Non si può

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Ha cacciato me...vi rendete conto? Ho messo in moto l'auto e sono praticamente fuggito via...non è possibile neanche da pensare una cosa del genere. Ti sei tenuta dentro casa uno che non ti ama, che non ti rispetta e, cosa ancor più grave, non ha la minima considerazione di tuo figlio anzi, dopo aver sentito quella frase, mi sono convinto ancora di più che se non ci fosse per lui sarebbe meglio...come cazzo fai, come? Mi ha cacciato per evitare l'irreparabile...ma io avrei fatto solo che una cosa buona a toglierlo di mezzo...ma come se permette!! Non è mica morto...io nun ce posso pensà...un messaggio, se è lei giuro che la sfanculo...Bes. Fermo l'auto in un parcheggio che si è appena liberato, ogni tanto un po' de culo non guasta...sono a due minuti dalla Label ma non posso presentarmi lì così...sono un fascio di nervi, figurateve poi se ho la testa de capì qualcosa de quello che me deve dì Francesco. Ora la priorità è Bes, non è che è successo qualcosa? I peggiori pensieri si accavallano nella mia mente mentre una specie de orologio trasparente sul simbolo dell'app mi avverte che sta aggiornando...ora? Cioè ventiquattro ore in una giornata e questa si aggiorna ora? Ecco...è un audio...Emma...ma che?
"Lui può perché vuole bene a mio figlio...lo rispetta...e rispetta me come madre, prima di essere Emma Marrone la cantante famosa che ti fa fare bella figura con i tuoi colleghi...e poi smettila di dire che mio figlio fa i capricci perché tu non te lo puoi proprio permettere!!"
Non sento bene cosa risponde lui...ma sento benissimo le urla di Emma di risposta...praticamente Bes me sta mandando la litigata in diretta...bello de casa!
"TU NON SAI UN CAZZO DI LUI...NON SAI NIENTE...di quello che ha vissuto nella vita, delle sofferenze che ha patito per arrivare dov'è, dell'affetto che prova per mio figlio, di quello che ha fatto per lui...che tu non sarai in grado di fare nemmeno in un'altra vita...NO...TU... NON SAI UN CAZZO DI NIENTE E DI NESSUNO perché sei troppo occupato a rendere perfetta la tua vita di merda, per poter pensare a quella degli altri...per cui non ti azzardare mai più a chiamare Mattia un pallone gonfiato in questa che è la MIA CASA...in cui IO e MIO FIGLIO vivremo da oggi in poi senza la tua INUTILE PRESENZA, se non vuoi che sia io a far volare te e tutti i tuoi stracci dalla finestra!!!"
Gli mando le faccine di risposta...vabbè nun saranno propriamente indicate ma mica posso mandargli un audio dove esulto?! Mi sta chiamando...oddio c'ho l'ansia...
<<Pro – pronto?>> mazza però potrei avere almeno la voce ferma
<<Ohh...zitto che te faccio sentì>> mi dice lui bisbigliando...me fa senti che? Ma se po' sapè che ha intenzione de fa questo? Ma poi che sta a fa col braccio che lo deve tenè immobile!! Dopo una piccola diatriba perché aveva scambiato il mio "È tutto a posto" per "pollo arrosto"...si, si...nun me fate domande che questo ogni tanto se capisce solo lui...dicevo, dopo questo piccolo misunderstanding, sentiamo di nuovo Emma inveire contro quella che è la persona che più odio al mondo in questo momento
<<Mi dispiace deluderti Saverio, ma conosco Mattia meglio di chiunque altro al mondo...e sai perché ho chiamato lui appena ho ricevuto la chiamata dall'ospedale? Perché ero sicura che nessuno al mondo sarebbe mai stato in grado di sentire quello che stavo provando io in quel momento...di capire la mia angoscia...la mia voglia di morire...di spaccare qualsiasi cosa perché nessuno conosce così bene le mie sensazioni...nessuno tiene a mio figlio in questo modo...e nessuno potrà mai tenerci come lui! Buon proseguimento Saverio!>>
Buon proseguimento nel senso che ce lo semo tolti dalle palle? Potemo esultà?
<<Vai da lei...>> gli dico, consapevole che Emma sarà comunque a pezzi dopo una discussione del genere...niente da cui non possa riprendersi con un semplice sorriso di suo figlio, ma è meglio che non rimanga da sola. Col cuore più leggero arrivo finalmente alla Label. Francesco è nel suo ufficio ad aspettarmi, stando al messaggio che mi ha mandato poco fa...ma per arrivarci devo passare dalla reception e quindi da...
<<Brigaaaaaaa>> esatto, ma questa voce a papera è data dal raffreddore, vè? Niente, so' diventato intollerante a qualsiasi presenza femminile che non sia Emma <<come sta Bes?>>
<<Meglio Samà, meglio fortunatamente...>> tento di tagliare corto ma lei mi si avvicina...che vuole mo?
<<Briga ma, in confidenza, come mai sei sempre là? È un ragazzo come tutti qui...>> dite che se glielo spiego capisce? No, vè? Allora meglio lasciar perdere...
<<Samà?>> mi guarda sbattendo le palpebre <<Quando mai ti ho fatto confidenze?>>
Mi guarda stupita prima di rispondere <<Mai>>
<<Ecco!>> dico mettendo le mani nelle tasche del cappotto <<Non vedo perché iniziare ora!>> continuo prima di raggiungere il legale.
Sono seduto su una delle poltroncine davanti alla sua scrivania e, dopo averlo ragguagliato sulle condizioni di Bes ed avergli assicurato che cercherò di passare di qui più spesso man mano che la situazione migliorerà, gli chiedo qual era il problema che lo ha spinto a chiamarmi con così tanta urgenza...
<<È per quello stage di management di cui ti avevo accennato...>>
<<Se già ce creano problemi lascia sta...>> affermo scazzato...ogni volta è la stessa storia, nun se spiegano mai bene e poi pretendono che facciamo cose di cui non sapevamo nemmeno l'esistenza
<<No, no...in realtà hanno deciso di affidarci un ragazzo ed una ragazza...sono prossimi alla laurea e lo stage gli serve come esperienza formativa...è arrivata stamattina la mail di conferma...se gli facciamo avere tutto massimo entro lunedì mattina, tra dieci giorni iniziano...>>
<<D'accordo...mandiamo tutti i documenti che hanno richiesto così ci togliamo 'sta pratica e possiamo tornare a pensare esclusivamente alla musica e ai ragazzi>>
<<Ho chiesto a Samantha di stamparli...vado a prenderli, così me metti du' autografi>> mi prende in giro <<E te ne vai pure de qua, lo stai a consumà quel cellulare a furia de guardarlo!>> ride...vatti a fidà degli amici!
Guardo di nuovo il cellulare, giusto per smentire ciò che diceva Francesco eh...un messaggio di Mim...di Emma, sono ancora arrabbiato!
"Ehi...sei tanto arrabbiato con me?" Nooo come te viene in mente de pensà 'na cosa del genere?
"Non dovrei?"
"Mi dispiace per aver reagito in quel modo...non volevo cacciarti" non volevi? No no te hai fatto proprio quello che volevi fa
"Ah sì? Nun me pare...come cazzo hai potuto permettergli di parlare così di Mattia?" E ringrazia quel poro ragazzo che mi ha mandato gli audio, facendo sì che me passasse gran parte dell'incazzatura! Dice che non voleva, che il suo intento era quello di risolvere la situazione con Saverio...eh certo, era de fondamentale importanza cacciare me per risolverla! Le chiedo quindi se sono di nuovo innamorati come prima, del resto lei non sa che io so...Nel frattempo è tornato anche il mio amico che mi porge fogli da firmare...Glieli firmo e mi congedo, dicendo che sarò di nuovo qui domani. Forse...
Salgo in macchina, voglio tornare da loro, da lei...lei che intanto mi dice che beccafico non è più lì...la prendo in giro chiedendole se l'abbia ucciso...
"No lui è ancora vivo... mentre invece qualcun altro è a rischio" qua se c'è qualcuno a rischio sei te!
"Addirittura? Senti un po'...ma quando si risolve con il partner...non si fa l'amore? Come mai quello se ne va?"
"In realtà si...ma lui non è il mio partner...ecco perché se ne va!" le chiedo se torna
"No. Non tornerà"
Sono davanti casa sua...le invio la foto del suo cancello...ho incrociato l'auto del cojone che stava andando via...ciao, a mai più! Il cellulare squilla per una chiamata...lei...
<<La vuoi finire di prenderti gioco di me?>> esordisce sottovoce
<<Io? Guarda Brown che sei stata tu a cacciarmi di casa>> e non credere che non ti rinfaccerò questa cosa a vita
<<Hai ragione ma ti ho detto il perché, ora non possiamo metterci una pietra sopra?>> in effetti...si potrebbe fare se tu avessi dei buoni motivi per convincermi...le dico che dipende...giusto per tirarmela un altro po'...da che dipende? Ehhh...
<<Da quanta voglia hai di vedermi>>
<<Lo sai che muoio dalla voglia di stare con te...e che mi dispiace tantissimo per prima...non essere crudele con me>> niente...questa vocina tenera non mi farà cedere...però potrei metterla in difficoltà...
<<Quindi ora sei mia?>> le chiedo
<<Dipende>> ma ve rendete conto? Dipende! Ma che si risponde così? A me?!
<<Sei proprio stronza...>> rido <<in questo momento ti prenderei...come...come...>> non mi viene subito in mente un paragone che renda l'idea...
<<La Voltaren...si...quella in gel effetto freddo...>> la Voltaren? Mimma io ho capito che hai un'alta considerazione di me e delle mie doti amatorie...ma che serva la Voltaren me sembra 'n attimo esagerato...<<Mi sono dimenticata di comprarla questa mattina...se potessi passare tu in farmacia a prenderla mi faresti un piacere...Briga>> c'è Bes...ora ho capito
<<Ahhh è arrivato Bes...ok allora vado...la prendo e arrivo...quindi vengo...>> vengo proprio no...pure perché co' quello che ci interrompe ogni minuto...ok, la smetto...farmacia, devo andare in farmacia...
È la terza farmacia che giro...ma possibile che quella m'ha chiesto l'unica crema che non ha nessuno? L'ultima volta che ho fatto tutti 'sti giri era per il latte di soia...e devo dire che una volta arrivato da lei ne era valsa la pena...sorrido ricordando quella serata...ma ora non sarà così, la crema serve davvero e con Bes in casa andrò di nuovo in bianco...Sospiro e scendo dall'auto, speriamo qui la abbiano perché già me so' rotto! Voglio tornare da loro, tornare in quella casa con la consapevolezza che quello non ci metterà più piede...sapere che l'unica cosa che la separa da me è dire la verità a Bes...
<<Buonasera, avrei bisogno di Voltaren gel effetto freddo...>> comunico alla dottoressa dall'altro lato del bancone
<<Un attimo...>> dice digitando il nome sulla tastiera del computer davanti a lei
<<Mi dispiace, è da ordinare...può passare domani...>> sorride
<<No, mi scusi ma è abbastanza urgente...>>
<<Allora posso darle questa normale per tamponare...>> afferma mentre prende la confezione da uno degli scomparti dietro di lei
<<No...no...mi serve quella...>>
<<Guardi, può prendere Fastum in gel...che è praticamente uguale...>> si, vada a spiegarlo a quella sciroccata che una vale l'altra...
<<No...la ringrazio, buona serata...>> ed esco prima di darle il tempo di propormi tutto il campionario...
Sono di nuovo da loro, fortunatamente con la famigerata crema...ebbene si, ce l'abbiamo fatta al quarto tentativo...
<<Ciao Bri...da quanto tempo>> mi sorride, sorrido anch'io prima di darle un veloce bacio stampo con la solita paura che Bes possa vederci...mi mordo il labbro, insoddisfatto per quel fugace contatto e vedo lei compiere lo stesso mio gesto...sospiro, prima di porgerle il sacchetto della farmacia...continuo a guardarla...
<<Oh Bri...ce l'hai fatta allora...>> ho la sensazione che sia più sospettoso del solito...mah, sarà una mia impressione
<<Zitto che per trovarla so' dovuto annà a n'altra parte...>> veramente altre tre...vabbè dettagli...
<<Mi dispiace Matti...ma proprio non sapevo come fare...>> nun te preoccupà Mì...pe' voi questo ed altro...anche se non vedevo l'ora di tornare qui...mi scuso anche per la reazione di prima, ma dicono che non c'è bisogno...lo so da me che nun ce sta bisogno, anzi se avessimo fatto a modo mio questo problema sarebbe risolto da tempo...la porta! Nun sarà mica di nuovo qua, vè? No perché stavolta risolvemo come dico io e bonanotte al...
<<Ecco signola bella...>> ma chi cazzo è questo, aò? Ma possibile che nun se possa sta 'n attimo tranquilli? Non famo in tempo a fa sparì 'n cojone che n'arriva 'n artro? Le labbra de Emma te faresti tatuà? Ma mo te tatuo io un occhio nero...che dici? Il giapponese se ne va ed io rassicuro Emma sul fatto che non ci sarà una prossima volta, come si auspicava Tokyo lì...
Vedo che Emma ha in mano il cibo da asporto che le ha appena consegnato Tokyo e le dico che sarà meglio che vada, visto che devono cenare
<<Ma no Bri...rimani...tanto quello nun ce sta...>> Bes, bello de casa...ce ne siamo liberati, hai visto? Ce l'avemo fatta...sembra brutto fare la ola in mezzo al salotto, vè?
<<Veramente io ho preso un po' di sushi anche per te...spero ti piaccia...>> sorrido...ha pensato anche a me...sorride anche lei...secondo me sembramo du' rincojoniti!
<<Lo sai che adoro il sushi...>> la punzecchio...mentre Bes mi ricorda quanto siamo simili nei gusti...eh già, siamo simili in tante, troppe, cose...e se tu nella tua ingenuità ancora non hai collegato bene le cose, non vale lo stesso per me...sono deciso a scoprire la verità...verità che la donna di fronte a me non mi dirà mai...ma non può scappare in eterno...questa è solo una pausa tranquilla, obbligata dalla situazione...ma appena starai meglio tua madre non avrà scampo e dovrà dirmi le cose come stanno...
<<Vado a riscaldare tutto...>> cerca di scappare lei, ma io mi propongo di aiutarla...no, non voglio farle l'ennesimo interrogatorio, non mi rivelerebbe niente...non ora con Mattia di là, col braccio fasciato...che potrebbe aver bisogno di qualcosa e venire di qua...tempo al tempo, scoprirò la verità...appoggio le buste sull'isola, come ha già fatto lei, prima di tirarla verso di me e coinvolgerla in un bacio mozzafiato...questa cosa che non riusciamo a rintagliarci un attimo di intimità inizia ad essere pesante...mi stringe a sé...credo sia insopportabile anche per lei questa distanza imposta...tra un bacio e l'altro si scusa di nuovo per come mi ha trattato prima
<<Quando ha detto quella frase ti giuro l'avrei ammazzato...senza considerare quando mi hai messo la mano sul petto...per farmi tacere...>>
<<Hai ragione...scusami amore...solo che se tu avessi sentito quello che ha detto dopo...avresti sicuramente svalvolato...non potevo permettere che ti sporcassi con uno come lui...>> le rispondo che faccio sempre in tempo a trovarlo e finire quello che avevo iniziato, mentre lei ride e torna a baciarmi...sento le sue mani sotto il mio maglione e mi blocco prima di prendere le sue mani e stringerle
<<Non permettere mai più a nessuno di dire qualcosa su di lui...non lo fare mai più! Non permetterlo a nessuno, perché se dovesse risuccedere...io non so come potrei reagire>> minaccio, sentendomi parte in causa per una ragione sconosciuta...o forse, semplicemente non voglio ammetterlo neanche con me stesso il motivo per cui mi sento così...così tirato in causa ogni volta che si parla del ragazzo che è di là, ignaro di tutto quello che è successo, e ancora succede, tra me e sua madre...
<<Azzo ce l'avete fatta...pensavo che lo stavate a cucinà voi il sushi...se fosse stato 'n altro avrei pensato che stavate a inciucià...>> sbianco...quando troveremo il coraggio di dirglielo saranno cazzi! Diamo la colpa al microonde, Bes dice che anche il beccafico diceva che dava problemi...peccato che io non ricordi neanche dove sia posizionato quell'elettrodomestico!
Abbiamo cenato tutti e tre insieme...come una famiglia, la mia...Emma prega Dio che non scoprirò che mi hai negato tutto questo per anni, perché non so come potrei reagire. Da una parte mi sento così in sintonia con Bes, sento lui così parte di me da non riuscire a pensare che possa essere figlio di qualcun altro...d'altra parte però c'è Emma. Davvero mi avrebbe nascosto un figlio per tutto questo tempo? E se il beccafico non avesse avuto quella proposta, se non fossero tornati in Italia, a Roma...davvero non lo avrei mai saputo? Mi sembra così assurdo da convincermi che no, non può essere...ma allora cos'è questo filo indissolubile che ci lega? Cosa mi spinge a star qui per lui ogni giorno, da due giorni a questa parte, solo per assicurarmi che stia bene e vada sempre meglio? Perché appena arrivato alla Label, non l'ho trattato come tutti gli altri? Un sacco di domande che mi frullano in testa e, come al solito nessuna risposta. Bes ha scoperto che chiamo sua madre Mimma dai tempi del talent, che lei sa qual è il mio sushi preferito...e altri aneddoti che gli abbiamo raccontato mentre mangiavamo tutti insieme in tranquillità
<<Non dovevamo esagerare con tutti quei racconti...ti rendi conto quello che combina Mattia se scopre qualcosa che non sa?>> mi avverte Emma poco dopo che Bes è andato in camera sua per parlare a telefono con la ragazzetta...le rispondo che in effetti può scoprire qualcosa in ogni momento e che l'unica soluzione sarebbe dirglielo...per lei non è il momento, per me questa cosa non può andare avanti per molto...
<<No infatti, ma magari se tu non me guardassi ogni volta con la faccia da stronzo...io potrei esse più normale...>> io? Ma se sono un angioletto...le chiedo quale sarebbe questa faccia su cui ha tanto da ridire, in realtà lo so benissimo, ed ho già messo su quell'espressione che tanto la infastidisce...in verità mi ama quando faccio lo stronzo, solo che non lo ammetterà mai! La avvicino a me, e le mie labbra vanno sul suo collo, su cui lascio un morso...dice che mi odia, mentre io scuoto la testa...non mi odi Brown, non potresti! In effetti però...
<<Lo sapevo già...>>
<<Cosa?>> mi domanda stranita
<<Che mi odi...e che m'hai odiato per sedici anni>> altrimenti non saremmo a questo punto
<<In realtà mi odio per quanto ti amo...>> sorrido...mi ama...
<<Mi ami? Davvero?>>
<<In realtà ho odiato me stessa per sedici anni...perché ho continuato ad amarti...nell'unico modo in cui non potrò mai amare nessun altro...perché nessun altro potrà rappresentare quello che hai rappresentato tu per tutti questi anni...mai...>> poi dice 'ste cose e la mia testa parte per mete di cui dovrebbe fare a meno <<dammi un bacio!>>
<<No, non se po'...viene tu' fijo ce fa neri...>> io non riesco a immaginare come riusciremo a dirglielo...quello come minimo ce seppellisce in giardino...
Bes si è addormentato mentre vedevamo un film sui gladiatori che piace ad entrambi, altra cosa in comune ma ormai chi le conta più...la spalla gli dava problemi, così gli ho fatto un massaggio con la pomata comprata qualche ora fa...non so perché ma mi sento in dovere nei suoi confronti...quasi come se dovessi farmi perdonare per qualcosa che neanche so...di situazioni per cui non ho alcuna colpa...gli accarezzo i capelli, prima di lasciargli un buffetto sul naso...mi sono incantato a guardarlo, come si fa con i bambini piccoli...forse non saprò mai esattamente la sensazione che si prova, potrò solo immaginarla mentre ripenso a come sarebbe potuto essere...noto che ha un piccolo segno sotto l'occhio, come il mio neo...solo che la sua sembra più una lentiggine scura, un piccolo segno isolato che ci rende ancora più simili...deglutisco a vuoto, ogni giorno c'è una piccola nuova scoperta...un pezzettino di puzzle che va al suo posto...peccato che manchino i pezzi più grandi e centrali...
Mi ridesto da questi pensieri ascoltando Emma che si rivolge a me...noto che Bes si è addormentato con tutto il peso del corpo sul braccio, così decido di portarlo in camera...vengo fermato da Emma che mi fa desistere dall'idea, decidiamo di svegliarlo per aiutarlo a raggiungere la sua stanza...apre gli occhi e mi sorride sereno, contento di vedermi ancora qui...
<<Ti fa ancora male la spalla?>> gli chiedo preoccupato che la pomata non abbia avuto l'effetto sperato
<<Abbastanza...>> mica è normale, insomma che cazzo le fanno a fa 'ste creme se non servono a niente!? <<io ho troppo sonno...voi cercate de non ammazzarve che domani non voglio vedè sangue ovunque...>> ci raccomanda...oh tranquillo...troveremo un modo per passare il tempo...
<<Bri!>> mi richiama prima che io esca dalla stanza << Ma tu sei sicuro che non succede niente se io sto così?>>
<<In che senso? Perché stai a pensà 'sta cosa?>> gli domando mentre mi siedo sul suo letto
<<Perché...perché...che ne so Bri...ho paura che stia passando il cosiddetto treno e io non ce so' salito sopra...>> Emma si gira dandoci le spalle, la sento trattenere il fiato tipico di quando vorrebbe piangere...
<<Tu stai lavorando comunque...non hai smesso de scrive o de sonà...e poi se il treno è partito senza de te...chiamo Trenitalia e lo famo fermà...>> cerco di alleggerire l'atmosfera...questo incidente di percorso non ti farà perdere nessuna occasione, e se fosse così io farò di tutto per trovarne altre all'altezza...vorrei dirgli del pezzo con la major, delle interviste...non ho avuto ancora modo, ma non mi sembra il caso...finirebbe solo con l'agitarsi di più e la sua immobilità forzata diventerebbe ancor più pesante di quanto già non sia...
<<E se nun se ferma?>> rido per la sua cocciutaggine
<<Faccio scenne il capostazione e je meno così vedemo se nun ferma il treno>> gli alzo la testa prendendolo dal mento e lo abbraccio, lui mi stringe per quanto può ed io non sono mai stato meglio di così.
<<Se domani nun je passa lo portamo a fa 'na radiografia...non è normale che ancora sta così>> dico rivolgendomi ad Emma appena raggiungiamo di nuovo il salone
<<Matti è normale che ancora gli faccia male. Sono passati solo un paio di giorni dall'incidente>> lei che tranquillizza me...e ride pure...siamo alla frutta proprio...ma lei nun se preoccupa? Che me frega...tanto se sta ancora così ce lo porto io da un medico che capisca qualcosa...ancora me ricordo l'infarto che m'ha fatto prende quello l'altro giorno al pronto soccorso...lassamo perde!
<<È difficile sai averti vicino e non poterti baciare...me sembra quasi impossibile...>> dico imprigionandola sul divano dove si è seduta...lei si avvicina per baciarmi ma io sono sempre sul chi va là
<<Che c'è?>>
<<C'è che non voglio correre il rischio che Mattia ci veda...è geloso pazzo di te...ed io non vorrei mai che mi vedesse come uno di quelli che ha fatto l'amico con lui pe' scopasse la madre...>> questa è una delle cose che mi preoccupa di più...potrebbe pensare che l'ho tradito, o che abbia finto...e non so quale sia peggio...
Dopo una serie di dichiarazioni sulla scia di "sono completamente persa di te" di sorrisi da rincojoniti e di accenni di petting che manco a dodici anni...mi sono quasi convinto a lasciarmi andare...Bes è di là, tranquillo...magari si è anche già riaddormentato, noi possiamo rilassarci un po' in santa pac...oddio, cos'è stato? <<Tu l'hai sentito?>> chiedo ad Emma staccandomi da lei immediatamente
<<Matti...ma stai tranquillo...ti pare che io starei così tranquilla? Vieni qua...>> mi tira di nuovo su di lei baciandomi...mentre io apro gli occhi cercando di guardarmi intorno...certo, perché se vedessi Bes sulla soglia della porta avrei una spiegazione...
<<Devo andare...>> affermo sottovoce...non mi sento tranquillo, non riesco a godermi Emma, sono preoccupato per Bes, quindi meglio che vada...
<<Potresti restare qui...dormi nella camera degli ospiti...>> propone maliziosa
<<Nun ce pensà proprio...così tu' figlio ce coglie in flagranza de reato...>> ma che idee se fa venì? Dice che Bes non entra mai in camera sua...Mì ma nun m'avevi proposto la camera degli ospiti? In ogni caso no, nun me pare se possa fa <<Eh ma no...non è la stessa cosa...no Emma nun se ne parla proprio...poi me sentirei sporco...quello sarebbe capace de non parlarme più per mesi...anni...ma tu te rendi conto de che piazzata m'ha fatto per quella storia della base?>>
Dopo averle spiegato tutto ciò che mi turba e che capisco le reazioni di suo figlio perché io farei uguale, se non peggio, le ripeto per l'ennesima volta che è meglio che vada
<<Sei sicuro che non vuoi rimanere?>>
<<Bionda io lo so che stai giocando sporco...e non c'è niente che vorrei di più in questo momento che stare insieme a te...nel tuo letto...a fare l'amore...ma...>>
<<E allora è il caso che tu vada...>> si alza dal divano, allontanandosi da me
<<Ehi...daje nun fa così...lo sai che rimarrei qui a vita, ma non voglio che tuo figlio pensi male di me...>> mi sorride, prima di abbracciarmi
<<Dai ci sentiamo domani...>> mi dice
<<Lo sai che non me ne andrei mai...ma è meglio così>> mette il broncio, mentre io le metto i palmi sulle guance e la tiro a me per baciarla <<domani sarò qui all'alba...me dovrai caccià!>> ride, prima di perdersi di nuovo sulle mie labbra.
Sono le quasi le nove di mattina ed io sto già suonando alla porta di casa sua...no, non ho fatto tardi...sono andato a prenderle i cornetti che le piacciono tanto, per famme perdonà per averla lasciata sola ieri sera...le ho mandato un messaggio alle sette e mezza, appena sveglio e lei mi ha mandato una foto col broncio e il letto vuoto...m'ha fatto sentì in colpa come non mai...ma non potevo rimanere, ci tengo troppo a Bes per fargli una cosa del genere.
<<Sarò qui all'alba...>> dice scimmiottando la mia voce appena mi vede sulla soglia...rientra subito in casa lasciandomi lì come uno stoccafisso...eh no, eh! La agguanto per la vita, stringendo la sua schiena al mio petto...le lascio un bacio sul collo mentre le metto davanti agli occhi il maxi sacchetto di cornetti che ho acquistato, con il logo della sua pasticceria preferita...non posso vederla in viso ma sono sicuro che le si siano illuminati gli occhi...
<<Sono per me?>> chiede mentre ha già afferrato quell'involucro di carta e sta spiando all'interno
<<E per Bes...>> rettifico con un tono d'ammonimento...mi guarda stringendo gli occhi e mettendo su un'espressione da bimba indispettita...mi guardo intorno e le lascio un veloce bacio stampo
<<Bes dorme ancora...>> mi avverte dispettosa
<<Ah si?>> chiedo malizioso arpionandole i fianchi...stanotte mi è mancata da morire...combattevo con la voglia di mandare a quel paese i miei buoni propositi e piombare qui per farla mia...le bacio il collo, sedendola sul bancone della cucina e piazzandomi tra le sue gambe che penzolano dal ripiano...lei mi agguanta il viso tra le mani e spinge la sua bocca sulla mia, famelica...mi stringo ancor di più a lei...le nostre lingue che lottano tra loro, le mie mani sotto il suo maglione aperto...le tiro fuori dal pantalone della tuta anche il dolcevita che indossa...rabbrividisce al contatto delle mie mani sulla sua schiena...gioca col bottone dei miei jeans, indecisa se sganciarlo o meno...o, forse, vuole solo farmi morire lentamente...una mia mano si sposta dalla schiena alla pancia, risalendo verso l'alto e insinuandosi sotto il reggiseno...Emma sospira appena la sfioro in quel punto così sensibile...mi stacco dalle sue labbra e mi sposto sul collo...le tiro dolcemente i capelli dal lato opposto per avere un accesso più facile...non so quanto potrò resist...dlindlon...sobbalziamo entrambi...chi cazzo è mo!? Emma scende dal ripiano e si dirige verso la porta, vado anch'io pur mantenendo una certa distanza...fa una faccia stupita...chi sarà?
<<Buongiorno signora, dovrebbe firmare per la consegna...>> sento dire da una voce maschile...consegna? Che consegna?
<<Ecco a lei>> replica restituendo il foglio con la penna che le aveva porto quello che credo sia un fattorino
<<Grazie, buona giornata...>> vedo Emma che prende tra le mani un fascio di girasoli e chiude la porta...io già non ragiono più...
<<Che so'?>> chiedo nervoso
<<Fiori?>> risponde ovvia
<<Ma va? Pensavo fossero cipolle!>> dico stizzito <<Chi te li ha mandati?>> che sarebbe anche chi devo ammazzà!
<<Vediamo...>> prende curiosa il biglietto, lo apre e sul suo viso leggo sorpresa, mista a terrore appena alzo lo sguardo verso di me
<<Mbè?>>
<<È...è Carlo...>> farfuglia
<<Carlo? Quel Carlo?>> no vabbè...ma io vado lì e lo faccio fuori <<Per ringraziarti della fiducia riposta in me e nel mio progetto...sarà bellissimo. Carlo>> legge
<<Da' qua...>> le strappo il biglietto dalle mani per leggere con i miei occhi quelle parole...mi giro verso la finestra, non voglio che lei veda dai miei occhi quanto fastidio provo nel sapere che qualcuno che non sono io si permetta questi gesti nei suoi confronti...se non fossi certo che non sa nulla di me ed Emma potrei pensare che sta tentando di nuovo di separarci, anche se stavolta non avrebbe la mia ex a cui fare un favore...chissà che fine ha fatto quella...non che mi interessi! Oddio, quando c'è quello de mezzo me vengono i pensieri più strani...
<<Non arrabbiarti...>> dice Emma mentre mi abbraccia da dietro e mi lascia un bacio sulla schiena
<<Te rendi conto!!?>> esclamo girandomi verso di lei, che mi abbraccia ancora e poggia la testa sul mio petto...lo sguardo rivolto verso di me, il suo mento all'altezza dei miei pettorali...no può fare questa faccia però...né guardarmi con questi occhi...uff... <<Te rendi conto che l'unica cosa che dovrei fare ora sarebbe ucciderlo?>> domando pacato
<<Tu uccideresti qualsiasi maschio graviti attorno a me...>> afferma placida
<<Certo! È l'unica cosa da fare!>> lei è totalmente disinteressata a quel gesto carino nei suoi confronti, sta prestando la sua attenzione solo a me, mentre quei fiori gialli sono sul tavolo dove li ha poggiati prima e non li ha più neanche guardati...non ce la faccio ad arrabbiarmi...sto più incazzato per il momento interrotto che per i fiori in sé, in realtà, visto che a lei sembra non abbiano impressionato più di tanto...meglio così... <<Anche se...>> inizio malizioso giocando con una sua ciocca di capelli <<si potrebbe continuare quel discorsetto che stavamo a fa prima...>>
<<No!>> risponde lei guardando l'orologio e staccandosi da me <<È tardi...Bes si sveglierà da un momento all'altro!>>
<<E allora io mi incazzo per i fiori!>> replico piccato.
Stiamo preparando la colazione per Bes, o meglio io avevo messo un po' di latte in una tazza da scaldare nel microonde, lei mi ha urlato dicendo che avrei dovuto farlo con una specie di bollitore elettrico...mah! Dice che in pratica si versa il latte, si chiude, si avvia e la rotellina posta sul fondo fa sì che, mentre il latte si scalda, si crei una schiuma tipo cappuccino che a Bes piace tanto...sarà...intanto 'sto coso non parte! Ed io già me sto a spazientì!
<<Emma 'sto coso non va...famme fa a me, mettemo il latte nel microonde!>>
<<Ieri sera hai detto a Bes che non funziona...>> mi ammonisce con quell'aria da so tutto io che me fa venì solo voglia de lascià perde il latte e chiudermi con lei in una stanza.
Mentre cerco di capire perché quest'arnese infernale non funziona sento uno strano rumore provenire dalla base elettrica, mi sporgo per comprendere quale sia il problema e l'aggeggio parte, senza il coperchio che avevo tolto prima, col risultato che praticamente tutto il latte ora è addosso a me...guardo malissimo Emma che se la ride...
<<Cazzo ridi cretina!>> la insulto, ridendo anch'io <<Questo perché se deve fa sempre de testa tua!>>
<<Oddiohh...>> continua a sbellicarsi tenendosi la pancia...ah si? Prendo il "bicchiere" del bollitore constatando che all'interno è rimasto un dito di latte sul fondo, e glielo verso in testa mentre lei sbarra gli occhi sbalordita... <<Che hai fatto?>> chiede malefica, ma non fa in tempo a far nulla che Bes la chiama dalla sua camera...si zittisce di botto...l'abbiamo svegliato! <<Togliti quel maglione che puzzerà a peste fra poco!>> mi dice prima di andare di là. Mi sfilo l'indumento, constatando che anche la maglietta che indosso sotto è zuppa...tolgo anche quella e la uso per asciugarmi mentre vado anch'io da Bes...
Stiamo facendo colazione, tra la confusione di Bes che non capisce perché Emma sia così felice per i cornetti...eh sapessi, anzi no, no no meglio che non sai! Per fortuna porto sempre con me un cambio in macchina, che Mimma è andata gentilmente a prendermi, dopo aver messo a lavare maglietta e maglione pieni di latte...Mattia dice che vorrebbe andare a scuola a salutare i compagni...secondo me c'entra Elisa...sai quanto je frega a questo de annà là pe' salutà i compagni...Emma, ovviamente, non è d'accordo...così mi propongo di accompagnarlo e lei, dopo mille raccomandazioni, acconsente. Lo guardo dalla porta di camera sua...i jeans chiari aderenti, il maglioncino bianco...i capelli perfetti...giubbottino di pelle scamosciata sulla spalla...salutà i compagni...seh domani!
<<Famme capì stai aspettando che lo specchio te dica che sei figo? No perché nun lo farà...e nel frattempo Elisina se la sarà fregata quello che voi anna' a sfidà!>>
<<Oh senti Brì, questo je gira intorno... 'sto stronzo de Carlo...>>
<<Come se chiama? Pure questo Carlo?? Allora tranquillo che è stronzo sicuro!>> no ve prego, 'n altro Carlo nun se po' eh!
<<Ecco appunto...namo che c'ho da risolve 'sta cosa>> comandi! Tsè! In che guaio me so' cacciato co' questo!
Siamo davanti scuola, Mattia mi guarda prima di scendere dall'auto...gli faccio un occhiolino di incoraggiamento e scende...tutti i compagni gli vanno subito intorno, per festeggiarlo...eccola Elisa che je va incontro, e quello laggiù, da come li guarda storto, deve essere Carlo...Bes la dovresti bacià eh, così giusto per mettere in chiaro le cose! Ma che sta a fa? Ma guardate 'sto stronzo...ha aspettato che lo facesse lei...peggio de me questo aò! Dopo poco lo vedo tornare in macchina tutto soddisfatto...che testa de ca...cavolfiore!
Lo guardo compiaciuto, mentre lui mi dice di chiedergli quello che vorrei domandargli
<<Perché non l'hai baciata davanti a quello se era il motivo per il quale siamo venuti fin qui??>> tanto già so come me risponderai...
<<Perché volevo che lei sbagliasse...che mi desse una ragione per confermare il mio pensiero malvagio su di lei, se avesse sbagliato, voleva dire che lei non ci tiene a me come dice...e quindi mejo che me ne libero...sia chiaro a quello je menavo sicuro comunque...però almeno non me so...abbassato...abbassato...>>
<<In modo che lei non se sentisse importante...tanto sei tu a decidere e nessun altro>> continuo io per lui, mentre mi guarda stupito, prima di chiedermi se ho già fatto così anch'io e, dopo la mia risposta affermativa, come era andata...eh...
<<Non sempre bene...se per una volta avessi marcato il territorio come avrei dovuto, a quest'ora quella donna sarebbe mia moglie e magari la madre dei miei figli>> pure le lezioni di vita je faccio...tiè...sempre perché penso che in realtà io e lui insieme nun c'entramo nulla...
Appena rientrati a casa Emma, dopo la solita ramanzina sul ritardo, ci ha avvertiti che nel pomeriggio deve andare a lavoro per visionare delle cose per lo shooting di domani...cazzo, io dovrei passare per la Label...chi lo sente Francesco?!
<<Briga ovviamente se non puoi rimanere con Mattia...chiamo T...>>
<<Tranquilla rimango io con Mattia...>> dico di getto, Bes non aveva una bella espressione appena ha sentito che sarei dovuto andar via, non mi va di turbarlo...Francesco si arrangerà...<<quindi fammi capì oggi programmate con il fotografo il tutto?>>
<<Si oggi c'è anche Carlo...>> il telefono le squilla <<ecco appunto è lui...scusatemi...dimmi Cà...si ho capito...quindi non devo più prendere quelle coprenti? E per il sopra ci vuole una stola?? Aspetta che controllo>> alzo un sopracciglio...non coprente non fa parte del mio vocabolario...ma deve fa lo shooting der disco o 'a copertina pe' Playboy? Mah...questa storia finirà malissimo!
Emma è uscita da un po' ed io alterno un messaggio ad Emma ed uno a Francesco. Quella disgraziata nun me vole dì niente de quello che stanno a decide, Francesco invece porello sta cercando di risolvere tutto ciò di cui in realtà dovrei occuparmi io, e ho scazzato pure con lui che non capisce che non posso andare alla Label ora...
<<Bri...davvero se hai da fare...vai tranquillo...io chiamo zia...>> mi dice Bes vedendomi imprecare col contro lo schermo del cellulare...ha ragione, mi sono offerto di rimanere e poi mi sono isolato pensando solo a me
<<No scusa...hai ragione...è che mi stanno girando le palle...ma tu non c'entri nulla...quindi basta cellulare, allora che dovemo fa? Aspè...non vojo che pensi che sto a fa qualcosa che non voglio fa...se sto qua è perché ce vojo sta...chiaro??>>
<<Ok...però non voglio che tu ti senta in qualche modo...condizionato da...>>
<<Da tu madre?>> rido <<Tu madre ha sempre avuto il vizio de allontanarmi...se m'avesse costretto a starje attaccato...non so se sarebbe mai finita tra di noi>> ops...ma come cazzo me viene da farje 'ste rivelazioni improvvise...Emma m'ammazzerà prima o poi pe' 'sta cosa, perché questo po' se mette strane idee 'n testa...e indaga...e ce sgama...sicuro! <<Nessuno me terrà lontano da qua>> confesso sincero mentre gli scompiglio i capelli, come solo a me permette di fare...già, solo a me...
Stiamo tranquillamente guardando la TV stravaccati sul letto di Bes quando suonano alla porta...chi sarà adesso? 'N altro mazzo de fiori? Ah ma stavolta succede l'irreparabile...anzi io direi che appena arriva qualcuno che può stare un po' con Bes potrei andare a controllare la situazione...ah è la pischella!
<<Ciao Elisa...>> esordisco cordiale
<<Dove sta quello stronzo>> ehm...si...buonasera anche a te...
<<Guarda che non c'è bisogno che gridi...lo so che mi ami...>> fermate quest'altro...! Che Dio me la mandi buona...
<<No, quando fai così mi stai proprio sul cazzo altro che amore...perché ti sei comportato in quel modo oggi? Perché?>> eh...spiegaglielo...mo te voglio!
<<Regà...non fate casino io vado di là...>> li lascio soli...meglio che se la risolvono loro...
Nel frattempo potrei vedere se qualcuno ha postato qualcosa su 'sto benedetto shooting...Emma no, Franci no, il produttore no...ma insomma! Semo sicuri che sta riunione esista vè? Mo controllamo subito...
<<Mattì!>> risponde mio cugino dall'altro lato, al terzo squillo
<<Fratè! Tutto ok...?>> tergiverso
<<S-si grazie...tu?>>
<<Tutto a posto...le bambine?>>
<<Stanno finendo i compiti...abbiamo avuto qualche problema con matematica...>> ammette...lui e la matematica nun è che andavano molto d'accordo a scuola...figuramose ora...
<<Ah...e poi che fate?>>
<<Francesca è con Emma alla riunione...ora che hai controllato che è così posso annà? C'è Lara che se sta a magnà i fogli!>>
<<N-no fratè...ma io...io mica t'avevo chiamato pe' questo...>>
<<Nooo sono sicuro che tu tenga molto alle mie condizioni di salute, ma dovresti fidarti di Emma...>>
<<Si...si...cioè...>> ohhh uff!
<<Che poi se t'avesse mentito, Francesca mi avrebbe detto la stessa versione sua, genio!>> eh pure questo è vero
<<Sii?? Arrivo>> urlo di risposta ad un ipotetico richiamo <<Fù me chiama Bes, ce sentiamo...>>
<<Si si>> ride <<ciao Mattì!>> ma guardate 'sto stronzo
Uff non mi resta che controllare l'unica persona che non avrei voluto vedere neanche in cartolina. Apro, dopo tanti anni, il profilo Instagram di Carlo...ha postato una foto dieci minuti fa sotto lo studio del produttore di Emma, che io da ben informato so esattamente dov'è...mica per mancanza di fiducia...mettete un imprevisto, qualcosa...fossi dovuto andare a prenderla...didascalia #pausacaffè #reunion e quel reunion me suona malissimo...intanto pausa caffè e quella manco m'ha cercato...ah no, c'era un messaggio e non me ne sono accorto...
"Ho provato a chiamarti ma il cell era occupato...me devo ingelosì?" sorrido...tu spera che nun me 'ngelosisca io!
"Tranquilla...cose di lavoro" mento
"Ah si? Perché anche il cell di Fulvio era occupato...Francesca ha provato a chiamarlo tre volte..." eh ma allora ditelo che è una congiura contro de me! Decido di presentarmi lì sotto...vado a prendere Emma...nun se po'? Tanto Bes sta chiuso in stanza con Elisa...
Busso...non vorrei trovarmi davanti a scene alquanto discutibili <<Sentite ragazzi io devo fare un salto in ufficio...ma tra mezz'ora o quaranta minuti al massimo sono di nuovo qua...posso fidarmi a lasciarvi da soli?>>
<<Ma certo...non si preoccupi...starò attenta che non gli succeda niente...>> risponde Elisa...tesoro bello, lo so che nun vedi l'ora che me levi dai piedi...ma se, per assecondare le tue voglie, a Bes torna il dolore alla spalla, famo i conti! Oddio sto a diventà peggio de Emma... 'namo va che è meglio!
<<Non ho dubbi....mi raccomando a tutti e due...e ricordatevi che io tra mezz'ora sto qua...ok??>> minaccio, facendo gesti a Bes che gli facciano capire che se quando torno vedo cose strane so' cazzi!
Parcheggio sotto il palazzo poco lontano dal centro di Roma, non ho intenzione di salire...metterei lei in imbarazzo, e non poco, e farei sicuro un casino. Aspetterò qui che escano tutti e parlerò con Carlo...parlerò è un parolone, ma l'intento era questo...il telefono suona alla ricezione di un messaggio...Francesco
"Brì tutto ok per lo stage, i ragazzi arrivano lunedì" di già? Mazza non pensavo così in fretta...Francesco se non sbaglio aveva detto dieci giorni...mah, meglio chiamare e capire la situazione...Porto il cellulare all'orecchio dopo aver inoltrato la chiamata, poggio il gomito sul finestrino e aspetto che risponda...con la mano libera tamburello con le dita sullo sterzo...dajè Fra...
<<Briga!>> sento dire dall'altro lato
<<Ce l'hai fatta!>> esclamo riferendomi all'eternità che ha impiegato per rispondere
<<Scusa, ero nell'altro ufficio col manager...dimmi...>>
<<Tutto ok?>> domando <<volevo sapè meglio de 'sta cosa dello stage...non era tra dieci giorni?>> chiedo dopo una sua risposta affermativa
<<In realtà si, ma poi avrebbero problemi con i tempi, le ore...cose interne loro...quindi hanno chiesto se è possibile cominciare già lunedì...ho detto di si, tanto a noi non cambia nulla...domani Samantha manda via mail tutto ciò che serve per iniziare>>
<<Vabbè, ma te hai controllato bene che sia tutto ok?>>
<<Certo, che domande! Brì...tranquillo, è tutto sotto controllo!>> conferma
<<Vabbè quindi lunedì arrivano un ragazzo e una ragazza...>>
<<Si, l'università ci farà avere tutti i dati massimo per lunedì mattina...poi con calma termineremo la parte burocratica...calma relativamente...>> afferma
<<D'accordo, mi raccomando che è una cosa importante eh!>>
<<T'ho detto già de sta tranquillo...>> mi ripete mentre vedo Carlo uscire dallo stabile e dirigersi verso una macchina <<Anzi, sarebbe preferibile che lunedì tu fossi qui...>>
<<Si...si...ce sarò, tranquillo...te devo lascià, ciao Francè...>>
<<Brì...Briga...>> sento dire mentre riporto il telefono davanti al viso per premere il tasto rosso che chiude la conversazione, prima di catapultarmi fuori dalla macchina. Il fato stavolta mi è stato amico...chissà dove va così di corsa, e chissà perché ha lasciato la riunione prima degli altri...vabbè ora poco ci frega...
<<Buonasera!>> dico placido giungendo alle sue spalle, le mani nelle tasche del cappotto, il viso contratto. Lo vedo bloccarsi, prima di voltarsi lentamente verso di me...è stupito di vedermi qui e si vede...
<<Ma-Mattia...>>
<<Per te sono Briga...>> dico risentito
<<Che ce fai qua?>>
<<Questa domanda dovrei fartela io...>> affermo
<<Sto lavorando allo shooting di un disco...>> sostiene...vago...
<<Lo so...>>
<<Il...il disco...è...è di Emma...>> continua
<<So anche questo>> confermo tronfio
<<È per questo che sei qua?>> mi chiede
<<Sono qua per assicurarmi che non ne combini una delle tue...>>
<<Dopo tutti questi anni Matt...Briga?>> cerca di informarsi...ma la cosa non lo riguarda...
<<Problemi?>>
<<N-no...nessuno...cioè io...io non pensavo che...>> il suono di un cellulare, il suo...prende il telefono dalla tasca del jeans e guarda il messaggio sullo schermo sbuffando leggermente...sembra anche un po' impanicato, sarà una mia impressione...dopotutto non posso pretendere di capire al volo ciò che gli passa per la testa...anni fa, quando eravamo amici, mi veniva facile...ma è il passato, un passato a cui ora non voglio e non devo pensare... <<Senti scusa ma io...io devo andare. Per quanto riguarda Emma tranquillo, puoi stare tranquillo...>> credici
<<Questo semmai lo decido io...>> replico duro
<<Briga sono passati anni, non farei nulla che possa far male a lei...o a te...>> e sembra davvero pentito di ciò che è successo in un passato che mai come ora mi è sembrato così vicino <<Ti puoi fidare!>> esclama prima di richiudere la sua auto col telecomando dopo aver preso uno scatolo dal sedile posteriore <<Ora scusami ma ho un impegno...>> conclude prima di avviarsi di nuovo verso l'ingresso del palazzo lasciandomi al centro di un parcheggio quasi vuoto con mille dubbi per la testa. Mi posso fidare...seh seh come no!
Guardo l'ora e decido che è meglio rientrare...passerò domani per la Label, tanto ho sentito Francesco e mi sembra che sia tutto ok. Emma non sa neanche che sono stato qui, non mi beccherò neanche la ramanzina sul "non ti fidi mai"...me sembra che vada tutto benissimo...potrei prendere qualcosa per cena, ma forse Emma si è già organizzata...torniamo a casa, poi quando rientrerà anche lei vedremo.
Giro la chiave nella toppa, si ho preso quelle di Bes dal cassetto all'ingresso...credo siano le sue, ci sono una chiave di Sol e uno scudetto della Lazio come portachiavi...e un mezzo cuore con una E...di chi potrebbero essere se non de quel matto!? Mi ricordo appena metto piede in casa che lui è in camera sua con Elisa...oddio, speriamo che se siano almeno rivestiti...seh perché secondo voi quei due soli in casa hanno giocato a carte, o parlato del programma di scuola? E pensare che io non riesco ad avere un attimo di intimità co' Mimma e questi se danno da fa come se niente fosse...Godrei 'na cifra a interromperli, come fa puntualmente Bes inconsapevolmente ogni volta che io e sua madre proviamo ad avere un momento per noi...però non sono pronto a realizzare che li ho lasciati liberi di divertirsi con un tacito assenso e che quei due se la siano spassata di là...sul letto dove di solito vediamo la Tv...oddio!
<<Besssss sono tornato!!>> urlo mentre faccio rumore per le scale sbattendo i piedi a terra <<Bessssss!! Sono a casaaaa>> continuo fin davanti camera sua...busso <<Se può?>> domando aprendo leggermente la porta
<<Bri! Ma che stai a fa? Entra...entra!>> vedo Bes sdraiato a letto con un libro ed Elisa seduta alla scrivania che scrive qualcosa su un diario che sembra maschile, quindi non è suo...
<<Buonasera>> mi dice sorridente Elisa...mica stavi così quando sei arrivata...ancora me fa male il timpano...cioè 'sti due me vorrebbero fa crede che se so' messi a studià...ma che ve pensate che so' rincojonito? Guardo Mattia sbattendo le palpebre con un'espressione alla "me stai a pijà pe' culo?"
<<Tutto ok alla Label Brì?>> mi chiede con un'aria angelica...la Label? No ma io non sono andat...ahhh la Label! Certo!
<<Si, si tutto ok...qua tutto bene?>>
<<Benissimo!>> sorride piacione...eh immagino, benissimo...
<<Scusate>> ci interrompe Elisa col suo cellulare in mano <<è mio padre, sta passando a prendermi...devo andare>>
<<Di già?>> chiede Bes mogio mogio...eh pischè, tra poco tornerà anche tua madre...nun me sembra il caso che sappia che Elisa è stata di nuovo qui...e soprattutto che io vi ho lasciati da soli...il suo bambino con l'arpia brrrr...
<<Vabbè, ve faccio salutà in tranquillità...>> dico uscendo dalla stanza.
Cinque minuti di orologio e questa ancora non scende...me so pure affacciato nelle scale ma nun se sentivano rumori sospetti...mi affaccio alla finestra, c'è un auto coi fari accesi davanti al cancello, sarà il padre. Cazzo, e quando ha iniziato a piovere così? Sta venendo giù un diluvio...chissà Mimma...
<<Elisaaaaa credo ci sia tuo padre!>>
<<Si!>> sobbalzo trovandomela ai piedi delle scale trafelata...ehm...
<<Aspetta che ti prendo un ombrello...piove...>> niente è già schizzata fuori dalla porta
<<Non si preoccupiii...arrivederci!>> esclama mentre corre via e sale in macchina. Prendo il telefono per chiamare Emma ed assicurarmi su dove sia...torno verso la finestra e vedo la sua macchina entrare nel patio...meno male...vado quindi verso la porta e la apro, mentre vedo la mia donna corrermi incontro...prendo la bionda davanti a me per la vita, attirandola verso il mio corpo e dandole un bacio degno di questo nome. Si stacca tenendo però le mani sul mio petto, le mie braccia ancora incrociate dietro la sua schiena...la vedo muovere impercettibilmente la testa...poi annusa l'aria...ma che?
<<Di chi è questo profumo da donna?>> sbianco, manco fossi colpevole de chissà quale tradimento...peggio de un cane da tartufi questa
<È...è passata E-Elisa...>> cazzo balbetto pure io!? La Brown riduce gli occhi a due fessure puntandomi l'indice
<<Sicuro?>> insinua
<<Certo...è...è andata via cinque minuti fa...>>
<<Mm!>> sorride, prima di baciarmi di nuovo, si sposta con le labbra sul mio collo...poi sale verso il lobo dell'orecchio <<Prega di aver detto la verità Bellegrandi...altrimenti farò in modo che tu non possa andare con nessun altra, eliminando il problema alla radice!>> sussurra minacciosa mentre io deglutisco a vuoto un paio di volte
<<Brigaaaaaa! Ma che fai da solo de lààà!>> sospiro rumorosamente, ma tu finora sei stato con la ragazza tua, indisturbato...perché a me me devi rompe le palle...perchèèèè!!
Bes ha voluto la pasta per cena e sua madre, ovviamente, non se l'è fatto dire due volte...ed ora siamo sul divano a vedere un poliziesco di qualche anno fa...
<<Bes vuoi farti mettere la pomata così poi vado via?>> chiedo alla fine del film...stasera non si è neanche addormentato, ergo io nun me posso coccolà Mimma come vorrei...
<<Ma dove vai? Non vedi che diluvia?>> dice girandosi verso la finestra <<Ahia!>> esclama poi dolorante perché si è girato di botto
<<Mattia! Sta' attento!>> mi preoccupo andandogli subito vicino...mentre Emma ci guarda dalla poltrona sulla quale si è accoccolata <<Ti fa tanto male?>> domando massaggiandogli lievemente la spalla
<<No, è stato solo quando me so' girato...>> risponde provando a muovere lentamente il braccio e storcendo la bocca in segno di fastidio
<<Devi stare più attento!>> lo ammonisco
<<Si, si vabbè...>> taglia corto <<Comunque nun me pare il caso che tu vada via...puoi stare qui...nella camera degli ospiti....vero mamma?>> ehm no...guardo Emma per farle capire che deve rifiutare, categoricamente!
<<In realtà domattina lo shooting è prestissimo...quindi, se non hai altri impegni, mi faresti un favore enorme a restare qui...Briga...>> no, no...nun me freghi...io non so che idee hai in mente ma so già che nun me piaceranno...
<<Beh...io...>>
<<Dai Brì! Tanto domani mattina devi tornà...cioè torni, vè? Tanto vale restare qui!>> Bes sono convinto che se tu sapessi le cose come stanno non insisteresti così...come diavolo farò a dormire a pochi passi da lei?!
<<Vabbè...se non disturbo...>> cerco di sembrare impacciato per la situazione anziché per Emma...me sa che non funziona...
<<Sarà un piacere...>> allude lei...eh, certo, un piacere...questa me manda al manicomio!
Continuo a rigirarmi nel letto senza riuscire a prendere sonno...la stanza degli ospiti è al piano terra mentre i due stanno dormendo di sopra...meglio così, più distanza c'è, meno pericolosa è la situazione...devo solo starmene buono buono qui fino a domattina...lei all'alba andrà via per il servizio fotografico, ed io e Bes troveremo qualcosa da fare per passare la mattinata...altre sei ore e quest'incubo sarà finit...ma che diavolo è? Chi ha aperto la porta? Sento un rumore di chiavi...mi stanno chiudendo dentro...ma che? Cerco a tentoni il cellulare che ho poggiato sul comodino affianco a me, quando un'ombra mi si para davanti...e chi poteva essere?
<<Ma te sei impazzita?>> sussurro spaventato
<<Ti avevo detto che sarà un piacere averti qui...>> sbaglio o avverto un leggero doppio senso nelle sue parole?
<<Mimma nu me pare er caso de...>>
<<Shhh...>> mi interrompe mettendomi un dito sulle labbra, scosta il pesante piumone e si sdraia al mio fianco, anzi no...si era sdraiata al mio fianco, ma dopo aver rimesso la pesante coperta sui nostri corpi, si è spostata a cavalcioni sul mio bacino...ehm...prende a baciarmi il collo, mentre col braccio destro avvolge la mia testa...le lascio un bacio sull'avambraccio...il suo bacino che fa un lieve su e giù strusciando sul mio, cerco di parlare ma lei si sposta con le labbra sulle mie, impedendomelo...sono totalmente in balia di lei...infila le mani sotto la maglietta che ho tenuto per dormire, insieme ai boxer sui quali sta continuando a strusciarsi...qua finimo male...malissimo...mi solletica leggermente i fianchi mentre me la sfila, ed io rabbrividisco sotto il suo tocco...prende a baciarmi il torace...cerco di muovermi, ma prende le mie mani tra le sue, bloccandole <<Devi star fermo...>> minaccia, sorridendo maliziosa...e sorrido anch'io...mi accorgo, solo ora, che ha unicamente un babydoll di raso nero, semplice, ma io la trovo sempre bellissima...infila una mano nell'unico indumento che ho addosso...reclino la testa all'indietro trattenendo il fiato e strozzando un gemito...ha deciso di farmi impazzire e ci sta riuscendo alla grande...
<<Emma io...>> cerco di dire prima che il velocizzarsi del movimento della sua mano mi impedisca di pronunciare qualsiasi sillaba <<Ti prego...>> imploro...se continua così ci metterò meno di un minuto a venire...mi abbassa i boxer, lasciandomeli abbassati alle ginocchia...qualsiasi mio movimento per sfilarli è impedito da lei che è poggiata sulle mie cosce...torna alle mia labbra...vorrei stringerla di più a me ma le mie mani vengono nuovamente bloccate dalle sue...ne porta una sul mio membro, introducendolo in lei che si abbassa lentamente su di me...è senza slip...ommioddio! Io qua me moro! Riprende la mia mano nella sua e si dondola piano su di me...le vado incontro cercando di accelerare le spinte, ma appesantisce di più il suo corpo sul mio, continuando a dettare le regole di questo gioco pericoloso...mi giro di scatto appena avverto un rumore
<<È il...cancello che...si muove un po' col...col troppo vento...>> spiega lei persa in quel piacere solo nostro...la pioggia batte incessante sui vetri e lei sembra muoversi al suono di quella melodia che l'acqua produce infrangendosi sulla superficie trasparente...vorrei velocizzare le spinte...vorrei arpionarle un fianco per portarla sotto di me e farla mia come vorrei...invece...invece la guardo, incantato...incapace di interrompere questa sensazione di essere in un limbo che mi pervade...porta la testa all'indietro, aumentando la frizione dei nostri corpi e lasciando che io vada più a fondo in lei... <<Ahhh...>> sospira, poi torna a guardarmi sorridendo...lascia le mie mani, poggiando le sue sui miei fianchi e muovendosi in modo più fluido e veloce...non passa molto prima che io raggiunga il culmine, stringendo le sue gambe tra le mani e spingendomi di più in lei che mi segue a ruota...due tre spasmi ed il mio corpo teso torna a rilassarsi, prendo fiato sdraiandomi meglio sul letto...lei si solleva da me, permettendomi così di uscire dal suo corpo, si abbassa fino a far toccare il suo petto sul mio torace...porta la testa accanto alla mia e mi sussurra una sensuale <<Buonanotte>> all'orecchio...mi lascia un bacio sulla guancia...e, così come era arrivata...va via...

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