Non cambi mai

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"Sono andata alla Label, Mario ha solo la mattinata libera e ne abbiamo approfittato...a dopo"
Con questo piccolo post-it giallo fermato da una graffetta a forma di cuore...sul tavolo...sono uscita da casa mia per dirigermi verso la Label, lo so che mi sto comportando in modo infantile, ma non avevo per niente voglia di vedere la faccia di bronzo del mio fidanzato...soprattutto dopo quello che mi ha detto ieri mattina...so che può sembrarvi una cazzata, ma abbiamo sofferto così tanto la nostra condizione di storia clandestina, che sono allibita dal fatto che voglia ancora tenerla nascosta a tutti. Dopo la scoperta da parte di mio figlio, quella folle cena organizzata ai nostri danni...la sofferenza che abbiamo provato il giorno seguente, mentre ci urlava in faccia il suo disprezzo per avergli mentito su una cosa così importante per entrambi, speravo che anche lui avesse dentro di sé la stessa voglia di vivermi alla luce del sole che avevo io...invece il mio destino a quanto pare è sempre lo stesso...il sole che desidero vedere è in realtà coperto da un velo nero che nasconde l'essenza della nostra storia. Cosa dovrei pensare? Che non ci tiene così tanto? E allora perché dovrebbe arrivare a difendere con così tanta veemenza il suo sentimento di fronte alle accuse che Mattia gli ha fatto domenica? Gli ha detto che sono importante per lui...troppo...e allora perché ha paura di dirlo a tutti? Perché sono costretta ad aggirarmi in questo maledetto edificio facendomi le stesse domande di allora?
<<Oddio ma lei è la signora Marrone? La cantante...uuu Gesù quant sit bell...>> esclama con un accento partenopeo una signora pacioccona dagli occhi luminosi...
<<Si signora...>> affermo sorridendole
<<Scusate...non volevo darvi fastidio...è la contentezza...io ho tutti i suoi cd a casa...>>
<<Ma davvero? Mi fa piacere che mi segua...>> è bello sapere che c'è gente adulta che conosce il mio passato...
<<È più bella adesso di vent'anni fa...>> mi siedo su una delle seggiole della sala d'attesa...e la osservo maneggiare quella scopa...sembra quasi che danzi mentre volteggia per l'ampio salone...chissà cosa avrei fatto se non fossi diventata una cantante, chissà quale sarebbe stata la mia vita...se non fossi stata famosa...probabilmente adesso sarei felice con Mattia...lui mi amerebbe per il mio essere Emma...e non Emma Marrone la cantante...e potrebbe farlo alla luce del sole...senza paura di passare per venduto...senza vergognarsi di me...
<<Lei è felice del suo lavoro?>> le chiedo senza remore...sconvolta dal suo sorriso radioso <<A proposito non le ho nemmeno chiesto come si chiama...>>
<<Io? Palm...Palmira...>> mi risponde con imbarazzo...
<<Lei è felice di venire qui?>>
<<E che le devo dire signora mia...qui o un altro posto...sempre questo è il mio lavoro...se non altro...qui mi trattano bene, con rispetto...educazione e glielo dico per esperienza non capita spesso quando si fa un lavoro come il mio>> aveva ragione Mattia quando mi diceva che da quando questa etichetta è passata nelle sue mani tutto è cambiato rispetto ad allora...l'atteggiamento dei dipendenti, la rotazione dei brani in radio dei ragazzi, le prove, la strumentazione, la pubblicità...con lui tutto funziona a meraviglia...tutto come una macchina da guerra, ed io non sono nessuno per rovinargli tutto
<<Non le è mai capitato...che so...di sentirsi fuori...mi scusi, non so nemmeno io perché le sto facendo queste domande...>> sono ingiusta, questa donna sgobba come una sguattera dalla mattina alla sera per guadagnare due spicci...ed io che non ho nessuno di questi problemi...faccio pure la depressa...
<<No signò, ma voi mi fate solo felice...non capita mica tutti i giorni di parlare con una cantante...ma perché lei ha dubbi sul suo lavoro?>> si, e da sempre...dal momento in cui ho vinto quel talent...sono stata costantemente tormentata dai dubbi...dalla paura che questa non fosse la mia strada...
<<Abbastanza...diciamo che da quando mio figlio è diventato più grande...è andata meglio...però...avrei tanto voluto...sapere come sarebbe stata la mia vita se non fossi stata "la cantante" mi capisce vero?>> ecco il mio problema...messo nero su bianco davanti agli occhi di una persona che mi guarda sbigottita...che sicuramente nella mente si sta chiedendo il motivo per il quale le ho posto quella domanda, ed io vorrei tanto spiegarle il motivo della mia tristezza
<<Emma scusa...non me partiva la macchina...>> ecco Mario...
<<Tranquillo...stavo chiacchierando con la signora Palmira...>> dico aiutandola a sollevare un cestino troppo pesante per la sua statura...lei mi sorride riconoscente e, appoggiandole una mano sulla spalla, raggiungo Mario nella sala prove.
<<Senti ma come mai mi hai detto che volevi provare presto?>> era ovvio che volesse sapere il motivo per il quale ieri sera gli ho chiesto di vederci così presto...non dimentichiamoci che è un amico di Briga
<<Perché ho bisogno di stare un po' di tempo nel mio mondo...fatto di musica e basta...>> dico iniziando a prendere il mio quaderno per gli appunti, cercando di mettere da parte il mio risentimento per Mattia
<<Insomma avete scazzato pesantemente pe' sta così?>> dice sorridendo dopo aver intuito che probabilmente che tra me e Bellegrandi è successo qualcosa
<<Tu ti rendi conto che ha detto che non vuole che ci facciamo vedere insieme qui?>> lui mi guarda serio e dopo scoppia a ridere di gusto
<<Che cazzo ridi?>> dico arrabbiandomi...ma te pare che me deve perculare?
<<Ma cosa volevi che ti dicesse eh?>> ma questo è un altro scemo...<<Emma, qui ci sono ragazzi giovani e meno giovani, costantemente in competizione tra di loro...già tuo figlio ha praticamente monopolizzato la vita di Mattia...e alcuni storcono la bocca...figuriamoci se scoprono che tu e lui state insieme...>> ma possibile che due persone che si amano debbano nascondersi così per tutta la vita?
<<Questo vuol dire che non saremo mai liberi di stare insieme...prima per il suo lavoro...e adesso per quello di mio figlio...quindi la mia felicità verrà sempre dopo qualsiasi cosa...>> lui si azzittisce...il suo sorriso muore sulle labbra...sa che ho ragione, sa che quello che ho passato non si dimentica così facilmente, non si può dimenticare...e sa anche che non ho poi tutti i torti a lamentarmi
<<Mi dispiace...davvero...ma tanto ti conosco, se succedesse qualcosa alla carriera di tuo figlio o a quella di Mattia...per colpa del tuo legame con te...tu saresti la prima a soffrirci...dagli tempo...>>
<<Già...vabbè lavoriamo va...>> dico prendendo il mio fascicolo...<<senti ho scritto un altro pezzo per quella canzone che ti dicevo...>>
<<Famme legge...>> dice prendendo il foglio tra le mani...<<e hai già pensato alla musica?>>
<<Si...spetta...>> gli porgo...il foglio e lui mi sorride...<<che c'è?>>
<<Niente...quando litighi con Bellegrandi diventi più brava...sei anche tu più produttiva quando soffri...>> 
<<Non è vero...questo pezzo...l'ho scritto dopo un momento molto felice...l'altra sera...dovevamo andare a prendere Bes, ma era molto presto...così siamo andati a Ostia a farci un giro...per stare un po' insieme da soli...ma quel cojone si è perso...>> lui mi guarda e scoppia a ridere come un matto
<<Mattia che se perde a Ostia? Ma scherzi? Daje è 'na cazzata, me stai a prende per culo...>> dice esterrefatto
<<Nooo...te lo giuro Mario...si è perso...abbiamo pure scazzato perché io pensavo che mi stesse prendendo in giro per non stare con me>> quello stronzo...ci ha vissuto in quei posti, e non si ricordava dove portasse quella strada
<<Tu pensi che quello non voglia stare con te e poi lui è cojone eh...solo lui?>> ridacchio nel sentire le sue parole...in effetti il mio pensiero malsano è stato davvero ingiusto <<Basta dirti che quello da quando ci sei tu non ha scritto una fottuta canzone...questo vordì che è troppo felice per farlo...>> continuo a sorridere contenta...prima di venire sopraffatta dai sensi di colpa...
<<Se la felicità, che vive insieme a me, non gli permette di essere se stesso...allora vuol dire che non è totalmente felice...la musica è la sua vita...>>
<<Anche tu lo sei...>> mi blocca il respiro quella frase...<<e tu lo sai...troverà il modo di convertire la sua felicità in note musicali, ma tu smettila di angosciarti...sii più tranquilla...>> forse ha ragione...forse dovrei vederla diversamente...fosse facile.
Stiamo provando da un'ora circa e la canzone sta finalmente prendendo forma...ed io sono felice di vedere i miei pensieri scritti totalmente in un testo mio...con una base mia...amo questa canzone...più delle altre
<<Comunque senti per qualche altro giorno rimaniamo qui...anche perché ho parlato con quel mio amico...e sinceramente non me la sento di portarti lì...>> non capisco quello che vuole dire...infatti arriccio la fronte confusa
<<Ci vogliono strumenti giusti Emma...e qui ci sono...non sono sicuro che in quel posto ci sia una strumentazione adeguata...alla tua musica...>> che bello che è...ha sempre avuto molto rispetto di me...e della mia musica...d'altronde l'ha sempre fatto...anche quel giorno in cui mi ha difeso davanti a Mattia...
------------ <<Ma secondo te posso fare una canzone e darla ad un altro?>> niente quando si trattava di lavoro finivamo sempre con il discutere...
<<Mattia, non ti ho detto di dargliela per sempre...ma fagliela provare almeno...quella canzone è adatta per lui...e la sua popolarità farebbe bene anche a te...>> lui continuava a fare dei sorrisi cattivi, come se le mie parole fossero un cumulo di cazzate messe insieme per dei discorsi senza senso...
<<Tu mi stai dicendo che non valgo un cazzo come cantante>> era un idiota...lo è anche adesso a dire il vero
<<Ma che cazzo dici? Io impazzisco per la tua voce...sto solamente dicendo che hai bisogno di farti conoscere...e magari questo è il modo giusto...>>
<<Dovrei fare quello che hai fatto te al contrario vè?>> sapevo che sarebbe finita malissimo...sapevo che avremmo scazzato come al solito...
<<Io non sono una cantautrice...sono una cantante e basta...>> e non ho mai ambito a fare necessariamente entrambe le cose
<<Ovvio...perché non sei capace di farti canzoni tue...non sei completa e non lo sarai mai...fin quando ti ostinerai a voler rimanere nascosta dietro quel velo di finta umiltà che te sei messa addosso...>> non riuscii a rispondergli oltre...non riuscivo a capire perché fosse diventato così cattivo con me di colpo...com'era possibile che un semplice suggerimento, avesse scaturito in lui tanto odio...?
<<È per questo che non vuoi cantare con me? Perché ti faccio schifo? Perché non mi stimi?>>
Mi guardava e non riusciva a formulare un pensiero che non lo spingesse a ferirmi ancora...e ancora...
<<Possibile che sai sempre come passare per vittima?>> aveva detto avvicinandosi a me...<<Che fai, tra poco te metti a piagne pe' dimostrà che so' 'no stronzo? Beh peccato...lo sanno tutti che lo sono>>
<<Proprio tutti in effetti...>> Mario si era permesso di rispondergli
<<Nessuno ti ha chiesto il tuo parere...>> e che ve pare...
<<'Sti cazzi!? Che fai me meni?>> Mario si era alzato e si era parato di fronte a lui...con un'espressione di rimprovero...come si fa con un fratello più piccolo <<La vedi quella? Si quella che tra poco piagne perché l'hai fatta sentì...'na merda...quella è una delle cantanti italiane più cercate...più cliccate...più volute...più ascoltate...più scaricate...più visualizzate...alla gente non je ne frega un cazzo de chi je scrive le canzoni...la gente vole sentí lei...perché ama lei...de tutte le cazzate che pensi tu...non je ne sbatte 'n cazzo...tu te vuoi scrivere le canzoni...fallo...non vuoi donarle...non farlo...ma non rompere i coglioni alla tua donna...solamente perché lei ha un talento diverso dal tuo...perché se venderebbe l'anima per dare a te il suo successo...e tu lo sai>> lui non ebbe il coraggio di dire altro...probabilmente le dure parole di Mario lo avevano colpito nel profondo...perché solo in quel momento aveva capito quanto potevano avermi ferito le sue.
Quanto mi aveva fatto star male...lasciai la sala registrazione dove ci eravamo riuniti per provare...e tornai a casa mia...con il dolore dentro ma libera di poter sprigionare le mie lacrime, quella sera Mattia non smise nemmeno per un attimo di provare a chiamarmi...voleva scusarsi...anzi voleva giustificarsi...ed io decisi che quella volta ne avrei fatto volentieri a meno.
Erano tipo le quattro di notte e lo stronzo si era attaccato al campanello di casa mia...e non voleva saperne di staccarsi...
<<Emma che è 'sto casino?>> protestò Francesca sentendo il baccano provenire dalla porta d'ingresso
<<E chi po' essere? Sempre lui...Mattia...che vuoi? Torna a casa>>
<<Muoviti apri la porta...altrimenti me metto a urlà>> ce doveva solo provà
<<Emma aprigli per favore...sveglia tutto il vicinato...>> eh sì...tanto l'avrebbe vinta sempre lui
<<Hai rotto il cazzo te lo dico>> avevo detto aprendogli la porta senza prestargli attenzione...
<<Manu...>> adoravo il modo in cui mi chiamava quando voleva essere dolce...quando voleva dimostrami il suo amore...
<<Manu un cazzo...>> avevo ribattuto con rabbia...
<<Manu...non mi rispondere così...lo sai che non penso quello che ti ho detto...ero incazzato...poi tu hai iniziato quella storia...>> eh no...non potevo permettergli di continuare...ma per niente proprio
<<Senti bello te lo ripeto hai rotto il cazzo...io sono una donna non ragazzina...mi chiamo Emma e non Manu...e sono una cantante...non la tua baby-sitter>> voleva giocare a fare male? Benissimo! Avrei vinto io <<e visto che mi hai detto tutta quella merda te ne puoi andare a fanculo...perché di uno come te non so che farmene>> avevo una paura folle che se ne andasse davvero ma non potevo permettergli di continuare a distruggermi
<<Lo so...è per questo che ti amo...>> cazzo però...quella volta stavo andando alla grandissima...ci sarei riuscita a punirlo...se non fosse che quella frase aveva rovinato tutto...<<e che mi fai impazzire...>> aveva detto venendomi incontro spingendomi contro la porta di casa...<<è solo che odio doverti condividere con i tuoi fan...sapere che possono ascoltarti, vederti...quando je pare...odio il fatto che tu possa pensare che io non sia migliore dei tuoi colleghi che vendono il doppio di me>> abbassò gli occhi...ed io sentii dentro il bisogno di tranquillizzarlo, di fargli capire che non avrei mai visto nessuno migliore di lui...ma non potevo farlo...<<oh...dimme qualcosa...>>
<<Hai praticamente detto che ti faccio schifo...non ti dirò mai niente che possa farti sentire meglio Bellegrandi...>>
<<Invece devi...perché non è vero che me fai schifo...ho tutte le tue canzoni...sul mio telefono...>>
<<Si certo...senza sapere il testo di nessuna di loro...volemo fa 'na gara? Vuoi sapere qual è la mia suoneria? Lo vuoi sapere? Dinne una...>>
<<Lo so che hai messo Atto di dolore come suoneria...l'ho sentita l'altro giorno mentre dormivi...>> rideva lo stronzo...
<<Mentre la tua è una stupida canzone di una cantantucola inutile...che non ha fatto nemmeno un terzo dei numeri che ho fatto io...che non farà mai un cazzo nella vita...perché pensa che basti fare la figa, parlare le lingue ed essere intonata per fare successo...>> lo urlai incurante della gente che poteva sentirmi, della mia amica che dormiva...di chiunque...
<<Non bastava dirmi che sei gelosa e che devo toglierla?>> quella sera avrei volentieri fatto un omicidio
<<Ma che cazzo dici...cosa? Gelosa di chi? Di una che manco vedo? Di una che sparirà come una meteora? Ma ce sta dici? Cugghiune...>>
<<Ohh eddaje...>> eh no...te lo tieni
<<Coglione...sei un coglione...e dopo quello che mi hai detto ti stai zitto...>> dissi puntandogli il dito contro che lui spostò per baciarmi...era bastato un momento di contatto tra le nostre bocche per spazzare via ogni mia briciola di rabbia e di scazzo nei suoi confronti...provai a sottrarmi da quella voglia devastante che avevo dentro...ma lui non me lo permise...
<<Ndo vai...lo sai che tanto sei mia...che mi ami...anche se dico cazzate che non penso e se ti faccio incazzare come nessuno..>> incrociai le dita tra i suoi capelli bellissimi...agganciando le gambe dietro il suo bacino per ridurre lo spazio tra noi...gli sorrisi ormai vinta dal mio desiderio...e dal mio amore per lui...pronta per essere ancora sua ---------
In questa sala prove si sta benissimo...io e Mario stiamo lavorando davvero alla grande...anche se inizio a pensare che dovrei parlargli un po' del cd di Mattia...insomma quando ci siamo ritrovati, diceva che era quasi pronto...adesso tutto è in alto mare...ed io non vorrei che la colpa fosse dell'arrivo mio e di mio figlio nella sua vita...insomma credo che sia giusto che si dedichi al suo lavoro, anche se questo vuol dire dedicare meno tempo a noi...la sua carriera se la merita
<<Cazzo che caldo però...>> dico togliendomi la giacca e rimanendo solamente con il sotto giacca nero dalla scollatura ampia...Mario oltre ad essere una persona seria, è un amico...un fratello...Mattia sa che può fidarsi di lui...
<<Davvero oh...pure io...sto grondando...certo che il grande capo potrebbe mettere un condizionatore qua eh?>> dice facendosi vento con uno spartito della batteria
<<Anvedi il maestro co' chi se la faaaa...>> oddio e che ci fa lui qua?
<<Il Bernaaaa...daje fra...che ce fai qua?>> lo abbraccia con calore...
<<Niente, ero venuto per parlare con il grande capo...sai con la band stiamo per fare una canzone nuova...e volevamo metterci un pezzo rap...mo vedemo che fare...>> dice per poi girarsi verso di me...
<<Cacchio Emmì...sei come er vino...più te invecchi...più diventi bona...>> sempre il solito Alessio...gioca a fare il cucciolo...ma invece è un gran fijo de...mamma...ecco...
<<Ehhh ma lassamo sta...>> dice Mario intuendo che la situazione potrebbe diventare tragica per lui...
<<Perché? Noooo oh l'ultima volta che ce semo incontrati...al Coca-Cola te ricordi?>> e chi se la scorda quella serata de merda...
<<E come no...>>
<<Ma te ricordi che io e Mattia...venivamo nel tuo camerino? Solo che lui rimediava bacetti...a me manco 'na coccola...>> che v'avevo detto? <<quanto so' belle>> dice incantandosi con lo sguardo sul mio seno...
<<Ohhh...alza lo sguardo>> gli fa Mario...mentre io mi copro giocosamente con le mani...
<<Oh ma nun te sarai messa co' questo no? No cazzo almeno Briga era più figo di me...se te metti co' questo c'ho speranza anche io allora...>> niente non ce la faccio a non ridere...
<<Questo chi? Ma te la vuoi finire?>>
<<No no...non sto con nessuno>> è stato Briga...a non volerlo dire...non è colpa mia...
<<Ohhh beneee...famose 'na foto co' 'ste tre meraviglie...e quel depresso del maestro...>> Mario gli dà uno scappellotto mentre lui scatta foto senza freni...
<<Come va la selezione di questi pezzi rap?>> gli chiedo incuriosita
<<Bene si, cioè...so' tutti bravi eh...però je manca il sentimento...non so' profondi...>> capisco quello che intende...
<<Teniamo conto che la maggior parte de loro so' pischelli eh...>> aggiunge Mario
<<Perché non l'hai chiesto a Mattia?>> era ovvio che arrivassi a questo punto del discorso vè?
<<Che te credi che nun c'ho provato? Niente...per lui vengono prima i ragazzi...peccato con lui sarebbe stata fighissima>> lo credo anche io
<<Tu insisti di nuovo...vedrai che accetta...>> lui mi fa l'occhiolino e poi ci saluta promettendoci di tornare presto a trovarci...perché adesso la sua band -con la quale dopo anni si è riunito- dovrà fare questa collaborazione con la Label, e sarà spesso qui...Briga Briga...dobbiamo fare scorta di Maloox
<<Questo ce mette nei casini co' quello...vedrai te...>> afferma Mario preoccupato per quello che può succedere vista l'espansività di Alessio ed io rido pensando che in fondo male nun je fa...
Sono uscita dall'ufficio di corsa perché la scuola di mio figlio ha provato a chiamare due volte, ma non ho fatto in tempo a rispondere...mentre corro verso l'eterno...vedo il mio amore, bello come non mai, parlare con delle persone...che appena mi hanno vista devono avergli chiesto qualcosa sulla mia presenza alla Label visti i loro sguardi su di me...speriamo che non contribuiscano a disturbarlo nei miei confronti, non abbiamo bisogno di discutere ancora...
"Mà...vedi che sto arrivando...mi accompagna Giorgio...a piedi..." bello de mamma sua...sta venendo qui perché a scuola non c'era un insegnante e quindi...l'hanno fatto uscire prima...dopo aver ricevuto il mio consenso...quando li ho richiamati
Ritorno dentro l'edificio, e noto che le persone che prima parlavano energicamente con Mattia...si bloccano...e mi sorridono in modo radioso, mentre Mattia vorrebbe dargli fuoco, possibile che la gente strana la becchiamo tutta noi...? A proposito di gente strana, perché quel Daniel è accanto a Mattia?
<<Mamma cosa vuol dire che Checco sta venendo a Roma?>> esclamo terrorizzata dopo aver letto il messaggio di mia madre, questa ha sempre avuto problemi con i messaggi...adesso per farme fa 'na telefonata devo fare la domanda in carta bollata, è diventata tutta tecnologica
<<Quello che ho scritto, tuo fratello ha annullato il matrimonio ed è partito...dicendo che voleva stare un po' con te...>> cosa? Con me? Ma adesso?
<<Ha annullato il matrimonio? Ma quale matrimonio? Ma ce sta dici?>> oddio ecco cosa ci aveva detto quella mattina in cui io e Bes stavamo dormendo ad occhi aperti....il matrimonio...ma certo...ma perché se sposa? Anzi la domanda opportuna sarebbe perché non vuole più? <<Ahhh il matrimonio...si sì ho capito, vabbè perché l'ha annullato?>>
<<Farò finta di non aver capito che in realtà non hai sentito nemmeno una parola di quello che ho detto, perché ultimamente chissà dove hai la testa...però tuo fratello dopo una discussione con Serena, ha deciso di non sposarsi più per il momento>> e ha fatto bene, se non era convinto era inutile fare un passo così importante!
<<Beh se non se la sentiva...>> provo a giustificarlo
<<Emma, tu devi farlo ragionare, sta con Serena da quasi cinque anni, non è possibile che non si sposi...non è possibile mannaggia la miseria...>> niente, è sempre la solita...quando si tratta del suo cucciolo non riesce ad essere obiettiva, ha paura che questa sua indecisione gli faccia perdere la retta via, che finisca come uno dei vagabondi del mio paese...distrutto dalle pene d'amore...
<<Mamma non può sposarsi se non è convinto...>> è per questo se ho evitato negli anni di arrivare a dovermi porre un quesito simile, ero convinta che nessuno degli uomini con cui stavo fosse quello giusto...nessuno era lui
<<Emma smettila, Checco non è come te...non lo è mai stato>> e questa era la sua unica consolazione...povera mamma
<<E tu sei felice di questo...>> affermo con amarezza
<<Non ho detto questo, però vorrei che per una volta facessi la sorella maggiore...parlaci...fallo ragionare...fagli capire che è normale avere paura...>> ma se non fosse più innamorato della sua fidanzata? <<tu ti rendi conto che era tutto pronto?>> dice scoppiando a piangere facendo stringere il mio cuore...
<<Ho capito, e ti prometto che ci proverò a fargli capire che deve tornare sui suoi passi...ma noi siamo sicuri che sia innamorato di Serena ancora? Dopo tutti questi anni, la loro passione sia diventata abit...>> ovviamente non mi dà nemmeno il tempo di proseguire la frase che subito mi blocca...
<<Non si vive solo di passione Emma...si vive di comprensione, di tolleranza...di pazienza...di amore...>> lo so cosa vuole dire, lo so che mi sta frecciando, ma non riuscirà anche stavolta a farmi sentire in colpa
<<Questa era per me?>> ma certo che lo era...<<Io non ho mai finto di essere quella che non sono!!! Lo sai benissimo, che non sarei potuta rimanere con Saverio a lungo...sai benissimo...che ho bisogno di amare...e di sentirmi amata>> com'è possibile che non capisca quello che sento...lei che mi conosce meglio di chiunque altro...come?
<<Tu hai bisogno di soffrire per stare bene, ed io non so come sia possibile che nessuno dei tuoi compagni sia andato bene, per costruire una famiglia...>> com'è possibile? Benissimo te lo dico subito...nessuno di loro era lui!
<<Io ce l'ho una famiglia...mio figlio...non serve nessun altro...e semmai troverò qualcun altro... sicuramente stavolta non ti piacerà>> lei sospira e prova a calmarsi. Sicuramente questa situazione di Checco la sta destabilizzando più del dovuto, ed io la capisco...sperava di vederci sistemati e felici ed invece siamo ancora in alto mare...io alle prese con una storia che non so dove mi porterà e mio fratello che sta attraversando per la prima volta uno dei periodi di confusione che hanno costellato la mia vita...tutto questo mentre lei e papà si fanno sempre più grandi e vedono sfumare il desiderio che avevano fin da giovani...una casa piena di nipotini e noi due finalmente felici...
<<L'importante è che tu sia felice...e che lo sia anche il bambino...a me importa solo questo...>>
<<Vado a prendere Checco all'aeroporto...ti prometto...che farò quello che posso...ma non ti aspettare che io lo invogli a fare qualcosa di cui non è sicuro...>> lei rimane in silenzio...<<se la ama...tornerà...anche in fretta>> anche perché non ve lo vorrei dire, ma io non ho assolutamente idea di come dire a mio fratello della mia relazione con Mattia...proprio non ho idea...
<<Va bene...grazie amore...non saprei come fare se non ci fossi tu...>> oh secondo me mio figlio ha preso la paraculaggine pure dalla nonna!
<<A dopo mà...>> riattacco il telefono e vado in camera da mio figlio che dopo pranzo ha deciso di rinchiudersi lì per scrivere una barra...ormai è così dipendente dalla presenza di Briga, che non vederlo ad un semplice pranzo...lo destabilizza...e questa cosa non va bene, dovrei parlarci per fargli capire che la nostra vita va avanti anche senza di lui, ora però dobbiamo pensare all'arrivo di Checco...e l'unico che può salvarmi in una situazione del genere è il mio piccolo cucciolo.
Nel frattempo che lui finisce di prepararsi per uscire, io invio un messaggio al mio fidanzato...per renderlo partecipe della situazione, anche perché sono andata via di corsa dalla Label senza avvisarlo...perché? Perché come al solito mi ha fatto girare le scatole, anzi a dire il vero sono due giorni che non riesco a capire perché si ostina a farmi vivere tutto quello che abbiamo vissuto quando nessuno poteva sapere di noi...come fa a non rendersi conto di quanto questa cosa mi faccia male...di quanto mi faccia soffrire? Forse non vuole che la nostra storia possa far passare mio figlio per raccomandato...ok, ma allora non doveva accettare di affiggere la sua targhetta per il singolo sulla parete alle sue spalle...e poi perché lo sento freddo con me, anche in un semplice sorriso?
<<Mamma eccomi...>> ecco il mio principino...da quando si è fatto i capelli come il capo...mi fa prendere certi colpi...senza considerare il tempo che resta chiuso in bagno...
Spiego brevemente lo status attuale della situazione a Bes, che mi sembra più esterrefatto di me...in effetti, io ancora non capisco cosa sia scattato nella mente di mio fratello per spingerlo a fermarsi...lui non è mai stato quello dalle decisioni impulsive, prese di pancia...lui è sempre stato il riflessivo della famiglia, ha sempre avuto il compito di calmare le acque, di risolvere i miei casini...di supportare tutti...non ci credo ancora che abbia deciso di punto in bianco di mollare la povera Serena...
<<Certo mà, che dopo cinque anni con quella, me sarei rotto pur' io...>> in effetti...poi quella ragazza è cosi...così...<<moscia mà...è troppo moscia quella...>> ma come ha fatto?
<<Ma non è quello, alla fine è una brava ragazza...>>
<<Si ho capito, ma se veste come 'na monaca...noo daje...zio è uno figo...c'ha bisogno de 'na figa...ma figa seria...una da sdr...>> eh basta
<<Ohhhh>> gli do uno scappellotto sulla testa <<te da quando stai troppo a contatto con Briga ti stai rovinando>>
<<Certo perché tu no vè?>> dice lui ridendo del mio rimprovero...e facendo ridere anche me...in fondo ha ragione, credo di essere l'ultima persona per poter dire qualcosa sul suo atteggiamento "brigantesco" <<Te non sei proprio così contenta che stia arrivando zio vè?>> in effetti no...no, perché aspettavo da giorni il momento in cui entrambi saremmo stati liberi di viverci la nostra storia...godendoci un po' di serenità senza avere paura che mio figlio ci scopra...
<<Diciamo che non era il momento più propizio per una sua visita...>> annuisce...ha capito anche lui quello che intendo...ed io non posso fare a meno di ripensare a quello che è successo in questi giorni con lui, che arrabbiato con noi aveva deciso di farcela pagare nel modo più diabolico del mondo. Non so se mio figlio abbia letto troppi libri della collana dei misteri quando era piccolo, ma sta di fatto che né io e né Mattia siamo riusciti a capire subito che in realtà ci avesse scoperti e che avesse ardito un piano a nostre spese...facendoci trascorrere una delle serate più difficili della nostra vita
<<Daje, vedrai che riusciamo ad aiutarlo...in questo anche Briga ce po' aiutà>> eh no...questo magari no
<<Ah proposito Bes...zio non deve sapere niente di me e Mattia...>> lui mi guarda sconvolto, chissà che ho detto...
<<Ehh? Non ho capito...non vuoi dire a zio che state insieme?>> io annuisco senza aggiungere altro e lui continua a non capire il motivo <<Ma perché??? Io nun te lo vorrei dì...ma secondo me Briga non è d'accordo>> no che non lo sarà...come minimo quello sbarella senza precedenti...
<<Bes, allora...devi sapere che zio e Mattia, non sono mai andati molto d'accordo...non si sono mai presi in simpatia...e sinceramente visto che sta venendo qui per riflettere, per stare sereno...non voglio mettergli anche questo pensiero in testa...glielo dirò quando sarà tutto a posto>> non sono credibile vè?
<<Naaa...tu hai soltanto paura che scazzi e te dica che sei 'na bimbominkia ritardata che s'è cioccata dello stesso stronzo che l'ha fatta soffrire anni fa...>> vabbè ma 'n attimo di delicatezza...perché è venuto su così...!?
<<Pensavo che volessi più bene alla tua mamma>> faccio l'offesa
<<Te vojo bene, ma tu pensi de riuscì a intortà tutti...solo perché sei figa...>> ohhh ma sentitelo
<<Non voglio intortarlo e non ho voglia di sentirmi le sue paternali Bes...sinceramente, credo che nemmeno Mattia voglia essere messo in mezzo...abbiamo bisogno di un po' di tranquillità...ce lo meritiamo in fondo...>> lui mi guarda e sorride...
<<Eh vabbè...io t'aiuto...ma nun so convinto che Briga sia d'accordo...>> nemmeno io amore de mamma...ma visto che al momento non si trova nella posizione per poter pretendere qualcosa, ce ne faremo 'na ragione...
<<Proveremo a fargli capire che è meglio aspettare a fare le comunicazioni ufficiali...e poi penso che capirà visto che non vuole nemmeno farlo sapere alla Label>>
<<Ecco perché...>> dice ridendo...
<<Che te ridi eh? Te pare normale a te?>>
<<Ovvio che si...se sapessero che mia madre sta con il mio capo...tutto quello che ho fatto per non passare per raccomandato...non servirà a niente...>> come potevo aspettarmi che lui capisse il mio stato d'animo...e rispettarlo...no, meglio Briga...
<<Eh certo...>> dico amareggiata
<<Guarda che non devi fare così...Briga ci tiene a te...e tanto pure...>> risponde voltandosi a guardare il finestrino...chissà che sta pensando...
<<Tu sei contento di me e lui? O ti dà fastidio come...>> non mi fa neanche finire di parlare
<<Come tutti quei beccafichi che te sei trovata? No no, Mattia tutta la vita...>> niente...lo adora...ed io sapevo anche questo.
<<Mà...ma semo sicuri che zio viene, si? Non se sarà buttato dall'aereo in volo, no?>> ma se può?
<<Bes smettila o te meno...mi metti ansia>> dico continuando a guardare l'entrata sperando di vedere comparire la sagoma di mio fratello...
<<No, non sono io che ti sto facendo venire l'ansia...ma è la tua fissa con gli aerei...ma possibile che fai ancora così alla tua età?>> in effetti ha ragione nonostante siano passati tanti anni...non sono mai riuscita ad abituarmi agli aerei...però quando si trattava di raggiungere il mio amore in un'altra città...non esitavo nemmeno per un attimo...avevo così tanto bisogno di vederlo...che non me ne frega di nulla...<<Che stai a pensà?>> dice il mio piccolino mettendomi un braccio intorno alla vita...
<<Che una volta per raggiungere Briga...mi sono fatta un viaggio di tredici ore...dopo nemmeno tre giorni dalla partenza...>> lo vedo dal suo sguardo che vuole chiedermi di più...
<<E non hai avuto paura?>>
<<No, nemmeno un po'...perché mi mancava troppo>> lo ammetto spontaneamente davanti ai suoi occhi bellissimi...che mi guardano come se sperassero di sentirmi dire quanto ci tenevo a lui
<<Insomma ce tenevi tanto a 'sto Briguzzo eh?>> ridacchia lo stronzetto...è la prima volta che parliamo in questo modo delle mie storie...di quello che provo...
<<Abbastanza...tantissimo...>> non voglio prenderlo in giro...non ha senso mentire alla persona che amo di più al mondo
<<E perché mi hai fatto credere che non fosse così? Che addirittura non lo sopportavi?>> eh...ora che gli dico?
<<Perché avevo paura...che si rovinasse il vostro rapporto...e poi è vero che non lo sopporto...>>  oh mi fa incazzare tre volte al giorno in media quell'uomo...anche se sono sicura che preferirei odiarlo ma sentendo il suo respiro...che saperlo lontano e star male per quanto mi manca
<<Ma se stai continuando a controllare il suo profilo Instagram...da quando siamo usciti di casa...>> mazza oh...non posso nemmeno stalkerare il mio fidanzato in pace...
<<Ma solo perché non mi ha risposto al messaggio in cui lo avvisavo dell'arrivo di zio>>
<<Sta a lavoro...aveva un incontro con i manager dei ragazzi per un evento a cui devono partecipare...credo abbiano avuto dei problemi, infatti ne stavamo parlando ma poi...>> non finisce la frase e abbassa lo sguardo...bah
<<Poi?>> no, mo continui
<<Poi sono arrivati gli stagisti...e quindi non abbiamo più proseguito...>>gli stagisti...e chi so' ora questi?
<<Non ho ancora avuto modo di vederli, sono simpatici?>> continua ad arrossire...mmm...forza...caccia fuori il nome della tipa
<<Insomma...>> eh certo...figuriamoci se diceva si...
<<Ah beh...>> chiudo l'argomento perché mi rendo conto che non ha voglia di parlarne con me, infatti si sta per mangiucchiare le unghie come al solito e sinceramente non voglio impicciarmi in una dinamica soltanto sua...è giusto che cresca...che conosca quali sono le insidie della vita sentimentale...
<<Mà ecco zio...>> alzo lo sguardo e vedo il fratello più buono che esista al mondo, venirmi incontro con il suo trolley...un semplice jeans sotto un giubbotto forse troppo leggero per le giornate ancora fredde della capitale, ma con il sorriso che contraddistingue la nostra vita...appena mi vede mi solleva da terra...ed è felice di vedere finalmente la sua sorellina...l'unica donna che non lo abbandonerà mai dopo nostra madre. Soltanto adesso che è qui...accanto a me...che guardo i suoi occhi, capisco realmente quanto mi manchi e, forse, quanto io manco a lui...
<<Amore di zio...come sei bello...>> eccallà resettate tutto...abbraccia mio figlio ed il suo sorriso...il suo amore...il suo cuore è tutto suo...
<<Eh beh...oh lo sai che il mio singolo è disco d'oro?>> ci tiene così tanto a questa cosa...che continua a dirla senza sosta...a chiunque...mio fratello lo ascolta entusiasta dei suoi progetti, dei suoi traguardi...è malinconia quella che sento nella sua voce, il dispiacere di sentir parlare dei successi di mio figlio, senza purtroppo parteciparvi...così come avrebbe voluto. Ma non è soltanto questo il problema, ed io non vedo l'ora di tornare a casa per poter affrontare l'argomento con lui, spingerlo a dirmi il motivo che l'ha spinto a mollare tutto nemmeno un mese prima del fatidico sì.
<<Sarei voluto salire prima...appena ho saputo da mamma di Bes...ma...purtroppo 'sta storia del matrimonio....mi ha un attimo confuso>> mi aveva già detto che sarebbe voluto venire a Roma, quando è successo l'incidente...ma io lo avevo tranquillizzato dicendo che non era necessario, soprattutto nel periodo più importante della sua vita professionale. Ha faticato così tanto nella vita per distaccarsi dal suo cognome, dalla figura troppo pesante di una sorella cantante o, se vogliamo, troppo personaggio televisivo, per fargli ottenere i traguardi che voleva raggiungere solamente tramite i suoi sforzi, che non me la sentivo di intralciare la sua partecipazione alla gara delle luminarie che ogni anno si fanno nel nostro paese, e alla quale partecipano solamente i più talentuosi nel settore. E poi qui avevamo un casino in atto, che sicuramente la sua presenza non avrebbe fatto altro che fomentare
<<E chiamala confusione zì...ora io nun me vojo fa li fatti tua...ma come ti è venuto in mente de sposatte?>> Checco lo guarda e si mette a ridere...
<<Mi sei mancato troppo bello mio...>> lo stringe forte a sé...e fa un sospiro...forse il problema è più grave di quello che pensavo...<<in realtà non lo so nemmeno io, è che pensavo fosse l'unica cosa da fare dopo così tanti anni di fidanzamento...però quando è successo che...>> sta per dire qualcosa di serio...qualcosa che l'ha segnato...però si blocca subito <<insomma quando succede che pensi a tutto quello che vivi con una persona...e al tempo stesso ti rendi conto che tuttavia non ti manca poi così tanto quando non c'è...arrivi alla conclusione che forse non la ami davvero ma sei solamente abituato alla sua presenza...>> possibile che sia arrivato a pensare una cosa simile? Da solo?
<<Tu sei davvero sicuro che sia solamente questo Ché?>> gli chiedo guardandolo negli occhi...che ovviamente lui abbassa...
<<Si...è soltanto questo...non ha senso che io la prenda ancora in giro...non credo di essere più innamorato di lei...anzi a dire il vero questa è l'unica cosa di cui sono certo da un po'...>> perché ho la sensazione che non mi stia dicendo tutto?
<<Però non è questo il problema vè?>> possibile che devo tirare le cose fuori con la pinza anche a lui?
<<Emma, non c'è sempre qualcosa sotto eh...non si poteva fare...non si può sposare una persona per abitudine...senza amore...senza...senza...>>
<<Senza passione...senza dolore...senza chimica...senza odio...eh no...a 'sto punto no!>> aggiungo io senza permettergli di continuare, provando a sondare il terreno su quegli argomenti che da sempre hanno messo in confusione un carattere come il suo...e l'hanno sempre messo in contrapposizione a me.
Niente, sono le nove ed io sto preparando la cena, mentre mio fratello si sta facendo una doccia, Bes sta parlando al telefono, e Bellegrandi ancora niente...io non lo so che ha deciso questo...
<<Bes, vai ad aprire la porta?>> dico non appena sento il campanello suonare...sicuramente è il mio amore...che appena ne avrò l'occasione si beccherà 'na cazziata esagerata per avermi ignorata tutta la giornata...ma se Bes è al telefono...chi gli ha aperto? Oh cazzo!
Non appena mio fratello ha visto Briga davanti alla porta di casa mia, penso che sia sprofondato in una fase di odio profondo che non so nemmeno io come fare a dissipare...Mattia dal suo canto sta cercando di tenere a bada il suo istinto di rispondere a suo modo alle solite provocazioni che mio fratello gli rivolge...Bes dal canto suo...riesce semplicemente tramite l'uso degli occhi e degli sms a bloccare Mattia su tutti i punti in cui non deve approfondire, per evitare che mio fratello scopra qualcosa prima che sia io a dirgliela...
Il discorso inevitabilmente si sposta sul lavoro di mio figlio...e sul disappunto di Checco nel sapere che Mattia è logisticamente il suo capo...ritiene che sia una delle figure più sbagliate per la crescita di un ragazzo giovane, alle prese con il suo talento...e le sue ambizioni...
<<Ma cosa c'è di male nel voler essere ambiziosi?>> gli chiede mio figlio
<<Niente...sempre che queste ambizioni siano frutto solamente dei desideri di Bes>> replica mio fratello
<<Cosa stai insinuando?>> la situazione si complica irrimediabilmente, amo...ti prego mantieni la calma
<<Zio, Briga sta solamente cercando di aiutarmi...>> prova a intromettersi Bes per difendere la persona che ormai adora anche lui...
<<No aspetta Bes! Tu pensi che io voglia far fare a Mattia qualcosa che non è nei suoi piani? Ma per chi mi hai preso?>> si sta arrabbiando ed io non voglio che qualcuno si permetta di farlo a casa mia
<<Non mi pare che la tua reputazione ti faccia onore, o devo ricordarti quello che hai combinato anni fa?>>
<<Checco basta...non mi piace che si discuta...a tavola, e poi Mattia è contento di lavorare con Briga>> sorrido al mio amore...che mi guarda riconoscente per essermi messa in mezzo azzittendo mio fratello...
<<Ok, ma siamo davvero sicuri che tutti questi progetti che hai per mio nipote non gli tolgano del tempo per...divertirsi....come i ragazzi della sua età?>> certo perché invece io dormo nel frattempo...
<<Lui sarà sempre libero di fare ciò che vuole...>> perché lui non permetterà mai che qualcuno si permetta di ostacolare i suoi piani...
<<Bene, l'importante è questo...la musica è bella ma a volte quando diventa un lavoro...è facile che smetta di essere il sogno di una vita>> so a cosa si riferisce...questo discorso della musica...ha sempre turbato il nostro rapporto...io ho avuto la fortuna nella mia vita di avere un successo che desideravo con tutte le mie forze...di far diventare la passione più grande che avevo dentro, il mio lavoro...lui questa cosa non l'aveva presa bene, pensava che mi bastasse cantare mentre lui suonava la chitarra per creare la base giusta per le mie canzoni, pensava che mi bastasse cantare al piano bar...pensava che mi bastasse...e invece no...io volevo sempre di più
<<Non succederà...almeno non a Mattia>> ribadisce il mio fidanzato guardandomi...vorrei abbracciarlo in questo momento e dirgli che non ne ho alcun dubbio, ma lo sguardo che gli lancia mio fratello...non lascia spazio ad alcun dubbio...lo odia come prima...forse anche di più.
Corro in cucina per posare i piatti nel lavandino e mi guardo istintivamente sulla superficie a specchio del forno per controllare lo stato dei miei capelli infami e la mia faccia stravolta da questa serata che non so nemmeno io come finirà...sono infinitamente stanca, non ho mangiato molto perché mi si è chiuso lo stomaco e non ho nemmeno avuto il tempo di cambiarmi.
<<No ma buonasera eh>> eccolo...avanza verso di me, dopo aver richiuso la porta dietro le sue spalle...devo resistere all'impulso di andargli incontro per abbracciarlo perché mi è mancato una cifra...però quanto mi pesa...
<<Ciao...>> gli sorrido non mantenendo lo sguardo nei suoi occhi...
<<Punto primo perché non m'hai svegliato stamattina e m'hai detto che stavi a uscì?>> incrocia le braccia con il solito atteggiamento offeso che lo contraddistingue
<<A te piuttosto, ti hanno sequestrato il telefono?>> lui lo sfila dalla tasca e controlla che effettivamente lo smartphone è completamente scarico...
<<'Sto coso de merda...s'è scaricato...>> dice avvicinandosi a me...<<girate 'n po'>>
<<Vabbè non fa niente, ti avevo comunque avvertito circa il motivo per il quale stavo andando via dalla Label...senza avvisarti...>> lui si avvicina ancora...e prova a farmi girare senza successo...io faccio resistenza...e lui usa un po' di forza afferrandomi per la vita e costringendomi a voltarmi di fronte a lui...
<<Ho detto girate...>> ora i nostri visi sono a pochi centimetri di distanza...il suo respiro si fonde con il mio...ed io cedo alla mia voglia di affondare le mani nei suoi capelli...le sue invece stringono le mie natiche e spingono il mio corpo sempre di più verso il suo...<<com'è che nun t'ho visto io oggi co' 'sti vestiti?>>
<<Perché avevo la giacca sopra...>> dico assumendo un'espressione innocente...
<<E quindi me stai a dí, che Mario t'ha vista così?>> si sta innervosendo...ed io non voglio...no...
<<Daiii...dammi un bacio...mi sei mancato così tanto...>> si, sto facendo la ruffiana...ed ho delle buone motivazioni...
<<Punto seco...>> non lo faccio finire di parlare che prendo in mano la situazione e lo zittisco con un bacio...al diavolo lo scazzo...voglio sentirlo e mi strofino di più sul suo corpo...facendo accendere in lui la scintilla del nostro desiderio...la sua mano destra scende tra le mie natiche sempre di più, mentre l'altra sale sulla mia costola...per raggiungere il mio collo e spingere la mia testa verso la sua...le nostre bocche si uniscono...e la sua lingua cattura la mia senza pensarci due volte...stiamo sprofondando secondo dopo secondo nel vortice della nostra voglia impellente di possederci...lui mi stringe i capelli...le mie mani...che avvolgono la sua vita...vorrebbero spingersi oltre...quel pantalone stupendo...<<mmm...Matti...>> le nostre bocche non vogliono saperne di staccarsi...e la situazione sta peggiorando...
<<Io te farò fuori prima o poi...>>  dice iniziando a baciare il mio petto...se continuiamo così sarà drammatico...
<<Non pos....>> dovrei rivelargli il motivo per il quale non possiamo farci prendere come al solito...ma la sensazione della sua barba sul mio petto...riesce a rendermi incapace di intendere e di volere...
<<Ma che state a fa...?>> oddio santo...la voce di mio figlio ci fa staccare all'istante...<<Ma voi nun ce state co' la testa...se quello de là...viene a sapè così de 'sto inciucio...>> Bes ha ragione! Non è giusto che scopra la verità in questo modo
<<Vabbè tanto dovrà saperlo, anzi dobbiamo dirglielo>> giustamente...non avendo letto il messaggio non lo sa...
<<Bri, te riassumo, zio Checco...praticamente nun se sposa più e non credo sia il momento giusto per farje sapè che tu e mamma state insieme...almeno non fino a quando non risolverà i suoi problemi...>> bravo amore...tutto sua madre...Briga si gira verso di me...nero in volto...
<<Ovviamente 'sta idea del cazzo è tua vè?>> ma non possiamo parlarne con calma?
<<Amo, non arrabbiarti....ma è una storia lunga>> mio figlio ci guarda discutere e sorride...
<<Ma te rendi conto...che non vuoi dirgli la verità, e che quindi dobbiamo nasconderci neanche avessimo la sua età?>> dice indicando mio figlio...
<<Beh non mi pareva che fossi poi così tanto intenzionato a voler rivelare la nostra storia al tuo entourage...>> beh che ve pare che mi lasciavo sfuggire l'occasione per frecciarlo?
<<Oh...allora calmatevi...zio sta attraversando un periodo particolare...aveva deciso di sposarsi e non si sa per quale motivo ha annullato tutto...glielo direte dopo...aspetterà anche lui come ho aspettato io>> sento una punta di sarcasmo in questa frase eh? Naaa...dopo aver sentito parlare Bes...Mattia mi guarda e mi tira di nuovo a sé per darmi un bacio sulla guancia...
<<Io me chiedo come devo fa co' te...>> le nostre mani si intrecciano di nuovo...e ci abbracciamo stretti stretti
<<Ohhh...fatela finita che sennò come minimo non potemo più scende in Puglia e tu non te potrai sedere più per un po' de tempo...>>
<<Perché non potrò più sedermi?>> gli chiede Mattia, non capendo il senso delle sue parole...
<<Perché quello te pija a calci in culo...>> lui ci guarda come se la cosa fosse molto improbabile
<<Ma no Bes....io e zio siamo adulti...vedrai che sapremo risolvere la situazione>> sì certo...ci stiamo fidando tantissimo Briga della tua capacità di risolvere i problemi...!
<<Posso capire come ti è venuto in mente...di far andare a lavorare il bambino con quell'idiota sfigato?>> qualcuno mi mantenga
<<Ohh...ma vuoi abbassà la voce?>> provo a bloccarlo prima che inizi a sbroccare spontaneamente per via di quegli insulti ingiusti
<<Mattia ha partecipato ad un contest...e soltanto dopo, abbiamo scoperto che era stata la sua etichetta ad organizzarlo...>>
<<Beh, una volta che lo avevi scoperto, perché non gli hai impedito questa sciocchezza?>> oddio...come gli spiego adesso che mio figlio non era d'accordo con il mio divieto?
<<Ché...Bes voleva andarci...ci teneva, ed io non me la sono sentita di proibirglielo, è giusto che anche lui abbia la sua occasione....>> lui mi guarda strabuzzando gli occhi
<<Tu non stai bene Emma...ma ti rendi conto della  situazione in cui ti stai andando a cacciare? Ti rendi conto che finirai con il pentirti di tutte queste decisioni senza una logica?>> non riesce a crederci che io abbia permesso a mio figlio di lavorare alla Label, e so anche il motivo....però non potevo permettere che mio figlio fosse infelice...ed io sono sicura che lontano da Briga lo sarebbe stato
<<Credo, che quando sarà il momento, se mai ci sarà un momento...io saprò come affrontare la situazione>> dopo le mie parole...un silenzio cala in cucina...mio figlio sicuramente dev'essersi addormentato subito dopo aver accompagnato Briga alla macchina...fuori il traffico di auto è sempre più diramato vista l'ora...Checco invece sta pensando a cosa rispondermi, cosa dirmi per farmi desistere dalla mia folle idea di far rimanere a contatto mio figlio e l'uomo più folle che io conosca al mondo. Vorrebbe dirmi che non è d'accordo, che finirò con il piangere le mie decisioni prese con leggerezza, che mio figlio soffrirà a causa di quell'uomo, così come ho sofferto io, ma non ci riesce...il peso dei suoi pensieri interrompe il flusso dei miei e mi porta a sentire il bisogno di chiedergli cosa sta cercando di dirmi da quando ha messo piede a Roma senza riuscirci...lo farei, se non sapessi che in questo momento non mi direbbe nulla...per cui è meglio mollare la presa per stasera.
<<Tuo fratello mi odia...>> giusto 'na 'nticchia amore
<<Ma nooo...è solo preoccupato per me...per Bes...>> è anche normale visti i nostri trascorsi
<<Si ma deve capire che io non farei mai niente contro Mattia...>> che bello che è
<<Contro di me invece si>> avevate dubbi su questo?
<<Fai poco sarcasmo Brown...ancora devo capire il motivo per il quale...te ne sei andata così...senza dirmi niente...>> io ancora devo capire perché tu debba fare lo stronzo con me in questo modo... <<e poi perché hai preso la tua macchina?>>
<<Perché?! Non credi che arrivare insieme sia sconveniente, circa il discorso che mi hai fatto?>> no anche perché già mi stai facendo incazzare...tu fai pure il risentito...e non so dove arriveremo...
<<Hai ragione...che palle...>> sbuffa...niente è più forte di lui...non ha assolutamente intenzione di cedere sul discorso di rendere nota la nostra storia...il problema tra noi è sempre stato questo...sempre...quante volte ci siamo dovuti nascondere...quante volte ho sofferto semplicemente perché avrei voluto dire..."sai lui è il mio ragazzo" ed invece non potevo...troppe
<<Ok senti, ti lascio...ci sentiamo domani>> sono fredda lo so, non ho voglia di sentire la sua voce adesso, sto scazzata...ok so anche questo, ma è meglio che chiuda prima che mi arrabbi seriamente
<<Ehi...amo...ti prego non ti arrabbiare...>> lo sa...lui sa quanto mi costi tutto questo...eppure...
<<Non mi sono arrabbiata, ma voglio dormire...per cui...buonanotte Briga!>>  chiudo la nostra conversazione senza lasciarlo finire di parlare e sfinita dai mille ricordi che mi indeboliscono...mi addormento.
<<Perché ti diverti a sfidarmi eh?>> dico piombando nel suo ufficio fregandomene del fatto che possa sentirci qualcuno del suo staff...sotto lo sguardo assassino di Samantha che continua a controllare ogni mia mossa per capire se le sue sensazioni circa una nostra relazione sono vere...anche se dopo quello che è successo alla cena, trovo alquanto stupido che si faccia ancora delle domande. Il suo divertimento è occupato...da adesso fin quando io non lo tolgo dalla faccia della terra...
<<Io non volevo sfidarti...avevo promesso a Bes che oggi sarei venuto a prenderlo io...>> certo la promessa...devo ricordargli tutte quelle che non ha mantenuto con me?
<<Si come no...ti avevo chiesto di evitare di coinvolgere mio fratello in questa cosa almeno per il momento...ti avevo chiesto di capirmi...>> lui si alza dalla poltrona ed è nero di rabbia
<<Perché tu capisci me? Capisci i pensieri miei e quelli di tuo figlio?>> no, io non capisco niente...io sono un'idiota per lui...
<<Io non devo capire niente...ti avevo chiesto di rispettare la mia decisione, di evitare di mettermi in difficoltà...invece per farmela pagare usi...>> mi fermo prima di dire quello che non dovrei dire...<<non portarmi a sclerare in questo modo>>
<<Cos'hai detto?>> dice avvicinandosi di più a me...<<Che cazzo hai detto? Che?>> il suo sguardo è più intenso...io abbasso lo sguardo rendendomi conto della cosa terribile che sono arrivata a pensare per giustificare le sue azioni <<Eh no...guardame...stronza...che cazzo hai detto eh?>>  mi chiede scrollandomi le spalle...
<<Sai benissimo quello che volevo dire...>> tanto è completamente inutile...è troppo arrabbiato con me...e ne ha tutte le ragioni...
<<Si lo so, volevi dire una cazzata enorme...che sapevi benissimo m'avrebbe fatto sclerà...beh brava ce sei riuscita...soltanto che te sbagli...se sono venuto a prendere tuo figlio...è soltanto perché glielo avevo promesso...e perché mi mancava...ok? Perché me scoccia non vederlo quando se sveja...quando se prepara e me fa aspettà ore perché se sta a piastrà il ciuffo...me dispiace cara Brown...ma stavolta, non se tratta de te...ma di me...>> non riesco a dire niente, vorrei dirgli che sono felice per quello che mi ha appena detto...che mi ha fatto male ogni singola nota di cattiveria con cui ha condito quelle parole...però...sarebbe inutile...
<<Quando si tratta di farmi del male...si tratta sempre di te...io non c'entro niente nella tua vita è questo il problema, solo questo>> lo spingo un po'...il giusto per potermi liberare della sua presenza...ed uscire dal suo ufficio per andare a provare...ok, sapevo benissimo che non avrei dovuto esagerare così tanto, sapevo che non dovevo arrivare a formulare un pensiero simile, ma ero arrabbiata e lui lo sa...lui sa tutto di me...e sa soprattutto che non vedevo l'ora di trovare un modo per fargli pagare quel discorso che da ieri mi tormenta...
Mario continua a guardarmi...lo sa che c'è qualcosa che non quadra in me...la mia faccia esprime tutto il mio dissenso per questa situazione...
<<Non avete ancora chiarito?>> mi chiede cercando di farmi sentire meglio...
<<No, anzi in realtà va sempre peggio...abbiamo appena finito di litigare...perché io ho detto una cazzata...vabbè...>> ormai quello che è fatto è fatto...è inutile pensarci...
<<Vabbè ma non potete fa così...dovete chiarì...cercate de spiegavve...oh c'avete n'età adesso>> ha ragione su tutta la linea...ma come faccio a fargli capire che il mio unico problema è quello che mi ha detto ieri? Che può venire a prendere mio figlio ogni volta che vuole, perché non penserò mai male di lui? <<dai...proviamo l'ultima...dopo ci andiamo a prendere un caffè...>>
Mi siedo su quello sgabello e mi faccio trasportare dalla melodia di quella canzone, che ho scritto per lui...che parla solo di lui...e di quello che vivo dal momento in cui è entrato a far parte della mia vita...sconvolgendo i miei piani...distruggendo le mie certezze...facendo diventare...i miei sentimenti la mia eterna condanna verso un amore...che sebbene mi abbia portato più sofferenza che gioia...non riuscirò mai più a rinunciare...
"Che segno sei, ci giurerei...
Sei un acquario non saprei...
L'unica cosa che...vorrei fare...
E morder le labbra e poi scappare...
E mi seguirai mi accenderai
e dammi uno schiaffo e mi amerai
Tra sesso e rabbia, l'alba è alla porta
Che mal di testa...spogliati..."
La canto pensando a quante volte insieme abbiamo aspettato l'arrivo dell'estate sperando che ci desse la forza di voltare pagina...o ci unisse per sempre...facendoci dimenticare il rancore che forse proviamo ancora adesso...l'uno verso l'altra...ogni volta che provava a punirmi, ogni volta che si trovava lontano da me, con una donna che non ero io...e che lo avrebbe toccato con un diritto che io non avrei mai avuto...guardavo la luna e speravo che per almeno un minuto lo facesse pensare a me...che mi amasse con la stessa disperazione con cui lo amavo io.
I ricordi che mi hanno spinta a scrivere questa canzone...mi fanno versare una lacrima...è una lacrima di commozione...era inevitabile accadesse, visto il turbine di emozioni e ricordi al quale mi sono sottoposta...Mario smette di suonare...si avvicina a me e mi abbraccia...
<<Oh so' tre ore che provamo, annamose a prende un coffee al bar...daje su...che sarà una giornata lunga>> in effetti una pausa non può farmi che bene...soprattutto oggi che non tornerò per niente a casa per pranzo, perché mio figlio è in giro con mio fratello al quale ho lasciato la mia macchina...
<<Ok...>>  mi sollevo dallo sgabello e mi ricompongo ...dovessero mai pensare che la Marrone è una frignona...
<<'Sta canzone è davvero bella...si vede che parla di lui...di voi...complimenti...>> se lo dice lui ci credo...perché so che non direbbe mai che una canzone gli piace se non fosse realmente così...perché lui stima il mio lavoro e la musica...è davvero tutta la sua vita. 
<<Brown...certo che è davvero assurdo che la tua voce riesca ad annullà l'insonorizzazione delle sale...>> dice Francesco giungendo dietro le nostre spalle
<<Ohi, scusami...ti ho disturbato?>> mi dispiace non essermi regolata o addirittura chiusa nella cabina per un sound-check della canzone
<<Tu puoi fa di me quello che vuoi...>> poco più lontano da noi c'è il mio amore...sempre più bello...che sta di nuovo parlando con quei signori...quelli della major, che ieri mi stavano osservando con insistenza...non appena sente me e Mario ridere di gusto alle battute di Francesco...si gira verso di noi per gettarci un'occhiataccia...non voglio che si arrabbi ancora di più...non voglio che arrivi a pentirsi di avermi accordato il permesso di venire qui impedendogli di fare il suo lavoro...per cui mi blocco...o almeno ci provo mentre ci allontaniamo dall'atrio.
Dopo qualche minuto siamo di nuovo di ritorno, Francesco ha scambiato qualche parola con noi, e poi è dovuto scappare perché Monica aveva un'urgente bisogno di sentirlo...certo perché adesso si sentono queste cose...ci ha brevemente raccontato cosa è successo in seguito alla cena che ha preparato mio figlio, e a quanto pare anche loro non ne sono usciti indenni, infatti la femme fatale...giustamente ha avuto molto da ridire sulla mancata confessione di Francesco sui nostri casuali espressini al bar, un po' come lui ha provato fastidio nel venire a conoscenza delle sue telefonate con Fulvio per beghe legali relative all'azienda milanese di Pandino...a proposito devo assolutamente sentire Francesca più tardi. Sto per tornare in sala prove, quando il mio telefono squilla all'arrivo di un messaggio...
"Emma dobbiamo parlare di una cosa importante, ne avevamo già parlato" no, questo non è assolutamente possibile...non saprei cosa dirgli
"Ti richiamo io non appena mi libero"
Faccio il mio ingresso nell'atrio...dove di fronte a me, Samantha cerca di analizzare se mi sono fatta qualcuno nella pausa caffè come faceva lei...oppure no...il mio Mimmo invece è ancora fermo, fasciato nel suo bellissimo abito scuro...meno scuro del suo volto, a parlare con quelle persone che non appena mi vedono tornano a fissarmi...che palle!
<<Signora Marrone...che piacere vederla qui...>> mi avvicino e porgo la mano a tutte e tre le persone di fronte a me...<<noi siamo i rappresentanti della Zeus  Recorder...siamo qui per questioni di lavoro...di musica...capirà...>> questo è scemo
<<Oh...capisco...in effetti non mi pare che qui si organizzino corsi di cucina>> dico con un sorriso che snerverebbe anche il più buono dei Santi...
<<Signora...lei è sempre così simpatica...abbiamo saputo dei suoi problemi con il suo produttore...>> ah ecco...volevano praticamente spettegolare...
<<Eh sì...capita nel mondo della musica...se non viene a crearsi quell'empatia è difficile dar frutto ad un lavoro fatto bene...fortunatamente adesso che sono qui...ho tutto quello che mi serve per il mio progetto...>> chissà se magari...è orgoglioso di sentirmi dire queste parole...chissà se un po' vorrebbe dire...si lei è qui perché è la mia donna...
<<Ma perché, mi scusi l'invadenza...adesso registra qui?>> lo dice come se fosse impossibile una cosa simile...ma tu vedi questo
<<Si...sempre che a Bellegrandi...non diano fastidio i miei acuti...>> dico sorridendo...cercando di stemperare la tensione...
<<Assolutamente...>> sorride anche lui felice che io non voglia andare via di qui...perché l'idea di vederlo ogni giorno mi rende felice...sempre di più <<infatti rimarrà con noi, fin quando vorrà>> questa frase riesce a non farmi pensare ai nostri problemi per almeno qualche secondo...i rappresentanti della major sono andati via finalmente, lui è tornato nel suo ufficio senza rivolgermi la parola ed io avrei una voglia terribile di raggiungerlo...ma so che non devo farlo...per evitare di istigarlo ancora di più.
<<Ti serve qualcosa?>>  mi chiede senza alzare lo sguardo dai fogli che ha sulla scrivania...e che a quanto pare lo preoccupano...ok, ho capito che non dovevo farlo, non dovevo entrare nel suo ufficio così correndo il rischio che qualcuno ci vedesse...però...
<<Si...non voglio che tu ce l'abbia con me per quello che ho detto prima...lo sai che non lo penso>> dico avvicinandomi di più al suo viso appoggiando il palmo delle mani sulla fredda superficie della sua scrivania
<<L'hai detto...e il fatto che ti sia passato per la mente anche solo per un secondo, non mi sta bene...>> ok, ora sta esagerando...daje ma quante cose gli ho perdonato?? Quante?? Come fa adesso a trattarmi così? Come?
<<Mi dispiace, non volevo...>> mi avvicino alle sue labbra spinta dal bisogno che ho del suo amore e lui gira il viso dal lato opposto per evitare di far scontrare i nostri visi...eh no bello...questo NO!
Mi allontano immediatamente dalla scrivania...sia fisicamente che mentalmente...e lui comprende benissimo la mia reazione...infatti si alza e cerca di avvicinarsi a me preoccupato di ripetere qualcosa che in passato ci ha allontanato tantissimo
<<Oh...viè qua...>> mi tira per la vita sperando di togliermi dagli occhi quell'espressione che conosce bene...<<ohh...lo sai che quando me girano nun me rendo conto...>> eh? Ma cosa pensa? Che lo giustifichi anche? Ma per me puoi anche darti fuoco come un fiammifero consumato Bellegrà!
<<Non mi toccare!>> gli spingo le mani con aggressività mentre lui prova a stringermi per tenermi ferma la testa e baciarmi...sono consapevole che la mia resistenza non farà altro che far aumentare la sua voglia di unirci...ma non ho intenzione di perdonargli quello che ha fatto poco fa...<<Ho detto levati!>> alzo la voce arrabbiata
<<Anche no!>> ripete istigandomi, bloccandomi tra il suo corpo e la porta
<<Tu te levi Briga, perché questa è la seconda volta che lo fai...perché sarai sempre il solito stronzo e io non so che farmene de uno che me respinge...per cui levate!>> gli dico in modo cattivo e spietato...lui fa finta di aver capito bene il mio divieto prima di sollevarmi con le mani sotto le mie cosce nude che circondano i suoi fianchi
<<Io nun me levo...perché questo è il posto mio...>> vorrei rispondergli che è vero...è il suo posto, ma che non se lo merita...dovrei rispondergli a tono...ma quando la sua bocca divora la mia pelle non riesco più a capire nulla, tutto quello che ho pensato finisce in un pattume di parole che non sarò mai in grado di dirgli...non fin quando lo amerò in questo modo...fin quando ci basterà toccarci per farci perdere senza ritegno...<<e nun t'azzardà mai più a impedirme de baciatte>> mi sussurra nella bocca prima che la sua lingua riprenda il pieno possesso della mia...le mie mani lo stringono forte, lo accarezzano bisognose di lui e della sua pelle
<<E tu non...farmi sentire così>> abbasso lo sguardo triste e lui gioca con le mie labbra...
<<Non va bene...>> dice sorridendo appena, stringendomi più forte...
<<Cosa...?>> c'è qualcosa che lo turba...ed io vorrei tanto che me lo dicesse...che mi rendesse partecipe dei suoi pensieri...ma ovviamente è chiedere troppo
<<Non va bene, che non riesco più a fare lo stronzo con te>> si sì certo...
<<Tranquillo che ce riesci benissimo>> gli dico allontanandomi
<<Ah si? Allora è per questo che me ami così...tanto>> non fare quel sorrisino idiota che te distruggo
<<Anche meno Briga...anche meno...>>
<<Anche meno io? Anche meno tu che fai la figa co' quello...che a breve perderà il suo lavoro...>> mi scappa una risatina nel sentirlo parlare cosi
<<Lascialo stare...non ha fatto niente...siamo solo andati a prendere un caffè...>>
<<Punto primo...tu non lo difendi...>> non riuscirò mai ad essere seria di fronte a lui...infatti mi avvicino di nuovo circondando la sua vita con le braccia <<e secondo...tu me lo dici e te lo porto io il caffè...>>
<<Eh ma così poi tutti si chiedono il perché...potrebbero pensare male...>> lui mi guarda stranito prima di afferrarmi il mento...
<<E 'sti cazzi 'ndo li metti??>> sentirlo parlare così fa scattare qualcosa in me che non mi rende più capace di intendere o di volere...ho bisogno di lui...del suo profumo...del suo calore...gli lascio un bacio sulla parte scoperta dalla camicia del suo petto...alla base del collo...gli circondo il collo con questi dolci baci...per poi scendere lungo la fila di bottoncini e lui mi spinge di nuovo verso la porta...facendo risalire le sue mani oltre il bordo della camicia che ricopre la mia canotta scollata...
<<Nun me piacciono i vestiti che te metti per venire qua...>> il suo respiro è diventato affannoso, la nostra voglia sta crescendo attraverso il contatto delle nostre mani che toccano i nostri vestiti...
<<Matti...non si può...>> se non lo fermo subito...non so dove arriveremo...
<<Shhh...>> non riusciamo a fermarci...io stessa non riesco a trovarne la forza...fin quando non sento la voce di mio figlio risuonare all'esterno del suo ufficio <<è arrivato Mattia>> se sente eh...sta già facendo comunella con gli altri ragazzi della Label...niente è un egocentrico assurdo
<<Già...>> ci stacchiamo leggermente...e lui mi sorride...sorride sempre quando si tratta di mio figlio...adora sentire la sua voce...soffre nel vedere che la sua attenzione è stata totalmente rapita dalla presenza di mio fratello a casa nostra, non sopporta che stia a contatto con...qualcuno che prova a sentirlo come un figlio...senza esserne il padre... è una sensazione che so, lo destabilizza enormemente...
Mi sono staccata a fatica dal mio amore...per raggiungere mio figlio e mio fratello, che dopo essere stati in giro chissà dove,  hanno avuto la brillante idea di venirmi a prendere qui alla Label, ovviamente mio figlio ha preferito non salutarmi...non avere contatti con me, per evitare che qualcuno potesse interpretare in modo ambiguo il nostro rapporto...per quanto mi possa dare fastidio capisco le sue motivazioni, e quindi ho deciso di lasciarlo parlare tranquillamente con il suo capo, sotto lo sguardo contrariato di mio fratello per raggiungere la mia auto...
<<Io mi chiedo come tu faccia a vederlo interagire con quell'uomo senza provare dentro disgusto, disappunto, paura...mi chiedo come cazzo fai...>> lo sapevo io che mi avrebbe sparato una delle sue prediche
<<Mio figlio vuole bene a quell'uomo per cui...io non sono nessuno al mondo per impedirgli di avere un rapporto...>>
<<Ma se l'hai già fatto...>> eh no...questo non te lo permetto
<<Te lo ripeto adesso e non lo rifarò ancora...non ti azzardare più ad aprire questo discorso Ché...non farlo mai più...>> alzo la voce...per fargli comprendere che questo argomento per noi da questo momento in poi sarà off-limits...<<Mattia ha fatto molto per tuo nipote...e lui ha imparato a volergli bene per quello che è adesso, non per quello che è stato con me anni fa.... per cui basta...se me ne sono fatta una ragione io...potrai fartela anche tu e chiunque altro al mondo>>
<<Scusa...è che vedo Mattia fare gli stessi ragionamenti che faceva lui...vederlo qui...in questo posto che ti ha fatto male...che ci ha fatto male...mi fa paura...ho paura che possano deviarlo...>>
<<Nessuno si permetterà di deviare il futuro di mio figlio>> Mattia stesso non potrebbe permetterlo <<piuttosto tu...me dici qual è il problema di 'sto matrimonio??>> è inutile girarci intorno...da quando è qui ancora non abbiamo affrontato l'argomento e forse adesso...da soli...è l'occasione buona per sapere il motivo per il quale ha deciso di mollare tutto all'ultimo
<<Non sono più innamorato di lei...forse non lo sono mai stato abbastanza>> ma sinceramente non me sembrava...
<<Ah...tutto qui?? Ci stai insieme da anni...possibile che tu non ci sia arrivato prima?>> non mi convince la sua motivazione...soprattutto perché non mi guarda negli occhi ed è assurdo che mio fratello dica parole di questo genere senza farlo
<<Emma si, solo questo...>> no, non mi convince per niente...
<<Se lo dici tu...>> ci blocchiamo prima che arrivi mio figlio...che sta venendo verso la mia macchina con il sorriso che soltanto il suo capo riesce a trasmettergli...
Niente quel pezzo di cotoletta che ho mangiato per cena continua a fare su e giù nel mio stomaco, mio fratello e Mattia stanno cercando di riparare un mobile nel soggiorno grazie al materiale che mio fratello oggi ha comprato, quando sono usciti insieme...mio figlio sta sbraitando come un matto perché vorrebbe vedersi la puntata di uno dei suoi telefilm preferiti...mentre mio fratello invece continua ad insistere sul fatto che deve imparare a saper fare 'ste cose da uomo...
<<Matti...possibile che tu non sappia nemmeno a cosa serve questa cosa?>> Checco è disperato nel vedere che mio figlio continua a guardarlo senza riuscire a capire dove infilare la staffa metallica che dovrebbe reggere il set di luci...a me scappa da ridere...è totalmente incapace di fare qualsiasi cosa del genere...dagli un computer e ti crea il mondo...ma dagli un mobile...e lui te lo ridà così com'era...
<<Zio però che pizza...mica sei venuto pe' lavorà...ce possiamo divertì...'na birretta...un telefilm...'na partitina...>> quant'è bello quando si lagna
<<Si ma dopo ce la facciamo...prima il dovere poi il piacere...>> ma tu sogni fratello se pensi che quello farà mai qualcosa...
<<Appunto! Ma io ho studiato già...il mio dovere è finito...>> e certo...gliel'ho ripetuto talmente tante volte...che ormai lo usa a convenienza <<vero mami?>> viene verso di me...e mi struscia il naso sulla guancia...il mio cucciolo bellissimo...io lo abbraccio e me lo sbaciucchio contenta...
<<Tua madre ti ha viziato troppo>> ride mio fratello...perché sa benissimo che se fosse stato più a contatto con loro...sarebbe forse anche molto più viziato di così...
<<Uffa ziiii....dici le stesse cose del beccafico...>> ehm ehm...magari amore de mamma evitiamo 'sti discorsi...
<<In che senso...chi è il beccafico?>> ehhh sapessi...
<<Saverio, il tipo che stava con mamma e che fortunatamente se n'è annato>>
<<Saverio, oddio quello...no ma davvero manco a me piaceva>> 'nsomma, quando gliel'ho presentato...mi hanno tutti preso per culo, dicendomi che gli piaceva...mi fa piacere...<<ma perché è finita?>>
<<Perché non ero innamorata>> lo dico con la stessa serietà con cui me l'ha detto lui prima
<<Ah...solo questo? Tu fai conoscere a tuo figlio un uomo di cui non eri innamorata?>> l'influenza dei nostri genitori...lo sta rovinando...
<<Si...è stato un errore...ma fortunatamente sono arrivata a capirlo in tempo>> sicuramente nella mia mente non è passata nemmeno per un secondo l'idea di sposarmi Saverio 
<<Prima di pensare ad un matrimonio come ho fatto io giusto?>> più o meno...
<<L'hai detto tu non io...>>
<<Ma ti costa tanto cercare di capirmi?>>
<<E a te costa tanto dirmi la verità?>> tanto lo so che non è soltanto la mancanza d'amore il suo problema...
<<Impara a dirla tu...prima di chiedere agli altri di farlo...>> azzo...ma possibile che siano tutti pronti a rimproverarmi qualcosa?
<<Almeno io non ho giocato con i sentimenti di nessuno...non ho promesso niente a nessuno...non ho fatto soffrire nessuno...IO>> sottolineo...prima di tornare in cucina...cercando di respingere quella sensazione di malessere che mi prende dallo stomaco...
<<Ohi mà...tutto a posto?>> mi vede con la mano sulla bocca mentre cerco di trattenere l'urto di nausea che ho da tutta la sera...
<<Si amore...ho solo un po' di nausea...>>
<<Ma se non hai mangiato niente...com'è possibile?>> mi guarda preoccupato...appena vede che non mi sento bene, in lui si accende sempre questa espressione...non voglio che si agiti per me...
<<Tranquillo sarà appunto perché ho bevuto troppi caffè...mangiato male...>> perché soffro...
<<Perché ti manca lui...>> gli sorrido incapace di rispondere con una cazzata che sa di menzogna...<<anche a lui manchi!>> ah sì? Me lo dicesse...me lo scrivesse...e invece niente...nemmeno un messaggio...
<<Sei sicuro? A me non pare...>>
<<Lo sai com'è fatto...però è felice che sei alla Label più di quanto vole dimostrà...>> gli faccio una carezza felice che abbia preso così bene la nostra relazione...
<<Lo so...zio dorme?>> chiedo cercando di spostare l'argomento...
<<Si...è andato a letto...oh...comunque mà...non sta bene eh...>> il modo in cui fa il pettegolo è fantastico...
<<Non sono riuscita ancora a capire il motivo per il quale ha annullato tutto...>>
<<Secondo me c'entra una...una certa...Debora...>> Debora? La sua ex...<<aveva una foto di loro due nel telefono e se la stava guardando>>
<<È la sua ex...una ragazza che l'ha fatto tribolare moltissimo...è stata la storia d'amore più importante della sua vita...>> ripensandoci...è moltissimo che non ho più notizie su di lei...sui nostri amici in Salento....dovrei chiamare le mie cugine per farmi raccontare qualcosa di più, per farmi spifferare tutti gli inciuci del paese...e magari scoprire qualcosa di più circa 'sta storia...perché mai mio fratello dovrebbe tenere una foto della sua ex storica nel telefono?
<<Insomma come Briga per te...>> aridaje niente...me sa che manca più a lui che a me...
<<Briga, è lo scazzo più lungo della mia vita...altroché...>> lui ride...a me girano le palle vedi tu...
<<Senti...ma perché non vai da lui e je fai 'na sorpresa? Te copro io co' zio...>>  naaa...non ci credo che l'abbia detto davvero...<<Dico davvero...non mi dà fastidio...se vuoi passare un po' di tempo con lui...>>
<<E se lui...non...se lui non volesse...>> abbasso la testa triste al pensiero che sia ancora arrabbiato con me...
<<Naaa...quello come te vede non ce capisce un cazzo...altrimenti non passerebbe mica il tempo a controllare se stai parlando con qualcuno...troppo geloso quell'uomo...je verrà la gastrite...>> certo lui...come no...
<<Briga eh...perché tu invece no...eh?>> però se ci penso bene, non sarebbe male come idea...cioè io ho troppo bisogno di vederlo...troppo...magari non è poi così sbagliato come suggerimento...
<<Io sono tuo figlio...io posso tutto...>> oddio Santo...<<vabbè io vado a dormì...tu nun fa casino...salutame il capo!>>.

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