Senza di me

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Sono le otto di mattina e sto già suonando alla porta di casa sua, e ad aprirmi indovinate un po'? Eh già... 'sto morto de fama che me scatena istinti omicidi come nessuno...
<<Mi sembrava fossi andato via ieri sera...>> dice guardandomi negli occhi con un'espressione accigliata
<<Si, e oggi sono di nuovo qui...problemi?>> attento cojone a quello che dici
<<Il mio problema svanirà appena sarai sparito dalla mia vista...>> replica avviandosi verso la sua auto, meglio così...se fosse rimasto davanti a me non so se sarei riuscito a mantenere la calma...mi giro per vederlo andar via e ripenso a ieri sera...a quando lei mi è corsa dietro bloccandomi proprio dove era parcheggiata la sua auto che ora sta varcando il cancello...
<<Hai ragione...io non c'entro niente qui...sarà meglio che vada...>> ed ero andato via senza darle possibilità di replica, non aveva detto nulla...certo non pretendevo mica un "Saverio non sai quello che dici" o un "In realtà si, è suo figlio"...non ero neanche sicuro che mi sarebbe piaciuta una risposta del genere. Ma chi prendevo in giro? Ovvio che mi sarebbe piaciuta, ma nella mia testa ruotava sempre l'idea del suo tradimento...ed è come se quel cojone l'avesse confermato, avallato dal silenzio di lei. Chi diavolo era il padre di quel ragazzo che stava prendendosi man mano un pezzo del mio cuore, che ormai mi era entrato talmente dentro che anche una futura presenza del reale padre non avrebbe di certo cambiato il mio atteggiamento nei suoi confronti? Sarei potuto essere io? O davvero anni prima mi aveva tradito come avevo sospettato? Mi sarei dovuto aspettare qualcuno che comparisse da un momento all'altro reclamando la paternità di Bes?
<<Mattia...>> mi aveva chiamato lei correndo fuori, mentre la mia unica intenzione era quella di mettermi in macchina e fuggire lontano da qui...le avevo detto di andare dentro, di tornare da quella che era la sua famiglia in quel momento...non aveva detto nulla quando avrebbe dovuto, non capivo perché avrei dovuto ascoltarla in quel momento.
<<Mattia, c'era mio figlio lì, cosa avrei dovuto dire...cosa?>> qualunque cosa Emma, qualunque cosa sarebbe stata meglio di quel silenzio che aveva fatto molto più rumore di un tuono
<<La verità Emma...la verità...che ti sta sul cazzo...che ti fa schifo...che è finita perché stai con me...che ami me...e che hai chiamato me perché Mattia è...>> chi è? È mio figlio? È figlio di qualcuno con cui mi hai tradito anni fa? È una delle persone più importanti della mia vita in questo momento? Cosa avrei voluto dire e non ero stato capace di farmelo uscire di bocca?
<<È...?>> mi aveva incalzato lei ed io non ero stato più in grado di dire nulla, non avevo esternato i miei pensieri...un po' perché sembravano folli persino a me stesso, un po' perché ero spaventato dall'eventuale delusione che avrebbe potuto procurarmi la verità...inerme di fronte a lei, incapace di proferire parola...avevo fatto l'unica cosa che mi è sempre riuscita, che CI è sempre riuscita...l'avevo attirata a me ed avevo fatto combaciare le nostre labbra, incurante di Bes che avrebbe potuto quantomeno affacciarsi alla finestra, completamente strafottente del fatto che quel damerino sarebbe potuto uscire da un momento all'altro...e lei aveva ricambiato, come sempre, accarezzandomi e lambendo la mia lingua con la sua, in un bacio che di casto non aveva nulla ma era dettato solo dalla mia frustrazione, dalla rabbia che ancora mi scorreva dalle vene per quella verità taciuta, per il vedermi prevaricato nel mio ruolo da una persona che non la ama, non la rispetta e non la conosce nel mio stesso modo.
<<Non me ne frega niente di lui...se non gli ho risposto nel modo in cui intendi tu...è solo per mio figlio...sai quanto mi piacerebbe poterti vivere liberamente...sono anni che lo aspetto...non trattarmi così...>> l'avevo stretta a me sospirando...in bilico tra la non completa sicurezza che lei fosse mia e la voglia di gridarle in faccia che se erano anni che lo aspettava, poteva farlo...aveva il coltello dalla parte del manico...solo lei può toglierci da questa situazione...perché non lo aveva fatto? Mi sembrava di essere tornato indietro nel tempo...quando ci siamo conosciuti il mio "fidanzamento" era iniziato da poco, quasi nulla, tanto che la mia fidanzata all'epoca mise una foto squallidissima per dire che aspettava che il suo amore uscisse da quella reclusione forzata prevista nella fase finale del talent, ma foto di noi non ce n'erano, non era sicuramente una relazione degna di essere chiamata tale...invece lei...lei era fidanzata con quell'altro damerino che m'è sempre stato sui cojoni...l'aveva anche portata a Parigi durante il serale...quel video in puntata non aveva fatto altro che farmi vivere male tutta la serata della gara...loro, a differenza mia, un rapporto ce lo avevano...lei andava a casa della madre di lui, viaggi, gite...tutto ciò che concerneva un fidanzamento...per non parlare di quelle "fantastiche" interviste, fino ad arrivare a quella copertina su un noto settimanale che mi aveva fatto sbroccare come poche volte in vita mia...mentre la donna che era accanto a me si vantava per un servizio che era stato piazzato praticamente allo stesso posto dei titoli di coda di un film...quelli a luci accese a cui la gente non fa caso impegnata ad infilarsi la giacca ed imboccare l'uscita, lamentandosi della non correttezza dei dati che la riguardavano...
<<Hai ragione...è che questo me fa svalvolà...me ricorda un botto...>> le avevo rivelato non riuscendo a terminare la frase...la mia prof. delle superiori parlava sempre di corsi e ricorsi storici, questi però me parevano 'n attimo esagerati
<<Fabio...>> aveva continuato lei al posto mio, mentre io sorridevo e l'avevo già perdonata.
Scrollo la testa come a risvegliarmi dal ricordo in cui mi sono perso, ancora con la mano sulla maniglia del portoncino e lo sguardo rivolto al cancello...sospiro ed entro sbattendo un po' troppo la porta, non ancora libero dal nervosismo che mi aveva attanagliato lo stomaco appena mi ero trovato davanti il fidanzato della mia fidanzata...buffo vè? Stiamo messaggiando da quando mi sono svegliato...non che sia riuscito a dormire chissà cosa, avevo sempre il terrore che Bes potesse sentirsi male ed io non avrei sentito il telefono...non sono neanche passato in ufficio, nonostante a lei abbia fatto credere il contrario...le mando un ultimo messaggio per chiederle se si sia riposata, consapevole che sbroccherà appena lo avrà visualizzato...
<<Ma va a lavoro pure tu va...oh so' tutti stronzi>> che vi dicevo?
<< 'nsomma t'ho fatto proprio arrabbià allora?>> chiedo avanzando verso la cucina, mentre lei si gira incredula verso di me
<<Amore sei quiiiiii...>> esulta sottovoce prima di fiondarsi su di me reclamando le mie labbra
<<Me sembrava fossi tanto arrabbiata con me...co' questo poro cucciolo...>> faccio il carino mentre lei è talmente persa nei nostri baci che neanche mi ascolta...sorrido, con la mia solita faccia di bronzo...la prendo in braccio e la poggio sull'isola, posizionandomi tra le sue gambe, continuando a baciarla. Faccio vagare le mie mani su e giù per le cosce, fino ad intrufolarmi sotto la sua camicia da notte, raggiungendo la sua intimità...
<<Lo ero infatti...ti vorrei sempre qui>> confessa mentre mi bacia il collo attirandomi di più verso il suo corpo...hai capito che confessioni mattutine che fa la Brown...nel frattempo la mia mano sposta i suoi slip, accarezzandola...tutto ciò non andrà a finire bene...mi dice di non toccarla così...tu non hai idea Brown della mia voglia di te in questo momento...
<<Aspè...io ho bisogno di te...>> mi dice, anch'io amore vorrei stare con te ma c'è Bes di là ed io non me la sent...ohhh che sta a fa questa? Emma te prego, se me tocchi così è finita...addio buoni propositi...le faccio presente che, nel caso lo avesse dimenticato, c'è suo figlio di là...la prego di smetterla mentre lei sembra non averne alcuna intenzione...
<<Mammaaaaa...>> Dio sia lodato! Non avrei saputo fermarmi altrimenti...ero già partito per la tangente...in effetti però ora è peggio...cioè ho questo problemino che non passa inosservato e nessun modo per risolverlo...nun ce potemo move de qua per nessuna ragione, Bes ovviamente non può uscire di casa...oddio mo che ce penso era meglio la clausura!
<<Maaaaa...ma posso averlo un po' de latte??>> eh...te l'ha chiesto un quarto d'ora fa Mì...daje su...
<<Amore arrivo...non si accendeva la macchina del caffè...>> rido...la macchinetta del caffè...dì che eri impegnata a giocà co' me piuttosto... <<se magari tu mi dessi una mano invece de ride...sarebbe apprezzabile>> eh perché? Me pare che te la cavi abbastanza bene no? Poi adoro vederti impanicata...si dirige verso la camera di Bes dopo aver messo la colazione su un vassoio e lui si lamenta del ritardo
<<Veramente ero andata ad aprire la porta...perché una persona voleva farti una sorpresa...vedi chi è...>> entro anch'io nella camera e lo vedo sorridere, credo gli faccia piacere che io sia qui...insomma è una bella cosa che qualcuno si preoccupi per te, no? Mi chiede se non sarei dovuto essere a lavoro e gli rispondo che in effetti si, sarei dovuto passare per l'ufficio, ma ho pensato di portargli i bomboloni con la crema...si 'o so che se chiamano krapfen, ma a me piace chiamarli bomboloni...che c'avete da dì? Vedo Emma sbadigliare di continuo, non avrà chiuso occhio povera stella...le dico di andarsi a riposare...starò io con Bes, lei è reticente ma dopo che anche il figlio le dice di andare tranquilla acconsente, non prima di una lunga serie di raccomandazioni! Ma te mica te ne puoi annà così? Noi abbiamo un discorsetto da finire...le chiedo quindi dove sia il bagno tra l'espressione sbigottita di lei e quella confusa di Bes....
<<Questo è il bagno...>> mi indica la porta...possibile che non abbia capito? La trascino in camera sua, buttandola letteralmente sul letto e dimostrandole che non riesco a stare lontano dalle sue labbra per un tempo così lungo...poi, augurandole buon riposo, lascio questa camera per dirigermi in quella di Bes, permettendole di recuperare il sonno perso durante la notte trascorsa accanto al ragazzo che mi attende sbuffando...
Entro in camera sua e lo vedo che sta facendo zapping su canali musicali, ovviamente commentando in modo negativo qualsiasi canzone...avevate dubbi?
<<Ma possibile che 'sti pezzi me sembrano tutti uguali?>> in realtà anche a me i pezzi commerciali sembrano tutti molto simili tra loro, ma guai a dirglielo dandogli ragione...ho imparato a conoscerlo in così poco tempo, so perfettamente quello che sta pensando semplicemente guardando i mutamenti d'espressione sul suo volto...ma so anche che è già abbastanza gasato di suo, e quando qualcuno gli dà ragione su un qualcosa è davvero la fine. Prendo il cellulare dalla tasca, stanotte ho scritto delle barre...più che delle barre erano pensieri alla rinfusa dettati dalla preoccupazione, dal poco sonno e, come ormai capita sempre più frequentemente, dalla voglia di lei...
<<Che stai a legge?>> impiccione come nessuno
<<Una cosa che ho scritto stanotte...vorrei farci in una canzone...>> rispondo distratto continuando a cercare il documento sul cellulare...perché non posso utilizzare l'applicazione "Note" come tutti, noooo...io scarico le app, le utilizzo non capendo esattamente come abbia fatto a farlo e poi me dimentico perfino se ho salvato o no le cose, ed in caso affermativo non so come ritrovarle! Un genio in pratica! Ah eccolo...
<<Cioè te hai scritto una barra sul cellulare?>> si perché? <<E nun te vergogni?>> lo guardo stranito...perché me dovrei vergognà?
<<De che?>> domando confuso
<<Ma se scrivono a penna sui fogli! Ma possibile che scrivi una cosa come una barra su un cellulare? E l'emozione mentre la scrivi? Le cancellature di una cosa che non ti piace o non ci sta bene? Io certe volte nun te capisco!>> commenta mentre torna a poggiarsi sul cuscino dal quale si era alzato per inveirmi contro...e continuare a cambiare canale come se niente fosse. In effetti però non ha tutti i torti, di solito anch'io scrivo a penna...per le stesse ragioni che mi ha elencato poco fa...ma stanotte mi scocciava incredibilmente alzarmi per arrivare fino al cassetto in cui tengo i fogli, quindi ho scritto su questo marchingegno elettronico per la paura che dimenticassi quelle frasi che si alternavano nella mia testa.
<<Vabbè vabbè come dici te...>> taglio corto mentre lui spegne la TV sbuffando. Si annoia a morte ed ha ragione, è praticamente recluso qui, senza possibilità di far nulla di quello che gli piace <<Senti perché nun m'aiuti co' l'arrangiamento? Me serve 'na base figa...>> gli propongo sperando di rendergli questa mattinata meno pesante...
<<Non posso suonà!>> mi ricorda...come se me lo fossi dimenticato
<<Suono io...tu proponi...te va?>> sorrido...
<<Certo che me va!>> esclama sorridendo anche lui...
E niente! Queste idee fantastiche che me vengono andrebbero bocciate sul nascere! So' du' ore che stamo a discute su un pianoforte...ce va, nun ce va, va qua, va là...ma che se po' vive così secondo voi? Sta insistendo lui e 'sto ca...volo de piano, non sto dicendo che non voglio inserirlo, solo che ce vole n'altra cosa prima altrimenti il distacco che se crea nun me piace. S'è svejata pure Emma che ce guarda appoggiata alla porta...dijelo un po' te Mì a 'sta testa dura qua...da chi avrà preso dico io? Da te, sicuro! Alla fine Mimma mia risolve tutto facendoci capire che in pratica stavamo a dì la stessa cosa e ci lascia di nuovo soli per preparare il pranzo, pranzo a cui io mi sono autoinvitato!
Emma urla dalla cucina dicendoci che fra cinque minuti sarà pronto il pranzo, Bes è in bagno ed io vorrei correre di là e riempirla di baci, solo che...che ho il terrore che Bes ci veda o che si accorga che c'è qualcosa che non va dai nostri atteggiamenti. Non so come potrebbe prendere una rivelazione del genere, al di là del beccafico che sembra non essere un problema per nessuno data la sua inutile quanto invisibile presenza...per nessuno tranne che pe' me che continuo a rosicà...dicevo che non so come potrebbe reagire davanti a sua madre avvinghiata al suo capo, 'nsomma non credo la prenderebbe tanto bene...
Vedo un quaderno sulla scrivania e decido di approfittarne per appuntare quelle famose barre ed evitare che spariscano magicamente dal mio telefono, l'ho appena richiuso quando Emma ci invita a prendere posto a tavola. Il pranzo è trascorso tranquillo, Bes forse stanco della mattinata, o semplicemente annoiato per non poter far nulla, è stato di poche parole e si è congedato appena abbiamo terminato il pasto. Decido di aiutarla a portare tutto in cucina, non sono giorni semplici per lei e mi fa piacere alleviarla anche con queste sciocchezze...la vedo guardare lo schermo del cellulare pensierosa...non l'avrà mica chiamata quel cojone?
<<Ohiii...che c'è?>> chiedo andandole vicino...è strana, nun me la conta giusta...dice che l'hanno chiamata da lavoro, il nuovo fotografo ha avuto delle idee di cui vuole parlarle anche se lei è reticente a lasciare Bes da solo...mentre ne parla si agita, arrossisce...insomma fa questo lavoro da una vita, perché ha queste reazioni? <<Famme capì...chi sarebbe 'sto nuovo fotografo? Perché te vedo 'n attimo agitata...rossa...accaldata?>> indago...questa storia non mi piace per niente...
<<Scemo...è solo che abbiamo chiamato circa una ventina di fotografi tra i più bravi nel settore e tutti sembrano non capire quello che voglio da 'sto singolo...ho anche litigato con Luisa per questo>> non le credo del tutto, è strano il suo atteggiamento...le dico comunque che rimarrò io con Bes per farla stare tranquilla e non darle ulteriori preoccupazioni...la sua serenità viene prima delle mie paranoie in questo momento...le do un bacio veloce, sempre con la paura che Bes possa raggiungerci, mentre lei mi circonda il collo con le braccia e mi riempie di bacini...non mi staccherei mai...resterei ore ed ore così...attaccato a lei a godermi le sue attenzioni...le sue coccole riservate solo a me...a bearmi di quest...
<<Briiiiiii ma non era filo ritorto ma contortooo possibile che te sbaji le barree tueee?>> deve aver aperto il quaderno e letto ciò che ho scritto...io ce lo strozzo col filo un giorno di questi, altro che ritorto contorto e compagnia bella...chiedo ad Emma se fa sempre così, ricevendo come risposta un "solo con chi vole bene" ...pensa se me voleva male...se ripenso a quando è arrivato la prima volta alla Label...urlando come non so cosa, convinto di essere il più brav...
<<Briiiiiii ma la vuoi finì de cazzarà...viè quaaaaaa...sto cd lo famo uscì nel tremila e poi...>> quanto me daranno de carcere pe' omicidio?
<<Io lo ammazzo ti avviso>> metto in guardia Emma...nun me po' interrompe ogni momento caruccio con su' madre... 'nsomma qua è da sabato che nun se combina niente...è già mercoledì...noooo nun pensate male, mica sto a contà i giorni...
<<No amore abbiamo solo lui...ora vado a prepararmi>> abbiamo solo lui...E che vuol dì? Cioè abbiamo nel senso mio e tuo? Nel senso che ormai stai con me, quindi ogni cosa che te riguarda è anche mia? Sorrido...qualunque significato abbia questa frase al momento non potrei stare meglio de così...oddio forse finendo quel discorsetto....niente, è andata già via...e vabbè...
Raggiungo Bes in camera sua, ho appena messo piede nella stanza quando mi squilla il telefono...Francesco. Sospiro prima di rispondere, sto trascurando l'etichetta e neanche poco, ma non mi va di lasciare Bes ed Emma da soli in un periodo così delicato...a lavoro faranno ancora a meno di me per qualche giorno, che sarà mai!
<<Dimmi Francè!>>
<<Ciao Brì...senti abbiamo un problema con la collaborazione di James con quell'etichetta...>>
<<Si, l'etichetta di Tina...>> penso ad alta voce e sento il legale dirmi un "eh?" dall'altro lato dell'apparecchio <<niente, dicevamo...la collaborazione di James...che problema c'è?>>
<<Praticamente è arrivato il loro legale...voleva parlare con te...>>
<<Oddio!>> esclamo con una mano sulla fronte ripensando alla donna che mi aveva trattenuto per ore nel mio ufficio con le scuse più banali...
<<In effetti non credo volesse solo parlare...>> ride il mio amico...sapessi Francè, quella se s'accolla nun te la levi più de torno!
<<Frà, dille che nun se po' fa...inventa una scusa qualunque...falla parlare con te, dille che le risolverai tutti i problemi de 'sto mondo, ma accollatela te!>> dico a bassa voce per far si che Bes non mi senta...penserebbe a male subito e, impiccione com'è, indagherebbe su questa presunta mia nuova fiamma...seh, nella sua testa! Non la augurerei a nessuno quella! Quasi quasi è meglio Samantha, e ho detto tutto!
<<Sarà un piacere!>> conclude lui malizioso...po' mo dici Francè! <<Vabbè ma te hai intenzione di farti vivo qui prima o poi?>>
<<Non voglio lasciare Bes da solo...>> ammetto
<<Ho capito, ma qui non si va avanti senza de te...tu e la tua mania di controllare tutto! Bes ha una famiglia che può occuparsi di lui...te che c'entri?>> eh già...io che c'entro? Non lo so se c'entro o no Francè, ma so che vojo bene a 'sto ragazzetto come se fosse... <<Brì?>> mi richiama, non avendo ricevuto alcun cenno da parte mia
<<Francè, passo de là il prima possibile...tranquillo! Se ce stanno problemi me chiami...>> e chiudo prima che possa replicare, la risposta di prima mi è bastata a mettermi tarli in testa che avevo accantonato per un po'.
Torno nella stanza da Bes che mi guarda interrogativo
<<Tutto ok?>>
<<Si...tranquillo! Te fa male il braccio?>> domando apprensivo, più di quanto dovrei esserlo con un ragazzo che lavora per me...più di quanto dovrei esserlo col figlio della donna che amo...
<<Si, ma se lavoriamo ce penso de meno...>> sorride
<<Ma tu' madre le foto le fa sempre con Luisa?>> vorrei capirne di più su questa storia
<<Si di solito si...ma a quanto pare c'ha dei problemi perché nessuno riesce a capì quello che vole fa lei...>> eh...e quindi stanno chiamando fior fior di fotografi...fotografi che io non conosco...perché Luisa nun s'è fatta venì un'idea che nun se poteva rifiutà? M'avrebbe tolto un sacco de impicci! E pensieri...
<<Quindi mo deve trovà 'n altro fotografo?>> chiedo retorico...infatti Bes fa spallucce e riprende a leggere il foglio con le barre...
Chi diavolo è ora che suona alla porta? Non sarà mica quello? No, perché je finisco il discorso di stamattina 'na volta pe' tutte!
<<Vado ad aprire>> sospiro alzandomi dal letto sul quale mi ero appena seduto.
<<Toh! La strega color puffo! Come mai da queste parti?>> la prendo in giro appena apro la porta
<<Io sono venuta da mio nipote...te che ce fai qua? Non c'hai da lavorà?>> domanda stizzita, prima di andare da Bes, ignorandomi
<<Amore di zia...come ti senti?>> resto appoggiato allo stipite della porta a guardarli...si vede che Tina ama suo nipote, si nota dall'emozione che traspare dall'abbraccio che si stanno dando, dagli occhi vivi di Bes mentre la guarda, da quelli appena lucidi di lei che sta male a vederlo sofferente.
<<Ti ho comprato questo...>> afferma dandogli un pacco che Bes scarta veloce con il braccio sano...scuoto la testa, sembra un bimbo davanti al regalo di Natale tanto atteso...chissà che facce faceva da piccolo davanti ai regali, se correva per casa facendo volare tutti gli addobbi...se ha mai messo sottosopra il presepe che la nonna adorava fare...
<<Guarda Brì!>> dice facendomi vedere il contenuto del pacco, volante e pedali per la Play <<Grazie zia...mi hai preso un gioco bellissimo>> continua, prima di darle un bacio che Tina ricambia prontamente
<<Niente amore...per te lo sai che la zia fa tutto...è quella stronza di tua madre che invece me la deve pagà...>> ecco qua...vedo che, quando si tratta di Emma, con gli anni non ha comunque perso le sue manie di protagonismo...Bes cerca di dirle che Emma non l'ha fatto a posta a non chiamare per prima lei, ma la testa dura qui presente insiste dicendo che lei viene sempre dopo chiunque...eh no però, mo basta....sono stato zitto finora però non può dire questo! Per Emma lei è come una sorella, come può solo pensarla una cosa del genere?
<<Allora punto primo, la prima persona che Emma ha chiamato sono io, punto secondo non ha chiamato Francesca ma sono stato io ad avvertire Fulvio di quello che è successo e quindi Francesca. Punto terzo suo figlio ha avuto un incidente. La perdonerai se il suo primo pensiero non sei stata tu>> sbotto...mentre ripenso a quel giorno...Emma era talmente sconvolta che non sarebbe riuscita neanche a prendere il telefono...avevo avvertito Fulvio, ma non avevo pensato a fare un giro di telefonate...
<<Allora io vado in farmacia...torno subito eh?>> avevo fatto un occhiolino ad Emma ed ero ripartito...in macchina avevo pensato che, sconvolta com'era, Emma non avrebbe neanche pensato di avvertire gli altri e non sarebbe stato carino se lo avessero saputo da qualche social, così avevo chiamato mio cugino
<<Mattì! Tutto ok?>>
<<In realtà no Fù...>> "come cacchio si fa a dare una notizia del genere?" avevo pensato
<<Oh! Che è successo?>> mi aveva subito chiesto lui, preoccupato...mentre sentivo in sottofondo Francesca che chiedeva spiegazioni, forse vedendo l'espressione non proprio tranquilla che doveva aver assunto suo marito
<<Bes...Bes ha avuto un incidente col motorino...>> avevo risposto pacato, ma mi ero dovuto fermare con l'auto, parcheggiandola in malo modo...era come se solo allora avessi realizzato davvero...ora che lo avevo ripetuto ad alta voce era diventato più reale, ed un magone mi aveva bloccato il respiro per un attimo che mi era sembrato infinito
<<Come un incidente? Quale motorino? Mattia me voi risponne!!?>> e gli avevo spiegato tutto, tranquillizzandolo sul fatto che stesse bene, che fosse a casa con la madre e che poteva andare molto peggio di così...lui, dal canto suo, mi aveva detto che sarebbero arrivati il prima possibile...io dopo mezz'ora ero di nuovo a casa di Emma deciso a fare anche l'impossibile affinché questo periodo passasse in fretta e fosse solo un brutto ricordo...
Vengo ridestato da quel ricordo, dal quale sembra passato un secolo ma che, in realtà, appartiene solo a ieri, dall'espressione stranita di Tina...che vole mo?
<<Ha chiamato te??>> mi domanda
<<Si!>> rispondo tronfio, insomma ha chiamato me ragazzi...dovete farvene tutti una ragione...ha scelto ancora me...il giorno più brutto della sua vita...Tina abbassa la testa senza replicare, strano...mi sarei aspettato un cataclisma dopo la mia risposta...che le è preso? 
<<Ok...comunque l'importante è che tu stia bene amore di zia...>> cambia discorso...questa cosa è strana, conoscendo Tina se era infuriata per il fatto che Emma avesse chiamato Francesca anziché lei, dopo aver saputo che ha chiamato me mi sarei aspettato come minimo una calamità naturale, perché mai non dice nulla? <<il mio principino bello...ultimamente siamo stati troppo poco insieme...ma ora recuperiamo>> ce state a capì qualcosa voi? Intanto Bes la prende in giro su un presunto amante che le lascia i segni sul collo, insinuando che sia lo stesso di sua madre...no no regazzì...io con la strega qui non ho niente a che fa! Per carità...i brividi solo al pensiero!
<<Ma smettilaaa...piuttosto tu' madre?>> domanda a Bes
<<Doveva andare a parlare con il nuovo fotografo, a quanto pare ha dei problemi con le idee per lo shooting>> rispondo io spontaneamente...cazzo, devo pensà prima de aprì bocca che qui c'è un "indagatore seriale" che nota ogni minima cosa!
Tina, dopo aver fatto un commiato per la sua amica fotografa, neanche se fosse passata a miglior vita, ci chiede cosa stessimo facendo prima del suo arrivo
<<Ecco sei arrivata proprio in un momento propizio...io e Briga stiamo lavorando a una base...crediamo di dover metterci il piano a un certo punto del ritornello...però parte troppo sbamm capisci??>> rido...è da prima che parla di sbamm ma mica me spiega che vordì...
<<Ma io vojo capì che è 'sto sbamm...la testa tua che sbatterò contro il muro tra poco?>> replico
<<Mazza che insenzzibbilee...>> come te piace a fa la vittima...e nun v'azzardate a dì che la facevo sempre pure io che io avevo le mie buone ragioni! Oh!
<<Sbam nel senso di ideona Brì, madonna come te sei invecchiato... 'na volta stava sulla cresta dell'onda...mo l'unica onda che conosci è quella ortopedica del guanciale per la cervicale >> se danno pure il cinque...tiè, restatece voi un pomeriggio co' questi! Dico ad entrambi di fare poco i fantastici...se ce fosse Mimma mia qua me difenderebbe...ve ne apporfittate solo perché nun ce sta...anzi visto come stanno ridendo lei e Bes mo le manno 'n audio de 'sti due...già gliene ho mandati un paio di Bes prima...sono sicuro che starà in ansia, così credo che riesca ad essere più tranquilla...
<<Invece de fa li stronzi...cerchiamo de capì come possiamo mette 'sta base>>
<<Dovete dissolvere l'entrata del piano...o in dissolvenza o facendolo entrare con un altro suono...io non ho niente qui con me, ma se chiedi a...a...a...James...sicuramente saprà aiutarvi...con un fade out>> guardo Tina cambiare espressione e tono di voce a nominare il mio amico...ed un po' mi sento in colpa...insomma potrei fare qualcosa per aiutarli, questa sta così...James sta peggio de lei...
<<Vuoi dirglielo tu??>> le chiedo...magari incontrandosi potrebbero parlare un po' ed iniziare a risolvere i loro problemi...Ma possibile che abbiano fatto passare tutti questi anni, stando male entrambi, quando sarebbe bastato incontrarsi senza maschere? Si, sono l'ultimo a poter parlare...lo so, lo so...nun state sempre a puntualizzà!
<<No, non mi sembra il caso...per favore Mattia...>>
<<Scusa zia famme capì...no perché io tra poco scoprirò sicuramente che tu sei la sorellastra de Briga se continuamo de 'sto passo...ma perché tu te conosci co' James? Il dj figo dell'azienda nostra?>> rido sotto i baffi alla domanda di Bes...quando scoprirà tutto il giro di conoscenze e realizzerà che anni fa tra tutti noi c'era molto di più di ciò che traspare ora, come minimo ce ammazzerà tutti e ci darà in pasto a qualche predatore marino...Tina intanto risponde che non ha voglia di parlarne e si dedica alla base per spostare l'attenzione su altro. Con gli anni è solo che migliorata, ciò che avevamo abbozzato io e Bes prende forma diventando una base stratosferica, esattamente come la immaginavamo. Di nuovo il campanello...ho il terrore che torni quello, che torni qui riprendendo il suo ruolo effettivo, sancendo così il mio essere relegato a semplice "capo di". Tina intanto è andata ad aprire, una voce che non mi è nuova si sta scusando per l'improvvisata...mo se divertimo...
<<Bes...è arrivata...è arrivata...El...lisa...Elisa giusto?? Vieni cara...>> dai Tina che ce la poi fa...me vie' da ride, ed il bello arriverà quando tornerà Emma e troverà la fidanzata del suo bambino qui...meglio non pensarci altrimenti sarei capace de ride da solo per ore...Elisa ha appena dato un bacio a Bes, e Tina credo che stia lottando con sé stessa per non prenderla per i capelli e trascinarla sullo zerbino, prima di chiudere in casa il suo nipotino
<<Mi dispiace amore non averti avvisato ma volevo farti una sorpresa...>> voi nun potete capì...la strega color puffo qui è appena diventata verde, attenta ai travasi de bile Tinuzza bella...meglio portarla de là...Bes vorrà stare un attimo tranquillo con la biondina arrivata poco fa
<<Tina, m'è venuta sete...vuoi un bicchiere de Coca-Cola pure te? Annamo a prenderlo su...>> dico trascinandola di là con me
<<No, grazie non mi va propr...Briga! Mollami!>> mi dà leggeri schiaffi sulla mano che, stretta attorno al suo braccio, la costringe a seguirmi <<Lasciamiii...mica li vorrai lasciare da soli?>> chiede bisbigliando scandalizzata
<<In effetti si...lasciali sta tranquilli...>>
<<Ma nun ce penso proprio!>> afferma liberandosi e tornando verso la camera di Bes...la riacciuffo intimandole di fermarsi...non sta a fa 'na cosa bella! Niente...è andata lo stesso...è appoggiata alla parte esterna dello stipite della porta, accucciata, ed io sono dietro di lei...e si, stiamo origliando! Lo so da me che nun se fa...ma mica la posso lascià da sola, questa chissà che combina
<<Tina, non dovremmo....>>
<<Shhhh!>> mi interrompe <<nun me fai sentì niente se parli!>> sussurra
<<Ti sono mancata tanto allora? Gnegnegne>>  Tina fa il verso alla ragazza...ma si può? Rido, portandomi una mano davanti alle labbra per non farci scoprire
<<Voglio vedè quando la finirai di fare il figo con me>> sta dicendo la ragazza nella stanza
<<Mio nipote è figo, non ha bisogno di farlo...>> replica saccente la puffa qui...
<<Sono contenta che c'è anche Briga...si vede che ti vuole davvero bene...>> e mi si ferma il cuore...e sorrido...questa ragazzetta m'ha visto due volte ed ha capito quanto ci tenga a quel disgraziato che è lì dentro con lei...Tina mi guarda con un'espressione strana, prima di sorridere anche lei...mah...boom...sentiamo un rumore, ci guardiamo sbarrando gli occhi...ci alziamo di scatto e veloci ci dirigiamo verso la cucina...
Poco dopo li vediamo arrivare entrambi in salone per parlare del progetto di arte, aka quel coso puzzolentissimo che mi hanno costretto a portare in macchina giorni fa. La porta si apre poco dopo ed entra l'unica persona in grado di farmi sorridere con uno sguardo...sorrido vedendola rientrare, era come se finora mi mancasse qualcosa...qualcosa che c'è solo quando siamo insieme...spero che Bes trovi una persona così, una persona con la quale condividere la vita, sulla quale saprà di poter contare sempre...ma è troppo presto per questi discorsi, avoja quante ne cambierà nel frattempo...anche se una è qui, nel salotto, e la temuta "suocera" è appena rientrata...e, a giudicare dal suo sguardo non sta prendendo benissimo la cosa...vedo Bes trattenersi dal ridere, mentre io non ce la faccio proprio...è troppo comica la situazione...
<<Non preoccuparti...puoi venire...quando...quando...vu...quando vuoi...>> 'n attimo de convinzione in più Mì, ce la poi fa!
Dopo un iniziale gelo tra le due, Emma ha capito che non doveva mettere così in soggezione questa povera ragazza ed ora sono in cucina che confabulano insieme a Tina, stanno parlando di scarpe credo...intanto a noi due poveri uomini abbandonati al nostro destino non è arrivato né un pezzo di torta che ha portato Elisa, né tantomeno la cioccolata che la Brown ha proposto poco dopo essere arrivata...ora stanno improvvisando una sfilata...no, ve prego...guardo Bes come ad implorarlo di defilarci e, in effetti, così facciamo.
Appena arrivati nella sua stanza però mi rendo conto che sarebbe stato meglio rimanere di là...Bes, infatti, mi chiede se secondo me Emma si vede ancora con quel famoso tizio, che in realtà sarei io, ma questo al momento è meglio che non venga fuori...gli chiedo il perché di questa domanda e lui mi risponde che non potrebbe chiederlo a nessun altro. E te pare er caso de domandarlo proprio a me? Che te devo risponne? Abbasso lo sguardo...non voglio mentirgli, ma non posso dirgli la verità...che situazione del cazzo
<<Te dà fastidio non sapere co' chi inciucia vè?>> gli chiedo...capisco questa gelosia di fondo, è la stessa che si impossessa di me per ogni cosa che riguardi lei...
<<Ovvio che si, io devo sapè tutto quello che riguarda mi madre...sempre e comunque, e poi ogni volta lei me rende partecipe delle persone che conosce, che entrano a far parte della sua vita e compagnia bella...stavolta non me sta a dì niente, e questo vordì che lei ha paura de quello che prova pe' sta persona...che è coinvolta...non so come dirtelo...>> eh lo so io come dirlo...e so pure che te darà fastidio, ma è così...
<<Innamorata>> confermo, ed io lo sono di lei allo stesso modo, ma non posso confessartelo
<<Ecco sì...l'ultima volta che non m'ha detto niente...stava invischiata nella storia con un tizio co' tutte le scarpe...te l'ho raccontato forse una volta>> ecco evitiamo di parlare di questi che le hanno ronzato attorno in questi anni che io c'ho pure la gelosia retroattiva...piccolo problema che sto cercando di risolvere, seppur con scarsi risultati...<<Me rendo conto che non dev'essere facile parlà di una ex...scusami Bri>>
<<Non mi devi chiedere scusa...lo so che te da fastidio pensà che lei abbia qualcuno...che la rende così "innamorata"...però secondo me...dovresti esse contento...>> cerco di trovare le parole giuste per spianare la strada...insomma prima o poi dovremo dirglielo, no?
<<Mo contento me pare eccessivo eh...a me già sto fatto che non lo conosco me fa girà le palle...>> ecco, meglio de no per ora!
<<Oh ma te vuoi sta attento???>> per gesticolare ha urtato il braccio <<Viè qua che te metto...la crema...>>
<<Ma non ho fatto niente ho solo...>>
<<Tu non devi fa niente...te devi sta fermo ok??>> alzo la voce e lo vedo abbassare lo sguardo... <<Scusami...è che...me dispiace se senti dolore, il dottore ha detto che devi sta fermo e poi io voglio che ti rimetti presto ok??>> non mi sembra il caso che io stia fisso qui...insomma ho già tanti tarli per la testa, poi mi chiede cose a cui non posso rispondere e non so come fare a non mentirgli...poi ce sta quel cojonazzo che fra poco sarà qui...troppe cose da gestire tutte insieme, per non parlare del fatto che ho Emma intorno e non posso far nulla senza valutare bene la situazione...guardo Bes e vedo che c'è rimasto davvero male del mio scazzo improvviso, così l'abbraccio per farmi perdonare e lui subito mi stringe a sua volta...te vojo bene pischè!
Lo lascio a telefono con un suo amico e mi dirigo da Mimma, ho sentito che salutava quindi Tina ed Elisa se ne devono essere andate...ed io ho intenzione di salutarla per bene...Bes starà una mezz'oretta al telefono, vè? Si gira all'improvviso verso di me che sono appoggiato alla porta, e le prende un coccolone...mi dice che potevo avvisarla mentre si tiene il palmo sul petto...
<<Come mai stai sovrappensiero Brown...?>> prima non me l'hai detto e ok...ho lasciato correre, non pretenderai che lo faccia anche ora?!
<<E sei spuntato così...me stavi a fa prende un infarto non lo so io...>> si sta avvicinando, ergo vuole distrarmi e farmi dimenticare questa domanda...sbajato Brown
<<No no, nun me freghi...dimmi che c'è...Che me devi dì...>> insisto
<<Matti...mi prometti che non ti incazzi?>> ecco se inizi così già so che nun me piacerà la cosa...
<<NO! Me lo dici e pure alla svelta...che già nun me piace la cosa>>
<<Ohiii...ascoltami...ti ricordi il fotografo...quello di cui ti parlavo?>> annuisco...nel frattempo abbiamo raggiunto camera sua e mi sono seduto sul letto...lei si siede accanto a me pensando, in questo modo, di tranquillizzarmi
<<Allora te movi? Chi è questo? Tanto l'ho capito che è 'n omo>> veniamo al dunque, che tanto me devi dì la verità e tutti 'sti fronzoli per addolcirla nun serviranno
<<Si tratta di Carlo...quel Carlo>> mi blocco...credo mi si sia fermato anche il respiro...non può essere...
<<Carlo? Roscioli? L'ex amico mio? Stai a scherzá?>> non può essere davvero lui, assolutamente no! Ma che diavolo le è saltato in testa? Ma come le è venuto solo di pensarlo...chiamare lui per lo shooting...roba da pazzi...Però in effetti mentre lei mi spiega come non ne sapesse niente, che è stato un puro caso...a me viene da pensare che, in fin dei conti, è meglio lui rispetto ad uno che non conosco...
<<È stato un caso e vabbè...ma ammetterai pure te che non è normale che questo abbia fatto tutto 'sto lavoraccio per cercare di realizzare la tua idea!>> va bene che è lavoro, ma cavolo avrà decine di proposte...perché incaponirsi così su questa?
<<Ci ho pensato anch'io...ma alla fine è stato l'unico in grado di centrare la mia idea e renderla reale...>> mi risponde
<<Sarà...nessuno nega che sia bravo eh, però non so...non mi quadra...>>
<<È solo lavoro amore, faremo questo shooting e lui tornerà a dedicarsi alla sua galleria a centinaia di chilometri da qui...>> prova a tranquillizzarmi
<<A me 'sta cosa nun me convince...staje alla larga e nun ascoltà niente delle cazzate che dice e che non riguardano il lavoro ok? Altrimenti je faccio fa la fine che non gli ho fatto fa...anni fa...>>
<<Va bene amore...>> sorride prima di lasciarmi un bacio stampo. Quanto vorrei stare con lei e scaricare la tensione che mi avvolge da due giorni...ci mancava solo Carlo, l'ho eliminato da ogni social, qualunque traccia dell'amicizia con lui cancellata...sono riuscito a non sentirlo neanche nominare per anni, ed ora si occuperà delle foto per l'album di Emma...da non credere!
Ricordo ancora uno degli ultimi servizi fotografici realizzati con lui...lo ricordo come se fosse ieri. Stavo scambiandomi messaggi con Emma su WhatsApp quando la notifica di un messaggio della mia ex era comparsa sullo schermo del mio cellulare...mi proponeva un servizio fotografico presso uno degli hotel più rinomati di Roma. Per il mio amico era un'ottima occasione, insomma non capitava di certo tutti i giorni che un hotel di quel calibro ti mettesse a disposizione la location per fare delle foto che sarebbero state poi usate per pubblicità. Avevo tentennato, avevo discusso con Emma...ma ero arrivato alla conclusione che non potevo deludere il mio amico. Si fosse trattato solo di lei avrei rinunciato, come avevo già fatto per altri posati...ma quella volta c'era di mezzo uno dei miei più cari amici e, quando si trattava di loro mi sentivo sempre in colpa...sentivo sempre di poter fare qualcosa in più o di non fare abbastanza...ero quindi arrivato ad un compromesso con Emma e mi ero recato in quell'albergo. La mia ex ovviamente, com'era prevedibile, non aveva perso occasione di saltarmi addosso adducendo le scuse più assurde...come il volermi semplicemente salutare...peccato che se davvero avessi provato un sentimento per te e tu avessi salutato qualcuno in quel modo, ti avrei lasciata seduta stante. Fortunatamente quel rapporto, solo apparente, era semplicemente il frutto di un accordo in cui neanch'io sapevo come avevo fatto ad invischiarmi. Ero lì esclusivamente per fare un favore ad un amico, era meglio che quello fosse chiaro a tutti evitando incomprensioni. Non era nulla di eccessivamente romantico, con mio sommo sollievo, dovevamo fingere di essere una coppia...e su questo eravamo ben collaudati...che cenava circondata dal lusso...unico simbolo d'amore un gran fascio di rose rosse poggiato sul tavolo...Avevo promesso ad Emma di rientrare presto, ma purtroppo il direttore ci chiese altre foto, offrendoci la cena per ripagare la nostra disponibilità...non vedevo l'ora di andar via, mi sentivo fuori posto ed avvertivo una sensazione strana alla bocca dello stomaco...mi si era anche spento il cellulare per completare la serata. Tutto avrei pensato però, tranne che la mia donna telefonasse sul cellulare del mio amico, per darmi una sorta di out-out...avevo esattamente cinque minuti per scendere, ne utilizzai circa la metà per catapultarmi al piano terra e trovarmela davanti bella come non mai...
Solo poche settimane dopo scoprii che purtroppo quel servizio non sarebbe servito ad un bel nulla...era tutta una messa in scena, si...avete capito bene...una patetica scenetta ideata da uno dei miei migliori amici, complice della mia ex e connivente con le sue idee strampalate! Si era innamorato di lei, ma lei lo era altrettanto di me...in uno modo sicuramente morboso e sbagliato, ma a suo parere pulito e giusto...Carlo, quindi, pur di vederla felice la assecondava in ogni sua follia...perfino quella volta...avevano ideato insieme quell'assurdo progetto convinti che io sarei caduto di nuovo tra le sue braccia come se nulla fosse successo...come se un hotel di lusso potesse cancellare quello che provavo per Emma. Non concepivo la mentalità del mio amico, ed il suo modo di comportarsi in quella situazione...insomma se io fossi stato innamorato della sua ex ne avrei parlato con lui, ed una volta certo della fine del suo coinvolgimento avrei fatto di tutto per conquistarla facendole dimenticare chi c'era prima di me...Carlo no, in nome di quel sentimento non corrisposto si era letteralmente sottomesso al volere di lei, arrivando finanche ad ideare piani squallidi pur di accontentarla. Non dimenticherò mai i suoi occhi quando andai da lui furioso
<<Ma te rendi conto che potevo seriamente compromettere il mio rapporto con Emma per via delle porcate che fate te e quell'altra?>> avevo inveito contro di lui
<<Non è come pensi te...lei ti ama!>>
<<E sticazzi nun ce li metti?>> avevo urlato pieno di rabbia <<Io non amo lei, non l'ho mai amata e su tu fossi un uomo con le palle, e la amassi davvero, cercheresti de conquistarla invece de buttarla tra le braccia mie!>>
<<Sta male...sta male per te...>>
<<Aiutala allora!>> gli avevo detto...io non potevo far nulla...nulla che lei non potesse fraintendere, lui invece mosso dal suo amore nei suoi confronti sarebbe riuscito a prendersi il suo cuore
<<Non capirai mai...>> aveva scosso la testa, quasi desolato, era salito in macchina ed era andato via...lasciandomi lì con mille pensieri che mi frullavano in testa.
Anche Fulvio provò a parlarci, riuscendoci...ma non seppi mai il contenuto di quella conversazione anche se mio cugino ne parve abbastanza provato, tanto da assumere un atteggiamento strano per parecchi giorni a venire...
Emma mi sventola una mano davanti agli occhi ed io scuoto la testa come a scacciare quel ricordo...le dico che è stata brava prima con Elisa...pensavo peggio appena è arrivata...
<<Ma te pare? Vabbè che sono una mamma gelosa...ma non a questi livelli...>>
<<Mi vuoi dire che non hai pensato a fare dei suoi capelli...un nuovo mocio?>> la stuzzico...dall'espressione che aveva quando l'ha vista non credo che le stesse particolarmente simpatica...la vedo persa in qualche pensiero e quindi le chiedo se mi stia ascoltando...
<<Senti c'è un'altra cosa che voglio che tu sappia...quando gli ho chiesto...a Carlo dico...come avesse fatto ad azzeccare la mia idea...ha detto una frase...>> ce mancava la frase... 'sta storia nun me piace...l'ho già detto? <<Oh però stai calmo era tranquilla...come frase...ha detto...che tu non sei l'unico a conoscermi...>> e che vordì? Io non so' l'unico a conoscerla? Come se 'a conoscessi te pe' 'na mezza idea che hai azzeccato!
<<Certo perché lui te conosce vè? Che manco te sopportava...che falso mamma mia...>>
<<Amore sicuramente è una cazzata...però volevo dirtela lo stesso...voglio che tu sappia tutto di me...>> le sorrido, dandole un bacio...tante volte in passato abbiamo omesso delle cose tra noi convinti che avessero poca importanza e ci avrebbero fatto solo del male, portandoci a litigare...col tempo abbiamo imparato che le cose lasciate in sospeso ritornano sempre, e da piccole omissioni diventano grandi e gravi bugie dette per chissà quale tornaconto...
<<A proposito de cose non dette...vedi che ha chiamato er beccafico tuo...quando ha saputo che stavo ancora qua...nun m'è parso tanto contento...>> le rivelo, ricordandomi della telefonata che aveva fatto quel cojone nel pomeriggio...chi pensava de trovarce co' Bes? Babbo Natale?
<<Sti cazzi...vieni qua...>> sussurra prima di tirarmi a sé e baciarmi
<<Maaaaaaa...Briiiiiiiii...ma possibile che ogni tanto ve perdo...>> niente, va ucciso senza pietà e basta! Ma che ho fatto di male dico iooooo!! Mi alzo a malincuore e lo raggiungo...
Ho lasciato casa di Emma da un paio d'ore...mi aveva invitato a restare a cena ma non ho voluto, deludendo forse anche Bes...ma non sarei riuscito a stare di nuovo seduto allo stesso tavolo con quello, che non perde occasione di lanciare frecciatine neanche troppo velate, non sarei riuscito a mantenere la calma con il tarlo in testa che quello di fronte a me potrebbe essere molto di più di uno dei ragazzi della mia etichetta...poi avevo anche saputo di Carlo....insomma non avevo proprio lo spirito per affrontare la serata che si prospettava. Così l'ho salutata, neanche tanto bene a dir la verità, perché Bes mi aveva richiamato di nuovo in camera sua...ed ho lasciato quella casa, col dubbio di aver fatto un errore.
Girovago sui social, senza guardarli realmente...la Tv accesa sta mandando in onda un vecchio film che ho visto decine di volte...è notte fonda ed io non ho per niente sonno...apro WhatsApp, indeciso se mandarle un messaggio a quest'ora...magari sta riposando come non è riuscita a fare la notte precedente, ed il suono di un messaggio potrebbe turbare il suo sonno leggero. Vedo però che Bes è online e non esito a scrivergli
"Che stai a fa sveglio?" mi risponde che non riesce a dormire
"Per il dolore?" gli chiedo...quel dannato braccio non je lascia tregua
"Anche...troppi pensieri mi fanno passare il sonno" troppi pensieri? E che pensieri avrai mai te bello mio? Se domani è meglio metterse la felpa o il maglioncino? Gli mando delle faccine che ridono, mentre rido anch'io del suo vittimismo...che teatrale che è...
"Tu ridi...ma fin quando ci sei stato tu qui...non ho avuto modo di pensare a quanto mi facesse male, ora invece non riesco a chiudere occhio" e la risata mi si blocca in gola...mi si è formato anche una specie di magone che faccio fatica a mandar giù...sono importante per lui...la mia presenza è importante per lui, come forse non lo è mai stata quella di qualunque altro uomo nella sua vita e a questo pensiero un senso di appartenenza mi pervade...chissà se ci pensa mai a me come compagno di sua madre, come suo padre...devo rispondergli...mentre si fa strada in me il senso di colpa per essermene andato relativamente presto questa sera...
"Hai ragione...ma vedrai che se ti giri dall'altra parte e provi a dormire un po' il sonno ti viene" cerco di trasmettergli un po' di serenità
"Ci provo allora...anche perché magari se riusciamo a fare qualcosa domani...o dopodomani" sorrido sperando che abbia tergiversato perché non vuole chiedermi direttamente quando andrò di nuovo...ma non me la sento di tenerlo sulle spine, né tantomeno di non andare da lui appena sarà giorno... 
"Domani vengo prestissimo cosi pensiamo a qualcosa de figo...per cui vedi de dormì" gli intimo, confermandogli che mi sarei catapultato da lui
"Grande! Non vedo l'ora de tornà a lavorà seriamente e di venire alla Label!" anch'io non vedo l'ora di averti di nuovo intorno vedendoti fare ciò che ti piace...ma non glielo scrivo...gli mando un semplice "Riposati" a cui non ricevo risposta...probabilmente si sarà addormentato, e mi addormento anch'io col cuore più leggero.
Suono il campanello di casa sua...non sono neanche le otto ma io sono già qui. Spero non venga ad aprirmi di nuovo quel beccafico, la sua auto è ancora nel patio...ma perché non smamma? Alla porta il mio angelo biondo, che si apre in un sorriso meraviglioso appena mi vede
<<Amore mio!>> bisbiglia abbracciandomi
<<Ciao!>> mugugno io lasciandole un bacio sul collo e stringendola a me...si gira un attimo verso l'interno dell'abitazione e poi fa combaciare la sua bocca con la mia. La sua lingua che invade la mia bocca...le mie mani sui suoi fianchi...che la tirano verso di me...il rumore del cancello automatico che si chiude ci fa sobbalzare riportandoci alla realtà. Mi sorride lasciandomi un bacio stampo e si sposta permettendomi di entrare.
<<Bes?>> chiedo una volta dentro
<<Dorme ancora...puoi andare a svegliarlo se vuoi...>> dice serena
<<Lasciamolo riposare...ha avuto una nottataccia...>> affermo <<abbiamo messaggiato un po' stanotte...>> continuo vedendo l'espressione interrogativa di lei...sorride, prima di controllare la moka sul fornello.
<<Vado un attimo da lui...>> dico ad Emma, prima di recarmi nella stanza di Bes. Dorme ancora...gli lascio una carezza sulla testa ed esco dalla camera, lasciandolo riposare tranquillo. Non faccio in tempo a fare due passi però che mi sento chiamare...mi affaccio dalla porta e lo vedo sveglio...
<<Buongiorno...>> dice con la bocca impastata
<<Ciao...>> gli faccio io di rimando <<come ti senti?>>
<<Insomma...>> fa una smorfia di dolore appena prova a muovere il braccio... <<mi aiuteresti a cambiare la fasciatura?>>
<<Certo pischè!>> sorrido, felice di rendermi utile...Stiamo appunto cambiando la fascia che Emma gli ha messo sotto il tutore quando la sentiamo alzare la voce con Saverio. Non posso alzarmi di scatto come vorrei, così mi limito a far finta di nulla ed ascoltare...il problema ovviamente sono io e la mia presenza qui...veramente c'è la mia presenza anche in quella che per tutti è la tua fidanzata, peccato che tu sia talmente cojone e preso da te stesso da non accorgertene!
<<Io me chiedo tu madre 'ndo l'ha beccato questo>> mi rivolgo a Bes, ben conoscendo la sua poco tolleranza verso l'uomo che è in cucina con sua madre
<<Mica solo in Italia ce sta la brutta gente>> sta per aggiungere qualcosa quando sentiamo un tonfo...mi alzo di scatto e corro in cucina, se solo ha osato farle qualcosa non uscirà vivo di qui!
<<Ohh...che è successo?>> chiedo entrando a passo svelto...mi dice che è tutto ok mentre si versa un bicchiere d'acqua...io non voglio sapere se va tutto bene, io voglio sapè che t'ha detto o, peggio ancora, fatto...e se sia il caso di ucciderlo a mani nude! Mi avvicino di più a lei intimandole di spiegarmi ciò che è accaduto solo pochi minuti fa
<<Ha sbattuto il pugno sul tavolo ed io mi sono solo spaventata...non è successo niente...era arrabbiato perché ti permetto di stare qui...perché non riesco a fare a meno di te...perché la verità è che non riesco a stare più nemmeno un secondo senza di te>> la mia mano si stringe a pugno appena inizia la descrizione di quegli attimi e lei me la prende nella sua tentando di calmarmi...
<<Sai benissimo che non devi dirmi queste cose mentre sto sbroccando...>> sono convinto che quelle cose le pensi davvero...che sia davvero così...lo è anche per me...ma sono altrettanto certo che le abbia dette anche per farmi tranquillizzare...perché sa che queste dichiarazioni inaspettate hanno il totale controllo su di me, mi portano in una specie di limbo in cui ci siamo solo io e lei...io lei ed il nostro amore...
<<Guarda Briga che io non ho bisogno di farti calmare...se vuoi sbroccare contro Saverio...per quanto mi riguarda puoi farlo...perché non me ne frega niente>> non è che non le credo...è che non me le avrebbe dette quelle cose in un altro momento...se non ci fosse stato bisogno
<<Se tu avessi sistemato la situazione quando ti ho chiesto di prendere una decisione...a quest'ora lui non sarebbe un problema>> non lo so che mi prende...so solo che io qui non sono un cazzo di nessuno per andare da quello e spaccargli la faccia perché in realtà per tutti è la sua fidanzata ed io sono semplicemente quello con cui la shippavano un sacco de matte quasi vent'anni fa
<<Sei sicuro che vuoi fare questo gioco Briga? Sennò potrei dirti...che se tu avessi scelto di stare con me sedici anni fa...a quest'ora Saverio non sarebbe un tuo problema nella stessa misura in cui tu e la tua prepotenza non sareste uno mio...ti piace come risposta?>> chiede retorica mentre raggiunge la sua stanza, ed io la seguo...riduco gli occhi a due fessure...lo so che ha ragione, ma che devo fa? Ora che posso farci?
<<Non era questo che volevo dire...se quello rifà un qualcosa del genere...non solo io sarò il suo problema ma il carcere sarà uno dei tuoi perché io lo faccio fuori>> sputo quelle parole mosso dalla rabbia scaturita dall'impossibilità di fare qualcosa...qualunque cosa che possa toglierci quel cojone dai piedi.
Le tocco il fianco mentre la vedo ritrarsi, così la spingo verso l'armadio ordinandole di darmi un bacio...la vedo lottare con se stessa per non darmela vinta...mi mette le braccia intorno al collo...mi sono quasi convinto che stia per cedere quando
<<No...no fin quando non capirai che se non volevo che tu sbroccassi è solo per te...perché lui non aspetta altro che trovare un modo per allontanarti da me e da mio figlio>> ma nun puoi fa così...me stavi pe' bacià...daje su...mi sfiora le labbra con le sue
<<Non pensi che sarebbe figo essere la donna di un pregiudicato?>> rido sulla sua bocca
<<Sono già la donna di un matto...ora anche di un pregiudicato mi pare un po' troppo...non ti pare?>> la alzo da terra, le sue gambe a circondarmi i fianchi...la mia bocca sul suo collo...mi dirigo verso il letto, non credo di farcela a resistere ancora per molto...mi manca da impazz...
<<Briiiiii ma st'acquaaaa? Morirò de sete come nemmeno i bambini dell'Africa...>> io 'na volta de queste farò finta de sbagliamme e invece degli antidolorifici te imbottisco de sonnifero!
A migliorare ulteriormente la situazione sono arrivate le due pesti...migliorare era ironico, ovviamente...con un gioco nuovo per "Bessuccio" come l'hanno soprannominato oggi e che io e Fulvio abbiamo dovuto montare...
<<Ma Francesca con quel vestito?>> chiedo sottovoce a Fulvio mentre Bes è alle prese con le coccole delle gemelle e noi stiamo cercando di capire perlomeno da dove si inizia a montà 'sto coso << 'nsomma mica è Natale...>> rido conoscendo l'avversità di Franceschina verso qualunque genere di vestito più femminile
<<Lascia perde che prima de uscì ho sbroccato senza precedenti...ma te pare?>>
<<Non me pare no...intanto c'è uscita...>> rido ancora 
<<Fai poco il simpatico che sono stato minacciato...>> dice con una voce che dovrebbe sembrare tenera, ma che in realtà aumenta solo le mie risate
<<Zio perché ridi?>> e tu Sofia perché nun te fai l'affari tua?
<<Perché papà non riesce a montare il gioco...>> mento, non posso certo dirle il reale motivo delle mie risate
<<Non è vero...papino è bravissimissimo...>> risponde facendo gli occhi dolci al padre che le manda un bacio...che ruffiana, t'ha fregato per bene cugì...che teneri però...
<<Regà...so bellissime...fantastiche...tanti complimenti...ma io nun je la potrei fa>> rivelo mentre raggiungiamo la cucina con Emma e gli sposini...abbiamo appena assistito ad una litigata delle gemelle fortunatamente risolta da Bes, e Francesca si è affrettata a fermare Emma dicendo che se avesse preso le parti di una delle due si sarebbe obbligatoriamente inimicata l'altra...io nun me so' messo in mezzo per niente...per carità...saranno bellissime, tutte carucce, coccolose e quello che volete voi ma dopo un po' serve l'ora d'aria perché nun se ponno tenè!
<<Non è vero...se ti arriva un figlio che fai? Te lo tieni...e lo cresci...noi ci siamo abituati a pensare con il loro cervello, secondo me ti abitueresti anche tu...non riesco a immaginarmi la mia vita senza le mie donne >> cugino caro...la fai facile te...tiè Francesca è già partita per la tangente...Se mi arriva un figlio che faccio? Eh nun lo so...po' esse pure che m'è già arrivato e non l'ho saputo...no! Mi ero ripromesso di non pensarci in questo periodo, perché me conosco...poi sospetto, mi faccio mille paranoie, scazzo e me ne devo solo che annà...e non voglio lasciarli in questo periodo difficile per loro...ma poi Bes è un ragazzo...due piccole pesti femmine e la mia gelosia? Me ce vedete? Roba che me ricoverano dopo du' giorni...
Stavo facendo presente il mio punto di vista, ma Emma mi ha dato una gomitata...oh mica ho detto che so' terribili...ho solo affermato che è meglio che se le tengano loro! Embè?! Tanto manco me stavano a ascoltà...tiè...volete che ve liberamo er tavolo? Attenti che se torna er beccafico se scandalizza!
Hanno pranzato tutti qui ed io mi sono divertito un mondo con le piccole...si lo so che ho detto che sono terribili...ma sono terribilmente adorabili, e poi 'o sapete che io nun so' mai stato un tipo coerente...siamo sulla porta, le gemelle sono in macchina...Lara ha chiesto al padre se gli apriva l'auto perché voleva sentire un vecchio cd della zia...Sofia ha drizzato le orecchie e si è catapultata appresso alla sorella gridando "Anch'io anch'io il cd di zia anch'ioooo" ed ora sono lì che passano canzoni avanti e indietro perché non si mettono d'accordo su quale ascoltare per prima. Francesca si sta accordando con Emma per la riunione di domani in merito allo shooting...nun me ce fate pensà che me girano a elica...mentre io sono col cellulare in mano che sto scaricando un'applicazione, che mi ha appena mostrato mio cugino, che ti avverte con una notifica su tutte le news calcistiche più importanti della tua squadra
<<Quindi domani Carlo ci esporrà tutto ciò che ha intenzione di realizzare?>> sento dire da Franci, mentre vedo Emma fare un cenno affermativo con la testa...Fulvio mi guarda come a cercare una risposta al suo dubbio dopo aver sentito quel nome
<<Si Fù, quel Carlo>> confermo <<nun c'è bisogno che me guardi così>> continuo dopo averlo visto sbigottito di fronte alla mia affermazione
<<E tu non hai detto niente?>>
<<E che dovevo dì?>> se tratta di lavoro, rimarrà tale fino alla fine e poi lui emigrerà verso altri lidi...il più lontano possibile da qui
<<Dopo quello che ha fatto anni fa?>>
<<Lo so Fù...lo so...ma che dovevo fa? E abbassa la voce!>> bisbiglio guardando Bes con la coda dell'occhio, timoroso che scopra altri arcani che gli abbiamo nascosto
<<Pandino andiamo?>> quanta fretta Frà...mio cugino mi guarda scuotendo la testa...poi guarda sua moglie dicendole di abbassarsi quel vestito, mentre io ed Emma cerchiamo di trattenere le risate, guardandoci complici....
Devo assolutamente passare per l'ufficio, Francesco mi ha mandato un messaggio dicendomi che ha bisogno di me per parlarmi di una questione e chiedendomi di passare con una certa urgenza. Il beccafico è già qui...è tornato stranamente in anticipo...credo sia per il fatto che io non mi allontano da Emma da quando è avvenuto l'incidente...sta facendo la parte del geloso, quando in realtà ha solo paura di perdere risultando inferiore a me...meglio che vada, così poi posso passare di qui, prima di tornare a casa. Mando un messaggio vocale al legale dicendogli che tra poco sarò alla Label e potremmo finire tutto quello che c'è da fare...
<<Senti io passo un attimo per l'ufficio>> dico rivolto a Bes che si è svegliato da poco...fortunatamente è riuscito a dormire un po' con l'effetto anestetico del ghiaccio che gli ho tenuto sul braccio <<Ti va se mi fermo in quella pasticceria verso il centro...prendo un tiramisù al cioccolato?>> non se la sente di uscire, ha paura che urti da qualche parte e robe così...in effetti il dolore lo avverte continuamente, oggi più del solito forse perché si è sforzato di più con le bambine...spesso chiede a sua madre, o a me che ormai sono fisso qui da due giorni, di mettergli il ghiaccio...quindi stiamo cercando di fargli pesare quanto meno possibile questa condizione, anche a costo di viziarlo un po'
<<Se non ti scoccia sarebbe fantast...>> sta per dire
<<Ma insomma!>> esordisce il beccafico che purtroppo è ancora qui, anziché chiuso nel suo studio come spesso accade a detta di Emma <<Non c'è mica bisogno di viziarlo in questo modo!>> Bes sta per rispondergli, ma lo anticipo
<<Ha avuto un incidente, che ci preoccupiamo che stia meglio mi sembra il minimo!>>                                                                                     
<<Si ma così è esagerato! A parte che stai sempre qua...>>
<<Dove sto io non è un problema tuo!>> gli rispondo alzando la voce, quello fuori posto sei te...prima lo capisci, meglio è                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     
<<E Bes vuoi il tiramisù? Ti vado a prendere la pizza? Sei comodo così?>> mo je meno, è tornata anche Emma che era di là al telefono
<<Che succede?>> chiede entrando e vedendoci discutere
<<Nulla tesoro>> chiamala de nuovo così e starai molto peggio de Bes <<stavo                                                                               dicendo a Briga che non c'è bisogno di viziare Bes così...>> ma i cazzi tuoi, ad esempio?
<<Non ci trovo nulla di male...>> dissente Emma facendo una carezza al figlio
<<Poi non vi lamentate che è così egocentrico e ha un carattere così, che pretende sempre tutto...che ogni cosa gli è dovuta...>> continua saccente...ma che cazzo dici? Come se vede che non lo conosci e che di lui non hai mai capito un cazzo!
<<Il carattere di mio figlio non mi sembra un argomento su cui tu possa sindacare>> afferma Emma perentoria <<e se voglio coccolarlo di più perché ha avuto un incidente, sono libera di farlo e a te non deve interessare!>> guardo Bes godersi trionfante la difesa di sua madre...capisco quanto lui si senta orgoglioso ed in un certo senso più amato, ogni volta che la madre va contro Saverio per difendere lui...sto per sorridergli comprensivo quando sento una frase che mi fa gelare il sangue nelle vene
<<Insomma si è slogato una spalla, non è mica morto!>> dice placido...eh? Ma tu stai fuori! Emma è paralizzata...
<<Ma che cazzo dici?>> urlo andandogli incontro <<Ma la colleghi la bocca cor cervello prima de parlà?>>
<<Ma che vuoi te che stai sempre qua eh?>> controbatte lui...ma io te sotterro! Mi avvicino ancora, con un'aria che non promette nulla di buono...mo te levo da 'sta terra e risolvemo tutti i problemi...mi sento la vena sul collo pulsare e credo di essere anche rosso in viso dal calore che sento...non è mica morto...ma come gli è uscito dico io, come!?
<<Mo te faccio vedè io che faccio sempre qua...e se ce sarà un morto sarai te...>> vedo Emma riprendersi dallo stato di trans in cui era caduta appena ascoltata quella frase maledetta e venirci incontro, mettendosi tra me e lui <<Emma spostate!>>
<<Certo, uno come te sa affrontarle solo così le situazioni!>> mi sbeffeggia il cojone davanti a me
<<Mo vedi come l'affrontamo bene!>> dico arrivandogli a meno di mezzo metro, sento la mano di Emma sul mio petto
<<Mattia...>> mi chiama ma io è come se non la sentissi, sono rimasto a quello che ha detto l'uomo di fronte a me...nemmeno l'essere più immondo del pianeta sarebbe stato in grado di pronunciarla...con Bes presente poi <<Mattia...>> ripete mettendomi di nuovo una mano sul petto e facendo forza, abbasso lo sguardo per guardarla
<<Io credo...credo sia meglio che tu vada...>> eh? Questa ha bevuto! Ma hai capito che ha detto questo qui? Ed io dovrei andar via?
<<Emma ma...>> in realtà non so che dire, mi sembra fantascienza che stia cacciando me
<<Vai!>> dice dura...stringo gli occhi, riducendoli a due fessure...guardo di nuovo il beccafico che sorride beffardo e Bes sul divano incredulo quanto me...torno a guardare Emma, vedendo risolutezza nei suoi occhi...prendo il cappotto e vado via...

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