È tutto un attimo (Prima Parte)

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Che v'avevo detto che nun se sarebbe vestita? Eccallà...ve pare che quel beccafico la faccia uscì de casa così? Ma nun c'ha freddo? Che deve fa co quelle maniche velate! E quella gonna così corta...possibile che nessuno le dica niente a questa?! Già m'ha fatto girà le palle per l'occhiolino a James...che bisogno c'era! Poi sta pure più nuda che vestita! Il damerino saluta tutti e sorride...ma che s'è messo addosso? Ora che lo guardo bene me pare 'n clown...sarà arrivato il circo in città ed io non lo sapevo! Lei saluta, sorride...ah falsa! Stai a sorride perché hai visto me...'o so! Poi si accomoda tra il beduino e n'altro quasi Matusalemme con dentiera, ovviamente uomo...e che ve pare! Non chiedetemi di che stiano parlando al mio tavolo perché non lo so...devo controllare che nessuno la tocchi, che il beduino non si faccia venire la malsana idea di toccarle la coscia coperta solo dalle calze...che l'altro tipo affianco non la guardi con intenzioni strane...nsomma na faticaccia sta cena! Ogni tanto incrocio il suo sguardo...James mi dà continue gomitate e ammicca
<<Fratè t'è venuto un tic?>> gli chiedo sottovoce con tono poco simpatico
<<Pensavo a quanto sia strano il caso delle volte>> allude, anche lui con un tono di voce basso
<<Perché?>> faccio il finto tonto
<<Perché la prima volta poteva essere una coincidenza, ma tu che stasera mi chiami per andare a cena fuori e – guarda caso – c'è lei nello stesso ristorante, di lunedì, me pare un po' eccessivo p'esse na coincidenza!>> mi spiega
<<È na coincidenza invece!>> replico cercando di sembrare convinto
<<Ah beh certo...c'erano più probabilità che accadesse una calamità naturale Briga!>>ohhh ma che so' tutte ste domande...io mica me posso distrarre tutto sto tempo James pe' sta appresso a te, alle coincidenze e alle calamità naturali...e che diamine! Torno a guardare la bionda all'altro tavolo ma il mio amico continua a darmi leggere gomitate indicando quasi impercettibilmente col mento la persona che sto guardando e facendo smorfie strane per farmi parlare...peggio de na donna dal parrucchiere questo!
<<James come avrei potuto saperlo secondo te?>>
<<Ah non lo so...infatti sto aspettando che mo dici te>> dice con un sorriso finto a trentadue denti...scuoto la testa e non gli rispondo. Noto solo ora che Emma ha il cellulare poggiato sul tavolo, la persona seduta di fronte a lei ha spostato la sedia ed io non posso più controllare bene la situazione, quindi decido di mandarle un messaggio per chiederle se quello c'ha le mani al proprio posto...mi risponde che avrà sessantacinque anni...embè? Soffre de na cataratta talmente grave che gli impedisce la vista? Povera piccola ingenua Mimma Memma...quello te sta a sbavà addosso da quando t'ha vista!
"Che vuol dire, gli occhi ce l'ha e ce l'hanno pure tutti quelli che te stanno a sgamà da quando sei arrivata, certo che li capisco quando je ricapita di avere una così affianco, le vorrei mette io le mani sotto quella gonna" vediamo che fai Brown....me dice di smetterla, lo vedo pure io da qua che è arrossita, se sta perfino sventolando col menù...certo che sei proprio l'antisgamo Mì, ma come devo fa co te?! Quella di fronte le chiede qualcosa a cui lei risponde con un'espressione strana...ah signò guardi che sta a messaggià co me, che si impiccia lei? Se sta alzando...ma dove va? Mimma se osi di nuovo poggiare la mano sulla spalla del beccafico te la taglio...ma che fai? Me guardi pure? Ahhh si sta dirigendo in bagno...è un invito Brown? Mica me posso alzà di scatto e seguirti come in realtà vorrei fare...devo aspettare almeno qualche minuto...me guardo intorno con aria distratta...certo che palle sta qua seduto...
<<Briga non devi andare in bagno?>> James tu a casa non ci torni intero stasera
<<In realtà si! Scusate!>> tiè...guarda te che amico!
<<Alla buonora Bellegrandi!>> dice appena mi sente entrare in bagno...ah bella senza che stai a fa a figa che nun hai vinto proprio niente, m'ha costretto James ad alzarme! Ci guardiamo un attimo prima di venirci incontro a vicenda...non so se le ho arpionato prima la vita con le mani o se prima la mia bocca è andata diretta sulla sua...so solo che non usciremo di qui tanto presto...
<<Io prima o poi t'ammazzo>> la minaccio con la bocca ancora incollata alla sua, le lingue che si muovono voraci, cerco di spingerla verso il lavandino, voglio farla sedere lì e farla mia prima di subito ma lei oppone resistenza non lasciandomi fare ciò che vorrei...mi spinge verso la porta del bagno finchè la mia schiena non viene a contatto con la superficie legnosa, mi lascia un succhiotto sul collo mentre io respiro a fatica per via delle sue mani che si muovono con foga per aprire il mio pantalone strusciando sulla mia erezione. Mi libera dagli slip ed io sospiro di sollievo, continua a baciarmi...una mano sul mio petto e l'altra che continua a massaggiarmi. Le dico di farla finita stringendola di più a me ma lei continua a toccarmi con la mano accelerando i suoi movimenti e baciandomi fin dove non c'è il tessuto della camicia ad impedirglielo. Mi fissa negli occhi ed in un lampo capisco le sue intenzioni, come è sempre accaduto tra di noi basta uno sguardo, un cenno, una minima cosa per sapere quali sono i pensieri dell'altro...muovo la testa a destra e sinistra per impedirle di fare ciò che sta pensando...assolutamente no Emma, sto già facendo uno sforzo immane a trattenere i gemiti, lei sorride facendo "si" con la testa...no, no e assolutamente noooo...oddio Mì...trattengo il fiato quando la sua lingua si poggia sulla parte più intima di me e dalla mia bocca esce un gemito che non sono riuscito a trattenere come avrei voluto...continua a baciarmi, leccarmi e muovere la sua mano su di me...io mi sento incapace di qualunque reazione a quel contatto, mi sto sforzando di trattenermi...di rimanere più silenzioso possibile ma il tumulto interiore che mi pervade, tutte le sensazioni di questo momento sono estremamente difficili da trattenere...sto per impazzire, voglio averla... 
<<Emma..caz.....zzo...stac...ca..tiii>> la prego mentre le metto le mani sulla testa per assecondare i suoi movimenti al mio piacere...Mì per favore staccati che io non ne ho la forza...certo che neanche può fare come vuole, sono pur sempre l'uomo qui dentro...gemo più forte mentre la stacco con forza e ribalto la situazione...respiro un attimo per l'interruzione forzata, Emma credimi è dispiaciuto più a me...le abbasso le calze e le strappo gli slip preso dall'impeto dell'insoddisfazione...la voglio ora...entro dentro di lei, non mi sono neanche assicurato che fosse pronta...sta per gridare quindi la bacio per impedire a quel suono di lasciare le sue labbra...spingo dentro di lei in modo fluido tranquillizzandomi subito per non averle fatto male prima...mi implora di aspettare, no Brown ora si fa come dico io, già ti sei divertita troppo a fare la primadonna...se penso che potresti fare lo stesso a qualcun altro do di matto
<<Tu mi farai morire Brown...giurami che quello che mi hai fatto, non lo farai mai a nessuno...giuramelo>> le ordino mentre continuo a spingermi in lei...la incito a muoversi a ripetere ciò che ho appena detto, non si azzardasse neanche a pensarlo di poter fare ad un altro ciò che ha appena fatto...me lo giura poco prima di raggiungere l'orgasmo, seguita da me che le lascio un morso sul collo prima di dare sfogo al mio piacere. 
Le accarezzo il viso mentre ci diciamo che questa è tra le cose più fighe e folli mai fatte, dice di non avermi mai sentito così suo come ora, ma io suo lo sono sempre stato...
<<Mai così...mai così tanto...>> dice sedendosi sul lavandino con gli occhi umidi mentre io continuo a baciarla
<<Ehi...guardami...lo so quello che senti, anche io ho paura...e so che me merito tutto questo...ma non posso starti lontano, non posso pensare a te con lui...non dopo che ti ho avuta così...non dopo che ho sentito che sei di nuovo mia...che mi appartieni come non apparterrai mai a nessun altro>> mi bacia, mentre una lacrima percorre la sua guancia...lacrima che catturo con le labbra mentre mi dice che non vuole essere di nessun altro ed io sorrido sotto i baffi senza farmi vedere da lei.
Continuiamo a baciarci senza pensare che è già troppo tempo che siamo chiusi qui dentro, fra poco qualcuno verrà a cercarla e potrebbe finire davvero male...la vedo stranirsi un secondo, so a cosa sta pensando e quindi parto con la ramanzina per l'occhiolino a James che lei, come era prevedibile, ritiene un normale gesto di saluto...e quanno mai! La avverto che sta rischiando e lei ovviamente mi ricorda che lo fa sempre...eh certo Brown perché te ce godi a farme sbroccà...sarai diventata pure più sadica con gli anni, pensa te che m'aspetta...se solo ripenso a tutte le volte che me so girate le palle per qualcosa che ti riguarda...meglio che nun ce penso...
<<In effetti ora che ci penso, da stamane l'hai già fatto un sacco de volte, tipo sto vestito, io ancora non capisco dove tu li prenda sti pezzi di stoffa>> dico mentre sfioro quel pizzo, in realtà Brown te sta benissimo, me piace pure...diciamo che nun me piace che ti vedano gli altri così...ce potremmo trasferì su un'isola deserta, là te potresti mette quello che vuoi!
Lascio il ristorante facendole un occhiolino e un sorriso, non vorrei andar via ma devo...e poi restare qui servirebbe solo a vederla andar via con lui e non mi va!
Mi fermo fuori appena più in là della porta, è come se inconsapevolmente sapessi che uscirà...forse non lo farà...insomma è appena rientrata in sala dopo essere stata un'infinità di tempo in bagno...forse è anche giusto così se non vuole creare sospetti...sento la porta aprirsi, mi giro lentamente quasi ad impedire alla mia mente di volare troppo in alto e rimanerci male, ma una folata di vento fa arrivare il suo profumo dritto alle mie narici...mi volto quindi di scatto, è uscita senza neanche il cappotto sta matta...le chiedo se cerca qualcuno giungendo alle sue spalle e trascinandola con me in un angolo nascosto da sguardi indiscreti. La stringo nel mio cappotto dato il freddo, dice che le mancherò stasera...dillo a me bionda...e poi mi ringrazia.
<<Non ti azzardare bionda...grazie a te...per aver conservato il mio posto...dentro di te...>> non pensare che non mi sia accorto che non è cambiato nulla tra noi Emma, che non abbia capito che ci lega sempre lo stesso sentimento...e non ringraziarmi, neanche per oggi, perché non sono mai più stato così da quando è finita tra noi...quindi questi grazie sono del tutto inutili, a noi non servon...
<<Io nun ve vorrei interrompe...ma se esce qualcuno ve sgama sicuro!>> James! Ma perché ho chiamato proprio te per venire a cena?! E che c'avrai mai da ride dico io! Però ha ragione, meglio nun farse sgamà...non vorrei lasciarla...in un mondo giusto adesso lei salirebbe in macchina con me, diretti a casa nostra, faremmo l'amore fino a non avere più fiato e ci sveglieremmo domani mattina più innamorati di oggi...e così per tutti i giorni a venire...ma purtroppo la realtà è che lei tornerà dentro dal beccafico, si fingerà felice ed interessata a stupidi argomenti che staranno trattando al tavolo e poi andrà a casa con lui...
<<C'ha ragione James, devi tornà dentro... mi raccomando quando vai a casa...dritta a letto, ce semo capiti?>> a letto Brown, significa che fai la brava e nun te fai toccà manco per sbaglio...mi sorride prima di darmi un bacio e tornare dentro. Sospiro rassegnato, sono già stufo di questa situazione del cazzo! Quanto durerà? Non posso e non voglio metterle pressione addosso però è deprimente così...guardo James che mi dà una pacca sulla spalla in segno di incoraggiamento
<<Fratè, dopo più di quindic'anni state ancora così...che impedimento vuoi che sia il cojonazzo vestito da circo?! Daje su!>> sorrido, meno male che ce so l'amici!
Gli altri ci stanno aspettando nel parcheggio...
<<Ah Brì! Pensavamo che v'eravate persi!>> dice uno di loro
<<Abbiamo pagato il conto e poi siamo tornati indietro perché avevo dimenticato le sigarette sul tavolo>> invento...sembra che se la bevano, daje sto a migliorà con le scuse!
<<Ecco bravo! Fattene scroccà una che l'ho finite!>> e te pareva! Gli porgo il mio pacchetto e dentro c'è l'ultima sigaretta... <<Mazza Brì, le potevi lascià sul tavolo...cazzo sei tornato a fa pe' una!? Manco a dì che c'era na cameriera figa e disponibile>> questa però è sfiga!
<<Famose na foto regà>> interviene James dal nulla ed io gli faccio un occhiolino per avermi salvato in corner da domande scomode
<<La faccio io>> mi propongo...voglio postarla con un riferimento a lei...scatto la foto e la metto su Instagram "Ma se tu vuoi prometti di essere quella per me, detto fra noi...vivresti anche tutta la vita per me...non ho mai visto nessuna più bella di te" un po' lunga come didascalia ma volevo le arrivasse il messaggio...speriamo la veda.
Mi sveglio di soprassalto con la convinzione che sia tardissimo e non abbia sentito la sveglia. Volgo lo sguardo verso il comodino notando che sono appena le sei, tiro un sospiro di sollievo tuffandomi di nuovo con la testa sul cuscino guardando il soffitto...ripenso a ieri sera, alla sua espressione quando mi ha visto seduto al tavolo del ristorante , al suo sguardo spesso rivolto verso di me durante la cena, a James che ha capito subito tutto, alla nostra capatina al bagno e a ciò che è successo, a lei che esce dal ristorante senza cappotto solo per salutarmi ancora, come se non fosse mai abbastanza...siamo sempre stati così noi, sempre in bilico tra l'allontanarci ed il non riuscire a farlo, sempre legati da un filo invisibile, la passione tra noi non era mai troppa ed è ancora così...come due calamite che per quanto si allontanino tra loro basta un minimo spostamento e tornano ad unirsi...Oggi è un giorno professionalmente importante ed io continuo a dare priorità a lei anche nei miei pensieri, anche se siamo distanti, anche se dovrei pensare alla riunione che avrà inizio tra poche ore anziché crogiolarmi nel letto pensando a noi...
Decido che è meglio alzarsi e cercare di far sì che questa giornata sia positiva...un timido raggio di sole fa capolino nonostante sia pieno inverno , indosso una tuta e una felpa pesante e vado a correre nel parco qui vicino...una corsa a quest'ora è l'ideale per scaricare la tensione ed affrontare una giornata impegnativa come questa, mi aiuterà anche a far ordine tra i mille pensieri che mi si accavallano nella testa. Sto correndo da tre quarti d'ora, meglio rientrare...il timido sole è già scomparso per far spazio a nuvoloni neri che non promettono nulla di buono, odio questi cambiamenti climatici improvvisi, meglio non rischiare un raffreddore proprio oggi...chissà se lei è già sveglia, chissà se si è svegliata pensando a me, a ieri sera, a noi...
Apro il getto d'acqua calda della doccia e penso che solo pochi giorni fa c'era lei qui con me...riusciremo mai ad avere un rapporto degno di essere chiamato tale? Meglio non pensarci, oggi è troppo importante per riempirsi la mente di paranoie...ci sarà tempo per far evolvere questa situazione in meglio. Mi preparo con calma, faccio colazione mentre ascolto il notiziario...non voglio pressioni...ne avrò abbastanza più tardi. Prendo le chiavi ed il cellulare che non dà segni di vita...cazzo...era scarico già ieri sera e ho dimenticato di caricarlo...vabbè lo farò in ufficio, tanto fra dieci minuti sarò lì, speriamo non mi abbia cercato nessuno per qualcosa inerente la riunione.
Arrivo alla Label che sono le dieci passate e trovo già tutti nell'atrio...mi fa piacere che abbiano a cuore anche loro, come me, la riunione di oggi...è una svolta importante, qualcosa di cui essere fieri...speriamo vada come deve. Salgo con Francesco nel mio ufficio per le raccomandazioni dell'ultimo minuto
<<Francè siamo sicuri che sia tutto ok vè?>> chiedo con un filo d'ansia
<<Briga devi stare tranquillo>> risponde lui pacato <<andrà tutto bene>>
<<Speriamo fratè>> dico sorridendo leggermente ...uno dei miei ragazzi avrà un'opportunità d'oro, vediamo di sfruttarla al meglio!
Sono quasi le undici, fra poco più di mezz'ora gli esponenti della major saranno qui...meglio scendere e dare indicazioni a Samantha. Deve riceverli ed accompagnarli in sala riunioni, poi chiamare me nel mio ufficio e restare a disposizione per qualunque necessità che cercherà di soddisfare, ovviamente, al più presto. Io, mentre attendo il loro arrivo, ne approfitterò per caricare il cellulare e messaggiare con Mimma. Sono davanti al bancone della reception ma non faccio in tempo ad aprire bocca che sento la porta principale aprirsi...sono in anticipo!
Vado incontro a tutti con un sorriso mirato a mascherare l'ansia...
<<Buongiorno e benvenuti>> esordisco cordiale salutando tutti con una stretta di mano <<Presidente>> saluto stringendo la mano alla persona più importante del gruppo, un uomo sulla sessantina dall'aria bizzarra con un completo marrone ed un foulard beige damascato al posto della cravatta.
<<Buongiorno a lei>> ricambia lui <<allora? Ci accomodiamo e vediamo di dare un senso a questa giornata? Ed evitiamo questi stupidi formalismi e diamoci del tu!>> continua agitando la mano in aria e dirigendosi più all'interno senza sapere dove andare...che tipo!
<<Prego da questa parte>> faccio strada al gruppo <<Samantha ovviamente non ci sono per nessuno, e non passarmi telefonate>> dico rivolgendomi alla mia segretaria
<<Certo Presidente>> risponde lei affabile
<<La signorina non viene con noi?>> domanda il tipo bizzarro
<<Certo che no, come lei ben saprà ha altre mansioni>> sorrido aprendo la porta e spostandomi per farli accomodare
<<Peccato>> afferma prima di varcare la soglia della sala riunioni.
Sono quasi le tre del pomeriggio e qui ancora discutiamo sulle modalità di questa collaborazione...se non fosse una cosa importante avrei già sfanculato tutti da un po'...ho proposto un aperitivo verso le tredici...giusto per prendere una boccata d'aria, che ovviamente hanno rifiutato...non ho neanche avvisato Emma di questo impegno e non posso lasciare assolutamente questa stanza...
<<Signori sono quasi le quindici>> dico d'un tratto ottenendo l'attenzione di tutti <<che ne dite se faccio portare qualcosa per pranzo?>> tento
<<Oh non c'è alcun problema, abbiamo quasi finito>> a Presidè l'hai detto pure du ore fa...
Potrei fingere un improvviso mal di stomaco, un virus intestinale, uno svenimento causato da un calo di pressione...qualcuno mi aiuti ad uscire da questa stanza!
<<Veramente, se possibile...>> interviene uno del loro staff...dica, farò qualsiasi cosa che possa farci uscire un attimo da qui dentro <<vorrei dell'altra acqua>> dice indicando la sua bottiglietta vuota che era stata disposta stamattina sul tavolo, insieme a quelle di tutti gli altri membri. Sospiro deluso, basterà chiamare Samantha per questo ed io resterò ancora chiuso qui per chissà quanto tempo! Chiamo la mia segretaria dopo aver chiesto se qualcuno desidera qualcos'altro...niente, tutti acqua...manco vanno in bagno dopo tutta quella che se so bevuti, e che diamine! La mora arriva poco dopo con quanto richiesto
<<Ecco a voi!>> dice sorridendo mentre poggia le bottigliette sul tavolo...noto che il presidente si è sporto dalla sedia per guardarle il fondoschiena quando lei si è chinata per poggiare l'acqua sul tavolo
<<Lei è così efficiente signorina!>> dice quest'ultimo...hai capito il tipo!
<<La ringrazio>> sorride lei, imbarazzata...a Samà, pensi di aver trovato il pollo da spennare? Certo lui ci starebbe...ma pure lei a quanto vedo! Mazza oh che nun se fa pe' soldi...e pensare che voleva convivere con me...ehhh ma io ci vedo lungo bella mia!
<<Se non vi occorre altro io torno al mio lavoro>> certo se starà ad ammazzà de fatica oggi
<<Signorina ma se vuole può farci compagnia...è una così piacevole presenza!>> ah presidè se se mettemo pure questa qui dentro e quanno uscimo più....no no...quest'altra sorride e fa la vergognosa, trova chi te crede...
<<Puoi andare, grazie>> taglio corto <<Bene! Possiamo continuare allora!>> dico rivolgendomi alle persone presenti.
<<Visto che con il nostro artista pubblicizzeremo il singolo anche oltre i confini nazionali vorremmo avere noi la decisione finale sulla strofa che andremo ad aggiungere alla canzone dopo aver visionato tutto il lavoro che sarà fatto qui dai vostri artisti>> ripete per la terza volta il loro legale...abbiamo capito fratè ma te che ne capisci di barre e metrica? A malapena saprai distinguere una nota dall'altra...Francesco nota dalla mia espressione che fra non molto sbotterò sicuramente quindi si alza abbottonandosi la giacca con calma e con passo lento inizia a percorrere la stanza...ecco qua, conoscendolo ora inizierà una di quelle arringhe che non usciremo di qui finché tutte le specie non si saranno estinte...
<<Signori, non crediate che noi non teniamo conto dell'importante opportunità che questa collaborazione rappresenti per un'etichetta indipendente come la nostra. Ciò non toglie che se voi avete deciso di chiamarci è perché vi serve il nostro aiuto, non solo un nostro artista. Siete sicuramente una delle major più importanti al momento e una di quelle che più influenzano il mercato discografico, la novità di esordire con un singolo in collaborazione con un rapper indipendente è sicuramente vincente come idea. O, perlomeno, lo sarà se, e solo se, permetterete a noi di fare il nostro lavoro. Non vogliamo imporvi nulla, ma vogliamo svolgere il nostro compito al meglio...siamo dell'idea che tutti i nostri artisti, che sono certamente un numero molto esiguo rispetto ai vostri, debbano leggere quel testo e lavorare per inserirci qualcosa di loro...ovviamente con tutte le garanzie di privacy del caso, parliamo pur sempre di un testo inedito destinato ad essere una hit! Dicevo che tutti ci lavoreranno, ma starà a noi decidere quali di loro sottoporre alla vostra attenzione...proveremo su una demo che ci farete avere e sceglieremo due o tre ragazzi al massimo a cui far registrare questo...chiamiamolo duetto...la decisione finale sarà presa di comune accordo lasciando a voi un margine decisionale maggiore per ovvie ragioni...questo è ciò che siamo disposti a fare, teniamo alla tutela dei nostri ragazzi e vogliamo dare a tutti pari opportunità!>> bella Francè! Te lo potevi fa veni in mente tre ore fa ma meglio tardi che mai...
<<Tu mi piaci giovanotto...in verità mi state tutti simpatici>> questo oltre che bizzarro è pure bipolare...è da stamane che ripete che le sue idee sono altre <<e mi piace la determinazione con cui affrontate il vostro lavoro...facciamo come dite voi, ma fate sì che le registrazioni delle prove che mi manderete contengano qualcosa all'altezza delle mie aspettative>> termina deciso.
Zitti che forse avemo finito...<<Bene direi che si può stipulare subito un accordo tra noi...giusto per mettere nero su bianco le parole dette in questa stanza...>>no nun avemo finito manco pe niente! Presidè una stretta di mano nun va bene, vè?
I nostri legali si stanno accordando per mettere nero su bianco i risultati di questa faticosa giornata, vedo tutti gli altri smanettare col cellulare e sto per alzarmi per prendere il mio che è ancora in carica...visto che nessuno si è mosso in tutte queste ore non potevo di certo farlo io per andare a prendere il cellulare, cellulare a cui comunque non avrei potuto prestare attenzione...chissà se mi ha cercato, chissà se almeno si è chiesta il perché della mia sparizione. Oh se l'ha fatto sono in guai seri, molto seri...sicuramente si sarà fatta mille paranoie sul perché non l'abbia cercata, su perché non abbia risposto ad un suo eventuale messaggio...che Dio me la mandi buona! Il Presidente della major però non è del mio stesso avviso, proprio mentre sto per alzarmi, infatti, si avvicina per fare due chiacchiere...ma che palle...de che posso parlà io co' questo? Non segue il calcio, è iscritto al circolo del golf ed è appassionato di cricket...me pare uno di quei Lord inglesi un po' dandy...nun c'avemo niente in comune. Dice che si potrebbe organizzare una cena una sera di queste, hanno aperto un locale specializzato in nouvelle cuisine non troppo distante dal centro... nouvelle cuisine? Quelle cose che te portano un piatto con un nome lunghissimo che pensi che il tavolo non basterà a contenerlo e poi ti arriva una mini porzione che è finita solo a guardarla?! Ma na pizza je farebbe schifo a questo? Niente da fa, nun molla...mi invita anche a fare un giro col suo yacht quest'estate, faranno il giro delle Egadi...
<<Se vuoi puoi portare anche la tua "segretaria">> dice ammiccando e sottolineando l'ultima parola
<<Oh no, non hai capito...lei lavora qui...e nient'altro!>> replico sperando che gli sia arrivato il messaggio che non me la faccio con la mia segretaria...non più almeno
<<Quindi non avresti niente in contrario se la portassi con me quest'estate?>> chiede mentre attende con ansia una mia risposta
<<Assolutamente! Durante il suo periodo di ferie può fare ciò che vuole!>> tanto se io non prendo immediatamente il telefono non arriverò vivo a quest'estate!
Ci avvertono che hanno concluso, fanno le copie dei contratti e firmiamo entrambi l'accordo...ora è tutto in mano nostra, domani devo comunicarlo ai ragazzi. Stiamo salutando tutti...ancora non ci credo che sia finita...ragazzi miei mai più...stiamo così bene con le nostre abitudini, i nostri orari...chiamo Samantha per far accompagnare tutti fuori, il Presidente mi stringe la mano grato del fatto che lo accompagni la mia collaboratrice...eh certo!
<<Bene, aspettiamo vostre notizie allora...vi raccomando di rispettare i termini>> dice perentorio <<arrivederci signori, è stato un piacere>> saluta prima di lasciare la stanza seguito da tutti gli altri.

Continua...

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