Mattia ha ragione...sto the nero con estratto di rosa echinacea a prima mattina fa veramente schifo, a dire il vero fa schifo sempre penso tra me e me, rovesciando quella bevanda disgustosa nel lavandino...Bes e Saverio sono già usciti di casa finalmente, oggi non ho proprio voglia di parlare o di rispondere alle loro domande, non tanto per mio figlio...il mio cucciolotto, quanto per quell'uomo che giorno dopo giorno diventa sempre più un estraneo si miei occhi, basta vedere che mi ha visto qui con gli occhi gonfi, il naso rosso e la testa immersa nella pentola, l'unica cosa che ha saputo dirmi è stata "Non ti starai mica ammalando?"...no Saverio caro, stavo solamente facendo dei suffumigi per dilatare i pori della pelle e fare una bella pulizia del viso...vi giuro che quando fa così lo affogherei. Continuo a pensare a quella cosa terribile che per non so quanti mesi mi sono ostinata a bere pensando che mi facesse bene, che fosse buona per l'organismo, che attenuasse tanti disturbi, almeno Saverio lo sostiene fermamente...e ha fatto in modo che lo sostenessi anche io costringendomi a farne enormi tazze almeno una volta al giorno. Quando l'ho detto a Mattia ieri...che invece del mio solito caffè quando ero a casa ero solita a preparare questo intruglio, è scoppiato a ridermi in faccia...
<<Solo te poi esse d'accordo a bere sta roba!!! Ma falla beve a lui...>>mi aveva risposto saggiamente
<<Ma dice che fa molto bene...è disintossicante>>
<<Ho capito, ma così te disintossichi ma mori de tristezza...no Mimma, smettila de segui le idee de questo, anche perché so sue...non tue...e tu non devi fa quello che vogliono l'altri...soprattutto se l'altri è uno come quello>> mi rispose stizzato dal fatto che seguissi una sua idea...
<<Perché pensi che faccia le cose perché lo dicono gli altri? Hai un bel pensiero di me...>>replicai quasi offesa, però in effetti non mi ero resa conto finora di quanto avessi cambiato le mie abitudini, solo parlando con lui mi accorsi di quanto avessi cercato di scostarmi dalla vecchia Emma per crearne una nuova che non aveva niente a che vedere con me, con la Emma che conosceva lui e che voleva riavere.
<<Scema...non in quel senso...è solo che tu non hai bisogno che qualcuno ti consigli cosa fare...tu sei Emma Brown...non hai bisogno di nessuno per ricordarti chi sei>> non riuscivo più a parlare dopo quella frase, per l'ennesima volta mi aveva spiazzato, facendomi sentire importante...semplicemente ricordandomi chi sono
<<Infatti se sono qui è solamente perché lo voglio io>>dissi stesa su di lui accarezzando il profilo delle sue labbra...
<<Aspetta un secondo...arrivo subito...>>disse alzandosi per andare in cucina e ritornando dopo pochi minuti da me con in mano due tazzine di caffè...dall'odore riconobbi subito che si trattava del mio preferito, possibile che se lo ricordasse dopotutto questo tempo?
<<Se te lo stai chiedendo, no...non mi sono dimenticato niente di te...>>disse dopo aver appoggiato la tazzina vuota sul tavolino tornando a guardarmi quasi come se volesse entrarmi dentro con i suoi occhi. Bevvi quel caffè come se fosse il più buono del mondo, combattuta tra il desiderio che non finisse mai e la voglia che finisse subito per potergli saltare addosso ringraziandolo a modo mio. Poggiai anche la mia tazzina sul tavolo...e gli diedi un bacio sulle labbra, sentendo ancora il sapore di quel caffè.
<<Grazie...per non esserti dimenticato niente di me...>> mi guardò stupito da quella mia frase...per poi incastrare una mano nei miei capelli e tirandomi verso di lui...imprigionandomi in un bacio bellissimo, un bacio dei suoi che mi manca terribilmente anche ora.
Finisco di lavare le tazze per la colazione, quando mi rendo conto che mi ha appena mandato un messaggio...lascio tutto nel lavandino, mi asciugo le mani e volo letteralmente per prendere il telefono soltanto che non mi accorgo del pavimento bagnato...e scivolo in avanti sbattendo il bacino sul pavimento come nemmeno in un video di Paperissima...Ahia che male porca miseria, impreco mentre mi massaggio il bacino, questo sarà sicuramente il karma che mi sta punendo per aver riempito di bugie le persone con cui vivo, però lo giuro non voglio fare a loro del male...voglio solo essere felice, ed io lo sono solo con lui.
Afferro il telefono dopo essermi rialzata dolorante, e leggo il suo messaggio.
"Come mai sei già sveglia?" mi scrive il figaccione di turno rispondendo al mio messaggio di buongiorno
"Non mi sentivo tanto bene...e tu?" affermo omettendo la caduta di qualche secondo fa preparandomi alla sfilza di domande che mi farà non appena leggerà che non mi sento bene...in realtà adoro quando si preoccupa per me, quando mi riempie di attenzioni...però non voglio farlo preoccupare inutilmente
"Come mai non ti senti tanto bene che c'è?" immaginavo che andasse nel panico
"Niente è che credo di aver preso freddo per via della pioggia...hai presente?" faccio la gnorri, se ripenso a tutta quell'acqua che abbiamo preso era impossibile pensare che non mi ammalassi.
"Credo di avere presente si, comunque Mimma non è mica colpa mia se sei gelosa pazza de me" me sembrava strano che stamattina non avesse esordito con qualche attacco della sua straordinaria modestia.
"Bellegrandi...io non mi gaserei fossi in te, stavi per fare una brutta fine ieri" rispondo ricordando nella mia mente alcune scene di quella serata...
"Però poi me so fatto perdonà o sbaglio? Non ti avrei mai fatto annà via da casa mia Brown" afferma facendomi balzare il cuore in petto
"Neanche io sarei mai andata via..." non mi interessa se si gaserà troppo per questa frase, non mi interessa se prenderà il sopravvento ma io avevo bisogno di dirglielo
"Devo lavorà, oggi dirò ai ragazzi de quella collaborazione importante, altrimenti stavo già a casa tua" mi risponde provocandomi un sorriso, mi guardo nel riflesso del forno e mi rendo conto da come continuo a toccarmi i capelli di quanto mi abbia cambiato nuovamente la vita, di quanto conti per me sentirlo, saperlo vicino.
Mi aggiro per casa, sentendo i miei malesseri influenzali aumentare ogni minuto che passa...cerco il termometro ma non lo trovo, non ricordo dove può essere finito e rovistando nel cassetto della mia roba trovo accidentalmente una sua maglia, guardando la misura e sentendone il profumo può essere solamente sua, ma come è possib....ma certo, me l'ha data ieri quando i miei vestiti erano troppo bagnati per poterli tenere addosso e quando sono andata via mi sono dimenticata di restituirgliela. Prendo la maglietta bianca con quelle labbra rosse e la stringo forte a me, inspirando ancora il suo profumo che è rimasto impregnato sul tessuto. Chiudo gli occhi e ripenso al momento in cui mi ha sfilato quel vestito e mi ha fatto sua su quel divanetto nel suo ufficio...ormai la fiamma della voglia che avevamo di stare insieme divampava senza limiti, ero a cavalcioni su di lui...non riuscivo a smettere di toccarlo, di baciarlo...mi ha sempre fatto questo effetto, sempre anche quando volevo ucciderlo, e avrebbe continuato a farmelo fin quando avrei continuato a provare per lui tutto questo. Trovo il termometro e mettendolo sotto il braccio torno in salotto...guardo il divano e per un attimo mi sembra di vederci di nuovo, me e lui avvinghiati in quella morsa del piacere che non ci lasciava scampo, non ero ancora nuda, non eravamo ancora l'uno dentro l'altro eppure già godevo di lui, non riuscivo a smettere di muovermi sul rigonfiamento dei suoi slip...Sentirlo così era impagabile, mi mandava fuori di testa ed io non volevo sentirmi così...non volevo essere in balia di lui così involontariamente mi uscì un suono di disappunto, di frustrazione...
<<Che c'è?>> mi chiese con il sorriso di chi sa già la risposta
<<Non riesco a smettere di volerti>> gli rivelai sapendo di farlo felice
<<Allora non farlo!>> mi rispose mentre tentavo di liberarlo da quegli indumenti inutili, inopportuni, per renderlo libero, per farlo mio...Non riesco a farlo Bellegrandi, non riesco più a staccarmi da te...non riuscivo a smettere di toccarlo e così ci baciammo senza più renderci conto del tempo che passava, quando spinse il mio bacino contro il suo...trattenni il fiato, mi levò gli slip ed un gemito si dissolse in quella stanza che stava assistendo alla nostra passione...il mio volerlo toccare per vederlo morire sotto l'effetto dei movimenti delle mie mani, la sua testa tra le mie gambe, le sue dita dentro di me...la sua lingua che mi succhiava nel punto più sensibile della mia intimità...i rumori e le urla di quel piacere che avevamo vissuto le risento nella mia testa...sempre più forti...fin quando sfinita dalla febbre non mi addormento con quella maglia tra le mani...
Ho smesso di contare i minuti da quando ho preso il telecomando per fare zapping alla Tv...mi sono svegliata di soprassalto per controllare la febbre, che a quanto pare non ne vuole sapere di scendere...Ho anche chiamato la pizzeria dietro l'angolo per la cena, non riesco a nemmeno a reggermi in piedi figuriamoci a preparare qualcosa di decente per il mio cucciolo, non potete capire quanto mi costi non potermi occupare totalmente di lui come quando era bambino, però non ho potuto fare altrimenti, spero solo che Saverio non se la prenda...anche perché tra i tanti pregi che ha, uno di questi è che non ama la pizza, se lo sapesse Mattia aggiungerebbe un'altra tacca alla barra del suo odio per lui...Nel frattempo che arrivi il fattorino premo insistentemente il tasto su quell'aggeggio a forma di telefono, passo dalle repliche di Friends che sono più vecchie di me, sorpasso una vecchia puntata di Quark sulle foreste amazzoniche...no grazie con i documentari abbiamo già dato...per arrivare infine ai programmi di cucina che non mi servono perché io sono più brava! Insomma tutta questa cultura televisiva per evitare di prendere il mio cellulare...per evitare di controllare se lui mi ha scritto, se mi ha cercato, se gli manco... Emma non puoi essere diventata di nuovo così estremamente dipende da lui, al punto da condizionare così tanto la tua vita. Devo stare attenta, perché stando a sentire mio figlio, sono costantemente tra le nuvole...Bes ha ormai la fissa che io abbia un altro uomo...mi chiedo come fa ad essere così perspicace quando si tratta di me, come ha fatto a capire che ho perso la testa per un uomo che non è il mio compagno, che non è l'uomo con cui convivo cercando fintamente di costruire un futuro e cerco di imporre nella sua vita...Ieri sera quando sono tornata a casa, me l'ha detto di nuovo, ha di nuovo insinuato il dubbio che io stia con la testa tra le nuvole per qualcuno ed io non ho saputo rispondergli...che potevo dirgli? Si è vero tua madre ha una tresca con un suo ex, che al momento è anche il tuo capo? No, non me l'avrebbe mai perdonato per questo sarebbe stato capace anche di cancellare la HLabel dalla sua vita! Mentre ripenso a tutta la tragica situazione in cui mi sono autonomamente cacciata, certamente perché se Emma Marrone non si mette nei casini da sola non sa vivere...sfilo un nuovo fazzoletto dal pacchetto accanto al telecomando...E' una vita che non mi ammalo in questo modo, naso chiuso, mal di gola...dolori articolari, tutta colpa della pioggia e della mia testa di cazzo, si...perché se non fossi andata da Mattia sotto quella pioggia torrenziale perché pensavo non mi avesse risposto per scorrazzare in libertà con la sua segretaria, magari a quest'ora non mi sarei ammalata. Se mi sento in colpa? Forse sì...no ma anche no, non riuscivo a credere al fatto che non mi avesse risposto perché era davvero impegnato in una riunione di lavoro, credevo che mi stesse nuovamente prendendo per il culo...soprattutto vedendolo di nuovo con quel manico di scopa attorno. Aveva ragione, ero diventata pazza di gelosia senza rendermene conto, come se fosse ancora mio, come se non potesse azzardarsi nemmeno a pensare di stare con una donna che non fossi io...e solo ora mi rendo conto che nella mia testa è così, lui non può stare con nessun altra perché lui è ancora mio, perché dentro di me il tempo non è mai passato...perché sono persa di lui e dei suoi occhi, perché avrei dato qualsiasi cosa per rimanere ancora un'ora chiusa con lui in quell'ufficio. A pensare che tutto era iniziato come al nostro solito, litigando...non volevo dargliela vinta, non volevo che facesse passare la mia foto con il produttore prima nell'ordine delle cose da non fare, rispetto al fatto che non mi avesse risposto...dopo una giornata in cui era sparito, l'unica cosa che aveva saputo dirmi era che facevo foto in giro dalle didascalie discutibili, ma vi rendete conto? Nonostante questo non mi ero trattenuta dall'urlargli contro quanto fosse stronzo e che non gli avrei mai più permesso di prendermi in giro...cosa mi rispose? Niente...nemmeno una parola, continuò a guardarmi con il suo solito sguardo da figo e dopo nemmeno tre minuti eravamo appiccicati su quel divanetto a fare l'amore. Non so spiegarvi esattamente cosa provassi in quel momento, ma non c'era niente che desideravo di più che stare con lui, per riappropriarmi ancora una volta di una parte di me stessa che avevo bisogno di sentire, per essere ancora Emma...la donna di Briga...per sentire dentro di me la tranquillità che solamente con lui riuscivo a provare. Mi accarezzo il seno e mi ricordo che nonostante il mio divieto, Mattia mi ha lasciato un succhiotto...proprio lì sulla quella zona tanto sensibile del mio corpo. Quando gli ho chiesto di non lasciarmi i segni, sono sicura che è arrivato a pensare che non volessi per via di Saverio, perché avrebbe potuto scoprire la verità vedendoli, infatti la sua espressione sollevata quando gli confessai che in realtà si trattava solamente di mio figlio, me ne diede conferma, io mi chiedo come faccia ad avere dubbi su di me, sul fatto che lo voglia da impazzire...sto facendo delle cose che non avrei mai pensato o immaginato di fare, nonostante io sia la prima ad odiare il tradimento, le bugie...i sotterfugi...io che amo la verità, mi sto arrampicando nel cercare scuse che possano giustificare ogni momento che ho bisogno di trascorrere con lui, e non si tratta di sesso...è questo forse il problema...io ho bisogno di sapere che fa, dov'è...con chi sta, di sapere se mi pensa quanto io penso a lui, se sente dentro quella bruciante sensazione di paradiso ogni volta che mi bacia...ho bisogno di lui, ed anche se forse tutto questo finirà con il mettermi nei pasticci, per me ne vale la pena.
Sento il rumore della porta che si apre, e subito dopo la voce di modo figlio salutarmi...per venire subito a darmi un bacio...quanto è bello, non ricordavo che fosse così bello stamattina...si vede che è preoccupato per me, da quando ha capito che ho preso l'influenza non riesce a fare a meno di chiedermi come sto e se ho bisogno di qualcosa. Nonostante abbia un carattere per niente facile, nonostante delle volte non riesco a capirlo come vorrei non avrei potuto desiderare un figlio diverso per nessuna ragione al mondo.
Con tristezza lo informo che ho deciso di chiamare la pizzeria per la cena perché non riesco nemmeno ad alzarmi in piedi, e subito mi chiede preoccupato se ho preso qualcosa...
<<Si si...domani se sto ancora così me ne vado da zia Tina...così non vi mischio l'influenza!>> non voglio che si ammali per colpa mia, questo per lui è un periodo importante, deve studiare e deve lavorare alla Label, non può permettersi il rischio di fermarsi per colpa di un'influenza, perché in questo mondo non puoi permetterti il lusso di sbagliare. Preoccupata da questo pensiero, penso che d'altronde qualche giorno a casa di Tina nel frattempo che tutti questi malesseri passino non sarebbero poi una cattiva idea, se non altro mi terrebbero lontana da Saverio.
<<Sai che l'ha presa anche Briga?>> mi dice stupendomi...ha preso l'influenza il grande capo, e non mi ha detto niente...chissà come sta male per non avermelo voluto dire...povero quasi quasi dopo gli scrivo un messaggio per chiedergli come sta. Mentre ripenso per un secondo ai nostri baci sotto la pioggia, mio figlio mi rende partecipe del fatto che è contento che il suo capo si sia ammalato...e subito rimango sbalordita, fino a ieri era il suo idolo...cos'è successo per contrariarlo in questo modo nei suoi confronti?
<<E sentiamo un po' che è successo da farti dire così?>> gli chiedo cercando di mostrarmi indifferente alla dinamica mentre in realtà, vista gli occhi delusi di mio figlio, la situazione mi preoccupa sempre di più. Mi racconta che è entrato nel suo ufficio senza bussare, e che ha visto Briga informare alcuni ragazzi della HLabel, di una collaborazione importante con un artista di una major molto importante nel mondo della musica. Ogni artista, dovrà creare una barra da sottoporre alla sua attenzione, le più belle verranno proposte all'artista che potrà scegliere quella da inserire nella sua canzone
<<Bellooo!>> reagisco neanche avessi vinto all'enalotto...sono proprio l'antisgamo quando faccio queste uscite...per fortuna che è talmente preso dalla sua rabbia nei confronti di Mattia che non si è reso conto della mia difficoltà. Gli chiedo se ha provato a parlarne con lui, se gli ha chiesto spiegazioni, anche perché conoscendolo Mattia non farebbe mai una cosa simile.
<<Ah si! Ha detto che aveva convocato prima i ragazzi che sono lì da un sacco per dar loro la notizia...e dopo l'avrebbe detto a chi è entrato da poco a far parte dell'etichetta...ma io mica gli credo!>>Eccallá lo sapevo io, quando si ficca una cosa in testa non c'è modo di togliergliela, che testa dura che ha.
<<E perché scusa non devi credergli?>>cerco di fargli capire che probabilmente si sta facendo offuscare dalla rabbia, dalla paura di venire escluso da una cosa troppo importante per la sua carriera e che sicuramente Briga non voleva escluderlo ma lo avrebbe informato al momento giusto...
<<Ah mà! Ma te pare che me lo diceva? Che poi siamo stati nel suo ufficio a parlare quando sono arrivato, me lo poteva pure dì invece de dirme che la riunione de ieri era per l'amministrazione!>> già...la riunione di ieri...e in un attimo sono di nuovo sotto la pioggia avvinghiata all'uomo che ha preso il monopolio dei miei pensieri, le sue mani sulla vita, i nostri baci...meglio che non ci penso amore di mamma...meglio di no. I nostri discorsi si interrompono bruscamente a causa del ritorno di Saverio, mio figlio già è in difficoltà a parlarmi delle sue cose quando è solo con me figuriamoci se è presente anche uno degli uomini che più disprezza al mondo. Appena entra e mi trova seduta sul divano, vedo il terrore ricoprire il volto di Saverio, guarda che è solo influenza cretino non si tratta del colera. Viene verso di me e mi appoggia una mano sulla fronte per verificare la presenza di febbre, prima che tornassero loro avevo quasi trentotto ora considerando che continuo a sentire la voce di Mattia e a vederlo di fronte a me, secondo il mio punto di vista sta aumentando sempre di più. Lo informo che ho già preso tutto quello che potevo prendere per evitare che se ne esca con uno dei suoi soliti consigli omeopatici, e invece lui ribatte sul fatto che debba prendere un antibiotico e della propoli per la gola, niente...dev'essere una sorta di erborista incompreso la cui massima aspirazione era di entrare a far parte dell'associazione "Medici dell'erbolario senza frontiere". No sinceramente parlando, io non credo di poter resistere ancora per molto con lui in casa che continua a guardarmi come se fossi affetta da chissà quale malattia, non voglio correre il rischio di sbroccare e dirgli tutto quello che ho accumulato in questi giorni, di sfogare con lui la frustrazione che ho perché mi manca un altro uomo, non lo trovo giusto.
<<Saverio non preoccuparti...domani me ne vado da Tina>> gli dico sperando che non dica niente, che mi permetta di allontanarmi da lui in modo da smettere di dover combattere ogni minuto che passa contro quell'odore di menzogne che sento avvolgermi ogni volta che lo guardo e dal fastidio che provo ogni volta che prova ad avvicinarsi a me. Se da una parte spero che mi lasci libera, dall'altra spero che dica qualcosa che possa dare un senso a tutti i momenti che abbiamo vissuto insieme, a tutto quell'entusiasmo che avevamo provato quando avevamo deciso di andare a convivere, qualcosa che mi ricordi il perché avevo iniziato una storia con lui...invece no...
<<Meglio così amore, così non infetti tutti...sono sicuro che un paio di giorni e ti rimetterai in sesto...io vado di là>> non ci credo che l'ha detto davvero...l'ha detto davvero? Vorrei piangere ripensando a quella frase che ha avuto il coraggio di dire vedendomi in questo stato...com'è possibile che io viva con un uomo così, com'è possibile che sia così umanamente povero? Avrei reagito diversamente a quella frase, probabilmente sarei andata di là anche io per urlargli quanto mi fa schifo, probabilmente lo avrei messo alla porta...probabilmente avrei fatto mille cose se solo di fronte a me non ci fosse stato mio figlio. Conoscendo l'istinto di protezione che prova nei miei confronti, sono sicura che se percepisse i miei pensieri potrebbe davvero finire male...malissimo...
<<A mà te sei sempre sicura che ce lo dobbiamo tenè, vè?>> mi chiede ridendo, in effetti no amore...Non sono per niente sicura di voler continuare questa storia...anzi a dire il vero non credo di essere più sicura di niente.
È mezzanotte ed io non riesco a chiudere occhio, vado in cucina e cerco la confezione della camomilla per poter bere qualcosa di caldo, davanti mi ritrovo di nuovo la confezione di quella terribile tisana, presa da un impeto di rabbia l'afferro e la getto nel cestino della spazzatura distruggendo tutte le bustine, non voglio sentire mai più parlare di quella roba.
Il mio telefonino s'illumina all'arrivo di un messaggio...così mi precipito per vedere chi sia, stavolta senza fare voli o cadute rovinose sul pavimento.
"Tornare a casa da soli non è la stessa cosa che tornarci con te" ok Briga ma se mi dici così io piango però...già sono depressa se continui a ricordarmi il motivo per il quale lo sono non ne esco più
"Anche tu mi manchi...tantissimo" ecco...1,2,3 inviato...voglio che sappia il mio stato d'animo, che capisca che oltre ad essere influenzata sto male perché mi manca e non so come fare per vederlo...
"Me sembra de averla già vissuta sta scena, non te pare?" mi scrive riferendosi a tutte le volte che in passato avevamo passato le notti al telefono, dicendoci quanto ci mancavamo, quanto avevamo bisogno di stare insieme...quante lacrime ho versato attaccata ad un telefono, quante ne ha versate anche lui senza dirmelo
"In effetti siamo un po' ripetitivi, chissà di chi è la colpa..." gli rispondo sapendo di indispettirlo, sa che lo ritengo responsabile della fine della nostra storia...sa che sono stata male per quello...ripensare al passato ogni tanto non gli fa male
"Ok...colpito...ora come va il raffreddore?" mi chiede amorevolmente
"Zitto non me ne parlare...piuttosto perché non mi hai detto che ti sei ammalato anche tu?" gli chiedo cercando di capire appieno il motivo di quella sua omissione
"Perché stamattina non stavo così male, che ne sapevo che a momenti me moro con sta tosse"
"Esageratoo...è soltanto un po' d'influenza perché abbiamo fatto i fenomeni sotto la pioggia"
"Abbiamo? Dilla tutta...m'hai fatto infracicá sotto la pioggia perché eri gelosa del nulla"
"Ah sì del nulla? Beh non mi pare proprio Bellegrandi che facessi relazioni pubbliche con la tua segretaria" non dovevo scrivergli così...ora penserà che negli anni sono diventata più gelosa di lui...no Emma non scherzare a lui non gli arriva nessuno
"Certo perché tu invece in braccio a quello te pare normale..." Ecco appunto...
"È il mio produttore Matti...dai non mi sento bene ho la febbre...uffa" piagnucolo sperando che faccia una tregua
"Va bene per stasera sei salva, soltanto perché pur' io sto malissimo...domani non credo de riuscì nemmeno ad annà a lavoro messo così" povero, deve stare davvero male per non riuscire ad andare nemmeno a lavoro...in questo siamo sempre stati identici, abbiamo messo il nostro lavoro sempre prima di noi stessi, l'abbiamo scelto noi era giusto che fosse così...anche se molte volte l'abbiamo pagato a caro prezzo.
<<Amore sei ancora in piedi?>> Arieccolo l'erborista mancato
<<A quanto pare...ti serviva qualcosa?>> chiedo sperando che capisca che deve sloggiare dalla cucina se ci tiene alla sua incolumità
<<Volevo sapere se stavi meglio, anche se a dire il vero pensavo che dormissi...Volevo farmi una tisana...>> ah sì? Speravi che non fossi nei paraggi, in modo da non beccarti la peste per poi morire come quel lurido di Don Rodrigo? Beh ti è annata male.
<<Quale tisana?>> dico mentre dentro di me una piccola Emma sta facendo la hola
<<È finita quella che ci piace al the nero?>> uh si tesoro è tutta finita...tutta tutta
<<Si, è finita...abbiamo solo la camomilla liofilizzata ma non credo ti interessi...>>sia mai bevesse qualcosa di filtrato
<<No per carità, piuttosto amore appena ti riprendi ti devi assolutamente ricordare di comprarla>> ah bello...io ho sbriciolato con queste mani un'intera confezione di quella merdaccia te pare che la ricompro? Tu stai fuori!
<<No, non comprerò nessuna tisana>> dichiaro trionfalmente
<<Come? Perché no?>> e hai pure il coraggio di domandarmelo razza di imbecille?
<<Perché mi fa schifo Saverio e io non intendo più comprarla...>> finalmente Emma daje 'npo...
<<Ma io credevo...che ti piacesse...che avessi capito i benefici di quelle importanti erbe officinali...che..>> ancora? Non me ne frega niente...niente
<<Saverio forse non mi sono spiegata, a me quella tisana per quanto buona sia, fa schifo...Ho provato a seguire il tuo consiglio ma non mi piace, pertanto non c'è bisogno che sia in casa mia, quando vorrai berla potrai prenderla a quel raffinatissimo bar sotto il tuo ufficio, in compagnia dei tuoi amici blasonati...Ora se non ti dispiace, visto che sono influenzata preferirei che tu andassi in camera>> spero che muova quelle chiappe e vada via dalla cucina prima che un'altra ondata della mia acidità lo investa.
<<Come preferisci amore, credo che tu abbia bisogno di riposarti...e di rilassarti>> certamente basta che tu vai via dalla cucina
<<Sicuramente, lo farò non appena resterò da sola>> gli rispondo notando che in realtà è già fuori dalla cucina...bene vedo che ha capito l'antifona, ultimamente non riesco più a sopportare la sua presenza, mi dà fastidio ogni cosa che dice...è così evidente che non gliene importa nulla di me, di noi...non gliene è mai importato nulla altrimenti si sarebbe chiesto come mai sulla mia pelle c'è il profumo di un altro...come mai ho dei segni sul corpo che non mi ha fatto lui perché non gli permetto di avvicinarsi a me da giorni e giorni...A lui sta bene così perché in realtà non gli importa niente di me, di mio figlio, della nostra convivenza, di niente...mi siedo sullo sgabello della cucina e riafferro il telefono...
"Hai misurato la febbre?" gli chiedo un po' preoccupata del fatto che sia da solo
"Si c'ho trentotto che vordì? È grave ve?" È sempre il solito...
"No Briga non è grave...anch'io ho trentotto eppure sto qua a messaggiare con te" anche se in effetti sto morendo di freddo
"C'hai pure te la febbre così alta? Mannaggia Brown...mo me fai sentì in colpa...ma il damerino che fa? Dorme?" eh ora che gli dico?
"Non lo so, credo di sì...sono sul divano io" gli rivelo sperando che non mi chieda le motivazione di questa scelta
"Sul divano? E perché? Non che me dispiaccia nel senso preferisco che nun je stai vicino...però non stai bene, nun devi sta sul divano" che dolce che è...per una volta è riuscito a mettere in secondo piano la sua gelosia per me...solo che ora non so cosa dirgli, se gli dicessi la verità sul motivo per cui dormo qui finirei solamente col farlo incazzare...
"Perché così sono più tranquilla...ho la TV...la cucina...preferisco così" gli scrivo sperando che non prosegua oltre
"Ah ok...ma sappi che...non me la bevo Brown..." ma io dico perché deve fare così...perché?
"Mattì...per favore...😘" gli scrivo sperando che capisca che non voglio parlarne
"Vorrei che tu fossi qui con me...adesso" rileggo questo messaggio due o tre volte, non ci credo quasi che me l'abbia scritto...
"anche se ho l'influenza?" gli scrivo sapendo già la sua risposta
"Cazzo me ne frega dell'influenza...e poi pur' io so influenzato...quindi andrebbe bene comunque...l'importante è che stai con me" non avevo dubbi sul fatto che non gli importasse dell'influenza, dei microbi...e tutto il resto...a lui importa stare con me...e nient'altro.
Mi addormento tenendo il telefono tra le mani, durante la notte mi sveglio più volte perché la sensazione del naso chiuso e la tosse sembrano quasi non farmi respirare...Saverio è già uscito per andare a lavoro, ovviamente senza nemmeno avvicinarsi per chiedermi come sto, dev'essere leggermente adirato per il modo in cui gli ho comunicato che non volevo la sua presenza nei miei paraggi. Bes si è alzato più volte durante la notte per venire a vedere come sto...cucciolo di mamma...nonostante sappia che è rimasto turbato dal fatto che Briga non gli abbia detto subito della collaborazione con quella major e che non sa se scrivere o meno quella barra...lo vedo che si sta preoccupando per me. Infatti non appena esce dalla sua camera viene verso di me per chiedermi come mi sento...Purtroppo il mio stato è peggio di quello di ieri sera, e vista l'impossibilità di rilassarmi con la paura di contagiare lui o Saverio decido che è davvero il caso che vada a stare qualche giorno da Tina. Vedo la sua faccia stranirsi davanti a quell'annuncio ma spero che mi capisca
<<Mamma nun me sembra un'ottima idea io e Saverio soli a casa>> in effetti non sembra nemmeno a me, ma non riesco a trovare un'altra soluzione al momento, dopotutto si tratta solo di un giorno ...che può succedere mai in un giorno?
Lui mi ricorda che mi aveva già detto di voler andare da Francesca per stare un po' con le gemelle, così vista la situazione mi chiede se può andare a stare da lei nel frattempo che io mi riprenda...
<<Ti pregoooo mami>> ecco lo sapevo io che mi fregava, grandissimo ruffiano...lo sa che quando fa così ottiene tutto quello che vuole, mamma mia me lo mangerei di bacini in questo momento il mio cucciolo...
<<D'accordo...ma prendi il telefono e chiama per chiedere se può ospitarti>> per me non ci sarebbero problemi, ma non voglio che Francesca oltre al da fare che le danno le gemelle, si trovi a dover anche accudire Bes...anche se sono sicura che non sarebbe mai in grado di dire di no a mio figlio per questo, lo adora...per lei è come se fosse un figlio, mi ha aiutato a crescerlo quando ancora portava i pannolini...l'ha tenuto in braccio la notte quando aveva le colichette, gli ha insegnato ad andare sulla bici...è venuta ad ogni sua recita scolastica...è stata sempre presente fin quando non sono nate le gemelle...le mie stelline, anche loro per me sono come delle figlie...quando Francesca ha partorito abbiamo fatto insieme tutto il travaglio...e poi sono entrata in sala parto con lei e suo marito, ho vissuto con loro momenti unici, momenti che mi mancano tantissimo.
Vedo Bes tornare in cucina e guardare il telefono con una faccia interrogativa...gli chiedo che succede e lui mi risponde che un messaggio ha informato tutti i ragazzi della Label che Briga oggi non sarà a lavoro, e che quindi ogni cosa che volevano dirgli dovrà essere rimandata...faccio finta di essere sorpresa dalla comunicazione, nonostante Mattia mi avesse già detto di non sentirsi bene per potersi recare in ufficio, stava malissimo e vedendo come mi sentivo io lo capivo perfettamente. Mio figlio mi risponde che non aveva nulla da dirgli, lo sento che è ancora molto arrabbiato per il fatto che non gli abbia detto subito della collaborazione, ma non può fare così...solamente per puntiglio.
<<Zia Francy dice che posso andare quando voglio senza bisogno di chiamare>> cambia discorso rendendomi partecipe della risposta di Francesca, come vi dicevo non gli avrebbe mai detto di no...Mi dice che dopo scuola andrà direttamente da lei...e il pensiero che starà con Francesca invece che solo con Saverio mi rende più serena. Dopo essermi raccomandata che si comporti bene a casa di Francesca e nonostante sappia già che con le zie si comporta benissimo più che con la madre che sarei io, mi reco nella camera da letto intenzionata a preparare il mio zaino per andare da Tina. Mentre preparo le mie cose, rivedo la maglia che mi ha prestato Mattia...adoro quelle labbra rosse...adoro sentire il suo profumo sul cotone di quella t-shirt, così la piego e la metto nello zaino...quanto mi manca in questo momento. Ho preso una tuta, un pigiama, un pantalone, un maglioncino...e due paia di scarpe nel caso dovesse sopraggiungere un impegno di lavoro improvviso...Sto finendo di mettere tutto apposto quando il mio cellulare si illumina...è solamente una notifica di un like ad una mia foto, mentre invece sullo schermo c'è ancora impresso il messaggio che mi ha mandato Mattia prima che io prendessi sonno...mi aveva detto che non gliene fregava nulla dell'influenza...che mi avrebbe voluto lì con lui...e se ci andassi? Se lo facessi davvero? Non voglio prendermi in giro ancora una volta, io ho bisogno di stare con lui in questo momento...di sentire il suo calore in un abbraccio, di vedere il suo sorriso...di affogare nei suoi occhi...di...di...ok ho deciso! Andrò da lui!
Salgo in macchina dopo aver chiuso la porta di quella casa che per due giorni è stata come una prigione per me e provo a chiamare Tina, voglio avvisarla che per qualsiasi motivo dovesse chiamarla Bes, deve dirgli che io sono a casa sua, che sto dormendo, che ho la febbre e non posso parlare, ma che sono lì...
<<Emma ma perché hai preso il vizio di chiamarmi così presto? Che hai combinato stavolta?>> perché? Che devo aver combinato?
<<Scusa tesoro, volevo dirti che io ho preso l'influenza...>> inizio con il dire il motivo per il quale sto facendo tutto questo, quasi come se ci credessi davvero
<<Bene prendi l'antibiotico due giorni e passa tutto, posso andare a dormire?>> no non ha capito
<<No...fammi finire, ho preso l'influenza e sto venendo da te...perché non voglio infettare Saverio e Bes...>> cerco di spiegarle lentamente quello che voglio dire, mentre forse la sto incasinando ancora di più
<<E quindi è meglio infettare me? Tesoro sei proprio carina...comunque tu lo sai che puoi venire quando vuoi...posso andare?>> niente non capiscee, quando ci si mette però...
<<Nooo, in realtà io non vengo a casa tua, ma se dovesse chiamarti qualcuno e chiederti dove sono, dovresti dire che sto dormendo, che ho la febbre...che non posso parlare ma che sono lì ok?>> ecco, ora spero che abbia capito...tra poco dovevo farle un disegno
<<Scusa e tu dove andresti nel frattempo?>> giustamente vuole saperlo...
<<Da Mattia...>> gli dico con una sorta di voce da bimbominkia...non me ne rendo conto ma quando parlo di lui la mia voce cambia totalmente...probabilmente anche la mia faccia ma vabbè...è già abbastanza imbarazzante così
<<Ma Emma...tu...tu....tu non sei normale ecco...ma credi che sia fattibile una cosa del genere?>> ma secondo te non ci ho pensato prima?
<<Tina, non dormo da due giorni...ho preso l'influenza perché abbiamo litigato sotto la pioggia...perché non mi aveva risposto al telefono, poi abbiamo fatto l'amore nel suo ufficio ed è stato bellissimo...sono andata a casa sua...abbiamo mangiato una pizza abbracciati sul divano, mi ha medicato la mano dove mi sono bruciata...sono tornata a casa mia, lui ha la febbre ed io ho la febbre, io non posso dormire sul mio letto perché Saverio ha paura che lo infetti...mio figlio in questo momento deve cantare...quindi non può ammalarsi...e in tutto questo lui mi manca da morire...>> dico tutto d'un fiato tradita da un colpo di tosse che forse nasconde la mia immensa voglia di piangere...
<<Anche se non ho capito la metà delle cose che hai detto...non so se è per via della stanchezza di ieri sera o del fatto che il mio cervello si rifiuta di sentire la frase "sotto la pioggia"...credo che sia il caso che tu vada da lui, e anche in fretta...>> mi dice rasserenandomi sul fatto che se Bes la chiamerà le dirà che sono da lei e che non posso parlargli. Sono felice che anche lei abbia capito quanto conta in questo momento per me stare con lui...quanto mi interessa viverlo di più...averlo vicino...baciarlo...era importante per me che lei lo capisse, anche se forse non condivide del tutto il mio atteggiamento...ora sì che posso andare da lui.
Passo dalla farmacia vicino casa mia, prima di andare da lui voglio essere certa che abbiamo tutte le medicine necessarie per rimetterci in sesto... Così acquisto caramelle per il mal di gola, aspirine, antidolorifici, goccine per l'aerosol e spray nasali...sono sicura che quando vedrà la busta che mi porto dietro con dentro tutte quelle medicine riderà per un'ora, solo io sono capace di fare queste cose.
Rientro in macchina e alla radio stanno passando un vecchio pezzo dei Subsonica, uno dei nostri gruppi musicali preferiti, ovviamente quale poteva essere se non Incantevole? Quella canzone voleva dire tanto per me, per noi... Quella canzone era stata in qualche modo l'inizio di tutto, aveva sancito la nostra prima sfida...la nostra prima sconfitta contro noi stessi. Prendo il telefono e decido di fargli un audio, con il pezzo finale della canzone...quello che precede le sue barre, che io dopo tantissimi anni ricordo ancora a memoria. Glielo invio e sotto scrivo il testo della sua barra..."Cripte, voragine sono in guerra a Cartagine
Strati di nuvole rapide
Questa non è una canzone, questa è la mia annotazione sopra la lapide
Metto il mio nome inciso nell'acqua naufrago...
Mi piace vincere facile"
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~ ADESSO INTORNO A TE ~
FanfictionÈ difficile ammettere quanto ogni scelta sia importante nella nostra vita, anche la più piccola ed insignificante: un aereo preso, una telefonata mai effettuata, un vocale non inviato, un appuntamento declinato, una collana persa, una notte dimentic...