Mi sveglio in un letto vuoto e freddo, qua le cose devono cambiare al più presto...mi passo le mani sul viso e decido di alzarmi...sarà una giornata impegnativa! Sono passato a prendere James e ci siamo diretti all'agenzia di Tina...il mio amico si guarda intorno da quando siamo entrati
<<Cerchi qualcuno?>> lo punzecchio
<<Io? No, no...perché?>> mente facendo il finto tonto
<<Così...vedo che te guardi intorno...>>
<<Eh...si...carino qui, vè?>> certo James, immagino tu sia sempre stato un appassionato di design...fortunatamente veniamo ricevuti ed il discorso cade...non lo capisco proprio questo ultimamente, fai l'uomo e chiarite, no? A che serve che stai così! E nun ce sta bisogno che state a sottolineà che io ho fatto di peggio eh!
Mi stiracchio sbadigliando mentre lasciamo l'edificio, mi annoiano sempre a morte queste cose...siamo arrivati al compromesso che James lavorerà con loro ogni volta che ne avranno bisogno, il loro legale si occuperà di mettere nero su bianco i dettagli, e poi lo manderà a Francesco via email...come ho più volte specificato...Nun me mannate più quella in ufficio...! Com'è che se chiamava? Bah...manco me ricordo più! Oggi non poteva esserci per una brutta influenza che la costringe a letto da ieri, meno male!
Ho pranzato con James in un nuovo locale che hanno aperto vicino casa sua, poi lui è tornato a casa che aveva delle basi da sistemare e preferiva farlo lì ed io sto appena entrando alla Label
<<Briga!>> mi chiama Samantha poggiando una mano sulla cornetta del telefono e poi mi fa segno di attendere alzando l'indice...mi appoggio al bancone della reception per rispondere all'ennesimo messaggio di Emma...da stamattina non so quanti ce ne siamo scambiati, e siamo solo a metà giornata...magari più tardi potrei raggiungerla...Samantha posa il ricevitore e mi informa che mi ha girato una mail, che nell'oggetto era riportata la dicitura "importante" e che proviene dalla major che ci aveva contattato per quel famoso singolo
<<A proposito di mail...ne arriverà una dal legale dell'agenzia con cui avevo appuntamento stamattina...girala subito a Francesco...>>
<<Perfetto...c'è altro?>> dice scrivendo una nota su un post-it
<<Sono arrivate delle richieste da una radio e due giornali per il Rap's Hoop di Milano...credo vogliano fare qualche domanda a te e a Besta, ti ho scritto tutto qui, ho messo già tutti i recapiti...>> mi informa porgendomi un foglio con tutte le indicazioni scritte in modo ordinato, punto per punto...sotto questo punto di vista è sempre stata molto efficiente <<Vuoi che salga con te...? Se ti dovesse servire una mano...>> allude
<<No grazie, so benissimo fare da solo il mio lavoro...>> affermo perentorio avviandomi verso le scale... <<Ah!>> continuo girandomi un attimo verso di lei <<Quando sono fuori per lavoro, sei pregata di non mandarmi messaggi personali!>> e vado via lasciandola lì senza parole. Sono sempre stato un po' così...quando sono impegnato sentimentalmente tendo a diventare molto freddo e cinico nei confronti di qualunque ragazza che ci provi con me.
Allora, vediamo un po'...accendo il computer e mi siedo sulla mia poltrona...per le interviste devo prima accordarmi con Bes ed i suoi impegni scolastici...magari quando arriva ne parliamo...quindi posso mettere via il foglio tanto è da poco uscito il numero di questo mese, per andare in stampa il prossimo abbiamo almeno quindici giorni...con la radio possiamo accordarci anche dall'oggi al domani. Metto il foglio nel cassetto ed apro la casella della mail...vediamo un po' che novità ci sono dalla major...
Egregio Presidente,
la presente per informarla che dopo aver visionato i testi da lei inviati per l'accordo in oggetto ed ascoltato le demo, per caratteristiche musicali e di adattamento al testo del singolo in uscita del nostro artista, nonché per stile e qualità, il pezzo inedito scelto è quello firmato da Besta. La attendiamo presso la nostra sede non prima di dieci giorni, per darci modo di preparare tutti i documenti necessari. La preghiamo, inoltre, di voler contattare i nostri uffici per un appuntamento. In attesa di riscontro, distinti saluti.
Ah! Sorrido...prima di scoppiare in una vera e propria risata di felicità...ce l'ha fatta, lo sapevo! Il mio contegno, e la possibilità che entri qualcuno da un momento all'altro, mi impediscono di alzarmi e saltellare per la stanza...vorrei chiamarlo, dirgli che sono fiero di lui...ma penso che sia meglio dirglielo di persona...vorrei vedere il lampo di felicità che gli attraverserà gli occhi, gioire con lui del primo di tanti traguardi che lo aspettano...qualcuno bussa alla porta, mentre io fisso ancora lo schermo con il testo della mail
<<Brì?>> dice uno dei musicisti aprendo leggermente la porta ed intrufolando la testa all'interno
<<Entra, entra...>> rispondo, accompagnando le mie parole con un gesto della mano
<<Per quel pezzo che volevi provà...te volevo solo dì che stamo de là...>>
<<Arrivo subito...>> affermo alzandomi e spegnendo il monitor.
Entro in sala prove e trovo due ragazzi ad aspettarmi, hanno già sistemato la base per provarla insieme...in realtà ho chiesto il favore ad uno dei ragazzi che suona il piano di venire oggi...Bes ancora non arriva, che fine ha fatto?
<<Brì...noi abbiamo provato due tre varianti col piano che possono andare bene, te le ho registrate già perché devo proprio andare...>> si, mi aveva già detto che aveva dei problemi a venire di pomeriggio perché sta facendo delle sedute per recuperare il ginocchio che si è infortunato in una partita di pallone con i ragazzi con cui gioca il sabato pomeriggio
<<Vabbè...nun te preoccupà, noi mo le iniziamo a sentì e poi vedemo...>> lo congedo. Va via e ci lascia soli, Bes nun ce sta...sta sempre qua tranne quando serve...oggi ce so' state tante belle notizie...io non sto nella pelle...je devo dì delle interviste per i due giornali, di quella alla radio...e soprattutto del pezzo suo che finirà nel duetto per la major! Movite a venì!
<<Vabbè mentre arriva Besta vediamo i pezzi registrati come suonano sulla base, così quando arriva lui vedemo se je piacciono o vuole cambià qualcosa...>> propongo mentre scosto dei fili da terra
<<Ma il pezzo non è il tuo?>> ride il ragazzo di fronte a me
<<Si, ma la base è sua...nun ce metterei mai mano senza sentì il parere suo...>> replico mentre lui fa partire la base...gli indico il punto in cui deve aggiungere il pezzo suonato al piano...crea una traccia unica e ascoltiamo...
<<No ma buonasera!>> Bes è appena entrato in sala
<<Bes! Ti stavo aspettando!>> nun sai quante cose c'ho da ditte...sarai felicissimo
<<Eh nun me pare...>> ma che c'ha?
<<Ci vediamo dopo...>> dico al ragazzo che è con me, invitandolo in questo modo a lasciarci soli <<oh ma tutto ok?>> domando...è strano...
<<Ma tutto ok che? Ma te pare che provi senza di me? La base mia? Ci hai già aggiunto pure il pianoforte!>> ma che ha capito? E, soprattutto, che se urla?
<<Ma che te urli regazzì?>> dico alzando il tono anch'io
<<Certo...l'etichetta che non sfrutta nessuno...il capo che lascia liberi...>> ma se sente bene, si? Ma che je prende? Ma che c'entra 'sta cosa che sta a dì?
<<Ma che stai a dì?>>
<<Sai che c'è...io non voglio provà co' te...nun te voglio vedè...fa che cazzo te pare...>> lascia la stanza...ma che!?
<<Bes! Beeesta!!>> urlo dalla soglia della porta mentre lo vedo correre via...ma che ha subito? Ah ma stavolta io nun je corro dietro...ma che se po' fa così? Entri, sbraiti, me insulti...aò! Ma non è che ha litigato co' 'a madre? Famme chiamà va...
<<Ohi! Sto lavorando!>> mi risponde sottovoce...vabbè 'a faccio breve, tranquilla!<<Hai litigato co' Bes?>>
<<Chi io?>> no, tu' sorella <<Aspetta!>> la sento dire a qualcuno che è importante e arriva subito...ovvio che è importante, te sto a chiamà io <<Eccomi! Che è successo?>> le racconto tutto...cioè quei dieci minuti di realtà parallela appena vissuti <<Non so...stamattina era tranquillo...poi è uscito nel pomeriggio per andare da Elisa e poi passava di lì...forse ha discusso con lei ed era nervoso...>>
<<Nervoso? Tu nun puoi capì! È arrivato come un matto...me ne ha dette di ogni...che provo senza lui, che lo sfrutto, che non lo lascio libero...nun puoi capì come urlava...ce mancava solo che me menava!>> ride lei...cazzo c'è da ride
<<È un adolescente...è un po' lunatico...>> eh...voglio vedè se te lo fa a te se 'o giustifichi così...
<<Un po' lunatico?>> chiedo perplesso <<C'è mancato poco che me tirava qualcosa appresso!>>
<<Non ti preoccupare...stasera ci parlo io...se non mi senti è perché ho una riunione con lo staff per delle cose riguardo al disco...ok?>>
<<Va bene...ci sentiamo dopo...mi manchi...>>
<<Anche tu, non sai quanto...>> sorrido <<Stai tranquillo, ti adora troppo per avercela con te!>>
<<Ciao tesò...>> e chiudo col cuore più leggero...speriamo sia un momento passeggero...e pensare che ero così felice per lui oggi...
Non sono riuscito a combinare più nulla...ero così impaziente di vederlo arrivare, gli dovevo dire delle interviste, del pezzo con la major...invece mi ha destabilizzato questo suo comportamento. Non voglio neanche cercare di capirlo stavolta...sono incazzato. Non può permettersi un atteggiamento del genere, non può arrivare qui e scazzare con quello che è il capo, cioè io, in questo modo...ma che siamo matti? Mi dici qual è il problema e ne parliamo, ma urlare in quel modo...che avrà pensato il ragazzo che era con noi? Che penseranno gli altri che l'hanno sentito...? Perché per come urlava l'avranno sentito pure sul raccordo...nun me piace 'sta cosa e se nun se scusa pe' come s'è comportato vedi!
Sono appena rientrato a casa, il cartone con la pizza fumante tra le mani, accendo i riscaldamenti...in realtà m'hanno installato un'app sul telefono con cui potrei accenderli già prima e trovare la casa calda ed accogliente ma me dimentico ogni volta...tanto nessun calore artificiale potrà mai sostituire quella sensazione di tepore che ti scalda il cuore quando ad accoglierti c'è qualcuno che ti ama...vabbè mo nun ce pensamo che se no me deprimo...già nun m'è passato er nervoso, ce manca solo 'a depressione...il telefono, speriamo non sia l'ufficio che io me scoccio de tornà di nuovo là...ah no, Emma che mi manda un messaggio
"Ho discusso con Bes..." benvenuta nel club Mì
"Come mai?"
"Boh...cioè era nervoso già quando è arrivato...manco m'ha salutata! Sono andata in camera sua a chiedergli che avesse e non me l'ha detto...fra poco me sfanculava..."
"È un adolescente...è lunatico" vedemo mo se rosichi
"Sticazzi...mica me può trattare così? Sono sua madre, oh!" rido...quando si trattava di me prima subito a giustificarlo...rileggo il messaggio...chissà se anch'io potrei usare la stessa sua espressione...chissà se non dovrebbe trattarmi così perché non sono solo il suo capo...o se si sentisse tranquillo nel farlo proprio per questo motivo. Voglio dire sarebbe molto più semplice arrabbiarsi col proprio padre che col proprio capo...vabbè che discorsi so' ...rispondiamo vah
"A me si invece?"
"Che c'entra...manco un bacetto m'ha dato" non ce la può fare
"Fra poco je andrai a chiede scusa ahahahah"
"Ma anche no! Deve tornare strisciando" se se...ti ci vedo proprio a fare la sostenuta co' lui...je bastano du' mossette e ha risolto
Mi sono messo comodo sul divano ed abbiamo continuato questo scambio di messaggi finchè non è andata a letto...il cartone con la mia pizza, ormai fredda, ancora sul tavolo e la Tv che parla da sola...
Stamattina voglia di venire in ufficio saltami addosso...sono qui che sfoglio distratto il giornale con le notizie di cronaca di cui non sto capendo una mazza...Bes non si è fatto sentire, Emma dice che stamattina è uscito di casa ancora nervoso...
<<Avanti!>> dico rivolto alla porta prima di veder entrare Francesco <<Oh Frà...dimmi!>>
<<È arrivata una mail dall'università...Roma Tre...ci chiedono la disponibilità a prendere due ragazzi per uno stage di management...>>
<<Non ce ne siamo mai occupati...>> affermo perplesso
<<Si...lo so...si tratterebbe di tenere due ragazzi che gironzolano per la Label, tre quattro ore al giorno, per rendersi conto di come funziona il tutto...senza oneri per noi ovviamente...>>
<<Te che dici? Per me se può fa...>>
<<Si...penso non ci sia nulla di sconveniente...acquisiamo comunque prestigio...è pur sempre una delle migliori università per economia e management...>>
<<Va bene...io sono d'accordo...vedi te come se può fa e me fai sapè...>> lo congedo
Quasi quasi scendo a prendermi un caffè al bar...il telefono, chi è mo? Emma!
<<Ehi!>> esordisco...dolce...dall'altro lato silenzio...<<Emma?>> sento che singhiozza...che succede <<Emma che succede?>> niente, piange solo mentre io sono già in panico...ma che diamine? <<Emma me sto a preoccupà...parla! Stai bene?>> cojone, ovvio che no! Mica stava a piagne se no! <<Amore te prego...>> se nun me dice che succede che faccio...è a casa? Se sente male? Le ha fatto qualcosa quello? Se è così giuro che non troveranno manco i rest...
<<Bes...>> mi arriva una voce flebile...non riesce neanche a respirare
<<Bes? Che è successo a Bes?>> niente, solo singhiozzi <<Oh! Emma!!>>
<<Ha...ha...avuto...un...un incidente>> un incidente? Oddio e dov'è? Come sta? Oh Signore!
<<Dove sei?>> silenzio...ansiti e silenzio <<Emma dove cazzo sei?>> urlo
<<A...a casa...non...non riesco a...>>
<<Non muoverti di lì!>> la interrompo <<Arrivo!>>
Mi precipito in macchina e arrivo sotto casa sua nella metà del tempo che impiego solitamente...lei è già sulla porta, mi corre incontro appena scendo dalla macchina ancora in moto e scoppia a piangere...la stringo a me dandole un bacio sulla testa...dobbiamo andare da Bes...
<<Sali in macchina dai...>> le dico dolce accompagnandola dal lato del passeggero ed aprendole lo sportello, salgo anch'io, le do un bacio asciugandole una lacrima col pollice...invano, poiché ne sussegue subito un'altra, ed altre ancora...
<<Dov'è? Che ti hanno detto?>> le domando mettendole una mano sulla gamba ed accarezzandola cercando di tranquillizzarla, anche se so che non servirà
<<Al...al Regina Margherita>> singhiozza... <<non mi hanno detto...nu...nulla...solo di raggiungerli...>>
<<Fatti forza dai, vedrai che sta bene!>> dico per rassicurare lei e forse anche me stesso...devo mostrare di essere forte per lei, il classico sangue freddo...ma in realtà nella mia mente si accavallano le peggiori ipotesi...penso al peggio anche se voglio convincermi che stia bene.
Parcheggio in malo modo nei pressi del pronto soccorso e corriamo letteralmente verso l'accettazione...Emma si rivolge all'infermiera dietro il vetro
<<Buongiorno...Mattia Marrone...ha avuto un incidente...>> la donna controlla al computer
<<Siete i genitori?>> domanda ad Emma
<<Si!>> risponde lei immediatamente...d'istinto...ma come si? Vabbè l'avrà detto per evitare lungaggini...
<<Da quella parte, seconda porta...c'è il dottore che se ne è occupato...>> ci dirigiamo immediatamente nella direzione indicata dopo l'apertura della porta principale che consente l'accesso all'interno dell'unità operativa
<<Dottore buongiorno>> si rivolge Emma ad un uomo col camice bianco <<sono la madre di Mattia Marrone...il ragazzo che ha avuto l'incidente...come sta?>>
Il dottore prende un foglio tra quelli che ha in mano <<Marrone...Marrone...si, eccolo!>> esclama prendendone uno e mettendolo sopra gli altri <<Ehhh...>> si fa serio...oddio! Emma mi stringe la mano, e sbatte gli occhi per evitare alle lacrime di scendere...gliela stringo più forte... <<Sta facendo una risonanza magnetica per accertare se vi sia o meno una lesione della cuffia dei rotatori...in caso di tenosinovite ci sarebbero dei problemi...>> in poche parole povere che ha?
<<Oddio è grave? Sopravvivrà?>> dire che è in panico è poco...ed io non sono di certo da meno...il dottore ride...eh? Ma sta bene questo, si?
<<Signora, ha preso una botta alla spalla...una slogatura nella migliore delle ipotesi, una lesione nella peggiore...nel primo caso se la caverà con riposo e terapia farmacologica...nel secondo valuteremo appena avremo i risultati della risonanza...>> cioè tutto sto casino pe' 'na botta alla spalla...m'avete fatto perde dieci anni de vita!
<<Dottore lei sta dicendo...>> parlo per la prima volta <<che ha solo preso una botta alla spalla?>> chiedo
<<Si...stia tranquillo, suo figlio è in buone mani!>> aridaje co' 'ste espressioni che me fanno sobbalzà er core! Poi me ricoverate pe' infarto! <<Scusatemi, ci vediamo dopo...il ragazzo sarà qui a breve, potete attendere nel corridoio di fronte alla camera tre...>> e se ne va...Emma sospira prima di scoppiare a piangere...sta sfogando tutta l'ansia accumulata da quando ha ricevuto quella maledetta telefonata...la abbraccio stretta al mio petto, accarezzandole la schiena e baciandole la testa...
<<Shhh...sta bene, hai visto?>> acconsente con la testa continuando a dar sfogo alla tensione con le lacrime...<<Eccolo!>> dico vedendo arrivare una barella che si dirige verso la stanza davanti alla quale stiamo aspettando
<<Amore! Amore mio!>> esclama staccandosi da me per andargli incontro e stringerlo
<<Ahia mà!>> si lamenta toccandosi la spalla destra
<<Scusa tesoro! Scusa!>> lo accarezza <<Come ti senti?>>
<<Signora! Dovremmo spostarci dal corridoio...>> si intromette l'infermiere che sta portando la barella
<<Certo certo...mi scusi...>> si scusa lei imbarazzata...l'infermiere lo porta nella stanza e noi lo seguiamo...
<<Potete aspettare qui...verrà il medico appena avremo tutti i risultati...>> ci informa l'infermiere prima di uscire
<<Mi...mi dispiace mà...>> dice lui appena siamo soli nella camera, siamo entrambi accanto a lui...ognuno ad un lato del letto
<<Non ti preoccupare amore! L'importante è che stai bene...>> lo rassicura lei mentre lo accarezza...lui si volta verso di me, poi abbassa lo sguardo...
<<Brì...quello...cioè, quello che ti ho detto ieri...io...ecco, non...non lo pensavo...>> ammette
<<Lo so, tranquillo...>> gli scompiglio i capelli e lui sorride mesto...poi me la paghi, nun te preoccupà...tacci tua!
<<Allora...>> esordisce il dottore entrando con una cartellina tra le mani <<Ragazzo hai una spalla slogata. Deve tenere una benda elastica, non troppo stretta...ed un tutore che impedisca il movimento dell'arto, per recuperare nel più breve tempo possibile. Ci vorranno comunque tre settimane circa...>>
<<Cioè devo tenè 'sto coso per tre settimane e nun posso fa niente de niente? Ma voi siete matti!>>
<<Mattia!>> lo rimprovera Emma <<Scusi dottore...ci dica...>>
<<Come stavo dicendo...>> riprende <<riposo assoluto. È di fondamentale importanza il ghiaccio per ridurre il gonfiore, va applicato per 15-20 minuti diverse volte al giorno. In caso di dolore acuto può prendere gli analgesici...l'ibuprofene o il paracetamolo...tra tre settimane torna qui a fare un controllo...Ho bisogno di una firma per le dimissioni...chi...>>
<<Vengo io!>> lo interrompe Emma. Nel frattempo aiuto Bes ad alzarsi e a raggiungere l'uscita...Emma è all'accettazione, ritira il foglio con diagnosi e terapia e ci raggiunge...
<<Andiamo?>> chiedo e lei annuisce...
<<Attento quando entri in macchina!>> raccomanda mentre apre lo sportello al figlio...porello, non vorrei essere nei suoi panni...tre settimane con miss sonolansiainpersona!
<<Matti ti potresti fermare in farmacia? Devo prendere il tutore e i farmaci...ed il gel termico...>> dice leggendo sul foglio che le hanno dato al pronto soccorso
<<Vado io dopo, tranquilla...mo vi accompagno prima a casa, così Mattia si rilassa che è stata una brutta mattinata...prendo qualcosa al takeaway? Sono quasi le cinque...non abbiamo neanche pranzato...>>
<<No, dai...cucino qualcosa mentre vai in farmacia...>> mi guarda sorridendo...
<<Eccoci qua>> dico parcheggiando davanti casa loro <<vi accompagno dentro?>>
<<No no ce la faccio, tranquillo...>> dice Bes scendendo dall'auto
<<Allora io vado in farmacia...torno subito eh?>> faccio un occhiolino ad Emma e riparto
Dopo mezz'ora sono di nuovo qui...farmacista incompetente...non capiva che mi serviva esattamente lo stesso tutore descritto nel foglio del pronto soccorso, non quello che voleva mollarme lei! Ho comprato tre confezioni de gel termico...che la farmacista nun me voleva dà perché uno basta...ma che ne sai te? E se se rompe? Mica li vedo così consistenti 'sti cosi! Ho preso sia l'ibuprofene che il paracetamolo...nun se sa mai! Ma quella è la macchina del beccafico? E che ce fa già qua a quest'ora? Nun l'avrà mica chiamato lei? Ma nooo che vado a pensà...
Suono al campanello, ad aprirmi è Emma...Saverio è nel salone con ancora il cappotto addosso...dev'essere appena rientrato...
<<Mattia! Grazie...>> dice prendendomi la busta dalle mani <<Vieni, entra...>> entro si...questo me fa girà le palle come pochi...Bes è sul divano, mi sorride appena mi vede...
<<Quanta roba hai preso?>> chiede Emma guardando nella busta che ha appoggiato sul tavolo
<<Quella necessaria...>> replico guardando il beccafico che si è piazzato vicino a lei
<<Amore perché non mi hai chiamato?>> amoche? Ma io te meno se t'azzardi di nuovo! <<Avrei lasciato il lavoro e sarei venuto!>>
<<Non c'era bisogno...non preoccuparti...avevo appena chiamato Mattia per chiedere se...se Bes fosse lì perché non era tornato, quindi ho richiamato lui...non ci ho pensato, ero molto...molto agitata>> inventa...eh certo, giustificamo pure il perché hai chiamato me...io ve menerei entrambi, prima te che ancora te ostini a tenette questo!
<<Potevi chiamare me...>> insiste lui
<<Perché doveva chiamà te? Mica è tu' fijo! Da quanno in qua te preoccupi de lui?>> mi intrometto
<<Se è per questo non è neanche tuo figlio!>> mi risponde lui, altezzoso come al solito ed io non so che dirgli...Emma mi guarda in silenzio...non posso di certo replicare...per dirgli che poi? Che ci sono delle coincidenze che mi portano a pensare che lo sia? Ed altrettante che sua madre mi abbia tradito? Mi sto innervosendo...questo silenzio mi opprime...voglio andar via di qui...guardo Bes che fulmina Saverio con lo sguardo...guardo Emma che tiene gli occhi bassi...e guardo l'uomo di fronte a me che mi sfida guardandomi negli occhi...e decido di fare la cosa migliore per tutti...
<<Hai ragione...io non c'entro niente qui...sarà meglio che vada...>> raggiungo l'ingresso e lascio questa casa, consapevole di aver allontanato da me la donna che amo, dandola vinta all'uomo che vuole portarmela via.Ps. Questo è un piccolo regalino di Pasqua in attesa del nostro ritorno! Auguri a tutte 💁🏻🐣🙆🏻
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~ ADESSO INTORNO A TE ~
FanficÈ difficile ammettere quanto ogni scelta sia importante nella nostra vita, anche la più piccola ed insignificante: un aereo preso, una telefonata mai effettuata, un vocale non inviato, un appuntamento declinato, una collana persa, una notte dimentic...