Sbagli a modo suo

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Sono tre ore che sono in macchina...tre ore che provo a contattare quel matto che ha deciso di farmi morire di spavento. Ok, lo so...è colpa mia se siamo arrivati a questo punto, è colpa mia se mio figlio non è riuscito a gestire la notizia che Mattia è suo padre nel modo che speravo, è colpa mia se ha riversato malamente la sua rabbia su di lui che in questo momento voleva solamente essere accettato per quello che ha sempre rappresentato per lui...un padre...ma cosa otterremo in questo modo? Che risolveremo scappando da tutto e tutti pur di non affrontare la realtà? Sono due ore che provo a telefonargli perché ho bisogno di sapere dove sia...se ha bisogno lui di me...ma soprattutto perché se non so come sta non riesco a respirare...
Mio figlio mi ha già chiamata un sacco di volte per sapere se sono riuscita a capire dove sia, se può telefonare a qualcuno della sua famiglia per sapere se l'hanno visto...mi fa tenerezza vedere quanto sia preoccupato per lui, quanti problemi si fa nel dover interagire con il padre di Briga che adesso è ufficialmente suo nonno...o addirittura con quella pazza di sua madre! In ogni caso l'ho tranquillizzato dicendo che l'avrei trovato e infatti...eccomi qua!
Non avevo dubbi sul fatto che l'avrei trovato qui...fisso a osservare il mare mentre spera che il suo dolore si perda nel moto di quelle onde...che le sue lacrime si mescolino all'enorme distesa di acqua salata che ci circonda e che da sempre lo ispira...sapevo che il suo unico modo per superare questo momento era quello di allontanarsi da noi...dalla fonte della sua sofferenza...da suo figlio che è stato capace di ferirlo come mai nessuno aveva fatto prima d'ora...era qui che veniva quando discutevamo pesantemente...quando voleva chiedermi perdono...quando i suoi genitori non capivano quanto avesse bisogno di loro...è questo il primo posto a cui ho pensato quando mio figlio ha iniziato a preoccuparsi per il suo allontanamento dalla Label...e infatti avevo ragione...mi avvicino lentamente affondando i piedi nella sabbia passo dopo passo e solo quando sono vicina quasi a sfiorargli la spalla...si accorge della mia presenza...senza nemmeno girarsi...
<<Che sei venuta a fa? Te volevi godè la vittoria?>> amore mio...lo so cosa stai cercando di fare...e non me ne frega niente, se quello che hai appena detto è terribile...se mi sento morire dentro al pensiero che tu possa anche solamente pensare una cosa simile...se forse mi urlerai di andarmene perché la colpevole di tutto questo sono io...non me ne frega niente, perché io non mi muoverò da qui nemmeno per un istante...si gira verso di me ed io posso vedere il suo viso distrutto dalle lacrime...dal dispiacere che quelle parole cantate da suo figlio hanno scaturito in lui...non riesco a dire niente...non posso dire niente...ogni parola sarebbe inutile...mi piego inginocchiandomi sulla sabbia di fronte a lui e nonostante la sua reticenza, la sua collera verso di me...gli circondo il collo con le mie braccia...in un abbraccio che sa solamente di noi, di tutto l'amore che provo per lui! Lo sento affondare il viso nell'incavo del mio collo...per poi stringere le mani sulla mia vita quasi come se volesse condividere quello che sente con me...come se stringendomi così a lui potesse trovare la forza per superare questo momento...scorrono così interminabili minuti della nostra vita...senza che nessuno dei due mostri alcun accenno a volersi spostare da così...la mia camicetta è bagnata per colpa di quelle lacrime che sta versando liberamente di fronte a me, che sono l'unica con cui non si è mai vergognato a mostrarsi fragile...accarezzo i suoi capelli lentamente, come ho fatto con suo figlio quando è corso in lacrime da me perché si sentiva in colpa nei confronti del suo papà...solo in questo momento mi rendo conto di quanto sia simile anche il loro odore...il loro modo di reagire alla sofferenza... di quanto entrambi abbiano bisogno di me...alzo lentamente la testa per guardarlo negli occhi e lui abbassa lo sguardo...le mie mani scendono ad accarezzare il suo viso mentre bacio le righe umide sulla sua pelle...
<<Ehi...guardami...>> alza di poco lo sguardo...il giusto per farmi perdere di nuovo nei suoi occhi bellissimi, adesso ancora più belli...<<lo sai che non pensa nemmeno una parola di quella barra>>
<<Non pensavo che qualcuno mi avrebbe fatto sentì così...non pensavo che quel qualcuno potesse esse mi' fijo>> già...nemmeno io...però a quanto pare mio figlio c'ha l'aggiornamento avanzato della cattiveria di suo padre
<<Lo so...ma ti ricordi quello che hai detto tu al tuo?>> anche lui da piccolino aveva fatto in modo di punire suo padre per le sue mancanze, per tutto quello che stava attraversando durante la loro separazione
<<Sì ma io...nun so' mi' padre...io ce vojo sta nella vita sua...io nun me sarei mosso manco pe' 'n attimo se solo avessi saputo che...>> se solo io ti avessi detto la verità...già...
<<Non basteranno tutte le volte in cui potrei chiederti scusa per avertelo negato...>> è tutta colpa mia...<<non avrei mai voluto tutto questo...perché l'unica cosa che ho sempre desiderato è che tuo figlio ti amasse proprio come ti ama adesso...come ti amo io...che ti guardi come lo guardi tu che pensi sia la cosa più bella e perfetta che hai fatto nella vita...e che abbia bisogno di te per vivere...come ne hai bisogno tu...come ne ho bisogno io...che non riuscivo a respirare al pensiero che tu fossi chissà dove...senza di me...>> stavolta sono io a piangere...il pensiero che lui si sia sentito così per quelle parole piene di rabbia e rancore...scaturite dal mio errore con loro...sta distruggendo me, più di quanto abbia distrutto lui...
<<Che fai piagni te adesso?>> mi spinge per farmi sedere su lui posandomi una mano sulla testa...mentre lascio che le mie lacrime si uniscano alle sue <<Come hai fatto a sapè che stavo qua?>>
<<Sapevo che era l'unico posto dove ti potevo cercare>> sono accovacciata sul suo petto mentre le sue braccia mi circondano totalmente facendomi sentire a casa...al sicuro...in pace con il mondo
<<Perché me dovevi cercá?>> Briga e il suo modo di ottenere conferme
<<Perché stavo impazzendo senza sapere dove stavi...e perché Mattia era disperato...>> povero cucciolo di mamma sua...è venuto nella mia saletta completamente distrutto al pensiero di aver ferito in questo modo suo padre...vederlo piangere così...come quando era piccolo, mi ha lasciata senza parole...<<ha capito subito di aver esagerato...era così mortificato...>>
<<Certo prima pugnala la gente poi se mortifica>> ehm...<<e nun me di' che io so' uguale...perché io nun c'arrivo a di' quelle cose...>> ehmmmmmm <<vabbè...magari sì...però cazzo c'era proprio bisogno de farme sentì così?>>
<<Sì Matti per lui sì...perché solo così ha buttato fuori il suo dolore...ha capito quanto ha bisogno di te per stare bene...ha capito quanto ci tieni a lui>> voleva mettere alla prova la sua resistenza...fare i capricci per vedere se lui avrebbe alzato le mani in segno di resa o avrebbe continuato a stargli dietro come fa un padre...
<<Perché prima nun se capiva?>>
<<Prima eri Briga...adesso sei Briga ma anche il suo papà...adesso è tutto diverso...ha bisogno di organizzare il tutto nella sua mente per dare un senso alla tua assenza...un senso che non tradisca quello che ha sofferto per col>> mi interrompe con un dito sulle labbra...<<mi dispiace se l'ho portato a dirti quelle robe...mi dispiace così tanto che non riuscirò mai a farti capire quanto...ma ti giuro che lui non pensa nemmeno una di quelle parole...voleva che telefonassi a tuo padre per sapere dove rintracciarti>> sorride nel sentirmi raccontare il momento comico in cui mio figlio ipotizzava i luoghi in cui aveva potuto rifugiarsi per vivere questa fase di impasse...<<però poi ha pensato che non fosse il caso di sentire suo nonno in questo momento...ha telefonato a Fulvio e l'ha quasi cazziato perché non aveva idea di dove fossi>>
<<Ma davero?>> sì amore mio...tuo figlio voleva addirittura chiamare la polizia per la tua sparizione non so se mi spiego
<<Che folle che è...>> fotograferei i suoi occhi mentre parla orgoglioso di lui
<<Chissà da chi ha preso>> mi guardo intorno facendo la vaga
<<Oh nun iniziá...perché a 'sta follia ci arrivi pure te...>> ecco lo sapevo io
<<Ma non penso proprio Briga>>
<<Insomma possibile che 'sto pupo nun ha preso 'n cazzo da te>> sì però se mi guardi così...
<<Ha preso l'essenziale>>
<<Che sarebbe?>>
<<Tutto l'amore che provo per suo padre...il mio bisogno di lui...>>
<<E pure tutta la voglia de distruggerlo 'sto poro cristo>>
<<Ah sì? Perché ti volevo distruggere?>> gli chiedo sapendo che si riferisce alle foto
<<Beh te le potevi anche risparmià quelle foto...te potevi risparmià tutto il pranzo  se è per questo>>
<<Potevi risparmiartelo anche tu Briga...invece di far dispiacere me e tuo figlio>> dico cercando di fargli capire che dopotutto anche noi siamo soggetti ai suoi comportamenti...<<anche ieri sera ti volevo distrugge?>> lui sorride sornione probabilmente nella sua mente si ripercorrono le immagini di una serata finita nell'unico modo in cui poteva finire tra noi due alle prese con le nostre sfide
<<Beh in un certo senso...>> mi stringe a lui mordendomi la guancia mentre il mio telefono vibra per un messaggio di Franci che mi avvisa che Bes si trova a casa sua <<questo fa come je pare...prende e va...scrive cose offensive...torna agli orari che vole...nun t'ascolta...nun va bene 'sta cosa>> sorrido nel vedere che sta rimproverando a suo figlio tutto quello che faceva lui <<ma nun t'azzardà...io ero ubbidiente da piccolo...>> 'na cifra proprio
<<Non ci credo nemmeno se lo vedo>> ammetto mentre mi fa stendere sulla sabbia
<<Tu piuttosto com'eri?>> ehm...ehm...
<<Normale perché?>> tanto me sgama in due secondi <<Vabbè sì ero una testa di cazzo...facevo tardi...trasgredivo tutte le regole...fumavo...c'avevo la moto...>>
<<Pure? Ecco de chi è la colpa...ah ma da oggi se cambia registro...>> è arrivato Hitler <<così vediamo se Bessuccio s'allarga così>>
<<Dai non essere tanto cattivo con lui...è il nostro cucciolotto bellissimo...lo sai che ti ama tanto tanto...>> sbatto le ciglia sapendo che per lui sono solamente...
<<Che paracula...ecco sì...la paraculaggine l'ha presa da te>>
<<Certo perché tu invece non lo sei...dai seriamente non avercela tanto con lui...era così disperato prima>>
<<Lo so...se leggessi i messaggi che m'ha scritto non penseresti nemmeno che li ha scritti lui>> sono felice che mio figlio abbia capito che era il momento di tornare indietro con suo padre...di chiedergli scusa <<avevi una moto?>>
<<Sì a Barcellona...adoravo salirci...poi si è rotta e non ho avuto modo di aggiustarla>>
<<Ah quindi non l'hai più avuta dopo?>>
<<Ma certo che no...ne ho presa un'altra bellissima a Londra...solo che l'ho lasciata lì in un box privato perché non sapevo che sarei rimasta a Roma così tanto tempo...>>
<<Non sapevi che saresti tornata dall'unico uomo della tua vita>> certo certo
<<Questo perché ero io la paracula eh>>.
Siamo arrivati a casa di Francesca...mio figlio...appena ci ha visti si è illuminato...si vedeva che era davvero tanto preoccupato per il suo papà...quell'altro invece non fa altro che evitare ogni suo sguardo...che v'aspettavate...qua uno è peggio dell'altro
<<Zio...zio...visto che arriverà il nuovo fratellino e non ci sarà più posto per i nostri giochi...possiamo portarli da te?>> ma quanto sono belle?
<<Certo amore che potete...>> risponde prendendole in braccio entrambe...
<<E un giorno ci regali la tua poltrona grande grande e la scrivania dove possiamo disegnare?>> perché nun c'hanno un tavolo le bambine? Devo parlà coi genitori
<<Certo che sì...tanto lo zio non ha figli quindi avrete tutto voi>> dice con una punta di cattiveria che basta a ferire nostro figlio
<<Mamma possiamo tornare a casa per favore?>> se continua a guardarmi con quegli occhi così tristi penso che finirò con il distruggere qualsiasi cosa...non sopporto vedere mio figlio star male per qualcosa...nemmeno se si tratta di suo padre che si diverte a torturarlo...ok siamo d'accordo, anche Bes non è stato leggero con lui...ma è un bambino cazzo! Vuole solamente che suo padre accetti il peggio di lui...che assecondi i suoi capricci...insomma basta così
<<Amore io andrei anche ma non ho la macchina...>> questo perché quell'altro ha voluto portarmi lui
<<E adesso? Zio ci riporti tu?>> chiede a Fulvio girandosi verso di lui
<<Non credo proprio...prendi le tue cose che andiamo>> si deve essere immedesimato tanto nel ruolo di Adolf...
Per tutto il tragitto della macchina Bes non ha detto nemmeno una parola mentre Mattia...continuava a stringere nervosamente le mani sul volante...
<<Mamma io non ho fame...preferisco andare a letto>> eh mo ti voglio Briga...a vedere che tuo figlio non mangia per colpa tua
<<Va bene magari mamma ti porta qualcosa più tardi ok?>> dico sperando che mi dica di sì
<<Ma non esiste proprio...mangia adesso e poi va a dormire>> io capisco che sta arrabbiato...capisco che sta soffrendo però cazzo io non reggo tantissimo...ok Emma placati...
<<Beh mi scuserete ma io non ho proprio nessuna voglia di mangiare adesso...>>  sapevo che non avrebbe abdicato al suo volere, è normale...povero bimbo mio!
<<Quanto tempo dovrà passare prima che me piji a parolacce perché sto maltrattando il tuo cucciolo?>> mi giro di colpo trovandomelo a pochi centimetri dal viso...
<<È giusto che tu sia arrabbiato...>> lui annuisce divertito dalla mia difficoltà di ammettere che dopotutto Bes se lo merita <<però potremmo lasciarlo un attimo tranquillo...dopotutto ti ha chiesto scusa...si è pentito...insomma puoi pure esse meno stronzo...visto che si tratta di tuo figlio e non di me!>> lui ride stringendomi la vita con le mani
<<Perché co' te faccio tanto lo stronzo?>> tantissimo
<<Perché vuoi dire di no?>>
<<E 'sta cosa ti piace...>> dice lasciandomi un caldo bacio sul collo 
<<Daiiii...mi sento morire nel vederlo così...scusami se ti senti incompreso...tu hai ragione a fare così...o ad arrabbiarti con me...lui ha sbagliato tanto lo so...ma non ce la faccio è più forte di me...sono troppo abituata a difenderlo da chiunque per riuscire a sopportare che stia così male...è il nostro cuc.....>> una lacrimuccia mi scende involontariamente mozzando il mio respiro e lui sorridendo mi stringe a sé
<<È il nostro cucciolo bellissimo...che tanto vincerà sempre con noi...che te credi che io non ho dovuto combatte con l'impulso d'annà de là e riempirlo de bacetti?>> rido nel sentirlo così in difficoltà nel gestire le sue emozioni con il figlio
<<Scusami...>> lo stringo forte cercando di dimenticare tutto il casino che ci stiamo portando appresso e riesco a sentire quanto sia difficile per lui tutto questo...
Mentre Mattia è andato a parlare al telefono con Francesco nel salotto...io ne ho approfittato per preparare un panino alla piastra per il mio piccolino...che sta raggomitolato nella sua trapunta con un respiro affannato...segno che sta ancora piangendo...
<<Amore...vedi che ti ha portato la tua mamma?>> dico porgendogli il panino fumante davanti
<<Ma poi que...Matt...insomma se la pija co' te...>> ce deve solo provà...
<<Non credo proprio cucciolo mio>> lui si solleva e afferra il panino...
<<Co...com'è buono...>> si sta letteralmente divorando uno dei suoi cibi preferiti ed io sorrido contenta <<lui ha mangiato?>> annuisco felice che si sia interessato a suo padre <<È ancora tanto arrabbiato con me vero?>>
<<Un pochino...ma tu saprai fargli capire che in fondo non pensavi questo e che la barra che avevi scritto era del tutto diversa>>
<<Dici che capirà?>>
<<Certo che sì...è una testa di cazzo...ma sei la persona più importante della sua vita...capirà>> gli lascio un bacio sulla fronte e torno in cucina...chissà dov'è finito quell'altro, penso...quando mi sento stringere la vita...
<<Ah...cazzo...che paura Matti...devi levarti 'sto vizio di farmi spaventare eh!>> dico mentre il mio battito ritorna ad essere regolare
<<E famme capì perché te spaventi? C'hai qualcosa da nasconde?>> aridaje...
<<Tante cose...>> lui abbassa lo sguardo
<<Ancora non m'hai detto chi era carino...>> si passa la lingua tra i denti...gesto che fa quando sta iniziando ad infastidirsi con me
<<E non te lo dirò>>continuo a giocare con lui sapendo che a breve sbroccherà
<<Tu me lo dirai prima che io ti renda la vita impossibile...che Raperonzolo sarà uno spirito libero in confronto a te>> mi scappa da ridere al suo paragone e lui mi stringe ancora di più <<cazzo ridi...eh? Piuttosto hai portato qualcosa a tuo figlio?>>
<<Ah adesso è mio?>> non guardarmi così...non sarò mai seria <<Gli ho portato un panino...sono stata a parlare con lui...visto che sta ancora piangendo>>
<<Che dovrei fa? Dimmelo te...perché io non lo so come dovrebbe comportarsi un padre...>> porto le mie mani sulle sue guance e lo bacio intenerita dalla sua insicurezza
<<Devi essere semplicemente te stesso...lui lo sa che ti ha fatto male...siete lo specchio l'uno dell'altro...quindi sa anche che hai bisogno dei tuoi tempi per fartela passà...>> ha gli occhi lucidi...ed io glieli bacio lentamente <<aveva paura che ti arrabbiassi anche con me che gli ho portato il panino>>
<<Beh in effetti dovevi chiedermi il permesso>> ah ah ah...non mi ha fatto ridere
<<Aspetta e spera Briga che mi faccia comandare da qualcuno per quello che riguarda mio figlio>> ora va bene tutto ma plachiamoci
<<Eccola la mamma chioccia...>> puoi dirlo forte
<<Senti sta zitto che se l'avessi visto come l'ho visto io oggi pomeriggio ti saresti sciolto come neve al sole! Povero cucciolo mio...>> sorride perché sa che è vero
<<No meglio di no, anche perché devo mantenere il punto...>> ecco vedi?!
<<Senti ma domani mattina...come facciamo? Io devo portare Bes a scuola perché c'è lo sciopero e andare alla Label...puoi venirci a prendere tu?>>
<<Non ce ne sarà bisogno...perché tanto io non vado via stasera...e nemmeno domani>> ah no?
<<E come mai?>> no anche perché voglio capire perché stasera può rimanere mentre invece ieri ha dovuto lasciarmi con ancora addosso il profumo di lui
<<Voglio rimanere qui>>
<<Ah sì? E perché stasera sì e ieri no? Che c'è, la tipa ti ha dato buca?>> lo provoco staccandomi da lui infastidita
<<Si è stancata di dividermi con te>> alzo le sopracciglia indecisa se rispondere o meno alla sua provocazione <<stasera non voglio stare da solo senza di voi...>> annuisco contenta che abbia avuto il coraggio di ammettere la verità
<<Le tue robe sono dove l'hai lasciate...>> non ho più avuto la forza di toccarle da quando è andato via...tranne per una maglietta impregnata del suo profumo che ho tenuto con me ogni notte <<vado a preparare...le lenzuola>> lui mi guarda dubbioso ed io proseguo nella camera degli ospiti per mettere a posto le ultime cose.
<<Ma posso capì che stai a fa?>> mi chiede entrando nella camera in cui sto aggiustando le lenzuola in pigiama...
<<Amo ti ho preparato il letto...anche perché era da un po' che non si faceva...>> lui mi sorride...mi abbraccia lasciandomi un bacio sul collo e se ne va
<<Grazie Mimma...io vado a stendermi che so stanchissimo>> scusate ma 'ndo va?
<<Matti ma ti avevo preparato il letto di là>> dico entrando nella mia camera è trovandolo spaparanzato sul mio lato
<<Sì ma io voglio stare qua...>> dice con una faccia che dire da schiaffi non rende abbastanza l'idea
<<Ma questo è il mio letto>>
<<È il nostro letto!>> ma col cazzo...tu te ne sei andato...
<<No...non lo è!>> rispondo seriamente stupendolo <<Per te è un gioco vero?>> mi guarda confuso <<Tu sai quanti giorni ci ho messo per tornare a dormire in questo letto? Sai quante volte ho preferito alzarmi e dormire su un divano scomodo piuttosto che sentire il tuo profumo? No! Perché tu non sai niente...per te è normale prendere e andare via così come io adesso devo fare finta di niente...ed essere felice di dormire con te...beh io non ce la faccio...non ce la faccio a pensare che tanto basterà un niente e tu andrai via di nuovo...mi dispiace ma no>> esco fuori dalla camera da letto stupita io stessa del mio atteggiamento e rifugiandomi sul letto che ho preparato  poco fa...non ci credo che per lui sia ovvio  tornare da me così...
<<Possibile che te devo sempre corre dietro?>> è venuto qui nonostante quello che ho  detto sdraiandosi accanto a me e riempiendomi il viso di baci <<Non bastava dirmi che volevi che te pregassi di dormire con me?>>
<<Non è questo...è che...io>> mi stringo a lui cercando di reprimere la solita voglia che ho di piangere <<mi sei mancato così tanto>>
<<Anche tu...>> si toglie la maglietta del pigiama e mi spinge a fare lo stesso <<ho bisogno de sentitte addosso...>> assecondo il suo bisogno e anche il mio
<<Anch'io>> è bello sentire la sua pelle sulla mia...la sua bocca che accarezza lentamente ogni centimetro del mio collo, le nostre mani che si stringono fino a quando non riusciamo entrambi a prendere sonno...
Ci siamo svegliati insieme...e da quando siamo in cucina per la colazione non facciamo altro che riempirci di baci
<<Amo dobbiamo prepararci>> provo a dirgli mentre si è abbracciato a me facendomi sentire tutta la voglia che ha di avermi...
<<Sì lo soooo...però...io voglio giocare un po'>> no ma non l'avevo capito eh
<<Anch'io voglio giocare tanto con te>> sto per farmi prendere dalla smania di riportarlo sul letto e farlo mio quando sentiamo la porta del bagno aprirsi...
<<Mami io non faccio colazione altrimenti faccio tardi con il papà di Giorgio!>> ehm ehm ehm
<<Siediti perché tanto non andrai a scuola con altre persone>> ecco appunto
<<Ma io avevo...>> sta per spiegarci che si era probabilmente già accordato ieri con Giorgio quando suo padre lo blocca ancora
<<Avevi? Avevi pensato male...>> non me la sento di contraddirlo...vuole accompagnare suo figlio...è giusto che sia così
<<Amore dai...fai colazione con calma...poi andiamo tutti insieme>> gli sorrido lasciandogli un bacio sui capelli e lui mi guarda con quegli occhi da cucciolotto bellissimo che io me lo magnerei de baci
<<Ok se per voi non è un problema>>
<<No no...per noi no! Se poi lo è per qualcun altro ce ne faremo una ragione>> vabbè ma non c'è bisogno che gli risponda così
<<Mami io...>> aspetta che suo padre sia uscito dalla cucina per cercare di farmi capire quanto ancora sia dispiaciuto per quello che è successo
<<È solo un po' risentito, vedrai che gli passa presto...>> annuisce con gli occhi lucidi ed io vado nella mia camera per cercare un vestito che avevo molti anni fa...che sono giorni che avevo intenzione di mettere ma che non riesco a trovare...niente non sono ancora riuscita a trovarlo...così ho dovuto ripiegare su una gonna svasata e un top abbastanza scollato dello stesso colore
<<De chi sarebbe 'sta festa?>> 'sto vizio che me appare da dietro se lo deve levà
<<Lo sai che prima eri più simpatico?>>
<<Posso esse pure più simpatico se vuoi...soprattutto se te vesti così>> mi aggancio i miei soliti cerchi grandi ai lobi delle orecchie e trattengo una risata...non lo trovate meraviglioso così geloso di me?
<<Così come?>> mi giro verso di lui mostrandogli il mio petto forse troppo scoperto e ancora rosso per via dei suoi baci...ma certo che non lo sto provocando
<<...Io a te...un giorno de questi te distruggo>> mi tira verso di sé e le nostre bocche si scontrano di nuovo in modo impellente...la sua mano scorre tra le ciocche dei miei capelli...le nostre lingue si scontrano in una guerra dove non ci sono vincitori...ma solamente noi...
Abbiamo lasciato nostro figlio a scuola...dovevate vederlo mentre ci salutava con la manina aspettando che facessimo lo stesso...mentre 'sto stronzo non ha accennato nemmeno un sorriso...
<<Guarda che ho capito che ce l'hai con me>> no e perché dovrei? Dopotutto hai solamente mandato mio figlio a scuola mortificato...
<<Non è vero...puoi avere le reazioni che vuoi....però cerca di valutare il fatto che tuo figlio è vero ti assomiglia ma non assomiglia a me!>> esco dalla macchina quando lui mi blocca per un braccio
<<Che vordi' 'sta cosa?>>
<<Niente Mattia...è solo che non vorrei che questa cosa vada troppo per le lunghe e vi porti troppo distante...anche perché siete uguali e quindi sarà difficile rimediare...tutto qua>> lui abbassa lo sguardo consapevole che dopotutto non sto dicendo proprio una menzogna...Mi stringe la mano portandosela alla bocca
<<Era caruccio quando c'ha salutato con la manina ve'?>> sorrido e lo bacio perché non riesco a fare altro da ieri <<È troppo bellissimo mio figlio...>> annuisco perché è la verità...perché non esiste per noi al mondo niente di più bello...
"Emma...vorrei farti sentire la mia canzone con i tuoi suggerimenti...ma non so se...posso?" è una notifica Instagram che mi desta dalla chitarra con la quale sto cercando di sincronizzare il mio testo con la base
"Certo che puoi...io sono in saletta" non voglio mostrarmi severa con lui...dopotutto è un bravo ragazzo...altrimenti Mattia non l'avrebbe preso qui
<<Scusami per il disturbo>>
<<La prima volta che sei entrato qui non ti sei scusato...>> devo smetterla di lanciare queste frecciate...o Simone penserà male...
<<La prima volta era diverso...>> chissà come mai...
<<Ah sì? Nel senso che prima ero simpatica e adesso no?>>
<<Nel senso che prima potevo pensare di conquistarti adesso so che non posso!>> arrossisco nel ricevere i suoi complimenti...i suoi modi mi portano inevitabilmente a pensare a come sarebbe stato se avessi conosciuto Mattia fuori dal talent
<<Piuttosto Casanova...fammi sentire 'sta canzone...>> ci mettiamo seduti sul divanetto ed io provo a non farmi coinvolgere da quelle parole che mi hanno tanto sconvolta la prima volta...il suo pezzo è bellissimo e molto d'impatto...non a caso mi è rimasto impresso subito...se evitasse di guardarmi così...quando parla dei momenti di passione della coppia descritta nella sua canzone sarebbe molto meglio...anche perché qualcun altro non la prenderà bene sicuramente! <<è molto bella Simo...davvero...complimenti...>>
<<Il merito è solo tuo se sono riuscito a capire cosa mancava...ah proposito ho pensato di portarti un pensiero per sdebitarmi>> con questa cosa qua quello ci ammazzerà pa pa pararà
<<Oddio...ma come hai fatto?>> tra le mani ha un pacchetto di sigarette Duhnill Pink...le mie preferite a Londra
<<Ho spulciato un po' le tue foto su Ig...a dire il vero...lo faccio spesso>> beneeee quindi si è visto le mie foto andando indietro di anni?
<<Davvero grazie mille...non dovevi>> sta per alzarsi dal divanetto quando mi viene un'idea <<dai andiamo sul terrazzo che te ne offro una...ma sia chiaro una sola>>  ride...ed io sono contenta che ci sia qualcuno che abbia pensato a regalarmi qualcosa che potesse rendermi contenta
<<Ma quello non è Mario???>> dico indicando un tizio che continua ad agitarsi per attirare la nostra attenzione
<<Me sa che nessuno gli sta aprendo>> dice Simone...Samantha ed Hermes ci raggiungono e tutti quanti ridiamo serenamente del fatto che Mario stia continuando ad urlare come un pazzo per farsi aprire il cancello...
<<Certo che siete proprio stronzi...mo ve faccio 'na foto così me ricorderò sempre de quanto siete stati stronzi co' me>> scatta una foto con il suo cellulare...mentre Francesco passa spedito nel corridoio senza nemmeno fermarsi a vedere cosa stia succedendo...
Sono le tre del pomeriggio...mio figlio si è fermato a scuola per recuperare l'insufficienza presa in questi giorni ed io...io...ho una smania terribile che si sta impadronendo di me ogni minuto che passa...non è colpa mia sapete...è che Briga mentre stava aspettando che un collaboratore entrasse nel suo ufficio mi ha guardata morsicandosi le labbra con quello sguardo che...ha acceso...Dio mio...devo andare...
<<Ti disturbo?>> entro lentamente sperando che nessuno ci possa disturbare
<<In che senso?>> mmm è leggermente sfastidiato di qualcosa...
<<Nel senso...devi lavorare?>>
<<No no...in questo non mi disturbi>> sorrido e mi siedo sulla sua scrivania lasciando che la gonna fluida si scosti dalle mie cosce <<tuo figlio mi ha scritto che non torna a pranzo...perché sta a scuola...è 'na cosa ok questa?>>
<<Eh?>> lo so che si riferisce al messaggio che Bes ha inviato ad entrambi...ma credimi Briga che in questo momento non riesco a pensare
<<Mi ascolti?>> annuisco mentre vorrei negare <<Ho bisogno che parliamo della track-list...>> ehm sì...
<<Io avrei anche bisogno di altro>> dico a bruciapelo trovando un coraggio che non ho
<<De 'n altro?>> ma è scemo???
<<Ma quale altro?>> Gesù ma non ci sente?
<<Tu l'hai detto...chi è st'altro?>> no, sparatemi
<<Scemo di guerra...ho detto di altro...non de 'n altro...anche perché sennò lo dicevo diversamente...>>
<<E come me lo dicevi dimme 'n po'...>> è rosso in viso per lo spavento
<<No Briga...non ci siamo capiti...io voglio che mi scopi adesso...non me ne frega un cazzo dei tuoi trip mentali>> lui mi guarda per pochissimi istanti prima di tirarmi su di lui che non si è mosso dalla sua poltrona...e baciarmi come se fossi la sua fonte di ossigeno 
<<Ripetilo...che vuoi?>> mi chiede sollevando la gonna del mio abito fino alla vita e infilando i pollici nel mio perizoma sottile in pizzo...
<<Ti voglio...è da stanotte che ti voglio...>> provo a mantenere un po' di lucidità ma nel momento in cui le sue mani sfiorano il mio clitoride...dimentico qualsiasi cosa che non sia lui...mi dondolo avanti e indietro godendomi appieno quelle carezze così intime e ritmate che mi portano più volte sul punto di un orgasmo che non voglio provare così...abbasso lo sguardo sui suoi pantaloni e lo vedo quanto mi vuole...lo vedo che sta morendo...e questa sensazione mi fa stare così bene <<Ti manca tanto allora...>> gli chiedo mordendo le sue labbra sollevandomi da lui...che invece cercava di raggiungere il mio seno
<<Eh? Che??>> ridacchio un po' nel vedere quanto è confuso...e proseguo nella mia fantasia un po' perversa
<<Sbatterti una su 'sta scrivania>> mi guarda ancora più dubbioso senza proferire parola...
<<E tu saresti una che se farebbe sbattere?>> qua se gli rispondo male me sgozza
<<Da te può darsi...>> da lui mi farei fare qualsiasi cosa <<da te...da alcuni...>> giusto perché io se non mi metto nei guai non sono felice
<<Ah sì? E chi sarebbero questi?>> dice alzandosi e appoggiandomi sull'enorme tavolo duro...non me ne frega niente di quanto è geloso...del fatto che vuole delle risposte...io voglio lui e lo voglio così...ne ho bisogno...<<Tu non te fai sbatte da nessuno...hai capito??>> lo blocco intrecciando le gambe all'altezza della sua vita e invitandolo a spogliarsi <<Solo io!>>
<<Sì amore solo tu>> gli apro completamente la camicia sfilandogliela dai pantaloni di cui forzo la lampo per la smania di possederci <<soltanto tu>> anche perché non riuscirei ad essere di un altro amore...quando abbassa i suoi slip liberando la sua erezione sento il fiato bloccarsi...in gola...strofina la punta del suo sesso contro il mio più volte facendomi gemere per via dell'attrito dolce tra le due pelli così sensibili...<<Matti...basta...ti prego>> sorride nel vedermi implorarlo di prendermi in questo modo...lo so che sta aspettando per portarmi ai limiti...lo so che vuole testare fino in fondo quanto sia vera la mia voglia di lui in questo momento...lo so che c'è qualche pensiero malsano che gli sta balenando per la testa <<mmm...dammi le mani>> afferro i suoi palmi per portarli su di me, sul mio seno...chiudo gli occhi spingendo il bacino contro il suo membro e gli sussurro ancora una volta <<soltanto tu...>>
<<Sì? Soltanto io? Sei sicura?>> ecco io lo sapevo
<<Perché hai du-du-b-bbi?>> tremo ad ogni nostro contatto
<<Apri gli occhi...e guardami>> certo perché secondo lui sarei capace anche di farci l'amore e pensare ad un altro...certo Briga
<<Però tu togli queste>> piantono i miei occhi nei suoi...e sposto le sue mani dal mio seno...
<<Statte ferma>> prova a lottare con me per impedirmi di spostarmi da lui
<<No! Perché mi hai rotto il cazzo>> vorrei vedere voi a combattere con questo <<tu e i tuoi film a bianco e nero>>
<<Te stai zitta?>> dice afferrandomi per il collo per poi fiondarsi sulle mie labbra e tornare a sfiorare il mio corpo <<Tanto lo sai che nun te lascerò mai libera>>
<<Non te l'ho mai chiesto>> gli sussurro prima che lui entri dentro di me con un colpo di schiena...<<ahh>> ansimo nel godere pienamente della presenza dentro di me del suo sesso...ma non distolgo lo sguardo da lui proprio per dimostrargli che non riuscirei a far l'amore con lui mentre penso a qualcun altro <<mi fai morire così>> le sue spinte cadenzate sempre più profonde...non mi lasciano pace...continuano ad accarezzare un punto profondo della mia intimità senza mai prenderne possesso come mi impone la mia voglia di lui...mi stendo sulla scrivania che ha ospitato tante delle sue conquiste e come una squinzia qualunque gli do accesso liberamente ad ogni parte del mio corpo...permettendogli di dettare il ritmo della nostra danza...e di godere del nostro momento. Finalmente le sue spinte più veloci...mi scuotono nel profondo...toccando il punto in cui nasce il mio bisogno di lui
<<Quanto sei bona cazzo...>> lo so che tutto ciò che viene detto durante il sesso non ha valore...ma io lo vedo che impazzisce per me...lo vedo da come mi guarda...dallo sforzo che sta facendo per non urlare con me tutto quello che sta godendo, ma soprattutto dalle sue mani tornate nuovamente sul mio seno che continua ad essere obiettivo del suo desiderio <<no Em...non fare così cazzo>>
<<Così come?>> trovo la forza di chiedergli mentre, senza rendermene conto, contraggo nuovamente i muscoli cercando di resistere alla nuova ondata di piacere provocata dalla sua spinta <<Io non ce...ce...la faccio amo...ahhh>> mi porto una mano sulla bocca per impedire al mio urlo di diffondersi all'interno della stanza e di far sapere a tutti ciò che sta succedendo qui dentro...lui di tutta risposta mi strappa la mano bloccandola con la sua...
<<Che c'è? Non vuoi che te sentano mentre scopi co' l'omo tuo? Eh?? Mo vedemo>> spinge rapidamente in me preso completamente dall'onda della sua gelosia
<<Mattiiii...amo...siiii amore.....ahhhh...ancora...mio diooo...>> quella spinta finale mi ha distrutta al punto da farmi esplodere in un orgasmo devastante senza diritto di replica...stringo le mie gambe attorno al suo membro che è ancora turgido dentro di me e lo invoglio a spingere ancora per raggiungere il suo piacere che non tarda ad arrivare facendosi sentire in tutta la stanza e forse anche oltre
<<Ma te rendi conto che tutti me pijeranno pe' culo per come ho urlato? Che cazzo me farai dico io>> mi sussurra prima di lasciarmi un bacio sul collo...
<<Ma sei tu che mi hai impedito di coprire le mie urla>>
<<E ho fatto bene...'sta fissa che nun te devono sentì io mica la capisco>> certo perché ovviamente la colpa è mia...non capisce...io adesso lo meno
<<Ti ricordi che qui viene anche nostro figlio?>> ci mancava solamente che ci sentisse lui
<<E chi se lo scorda quel disgraziato...ancora non è arrivato...non dovremmo indagare?>>
<<Sta arrivando dai...fammi altre coccole piuttosto>> gli chiedo facendo le fusa su di lui che si è sdraiato sul divano di fronte alla scrivania che c'ha visti fare l'amore
<<Se se...tu fai così...in modo che nun je dico niente...ma tranquilla che tanto me lo magno uguale...>>
<<Di bacini vero?>> dico in modo strafottente prima di mangiarmi di nuovo le sue labbra
<<Sei più paracula di me>> ma quando mai
<<Non credo proprio...anzi la prossima volta che mi metti in dubbio mentre stiamo insieme...giuro che mi incazzo >> sorride contento nel vedermi arrabbiata ma io non ci sto <<non c'è un cazzo da ridere Briga...non lo fare mai più...perché sai benissimo che io non sono così>>
<<Dai viè qua...>> dice cercando di tirarmi su di lui
<<No...perché non ti rendi conto di quanto mi offendi ogni volta con queste frasette!>> e insomma!
<<Ma te poi scazzá dopo che avemo fatto l'amore???>> dice sorridendo e sporgendosi per tirarmi nuovamente <<Guarda che se me scazzo io ce metto du' secondi a portarti qua...quindi falla finita...>> mi sfiora le labbra con il pollice spingendomi a tornare ad avvicinarmi a lui...mentre io non riesco a resistergli nemmeno per un secondo...non è colpa mia, ma di quanto è bello...no, non potete capire <<non te vojo offende...io vorrei solo non sentì quella voce che me ripete costantemente nella testa che puoi avecce 'n altro>> povero amore però...
<<E tu non sai quanto mi dispiace che continui a non fidarti di me...però adesso basta, siamo stati male per questo...per delle cazzate...non puoi fare così>>
<<Ah io?>> perché certo la colpa sarà mia pure qua
<<Se tu la smetti di...farmi scazzà po' esse che risolvemo tutto>>
<<Dici ve'?>> non sono mica così convinta io <<Quindi cosa non dovrei fare? Oltre a non interagire con qualsiasi maschio del pianeta?>> gli chiedo stendendomi su di lui 
<<Ma non è vero...puoi interagire con Fulvio...Mario...James...vedi che sono cambiato?>> scoppio a ridere con lui per questa sua diciamo apertura
<<Che poi...te sei scazzato perché Fulvio mi ha accompagnata da Daniel...e perché con Mario stavamo in uno studio senza linea, in pratica rimane solo James>>
<<E manco tanto perché se non fosse stato per colpa sua l'amica tua nun se sarebbe presa de quello psicopatico de Daniel e noi nun ce lo saremmo trovati qua>> lo dice con amarezza ed io lo bacio ancora ancora e ancora
<<Sarebbe tornato comunque...era il suo piano>> ora che ci penso mi vengono i brividi
<<Se solo si avvicina io lo faccio fori...'o sai sì?>>
<<Fulvio è stato abbastanza chiaro...quindi credo che a me non proverà più ad avvicinarsi...però tu promettimi che starai attento col lavoro...Daniel è molto vendicativo e diabolico>>
<<Sì sì lo so...infatti credo che ci sia lui dietro la serata saltata dei ragazzi...però non ne sono ancora sicuro>>
<<'Sto stronzo ma come si è permesso di far saltare la serata ai miei ragazzi?>> non ci credo
<<Ma quali tuoi ragazzi??? Bella statte al posto tuo...che mo me scazzo>> che v'avevo detto che durava poco??
<<Matti nel senso che stiamo qui...insieme...>> che pizza quando fa così
<<Ma insieme cosa??? Placate proprio>>
<<Insieme qui alla Label, era questo il senso>> sbuffo e guardo in alto prima che lui mi lasci un morso sul mento <<daiii...e poi sono tanto bravi e carucci...piuttosto cerca di capire se è stato lui che gliela facciamo pagare>>
<<Tu statte tranquilla che ci penso io a 'ste cose qua>> e se gli succede qualcosa co' quello?
<<Matti per favore...lascialo perdere>>
<<T'ho detto che...ce penso da solo...>>
<<Sì però promettimi che non ti comprometterai con quello...se non vuoi farlo per me, fallo per Mattia>> annuisce un po' rassegnato dalla mia richiesta <<il tuo piccolino>>
<<Io lo faccio fori il piccolino se nun torna in orario...piuttosto chiamalo...>>
<<È andato a studiare...vedrai che ora torna...sei quasi più apprensivo di me>>
<<Senti ma tu hai idea dei casini che combina tu' fijo?>> ehh?
<<Più o meno...sono gli stessi che combinavi tu Briga...>> è roba de Dna
<<Nun me chiamà Briga!>> mi prende dalle braccia e mi porta sotto di lui...in un secondo i nostri corpi riprendono a bruciare di desiderio nonostante le nostre bocche non si siano ancora toccate di nuovo
<<E come faccio quando mi manca?>>
<<Perché te piace di più de me?>> annuisco con un sorriso cattivo, forse troppo cattivo...
<<Lui sa fare dei giochi con la luce...con il fuoco...>>
<<Lui chi? De chi stai a parlà?>> ma che vuole dire?
<<Di Briga...te l'ho detto...lui sa farmi bruciare...>>
<<E senti un po' cosa ne diresti se te facessi brucià il culo a suon de sganassoni?>> ma può essere geloso di se stesso? Dio benedetto!
<<Daiii...amore hai capito quello che intendo...e poi sono sicura che anche a te ogni tanto manca Mimma...>> utilizzo il nomignolo con cui si diverte a chiamarmi da quando ci conosciamo...infatti mi sorride
<<Vabbè allora quando te manca lo dici a me e vediamo che posso fa>>
<<Ma io voglio lui...non te>> lo so lo so...sono masochista
<<Ah sì? Ma sei proprio convinta che nun me vuoi?>> annuisco con la testa ridendo per la situazione paradossale che viviamo ogni volta <<Sì? Mo vedemo!>>.
<<Mà...vado in sala prove...puoi dirlo a...lui...?>> mi chiede il mio bimbo facendo capolino dalla porta
<<Perché tu non puoi?>> prima o poi devono sbloccarsi
<<Sta dentro con Francesco!>>
<<Non importa entri e glielo dici!>> sospira pesantemente abbassando il capo quando suo padre giunge alle sue spalle facendolo sussultare
<<Alla buon ora>> quando si dice la comprensione dei genitori
<<Ero a scuola per recuperare un'insufficienza...non sono andato a divertirmi>> povero cucciolo di mamma sua...se continua a rispondergli così non so come reagirà
<<Ce mancava...>> entra nella saletta e si siede sul divanetto di fronte a noi con l'atteggiamento da figo
<<Piuttosto volevo chiederti se mi accompagni tu al concerto perché Francesco ha tante cose da fare e poi...>> non lo lascia nemmeno finire di parlare che subito reagisce a modo suo 
<<Ma anche no...avevi deciso che c'annavi co' lui e così sarà! Piuttosto com'è che hai preso st'insufficienza?>> io non ci credo che gli ha detto di no! Non ci voglio credere!
<<Ho avuto difficoltà a prepararmi per il compito della scorsa settimana...comunque ora sto recuperando>>
<<Ah sì? La prossima volta vedi de preparatte come si deve, perché qui devi lavorare...altrimenti te chiudi nella cameretta tua e le canzoni te le soni e canti da solo>> possibile che non capisca che questo atteggiamento non farà altro che tenerlo lontano da suo figlio?
<<Oh Matti...daje 'n po'...lassa sta il pischello...anzi vatte a fa un giro...che c'hai bisogno>> Mario non ha resistito a intervenire vedendo la faccia mortificata di mio figlio di fronte all'ennesimo rifiuto di suo padre...ancora ferito dalla sua barra...ed io gli sono grata per aver manifestato il suo affetto per lui in questa occasione. Di tutta risposta Mattia esce dalla saletta lasciando noi tre alle prese con il silenzio dei nostri pensieri che fanno più rumore del pulviscolo che fluttua intorno a noi. 
<<Lascialo perde a zio...è solo arrabbiato...>> Bes abbassa la testa ancora una volta...ed io capisco subito che lo sta facendo perché le lacrime sono sfuggite al suo controllo...non si aspettava che suo padre rispondesse in quel modo ad una mano tesa nei confronti di un futuro nuovo...anche Mario se ne accorge e lo abbraccia tenendo le mani sulla sua testa...
<<Io non so più cosa fare...ormai mi odia>> no amore lui non ti odia...odia se stesso perché non sai che sforzo sta facendo per non perdonarti e continuare a trattarti così
<<Senti...te fidi de zio? Sai da quanto tempo conosco tu' padre? Da 'na vita...da prima che nascessi...lui c'ha 'na testa de cazzo...e tu sei come lui altrimenti mica avresti fatto tutto 'sto casino...ora non so che succederà però se c'è 'na cosa de cui so' sicuro...è che sta a fa il pazzo perché ce tiene da morì...perché il solo pensiero che tu abbia pensato de non volè esse fijo suo lo distrugge...per cui je passerà, fidate...>> mio figlio annuisce asciugandosi le lacrime con la manica della felpa ed io mi sento male al solo pensiero di doverlo vedere ancora così <<e poi se nun je passa in fretta vedi te zio che je combina>> ridiamo insieme per cercare di rendere meno pesante l'atmosfera e dalle fessure della veneziana riesco a intravedere la sagoma di Mattia osservare questo nostro momento...in cui cerchiamo di consolare suo figlio...da un dispiacere che in fondo non si merita. Lo so che si sente una merda in questo momento...lo so che sta soffrendo per aver trattato Bes in quel modo...lo so che sta facendo appello a tutta la sua resistenza per impedirsi di andare da lui e stringerlo a sé...però deve capire che arriva il momento in cui con un figlio non si può entrare in guerra...neanche se ha torto...neanche se stai male...perché è tuo figlio...e lui vincerà sempre con te.
<<Te sei calmato?>> gli chiedo entrando nel suo ufficio dove qualche ora prima siamo stati insieme come non accadeva da tempo...
<<Avrei dovuto?>> eccallá
<<Senti Mattia smettila...sai benissimo che Mario ha ragione...>>
<<'Sti cazzi se ha ragione...quello è mio figlio non suo>> ma cosa c'entra questo?
<<Guarda che ha cercato solamente di aiutarci>>
<<Ah sì? Beh non me ne sono accorto>> due anni c'ha
<<Veramente so' vent'anni che provo ad aiutatte...>> Mario fa il suo ingresso all'interno del suo ufficio dopo aver sentito le nostre parole
<<Bene puoi anche smetterla...e soprattutto puoi smetterla di intrometterti in delle situazioni mie e di mio figlio>>
<<Nun me devo intromette? Ok...ma ti rendi conto che tuo figlio, che è soltanto un ragazzino, è scoppiato a piangere non appena sei andato via?>> come fa a non capire?
<<Perché io non sono stato male per colpa sua? Per tutte le cose brutte che mi ha detto?>> ancora? Mo mi incazzo
<<Ma tu sei il padre cazzo! Sei tu che devi protegge lui, non il contrario! Hai cinquant'anni non puoi fare il coglione>> la voce di Mario risuona per la stanza e nella mia mente come un ripetitore digitale  <<a quel ragazzino je manca un padre...vole il padre...e quel padre sei tu...falla finita de giocà Mattì...basta!>> Mattia non gli risponde...abbassa la testa come poco fa ha fatto suo figlio e annuisce...consapevole delle grandi verità dette dal suo amico di una vita.
<<Posso entrare?>> Francesco ce mancavi tu qua dentro <<Sentite c'è il rampollo de casa Bellegrandi che sta cantando Sei di mattina co' un musicista nuovo e me sembravano tutti e due in preda ad un istinto suicida...poi c'è un rappresentante che vole sapè se possiamo prende un distributore de cerotti e a te Emma...Samantha ha detto che ti cercavano>> a me? E chi sarà mai?
<<Ah sì...vado subito a vedere>> esco subito dall'ufficio preoccupata su chi possa cercarmi, anche se credo che si tratti di Simone che mi aveva già accennato la sua intenzione di darmi una chiavetta con le sue tracce in modo tale da dargli dei consigli...spero di non aver dato l'idea di essere troppo impaziente...anche perché ho visto lo sguardo di Francesco sgranarsi nel vedermi andar via con quella rapidità...cosa ne sanno loro di quello che succede se minimamente Mattia scopre 'sta cosa? Meglio che non ci penso!
Siamo in macchina per ritornare a casa quando Bes riceve una telefonata da Giorgio...
<<Gio te richiamo dopo...no no tutto ok...solo che...sì sono in macchina...con i miei...daje te chiamo dopo>> che strano sentirlo parlare per la prima volta di noi...i suoi...i suoi genitori...questa frase mi prende lo stomaco per la gioia e vista la faccia impanicata di Mattia credo che anche lui sia stato felice di sentirlo pronunciare quella frase.
<<Volevo dirvi una cosa...>> che ansia quando fa così...che vorrà dirci? Che vuole farsi un tatuaggio? Vuole smettere di cantare per diventare uno dei seguaci del vecchio divino Otelma? Oddio ha messo incinta una? <<la prof ci ha detto che il mese prossimo ci sarà la gita...vorrei sapere se siete d'accordo che ci vada anche io...oppure se visti i tanti impegni alla Label devo dire che non ci vado>> amore della sua mamma bellissimo...si trattava della gita di fine anno...e io che pensavo male
<<Certo che puoi andare...vero Matti?>> lo fisso intensamente per fargli comprendere che non accetterò altre risposte diverse dal sì
<<Vero che? Ma 'ndo vanno? Co' chi vanno? Dobbiamo documentarci>>
<<È 'na gita scolastica non una missione in Lapponia>> replica giustamente suo figlio
<<'Sti cazzi...io non mando mi' fijo a cazzum così senza sapè co' che compagnia de autobus partono...chi è l'autista, chi sono i prof e tutto il resto...per cui prima me porti informazioni...e poi vediamo>> Bes sorride appena nel sentirlo leggermente più tranquillo con lui ed io sono felice
<<Tuo padre vuole dire che per lui è un si...solamente che vuole essere più tranquillo...e sinceramente anche io...>> se ricordiamo l'ultima volta che è andato in gita...lassamo sta
<<Mamma tu tranquilla? Ma se stavi pensando di diffondere il pericolo della bomba per farci scendere dal pullman per Praga>> Mattia mi guarda e scoppia a ridere nel sentire questo racconto provenire dalla boccuccia di nostro figlio
<<Ma erano altri tempi e tu eri molto più piccolo>> senza considerare che già faceva la strage di bimbe e faceva disperare i professori visto che non stava mai fermo
<<Certo perché ero piccolo quando hai pensato di seguire il bus della mia scuola con zia Tina?>> oddio non me lo ricordate che se solo ci penso vorrei sotterrarmi <<Ogni tanto dovresti fidarti di me>>
<<Certo così te ritrovano steso su 'na barella...o a vagare in piena notte pe' Roma per poi annà a dormì da mi' sorella>> ma perché doveva riaprire questa diatriba dico io?
<<Beh scusatemi se c'ho avuto un momento de crisi, me pare di averne avute tutte le ragioni! Ma poi che problema c'è se so' annato da zia?>>
<<C'è perché prima de esse tu' zia...è mi' sorella...>> eh?
<<E quindi?>> giuro stavo per fare la stessa domanda
<<E quindi che te piaccia o no...prima de esse tu' zia...io so' tu' padre e la prossima volta che te viene in mente de fa come te pare senza avvisarci non ce sarà tu' zia...a pararti il culo>> insomma ha utilizzato la prima occasione buona per ricordargli di essere suo padre...sarei voluta intervenire ma mi rendo conto che aveva la necessità di buttare fuori tutto quello che ha dentro
<<Ok me lo ricorderò...anche se io non ho bisogno che nessuno me copra il culo...perché io nun c'ho problemi a dire la verità...a tornare indietro...a chiedere scusa...io...me sa che in questo pe' fortuna nun t'assomiglio pe' niente>> sapevo che si sarebbe arrabbiato nel vedere suo padre mantenere il punto per quella storia della barra...soprattutto dopo aver provato più volte a scusarsi...e per lui le scuse sono importanti più di quanto lo siano state mai per suo padre.
<<Ma tu hai sentito che ha detto?>> eh sì
<<Matti ma cosa volevi che dicesse? Sinceramente non credo che ci fossero altri modi! Conoscendolo e conoscendoti>> non me ne frega niente se pensa che difendo mio figlio a prescindere...lui ha sbagliato di brutto!
<<E certo perché te pare normale che me dice così? Che poi non è manco vero...perché tanto è identico a me in tutto e per tutto>> aspettate aspettate...se l'è presa pe' 'sta frase...ma siamo seri? <<lo vedi come fa co' la forchetta quando mangia? E quando se urta co' qualcuno? Je spunta la stessa rughetta mia...e poi hai visto come fa i discorsi...è identico a me...al padre...'sta cosa dev'essere chiara!>> lo osservo incantata mentre blatera parole senza senso, che hanno solamente lo scopo di liberarlo dalla frustrazione che sente dentro a causa della mancata vicinanza con suo figlio...sorrido innamorata di lui...del suo modo di amare nostro figlio...così morboso...così vero!
<<Non esiste e non esisterà mai al mondo nessuno che ti assomigli più di lui...>> gli dico dopo averlo abbracciato e stretto a me...
<<È che l'idea che non voglia assomigliarmi me fa troppo male>> amore mio...
<<Non è vero che non vuole...è fiero di assomigliarti Matti...solo che tu stai portando la cosa troppo in fondo...e lui non sa più cosa fare per fartelo capire che gli dispiace...oggi quando ti ha chiesto di accompagnarlo...era il suo modo di dirtelo ancora una volta>>
<<Sì ma tanto se pensa che lo facevo annà co' quello se sbaja de grosso>> lo sapevo io...che non avrebbe mai permesso una cosa simile <<e poi quell'altro se deve solo permette a fa 'na cosa simile che lo corco vivo...e lo mando sotto un ponte>> oddio l'immagine di Francesco e Monica sotto un ponte non è delle più fantastiche <<chi era oggi che te voleva?>> ecco...che je dico?
<<Ma niente mi voleva dare una chiavetta con alcune tracce su cui gli autori vogliono un consiglio...>> beh dai in fondo è una mezza verità no?
<<E de chi so' 'ste tracce?>> avete presente lo squalo? Il motivetto sonoro? Benissimo! Descrive perfettamente la scena di questo momento!
<<Ma non lo so...non le ho ancora ascoltate>> è la verità...lo farò appena ho tempo anche perché devo dare una risposta a quel ragazzo che mi ha chiesto solamente un consiglio <<senti ma perché piuttosto non scrivi qualcosa tu? Io sono stanca di vedere gli altri...scrivere e cantare...voglio sentire qualcosa di tuo>> voi non avete idea di come mi manchi la sua voce
<<Amo ma come faccio a scrive qualcosa se ogni minuto lo passo a pensà al pupo?>> lo capisco...dopotutto anche io ho le stesse difficoltà <<so' stufo de scrive cose brutte...stavolta non scriverò 'n cazzo fin quando mi' fijo nun sarà felice de esse mi' fijo>> questa situazione deve averlo cambiato profondamente per arrivare a decidere di non provare a scrivere in uno dei momenti più proficui della sua carriera
<<Vedrai succederà molto presto!>> affermo con un sorriso pieno di speranza...
Sono sul divano ad ascoltare le tracce di Simone...è davvero molto bravo...ed intuitivo...la sua dialettica è scorrevole...i ritornelli rimangono impressi subito perché le parole sono semplici ma ad effetto! Ce n'è una in particolare che mi piace un sacco...forse perché mi ricorda tanto Mattia...
<<Mamma...>> mi chiama mio figlio uscendo dalla sua camera con una mano sulla spalla <<ho delle fitte...potresti mettermi la crema?>> mannaggia...sapevo che sarebbe stata questione di poco e gli sarebbe ritornato il dolore al braccio...suo padre non accenna a placarsi era ovvio che avrebbe somatizzato il dolore
<<Certo amore...ma come mai?>> dico alzandomi dal divano per prendere la crema dal cassetto delle medicine e seguirlo nella sua camera
<<Boh...eppure sono relativamente tranquillo...vabbè oddio mica tanto>> se non altro è sincero
<<Vuoi che ti dia la bustina?>> gli chiedo prima di mettermi sul suo letto
<<No no solo la crema>> odia soffrire di qualcosa...il fatto che non riesca a controllare questo dolore lo fa impazzire
<<Beh che è successo?>> eccolo qua la causa del dolore del mio bambino...che, probabilmente, appena uscito dalla doccia non vedendomi sul divano è venuto a cercarmi
<<Mi fa male il braccio così ho chiesto a mamma se poteva mettermi la pomata>>
<<E perché non l'hai chiesto a me...visto che te l'ho sempre messa io?>> dice con addosso ancora l'asciugamano 
<<Veramente da quando te ne sei andato me l'ha messa sempre mamma...>> insomma ricominciamo
<<Questo non vuol dire niente...io>> sta per dire qualche altra cavolata quando io prendo il controllo della situazione
<<L'ha chiesto a me perché tu eri in bagno...ma visto che ora sei qui, che io devo lavorare e che nessuno e dico nessuno ha niente in contrario...puoi farlo tu>> mi alzo dalla mia posizione indiana e mi avvicino al mio amore per consegnargli il tubo di unguento contro il dolore fissandolo in un modo che gli faccia capire che non sarò disposta ad accettare nessuna risposta negativa nei confronti di nostro figlio...ed esco dalla stanza convinta che saprà fare la cosa giusta.
Poco fa sono passata dalla camera di Bes e ho visto la scena più bella che potessi vedere...mio figlio addormentato sul petto del suo papà che russa come un cinghiale...nonostante abbia ancora la mano appoggiata sul braccio dolorante del figlio, devono essersi addormentati così senza preavviso ed io ho deciso di non svegliarli perché è un loro momento e nessuno al mondo deve permettersi di porgli fine. Sono tornata nel soggiorno per finire di ascoltare le tracce del nuovo album di quel ragazzo così come mi aveva chiesto...e sono colpita dal modo in cui racconta le fasi del suo amore per la donna che descrive nelle sue canzoni...non lo nego, a tratti mi ci sono rivista...forse perché parla di una donna più grande...bionda...riccia...bassa...e prepotente...però sono sicura che le canzoni riguardino qualche esperienza finita male del ragazzo in questione...ci sono molte cose che cambierei del suo sound...del suo modo di cantare queste canzoni piene di pathos...bisogna che cambi qualcosa senza snaturarsi ovviamente.
"Allora quale ti piace di più?" Simone potevi anche chiedermelo domani...ma poi che ne sa che l'ho sentite?
"Non le ho ancora sentite tutte"
"Non è vero! Non resisti quando si tratta del tuo lavoro" ah sì? Lui come fa a saperlo?
"Al momento mi piace molto...voglio star con te..." niente mi è entrata in fissa quella canzone
"Lo sapevo!" l'avrebbe detto per qualsiasi canzone avessi detto
"Ah sì? E come mai?"
"Perché credo che ti piacerebbe sapere che qualcuno possa vedere delle stelle nei tuoi occhi" un tempo pensavo che Mattia provasse tutto questo quando mi guardava...prima che io scoprissi che i miei occhi per lui non erano molto particolari per via del colore
"Anche se ho gli occhi marroni? Naaa" scherziamoci su
"Io li definisco nocciola con delle sfumature d'ambra...salvo poi diventare verdi quando sei triste" ehm no...non va bene che questo sappia il colore dei miei occhi così dettagliatamente...non arriverà alla fine dell'anno alla Label se continua così! Chiudo il telefono e l'appoggio sul tavolino indecisa su come rispondergli...non voglio incoraggiarlo a proseguire in una strada senza via d'uscita, ma non voglio neppure ferirlo...o limitare le sue parole...dopotutto sono solamente dei complimenti innocenti...innocenti...ma a chi voglio darla a bere...questo ce sta a provà...ce sta a prová...dite di no? Mi devo fidare? Riafferro il telefono per formulare un messaggio che sia semplice e non lo porti a pensare niente di sconveniente...quando qualcuno giunge alle mie spalle...
<<Ma stai ancora qua?>> no sono un'apparizione
<<Cazzo che paura!>> in effetti mi sono spaventata un botto nel vederlo arrivare di soppiatto
<<Beh? Perché te sei agitata così?>> eh ditejelo voi...tanto se lo scopre penserà che ho una tresca anche con questo ragazzetto
<<Perché sei arrivato così di botto...piuttosto dorme Bes?>> si avvicina a me incollandosi al mio corpo
<<Sì...si è addormentato mentre gli facevo la strofinazione...si vede che era stanco...>>
<<Gli faceva un po' meno male?>> gli chiedo vedendolo un po' più sereno...
<<Sì sì...anche se te lo dico...se continua così lo porto a fa un controllo...lo portiamo>> è bello vederlo preoccuparsi per lui <<lo so che è colpa mia se je fa male...però non te pare troppo tempo?>>
<<Se continua lo portiamo di nuovo...anche se credo che appena sarete più sereni entrambi non avrà più problemi al braccio>> sbuffa un po' guardando in alto stanco della situazione che viviamo <<prima quando sono passata vi ho visti...eravate così belli...>>
<<Quando? Quando mi ha detto che domenica ci sarà il torneo di calcetto...e che se non me la sento non sono obbligato ad andarci?>> me la sono persa 'sta cosa
<<No quando si è addormentato con la testa sul tuo petto>> lui rimane senza parole e accenna un sorriso...<<prima lo faceva solamente con me o con Tina...>>
<<Ah sì? Vuole molto bene a quella stregaccia...sta sempre a preoccuparsi per lei>> noto un pizzico di gelosia nella sua voce
<<Tina oltre me è l'unica presenza costante della sua vita...è la sua madrina...l'unica che ha sempre saputo tutto>> rivelo un piccolo particolare che spero lo aiuti a chiarire ogni buco nella sua testa
<<Ah era lei...ed io che pensavo fosse il padre o tuo fratello...>>
<<Non ho mai avuto il coraggio di dirglielo apertamente a loro...sapevo che avrebbero detto cose negative sul tuo conto ed io non ero pronta a sentirle>> i suoi occhi son fissi nei miei e la sua mano cerca la mia
<<Penseranno di me le peggio cose...>>
<<No anzi, mio padre dice sempre che io stocu fori de capu>> ride ed io mi sento  meglio
<<Quando hanno capito che era mio?>> da come ha aperto gli occhi
<<Appena ha iniziato a farsi sentire...anche se era chiaro...soprattutto vista la somiglianza tra te e Mattia...Mattia appunto...diciamo che anche la scelta del nome non è che lasciasse molti dubbi>> ancora ricordo mio padre mentre cercava di dissuadermi da questa folle idea
<<Ma poi come t'è venuto de chiamallo come me? Metti che io scoprivo tutto? Te saltava in aria tutta la copertura>> beato te che ridi Briga
<<Magari se l'avessi scoperto saresti tornato da me molto prima...tu che dici?>> faccio per alzarmi dal divano infastidita dal modo in cui si sta rivolgendo al mio passato
<<Oh stavo solo cercando de capì...>> ah sì? Nel modo sbagliato
<<Ma che cazzo c'hai da capì eh? Si chiama Mattia, è nato nove mesi dopo la fine della nostra storia...c'ha le tue sembianze fisiche e caratteriali...la tua stessa faccia di cazzo...chiunque sano di mente ha capito che era tuo figlio tranne te...che cazzo c'è da capì?>> dico arrabbiandomi seriamente
<<Tu hai negato però che io fossi coinvolto...posso capì perché? Che pensavi che te facessi?>> quello che infatti hai fatto dopo
<<In realtà non lo so nemmeno io...avevo paura me lo potessi mettere contro...un figlio è l'unica persona che sentirai davvero tua finché avrai respiro...l'unica...>> lui annuisce guardando la stanza senza centrare un punto fisso <<e l'idea che potessi allontanarlo da me per rabbia visto il rapporto bello che avevate costruito mi ha spaventata...>>
<<Già...era così bello il nostro rapporto...mi manca così tanto parlare con lui...che non pensavo>> ha gli occhi lucidi mentre lo dice...gli manca davvero tanto il suo piccolino
<<...Tutto tornerà meglio di prima...tuo figlio aspetta solo te e tu aspetti solo lui...non fare così...>> mi inginocchio tra le sue gambe e gli lascio un bacio dolce <<eravate troppo belli prima>>
<<Sai...prima di venire qua...gli ho lasciato un bacio sulla testa e accarezzato il viso...ho pensato che se non l'avessi fatto mentre dormiva non avrei più potuto farlo perché non è un bambino>> ecco perché la sta prendendo così male
<<Naaa...tuo figlio ama le coccole...potrai farlo lo stesso>> non deve credere che l'età di nostro figlio sia un problema
<<Sì ma il problema è che io lo vedo piccolo...capisci? È il...lassa perde...>>
<<È il tuo bambino...è così e lo sarà per sempre e tu potrai fare con lui qualsiasi cosa>>
<<Dici davero ?>> amore bello...cerca da me delle rassicurazioni e io gliele darò sempre tutte...perché tutti sappiamo quanto mio figlio lo ama...è inutile che si preoccupi adesso
<<Assolutamente sì...ora stai tranquillo e andiamo a letto su che pure te me parevi alquanto distrutto...visto che stavi russando tantissimo>>
<<Io non russo!>> ehh??
<<Ah no? E chi ha quasi staccato l'intonaco dalle pareti per il verso risucchio?>>.
<<Voglio star con te...nainainana...è pazzo chi non lo vuole...babyyy stai con meeee...vedremo sorgere il sole...voglio star con teee...na na na...>> maledizione! 'Sto motivetto mi è entrato in testa...e non riesco a smettere di cantarlo...secondo me dovrebbe far uscire questo Simone come singolo di punta...altro che quella strappa lacrime dell'altro giorno! Mentre preparo la colazione avvolta in una vestaglia nera in raso dalla fantasia tempestata di cuori sacri...noto che mi ha scritto ancora
"Ho detto qualcosa che non va? Guarda che non è mica colpa mia se hai degli occhi stupendi" nessuno mi ha mai fatto complimenti del genere...ok mi fa piacere...ma io non posso permettere che lui finisca nei guai per due complimenti alla tizia sbagliata
"Senti ma tralasciando il fatto che non dovresti...non ti sembra banale un complimento sugli occhi? Non è da te" voglio proprio vedere che dice...
"Se te lo facevo sulle bocce me sarei sentito banale...e magari avrei pure rimediato una sberla" rido come una scema davanti al telefono nel leggere questa frase...chissà come gli è ven...
<<Co' chi stai a ride?>> cazzo l'infarto mi verrà de 'sto passo
<<Madonna Matti ma devi per forza farmi 'sti attentati>> mi porto la mano sul petto e lui mi osserva attentamente...
<<A quanto pare sì...vista la reazione sospetta>> c'avemo l'ispettore Gadget qua...
<<Ma sospetta cosa Matti? Stavo preparando la colazione>> non ho finito di preparare i cornetti per Bes ma è la verità
<<Ah sì? A me pareva che cantassi...ah proposito de chi sarebbe quella canzone? No perché non la conosco...>> ecco benissimo...mi ha beccata che cantavo la canzone di Simone...ed ora che gli dico? <<me lo vuoi di' o c'hai bisogno dell'aiuto del pubblico?>>.

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