E tu lo capirai

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Niente e nessuno potrà turbare il mio stato di beatitudine al momento...sto già pregustandomi la faccia di quella feccia umana quando je farò sentì la registrazione...perché lo farò, eccome se lo farò!
<<Avanti...>> dico sorridendo a qualcuno che bussa alla porta...è Simone, uno dei miei ragazzi
<<Capo posso parlarti un attimo?>>
<<Certo vieni Simo vieni!>>
<<Senti io ho buttato giù un po' di robe...e...anche se è ancora la versione casereccia...>> ride <<te volevo fa sentì un pezzo che ho pensato potesse essere il mio prossimo singolo...>> mi dice mentre bussano ancora alla porta
<<Frà...dimmi...>>
<<Ecco io ho visto Carlo giù e mi ha detto che ci sono novità...vabbè passo dopo...>>
<<No no resta che sentimo 'nsieme la nuova hit estiva!>> sorrido ben conoscendo la poca attitudine di Simone alle prese in giro nei suoi confronti...difatti mi guarda trattenendo qualche parolaccia che di sicuro vorrebbe dirmi...ma non può...ehhh! C'est la vie! <<Daje su...!!>> lo incito mentre lo vedo smanettare col cellulare...forza dai...che oggi è una fantastica giornata e sarò più benevolo del solito...
<<Eccola...>> dice premendo play e facendo diffondere la melodia nell'aria...però, è una semplice chitarra ma già mi piace...
"Voglio star con te...è pazzo chi non lo vuole...baby stai con me...vedremo sorgere il sole...voglio star con teee...na na na..."
Ehm...ehm...ehmmmmm!!!!! Io questo pezzo l'ho già sentito e so anche perfettamente dove!! Cerco di respirare normalmente quando invece l'unica cosa che vorrei fare al momento è ribaltare la scrivania su cui è poggiato quell'aggeggio elettronico che sta riproducendo la canzone e andare a dirne quattro alla bionda che si trova nella saletta in fondo!
<<Beh che ne pensi?>> penso che uscirai da questa etichetta prima del previsto!
<<Mi piace...ha un bel ritmo e resta impressa...>> ammetto sincero...e per fortuna queste caratteristiche mi hanno permesso di sentire il pezzo in anteprima stamane <<più tardi o domani ne parliamo anche col tuo manager e poi inizi a lavorarci coi musicisti...>>
<<Grande!>>
<<Vedi de buttà giù qualche altra idea che iniziamo a pensà a un mixtape...!>>
<<Daje! Vado allora...!>> esulta lasciando il mio ufficio tutto entusiasta...beato lui!
<<Che succede?>> chiede Francesco appena Simone si richiude la porta alle spalle
<<Niente, perché?>> ingoio un colpo di tosse cercando di fare l'indifferente
<<Perché appena hai sentito il pezzo te sei pietrificato...ora vabbè che è un bel pezzo, ma non avresti assunto quell'espressione manco se fosse stato de Bes...figuramose de 'n ragazzetto qualunque!>> mi spiega concitato...e incuriosito dalla mia reazione...faccio una smorfia con le labbra per minimizzare <<Ah Brì!>> esclama lui, facendomi chiaramente capire che non se la sta a beve pe' niente...
<<L'avevo già sentito...>>
<<Che?>>
<<Il pezzo!>> esclamo
<<Te e 'sto vizio de ascoltà quello che succede nelle salette...'n giorno de questi ce faranno causa pe' violazione della privacy...lo sai che il 196 del...>>
<<Sì sì...>> lo interrompo con un cenno della mano prima che me sciorini tutta la normativa sulla privacy <<comunque non l'ho sentito dalle salette ma da Emma...>>
<<Da Emma?>> annuisco
<<La stava a canticchià...>>
<<E nun le hai chiesto spiegazioni?>>
<<Ha risposto che l'ha ascoltata in radio...>>
<<Ma no, non è possibile...>>
<<Ma va?>> chiedo retorico <<È ovvio che gliel'ha fatta sentì lui...vorrei capire questi da quando so' così intimi...>>
<<Intimi...je ha fatto sentì 'na canzone...>> tenta di minimizzare lui
<<Tu te ricordi chi è Simone ve'? Quello che a stento le fa sentì a me le cose sue finchè nun le ritiene perfette...che non ascolta niente e nessuno...che non prende pe' bono 'n consiglio manco se je lo dà Eminem 'n persona? E secondo te fa sentì il pezzo suo alla prima venuta?>>
<<Venuta in che senso?>> sbarra gli occhi lui
<<Ah Francè!?>> mi altero alzandomi anche dalla poltrona <<Nun t'azzardà eh! O sai qualcosa che io non so?>> indago andandogli incontro <<Francè!>>
<<Senti Brì...>> dice camminando all'indietro e alzando le mani <<io c'avrei da ditte 'na cosa...ma tu me prometti che nun t'arabbi...>>
<<Dipende!>> asserisco serio
<<Io potrei aver visto...ma nun so' tanto sicuro...sai com'è...io corro sempre pe' i corridoi, potrei aver travisato...>>
<<Nun tergiversà...ch' hai visto?>>
<<Ecco, qualche giorno fa, Emma che usciva in lacrime dalla saletta con Simone che l'ha afferrata dal polso...e le ha dato i fazzoletti suoi...e poi ieri quello che la cercava era Simone...>>
<<Ah...>>
<<Ma je voleva solo dà la chiavetta co' le canzoni...nun fraintende...>>
<<Ma nun me di'...che altro c'è?>> chiedo consapevole che non mi abbia detto tutto
<<Sempre ieri...ieri mattina...ecco...stavano a fumà sul terrazzino de là...e c'era la porta aperta...ma stavano anche altri eh...>>
<<E?>>
<<E niente...Simone aveva la mano poggiata sulla vita di Emma...ma ripeto potrei aver visto male...Brì...Briga...Mattiaaaa>> mi chiama mentre io sto andando come una furia a passo spedito verso la saletta in cui si trova la bionda...faccio un respiro e apro la porta...Mario non c'è, meglio così
<<È successa una cosa strana...>> affermo con nonchalance, tentando di sembrare calmo, mentre le vado incontro e le arpiono la vita bloccandola a due centimetri dal mio viso
<<Ah sì?>> risponde in leggera difficoltà <<E...e cosa?>>
<<Pensa...una traccia ancora non registrata è già passata in radio...>> mi guarda confusa
<<Non...non è possibile...>> dice con una smorfia stranita
<<Ecco appunto! Quindi tu come la conosci?>>
<<I-io?>>
<<Eh tu! Simone, uno dei miei ragazzi, è appena andato via e indovina che m'ha proposto come singolo? La canzone che tu avevi sentito in radio!>> esclamo con un certo risentimento allontanandomi di colpo <<Quando la finirai di riempirmi di cazzate eh? Quando?>>
<<È che tu non avresti ca...>>
<<Non iniziare con la solita storiella che io non avrei capito, che non mi fido...perché non vedo come possa farlo visto che continui a rifilarmi cazzate una dietro l'altra!>> mi altero
<<Non è colpa mia se...>> sta dicendo quando si blocca a causa del mio cellulare che squilla insistentemente...
<<Pronto>> rispondo scorbutico
<<Ehm buongiorno signor Mar...Bellegrandi?>>
<<Sì, chi è?>>
<<Salve è la segreteria del Manara, la scuola di suo figlio...stiamo cercando di metterci in contatto con sua moglie ma non risponde...>>
<<Non potrà più rispondervi perché sarò vedovo prima de sposamme!>> dico a mezza voce incenerendo la bionda con lo sguardo
<<Come dice? Non la sento bene...>>
<<Nulla nulla...diceva?>>
<<Sì ecco, la signora ci ha fornito il suo numero per le emergenze...>>
<<È successo qualcosa?>> domando allarmato
<<Dovrebbe venire qui il prima possibile, la Preside vuole parlarle...>> mi informa
<<Arrivo>> confermo chiudendo la conversazione <<co' te famo i conti dopo nun è de certo finita qua!>> esclamo puntandole l'indice
<<Dove stai andando? Che è successo?>>
<<A scuola di Bes, la Preside vuole vedermi...>>
<<Vengo anch'io...>> dice dirigendosi verso la sua borsa
<<No, ci vado io! Tu intanto pensa alla scusa da rifilamme quanno torno!>> termino sbattendo la porta e incamminandomi verso la macchina.
<<Che hai fatto?>> chiedo avanzando verso mio figlio, seduto davanti all'ufficio della Preside, vedendo che ha un segno scuro sotto l'occhio che fra poco diventerà più viola di una melanzana matura...nonostante la busta di ghiaccio istantaneo che ha in mano
<<Niente...>> si difende lui
<<Eh, nun me pare...>>
<<Certo perché secondo te devo sempre aver combinato qualcosa...>> dice evitando di guardarmi
<<Quanno parli co' me me devi guardà 'n faccia...>> rispondo serio <<e poi non credo che quel livido te sia spuntato da solo...ma possibile che ogni volta ne combini una...>>
<<Io non ho fatto niente!>> ripete
<<Certo! È pe' niente che m'hanno chiamato dicendo de corre qua...facendomi pensà le peggio cose...>>
<<Nessuno t'ha obbligato a venicce!>> sputa fuori con rabbia
<<Si dà il caso, che te piaccia o no, che io so' sempre tuo padre regazzi'...>> mi impunto...fa una smorfia ma rimane in silenzio <<e comunque avresti anche potuto fare la persona matura e mandarmi un messaggio per avvertirmi, anziché farmi fare diecimila film su cosa fosse successo mentre venivo qua...>>
<<Non vedo esempi di persona matura da seguire...>> replica con nonchalance
<<Eh certo...perché...>> sto dicendo quando veniamo interrotti dal bidello che, dopo aver bussato alla porta dell'ufficio, ci invita ad accomodarci, togliendomi così la possibilità di capire da Bes cosa sia successo prima di incontrare la dirigente dell'istituto.
<<Permesso...Preside...>> saluto entrando nell'ufficio seguito da Bes
<<Buongiorno...prego prego accomodatevi...>> mah, me la ricordavo meno socievole...chissà che ha combinato 'sto disgraziato...
<<Grazie...è...è successo qualcosa?>> che domanda idiota Mattì...certo che è successo qualcosa, altrimenti nun t'avrebbero chiamato, no!? Me la cavavo meglio quanno dovevo fa il padre finto!
<<Signor Bellegrandi noi siamo così avviliti, costernati...>> dice melodrammatica congiungendo le mani...oddio questa lo vole espelle...come minimo nun je rilascerà manco il nullaosta per qualunque altra scuola del Paese! <<è una cosa così diseducativa quella che è successa...così deleteria...>> oh Signore avrà ammazzato qualcuno <<che io non so come scusarmi con lei!>> avrà buttato il cadavere nel Tev...scu-scusarsi?
<<Preside non capisco...>> scuoto leggermente la testa...che cazzo è successo?
<<È una cosa che non dovrebbe mai accadere in un istituto scolastico...specie in quelli come il nostro dove si insegna l'amore per quei nostri avi che possedevano l'abilità di tradurre in versi tutto il sentimento di cui è investito il mondo...non concorda con me?>> se almeno sapessi che è successo...
<<Io non...>>
<<Oh!>> sospira <<Cose di un tale degrado dovrebbero succedere solo in quei ghetti ormai abituati all'oblio da non voler vedere la luce della cultura, della conoscenza...>> sì ma tutta 'sta poesia...va bene...ma il fulcro qual è? Mio figlio che ha fatto?
<<Preside io vorrei dirle che...>> interviene Bes che è più confuso di me, pur sapendo esattamente cosa sia accaduto
<<No ragazzo, non c'è bisogno...io capisco l'umiliazione di trovarsi in una simile situazione...vedersi costretti a mettere da parte l'amor proprio e scendere a tali livelli di bassezza poiché forzati dalla spiacevole condizione in cui si viene a trovarsi...>> e 'sta condizione sarebbe?
<<Ma insomma devo presentare un esposto al Ministero per capire che è successo?>> sbotto...ecchecazzo!
<<Ah già perché lei non ha cognizione dell'accaduto!>> ma va?! <<A nome dell'istituto io desidero porgerle le mie più sentite scuse per quanto capitat...>>
<<Preside mi scusi, io vorrei prima capire cos'è successo!>> avrà capito?
<<La cosa è andata in questo modo...la classe di suo figlio stava rientrando in aula dopo l'ora di attività motoria, e nel corridoio...nel corridoio capisce? Io lo dico sempre che non voglio che i ragazzi girino per i corridoi al cambio dell'ora...>>
<<Preside!>>
<<Sì...sì dicevo nel corridoio c'erano questi due...due...io non so nemmeno come definirli guardi, comunque abbiamo già preso dei provvedimenti eh! Sono stati sospesi a tempo indeterminato e nel pomeriggio ho un colloquio con i genitori di entrambi...>> la guardo sperando che capisca che prima dei provvedimenti nei confronti degli altri studenti mi interessa cos'è successo a mio figlio e perché ha quel quasi livido <<comunque le riferivo...hanno iniziato a litigare, non si è capito il motivo...e nel litigio è stato coinvolto anche un altro allievo della classe di suo figlio che, fortunatamente, ne è uscito indenne...non hanno voluto rivelarci il motivo di tanto astio...ma oggi dovranno dirmelo o il provvedimento sarà molto più serio di così! In tutta questa querelle Mattia ha cercato di portar via il suo amico per evitare di tirare la discussione per le lunghe, ma uno degli altri due l'ha tirato per la manica della maglietta e l'ha colto di sorpresa con un pugno sullo zigomo...>>
<<Che cosa?>> alzo la voce...avevo intuito che potesse trattarsi di questo per la forma arrotondata del segno che sta già diventando scuro...nonostante il ghiaccio, ma non potevo di certo immaginare che mio figlio davvero non c'entrasse nulla...nonostante abbia tentato di dirmelo prima...ma io ero, forse, ancora scosso dalla discussione con sua madre per placare la rabbia e cercare di capirlo...
<<Fortunatamente a quel punto è intervenuto un insegnante! Signor Bellegrandi noi non sappiamo come scusarci per lo spiacevole episodio...facciamo tutto il possibile per mantenere un certo rigore qui dentro e una certa...>>
<<Ho visto!>> la interrompo
<<Spero che possiamo andare oltre questa incresciosa vicenda...>>
<<Per adesso mio figlio viene via con me...poi ne parlerò con sua madre e decideremo insieme il da farsi...>> dico non sapendo bene come comportarmi...la dirigente annuisce
<<Porga le nostre più sentite scuse anche alla signora...lei è sempre una persona così attenta per quanto riguarda i ragazzi...io...io...non so che dirle, davvero...>> continua mortificata
<<Mattia andiamo...>> lo esorto alzandomi <<Preside arrivederci...>> le porgo la mano mentre ci guarda afflitta lasciare il suo ufficio.
<<Sono il padre di Mattia...la Preside dice che può lasciare l'istituto...>> informo l'insegnante che mi accoglie sulla porta dell'aula dove siamo tornati a prendere le sue cose
<<Ah lei è il padre di Marrone...prego prego si accomodi...>> ripete ad alta voce, ecco ora lo sa pure tutta la classe penso mentre entro con leggero imbarazzo e vedo qualcuno dei ragazzi bisbigliare tra loro...fra poco metteremo i manifesti...e 'sta cosa del cognome nun me va né giù né su <<Mattia prendi le tue cose con calma...>> dice a mio figlio vedendo che sta infilando alla rinfusa nello zaino tutto ciò che ha sul banco
<<Sono pronto...>> riferisce mettendosi lo zaino in spalla e raggiungendomi <<arrivederci...>>
<<Ciao...>> saluta la prof <<lei quando vuole sono a disposizione...>> solo io noto un doppio senso nella sua frase? <<per qualunque informazione sul ragazzo>> ah certo!
<<Arrivederci...>> dico allontanandomi dall'aula
<<Pure la prof. di mate!>> scuote la testa mio figlio
<<Manco m'è mai piaciuta la matematica...>> ammetto sorridendo, seguito da lui.
<<Senti io ho fame, ci fermiamo qua di fronte e ci prendiamo qualcosa?>> gli chiedo mentre raggiungiamo l'uscita, solamente per poter passare un po' di tempo con lui lontano da tutto e tutti e capire il suo punto di vista su ciò che è successo...magari c'è altro che alla Preside non hanno riferito...magari non è andata come ha detto lei...e poi, diciamola tutta, non è che mi sia comportato da padre perfetto appena sono arrivato e l'ho visto...
<<Ok!>> acconsente annuendo...quando si tratta de magnà è difficile che dica de no...
<<Mattì!>> chiama qualcuno alle nostre spalle facendoci girare entrambi...è Federico, il suo amico
<<Oh Fè che è successo?>> chiede lui con un tono strano...che sia lui il compagno di classe di cui parlava la Preside?
<<Buongiorno...>> mi saluta...gli sorrido... <<t'è cascato questo...>> dice porgendogli un foglio...un foglio piegato con dei quadrettoni mmm....<<ho pensato te potesse servì...>>
<<Sì...sì grazie...ci sentiamo dopo eh!>> lo saluta avviandosi...eh no bello!
<<Che cos'è?>> chiedo prendendogli il foglio che si è portato alla bocca per cercare di aprire la cerniera dello zaino
<<Niente ridammelo!>> tenta di afferrarlo
<<No...no...te lo ridò quanno me dici cos'è!>> esclamo infilandomelo nella tasca dei pantaloni
<<Eddai!!>>
<<Basta dirmi cos'è...>>
<<Gli appunti del compito di matematica...>> tenta
<<Seh ciao!>> sorrido...su quel foglio c'è una barra...sicuro...ed io muoio dalla curiosità di leggerla... <<Ci mettiamo qui?>> domando sedendomi ad un tavolino all'esterno del locale di fronte scuola...annuisce sedendosi di fronte a me
<<Mo ce mettono 'na vita pe' venì a prenne l'ordinazione...>>
<<Vabbè...io nel frattempo ho una lettura in sospeso...>> affermo riprendendo il famoso foglio...sospira mordendosi il labbro e facendo l'indifferente guardandosi intorno...
<<Io...io vado un attimo in bagno...mo torno...>> addirittura? Per una barra? E che sarà mai!!
"Mio padre è stato prima il mio migliore amico
Se non lo hai mai vissuto non puoi capire ciò che dico
Arrivare a desiderare che sia proprio lui
La persona che più ti è mancata nei tuoi giorni bui
Non mi ha insegnato ad andare in bicicletta e neppure a nuotare
Ma mi ha preso per mano donandomi la possibilità e il rischio di sognare
Non so se ha fatto una vita spericolata,
ma nella musica ho preso la sua stessa strada
dovrò dirgli grazie, un giorno, se me la sento,
grazie per avermi tirato fuori dall'inferno"
Sto deglutendo a vuoto da due minuti buoni...mi sono calato gli occhiali da sole sugli occhi appena ho sentito un leggero bruciore, per evitare che qualcuno mi veda vulnerabile...credo che sia la barra che aveva scritto...quella per Emis e non credevo che mi avrebbe fatto un tale effetto...lo vedo uscire dal locale e dirigersi verso di me...
<<'Namo...>> dico semplicemente alzandomi e prendendo un respiro profondo
<<Ma nun...nun volevi mangià?>> chiede non capendo la mia reazione
<<Passiamo a prendere mamma alla Label e andiamo a pranzo tutti insieme>> affermo mentre cerco di incanalare in modo giusto l'aria nei polmoni.
<<Sei pronta per andare a pranzo?>> chiedo sorridendo entrando, con mio figlio al seguito, nella saletta della bionda che mi guarda a dir poco sconcertata
<<A pranzo?>> domanda lei quasi a volersi convincere di aver sentito bene...
<<In effetti ho un certo languorino anch'io...prendiamoci una pausa...>> interviene Mario poggiando la chitarra sul supporto mentre lei continua a tenere quell'espressione incredula...beh certo, l'ho lasciata che ero incazzato nero...me vede rientrà così...qualche domanda me la sarei fatta pur' io al posto suo...ma leggere quelle parole scritte da mio figlio mi ha dato un tale senso di tranquillità che niente potrebbe scalfirmi al momento...
<<Mà!?>> la chiama Bes vedendola ancora imbambolata
<<S...sì andia...ma che hai fatto?>> chiede sbarrando gli occhi e raggiungendo a passo spedito il ragazzo
<<Niente...>> sta dicendo lui mentre sua madre gli poggia le mani sul viso per esaminare meglio quel segno violaceo
<<Come niente? Bes che è successo? Chi è stato? È per questo che ti hanno chiamato?>> continua guardandomi per un attimo <<Ti fa male? Ci hai messo del ghiaccio? Magari potrem...>>
<<Donna ansiolitica ti ho già detto che non è niente...>> sorride lui
<<Daje...te lo spieghiamo al ristorante...>> dico mettendole un braccio dietro la schiena per condurla verso le scale e chiudere la porta della saletta
<<Avrebbero dovuto avvisare anche me...>> sta dicendo mentre scende verso il piano inferiore seguita da me e Bes <<e poi io ho lasciato il tuo num...>> si blocca sentendo delle voci concitate nell'atrio
<<Come le ho già detto non può riceverla al momento...>> sta dicendo Samantha a qualcuno...e quando arriviamo al piano terra mi rendo conto di chi sia il suo interlocutore...o meglio la sua interl...
<<Briga!>> ecco appunto, Eva! <<Stavo appunto dicendo alla tua segretaria che dovrei parlarti di una quest...>>
<<Eva al momento non posso, sto andando a pranzo con la mia famiglia...>> dico poggiando un braccio sulla spalla di Bes guadagnando l'uscita <<prendi un appuntamento...>> concludo mentre inforco gli occhiali da sole.
<<Mi volete spiegare qualcosa?>> domanda la bionda appena varchiamo il cancello
<<Ha avuto una discussione a scuola...>> la faccio semplice mentre mi sporgo un po' con la testa dall'altro lato prima di immettermi in strada...Bes mi guarda dallo specchietto sperando che spieghi io la situazione e lui possa evitarsi la ramanzina della madre...
<<E chi ti ha insegnato che per discutere si usano le mani?>> domanda retorica voltandosi immediatamente verso di lui
<<Ma veramente io l'ho prese solo!>> si difende alterandosi leggermente <<Nel senso...non è che le ho prese...è che...>> cerca di correggersi immediatamente, sia mai che la sua reputazione venga intaccata così!
<<La Preside ti manda le sue scuse...non sapeva più che inventasse!>> intervengo io
<<Ah beh certo...le scuse....>> sbuffa lei...in effetti poteva pure tenersele, tanto la situazione non è che cambia
<<Dice che comunque Bes ha solo difeso un suo compagno, evitando che la rissa peggiorasse...>> lo difendo, difatti la bionda alterna lo sguardo tra me e lui indecisa sul se crederci o meno
<<È come dice lui!>> mi dà manforte Bes annuendo vigorosamente
<<E che te pare!>> esclama Emma tornando a poggiare la schiena al sedile e incrociando le braccia.
<<Ma che pranzamo qua?>> chiede mio figlio leggermente disgustato guardandosi intorno...ho appena fermato l'auto davanti ad una rosticceria a neanche cinque minuti dalla Label e l'espressione di Bes sarebbe da incorniciare...Emma invece sorride sotto i baffi avendo capito all'istante perché ho posteggiato <<Ma dobbiamo scendere?>> domanda ancora mentre io sono fuori dall'auto e richiudo lo sportello...sua madre non si è mossa e lui non sa che fare...scuoto la testa invitandolo a restare in auto e tornando neanche cinque minuti dopo <<Che è?>> chiede prendendo il sacchetto che gli passo prima di rimettere in moto <<Ematonil? E che ce devo fa?>>
<<Quando rientriamo la metti su quel ficozzo prima che peggiori...>> gli spiego...
<<Vabbè ma visto che ce stavi nun me potevi prenne du' supplì alla rosticceria di fianco?>> mica v'aspettavate un grazie, ve'?!
<<Casa generalizia figlie della carità can...oh stavo leggendo...>> si lamenta Bes mentre percorriamo l'Aurelia <<me devo venì a fa 'n giro da 'ste parti...>> continua vedendo che nessuno ha risposto
<<Sono suore Bes...>> sospiro...nun cominciate a di' che ha preso da me eh, che nun è vero!
<<Vabbè possono sempre cambiare idea!>> niente, ci rinuncio!
<<Che figo 'sto posto!!>> esclama guardandosi intorno <<La Maielletta...ma nun ce saremmo dovuti vestì 'n po' meglio pe' venì qua?>> chiede guardandosi il jeans strappato al ginocchio
<<Hanno anche un paio di sale meno eleganti...>> gli spiego prima di chiedere un tavolo per tre un po' più isolato
<<Non ci siamo mai venuti qua...>> afferma facendo vagare lo sguardo per la sala semideserta
<<È il ristorante dove ho rivisto tua madre per la prima volta quando siete tornati a Roma...>> dico sorridendo, li ho portati qui perché vorrei fosse un nuovo inizio per noi, per la nostra famiglia...inutile prenderci in giro...con Emma discuterò sempre...il nostro rapporto è fatto anche di questo, è sempre stato così e sarà sempre così...ci saranno sempre delle incomprensioni tra me e lei...delle cose che non mi dirà per le mie reazioni alle volte esagerate...e delle cose che io non dirò a lei per paura che possano essere fraintese e ci allontanino...dopotutto credo che le grandi rivelazioni siano finite, l'unica grande menzogna che ci legava è ormai dissolta nell'aria...io so tutto, nostro figlio sa tutto...e le cose che verranno le prenderemo come vanno prese...con la maturità che devono avere due persone della nostra età e con la consapevolezza di dover anteporre il bene di nostro figlio a qualunque altra cosa perché è giusto che sia così...perché noi vogliamo che sia così.
<<Veramente ci eravamo anche scontrati all'uscita del bar...ero a Roma solo da qualche ora...>> sorride persa in quel ricordo scuotendo la testa e prendendo un sorso d'acqua
<<Sì ma ora mica me vorrete ammorbà co' tutti i ricordi sdolcinati de voi due ve'?>>
<<No no...>> rispondo perfido <<potremmo parlare della lite a scuola per esempio...>>
<<Vabbè allora me stavate a raccontà de st'incontro romantico...!>> esclama paraculo poggiando le braccia incrociate sul tavolo e dedicandoci tutta la sua attenzione.
Stiamo rientrando alla Label...Emma ogni tanto mi guarda di sottecchi, sa benissimo che la discussione di stamattina è solo rinviata...sì, perché ora va bene tutto...voglio ricominciare, faremo sempre degli errori e tutto il discorso che vi ho fatto prima ma questa ha sentito in anteprima una traccia che manco io avevo ancora ascoltato, rendiamoci contro! Di uno con cui, sempre in teoria, manco dovrebbe averci confidenza...ma che a stento dovrebbe salutà! E organizza serate coi ragazzi in cui canta pure lei a mia insaputa, e ascolta le tracce di questo in anteprima, e si intromette in ogni cosa che riguarda la Label...bella mia calmate 'n attimo! Stai là pe' lavorà no pe' fa pubbliche relazioni! Ora...mentre fa finta di guardare fuori dal finestrino...in realtà sta solo cercando di capire quanto mi sia passata l'incazzatura e se me la prenderò con lei a breve...quell'altro invece è da mentre stavamo mangiando il dolce che guarda il cellulare come una persona nel deserto guarda una bottiglia d'acqua ghiacciata...e da quando siamo in macchina non fa altro che digitare velocemente sullo schermo...ora io mi chiedo co' chi parla questo così insistentemente? Elisina purtroppo è fuori dai giochi a quanto ho capito...i suoi amici non possono essere perché di solito sono molto più coincisi di così...Nausicaa per esempio che fine ha fatto? Lo sa che devono incidere quanto prima 'sta benedetta traccia e andare avanti con le altre perché c'è un disco da far uscire? Sta sentendo qualcun altra? Magari questa è gelosa di Nausicaa!? È Elisa che ci sta riprovando? No, non credo...poi ultimamente questo si fa solo accompagnare a scuola...sono due giorni che nessuno lo va a riprendere...manco è normale...se ne esce con un "torno direttamente alla Label"...rimane a scuola per studiare...ma da quando in qua la scuola rimane aperta di pomeriggio senza corsi di recupero organizzati? Speriamo solo che questa misteriosa ragazza si renda conto che, a differenza degli altri ragazzi della sua età, lui ha anche un percorso lavorativo da portare avanti...e lo lasci un po' più libero...fra poco diventerà tutt'uno con quel telefono! Che poi ancora non mi ha presentato altre tracce...siamo fermi sempre alle stesse due o tre dell'inizio...non ci credo che in questo periodo non ha scritto nulla di nuovo...è uguale a me anche in questo, i periodi moralmente peggiori sono i più proficui...perché non mi ha fatto leggere ancora nulla di nuovo? Oddio, se ciò che ha scritto è sulla stessa lunghezza d'onda del pezzo che ha cantato con Emis meglio che se lo sia tenuto per sé, per carità!
<<Eccoci qua...>> dico entrando nel parcheggio della Label e spegnendo il motore
<<Io...io vado un attimo al bar...ora torno eh!>> ma se mo stiamo rientrando dal pranzo che ci vai a fare al bar dico io? No, io lo devo seguì...devo capire che sta combinando...mi volto verso l'ingresso principale per dire ad Emma che arrivo subito ma la vedo che mi incenerisce con lo sguardo mentre picchietta a terra la suola della scarpa con le braccia conserte...che je prenne mo? Scuoto la testa per farle capire di non aver intuito il motivo della sua espressione e lei guarda verso l'interno della Label e poi di nuovo me...la raggiungo intenzionato a comprendere la situazione...ah ecco!
<<Analia!>> esclamo non proprio entusiasta, avvicinandomi alla reception dove mi attende la modella, seguito dalla bionda...ma io dovevo capì chi deve vedè quello al bar, uff!
<<Brriga! La tua segretarria voleva prrenderme un appuntamiento! A me!>> eh sì...de solito se usa così
<<Analia lei è Emma...la mia...la madre di mio figlio...>> la bionda se potesse sotterrarmi lo farebbe volentieri...
<<Ttuo figlio??>> ehm...
<<Sì, piacere!>> le porge la mano Emma con un sorriso più finto di una banconota da due euro
<<Piaccerre mio!>> replica l'altra...mentre vedo saette lanciate dagli occhi di entrambe
<<Briga dovresti visionare questi...>> mi dice Samantha, con dei fogli in mano, cercando di togliermi dall'impasse
<<Buonasera...>> saluta una voce familiare dall'ingresso dietro di noi...oddio Eva...di nuovo qua, ma non l'avevo già liquidata? <<Mattia vedo che sei impegnato...ma io ho preso un appuntamento come mi avevi detto...>> guardo la mia segretaria...va licenziata subito pure lei! Ma che congiurano tutti contro di me? Perché!!
<<Eva...ehm...un attimo che ci organizziamo...>>
<<Ma io te sto aspettando da un'orra!>> si lamenta Analia mentre la bionda fa finti colpi di tosse
<<Buonasera...cercavo...ah Matti sei qui...>> noo ma è un incubo
<<Mamma...scusa ma non è il momento...sono molto impegnato...>>
<<Sì, lo vedo...>> conferma con un'espressione disgustata passando ai raggi x le tre donne intorno a me...<<torno un'altra volta...ah, ehm cara...>> continua voltandosi un attimo e fissando Samantha <<hai il rossetto sbavato!>> afferma mentre la mia segretaria si porta la mano alle labbra...mi salvi chi può!
<<Che succede?>> chiede il legale entrando mentre si volta un attimo a guardare mia madre che si allontana a passo svelto senza degnarlo di attenzione...Francesco io non sono mai stato più felice di vederti in vita mia, giuro...lo fisso per qualche secondo mentre lui si guarda intorno non capendo la situazione
<<Ehm...si sono accavallati un po' di appuntamenti...>> tenta di giustificarsi Samantha mentre si passa ancora l'indice intorno alle labbra...vedo l'avvocato allarmarsi di colpo come se avesse compreso che tra un po' succederà una catastrofe
<<Beh sono tutti rimandati...ho bisogno di Briga, c'è una questione di primaria importanza da risolvere!>> esclama autoritario prendendomi per il braccio e trascinandomi di sopra, indifferente alle repliche delle altre
<<Che succede adesso?>> chiedo allarmato mentre entriamo nel mio ufficio
<<Niente...dovevo risolvere la situazione!>> amico mio! Ma io non ti facevo così sveglio...così arguto...così de...<<Monica sta arrivando qui, che avrebbe pensato?>> deficiente! Così deficiente!
<<Monica?>>
<<Eh...eravamo al bar a prendere un caffè...poi dovevamo passare nel mio ufficio che mi serviva un fascicolo per una questione di domani mattina...solita burocrazia...e discutere di una questione di cui ci stiamo occupando insieme...ma al bar è arrivata una che doveva parlarle un attimo di una cosa urgente, così io mi sono proposto di venire qui a prendere quelle carte e iniziare a scrivere una bozza che mi servirà domani...>> mi spiega parlando a raffica...e quindi? <<ti immagini se fosse piombata giù all'improvviso e mi avesse trovato con quattro donne? Tutte molto fighe tra l'altro devo di'!>>
<<Oh! Una è la madre di mio figlio!>>
<<E quella che ti fa uscire di testa e fra poco ti farà le scarpe perché prenderà tutte le decisioni della Label!>> ride il deficiente
<<Coglione!>> lo insulto <<Hai detto che eravate al bar?>> chiedo mentre mi si accende una lampadina
<<Sì perché?>>
<<Bes con chi era?>>
<<Bes?>>
<<Sì Bes...Besta...Mattia...mio figlio...hai presente?>>
<<Guarda che non c'era Bes al bar!>> scuote la testa
<<Come no?! Ha detto che passava per il bar...>> dico stupito
<<Eh t'ha detto 'na cazzata!>> risolve subito lui
<<Ma come 'na cazzata? A me?>>
<<Oh guarda che mo non sei più il capo figo...sei il padre, nel caso nun te lo ricordassi!>> eh...appunto!
<<Posso?>> chiede qualcuno entrando senza bussare...eccolo qua <<Fra c'è Monica che ti cerca...con un tubino blu niente male...>> ammicca verso il legale
<<Regazzì...!>> cerca di ammonirlo lui <<Nun potresti guardà quelle dell'età tua?>>
<<In realtà giù ci sono anche Eva e la modella argentina...ma non le trovo interessanti...non io, almeno...>> che era quella? 'Na frecciatina a me? No, perché nun m'è piaciuto il riferimento velato...Francesco intanto cerca di trattenere una risata... <<e quella povera Samantha che sta mediando tra le due che fra un po' si prenderanno a capelli per decidere chi deve salire prima nel tuo ufficio...>> assume un'aria boriosa rivolgendosi a me
<<Tua madre?>> cambio discorso domandando dell'unica persona di cui mi interessa
<<Mia madre è in saletta con Mario visto che è qua per lavorare, lei!>> e per ascoltare tracce inedite, ma dettagli!
<<Vabbè io raggiungo Monica...>> si defila il cagasotto
<<Vai vai...>> dico con un tono leggermente minaccioso <<in quanto a te...>> continuo rivolto a Bes <<c'è da completare l'incisione di Empire e da ved...>>
<<Briga sta salendo Eva...>> ci interrompe la voce della mia segretaria dall'interfono...sospiro mentre faccio segno a mio figlio di aspettare e sedersi sulla poltroncina...come se niente fosse lui va a stendersi sul divanetto col cellulare tra le mani...fa come se fossi nell'ufficio tuo bello de casa!
<<Mattia, senti io non...>> esordisce la bionda entrando <<ah ciao!>> Bes alza solo la mano in segno di saluto, continuando a prestare attenzione al telefono
<<Dimmi Eva...>>
<<Io non capisco a che gioco stai giocando...>> risponde leggermente risentita abbassando la voce
<<In che senso?>> scuoto la testa non capendo a cosa si riferisce
<<Ieri mi hai fatto dire da quella tua segretaria che sareste venuti a provare da noi...>>
<<Sì, quindi? I ragazzi non sono venuti? Chiamo sub...>>
<<No...hanno provato...ma tu mi hai fatto dire testuale "il capo dice che vengono là oggi pomeriggio"...vengono chi?>>
<<Noi...come etichetta...>>
<<Come etichetta!>> ripete sconcertata mentre sento mio figlio trattenere a stento una risata
<<Eh Eva...che te pensavi, che me muovessi io ogni volta che c'è da fare qualcosa?>>
<<Beh no...ma avevi detto che...vabbè io ho un altro appuntamento, non posso di certo star qui a perdere tempo...>>
<<Nessuno ti trattiene...>> rispondo allargando le braccia mentre lei, stizzita, recupera la borsa e guadagna l'uscita...
<<Porella...pensava che veniss...ehm andassi pure tu!>> esclama con un chiaro doppio senso...vorrei ammonirlo ma in realtà trattengo a stento un sorriso
<<Brrigaaa!>> sentiamo dire mentre si spalanca di nuovo la porta
<<Next one please...free access...>> sento canticchiare al disgraziato...la modella lo guarda un attimo mentre richiude la porta
<<Analia lui è mio figlio, Bes...>> lei sorride finta
<<Piacerre...>> dice non troppo cordiale mascherando la reale sensazione che le provoca sapere che ho un figlio...che si trova, tra l'altro, nella nostra stessa stanza
<<Non mio!>> replica lui sottovoce, ma non tanto da non sentirlo
<<Bes!>> lo rimprovero <<Scusalo...è una brutta giornata per lui oggi...perché non vai a mettere quella pomata che abbiamo comprato?>> lo invito
<<Già messa, grazie capo...>> ma secondo voi non lo trovo un buon avvocato che mi eviti la condanna?
<<Ascoltame...io vorrrei capire come devvo fare con tte!>>
<<In che senso?>> ma perché pensano tutte di dover fare qualcosa con me?!
<<Mi hai fatta rrimanere qua per il video...>> abbella l'hai detto te che te trattenevi a Roma per un po' di giorni <<neanche me chiami...>>
<<Veramente io credo di non avere il tuo numero...infatti avevo pensato di contattarti sui social propr...>>
<<L'ho lasciato alla tua segretaria l'altro giorno!>> ribatte lei decisa
<<Avrà involontariamente dimenticato di riferirmelo...>> sì, proprio involontariamente...<<in ogni caso, se per te va bene, per lunedì mattina c'è in programma una riunione per decidere del video...ti facciamo sapere nel pomeriggio tutto quello che riguarda la tua parte e martedì, massimo mercoledì, iniziamo a girare...>>
<<Va bene...potremmo discuterne anche domani sera a cena, per esempio...>>
<<Eh no, perché domani sera è sabato...che viene prima di lunedì...quindi io come faccio a sapere che decideranno alla riunione prima che accada? Nun se po' fa!>> faccio spallucce <<Ti chiamo io lunedì pomeriggio, tranquilla...ora se non ti dispiace ho parecchie cose di cui occuparmi...>>
<<Apuesto a que llamarás antes!>> esclama piegandosi leggermente col busto verso la scrivania e, quindi, verso di me...credendo che Bes non abbia compreso ciò che ha detto
<<No creo...>> risponde lui per me lasciando esterrefatti sia me che la donna che ho di fronte e che sta lasciando silenziosamente il mio ufficio.
<<Hai finito di boicottarmi?>> chiedo ridendo mentre la sua espressione rimane seria
<<Ce ne sono altre più fighe per farsi un giro di lenzuola...invece che le minestre riscaldate...>> minimizza rimettendosi il telefono in tasca
<<Guarda che stai a parlà co' tu' padre...>>
<<Eh! Ogni tanto ricordatelo!>> esclama alterato aprendo la porta <<Vado a provare...>> dice prima di scomparire nel corridoio...mah!
Chi altro è ancora?? <<Avanti!>> urlo leggermente sperando che non sia un altro rompipal...Francesco! Meglio lui che altri! <<Risolte tutte le questioni con Monica?>> lo prendo in giro
<<Era una cosa di lavoro!>> ribatte lui serio
<<Eh immagino!>> sorrido
<<Guarda che chi utilizza le scrivanie degli uffici per altri usi...diversi da quelli a cui sono destinate...non sono di cert...>>
<<Sì, sì vabbè>> minimizzo con un gesto della mano <<che te serve?>>
<<Volevo solo ricordarti della riunione di lunedì per...>>
<<Sì, mi ricordo...l'ho detto pure ad Analia così poi la chiamiamo e le facciamo sapere...>>
<<Chi è Analia amo?>>
<<La modella!>> replico ovvio...ma lui ha ancora un'espressione confusa <<La modella argentina...quella a cui ho proposto di girare il video dei ragazzi!>>
<<Ah! Eh nun me ricordavo er nome! 'Nsomma quella che te gironzola attorno tipo cane da tartufo...>> ride il deficiente <<è già salita o si sta ancora accapigliando co' Eva all'ingresso?>>
<<È pure andata via...tutte e due se ne so' annate...>>
<<Ah hai fatto una cosa sbrigativa...>> ride ancora...ma perché mi ostino a non licenziarlo?
<<Se so' trovate Bes sul divanetto...>>
<<Poracce!>> esclama terrorizzato <<Non avrei voluto essere nei loro panni!>> dillo a me!
Sto continuando a pensare alle parole di mio figlio prima di lasciare questa stanza...ricordarmi che sono suo padre...non mi sembra di aver fatto nulla di male che potrebbe indurlo a pensare che me lo sia dimenticato...diamine, era presente anche lui quando quelle due sono piombate qui dentro a distanza ravvicinata, e non credo di aver assunto alcun comportamento sconveniente! Io capisco che possa essere geloso di me, che abbia paura che qualcosa intacchi, per l'ennesima volta, il mio rapporto con sua madre...ma davvero non riesco a comprendere cosa gli abbia scatenato quella reazione...
<<Scusi si può?>> chiede ironico mio cugino aprendo l'uscio
<<Che scemo!>> gli rispondo sorridendo...
<<Ho saputo che oggi l'ufficio è stato un po' affollato...>> ride lui
<<Come mai qui?>>
<<Ti volevo chiedere se posso approfittare di Francesco...ci sono degli adempimenti da fare per la società di Milano e il legale che ho lì...ultimamente...>> fa una smorfia per farmi capire che ha intercettato qualcosa che gli puzza <<sarei più tranquillo con un secondo parere...>>
<<Credo sia nel suo ufficio...puoi andare tranquillamente...>>
<<Sì...ma ho preferito chiedere...conoscendo la tua gelosia nei confronti di chiunque...>> mi prende in giro, ok...fosse stato un altro a venire qui per parlare col legale della mia azienda di una questione sua privata magari avrei provato un pizzico di fastidio...ma diamine stamo a parlà de Fulvio!
<<Poi fa come te pare, tanto fra un po' qua sarà tutto delle tue figlie!>> rido, ricordando la frecciatina, manco tanto velata, che ho lanciato qualche giorno fa a Bes mentre eravamo a casa de mi' cugino
<<Ecco! A proposito...a parte che io nun c'ho nessuna intenzione de sobbarcarmi tutte le tasse che paghi pe' 'sta reggia...>> rido <<te la potevi risparmià la battutaccia sul non avere figli!>> mi rimprovera
<<Sì ok, ma comun...>>
<<No!>> mi interrompe <<Francesca m'ha raccontato tutto quello che è successo...e tu puoi anche avere tutte le ragioni di questo mondo ma diamine! Tu sei un padre...e quello è solo un ragazzetto che non sa come comportarsi e che...>>
<<Sì Fu' però...>> tento di dire
<<Nessun però...vedi di fare l'uomo...adulto soprattutto...e di fargli capire che nonostante quello che è successo in passato tu ora sei qui, per lui e che ci sarai, sempre!>>
<<Ecco se me fai parlà...>>
<<No, perché te conosco a te...lo so che in queste situazioni che nun sai come comportatte poi sbrocchi e fai peggio...e che...>>
<<Se me fai parlààà...>> riprovo a voce più alta <<te potrei di' che avemo risolto la questione...non del tutto, ma semo a buon punto...>>
<<Ah! Ecco...bravi...>> afferma non sapendo che di'
<<Piuttosto...le gemelle me vonno spodestà perché è in arrivo un fratellino? E quanno me lo volevi di'?>>
<<Non è così...>> sorride amareggiato...scuoto la testa...non capisco <<hanno sentito me e Francesca parlarne...stavamo facendo colazione e non ci eravamo accorti che erano già sveglie e ci avevano raggiunti...>>
<<Quindi nessun pargolo in arrivo?>> domando leggermente dispiaciuto
<<No...ci abbiamo provato ma finora non è successo...sarà anche un fattore d'età...non lo so...ma tant'è...>> risponde un po' afflitto
<<Vabbè ma tentar non nuoce...anzi...>> rido per stemperare l'attimo di apprensione che si era creato...sorride anche lui negando vigorosamente con la testa <<e poi avete due figlie stupende...se anche non arrivasse siete già una bella famiglia...>>
<<Perché? Tu non ci pensi mai ad un altro figlio con Emma?>> mi chiede...eh! È il primo pensiero che ho avuto quando Emma si sentì poco bene qualche tempo fa...rimasi anche male quando scoprimmo che si era trattato di semplice stress...quindi sì! Ci penso eccome, almeno ci pensavo finchè non ho scoperto di averne già uno...che di sicuro non prenderà benissimo la cosa...andiamo! Ma ve ricordate il casino che ha creato all'agriturismo della madre di Franci? Per la sola idea di un bambino nostro? Immaginate ora che sa di essere mio figlio...di non essere cresciuto con me mentre un fagotto potrebbe farlo, la vivrà malissimo...sentirà ancor di più la mia mancanza nel suo passato...rivedrà ogni volta che non ci sono stato per lui...e altre ferite si uniranno alle precedenti...
<<No, non più...>> rispondo lasciando mio cugino di stucco.
<<È il quarto toast che mangi...ti sentirai male stanotte!>> sì siamo tornati a casa e, visto il pranzo abbondante, abbiamo optato per dei semplici toast per cena accompagnati da insalata verde che ovviamente mio figlio ha rifiutato preferendo ingurgitare pane come se nulla fosse...
<<Mi piacfono tropfo!>> si giustifica
<<Ingoia prima di parlare...e mastica!>> lo rimprovero mentre Emma ci guarda allibita
<<Era da un sacco che mamma non li preparava!>> dice prendendo un sorso di Coca-Cola...>>
<<Perché sapevo che non ti saresti regolato!>> lo rimbrotta lei
<<Uff! Mangio questo e basta!>> ride il paraculo prendendone un altro!
<<Io vado di là che ci dobbiamo organizzare sul gruppo WhatsApp per la partita di domani!>>
<<Organizzarvi per cosa?>> chiedo mentre Emma porta i piatti in cucina
<<Per andare al campo...>> fa spallucce lui come se la cosa fosse ovvia
<<Ti accompagniamo noi>> affermo mentre la bionda annuisce
<<No no dobbiamo andare tutti insieme per tradizione!>>
<<Ma se è la prima partita tradizione di che?>>
<<Ma che ne volete capire voi di queste cose da giovani...alla partita bisogna andarci insieme...fare il pre-allenamento...seguire determinati step e prepararsi all'even...>> lo sentiamo dire mentre raggiunge la sua stanza...avrà capito che si tratta di una semplice partitella tra ragazzi e non della finale della Coppa del Mondo?
<<L'esagerazione non l'ha presa di sicuro da me...>> mormora Emma tra sé e sé finendo di sparecchiare
<<Da te ha preso l'impicciarsi in questioni che non lo riguardano...>> affermo serio...mi guarda interrogativa <<non crederai mica che abbia dimenticato la questione Simone?!>> eh no, proprio no.
Stamattina il mio ufficio potrebbe essere rappresentato con balle di fieno che rotolano al sole del deserto...e pensare che ieri mi sembrava luogo di pellegrinaggio...cosa? Ah ieri sera? Io ed Emma? Beh abbiamo discusso...ovvio...ma poi abbiamo anche fatto pace...ma ogni tanto potreste non impicciarvi pure voi però eh! Ecco ringraziate il mio cellulare che squilla...notifica Instagram...Bestaofficial ha appena pubblicato una foto...lui in classe...sbracato su due sedie...
"La mia vita che va avanti in bianco e nero, io che tento di restare a colori..."
E che j'è preso mo? Sì, ok...la sua è un'età complicata...ci siamo passati tutti...ma questo co' gli sbalzi d'umore sta a esagerà! Poi fa cose senza senso...come quando ieri è scappato al bar...io boh!
<<Avanti!>>
<<Buongiorno!>> ah Francè m'hai sfracassato 'n timpano! <<Che stai fissando?>> giro il cellulare verso di lui per fargli vedere ciò che ha pubblicato Bes. In questi casi che si fa? Dovrei chiamarlo? Scrivergli per domandare cosa sia successo da cambiare così il suo umore? Dovrei farmi i fatti miei perché tanto non me lo dirà mai? <<Chissà che è successo...>> dice pensieroso
<<Boh...stamattina quando siamo usciti di casa era tranquillo...>> spiego
<<Allora sarà qualcosa a scuola...>>
<<Boh...ultimamente è più strano del solito...>> rifletto ad alta voce
<<Hai scoperto poi dov'era ieri?>> mi chiede il legale
<<No, non gliel'ho chiesto...non voglio che si senta controllato...>>
<<Ma poi perché tanto interesse per dieci minuti che è sparito? Magari voleva fumare...>> storco il naso, non mi piace l'idea che mio figlio fumi...sì, ok alla sua età lo facevo anch'io...e quindi? <<io mi preoccuperei più per la frase di oggi...>>
<<C'è una...e devo capire chi è...>> asserisco con fare complottista
<<Una? Nun sarà sempre quella biondina? O magari Nausicaa...a proposito che fine ha fatto?>>
<<Eh lo vorrei sapè pur' io...comunque no, è n'altra...>>
<<Sai che ora che mi ci fai pensare...l'ho visto molto in sintonia co' la stagista...>>
<<Seh ciao! Quanti anni c'avrà quella?>>
<<Ventidue!>> esclama alzando e abbassando le sopracciglia
<<Sei anni più grande...magari avrà fatto lo sbruffone come fa sempre e stop...>> difendo il cucciolo di casa
<<Secondo me ha fatto molto più che lo sbruffone...per un sedicenne sarà una figata...>> ride
<<Oh, stai a parlà de mi' fijo...>>
<<È proprio perché è figlio tuo che la cosa non mi meraviglia più di tanto!>>
<<Che eri venuto a chiedermi?>> cambio discorso...ma figuratevi se mio figlio se la fa con una di sei anni più grande che lavora pure qua oltretutto! Fantascienza proprio!
<<Quando Carlo è venuto qua l'altro giorno...nun m'hai più detto niente di che voleva...>>
<<Ah già! Tiè, ascoltate questa!>> dico smanettando col mio cellulare e facendo partire la famosa nota vocale che mi ha inviato il fotografo...Francesco ascolta man mano sempre più allibito...
<<Ma che stronzi!>> dice alla fine <<E tutto per parare il culo a quell'infame...omo demm...>>
<<Abbiamo capito!>> lo fermo
<<Che schifo!>> asserisce accompagnato da un'espressione disgustata <<Nun ce potemo fa manco un cazzo co' 'sta registrazione...sennò va a finì che finimo nei guai noi anziché loro!>>
<<Legalmente no...>> dico con un sorrisetto sarcastico
<<E manco illegalmente Brì! Che c'hai intenzione de fa?>>
<<Per il momento niente...diciamo che alla prossima mossa sbagliata di Daniel però la registrazione potrebbe finire in mani sbagliate e lui dovrà solo cambiare Paese per continuare a lavorare...>> eh beh! Mi sembra il minimo dopo tutto ciò che ha combinato!
<<Dobbiamo stare attenti comunque...per il momento è meglio che nessuno sappia niente, neanche i manager...>>
<<Ovvio che no!>>
<<Meno male che Carlo c'ha dato la conferma...t'ha fatto un bel favore!>> eh già dovrò ringraziarlo davvero stavolta...intanto Francesco guarda il messaggio che gli è appena arrivato sul cellulare con gli occhi a cuoricino...
<<Me sembri scemo...t' 'o voglio di'!>> rido guardando la sua espressione
<<È Monica!>> dice con una voce da perfetto deficiente
<<S'era capito...perciò stamattina stai tutto esagitato!>>
<< In realtà è perché ieri sera...io e Monica...>>
<<Zittate nun lo vojo sentì!>> lo fermo immediatamente
<<Oh ma che schifo di amico sei! Dopo tutte le volte che so' annato in bianco ultimamente potrai gioire con me se ieri sera finalment...>>
<<Noneee...stoppate!! Statte zitto!>> rido imitato da lui che continua col suo volermi raccontare la serata...veniamo interrotti da qualcuno che bussa alla porta ed entra direttamente...
<<Mamma!>> esclamo stranito
<<Mattia perché la Preside del Manara afferma che tu abbia un figlio e, di conseguenza, io un nipote?>> chiede d'un fiato facendomi smorzare il respiro
<<Io...ehm...magari vi lascio soli!>> grazie Francè!

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