figlio posso sforzarmi di farlo...
<<Ma sai no? Neanche morta! Io devo uscire per cui non posso riaccompagnarti a casa...ciao bella>> ma je pare questo il modo de risponne!? Vedo mio figlio impietrito...di certo non si aspettava dalla madre una risposta così...mi alzo di scatto, preso da una rabbia tale che non riesco a fermare i miei passi che la seguono...vedere la mortificazione sul volto di Bes è stato...non so neanche descrivere la sensazione, ma di certo non può andarsene in questo modo...
<<Ma se po' sapè che c'hai nella testa eh?>>
<<Pensa a quello che hai tu Briga...che a me ci penso io...>> a te? Ma chissenefrega de te al momento! A me interessa solo che mio figlio ci sia rimasto di merda per la tua risposta del cazzo! <<Ovvio che ci penso ma io, tranne la volta in cui gli ho mentito sull'identità di suo padre...non sarò mai falsa con mio figlio Briga... mai!>> entra in macchina continuando a sbraitare...ma questa nun ce sta bene oggi...
<<E c'era bisogno de risponderje così a quei pischelli?>>
<<Bello tu ti sei inventato una calo di voce non vero...hai tenuto il muso a mio figlio solamente perché pensavi che non fosse tuo...che ti avessi mentito...sei andato via di casa per una cazzata...per poi avere il culo di trovare una giustificazione a tutto questo...e poi sono io? Ma che cazzo dici? Sì, c'era bisogno, perché io non voglio cantare, non voglio parlare...non voglio fare un cazzo con uno che fa quello che fai tu...>> ma che cazzo dice? È pure scesa di nuovo dall'auto pe' di' 'ste cazzate! <<Com'è che dicevi? Le nostre musiche non si devono contaminare? Benissimo adesso sono io che non mi voglio contaminare con te...perché mi fai schifo e con quello che hai fatto oggi...dopo...ho capito quanto con uno come te sia tutto inutile>>
<<Nun t'azzardà a muoverti de qua...oh Emma scendi de là...movite...>> scendi e spiegame che cazzo avrei fatto io adesso...
<<Ma non ci penso proprio...anzi sai che te dico?? Maledetto il giorno che t'ho incontrato Briga! Maledetto!>> ma vaffanculo!
<<Tutto bene?>> mi chiede Francesco...alzo le sopracciglia <<Ok, domanda stupida...saliamo un attimo nel tuo ufficio?>> annuisco
<<Che me dovevi di'?>> chiedo sedendomi
<<Abbiamo contattato il locale...dicono che si può fare...se per te va bene farei una prima bozza di accordo, così dopo me la firmi e io domani mattina passo di lì e vedo di persona...>>
<<Perfetto Frà...>>
<<Ok, allora vado di là...penso massimo un quarto d'ora...tanto ho già la bozza salvata, devo solo inserire i dati...>>
<<Mi trovi qua...>> fa un cenno affermativo mentre lascia la stanza. Forse sarebbe il caso che andassi a vedere come sta mio figlio...che potrei dirgli? Vabbè intanto vado di là poi qualcosa mi verrà sicuram...<<Avanti!>> chi è ora? Bes?
<<Posso sta un po' qua co' te?>> bello de casa tu puoi fa quello che vuoi! Nausicaa è andata via e lui non ha più voglia di provare...tutto per colpa di quella rincojonita che nun se sa che l'è preso oggi!
<<Non devi rimanerci male...ce l'aveva con me, non con te...>> anche se non so per quale motivo oggi sia così incazzata nei miei confronti...sarà per quello che le ho detto stamattina in saletta? Beh ma è la verità! Se volesse farmi tornare con lei si comporterebbe in modo diverso...
<<Ieri sera mi sembrava che andasse meglio...>> eh andava meglio...almeno diciamo...anche perché quella c'ha degli sbalzi d'umore che nun se capisce manco lei da sola <<Però?>>
<<Però non c'è la tranquillità di poter cantare insieme...sai che facciamo...? Usciamo, tanto qui ho finito!>> propongo per distrarlo, non mi va di vederlo con quel muso appeso...peccato che mi fossi dimenticato del legale...eh ma mo non è il caso, devo uscire con mio figlio perché non voglio che stia così col morale a terra
<<Dovevamo vedere quei docum...>> sta dicendo Francesco davanti alla porta del mio ufficio
<<Quelli di domani mattina, sì lo so...non arrivo tardi, tranquillo...>> lo interrompo evitando che dica che, in realtà, qui ho ancora delle cose da sbrigare
<<Di domani...mattina...sì...solo, l'unica cosa, se me vai a firmà quel documento per la disdetta del locale nell'ufficio del manager dei ragazzi che...>> la disdetta eh? Vabbè...diciamo che te la sei cavata! Dico a Bes di aspettarmi giù mentre io vado nell'ufficio del manager a firmare la bozza dell'accordo che ha preparato Francesco.
Ve rendete conto che quella nun je risponde manco a telefono? Ho provato a chiamarla anch'io ma nulla...siamo perfino andati a cercarla a casa ma non c'è...ed ora Bes fa avanti e indietro col cellulare tra le mani ed io non so più che pensare...sarei falso a dire che non mi sto preoccupando ma me stanno pure a girà a elica perché quella è sparita così! Ho mandato un messaggio a James e Fulvio pe' capì se fosse da loro, ma niente! Per fortuna non passa molto e la sentiamo rientrare e vedo Bes riacquisire un colorito normale prima di precipitarsi di sopra a telefonare al suo amico...
<<Se po' sapè 'ndo sei stata?>> inveisco contro di lei, prima je risponde male...poi lo fa preoccupà in quel modo...tenta di dirmi che si è già giustificata con Bes dicendo fosse dalla zia...peccato che non sia così!
<<Se aspetti che io ti dia una spiegazione puoi smettere di sperare>>
<<Senti questa è l'ultima volta che ti permetto di dimenticarti di nostro figlio...la prossima volta...>> la prossima volta non rispondo di me vorrei dirle ma lei inizia a sbraitarmi contro dicendomi che aveva solo il cellulare scarico ed io non devo permettermi di accusarla...ma questa ha battuto la testa! Abbassa la cresta! <<Io non abbasso un cazzo di niente...perché uno come te non si merita nemmeno questo...e adesso esci fuori da casa mia>>
<<Abbassa la voce...tu non stai bene...ma poi che vorrebbe di' uno come me? Parli parli ma alla fine non dici mai la verità...'ndo stavi? Allora? Ndo cazzo stavi? Co' chi?>>
<<Io non devo dirti niente...più niente...adesso vai>> le lascio il braccio che le avevo preso per costringerla a guardarmi...sì, credo sia meglio andar via prima che non risponda di me...
<<Me ne vado...ma io te giuro che se pensi che sia finita qua, te sbaji alla grande proprio>>
<<Vorrà dire che troverò un altro modo per finirla e 'sti cazzi>> ma vaffanculo stronza! Sbatto la porta e vado via...non ci sta male manco per un cazzo, può smetterla di fare la parte della vittima!
Giro a zonzo prima di raggiungere casa di mia sorella che non è per niente sorpresa di trovarsi me davanti quando apre la porta
<<Sapevo che saresti venuto qui...>>
<<Fai la veggente adesso?>> la butto sul ridere
<<Me manca solo mio nipote oggi e poi ho ricevuto la famiglia al completo...>> dice facendomi intuire che Emma è stata qui...quando ha detto a Bes che era passata dalla zia non avevo minimamente preso in considerazione mia sorella
<<Non c'è nessuna famiglia...>> dico tra i denti
<<Ovvio che no se tu ti ostini a fare il pischello in giro...>>
<<Non sono venuto qui per sentire te che me fai la morale eh!>>
<<Ho capito, ma qualcuno dovrà pur farti ragionare!>>
<<Certo...perché all'età mia nun c'arrivo da solo...>> se sapevo che stava così me ne sarei tornato dritto a casa
<<Non è che non ci arrivi...è che sei arrabbiato, quindi non vedi determinate cose...>> afferma più tranquilla
<<E che dovrei vedere per esempio?>>
<<Che Bes ci sta male...ieri mattina mi ha mandato un messaggio, gli faceva troppo male il braccio povero cucciolo...>>
<<Lo so, sono andato a prenderlo e abbiamo trascorso la giornata insieme...>> la informo
<<Ecco perché poi m'ha cagata solo ieri sera...stava col papà...>> sorride
<<Ovvio, io vengo prima di tutti!>> sorrido...scuote la testa conoscendo la mia poca predisposizione alla modestia...<<Sono rimasto pure a cena da loro...>> dico tra me e me...e invece stasera è finita malissimo...
<<Hai fatto bene...quel ragazzo ha bisogno di un po' di stabilità...>> quanto je vuoi bene eh!? <<no, fermate non inizià con io je l'avrei pure data se sua madre mi avesse detto della sua esistenza eccetera eccetera...>> mi stoppa sul nascere intuendo ciò che stavo per risponderle
<<Eh...posso pure non inizià...ma quest'è!>>
<<Lo so...ma fatte mente capace che è successo e non puoi cambiare questa cosa, puoi solo andare avanti...dovete andare avanti, per il bene di quel ragazzo>> dice decisa
<<Non ci riesco...>> ammetto <<non riesco a pensare di essermi perso sedici anni di mio figlio per una decisione non mia...non ce la faccio...>>
<<Tu ed Emma avete bisogno di parlare...tanto...di urlarvi in faccia tutto, mettere un punto e ricominciare...>>
<<Pensavo di averlo fatto...quella sera al Vulcano...invece, anche lì...>> lascio la frase in sospeso
<<Voleva dirtelo...questo lo so per certo...>>
<<Peccato che non l'abbia fatto...>> sospiro
<<E adesso che vuoi fa?>> mi domanda
<<Ah io niente...>> rispondo <<la matta ce l'ha con me per solo lei sa cosa...>>
<<Tu sei sicuro di non aver fatto niente?>>
<<Che dovevo fa?>> questa sta più sciroccata de quell'altra se pensa che io me metta così facilmente nella posizione di sbagliare...specie con mio figlio...
<<Non lo so...sabato in discoteca magari...>> questa sa qualcosa che non so...ovvio, deve averglielo detto Emma quand'era qui prima
<<Non ce so' annato...>> confesso raccontandole di aver postato la foto solo per frecciare la bionda ed essere rimasto a casa con i miei amici, dove poi è arrivata lei...sorride, forse se l'aspettava o forse lo sapeva già...
<<E allora sarà qualcos'altro!>> minimizza...eh certo, siete tutte sicure che io abbia combinato qualcosa <<O magari ha frainteso...>> prova a ipotizzare...ma che dovrebbe aver frainteso? Bah...
"Ti aspetto per cena?" mi chiede Cristian con un messaggio su WhatsApp allegando la foto di un vassoio pieno di sushi...ma ovvio che sì! Saluto velocemente Ginevra...in effetti è abbastanza tardi ed io oggi ho mangiato solo una pizza con Bes...poi, per pensare alle problematiche che affliggono quella squilibrata, mi sono completamente dimenticato della cena...per fortuna ci ha pensato il mio amico...mio amico che in casa non c'è, visto che è tutto spento...sul tavolo il vassoio della foto con un post-it...me iniziano a sta sulle palle 'sti cosi...
"Scusa Matti ma ho avuto un impegno improvviso...buon appetito..."
Prima o poi me dovrai di' come se chiama st'impegno che te tiene così tanto indaffarato! E io devo mangià da solo...che palle!
"Tutto apposto?" invio a Bes mentre salgo le scale per andare in camera a spogliarmi e mettermi comodo...mi risponde quasi subito rassicurandomi con un "Sì sì, tranqui" seguito da un cuoricino...che carino che è! Conoscendolo sai quante pare s'è fatto prima di mandarmelo? Meglio rispondergli subito prima che vada in panico...gli invio una semplice emoticon che manda un bacetto...quanti baci della buonanotte non ti ho dato!?
Sto vedendo un vecchio film che danno su Sky mentre ingurgito il sushi comprato da quel molla-amici, quando mi rendo conto che Bes per essere così sbrigativo nella risposta...e, soprattutto, per mandarmi un cuore, non deve essere poi così tranquillo...ho anche avuto l'impressione che stesse scendendo le scale poco prima che io me ne andassi da casa loro sbattendo la porta, ma non ne sono certo...oddio, il tonfo l'avrà sicuramente sentito...meglio mandare un messaggio a quell'altra!
"Tu prega che domani mio figlio non abbia alcun dolore al braccio per colpa delle cazzate che te inventi...perché nun me ne frega 'n cazzo che nun se usa la violenza ma io te pijo a pizze!" poi domani vedemo de chiarì pe' bene 'sta cosa che io ho avuto chissà quale comportamento sconveniente!
"Bes non riesco ad accompagnarti a scuola, mi aspetta Francesco alla Label..."
Avverto mio figlio appena mi sveglio, subito dopo aver letto il messaggio che il mio amico mi ha inviato dicendo che se vogliamo che i ragazzi si esibiscano in quel locale i tempi sono non stretti, di più!
"Non ti preoccupare, ci vediamo alla Label..." risponde quasi subito...che ci fa già sveglio? Non è che mi aspettava? Ma io oggi non riesco proprio...magari cerco di andare a prenderlo.
<<Francè eccomi!>> dico al legale che mi attende nell'atrio
<<È tutto pronto nella sala riunioni...c'è anche il manager dei ragazzi che ci aspetta...>> mi informa
<<Samantha se mi cerca qualcuno sono di là...>> la mia segretaria annuisce dicendo un va bene che a stento sento poiché sto già seguendo il mio amico...dobbiamo sbrigarci...
<<Mi sembra che sia tutto ok...vado al locale di persona, per accertarmi che tutto vada bene...>> dice il legale dopo un bel po' di tempo che siamo chiusi qui dentro...annuisco...fortuna che il locale ha uno spazio bar aperto anche di mattina, così recuperiamo un po' di tempo anziché aspettare l'apertura serale...
<<Vengo con te...>> si aggiunge l'altro uomo presente nella sala
<<Due minuti che prendo le chiavi della macchina in ufficio...>> si scusa Francesco
<<Fateme sapè, eh!>> li avverto vedendoli uscire.
Sono cinque minuti buoni che sono fermo davanti alla porta della sala riunioni che permette di vedere un piccolo scorcio dell'atrio...c'è la bionda con i ragazzi...praticamente gli ultimi arrivati qui...stanno parlando e loro sembrano euforici ed io non ne capisco il motivo...si abbracciano pure...ma che cazzo succede? Ce manca solo che quella organizzi n'altra pizzica nel bel mezzo dell'ingresso ed io sbroccherò di brutto! Meglio salire di sopra prima che una cirrosi corroda quel pezzo di fegato sano che mi è rimasto!
Samantha non risponde...questa quando serve nun ce sta mai...ma vedi te se io devo scendere per chiederle se la Twinkle le ha fatto più sapere niente per il concerto di beneficenza...è al telefono e, appena mi vede, si sbriga a mettere giù...qua ce sta qualcosa che non quadra
<<Chi era?>> chiedo sospettoso
<<Ah...ehm...la...la direzione del Rashõmon...>>
<<E che vole da noi?>> se ripenso che è uno dei primi locali in cui ho suonato...ha pure chiuso per un certo periodo di tempo, per poi tornare ad ospitare artisti di ogni genere
<<No...è che...>>
<<Samantha!>> esclamo in tono perentorio...voglio sapere che succede! E voglio saperlo adesso!
<<È che ai ragazzi è saltata la serata al Cabala...>> ma va? E secondo te io non lo sapevo? Che c'entra questo col Rashõmon? Niente...nun parla, quindi glielo chiedo <<I ragazzi erano così dispiaciuti...ed Emma ha proposto di cantare con loro...per...per farli conoscere...ed io mi sto occupando dell'organizzazione...>> ammette candida come se mi avesse appena detto che stanno a organizzà 'na serata in pizzeria...
<<Voi avete fatto cosaaa?>> urlo fuori di me <<Ma ve siete 'mpazziti? Qua voi non decidete un cazzo senza che io lo sappia, annulla immediatamente 'sta stronzata!>> Francesco, intanto, che era già nel parcheggio, sta tornando freneticamente dentro, probabilmente per le urla troppo alte <<Non v'azzardate mai più a decidere qualcosa per i miei ragazzi senza che io lo sappia, mai più!>> il petto mi si alza e abbassa velocemente a causa del nervoso <<Emma dov'è?>> non risponde <<Samantha ti ho chiesto dov'è Emma?!!>> ripeto battendo il palmo aperto sul bancone...sussulta...
<<È di sopra...in saletta...>> risponde intimorita...lascio sia lei che il legale nell'atrio e salgo le scale a quattro
<<Come cazzo te sei permessa, eh? Come?>>
<<Di fare cosa stavolta?>> chiede con tono innocente...pure un po' seccato...
<<Di organizzare una serata per i miei ragazzi, della mia etichetta, sul mio posto di lavoro, al posto mio!>> dico d'un fiato
<<La serata è saltata...volevo aiutarli...>> fa spallucce
<<Non mi sembra che sia compito tuo aiutarli! Pensa a fatte aiutà te, piuttosto!>> grido
<<Oh! Io volevo solo dà 'na mano a quei ragazzi!>> alza la voce anche lei, alzandosi anche dallo sgabello dov'era poggiata e venendomi incontro <<Je hai organizzato 'na serata in un posto de merda! La Cabala...quella bettola in quel quartiere pieno de squillo...e io devo trovare uno che mi aiuti? Ma piuttosto trovatelo te!>>
<<A parte il fatto che il locale de cui stai a parlà te è chiuso da diec'anni!>> puntualizzo <<Questo sta in uno dei quartieri migliori di Roma, fa mille persone a sera e io ancora sto a cercà de capì perché hanno disdetto...ma il punto principale è che non ti riguarda!>> non parla, capendo che probabilmente...visto quanto ci tengo che qui, in quest'azienda, tutto vada come deve...non li avrei mai mandati a suonare nel locale che pensava lei
<<C'erano rimasti male per la loro prima serata...>> cambia discorso, come sempre quando ha torto...
<<Abbiamo già rimediato organizzando in un altro posto, ma finchè non eravamo sicuri non volevo che lo sapessero...per non deluderli in caso le cose non vadano come devono...>>
<<Non lo sapevo questo io...>> si impunta...eh certo, perché te basta che parti in quarta! La paladina de 'sto cazzo! Ieri non poteva cantà per il fijo, oggi lo può fa pe' quattro sconosciuti!
<<Non azzardarti mai più a prendere il mio posto! Mai più!>> le dico col viso ad un centimetro dal suo e un tono che non ammette repliche.
Non faccio in tempo a tornare nel mio ufficio per tentare di tranquillizzarmi che una notifica sul cellulare mi avverte che Bes ha appena postato una foto...è a casa, due croissant e cioccolatini...ok, l'ha postata pe' fa rosicà Elisa...ma la domanda è, questo, a quest'ora che sta a fa a casa? Me sa che la bionda c'ha parecchie cose da spiegamme stamattina!
<<Perché mio figlio non è andato a scuola?>> irrompo di nuovo nella saletta da dove sono uscito neanche due minuti fa...e lei che fa? Dice che dovrei chiederlo a lui...no, invece lo sto a chiede a te!
<<Perché aveva il dolore al braccio...contento?>>
<<Io lo sapevo che per colpa tua je tornava...sarai contenta tu immagino>> sempre cazzate deve fa, è inutile! E pensare che ieri sera l'avevo pure avvertita...chissà che je ha detto...di sicuro che abbiamo discusso di nuovo...e a quello je torna il dolore!
<<Ma secondo te posso essere contenta se mio figlio si rimette la fascia per il braccio? Coglione che non sei altro?>>
<<Coglione io? La cogliona sei te che hai dovuto fa quella sceneggiata davanti a lui senza renderti conto che lui ce sarebbe rimasto male>> stava sulle scale...avevo ragione...ma questa me deve sempre fa sbroccà senza precedenti?! E mio figlio subisce le conseguenze se ha dovuto pure rimettersi la fasc...<<che hai detto? Mi' fijo s'è rimesso la fascia? E tu non me dici niente?>>
<<Guarda che pensavo che te l'avesse detto lui...e comunque non lo so nemmeno io come mai gli fa male così tanto...prima di uscire gli ho dato l'antidolorifico e messo la crema>> è colpa tua...tutta 'sta situazione del cazzo è solo e solamente colpa tua! <<Mia o tua che sei un pezzo di merda?>> la blocco al muro mentre lei mi impone di lasciarla...è colpa tua e delle discussioni del cazzo che me fai fa co' te! <<Senti brutto stronzo...io sabato sera sono venuta da te...chiedendoti scusa...ho fatto in modo di capire i tuoi tempi...e l'ho fatto anche per mio figlio...ma tu ti sei rivelato il coglione di sempre per cui non prendertela con me se stavolta non voglio sottostare alle tue stronzate!!!>> capire i miei tempi? Sedici anni fa dovevi capirli...non ora!
<<Tu dovevi lasciare fuori nostro figlio dal nostro rapporto, invece sei un'egoista che ha pensato solamente a se stessa...>>
<<Io e te non abbiamo più nessun rapporto e mai più lo avremo>> ceerto...mo se pensa de potè essse lei a decide pure su 'sta cosa...questa non ha capito 'n cazzo <<Assolutamente sì Briga...ma stai tranquillo, tuo figlio non c'entra con lo schifo che sei riuscito a creare anche stavolta>>
<<Di che schifo parli? Ma che stai a di'?>> lo schifo? Io? Ma se stai a fa tutto te!
<<Dimmelo te se c'hai il coraggio...dimmelo...lo vedi? Non c'hai le palle nemmeno per questo...nemmeno per dirmi che hai distrutto tutto con le tue mani...>> afferma disgustata mentre lascia la stanza...ed io resto qui, inerme, non capendo davvero a cosa sia dovuta questa sua collera.
"Ehi! Che ci fai a casa?" invio a mio figlio, pur conoscendo già la motivazione per cui ha saltato scuola...
"Stamattina mi faceva di nuovo male il braccio..." mi spiega aggiungendo una faccina triste...sto per scrivergli un altro messaggio ma mi do del deficiente da solo...è meglio chiamarlo
<<Ehi! Vuoi che venga lì? Magari andiamo da qualche parte...>> esordisco appena risponde, anche perché non credo di riuscire a stare nella stessa casa con tua madre senza sgozzarla...specie oggi...
<<No, tranquillo c'è zia Tina>> tenta di rassicurarmi... <<magari ci vediamo oggi alla Label se va un po' meglio...>> aggiunge...forse per non farmi rimanere male
<<Ok...se te la senti mi chiami e ti passo a prendere...d'accordo?>>
<<Va bene...>>
<<Altrimenti passo di là appena ho finito per vedere come va...>> lo sento sorridere...meno male va...
<<Vabbè allora in ogni caso ci vediamo dopo...>> asserisce già più sollevato
<<Certo!>> confermo prima di salutarlo e chiudere la chiamata.
Maledetto me che me dimentico sempre le cose...mica cose così, sciocchezze, me so' solo scordato la riunione indetta da Francesco con tutti i manager per fare il punto della situazione su dischi usciti, in uscita, classifiche, e roba varia...e pensare che un tempo ero io ad organizzarle a scadenze regolari perché volevo avere sempre chiaro il quadro della situazione...invece adesso...adesso sono troppo preso da altro...
<<Ti rendi conto che se non ti conoscessi così bene penserei che da qualche mese a questa parte è il tuo gemello che viene a lavorà?>> così m'ha detto il legale quando ha capito, non che ci volesse tanto, che avevo completamente dimenticato la riunione...ed io c'ho provato a giustificarmi ma lui m'ha interrotto <<Tu eri quello con cui non si poteva scherzare più di tanto, tutto doveva filare liscio, tutto doveva passare da te, non ti muovevi per un evento neanche a pagarti, i ragazzi erano tutti uguali, entravi qui all'alba e uscivi a notte fonda...Hitler se sarebbe fatto qualche problema ad avecce a che fa co' te...ora io capisco che con Bes è diverso, ma sei cambiato con tutti...pure nel modo di fare...senza contare che te dimentichi impegni tipo questo che un tempo eri tu a volere a tutti i costi, anche quando non c'era una reale necessità!>> eh che je avrei potuto di'? Niente...e infatti ho abbozzato!
<<Avanti!>> dico a qualcuno che ha appena bussato alla porta...guardo l'ora, la riunione è tra circa venti minuti e la mia voglia è al di sotto dello zero...<<Oh Fù!>>
<<Eh Fù! Se non passo io de qua...>>
<<Com'è andata a Milano?>> gli chiedo...sì, lo so, sono un paraculo...
<<Bene...>> dice sedendosi <<anche se sto pensando di chiudere la sede lì...e aprire qualcosa qua...non posso sempre prendere e partire...>>
<<Però lì le cose vanno bene...>>
<<È quello che mi frena...e il fatto che poi i miei collaboratori perderebbero il lavoro...>> annuisco <<vabbè io ero solo passato a vedere se eri vivo...>>
<<E perché non dovrei esserlo?>> sorrido per la sua affermazione
<<Sai...la mancanza prolungata di ossigeno al cervello causa danni che alla lung...>> lo interrompo con un'occhiataccia <<vuoi vedè de risolve le cose? Alla svelta pure!>>
<<Io? Io nun c'ho niente da risolve...>>
<<Eh nun me pare! Se consideriamo che quella che era la donna tua me sembra un fantasma e tuo figlio ne paga le conseguenze...>>
<<Mio figlio paga le conseguenze delle cazzate che dice la madre, come le pago io...! No Fù nun me fa pure te il discorso che ormai è passato, che è andata così e blablabla...>> sospira...da un lato lo so che mi comprende, mentre dall'altro vorrebbe solo vedermi felice...con Emma e mio figlio...non riesce a dire nulla perché il suo cellulare inizia a squillare...
<<Ehi...>> sorride ed io capisco immediatamente che si tratta di Francesca o delle bambine...a considerare dal baccano più le seconde, infatti allontana il telefono dall'orecchio <<parlate una alla volta...ho capito, ok...>> scuote la testa <<sono da zio Mattia...fra poco torno...devo mettere il vivavoce?>>
<<Zio Mattiiii ciaooo...>>
<<Lo devo salutare prima iooo...>>
<<No io!>>
<<Abbelleee de casaaaa!>> le interrompo...poracci mi' cugino e la moglie
<<Zio domani vieni alla recita!?>>
<<Sì zio vieni...per favoreee>>
<<Io non so se...>> tento di dire mentre Fulvio mi mima di non fare il furbo
<<Daiiii!!>> si lagnano
<<Va bene va bene...>> acconsento mentre le sento esultare
<<Chiudete adesso, io arrivo subito...>>
<<Va bene papà...ciao ziooo!>>
<<Papà non ti dimenticare i glitter!!>>
<<Ciaoooo!!>>
<<Ma posso andare io a comprare i glitter?>> mi chiede Fulvio sulla soglia mentre sta andando via
<<Eh! Te tocca papà!>> rispondo divertito dandogli una pacca sulla spalla
<<Sfotti sfotti...poi vedi!>>.
Questa riunione sembrava non finire più...sarà perché l'ultima era stata fatta al rientro dalle feste natalizie...e quindi di aggiornamenti da allora ce n'erano a bizzeffe...non mi sono mai annoiato così tanto...dopo un po' vedere solo numeri e recensioni quando la musica è fatta di altro, molto altro, diventa pesante...avevo pure detto a Bes che sarei passato per vedere come va col braccio, chissà che ha pensato che non m'ha visto arrivare finora...mo gli mando un messaggio per dirgli che sto a arrivà...ah mi ha preceduto, poco fa mi ha scritto se fosse tutto ok...ma la notifica sullo schermo che cattura la mia attenzione è un'altra...Emma...
"Tuo figlio sa tutta la verità"
Cazzo! Quindi gliel'ha detto...sbatto le palpebre incredulo...e ora? Ho le palpitazioni...sto sudando freddo...la mia salivazione è praticamente azzerata...c'ho un caldo assurdo...credo che morirò a breve...quindi adesso non devo andare a vedere come sta Bes...ma come sta mio figlio...e lui lo sa...per la prima volta si troverà davanti suo padre...magari potrei rimanere lì da lui, abbiamo un sacco di cose da dirci...tanto da recuperare...chissà se gli va di uscire, di andare da qualche parte...forse vuole chiedermi delle cose...finalmente potremo avere il rapporto che ci è stato negato per tanto, troppo tempo...
Quando parcheggio nel patio ho il cuore in gola e le mani che mi sudano...daje Mattì devi solo annà da tuo figlio, come hai fatto fino ad oggi...e ad aprirmi è proprio lui, con un piglio strano che gli altera i lineamenti del viso
<<Ehi mi hanno trattenuto alla Label...come va il braccio?>> chiedo entrando mentre lo seguo verso il divano, si blocca di colpo girandosi nella mia direzione
<<Lo stai chiedendo a Bes o a tuo figlio?>> resto pietrificato...quando si dice essere diretti...Emma intanto ci raggiunge...la guardo, se fin quando ero in macchina volevo ringraziarla per aver eliminato la bugia che mi separava da mio figlio ora vorrei capire che cazzo je ha detto per farlo reagì così
<<Io...>> tento di dire ma mi interrompe
<<Comunque sto meglio grazie, non c'era bisogno di passare...>>
<<Sarei voluto passare prima, ma alla Label c'era una riun...>>
<<Non ti preoccupare, come ho già detto...non c'era bisogno di venire fin qui...>> si impunta...ma come!? Emma tenta di dire qualcosa ma desiste
<<Vabbè magari ci vediamo domani con calma...ti vengo a prendere per portarti a scuola...>> provo a dire...forse è sconvolto, la madre non gli ha mica rivelato una leggerezza...sarà destabilizzato, confuso...sarà meglio dargli il tempo di metabolizzare la cosa
<<Magari no...anzi, io sono stanco, vado in camera mia...tu sai dov'è la porta giusto? Tanto ormai ad andar via sei pratico!>> esclama, lasciandomi di sasso, prima di dirigersi verso la sua stanza. Non l'ha presa bene...per niente...certo che quest'altra chissà che je ha raccontato...
<<Famme capì, che cazzo je hai detto?>>
<<Io gli ho solamen...>> sta dicendo quando Bes torna di nuovo di qua
<<È inutile che te la prendi con lei...nun ce sta proprio un cazzo da prendersela co' mi' madre! La porta è sempre la stessa Bellegrandi>> si ostina con le braccia conserte, aspettando che io vada via...lancio un'occhiataccia ad Emma...la discussione è solo rimandata.
Quanto ho dormito? Niente! Che ho risolto? Un cazzo! Mio figlio ce l'ha con me...la madre chissà che je ha raccontato e io vorrei solo sfogare tutto quello che mi sento dentro e che lentamente mi sta corrodendo. Ho deciso di passare ugualmente da lui per portarlo a scuola...la situazione va chiarita, è mio figlio...ora lo so io e lo sa lui...ed io non voglio che pensi male di me...e non voglio che continui a crescere senza un padre...ad aprirmi stamattina è la bionda che c'ha un sacco de cose da spiegamme!
<<Sono venuto a prendere mio figlio per portarlo a scuola>> sentenzio entrando
<<È già uscito...>> risponde lei con nonchalance, tornando verso la cucina e prendendo il caffè che ha preparato
<<Che vuol dire che è già uscito? E dove è andato?>>
<<A scuola?!>> fa pure la spiritosa...ma mo te la faccio passare io la voglia!
<<E, di grazia, chi ce l'avrebbe accompagnato?>>
<<È andato a piedi...>> fa spallucce
<<Ah! E tu fai andare mio figlio a piedi a scuola...>>
<<Non è mai morto nessuno per questo...>> ma avrà preso qualche altro tipo di gocce al posto del sonnifero...è l'unica spiegazione!
<<E certo! Perché guarda caso stamattina non poteva aspettare me! Suo padre! Questa è colpa tua che chissà che cazzo je hai detto!!>> alzo il tono
<<Niente...non gli ho...>>
<<Proprio niente eh!>> la interrompo
<<Non gli ho detto nessuna di tutte le cose malsane che stai pensando te!>>
<<E io te credo! Come no! Guarda caso non me vole vedè...dopo che gli hai parlato te!>>
<<Tu puoi credermi o meno...fa come vuoi!>>
<<Ma fa come vuoi che, eh? Che?>> urlo andandole più vicino... <<Che cazzo je hai detto? Ma possibile che me devi rovinà il rapporto con mio figlio? Prima me lo nascondi e adesso cerchi de tenermelo lontano!>>
<<Io tenertelo lontano?>> scuote la testa <<Non hai capito un cazzo come al solito...>> scuote la testa
<<Tu vuoi rovinare il nostro rapporto...perché non vuoi che io e...>>
<<Io non voglio rovinare niente!>> mi interrompe <<Se qui c'è qualcuno che ha rovinato tutto con le sue mani sei tu Briga, mettitelo in testa! Se cerchi qualcuno a cui dare la colpa, devi farlo con te stesso...che qualche giorno fa hai distrutto tutto per l'ennesima volta!>>
<<Ancora co' 'sta cosa? Ma che cazzo avrei fatto, eh?>>
<<Sai che c'è?>> dice con un tono di sfida a pochi centimetri dal mio viso <<Che quello che fai te, sono cazzi tuoi! Ora scusa, ma vado a vestirmi! Tu fammi il favore, esci di qui...>> continua prima di allontanarsi...la afferro per un braccio
<<Io me ne vado, ma tu mettimi di nuovo i bastoni tra le ruote con mio figlio e mi dimenticherò che sei sua madre!>>.
Ma guarda te se io me devo fa nervoso pe' 'na stronza che chissà che s'è messa in testa...non solo continua a battere da giorni sul fatto che io avrei rovinato tutto, distrutto il nostro rapporto...adesso si mette pure d'intralcio nel mio rapporto con Bes...devo trovare un modo per parlare con lui...forse più tardi posso passare a prenderlo, senza la madre di mezzo...intanto fra poco devo essere a scuola dalle gemelle...ho promesso che sarei andato alla recita e ci andrò...ho anche mandato un messaggio a Ginevra per chiederle se dovevo passare a prenderla, visto che il catorcio mi sa che stavolta ha dato l'ultimo cenno di vita, ma ha detto che aveva un colloquio perché s'è messa in testa di prendere un attestato per non ho capito quale disciplina orientale...quella è un po' svitata, lo sapete...eccoci qua, mazza che casino...ma perché urlano tutti così...chiedo ad una bidella dove si tiene la recita e mi indica il corridoio a destra...alla fine c'è l'aula dove le bambine faranno la loro esibizione...vedo già tutte le mamme sedute su quelle sedie in miniatura...tutte esaltate peggio delle figlie, manco se dovessero recità loro...qualche papà che smanetta col cellulare...qualcuno che fa le foto...pensare che io non ho assistito a nessuna delle recite di mio figlio...entro guardandomi intorno...meno male che Francesca e Fulvio sono in piedi in un angolo dell'aula vicino alla porta...ah, c'è anche lei...ovviamente...
<<Buongiorno...>> dico non troppo cordiale
<<Te stavi pe' perde l'inizio...>> mi avvisa mio cugino mentre la moglie guarda la bionda
<<Non me lo sarei mai perdonato...>> scherzo... <<signora scusi...>> dico alla donna che sta seduta davanti a Fulvio, sperando mi faccia passare per poggiarmi al muro
<<Oh scusi lei...>> sorride guardandomi <<vuole sedersi? Le prendo una sedia?>> addirittura!
<<No, grazie...sto in piedi...>> sorrido gentile mentre lei si sposta leggermente permettendomi di passare
<<Sua figlia qual è?>> chiede ancora mentre tutti i bambini entrano nell'aula e la maestra li sistema
<<Ah no...sono qui per le mie nipotine...>> però mo se guardi la recita e me lasci perde...fai 'n favore!
<<Ho capito...>> sorride ancora...je verrà 'na paresi
<<Anche perché le recite di mio figlio me le sono perse...>> dico sottovoce beccandomi un'occhiataccia di Fulvio...la bionda si morde il labbro per evitare di rispondermi...quando inizia 'sta cosa che io me sto a stufà!?
<<Ho fatto tardi?>> chiede una voce alle mie spalle...sbarro gli occhi...Emma per poco non collassa
<<Mamma...>> dico deglutendo a vuoto
<<Zia...t'avevo detto che non era necessario...>>
<<Ohhh sciocchezze...devo vedere le mie nipotine...>> sorride salutandole con la mano...Francesca abbozza <<Emma...>> dice poi guardandola dalla testa ai piedi <<sei tornata solo per la recita?>>
<<Veramente sono a Roma da qualche mese...>> risponde la bionda in tono non proprio cordiale
<<Ah! E pensi di trattenerti ancora a lungo?>>
<<Sì...penso di sì!>>
<<Inizia!>> le interrompe Fulvio...deo gratias!
Sto iniziando a pensare che non è proprio un male il fatto che mi sia perso le recite di mio figlio...sto scherzando ovviamente, ma davvero uno strazio infinito...tra canzoncine intonate malissimo, battute dimenticate e suggerite dalla maestra neanche tanto velatamente e schiamazzi vari io c'ho un mal di testa che stoppateve tutti! Certo, mio figlio sarà stato perfetto alle sue recite...e neanche le gemelline se la sono cavata male...eccole i due tornado...
<<Come siamo state?>> chiedono in coro
<<Bravissime!>> rispondiamo tutti...mentre gli altri genitori si sono fiondati sul piccolo buffet come avvoltoi sulla preda...mazza e che è!?
<<Come siete cresciute...!>> esclama mia madre che non le vedeva da un po'...loro si pavoneggiano come ogni volta che qualcuno fa loro un complimento <<La nonna adesso deve andare perché ha un impegno...voi siete state le più brave...>> dice sottovoce facendo ampliare i loro sorrisi <<però vengo a trovarvi presto...>> Francesca ingoia un colpo di tosse...<<allora io vado...>> dice facendo un saluto generale <<tesoro passo da te in ufficio quanto prima!>> esclama lasciandomi un bacio sulla guancia...poro me!
<<Che carina mammina...>> fa una smorfia la bionda
<<Almeno lei non mi ha nascosto mio padre...>> se mio cugino non la smette di guardarmi male mi sente!
<<Volete un maritozzo salato?>> di nuovo la signora di prima...ma perché, la panna ve faceva schifo? Rifiutiamo tutti...io ho lo stomaco chiuso da ieri sera...devo risolvere con Bes, prima di subito...la tizia intanto continua il giro col vassoio in mano...qua sembra non mangino dal Paleolitico...ma che cazzo! Una delle mamme sta letteralmente divorando un pezzo di dolce mentre il marito le fa notare che ha tutto il rossetto sbavato...la svampita dice che va in bagno a sistemarsi...
<<Quella mi sta sulle scatole...domani arriva e dice che è a dieta...>> sbuffa Francesca
<<Almeno c'è chi ha la decenza di sistemarsi in bagno...>> risponde Emma...eh? E che c'entra con quello che ha detto Franci? La signora intanto molla il dolce al marito e con l'indice cerca di sistemarsi il rossetto sbavato...e un flashback mi affiora alla mente...l'altro giorno Emma stava entrando nel mio ufficio...mentre Eva usciva aggiustandosi il rossetto col dito...ma che cazzo ha capito questa? Io avrei distrutto tutto per cosa? Per un bacio sul collo che m'ha fatto alquanto schifo, tanto da aver praticamente cacciato Eva dal mio ufficio?
<<Scusate...>> dico rivolto a Fulvio e Fra...prendo Emma per il gomito e la trascino fuori dall'aula...qualcuno ci guarda, ma sticazzi!
<<Ma che cazzo fai...lasciami...>> si lamenta mentre percorro il corridoio senza mollare la presa...me deve di' chiaro e tondo, guardandomi in faccia, cosa pensa che abbia combinato con quella...vedo una porta sulla quale è affissa una targhetta con scritto storage...provo ad aprirla, fortunatamente non è chiusa...la spingo all'interno richiudendomi la porta alle spalle...la bionda si guarda intorno <<voglio uscire di qui...!>> esclama cercando di spostarmi dalla porta di modo che possa passare
<<Uscirai quando me chiarirai perché ho distrutto tutto...>>
<<Questo dovresti saperlo da solo...>> si impunta provando ad oltrepassarmi...le sbarro la strada
<<È per Eva, giusto? Quando stava uscendo dal mio ufficio l'altro giorno...>>
<<Ah ma allora c'hai ancora qualche neurone che te funziona...>> mi sbeffeggia
<<Sì, a differenza tua...come hai potuto pensare che fosse successo qualcosa tra me e lei?>>
<<Perché vorresti negarlo?>> chiede guardandomi scettica
<<Non è che voglio negarlo...è che non è successo niente di quello che pensi...>> spiego...che poi che cazzo ce sta da spiegà...ha frainteso, stop!
<<Ah niente di quello che penso? E che dovrei pensare? È uscita dal tuo ufficio pulendosi il rossetto sbavato...e non mi sembra di averne visto traccia sulla tua bocca...>>
<<Appunto! Perché non c'è stato nessun bacio...>>
<<O il rossetto era in un punto non visibile...>> vabbè magari c'era una macchia sul collo, ma non credo...mi so' specchiato da tutte le angolazioni possibili...ero pure convinto m'avesse sporcato la camicia...ma non si vedeva nien...ma che cazzo ha pensato!?
<<Cioè te hai pensato che io...che lei mi...>> ma è rincojonita?! Fa spallucce come se fosse la conclusione più ovvia del mondo <<Ma proprio no! Ma che cazzo te dice la testa?>> chiedo avvicinandomi, neanche troppo tranquillo
<<A me eh? Pensa alla tua...che fai casini su casini...>>
<<Io non ho fatto proprio niente...e se volemo parlà de casini me sembri indubbiamente in una posizione di vantaggio!>>
<<Io almeno cerco di risolverli!>> esclama prima di sorpassarmi e lasciare lo stanzino...scuoto la testa...risolvi 'sto cazzo! Mio figlio ce l'ha con me per le cazzate che fai! Risolvi! Pff! Esco intenzionato a raggiungerla ma guardandomi intorno non la vedo più...mio cugino, sulla soglia dell'aula mi guarda confuso...scuoto la testa e guadagno l'uscita...devo andare a prendere Bes.
<<Che ce fai qua?>> chiede appena esce dal cancello, raggiungendomi
<<Te so' venuto a prenne...andiamo a pranzo?>> chiedo speranzoso
<<Io vado a pranzo...a casa...>> sospiro...calma Mattì ce vole calma
<<Dai, sali allora che t'accompagno...>>
<<No grazie, vado col padre di Giorgio...che lo viene a prendere, come sempre...>> nun fa quello scorretto...pure io te so' sempre venuto a prenne! Almeno da quando ci conosciamo...
<<Sto io qua...>>
<<Eh, nun te preoccupà...torna alla Label, magari ti aspettano...>> dice, prima di allontanarsi e dirigersi verso il suo amico...io un giorno di questi vent'anni me li becco tutti!
Sono le quattro passate e di Bes non c'è traccia...la madre non s'è vista...Francesco è sparito...insomma tutto a meraviglia! Decido di chiamare la mia segretaria all'interfono per chiedere informazioni in merito...
<<Francesco ha pranzato fuori e ancora non è rientrato, mentre Besta è arrivato circa mezz'ora fa...è uscito da due minuti...ha detto che andava al bar, torna subito...>> cioè questo sta qua da mezz'ora e più e non è passato da me! Rendeteve conto!
<<Appena rientra digli di passare dal mio ufficio...>> e magari nel frattempo qualcuno mi procuri un oggetto contundente
<<D'accordo...>>
Io nun ce posso pensà! Questo praticamente se stava a trasferì nell'ufficio mio, scopre che so' il padre e me evita...i comportamenti lunatici l'ha presi dalla madre, sicuro!
<<Avanti!>> dico a qualcuno che sta bussan...mio figlio!
<<Capo volevi vedermi?>> capo? Manco il primo giorno m'ha chiamato capo! Certo nun m'aspettavo un "ciao papà mi volevi?" ma capo...
<<Bes, siediti...>> rispondo cordiale
<<Preferirei mi chiamassi Besta...è più professionale...Bes è troppo confidenziale...>> sospiro grattandomi la guancia evitando di ricordargli che in teoria, e pure in pratica, io sarei sempre il padre...
<<Volevo parlarti del video...esce domani...sarà sul canale del ragazzo con cui hai collaborato...intorno alle quattordici...>>
<<Ah...e non avresti dovuto informarmi prima?>> sto iniziando a pensare che l'idea di Ginevra di portarmi con lei al corso di yoga non sia poi così malvagia...
<<No...non avrei dovuto...>> sospiro ancora <<te lo sto dicendo perché magari potresti mettere un post sui social...così, per informare chi ti segue...>>
<<E la Label qua che fa? Niente?>> ommm...
<<Ovviamente metteremo anche noi i post...tieni conto che comunque è una collaborazione, sarà sicuramente sponsorizzata maggiormente dalla major...>>
<<Ah certo...>> replica con indifferenza
<<Quando poi uscirai col tuo primo singolo allora il discorso sarà diverso...ci saranno countdown, post mirati, pubblicità in radio eccetera...>>
<<A proposito...sul contratto non stava scritto che sarei uscito con un disco?>>
<<Ce stamo a lavorà me sembra...>>
<<Sì sì...mi chiedevo se ci fossero delle scadenze...oltre le quali, se il disco non uscisse, io non sarei più vincolato con la Label...>> eh? Se ne vole annà? E do' va?! Sto per rispondergli che può andarsene quando gli pare...che nessuno lo trattiene...stufo di questo suo modo di comportarsi nei miei confronti...ma mi mordo la lingua...
<<Sì, è così...ma mi sembra che...avanti!>> chi è ora?
<<Briga posso?>> Francè...ma possibile che becchi sempre il momento sbagliato?
<<Dimmi...>> me faranno santo un giorno de questi
<<La Twinkle ha comunicato la data del concerto e le fasce orarie per le prove...>>
<<Ah bene! Mi sembra di aver capito che sarà fra circa tre settimane, giusto?>> annuisce passandomi un foglio con tutte le specifiche <<Perfetto...io direi che verso le sedici sarebbe perfetto per provare...così vado a prendere Bes a scuola e lo accompagno alle prove dopo pranzo...>>
<<Le prove de che?>> chiede lui
<<Del concerto di beneficenza a cui parteciperai...>> sorrido sadico...questa non te l'aspettavi eh?!
<<Io avevo detto de no me pare!>>
<<E io avevo detto che ce saresti andato me pare...anzi, so' sicuro!>>
<<Com'era?>> dice alzandosi <<Libertà dell'artista? Meno male!>> esclama avviandosi verso la porta <<Io vado a provare...>>
<<Bravo, prova il singolo che lo devi cantà al concerto!>> alzo la voce mentre lui sparisce oltre la porta...mugugna qualcosa che non riesco a comprendere...nun te conviene impuntarti co' me regazzì!
<<Vedo che tra voi va molto meglio!>> replica ironico Francesco...scuoto la testa e torno a prestare attenzione al foglio che mi ha dato prima.
Questa mattinata è iniziata che peggio di così non si poteva...Francesco mi ha scritto ricordandomi che, non avendo affidato Bes a nessuno dei manager, dovrei occuparmi io dei post per il video...almeno si è offerto di darmi una mano...mentre mio figlio mi ha mandato un messaggio...uno bellissimo, pieno d'amore che quasi me so' commosso...
"Nun te sprecà a venirmi a prende...vado a piedi a scuola..."
Ve siete commossi pure voi ve'? Eh, immagino! Di primo acchito avevo deciso di passare lo stesso, ma poi ho pensato che no, ha detto che non vuole e farò così...vediamo do' vole arrivà!
<<Beh mi sembra che è pure più di quanto ci competesse...>> mi dice Francesco mentre ricontrolliamo i tre post che abbiamo programmato di modo che ne venga postato uno ogni due ore...abbiamo anche messo una scritta in una Instagram story che dice che alle quattordici ci sarà una sorpresa...più di così...
<<Che significa che alle due esce il video di mio figlio?>> quando si dice un'entrata elegante...
<<Buongiorno Emma...>> sorrido <<io sto bene, grazie...>>
<<Magari io vado a mandare quel fax, eh?!>> dice il legale avanzando in direzione dell'uscita <<Emma!>> saluta prima di varcare la soglia
<<A parte che sarebbe anche figlio mio...che c'è da alterarsi?>>
<<Che c'è da alterarsi? Ad esempio il fatto che mi avevi rassicurata che qualunque cosa avesse fatto mio figlio sarei stata informata, che io il video non l'ho visto, né ho acconsentito alla pubblicazione...>>
<<Che ti avrei informata su ogni minima cosa te l'ho detto prima di scoprire che mi avevi omesso un piccolo particolare come la paternità di Bes, il video l'ho visto solo io e il regista che ha fatto il montaggio, Bes ha un contratto non c'è bisogno che tu acconsenta, basta una firma del capo dell'etichetta...e seppure servisse quella di un genitore firmo io lo stesso...>>
<<Tu non crederai che ora io ti lasci prendere qualunque decisione lo riguardi, restando all'oscuro di tutto!?>>
<<Per quanto riguarda la sua carriera io pos...>>
<<Mattiaa...disturbo?>> Eva, solo te ce mancavi!

💁🏻‍♀️💁🏻‍♀️Ci scusiamo enormemente per l'attesa...dovuto questa volta ad entrambe per cause strettamente legate alla salute...insomma i bremma alla fine ci hanno ucciso la salute 😂😂😂 speriamo di ritornare a pubblicare quanto prima con assiduità! 🙆🏻‍♀️🙆🏻‍♀️

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