Sento il cellulare vibrare nella tasca dei jeans, è mia madre, sarà arrivata qui sotto...le chiudo la chiamata, credo che si incazzerà per questo ma non ha senso risponderle se fra due minuti sarò giù. Saluto tutti, prendo il giubbotto e vado via...avevamo organizzato una cena tra ragazzi, una cosa tranquilla proprio al momento giusto visto che mia madre è andata a cena col beccafico e sicuramente una delle zie sarebbe casualmente piombata a casa...non che non mi faccia piacere eh intendiamoci, però non ho più bisogno della balia da un po'...se solo entrasse in quella testa dura che ha lo sguardo fisso verso il portone dal quale sto uscendo...a mà nun me perdo tranquilla...ce saprò arrivà da solo dal portone alla macchina. Entro nell'abitacolo restando in silenzio, il tizio alla guida me sta sulle palle e si è anche lamentato del mio profumo, tutta invidia...parla lui che s'è vestito da pagliaccio...io nun capisco mi madre che ce trovi in questo. Ah ma io sono sicuro che abbia un amante, solo il beccafico nun l'ha capito...sta sempre esagitata...ride senza motivo...fissa quel cellulare in continuazione manco aspettasse una chiamata divina...io mica lo so che l'è preso a questa! Avrà sicuramente qualcuno, un trombamico credo...bleah, me fa senso pensà a mi madre co' uno, però dev'esse per forza così. Guardo le due persone sedute davanti a me...nun può esse Saverio a lasciarle quei segni...prima a casa se ne è uscita con la storia dell'orecchino che le ha fatto allergia, volevo scoppiarle a ridere in faccia...magari il beccafico ce crederà pure, ma quello secondo me manco li ha notati quei segni...che omo! Mia madre guarda la strada dal finestrino, Saverio guida con entrambe le mani sul volante...ora capisco che io abbia detto più e più volte che le effusioni quando ci sono io me danno fastidio, ma se fosse lui ad averle fatto quei segni ora come minimo dovrei vedere una mano sulla coscia mentre cambia le marce, uno sfioramento che sembri accidentale mentre cambia stazione radio, un sorriso, un cenno, un segnale de fumo...qualcosa...invece niente di niente...due perfetti estranei...e mi convinco sempre di più che mia madre stia sulle nuvole per qualcun altro. Oh ma io lo scoprirò...indagherò e saprò la verità. Che ve pare che questo se faccia mi madre senza che io ne sappia nulla? Chi è? Quanti anni ha? Come se chiama? Dove abita? Che lavoro fa? Giusto il minimo indispensabile per sapere se può continuare a vederla...nun è che me levo un beccafico qualunque dalle palle e me n'arriva 'n altro peggio! No no e no devo sapè ogni cosa che la riguardi...ogni essere di sesso maschile che le ronza intorno deve essere schedato e valutato da me personalmente...poi se vede! Siamo arrivati a casa, mamma esce dall'auto per conto suo, prende le chiavi dalla borsa ed apre...nun te preoccupà troppo de Saverio a mà! Sono in camera mia che mi sto mettendo il pigiama quando mia madre bussa ed entra, vuole solo sapere com'è andata la cena e perché fossi così silenzioso in auto
<<Niente mà...lo sai che se parlo co' quello finimo sempre a litigà>> le dico infilando la maglia
<<Potevi parlare con me>> dice lei comprensiva
<<Si, ma tanto se mette in mezzo pure se parlo con te...non puoi trovà 'n altro?>> la vedo trasalire...mammina me vuoi dì che, o meglio chi, me nascondi?
<<Bes>> comincia non sapendo bene che dire <<cercate di andare d'accordo...o almeno di convivere civilmente>> sospira
<<Seh vabbè...guarda che se nun gli rispondo lo faccio solo pe' te>> le dico sincero
<<Buonanotte>> sorride prima di darmi un bacio e lasciarmi una carezza sulla guancia
<<Notte mà>> rispondo prima di mettermi a letto e prendere il cellulare per dare un'occhiata ai social. In realtà sono un po' abbattuto anche per un altro motivo...alla cena eravamo tutti ragazzi e si parlava delle ragazze della classe...ora stanno tutti dietro Elisa ed io sono l'unico cojone che aveva una possibilità e l'ha sprecata. Adesso sono tutti un "com'è cambiata Elisa" "hai visto ieri truccata e con i capelli così stava proprio bene" "chi l'avrebbe mai detto che il brutto anatroccolo se trasformava così" il risultato? Un gran giramento de palle...finora nessuno l'aveva notata, solo io la conosco un po' meglio...solo io so che le piace disegnare occhi, che si sposta i capelli quando è in difficoltà, che si morde il labbro se è in imbarazzo, che a ricreazione mangia sempre un maritozzo preso al bar qui vicino, che adora girare col suo scooter...questi invece ora se ne escono freschi freschi e quasi le sbavano dietro. Non che io sia geloso, sia chiaro...però me dà fastidio sta cosa che finora la snobbavano e mo le vanno tutti dietro. Noto che ha messo una foto su Instagram, è un paesaggio, dagli hashtag capisco che dev'essere una specie di agriturismo dove è andata a pranzo ieri con la famiglia...la invidio un po' per questo, mia madre ha fatto di tutto per me non facendomi mancare mai nulla ma ci sono vuoti che non si possono colmare, tipo sapere com'è andare a pranzo fuori con entrambi i tuoi genitori...magari mi sarei pure rotto le scatole, avrei fatto di tutto per non andarci per non sembrare un bamboccio con mammina e papino, però mentirei se dicessi che non ci sono cose che mi sono mancate. Decido che è meglio dormire, mamma avrà avuto i suoi buoni motivi per agire così e non la giudico per questo.
Il mio sonno viene interrotto dal suono della sveglia sul cellulare...è già mattina, sembra che sia andato a dormire ora. Mi tornano nella testa i pensieri tristi con cui mi sono addormentato ed il mio umore è già nero di prima mattina...Elisa, la mia famiglia, i ragazzi in classe che si sono risvegliati d'un botto, ancora la mia famiglia...meglio non pensare a niente. Prendo dei vestiti dall'armadio, una tuta con una felpa pesante...si vanno bene, con questo freddo vorrei solo stare sotto le coperte e godermi il calore del mio piumone. Sto per entrare in bagno quando mi risuonano in testa le parole dei ragazzi alla cena, tutti vogliono conquistare Elisa...guardo i vestiti che ho tra le mani, giro di nuovo lo sguardo all'armadio e di nuovo ai vestiti che ho preso prima...naaa...li butto sul letto e torno al mio guardaroba...un jeans, la camicia bianca ed un maglioncino blu...questi vanno sicuramente meglio...torno a dirigermi in bagno intenzionato a prepararmi al meglio e risolvere almeno uno dei miei problemi.
Questi capelli non vogliono saperne di andare per il verso giusto, mia madre mi ha già urlato di uscire... 'n attimo mà! Sono andato in bagno, mi sono fumato una sigaretta per il nervoso, mi sono fatto la doccia, mi sono lavato i denti – due volte! – vestito e spruzzato profumo ovunque...me vuoi dà il tempo de aggiustarme sti capelli?! Che poi stamattina è isterica 'sta donna, de solito so' il cucciolo de casa...posso fare come voglio e se proprio le serviva il bagno me lo avrebbe chiesto con garbo, non sfondandomi il timpano...stamattina già nun è giornata, ce se mette pure lei! Continua ad urlare fuori dalla porta, è un'ora che sono qui dentro...e che vogliamo fa...me serve il mio tempo! Che poi ultimamente era tutta sorrisi, sembrava che saltellasse anziché camminare...che le è andato storto stamattina?
<<Eccomi...bastava dirmelo senza fare tutta questa tragedia, che c'è? Il tipo non ti risponde? >>dico lasciandole il bagno...si lo so, sono stato stronzo ma io devo capire che le prende e che succede a mia insaputa, e poi ve l'ho detto oggi il mio umore è sottozero, scazzerò per qualsiasi minchiata già lo so
<<Senti ragazzino, ora è arrivato il momento che tu la smetta con queste illazioni è chiaro? Anche se fosse queste non sono cose che ti riguardano>> ehhhh? Nun me riguardano? Ma te nun hai capito proprio niente...e poi quanno mai m'ha risposto così? Ma che c'ha?
<<Cosa che c'hai un tipo o che questo nun te risponde? Tanto a me nun la fai bionda, potrai prende per culo Saverio ma non me >> tanto lo sai mà che io scoprirò di chi si tratta, perché sono sicuro che hai qualcuno...lei continua ad urlare ed io vorrei capire il perché del suo nervosismo, so che è legato a qualcuno che le ha fatto qualcosa ma ho troppi pochi elementi al momento per capire bene la situazione...è sempre mia madre diamine! Come pretende che io la veda cambiare umore peggio de 'na persona bipolare e faccia finta de nulla?
<<Mi importa dal momento che sei mia madre, non quella di un altro...che si vede lontano un miglio che c'hai la testa tra le nuvole, che hai il terrore de sta sola con Saverio e che guardi quel telefono come se a risponderti dovesse esse Gesù Redentore, scusami se mi preoccupo per te o se sono geloso che qualcun altro che nemmeno conosco te metta le mani addosso, ma sei mia madre, è così ed io nun ce posso fa niente!>> mettiamo le cose in chiaro...non sono stupido e per quanto le lanci frecciatine per capire che sta a succede se vede lontano un miglio che di quest'altro le importa, e pure tanto. Mi madre è una persona che non tradirebbe mai, neppure uno stoccafisso come Saverio, se è arrivata a farlo deve essere per qualcuno a cui tiene...ma chi? Considerato anche il fatto che siamo tornati a Roma da poco tempo...
<<Vieni qua...>> mi dice abbracciandomi e dandomi tanti baci...per quanto riesca visto che è una nana, questo però glielo posso dire solo io! La stringo e le do un bacio sulla guancia
<<Mà io nun vojo esse ripetitivo, ma non starai infrattando con il nuovo Edward di una nuova edizione de Twilight? Tiè guarda qua che segni...manco un vampiro>> ribadisco mentre la vedo stranirsi un attimo...con chi cavolo te la fai mà? Grrr che nervi non sapere cose che la riguardano
<<Ma smettilaaaa...Piuttosto fammi andare che sennò zia Francy...sbrocca oggi...>> zia Francy, è da un po' che non vado da lei e dalle due pesti così dico a mamma che andrò a trovarle un giorno di questi, mi manca stare con loro e ora che siamo nella stessa città posso farlo quando voglio. Lei dice che non ci sono problemi, basta che non abbia molti compiti e non debba andare alla Label...già, oggi per esempio non devo andare...il grande capo ha dato una giornata libera a tutti perché hanno una faccenda importante da sbrigare e non saremmo stati seguiti come al solito...avrei voluto chiedergli se potevo andare lo stesso, mi sarei chiuso in uno studio senza dar fastidio a nessuno...poi ho pensato che avrei messo Briga in difficoltà...se mi avesse detto di no sarebbe stato lo stronzo della situazione, se mi avesse detto di si sarebbe passato per quello che fa preferenze, quindi ho evitato. Guardo l'ora, sarà meglio avviarsi se non voglio arrivare in ritardo a scuola...
<<Ok, vabbè io vado...ci sentiamo dopo, e nun t'arrabbià vedrai che tra poco te risponde>> la prendo in giro ridacchiando prima di uscire di casa.
Ore di bagno per diventare più figo di quanto non sia già, litigata con mamma per il tempo trascorso lì dentro e poi entro in classe e lei non c'è...ditemi se non è sfiga questa. Non l'ho vista nel cortile e sono entrato direttamente sapendo che, secchiona com'è, sicuramente l'avrei trovata qui a ripetere cose che già conosce meglio di chi le ha scritte...invece non c'è. Chissà se è successo qualcosa, non è il tipo da fare filone...come posso fare per saperlo? Non voglio mandarle un messaggio e passare per quello che sta in ansia appena non la vede arrivare...
<<Oh Besta...stai qua?>> Federico è appena entrato in classe...si quello della festa...
<<A quanto pare...che te do fastidio?>> ce mancava solo lui in questa giornata del cazzo
<<Senti...io lo so de non esserme comportato benissimo...>> ma non mi dire <<però te giuro che non lo sapevo che te piacesse Elisa... 'nsomma sembrate cane e gatto, che ne potevo sapè?>> in effetti proprio torto nun c'ha...
<<Seh vabbè!>> dico per non sembrare talmente geloso da non aver pensato che lui fosse in buona fede
<<Te lo giuro! Guarda che tra me e lei non c'è niente...e se tu me dici che te piace nun ce sarà mai niente...>> e mo chi glielo dice che me piace...che poi manco è vero che me piace...forse un po', ma poco poco
<<Tu stalle alla larga e nun te preoccupà de me>> ecco così dovrebbe capire che nun me piace poi tanto...
<<Vabbè quindi per sancire questa "pace" >> dice rimarcando l'ultima parola <<potremmo spararci un mega torneo alla Play...a che ora vai alla Label?>>
<<Oggi nun ce devo andà>> perché il grande capo se fatto venì la geniale idea de farce sta a casa...je possino!
<<Grande! Allora vieni a pranzo da me...poi ce facciamo pure quegli esercizi per il compito di matematica...puoi restare fino a stasera, tranquillo!>>
<<D'accordo>> riesco a dirgli prima di vedere la prof. della prima ora entrare in classe. Mentre fa l'appello mando un messaggio a mia madre dicendole che sarei stato tutta la giornata da Federico e sarei rientrato stasera dopo cena...mi risponde con le sue solite raccomandazioni che ormai conosco a memoria. Secondo me ha un messaggio già memorizzato sul telefono con tutto l'elenco di raccomandazioni...non può essere che me scriva 'sto casino tutte le volte.
È strano trascorrere il pomeriggio a casa di Fede, fino a poco tempo fa c'ero abituato a stare a casa o da qualche amico, ma ora che sono entrato a far parte dell'etichetta discografica mi ero abituato a passare i pomeriggi lì...chissà che succede oggi di così importante per cui nessuno poteva andare. È strano che uno come Briga ci impedisca di provare...si lo so che è solo per oggi però è strano lo stesso...lui ci tiene tanto che tutto sia perfetto, a fare prove su prove, che nessuno abbia il minimo dubbio su un pezzo...quindi mi riesce difficile pensare che ci abbia "impedito" di andare alla Label oggi...che poi che diavolo sarà visto che il divieto - diciamo così - è per tutta la giornata. Ha detto solo che era una questione importante per cui gli serviva tutto lo staff...mah...
Sono le nove e mezza...dovevo andare via già mezz'ora fa ma la madre di Fede mi ha detto di aspettare suo marito che mi avrebbe riaccompagnato in macchina visto il finimondo che si sta scatenando fuori. Entro in casa notando che fuori c'è solo la macchina di mamma...ce saremo liberati del beccafico?! Sento il rumore dell'acqua...mamma deve essere in bagno sotto la doccia...che cavolo se fa la doccia a quest'ora con questo freddo? Non la capirò mai 'sta donna. Busso alla porta urlandole da fuori che sono rientrato, mi risponde dicendomi che era ora rientrassi...ma se ti ho avvertita! Boh! Vado in camera mia e infilo già il pantalone del pigiama con una felpa, metto a caricare il cellulare, preparo lo zaino per domani e scendo in cucina...trovo mamma ai fornelli.
<<Ciao mà>> dico dandole un bacio sulla guancia <<il becc...ehm,...Saverio non c'è?>> mi guarda male prima di dirmi che rientrerà a breve...peccato!
<<Avete studiato da Federico?>> mi chiede sospetta
<<Si mà tranquilla, il compito domani andrà benissimo>> mi pavoneggio
<<Se lo dici te!>>
<<Tu che hai fatto?>> le chiedo tranquillo mentre vedo che si agita leggermente...ah mà era 'na semplice domanda!
<<L'intervista...sono andata a fare l'intervista con zia Francy te l'avevo detto!>> incespica...che me nascondi?
<<Tutta la giornata? Lunga st'intervista!>> indago
<<No, no...non tutta la giornata...sono tornata dopo pranzo>> si giustifica mentre sta con la testa nella credenza facendo finta di cercare il pacco di pasta che le serve...ridillo guardandomi in faccia mà...
<<E da tutto il pomeriggio te sei fatta la doccia ora?>> la stuzzico
<<Si...si perché c'è un orario per farsi la doccia?>> domanda mentre io rompo un pezzo di pane e lo mangio <<Cucino anche per te?>>
<<No no ho mangiato da Fede...non sarà poca quella pasta per te e Saverio?>> dico vedendo la quantità davvero esigua che ha preparato in una ciotola in attesa che l'acqua raggiunga la giusta temperatura
<<Non ho molta fame...>> dice lei...eh certo perché chissà dove hai cenato e con chi! Conoscendoti non avrai cucinato a pranzo solo per te...ed ora non hai fame...e pensi che io me la beva! Però la vedo più arzilla rispetto a stamattina...sta già di nuovo tra le nuvole e questo avvalora la mia tesi che abbia cenato con qualcuno. Noto sul tavolo una bustina della farmacia...che ci è andata a fare? Dentro una pomata che leggo essere per ustioni, garze e quel cerotto lungo che se usa di solito per fermarle. Le chiedo spiegazioni e mi dice che stamattina si è scottata sulla mano ed è passata in farmacia a prendere quelle cose, ma ora non ha alcuna fasciatura...le chiedo il motivo...
<<Ho pensato che sia meglio che non ci tenga niente per il momento, poi la medicherò prima di andare a letto>> ma la pomata era aperta, e le garze col cerotto pure...mamma non si dicono le bugie...poi mi viene da farti frecciatine...
<<Nel sacchetto non c'è lo scontrino...sai che Saverio è meticoloso quando si tratta di queste cose...ti chiederà dov'è e lo metterà nella cartellina insieme agli altri per scaricarlo dalle tasse>> le ricordo pensando alla pesantezza di quell'uomo...vedo mamma cambiare colore...
<<Devo averlo dimenticato sul banco della farmacia nella fretta...si perché...perché avevo parcheggiato male>> dice...mami non ce la puoi fare a mentirmi!
<<Vabbè...fai sparire tutto prima che er beccafico inizi a lamentarsi del tuo essere distratta...>> dico andando verso la mia camera. Mi fermo sull'uscio che separa il salone-cucina dal resto della casa e la richiamo <<Ah mà!>> si gira verso di me <<sono contento che il tipo ti abbia risposto!>> ridacchio e le faccio un occhiolino mentre la vedo sbiancare prima che io lasci definitivamente quella stanza.
Maledetta sveglia...l'ho già ritardata una volta, ora devo per forza alzarmi se non voglio arrivare tardi a scuola. Scendo in cucina per fare colazione e trovo mamma seduta al tavolo con una tazza di the fumante...le do il buongiorno e lei mi risponde con una voce nasale che sembra un personaggio dei cartoni animati.
<<Devo aver preso freddo>> mi dice quando le chiedo come mai sta così
<<Te l'avevo detto che una doccia a quell'ora nun era il caso>> replico saccente mentre prendo i cereali dal pensile...mi fa un'occhiataccia rimproverandomi per la mia lentezza che mi farà sicuramente arrivare tardi a scuola... 'n attimo, me so appena svegliato! Nessuna traccia del beccafico...sarà evaporato appena ha visto mamma in questo stato, quello je dà fastidio tutto...immaginate se avesse l'influenza...un cataclisma!
Arrivo nel cortile della scuola, qualcuno mi saluta...qualche ragazza mi fa gli occhi dolci...Elisa non c'è, entro in classe poco prima che suoni la campanella. Niente non è venuta neanche oggi...forse sta male, può essere un virus che gira, magari l'ha preso anche mamma per questo sta così...Elisa non avrebbe mai saltato un compito quindi deve per forza essere successo qualcosa...oggi pomeriggio le mando un messaggio. Il compito è andato bene credo, ho svolto tutti gli esercizi e mi sembravano corretti. Prima di uscire di casa ho detto a mamma che avrei mangiato qualcosa in rosticceria con Giorgio poi, visto che dobbiamo fare la stessa strada, lui andrà agli allenamenti ed io alla Label...voglio recuperare un po' di prove che ieri ho saltato. Lei ovviamente non era d'accordo ma stava davvero messa male quindi non ha insistito più di tanto. Arrivo alla mia etichetta discografica nel primo pomeriggio, Samantha come al solito è dietro il bancone all'ingresso...chissà se sa qualcosa del perché ieri qui non poteva venire nessuno.
<<Ciao Samantha come va?>>
<<Bene...bene grazie...tu?>> mi chiede stupita forse dalla mia gentilezza
<<Potrebbe andar meglio>> rispondo ammiccando
<<Se cerchi Briga è nel suo ufficio...dovrebbe essere libero>> mi informa
<<Veramente è così piacevole chiacchierare con te...>> che paraculo che sono
<<Besta cosa ti serve?>> taglia corto lei
<<Mah niente...volevo solo sapere come mai ieri qui era per tutti off limits>> dico fingendomi disinteressato alla cosa...semplicemente curioso
<<C'era una riunione...una cosa importante...e prima che tu me lo chieda non so di che si tratti e seppure lo sapessi sarei tenuta a non dire nulla>> da quando in qua questa è così professionale?
<<Vabbè...salgo dal capo>> dico avviandomi verso le scale senza salutarla...non è mai d'aiuto sta tizia.
Busso alla porta dell'ufficio di Briga ed entro...cazzo dovevo aspettà che me lo dicesse lui, infatti mi ammonisce con lo sguardo. E vabbè ora guardiamo queste sottigliezze...già me devo ricordà de bussà ogni volta!
<<Ciao Brì come va?>> dico affabile per farmi perdonare la gaffe che commetto ogni qualvolta metto piede qui dentro
<<Potrebbe...potrebbe andar meglio etciù!>> stai messo bene pure te...qua tra tutti me contagiano sicuro
<<Vedo...vedo...sai che pure mi madre sta messa così?>> lo vedo spalancare gli occhi
<<Davvero?>> chiede interessato
<<Si, si...stamattina me so alzato e l'ho trovata in cucina col the...sta uno straccio, speriamo stasera non le salga la febbre...ah ma io glielo avevo detto che la doccia quasi alle dieci di sera le avrebbe fatto male con quel freddo...mica c'ha quindici anni!>> dico manco se fossi un esperto di cause influenzali <<Tu come hai fatto a beccarti 'sto raffreddore?>> domando
<<Ho dovuto aprire il cancello manualmente per entrare in casa...si è rotto il meccanismo automatico...e la pioggia torrenziale di ieri sera non ha aiutato>> mi spiega
<<Già...può anche essere sia un virus...Elisa per esempio non viene a scuola...secondo me gira una brutta influenza...>> penso ad alta voce
<<Può essere...aspetta che prendo un'altra aspirina>> dice prima di prendere dell'acqua dal dispenser che c'è nel suo ufficio
<<Chissà se a casa mamma le ha...ieri è andata in farmacia per una pomata, poteva prendersele se già si sentiva qualcosa>> mentre lo dico vedo Briga sbiancare e poi tossire...si è affogato mentre beveva...così mi alzo dalla sedia sulla quale mi ero seduto e gli do due colpetti sulla schiena <<Oh Brì!! Tutto ok?>>
<<Si...si...grazie>> replica <<è che faccio fatica a respirare con questo raffreddore>> sarà... <<Vabbè nel caso c'è il fidanzato che può andare a prendergliele, no?>> continua lui leggermente in difficoltà...forse è solo una mia impressione data dal fatto che sia influenzato...di tutta risposta scoppio a ridere...Saverio che va in farmacia per qualcosa che non serve a lui...questa è bella!
<<Ma chi? Il beccafico? Quello già è tanto se non emigrerà in Australia per tutta la settimana pur di non farsi attaccare l'influenza!>> gli spiego...evidentemente non ha capito che tipo è quello che sta con mi madre <<Che poi potrebbe chiedere a quell'altro>> dico senza pensare
<<Quell'altro?>> chiede Briga confuso
<<Ah si! Perché non te l'ho detto...mi madre ha un amante!>> affermo convinto.
Vedo Briga trasalire <<Un...un amante?>> chiede deglutendo...si Brì 'n amante...che fai quella faccia, manco se il cornuto fossi te!
<<Siiii, ne sono sicuro>>
<<E come fai a saperlo scusa?>> mazza che impiccione però!
<<Punto primo è mi madre...quindi te pare che me sfugge 'na cosa simile? Poi ultimamente è sempre sulle nuvole, guarda il telefono in continuazione, ride senza motivo...nun puoi capì... 'na bimbaminkia!>> descrivo la nuova versione di Emma.
Briga sorride...bipolare pure quest'altro...io mica so' venuto qua pe' fa conversazione però!
<<Senti ma io potrei provare il pezzo? E poi se c'è almeno un chitarrista vorrei vedere che si può fare su una barra che ho scritto>> gli dico. Starnutisce di nuovo prima di dirmi che ci dovrebbe essere uno dei ragazzi nella sala prove dall'altro lato del corridoio. Lo ringrazio e mi avvio verso la porta indeciso se chiedere di ieri o meno...non vorrei sembrargli sfacciato...decido che però potrei fare una domanda in modo tranquillo quindi sull'uscio mi giro e lo chiamo per avere la sua attenzione
<<Dimmi>> dice guardandomi
<<Niente...volevo chiederti come mai ieri tutti a casa...semplice curiosità>>
<<Avevamo una riunione importante...riguardava l'amministrazione>> mi risponde, ma non lo vedo convinto...boh forse davvero noi ragazzi non c'entriamo nulla.
Sono quasi le sette...ho provato un paio di volte il mio pezzo, sono più che sufficienti visto che al momento non è prevista alcuna esibizione, poi col chitarrista abbiamo cercato di arrangiare qualcosa sulla barra che ho scritto ma niente ci convinceva, così abbiamo deciso di rimandare per avere entrambi le idee più chiare.
Decido che sarà meglio tornare a casa, ultimamente sono sempre fuori...stasera cenerò a casa sperando che mamma stia un po' meglio. Voglio passare da Briga per dirgli che vado via, lo faccio sempre anche se non so perché...come al solito busso ed entro ma stavolta rimango pietrificato sulla porta. Dentro il suo ufficio ci sono più della metà dei ragazzi di questa etichetta e Briga sta dando loro un foglio dicendo che quello è il testo su cui scrivere una barra...capisco immediatamente di essere di troppo così farfuglio un <<Io...io, scusate!>> prima di richiudere la porta...sento Briga chiamarmi ma non mi interessa al momento, mi sento escluso da nemmeno io ho capito bene cosa. Sto per scendere le scale quando sento la sua voce più vicina...è fermo sulla porta del suo ufficio di profilo, un piede dentro ed uno fuori e mi sta chiamando...forse dovrei fare la persona matura e sentire quello che ha da dirmi invece di scappare come un ragazzino codardo. Mi volto e con tutta la sbruffonaggine di cui sono capace esclamo un <<Mi stavi chiamando?>> lui sospira e dice di andare immediatamente là e di aspettare che abbia finito perché vuole parlarmi...cazzo riesce a sembrare esageratamente incazzato anche con quel raffreddore da cartoon.
Dopo circa un quarto d'ora vedo i ragazzi uscire dal suo ufficio, tutti con un foglio in mano...Mostro mi fa un occhiolino, forse di incoraggiamento...il capo dentro prima più che incazzato mi sembrava furioso...speriamo bene... <<Besta entra!>> tuona dall'interno dell'ufficio...ecco appunto, che Dio me la mandi buona!
<<Non mi incazzerò per il fatto che tu ormai entri come te pare a te>> inizia minaccioso...fa quasi paura così <<però una volta entrato anziché arrivare a conclusioni e scappare via, aspetti e chiedi spiegazioni!>> conclude...eh no però eh, che cavolo!
<<Non c'è bisogno di chiedere spiegazioni...hai dato a tutti un foglio per inserirci una barra...a me no! Questa è l'unica conclusione che mi interessa>>
<<Non che debba giustificarmi regazzì...ma stavo convocando i ragazzi a gruppi...m'è sembrato giusto dirlo prima a chi sta qui da più tempo e dopo agli ultimi arrivati...e seppure fosse qui decido io!>>
<<Perfetto...quindi io non rientro in questa cosa...apposto!>> dico cocciuto, forse sto a esagerà!
<<Nessuno ha detto questo! Ho solo detto che a te, come agli altri che sono qui da poco, l'avrei detto dopo. Una major vuole una strofa rap da inserire nel prossimo singolo di un artista importante...siamo riusciti ad accordarci, con non poche difficoltà, a dare la possibilità a tutti...se tu mi avessi lasciato il tempo di chiamare te con gli altri avrei spiegato la cosa con calma!>> mi spiega
<<Dovrei scrive un pezzo pe 'n altro? Nooo non mi interessa>>
<<A parte che qui come ti ho già detto decido io, se io te chiedo il pezzo te scrivi il pezzo...esattamente come tutti gli altri! Chiaro?>> Non ho il tempo di rispondere che la voce del legale risuona nella stanza
<<Briga? Verresti nel mio ufficio...devi vedere una cosa sul mio pc e firmare un foglio importante>>
<<Arrivo>> risponde lui premendo il bottone che consente la comunicazione <<Non muoverti di qui>> si rivolge a me, indicandomi...lo sento starnutire nel corridoio e mi viene da ridere immaginando se gli fosse successo nel bel mezzo del suo discorso minaccioso. Accanto all'interfono, un plico di fogli con un testo sopra, titolo e artista scritti in alto...l'artista non fa parte di questa etichetta, deduco quindi sia questo il testo che avevano anche gli altri...ne prendo uno e, piegandolo in quattro parti, metto il foglio in tasca.
Passano circa dieci minuti ed il grande capo rientra sbattendo la porta, si siede alla scrivania e si passa i palmi delle mani sulla faccia sospirando
<<Non volevo tenerti all'oscuro>> dice con tono più calmo rispetto a prima <<ci sono delle gerarchie e, per quanto siate tutti uguali, credo che vadano rispettate. È giusto che chi è qui da più tempo abbia delle differenze di trattamento.>>
<<Vabbè...vabbè...in ogni caso io non voglio scrivere un pezzo per qualcun altro quindi ritienimi fuori da questa cosa!>> dico non ancora convinto del fatto che me lo avrebbe detto
<<Come vuoi...se non ti dispiace ora ho da fare>> dice senza guardarmi...lascio il suo ufficio senza aggiungere altro, da lui non mi aspettavo un comportamento simile, ci sono rimasto male di questa cosa anche se ho cercato di non darlo a vedere. Rientro in casa e trovo mamma col plaid sul divano...di sicuro non si sente bene altrimenti sarebbe in piedi a mettere in ordine qualcosa, o a fare qualche pulizia delle sue.
<<Ciao mammì!>> la saluto dandole un bacio <<come ti senti?>> mi guarda male prima di starnutire <<ok...diciamo non bene?>> dico sorridendo
<<Diciamo una schifezza>> ecco! <<Ho chiamato la pizzeria per cena, non ce la faccio proprio a cucinare!>>
<<Hai preso qualcosa?>> domando apprensivo...povera mamma deve stare proprio male per aver chiamato la pizzeria quando anche a pranzo ho mangiato fuori
<<Si si...domani se sto ancora così me ne vado da zia Tina...così non vi mischio l'influenza!>>
<<Sai che l'ha presa anche Briga?>> la informo
<<Ah si?>>
<<Si...si...ma je sta bene!>> mamma mi guarda sconcertata, in effetti non sono stato carino nel dire quello che ho detto...si mette seduta continuando a guardarmi in quel modo
<<E sentiamo un po' che è successo da farti dire così?>> mi domanda
<<È successo che voleva escludermi da un progetto importante...cioè importante per loro perché a me mica me ne frega qualcosa de 'sto singolo che deve fa questo>>
<<Che singolo?>> domanda ma senza curiosità...come se fosse una cosa normale per lei...credo che abbia più o meno capito visto che anche lei fa lo stesso lavoro, quindi non si è incuriosita più di tanto per la faccenda
<<In pratica la HLabel è stata contattata da una major, un loro artista deve lanciare un singolo e vogliono qualcuno che rappi 'na strofa scritta da lui...>>
<<Bellooo!>> dice con enfasi...un po' troppa per una che fino ad un minuto fa non sembrava quasi interessata...mah, sarà l'influenza <<E perché ce l'hai con Briga?>>
<<Perché io non ne sapevo niente...in pratica l'ho scoperto perché sono entrato nel suo ufficio e lui stava dando il foglio con il testo ai ragazzi della Label...senza dirmi niente!>>
<<Ma non ti ha dato spiegazioni?>>
<<Ah si! Ha detto che aveva convocato prima i ragazzi che sono lì da un sacco per dar loro la notizia...e dopo l'avrebbe detto a chi è entrato da poco a far parte dell'etichetta...ma io mica gli credo!>>
<<E perché scusa non devi credergli?>>
<<Ah mà! Ma te pare che me lo diceva? Che poi siamo stati nel suo ufficio a parlare quando sono arrivato, me lo poteva pure dì invece de dirme che la riunione de ieri era per l'amministrazione!>> le nostre chiacchiere vengono interrotte dal rumore della chiave che gira nella serratura...è tornato il beccafico...io già sto girato de mio, ce manca solo che questo mo inizi un discorso dei suoi...
<<Buonasera>> dice poggiando la valigetta accanto a lui prima di togliersi il cappotto <<amore che fai sul divano? Stai male?>>
<<Credo di avere l'influenza>> risponde mia madre. Lui viene verso il divano e le mette la mano sulla fronte <<Hai misurato la temperatura? Hai preso qualcosa? A che ora?>> ma che è un interrogatorio? Se nun te ne fossi accorto stava così già stamattina...che nervi questo!
<<Si, stamattina non avevo febbre...ora è più di trentotto. Ho preso l'antipiretico e un'aspirina>> lo informa
<<Sarebbe meglio un antibiotico...e della propoli se dovesse venirti mal di gola, meglio prevenire>> ma fa anche il medico ora?
<<Saverio non preoccuparti...domani me ne vado da Tina>>
<<Meglio così amore, così non infetti tutti...sono sicuro che un paio di giorni e ti rimetterai in sesto...io vado di là>> ecco evapora...aria! Vedo mamma mettersi una mano in fronte prima di strofinarsela sul viso...
<<A mà te sei sempre sicura che ce lo dobbiamo tenè, vè?>> chiedo ridacchiando
<<Beees!>> risponde con voce piagnucolante prima di girarsi su un lato e chiudere gli occhi.
Mi sveglio appena sento suonare la sveglia e mi dirigo in cucina. Stanotte ho sentito dei rumori...la prima volta ho continuato a dormire tranquillo, la seconda ho pensato che mamma non riuscisse a dormire, la terza mi sono preoccupato e sono andato di là...l'ho vista che dormiva agitata sul divano così le ho aggiustato meglio la coperta addosso e sono tornato a letto. La vedo seduta al tavolo con la colazione, sta un po' meglio rispetto a ieri sera anche se si vede che non è in forma. Non voglio chiederle come mai era a dormire sul divano, so già che se mi dicesse qualcosa tra me e il beccafico finirebbe male, quindi meglio evitare. Mi limito a darle un bacio sulla guancia e a chiederle se va meglio
<<Un pochino...oggi vado da zia Tina, starò lì fino a domani sperando che la mia salute migliori>> mi comunica...no io solo in casa co' quello nun ce rimango
<<Mamma nun me sembra un'ottima idea io e Saverio soli a casa>>
<<Oh tesoro...sarà solo per un giorno, che vuoi che succeda!?>> che lo faccio fuori mà...che può succede...
<<Ma senti...non potrei andà da zia Francy? Ti avevo già detto che volevo vedere le gemelle!>> mi guarda indecisa sull'accontentarmi o meno <<Ti pregoooo mami>> dico sbattendo le palpebre in modalità cucciolo
<<D'accordo...ma prendi il telefono e chiama per chiedere se può ospitarti>>
<<Vado!>> urlo volando letteralmente in camera mia mentre lei mi rimprovera sul fatto che non devo correre per casa
Prendo il telefono tornando in cucina...un nuovo messaggio, un numero che non conosco...chi sarà?
<<Che c'è?>> chiede mia madre vedendo il piglio interrogativo sul mio volto
<<Un messaggio da un numero che non conosco>> le riferisco <<ah è la Label, Briga oggi non c'è per problemi di salute...ogni cosa di cui volevamo parlare con lui è da rimandare a domani...meglio, tanto nun c'ho niente da dirgli!>>
<<Bes!>> mi rimprovera lei...non rispondo, non voglio tornare sull'argomento di nuovo...lei sostiene che non avrebbe avuto motivo di non informarmi di questa opportunità ed io continuo a pensare che non voleva dirmelo. Stop.
<<Zia Francy dice che posso andare quando voglio senza bisogno di chiamare>> comunico soddisfatto appena ho chiuso il telefono <<Esco da scuola e vado direttamente da lei...poi domani dopo scuola torno qui...ok?>>
<<Va bene...mi raccomando comportati bene!>>
<<Si mamma! Vado a preparare uno zaino!>>
Terza ora supplenza...decido di mandare un messaggio ad Elisa per vedere come mai non è a scuola
"Ciao bionda...come mai sei assente?" dopo dieci minuti ancora nessuna risposta...ah eccola
"Ciao Marrone...ho la febbre alta da lunedì sera"
"Mi dispiace...lo so che senti la mia mancanza" ora me sfancula sicuro
"Non immagini quanto...non vederti è l'unica cosa positiva dell'essere malata...com'era il compito ieri?"
"Fattibile...una secchiona come te l'avrebbe fatto ad occhi chiusi...se vuoi uno di questi giorni vengo a trovarti"
"Non preoccuparti...tornerò presto, non voglio perdere troppi giorni" più cocciuta di un mulo...ed io che volevo essere gentile
"D'accordo...allora ci si vede a scuola" non risponde più, forse si è resa conto di aver esagerato e non sa che dirmi, oppure – cosa più probabile – ce l'ha ancora a morte con me e non vuole contatti di nessun tipo. Vedo Lucrezia farmi gesti da lontano...ma che vuole? Dopo un po' chiede alla supplente di uscire...no, nun c'ho voglia de seguirla...vabbè però io sono libero, questa me risponde pure male...non solo mi preoccupo di informarmi sul motivo per cui non viene a scuola
<<Prof potrei andare in bagno per favore?>>
<<Vai>>
Non faccio neanche in tempo ad oltrepassare la porta che conduce ai bagni che sento tirarmi per un braccio...una bocca è subito sulla mia, la lingua che chiede il permesso per entrare...Lucrè 'n attimo...famme rende conto almeno de dove sto...la addosso al muro, strusciandomi su di lei...sono sicuro che se proponessi a lei di andare a casa sua non mi direbbe di no come quell'altra stronza...eh certo perché deve fa la figa, stronza du volte...ohhh ma che sta a fa questa, prende sempre 'ste iniziative strane...continua a baciarmi mentre la sua mano si muove su di me sempre più veloce...metto le mani sui suoi fianchi al di sotto del maglioncino e le faccio vagare per la sua schiena finchè un'esplosione di piacere non mi invade...
Decido di prendere la metro per andare da zia Francy...non ho voglia di camminare, quando dall'altro lato dei binari vedo una ragazza bionda...ma è Elisa quella? Mi sporgo di più per vedere meglio ma lei si gira rivelando un volto a me del tutto estraneo...eppure ci somigliava un sacco, dall'altra parte del binario...come in questo momento...siamo su opposti binari. Sospiro e salgo, scendendo due fermate dopo. Le gemelle sono felici di vedermi, zia ordina di lavarci tutti le mani perché è pronto il pranzo...a tavola le gemelle mi raccontano quello che combinano a scuola, del nuovo gioco che mamma ha regalato loro, un'asta col microfono, tipico di mia madre...e zia Francy di quanto la stiano facendo ammattire con quell'arnese infernale. La aiuto a sparecchiare anche se lei dice che non c'è bisogno...lo faccio volentieri, poi vado dalle gemelle e insieme vediamo i cartoni. Verso le quattro del pomeriggio, alla fine del loro cartone preferito, zia le chiama in cucina per fare i compiti e vado anch'io di là.
<<Tu non c'hai da studià?>> mi chiede
<<Devo fare solo degli esercizi, faccio veloce>>
<<Se vuoi puoi andare di là...sono un po' rumorose anche mentre studiano>> dice esausta...povera!
<<Nun te preoccupà...sto qua>>
Finisco velocemente gli esercizi e zia mi chiede come mi trovo di nuovo a Roma dopo tanti anni, come va la scuola e poi tocca l'argomento che ancora oggi mi fa contorcere un attimo lo stomaco...la Label.
<<Finora tutto bene zì...almeno fino a ieri>> dico mogio
<<Perché che è successo ieri?>> domanda togliendo il tappo della penna dalla bocca di Lara e ammonendola con lo sguardo
<<È successo che Briga è uno stronzo>> dichiaro ancora nervoso per ciò che è successo
<<Ammappete! Tu madre e tu zia Tina hanno detto che lo veneri come un mito>>
<<Io non ho miti...qua fanno tutti l'amici e po' so tutti falsi>>
<<Ma si può sapere che ha fatto?>> le spiego tutta la faccenda, capisce il mio punto di vista ma dice anche che magari davvero voleva dirlo prima a chi sta là da più tempo... <<avresti dovuto aspettare e vedere lui come si comportava...poi trarre le tue conclusioni. Quindi ora non lo scriverai il pezzo?>>
<<Non lo so...cioè me so preso un foglio dal suo ufficio>> zia prima mi guarda male e poi ride <<però boh...da un lato non vorrei dargli la soddisfazione, dall'altro vorrei fargli capire che io posso scrivere un signor pezzo...una bomba a mano!>>
<<Fai come ti senti, io non mi negherei la possibilità fossi in te!>> dice facendomi un occhiolino
<<Ora vedo...>> rispondo mogio
<<Impara a ridere anche nei momenti difficili, ti servirà se vuoi fare questo lavoro>> afferma mentre mi accarezza tra i capelli <<mostra i denti>> dice poi facendomi il solletico sui fianchi e ridendo a sua volta, facendo ridere anche le gemelle.
Sono seduto alla scrivania della camera che zia mi ha riservato per la notte, ho deciso che tra le barre presentate ci sarà anche la mia...voglio scrivere qualcosa per cui Briga resterà senza parole...dovrà pentirsi del fatto che voleva tenermi all'oscuro del progetto...capisco di essere l'ultimo arrivato però non si descrivesse come quello giusto, per cui sono tutti uguali, che dà a tutti le stesse opportunità e bla bla bla. Come posso iniziare?...Mi rigiro tra le mani quel foglio che ho preso ieri dal suo ufficio, questa è una canzone pop parla di due ragazzi che appartengono a due mondi diversi, totalmente opposti...uno viene da una famiglia di valori e sacrifici, ha l'hobby della break dance...lei è la classica ragazza figlia di papà, che esce con gente che apprezza solo il suo conto in banca e va a feste organizzate da persone che a stento conosce solo perché sono cool...troppe divergenze, troppo diversi eppure si sono trovati. Dovrei impersonarmi in lui, almeno l'artista che ha scritto il pezzo lo racconta dal punto di vista di lui...aggiungere qualcosa da un punto di vista esterno non andrebbe bene, mal legherebbe col resto...Sono consapevole che stare qui seduto a spremermi le meningi non mi servirà, un'ispirazione se arriva arriva...non si decide e questo stato di agitazione mi complica le cose. Metto il palmo dietro la nuca, spostando la testa a scatti da un lato all'altro tirando il collo...che male, mamma lo dice sempre di non stare troppo curvo mentre scrivo perché mi possono venire dolori articolari...dolori articolari...lui fa break dance "Tra dolori articolari...siamo diversi ma troppo uguali" naaa che schifo è, cancelliamo... "esci con gente che manco conosci, solo per" nooo...uff meglio andare a cena, poi qualcosa mi verrà in mente...
Riguardo il foglio bianco, scarabocchiato con qualche frase senza senso...zia ha fatto la pizza, ne ho mangiata un sacco...ora è sul divano a vedere un film, le gemelle sono accanto a lei. Io ho resistito fino alla fine del primo tempo, poi ho detto che venivo di qua a cercare di scrivere qualcosa e invece continuo a guardare il foglio... "tra iniziali dolori articolari" poi? Ripenso a quella ragazza oggi...sembrava proprio Elisa, dei particolari erano proprio suoi...ritorniamo ai due della canzone lei esce con gente sconosciuta quasi "esci con gente che non inviti" si potrebbe andà... "Tu madre e tu zia Tina hanno detto che lo veneri come un mito" "Io non ho miti...qua fanno tutti l'amici e po' so tutti falsi" "posso scrivere un signor pezzo...una bomba a mano" arggg, devo pensà al pezzo, sti due, lui balla...fa break dance "ballo tra gli edifici" si ballo tra gli edifici mi piace!
Sono arrivato alla Label subito dopo essere uscito da scuola, ieri sera mi sono addormentato sulla scrivania mentre scrivevo il pezzo...o perlomeno ci provavo...mi ha svegliato zia Francy dicendomi di mettermi a letto. Appena lei ha chiuso la porta invece mi sono rimesso con la testa sul foglio...un'idea chiara nella mente, ed ora sono qui perché voglio lasciarlo a Briga, sperando che lui sia fuori per pranzo...non ho ancora voglia di incontrarlo.
<<Besta se cerchi Briga è nell'ufficio di Francesco>> mi informa Samantha appena entro
<<No no Samà grazie, devo solo prendere una cosa che ho dimenticato l'altro giorno in sala prove>> mento
<<Ah ok!>> e torna ad occuparsi di ciò che stava facendo
Entro nell'ufficio del capo, meno male che è nei paraggi e non ha chiuso a chiave come al solito...prendo il foglio dallo zaino intenzionato a lasciarlo sulla sua scrivania. Non voglio ancora incontrarlo, né tantomeno consegnarlo a lui personalmente...e poi sarebbe come ammettere che la cosa mi interessa...no, meglio de no. Do un ultimo sguardo al foglio e lo poggio sulla sua scrivania, lasciando immediatamente dopo la Label per dirigermi a casa.
"Tra inziali dolori articolari
nei particolari
siamo su opposti binari
troppi divari di vari tipi
esci con gente che non inviti
io non ho miti American-British
faccio rap romano come bombe a mano
e lo stile suburbano che ha lo stesso odore dei detriti
che respiriamo uniti
tra questi finti amici
spinti da coscienze vuote e ruote motrici
no benefici
ballo tra gli edifici
mostro tutti i denti e rido sopra i momenti difficili" Besta
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~ ADESSO INTORNO A TE ~
FanfictionÈ difficile ammettere quanto ogni scelta sia importante nella nostra vita, anche la più piccola ed insignificante: un aereo preso, una telefonata mai effettuata, un vocale non inviato, un appuntamento declinato, una collana persa, una notte dimentic...