Dimenticare

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Mentre quei due stanno chiarendo i loro problemi nella camera da letto...noi ci siamo spostati nel salotto con la mamma di Francesca e le bambine...vogliono assolutamente farci vedere le foto del loro battesimo...come se non l'avessimo mai viste...quando Pina prende in mano l'album...una foto scivola dal suo interno e Mattia la raccoglie rimanendo impietrito...
<<Quello è Mattia...quanto era bellino...>> mi avvicino a lui e noto che sta fissando la foto del battesimo di Bes...sono in piedi con lui in braccio sotto l'arco...il nostro arco...quello dove mi ha detto che mi amava ancora...quello che mi ha visto tante volte piangere...
<<Mazza ma' quant'eri bona...niente...quell'altro nun c'ha capito un cazzo...chissà come se mangerà le mani vedendoti ora...>> si sta riferendo a suo padre, ed io non posso far a meno che sorridere a mezza bocca...per poi sedermi accanto alle bambine...non voglio molto parlare di quest'argomento, non di fronte a lui, non adesso...e invece Mattia continua a chiedere dettagli su quella giornata a Pina che ingenuamente gli risponde tranquilla
<<Zia Tina e Zio Fra...sono i miei padrini lo sapevi Bri?>>
<<No, non lo sapevo...com'eri caruccio...>> dice intenerito perso in quella fotografia...
<<Vè?? Un bambolotto...>>
<<Il bambolotto della mamma...>> dice Pina <<non si stava in braccio a nessuno...voleva solo lei>>
<<Ma ero piccolooo ancora m'allattava...ovvio che stavo con lei>>
<<Veramente anche dopo la situazione non è cambiata>> dico scherzando mentre Briga...mi guarda in modo sempre più strano
<<Dove volevi che stesse? Un figlio sta con sua madre e suo padre...in questo caso...era ovvio che volesse soltanto te...>> certo che era ovvio, è inutile anche sottolinearlo Briga
<<Tuo padre si mangerà le mani ogni giorno per quello che ha perso, perdendo tua madre e un figlio come te...>> Pina ma c'era bisogno??? Mio figlio si alza e la abbraccia stampandole un bacio sulla fronte proprio come fa con i suoi nonni...perché in fondo per lui Pina è questo, sua nonna...
<<È di parte>> dice sorridendo
<<Naaa...ha detto la verità...tuo padre se sentirà sicuramente un cojone...per essersi perso tutto questo...>>
<<Ma se manco lo sa che esisto>> ma era proprio necessario aprire questo discorso? Tra poco non reggerò la pesantezza dell'argomento e inizierò a sclerare di brutto
<<Come no?>> Briga non ti azzardare a continuare a domandare a mio figlio determinate cose
<<No, mamma ha ritenuto opportuno non dirglielo...in fondo era un cojone...mejo così>> dice prendendo in braccio Lara, per nascondere quella malinconia che in fondo conosco bene, quella malinconia che sente quando si finisce a parlare di suo padre...in questo momento odio chiunque per aver aperto l'argomento...per aver portato Mattia a fargli domande che non doveva...per aver mortificato per l'ennesima volta mio figlio inutilmente
<<Con permesso>> mi alzo dal divano guardando malissimo Mattia e mi dirigo verso l'esterno della casa per fumarmi una sigaretta, cercando di sfogare la mia frustrazione per via di quel discorso senza senso che ho appena dovuto sentire in salotto...io lo so Briga dove vuoi arrivare, puoi fare il terzo grado a me, torturare me, minacciare me...ma devi lasciare in pace mio figlio...altrimenti non so cosa succede
<<Guarda che non c'è bisogno che...>>prova a dirmi prima di venire bloccato da me
<<Ora ti dico io una cosa Briga, non ti azzardare mai più a fare domande a mio figlio su suo padre, o la prossima volta che lo vedo mortificarsi a causa della tua impellente voglia di fare il detective...finisce molto male>> sono schizzata come una pazza è vero, adesso chissà che penserà di me...ma non posso permettere che torturi mio figlio con le sue domande del cazzo
<<Io ho solamente chiesto>> prova a giustificarsi
<<Tu hai solamente rotto il cazzo con questa storia, il padre di mio figlio non c'è e non ci sarà fin quando non sarò io a decidere di renderlo partecipe della sua vita...prima te rassegni meglio è>> i suoi occhi si stringono a due fessure...quasi come se volesse rispondermi a tono...vai Briga, provaci, stasera è la serata adatta...
<<Lo sai anche tu che non è giusto>> mi aspettavo qualcosa in più da te, perdiamo colpi Briga
<<Non è giusto per chi? Per Mattia? Per me?...o per te?>> gli dico avvicinandomi un po' di più a lui
<<Per tutti...>> è in difficoltà stranamente
<<Ah sì? Beh per me non è così, l'unica persona importante della vita di mio figlio sono io...e adesso ci sei anche tu...per cui ti pregherei la prossima che vuoi mettere a posto il tuo puzzle, di venire da me, e di lasciar stare il bambino...tanto so benissimo quello che vuoi sapere...e ti posso assicurare che niente di quello che può dirti lui servirà a rispondere alle tue domande>> rispondo cercando di mostrarmi calma
<<Perché te me rispondi? È da quando stiamo insieme che dovresti dirmi delle cose...e invece non lo fai...>>
<<Non amo parlare dell'argomento...e poi non credevo ti servisse sapere cose che riguardano mio figlio per stare con me>> dico sperando di volgere il discorso verso un'altra direzione
<<Certo perché nun me riguarda cercà de capì se mentre sei stata co' me c'hai avuto qualcun altro>> ride sarcasticamente pensando di darmi ai nervi
<<Ma certo...come ho fatto a non pensarci...il tuo problema era questo...sapere se t'avevo messo le corna...solo questo...come se io potes...ma lascia stare guarda>> dico facendo cadere il discorso sconvolta dal fatto che tutto ciò che gli interessa è questo
<<Perché vuoi escludermi dalla sua vita?>> dice stranamente più calmo...sembra quasi tranquillizzato...bah
<<Io non voglio escluderti...non sarebbe possibile farlo...nemmeno volendolo Briga...solo che adesso non mi va di parlarne, va bene?>>
<<La prossima volta che affronteremo questo discorso, non so come finirà Brown...anzi forse lo so...e lo sai anche tu>>
<<Non ho mai avuto paura di niente io Briga...>> getto la sigaretta per terra calpestandola con il mio tronchetto di pelle
<<Lo so, è per questo che me so' ammattito per te>> sorrido di fronte a questa frase, perché anche se mi fa incazzare, la realtà è che lo amo da morire...e che so anche io, che prima o poi dovremo affrontare seriamente...tanti...argomenti...troppo difficili...che potrebbero allontanarci...
<<Scusa non ti volevo trattare male...solo che lui ci soffre...ed io voglio solo proteggerlo>> è la verità...è tutto quello che faccio da una vita
<<Lo so...>> dice accennando un sorriso prima di stringermi in un abbraccio dove le nostre mani sono incrociate dietro la sua schiena <<sei troppo bella quando t'incazzi...stronza>>
<<Chi va con gli stronzi...impara a esserlo>> gli rispondo prima di baciarlo dimenticando completamente il discorso che avevamo iniziato poc'anzi...lui affonda una mano nei miei capelli stringendoli e spingendomi verso di lui...rimaniamo a pochi millimetri di distanza...aspetto che distrugga le mie labbra di baci...e invece mi guarda...i suoi occhi entrano nei miei, mi stanno spogliando e ammazzando nello stesso tempo, posso sentire la rapidità con cui batte il suo cuore...insieme al mio...sorride, perché sa quello che sto aspettando...e aspetta che sia io a gettarmi su di lui, come sempre...rimango così sospesa, in balia del suo profumo della sua mano nei miei capelli...nell'altra stretta alla mia vita...mordicchio leggermente il mio labbro inferiore, e in un secondo tutto prende forma.
<<Emmaaa...>> oddio Mattia il grande me sta chiamando con una voce alquanto alterata...
<<Shhhh che svegli tutti...che te urliiii...>> dico arrivando davanti al letto e trovandolo incazzatissimo
<<Perché te sei alzata prima di me???>>
<<Perché ho preparato i vostri zaini...per andare alle terme...come Benito Mussolini ha deciso...e poi ti ho fatto il caffè...>> indico la tazzina fumante sul comodino...<<non essere arrabbiato con me...>> mi avvicino a lui e gli poso un bacio sulla fronte...stanotte è stato tanto tempo con Bes...probabilmente era rimasto un po' turbato dal discorso fatto su suo padre, infatti Mattia l'ha capito ed ha preferito stare più tempo con lui, magari per farlo parlare...sfogare...ed è venuto a letto molto tardi...
<<No no, io nun me alzo...se prima non me coccoli come se deve...dovemo rifà tutto>> mi trascina sul letto con lui...e mi stringe tra le sue braccia...
<<Buongiorno amore...>> riempio di bacini il suo viso...e lui mi sorride finalmente sereno...
<<Odio quando nun te trovo qua...>>
<<Si ma se me trovi qua...poi è un casino dopo...>>
<<È un casino perché ti voglio?>> e ogni volta che me lo dice in questo modo perdo un battito...<<Si è un casino...bellissimo casino...in questi giorni...mi stai proprio sul cazzo>> ah beh mi fa piacere
<<Grazie sa'...>> in realtà sono consapevole che se gli sto sulle scatole è positivo
<<Si perché sei più bona del normale...non riusciamo a sta' insieme, ed io sto impazzendo>>
<<Anch'io>> ammetto baciandolo lentamente
<<E allora perché non me lo dici?>> è scemo!
<<Che cosa? Che mi manchi?>>
<<Si, perché aspetti che te lo dica io...perché te vergogni di manifestarlo...>> oddio santo...come sta polemico...
<<Certo perché secondo te so' una che se vergogna vè?? Ché non l'ho mai manifestato che ti voglio?>> glielo dico in un modo duro...per fargli capire che sta sbagliando...<<Ma va va...>>
<<No vabbè dai nun t'arrabbià...>> dice strisciando il naso contro il mio seno <<lo so che me vuoi...altrimenti non m'avresti mannato quella foto da Cicciolina ieri...meno male che nun m'ha sgamato tu' fijo...però...tu m'hai abituato male...>> dice baciandomi il collo...mentre a me balena per la mente un'idea indecente...inverto le nostre posizioni...mi alzo dal letto per chiudere a chiave la porta e abbassare le tapparelle. Ritorno sul letto rimanendo in ginocchio tra le sue gambe...lui mi guarda incuriosito, ma non troppo...in realtà sa quello che sto per fare e non ha il coraggio per bloccarmi...avanzo verso di lui, mi stendo mettendo le mani ai lati del suo petto...lo bacio lentamente, lui invece reclama di più...
<<Shhh...aspetta...>>
<<Io nun aspetto un cazzo...so' giorni che...>> lo zittisco di nuovo scendendo con i miei baci lungo il suo costato...proseguendo verso il suo basso ventre...<<Emma...oh...che stai a fa? Tra poco se svejano tutti...nun se po'>>
<<'Sti cazzi>> dico sfacciatamente prima di sfilargli il boxer e constatare quanto sia eccitato per colpa della nostra astinenza...<<siamo arrivati a questo punto Briga?>> mi sfilo il top, gli slip e faccio scendere le mie mani sul suo membro
<<Si e non dobbiamo andare oltre...fermate immediatamente>> pensa di bloccarmi il tizio...non ha capito niente...continuo a muovere lentamente la mia mano sulla sua erezione impaziente di sfogare un piacere che conserva ormai da troppe ore...scendo ancora più giù facendolo scorrere tra i miei seni <<Emma è 'na tragedia...fermate subito>> non gli do ascolto e bacio il punto più sensibile del suo sesso...lo lecco...lo stringo tra le labbra, provocando un suo gemito... <<ohh...cazzo...smettila...>> alzo lo sguardo e lo vedo perso in un piacere che sta bramando da giorni...lo sento dalla sua mano che detta il ritmo del movimento della mia testa...continuo quella dolce tortura sentendo il bisogno fisico di portare una mano tra le mie gambe...lui alza la testa e nonostante stia impazzendo dal piacere...mi ordina di fermarmi <<devi venire con me...non da sola...>> lo dice con quel ghigno che amo da morire...mi fermo...e mi posiziono in modo da far scontrare i nostri sessi, non so cosa mi stia succedendo, ma non riesco a staccarmi dai suoi occhi, a non obbedire ai suoi ordini...le mie mani tornano a toccare il suo pettorale...per poi indirizzare il suo membro dentro di me...mi sollevo per far in modo che la sua punta accarezzi le pieghe della mia intimità, ormai completamente umida, lo faccio scivolare più volte provocando in entrambi delle scariche di piacere che avevamo bisogno di sentire
<<Sbrigate o per te se mette male Brown>> dice con il fiato corto
<<Pe...perché...amore?>> chiudo gli occhi continuando ancora un po' quel movimento che mi sta facendo impazzire
<<Perché io...cazzo però...>> si solleva non riuscendo più a resistere all'impulso che sente dentro...quello di possedermi...di togliermi ogni possibilità di gestire il nostro rapporto...e posando le mani sulla mia vita, mi spinge su di lui...fino in fondo...un gemito scappa dalla mia bocca...se fossimo stati a casa nostra, da soli...non avrei potuto resistere a tutto questo...infatti trattengo tutta la voglia di urlare, tutto il piacere che sento crescere dentro di me... mordendomi un labbro, provocando il suo malcontento
<<Matti...non possiamo fare queste cose qui>> dico ansimando mentre mi muovo lentamente su di lui
<<Ah no? E chi lo dice? Ehh?>> le mie mani scorrono fluide nei suoi capelli umidi per via del sudore, la sua bocca sta torturando il mio seno...<<Tu sei mia...io posso tutto co' te>> le sue mani mi accarezzano la schiena mentre io inizio a muovermi più rapidamente, facendo scendere sempre più a fondo il suo sesso...lo sento talmente dentro che sembriamo fonderci in un solo corpo...
<<Amo...re>> ansimo stringendomi a lui mentre accelero quel movimento che ci sta facendo perdere la ragione <<pos...possono s...sentirci...>> mi muovo ancora spinta dai suoi morsi sul petto, sento il calore del suo seme riversarsi dentro di me...e portarmi verso un punto di non ritorno
<<Si ancora...ancora...>> mi agito prima di venire anche io scombussolata da un'ondata di piacere devastante...ci sdraiamo senza staccarci e non riusciamo a smettere di guardarci
<<Non uscire...>> glielo chiedo con un po' di imbarazzo, lui sorride facendo una faccia incuriosita per la mia richiesta...<<mi sei mancato>>
<<Anche tu...non hai idea di quanto>> la sua bocca è di nuovo sulla mia <<cazzo quanti segni t'ho lasciato...tu' fijo me fa fori...>> naaa
<<Naaa...scommetti che con te nun s'arrabbia?>> mio figlio neanche in un'altra vita si arrabbierà con te per questo amore mio
<<Dici de no? È così geloso di te...ancora me devo scordà come me parlava de Saverio e quell'altro...Adriano là>> si ma tu sei tu...
<<Si ma tu non sei come gli altri...per lui...e non lo sarai mai...>> mi guarda un'altra volta in quel modo in cui non riesco a decifrare quello che sta pensando...
<<E per te?>> me lo chiede con la faccia di uno che sa già la risposta
<<Hai davvero bisogno di chiedermelo?>> lui mi guarda facendo no con la testa e sorridendo si fionda di nuovo sulle mie labbra... <<Dio...com'è stato bello...>> lo bacio dolcemente mentre lo vedo perso in chissà quali pensieri...
<<Davvero lo è stato per te?>> mmm...strano che si chieda questo...qualcosa non va
<<Lo sai che mi vergogno...se fossimo stati da soli...sarei stata più sciolta>> lui sorride e mi bacia il viso per tranquillizzarmi
<<Lo so...piuttosto voglio sapere una cosa...>> eccallà che ve dicevo? <<sei mai stata così bene con gli altri?>> non capirò mai questa sua continua voglia di sapere il mio passato, ma soprattutto di sapere se sono stata nello stesso modo con altri
<<Perché me lo chiedi?>>
<<Perché non sapere quello che hai vissuto con altre persone, mi fa impazzire Emma>>
<<Ehi...guardami...nessuno mi è mai entrato dentro come te...>> glielo dico stringendomi ancora di più a lui <<in tutti i sensi>> mi sorride malizioso prima di baciarmi ancora, felice della mia risposta.
<<Bes è inutile che fai il risentito...hai insistito così tanto per andare alle terme...ed io ho prenotato ora non possiamo non andarci>> voi mi chiederete come mai mio figlio non vuole andare alle terme di Castrocaro, come ci chiede da quando siamo arrivati al paese...vi giuro che non lo so nemmeno io, era tutto elettrizzato quando gli abbiamo detto di aver prenotato per oggi...e stamattina invece sembra che lo stiamo portando al patibolo...chi lo capisce è bravo!
<<Era necessario andarci così tardi? Dovevamo svegliarci prima...ormai è andata...quindi cambiamo itinerario>> ma non sta bene questooo, ma vi pare che cambio itinerario così? In realtà ha un po' ragione sul ritardo, perché io e Mattia ce la siamo presa comoda stamane...nessuno di noi due voleva alzarsi dal letto, e non perché avevamo sonno...ma perché non avevamo alcuna intenzione di staccarci, di separarci per iniziare una giornata che ci avrebbe visto distanti...come adesso...senza la possibilità di baciarci...di stringerci
<<Mattia sono solo le undici, io direi che qualsiasi motivo tu abbia per non voler andare alle terme, in questo momento accantonalo...perché ciò che faremo è andare a quelle cazzo di Terme>> dico alzando la voce. Il mio fidanzato mi guarda sorridendo vedendomi per la prima volta severa con il mio patatino che sembra piuttosto afflitto da questa nostra gira fuori porta...<<ma piuttosto non puoi dirmi il motivo per il quale non vuoi più andare?>>
<<Ma no...niente>> eh ma non deve fare quella faccetta però, che sarà successo?
<<Dai vedrai che sarà 'na bella giornata>> prova a tranquillizzarlo Mattia sperando la nostra giornata si prospetti meglio di come è iniziata. Si perché, dovete sapere che dietro di noi ci sono Tina e James, con Roma e Milano che per motivi ignoti non si parlano...stranamente da stamattina hanno assunto un atteggiamento nervoso l'uno con l'altro, continuano a lanciarsi frecciatine ma soprattutto non si guardano nemmeno per sbaglio, tanto sono arrabbiati
<<Bellissima proprio>> dico sbuffando mentre una mano del mio fidanzato mi si poggia sulla gamba...ed io ci stringo sopra la mia mano
<<Però...non è che dobbiamo andarci per forza solamente perché voi due ve dovete fa il pomeriggio romantico...>> io e Mattia ci guardiamo prima di scoppiare a ridere di fronte a questa sua frase...
<<Bes...se nun te spicci te faccio scende...>> dice il mio amore sorridendo...prima di darmi un bacio sulla guancia...
<<Se se...veramente l'unico co' cui ve dovete scusà so' io...altro che ve date i bacetti...e io ve lo dico ve state ad allargà>>.
Siamo finalmente arrivati alla grande struttura che ci ospiterà per tutto il pomeriggio, non ero mai stata qui con Bes, l'ultima volta che ci sono venuta è stato qualche mese prima di partecipare all'edizione di Amici che mi ha permesso di conoscere Mattia, sono entrata nel lussuoso stabilimento con in testa solamente il pensiero di rilassarmi, evitando di pensare per qualche minuto ai fan che continuavano a stalkerare ogni mio passo, alla storia con il mio fidanzato di allora che stava cercando di recuperare con me, riempiendomi di attenzioni, attenzioni di cui poi in fin dei conti non mi interessava tantissimo...perché per lui non provavo più amore, ma solamente affetto...l'amore quello che ti devasta l'anima in tutti i sensi, l'avrei conosciuto solamente un mese più tardi...e con quegli occhi verdi nella testa...non ci avrei più capito niente.
Mio figlio ha deciso di non venire con noi all'interno della piscina idromassaggio, quando glielo abbiamo chiesto...ci ha comunicato di voler visitare la struttura...farsi un giretto nei dintorni...magari anche un tuffo nella piscina classica, ma l'idromassaggio non fa per lui. Spero che quando ci siamo separate dai ragazzi per andare negli spogliatoi femminili, lui abbia parlato con Mattia di quello che gli sta succedendo, del motivo per cui non voleva più venire qui...Nel frattempo qui, siccome i problemi che già avevamo erano pochi abbiamo...Roma e Milano che non si parlano, e la situazione va risolta per la nostra sanità mentale
<<Insomma che è successo? Perché avete litigato tu e Fulvio?>> le chiedo mentre lei a stento trattiene le lacrime <<Ohhh...Fra...che c'è...?>>
<<Hanno scazzato perché lui vuole un figlio...e lei prende la pillola...>> esclama Tina di colpo con la sua solita delicatezza
<<Ma scusa...perché prendi ancora la pillola?>>
<<Io...io non la prendevo...solo che...quando le bambine ci hanno...hanno detto che non volevano un fratellino, io mi sono spaventata e ho pensato di...>> riscoppia a piagne...
<<Eh no Fra...ma sei un disastro...ma dovevi parlarne prima con lui...l'ha detto in tutti i modi, che voleva un altro bimbo...ora è normale che pensi che sia tu a non volerlo>>
<<Ma io lo voglio...solo che...le bimbe...>>
<<Oh senti quelle streghe se ne faranno 'na ragione, piagneranno un po'...ma poi s'adattano...al massimo le dai in adozione>> io e Francesca ci giriamo verso di lei minacciosamente <<stavo a scherzà...ma ve pare dico io??? E comunque la colpa se sono venute su in questo modo è solamente tua e del tuo Pandino>>
<<In ogni caso ha ragione Tina su una cosa, devono capirlo pian piano...che non possono sempre puntare i piedi e comandare la vostra esistenza>>
<<Lo stai a dì te...che tu' fijo ha minacciato Briga davanti a tutti sull'ingravidarti...>> in effetti quell'uscita di Bes è stata assurda...ma pure quell'altro, come gli è venuto di sfidarlo così...davanti a tutti
<<Con mio figlio la situazione è diversa, io sono la sua mamma...è cresciuto solamente con me...è normale che sia così...>> provo a giustificare il suo comportamento, le sue idee...che non sarebbero nemmeno poi tanto giustificabili
<<Si certo...comunque no...non mi piace questo comportamento dei vostri figli, non possono decidere sulle vostre vite, secondo me è sbagliato lasciargli questa libertà>> forse Tina non ha poi così torto...io e Francesca abbiamo sofferto tanto, forse dovremmo pensare di più...alla nostra vita...ma quello stronzetto è già tutta la mia vita...come faccio? <<sia chiaro...io amo i vostri figli, probabilmente sarò comunque d'accordo con loro a vita...però mi dispiace per voi ecco>>
<<Adesso Pandino pensa che non lo amo>> dice tra le lacrime Francesca
<<Ma no tesoro...ma figurati se pensa questo>>
<<In realtà si è incazzato urlando per tutto il tempo del viaggio questa cosa...>> Tina grazie per il tuo prezioso aiuto
<<Devo ricordarmi di essere come te, quando sei tu a litigare con il tuo fidanzato>> dico facendole un sorriso fintissimo
<<Per carità...quello aveva pensato che mi fossi trasformata in una milf...in cerca di toyboy...no davvero quel ragazzo mio è pericoloso>> il tuo eh...il mio è 'na passeggiata
<<Fra...dovete parlarne...tranquillamente vedrai che capirà...dopo ci pensiamo noi a farlo ragionare>>
<<Non contate su di me...perché io e Cioccolatino andiamo nella grotta lunare...da soli>> dice con lo sguardo sognante...mentre io stringo Francesca in un abbraccio per rassicurarla che sicuramente anche Mattia starà cercando di far ragionare suo cugino.
Niente, Fulvio non vuole sentire ragioni...non ha voluto nemmeno mettere un piede nella piscina tanto è arrabbiato con sua moglie, io e Mattia abbiamo cercato di capire il suo pensiero, ed in parte condividiamo il suo disappunto nel non aver saputo per prima da lei...il suo utilizzo di pillole anticoncezionali, ma suvvia...le hai viste le bambine? Hanno minacciato di volersene andare di casa a soli otto anni, credo che un po' di paura da parte sua sia comprensibile
<<Fu', io nun te vojo dì niente...ma le hai viste quelle quando gli avete parlato di un fratellino? Come minimo lo danno in pasto ai piranha!>> ecco appunto...magari 'n attimo più soft amore?
<<Ma che vuol dire? Lei me lo doveva dire...>>
<<E siamo d'accordo, solo che ha pensato che tu ci potessi rimanere male...>> provo a spiegargli
<<Perché ora come ce so' rimasto?>> mazza però quanto è cocciuto pure questo
<<Ho capito, ma vuoi metterti 'n attimo nei panni di tua moglie o no? Le bambine hanno sofferto tanto quando non c'eri...e anche Fra, cerca di fare meno il troglodita e cercare di capire...>>
<<Io vorrei sapere il motivo per il quale mi' moje nun me dice che prende delle pillole...quando insieme avevamo deciso de fa 'n altro bambino>>
<<Fulvio le prende da dieci giorni...se le interrompe non hanno alcun effetto>>
<<Ehhh?? Dieci giorni? 'nsomma stamo a fa 'sto casino pe' dieci giorni?? Ma vaffanculo va...>> il solito despota
<<Ma non è per questo è per il principio...>>
<<Senti Principio...vedi de fattela passà perché me stai a 'ntossicà il pomeriggio benessere...già 'sta cosa nun me piace, quell'altro se n'è annato in giro a fa il turista senza mette manco un piede nell'acqua...je girano e nun se sa manco perché...m'hanno rubato le ciavatte della Lazio 'sti burini ripuliti...quell'altri stanno nella grotta lunare 'ndo dovevamo sta io e quest'altra in bikini, l'acqua è fredda io c'ho fame...tra poco sbrocco e poi vedi che le pillole te serviranno pure a te...quelle antidolorifiche>> amoree...ma perché non me l'ha detto che è arrabbiato per via del malessere di Bes? Niente, stanno in connessione 'sti due...sta nero uno...automaticamente diventa nero l'altro...
<<Scusateme tutti...forse sto esagerando...>> naa giusto 'na 'nticchia
<<Naaa...non stai esagerando, ce l'hai solo sfrantumate>> ma nooo
<<'Ndo sta quella adesso?>>
<<È rimasta nel salottino...a bere la tisana...vai a parlarci che era molto triste...>> mi sorride e decide finalmente di seguire il mio consiglio
<<Ehi...perché non mi hai detto che sei preoccupato per Bes??>> gli chiedo avvicinandomi a lui...
<<Ma niente...me rode non sapè che pensa...>> lo so...
<<Gliel'hai chiesto? Magari te lo dice...>>
<<No, da quando sa che stiamo insieme...se confida de meno con me...>>
<<E anche questo ti rode...lo so...mi dispiace...>> abbasso la testa dispiaciuta...<<se vuoi puoi dirgli che ti ho lasciato...così magari...>> provo a farlo sorridere...vedendolo realmente amareggiato per l'argomento
<<Ce crede domani...lo sa che tu non me lasceresti per nessuno...nemmeno per lui>> in effetti mio figlio è consapevole totalmente dell'intensità del nostro amore...sa benissimo che Mattia è l'uomo che ho amato di più al mondo...insieme a suo padre. Sorrido e lo bacio circondando la sua testa con le braccia...finendo con il suo corpo sul bordo della piscina...
<<Non ti piace questo posto vè?>>
<<No...come abbiamo messo piede qui...ho avuto come una sensazione negativa>>
<<Qui ci sono venuta prima di conoscerti...>> gli dico a bruciapelo...
<<Stavi co'...coso>>
<<Si, ma non andavano benissimo le cose tra di noi...poi sei arrivato tu...>> lui mi sorride ed io torno a sentirmi bene...<<ed è stato bellissimo>>
<<Te manca la tua vita senza di me?>> quante rassicurazioni devo darti Briga eh?
<<Almeno quanto a te, manca la tua...in compagnia della...tua specie di segretaria>> dico pungente...non mi andrà mai giù la presenza di quella bambola gonfiabile con il Vileda in testa
<<In effetti mi manca tanto...quasi quasi più tardi la chiamo per chiederle come sta>> questo oggi vuole morire
<<Tu provace e vedi come te butto fuori di casa...>>
<<Amore...se me butti fori de casa, nun c'ho dove annà a dormì...>> dice ridendo per la mia frase mentre io non capisco cosa voglia dire...<<ho dato casa mia ad un amico...>>
<<A chi?>> lo guardo con sospetto perché sinceramente non sono convinta di quello che sta provando a spiegarmi visto che ci sta girando intorno <<A chi hai dato casa tua Briga?>>
<<A Cristian>> dice sorridendo
<<A Cricriii...un giorno di questi ha detto che torna per stare un po' con me>> dico contenta delle premure che quel cucciolotto ha sempre avuto per me...come se fossi davvero una delle sue sorelle
<<Pensa quanto posso esse contento io che come consigliere tieni l'unico ballerino etero in tutta Parigi...>>
<<Ehiii...si tratta di Cri...il nostro Crii...>>dico con una vocina che lo intenerisce
<<Il nostro Crii...che tanto stravede pe' te...>>
<<Tutti stravedono per me...>> mordicchio le sue labbra mentre le sue mani mi stringono la vita...
<<Eh ricordamelo sa'...per poco nun dovevo menà a quel ragazzino che te stava a guardà il culo dalla vetrata...>>
<<Ma smettilaaa...ma a volte te ricordi che non c'abbiamo più la stessa età di quando ci siamo conosciuti??>> mi viene un tuffo al cuore...pensando a quanto poco siamo cambiati nello stare insieme...
<<Che?? E tu vuoi dì che questo importi a qualcuno a parte te?? Io nun te lo vorrei dì ma quel pischello stava a sbavà lo stesso...infatti visto che ce stamo alla tua età nun sarebbe mejo mettesse...un costumino intero invece de 'sti du...>> blocco il suo monologo con un bacio...che diventa pian piano più passionale...le nostre lingue si uniscono rapidamente...le mie gambe si aggrappano alla sua vita...il mio bacino inizia a frizionarsi contro il suo...mi gira con le spalle contro il bordo della nostra vasca e mi solleva...
<<La Brown intrappolata...>>
<<Nella tana del leone...>> canticchio un pezzo della sua canzone...che all'inizio della nostra frequentazione mi ero divertita a modificare
<<Come faceva? Un fiammifero illumina il tuo ardore?! Me devo ricordà de cambialla>> mi morde le labbra...sfugge ai miei tentativi di prendermi i suoi baci più belli...così gli blocco il viso con le mani...e lo incateno a me <<secondo te qua ce vede qualcuno??>>
<<Naaa...>> sorrido innamorata perdutamente di lui...<<Bes sarà ancora in giro...gli altri...nel caso usciranno...>> lui mi guarda maliziosamente prima di tirare verso l'alto lo slip del mio bikini che s'infila nella mia intimità...facendomi sospirare...<<daii...>>
<<Daiii...>> mi prende in giro imitando la mia voce mentre le sue mani scendono sul mio sedere e ne stringono la pelle <<voglio averti qui...>>
<<In modo che non abbia più nessun ricordo di questo posto senza di te?>> sorrido...lo so che nel momento stesso in cui gli ho rivelato che ero venuta qui prima di conoscerlo, ha pensato a questo...in modo che io non potessi mai più pensare a questo luogo senza associarlo a lui...al nostro amore...non mi risponde turbato dal fatto che io sia riuscita a capire i suoi pensieri...<<sono d'accordo...neanche io voglio ricordi in cui tu non ci sei>> sorride felice per la mia frase e ci perdiamo nel nostro mondo.
<<Vi ho cercato dappertutto se po' sapè 'ndo v'eravate 'nfrattati?>> inutile dirvi che mio figlio è più nero di prima...e noi non sappiamo il motivo...
<<Veramente stavamo tutti insieme 'ndo sta la piscina>> cerca di spiegargli Mattia omettendo qualcosina
<<Ma non è vero! Ce stavano gli zii là...caso strano mancavate voi>> e certo stavamo nella sauna
<<Ma che stai a dì??? Stavamo nella piscina dell'idromassaggio, tu piuttosto perché nun sei venuto co' noi?>> è un po' dispiaciuto che Bes...sia ancora così arrabbiato...e non voglia confidarsi con lui
<<Con voi nell'idromassaggio? No dico, eri 'na persona seria prima de rimetterte co' questa...ma perché dico io>> agita le mani facendo sorridere il suo capo
<<Ohhh ma questa sono io...la tua mamma...>> qui qualcuno ogni tanto se ne dimentica
<<Ecco appunto...lassamo sta...>> alza gli occhi al cielo rassegnato mentre i nostri amici ci guardano divertiti
<<Bes a zio...nun te la prende...so' fatti così...'na sera semo annati a cena...io e Briga ce stavamo a fumà 'na sigaretta...e poi l'ho perso de vista...indovina 'ndo stava?>> si James ma non è il caso...
<<Stavano a limonà nascosti? E che non lo so? Chissà quante volte me l'hanno fatta sotto al naso>> dice con tono severo mentre io stringo la mano del mio fidanzato quasi a volermi nascondere dentro di lui...in fondo mio figlio ha ragione...però...'nsomma...<<aspè...quella sera che stava a piove senza una fine, e avevi il giubbotto asciutto...stavi co' lui vè...?>> vabbè ma so' domande che se fanno? Faccio un piccolo cenno con la testa...evitando di guardarlo...direttamente
<<Certo che sì, che le faccio a fa 'ste domande...quindi avete iniziato così presto? Io nun c'ho parole...siete due impuniti>> ci punta il dito contro per poi riprendere a camminare...<<te soprattutto...vai a fidarti de 'na madre responsabile>>
<<Ohh...lasciala sta...tua madre...è molto responsabile>> dice abbracciandomi il mio amore sorridendo per il rimprovero di mio figlio
<<Era...poi s'è cioccata de brutto co' te...e ciao core...>>
<<È l'amore questo...>> dice Francesca stringendosi a Fulvio più innamorata che mai...
<<Se se...intanto zia Tina, non s'è rincojonita da quando è tornata co' James...>> ma vedi tu questo...se è per questo tu' zia fa pure peggio
<<Bessuccio ma perché non me chiami zio?>> chiede il fidanzato di Tina incuriosito dal fatto che Mattia lo chiami normalmente nonostante la sua proposta alla zia
<<Primo nun me chiamà Bessuccio, secondo...te chiamerò zio solo quando te sposi mi' zia...qua ve state allargando un po' tutti...>>
<<Ma zittate...>> dice Briga...passandogli una mano tra i capelli per scompigliarli...e tirarlo verso di sé...Bes...sorride per quel gesto...se l'avesse fatto qualcun altro probabilmente se lo sarebbe magnato...e invece è felice che lui abbia avuto questo bisogno di coccolarlo...di sentirlo vicino...un bisogno che scinde dal suo rapporto con me.
Stiamo ritornando all'agriturismo...nella macchina c'è un silenzio tombale...io guardo fuori dal finestrino cercando di non pensare al respiro del mio fidanzato che ogni tanto prova a guardarmi...a quello di mio figlio che si sente in colpa per aver contribuito alla creazione di questa fase di conflitto tra di noi, che stavolta non so come possiamo risolvere...poco lontano da noi c'è una luce...quella del vulcano più piccolo del mondo...Mattia sa quanto ci tenevo a vederlo, sono tre giorni che promette di portarmici, infatti non appena ci passiamo davanti...mi guarda...no, non credo proprio che sia sicuro per lui andarci adesso...visto il mio stato, vista la voglia che ho di buttarcelo dentro...questo è uno di quei momenti miei...dove ho la necessità di scappare, di fuggire lontana da tutti...e da tutto. Fuggire per poter affrontare da sola il mio dolore, la mia frustrazione nel vedere che nessuno mette me davanti al resto...davanti alle innumerevoli cose superflue che circondano la vita quotidiana, e di cui normalmente poco interessa, le stesse cose superflue che hanno rovinato la mia vita in passato...è del tutto inutile continuare a dirsi, a raccontarsi, la favola...che il passato è passato...che è importante vivere nel futuro, che tutto cambia...che le persone cambiano...perché qui non è cambiato proprio un cazzo! Cosa ha fatto Bellegrandi? Niente...cosa volete che abbia fatto, se non fare lo stronzo come sempre? Ora vi racconto...
Ero andata negli spogliatoi maschili...per riprendere i miei uomini quando li sento parlare di qualcosa che riguarda mio figlio...a quanto pare da quello che ho capito, si perché sono arrivata a discorso già iniziato, il piccolo deve avergli ha rivelato di avere un problema nei confronti del sentimento che crede di provare per la sua fidanzatina...ovviamente Mattia sta cercando di capirlo parlando di se stesso...e del sentimento che provava per me...quando il suo discorso finisce su una sera...una sera di cui io non sapevo niente, una sera in cui lui per una frazione di secondi ha smesso di pensare a me come la donna della sua vita...una sera in cui ha creduto che far l'amore con una ragazza...con Milena, la sua ex storica...potesse cancellare il pensiero che aveva su di me, il suo sentimento, la nostra storia...tutto...una sera che avrebbe distrutto tutto quello che avevamo creato forse meno di quanto non stia distruggendo il mio cuore adesso. Perché non mi ha detto la verità, perché non mi ha mai confessato di aver capito quanto teneva a me, solamente dopo essersi scopato la sua ex...perché? Che stupida sono stata a credere che lui non avesse bisogno di questi mezzucci per capire quanto vale l'amore...che cogliona sono stata a credere che lui potesse capirlo senza sporcarlo...lui che ha sporcato sempre ogni cosa che riguardava noi...sono e rimarrò per sempre una povera stupida, una che si merita un paio di corna perché ha provato a fidarsi per l'ennesima volta dello stronzo sbagliato. Esco da quel bagno rapidamente senza nemmeno ascoltare la fine del discorso, sento gli occhi pizzicarmi...sto per piangere come al solito...quando mi fermo...e mi rendo conto che non posso reagire in questo modo, sono passati sedici anni da quel momento, entrambi abbiamo fatto degli errori, entrambi abbiamo nascosto all'altro qualcosa, entrambi abbiamo avuto il bisogno di sbagliare per...no io no...io non ho avuto bisogno di un altro per sapere che lo amavo più di me stessa. Perché io sono migliore di lui, lo sono sempre stata, è questo il motivo per cui gli faccio così paura, ed è questo il motivo per cui non posso prenderla così...
<<Mamma...>> il tono di mio figlio mentre esce dal bagno, fa trasparire la sua preoccupazione ed io non so se fargli capire che ho sentito tutto quello che hanno detto in quel bagno...non so niente in questo momento...<<ehi qua stai?>> ancora per poco si...i miei occhi sono stranamente asciutti...mio figlio ha capito tutto infatti abbassa lo sguardo perché non riesce a reggere il peso del mio
<<Adesso si, prima invece sono venuta a cercarvi in bagno...perché mi chiedevo come mai ci steste mettendo così tanto tempo>> Mattia sbianca...e abbassa gli occhi... <<ora che avete finito le vostre confessioni...visto che i miei amici sono già andati...io vorrei tornare all'agriturismo>> mi incammino verso l'uscita della struttura che per l'ennesima volta ha accolto i miei tormenti...e vado verso la nostra macchina
<<Emma...aspetta un secondo...Emma...>> ma vaffanculo... <<oh mi ascolti...>>
<<No e non mi interessa farlo...Mattia...entra in macchina>> dico rivolta verso mio figlio...che entra nell'abitacolo...senza indugiare
<<Oh...ho detto aspetta...ehi...>> mi mette le mani sul viso...cosa sbagliatissima
<<Non ti azzardare a toccarmi...non farlo mai più>> gliele tolgo bruscamente...
<<Cosa hai sentito nel bagno? Perché stai facendo così?>> perché? Deve aver assunto gli stessi barbiturici di sua nonna non c'è altra spiegazione
<<Perché? Briga...mi hai preso per il culo sedici anni fa...non succederà di nuovo...adesso voglio tornare a casa>>
<<No tu adesso parli con me...perché in quel cervello che te ritrovi...te sei fatta un film che non esiste...>> ah no? Ma come?
<<Naaa...qui i film dove lo sceneggiatore, il regista, l'attore protagonista e il pubblico spettatore è sempre uno solo, li fai tu...io sono stata sempre e soltanto una comparsa...>> entro in auto evitando di dargli modo di rispondermi, certa che non appena arriveremo a casa scoppierà l'inferno.
<<Ah ce l'avete fatta ad arrivare...>> dice Francesca appena ci vede arrivare...Tina viene subito verso di me...vedendo il mio viso...lei ha sempre saputo leggermi in faccia...lei ha già capito
<<Oh...>> mi blocca per il braccio...<<che c'è?>>
<<Niente...senti...ti dispiacerebbe...prestarmi la macchina?>>
<<Che ce devi fa?>> chiede Francesca preoccupata dal mio tono di voce...
<<Vuoi tornare a casa?>> le faccio di sì con la testa perché sento di nuovo quel pizzico negli occhi che stavolta non riuscirei a fermare...<<va bene...allora dammi dieci minuti...che lo dico a James...e annamo>> sa che non deve chiedermi altro...sa che non è il momento...sa che se sono arrivata a voler andare via...la situazione è seriamente compromessa. Sto per dirle qualcosa quando sento la sua presenza dietro le mie spalle...
<<Fai con comodo...perché tanto de qua nun se move nessuno...tantomeno te>> dice afferrandomi il polso...e provando a trascinarmi con lui verso la nostra camera
<<Mattia se Emma...>> prova a dire la mia migliore amica cercando di prendere le mie parti
<<Tina, davvero nun c'è bisogno...grazie>> replica duro...prima di aumentare la forza per spingermi verso le scale <<sali...movite...>>
<<Io non ho voglia di parlare con te...>> provo a ribellarmi
<<Emma ce stanno Bes e le bambine...ho detto movite...>> ha ragione non voglio turbare la loro serenità, dopotutto il problema è soltanto mio...se mi sono presa per fidanzato uno stronzo
<<Se pensi che io discuta con te dell'accaduto Briga...te lo puoi scordà...ma totalmente>> lui nel frattempo ha chiuso la porta per evitare che in qualche mio schizzo d'ira possa fuggire...mi conosce bene devo dire...
<<Tu non hai capito un cazzo...ma un cazzo di niente...>>
<<Il cazzo te lo sbatti in faccia...anzi no sulla faccia della tua ex...com'è che se chiamava? Mi...Milena...>> dico sfogando la mia rabbia
<<Te lo ripeto te stai a fa un film che non esiste...e me stai a fa girà i coglioni ok?>>
<<'Sti cazzi?>> rispondo sfacciata al king che non deve chiedere mai
<<Certo perché tanto a te che te frega? L'unica sola cosa che sai fare è puntare i piedi come una ragazzina, che non ascolta, fa i capricci e s'atteggia a grande donna>> io m'atteggio??? Mo te passo sopra come un freccia rossa sul treno Roma-Bolzano e vedi tu come m'atteggio
<<Che faccio io? Eh? M'atteggio?? Io non c'ho bisogno Briga...sono Emma Marrone...sono una grande donna...vinco sempre...e se perdo è solo perché l'ho deciso io>>
<<È vero...peccato che continui a fatte film che non esistono...>>
<<Non esiste? E chi era quello che ha raccontato di non essere stato sempre sicuro di quello che provava per me, nel bagno di quelle terme di merda...a mio figlio...a mio figlio...? Chi? Chi ha detto di aver avuto il bisogno di andare a letto con un'altra per capirlo? Chi? Un ologramma? Il tuo gemello? O soltanto quel grandissimo pallonaro che sei da quando ti conosco?>> gli dico duramente alzando la voce
<<Ma che stai a dì...tu non hai capito un cazzo...e poi non parlare di palle...perché tu sei 'na regina in questo...>> pure questo ha il coraggio di dirmi?
<<Questo perché mi sono scopata un altro vero? È per questo? Perché tu pensi di stare nella ragione solamente perché credi che l'abbia fatto anche io...vè? Beh ti sbagli...qui se c'è qualcuno che ha perso sei tu...perché io non mi sono mai fatta toccare da nessuno che non fossi tu...mai...neanche con lo sguardo...neanche quando te la spassavi con Ludovica in Sicilia, quando facevi serata con i tuoi amici a Firenze tra le Jaguare...neanche quando a mia insaputa...per capire se mi amavi ancora oppure no...ti stavi scopando la tua ex nel suo monolocale di Trastevere...mai...>> il suo sguardo è mortificato dalle mie parole...ma nello stesso tempo sollevato...ed io non riesco più a trattenere la sofferenza che sento in questo momento... <<io non sono mai stata di nessun altro...tu no>>
<<Nemmeno io...anche se continui a non volerme ascoltà>> dice fermamente
<<Ma se ti ho sentito io...smettila per favore di fare la commedia, non c'è più alcun bisogno>> dico mettendo a posto alcune cose che avevo lasciato sul letto...
<<Tu hai sentito a cazzo...perché io a tuo figlio ho raccontato di non esserci andato con lei, perché in quello stesso momento...ho capito che sarebbe stato inutile...perché lei non era te>> ma...
<<Si certo...e secondo te io mi bevo...quello che hai raccontato a mio figlio? Come se non sapessi quanto ti avrebbe fatto male essere disprezzato da lui...naaa sono cazzate>>
<<Smettila cazzo! Non è così...ti sto dicendo la verità perché io al contrario di te...anche se ho paura, a tuo figlio non direi mai una cosa non vera...una cazzata...mai!>> è rosso in volto...non gli piace che sia io a metterlo in discussione, ma stavolta è stato lui a cercarsela
<<Perché io quale cazzata direi a mio figlio eh?>> urlo più del dovuto stanca di queste sue frecciate senza senso...lui sospira evitando di rispondermi e si appoggia all'armadio <<Fammi capire una cosa, la canzone con il suo nome...l'hai scritta prima o dopo la vostra rimpatriata a Trastevere eh? Magari l'hai scritta mentre la guardavi dormire>> proprio come aveva scritto una canzone per me
<<Emma dacce 'n tajo...>> dice iniziando a respirare affannosamente
<<Sogna Briga>> lo provoco ancora di più <<Allora? Mentre si asciugava anche lei i capelli?>>
<<Ho detto che te devi da calmà>> alza ancora di più la voce
<<No lo voglio sapere...allora? Mi hai chiamata per dirmi che mi amavi prima o dopo essertela scopata?>>
<<Ti ho già detto che non è successo un cazzo né co' lei, né co' altre...ma ridillo n'altra volta e te giuro che ce vado...a farme una>> ah pure? Che schifo!
<<Accomodati...tanto non riusciresti a farmi più schifo di così>> gli dico con gli occhi pieni di lacrime
<<Oh...>> si avvicina verso di me rendendosi conto autonomamente della gravità della sua frase <<oh...me guardi 'n attimo...amo...per favore...>> mi prende il viso con le mani e le lacrime iniziano ad uscire da sole, senza che io possa fare niente per fermarle <<ho detto 'na cazzata...è che non so più che ditte per fatte capì che non è successo niente de quello che hai pensato...niente! Tu non me credi e io impazzisco>> lui eh, quando lui non credeva a me andava tutto bene
<<Perché tu...tu...hai creduto a me? Mentre ti imploravo di credermi? Mentre quasi in ginocchio ti ho chiesto di non lasciarmi nel momento più difficile della mia vita?>> singhiozzo cercando di fargli capire quello che ho sentito anni fa...quello che sento adesso che quel dolore ha fatto di nuovo capolino dentro di me <<Tu hai pensato che fossi stata con il mio ex...per cui no...scusami se non ti credo...ma non ce la faccio!>> mi scanso da lui e mi avvicino al comò per mettere in ordine alcune cose che vorrei mettere in valigia...
<<E lascia 'ste cose...perché tanto tu da qua nun te movi...>> dice cercando di bloccarmi <<anzi se non la smetti me ne vado io e poi vedemo>> sento questa frase ed un senso di calore pervade il mio corpo...quel malessere che avevo avuto la scorsa settimana sembra ripresentarsi...ma fortunatamente...è soltanto un falso allarme, però lui se ne accorge subito vedendomi sbiancare
<<Emma...che c'è?>> esclama preoccupato...mi afferra per la vita tranquillizzandomi all'istante...<<Ohi...ho capito che me vuoi ammazzà...ma così non vale>> mi scappa un sorriso per quella sua frase...è assurdo che il mio corpo non riesca ad accettare che lui si possa allontanare da me <<io te credo...l'ho capito troppo tardi, me pentirò a vita per non averti creduto...ma l'ho sempre saputo che nun potevi annà co' 'n altro...e quella sera ho scoperto di non essere nemmeno io in grado di farlo...perché eri e sei il mio tormento costante>>
<<Se t'avessi detto...Mattia...devo dirti una cosa... ti ricordi quando sono andata via da Roma...per andare a New York per provare a dimenticarti?? Ecco sono stata con un ragazzo...di qualche anno più giovane di te...solo una sera...senza conoscersi...senza capirsi poi tanto...senza nomi...senza sapere niente l'uno della vita dell'altro...con addosso solo la voglia di lasciarsi alle spalle pensieri pesanti da portare sullo stomaco...con la voglia di smettere di pensare, per il tempo di un amplesso, a qualcuno che ci stava togliendo il sonno e la voglia di vivere...>> lui mi ferma e inizia a stringere di più le mani sul mobile ai lati del mio corpo <<se ti avessi detto che mi ha scopato come fai tu...e la mattina mi sono resa conto che purtroppo niente era cambiato, continuavo a pensare a te...come l'avresti presa?>>
<<Ah non lo so dovresti chiederlo a Gesù...perché di sicuro te facevo fori...>> me lo dice a due passi dalla bocca <<non fare mai più questi esempi Brown, perché tu sai benissimo cosa posso diventare quando mi fai andare fuori di testa come adesso>> forse ho esagerato ma avevo bisogno che lui capisse...
<<Volevo solo che tu capissi>> sfioro il naso contro il suo, lui mi prende in braccio e mi appoggia sul comò
<<Che?! Che te potevi fa uno mentre pensavi a me? No grazie è meglio per te che io allontani dalla mia mente quell'immagine...>>
<<E perché? Dopotutto io ho dovuto formularla in quel bagno...e tu sei ancora vivo...puoi farlo anche tu, dopotutto ci eravamo lasciati no?>>
<<Sono vivo solamente perché mi credi...perché nonostante vuoi farmi fuori...lo sai che ti ho detto la verità, perché io non sono così...e lo sai che pe' quanto te amavo nun me sarei mai fatto n'altra...così come non ce saresti riuscita te...>> sono felice che mi stia dicendo queste parole, sento ancora il peso di questa sua bugia sul petto...ma ho talmente bisogno di lui che ormai ho lasciato il campo libero alle sue mani di stringermi <<amore...guardami>> dev'essersi reso conto che non riesco a guardarlo per più di qualche secondo...<<per favore basta...domani è Pasqua...abbiamo un'altra vita adesso, siamo diversi adesso...abbiamo Bes...stiamo di nuovo insieme meglio di prima...non lasciamo che il nostro passato ci rovini ancora la vita>> dice riempiendo il mio viso di bacini scendendo sul mio collo
<<Tanto il nostro passato non ci lascerà mai in pace...>> ormai me so' rassegnata all'idea che non riusciremo mai più ad essere liberi dalle immagini piene di sofferenza di un passato che abbiamo sbagliato a vivere
<<Dici? Mo ce penso io>> dice dandomi un bacio più intenso...che però non riesco a ricambiare del tutto <<damme 'n bacetto...movite>>
<<Sennò??>> lo provoco ancora un po'...
<<Me devi fa sempre fa il prepotente...>> dice prima di bloccare la mia testa e invadere la mia bocca con la sua lingua senza delicatezza. Mi basta un secondo per sentirmi bene...per tornare a respirare con il suo profumo che mi riempie le narici...il suo calore che riscalda il mio cuore...
<<Te ne saresti andato, prima...?>> gli chiedo impaurita dalla sua ipotetica risposta
<<Si ma co' te...ho giurato a me stesso che non te avrei mai più permesso de allontanatte da me...quindi anche se me fai scazzá vieni con me>> prendo il suo viso e finalmente ricambio i suoi baci...più tranquilla...più consapevole del suo amore, più felice
<<L'hanno fatto aggiusta 'sto mobile...te ricordi come scricchiolava>>
<<Perché lo utilizzavamo in modo scorretto>> rido imbarazzata nel ricordare il motivo per il quale questo mobile scricchiolava tanto
<<Lo utilizzavamo in modo correttissimo invece...adesso è perfetto>> dice muovendolo un po'...
<<Per cosa?>> gli chiedo abbassando la voce...lui afferra il bottone della mia camicia e posa un bacio sullo spazio lasciato libero dal tessuto...
<<Per fare l'amore come lo facciamo noi...anzi...visto che a quelle cazzo de terme non abbiamo potuto come si deve...>> ma che sta dicendo?
<<Matti...ma che dici che siamo stati anche nella sauna...>>
<<Si ma...c'era la gente fori...abbiamo preso troppe misure di cautela...e quindi niente...stasera...potremmo...>> lo stringo mentre la sua bocca continua a lasciarmi una scia di baci umidi sulla pelle...fino a dieci minuti fa non mi sarei mai sognata di sentire di nuovo, così rapidamente, il bisogno costante che ho di lui....
<<Mamma...>> mio figlio entra all'improvviso all'interno della nostra stanza...e noi ci stacchiamo...immediatamente <<e che cavolo potevate almeno avvisà...ma che se fa così...?!>>
<<Veramente sei tu che sei entrato senza bussare...e poi non hanno mai ammazzato nessuno due coccole...>> Briga quello mo s'incazza
<<Briga...tu ti stai veramente allargando, ma tanto tanto...>> dice puntandogli un dito contro mentre il suo capo se la ride
<<Ma io posso allargarmi...io sono il king...>>
<<Ma io dico...come ho fatto a pensà che eri mejo dell'altri...come??>> alza gli occhi al cielo facendoci ridere entrambi <<Almeno Saverio era modesto>>
<<Ma statte zitto...che nun vedevi l'ora che se mollassero...perché nun lo sopportavi>>
<<Io eh?? Te invece lavoravi sottotraccia...tutto all'insaputa de 'sto poro ragazzo che so' io...>>
<<Povero adesso...>> dice Briga...mentre io gli do un buffetto che in realtà fa sorridere entrambi
<<Lascialo stare il mio cucccciolo...vieni qua dalla mamma...che ci facciamo le coccole...>> e lui si avvicina a noi con un faccino triste
<<Mi dispiace se per colpa mia...avete...discusso>> amore mio...
<<Non è colpa tua...purtroppo io e tua madre avevamo ancora qualcosa da chiarire...tu non c'entri niente...>>
<<Si ma stavate tranquilli...e io...>> non è colpa tua se noi combiniamo casini
<<Oh...ho detto che tu non c'entri niente...è tua madre che sclera perché è gelosa pazza di me>> io? Ma tu vedi questo
<<In effetti è un po' schizzata>> pureee...ma io li ammazzo!!! <<oh ma infatti era strana 'sta cosa che agli altri je facevi fa tutto e co' lui c'hai pure la gelosia retroattiva>>
<<Avete dieci secondi per scappare>> dico in modo minaccioso
<<Perché pensi che c'avemo paura?>> sono entrambi di fronte a me...e mi guardano con la stessa espressione...sfacciata...snervante...da schiaffi <<Tanto abbiamo detto la verità>>
<<Dovreste averne...tanta pure...a te ti sospendo la paghetta!>> dico verso mio figlio
<<Ehh ma nooo, già era bassaaa>> è disperato il pischello
<<A te invece sospendo qualcos'altro>> guardo il mio fidanzato maliziosamente e lui ricambia il mio sguardo avvicinandosi di nuovo a me
<<E io non voglio sapere cosa...riparliamo della mia paghetta piuttosto>> insiste mio figlio
<<Ah sì? E tu poi come fai?>> sorride mettendomi le mani sulla vita
<<Che ne direste di affrontare il discorso paghetta su cui stavamo lavorando? Money...cash?>>
<<Ma infatti ho detto che sospendo a te...non a me stessa>> è incuriosito da quello che intendo...
<<Pianeta terra chiama Giulietta e Romeo...se minimamente pensate de limonavve davanti a me io non solo dico a tutti che te nun sai cambià 'na rota...ma dico anche che tutte le tue belle tortine che fai a casa so' state fatte con le buste già pronte del supermercato>> ma...ma...ho creato un mostrooo
<<Che vuoi fa te?>> dice Briga avanzando verso di lui mentre io faccio lo stesso...lui prova a indietreggiare ma noi due lo agguantiamo e dopo averlo buttato sul letto proviamo a fargli il solletico...
<<Ohhh lassatemeee...dajeee>> ci implora senza fiato quando sentiamo delle vocine familiari farsi sempre più vicine come l'arrivo di una tempesta...anzi due...
<<Pistaaaaaaa>>!
<<Emma...amo svejate...>> oddio ma che ore sono?
<<Solo le 4...ti devi vestire perché dobbiamo andare da una parte>> cosa? Ma dove?
<<Amore ma tu non hai dormito... dai dormiamo un altro po'...ci andiamo più tardi...>> mi lagno sperando di convincerlo a desistere dalla sua idea
<<No...ci dobbiamo andare adesso...dai su...>> niente da fare...quando si mette in testa una cosa non c'è modo di convincerlo
<<E va bene andiamo...ho cinque minuti per prepararmi?>>
<<Anche dieci...>> mi lascia un bacio veloce ed io corro a prepararmi per questa sua folle idea, in realtà non so minimamente cosa abbia in mente di fare, però ho come la sensazione che mi farà piacere...al massimo faccio sempre in tempo a farlo fuori facendo sparire il suo corpo lungo il lago di Loch-Ness, omonimo di quello famoso che invece si trova in Scozia, e dare la colpa al fantasma che da tempo abita lungo il fondale!
<<Si può sapere dove stiamo andando?>> chiedo non riuscendo a capire che strada abbia preso per raggiungere la destinazione che solamente lui sa quale sia
<<Ora lo scopri...stai tranquilla...>>
<<L'ultima volta che mi hai detto stai tranquilla, ti ho ritrovato in Sicilia con Ludovica Briga...per caso è venuta da queste parti anche lei?>> lui ride...beato lui
<<Ridi ridi...che mamma ha fatto gli gnocchi>>
<<Oddio gli gnocchi...ma sai per quanto tempo non li ho mangiati?>>
<<Me lo diceva l'altro giorno Mariella...anche loro hanno problemi con gli gnocchi a causa nostra...>> in effetti ora che ci penso dev'essere stato difficile per loro continuare a credere in noi nonostante le nostre mattate
<<Un giorno mi piacerebbe invitare lei e suo marito...per sapere come hanno vissuto tante altre cose...sai quante cose sanno di te che io non so?>> certo...come ho fatto a non pensarci
<<Guarda tranquillo, saranno sempre meno di quelle che sanno su di te...>> ridacchia divertito dalla mia gelosia...
<<Non sono abituato a vederti così gelosa di me...>>
<<Di te lo sono sempre stata>> lui si gira verso di me e stringe la mia mano nella sua <<e poi non è vero che non sei abituato...ti ricordi al Bernini cosa ho combinato?>>
<<Quando sei venuta a prelevarmi perché avevi paura che succedesse chissà cosa? E chi se lo scorda...è stata la serata più bella della mia vita...>>
<<Addirittura?>>
<<Si perché ero sicuro che tu mi volessi davvero...e questo è successo raramente...dopo>> mi dispiace vederlo così, mi dispiace che abbia vissuto male la convinzione che io non fossi realmente presa di lui, che in realtà lui per me rappresentava solamente un capriccio...se mi avesse reso partecipe di questo...non gli avrei permesso di soffrire in questo modo, non gli avrei mai fatto vivere nemmeno un secondo con la convinzione che per me non fosse il vero amore
<<Ti volevo nella mia vita come non avevo voluto nessun altro...>>
<<Lo so...>> risponde con il sorriso <<ma adesso?>>
<<Adesso è peggio di prima>> ci scambiamo un'occhiata complice prima che lui mi avvisi che siamo arrivati...
<<Ma questo è il vulcano...amore ma perché siamo qui?>> gli chiedo mentre lui arriva fin sopra alla cima del vulcano del monte Busca con la macchina
<<Perché ti avevo promesso che ti ci avrei portato!? Eh beh...eccoci qua!>> esco dalla macchina e rimango incantata circa lo spettacolo che la natura mi pone davanti, la luce di quel piccolo vulcano che assomiglia tanto ad un falò, illumina la notte che pian piano sta svanendo sotto l'effetto di un nuovo sole che nasce...il rumore delle fiamme che ardono, mi cattura completamente e Mattia mi guarda senza riuscir a dire niente...io e lui amiamo queste cose, la nostra vita ruota intorno a queste emozioni, passioni piccole e grandi...noi sempre alla ricerca della serenità...ma perennemente attirati dal fuoco...come questo!
<<Lo sai che questa località è denominata inferno?>> 'nsomma è il nostro posto
<<Non lo sapevo...però grazie amore per avermi portata qui...>> lo bacio contenta della sua idea, ignara di quale sia l'idea iniziale
<<In realtà ti ho portata qui...per un altro motivo...>> dice prendendo il plaid dalla macchina e posandolo su delle pietre <<sediamoci un po'>>
<<Che altro è successo Mattia? Cosa mi devi dire?>> lui sorride davanti alla mia mancanza di fiducia nei suoi confronti...e mi azzittisce
<<Ohhh non parlare a macchinetta...ieri quando abbiamo discusso...hai detto una frase...che il passato non ci lascerà mai in pace...>> io abbasso la testa rattristandomi per quella mia stessa affermazione, in fondo è la verità... abbiamo commesso tanti di quelli errori che...<<così ho pensato che dovremmo bruciarlo>> eh???
<<Che vordì bruciarlo?>>
<<Vordì...che tu adesso...leggi questa...e solo dopo insieme io e te bruceremo il nostro passato...>> continuo a non capire quello che intende per "bruciare" ma sono sicura che avrà pensato benissimo a tutto per cui seguo le sue indicazioni, iniziando ad aprire la busta bianca da lettera che mi ha dato.
Non riesco a smettere di piangere mentre leggo passo passo, tutto quello che ci ha permesso di allontanarci fino ad odiarci, a dubitare del nostro amore, alla finta indifferenza che ci sembrava l'unico scudo contro la sofferenza che uno dei due poteva infliggere all'altro...non riesco a smettere di pensare a tutto quello che abbiamo vissuto e che difficilmente riusciremo a dimenticare, ogni volta che avremo un problema...ogni volta che litigheremo...il nostro pensiero volerà lì...sul punto debole della nostra storia, su quel passato che tornerà a tormentarci ogni volta che avremo un dubbio...o semplicemente non avremo la forza di andare incontro all'altro. Piango come una disperata...stringendomi nelle sue braccia...e sento il suo respiro diventare pesante come il mio...i suoi occhi lucidi come i miei...lo stringo...e gli chiedo scusa sussurrandoglielo tra i singhiozzi...
<<Scusa perché?>> mi chiede asciugandomi le lacrime...io vorrei dirgli il vero motivo per cui dovrei chiedergli scusa un infinità di volte...ma in questo momento non ne ho la forza
<<Per tutto...per tutto quello che ho pensato di te...quello che non ti ho detto...per averti permesso di allontanarmi dalla tua vita...tutto...ho sbagliato tutto>> ritorno a piangere mentre il rimorso divora le pareti del mio stomaco...chi mi darà indietro tutto quello che ho perso insieme a lui in questi anni? Chi ripagherà tutti noi di quello che avremmo potuto vivere e non abbiamo vissuto per colpa mia? Chi?
<<Ehi...ora basta piangere...piuttosto ora dobbiamo fare un'altra cosa>> dice facendomi notare la presenza di un foglio più rigido all'interno della busta. Io lo prendo in mano, e vedo su quel foglio tutta la sofferenza della nostra storia racchiusa in quelle foto, di entrambi insieme a gente che non meritava niente di noi...ma che purtroppo ha contribuito ad allontanarci...giorno dopo giorno...in questo puzzle di foto troneggia al centro una scritta a caratteri cubitali "Passato"
<<Ma come hai fatto?>> gli chiedo allibita dalla sua iniziativa
<<Ginevra e Bes mi hanno aiutato a realizzarla, con le foto che si trovano su internet...ce ne sarebbero state anche delle altre ma...me stava a veni 'na gastrite che te dico fermate>> sorrido nel vedere la sua difficoltà nello scegliere quelle pessime foto... <<ora dobbiamo fare una cosa>>
<<Cosa?>> questo a prima mattina è pieno di iniziative io stavo ancora dormendo se non fosse stato per questo momento di strazio che ho vissuto versando tutte le lacrime che avevo
<<Dobbiamo strapparlo insieme e bruciarlo>> è un po' imbarazzato nello spiegarmi questa cosa ed io lo amo infinitamente per questo <<Ginevra che ancora c'è l'ha con me per quella storia di Rebecca, mi ha spiegato che in Perù, l'unico modo per sconfiggere il male è bruciarlo...per cui tanti abitanti che credevano nella magia del fuoco, per rassicurarsi sul proprio futuro, preferivano bruciare bende insanguinate, ciocche di capelli di persone che avevano fatto loro del male e quant'altro...già è molto che me ricordo questo...noi faremo lo stesso con questa foto>> lo guardo incantata dal modo in cui ha saputo raccontarmi questa leggenda e annuisco contenta...insieme strappiamo quel cartoncino su cui ha fatto stampare tutte quelle foto e sempre insieme ci avviciniamo alla piccola fontana ardente per far bruciare quei pezzettini...
<<L'avemo buttati tutti? Controllamo bene...>>
<<Tra poco cadevamo noi dentro per evitare che si perdessero i pezzettini>>
<<La precauzione in questi casi non è mai troppa...Carlo che se innamora n'altra volta de te nun lo posso regge >> dice facendomi ridere mentre io mi siedo sul plaid che ha portato e gli chiedo di avvicinarsi a me...<<stai bene? Ieri mi hai fatto agitare>>
<<Sto bene...il mio è un problema psicosomatico>> dico spiegandogli che in realtà il mio malessere si presenta ogni volta che ho il timore che lui possa allontanarsi da me...un po' come succede a mio figlio
<<Insomma te devo portà da uno psicologo pure a te>>
<<Stronzo!>> mi stringo a lui e mi faccio cullare dal suono delle fiamme che danzano davanti a noi...certa che d'ora in avanti le uniche fiamme che vedremo saranno quella nostra passione.
Siamo appena tornati a casa, quando vediamo Fulvio ancora assonato posizionare davanti alla porta delle bimbe...le uova di Pasqua di Barbie...ed uno della Lazio per Bes quando io e Bellegrandi ci guardiamo in faccia con terrore...
<<Amore c'hai pensato tu vero?>>
<<Ma scusa che ne sapevo io che alla sua età ancora je piji l'ovo de Pasqua?>>
<<A parte che il mio cucciolo è piccolo ancora...ma poi dovevo prenderlo ieri...è colpa tua che mi hai fatto dimenticare...>>
<<Certo sempre colpa mia...ma tu potevi dirmi passiamo a prendere l'ovo al bambino...che testa che c'hai>> eh certo sempre io <<tu lo sai che quello c'ammazza vè?>>
<<Ora come famo?>> chiediamo a Fulvio sperando che ci dia la soluzione giusta
<<Annate al centro che stanno tutti i negozi aperti e lo comprate...semplice...io me ne vado a dormì...>> dice distrutto dal sonno tra mille sbadigli
<<Daje annamo>> scappiamo nuovamente in macchina alla ricerca di un bar o un market che possa risolvere il nostro grosso grosso problema!
<<Senta possibile che nun c'avete un uovo più grande...so' micro questi...>> dice Briga al commesso del supermercato che tra poco ci sfanculerà senza precedenti
<<Ma la mattina di Pasqua cosa pretendeva di trovare?>> in effetti non ha mica tutti i torti
<<Ho capito, ma io nun posso regalà a mi' fijo 'sto coso così piccolo...manco fosse Polly Pocket...c'ha sedici anni>> la sua frase mi sconvolge a tal punto che non riesco a dire nulla, mi limito a sorridere
<<E ci poteva pensare prima>> anche su questo mica ha torto, però cercate di comprenderci, il mio amore mi ha fatto una sorpresa bellissima <<ma poi gli fate ancora l'uovo alla sua età?>> ohhhh ma come si permette...Mattia sta per reagire male di fronte a quella frase quando intervengo io cercando di placarlo
<<Guardi è un'emergenza...>> mi intrometto sperando di intercedere nell'animo del signore giustamente irritato per il suo turno lavorativo in una giornata festiva come questa
<<Vabbè va...vado a vedere se è rimasto uno di quelli grandi nel magazzino...ma solo perché sua moglie è troppo bella e brava>> Mattia mi guarda in modo cagnesco ma io gli faccio segno di smetterla, dopotutto è anche colpa sua se ci siamo dimenticati una cosa così importante. Dopo qualche minuto il commesso torna con un uovo bellissimo con un fiocco tutto azzurro, e finalmente sul viso del mio fidanzato si accende un sorriso contento...<<mi' moje la segue sempre...è 'na sua fan...pensi che c'ha ancora le sue foto co' uno de quelli...del talent là...il rapper...>>
<<Rapper ha detto??>> oddio santo si sta fomentando
<<Ehhh...sii quello strano che se litigava co' tutti...>>
<<So' io quello...me saluti su' moje...dev'essere 'na santa donna...>> dice prendendomi per mano dopo aver ringraziato l'impiegato che ancora ci guarda incredulo...chissà cosa dirà a sua moglie...chissà come sarà contenta quella signora di sapere che dopo tanti anni la sua ship...si è avverata!!!
<<Certo che potevamo evitare di prendere non uno...ma dico tre giochi per la PlayStation, dai erano proprio necessari?>>
<<Ovvio che sì...te pare che gli prendiamo l'ovo e nemmeno un giochino???>>
<<Guarda che non ha l'età...delle gemelle a cui abbiamo preso due Pasqualine>>
<<Anche io non ho più l'età e mi hai preso l'uovo degli unicorni>>
<<A parte che so Little Pony, e poi solo perché c'è il fulmine e tu te stavi a commuove davanti agli ultimi tre rimasti...>>
<<Antipatico!!>> faccio la finta offesa
<<Io eh? Ancora devo capì che ce fanno co' due casette quelle...tu te sei incapunitaa...>>
<<È importante che ognuna delle due abbia il proprio spazio...per non sentirsi diversa rispetto all'altra...è così difficile essere gemelle...>>
<<Difficile per loro??? Ma difficile pe' noi, che ce le dovemo sopportà...>>
<<Ma dajeee...se le avessi avute tu due gemelle??>>
<<Due? Femmine? Me vuoi vedè morto?...Naaa...come minimo andavo in galera...naa...meglio i maschietti come il nostro>> a quell'aggettivo possessivo il mio cuore perde un battito...non sarò mai abituata a sentirlo parlare in questo modo...soprattutto se...se...
Era da tempo che non mi sentivo felice in questo modo, l'idea di venire a trascorrere qui qualche giorno, lontano dal lavoro...dallo stress e dall'attività di una Roma sempre più urbana che fa da sfondo alla nostra frenetica vita, è stata l'idea migliore che potessimo avere...vedere mio figlio e Briga felici di trascorrere del tempo insieme...non mi lascerà mai indifferente...così come non sarò mai abituata ai loro gesti semplici ma d'affetto...come le carezze di Mattia...le pacche di Bes...i loro abbracci... quando stamattina Bes è quasi saltato al collo del mio fidanzato per ringraziarlo dei videogiochi presi durante la nostra fuga al supermercato, stavo per commuovermi...e sicuramente anche Mattia è rimasto stupito di fronte a quel suo slancio, ma nonostante questo non ha potuto non ricambiarlo...stringendolo forte a sé...in tutto questo...i nostri amici sono piuttosto tranquilli, finalmente le coppie sono riuscite a risolvere i loro problemi e adesso si godono un po' di serenità in attesa del prossimo scazzo ovviamente, un po' come me e Bellegrandi...le bambine non fiatano nemmeno a pagarle per quanto sono impegnate con i loro nuovi giochi e di comune accordo abbiamo deciso che smetteremo di essere così ostili all'acquisto dei giocattoli...
A sorpresa è arrivata anche Valentina, la sorella di Francesca da Rovigo...con i suoi bimbi...tra cui Chiara...l'ultima arrivata di soli tre mesi, che adesso riposa nel suo passeggino in cucina, lontana dagli schiamazzi, fumo di sigarette e quant'altro...da quando è arrivata questa bimba non faccio altro che andare e venire dalla cucina...i bambini saranno sempre la gioia più bella che una casa possa contenere e più grande nel cuore di una donna...chissà come sarebbe se io e Mattia...si insomma, chissà come sarebbe una bimba tutta nostra...con Bes che l'aiuta a camminare...Mattia che la segue ovunque...che mi guarda con gli stessi occhi di entrambi...
<<Ma come sei bella...>> accarezzo la dolce guanciotta della bimba che beatamente dorme di fronte a me quando vengo destata dai miei pensieri
<<Ehi che ci fai qui??>> dice facendomi sobbalzare
<<Ero venuta a portare i piatti e...>>
<<A giocare con Chiara...>> sorride contento di avermi smascherato
<<È così bellina...guardala>> la indico facendo il musetto per intenerirlo
<<Anche la nostra sarà così bella...>> quella frase mi lascia senza parole
<<Mattia...ne abbiamo già parlato...è tutto così difficile>>
<<Si appunto ne abbiamo già parlato e mi pare che siamo abbastanza d'accordo su quelli che saranno i nostri progetti...>> mi accarezza la vita insistendo con il dorso della sua mano, proprio sull'ombelico
<<Mattia mio figlio non è d'accordo...>>
<<Ancora con questa storia...lo dice solamente perché ha paura di non avere il monopolio della nostra vita...a lui non cambierà mai nulla...il suo posto non sarà mai di nessun altro...però la questione qui è un'altra...>> dice guardandomi con sospetto
<<Se lo voglio io?>>
<<Naaa...tu lo vuoi da morire almeno quanto me...>> dice stringendomi e baciandomi il collo mentre io sorrido come un ebete
<<E quindi quale sarebbe la questione?>>
<<Quando ci impegniamo per fare il nostro bimbo?>> sorrido di fronte alla sua richiesta così sentita per poi baciarlo senza reticenza...fosse per me Bellegrandi...lo farei anche subito un altro piccolino che ha bisogno di noi...con il nostro dna...un piccolino o una piccolina che cambierebbe la nostra vita <<Non vedo l'ora di vederti con in braccio un batuffolo come quello...tutto nostro>> mette le mani sotto la mia maglia fino a toccare il mio ventre...<<solo nostro>>
<<Tu saresti felice?>> gli chiedo sapendo già la sua risposta
<<Da fare schifo>> mi dice mentre io divento ancora più rossa
<<Io no!>> chi poteva essere se non mio figlio?
<<Mattia...>> provo a fermare la sua rabbia mentre lui inizia a parlare a raffica
<<Pensavo di essere stato chiaro...io non voglio fratelli...o robe simili ai Cesaroni...>> perché è così categorico Dio mio...
<<Non puoi essere così egoista>> replica Briga vedendo la mia delusione <<non puoi impedire a tua madre di essere felice>>
<<Perché tu non sei egoista pretendendo qualcosa che potrebbe metterla contro di me?>>
<<Io non voglio metterla contro di te...è normale per una coppia innamorata desiderare un figlio>> spiega Bellegrandi con tutta la calma del mondo che finirà con lo snervare ulteriormente mio figlio
<<Senti io capisco la vostra voglia di recuperare il tempo perduto, ma adesso ci sono io e per me questa storia di batuffoli e roba varia che dovrebbe contornare la vostra storia d'amore è No!>> riesce a zittirci entrambi provocando in noi un senso di colpa che non riusciamo a reprimere nonostante i nostri desideri non arrecherebbero a lui nessun danno <<Se poi mia madre è felice facendo la madre di qualcun altro, vorrà dire che io prenderò le mie decisioni!>> ma lo state ascoltando?
<<Amore ma non dire così, era solo un discorso...in realtà non credo nemmeno di essere biologic...>>
<<Ma te rendi conto che stai mettendo tua madre di fronte ad una scelta che non ha senso?>>
<<Io ho solamente detto quali sono le mie intenzioni>> Benito alla riscossa...in realtà sa benissimo che lui verrà sempre prima di chiunque, e che non farò mai niente che possa allontanarlo da me
<<Peccato che punto primo tu sia ancora minorenne e secondo non puoi fare di testa tua>>
<<Perché invece voi pensate di essere migliori di me? Voi vi sentite in grado di poter crescere un bambino? Due che vivono una storia con il fantasma del passato, che se scannano per la qualunque...che nun se fidano...voi ve sentite in grado de fa 'na famiglia de testa vostra, con un neonato che avrà bisogno di cose che voi non potete darje?>>
<<Noi siamo già una famiglia...>> prova a spiegargli Briga capendo al volo il suo problema
<<Peccato che stavolta pensavo potesse essere davvero...mi...niente mi sbagliavo>> dice senza completare la frase ma facendoci ugualmente rimanere senza parole...il suo sguardo verso Mattia è carico di rabbia...di gelosia...di terrore...la paura che qualcosa, in questo caso qualcuno...possa allontanarlo da lui...<<gli zii domani mattina partono presto...non c'è bisogno che mi accompagnate voi a Roma, perché vado con loro>> perché non lo sapete? Il mio Bessuccio ci ha comunicato stamane di dover tornare a Roma per fare la Pasquetta con i suoi amici, e noi ovviamente gli abbiamo accordato il permesso programmando la nostra partenza per domani mattina presto...solo che adesso...è così arrabbiato con noi...
<<Ehi amo...non piangere>> dice vedendo che una lacrimuccia mi scende spontanea
<<No no...solo che...>>
<<Cambierà idea...è solo geloso di te>> non solo...
<<No...non è vero e tu lo sai benissimo>> in realtà sappiamo entrambi quale sia la verità
<<Lo sa che stravedo per lui...è stupido che pensi che io possa sostituirlo con un altro bambino>>
<<Perché stupido?? Se l'hai fatto con una sorella puoi farlo con un figlio>> la voce di Ginevra rimbomba nella cucina facendo scattare Mattia
<<Questa è colpa tua e delle cazzate che hai nella testa>>
<<Mia? Mi dispiace Mattia ognuno ha il suo posto nella vita della propria famiglia...tu sei invece abituato a confonderli>> sapevo che prima o poi avrebbero discusso ancora
<<Senti bella vedi di smetterla con questa storia di Rebecca...altrimenti te ce mando pure a te a Londra con un bel diretto>> la sorella arrabbiata con lui dall'altro giorno gli fa un applauso finto
<<Tu sei questo...o la si pensa come te oppure niente...beh non puoi comandare la vita degli altri, rassegnati!!>>
<<Ma se po' sapè che ho fatto di sbagliato con te?>>
<<Niente...è che io non sono Rebecca...non sono quella piccolina che hai tenuto in braccio appena nata, che hai protetto da tutti perché non vivesse quello che abbiamo vissuto noi...io non sono mai stata la tua piccolina...neanche quando ho vissuto quello che hai vissuto tu...neanche se la tua famiglia era anche la mia...neanche se ero io ad aver bisogno delle tue coccole e non una bambina a cui deve provvedere sua madre...io ero grande, me l'hai sempre detto...io sono forte...Rebecca aveva bisogno di te...io no...>>
<<Non l'ho mai detto>> prova a giustificarsi dispiaciuto dalle parole di sua sorella...
<<Invece sì...e non soltanto una volta...io sono andata avanti...ma Bes non è come me...sua madre è tutta la sua vita...>>
<<E nessuno gli toccherà mai né la madre...né il suo posto...>>
<<Tu non puoi fargli vivere quello che hai fatto vivere a me>>
<<Ma che stai a dì? Io nun je voglio fa vive niente>>
<<Bene, anche perché non te lo permetterò!!>>.
<<Amore guardami>> dico cercando di sollevare la testa di Mattia dal mio petto...la discussione in cucina prima con Bes e poi Ginevra l'ha gettato in uno stato di totale sconforto...così abbiamo deciso di stenderci un po'...per ragionare insieme su ciò che è accaduto
<<Me odiano tutti>>
<<Non è vero...ti amano tutti è per questo che sono gelosi di te>>
<<Davero?>> dice con il suo accento che mi fa impazzire
<<Davero!>> ripeto il suo tono di voce per farlo ridere <<Bes e Ginevra capiranno...>>
<<Non ne sono sicuro...vabbè l'importante è che capisce il bambino...quell'altra andasse a...>> eh no...
<<No Mattia devi parlare con Ginevra...lei la soffre tanto 'sta cosa...e tu lo sai che è vero...che ha ragione>>
<<Non lo faccio a posta...lei è il mio punto di forza...se me crolla pure lei come faccio io?>>
<<Ok ma a lei chi pensa?>>
<<Papà...è sempre stata la sua preferita>> un vizio di famiglia 'nsomma
<<Mattia lei voleva e vuole suo fratello...basta...non si hanno preferenze in famiglia...un figlio vale come l'altro...come i fratelli>>
<<È vero...infatti rimproveravo sempre nonna quando diceva che io so' l'unico bello dei suoi nipoti...Fulvio ce rimaneva male...per cui non doveva più dirlo...però alla fine era la verità...io so' il più bello de tutti>> Dio santo se gasa da solo
<<Mattia...>> lo rimprovero con il sorriso... <<per favore vai a parlare con Ginevra e poi con Bes>>
<<E che je devo dì?>> e ma che cazzo...parli in continuazione...qualcosa saprai dirla
<<Che ti dispiace e che la tua famiglia sono già loro...poi il resto come viene viene...fai capire a loro quanto ci tieni, alla nostra famiglia>>
<<Ma con Bes non dovresti parlarci tu?>> naaa tanto non è con me che ha un conto in sospeso
<<Preferisco che ci vada tu...>> affermo sicura prima di vederlo alzarsi per raggiungere entrambi i soggetti che oggi gli hanno gridato no, ferendo i suoi sentimenti
<<Senti ma...tu...hai cambiato idea?>> sposto la testa da destra a sinistra in modo categorico...spingendolo a farmi scendere lungo il materasso sotto il suo corpo
<<Quindi lo vuoi anche tu?>> mi chiede con il sorriso malizioso di chi non si aspettava questa risposta
<<Si...con te...ancora...si!>>.
È passata circa un'ora da quando mi sono addormentata...Mattia sta parlando con Ginevra animatamente in giardino...con Bes che cerca di aiutarlo a spiegarsi di fronte a sua sorella...questo mi fa capire che i due hanno finalmente fatto pace, ed io posso stare tranquilla, senza intervenire ancora sulla vicenda...
<<Ziaaa sei sveglia?>> dice Lara entrando nella mia camera
<<Si amore...vieni qua...>> la prendo e la faccio sedere sul letto accanto a me
<<Ah sei qui? Io e Sofi... ti stavamo facendo un braccialetto mentre mamma e papà stanno...>>
<<Dormendo...Tina...dormendo>> la blocco evitando che continui senza freni
<<Quei due fortunatamente hanno chiarito e la matta di tua cognata ha finalmente smesso di frignare>> insomma ok che non te sta particolarmente simpatica però...<<si sì lo so...è carina brava...quello che vuoi...solo che bello de zia sua se lo tocca troppo>> dice anche lei gelosa del nipote...insomma non c'è pace in questa famiglia
<<Fossero questi i problemi>> dico sospirando...
<<Tuo figlio non appena capirà che Mattia non lo metterà mai a confronto con nessuno, sarà contento di avere tutti i fratelli del mondo...fidate>> sto per risponderle quando le bambine mi interrompono
<<Zia ma tu lo sai che il nostro fratellino ha scelto la nostra famiglia perché ci siamo noi?>> dicono entusiaste...ed io sono sconvolta dalla rapidità con cui hanno cambiato idea al riguardo
<<Ah si? E a voi chi ve l'ha detto?>>
<<Bessuccio!>> rispondono facendomi rimanere senza parole mentre fisso la mia amica, seduta di fronte a me, incredula e sbalordita per ciò che abbiamo sentito
<<Hai visto? Tu non me dai mai retta...se me davi retta a quest'ora eri sposata con Lapo Elkann e invece qua stamo ancora a combatte con questo...che tragedia!>> esclama mentre io invece sono felice e sbaciucchio le bambine felice come poche volte lo sono stata!

💁🏻‍♀️🙆🏻‍♀️ vi ringraziamo per seguirci così in numerose...e con così tanto affetto...vuol dire che sti due hanno lasciato davvero tanto nel cuore di ognuno di noi!!commentate con i vostri pensieri...le vostre teorie...è sempre bello saper quello che scaturisce una particolare scena al lettore. Un bacio a tutte e buona domenica!🙅🏻‍♀️🙋🏻‍♀️

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