Perchè sei come sei (Prima parte)

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"Apro il tuo profilo e cerco quello che non so
cerco nell'armadio quel vestito che non ho
E poi esco fuori e grido al mondo 'mi ha rubato'
Tra le mie gambe ho perso tutto quello che eri tu"
Sto rovistando da un tempo indefinito nell'armadio, quando mi viene in mente questa strofa...non posso fare a meno di appuntarla su uno dei post-it a forma di cuore che Bes mi ha regalato per la festa della mamma per le mie ispirazioni improvvise. Questa strofa mi è venuta così, mentre guardo fuori dalla finestra quasi come se sperassi di vederlo ancora lì, mentre in effetti cerco un vestito che probabilmente non ho, mentre constato che non ho, come al solito, niente che possa andar bene per la serata di stasera...tutto questo perché in realtà andare alla cena di stasera con quei quattro blasonati degli amici di Saverio, è l'ultima delle cose che voglio fare...però lo so da me che è giusto che ci vada, non voglio passare una serata a casa da sola con lui, non voglio correre il rischio che mi chieda di stare con lui intimamente, vabbè tanto alla fine troverei comunque un pretesto per riuscire a sganciarmi da qualsiasi sua richiesta, nessun uomo mi obbligherà mai a fare qualcosa che non voglio...però non vorrei nemmeno che venisse a crearsi la situazione, in cui poi io per forza di cose dovrò obbligatoriamente prendere una posizione, ne sono consapevole...questa fase di stallo non potrà durare in eterno, ma non voglio decidere ora...voglio godermi ancora un po' questa sensazione di benessere che mi sta rendendo viva giorno dopo giorno e che mi sta distaccando sempre di più dal mondo che avevo provato a crearmi senza di lui. Senza quel matto, a cui non faccio a meno di pensare da quando è andato via da casa mia....ancora non ci credo che ha avuto l'idea di presentarsi qui stamattina, con i cornetti che adoro...solamente perché ieri sera mi sono girate le palle pensando a lui con un'altra, si è la verità...mi girano i coglioni...ma non perché sono gelosa sia chiaro, perché lui è solo mio...No, non sono incoerente, sono realista...anzi si comportasse bene piuttosto se non vuole vedere una parte di me che nel tempo ho imparato ad amare e a non avere problemi nel mostrarla. Vi vorrei vedere tutte quante nella mia situazione, dove il tipo in questione fa tutto il romantico, viene sotto casa con la pioggia...per vederti anche solo dieci minuti, e poi lo vedi postare una foto con una delle tr...troppo allegre ragazze di un locale per morti di fi...di femmine...si diciamo così. Fortunatamente ha avuto l'idea di rimediare stamattina, non voleva che io pensassi male di lui, non voleva che provassi ancora dentro di me quella sensazione dentro che conoscevo benissimo...Voleva tranquillizzarmi, farmi capire che sono l'unica di cui gli interessa, che non gliene frega un cazzo se una soggetta gli si incolla addosso facendogli sentire l'odore del desiderio che ha di portarselo a letto...perché a letto ci vuole venire con me che gli mollo uno schiaffo anche solo per averlo detto per scherzo che era andato con un'altra, lui non ci deve nemmeno pensare...come io non riesco nemmeno a pensarci di toccare un altro che non sia lui. Si, lo so che non sono libera, che ho un uomo...me ne rendo conto, ma non m'importa...adesso è più importante lui nella mia vita! Chissà cosa mi direbbe adesso, mentre sto cercando un vestito che probabilmente lui non apprezzerebbe, già...ripensandoci bene...credo che nessuno dei vestiti che ho accumulato nell'armadio possa in realtà andargli bene, ma in questi anni ho imparato che devo piacere a me stessa prima che agli altri...così mentre penso alla sua espressione corrucciata mentre mi guarda vestita di un abito che sicuramente starà immaginando bruciare...agguanto un vestito corto in pizzo nero, maniche velate...gonna a ruota, accollato ma con goccia sul petto che lascia poco spazio all'immaginazione...con gli stivaletti e un paio di calze nere andrà benissimo. Mi siedo sul letto per passarmi la crema sulle gambe, aspetto che asciughi per fare in modo che le calze scivolino meglio, quando il tocco con quelle lenzuola che odorano ancora di lui catturano la mia mente. Aveva ragione quello stronzo, non riesco più a fare a meno di pensare ai momenti in cui ci rotolavamo qui sopra, persi nel milione di brividi che abbiamo dentro...non riesco più a fare a meno di sentire in questa stanza la sua voce che mi chiede di continuare a baciarlo...di muovermi...che mi intima che sono soltanto sua, che nessuno mi avrà mai in questo modo, che nessuno mi farà mai godere così. Dovevo immaginarlo subito il motivo per il quale voleva avermi in questo letto...forse l'avevo capito subito, da come spingeva le sue mani dentro di me...da quanto volesse vedermi godere così... ma volevo più di ogni altra cosa al mondo che fosse lui a dirmelo...volevo sentire la conferma del pensiero che c'era nella mia mente, il pensiero perverso di avermi sul letto in cui dormo con un altro uomo...lo ha ammesso, mentre io non riuscivo nemmeno a razionalizzare un pensiero...mentre non riuscivo a pensare a niente che non riguardasse lui e il piacere che stavamo provando insieme...non avrei dovuto, eppure non ho potuto fare a meno di confermargli che Saverio non mi toccherà, non qui...non ora...non dopo di lui...non ci riuscirei e lui lo sa benissimo, sa che non avevo bisogno di fare l'amore con lui su questo letto per sentirmi dentro così...non ho bisogno di questo succhiotto per ricordarmi quanto adesso io appartenga a lui...Sfioro quel segno che ancora mi fa male da sopra l'accappatoio, e mi sto perdendo nella sequenza di quei momenti che abbiamo vissuto in questa stanza...quando mio figlio vi irrompe all'interno senza preavviso come è solito a fare, spaventandomi...
<<Cazzo Bes, mi hai fatto morire di paura, ma perché non bussi?>>dico mettendomi una mano sul petto per il colpo che ho preso
<<Uffa pure tu co sto fatto che devo bussà...>>risponde sbuffando, quanto è viziato mio figlio mamma mia...
<<Perché chi altro lo dice?>> mi chiedo inutilmente
<<Briga...non poi capì quanto rompe le palle pe 'sta cosa>> ecco appunto
<<Eh mica c'ha torto però...m'hai tolto vent'anni de vita>>dico sedendomi sul letto
<<Mejo così sembri più giovane>> dice ridendo, mentre io in realtà mi sto solo irritando, quando ha quel sorrisino, so già che deve chiedermi qualcosa...
<<Si certo, che me devi chiedere?>>dico anticipando la sua richiesta
<<Stasera, posso andare a cena a casa di un amico? Non torno tardi>>
<<Si ma ti vengo a prendere io, anche perché stasera io e Saverio abbiamo una cena con i suoi colleghi>> dico pensando che mio figlio ha avuto un'idea fantastica...na volta ogni tanto anche lui ci grazia della sua perspicacia
<<Mazza che palle mà...nun te invidio proprio>> eh sapessi bello de mamma, che me toccherà sentì stasera...l'ultima volta in cui ho partecipato ad una cena con i colleghi di Saverio non ho seguito una parola di quello che stavano dicendo, ero troppo presa dalla presenza di un certo individuo al tavolo in fondo...speriamo che stasera anche se lui non ci sarà la serata passi in fretta...
<<Zitto va...che me sta già a prende male...comunque si puoi andare...>> dico tranquillamente sperando che esca fuori dalla stanza senza farmi nessun altra domanda
<<Grazie mà...allora me squilli tu quando devo scende>>risponde abbracciandomi ma rimanendo bloccato...in quel momento il mio cuore si ferma...lo sapevo io che notava qualcosa di anomalo, questo quando si tratta di me è peggio del mago Otelma...<<Mà scusa 'na domanda, ma da quando Saverio s'è dato ai prelievi sanguigni? Nun faceva l'economista?>> cazzo il succhiotto sul collo...mica l'avevo visto io...Briga che me combini...
<<Ma che stai a dì? Quello è un orecchino che mi ha fatto allergia...>>
<<No no, questo è un succhiotto sull'arteria...che te doveva controllà se eri viva? Alla vostra età se fanno ste cose?...Ma poi come je è venuta 'sta fantasia tutta un botto, che quello è passionale come una trota nel lago Trasimeno ad agosto...nun me convince sta cosa>> dice con tono disgustato mentre io cerco di abbracciarlo, venendo allontanata <<Pussa via...nun me toccà...svergognata>> dice ridendo e lasciando la mia stanza mentre io gli lancio uno dei cuscini che ho sul letto...ma vi rendete conto? Mio figlio non mi saluta perché ho un succhiotto sul collo? Roba da matti...matti...ecco appunto!
Sto finendo di truccarmi, per iniziarmi a vestire quando decido di inviargli una foto nel mio bagno...dopotutto non l'ha nemmeno visto, magari la prossima volta potrei fargli sentire quanto è comoda la mia vasca...mi siedo sul bordo...lasciando l'accappatoio aperto per fargli vedere uno dei tanti segni che ha lasciato sul mio corpo, scatto una foto e gliela mando...senza scritto niente sotto, voglio solo che mi pensi...che mi guardi, che smetta di fare qualsiasi cosa stia facendo in questo momento per pensare a me...a tutto quello che abbiamo vissuto stamattina. Mentre sono immersa nei miei pensieri, mi rendo conto a stento che Francesca mi sta chiamando...rispondo al volo, sicuramente dovrà informarmi di un nuovo incontro con il produttore...
<<Ma si può sapere che fine hai fatto in questi giorni?>> mi chiede con tono di rimprovero
<<Hai ragione Fra, ma stanno succedendo un sacco di cose, che non so nemmeno io dove ho la testa>>
<<Eh immagino...senti prima che mi dimentico...Sofia smettila di tirare la roba addosso a tua sorella...scusami eh...ma queste non stanno un attimo ferme, dicevo...prima che mi dimentico domani, alle undici hai una video intervista che andrà in onda su un programma musicale di una TV satellitare, ti passo a prendere io per le nove>>
<<Per le nove? Francè ma l'andiamo ad aprire noi la TV?>>dico scandalizzandomi per l'orario...pensando che domani nessuno potrà venire a portarmi i cornetti...che amarezza
<<Emma, fai poco la cogliona...domani mattina alle nove pronta chiaro?>>
<<Alle nove domani Mattia pronta...mattina...si mattina>> dico sbagliandomi spontaneamente, cazzo se inizio è finita
<<Mattia? Ma Emma oddio che stai a combinà...tu me farai morire giovane lo sai si?>> dice fingendosi, neanche tanto, preoccupata per le mie disavventure sentimentali
<<Scusami è che...mi è uscito spontaneo...>>ammetto non rendendomi conto quello che ho appena detto
<<Peggio...ti rendi conto? Peggio...>> e lo so Francé ma tanto ormai va così...che devo fa? <<Senti ma perché quando l'hai visto?>>
<<Stamattina, è venuto qui...mi ha portato i cornetti...e poi>> sto per raccontargli senza rendermi conto che ho assunto un tono di voce bimbominkioso che nemmeno vent'anni fa...
<<ALT, fermate...non ce provà nemmeno a raccontarmi qualcosa al telefono..>> dice fermandomi mentre da fuori al bagno la voce di Saverio, che mi ricorda che siamo come sempre in ritardo, mi fa desistere dal raccontarle tutto quello che mi sta rendendo felice in questo momento.
<<Io avrei voluto Franceschina mia...ma quell'altro rompicoglioni, sta urlando che siamo in ritardo...domani ti racconto tutto...>>dico eccitata come una ragazzina
<<Emma, ma come quell'altro rompicoglioni? Dio santo...tu mi finirai nei pasticci già lo so...vabbè dai...ci sentiamo domani...>>
<<A domani tesorino>> dico mandandole un bacio
<<Sempre peggio Brown...sempre peggio...>> dice disgustata mettendo fine a quella telefonata così divertente.
Guardo il telefono e mi rendo conto che lui mi ha risposto...
"Brown...nun fa la furba con me...come ti stai vestendo? Guarda che te ne lascio n'altro de succhiotto!" Eccolo là, lo sapevo io che non si beveva la storia del bagno
"Niente di che piccolo Otello...magari più tardi te lo faccio vedere...però mi prometti che non ti incazzi" scrivo consapevole che non appena vedrà la foto del mio outfit sbroccherà senza precedenti
"Scordatelo Brown! Oddio cosa ti farei in questo momento..." Perché fa così? Perché riesce a mandarmi in palla con un nulla...
"Cosa?" Domando mentre sento il mio respiro mozzarmi il fiato
"Tutto! A partire dal baciare le tue gambe...fino a giungere al nodo che hai stretto in vita...che tanto so già che hai slegato, perché non riesci neanche tu a resistere a tutto questo" quanto lo odio...mentre leggo quelle parole, mi rendo conto che ho spontaneamente aperto l'accappatoio di spugna che ho addosso, e sto accarezzando tutti i punti della mia pelle su cui si è fermato a baciarmi e succhiarmi...facendomi impazzire...
"Io ti odio per quanto ti voglio in questo momento...e giuro che non appena ti avrò tra le mani, smetterai di essere così spavaldo Bellegrandi " gli prometto mettendo forzatamente fine a quello scambio di messaggi...se avessi continuato a scrivergli non so quanto avrei resistito dal correre a casa sua per saltargli addosso. Emma ricomponiamoci, hai una cena con i colleghi di quel becca...Oddio lo chiamo anche io così...vi rendete conto? Sono proprio una brutta persona!
Esco dal bagno, e Saverio è seduto sul letto, non so perché ma una sensazione di fastidio mi colpisce nello stomaco, la sua posizione mi ricorda immediatamente quella di Mattia stamattina, quando con la faccia imbronciata mi chiedeva il motivo per il quale stessi togliendo al mio letto le lenzuola che odoravano di noi...mi dà fastidio che lui sia seduto in quella stessa posizione, in un secondo mi rendo conto che mi da fastidio che lui non sia Mattia, che sia seduto nel suo modo e che io non possa abbracciarlo...come ho fatto stamattina, per scacciare dalla sua mente ogni pensiero negativo...per rassicurarlo del fatto che non importava quante lenzuola io avrei potuto cambiare, il pensiero di noi due insieme in questo letto a fare l'amore...non mi avrebbe mai più abbandonato, perché ormai faceva parte di me...perché lui ha sempre fatto parte di me, perché lui c'è sempre stato in me. Perché quello è il suo posto nella mia vita e nessuno lo avrà mai, nessuno! Mi soffermo con lo sguardo su quelle lenzuola, mentre sento delle lacrime pungermi gli occhi, ed è in questo momento che capisco che sono di nuovo nei pasticci...che non riesco più a vivere senza di lui nella mia vita, che sono tornata indietro negli anni, come se non fosse passato nemmeno un secondo da quando ci siamo separati perché ha creduto di me le peggio cose, perché doveva andare da quell'altra...perché ho versato fiumi di lacrime quando avevo bisogno di lui e invece non era accanto a me, quelle lacrime sono qui...e mi stanno ricordando che il peso dei ricordi è impossibile da sostenere, soprattutto per una storia come la nostra. Saverio si è accorto della mia stranezza...si alza e mi viene incontro pensando che mi stia sentendo poco bene, ma io lo tranquillizzo subito...non voglio che mi faccia ulteriori domande, così come non voglio che si accorga che basterebbe pochissimo per farmi scoppiare a piangere o inveire contro di lui, solamente perché si è seduto su un punto del letto che non doveva toccare...Afferro i miei vestiti, e torno in bagno per ultimare la mia preparazione...
<<Emma siamo in ritardo...>> mi urla Saverio dalla camera da letto...
<<Sono pronta...mazza che palle>> dico abbassando la voce e spruzzandomi un po' di profumo prima di uscire dal bagno...<<eccomi, a proposito più tardi dobbiamo passare a prendere Bes, a casa di un amico...>>
<<Va bene, amore ma non sarà un po' volgare questo vestito?>> cosa? Volgare io? Bello tu sei vestito come nemmeno mio nonno avrebbe mai osato, e parli di volgarità? Tu sei offensivo a partire da quei mocassini che credi alla moda al papillon rosso pendant con i pantaloni a quadri...
<<No, non ti preoccupare...>> dico troncando qualsiasi tipo di discussione, che sono sicura visto il mio umore finirebbe davvero male...mentre attraverso il corridoio...vedo che afferra la busta dei cornetti che mi ha portato Mattia, e che avevo dimenticato sul tavolo del salotto, per buttarla ma io lo fermo in tempo, giuro che oggi lo strozzo!
<<No, lascia la busta!>>dico tirandogliela dalle mani senza delicatezza
<<Perché?>> mi chiede dubbioso, beh c'ha ragione, l'ho appena fulminato con lo sguardo per aver preso tra le mani una busta bianca vuota...
<<Perché mi serve>>dico ripiegandola accuratamente e riponendola nel vano delle posate neanche si trattasse di un oggetto prezioso...esco dalla cucina e guardo la porta d'ingresso...un sorriso stava per nascermi spontaneo quando mi rendo conto che non posso pensare ora a quando doveva andare via da qui, a tutti i baci che ci siamo scambiati, prima che lasciasse definitivamente questa casa...non ci saremmo mai staccati se fosse stato per noi, continuava a stringermi, a baciarmi, a toccarmi...no, non l'avrei mai lasciato andare via...
<<Emma ma ti muovi? Non capisco cosa ti prenda stasera, ma sappi che non è il momento adatto per viaggiare tra le nuvole>> mi dice spazientito, pensa tu invece di smetterla perché tra poco ti faccio viaggiare io, per andartene a...quel paese però!
Durante il tragitto, non proferisco parola, di questo passo ogni mio momento con Saverio sarà sempre peggio ed io sarò sempre più fredda della temperatura di questo febbraio insolito, me ne rendo conto, eppure non riesco a pensare ad altro se non a lui, chissà che starà facendo ora...avrà cenato, sarà preoccupato per la cena di stasera, per il dopo cena? Mi basterebbe sentire la sua voce anche solo cinque minuti per stare meglio...Emma ha ragione Savini, tu a breve farai una fine davvero tragica senza precedenti nella storia della mitologia greca, un po' come quella di Parthenope, penso mentre oltrepasso l'ingresso del ristorante entrando all'interno. Il senso di calore che sento dentro mi lascia un attimo perplessa, fuori stavo gelando...mentre appena ho messo piede qui dentro un brivido mi ha accarezzato la schiena, sento una voce...la sua...mi giro di scatto e il mio cuore perde un battito...lui cosa ci fa qua?
Eccolo là, la causa della mia instabilità mentale, della mia follia quotidiana, dei miei ormoni impazziti che probabilmente in questo momento stanno facendo la olà, eccolo là...tutto ciò che stavo desiderando da stamattina racchiuso in un metro e novanta di stronzaggine e pazzia, la nostra pazzia...Scuoto la testa facendogli un leggero sorriso, incurante delle persone che stanno a tavola con lui, intravedo James...e spontaneamente contenta di vederlo gli faccio un occhiolino, gesto che sicuramente più tardi mi farà pagare con gli interessi. Seguo Saverio e mi fiondo al nostro tavolo, con una contentezza che prima non avevo, ora sì...che questa serata ha finalmente un senso, ora che ho i suoi occhi incollati addosso ho finalmente un motivo per sorridere, e perché no, anche per fare la stronza.
Posiziono il mio telefono di fronte al mio piatto e continuo a guardarlo in continuazione, mio figlio potrebbe avere bisogno di me, e qualcun altro a pochi passi da me che continua a provocarmi a distanza...potrebbe avere l'istinto di scrivermi. Il tempo trascorre leggero e in men che non si dica siamo già al secondo, cavolo non me ne sono nemmeno resa conto...Fortunatamente nessuno dei commensali mi rivolge la parola, così io posso essere libera di osservare ogni movimento delle sue labbra, dei suoi occhi che cercano i miei, assicurandosi che il tipo che mi siede accanto non sfiori in nessun modo le mie gambe...
"Quello c'ha apposto le mani?" eccolo....ormai lo conosco meglio di quanto conosca me stessa
"Briga avrà 65 anni sto cristiano..."
"Che vuol dire, gli occhi ce l'ha e ce l'hanno pure tutti quelli che te stanno a sgamà da quando sei arrivata, certo che li capisco quando je ricapita di avere una così affianco, le vorrei mette io le mani sotto quella gonna"
"Smettila!" Dico diventando rossa, sorridendo e sventolando il menù per darmi sollievo da quel calore incessante
"Guarda che se cambi colore così, se ne accorgono tutti...ho capito che non mi resisti, ma un attimo di contegno" E certo la fa facile lui...magari se tu la smettessi di provocarmi, sarebbe più facile per me...e invece no, perché in realtà ti stai divertendo nel vedermi in difficoltà...ma sta attento Briga...lo sai che posso diventare molto stronza!
<<Signora, mi ricordo che lei ha un figlio...come sta? Perché non ce lo fa conoscere la prossima volta?>>
<<Eh sa è molto difficile che mio figlio venga con me, ormai è grande...anche se per me rimane il mio bambino>> ci manca solo mio figlio in questo ristorante e avemo fatto l'en plein <<a proposito di figlio, scusatemi un secondo ma devo accertarmi di dove sia adesso...con permesso>>dico alzandomi mettendo una mano sulla spalla di Saverio e allontanandomi dal tavolo, continuando a guardare quel paio di occhi verdi che in questo momento probabilmente stanno immaginando duemila modi per uccidermi.
Entro nel bagno, mi appoggio sul bordo del lavandino con le braccia conserte, e aspetto che qualcuno mi segua, è inutile che aspetti Briga...tanto lo sappiamo entrambi che non vedevi l'ora di cedere contro di me...che sarai qui in meno di...cinque...quattro...tre...due...
<<Alla buonora Bellegrandi!>> dico sorridendo senza guardarlo, consapevole che odia il modo in cui gli ricordo che ho vinto... mi morsico un labbro...mentre mi avvicino a lui lentamente...e vedo che lui sta facendo lo stesso...le sue mani fremono all'idea di toccarmi almeno quanto le mie. Mi afferra per le vita e cattura la mia bocca con la sua...
<<Io prima o poi t'ammazzo>> dice nella mia bocca e in un secondo la sua lingua è solo mia...sento che vorrebbe spingermi verso il lavandino, preso dalla bramosia di possedermi...dalla pazza voglia che ha di me...ma io ho altri piani, così lo spingo contro la porta di quel bagno che sta diventando il nostro paradiso...e gli lascio un succhiotto sul collo mentre con le mani gli sbottono i pantaloni...massaggiando la sua erezione ormai evidente, la libero dalla costrizione del tessuto dei suoi slip...senza smettere di baciarlo, senza togliere la mia mano dal suo petto...mentre sento il battito del suo cuore aumentare sempre di più...
<<Emma...falla finita>> mi intima tra le labbra stringendomi a lui...mentre continuo a toccarlo con la mano, sempre più velocemente, scendendo con i miei baci sul suo petto...fin dove ho sbottonato quella camicia che gli sta da Dio. Lo fisso intensamente in quegli occhi profondi che da sempre mi appartengono, mi fa cenno di "no" con la testa, ed io gli sorrido facendo al contrario un gesto di assenso, per poi abbassarmi fino a baciare la parte più intima di lui...provocandogli un gemito...che a stento riesce a trattenere, continuo a baciare il suo membro...ad accarezzare le pieghe della sua pelle con la mia lingua, completamente coinvolta da un desiderio che non pensavo mi appartenesse più, che mi pervade solamente quando si tratta di lui...non riesco a staccarmi e non voglio nemmeno farlo, insisto nel toccarlo aumentando il ritmo delle mie mani, mentre con le mie labbra rosse indugio sulla punta del suo sesso sapendo di farlo impazzire, come forse mai sono riuscita a fare...
<<Emma..caz...zzo...stac...ca...tiii>> mi implora...tenendo le mani sulla mia testa per dettarmi il ritmo, ormai fuori di testa per via di quegli spasmi di piacere che lo stanno devastando sempre di più. No Bellegrandi...ti voglio mio, e ti voglio in questo modo...continuo a toccarlo quando sento tra le labbra il nettare di lui che mi fa capire che sta per godere, voglio vivermi questo momento fino in fondo...ma lui non è dello stesso parere, mi tira dai capelli staccandomi violentemente dal mio dolce giochino, mi sbatte contro la porta chiusa del bagno, mi abbassa le calze, strappa i miei slip e mi penetra senza farmi fiatare trovandomi già pronta per lui. Un urlo mi sta per scappare, quando mi chiude la bocca con un bacio...mentre continua a spingere dentro di me facendomi impazzire...
<<Matti...ti prego...aspetta...oddio aspetta...>> lo imploro, ma so che non aspetterà perché io ho osato troppo prima, e lui deve rivendicare il suo ruolo...perché è lui l'uomo, e solo lui può decidere come giocare...o almeno così credeva fino a poco prima di entrare in questo bagno
<<Tu mi farai morire Brown...giurami che quello che mi hai fatto, non lo farai mai a nessuno...giuramelo>> mi chiede mentre io non ce la faccio a rispondere...perché sono sconvolta da quello che sto provando <<Dillo...muoviti>>
<<S....sii...te lo....giu....giuro...Matti...io...>>cerco di prendere aria mentre il culmine di un piacere sconosciuto, che mi stringe lo stomaco, mi travolge cogliendomi alla sprovvista...
<<Mai nessun altro ti avrà così...te lo giuro...fosse l'ultima cosa che faccio>> mi giura mordendomi il collo mentre raggiunge l'orgasmo, riempiendomi di lui...
<<Cazzo...se è stato figo>> mi dice stringendomi senza lasciarmi...probabilmente dopo quello che abbiamo vissuto, non riuscirei nemmeno a tenermi in piedi , no Briga...non è stato soltanto figo...è stato...è stato...<<è stata la cosa più folle che abbia mai fatto con te>>
<<No...per me hai fatto molte cose folli...questa è stata la più folle, la più figa...la più vera...non ti ho mai sentito così..>> cerco di trovare le parole adatte per fargli capire il mio stato d'animo
<<Così come?>> mi chiede con il sorriso mentre mi accarezza il viso...adoro la sua dolcezza dopo aver fatto l'amore, è così bipolare che stento a credere che lui sia lo stesso uomo che pochi secondi fa mi ha sbattuto contro la porta di questo bagno, per possedermi...come avevo bisogno...
<<Così...mio...come adesso>> gli dico sperando che capisca il senso delle parole
<<Io sono tuo, sono sempre stato solo tuo...>>
<<Mai così...mai così tanto...>> gli dico...sedendomi sul mobile del lavandino mentre lui continua a baciarmi...notando i miei occhi lucidi...
<<Ehi...guardami...lo so quello che senti, anche io ho paura...e so che me merito tutto questo...ma non posso starti lontano, non posso pensare a te con lui...non dopo che ti ho avuta così...non dopo che ho sentito che sei di nuovo mia...che mi appartieni come non apparterrai mai a nessun altro>> a quella frase non riesco a farlo continuare...lo bacio...e una lacrima scivola libera sulla mia guancia...
<<Io non voglio essere di nessun altro Matti...>>non me ne frega niente se non avrei dovuto dirglielo, se avrei dovuto mantenere il segreto, se avrei dovuto tirarmela...voglio che lui sia certo del fatto che non sarò mai pazza di qualcuno così come sono pazza di lui...lui che mi sorride, che mi stringe...che cattura quella lacrima con le labbra per farla sua, più di quanto io stessa non sia già!!
Sto continuando a baciarlo senza riuscire a pensare al fatto che devo ritornare dai colleghi di Saverio, e che lui deve tornare dai suoi amici, che sicuramente si staranno chiedendo a che punto sia con me. Già, perché ho visto lo sguardo di James, mentre entravo nel ristorante...gli erano bastati cinque secondi per capire tutto quello che ancora c'era tra di noi. È da un po' che non lo vedo, l'ultima volta Bes non era ancora nato...l'ultima volta lui e Tina erano ancora una delle coppie più felici che io abbia conosciuto nella mia vita, ancora non riesco a capire il motivo per il quale la loro storia sia finita...erano davvero belli insieme, e da quando si sono lasciati gli occhi della mia migliore amica non sono più gli stessi...probabilmente non lo saranno mai più, perché quando qualcuno o qualcosa ti porta via l'amore della tua vita un pezzo del tuo cuore si spegne per sempre, fin quando qualcuno non decide di rendertelo, ed io so perfettamente cosa significa! Sono felice di vedere che James è riuscito nei suoi obiettivi e che la sua amicizia con Mattia perduri, nonostante sia un amico meraviglioso, mi rendo conto che non è facile andare d'accordo con lui...Matti può diventare davvero insopportabile...infatti sto pensando a quello che gli avrà potuto dire solamente per aver ricambiato il mio occhiolino, gesto spontaneo ed amichevole senza alcuna dietrologia.
<<Se te lo stai chiedendo no, non gli ho ancora fatto niente a quello stronzo...ma dopo me la paga...come ti è saltato in quella capoccia che te ritrovi de farje l'occhiolino eh?>> dice mordendo il mio labbro...
<<Quante storie per un gesto di saluto Briga, pensa se l'avessi fatto davvero con malizia...>> gli dico mettendo in lui il tarlo che l'abbia potuto fare già a qualcun altro...
<<Bionda tu stai rischiando lo sai vero?>> mi dice stringendomi a lui
<<Quando mai non l'ho fatto da quando mi conosci?>> gli chiedo, sapendo che ripasserà a mente tutte le volte in cui gli ho fatto perdere la pazienza...
<<In effetti ora che ci penso, da stamane l'hai già fatto un sacco de volte, tipo sto vestito, io ancora non capisco dove tu li prenda sti pezzi di stoffa>> mi dice sfiorando il pizzo del mio vestito che in realtà gli piace da impazzire...in tutti questi anni mi sono resa conto di aver scelto tutto l'abbigliamento che sapevo avrebbe potuto infastidirlo, che sapevo l'avrebbe spinto a guardarmi con la voglia negli occhi di strapparmi da dosso ogni singolo strato di tessuto. Più gli dava fastidio che indossassi un vestito piuttosto che un altro, più mi rendevo conto di quanto mi stesse bene.
Ogni volta è una fatica per me staccarmi da lui, vorrei rimanergli attaccata per interminabili ore, ed invece devo staccarmi perché entrambi dobbiamo ritornare alla nostra vita...una realtà dove al momento non c'è spazio per noi, per viverci come vogliamo...una realtà che però presto arriverà me lo sento. Vedo che abbandona la sala del ristorante facendomi un sorriso e l'occhiolino più bello della storia...mentre il mio stomaco comincia a stringersi, segno che il mio cervello ha già deciso che...non voglio che vada via, non senza avere la possibilità di salutarlo ancora una volta prima della fine di questa interminabile giornata...fingo di stare ricevendo una telefonata da parte di mio figlio, quando afferro il mio telefono e mi dirigo fuori dal ristorante, senza un cappotto e senza niente ma solo con la voglia di dargli ancora un altro bacio.
<<Cerchi qualcuno Brown?>> mi chiede arrivando alle mie spalle, trascinandomi nella parte più buia del ristorante per poi stringermi nel suo cappotto...
<<Si...uno...che mi mancherà tantissimo stasera...>> dico sorridendo dandogli uno dei nostri baci...<<grazie per oggi...>> grazie per avermi fatto vivere una delle giornate più belle degli ultimi anni della mia vita, avrei voluto dirgli...ma non ce n'è bisogno, perché lui ha capito quello che voglio intendere, ha capito quello che sento dentro...
<<Non ti azzardare bionda...grazie a te...per aver conservato il mio posto...dentro di te...>>dice facendo bloccare il mio respiro, sulla cresta dell'onda di quei sentimenti che non sono mai sopiti in me.
<<Io nun ve vorrei interrompe...ma se esce qualcuno ve sgama sicuro!>> ci dice James ridendo nel vederci così persi l'uno nell'altro
<<C'ha ragione James, devi tornà dentro.. mi raccomando quando vai a casa...dritta a letto, ce semo capiti?>> mi ordina con il suo solito sguardo indagatore, ed io non posso fare a meno di sorridergli prima di dargli un altro bacio...e tornare dentro da quella gente che probabilmente non capirà mai il turbine di emozioni che ho dentro di me!

Continua...

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