<<Tranquilla Anto faccio presto>> sono dovuta uscire di nuovo prestissimo lasciando mio figlio a casa da solo mentre aspettava Mattia, perché mi ero completamente dimenticata che Antonella mi aveva chiesto di accompagnarla a vedere l'abito da sposa...fortuna che ci ha pensato mio fratello a svegliarmi, lui e l'assurdo vizio della mia famiglia nello svegliarmi così presto...che poi...avessi capito qualcosa di quello che ha detto...ho capito solo che deve fare qualcosa venerdì, ma cosa...non l'ho capito, vabbè tanto dopo lo richiamo, ora devo scappare da quella che mi sta aspettando...oddio non è che sia proprio entusiasta di aggirarmi tra abiti da sposa alla mia età...soprattutto visto che non sono io la sposa...però per le mie amiche questo ed altro...appena entriamo nel negozio Antonella viene subito attratta da un vestito bianco...cioè questa c'ha un botto de figli e se vole mette l'abito bianco...ma vi sembra il caso?
<<Possibile che tu sia diventata così bigotta?>> io lo sono sempre stata...è sempre stata lei a vedermi diversa da quella che sono
<<Perdonami se ti ho detto che alla tua età e con tutti i tuoi figli e matrimoni alle spalle...con altrettanti abiti bianchi...non ripeterei la scelta...lo penso e te l'ho detto...per me è ridicolo>> lei rimane turbata da quello che le ho detto e abbassa il viso dispiaciuta per il mio severo giudizio <<senti mi dispiace...ma secondo me dovresti puntare sull'essenziale...non c'è bisogno di ostentare la tua felicità...perché sei felice di sposare Efisio vero?>> lei annuisce un po' commossa...<<E allora perché non provi qualche tono diverso...tipo il verde smeraldo>> le dico fintamente seria per poi scoppiare a ridere con lei
<<Anche viola amaranto...>>
<<Daje proviamoli tutti...>> afferro qualche modello dagli stand per poi accompagnarla nei camerini a provarli...nel frattempo vengo colpita da un abito bianco dai nastrini e passamanerie rossi...quel rosso rubino che io amo tantissimo...Antonella mi trova ad ammirare la bellezza di quel vestito e mi chiede di provarlo...<<nooo ma che stai a di'...>>
<<Dai muoviti facciamo qualche foto>>
<<Assolutamente no!>> ci manca che mi veda qualcuno e spuntino articoli ovunque sulle mie nozze imminenti
Dopo dieci minuti...
<<Queste sono le idee che te vengono a te>> le dico uscendo a fatica dal camerino con indosso l'abito dei miei sogni
<<Ma se sei bellissima...sorridi che te devo fa le foto>> ma che foto???
<<Emma ammazza quanto siete bella...>> uno dei commessi del negozio rimane imbambolato a guardarmi mentre io continuo a ridere imbarazzata dalla situazione che ha creato la mia amica <<je posso chiede de sposamme?>> il tizio si è abbassato con una scatolina del negozio e ha assunto una posa inequivocabile che la mia amica immortala in uno scatto che spero non pubblichi mai...
<<Se avessi una ventina de anni di più magari si poteva fare...>> ringrazio il giovanotto per il siparietto simpatico e torno ad occuparmi della mia amica che forse ha trovato il vestito giusto...forse...dopo il ventottesimo ce semo! La vedo uscire dal camerino con un vestito bellissimo lungo fino ai piedi rosa cipria, ricoperto da uno strato di velo ricamato in contrasto con i toni del grigio...coperto sul petto ma scollato sulla schiena...credo le stia d'incanto...e vista l'emozione che vedo sul suo viso nello specchiarsi penso che anche lei sia dello stesso parere. Signori habemus vestito!
<<Emma ma sicura che dovemo provà questa?>> certo che sì...il cd è il mio ed io sono sicura che Mattia prima o poi capirà quanto è importante per me questa canzone
<<Sì Mario, lui lo sa quanto ci tengo!>> lui mi guarda dubbioso
<<Sei sicura? No perché a me pareva piuttosto contrariato da 'sto brano...soprattutto l'ultima volta>> in effetti nun me pareva manco a me...però dai...proviamoci
<<Noi la proviamo così quando gliela ripropongo sarà sicuramente meglio della precedente>>
<<Si può sapere perché invece di prepararti sul singolo continui a provà 'sta canzone? Tanto lo sai che nun te la faccio uscì>> ecco appunto! È entrato a quella che non è nemmeno la terza prova che stiamo facendo
<<Matti per favore>> lui non può non capire quanto questa canzone conti per noi
<<Assolutamente no...categoricamente no...pensa al singolo piuttosto invece di perdere tempo>>
<<Non pensavo che proprio tu mi avresti fatto questo...sapevi che ci tenevo a quella canzone...>> dico con le lacrime agli occhi...Mario nel frattempo decide di lasciarci soli come al solito in questi giorni...
<<Io non ti ho fatto niente...tu piuttosto sapevi fin da subito che non avrei accettato quella traccia...>> è la verità ma io l'ho scritta per noi...per lui
<<Era la nostra canzone...>> ammetto mentre due lacrime mi escono spontanee e lui stringe uno dei suoi pugni contro la sua gamba <<per favore...ci tengo tanto>> lui si gira verso di me e avanza nella mia direzione con uno sguardo cattivo, pieno di tutto il suo risentimento verso di me
<<Non piangere...>> dice asciugando le mie lacrime e tenendo il mio viso tra le mani <<magari la modifichiamo un po'...così potrebbe risultare un po' eccessiva...tanta gente potrebbe non apprezzarla ed è un peccato>> sapevo che avrebbe capito
<<Va bene...>> stringo le sue mani tra le mie per poi spingermi verso il suo viso e lasciargli un bacio veloce <<mi manchi così tanto>> non so cosa mi è preso...ma non sono riuscita a trattenermi
<<Ah sì?>> non ci crede...come può non crederci?
<<Sì...non dormo più da quando non sei a casa>> dico tra le sue labbra spingendomi di più
<<Emma...>> con la razionalità vorrebbe spingermi via ma io lo sento che non vuole
<<Io ho bisogno di te...>> gli sussurro tra le labbra tornando a sfiorarle con le mie...lui stavolta cede al mio bacio e mi spinge verso il muro
<<Perché fai così?>> così come? Perché mi distruggo? Perché sto impazzendo senza di te...
<<Perché sto male...>> glielo dico come se fosse la cosa più ovvia del mondo
<<Non è vero...>> mi stringe il mento tra le mani per poi allontanarsi da me
<<E come fai a dirlo eh? Tu lo sai come sto? Tu sai come vivo?? Anzi di come sopravvivo a tutto questo? No! Tu non sai un cazzo e parli a cazzo>> sapevo che avremmo discusso
<<Se tu stessi male non continueresti a fare la tua vita...non lasceresti da solo a casa mio figlio per andare a fare la cogliona chissà dove...non vivresti un solo minuto senza venire da me e chiedermi perdono per quello che mi hai fatto...e implorarmi di tornare a casa tua...quindi no...non stai male!>> esce dalla saletta senza darmi il tempo di rispondere e lasciandomi nuovamente con la morte nel cuore!
Mio figlio mi ha detto che Tina e James l'hanno avvisato che passeranno a prenderlo per portarlo alla degustazione dei ristoranti per scegliere la location più giusta per le loro nozze...così io mi ritrovo a dover pranzare qui...nello stato d'animo in cui mi ritrovo e con quel pazzo nel suo ufficio che starà coltivando odio nei miei confronti come se non ci fosse un domani...possibile che non abbia capito quanto mi dispiace? Quanto sia difficile per me non riuscire a dimostrargli quanto vorrei rimediare a quello che ho fatto? Io non posso rimanere qui, devo spiegargli quanto sto male...fargli capire che vorrei che tornasse a casa con me anche subito se vuole...Devo fare qualcosa...
<<Mario mi aspetti un secondo?>> alza gli occhi al cielo annuendo...ed io volo letteralmente verso l'ufficio del mio amore per fargli capire ancora una volta quanto lo amo...Apro la porta e vedo qualcosa che non vorrei vedere, qualcosa che in questo stesso instante spezza in me anche l'ultimo pezzo di cuore che riusciva a farmi vedere quell'uomo come la mia anima gemella, la mia ragione per continuare ad amare! Quella ragazza avvenente che avevo visto con lui l'altro giorno...quella Eva, stava per uscire dal suo studio pulendosi il rossetto sbavato agli angoli della bocca...atteggiamento tipico posteriore ad un bacio o ad un rapporto di altro tipo che non voglio nemmeno immaginare. La cosa peggiore non è stata vedere questa scena...ma vedere gli occhi di Mattia rimanere impietriti su di me...senza dire una parola, senza provare a spiegarmi che in realtà non è come penso...sapeva che avrei pensato l'unica cosa che si può pensare in questi casi con uno come lui nei paraggi...e ha lasciato che io lo pensassi senza fare nulla, senza cercare di evitare l'irreparabile!
<<Scusate cercavo Samantha>> ho richiuso la porta come se niente fosse e sono tornata nella mia saletta a provare, come se quella rabbia che cresceva nel mio stomaco non ci fosse, come se in quel momento tutto fosse davvero finito, per sempre!
<<Ohi, tutto ok?>> se escludiamo che quel pezzo di merda stamattina ha baciato me e dopo due ore si è scopato un'altra sì dai...tutto a meraviglia... vorrei dirgli quello che mi ha turbata tanto, raccontargli il motivo per cui adesso mi sembra di vivere in una bolla di dolore ma stavolta non me la sento di divulgare il mio essere patetica...
<<Sì...forse adesso sì>> basta Emma...adesso sì!
Nonostante mi sia violentata per rimanere tutto il tempo all'interno della sala prove cercando di mettere a tacere la mia voglia di uccidere quello stronzo...non ho potuto fare a meno di recarmi al bar per un caffè o sulla terrazza per una sigaretta per sfogare la mia frustrazione...in entrambi i casi fortunatamente non sono rimasta da sola...perché Francesco è venuto a chiedermi se avevo sentito Monica che a quanto pare continua a non rispondere ai suoi tentativi per rintracciarla ed anche perché Palmira ha voluto portarmi un cuoricino portachiavi che mi ha comprato sua figlia in gita a Londra con la scritta "I love you" sulla bandiera caratteristica...
<<È troppo bella Palmira ringrazia la piccinna da parte mia...dille che la voglio conoscere>> la abbraccio stretta accorgendomi solo dopo del bigliettino
<<Poi ve lo leggete a casa...da sola>> anche perché ho promesso a me stessa che non avrei più dato la soddisfazione a quello stronzo di vedermi piangere come stamattina...mai più!
Quando mio figlio arriva alla Label io sono ancora nella mia sala prove...lo sento ridere con suo padre e per la prima volta quel suono inizia a darmi sui nervi...sarà sicuramente per colpa della mia rabbia...ma non lo digerisco proprio
<<Emma se vuoi ci fermiamo>> mi chiede il mio amico vedendomi in difficoltà...
<<No non c'è bisogno. Anzi è meglio che ci faccia l'abitudine>> anche perché a breve metterò una parola fine al segreto che mi porto dietro da quando è nato mio figlio e tutto prenderà una piega diversa...
<<Allora come prosegue qui?>> ho deciso di venire a vedere a che punto è la cover di mio figlio, visto che l'altro giorno non andava poi così benissimo...ignorando totalmente il grande capo che appare visibilmente infastidito dal mio continuo evitarlo
<<Signora buona sera>> quanto è carina 'sta ragazza...e pensare che all'inizio non è che mi convinceva tantissimo <<è molto bella>>
<<Grazie tesoro...anche tu...sei anche molto brava...anzi vedo che fate progressi rispetto alle prime prove>> anche mio figlio sembra avere raggiunto una stabilità vocale nelle note più alte che prima non riusciva a raggiungere...ed io sono contenta per lui, un po' meno per il suo capo che si sentirà gasato nell'essere l'unico a potersi prendere questa soddisfazione visto che è stato lui ad aiutarlo
<<Insomma signora...certo se voi due ci faceste sentire come riuscivate ad impersonarla...a farla vostra, per noi sarebbe un grande aiuto>> ehh? Chi? Io con Briga? Voi state fori!
<<No tesoro...guarda quelli erano altri tempi...non credo che>> provo ad essere gentile con quella ragazzina che in fondo non c'entra niente
<<Daje mà che te costa...pure Briga ha detto di sì>> ah sì? Ha detto sì? Ahhahahahaha
<<Ma sai no? Neanche morta!>> vado verso la porta quando mi ricordo del motivo per il quale ero entrata nella sua saletta <<Io devo uscire per cui non posso riaccompagnarti a casa...ciao bella>> saluto la ragazza ed esco per afferrare la mia borsa e proseguire verso la mia macchina incurante della persona che mi sta seguendo e dello sguardo deluso di mio figlio che ho lasciato in quella stanza e che continuo ad avere impresso nella mente.
<<Ma se po' sapè che c'hai nella testa eh?>> sempre meno cazzate de quelle che c'hai te
<<Pensa a quello che hai tu Briga...che a me ci penso io...>> e stai tranquillo che stavolta starai ben lontano da me
<<Ah sì? E mentre pensi a te stessa ci pensi a tu' fijo? Al modo in cui l'hai fatto rimanè?>> certo perché tanto il suo problema è solo questo
<<Ovvio che ci penso ma io, tranne la volta in cui gli ho mentito sull'identità di suo padre...non sarò mai falsa con mio figlio Briga... mai!>> entro in macchina mentre lui continua a parlarmi dal finestrino
<<E c'era bisogno de risponderje così a quei pischelli?>> ma davvero c'ha il coraggio di chiedermelo? E mo basta...
<<Bello tu ti sei inventato una calo di voce non vero...hai tenuto il muso a mio figlio solamente perché pensavi che non fosse tuo...che ti avessi mentito...sei andato via di casa per una cazzata...per poi avere il culo di trovare una giustificazione a tutto questo...e poi sono io? Ma che cazzo dici? Sì, c'era bisogno, perché io non voglio cantare, non voglio parlare...non voglio fare un cazzo con uno che fa quello che fai tu...>> grido uscendo dall'auto incurante di Francesco che ci guarda poco distante da noi...
<<Guarda che stai a di' 'n sacco de fregnacce...perché io non faccio proprio niente>> niente, la parte del santarello gli è sempre riuscita bene
<<Com'è che dicevi? Le nostre musiche non si devono contaminare? Benissimo adesso sono io che non mi voglio contaminare con te...perché mi fai schifo e con quello che hai fatto oggi...dopo...ho capito quanto con uno come te sia tutto inutile>> entro nella macchina nuovamente mentre lui fatica a trattenere la rabbia
<<Nun t'azzardà a muoverti de qua...>> dice mentre io metto in moto <<oh Emma scendi de là...movite...>> sì certo per sentire ancora le sue cazzate? Anche no!
<<Ma non ci penso proprio...anzi sai che te dico?? Maledetto il giorno che t'ho incontrato Briga! Maledetto!>>
Possibile che ogni volta che ho una discussione con lui debba andare dalle mie amiche? È questo il pensiero che mi assilla da quando sono andata via dalla Label...non posso tormentarle con i miei problemi...che casualmente e sfortunatamente sono sempre gli stessi...non posso farlo ogni santa volta. Ma dove vado? Non ho voglia di tornare a casa, di spiegare a mio figlio i problemi che ho con suo padre, il motivo per cui non me la sentivo di cantare con lui...il perché sono passata dal guardarlo con gli occhi dell'amore a farlo con gli occhi del disprezzo, probabilmente lo stesso che prova lui per me...per avergli nascosto il nostro bambino...ma siamo seri, chi avrebbe detto a uno come lui di aspettare un figlio senza aspettarsi qualche crisi esistenziale? Quello come minimo andava in depressione per una cosa simile...
Ma dove sono finita? Mi guardo intorno e sono praticamente finita vicino casa di Ginevra...mazza ma ho guidato così tanto? Com'è possibile che presa dai miei pensieri non me sia accorta che ho praticamente girato a zonzo per un'ora e mezza? Però ora che ci penso...potrei andare da Ginevra...anche se sono arrabbiata nera con suo fratello...anche se sarebbe legittimata nel provare rancore per me nell'averla privata di suo nipote, sono sicura che lei è l'unica che può capire quello che sto provando adesso
<<Emmaaa che bello che sei qui...>> mi abbraccia appena apre la porta ed io mi rifugio nel suo calore rassicurante
<<Pensa che io avevo paura che non volessi vedermi>> le dico sinceramente mentre entriamo in casa...mi piace un sacco il modo in cui ha deciso di arredare questo piccolo ambiente...sulle pareti ci sono figure astratte ed orientali e migliaia di sue fotografie insieme ai suoi amici...ci sono persino delle foto con i suoi ex...ma nessuna foto con i suoi familiari, questo la dice lunga su quanto abbia sofferto a causa della separazione della sua famiglia
<<Che ha fatto mio fratello stavolta?>> come ha fatto a capirlo? <<L'ho capito perché hai gli occhi di pianto>> mi basta questa frase e i rubinetti si riaprono di colpo <<Emma...che è successo?>>
<<E ha bagn...a sfa...vo...co ualla>> provo a dire tra i singhiozzi
<<Che è? Ha magnato a sbafo co' chi?>> ma che sbafo...questa è più dura de comprendonio del fratello
<<È stato con un'altra...capisci?>> lei scianca gli occhi interdetta
<<Ma stai a scherzà?>> no, purtroppo no tesoro bello <<Daje ma nun po' esse...assolutamente>>
<<E allora come te lo spieghi che quando sono entrata nel suo ufficio ho trovato la tizia in piedi vicino a lui che se puliva la bocca perché c'aveva il rossetto sbavato eh? Come?>> lei si mette una mano sulla fronte ed io piango ancora di più <<Lo vediiii lo vedi che ho ragioneee...mi ha traditaaa...e solamente pochi minuti prima ci stavamo...ba-baciandooo>> lei sorride nel vedermi reagire in modo così infantile di fronte all'ennesima scoperta di quello che ha tutte le carte in regola per essere un tradimento
<<Aspetta ma lui che ti ha detto?>>
<<Nienteeee...niente di niente...nemmeno un classico non è come pensi!!!>> perché non ha provato a fermarmi? A farmi capire quanto poteva essere assurdo quello che avevo pensato? Perché??
<<Ho capito...mio fratello è un idiota...>> torno a piangere vedendo che anche lei ha capito la gravità della situazione
<<Lo sai anche tu che c'è statooo...buuuu>>
<<Ma nooo teso non c'è stato...vedrai che ci sarà sicuramente una spiegazione altrimenti ti giuro, che anche se si tratta di mio fratello lo faccio fuori...quant'è vero che sono una Bellegrandi>> mi abbraccia cercando di consolarmi <<daje nun piagne...me fa un brutto effetto se piagne la mamma di mio nipote...>> cerca di strapparmi un sorriso con tutto il suo affetto per me...
<<È che sono stanca...e non sono nemmeno all'inizio di questa odissea in cui mi sono cacciata con le mani mie...credimi...sono stanca>> se penso a tutto quello che mi aspetta dal momento in cui anche mio figlio sarà a conoscenza di quello che ho combinato, mi sento svenire...mi odierà più di quanto mi odia suo padre...vorrà lasciarmi per andare a vivere con lui...non vorrà più vedermi...non sarò più la sua mammina...la mia vita sarà finita davvero...
<<Lo so...e ti assicuro che, anche se vorrei sapere il motivo per il quale non hai pensato a cercare un aiuto...a venire a cercarci...noi avremmo potuto farlo ragionare...anche se forse...>> forse lo sai anche tu che non sarebbe stato così facile con lui
<<Ginè...tua madre ha fatto credere a Mattia che io fossi andata in vacanza con Fabio...come facevo a pensare che potesse darmi una mano? Tu non c'eri mai...Rebecca era così giovane...Fulvio...beh Fulvio non si metterà mai contro Mattia...>> sorrido nel ripensare al momento in cui si ritrova a dover mettere una buona parola tra sua moglie e suo "fratello", ogni volta per lui è un grande sacrificio dover dare un dispiacere ad uno dei due
<<Mi rendo conto...mamma poi...l'ha sempre difeso da qualsiasi situazione, è davvero difficile trovare uno spiraglio di luce in queste situazioni>>
<<Ma tu lo sai che tu' madre ha visto mio figlio?>> lei mi guarda in modo confuso ed io comprendo che non sa niente della situazione... <<Sì in pratica...l'ha visto a scuola...e ha detto che assomigliava tantissimo al suo piccolino, mio figlio che è praticamente uscito peggio del padre, siccome stava incazzato con lui...le ha detto di non conoscere Mattia...e quella è talmente rimasta scioccata da 'sta cosa...che ha pensato benissimo di portargli il cd di Never Again...>> ci potrebbero tutti scritturà per Beautiful
<<Ma stai a scherzà??>> aridajeee
<<Ma te pare che scherzooo così??? Se so' fatti pure un selfie>> se ce penso me vengono i brividi
<<Che cosa??? Quella è pazza...deve stare lontana da mio nipote...>> ohhh bene, qualcuno finalmente inizia a ragionare in modo sano
<<E anche da mio figlio...>> che tra l'altro non appena si scoprirà tutto, capirà che praticamente s'è fatto il selfie con sua nonna...Dio che cosa terribile!!!
<<Eh...appunto...anche perché mi pare che il ragazzo in questione sia già troppo simile a suo padre da non avere il bisogno di un'ulteriore somiglianza...quella sarebbe capace di tutto>> già me la immagino che gli propone di trasferirsi nella vecchia camera di suo figlio
<<Pensa quando scoprirà che gli ho negato un nipote per tutti questi anni...come minimo me la farà lei una causa per risarcimento danni>> stavolta è la volta che le faccio venire i capelli bianchi davvero...
<<Naaa...Mattia non permetterebbe a nessun altro di farti una causa per suo figlio...quello è geloso di chiunque per quanto riguarda il bambino...l'altro giorno s'è pure urtato del fatto che quello andava con gli amici sua piuttosto che con lui...>> eh ma così esagera...però che caruccio che è...amore bello...anzi no...amore un cazzo
<<Ieri sera ha cenato a casa nostra...eravamo di nuovo tutti e tre insieme...pensavo che potesse ripensarci, che forse pian piano stava provando a perdonarmi...ci siamo baciati, è stato così bello, sarebbe quasi rimasto con me se...se...vabbè meglio che non ci penso più perché tanto ormai è andata...>> lei mi guarda dispiaciuta
<<Non è andata niente...perché se quello malauguratamente ha perso la testa a tal punto da fare qualcosa del genere, io ti prometto che lo faccio strisciare in ginocchio...te lo prometto!!!>>
Nel mio cortile c'è l'auto lucida di Bellegrandi che a quanto pare è già in casa mia...e starà sbraitando dentro di sé, per via della mia assenza ingiustificata...e soprattutto per aver lasciato mio figlio fino all'ora di cena senza accertarmi di cosa stesse facendo o se avesse bisogno di qualcosa...Ovviamente lui non sa dove sono stata e cos'ho fatto in queste ore e sinceramente l'ultimo dei miei pensieri è quello di informarlo neanche fosse Sky news...però una cosa ve la voglio dire, non potete mai immaginare chi ho incontrato uscendo da casa di Ginevra...chi? Patrizia! Neanche ve lo dico il modo in cui mi ha guardata, in ogni caso non ho fatto finta di non riconoscerla...voglio che sappia che non dimenticherò mai quello che mi ha fatto!
<<Mamma...mi sono preoccupato...non mi rispondevi al telefono...>> cazzo! Mi sono dimenticata di controllarlo...
<<Amore...scusa...ma da zia mi si è scaricata la batteria>> beh dopotutto è sempre una zia no?
<<L'importante è che stai bene...>> povero cucciolo mio...si è preoccupato per me...è tutta colpa tua Briga...ed è inutile che me guardi così...proprio inutile <<vado un attimo a chiamare Fede>> e vorresti lasciarmi co' questo? Ah io non ti assicuro che me ritrovi intera amore di mamma
<<Se po' sapè 'ndo sei stata?>> si avvicina minacciosamente a me puntandomi il dito contro
<<Ho già detto a mio fi...>> provo a spiegare quando lui mi interrompe
<<Cazzate...perché tu non stavi né da Tina né da Francesca...quindi?>> quindi me controlli?
<<Se aspetti che io ti dia una spiegazione poi smettere di sperare>> lui sospira cercando di mantenere la calma che io gli sto abilmente facendo perdere
<<Senti questa è l'ultima volta che ti permetto di dimenticarti di nostro figlio...la prossima volta...>> ma che te minacci?
<<Che fai te? Permetti? Tu non permetti a me? Te?? No, sono io che non ti permetto di accusarmi di una cosa del genere mentre...avevo semplicemente il telefono scarico...da te non accetto nessuna forma di rimprovero!>> alzo la voce cercando di bloccarlo
<<Oh bionda abbassa la cresta!>> io??? Mo te gonfio
<<Io non abbasso un cazzo di niente...perché uno come te non si merita nemmeno questo...e adesso esci fuori da casa mia>> sbianca nel sentirmi parlare in questo modo, di sicuro non si aspettava che reagissi in questo modo davanti a quello che è successo oggi
<<Abbassa la voce...tu non stai bene...ma poi che vorrebbe di' uno come me?>> come se non lo sapesse...<<Parli parli ma alla fine non dici mai la verità...'ndo stavi?>> continua vedendo che non gli sto rispondendo, a nessuno dei suoi quesiti <<Allora? 'Ndo cazzo stavi? Co' chi?>> sibila a denti stretti stringendomi il braccio
<<Io non devo dirti niente...più niente...adesso vai>> strattono il braccio affinché mi lasci e riesco a sentire dal suo respiro quanto la mia risposta lo abbia mandato in bestia
<<Me ne vado...ma io te giuro che se pensi che sia finita qua, te sbaji alla grande proprio>>
<<Vorrà dire che troverò un altro modo per finirla e 'sti cazzi>> il tonfo della porta, che ha fatto in modo sbattesse violentemente nel suo incasso, mi ha fatta sobbalzare non soltanto per via del rimbombo che ha provocato, ma perché quella porta che si chiude...stasera ha chiuso per sempre una parte della mia vita, forse la più sofferta...la più drammatica...ma la più bella ed emozionante che una donna possa vivere.
Nonostante avesse già mangiato un panino con il suo papà, ho pensato di preparare qualcos'altro a mio figlio...dopotutto non ingrassa di certo con tutta l'attività fisica che fa...
<<Avete litigato di nuovo ve'?>> sapevo che avrebbe sentito la parte finale del mio discorso
<<Lo sai come siamo fatti io e lui>> cerco di buttarla sul semplice, non voglio che si rattristi
<<Mamma ma perché vuoi raccontarmi frottole? L'altra sera stavate bene e oggi avete discusso di nuovo perché?>> perché lui è uno stronzo
<<Perché...non abbiamo chiarito del tutto quello che è successo...ci vuole del tempo affinché riusciamo a costruire di nuovo un rapporto...se non altro amichevole...>> daje ho sparato una cazzata
<<Amichevole tu e quello? Che ve saltavate addosso ogni cinque minuti? Ma' ma te senti quando parli? Ma pensi di aver procreato un figlio idiota?? Idiota?? Famme capì!?>> ed io adesso che te dico cucciolo mio ?
<<Bes...io ho capito che tu stai male, ho capito che vivi male questa situazione...però ti prego...davvero ti prego...basta! Non ho la forza in una giornata come questa di sopportare un'altra discussione>> a breve dovrò dirti tutto amore mio e dovrò essere forte per sopportare tutto il tuo risentimento...tutto quello che di brutto avrai il diritto di dirmi...
<<Va bene scusa...che stai preparando?>> si avvicina alla mia spalla poggiandovi il mento sopra
<<Il tortino di riso...>> dico facendogli assaggiare un cucchiaio <<come sta venendo?>>
<<Che bono...>> risponde con la bocca piena <<Nausicaa si scusava per averti messa a disagio oggi>> povera ragazza chissà come l'ho fatta sentire
<<A proposito... scusami tu con lei...ho esagerato!>>
<<No ma tranquilla...ha detto che è normale che tu le abbia risposto così se eri arrabbiata con lui>> ohh zitti che forse qualcuno è intelligente qui
<<Ah...siete riusciti poi a cantarla meglio?>> anche se quando li ho ascoltati mi sembravano piuttosto bravi
<<Senti è lei che si è fissata che non la cantiamo come voi...lei vorrebbe più passione ma non capisce che non stando insieme non è possibile>>
<<Chi l'ha detto?>> lui mi guarda confuso...<<Ho cantato con tanti artisti...mi attribuivano una storia con ognuno di loro...ma nessuno tranne uno è stato davvero il mio compagno...quindi non è vero>> non è ancora convinto <<se vuoi ti faccio vedere dei video dopo>>
<<Mah...non sono così sicuro di volerti vedere approcciare con questi artisti...però se lo dici te...vedemo>> non è sicuro di volermi vedere interagire con altri cantanti che non siano suo padre...ma dopotutto che saranno mai un paio de duetti?
<<Ma te pare che strusci su 'sto vecchio?>> l'ha presa bene insomma
<<Stavo cantando>> provo a discolparmi
<<E che vordi'...sul palco non è che te poi scopà uno...scenne e di' tanto stavo sul palco>> mamma mia...quanto è drastico
<<Infatti no...però a volte la musica ti fa andare su un altro pianeta...ed è giusto che sia così, perché è quello che senti che devi regalare alla gente...ogni tua minima emozione...ogni tuo desiderio...anche se questo può crearti problemi, ovviamente sempre nei limiti del rispetto!>>
<<Io non riuscirò mai ad essere come te...>>
<<Non devi infatti...devi essere meglio di me...>> e anche di tuo padre <<prova a lasciarti andare di più con lei...immagina nella testa di essere con la ragazza che invece ti piace...vivitela come un film che finisce appena termina la traccia...sii più sereno>> non voglio che senta il peso della "recita artistica"...lui dev'essere se stesso ma fino in fondo
<<Ci proverò...ma tanto non credo di riuscirci...comunque vuoi che te do 'na mano ad aprire il divano?>>
<<No amore stasera dormo in camera mia...>> mi guarda sbigottito e forse un po' impaurito dal motivo che mi ha fatto prendere la decisione di togliere le lenzuola che giacevano sul mio letto...per metterne delle altre pulite e provare a tornare alla normalità...alla mia vita con la consapevolezza che stavolta lui non ne farà parte.
Afferro il mio cellulare e trovo svariati messaggi di Monica che mi informa di aver mandato un'altra volta in bianco Francesco...facendogli credere di avere una tresca con qualcun altro, di Tina che è arrabbiata con me perché ho accompagnato Antonella a comprare il suo abito da sposa...e del Marchese del grillo
"Tu prega che domani mio figlio non abbia alcun dolore al braccio per colpa delle cazzate che te inventi...perché nun me ne frega 'n cazzo che nun se usa la violenza ma io te pijo a pizze!"
Ma sentitelo!!! Niente oh...l'ultima parola dev'essere sempre la sua...sempre...guarda ringrazia che non mi va proprio Briga altrimenti a pizze te ce prendevo io!
Entrare nella mia stanza dopo tutto questo tempo...è strano...mi guardo attorno e ho come la sensazione che non dovrei essere qui...non senza di lui accanto a me, però devo cercare di vincere questa sensazione, devo andare avanti per provare a ricostruire un pezzetto di quella che era la mia vita prima di tornare a Roma...dalla mia borsa poggiata sulla poltrona fa capolino il pacchetto della figlia di Palmira...lo prendo e decido di leggere il bigliettino che mi ha scritto e che, secondo le parole di sua madre, avrei dovuto leggere da sola...
"Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei"
Adoro il tuo sorriso Emma ed adoro il modo in cui canti l'amore quello vero...grazie per ogni singola parola dedicata a quelle anime pure a volte anche un po' sfigate come me che non hanno ancora trovato l'amore, o che sognano l'amore...quello bello...che canti tu nelle tue meravigliose canzoni! Grazie ancora un bacio!
P.s. tuo figlio è troppo bono! Dovevo dirtelo!
Ancora una lacrima mi riga il viso leggendo quella poesia e quelle poche righe scritte da quella dolce ragazza, com'è possibile che non riesca a smettere di pensare a quanto mi manca? A quanto, anche se mi ripeto da quando sono tornata a casa che è tutto finito, io non riesca a fare a meno di pensare a come potevamo essere felici in questo momento se non fosse successo tutto 'sto casino? Non riuscirò mai a dormire di 'sto passo...infatti prendo di nuovo il cellulare dal comodino e scatto una foto a quella poesia scritta su un bigliettino pieno di cuoricini rossi e la posto su Instagram eliminando la parte del messaggio personale della ragazza...con una didascalia particolare che sicuramente la ragazza capirà "L'amore...quello bello!!! #privatemessages" ma forse qualcun altro no!
Non mi ricordavo assolutamente che il mio letto fosse così scomodo, sarà che dormivo sempre vicino a Mattia, o comunque su di lui, ma vi posso dire con certezza che quasi quasi è più comodo il divano...guardate qua c'ho una schiena bloccata che nemmeno RoboCop
<<Mamma mi accompagni tu a scuola?>> il mio bimbo è arrivato in cucina, mentre provavo a preparare una colazione decente, con ancora il pigiama addosso e una faccia stravolta come se non avesse chiuso occhio per tutta la notte...
<<Sì amore ma tutto bene? Che c'è?>> lo guardo bene e noto che ha rimesso la fascia per il braccio <<Ti fa male il braccio?>>
<<Oggi tanto>> ecco! Quello mi ammazza oggi...
<<Ma davvero a mamma?>> lui annuisce quasi mortificato...dovrei essere io amore quella che se mortifica per averti messo in queste situazioni...soltanto io
<<Però vado lo stesso a scuola tranquilla>> sì certo così io non concludo niente a lavoro...sto con l'ansia...quell'altro pure...tu stai male e abbiamo completato la tragedia!
<<No, oggi rimani a casa...anche perché non mi sta piacendo 'sto dolore>> dovrò richiamare anche il dottore per chiedergli se sa dirmi qualcos'altro in più circa questo malessere che accusa a fasi alterne...ok il fattore psicosomatico ma com'è possibile che gli faccia male così tanto da non riuscire a muoverlo all'improvviso? <<ehi stai tranquillo non succede niente se rimani a casa...io faccio due cose e torno così ci mettiamo comodi a vedere un bel film...eh? Che dici?>> lui annuisce <<Amore...ma non sarà che dobbiamo riparlare di quella faccenda dello psicologo? Anche solo per chiedere un parere? Per farci una chiacchiera?>> magari così possiamo capire quale sia il problema
<<Va bene...come vuoi tu>> risponde in modo automatico senza proferire alcuna emozione e ritornando nella sua camera e richiudendo la porta...
<<Tu te rendi conto che sei andata a scegliere l'abito con quella sì?>> oddio quanto la sta facendo lunga
<<Sì Tina mi rendo conto e ti assicuro che non è che me sia divertita 'na cifra...però cerca di capirmi...>> sapevo che ci sarebbe rimasta male, loro due non si sono mai piaciute e l'idea che entrambe stiano organizzando un matrimonio, alla mia migliore amica non va per niente giù!
<<Io non te capisco e non capisco nemmeno il perché tu non me l'abbia detto>> ma voi ditemi come faccio con tutti i casini che mi sono successi
<<Forse perché ho discusso per la miliardesima volta con Mattia che si è fatto un'altra quasi sotto i miei occhi dopo aver scopato con me due giorni prima, o magari perché mio figlio ogni volta che discuto con lui avverte un dolore al braccio di cui io non capisco la natura? E che oggi non l'ha fatto nemmeno andare a scuola? Beh scusami amica se non ho pensato a dirti che in tutto questo ho fatto l'unica cosa meno rilevante della mia vita, aiutare una vecchia amica a scegliere un vestito per il suo terzo matrimonio...arrivato dopo il suo ultimo ciclo di chemio...scusami davvero>> mi metto la mano sulla fronte per quanto sono stanca...
<<No scusami tu, sono la solita egoista...che ha il bambino? Gli fa ancora così male il braccio?>> sono nel recinto della Label e non ho per niente voglia di uscire fuori dalla mia auto
<<Sì...ha messo addirittura di nuovo la fascia per quanto gli fa male>>
<<'Sta cosa non va bene...ma ne avete parlato? Sei sicura che gli venga ogni volta che discuti con suo padre?>> eccome se ne sono sicura
<<Pensa che domenica sono stati tutto il giorno insieme e stava benissimo...un fiore...ieri ci ha visti discutere e forse l'ha presa male>> togliamo il forse...
<<Me sa anche a me...senti io finisco di mettere a posto le partecipazioni e poi vado da lui...così me lo spupazzo un po'>> non avevo dubbi che appena avrebbe saputo che non stava bene sarebbe corsa da lui
<<Ok allora...ci vediamo dopo anche perché io torno presto a casa...magari mangiamo una cosetta insieme>> dopotutto è un po' che non rimane a pranzo da me...da quella domenica in cui sono andata a prenderla per andare poi insieme a prendere Bes, perché la notte ero stata per la prima volta con Mattia dopo tutti gli anni che abbiamo trascorso divisi...com'ero felice...quanto...
Appena entro all'interno della Label mi accorgo che c'è qualcosa di strano nell'aria...infatti ci sono alcuni dei musicisti che stanno discutendo a causa di una serata che praticamente gli hanno annullato...senza preavviso...così di punto in bianco. Si tratta di alcuni elementi entrati da poco all'interno dell'etichetta, sono ragazzi in gamba...alcuni di loro scrivono testi e musica, altri invece suonano soltanto...li guardo e ricordo il mio primo gruppo...i Miur...alcuni di loro assomigliano persino a quelli che erano i membri della mia band...
<<Ragazzi che succede?>> domando avvicinandomi
<<Signora Emma bu-buo-buongiorno>> lui è uno di quelli che praticamente mi venera...neanche fossi la Madonna e balbetta quando mi vede
<<Ma la voi finì? Signora Emma? Ma se è 'na pischella>> ecco lui è quello che fa il piacione
<<Niente praticamente hanno annullato una nostra serata al Cabala>> cioè hanno annullato una serata al Cabala che praticamente dovevano essere loro ad annullarla pur di non fare una serata in quella bettola
<<Stai scherzando?>> sono davvero allibita da questa cosa
<<Dillo a noi...così oltre i soldi...è anche partita la possibilità che ci conoscesse qualcun altro>> poverini però...che mondo infame è quello della musica
<<Dobbiamo trovare un modo...un qualcosa...>> non è possibile che dei ragazzi così bravi vengano esclusi a priori solo perché sono degli sconosciuti
<<Bisognerebbe che ci associassimo a qualche cantante famoso, ma chi volete che ci dia credito?>> ideaaa
<<Iooo...ma certo come ho fatto a non pensarci...>> potremmo fare un piccolo live ad un locale mediamente famoso di Roma e permettere così che tutti i presenti inizino a conoscere la nuova band di Emma Marrone...
<<Dai Emma non potrebbe funzionare...tu sei Emma>> eh che vordi'?
<<Invece secondo me Emma ha ragione>> oh vedete Samantuccia...quando vuole sa essere intelligente
<<Noi saremmo o-o-o-o-norati>> sono sicura, vero, di star facendo la scelta giusta?
<<Solo che dobbiamo trovare un locale che ci ospiti>>
<<A quello ci penso io...ho un sacco di contatti che ospiterebbero subito una cantante del suo calibro>> del mio calibro? Ma siete sicuri che sia Samantha vero? <<se vuole me ne occupo io per l'organizzazione>> è quasi imbarazzata mentre mi chiede il permesso di occuparsi di questa mia iniziativa
<<Certo che puoi...anzi per cortesia occupati anche ipoteticamente degli inviti...e tutto il resto...perché le prove, il cd...e casa non ho proprio tempo...>> le dico sorridendo tranquillizzandola
<<Ok allora mi attivo subito>> è già sparita dietro la scrivania
<<In quanto a voi ragazzi iniziate a darvi una spulciata delle mie canzoni e anche qualcosa di rock...ho grandi idee in proposito>> loro mi abbracciano contenti e mi salutano mentre il capo ha osservato tutta questa nostra contentezza senza capirne il motivo. Ok, lo so che probabilmente lui non sarà d'accordo...ma io non me la sento di non aiutare quei ragazzi...non è giusto che un talento come il loro venga dimenticato così!
<<Perché mio figlio non è andato a scuola?>> mannaggia a te Mario che non puoi venire stamattina...
<<Chiedilo a lui>> anche perché io non voglio parlare con te
<<No invece lo chiedo a te...e me devi pure risponde subito>> che palle
<<Perché aveva il dolore al braccio...contento?>> il suo sguardo s'incupisce e si avvicina verso di me
<<Io lo sapevo che per colpa tua je tornava...sarai contenta tu immagino>> adesso lo sfanculo
<<Ma secondo te posso essere contenta se mio figlio si rimette la fascia per il braccio? Coglione che non sei altro?>> ora ok che non mi sono regolata ma addirittura essere contenta di un malessere del mio bambino no! Anche no!
<<Coglione io? La cogliona sei te che hai dovuto fa quella sceneggiata davanti a lui senza renderti conto che lui ce sarebbe rimasto male>> sto per rispondergli quando lui mi spinge al muro tenendomi il viso con la mano <<che hai detto? Mi' fijo s'è rimesso la fascia? E tu non me dici niente?>>
<<Guarda che pensavo che te l'avesse detto lui...e comunque non lo so nemmeno io come mai gli fa male così tanto...prima di uscire gli ho dato l'antidolorifico e messo la crema>> è inutile che se la prende con me...
<<Questa è colpa tua>> dice sicuro...come al solito
<<Mia o tua che sei un pezzo di merda?>> mi stacco dalla sua presa ma lui mi riblocca tenendomi con le braccia al muro <<Mollami!>> e dovresti anche smetterla di guardarmi la scollatura
<<È tua perché tu lo sai che sta male quando ci vede discutere e invece te diverti a rendergli la vita impossibile...>> io a mio figlio? Mo te 'cciu!!!
<<Senti brutto stronzo...io sabato sera sono venuta da te...chiedendoti scusa...ho fatto in modo di capire i tuoi tempi...e l'ho fatto anche per mio figlio...ma tu ti sei rivelato il coglione di sempre per cui non prendertela con me se stavolta non voglio sottostare alle tue stronzate!!!>> mi stacco da lui cercando di prendere la mia borsa per andare via
<<Tu dovevi lasciare fuori nostro figlio dal nostro rapporto, invece sei un'egoista che ha pensato solamente a se stessa...>> ehh??? Questo ha bevuto
<<Io e te non abbiamo più nessun rapporto e mai più lo avremo>> forse non ha capito bene la situazione
<<Ah sì? E pensi de esse te a decide?>> confermo ha bevuto o addirittura sniffato droga come nemmeno Lele Mora durante gli anni d'oro al Billionaire
<<Assolutamente sì Briga...ma stai tranquillo, tuo figlio non c'entra con lo schifo che sei riuscito a creare anche stavolta>> sto per andarmene quando blocca la porta
<<Di che schifo parli? Ma che stai a di'?>> io non ci credo che faccia finta di niente
<<Dimmelo te se c'hai il coraggio...dimmelo...>> davanti al suo silenzio mi rendo conto che lui non cambierà mai...non avrà mai il coraggio di dirmi la verità...mai! <<lo vedi? Non c'hai le palle nemmeno per questo...nemmeno per dirmi che hai distrutto tutto con le tue mani...>> esco da quella sala prove ancora più certa del fatto che nel suo ufficio lui abbia dimenticato quanto fosse grande il nostro amore, quanto io lo amassi...quanto fosse importante il nostro rapporto per nostro figlio...ancora più certa che abbia scritto lui stesso la parola fine a tutto!
Tornata a casa ancora turbata da quella discussione trovo mio figlio e Tina in cucina intenti a preparare una specie di carbonara...fortunatamente Bes sembra felice della presenza di sua zia...infatti non fa altro che sorridere ad ogni sua coccola o ad ogni sua battuta ed io dovrei ringraziare ancora una volta la mia migliore amica per avermi aiutata...venendo in mio soccorso durante l'ennesimo colpo sferrato da Bellegrandi! Durante il pranzo Tina ci ha raccontato che James sta meglio grazie alla nuova cura antibiotica, e che ha intenzione di portarci quanto prima alla pasticceria per scegliere il tipo di wedding cake da ordinare per il matrimonio...che a quanto pare si avvicina sempre di più...poi abbiamo chiamato tutti insieme Francesca che sta impazzendo con le bambine che non vogliono imparare la loro parte per la recita e con Fulvio che vuole assolutamente cambiare casa per prenderne una più grande che abbia la cameretta per il loro futuro bambino. È bello vederli tutti alle prese con la loro vita, è bello vedere quanto stiano bene...quanto la vita stia dando loro un po' di gioie...è bello vederli felici...e solo Dio sa quanto pagherei per vedere su mio figlio la stessa felicità!
<<Ora sembra che gli faccia meno male>> mi dice Tina appena Bes va nella sua camera per lasciarci da sole
<<Eh sì...stavo pensando di...portarlo da uno psicologo, magari parlarne un po' può aiut...>>
<<Che? Uno psicologo? Sei arrivata tardi perché tuo figlio c'è già andato!>> cosa?? E quando? <<È andato a quello della scuola>>
<<E perché non me l'ha detto?>> tale padre tale figlio...mentono spudoratamente
<<Perché non voleva darti un dispiacere Emma...in ogni caso togliti questa idea dalla testa...perché mio nipote non ha bisogno di nessuno psicologo...>>
<<Ma Tina come faccio allora a...>> lei mi interrompe di nuovo
<<Tu devi dirgli la verità! Basta aspettare, basta litigare con Bellegrandi, basta pensare basta! Lui deve sapere subito!>> mi scuote cercando di farmi capire quanto sia sbagliato tutto quello che sto facendo
<<Io non so come fare a...>> la realtà è che forse ho anche un po' di paura...paura di perderlo come ho perso lui
<<Senti io lo so che hai paura...ma devi farlo per lui, perché lui ha il diritto di sapere!>> ha ragione...
<<Lo so...devo solo trovare il modo per farlo>> lei mi abbraccia forte cercando di infondermi la forza necessaria per affrontare un momento del genere
<<Ehi...non ti odierà...almeno non quanto credi tu...ma dagli l'occasione per poter decidere lui cosa fare...di viversi suo padre, almeno adesso!>> mi odierà tantissimo per avergli tolto ogni minuto con l'uomo che stima di più al mondo...con il suo papà
<<Stasera lo saprà...te lo giuro, troverò un modo per dirglielo>> questa storia non può proseguire ancora!
Oggi faceva così caldo e invece stasera è una di quelle sere in cui ho freddo...un freddo dentro che conosco bene, un freddo che non provo da tempo...da quando un risultato su un pezzo di carta ha messo in pericolo la mia vita, da quando l'uomo che amavo mi ha detto di non poter stare con me, da quando qualcuno al telefono mi ha detto che mio figlio aveva avuto un incidente...mi stringo nel maglione largo come per riscaldarmi e osservo la finestra, la pioggia battente sul vetro...mi rilassa...le immagini dell'infanzia del mio bambino si ripercorrono nella mia mente all'impazzata soprattutto da quando Mattia è stato qui...da quando ha capito la verità...sapevo che prima o poi sarebbe successo, in fondo l'ho sempre saputo, però speravo che fosse diverso...che capisse...che in tutti questi anni lui potesse comprendere il perché delle mie azioni e invece...cazzo che paura...un tuono mi ha fatta spaventare...no, devo assolutamente parlare con mio figlio...è giusto che lui sappia la verità, dovevo dirglielo prima...siamo tutti d'accordo, ma ho i miei buoni motivi per non averlo fatto, e se lui vorrà sarò pronta a spiegarglieli uno per uno...anche se dubito vorrà parlare con me una volta saputo tutto. Mi dirigo nella mia camera per afferrare la collana che ha fatto in modo che la verità venisse a galla e mi preparo alla distruzione di tutto quello che ho fatto per essere, agli occhi di mio figlio, una buona madre.
Entro nella sua stanza...ed è disteso sul letto, sta leggendo un libro...che bello che è...a volte lo guardo non mi rendo conto che sono stata proprio io a creare un essere così meraviglioso. Sono così innamorata di mio figlio che l'idea che stasera possa odiarmi o non guardarmi più con gli occhi di prima mi sta ammazzando lentamente...
<<Ehi...ti disturbo?>> mi avvicino al letto e lui si tira su
<<Che c'è? Non ti senti bene?>> amore bello si preoccupa subito
<<No no...è tutto ok...>> la mia voce trema appena
<<Sei sicura? Oh? Ma è successo qualcosa?>> è successo tutto
<<Dobbiamo parlare di una cosa Mattia...>> lui si agita subito...io apro il palmo della mano, rivelando la presenza della collana, quella che per anni è stata l'unico mezzo per comunicare con suo padre...il suo viso cambia immediatamente colore...
<<Perché hai preso quella collana dalla scatola?>> eh... <<Io ti avviso se quello si è ripresentato io non lo vojo vedè...>>
<<Frena...l'ho presa per lo stesso motivo per cui tu ci hai scritto una barra...>> lui trasalisce vedendo che sono a conoscenza di quella barra
<<Che ne sai tu della barra?>> come faccio amore mio a dirti tutto? Come?
<<Mattia, ti ho sempre detto che amavo tanto tuo padre, che credevo che invece per lui fosse un passatempo la nostra storia...che non provasse niente per me...e che per questi motivi ho deciso di non dirgli che aspettavo te...non volevo che stesse con me solamente perché ero incinta, non volevo obbligarlo a qualcosa per cui forse non era pronto...>>
<<E questo lo sapevo già... ma perché stamo a fa 'sto discorso? Che è successo?>> è successo tutto...tutto quello che doveva succedere
<<Stiamo a fa 'sto discorso perché...perché, non appena avrò finito di dirti tutto quello che sto per dirti...tu mi odierai infinitamente per averti privato di tuo padre...e avrai tutte le ragioni di questo mondo per farlo...perché una parte della mia vita finirà nel momento in cui io non sarò più ai tuoi occhi la madre che pensavi che fossi>> senza accorgermene le lacrime...iniziano a scendermi inesorabili...senza freni...e mio figlio mi guarda aggrottando la fronte...non capendo il motivo per cui gli sto dicendo questa cosa <<la collana di tuo padre...è...>> non riesco a dirlo...perché un singhiozzo mi muore nella gola...
<<È sua?>> i suoi occhi si spalancano rivelando il verde più profondo del mondo ed io non posso far a meno che annuire, a quella domanda ambigua che rivela solamente una risposta...
<<La collana è di Mattia...di Briga>> abbasso lo sguardo incapace di sostenere la sua possibile reazione negativa
<<Quindi...è lui...>> stringe un pugno contro l'altro per cercare di sedare la rabbia che sente dentro...come fa sempre fa suo padre, provo ad avvicinarmi alle sue mani che tremano per stringerle...quando lui si allontana appena
<<Sì, Mattia è tuo padre Bes...>> glielo dico tutto d'un colpo... perché non avrò il coraggio di farlo ancora
<<Perché non me l'hai detto in tutto questo tempo...>> la sua voce è tesa...sta cercando di calmarsi per evitare di sfogare contro di me quello che sente
<<Avevo paura...volevo che imparasse ad amarti come il figlio della donna che amava...perché sei speciale per lui...perché ti stima...>>
<<Ma lui è mio padre cazzo!>> ha ragione <<Il sangue dove lo metti??? Come potevi pensare che per lui fossi uno qualunque? Come?>> urla senza freni mentre io non posso ribattere a nessuna delle sue frasi
<<Hai ragione...ma io non potevo permettere che lui facesse il padre di mio figlio senza sentirsi pronto a questo ruolo...mio figlio meritava di più...io meritavo di più>> o forse no
<<Io mi meritavo mio padre...non queste cazzate...quando hai capito che volevi di nuovo sta co' lui... dovevi dirglielo...ma soprattutto dirlo a me>> si è alzato dal letto mentre io mi stringo ancora di più nelle mie spalle...<<non dovevi fare in modo che mi legassi così tanto a lui...per poi farmi scoprire che era naturale che fosse così...>>
<<Mi dispiace...>> singhiozzo rendendomi conto che in realtà sta dicendo solo la verità...ho avuto davanti a me tutto il tempo necessario per farlo e invece ho rimandato, volta dopo volta...scusa dopo scusa <<avevo paura...tanta paura...>>
<<Di cosa? Ho sedici anni...>> diglielo a quello che vuole farmi una causa per affidamento alla tua età...
<<Che portasse via da me l'unica cosa bella che era nata dal nostro amore...>>
<<Per paura di soffrire hai preferito far soffrire me...>> quanto è vero amore mio...
<<Ti ho sempre detto tutto...tu lo hai sempre saputo il motivo... io...io...ho fatto di tutto per non farti mancare niente...>> ma tutto quello che avrei potuto fare io non sarebbe stato mai importante quanto la sua presenza
<<Ma questo non c'entra niente...io potevo avere un padre>>
<<Io ho ritenuto opportuno che non fosse necessario che tu avessi un padre così...uno che cambiava una donna al giorno, uno che per le sue regole del cazzo si faceva sfruttare, uno che svendeva la sua musica...no mio figlio non aveva bisogno di un padre così!>> dico risoluta...perché voglio che capisca che non permetterò a tutti di darmi addosso solo perché ho pensato a proteggere mio figlio, da tutti e tutto...non permetterò a nessuno di giudicare le mie scelte anche se queste sono state sbagliate, se hanno fatto del male a mio figlio, se hanno rovinato la vita...se Mattia avesse saputo del bambino forse tante cose non sarebbero andate così...<<Poi lui...>> vorrei che capisse che non volevo fargli male...non volevo che soffrissero...<<mi ha fatto così male...ma così tanto>> mi nascondo il viso fra le mani...e torno a piangere come una disperata tutte le lacrime di cui sono capace ripensando al momento in cui mi ha detto che non potevamo stare insieme...che non era pronto...
<<Ehi...>> le mani di mio figlio afferrano le mie e asciugano le mie lacrime...<<non devi fa così...non devi avecce nessuna paura...perché anche se so' incazzato nero co' te...nessuno verrà mai prima de te per me...nessuno me porterà mai via da te, e non penserò mai di te niente de quello che hai pensato tu...>> lo stringo forte a me respirando il suo profumo mentre continuo a singhiozzare e chiedendogli scusa per tutto quello che ha vissuto per colpa mia...<<basta scuse...ho capito...c'hai avuto i tuoi motivi per tutto questo...è lui che è un cojone a non essersi reso conto che la donna sua era incinta>> ma non voglio che la veda in questo modo, lui deve capire che...
<<Amore non dire così...io dovevo dirglielo...anche se non era sicuro di voler stare con me...dovevo dirglielo...sono io ad aver sbagliato tutto, con entrambi>> soprattutto con te
<<Ormai è andata nun ce pensà...se non era pronto pe' esse mi' padre vordi' che nun me meritava...>> non è vero, non esiste al mondo nessuno che possa amarti come lui
<<Ehi...non avercela con lui...>> anche perché Mattia non lo sopporterebbe
<<Io non ce l'ho con lui... ma lui ha fatto lo stronzo? Beh mo ne paga le conseguenze!>> dice rialzandosi con occhi pieni di collera... <<Ah proposito ti ha detto o fatto qualcosa?>>
<<No, ma avrebbe avuto tutti i motivi per farlo>> sorrido amaramente ripensando alla sua reazione iniziale
<<'Sto cazzo...te deve lascià perde...nun te deve proprio toccà>> ho come la sensazione che non stia prendendo come dovrebbe la situazione
<<Bes...Mattia è felice di essere tuo padre non essere così categorico con lui...dagli modo di esprimersi con te, di essere il padre che voleva essere>> lui se lo merita più di chiunque
<<Pe' fa il padre non servono quattro cazzate...ce devi sta sempre...quando tu' fijo fa le recite, va a calcetto, quando sta male e tutto il resto...lui nun ce stava perché t'ha voluto perde, quindi tu sei la mia famiglia...nun me serve nessun altro, nemmeno lui!>>.Hi girls...avevate paura che non tornassimo ehhh???😈 volevamo avvisare la gentile clientela che ci segue nonostante tutto con affetto e pazienza che, approfittando della pausa, abbiamo dato un'occhiata alla timeline generale della ff e ci siamo rese conto che i capitoli rimanenti sono circa settordicimila😂😂😂. Disposte ancora a seguirci nell'avventura o sarebbe meglio darci una ridimensionata? 💁🏻♀️💁🏻♀️Certe delle vostre risposte positive e anche della vostra voglia di ammazzarci nel caso di una nostra chiusura anticipata😂😂😂 avvisiamo che faremo comunque a modo nostro facendo ciò che più ci piace fare🤷🏻♀️🤷🏻♀️. Grazie dell'ascolto vi auguriamo buona lettura, in attesa del prossimo capitolo fra un paio di giorni. Kisses and hugs😘😘
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~ ADESSO INTORNO A TE ~
FanfictionÈ difficile ammettere quanto ogni scelta sia importante nella nostra vita, anche la più piccola ed insignificante: un aereo preso, una telefonata mai effettuata, un vocale non inviato, un appuntamento declinato, una collana persa, una notte dimentic...