L'anima è sporca

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Mi sveglio stranamente di buon umore...nel dormiveglia non riesco a collegare bene se quello di stanotte è stato solo un bellissimo sogno, o una fantastica realtà, ma il fatto di avere addosso solo i boxer mi fa propendere per la seconda ipotesi. Sorrido portandomi una mano sul viso e, successivamente, tra i capelli...prendo il cellulare e noto che sono le sei del mattino...Emma aveva detto che doveva andar via prestissimo, ma non so di preciso a che ora o, almeno, non me lo ricordo...sento dei rumori in cucina...deve essere già sveglia, decido di alzarmi...infilo jeans e maglietta e vado a vedere...è lì che sta facendo il caffè, già vestita per andar via...ed il mio sorriso scompare...volevo stare un po' con lei...dopo stanotte ne sento ancor di più la mancanza...
<<Buongiorno>> sussurro dolce, mettendole le mani sui fianchi...sobbalza leggermente, forse era sovrappensiero...sarà preoccupata per le foto...fortunatamente ha smesso di piovere stanotte e addirittura c'è una leggera luce che fa presagire una giornata serena...si gira sorridendo, lasciandomi un bacio sulla guancia...le trattengo il viso con la mano e la bacio <<Non l'ho sognato vero?>> mormoro sulle sue labbra
<<Non so di cosa tu stia parlando Briga...>> fa la finta tonta mentre cerca di trattenere una risata
<<Ma io te magno!>> rido mordendole piano il collo
<<Mammaaaaa aspetta!>> oddio! Mi stacco veloce da lei, poggiandomi con la schiena al bancone della cucina e incrociando le braccia, fingendo totale indifferenza...eccolo il disgraziato che me interrompe sempre, manco c'avesse un radar <<Ah siete qui! Pensavo stessi andando via...>> dice sbadigliando...ma perché non dormi dico io!? Va ad abbracciare sua madre, prima di biascicare un <<buongiorno>> verso di me che gli faccio un occhiolino, scompigliandogli i capelli come al solito <<Non mi ricordavo a che ora dovessi andare...>> ammette rivolto alla madre
<<Ho ancora una mezz'oretta abbondante>> risponde lei lasciandogli un bacio <<sediamoci dai, che ho preparato la colazione...volevo lasciarvela pronta, ma siete già qui...>>
<<Mà te sei scordata i cucchiaini!>> si lamenta Bes che si era appena seduto...si alza di nuovo, sbuffando, e andando verso il cassetto con le posate... <<A mà, è un mese che sta 'sta carta qua, buttamola no? Che te ne fai?>> chiede prendendo un sacchetto bianco dal cassetto...vedo Emma girarsi terrorizzata...che diavolo c'ha? Fa uno scatto dalla sedia che neanche Bolt e afferra quello che sembra un sacchetto di carta, strappandolo dalle mani di Mattia che la guarda incredulo, prima di guardare me con un piglio interrogativo sul volto. A me guardi? E che ne so che c'ha questa! Sarà stata la sveglia presto...   
<<Mi...mi serve...>> si giustifica lei, stendendo il sacchetto con le mani e poggiandolo nella credenza...che se ne farà di un sacchetto usato? Mah...
<<Io andrei a dormire un altro paio d'ore...>> tu potevi dormì pure prima Bes, invece de rompe a me! <<Ciao mammì, me raccomanno con lo staff, nun te fa avvicinà da nessuno e controlla che tengano le mani a posto!>> afferma perentorio lasciandole un bacio e tornando in camera sua.
<<Me devo preoccupà?>> le chiedo stringendole i fianchi e poggiando la testa nell'incavo del suo collo
<<Sta tranquillo...>> eh, pure ieri me l'hanno detto <<Ti fidi di me?>> domanda prendendomi il viso tra le mani e portando i miei occhi di fronte ai suoi...deglutisco...mi fido? Di solito non mi fido mai di nessuno...vabbè va...
<<Si!>> ammetto sincero <<Nun me ne fa pentì!>> aggiungo sorridendo...scuote la testa, tranquillizzandomi prima che il suono del suo telefono la avverta dell'arrivo di un nuovo messaggio. Mi lascia un bacio stampo e va verso il tavolo dov'è poggiato
<<È Francesca, sono qui...>> sono? La guardo affacciarsi alla finestra, prima di guardarmi colpevole... <<Ti giuro che non lo sapevo...torno per pranzo!>> mi bacia e va via, lasciandomi lì confuso. Mi affaccio anch'io, scostando la tenda che copre il vetro. Nel patio un van, davanti Francesca e dietro...Carlo...sbuffo stringendo le mani a pugno...non ne verrà nulla di buono!
Accendo la Tv in salotto, Bes dorme...Emma è andata via poco fa...è presto per chiamare in ufficio, senza considerare che è sabato...mi metto sulla poltrona dove era poggiata lei ieri sera, prendo il plaid dal divano accanto per poggiarmelo addosso e una folata del suo profumo mi arriva dritta alle narici...come quella volta davanti al bar, quando avevo realizzato che era di nuovo qui...vorrei mandarle un messaggio, incazzarmi perché quello è venuta a prenderla fin qui...ma poi la renderei nervosa e lei deve fare le foto per il disco, così desisto...in televisione non c'è nulla, soliti telefilm rimandati in onda all'infinito, telegiornali che al momento non ho voglia di sentire, e cartoni animati che mi fanno venire solo la nostalgia di quelli belli che trasmettevano ai miei tempi, altro che questi pieni di mostriciattoli che neanche si capisce che dicono. Mi guardo intorno, quasi come se da un momento all'altro un'illuminazione divina mi cogliesse dandomi un'idea su come trascorrere il tempo...e mentre guardo la porta della cucina un'idea mi frulla in testa...chi l'ha detto che la curiosità è donna? Vado verso la credenza, devo capire che diavolo è quella busta bianca...sarà mica un ricordo del beccafico? Ma noooo che vado a pensà!? Dove diavolo l'ha mess...ah eccola! La prendo tra le mani e noto che è un sacchetto di quelli per alimenti...beh che c'avrà mai...è pure tutto spiegazzato...lo giro dall'altro lato, come se dovessi leggere una risposta su quella carta...ed in effetti una risposta c'è! Dal lato verso cui era piegato fa bella mostra, al centro, il logo della pasticceria che ama tanto...e quando c'è andata? Un momento...questo non sarà mica...? Per forza! Altrimenti perché conservarlo? È il sacchetto coi cornetti che le ho portato quando sono venuto qui...dopo la sera della foto alla serata di James...l'ha conservato! Rido da solo...poi all'improvviso mi porto una mano sulla bocca, quasi a zittirmi da solo...se se svegliasse Bes come je lo spiego che rido per il sacchetto di prima? Decido di fare una foto, stando attento che si veda bene il logo e la invio a lei corredata da faccette maliziose... 
<<Besssss te vuoi sbrigààà?>> abbiamo deciso di uscire, in realtà io devo passare da mio padre che mi ha chiamato per una questione riguardante una proprietà che abbiamo cointestata, che lui usa per allontanarsi dal caos della città, ed io quando abbiamo bisogno di ambienti interni per i video dei ragazzi...gli serve una firma su un modello di pagamento di cui poi si occuperà. Quando l'ho detto a Mattia mi è sembrato entusiasta all'idea di allontanarsi da qui, questa situazione inizia a stargli stretta...quindi ha preso benissimo la proposta di prendere una boccata d'aria...solo che sembra sia stato inglobato dal bagno...è lì dentro da mezz'ora... <<Bessss!!>>
<<Eccomi...un secondo!>> uno? <<Sono pronto!>> alleluia!
Siamo sotto lo studio di mio padre, apro lo sportello ma vedo che Bes non si muove di un millimetro...mah <<Oh? E che volemo fa?>>
<<Che?>> niente, l'aria fresca je ha fatto male...
<<Vuoi scende o no!?>> lo incito
<<Ah perché vengo anch'io? No...pensavo che...cioè che te aspettavo qua...>>
<<E perché? Scendi dai! Tanto facciamo subito!>>
Suono alla porta dello studio, ad aprirmi la stessa segretaria di sempre, con un tailleur nero, i capelli raccolti e gli occhiali...seppure non è più nel fiore degli anni è comunque una bella donna, sempre curata ed impeccabile e, soprattutto, professionale...mica come la mia...lassamo perde... 
<<Mattia! Tuo padre ti stava aspettando!>> saluta cordiale <<Vai pure, è nel suo studio!>> sorride prima di farci strada fino all'inizio del corridoio per poi lasciarci e tornare alla sua postazione
<<Uguale a Samantha eh!>> me sfotte Bes sghignazzando sottovoce
<<Cammina!>> gli dico fintamente offeso
Arrivato davanti all'ultima porta del corridoio, busso prima di aprire leggermente <<Pà!>>
<<Oh vieni vieni!>>
<<Ciao papà!>> saluto cordiale, andando oltre la scrivania per abbracciarlo
<<Buongiorno signor Bellegrandi>> esordisce Bes in imbarazzo...niente, il grande capo qui mette in soggezione chiunque
<<Ciao...tu sei?>>
<<Bes>> dico io
<<Mattia>> dice lui in contemporanea, guardandomi di sbieco...oh, nun c'ho pensato! Mio padre ci guarda confuso...
<<Lui è Mattia, in arte Bes, uno dei ragazzi della Label...>>
<<Mattia quindi...che hai fatto al braccio?>>
<<Un incidente col motorino>> spiega lui
<<Sarà il nome!>> ride mio padre <<Sapessi quante me ne ha fatte passà 'sto disgraziato col motorino!>> eh vabbè...nun ce sta bisogno de metterlo al corrente de questi episodi...
<<Davvero?>> domanda curioso...lo sapevo io, impiccione che non è altro!
<<Si...quando non faceva il vagabondo in giro per il mondo...>> nooo se inizia così è finita!
<<Vabbè pà...che te dovevo firmà?>> interrompiamolo subito, altrimenti è capace di raccontare tutta la mia vita!
<<Ah si...ecco...così domani lo mando a pagare...>> poggio sulla scrivania il cellulare che ho in mano e prendo i due fogli che mi porge, firmandoli
<<Pà, noi dobbiamo andare...>>
<<Vabbè ma chiamiamo almeno il bar...ci facciamo portare un caffè, qualcosa...>> si offre lui. No, non so perché ma stare nella stessa stanza con mio padre e Bes mi dà una strana sensazione...voglio andar via...
<<Sarà per la prossima...Bes deve stare a riposo col braccio, sarà meglio andare a casa...>>
<<D'accordo...>> risponde lui dispiaciuto
<<Ci vediamo papà...>> esclamo avviandomi alla porta
<<Arrivederci...>> saluta Bes, a cui tengo la porta aperta permettendogli di uscire
<<Ciao...>> fa un cenno mio padre <<Mattiaaaa il telefono!>> lo sento urlare da dentro, faccio cenno a Bes di aspettarmi e rientro nella stanza
<<Che sbadato!>> dico battendomi una mano sulla fronte
<<Mattì!> mi richiama papà, mi volto tenendo la mano sulla maniglia della porta che ero intenzionato ad aprire <<Non hai mai portato in giro con te un ragazzo della Label...>>
<<Lo so papà...>> dico con voce sommessa
<<Ti somiglia...>> eh già! <<Mi raccomando, attento a quel che fai!>>
<<Tranquillo!>> lo rassicuro prima di lasciare questo posto.
Ci siamo fermati al bar, Bes aveva voglia di cioccolata calda, ma uscendo dal locale ha urtato contro una persona e il dolore alla spalla è tornato più presente che mai...sto imprecando nel traffico...è quasi mezzogiorno ed arrivare a casa a quest'ora non è semplice...mannaggia a me e alle mie idee cretine! Come mi è venuto di uscì de casa, come!!
<<Non è colpa tua!>> dice Bes guardandomi, mentre una smorfia gli distorce il viso
<<Non dovevo farti uscire!>> rispondo prima di svoltare a destra
<<Che ne sapevi...e poi, se proprio, sono io che non guardo dove vado...>> e da quando è così autocritico questo?
<<Appena arriviamo a casa mettiamo il ghiaccio e la pomata...>> acconsente con un cenno della testa e, nel frattempo, si aggiusta meglio sul sedile.
Parcheggio nel patio di casa Brown, volevo passare a prendere qualcosa per pranzo, ma poi l'imprevisto di Bes mi ha fatto desistere da qualsiasi altra destinazione che non fosse casa...Appena entrati mi dirigo verso il freezer in cui c'è il gel termico. Metto la bustina in un canovaccio sottile...Bes si è seduto sul divano, togliendosi il tutore e sfilando la manica della felpa
<<Aspetta che ti aiuto!>> mi propongo...in effetti è un po' arrossata...forse per la botta...poggio il ghiaccio e lui storce il muso...guardo l'ora per applicarlo ad intervalli regolari...Bes chiude gli occhi, appoggiandosi su di me...deve fargli abbastanza male...
Gli sto applicando la crema quando il mio cellulare suona...chi è ora? Prendo il telefono tra pollice e mignolo per evitare di imbrattarlo di Voltaren, faccio segno a Mattia di rispondere e mettere il vivavoce...
<<Samà dimmi...>>
<<Briga!>> Bes incassa il collo nelle spalle strizzando gli occhi per la voce troppo squillante della mia segretaria...no dimolo meglio, è proprio da oca... <<Ho assolutamente bisogno di una tua firma su un documento. Devi passare di qui, massimo entro mezz'ora!>> cerco di trattenere le risate...il ragazzo affianco a me muove le labbra facendole il verso, se non la smette me sente
<<Samà pur volendo non riesco...>>
<<Briga ma io li devo mandare entro l'ora di pranzo all'università!>> ancora con questa storia dell'università! Ma metteteve d'accordo, tu loro e Francesco!
<<Ho capito ma io non posso muovermi! Senti tu...per caso...potresti venire a portarmeli?>> Bes sbarra gli occhi...eh lo so che è una pessima idea ma come se può fa!?
<<Sei a casa?>> solo io sento malizia? No, pure Bes che spinge col gomito sul mio fianco...e smettila che te faccio fori pure questo di braccio!
<<No, sono da Bes...te mando l'indirizzo...>>
<<Ah...vabbè...a...a fra poco...>>
<<A dopo!>> chiude la chiamata
<<Seiii a casaaaa...>> fa il cretino Bes, scimmiottando la voce di Samantha
<<Ma smettila!>> rido anch'io...speriamo che il dolore je passi presto.
Meno di mezz'ora dopo il campanello sta già suonando, vado ad aprire e mi trovo la mia segretaria, più svestita che mai, sulla soglia.
<<Buongiorno!>> urlicchia sorridendo...famo presto che qua la situazione la vedo tragica...
<<Prego, entra...>>
<<Ciao Bes!>> lo saluta...no ma nun je chiede come sta, se se sente meglio...nun ce sta bisogno! Mah!
<<Samantha>> risponde lui...
<<Ti trovo bene...>> ah si? Se 'o dici te...Bes non le risponde, ma guarda me
<<Samà che te devo firmà?>> domando per toglierci da quest'attimo di imbarazzo
<<Ah si...>> apre la borsa estraendo una cartellina con dei fogli che poggia sul tavolo, mi abbasso per vedere dove firmare, Francesco mi ha già scritto un messaggio dieci minuti fa per avvertirmi del contenuto <<Ecco un'altra firma qui...>> indica lei con l'unghia laccata di rosso, abbassandosi verso di me...un rumore di chiavi che gira nella toppa...
<<Buongiorno!>> una Mimma alquanto incazzata fa capolino nel salotto...ehm, mo so' cazzi
<<Salve signora...>> no Samà, nun me sembra il modo migliore per renderti simpatica
<<Che ci fa lei qua?>> mi chiede nervosa...
<<È venuta perché dovevo firmare questi>> rispondo mostrandole i fogli e mettendoli poi di nuovo nella cartellina che porgo alla mia segretaria <<Se non c'è altro...>> dico rivolto a quest'ultima, congedandola
<<No...no...vado subito in ufficio a mandare i fax...ci vediamo lunedì! Ciao Bes...arrivederci!>> saluta tutti e va via...la accompagno alla porta, aspetto che esca dal cancelletto e rientro dentro
<<Tu' madre?>> chiedo a Bes non vedendola nel salone
<<Sarà andata in camera sua>> replica non distogliendo lo sguardo dal cellulare <<Salgo anch'io, chiamo Elisa che è appena uscita da scuola...>> e se ne va...vedo Emma scendere le scale mentre lui sale, si salutano poi lei viene verso di me nera come la pece
<<Che ci faceva quella qua?>> chiede di nuovo
<<Te l'ho detto...avevo delle cose da firmare e me le ha portate perché erano abbastanza urgenti...>>
<<Se me lo avessi detto avrei potuto chiamare Tina, Francesca o qualcun altro che potesse stare con Bes...così tu saresti stato libero di andare a lavoro...>>
<<Ma non dovevo andarci...è successo questo imprevisto e mi sono fatto portare i documenti qua...>>
<<Se devi andare in ufficio basta dirlo...>> si ostina a dire prendendo una pentola dal mobile
<<Non dovevo andarciii!>> insisto...oh ma è de coccio!
<<Eh certo...se l'ufficio viene qua perché scomodarsi...>> insinua mentre riempie d'acqua la pentola
Le vado dietro, abbracciandola e poggiando il mento sulla sua spalla <<Nun fa la gelosa!>> e le lascio un bacio sul collo
<<Non sono gelosa!>> si divincola dalla mia presa
<<No no...>> rido
<<Smettila!>> mi minaccia <<Briga non sto scherzando, non ti azzardare mai più a far entrare quella in casa mia!>> ahia, qua è peggio de come pensassi
<<Ma ti ho già spieg...>>
<<Non mi interessa!>> urla, zittendosi subito, forse rendendosi conto che Bes potrebbe sentirci <<Non voglio, punto e basta!>> continua con un tono di voce più basso, ma pur sempre perentorio
<<È successo solo perché non sono riuscito a passare per la Lab...>>
<<Il perché non mi riguarda>> ma possibile che le abbia dato così fastidio? <<E comunque ho già chiamato Tina, così tu puoi andare a lavoro in tutta tranquillità...>> ehhh? Ma che sta a dì questa?
<<E quando l'avresti chiamata scusa?>>
<<Pri...prima...>> deglutisce, cioè ha già chiamato l'amica sua per cacciare me...ma ve rendete conto?
<<Beh puoi anche richiamarla e dirle de starsene a casa sua, perché con Bes ce sto io!>> eccheccazzo!
<<Se hai da lavorar...>>
<<Ho detto che ce sto io, punto e basta!>> e vedemo se la smetti de fa la figa
<<Come te pare a te...>> replica imperterrita...sta a fa pure l'offesa! Ma se può?
<<Me dispiace se te sei innervosita, ma nun ce sta motivo...>> sospiro, mentre la tiro a me abbracciandola <<non ha mai contato più di tanto per me prima, figurati ora...era solo una questione di lavoro...>>
<<Per ogni capo quello con la sua segretaria è solo lavoro...>> insinua sbuffando, ma si è tranquillizzata leggermente...anche se con la scusa di mettere il coperchio sulla pentola si è allontanata di nuovo...
<<Daiii...era urgente, davvero! Altrimenti non le avrei mai detto di venire qui...non volevo lasciare Bes...siamo usciti e al bar ha urtato contro una persona...je faceva male di nuovo la spalla...>> si volta verso di me spaventata <<È tutto ok ora, abbiamo messo ghiaccio e pomata...e je dà meno fastidio...>> sospira...
<<Abbracciami...>> supplica mentre già le sue braccia sono intorno alla mia vita, la stringo a me...la sua testa che poggia sul mio petto, io che la tengo stretta quasi a farle male lasciandole un prolungato bacio sui capelli...Bes starà bene, te lo prometto.
Dopo pranzo Emma è andata via di nuovo, stavolta solo con Francesca...la troupe sta spostando l'attrezzatura da un luogo all'altro...in pratica stamane sono stati ad Ostia, mentre nel pomeriggio faranno degli scatti a Fregene...dov'è l'ex locale di Carlo...tanto per cambiare...
Io e Bes stiamo facendo una gara alla Play col gioco che gli ha portato Tina l'altro giorno, ed io ovviamente sto perdendo...nun me piace 'sta cosa...il campanello...qua me pare 'na casa d'appuntamenti in questi giorni...e chi poteva mai essere se non la strega color puffo?
<<Dove sta il mio tesoro?>> ciao anche a te Tina
<<Ziaaaa...>> pure quell'altro, fate come se nun ce fossi...tranquilli... 
<<Come ti senti? Va meglio?>> non l'ho mai vista così premurosa con nessuno
<<Si...si...poi c'è sempre mamma o Briga che me mettono ghiaccio, creme e me danno le medicine...tranquilla...>>
<<Ci hai fatto spaventare tutti un botto...>> lo vedo abbassare lo sguardo, si sente in colpa, male non je fa...almeno capisce che le azioni hanno delle conseguenze, non solo per sé stessi ma anche per gli altri...anche se mi dispiace vederlo così, e da come lo guarda dispiace anche a Tina <<vabbè l'importante è che ora stai meglio!>> gli dice infatti abbracciandolo e riempiendogli la guancia di baci <<Tua madre?>> chiede quando ha finito di spupazzarselo
<<Allo shooting zì! Mazza oh ma te sei rimbambita pure te!>> perché chi altri qui è rimbambito?
<<Ma non era stamattina?>>
<<Si ma anche oggi pomeriggio...so' andati da n'altra parte...non ho capito...>> risponde vago, mentre scrive un messaggino sul cellulare...Tina guarda me come per ricevere conferma, ed io sposto ripetutamente la testa dall'alto verso il basso in segno di assenso...già, anche oggi pomeriggio scattano...e, soprattutto, scatta Carlo, sulla spiaggia davanti a quello che era il suo locale che poi, da come mi ha spiegato Emma, ha dato in gestione mentre era all'estero...e ce poteva pure restà, chi cazzo l'ha fatto tornà a questo!? Però...pensandoci...se c'è Tina qui...io potrei fare una capatina a Fregene, giusto per capire lo stile delle foto...il concept grafico dell'album...possiedo pur sempre una casa discografica, ne capirò qualcosa!? Ovviamente vado lì solo per una questione professionale, per vedere come lavora il mio ex-amico...niente de personale eh!
<<Tina...>> la chiamo mentre la vedo assorta a guardare suo nipote <<Tinaaa...>>
<<Eh?>> niente, questa con gli anni è peggiorata de brutto
<<Quanto ti trattieni?>> cerco di essere gentile
<<Mi stai già cacciando Briga?>> malpensante che non sei altro!
<<No, volevo regolarmi...se riesco a passare per l'ufficio...>> 
<<Ma non è venuta Samantha prima?>> si intromette Bes...ma stavi a messaggià, e messaggia no?!?
<<Si...appunto, volevo essere sicuro che sia tutto a posto...>> gli rispondo <<però se non puoi tranquilla...>> concludo rivolgendomi a Tina
<<È venuta qua quel manico di scopa?>> ma come la conosce questa? Mah...ma poi la mia domanda era un'altra...me volete dì se posso annà a controllà Emm...ehm...alla Label!? <<E tu sei ancora vivo?>> ma è di coccio! E pure cretina! La guardo malissimo...facce sgamà, me raccomanno...la vedo sbiancare...eh, mo trovala te 'na scusa co' l'impiccione per eccellenza...
<<No zì ma se so' mollati...!>> mollati...quando mai siamo stati insieme...cioè...nel senso...vabbè...
<<Ma chi?>> urla lei sconcertata...no...no! È la fine, me lo sento...
<<Ma come chi? Briga co' Samantha! Zì ma che c'hai oggi!>> meno male che questo pe' guardà er telefono non ha capito 'na mazza!
<<Ahhhh...Briga e Samantha...>> ehhh buongiorno stregaccia! <<Ma io non sapevo che stavate insieme!>> nooo ma perché questa me deve rovinà la vita perchèèèè <<Cioè non pensavo fosse 'na cosa seria...non...vabbè, tanto ormai è finita, inutile ripensarci!>> ecco, statte zitta...fai er favore!
<<Brì ma se tu devi andà io posso sta per un po' da solo, tranquillo!>> ma perché questi hanno la smania tutti di dirmi di stare tranquillo? Ve paro ansioso io?
<<Ma no, ce sto io...vai tranquillo...>> aridaje! Io non so però se te vojo lascià sola co' Bes...de 'sto passo, quando torno a dir poco questo saprà pure quante volte siamo stati insieme io e la madre 
<<Vabbè...tanto non ci metto molto...>>
<<Tranq...>> stanno per dire all'unisono...pure il coro no, eh!
<<Si si tranquillo...lo so!>> ed esco...annamose a fa 'n giretto a Fregene!
Parcheggio l'auto poco distante dal set, se fosse stata piena estate avrei dovuto girare almeno per un quarto d'ora prima di trovare un posto libero...quante serate passate qui al suo locale, quante bevute insieme con gli altri...le partitelle a calcetto sulla spiaggia, le partite della Nazionale viste insieme mangiando un panino in allegria...mi guardo intorno e sembra ieri, posso quasi vederci seduti al solito tavolo di fronte alla tv...ora però vedo Emma che sta guardando qualcosa su un cellulare e ride...con Carlo...decido di restare accanto alla macchina per osservarli, le dice qualcosa, che da qui non riesco a cogliere, indicando lo schermo...e lei lo guarda con...tenerezza? Ma che sta facendo? Torna a guardare il cellulare e vedo una sorta di malinconia nel suo sguardo...poi lui dice qualcosa e ridono di nuovo...una persona della troupe, la truccatrice presumo visto il pennello che ha in una mano, si avvicina ad Emma e Carlo si sposta...gira lo sguardo e mi vede...lo guardo titubare un po' prima di fare un lieve movimento con la testa e venirmi incontro...mi avvicino anch'io...
<<Ciao Briga, che ce fai qua?>> esordisce cordiale
<<È la risposta al fatto che me posso fidà!>> asserisco inflessibile
<<Briga...io capisco che la situazione non sia semplice...>> tenta
<<No, la situazione sarebbe stata semplicissima se tu te fossi fatto li cazzi tua...invece de tornà qua...!>> lo so, sono partito sparato, ma quella scenetta di prima m'ha fatto troppo girà le palle...me sembrava la coppietta felice che commenta le cose sul cellulare...je mancava un divano col plaid e stavamo a posto...poi ieri i fiori, stamattina la viene a prenne...aò!?
<<Io sto solo facendo il mio lavoro, non ho alcun secondo fine...>> garantisce lui
<<E fai bene a non averlo, perché in quel caso...>>
<<Amore!>> ci interrompe Emma, te sei n'altra ruffiana...te affogherei a mare prima te e poi lui...ma non posso dare questa soddisfazione a Carlo, non voglio che ci veda discutere per cose che in un certo senso riguardano anche lui... <<Che ci fai qua?>> sorride...eh...che ce faccio? Me assicuro de non dove' avè nessuno sulla coscienza!
<<Sono venuto a sbirciare...>> sorrido amorevole prima di darle un bacio...poi famo i conti Mì, nun te preoccupà!
<<Ti avevo detto di stare tranquillo!>> esclama lei ridendo leggermente...grrrr se 'n artro me dice tranquillo faccio 'na strage!
<<Vabbè...me conosci...>> la abbraccio, stringendola al mio petto...Carlo è sbiancato da quando lei ci ha raggiunti chiamandomi amore...certamente non pensava che potessimo essere ancora insieme dopo tutti questi anni...le lascio un bacio tra i capelli...qualcuno dal set chiama Carlo
<<Scusate...>> ci dice prima di dirigersi verso quel ragazzo che sembra dovergli chiedere qualcosa...vai vai...
<<Che bella questa sorpresa!>> dice cingendomi la vita...ehm...la sorpresa l'ho trovata io veramente
<<Dopo famo i conti per quelle che fai tu a me!>> rispondo deciso, mentre vedo Carlo guardarci...sorrido lasciandole un bacio sulla testa e carezzandole la guancia...lei non comprende subito la netta differenza tra le mie parole ed i miei gesti, poi si gira verso il set e vedendo il fotografo fissarci comprende il mio scopo
<<Certo che sei stronzo eh...>>
<<Mai negato...amore!>> sorrido, rimarcando l'ultima parola mentre il mio ex amico si avvicina a noi
<<Emma...ehm...noi...noi siamo pronti>>
<<Arrivo...>> mi stampa un bacio e va verso una ragazza che le indica come posizionarsi per iniziare a scattare...
<<Se vuoi restare non ci sono problemi...>> si rivolge a me
<<Grazie...>> dico finto e lui sorride <<ma io posso restare anche senza il tuo consenso>> concludo...Carlo mi fissa un attimo, come se volesse dirmi qualcosa, ma poi va via in silenzio. In effetti potrei anche andare via...tanto devono fare le foto e lui non potrà far nulla che possa infastidirmi...c'è un sacco di gente, certo se non fossi stato qui non avrei visto la scenetta da Mulino Bianco col cellulare...ma cos'altro può mai succeder...ehm! Emma si è tolta quel felpone che aveva addosso...per le foto ha un abito senza stoffa...pizzo, trasparenze...tantissime trasparenze...ma che deve fa? Un disco vietato ai minori? No, perché se è così, sarà vietato a tutti...altro che minori, ve lo dico! Restiamo per un po' che me pare una buona idea quella de controllà...
Sono qui da circa un quarto d'ora quando vedo avvicinarsi Francesca
<<Briga che ci fai qua?>>
<<Passavo...>> esordisco vago...
<<Mattia!>>
<<Eh vabbè Frà...me conosci...volevo un attimo controllà la situazione...cioè...>>
<<Te lo dico una volta sola! Questo è lavoro, e la tua gelosia è estremamente fuori luogo...senza considerare che metti Emma in uno stato di soggezione assurdo...quindi tu ora ti metti in macchina e torni a casa, da Bes, così stiamo tutti più tranquilli!>>
<<Ma...>>
<<Nessun ma...altrimenti a casa ti ci spedisco io a calci in cu...>>
<<Ho capito, vado...>> rispondo mettendo le mani avanti
<<Ecco!>>
<<Posso andarla a salutà? Un attimo...>>
<<Per fare ancora il figo? No...ciao...>>
<<Fra ma io...>> si gira di colpo lanciandomi un'occhiataccia <<vado, ho capito, vado...>> salgo in macchina e lascio questo posto. Quella nana di manager quando ci si mette è terribile...poro cuginetto mio...mo lo vado a trovà e je dico che sua moglie m'ha cacciato dal set...così la prossima volta impara a fare la splendida, tiè!
Suono ripetutamente il campanello a casa di Fulvio finchè non viene ad aprirmi
<<Tua moglie m'ha cacciato dal set de Emma!>> esclamo entrando e dirigendomi in salotto, lasciandolo sbigottito sull'uscio
<<Ciao anche a te...che set?>> chiede raggiungendomi
<<Si...si...ciao...ma le pesti?>> domando guardandomi intorno...è chiaro che non siano in casa, altrimenti sarebbero già corse qui e mi avrebbero fatto venì er mal de testa per le urla
<<Le gemelle>> sottolinea lui <<sono a scuola...>>
<<De sabato? A quest'ora?>> me pare strano...non è che le ha abbandonate...con la scusa de 'na passeggiata chissà do' le ha lasciate!? Oddio lo capirei pure...daje, sto a scherzà!
<<Si...stanno a fa un percorso extra-scolastico...guardano una storia e poi devono disegnarne quattro sequenze...dicono aiuti l'apprendimento...>> mah, per me a volte dicono 'n sacco de str...de strategie, strategie... <<devo andare a prenderle fra mezz'ora...>>
<<Te faccio compagnia allora...che stavi a fa?>>
<<Lavoravo>> dice indicandomi col mento delle cartelline sul tavolo <<de che blateravi quando sei entrato?>>
<<Tua moglie! È una strega!>> ride...eh certo, ride lui...
<<Che ha fatto?>>
<<Che ha fatto? M'ha cacciato! A me! Capisci?>>
<<Capisco lei che t'ha cacciato...>> famiglia tsè!
<<Ma che te ridi! Io non avevo fatto niente!>>
<<Da quello che so Francesca sta lavorando alle foto del disco con Emma...per cacciarti sei andato lì, te sembra niente?>>
<<Tu non capisci Fù! Io devo controllà la situazione! Lo sai che quello je ha mannato i girasoli a casa? Per ringraziarla della fiducia accordatagli...te la do io la fiducia! E che stamattina era nel van che l'è venuta a prendere? Ce stava pure tu' moglie!>>
<<Lo so che c'era Franci...ma tu sul set che ce sei annato a fa?>>
<<Ma sei de cocciooo! Pe' controllààà!>> niente, qua nessuno capisce un cazzo
<<Ma che devi controllà? Sta lavorando...comprendi? La-vo-ran-do! E Franci ha fatto bene se t'ha mannato a casa!>> incrocia le braccia impettito...ma te vedi questo!
Sto per rispondergli quando un messaggio sul mio cellulare mi distrae...Bes...
"Brì fra quanto torni?" fra quanto torno? Che è successo? Sto digitando la risposta, poi mi do del cretino da solo...meglio chiamarlo
<<Che è successo?>> chiedo appena sento che ha risposto, senza dargli il tempo di parlare
<<Niente...qui è tutto ok...tu?>>
<<Ma come tutto ok? Se me hai mannato er messaggio...>> 
<<Ehm...si...si...tutto bene, quindi fra poco sarai qui?>>
<<Bes è successo qualcosa?>>
<<No, no...non devi chiamare nessuno...c'è zia qui>> e chi vuoi che chiami
<<Senti ma c'entra Tina?>>
<<Ecco...hai capito>>
<<Che ha fatto?>>
<<No, non c'è bisogno che passi in farmacia...>> farmacia? Bes ma te pare che dovemo giocà agli indovinelli?
<<C'è qualcuno lì oltre a Tina?>>
<<No, non ho fame...NON ANCORA...>>
<<Non ancora, quindi sta venendo lì qualcuno che a te non piace giusto?>>
<<Bravo! Me fa piacere!>> eh sapessi a me <<No, non venirmi a prendere...vai tu in pizzeria, che io non mi sento di uscire...>>
<<Sta venendo lì qualcuno a prendere Tina per portarla in pizzeria, e questo qualcuno nun te piace...>>
<<Eh bravo...la capricciosa, si mi andrebbe proprio!>> io nun je la posso fa
<<Vabbè e io che devo fa?>>
<<Mica posso fare tutto io, scusa!>>
<<Sai che famo? Chiamo James...e je dico de venì là, perché stai da solo!>>
<<Geniale, famo così...per le pizze...>> du' pizze te le becchi te quanno torno...Fulvio mi guarda peggio de come me guardava prima quanno parlavo del set...pensate un po'!
<<Eh...fra non molto sarò lì comunque!>>
<<Va bene, a dopo...>>
<<Ma che succede? Ma state bene oggi tutti quanti?>> eh perché invece te cugì 'na meraviglia proprio...gli spiego tutto e chiamiamo James, decisi a far tornare insieme quei due...
<<Fratè!>> esordisco appena James risponde <<Me devi fa 'n favore, nun me poi dì de no!>>
<<Se posso...>> risponde incerto
<<Puoi, puoi...in pratica dovresti sta una mezz'oretta con Bes...a casa sua...>>
<<Eh? Ma io manco so dov'è casa sua...Brì che stai a dì? E poi che faccio io co' Bes?>>
<<Senti, l'ho lasciato un attimo da solo per passare in ufficio...ma adesso...adesso...>> guardo Fulvio in cerca di un'idea...mi fa gesti con le mani...eh? Ahhh <<adesso c'è stato un imprevisto, e...e lo devo risolve, se no non sto tranquillo...lo sai...>>
<<Io non so...>>
<<Si tratta di mezz'ora...non sono sereno sapendolo solo a casa...>> Fulvio fa ok con la mano, accompagnato da cenni di assenso con la testa...se 'o dici te...
<<Vabbè, mandami l'indirizzo...non ci mettere molto però...>>
<<Grazie fratè!>>
<<Seh...ciao...>> do il cinque a mio cugino...ora questo va a casa da Bes, ce trova Tina...se dovranno parlà pe' forza...
<<Se nun s'ammazzano...abbiamo fatto una cosa buona...>> interrompe i miei pensieri...in effetti... <<Che fai, mi accompagni?>> dove? Questo si sta già infilando il cappotto... <<A prendere le gemelle...>> continua poiché non gli ho ancora risposto...a prendere le pesti? No...no...vacce te...
<<Ehm...no...magari passo davvero per la Label...>> in teoria dovrei già esserci andato, ma vabbè...
È passata quasi un'ora da quando ho chiamato James, ed io sto aprendo il portoncino...non c'è sangue all'ingresso e questo mi sembra già un buon segno...entro nel salone e mi ritrovo davanti l'ultima scena che mi aspettavo...quei due parlano seduti sul divano...tutti pucci pucci...ma? Bah...
<<Scusate se vi interrompo...>> dico sporgendomi dalla spalliera del divano, sorprendendoli
<<Briga!>> esclamano all'unisono, alzandosi in contemporanea...mazza manco se stessero a fa chissà che
<<Nun ve volevo interrompe...vorrei solo sapè dov'è Bes?>>
<<In camera sua...è andato a stendersi un po'...>> mi dice Tina
<<Vabbè visto che mo ce stai te qua...noi...si, noi andiamo...>> mi riferisce mentre mette una mano sulla schiena a Tina, spingendola verso l'ingresso...li guardo sgomento...James me fa un occhiolino...Tina fa ciao ciao con la mano...io boh... 'namo a vedè quell'altro che sta a combinà...
<<Bessss>> lo chiamo mentre raggiungo la sua stanza
<<Sto de quaaaa>> eh lo so, il tempo de arrivà
<<Ma che è successo? Me vuoi spiegà? Me fai gli indovinelli a telefono...>> mi lamento stendendomi sul suo letto accanto a lui <<La spalla come va?>>
<<Meglio!>> taglia corto, eh certo l'impiccione per eccellenza me deve parlà dell'inciucio di quei due... <<In pratica ce sta 'sto Daniel...si me pare che se chiami così...che ha chiamato zia, la voleva portà 'n pizzeria...ma lo dovevi sentììì>> ma lui come ha fatto a sentirlo? <<Io me so praticamente appiccicato a zia, che me faceva le coccole...e nel frattempo potevo sentì questo che stava a dì...>> hai capito il pischello <<lo dovevi sentì...te porto in un posto fighissimo...mettiti in tiro...poi dopo magari ce ne andiamo a casa mia...aò quella è mi' zia, sa!>> e c'ha ragione... <<Poi è arrivato James...se so' scannati...ed io ho detto che me ne venivo qua, perché non mi andava de sentirli urlà...figurate manco m'hanno cagato...>> sorrido, essere messo in secondo piano non fa per lui <<poi non sentivo più niente, li ho spiati dalle scale...e li ho visti che stavano a parlà sul divano tutti tenerelli...>> li ha spiati dalle scale? Mazza devo sta più attento co' Mimma...chissà a che ora torna mo quella...eh ma me dovrà spiegà 'n sacco de cose...
Il rumore di una porta che sbatte mi fa capire che è appena tornata...hanno fatto più tardi del previsto, neanche per mandamme un messaggio...oh ma mo me sente, eccome se me sente...
<<Mammaaaaaa siamo in camera miaaaa...>> c'era anche il mio timpano una volta, un rumore di tacchi che si fa sempre più vicino e poi eccola lì, distrutta da una giornata di sbattimenti per cercare la giusta angolazione, la luce perfetta...infreddolita...e te credo, stava praticamente nuda, al mare, d'inverno...ed io continuo a vederla bellissima
<<Buonasera!>> come inizio direi che c'è di meglio
<<Ciao mammì!>> dice Bes, mentre io mi limito a guardarla con un'espressione neutra
<<Come ti senti?>>
<<Insomma...>> che ruffiano...sta decisamente meglio, si è ripreso benissimo anche dalla botta di stamattina...segno che la situazione sta migliorando...lascia un bacio sulla testa al figlio, facendogli una carezza...lui è sempre lì che smanetta col cellulare...
<<Briga, vieni di là con me un attimo...devo parlarti...>> si rivolge a me...seria...Bes alza lo sguardo dallo schermo, ora è più interessato al nostro scambio di battute <<Bes tu resta qui...>> continua lei...praticamente l'hai invitato a nozze...questo spia la gente dalle scale...magari ce sarà 'na cimice attaccata sotto il tavolo in cucina...
<<Vabbè...>> risponde lui mogio <<ma è successo qualcosa?>>
<<No! Nulla!>> replica dura...certo che così te crede sicuro...io non ho proferito parola, mi limito a seguirla curioso di capire cosa si sia inventata stavolta...eh certo...perché lei lo sa che sono incazzato con lei...e che ne ho tutti i motivi...quindi ora chissà quale escamotage s'è inventata per girare la frittata!
<<Ma te rendi conto di quello che fai o no?>> esordisce appena siamo da soli in camera sua, non mi sembra il luogo più adatto per avere questa discussione...visto come vanno a finire di solito le nostre liti, ma vabbè...
<<Perché che ho fatto?>>
<<Non fare il finto tonto con me che non attacca!>>
<<Io? Io? Non sono io quello che riceve fiori a casa da chi non dovrebbe!>> inizio <<non sono io quello che si fa venire a prendere da una manica de gente e che...>>
<<Ti ho già detto che non lo sapevo!>> mi interrompe
<<Nun me ne frega 'n cazzo che non lo sapevi!>>
<<Abbassa la voce!>>
<<Io nun abbasso manco un...>> sto dicendo...mi rendo conto però che di questo passo Bes sentirà tutto meglio che in una sala cinema <<non me ne frega che non sapessi niente>> continuo con un tono di voce più basso, ma pur sempre arrabbiato <<Vengo là e me trovo la coppietta felice...che guarda le foto sul cellulare...se sorride...ve stavo a far fa' er quadretto da appenne sur camino nel salone!>> 
<<Tu vaneggi!>> esclama lei sventolando una mano davanti al suo viso per darmi dello sciroccato
<<Io vaneggio? Te stavi a fa la gatta morta cor fotografo e io vaneggio...roba da matti>> forse gatta morta è esagerato eh? Eh lo so...
<<Se proprio vuoi parlare di gatte morte...me ne sono trovata una a casa mia proprio oggi! Una che tu non disdegni di ripassarti ogni tanto...così, giusto per rinfrescarti la memoria...>>
<<Io nun me ripasso proprio nessuna!>>
<<Sarà meglio per te!>> mi intima a due centimetri dal viso...non resisto alla tentazione di tirarla verso di me
<<Non ci provare Briga che non funzion...>> sta per dire, ma le mie labbra sono già sulle sue...la mia lingua già forza l'accesso alla sua bocca...le mie mani già le hanno arpionato i fianchi...si stringe a me, le sue mani tra i miei capelli che me li scompigliano...la prendo dal fondoschiena, prendendola in braccio...la poggio allo stipite della porta...le sue braccia attorno alla mia testa che tirano il mio viso verso il suo...intrufolo le mani sotto la sua felpa, la stessa che indossava prima sul set...raggiungo il suo seno, coperto da una maglia, oltre che dall'intimo, ma non posso andare oltre...
<<C'è Bes...>> dico affannato, ma le bacio il collo
<<S...si...dovremmo fermarci...>> ma mette le mani nella tasche posteriori dei miei jeans, facendo scontrare di più le nostre intimità...un gemito sfugge ad entrambi
<<Emma...>> sospiro
<<Mmm...>> e succhia la pelle dietro il mio orecchio, faccio leggeri movimenti col bacino...imitando un amplesso...amplesso che non avverrà a breve, visto che non riusciamo a rintagliarci un momento per noi...lei geme sommessamente... <<Matti...>> ansima...non riesco a fermarmi...non riesco a non baciare la sua pelle, a non toccarle il seno, anche se ostacolato da quegli inutili pezzi di stoffa...ma se Bes venisse di qua per qualunque motivo, non ci sarebbe alcuna scusa plausibile da rifilargli...
<<Emma...>> mi stacco, respirando rumorosamente <<se non ci fermiamo ora, non ne sarò più in grado...>> sbuffa, poggiando la fronte sulla mia, prima di togliere le gambe dai miei fianchi e scendere dal mio corpo...le lascio un bacio sulla testa, stringendola a me...fa un sospirone e sgattaiola via dalla mia presa
<<Scendo prima io...tu magari devi riflettere un attimo sulla cosa urgentissima che avevo da dirti>> afferma birichina mentre fa scorrere due dita tra le mie costole
<<Magari vado...un attimo in bagno...>> deglutisco 
<<Se ti serve una mano...>> esclama maliziosa, prima di lasciare la stanza...la guardo truce e mi avvio verso il bagno...
<<No mààà, io voglio la pizza!!>>
<<Ma sto qua, cuciniamo qualcosa...>> li sento discutere mentre li raggiungo in cucina
<<Brì...diglielo pure te! Aiutami!>> a far che? Manco m'ha fatto arrivà in cucina
<<Che?>>
<<Come che? Che vogliamo la pizza...>> insiste lui
<<Ma non è meglio se cuciniamo qualcosa?>> controbatte Emma
<<Brì, decidi te...stamo 1-1>> eh Mimma, nun me guardà così...me la devi ancora pagà per la battutaccia di prima...
<<Io direi pizza...>> sorrido da perfetto stronzo, lei mi guarda male
<<Dajeeee! Mà sei in minoranza, me spiace!>> avoja quanto te dispiace
<<Ordino le pizze...>> afferma sconsolata, sbuffando <<per stavolta! Voi due poi me la pagate!>>
Stiamo mangiando le pizze che ci hanno consegnato poco fa...io vorrei capì perché tutti questi tipi delle consegne si prendono confidenze che non devono...e quell'altra che je dava corda...vabbè lassamo sta...perché ora ce sta una questione più urgente...è la seconda volta che le arriva un messaggio, lei guarda e sorride...e 'sta cosa nun me piace...per niente! Non posso di certo chiederle chi è che le scrive...come glielo spiego a Bes poi perché me interessa? Ma non posso neanche lasciar correre cosi...ve pare che questa je arrivano i messaggi, guarda, sorride, blocca il telefono e riprende a mangiare come se nulla fosse? Ed io nun devo sapè chi è? No...no...qua bisogna trovà 'na soluzione...
<<Ah mà...ma se po' sapè chi ca...volo è?>> bravo pischè! Così se fa!
<<Nessuno...>> risponde vaga e nel frattempo arriva un altro messaggio...
<<E questo nessuno lo conoscemo noi?>>
<<Uff...>> sbuffa pure lei, eh certo perché je pare normale!? <<è Carlo!>> mi strozzo quasi con la birra...Bes mi dà due colpi dietro la schiena...fortuna che me so' seduto alla sua sinistra...fra poco me moro!
<<Oh!>> mi riprende lui...faccio un gesto con la mano per fargli capire che è tutto a posto...Emma mi guarda male...pure? <<Carlo? Il fotografo?>> chiede Bes a sua madre che gli fa un cenno affermativo con la testa <<E che vole?>> bravo bravo...indaga...
<<Mi sta mandando alcuni scatti...>> spiega
<<Ah beh allora facceli vedè pure a noi, no? Ma poi questo mica è professionale a mandarti messaggi privati con le foto...ma che è?>> ecco!
<<Sono delle anteprime...poi lunedì in studio vedrò il servizio intero...>> dice continuando a guardare il cellulare ogni volta che emette un suono
<<Vabbè...ora possiamo mangià?>> mi intrometto io, scontroso...niente, questa storia che Carlo deve fa le foto dell'album nun me va né giù né su...Emma sta per rispondermi e dalla sua espressione non dev'essere niente di carino, ma viene interrotta dal suo cellulare che squilla per una chiamata in arrivo
<<Ah mà...stamo a cenà però...digli che lo chiami dopo!>> sbuffa Bes
<<È Luisa>> risponde lei facendo un'occhiataccia al figlio e allontanandosi per rispondere...da qui non sento ciò che dice, meglio per lei che sia Luisa davvero...
<<Poi vedemo se è Luisa...quanto me sta sul cazzo questo...>> bisbiglia Bes tra sé e sé
<<Dillo a me...>> penso ad alta voce
<<Eh?>> chiede subito lui, drizzando le antenne
<<Che?>> faccio finta di niente
<<Perché te sta sul cazzo? Non è amico tuo? Anzi...visto che lo conosci, digli di darsi una calmata...che nun me piace...e vedi di controllarlo...pure te!>> sissignore...altro?
<<Non è amico mio...>> ammetto stizzito
<<Ma io pensavo che...>>
<<No!>> lo interrompo alzando un po' il tono, poi sospiro e mi rendo conto che sto esagerando...esagero sempre quando ce sta lui di mezzo, dopotutto Bes non sa come stanno le cose <<Scusa...>> gli dico sincero <<non è un mio amico...una volta eravamo amici...molto amici...>>
<<E poi?>> domanda curioso
<<E poi lui è uno dei motivi per i quali è finita tra me e tua madre...>> lo vedo sbarrare gli occhi, incredulo...mi fa un gesto muovendo leggermente la testa, come per chiedermi ulteriori spiegazioni <<era innamorato della mia ex...e non perdeva occasione per propinarmela, specie per servizi fotografici...>> spiego
<<No...me sa che non ho capito...che c'entra mamma con la tua ex? E perché questo Carlo te la voleva affibbià a te se ne era innamorato lui...>>
<<Quando...ehm...>> che gli devo dire? Cosa posso dirgli e cosa no? <<Quando io e tua madre ci siamo conosciuti nel talent io...io ero fidanzato...e anche lei...una volta uscito io...io non me la sono sentita di lasciare la mia ragazza, tua madre era già famosa ed io volevo riuscire da solo...non perché ero il fidanzato di...>>
<<Me pare giusto...ma non capisco...>>
<<Non sono riuscito però a starle lontano per molto tempo...ci siamo fatti del male...ripicche...tante...ma tornavamo sempre ad essere noi...>> mi blocco per il magone che mi si è formato in gola a ricordare quel periodo... <<però, non potendo dire nulla a nessuno c'erano sempre delle incomprensioni...dei litigi...e quella che nel frattempo era diventata la mia ex non disdegnava mai di imporci la sua presenza...anche solo con un like sui social, o con un messaggio inviato a me...e questo ovviamente portava a discussioni tra me e tua madre...>>
<<Eh ma Carlo che c'entra?>>
<<Carlo...Carlo era innamorato della mia ex...e faceva di tutto per accontentarla. Mi chiamava per fare servizi fotografici e la protagonista femminile era sempre lei...sperava in qualche mio ripensamento...>> mi viene il nervoso solo a pensarci...
<<Scusa Brì ma te sei sicuro de 'sta cosa?>>
<<In che senso?>>
<<Questo era innamorato della ex tua e te la buttava tra le braccia...nun me pare tanto sensato...>> risponde...in effetti molto sensato non è, ma che ce posso fa?
<<Eh...evidentemente era così soggiogato da lei che pur de vedella contenta faceva così...>>
<<Sarà...ma a me, me pare strano...>> testa dura che non è altro
<<Di che parlate?>> Emma è appena tornata a tavola...lunga 'sta telefonata Mì...deve averci visti bisbigliare fitto fitto
<<Del campionato...>> la rapidità con cui questo trova la scusa perfetta ogni volta, mi sorprende
<<E che c'è da bisbigliare...? Di solito urlate come trogloditi...>> chiede confusa mentre si versa un po' di birra
<<Nun te volevamo far fare brutte figure con Luisa...perché era Luisa vero?>> la pungola...ma questo è peggio de me!
<<Bes!>> lo ammonisce sua madre, prima di addentare un pezzo di pizza.
Sono nella solita camera degli ospiti...guardo l'ora...l'una e mezza, Bes dormiva già prima, ora sarà praticamente in coma...mi alzo quatto quatto, guardandomi intorno e mi avvio su per le scale...apro piano la porta della camera di Emma e mi intrufolo dentro, avvicinandomi al letto...mo te faccio vedè che se prova a esse svegliati de notte all'improvviso, come hai fatto te con me ieri...scosto leggermente il piumone, intenzionato a svegliarla
<<Pensavo non venissi più!>> oddio che colpo! Faccio un salto all'indietro, portandomi una mano al petto...questi continui attentati alla mia salute nun vanno mica bene... <<Ti ho spaventato?>> nooo, e come te viene de pensà 'na cosa simile!?
<<Credevo dormissi...>> spiego, per non fare la figura del cagasotto
<<Ti aspettavo...>> ammette lei maliziosa...ah beh...se la metti così...alzo le coperte e mi stendo accanto a lei, tirandomela addosso...ride piano ed io mi sento bene...
<<Sai quella cosa urgentissima di prima?>> fa si con la testa <<Me sa che me la devi spiegà meglio!>> affermo prima di tuffarmi sulle sue labbra e sistemarmela meglio addosso...
Le nove di domenica mattina...mi rigiro nel letto, non ancora intenzionato ad alzarmi...certo se fossi con Emma saprei come ingannare il tempo, ma stanotte...o meglio, stamattina all'alba, ho preferito tornare qui...sempre il solito terrore che Bes ci scopra, al solo pensiero mi si blocca il respiro...prima o poi dovrò alzarmi...non sento alcun rumore anche se mi fa strano che lei non sia ancora in piedi...mi sembra un'eternità che me so' svegliato e invece, guardando di nuovo l'ora sul cellulare, noto che sono passati appena cinque minuti. Non faccio in tempo a poggiare il telefono sul comodino che prende a squillare...Ginevra
<<Ginny!>> rispondo con ancora la bocca impastata
<<Il mio nipotino come sta?>> niente, non je la può fare a pensarlo come il figlio di Emma e stop
<<Buongiorno anche a te sorellina!>> faccio il risentito
<<Si...si...buongiorno...allora mio nipote?>>
<<Bes>> sottolineo
<<Veramente Mattia!>> mi corregge
<<Mattia!>> sospiro sdegnato <<Sta esattamente come stava ieri sera quando mi hai chiamato che si era appena addormentato, come stava nel pomeriggio, come stava poco dopo pranzo...e poco prima...>>
<<Mi stai dicendo che sono pesante?>> mi interrompe...noooo, che saranno mai circa venticinque chiamate al giorno!
<<Ginè!>>
<<Senti io già mi sento in colpa per non essere riuscita a tornare, potrò almeno chiamare per avere notizie su mio nipote?>>
<<Chiamare per avere notizie? Manco l'ansa ha tutti 'sti aggiornamenti!>>
<<Stiamo parlando del mio unico nipote...per ora...>>
<<Ginevra non iniziare ogni volta con questa storia per favore...>> mi spazientisco
<<Oh andiamo Mattì! Sei l'unico rincojonito che non capisce una mazza! Solo te puoi pensà che Emma ti abbia tradito...>>
<<Te vorrei ricordà che ce potrebbe essere una prova di questo presunto tradimento...e anche piuttosto evidente, visto che se tratta de uno alto più o meno come me!>>
<<Con il tuo stesso colore d'occhi, lo stesso modo di fare strafottente, la stessa gelosia per lei...t'avrà tradito col tuo sosia!>> sbuffo...ma si può avere questa conversazione alle nove di domenica!?
<<Vabbè...comunque ancora non ci siamo alzati, quindi ti manderò un messaggio dopo per il bollettino medico mattutino!>> la avviso
<<Non starai mica nel letto con Emma?>> chiede scandalizzata
<<NO!>> esclamo <<Sono nella camera degli ospiti, da solo...>>
<<Farò finta di credere che tu ci sia rimasto per tutta la notte...comunque non vi permettete di abbassare la guardia, al mio Mattiuccio bisogna dirlo con calma e consapevolezza...quindi nun ve fate sgamà...>> Mattiuccio? Se te sente quello te fa emigrà al Polo Nord altro che corso all'estero!
<<Glielo diremo quando sarà il momento...senza strategie...>>
<<E lui quando sarà il momento vi ucciderà...ma dettagli...>> in effetti... <<Comunque non dimenticarti di farmi sapere...poi ci sentiamo più tardi...>> non avevo dubbi su questo
<<Vabbè...ci sentiamo...>>
<<E ci vedremo prestissimo!>> e chiude...prestissimo? Già è finito il corso? Noooo fatele fa delle ore extra, uno stage...qualunque cosa, ma tenetela lontana da qua!
Sbuffo. Ancora. Mi ero ripromesso di non fissarmi con la paternità di Mattia...di far passare questo periodo particolare senza pensarci troppo, ma la verità è che il tarlo è sempre lì ad occuparmi la mente...inutile cercare di relegarlo in un angolino, non è di certo una cosa semplice...come non sarà semplice accettare la verità, qualunque essa sia. Mi alzo dirigendomi verso la cucina, stropicciandomi il viso con le mani...mia sorella ha una capacità di farmi riflettere sulle situazioni al di fuori del comune, è per questo che alle volte evito di chiamarla...specie in questo periodo...vorrei solo godermi il presente, fare il possibile per far stare bene Emma e Bes, stare tutti insieme serenamente e lasciare tutte le preoccupazioni, le paranoie, i dubbi chiusi fuori dalla mia testa...è pur vero che questa situazione non può andare avanti ancora a lungo...dovrò sapere la verità prima o poi, lei dovrà darmi tutte le spiegazioni del caso e so già fin da ora che in entrambe le mie ipotesi non sarà semplice metabolizzare la novità ed andare avanti...forse è per questo che cerco di godermi questo periodo senza fissarmici troppo...so già che sarà inevitabile un distacco qualora scoprissi che mi ha mentito...in realtà già so che mi ha mentito, sia in un caso che nell'altro, e non riesco ad accettare questa cosa...ma scoprire la realtà sulla paternità di Bes porterà inevitabilmente ad una rottura...rottura che adesso non sono pronto ad affrontare...non posso e non voglio.
La vedo in piedi accanto alla porta-finestra del salone...ha appena portato alla bocca una tazza fumante che aveva tra le mani...the presumo...sembra pensierosa, anche se mi dà le spalle...ha la testa leggermente obliqua, un piede fisso a terra e l'altro incrociato sopra, il braccio poggiato al muro che delimita la finestra e guarda fuori...non riesco a vederle il viso ma sarà sicuramente assorta in chissà quale recondito pensiero. La abbraccio incrociando le mani sul suo ventre e lasciandole un bacio sul collo...sussulta, probabilmente non mi ha sentito arrivare, ma si rilassa subito tra le mie braccia e sposta la testa all'indietro poggiandosi su di me
<<A che pensi?>> le chiedo sottovoce
<<Niente di importante...>> mi risponde lei...so già che quando fa così non vuole parlarne, la stringo di più baciandole ripetutamente la guancia...poggia una mano sulle mie braccia e si accoccola meglio su di me, prima di girarsi e lasciarmi un bacio stampo
<<Ti preparo la colazione?>> mi chiede
<<Mmm...no, aspetto che si svegli Bes...>> la abbraccio...sento ancora il torpore del sonno...se fossimo stati a letto me la sarei coccolata finchè non saremmo stati del tutto svegli...
<<Devi andare in ufficio?>>
<<No...è domenica oggi!>> esclamo non capendo il perché di quella domanda
<<Non mi sembra che prima facesse differenza...>> insinua
<<Prima no...ora si...fa differenza>> le sorrido, baciandola di nuovo...si stacca sorridendo anche lei, prima di andare a poggiare la tazza nel lavello. Sentiamo un rumore nelle scale...io mi siedo a tavola, Emma rimane dov'è...
<<Dobbiamo stare più attenti...>> mi mima...eh, fosse semplice!
<<Buongiorno...>> biascica Bes distratto mentre si rigira tra le mani il tubetto di crema, ecco perché quel rumore...deve essergli caduto nelle scale...e meno male aggiungerei <<nessuno di voi due è venuto a mettermi la crema stamattina...vergognatevi!>> esclama indignato...mica c'eravamo accorti che ha smanie assolute de protagonismo, vè?
<<Amore...pensavamo dormissi...>> gli va vicino Emma, lasciandogli una carezza sul viso
<<Seh...seh...nessuno si preoccupa di un povero cucciolo a cui fa male la spalla...>> che melodrammatico...dovrebbe fa l'attore, la parte del poro cucciolo abbandonato je viene benissimo...ed Emma ovviamente ci casca
<<Ti fa male di nuovo?>> lui non risponde e si siede sul divano
<<Non fa niente...tanto stamattina vi siete dimenticati di me!>> continua...io rido sotto i baffi...che paraculo!
<<Dai...passami la crema che te la spalmo...>> Emma protrae la mano verso di lui che continua a fa il finto risentito...
<<Non so se sia il caso di perdonarvi...>>
<<Bes!>> lo riprende Emma, rifacendo lo stesso gesto con la mano per farsi passare quel tubetto...veniamo distratti dal suono del campanello...chi è alle dieci di domenica mattina?
<<Buongiornoooooooooo>>
<<Ciauuuuuuuu>> oddio no ve prego! Questo è un incubooo!
<<C'è anche zio Mattiiiiiiii>>
<<Lo saluto prima io!>>
<<No io! Spostati!>> qualcuno me salviiii! Bes ride sul divano senza farsi vedere...ah si?
<<Bambine perché non andate a dare i bacetti a Bessuccio che gli fa male la spalla?>> lo vedo sbarrare gli occhi...tiè, così te 'mpari!
<<Bessuccio! Ti fa tanto male la bua? Sofi andiamo a dargli i bacetti che gli passa!>>
<<Arrivooooo!>> ecco brave, andate andate!
<<Mattì>>
<<Oh Fù! Ciao Franci...>> mi guarda male... <<dai...famo pace?>>
<<Ma proprio no Bellegrandi!>> Emma ride
<<Guarda che dovrei esse io quello 'ncazzato...m'hai cacciato dal set!>>
<<E tu sei andato a piagnucolare dal cuginetto...>> me percula...ma perché ce l'hanno tutti con me?
<<Dai famo pace...>> che ruffiano che so'
<<Solo perché non ce la faccio a sentirmi le tue lamentele...>> ma grazie Franci...troppo buona!
<<Come mai qui?>> chiede Emma <<Devo tenervi le bambine?>> in effetti è strano che arrivino senza preavviso così...non sarà mica successo qualcosa...guardo Fulvio ma mi sembra tranquillo...
<<No...veramente volevamo rapire Bes!>> lo vedo guardare la zia in modo interrogativo <<Stiamo andando a fare un giro a Bracciano...ti va di venire? Così esci un po'...Abbiamo promesso alle bambine di portarle a pranzo al Mc sulla strada di ritorno...e poi torniamo...che dici?>>
<<Dai Bessuccio vieni con noiiii>> Sofia
<<Ti compriamo un Happy Meal anche a te!>> l'ingenuità dei bambini mi sorprende sempre...sorrido guardando Lara che cerca di convincere suo cugino con la promessa di un Happy Meal...Bes guarda sua madre che sembra non avere alcun problema a farlo andare con gli zii...
<<E va bene! Il tempo che mi vesto!>>
<<Siiiiiii!>> esclamano in coro le gemelle...che belline che sono!
Abbiamo appena richiuso l'uscio di casa dopo le mille raccomandazioni di Emma e i conseguenti sbuffi di Bes...ci sentiremo dopo pranzo per sapere se lo riaccompagnano loro o andiamo noi a prenderlo...questo significa che abbiamo qualche oretta per noi...ne avevo proprio bisogno e credo anche Emma...che mi guarda maliziosa mordendosi un labbro
<<E così siamo da soli...>> dice sottovoce
<<Così pare...Bes ha detto che non dobbiamo litigare...>>
<<Già...dovremmo ubbidire...>>
<<Mmm mmm...>> la trascino con me verso il tavolo...mi siedo a capotavola incastrandola in piedi tra le mie gambe...il suo sedere che tocca il bordo della superficie legnosa...
<<Non hai neanche più fatto colazione...>> dice intrecciando le mani dietro la mia testa che è all'altezza del suo seno...giocando con le dita sulla mia nuca
<<Possiamo sempre rimediare...>> rispondo languido...mi guarda stupita, le abbasso i pantaloni di tuta che indossa insieme agli slip mentre lei continua a fissarmi confusa...muove i piedi per sfilarseli e spostarli più in là sul pavimento...infilo le mani sotto la sua felpa tastandole il seno con poca grazia...averla per due notti di seguito non mi ha soddisfatto quasi per nulla...attenti ad ogni rumore, a non crearne noi stessi...ora invece possiamo rilassarci facendo come ci pare...mi alzo un attimo in piedi...il tempo di prenderla in braccio per sederla sulla superficie di legno e, finalmente, baciarla...la mia lingua invade la sua bocca innescando una lotta con la sua...si stringe di più a me che sono ancora vestito, cercando di sciogliere il laccetto che tiene su la mia tuta...le allontano le mani facendo di no con la testa...insiste, quindi prendo le sue mani tra le mie, bloccandogliele. La stendo sul tavolo...sedendomi di nuovo...le poggio i piedi sul legno avvicinandomela per i fianchi...cerca di alzarsi, intuendo le mie intenzioni, ma le poggio una mano sulla pancia, accarezzandola leggermente sotto la felpa prima di fiondarmi con la bocca sulla parte più intima di lei provocandole un gemito piuttosto rumoroso. Sorrido sulla sua pelle...una mano sul suo fianco, leggera, l'altra a stuzzicarla...le lascio baci appena accennati alternati a morsetti dolci...
<<Mattiii...>> sospira lei, col fiato spezzato
<<Shhh...>> le rispondo dolce prima di succhiare quel punto così delicato...si contorce leggermente
<<Ah...ah...oddio lì...così...>> geme aumentando la mia eccitazione...il tessuto della tuta deformato dal mio membro che prende vigore solo a sentirla gemere il mio nome...mi muovo sulla sedia...comincio ad avvertire il fastidio del tessuto dei boxer che mi comprime...la mia lingua continua a muoversi sulla sua intimità...le mie dita che si aggiungono accarezzandola, prima di penetrarla...alza il bacino
<<Ahhhh Matti...più veloce ti prego...>> si inarca ancora...in balia del piacere che le sto provocando...si aggrappa con le mani ai lati del tavolo...muovendo la testa a destra e sinistra per gli spasmi che le mie dita e la mia lingua le provocano... <<Mattiiii...>> alza la voce, implorandomi...mi alzo dalla sedia e mi abbasso tuta e boxer, senza togliermeli del tutto, un po' impacciato dall'uso di una sola mano...le dita dell'altra ancora in lei...mi abbasso a lasciarle un altro bacio su quel punto diventato estremamente sensibile...lei urla il mio nome...ancora...prendo il mio membro con la mano libera, esercitando su esso un veloce su e giù prima di togliere le dita da lei e penetrarla...apre la bocca come se le mancasse l'aria, spingendo il suo bacino sul mio...annaspa...spingo in lei, incapace di restare ancora immobile...
<<Oddio...oddio...mmm...>> tenta di respirare, ma i gemiti glielo impediscono <<Matti...ti prego...>> si spinge verso di me, venendomi incontro...incapace di razionalizzare su cosa fare...cerca un appiglio sul tavolo...appiglio che non trova vista la superficie scivolosa... toglie i piedi dal tavolo poggiando i talloni sul mio fondoschiena...cerca di alzare il busto, ma i gomiti non la reggono...sta sfogando tutta l'eccitazione repressa in queste due notti di amore ...avere rapporti silenziosi e contenuti non fa di certo per noi...le poggio le mani sui fianchi per aiutarmi...si aggrappa alle mia braccia ed in poco raggiungiamo l'apice insieme
<<Oddio!>> esclama stremata prima di stendersi di nuovo...recupera fiato, alza il busto...e mi abbraccia...sono ancora in lei, la prendo in braccio e mi siedo poggiandomi allo schienale della sedia...si accoccola su di me baciandomi il collo...i respiri ancora non del tutto regolari...passa alle labbra...finge di baciarmi, invece devia e passa all'altro lato del collo...succhia il lobo dell'orecchio e mi bacia di nuovo poco più sotto...sospiro...le prendo il viso tra le mani ed immediatamente le mie labbra  raggiungono le sue in un groviglio senza vincitori...il bacio sempre più passionale associato alle sue contrazioni intime fa sì che riprenda di nuovo vigore tra le sue pieghe calde...si dondola su di me trattenendo il fiato...fino a velocizzare i suoi movimenti ed amarci di nuovo...
<<Abbiamo bisogno di una doccia...>> mugugna sul mio collo
<<Mm mm...>> rispondo rilassato, stendendola meglio su di me. Prima di giocarci completamente la mia schiena e le sue gambe per fare i pischelli sulla sedia, mi sono alzato con lei in braccio e ci siamo spostati sul divano, decisamente più comodo, che ha visto esplodere il nostro piacere per la seconda volta. Ora lei è ancora stesa su di me, le gambe intrecciate, la sua mano che si muove lieve tra i miei capelli, le mie braccia incrociate alla base della sua schiena...intenti a rilassarci nel tipico spossamento dovuto al nostro sport preferito.
Sento Emma baciarmi la guancia...lunghi bacetti a stampo sparsi qua e là...devo essermi addormentato, lei si è spostata più di lato ed abbiamo un piumino leggero bianco a coprirci...
<<Che ore sono?>> chiedo sbadigliando
<<È l'una passata...>> continua a lasciarmi baci, la cingo con un braccio tirandola più a me e lasciandole un bacio tra i capelli... <<cucino qualcosa...>>
<<Nooo...>> affermo capriccioso come un bambino <<stai qua con me...>>
<<Dai...>> mi bacia il collo <<vai a farti una doccia, io preparo...>> la doccia? Da solo? Quando potrei stare qui sul divano con te...nahh! Mi giro su un fianco, portandola poi sotto di me...ci manca solo una caduta dal divano!
<<Facciamola insieme la doccia!>>
<<Si così saremo ancora lì sotto quando tornerà Bes!>> ridacchia...effettivamente il rischio c'è
<<Ha chiamato?>>> mi interesso
<<Mi ha mandato un messaggio con la foto del lago...hanno deciso di pranzare lì...le gemelle si sono innamorate di un ristorante con la terrazza sulla spiaggia ed hanno rinunciato all'Happy Meal...>> mi spiega tamburellando con le dita sulla mia spalla
<<Non sarà troppo freddo per Bes?>> mi preoccupo
<<Ma nooo...sarà riscaldata sicuramente...e poi è di certo più tranquilla del trambusto che c'è la domenica al Mc...>> questo pure è vero...il suo cellulare che squilla di nuovo, Bes le ha mandato una foto del ristorante...la terrazza è chiusa e ci sono funghi riscaldanti a dare maggior calore l'ambiente...sono appena arrivati e le bambine stanno cercando di capire cosa vogliono da mangiare su quel menù complicato...porelli ahahah, risponde augurandogli buon appetito e posa di nuovo il telefono a terra ai piedi del divano...si rimette nella posizione di prima...infilando la testa nel mio collo. È qualche minuto che siamo così, solo ad ascoltare i nostri respiri ed accarezzare impercettibilmente i nostri corpi con la punta delle dita...all'improvviso poggia la bocca leggermente aperta su un lembo di pelle poco distante dall'orecchio, succhiando e passandoci la lingua...mi muovo col corpo, come a volermi mettere più comodo e la stringo a me... 
<<Non dovevamo fare una doccia?>> sussurro, poggiando la testa sulla sua e stringendola in una morsa delicata tra il mio collo e la mia spalla
<<Mmm...>> mugugna lei cercando di liberarsi per continuare quel succhiotto indisturbata...mi alzo con lei in braccio, scostando il piumino ed evitando i nostri vestiti sul pavimento...lei fa finta di ribellarsi mentre la porto nel bagno a piano terra, apro l'acqua e sotto lo scroscio caldo che appanna i vetri torniamo ad essere noi.
Siamo sul letto in camera sua, sono le cinque del pomeriggio, dopo la doccia abbiamo mangiato dei toast e ci siamo messi a letto a coccolarci finchè è sopraggiunto il sonno...ed ora Emma è a telefono con Francesca che è appena tornata a casa sua con gli altri...
<<Si Franci il tempo di prepararci ed arriviamo...>> sta dicendo <<no tranquilla, nessun danno...>> rido <<ok a presto...e grazie!>> chiude la chiamata
<<Che succede?>> chiedo assonnato prendendola dai fianchi e facendola stendere di nuovo accanto a me...si puntella sui gomiti baciandomi a stampo
<<Era Franci...>> ma va? <<Dice che sono stati benissimo, si sono divertiti...e che ha pensato di portarsi Bes per lasciarci un po' di tempo per noi vista la settimana stressante appena passata...>> carino da parte sua <<e che ci aspetta a casa sua perché Luca le ha appena consegnato il video del set fotografico>>
<<Video?>> chiedo confuso
<<Si! Se ne è occupata Luisa, in modo che potessimo usarlo per pubblicità o per prendere qualche foto inedita da backstage da inserire nel disco>>
<<Capisco...>>
<<Che faccio vado da sola?>> domanda
<<Che? E perché mai?>> non capisco
<<Hai richiuso gli occhi...non mi hai detto nulla...se non ti va capis...>>
<<Shhh...>> replico portandomi sopra di lei e baciandola come si deve <<devo solo trovare la forza di alzarmi da qua anziché farti mia di nuovo...>> le bacio il collo <<ancora...>> bacio <<ancora...>> sussurro al suo orecchio <<e ancora...>> la guardo negli occhi. Deglutisce visibilmente prima di intrappolare, dolce, il mio labbro inferiore tra i denti...ci baciamo, ancora, incapaci di stare lontani essendo così vicini...finchè lei si stacca ricordandoci che dobbiamo andare.
In casa di Francesca c'è un silenzio tombale, le gemelle appena tornate hanno fatto la doccia e si sono addormentate sul divano...nessuno osa fiatare più del dovuto per paura di svegliarle...Bes è sulla poltrona che fa zapping alla Tv, tranquillo come se si trovasse a casa sua...
<<Siete stati tutti e due a casa?>> chiede improvvisamente...Emma finge un colpo di tosse per prendere tempo
<<Si si...>> rispondo io cercando di mostrare indifferenza
<<E siete ancora vivi?>> domanda sconvolto...ehm...siamo stati molto molto vivi...no, dirgli così nun me pare er caso
<<Certo! Io avevo delle scartoffie da sistemare, poi abbiamo pranzato e ci siamo visti un film...>> mento...
<<Ah! Meno male va...so' contento che andate d'accordo!>> sorride...oh Bes andiamo mooolto d'accordo
<<Bene! Vediamo questo backstage?>> ci interrompe Francesca per stemperare il momento
<<Prendo qualcosa da bere?>> domanda Fulvio ricevendo il dissenso di tutti. La moglie inserisce un dvd nel lettore e sullo schermo appaiono le immagini del video fin dall'arrivo ad Ostia. Non so quanto tempo sia passato, so solo che ad ogni fotogramma che avanza mi va più sangue alla testa...quel vestito non mi piace per niente, o meglio lei è sempre bellissima, ma che la guardino tutti mi dà fastidio in modo assurdo. Carlo poi non perde occasione per fissarla...ce manca che je scende la bava...ma che fa? Le aggiusta il vestito sulla coscia, le sposta una ciocca di capelli
<<Ah mà! Ma che ce sta a provà questo?>> esordisce Bes nel bel mezzo del video <<L'avevo detto io che non mi convinceva...>> aggiunge sottovoce, ma riesco comunque a sentirlo visto che sono poggiato al bracciolo della poltrona dove si trova lui.
<<Ma smettila!>> ride lei
<<No no ma smettila te de fa la svampita!>> lo guarda male, continuando poi a vedere il video. Carlo che ride con lei e le lascia una carezza...ma vaffanculo! Stringo i pugni, il respiro si fa pesante, il battito del cuore accelera, lo stomaco si chiude...tutto insieme. Questo je ha mannato i girasoli a casa, dice che non sono l'unico che la conosce bene, la viene a prenne cor van, guardano foto sul cellulare con lui tutto premuroso per il freddo, sbianca quanno me chiama amore...mo questo...che cojone so' stato! Era innamorato de lei, non de quell'altra! Lo è sempre stato! È per questo che ha fatto quel casino anni fa per dividerci...altro che la mia ex...ha sempre voluto lei! Sempre e solo lei! Ma mo famo i conti, eccome se li famo...faccio finta di prendere il cellulare dalla tasca, non che me freghi più de tanto de giustificamme...
<<Scusate, ho un impegno urgente...Emma ci sentiamo dopo!>> e suona più come una minaccia che come un semplice appuntamento a più tardi...al resto delle persone presenti è passato tutto inosservato, lei mi guarda sovrappensiero come se stesse cercando di captare cosa possa avermi infastidito...a Fulvio però nun passa inosservato proprio 'n cazzo!
<<Mattì fermate!>>
<<Cor cazzo!>> rispondo mentre apro la macchina col telecomando
<<Do' vuoi annà?>>
<<Secondo te?>> domando retorico
<<Mattì fermate...nun me pare er caso...>>
<<No, è proprio er caso invece...te rendi conto?! È innamorato di lei, lo è sempre stato...non voleva l'altra, voleva lei>> spiego mentre vedo mio cugino assumere un'aria consapevole <<Fù! Te rendi conto? Voleva Emma!>> lo scuoto, ma che ha?
<<Lo so!>> dice semplicemente...lo sa?
<<Che vordì lo so?>> mica capisco
<<Entriamo dentro dai...>> me fa lui...ma nun ce penso proprio!
<<No, no...io devo andare a dirjelo 'n faccia quanto me fa schifo!>> e magari du schiaffi nun je li leva nessuno...
<<Mattì, lascia perde dai...andiamo dentro>>
<<Ma vacce te...>> esclamo mentre salgo in macchina e metto in moto...lo vedo aprire lo sportello del passeggero e fiondarsi dentro prima che io parta, estrae il cellulare e manda un messaggio...credo a Francesca... <<me vuoi spiegà?>> sospira, prima di iniziare a raccontarmi una storia di anni fa
Non capivo il comportamento di Carlo, insomma era innamorato della ex di un suo amico...certo non era una cosa fantastica, ma mio cugino non ci teneva in modo particolare a questa ragazza ed ero sicuro che se avessero parlato l'avrebbero risolta, e magari poi ci avrebbero anche bevuto una cosa su. Carlo era sempre con noi, in giro per l'Italia, in quasi tutti gli instore, lo conoscevamo da anni, c'eravamo sempre detti tutto...specie lui e Mattia...non potevano di certo rovinare quell'amicizia per una cosa così. Quindi decisi, per il bene di tutti, che sarebbe stato il caso di andare a parlare col nostro caro fotografo, visto che mio cugino non voleva neanche sentirlo nominare e guai a chiedergli qualcosa su questa storia. Gli avevo mandato un messaggio e ci eravamo dati appuntamento al solito bar, Mattia era a fare un dj-set a cui erano andati Nane e James, ed io con la scusa di aver da fare ero rimasto a Roma. Volevo vederci chiaro in quella storia, e se da uno dei due non avevo saputo niente, l'altro avrebbe dovuto darmi uno straccio di spiegazione. Entrai nel bar vedendolo già seduto ad aspettarmi, mi fece un cenno con la mano e mi avvicinai al tavolo, sedendomi. Ordinammo due birre, e delle pizzette, per non smentire la nostra fama di salutisti incalliti, e appena arrivò l'ordinazione decisi di rompere il ghiaccio in modo molto diretto...
<<Cà, nun me pare er caso de perdesse in convenevoli...che è successo?>> lui aveva sospirato pesantemente, prima di chiedermi qualcosa che mi fece puzzare ancor di più tutta quella faccenda
<<Fù, io a quarcuno 'o devo dì...però me devi promette che nun ne fai parola co' nessuno...specie co' Mattia...>>
<<Te rendi conto de che me stai a chiede?>> gli avevo domandato, davanti a quella promessa folle che voleva facessi
<<Si, lo so...ma è importante...>>
<<Me vuoi spiegà che è successo?>>
<<Io...io non...>> e aveva sbuffato, non sapendo probabilmente come iniziare quella conversazione
<<Senti...>> avevo provato ad intavolare una sorta di discorso <<io ho capito che te sei innamorato della ex de mi' cugino...ma nun me pare er...>>
<<No, no...>> mi aveva interrotto...no no che? <<io non sono innamorato de lei...>>
<<Vabbè 'na sorta de infatuazione...>> avevo asserito, cercando di spiegare cosa intendessi
<<T'ho detto de no...non sono infatuato, tantomeno innamorato...non de lei almeno...>> aveva confessato rosso d'imbarazzo
<<Come non de lei...che vordì?>> avevo chiesto, mentre nella mia testa iniziava a prendere forma un'idea che non mi piaceva per nulla, e che a Mattia non sarebbe mai andata giù...neanche se si trattava di Carlo, specie se si trattava di Carlo
<<Te pare che se fossi innamorato de lei, avrei fatto quel casino col servizio fotografico? Pe' fa che? Pe' falla tornà da lui? E te pare innamorato uno così?>> in effetti no, era il punto che non mi tornava di tutto il discorso
<<Quindi...>> niente, non riuscivo neanche a pensarlo, figuramose a dirlo
<<È Emma la persona di cui mi sono innamorato!>> aveva buttato fuori tutto d'un fiato, quasi come se fosse l'unico modo per ammetterlo, poi aveva abbassato la testa e trattenuto il respiro aspettandosi una mia sfuriata che però non avvenne. Mi ero praticamente paralizzato sulla sedia, non riuscivo a formulare un pensiero degno di essere chiamato tale...di Emma? E chi glielo avrebbe spiegato a quell'altro? Io no de certo! <<Capisci perché ti ho detto che deve rimanere tra me e te?>> aveva continuato, visto che io neanche riuscivo a guardarlo...avevo annuito con la testa, scioccato da quella confessione...poi, come se qualcuno mi avesse improvvisamente tirato una secchiata d'acqua gelata, mi ero ridestato e l'avevo guardato con un'espressione a dir poco arcigna
<<MA TU TE RENDI CONTO...>> stavo dicendo, prima di constatare che si erano girati tutti verso di noi e che forse sarebbe stato meglio abbassare i toni, se non volevo che l'indomani tutto il quartiere sapesse di quella discussione e, soprattutto, del suo contenuto <<tu te rendi conto de che cazzo stai a dì?>>
<<Lo so Fù, lo so, ma che ce posso fa...è successo...>>
<<Eh già, è successo...certo...che fa se mo quello minimo te fa fori! Succede...ma che cazzo dici Cà?>>
<<Senti Fù, io non sono partito con "innamoramose de Emma Marrone, che ha una tresca con l'amico mio">>
<<Ce mancherebbe pure!>> tresca...quei due facevano casini su casini, ma non avevo visto mai nessuno amarsi così...
<<È capitato, credimi...ho provato a reprimere questo sentimento, a far finta de nulla...ma nun ce riesco, io...io non so che me prende, ma farei di tutto per stare con lei...>>
<<Sentimento, innamorato, farei di tutto? Ma te sei fuori? Tu l'unica cosa che devi fa è far finta de nulla...>>
<<Tanto con Mattia ho litigato a morte...>> je dispiaceva un sacco, e si vedeva, ma come poteva pretendere di risolvere le cose? Avrebbe dovuto mentirgli, perché se gli avesse detto la verità, non ci sarebbe stato più nessun rapporto da ricucire, perché si sarebbe trovato cadavere sul fondo del Tevere...a voler essere buoni...
<<E nun ce sta modo de risolverla...credime! Che je vuoi dì? Che sei innamorato de Emma?>>
<<No...infatti...no...meglio che lasciamo le cose come stanno...>>
<<Ecco!>> avevo acconsentito <<lassa perde...lassa perde lui e soprattutto Emma...>>
<<Fù...de 'sta discussione...>>
<<Nessuno saprà nulla>> e mi alzai, lasciando quel bar con delle risposte che avrei preferito non avere!
<<Ecco perché eri così strano dopo quella sera!>> ora capisco...ora che mi ha raccontato il contenuto di quella conversazione comprendo appieno la sua stranezza nei giorni successivi
<<Beh nun m'aveva mica detto che se annava a fa un weekend alle terme!>> borbotta <<Me dispiace se non te l'ho detto ma nun me sembrava er caso...>>
<<Tanto non è servito a niente lo stesso...eccoci!>> scendo dall'auto subito dopo aver parcheggiato davanti a quella che una volta era casa sua...credo che sia venuto a stare qui per questi giorni che sarà in Italia, infatti ci sono un paio di finestre illuminate...Fulvio mi affianca subito
<<Mattì...ripensaci...che credi di risolve dopo anni?>> non lo so che credo di risolvere, so solo che devo sfogare la mia rabbia con qualcuno e lui al momento è la persona più adatta per farlo...mi ha mentito anni fa, ha continuato a farlo in questi giorni, ce prova con Emma...non serve altro...anzi ha già superato il limite da un pezzo per quel che mi riguarda. Suono alla porta in modo convulso...lo sguardo fiero e minaccioso, pronto ad aggredirlo appena mi aprirà...la porta si apre ma non vedo nessuno...ma che? Abbasso lo sguardo e un nano di neanche un metro mi guarda con gli occhietti vispi e curiosi
<<Pietro quante volte ti devo dire che qui non devi aprire appena senti suonare il campanel...Ah!>> Carlo, arriva di corsa appena sente il rumore della porta che si apre, ma si blocca vedendo noi due sull'uscio
<<Li conosci questi signoli papà?>> papà?
<<Ehm...si...volete...volete entrare?>> mio cugino mi dà una gomitata sul fianco...sono rimasto fermo a questo bambino di colore che chiama Carlo papà...mi ridesto ed entro senza aggiungere una parola.
Siamo qui da quasi mezz'ora, Carlo ci ha raccontato le novità di questi anni...la più importante è tra noi, seduto sul tappeto che gioca con un trenino...non ci posso credere che abbia un figlio...
<<Pietro perché non vai di sopra a prendere le costruzioni? Gli facciamo vedere che bella pista sai costruire!>> dice Carlo rivolto al...al figlio...mi fa ancora strano...è evidente che voglia parlarci di qualcosa e non vuole che lui senta
<<Shi!>> afferma il bambino che poggia le manine a terra e si alza barcollando...sorrido intenerito...
<<Come mai qui?>> domanda tranquillo <<Non è certo una visita di cortesia...>>
<<In effetti no...>> confermo <<ho visto il video del set...quello di Luisa...>> annuisce <<e ci sono atteggiamenti che non mi piacciono per nulla...e sono arrivato ad una conclusione, conclusione che Fulvio mi ha confermato!>> guarda mio cugino che gli fa un cenno d'intesa con la testa
<<Mattia senti...io...>>
<<Non mi piace!>> lo interrompo, perentorio, senza fargli neanche notare che non deve chiamarmi così <<Non mi piace il tuo comportamento con lei...non mi piace il tuo modo di porti nei suoi confronti...non mi piace che tu provi qualcosa per lei...>>
<<Provavo...>> mi corregge lui
<<A me nun me pare...>>
<<Si, ero innamorato di Emma...credevo che tu non la meritassi...l'hai fatta soffrire...tanto...pensavo di poterle offrire un futuro migliore di sotterfugi e vite nascoste. Vi ho ostacolato. Ma era anni fa! Mi è passata nel frattempo...ho avuto altre storie...ho un figlio con un'altra donna...>> e forse anche lei ce l'ha con un altro uomo...o con me...oh non è proprio il momento di pensarci! <<Mattia, non rifarei ciò che ho fatto...e non c'è giorno in cui non mi penta di aver buttato all'aria la nostra amicizia...lasciami dimostrare che è così...che...>>
<<No Carlo! Tu devi starle lontano...quanto più lontano è possibile...>> mi alzo, intenzionato ad andar via...qualunque cosa dicesse non riuscirebbe a farmi cambiare idea, lo so bene...e lo sa bene anche lui che mi accompagna verso la porta in silenzio...
<<Non volete vedele la pista?>> ci chiede suo figlio ai piedi delle scale con in mano un sacchetto che credo contenga le costruzioni
<<La prossima volta piccolo, ok?>> gli sorrido
<<Ok...>> conferma sconsolato prima di andare verso il salone.
In macchina nessuno dei due dice una parola...ero andato lì per un motivo ben diverso dal prenderci un liquore in soggiorno seduti come vecchi amici
<<Ha un figlio...>> rompo il silenzio, ancora incredulo per quella scoperta
<<Già...l'avevo capito dalla foto...>>
<<Che foto?>> ma perché questo sa sempre qualcosa che io non so?
<<Quella che ha postato Carlo...>>
<<Tu segui Carlo?>>
<<No! Ma i nemici bisogna tenerli d'occhio!>> una volta mica era così saccente questo
<<E che ci facevi sul suo profilo?>>
<<Francesca ha piacciato la foto...c'era Emma con Pietro, e Francesca l'ha piacciata...io la controllo mia moglie sa! Tu non li hai visti i tag di Emma?>> insinua...veramente ultimamente no...de solito controllo sempre, ma in questi giorni non ci ho pensato...non gli rispondo, irritato per la mia mancanza e la sua saccenza, mentre il cojone al mio fianco ride! Che nervi!
Appena rientrati a casa di Fulvio mi scontro con lo sguardo truce di Emma, sicuramente ha intuito dove sono andato e non le è andata già questa mia uscita improvvisa...
<<Bes prendi il giubbotto, andiamo a casa!>> dice categorica, tanto che lui senza dire una parola infila l'indumento e va a dare un bacio alla zia <<Ciao Franci, ci sentiamo domani>> la saluta <<ciao Fù>> aggiunge abbracciandolo ed avviandosi fuori dopo un <<date un bacio alle gemelle da parte della zia!>> Bes la segue in religioso silenzio dopo aver salutato tutti, Franci mi guarda con un'espressione alla mosocazzitua. Ottimo!
<<Ragazzi vado...>> saluto e li raggiungo, sono entrambi in piedi accanto alla mia auto aspettando che io la apra col telecomando. Emma si fionda dentro appena lo faccio, Bes si accomoda dietro...metto in moto dopo essere salito anch'io, accendo l'aria calda e poi lo stereo...che lei spegne
<<Mbè?>> chiedo cercando di essere disinvolto, quando invece vorrei solo inveirle contro perché non si rende conto mai di un cazzo!
<<Ho mal di testa!>> dice inflessibile, Bes mi guarda attraverso lo specchietto retrovisore da cui lo sto guardando io... <<Vogliamo partire o hai intenzione di restare qui nel cortile?>> continua con lo stesso tono...non le rispondo ed esco dal cancello...lei guarda fuori dal finestrino...
<<Che ne dite se andassimo da qualche parte noi tre?>> propone Bes
<<Dove vuoi andare?>> rispondo io
<<Non lo so...così, per fare qualcosa insieme...>>
<<Sei stato fuori tutto il giorno, sarà meglio andare a casa prima che ti torni il dolore...>> si intromette lei
<<Ma non mi fa male la spalla!>> afferma lui
<<Non ancora!>> replica stizzita...quando fa così mi dà ai nervi!
<<Io nun te capisco...se può sapè qual è il problema?>> Bes si è stranito, e neanche poco per rispondere in questo modo a sua madre
<<Io non ho nessun problema...semmai è Briga ad averne uno...>> torno sempre ad essere Briga quando sta incazzata...e poi ve pare che il problema nun fossi io! Passiamo davanti al cancello di casa loro ma anziché posteggiare proseguo diritto... <<Dove stai andando?>> mi chiede vedendomi accelerare invece di fermarmi
<<Andiamo a cena fuori tutti e tre insieme...>> sorrido a Bes dallo specchietto e lui ricambia felice
<<E chi l'ha deciso?>> domanda imperterrita
<<Io!>> sorrido sornione mentre sento Bes trattenere una risatina
<<Io non ci vengo...>>
<<Non mi sembra che tu sia nella posizione di decidere qualcosa!>> affermo
<<E certo perché qui si fa di testa tua...come al solito, chissenefrega del pensiero degli altri, mai una volta che dimostrassi fiducia...>> fiducia? È ovvio che si riferisce al fatto che mi sono precipitato da Carlo senza sentire ragioni, senza neanche darle il tempo di provare a spiegarsi, ma è altrettanto ovvio che non possiamo affrontare ora questa discussione, quindi lascio cadere il discorso evitando di risponderle...lei mi guarda male, poi si volta a fissare il paesaggio che scorre accanto a noi...Bes sta scrivendo sul cellulare, presumibilmente con Elisa.
Dopo quasi un'ora parcheggio davanti al migliore ristorante di Frascati, un bel viaggetto, però Roma centro sarebbe stata piena di paparazzi pronti a rompere quel briciolo di tranquillità che stiamo man mano cercando di costruire...questo posto sui castelli invece riserva una certa familiarità...ci vengo da anni quando voglio scappare dal caos della metropoli, si respira un'aria cordiale e, soprattutto, si mangia benissimo. Ci accomodiamo ad un tavolo in fondo alla sala, leggermente in disparte, e ordiniamo l'antipasto della casa e, su richiesta di Bes, frittura mista di pesce per tutti. Appena ha poggiato il menù ha ricominciato con quel cellulare...però ora potrebbe posarlo! Insomma!
<<Bes ma Elisa non cena, non dorme...niente?>> gli chiedo convinto che il suo continuo digitare abbia come destinataria la pischella di cui è cotto
<<Non è Elisa...>> risponde...ah no? Sarà uno dei suoi amici, motivo in più per rispondere più tardi...buono questo bianco frizzante...ne verso un altro bicchiere ad Emma che mi fa segno con la mano quando le basta, e ne verso altro per me portandomi subito il bicchiere alle labbra prima che perda la giusta temperatura <<È Ginevra!>> continua dopo aver poggiato il telefono sul tavolo ed io quasi mi soffoco col vino... <<Oh! Tutto a posto?>> faccio si con la testa
<<Ginevra...mia...mia sorella?>> sono sgomento
<<Si...si...ci scriviamo sempre...>>
<<Come vi scrivete sempre?>> scrive a me settantamila volte e scrive anche a lui...ma questa non ci sta bene con la testa! Emma intanto rimane in silenzio, sembra un po' turbata da questa rivelazione ma forse è una mia impressione e lei in realtà è solamente arrabbiata ancora con me per prima
<<Si, tutti i giorni da quando è partita...mi chiede che faccio, come sto...si informa sempre da dopo l'incidente se ho male alla spalla...insomma come fanno le zie...>> come fanno le zie? Deglutisco...come le zie...Ma come mi è venuto di venire a cena! Come? Fortunatamente l'arrivo della frittura stempera un attimo l'atmosfera tesa <<Ho...ho detto qualcosa che non va prima? Cioè...te dà fastidio che mi sento con tua sorella?>> mi domanda Bes...in effetti non devo aver assunto una bella faccia quando mi ha fatto quella rivelazione...
<<Ma no...no tranquillo!>> gli sorrido facendogli un occhiolino
<<Io vado un attimo in bagno...>> si congeda Emma
<<È arrabbiata...nun sai che casino ha fatto prima da zia Franci!>> mi confida sottovoce, come se sua madre potesse sentirci
<<Davvero?>> annuisce, prendendo un altro sorso d'acqua
<<Sei andato da Carlo, vero?>> ammutisco! Ma come ha fatto? <<Non ce voleva tanto a capirlo!>> mi risponde leggendomi nel pensiero
<<Ecco...io...>>
<<Tranquillo...te capisco...capisco che te dia fastidio che quello che vi ha messo i bastoni tra le ruote ora faccia lo shooting del disco...secondo me hai fatto bene a dirgli due paroline...perché hai fatto solo questo, vè?>> chiede impanicato...sorrido...
<<Ha un figlio...un bimbo piccolo...di colore...tutto paffutello...>> gli rivelo...
<<Ah! Deve essere quello della foto con mamma...si, l'ho visto allora!>>
<<Che foto?>>
<<L'ha messa il fotografo...quel Carlo...su Instagram...>>
<<Ma perché te lo segui?>> domando sgomento
<<No! Ma controllo i like de mamma!>> si atteggia...Fulvio sa della foto perché controlla i like della moglie...questo lo sa perché controlla i like della madre...io, che me cojonano tutti perché so' troppo possessivo, non so un cazzo! Me pare giusto!
Stiamo uscendo dal locale, dopo aver mangiato all'inverosimile...cioè io e Bes abbiamo mangiato per un reggimento, mentre Emma si guardava intorno fingendo di non conoscerci ed essere capitata al nostro tavolo per puro caso
<<Sta piovendo...!>> esclama Bes appena mette piede fuori
<<Aspettatemi qui, vado a prendere la macchina...>> e così faccio, camminando velocemente sotto l'acqua fino a giungere al veicolo che poi accosto il più vicino possibile all'uscita del locale per evitare che si bagnino. Il viaggio di ritorno sembra, come sempre, più breve dell'andata ed in poco siamo a casa...la pioggia non è cessata un attimo, entro nel patio posteggiando quanto più prossimo al portoncino d'ingresso...non sono ancora scesi...
<<Beh allora ci vediamo domani mattina...>> esordisco, abbassando il volume della radio e rompendo il silenzio che si era creato
<<No, perché? Te ne vai?>> mi chiede Bes...e mi sembra inaspettatamente triste
<<Si...>> rispondo incerto <<non mi sembra il caso di stare qui giorno e notte...>> e non mi sembra il caso di affrontare un'altra discussione con tua madre 
<<Ma perché, c'hai da fa?>> insiste lui...Emma sta stranamente in silenzio, senza intromettersi
<<No, non c'ho da fa!>>
<<E allora resta, no! Mica ce vorrai lascià soli a me e mamma co' 'sto temporale?!>>
Niente...nun je la posso fa...me sento in colpa se me ne vado e li lascio soli, me sento in colpa se resto perché sicuramente succederà qualcosa con Emma e di conseguenza mentirò a Bes...non se ne esce da 'sta situazione <<Ma non so se è il caso di...>>
<<Dai, entriamo...prima che il temporale peggiori!>> dice Emma rivolto ad entrambi, aprendo lo sportello ed avviandosi ad aprire la porta
<<Pure mamma l'ha detto!>> mi prende in giro quest'altro con aria trionfante...entriamo, e che Dio me la mandi buona!

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