<<La donna che ami?? Che ami?? Ed è per questo che sei sempre pronto a dirigere la vita di una donna, che ha solamente la colpa di essersi innamorata di una delle persone più egoiste, narcisiste, problematiche del mondo?? È per questo che volentieri mi metteresti all'angolo etichettandomi come un accollo...un accollo che senza la tua luce riflessa non avrebbe vita...non è così???>>
<<Stai a dì 'n sacco de stronzate, te non hai mai avuto bisogno della luce de nessun altro...>>
<<Io eh?? No...sto solamente dicendo la verità...ma dopotutto de che me meraviglio, la verità non t'è mai piaciuto sentirla>>
<<A te non è mai piaciuto dirla>> ribatto duro...che dite? Che sto a fa? Sto a urlà co' 'sta sciroccata che prende tutto sul personale...stavamo parlando di Bes ed Elisa, ed io ho dato il mio punto di vista...si, ok, forse in modo un po' troppo brusco, ma è ciò che penso...hanno sedici anni, questa loro relazione sta diventando di una pesantezza unica...fra un po' ce ritroveremo a sceglie ristorante e bomboniere se continuamo de 'sto passo...e poi, se solo si fermasse un attimo a pensare razionalmente, mettendo da parte l'affetto che prova per quella ragazza, si renderebbe conto che il figlio le trova tutti quei difetti inesistenti per un'unica, semplice, ragione...je piace n'altra! La matta, intanto, dopo aver mollato nel lavello con un po' troppa veemenza i piatti che stava fingendo di lavare, è andata di là e mi ha lasciato solo con Bes che mi guarda con un evidente senso di colpa ad offuscargli gli occhi...
<<Mi dispiace>> dice subito, infatti, con la voce incrinata
<<E de che?? Tu non c'entri nulla...io e tu' madre...abbiamo ancora qualcosa...da chiarì, ma poi per il resto è tutto ok...>> gli sorrido mentre mi chiede se penso di Emma ciò che lui pensa di Elisa...il mio sorriso si allarga per il paragone assurdo <<Te pare che potrei pensarlo de tu' madre? Ma l'hai vista? Lei è l'indipendenza fatta persona, non potrei gestirla manco volendo...e comunque no! Assolutamente no! Io l'ho sempre voluta così, non ho mai desiderato de cambiarla...non mi farebbe incazzare così tanto sennò...>> e lo sa benissimo anche lei, solo che ogni tanto le parte l'embolo e non ragiona...si si nun ce sta bisogno che state sempre là a specificà che io faccio de peggio! Non capisco perché si sia sentita messa a paragone con quella ragazzetta...perché la viva così male che io pensi che questa storia sia destinata a naufragare prima o poi, e pensarlo non vuol dire che mi faccia piacere che ciò accada, anzi... <<e comunque nemmeno tu pensi di Elisa quello che dici di pensare...solo che...>>
<<Solo che?>>
<<Insomma come se chiama?>> chiedo diretto mentre lui mi domanda di chi stia parlando <<La tipa che t'ha cioccato...>>
<<No, n-o...maaa...>> tenta di rispondere, in difficoltà
<<Ma?>>
<<Ma perché ve siete fissati tutti co' 'sta cosa che...>>
<<Tutti chi?>> lo interrompo
<<Pure Giorgio pensa che me so' cioccato pe' una! Nun è così! Ho dei problemi con Elisa...come li hanno tutti...e stop...>>
<<Secondo me te scaldi tanto perché sotto sotto...>> insinuo insistendo
<<Ma non potete credermi e basta!? Lo saprò io, no?>> si innervosisce, lasciandomi lì impalato e salendo di sopra. Poco dopo sento una porta sbattere, presumibilmente quella di camera sua. Sospiro, passandomi le mani sul volto...era iniziata come una conversazione tranquilla...di solito mi parla di tutto, volevo solo che si sfogasse...che si rendesse conto che se vede difetti nella sua ragazza, difetti che prima ignorava totalmente, è solo perché magari qualcun'altra ha catturato la sua attenzione...ed è una bizzarra coincidenza che tutto ciò sia iniziato da quando Nausicaa è piombata nella sua vita...magari la vede più tranquilla, più leggera...solo perché l'ha frequentata poco ed in questo modo è più semplice vederne i pregi...o forse trova più affinità con lei perché condividono la stessa passione...sarà meglio salire di sopra ed iniziare a chiarire prima con uno e poi con l'altra, che io nun voglio passà la notte insonne sul divano!
<<Posso?>> chiedo aprendo l'uscio subito dopo aver bussato...è steso sul letto che fa zapping col telecomando senza guardare nulla in realtà...come lo so? Semplice, lo faccio anch'io quando sono nervoso e poi sbuffo perché non trovo nulla che mi piace senza neanche sapere davvero cosa stiano trasmettendo, proprio come sta sbuffando lui ora...spegne la tv e si gira a guardarmi mentre mi siedo sul bordo del letto, accanto a lui
<<Io...>> tentenna <<scusa>> sospira <<non so che mi è preso...è che io sono innamorato di Elisa, davvero...e questa cosa di sentirmi dire che me piace n'artra...nun me va giù...>> ammette, ed io non me la sento di insistere ancora...è giusto che lui si renda conto pian piano, da solo, che i suoi sentimenti sono cambiati...forse a causa di un'altra persona...persona con cui passerà molto tempo visto che hanno un pezzo da registrare insieme...e magari questo lo aiuterà a fare chiarezza dentro di sé...a rendersi conto di ciò che gli sta succedendo...e a prendere le sue decisioni autonomamente ed in tranquillità
<<Mi dispiace...>> dico sincero, scompigliandogli leggermente i capelli e lasciandogli una carezza sul viso...sorride
<<Daje, vai a chiarì pure co' quell'altra...>> sospira <<sai i film che se sta a fa!>> continua, spiaccicandosi una mano sul viso...tento di dire qualcosa, ma mi interrompe sul nascere <<Daje su, che m'è sembrato de vedè che danno un film che me piace! Vai vai...>> ordina, dando più enfasi alle sue parole con un gesto della mano <<ah Brì!>> mi richiama quando sono già con una mano sulla maniglia della porta <<Mi raccomando, perché io sento tutto...tut-to!>> mi informa con gli occhi spalancati ed un'espressione che non fa presagire nulla di buono, ma credo che in fondo voglia solo spaventarmi...
<<Buonanotte...>> dico sorridendo sotto i baffi, lasciandolo da solo nella stanza. Ed ora...la parte più difficile...
<<Dormi?>> chiedo vedendola sdraiata su un fianco di schiena a me
<<Si!>> afferma risoluta, rido per l'assurdità della sua risposta <<Nun ce sta un cazzo da ride!>> esclama nervosa mentre io mi sono spogliato del jeans poggiandolo sul pouf dietro di me, restando solo con i boxer e una maglietta a maniche corte
<<Sai che sei più figa quando sei incazzata e dici le parolacce Brown?>> dico con malizia mentre mi inginocchio sul letto e le mordo una spalla lasciata scoperta dal lenzuolo
<<Ma levate proprio!>> si scansa
<<Si può sapè perché te la sei presa così?>> chiedo realmente interessato al motivo per il quale abbia preso un mio giudizio così sul personale
<<Perché??>> ribatte stupefatta drizzandosi a sedere con foga <<Perchèèè?>> ripete sconvolta dal mio non capire <<Ma ti senti quando parli?>>
<<Ma non stavo a parlà de te infatti!>> cerco di spiegare prima di essere interrotto da lei, niente stasera nun è serata...nun me sta a sentì nessuno
<<Ma ti rendi conto di ciò che dici? Ma la colleghi la bocca col cervello o parli per farje prendere aria?>> non capisco perché si alteri in questo modo...io non ho mai avuto intenzione di mettere a confronto lei co' la ragazzetta del fijo, anche perché nessun confronto sarebbe possibile
<<Nun te potresti spiegà senza urlà?>>
<<Vuoi che ti spieghi? Perfetto!>> esclama con aria da maestrina che tra poco ti metterà in punizione all'angolo...magari pure in ginocchio sui ceci <<Hai detto che una persona innamorata, tipo me, è un accollo...>> ma chi? Io? <<che fa la svenevole...che chi dimostra i propri sentimenti è priva di personalità...e vive di luce riflessa...vuoi che continui o ti è abbastanza chiaro il quadro della situazione, Briga?>>
<<Ma che te frega a te di quello che io penso di Elis...cioè tu credi che io pensi questo de te?>> non è possibile...ma dal suo silenzio deduco di aver fatto centro, non crede che io l'abbia messa a paragone con una sedicenne...pensa che io la veda come lei...ma questa è matta seria!! <<Ma stai fuori!?>>
<<Ah io?>> ribatte risoluta
<<Si, te! Ma te pare che io potrei mai pensà quelle cose de te? Che io...>>
<<L'hai detto!>> mi interrompe
<<L'ho detto di Elisa, non de te!>>
<<È uguale...>>
<<No, non lo è! E devi avere davvero qualche rotella fuori posto per essere arrivata a concepire un pensiero del genere...quei due sono due adolescenti alle prese con le prime cotte, come puoi pensare che io ti paragoni ad una sedicenne?! È da matti!>>
<<Magari non ora...ma anni fa...>> si blocca, perché forse non voleva rivelarmi questo suo pensiero in modo così diretto...
<<Anni fa che?>>
<<Beh anni fa l'hai pensato...che io non fossi abbastanza per te...che fossi solo un accollo...un limite alla tua carriera...un paragone costante che non volevi sopportare...un'etichetta che non volevi...>>
<<Perché torniamo sempre su questo punto?>> chiedo afflitto senza in realtà volere una risposta
<<Perché è sempre stato questo il punto...>> sospira passandosi le mani sul viso, stanca
<<Non stiamo andando avanti?>>
<<Non è possibile se ogni volta che ti sento dire queste cose ripenso a noi, ad anni fa...a quando...>> deglutisce a vuoto un paio di volte
<<A quando?>> la sprono a terminare la sua frase...che voglia dirmi la verità? Che voglia rivelarmi qualcosa su Bes che secondo lei non so?
<<A quando non mi hai voluta...a quando hai preferito andartene...cercare rifugio in storielle semplici, anziché lottare per me...per noi...>> termina con un nodo in gola prima di abbassare lo sguardo trovando improvvisamente interessante il piumone chiaro sulle sue gambe
<<Sono stato un cojone...lo so, l'ho ammesso non so quante volte ormai...ma basta tormentarci con un passato che è passato, appunto! Siamo qui...sarebbe potuto essere molto meglio di così, lo so...ma l'importante è che siamo tornati ad essere noi, no?>> cerco di rassicurarla, stranamente comprensivo...in altre circostanze avrei sbroccato come non so cosa ma in fondo...in fondo ha ragione...avrei potuto essere presente, godermi la sua gravidanza...i primi anni di Bes se solo avessi fatto delle scelte diverse...o se solo lei me l'avesse detto, ovvio! La vedo annuire, respirando profondamente, probabilmente per non piangere, prima di stendersi di nuovo e di augurarmi la buonanotte dandomi le spalle <<Ehi...>> sussurro dolce poco dopo che ha poggiato la testa sul cuscino, sentendola tirare su col naso...le bacio la spalla, stendendomi dietro di lei e scostandole i capelli dal viso delicatamente...facendoli ricadere sulla federa chiara... <<non fare così...>>
<<Mi...mi dispiace...è che non riesco...non riesco a non pensare a noi, alla nostra situazione di allora...quando ti sento dire certe cose...>> confessa con voce tremante
<<L'importante è essersi ritrovati...piano piano supereremo tutte le incomprensioni, mm?>> non so se sia stato il fatto di averla vista in difficoltà, se è complice la strana atmosfera che si è creata tra noi con sottofondo la pioggia che inizia a battere sui vetri scendendo lenta quasi fosse una melodia, se ho ancora incollata addosso la paura che possa sentirsi di nuovo male come qualche giorno fa, se è l'ansia per gli esami che ancora non abbiamo ritirato, se è stato il pensare che una piccola vita...una parte di noi, potesse essere nel suo grembo...fatto sta che c'è questa sorta di empatia strana...che ci porta a sussurrarci promesse a mezza voce, consci che insieme supereremo tutti gli ostacoli che si riproporranno ogni volta...poggio il gomito sul suo cuscino carezzandole dolce i capelli mentre l'altro braccio le circonda la vita, tirandola a me...porto la mano sulla sua fronte facendole girare il viso verso il mio che fa capolino dalla sua spalla...ci guardiamo negli occhi per secondi che sembrano interminabili <<L'importante è essere insieme...>> sussurro con gli occhi fissi nei suoi...annuisce lentamente socchiudendoli appena...avvicino il mio viso al suo facendo sì che le nostre labbra si incontrino iniziando una danza conosciuta solamente a noi...il mio braccio stringe di più sulla sua vita man mano che il bacio diventa più intenso...il suo è spostato indietro in una torsione che permette alla sua mano di arpionarsi al mio collo...un ansito lascia le sue labbra quando avverte chiaramente il mio bassoventre eccitato fare pressione sul suo corpo...cerca di girarsi e lo sfregamento involontario mi lascia per un attimo senza fiato...<<Emma...>> sospiro sulle sue labbra e la mia mano si insinua sotto la canotta del suo pigiama venendo in contatto direttamente con la sua pelle nuda...
<<Matti...>> ansima quando racchiudo l'estremità del suo seno destro tra indice e pollice sfregando delicatamente fino a che non diviene estremamente sensibile...si muove leggermente, insoddisfatta, per la minima frizione che non le permette di dare sfogo alla sua voglia...spinge le natiche verso di me, strofinando e lasciandomi intuire quali siano le sue intenzioni...l'altra mia mano sempre sulla sua guancia a spingere le sue labbra sulle mie...coinvolte in baci sempre più arditi...lascio il suo seno...infilando la mano nell'elastico dei pantaloni...oltrepasso lo slip stuzzicandola... <<ah...>> geme quando introduco un dito in lei, trovandola pronta...le abbasso a fatica gli indumenti con la mano...lei si solleva un po' per sfilarseli del tutto, senza mai lasciare le mie labbra...mi sfilo i boxer allo stesso modo...prendo il suo ginocchio nella mano per alzare la sua gamba e piegarla sulle mie...la punta del mio membro che preme sulla sua entrata...lo indirizzo in lei, piano...sospira mentre il mio corpo si fonde col suo...mi spingo ancora, centimetro dopo centimetro, metto il braccio intorno alla sua pancia per tenerla e permettermi di sprofondare in lei...vado avanti e indietro un paio di volte lento, prima di iniziare a muovermi in modo più deciso strappandole gemiti che muoiono nelle mia bocca <<così...>> ansima quando una stoccata lenta, ma vigorosa, mi fa arrivare più in fondo <<si...mm...>> continua a mugolare persa nel suo piacere...è ad un passo dall'esplosione della sua bolla quando la mia mano smette di accarezzarla e si dirige verso il suo centro, andando a solleticare quel fascio di terminazioni nervose che la porta in un attimo sulla strada del non ritorno...la sua espressione estatica, il volto sfigurato dal piacere, la bocca aperta in cerca d'aria, il corpo contratto a voler trattenere quanto più a lungo possibile quella sensazione di esplosione dei sensi...accendono anche il mio piacere che riverso in lei.
Sospira, spostandosi verso l'alto e girandosi...quando si rende conto di aver combinato un mezzo disastro...
<<Prendo un asciugamano bagnato in bagno...>> sorrido...torno con la tovaglietta tra le mani e la passo sulla chiazza bianca sul lenzuolo...mi sorride quando la tiro per le caviglie divaricandole le gambe...appallottolo la salvietta e gliela passo delicatamente sulla coscia, prima di salire più su...spostarmi sull'altra e poi ritornare verso il suo centro...più volte...trattiene il fiato...
<<Credo di...di essere...pulita...>> dice in difficoltà all'ennesimo tocco
<<Si? Bisogna che controlli...>> sussurro prima di passare l'indice sulla sua intimità, schiudendola...mi guarda in attesa, sembra quasi in apnea...le sorrido sghembo prima di sostituire l'indice con la lingua...emette un <<ah!>> strozzato e si contorce lievemente...continuo a stuzzicarla, mentre il mio dito accompagna i movimenti...si aggrappa alle lenzuola coi pugni chiusi...
<<Ahh...Matti...oddioo...aspettaa...>> si divincola, preda del piacere ed ancora sensibile per l'orgasmo di prima <<Ahh...ah...ohh>>
<<Shhh...>> la rimprovero malizioso per i suoi gemiti fuori controllo...poggio il palmo aperto sulla sua bocca...inarca il bacino verso l'alto vicinissima a raggiungere di nuovo la vetta...due mie dita si insinuano dentro di lei piegandosi verso l'alto ed è la spinta che le serve per esplodere di nuovo...
<<Oddio!>> sospira cercando di riprendere fiato e deglutendo a vuoto un paio di volte...mi sdraio sul suo corpo baciandole il collo e stringendola a me...il mio membro, che ha ripreso vigore solo guardandola godere, preme sulla sua coscia...la vedo guardarmi con malizia...poggia le mani sul mio torace per spostarmi, facendomi stendere supino accanto a lei...si inginocchia tra le mie gambe mentre io le faccio no con la testa, sorridendo, cercando di mettermi a sedere, ma la sua mano sulla mia intimità me lo impedisce...si abbassa a lasciare baci sulla punta, dopo averci passato il pollice più volte...mi porto le mani sul viso, perso nella sensazione di beatitudine...il mio membro stimolato dalla stretta dei suoi seni è l'immagine che accompagna il mio orgasmo.
Mi stropiccio gli occhi con una mano, allungando il braccio nel letto ancora sfatto...la parte di Emma è quasi fredda, segno che deve essersi alzata da un po'...guardo l'ora, le otto e cinque...mi stiracchio sbadigliando...cercando di fare mente locale su che giorno sia e se abbia o meno appuntamenti alla Label stamattina...decido che non ho da fare nulla di urgente altrimenti me ne sarei ricordato...e decido anche che è meglio alzarsi...in cucina Bes sbadiglia, ancora in pigiama, davanti al suo cappuccino...
<<Buongiorno...>> farfuglio scompigliandogli i capelli...mugugna in risposta...Emma è ai fornelli che sta aspettando che l'acqua per il the arrivi alla giusta temperatura...le lascio un bacio tra i capelli e lei mi sorride...Bes si gira a guardarci... <<Beh?>> gli chiedo sorridendo, in una sfida che ci vede sempre più spesso protagonisti
<<Stai in campana Briga!>> mi risponde lui con lo stesso tono
<<Altrimenti?>> continuo, mentre la bionda sorride a guardarci
<<Altrimenti potrei ricordarmi di essere mooolto invadente...>> mi minaccia sadico...str...strano!
<<Ma te che fai ancora in pigiama?>> gli chiedo rendendomi improvvisamente conto che in teoria dovrebbe essere a scuola
<<Perché? Come dovrei sta?>>
<<Semmai dove dovresti sta...a scuola, per esempio?>>
<<Ma ci sono le vacanze di Pasqua!>> risponde ovvio...le vacanze di Pasqua? Di già? <<Sineee...torniamo mercoledì prossimo a scuola!>>
<<Mercoledì prossimo? Ai tempi mia davano massimo quattro giorni! Non è più la scuola di una volta...>> rifletto ad alta voce
<<Mazza oh quanto sei vecchio...>> ribatte quasi schifato
<<Oh! Vecchio a chi?>> chiedo avvicinandomi fintamente intimidatorio
<<A te...a chi sennò?!>> ride
<<Ah si...?>> lui intanto si è alzato da tavola e continua a guardarmi annuendo sarcastico <<Guarda che se ti becco...>> urlo correndogli dietro mentre lui scappa...dopo due tre giri a vuoto intorno al tavolo, una finta mi permette di avvicinarlo e trascinarlo sul divano...gli blocco le gambe col ginocchio e prendo a fargli il solletico sui fianchi, che soffre esattamente come sua madre...
<<Ahia...ahahah....bastaaaa...>> urla con le lacrime agli occhi
<<Ripeti...chi è vecchio?>>
<<Te!>> ripete ostinato <<Ahahhah...daiiii....>>
Emma dapprima sorride, poi urla <Il braccio!>> preoccupata, facendoci fermare di botto...ci guardiamo un istante
<<Nahhh!>> esclamiamo all'unisono mentre riprendo a dargli fastidio...cerca di scalciare per tentare di allontanarmi <<Basta...non respiro...ahahah...>>
<<Te la sei voluta te!>> gli ricordo, ma il suono del mio cellulare ci fa fermare...
<<È la Label...>> mi informa Emma porgendomelo
<<Pronto...dimmi Samantha...>>
<<Samanthaaa...>> mi fa il verso Bes ricevendo un mio scappellotto <<Mamma Briga me menaaa>> che ruffiano...la bionda intanto se lo coccola mentre lui mi guarda vittorioso
<<Si si sto ascoltando, dimmi...>> in realtà no, m'ero incantato a guardà quei due...ma vabbè...<<Si...si, benissimo...d'accordo...arrivo, perfetto...>>
<<Problemi?>> mi chiede Emma
<<Ma devi andare?>> chiede Bes contemporaneamente
<<No...si...>> rispondo guardando prima l'una poi l'altro
<<Che palle!>> esclama Bes
<<Hanno chiamato i genitori di Nausicaa...dicono che sono a Roma solo oggi per firmare i documenti per la collaborazione della figlia, poi ripartono...vorrei parlarci, per stare più tranquillo...è pur sempre una quindicenne...>> spiego ad entrambi. Emma annuisce comprensiva, mentre Bes sbuffa con un'espressione triste...esattamente come aveva previsto il medico...vabbè ma non è come dice lui, solo che stavamo a giocà e la telefonata ce ha interrotti, era ovvio la prendesse male, no? <<Vabbè, vado a vestirmi...>>
<<Non fai colazione?>> chiede Emma mentre sto già prendendo le scale, forse più per farmi passare qualche altro minuto con Mattia sperando che si risollevi un po' di morale, che per altro...
<<Magari solo un caffè quando scendo...>> replico non sapendo come comportarmi.
<<Buongiorno, è un piacere conoscervi!>> esordisco cordiale appena la coppia formata dai genitori di Nausicaa fa il suo ingresso nel mio ufficio
<<Buongiorno, scusi il poco preavviso ma abbiamo un importante contratto di lavoro all'estero e dobbiamo ripartire di corsa...>> mi spiega la signora
<<Capisco...non c'è problema...>> rispondo affabile <<Francesco...>> dico dopo aver composto il numero interno che mi mette in comunicazione con l'ufficio del legale <<I signori sono arrivati, se vuoi raggiungerci...perfetto...>> chiudo la comunicazione ed avviso che il legale sarà qui a breve, infatti dopo neanche due minuti qualcuno bussa alla porta. Dopo le presentazioni di rito, Francesco spiega brevemente in cosa consiste la collaborazione con Bes, che le prove saranno fatte in accordo con gli impegni della ragazza ed, ovviamente, senza intaccare quello che è l'orario scolastico...
<<Mi sembra perfetto...Nausicaa ama così tanto cantare...>> conferma la madre appena il legale conclude la sua spiegazione
<<È brava...>> asserisco con un cenno della testa
<<Lo diceva anche la sua insegnante di canto...ci siamo trasferiti qui in vista di questo impegno all'estero, di modo che possa stare con mia sorella quando noi siamo fuori...speriamo finisca presto così potremo di nuovo essere la famiglia unita di sempre...>> confessa un po' dispiaciuta...e devo ammettere che avevo giudicato male; quando avevo saputo che i genitori erano fuori Roma, la ragazza dalla zia...e che avrebbero semplicemente mandato un fax avevo decretato che dovevano essere dei tipetti snob che sballottolano la figlia neanche fosse un pacco postale, credendo che una paghetta colmi la mancanza affettiva...invece la signora continua a spiegarmi che non hanno potuto rifiutare questo impegno altrimenti la loro azienda ne avrebbe risentito troppo e quindi si sono visti costretti a partire, vedendo nel trasferimento a Roma, vicino alla sorella di lei, l'unica certezza che la figlia stesse bene e loro fossero, così, più tranquilli <<Per noi dunque non c'è alcun problema, vero caro?>>
<<Certo...se a Nausicaa fa piacere questa cosa non vedo perché ostacolarla...>> conferma suo marito
<<Perfetto...potete fidarvi, è in ottime mani...>> cerco di rassicurarli, semmai dovessero avere ancora dei dubbi
<<Oh lo so, io ero una sua fan...e mia figlia lavorerà con lei ed il figlio di Emma...dopo tanti anni almeno una gioia...>> ride...oddio, pensavo di essermene liberato anni fa, ed invece bremmine ovunque...ora che ci penso Nausicaa me l'aveva anche detto...Francesco ride sotto i baffi...
<<Signori una firma qui per cortesia...>> dice mettendo dei fogli davanti alla coppia di fronte a me, probabilmente per togliermi dall'impasse visto che sono rimasto in silenzio <<un'altra qui...perfetto...ah e questo dovrà firmarlo anche vostra figlia, è un accordo di riservatezza...>>
<<Oh certo certo...potete stare tranquilli su questo, Nausicaa è una ragazza così discreta...>> risponde sua madre mentre il marito sta firmando
<<Vi faccio una copia...>> li informa Francesco avviandosi alla porta e scendendo probabilmente da Samantha
<<Ma non c'è bisogno...>> mi dice la signora
<<È meglio così...molto più corretto...>> sorrido
<<D'accordo>> conviene con me <<per quanto riguarda la riservatezza può stare tranquillo, pensi che perfino io ho dovuto cavarle le cose di bocca per capire qualcosa in più di questa faccenda...>>
<<Qua-quale faccenda?>> chiedo improvvisamente teso
<<Del singolo...>> risponde ovvia mentre suo marito si scusa allontanandosi per rispondere ad una chiamata <<quale altra faccenda c'è?>>
<<No, no...il singolo...>>
<<Ecco qua...>> Francesco torna con le copie e le consegna alla signora che ringrazia sorridendo <<anche perché...>> continua sottovoce verso di me <<di vedere lei ed Emma insieme non credo ci siano più speranze...>> ma te guarda questa!
<<Beh allora noi andiamo, qualunque problema potete tranquillamente contattarci...e grazie per la fiducia che avete riposto in nostra figlia...>> si congeda il padre della ragazza stringendoci la mano
<<Grazie a voi, arrivederci...>> saluto meno cordiale dell'inizio, la frase della signora mi è rimasta sullo stomaco...e meno male che era una nostra fan, si vabbè vent'anni fa...che c'entra? Lo sapete che io non so' proprio veloce con certi meccanismi!
"Bes mi ha chiesto come mai non lo hai portato con te..." un messaggio sul cellulare, inviato quasi mezz'ora fa, mi fa restare per un attimo sgomento
"Era ancora in pigiama..." rispondo ovvio
"È quello che gli ho risposto anch'io...ma la mia era una scusa..." eh...perché non l'ho portato con me? Perché non gliel'ho chiesto? Non lo so...è che lo vedo che sta bene quando siamo tutti insieme...poi mi allontano un attimo e si intristisce a quel modo...ed io non so come finirà tutta questa faccenda quando scopriremo la verità, o meglio, la scoprirà lui perché io sono convinto di aver capito...e dovremmo anche parlarne di questa cosa, Emma ha un sacco di spiegazioni da darmi...da darci...ed io sono certo che appena saprò la verità dalla sua bocca mi allontanerò da lei, da loro...perché sono fatto così...scazzo, e poi mi allontano...di solito combinando qualche cazzata delle mie, ma stavolta non potrò farlo, stavolta non ci sono solo io da proteggere...
"Torno per pranzo..."
"Ok, io non ti ho detto nulla ;) ".
<<Cosa c'è lì dentro?>> mi chiede Bes appena viene ad aprirmi vedendo la confezione tra le mie mani
<<Una torta cioccolato e crema di nocciole...buonissima...>> Emma mi guarda male
<<E come mai? Te devi fa' perdonà qualche cosa?>>
<<No...perché?>> faccio il finto tonto
<<Pensavo fosse per me...per scusarti del fatto che mi hai lasciato tutta la mattinata a casa quando avrei potuto provare alla Label!>> esclama fintamente indignato
<<Beh e non potevi venì? Mi chiamavi, ti venivo a prendere, se ti scocciava camminare...>> dico mettendo la torta in frigo
<<Nessuno mi ha invitato...>> continua petulante
<<Nun sapevo ce volesse l'invito pe' venì a lavorà...>> rido, sdrammatizzando la situazione, mentre Emma ci avverte che fra cinque minuti sarà pronto <<poi fai sempre come te pare...che so' tutte 'ste manfrine oggi?>> continuo col sorriso
<<Me scoccia stare a casa...ce so' stato già un sacco col fatto del tutore...>> confessa
<<Me potevi chiamà...venire alla Label...>> rispondo sincero
<<Non sapevo se davo fastidio...se eri impegnato...>> ma perché mo se fa tutti 'sti problemi?!
<<Se io ero impegnato c'erano le sale per provà, no? Daje dopo pranzo vieni con me...>>
<<Ok...vado a lavarmi le mani...>>
<<Sta così da stamattina...>> dice Emma appena la raggiungo in cucina
<<Non capisco perché faccia così...>>
<<Credo...credo che non voglia opprimerti...cioè mai nessuno si è interessato a lui...a lui così...e...penso che non sappia come comportarsi, non vuole darti responsabilità che...che non hai...non vuole essere pesante...>>
<<E siamo sicuri che io non abbia responsabilità, si?>> insinuo
<<Matti io...non...>>
<<Mammaaaa!! Avevi detto cinque minuti, io ho fame!>>
<<Eccomi amore!>> esclama andando di là coi piatti pronti.
<<Stafvo a penfà no...>>
<<Bes, non si parla con la bocca piena!>> lo rimprovera sua madre avvilita
<<Stavo a pensà...>> ripete dopo aver ingoiato e bevuto un po' d'acqua <<che potremmo fare qualcosa per le vacanze, che dite?>>
<<Tipo?>> domanda Emma
<<Boh...potremmo andare dai nonni...>> ehm no, non mi sembra un'ottima idea...guardo la donna di fronte a me che è indubbiamente d'accordo col mio pensiero
<<Bes...col matrimonio di zio saltato...non sappiamo bene come stanno le cose con Serena, la nonna sta rimandando ancora i regali indietro...devono disdire tutto...non mi sembra il caso...>> cerca di dissuaderlo
<<Vabbè allora famo qualcos'altro...tu che ne dici, Brì?>> eh...che ne dico?
<<Ma tutti e tre dici?>>
<<Si! Perché tu non vu...cioè hai già altri impegni?>> domanda con un'inflessione strana di voce
<<No...no...è che dovremmo trovare qualcosa dove non c'è nessuno...mi sembra abbastanza improbabile, specie in questo periodo...>> tento di spiegare
<<In che senso?>> chiede confuso
<<Nel senso che hai idea del casino che succede se beccano me e Mattia in vacanza insieme?>> cerca di spiegargli sua madre
<<Vabbè...perché...mica dovete dar conto a qualcuno de quello che fate nella vita privata!?>> si ostina lui
<<In teoria no, in pratica si...se vogliamo vivere con tranquillità questa nuova situazione...>>
<<Ho capito...resteremo a casa! Io non voglio più niente...>> dice poggiando il tovagliolo sul tavolo dirigendosi, poi, in camera sua...sospiro guardando Emma...questa situazione del dover stare attenti a tutto sta diventando pesante da gestire, più che altro perché risulta essere eccessivamente limitante...
<<Mi dispiace...>> dico senza sapere il perché
<<Risolveremo anche questa...>> sospira Emma iniziando a sparecchiare
<<Si potrebbe prenotare uno di quegli alberghi con terrazzo e piscina privati...ma tutti e tre non credo sia il massimo...>> dico cercando di trovare una soluzione per accontentare Bes <<altrimenti dovremmo andare all'estero, qualche meta poco frequentata da turisti italiani...>>
<<Per neanche cinque giorni? Non ne vale la pena secondo me...>> in effetti considerando che nella migliore delle ipotesi potremmo partire mercoledì...e tornare lunedì, no, non ne vale la pena...
<<Già...dove potremmo andare?>>
<<Non ne ho proprio idea credimi!>>.
<<Ehi...vieni alla Label con me?>> chiedo a Bes affacciandomi alla porta di camera sua
<<No, sta arrivando Fede...ha un nuovo gioco per la Play...>>
<<D'accordo, ci vediamo più tardi allora...>> annuisce distratto mentre mi richiudo la porta alle spalle e mi dirigo in salone dove Emma è intenta a stirare <<dice che viene Fede con un nuovo gioco della Play...io devo andare che mi stanno aspettando per visionare l'anteprima del video di Mostro...>>
<<Ok...>> dice mogia
<<Ehi, torno presto...>> prometto abbracciandola da dietro...si appoggia al mio corpo e ne approfitto per lasciarle baci umidi sul collo <<tu resti a casa?>> chiedo tra un bacio e l'altro
<<Si, Franci ha ritenuto opportuno prenderci una pausa e cercare il nuovo produttore con calma, valutando bene...in attesa che si risolva la situazione con quel deficiente...in un modo o nell'altro...>>
<<Me ne sto occupando...stai tranquilla...>> la rassicuro reclamando le sue labbra <<vado...>> dico continuando a lasciarle baci a stampo
<<Si...>> accorda lei girandosi nelle mie braccia tenendomi i fianchi
<<A dopo...>> saluto senza staccarmi da lei
<<Ciao...>> sussurra sensuale sulle mie labbra...fortunatamente il citofono ci allontana, altrimenti dubito che sarei riuscito ad andare a lavoro tanto presto
<<È Fede>> la informo mentre gli apro il cancelletto <<vado...>> dico schioccando le labbra in un bacio...sorride ed io esco di casa lasciando l'uscio aperto al ragazzo che lo sta raggiungendo.
<<Bene...credo sia perfetto...>> sorrido verso i miei collaboratori quando lo schermo del proiettore in sala riunioni diventa di nuovo un semplice telo bianco...a dir la verità non mi aspettavo un effetto così soddisfacente, quando mi avevano proposto l'idea coi costumi avevo pensato si fossero ammattiti tutti di botto, invece il risultato è a dir poco sorprendente...mi piace!
<<Quindi settimana prossima sarà online...>> mi riferisce uno dei manager, anche per chiedere conferma
<<Si, si...avete fatto un bel lavoro, bravi! Se non c'è altro da aggiungere direi che possiamo tornare ognuno al proprio lavoro...>>
<<Noi andiamo a prendere il treno per Milano per domani...>> ah già, l'intervista in tv e la data all'Alcatraz...
<<Fatemi sapere come va l'intervista...ci sentiamo domani>> riferisco lasciando la stanza.
Sto visionando la mail che mi ha mandato la testata giornalistica con l'anteprima dell'intervista di Bes quando qualcuno bussa alla porta ed entra...
<<Oh Fù!>>
<<Ciao Mattì! So' passato a salutatte...>> mi informa mentre si siede su una delle poltroncine
<<Do' devi annà?>>
<<Trascorriamo le vacanze di Pasqua dalla madre di Franci...domani mattina passiamo da Emma a salutare lei e Bes prima della partenza...voi che programmi avete?>> eh...ehm...
<<Lascia stare l'argomento, te prego...>>
<<Perché?>> chiede curioso
<<È stato l'argomento del pranzo...ho ancora tutto sullo stomaco...>>
<<Ahia...problemi con Bes?>> fosse questo, saprei come risolvere
<<Problemi con le uscite...Fù che t' 'o spiego a fa! Se vedono me ed Emma insieme è un disastro...se vedono me, Emma e Bes una catastrofe...o peggio!>>
<<Tu me stai a dì che ancora ve fate 'sti problemi?>> domanda incredulo
<<E che dovrei fa secondo te? Do' me giro me giro ce sta quarcuno che me riconosce, lei uguale...Bes sta acquisendo popolarità ed io nun so' libero de uscì co' la donna mia e mi' fijo senza che tutti se mettano lì a fa le pulci!>> esclamo arrabbiato
<<Tuo...che?>> ah già
<<Mi' fijo Fù...mio che!?>>
<<E questa cosa te l'ha detta Emma?>> chiede con gli occhi spalancati mentre deglutisce a vuoto
<<Perché ce sta ancora bisogno che me lo dica Emma secondo te?>>
<<Ma sei sicuro?>>
<<Ma sei scemo?>> ripeto con lo stesso suo tono
<<No...è che mi sembra assurdo...>> spiega
<<Ti sembra assurdo?>> ma che sta a dì? <<Cioè te non hai mai avuto il sentore che...>> lascio la frase in sospeso, una cosa è dirlo nel mezzo di un discorso che esce spontaneo per l'agitazione...ma ripeterlo piano ad alta voce...beh quello ancora non mi viene benissimo...
<<Si, ma...>> tenta di dire
<<E allora! Ce sta ancora bisogno che me lo dica Emma?>>
<<Che hai intenzione di fare?>> sospira
<<Per ora ancora nulla...mo passano 'ste vacanze e po' vedemo de risolve st'altra situazione...>>
<<A proposito de vacanze...perché non vi unite a noi?>>
<<A voi?>>
<<Eh! L'agriturismo è chiuso...la madre di Franci è così felice di vederci di nuovo tutti e quattro insieme per una festività che ha mandato tutti in vacanza e saremo solo noi a goderci la campagna per una settimana...venite pure voi, no? Sarebbe sicuramente felice di vedervi...>>
<<Mi sembra una buona idea...devo parlarne prima con Emma>> asserisco mentre lui annuisce <<e con Bes ovviamente...>>
<<Ovviamente...>> mi fa il verso...sorrido...<<daje allora vi aspettiamo, eh! Vado, ci vediamo domani mattina se sei ancora a casa quando passiamo...>>
<<Farò in modo di esserci...>> confermo mentre lascia il mio ufficio.
<<Buonasera...>> saluto la bionda che mi ha appena aperto il portoncino di casa con un bacio a stampo...o almeno così era iniziato, solo che poi mi ha messo le braccia intorno al collo...le mie sono andate sui suoi fianchi...<<chi c'è di là?>> sussurro sulle sue labbra sentendo delle risate provenire dal salone
<<Insommaa...quanto ci vuole ad aprire una porta?>> e chi può essere se non il rompic...canzoni!
<<Eccoci...>> dico tranquillo entrando <<Ginni...che fai qui?>> domando sorpreso di constatare che l'ospite misterioso è, in realtà, mia sorella
<<Sono venuta a vedere come si sentiva Emma...>> sorride in direzione della bionda
<<Je stavo proprio a dì lo spavento che me so' preso...che non sapevo che fa...che avevo paura fosse qualcosa di grave...che me so' sentito...>>
<<Bes! È tua madre quella che s'è sentita male...>> lo interrompo sorridendo
<<E che c'entraaaaa! Io so' 'n regazzetto sensibileeee!>> sensibile? Egocentrico vorrai dì! Se ce fosse una categoria per il più egocentrico nel Guinness World Record vinceresti a mani bassi senza ombra de dubbio
<<Hai ragione, chissà come ti sei spaventato...>> dice comprensiva Ginevra accarezzandogli la testa...ehi, quello posso farlo solo io! Ma semo sicuri che je dia fastidio quanno je toccano i capelli...? No, perché nun me pare infastidito dal tocco di mia sorella...certo, in teoria, sarebbe la zia...oddio la zia! Quella matta! E quanno la ripijiamo più!
<<Non puoi capì...che poi...>>
<<Noi...>> tento di dire
<<Ma la smetti de interrompe?>> sbuffa <<Io sto raccontando di come mi sono sentito quando mamma è stata male...>> eh certo, perché me pare ovvio che se uno sta male l'importante è prima come se siano sentiti gli altri...poro me ma da chi avrà preso!?
<<Mentre tu racconti io vado un attimo di là con tua madre, dobbiamo parlare di una cosa...>>
<<Devi sapè Ginè che questi parlano un sacco...specie de notte...>> riferisce a mia sorella che scoppia a ridere mentre Emma è color pomodoro <<c'hanno sempre qualcosa da dirsi in privato e poi te li trovi stampati al muro, o al frigo, o all'armadio...>>
<<Bes!>> lo guardo torvo
<<Che voi da me!? Mica so' io che ho tutte 'ste urgenze improvvise de dialogà co' mamma!>> che faccia di bronzo...scuoto la testa e trascino Emma con me
<<Ma se po' sapè perché sta a fa così?>> chiedo appena siamo in cucina da soli
<<Credo sia un assaggio di come trascorreremo le vacanze di Pasqua, visto che non possiamo fare ciò che va a genio a lui...>> sbuffa...benissimo...
<<Ecco...di questo te volevo parlà...è passato Fulvio alla Label...dice che vanno su dalla madre di Franci e mi ha proposto di unirci a loro...>> le spiego
<<Si, Franci mi aveva accennato qualcosa giorni fa...e credi sia una buona idea?>>
<<Fulvio dice che l'agriturismo resterà chiuso al pubblico...saremo solo noi, potrebbe essere il giusto compromesso tra il non restare qui e non frequentare luoghi affollati...>>
<<Si, credo si possa fare...magari più tardi chiamo Francesca...>> dice abbracciandomi e poggiando il mento sul mio petto alla ricerca di un bacio che ottiene immediatamente
<<Perché mi guardi così?>> chiedo vedendo una strana luce nei suoi occhi
<<Sono contenta che tu ne abbia parlato prima con me...prima di comunicarlo a Bes, dico>>
<<Le famiglie fanno così, no?>> sorrido prima di cercare di nuovo le sue labbra, incapace, come al solito, di guardarla negli occhi dopo affermazioni di questo genere
<<State a fa la parafrasi de tutta la Divina Commedia de làààà?>> Emma ride nel bacio
<<Io prima o poi lo faccio fuori sappilo!>>.
<<Ci sono delle novità per le vacanze di Pasqua...>> dico vago mentre Bes sta cercando di convincere Ginevra a restare per cena
<<Che novità?>> chiede fintamente disinteressato
<<L'agriturismo della mamma di zia Franci è chiuso...loro vanno lì...potremmo aggregarci...>>
<<Quindi non restiamo qui?>> domanda con gli occhi improvvisamente più vivi
<<No...direi di no...>>
<<Dajeeee!>> esclama felice <<E potremmo anche gironzolare lì intorno...andare in giro...visitare posti nuovi...>> ehm...
<<Poi quando arriviamo vediamo...>> si intromette sua madre, smorzando leggermente il suo entusiasmo
<<Beh l'importante è stare insieme e fare qualcosa di nuovo, no?>> cerca di rincuorarlo mia sorella
<<Si...>> conferma, indeciso se essere felice della novità o abbattuto per le restrizioni <<potresti venire pure te!>> propone con gli occhi a cuoricino...niente, è già in modalità cucciolo
<<No, ma io...non so se...>> tenta di svignarsela la mora...sehhh e mo quanno te la spicci...
<<Daiiii...lo vedi come fanno 'sti due...me vuoi lascià nelle loro grinfie? Questi me abbandonano sull'autostrada...se se fermamo all'autogrill so' capaci de scordasse de me troppo intenti a inciucià tra loro...ma nun te faccio tenerezza?>> ma che ruffiano! Potrebbe aprire una scuola di recitazione...l'arte melodrammatica del poro fijo abbandonato...mia sorella ride, a me viè da piagne, vedi te!
<<Ma non è meglio se partite solo voi tre, trascorrete del tempo insieme...>>
<<Ma io già ce sto troppo co' questi...po' so' du' asociali, me lasciano in camera e se ne vanno...anzi, me cacciano a me e se tengono la camera!>>
<<Bes!>> lo ammonisce Emma per fargli capire che sta esagerando
<<Mica è colpa mia se da quanno state 'nsieme sembrate du' rincojoniti!>>
<<Bes!>> ripete Emma con un tono più alto mentre inizia ad apparecchiare, lui sbuffa
<<Daje vieni pure tu...>> supplica...che commediante
<<O-ok...>> conferma Ginevra, che se lo ritrova addosso in un abbraccio che la stritola.
<<Mamma prendi la torta che ha comprato Mattia...dobbiamo festeggiare che andiamo tutti insieme in vacanza...>> propone appena terminiamo il pasto
<<Ma non avevi niente quando sei rientrato, o sbaglio?>> chiede mia sorella stranita
<<L'ha comprata per pranzo...pe' fasse perdonà de avemme lasciato qua tutta la mattina...>> replica saccente...Ginevra mi guarda curiosa, le faccio un gesto con la mano come per dire di lasciar perdere, altrimenti questo ricomincia tutta la manfrina e quanno la smette!
<<Buongiorno...>> saluto entrando nell'atrio della Label, la mattinata è iniziata decisamente meglio rispetto a ieri...Fulvio e Franci con le gemelle sono passati da noi prima della partenza...fortunatamente le due pesti erano ancora troppo insonnolite per dar sfoggio di tutta la loro "pacatezza"...anche se quando hanno visto Bes si sono entusiasmate all'istante, è incredibile quanto lo adorino...siamo rimasti d'accordo che dopodomani li raggiungeremo anche noi e trascorreremo insieme le festività pasquali...saremmo potuti partire anche domani, ma voglio accertarmi che qui sia tutto ok prima di chiudere per quasi una settimana, cosa ovviamente mai accaduta prima...ma tanto che ve lo dico a fa!
<<Briga hanno telefonato dalla major...dicono che avevi appuntamento con loro e saranno qui per le undici...>> che rottura de...
<<Si, me ne ero dimenticato...>> dico alla mia segretaria...magari potessi dimenticarmi di quelli! Sarebbe perfetto! Ma bacchetto sempre tutti perché ci tengo alla precisione, mentre io ho dimenticato di riferirle questo appuntamento di modo che si organizzasse col resto...per fortuna stamattina, oltre loro, non sembra esserci altro...
<<Avevo immaginato, anche se mi è sembrato strano...>> ecco, appunto! <<hai cinque minuti? Dovrei parlarti...>> che succede mo? Se vole lincenzià? Emma sarebbe sicuramente contenta della cosa...altri qui un po' meno...
<<Dimmi...>> rispondo poggiandomi con le braccia sul banco della reception, è strano che voglia parlarmi, di solito quando mi diceva così salivamo nel mio ufficio e tutto succedeva tranne che parlassimo...prima, ovvio...tanto tempo fa...
<<Vorrei chiederti se posso prendere dei giorni di ferie...>>
<<Ferie?>> chiedo confuso
<<Si, è...è un problema?>>
<<No, no...assolutamente...anzi te l'avrei accennato più tardi...>> mi guarda curiosa <<dovresti mandare una mail a tutti per favore, o anche un messaggio vedi te, dicendo che non siamo operativi da giovedì fino a martedì prossimo...rientreremo tutti mercoledì...>> spiego
<<Non operativi nel senso di chiusi?>> scioccata è dir poco
<<Si, nessuno sarà qui per sei giorni...>> confermo
<<No, ma se è per me...io...>> tenta di dire...ma che ha capito?
<<In realtà è per me...prendo un periodo di vacanza...>> asserisco convinto
<<Ah>> è tutto quello che riesce a dire
<<Per te vanno bene come ferie o hai bisogno...>> lascio la frase in sospeso poiché scuote la testa
<<In realtà mi servirebbe l'altra settimana...sai per i tempi di recupero dall'operazione...>> arrossisce leggermente...ah, già! L'operazione...avevo rimosso completamente il fatto che dovesse sottoporsi ad una pratica così urgente per la sua salute
<<D'accordo...>> acconsento <<Quindi ci vediamo domani e poi l'altro lunedì...>> annuisce con vigore <<Perfetto, riferisci a tutti del periodo di ferie, io salgo in ufficio...chiamami quando arrivano quelli della major>> raccomando prima di prendere le scale.
L'incontro con la major è stato come al solito lungo e noioso, e peraltro senza alcuna conclusione lavorativamente accettabile. Di solito si affidano a due registi di loro fiducia, nomi altisonanti nell'ambiente, peccato che uno sia in Thailandia per un lavoro non meglio specificato e l'altro sia già impegnato a girare il video di un artista internazionale e non bloccherà certo quella produzione per due artisti emergenti. Si pone, dunque, il problema del video...mercoledì al rientro dovremmo avere le idee chiare su cosa realizzare e come e, possibilmente, anche metterci subito all'opera dato che il pezzo è in rotazione da un po'...alla fine hanno accettato la mia proposta di valutare i lavori precedenti dei registi di cui ci avvaliamo di solito e, se soddisferanno le loro aspettative, ci vedremo tutti mercoledì mattina per decidere come procedere e come improntare il video, sperando di riuscire a girare in tempi brevi, senza se e senza ma!
<<E tu che ci fai già pronto?>> chiedo entrando in cucina e sbadigliando per il sonno
<<La domanda giusta sarebbe a che ora avevi intenzione de svegliatte te! Arrivare in ritardo l'ultimo giorno prima delle ferie, che capo perdigiorno!>>
<<Ripeto: che fai già vestito, pure col giubbetto?>> domando di nuovo, evitando di rispondere alla frecciatina
<<Vengo co' te, no? Devo salutà tutti...devo fa l'in bocca al lupo a Sami per l'operazione...>> e lui che ne sa? <<come faranno senza vedermi per sei lunghissimi giorni...!?>> esclama melodrammatico, peggio del solito...scuoto la testa...
<<Tua madre?>> se nun se leva 'sto vizio de alzasse prima che io me svejo me sente!
<<È a farsi la doccia...>> risponde noncurante digitando qualcosa sul telefono
<<Hai detto ad Elisa che partiamo?>>
<<Si si...>>
<<E?>> è strano non abbia aggiunto altro
<<E niente...parte pure lei...va dagli altri nonni, che non li vede quasi mai...>> se penso che tu manco li hai conosciuti ancora...oddio, uno si...me pare pure che te sta simpatico...<<ci vediamo stasera per salutarci...>> risparmia i dettagli, grazie!
<<E a Nausicaa l'hai detto?>> sobbalza...allora lo vedi che c'ho ragione...
<<Si...cioè le ho mandato un...un messaggio...per le prove, per...per dirle che rimandiamo tutto alla settimana prossima...>> annuisco <<Beh te voi annà a vestì?>>
<<Vado vado...>> dico alzando le mani in segno di resa.
<<Ullallaaaaa!>> esclamo sorpreso, entrando alla Label...non crederete mai a chi c'è su una delle sedie d'attesa
<<Zio Criii!>> ecco, appunto...ma come zio? Pure questo? Ma se volessimo fa 'na cena de famiglia dovremmo affittà Buckingham Palace? Anzi cene de famiglia mejo de no...che ce n'è una che ancora me sta sul gozzo! Intanto quei due si abbracciano e baciano come se niente fosse
<<Bellegrandi!>> saluta dandomi una pacca sulla spalla, prima di stringermi la mano e tirarmi in un abbraccio
<<Krizia!>> ridiamo insieme...<<Ma da quant'è che non ci vediamo?>>
<<Una vita! Mister sonosempretantoimpegnato!>> mi prende in giro <<E te che ci fai qua?>> chiede rivolgendosi a Bes...
<<Ci lavoro!>> afferma lui orgoglioso...nun ve fate ingannà, è solo per farsi bello agli occhi del mio amico
<<Si...mi era giunta vocee...>> fa lo gnorri...di sicuro Emma gli ha spifferato tutto, come ai vecchi tempi...quindi anche...
<<Vabbè se vedemo dopo, tanto rimani per un po' vero zì? Vuoi venì co' noi in vacanza? Sai che andiamo...>>
<<Stoppate!>> lo blocca subito ridendo <<Ho un aereo tra poco più di tre ore, ma ci vediamo presto...>>
<<Promesso?>> chiede lui
<<Certo...>> annuisce
<<Ok, allora a presto, vado a salutà tutti Brì!>> e si allontana, non prima di aver abbracciato di nuovo lo zio, l'ennesimo zio!
<<Cos'è 'sta cosa che fra tre ore riparti?>> chiedo al mio amico appena ci accomodiamo nel mio ufficio con due caffè
<<Ho il volo per Catania, sto arrivando adesso dagli States...>>
<<Si, ho visto le foto con mia sorella sui social!>> gli faccio notare con finto disappunto
<<Eravamo alla stessa sfilata...>> ride <<all'inizio mi sembrava una gran cavolata far esibire dei ballerini durante una sfilata, invece il risultato è stato sorprendente. Abbiamo anche cenato insieme quando si è concluso tutto...>> mi pungola con un sorrisino sadico, ben conoscendo la mia gelosia nei confronti di chiunque
<<Lo so!>> gli faccio notare inflessibile prima che lui scoppi a ridere ed un sorriso increspi le mie labbra <<Vai a casa e poi torni negli States, allora?>> gli chiedo, ora che conosco la sua destinazione
<<In realtà vorrei rimanere in Italia...mi manca casa, vorrei aprire un'accademia di danza qui...ho fatto un sacco di esperienze internazionali...avrei tanto da insegnare a dei ragazzi con la mia stessa passione...>> mi spiega
<<E poi diciamocelo...nun c'hai più l'età...>> lo prendo in giro
<<Che cretino! Sul serio...vorrei tornare a vivere qui a Roma, torno a Catania per le feste, ma poi vorrei stare in pianta stabile qui, così posso occuparmi più facilmente anche di altri progetti, sempre nell'ambito...anzi se senti qualcosa per una location che potrebbe fare al caso mio, pure per quanto riguarda una casa...appena la trovo salgo di nuovo...>>
<<In questo caso diciamo che potresti salire quando vuoi...>>
<<In che senso?>> chiede confuso, non capendo la mia risposta
<<Nel senso che casa mia è libera e puoi starci quanto vuoi...>>
<<E tu nel frattempo staresti?>>
<<Da Emma...>> alludo... <<questo non te l'aveva detto?>>
<<Diciamo che sapevo solo che eri lì per Bes...dopo l'incidente...ma che...cioè...che state combinando?>>
<<Stiamo insieme...>> confermo
<<Questo lo so...>> e te pareva! Quella e la sua mania de raccontarje tutti i cazzi nostri <<Non pensavo che foste già arrivati alla convivenza...ma d'altronde con voi due, di che mi sorprendo!?>> insinua
<<Non è che ci siamo arrivati...è che ero già lì per Bes...poi ce so' rimasto...>>
<<Un abusivo in pratica!>> ride mentre io fingo di tirargli qualcosa dietro <<E il rapporto con Bes come va? Come l'ha presa...? Di solito non je va a genio sua madre con uno...>> sorride
<<A proposito di Bes...>> Krizia se sai qualcosa non uscirai da quest'ufficio senza avermela detta!
<<Eh...>> dice agitandosi sulla sedia...
<<Mi devi dire qualcosa?>>
<<I-io? No no...>>
<<Sicuro?>>
<<E che dovrei dirti? Oddio com'è tardi...devo andare se non voglio rischiare di perdere il volo...>> si alza dalla sedia, rimettendosi la giacca
<<Cristian!>> esclamo perentorio
<<Mattia!>> risponde lui con il tono di uno che non vuole essere messo in mezzo
<<Cri se sai qualcosa me la devi dì!>>
<<Qualcosa su che?>>
<<Nun fa lo gnorri! Qualcosa su Bes! Emma te dice pure quante volte va in bagno tra un po'...saprai chi è il padre, no?>>
<<No!>>
<<No?>> ma non è possibile
<<Emma non ha mai voluto dirmelo...specie...specie all'inizio...diceva che se te mettevi in testa di voler sapere cose su di lei, sapevi come tirarmele fuori per cui meglio che io non ne sapessi nulla...e devo dire di essere stato molto d'accordo su questa sua decisione!>>
<<Cioè tu non hai idea di chi sia?>>
<<Idea si...certezza no...>>
<<Senti, io sono certo di essere il padre di quel ragazzo...>> sbianca, sedendosi di nuovo...deglutisce <<e dalla tua espressione direi che la tua idea concorda con la mia...>> tossisce, annuendo lievemente <<ecco...per cui nun me potresti dà 'na mano ad averne la certezza di modo che io dopo possa uccidere la bionda senza rimorsi?>>
<<Mattiaaa!>>
<<Te rendi conto che me l'ha nascosto per sedici anni, si?>>
<<A parte che è una tua id...>> lo guardo severo <<ok, una nostra idea...>>
<<E di Fulvio, e di Ginevra, e di mio padre...>> elenco
<<Vabbè, un'idea generale...>> taglia corto lui <<io posso solo dirti che c'è solo una persona che lo sa per certo dalla bocca di Emma, nessun altro...è tutto quello che so di sicuro...>>
<<Ma come una? Ma non è possibile...il fratello lo sa sicuro, la madre, il padre...>> fa no con la testa <<nooo?>>
<<No, non so chi sia, te lo giuro, ma sono certo che non lo sappia nessun altro!>>
<<Una sola persona?>>
<<Una sola!>> esclama, prima di lasciare il mio ufficio risparmiandosi i convenevoli, dicendo semplicemente che mi chiamerà.
<<La confezione con le vitamine l'hai presa?>>
<<Si...>>
<<Gli integratori?>>
<<Sineee....>> sbuffa <<tu piuttosto hai preso le compresse per il mal di schiena?>>
<<No, me so scordato!>> esclamo portandomi la mano alla fronte <<Mo le pijo...>> dico avviandomi verso il mobiletto del bagno dove le ho poggiate
<<Ecco...se no chi te sopporta!>> dice a bassa voce
<<Guarda che te sentoooo!>> urlo dal bagno
<<Ma nun potete fa le valige in silenzio?>> chiede retorico Bes che è appena rientrato
<<Piuttosto la tua è pronta?>> domando uscendo dal bagno
<<Che domande, ovvio che no! La valigia mia me la prepara sempre mami...>> viziato!
<<Ecco, sarebbe il caso che iniziassi a provvedere da solo!>> esclamo autoritario, ma tanto questo non me starà mai a...
<<Mamiiii...ma lo senti questo?>> infatti...come volevasi dimostrare
<<Che succede?>> chiede Emma affacciandosi dalla porta
<<Briga dice che devo farmi la valigia da solo...>>
<<Ma no a mamma, dopo la facciamo insieme...dieci minuti e arrivo...>> sorride lei, mentre Bes mi guarda sorridendo vittorioso...scuoto la testa disperato...nun je la posso fa!
Sono le sei e mezza quando la sveglia suona...mi sveglio stiracchiandomi e spegnendola immediatamente...allungo un braccio verso l'altra parte del letto ma è vuota...viziaccio de merda! Scendo in cucina, pronto a rimproverare Emma, ma ce sta pure quel disgraziato che si è già tuffato sul suo cappuccino...
<<Buongiorno...>> biascico ancora assonnato
<<Daje Bri che da oggi siamo in vacanza!>> esulta! Ma nun dovrebbero essere vietati tutti 'sti decibel a prima mattina?!
<<Besss!! Ma stamo ancora a carissimo amico!!>> mi lamento quando, entrando nella sua stanza, noto che è ancora senza maglia e senza scarpe
<<Un attimo...!!>> si lamenta lui
<<Daje che abbiamo detto che arriveremo per pranzo!>> ci vorranno circa quattro ore e mezza per arrivare, e sono quasi le otto...non arriveremo mai all'ora stabilita!
Fortunatamente Ginevra era pronta e ci ha messo un attimo a scendere quando siamo passati a prenderla, evitando così ulteriori perdite di tempo...Bes è a dir poco entusiasta, mia sorella è relativamente tranquilla perché sa che potrà godersi qualche giorno all'aria aperta con quello che ormai considera suo nipote a tutti gli effetti...Emma è leggermente tesa, non capisco bene per cosa...ed io, beh io non so ancora come mi sento...da un lato sono felice di trascorrere una festività con la mia famiglia, finalmente...dall'altro ci sono ancora tantissime cose da risolvere, tante non dette...una su tutte in particolare...ma non ho il tempo di pensarci poiché nel bel mezzo dell'autostrada la macchina inizia a sbandare leggermente mandandoci tutti in agitazione, me in particolare. Meno male che c'è una piazzola di sosta alla mia destra su cui posso virare anche se con una manovra un po' azzardata...
<<Ma che succede?>> chiede Bes in apprensione appena l'auto è ferma, anche se in malo modo, sul ciglio della piazzola
<<Non lo so...>> dico aprendo lo sportello e scendendo...faccio il giro dell'auto e mi accorgo che il problema è esattamente quello che pensavo <<la ruota, è andata...>> comunico sporgendomi verso l'interno dell'abitacolo
<<Bisogna sostituirla...>> dice Bes che è sceso piazzandosi accanto a me <<mazza come è diventata brutta...>> continua guardando quel che resta del pneumatico ormai del tutto lacerato
<<È strano, le ho sostituite da poco...>> rifletto ad alta voce mentre apro lo sportello di Emma...apro il cassetto del cruscotto e ne estraggo la piccola cartella in cui sono tutti i documenti
<<Ma che stai a fa?>> chiede Bes che dalla sua prospettiva vede semplicemente me chino sulle gambe di sua madre
<<Stavo prendendo questa...>> spiego
<<E non dobbiamo sostituire la ruota...?>>
<<Certo>> dico non capendo perché sia tanto sorpreso
<<E quelle so' le istruzioni?>> domanda perplesso
<<Istruzioni?>> ma che sta a dì?!
<<La ruota va cambiata...non dovresti prendere il cric...la ruota di scorta...cose così?>> mi chiede sempre più dubbioso
<<Non pretenderai che la cambi io!>> ma proprio no
<<E chi?>>
<<Loro!>> esclamo prendendo il bigliettino che mi ha lasciato il mio agente assicurativo quando ho stipulato la polizza dicendomi che potevo chiamare quel numero di soccorso per qualunque emergenza e loro sarebbero arrivati in un lampo
<<Cioè noi stamo a chiamà il soccorso pe' cambià la ruota?>>
<<Si...>> che pensava?
È passato un quarto d'ora dalla chiamata e qui ancora non si vede nessuno...dal finestrino aperto sento le due donne chiacchierare, ignare del fatto che io le stia ascoltando
<<Ma non potremmo scendere e cambiarla noi?>> chiede mia sorella sottovoce sporgendosi verso il sedile davanti a lei
<<Ed intaccare il suo ego...? Sia mai!>> risponde la bionda...io ve farei scende così la smettereste de fa le fantastiche! Già me le vedo tutte e due a cercare de capì da che parte iniziare, tsè! Intanto il telefono di Bes prende a suonare
<<Zio Fù!>> risponde...ecco giusto lui ce mancava! <<No, macché quasi arrivati...siamo fermi su una piazzola di sosta sull'autostrada...si, ancora...in pratica una ruota si è distrutta...no, Mattia sta poggiato al guard-rail che fuma...stamo aspettà che vengano a cambiarla...secondo me se parti te e vieni qua famo prima...niente, nun è arte sua...ah, eccoli...zì forse ce l'avemo fatta! Daje, a tra poco!>> chiude la chiamata vedendo l'automezzo con la scritta pubblicitaria fermarsi dietro di noi
<<Qual è il problema?>> chiede il tizio col giubbotto catarifrangente appena sceso dal lato passeggero...gli indico la ruota <<Cioè voi ci avete chiamati per cambiare la ruota?>>
<<Si, perché?>> oh, mi hanno detto per qualsiasi problema...anche il più stupido...Bes intanto ride sotto i baffi...
<<Di solito ci chiamano se si fonde il motore...per la spia dell'olio accesa...ma per cambiare la ruota, sarebbe capace chiunque!>> esclama il tizio andando verso l'auto e tirando fuori un cric, mentre il suo collega mi chiede dove sia la ruota di scorta...
<<È qui...sotto il rivestimento del baule...>> dico aprendo il cofano
<<E i bagagli li sposta lei o dobbiamo farlo noi?>> chiede il tizio, visibilmente irritato
<<Glieli sposto subito...>> rispondo con un sorriso forzato <<Bes vieni a darmi una mano!>>
<<E pensare che questo me pareva quello meglio de tutti...a mà ma nun ce saremo sbagliati?>> lo sento chiedere retoricamente a sua madre dal cofano aperto...e lei ride! Ride la stronza! Poi famo i conti! Co' tutt' e due! E pure co' mi' sorella, che invece de difendermi, accompagna!
<<Bessss!!>> lo richiamo, sperando che si sbrighi e che questi facciano presto!
<<Eccomi, eccomi!>> sbuffa raggiungendomi.
<<Perfetto, possiamo andare!>> esclamo appena i due hanno finito e noi abbiamo risistemato i bagagli
<<Speriamo di arrivare sani e salvi!>> sento dire al ragazzo dietro di me, mentre Ginevra lo rimprovera bonariamente, ma poi ride anche lei...che c'avranno tanto da ride oggi questi!? Mah!
<<Ma che stai a fa con quel cellulare?>> gli chiedo dopo un po' guardandolo dallo specchietto retrovisore mentre continua a smanettare con quell'aggeggio leggendo a bassa voce
<<Sto cercando qualcosa che potremmo fare in questi giorni...>> spiega mentre continua a toccare lo schermo con l'indice <<non vorrete mica rimanere tutto il tempo nell'agriturismo??>> si, l'idea era questa...possibilmente in camera...
<<Bes non so se è il caso di andare in giro...ci saranno un sacco di turisti in questo periodo...dovremmo dare troppe spiegazioni...>> gli rammenta Emma mentre lui sbuffa
<<Ho capito, ma quindi facciamo le vacanze stile eremiti?>>
<<Ma no...solo che non possiamo frequentare luoghi troppo...affollati...ecco...>> cerco di indorargli la pillola
<<In pratica camera dell'agriturismo, giardino dell'agriturismo, ristorante dell'agriturismo...tutto il resto è off-limits...che vacanza fighissima!>>
<<Se vuoi ci andiamo io e te...>> propone Ginevra <<chi vuoi che mi riconosca...e poi potrei sempre spacciarmi per la tua fidanzata!>> dice per farlo sorridere, riuscendoci
<<No, non preoccuparti...>>
<<Dai...che stavi guardando?>> insiste lei sporgendosi verso lo schermo del cellulare di Bes
<<Guarda...c'è la villa di Mussolini non troppo distante...poi ce sta 'sto negozio...Ferlandia...dicono tutti che è fighissimo...poi ce sta Indiana Park, in pratica ce so' quelle piattaforme di legno su cui ti legano ad una corda e salti da un albero all'altro appeso a 'sti fili...>>
<<Ehm...no, questo magari lo salterei...>> esclama mia sorella visibilmente contrariata, ma tanto la convincerà!
<<Ma daiii! È una figata!>> insiste lui <<Ah poi c'è il Vulcano del Monte Busca, in pratica ce sta 'sto cumulo di pietre refrattarie da cui scaturisce costantemente la fiamma che brucia in continuazione...deve esse figo da vedè! È proprio vicino alla strada dove si arriva con la macchina...almeno così dicono qui...>>
<<Là potremmo andarci tutti...>> propongo, non dovrebbe essere troppo "rischioso"...anche se questa è un'altra delle cose che va risolta! Non possiamo privarci di qualcosa solo perché dobbiamo nascondere la nostra relazione, questo modo di fare ci ha già distrutti una volta, non possiamo permettercelo ancora!
<<Magari...>> risponde Bes speranzoso <<Ah poi ce sta l'Eremo di Montepaolo. Vi soggiornò S. Antonio da Padova restando per nove mesi in ritiro spirituale in una grotta raggiungibile mediante il "sentiero della speranza"...ecco questo ce servirebbe de farlo!>> esclama facendoci ridere tutti
<<Bes!>> esclama sua madre, continuando a ridere
<<Che voi da me!>> si discolpa lui <<Ma nun è che ce famo pure un giretto a Castrocaro...la mattina vediamo la fortezza e poi se ne annamo alle terme?>> chiede fiducioso
<<Non so se è il caso...>> tentenna Emma
<<Dai mammaaa! Chi vuoi che ci veda mentre famo il percorso termale...ce sta una Spa fighissima!>>
<<Ma sarà pieno questa settimana...bisognava prenotare...>> cerca di farlo desistere
<<Vabbè ma proviamo a chiamare, no?!! Daiii!! Brì dijelo pure te che se potrebbe fa!>>
<<Potremmo...potremmo tentare...>> accordo non proprio convinto, ma non mi va che si faccia anche lui tutte le paranoie inutili che ci facevamo noi
<<Ecco...tentiamo!>> sorride entusiasta perché per lui è praticamente un sì
<<Eccoci qui...finalmente...>> dico fermando l'auto e spegnendo il motore. Sia lodato il cielo, pensavo non arrivassimo più...scendo dall'auto indolenzito, stiracchiandomi per alleviare la sensazione di intorpidimento...mentre vedo le pesti correrci incontro...
<<Eccoliiiii...!!>> nooo ma perché quest'accoglienza!?! Le bambine corrono sul prato venendo verso di noi, ma Lara inciampa, finendo stesa sul terreno...mentre Sofi, incurante ed ignara, continua a dirigersi velocemente verso di noi
<<Ahiaaaa!!>> piagnucola intanto la sorella ancora stesa al suolo mentre Emma ha mollato la borsa a terra per dirigersi dalla nipotina ed accertarsi che stia bene...subito seguita da mia sorella
<<Ti sei fatta male a zia?>> le chiede la bionda appena le arriva vicino
<<No...>> mugugna lei, alzandosi ed asciugandosi le lacrime per fare la forte, ma appena Bes la raggiunge proponendole di prenderla in braccio per vedere se si è fatta la bua eccola che ricomincia a stropicciarsi gli occhietti e fare la capricciosa...Sofi intanto è vicino a me che scruta sua sorella con lo sguardo per capire se si sia fatta male davvero o stia facendo tutte quelle moine solo per avere le coccole di Bes, e dalla sua espressione deduco che stia propendendo per la seconda ipotesi...infatti corre immediatamente da loro per reclamare la sua parte di attenzioni.
<<Quante volte vi ho detto di non correre??>> sbraita Francesca mentre li sta raggiungendo, diventando subito più malleabile quando vede la figlia nascondersi sulla spalla di Bes... <<Com'è andato il viaggio?>> la sento chiedere ad Emma mentre si dirigono verso l'interno
<<Lascia perdere!>> risponde lei con un cenno della mano, entrando nell'edificio.
No, ma grazie a tutti per l'attenzione, eh! Ed ora tutti questi bagagli chi dovrebbe caricarseli? Io? Ma proprio no...dopo mi darà una mano Fulvio, chiudo il portabagagli e raggiungo gli altri dentro.
<<Sono contento che sei riuscita a venire...>> sta dicendo Fulvio a Ginevra <<oh Mattì!>> saluta appena mi vede...ricambio, salutando anche Francesca e venendo assalito dalle due pesti...
<<Tua madre?>> chiede Emma a Franci
<<Dove vuoi che sia!? Ai fornelli! Ci ha letteralmente cacciati...guai a disturbarla...>>
<<Vabbè, magari entro solo un attimo per salutare...>>
<<Per carità!>> esclama Fulvio terrorizzato <<Prima le ho portato il cordless che squillava e per poco non mi lanciava il mestolo...la saluti dopo...>>
<<Non dargli retta!>> esclama Francesca <<È il solito esagerato! È che è così contenta di averci tutti qui per le feste dopo tutto questo tempo che vuole che tutto sia perfetto...è un po' in ansia e si sfoga così...>> termina con una punta di commozione mentre Emma la abbraccia e Ginevra sorride <<dai, su!!>> dice asciugandosi gli occhi <<Volete darvi una rinfrescata prima di pranzo?>>
<<Magari...>> acconsente subito Emma
<<Abbiamo preparato la camera di sopra, quella in fondo al corridoio...la solita...>> dice guardandoci con un lampo di malizia negli occhi mentre io tossisco imbarazzato e Bes sposta lo sguardo da me ad Emma e viceversa, circospetto
<<Ok, vado...>> asserisce Emma sgattaiolando di sopra e togliendosi dalla situazione scomoda
<<Bessuccio vieni a vedere l'altalenaa?>> propone Sofi
<<Si andiamooo!!>> si aggiunge subito Lara temendo di essere esclusa, mentre Bes le segue fuori
<<Io vado a vedere se Emma ha bisogno di qualcosa dai bagagli...>> dico grattandomi la nuca prima di dirigermi verso le scale
<<Vedemo de nun fa notte!!>> sento dire a mio cugino e sorrido scuotendo la testa.
Appena entro in camera i ricordi dei giorni passati qui dentro, anni addietro, mi travolgono come un mare in tempesta...ricordi di noi impegnati ad amarci lontani dal mondo, al sicuro da occhi indiscreti, mi riaffiorano alla mente vividi più che mai, come se fossero passati solo pochi giorni, al massimo qualche settimana...vengo ridestato dalla voce di Emma proveniente dal bagno...mi accosto alla porta socchiusa, per fortuna deve essere dietro l'anta e non riesce a vedermi
<<Ti ho detto che non devi chiamarmi...potresti mettermi nei casini...certo che sono con lui...mi faccio sentire io appena posso...>> sussurra...ma con chi sta parlando?
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~ ADESSO INTORNO A TE ~
Fiksi PenggemarÈ difficile ammettere quanto ogni scelta sia importante nella nostra vita, anche la più piccola ed insignificante: un aereo preso, una telefonata mai effettuata, un vocale non inviato, un appuntamento declinato, una collana persa, una notte dimentic...