La ragione che mi muove

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"Bri sono a casa, tutto ok...tranne mamma che non si sente bene...Dice che ha la nausea e non ha mangiato..."
Che vuol dire che non si sente bene? E perché non ha mangiato? Ma questo mi può mandare questi messaggi così? Meglio chiamare...anzi no, meglio andare a vedere! Ci metto meno di dieci minuti ad arrivare davanti casa loro e suonare alla porta, ad aprirmi è Francesco...
<<Mattia...>> dice teso in volto...che succede?
<<Sono passato per vedere com...Emma!!>> esclamo precipitandomi subito da Bes che è chinato sulla madre svenuta, bianco in viso ed evidentemente angosciato
<<Bri nun se sveja...>> dice con un nodo in gola
<<Tranquillo mo la portiamo sul letto...vedrai che ora si riprende...>> la prendo tra le braccia e mi avvio in camera sua, poggiandola sul letto e tentando di farla riprendere con l'aiuto di Bes, non credo di essere mai stato così preoccupato in vita mia.
<<Sta tranquillo, sta meglio...>> tento di rassicurare Bes ancora molto scosso per ciò che è successo, abbiamo cenato...in realtà Bes e Checco hanno preparato la cena ed io ho avuto modo di risolvere con Emma, fortunatamente...se ripenso che il suo malessere è scaturito anche da questi giorni in cui non abbiamo fatto altro che discutere, su qualcosa che, tra l'altro, l'ha fatta stare molto male anche in passato, mi si forma un nodo all'altezza dello stomaco che quasi mi impedisce di respirare
<<Non è colpa tua...>> afferma il ragazzo seduto accanto a me, quasi come se mi avesse letto nel pensiero
<<Abbiamo avuto un'altra discussione...>> ammetto teso
<<Si, ma poi ha discusso anche con zia, con Luisa, con zio Checco...>> e che c'entra!? Mica volemo paragonà 'sta gente a me? <<E poi c'è quella lettera del produttore...>> lettera? Che lettera? <<Ah perché te non lo sai...te lo voleva dire prima mamma...cioè alla Label, ma poi...>> eh ma poi abbiamo scazzato di nuovo <<questa...sta aspettando che torni Francesco per parlarne con lui...>> dice porgendomi una busta aperta con i talloncini tipici di una raccomandata...che vole mo questo? Che problemi ha? Ma è cojone!! Le ha fatto scrivere da un legale...perché Emma non vuole fare un disco come dice lui...un disco soft...tranquillo...ma te pare genere di Emma? Ma tu non dovevi fa il produttore, semmai il maestro zen!
<<Cioè la po' obbligà a fa il disco co' lui?>> mi chiede Bes che ovviamente non conosce tali meccanismi
<<Bisogna vedere il contratto e le clausole...domani chiamo mio padre e vediamo>> e speriamo di riuscire a risolvere la faccenda...quell'altra aspettava Francesco! Ma quello nun è bono come avvocato! Che c'entra che lavora per me? Ho fatto un'opera de beneficenza ad assumerlo! Che dite? Che dico così solo perché non voglio che Francesco aiuti Emma e che siano troppo a contatto? Ovvio che si, mica c'è bisogno di sottolinearlo!
<<Bri io salgo in camera che so' un po' stanco...>> e lo sembra davvero, povero chissà che spavento s'è preso quando ha visto Emma perdere i sensi <<Bri ce...se...cioè...>> che tenero che è mentre cerca il modo per chiedermi se ho intenzione di restare...ma dove vuoi che vada!?
<<Ci sono io, stai tranquillo>> confermo, togliendolo dall'imbarazzo di dovermelo chiedere, infatti mi sorride e sale in camera visibilmente più sereno.
<<Scusate posso entrare?>> chiedo retorico oltrepassando la porta della cucina dove quei due sono a chiacchierare da un po', di una donna che Checco ha amato molto in passato, da quel che sono riuscito a carpire <<Bes...è un po' stanco...ed io andrei...tu qualsiasi cosa...mi chiami...>> vediamo che dicono, tanto in ogni caso non mi muovo di qua
<<Mattia, se vuoi...puoi rimanere benissimo qua>> bravo Checco, vedo che hai capito l'antifona!
<<Che te ridi?>> chiedo alla bionda che mi guarda trattenendo un sorrisino sarcastico appena rimaniamo da soli
<<Me fai ride te...>>
<<Ah sì? Dopo te faccio ride io...visto che non me dici le cose...>> mi guarda confusa <<Perché non sei venuta da me...quando hai avuto la lettera dal legale de quello stronzo, invece di aspettare Francesco?>>
<<Perché volevo venire da te...ma abbiamo litigato...sono venuta alla Label e stavi parlando con quella...mi giravano e non te l'ho detto...>>
<<Senti...a prescinde da quanto te faccio girà...tu me devi dì tutto quello che succede a te e al bambino>> mettiamo i puntini sulle i
<<Se Bes ti sente penso che collassa peggio della madre>> in effetti si, anche secondo me
<<È colpa di tuo fratello...l'ha continuato a chiamare così per tutta la sera...vabbè mica è grande ancora...vabbè smettila...annamo a vedè se dorme...>> dico iniziando a salire le scale, evitando che continui a prendermi per culo...Bes si è addormentato col block-notes tra le mani, Emma cerca di leggere ma glielo impedisco...deve imparare a non controllarlo così, ha scritto una barra, non un piano per commettere un reato...la ascolterà se e quando vorrà pubblicarla.
Siamo saliti in camera dopo esserci fatti un caffè, Emma è in bagno a struccarsi, io mi sono infilato il pantalone di una tuta che era rimasta qui e mi sono sdraiato sul letto
<<Come ti senti?>> chiedo appena la vedo arrivare
<<Sto bene, non preoccuparti...>> mi rassicura, scostando le coperte e sdraiandosi al mio fianco a pancia in giù...la tiro a me lasciandole un bacio tra i capelli, mi circonda il fianco con un braccio
<<Domani andiamo a fare un controllo...>>
<<No, ma sto bene, non c'è bisog...>> tenta di dire guardandomi
<<Non era una domanda>> affermo inflessibile...sbuffa, poi poggia di nuovo la testa sul mio petto...la mia mano le accarezza leggera la schiena <<Dormi, che è stata una giornata pesante...>> sussurro stringendola di più a me, mentre lei crolla, con la mano appoggiata al mio collo e la testa nell'incavo opposto.
Sono le tre di notte ed io non ho chiuso occhio nemmeno trenta secondi...sempre all'erta, preoccupato che Emma potesse sentirsi male ed io nel sonno avrei potuto non sentirla...fisso il soffitto perso nei pensieri, uno più martellante di altri...quando stavamo insieme anni fa capitava spesso che avesse giramenti di testa, mi faceva sempre prendere certi colpi...da quando ci siamo ritrovati, invece, non era mai successo...avevo dedotto quindi che avesse fortunatamente risolto il problema; se ora, però, dovessi collegare i sintomi mi si forma nella mente un solo pensiero, quello che più mi renderebbe felice e, contemporaneamente, quello che più mi spaventa a morte...insomma inappetenza, nausea continua, cali di pressione...mi portano in un'unica direzione, vabbè che prende la pillola, ma mica è infallibile...! Potrebbe sempre esserci quella minima possibilità, e potremmo aver beccato giusto quella...sono spaventato a morte all'idea! Insomma, ancora non mi sono abituato al pensiero di avere un figlio di sedici anni, perché ormai sono convinto di questo, e sarà un problema affrontare l'argomento...e potrebbe già esserci una piccola vita che si sta formando senza che noi ne siamo a conoscenza...mi piacerebbe? Da morire! Mi spaventa? Come niente prima d'ora!
Mi giro sul lato...Emma dorme supina accanto a me...le fisso il ventre, leggermente arrotondato dall'età ma sostanzialmente piatto...potrebbe crescere nei prossimi mesi? Potremmo condividere il frutto del nostro amore? Domani mattina la prima cosa da fare è un controllo, io non posso stare con questo tarlo...già abbiamo un'altra situazione in bilico altrettanto delicata anzi, forse di più, non abbiamo bisogno di altri misteri...l'ipotesi di un malore dovuto a qualcosa di serio non riesco proprio a contemplarla, ha già sofferto abbastanza, merita solo serenità...
Le tre e mezza...sospiro, ho una stanchezza inaudita ma non riesco a chiudere gli occhi...fossi a casa mia sarei già in veranda a scrivere qualcosa...magari...potrei...ma sì! Mi alzo dal letto e, cercando di non fare il minimo rumore, mi avvio giù per le scale...fortunatamente gli altri sembrano dormire profondamente, così vado in salone e apro uno dei cassetti in cui Emma tiene la corrispondenza...ci saranno dei fogli e una penna, credo...non voglio prenderli in camera di Bes rischiando di svegliarlo in piena notte...no, qui no...neanche questo...quale cavolo era il cassetto da cui Bes mi ha preso la lettera dell'avvocato? Neanche qui...e questa cos'è? Prendo la scatolina trasparente dall'aria familiare...ma...cioè...regà nun ce posso crede che ce l'abbia ancora...ah ecco qui ci sono anche dei fogli con la penna...prendiamoli va! Cosa? Ah la scatolina trasparente dite...nun potete capì...la mia conchiglia!
--------<<Che cazzo mi nomini a fare all'instore se poi ti vergogni a farti vedere con me?>> mi ero trovato questo messaggio sul telefono appena finito l'instore a Catania dove avevo appunto detto, per l'ennesima volta, quanto ci tenessi a lei a delle ragazze che mi avevano portato un cartellone con le nostre foto...cosa ormai abituale in ogni incontro che organizzavo con i miei fans, non ce n'era stato uno in cui non avessero fatto riferimenti più che palesi a quella bionda che mi faceva alterare come nessuna. Era salita sul palco una ragazza con la maglia Brown21 ed io avevo molto apprezzato, avevo detto ad un altro gruppetto di dare tempo al tempo, non sapendo in realtà neanch'io cosa intendessi dire...e mi ero ritrovato con lei incazzata nera, come ogni volta in cui non perdevo occasione di fare riferimenti a lei con le mie fans...
<<Se mi chiedono rispondo, per educazione...>> avevo risposto sbruffone come sempre
<<Ma vaffanculo!>> era stata la sua risposta prima di non rispondermi più al telefono, come faceva sempre quando ce l'aveva con me...
<<Ce fermamo a prenne du' arancine?>> aveva proposto Fulvio...eravamo arrivati all'aeroporto di Catania stranamente in anticipo, per imbarcarsi c'era tempo e stavamo vagando guardando i pochi negozi presenti nella zona prima del gate...un bar con un vassoio pieno di arancine in bella vista aveva attirato lo sguardo di mio cugino, che si era precipitato a farsene confezionare qualcuna intenzionato a mangiarle per cena...insieme a qualcos'altro ovviamente! Lo avevo aspettato e poi mi ero diretto verso un angolo in cui era presente un negozio di souvenir, intenzionato a comprare una bottiglia di liquore cremoso al pistacchio...accanto alla cassa oggetti di ogni genere, calamite raffiguranti l'Etna, praline confezionate in scatole di latta con altorilievi che riproducevano agrumeti sul coperchio, tavolette di cioccolato al pistacchio di Bronte...ma ciò che aveva attirato la mia attenzione era una scatolina trasparente contenente una conchiglia madreperlata, che mi ricordava il colore della sua pelle...non avevo esitato a prenderla e farmela confezionare, infilandola poi nello zaino che mi ero portato, facendo attenzione che non si rompesse.
La sera stessa ero passato a casa sua, dovevo assolutamente parlarle e farle capire che non me la sentivo di mentire a quelle ragazze su di noi, avevano intuito qualcosa...molto più di qualcosa...e seppure io non potevo, e non volevo, confermare...dire una bugia mi sarebbe sembrato da vigliacchi, non che il mio dire-non dire fosse chissà quanto meglio! Alla fine avevamo fatto pace, come al solito...non riuscivamo a stare scazzati nella stessa stanza, la passione che c'era tra noi faceva sì che ogni volta finissimo una tra le braccia dell'altro, dimenticando il motivo per il quale stavamo discutendo e pensando solamente a noi...
Credo che non dimenticherò mai il sorriso che le comparì sul volto a vedere quel piccolo oggetto, lei era così...lo era sempre stata...non era quella dalle dimostrazioni plateali, o dai regali di lusso...si era emozionata per il semplice fatto che vedendo quella conchiglia avessi pensato a lei, prendendola per portargliela...diceva che ci si poteva sentire il mare...l'amore...ed era vero, perché io ci sentivo la sua voce---------
Mi ridesto da quel ricordo, poggiando di nuovo la confezione nel cassetto e tornando di sopra, dopo aver preso un foglio dalla mia giacca...poggio tutto sul comodino, accendo la abat-jour e mi infilo di nuovo a letto...rileggo le righe scritte su quel foglio per la terza volta...è un testo di Alessio, il prossimo singolo dei Dear Jack, finalmente riuniti, ed ho intenzione di scriverci qualcosa, come mi ha chiesto il mio amico...
------ Alessio veniva spesso alla Label...ogni tanto capitava che passasse a farmi un saluto, ma quella di qualche giorno fa non era una visita di cortesia...mi aveva chiesto un pezzo rap da inserire in un nuovo brano, di cui mi aveva dato testo e musica...un po' come avevamo fatto con Bes e la major...e proprio sull'onda di quel pensiero gli avevo fatto sentire i brani che la Zeus aveva scartato...erano pezzi validi, ed il fatto che non andassero bene per un artista non significava certo che non andassero bene in generale...ma lui sembrava cercare qualcosa di diverso...infatti mi aveva fatto capire che avrebbe voluto fossi io a scrivere quel pezzo
<<Magari chiedo ai ragazzi se hanno qualche altra cosa pronta, in modo da fartela ascoltare...>> gli avevo proposto...i miei artisti venivano sempre al primo posto per me...occasioni come quella che mi aveva offerto la Zeus, e come quella che mi stava proponendo il mio amico in quel momento, andavano colte al volo...per loro era tutta pubblicità...un altro modo di farsi conoscere da un pubblico che prediligeva un altro genere e di sicuro io non mi sarei anteposto a loro
<<Okkk...!>> aveva acconsentito <<Ma se non troviamo nulla me lo scrivi te il pezzo!>> aveva affermato perentorio, sorridendomi
<<Affare fatto...ma tu non barare come al solito!>> avevo riso anch'io
<<Promesso!>> mi aveva fatto un occhiolino <<Senti maaa...è possibile che io prima abbia visto di sfuggita Emma entrare in una delle stanze in fondo?>> poteva mai passare inosservata al mio amico che le sbavava dietro da una vita? Ovvio che no!
<<Ha avuto un problema con uno studio di registrazione...e siccome sta registrando dei pezzi con Mario...beh, sono qui...>> era meglio non rivelargli nulla...che, pettegolo com'è, la notizia avrebbe fatto il giro dell'edificio in neanche dieci minuti!
<<Allora li vado a salutà! Noi ci vediamo sabato...tu inizia a pensare ad una barra intanto!>> mi aveva preso in giro prima di lasciare il mio ufficio -----------
"E scusa se non piango
Non verso lacrime
Per un amore che è un abbaglio"
Dovrei inserire qualcosa qui...ho la testa talmente piena di pensieri che non riesco a formulare neanche una frase decente...no, questa situazione in bilico di Bes va risolta al più presto, ora con calma facciamo i controlli, magari poi la settimana di Pasqua lasciamo stare per non creare tensioni tra tutti i parenti...non mi ci fate pensà...ma dopo ci sediamo a tavolino e risolviamo 'sta cosa...certo me dovrà spiegà tutti i dubbi che ha avuto per non dirmi nulla...ma chi voglio prendere in giro! Scazzeremo sicuro, che me vole spiegà? Sedici anni...mica du' giorni! E se non fosse tornata, e ci fossimo rincontrati, probabilmente non me l'avrebbe mai detto...quindi qualunque trucchetto dei suoi userà per farmi sentire in colpa non attaccherà. È pur vero che ormai li sento come la mia famiglia, e dovremmo trovare un modo per risolvere...di certo non posso abbandonare mio figlio, ed ovviamente, nonostante le bugie, non mi sento neanche di vivere di nuovo senza di lei...mi sentirei perso...
Mi sveglio improvvisamente infastidito da qualcosa...ma cos'è? Devo essere crollato mentre scrivevo...e muovendomi mi sono ritrovato col foglio spiattellato in faccia...rileggo ciò che ho scritto prima di chiudere gli occhi...e devo dire che mi piace...
"Cosa fai? Siediti
Dai, dimmi tutti i tuoi dubbi congeniti
Cosa fai? Mi dedichi? (Mai)
Due parole, i tuoi trucchi più inediti
Non ci restano metodi se dici "mai"
Per ogni lettera ho sedici guai
E sono un principe quando ti do attenzione
Se lo faccio con apprensione
Né rivincite, né astensione
È solo indice di attenzione, dannazione
Resti la bussola a nord della vita, la mia bussola a nord della vita"
Piego il foglio insieme al testo di Ale e li poggio sul comodino, anzi no, li porto giù nella mia giacca che questa si impiccia, specie quando non dovrebbe, così approfitto anche per controllare il cellulare. Torno in camera ed invio un messaggio ad un caro amico di mio padre, che ha una clinica privata al centro di Roma...sicuramente può aiutarci
"Gianluca buongiorno, scusa il disturbo...la mia fidanzata si è sentita male ieri sera, possiamo passare più tardi per un controllo?" la mia fidanzata...c'ho quasi cinquant'anni e ancora parlo di fidanzate...si, lo so, nun me dite niente! La sua risposta non tarda ad arrivare
"Mattia, quando vuoi! Vi aspetto" perfetto! Sarà meglio svegliare Emma, prima andiamo, prima ci togliamo questo pensiero
<<Ehi...>> sussurro <<dormigliona...>> continuo, lasciandole ripetuti baci sulla guancia
<<Che ore sono?>> mugugna ancora assonnata
<<Quasi le sette...>> la informo
<<Mmm...>> si lamenta girandosi e poggiandosi a me
<<Andiamo a fare il controllo?>>
<<MMM!>> ripete, accentuando il suo disappunto
<<Dai, su...dopo se fai la brava ti porto a fare colazione...cappuccino e cornetto!>> rido mentre lei mi tira uno schiaffetto sul petto...le prendo la mano lasciandoci un bacio <<Ho chiamato un amico di papà, ci aspetta in clinica...>> mi guarda malissimo <<Così stiamo tutti più tranquilli e, in più, possiamo contare sulla sua discrezione...>>
<<Uff!>> sbuffa scostando le coperte ed incrociando le braccia...le lascio un bacio sul naso, prima di alzarmi e trascinarla in bagno
<<Me la faccio da sola la doccia!>> dice col broncio, prima di chiudermi la porta in faccia...ma vedi te questa!
Sto avvisando Gianluca che arriveremo a breve, Emma voleva farmi il caffè ma non ho voluto, faremo colazione dopo insieme...un po' perché mi dispiaceva che dovesse farlo solo per me senza poterlo bere...un po' perché mi si è chiuso lo stomaco per l'agitazione...starei meglio se il controllo dovessi farlo io...
<<Amore...stavo per venire a svegliarti...>> sento dire ad Emma, ed alzo lo sguardo per vedere Bes che si è appena svegliato...ci saluta, prima di tuffarsi sul cappuccino che la madre gli ha preparato...le chiede come si sente e lei lo rassicura sul fatto che stia bene...
<<Puoi andare a piedi a scuola? Noi andiamo a fare le analisi...zio è andato a quella mostra di ieri...dice che l'hanno prolungata...torna nel pomeriggio...>> non so che diavolo ci trovi in tutte quelle cose elettriche, ma tant'è. Mi dispiace non riuscire ad accompagnare Bes, ma non possiamo arrivare tardi in clinica, troveremo un sacco di gente e addio discrezione!
<<Mattia, accomodatevi!>> ci accoglie Gianluca sulla porta del suo studio, dove una gentile segretaria ci ha appena accompagnati <<Piacere Gianluca!>> porge la mano ad Emma
<<Emma, piacere mio>>
<<Immagino che ti sia sentita dire "lo so" ogni volta>> sorride, mentre Emma annuisce <<Allora, ditemi tutto>> ci esorta sedendosi alla scrivania e facendoci accomodare sulle sedie di fronte a lui
<<Innanzitutto grazie per averci ricevuti subito...>> comincia Emma, mentre l'uomo davanti a noi minimizza con un "figuratevi" <<Era da un paio di giorni che non facevo un pasto decente, stomaco chiuso...nausea...e ieri sera all'improvviso ho avuto un giramento di testa che mi ha fatto perdere i sensi...>>
<<Stai...ci diamo del tu, vero?>> Emma annuisce sorridendo <<Stai attraversando un periodo di particolare stress?>> tossisco imbarazzato
<<Mattia...>> mi prende in giro il medico <<vuoi rispondermi tu?>> faccio no con la testa, sorridendo
<<Ho avuto qualche problema a lavoro...>> spiega Emma <<poi il caratteraccio di questo qui non aiuta...>> dice più a bassa voce sporgendosi sulla scrivania
<<Capisco...>> sorride anche lui <<hai già avuto problemi di salute in passato...?>> chiede, prendendo una cartella ed iniziando a scrivere qualcosa su dei fogli mentre Emma gli spiega tutto, dai problemi più insignificanti a quelli più gravi
<<...mi capitava spesso prima della gravidanza di avere cali di pressione, ma dopo non ne ho più sofferto...>> termina con la voce un po' incrinata...ricordare periodi di sofferenza non è mai semplice...
<<Attualmente prendi dei farmaci?>>
<<Solo la pillola anticoncezionale...ed una compressa ogni tanto per l'acidità di stomaco...>> riferisce <<questa...>> afferma tirando fuori la confezione dalla borsa e mostrandola al medico
<<Quella non dovrebbe crearti problemi...è molto blando come farmaco. La pillola invece, dimenticata qualche volta?>> Emma sposta la testa a destra e sinistra in modo convinto
<<Ok...>> sospira <<iniziamo con un prelievo di sangue, seguitemi...>> dice alzandosi e avviandosi in corridoio seguito da noi...
La prima mattinata trascorre così, da uno studio all'altro della clinica...Gianluca è molto scrupoloso e ci ha tenuto a seguire personalmente Emma durante tutti gli esami che ha fatto, mentre è in sala radiologia, per l'ultimo dei controlli, approfitto per chiamare mio padre e chiedergli se possiamo passare da lui più tardi per un suo parere, in modo da risolvere anche l'altra faccenda del cojone che le ha scritto tramite legale
<<Mattia...>> risponde al terzo squillo
<<Pà, senti posso passare per il tuo studio più tardi?>>
<<Sono in tribunale, qui stamattina è un inferno...non credo di liberarmi prima del primo pomeriggio...ti serviva qualcosa?>>
<<Si pà, un legale ha scritto ad Emma...volevo un tuo parere...>> gli spiego
<<Emma?>> mi chiede esterrefatto
<<Si, papà, Emma...vabbè poi ti spiego con calma...>>
<<Senti facciamo così...passo io alla Label appena mi libero...non prima delle diciassette sicuro...>>
<<Perfetto pà, a dopo!>>
<<Ciao bello!>> rido per i bizzarri saluti di mio padre...Emma esce accompagnata dal radiologo, le lascio un bacio sulla testa...Gianluca arriva con una cartella e ci chiede di seguirlo nel suo studio...
<<Alloraa...>> inizia sedendosi ed aggiustandosi il camice, apre la cartella... <<dall'eco addome e dalla radiografia non risulta niente di strano, tutto nella norma...>> Emma sospira, ed il mio nodo allo stomaco inizia a dissolversi <<l'elettrocardiogramma e l'ecodoppler vanno bene...>> continua, sfogliando i fogli con i referti <<la pressione era buona, ora ti mandiamo pure a mangiare qualcosa, tranquilla...>> sorride e lo fa anche la mia bionda <<glicemia, creatininemia, potassiemia, transaminasi, tsh tutti i valori nella norma...l'emocromo è perfetto...>> continua a sfogliare <<abbiamo fatto anche un hcg per sicurezza, è negativo...>> dice in tono neutro guardando Emma che abbozza un sorriso di circostanza...quindi non è incinta...vabbè, cioè...no vabbè no...ci...si, insomma, ci avevo sperato...forse mi illudo di qualcosa che non sarà mai...abbiamo quasi un secolo in due, dove andiamo!?
<<Mattia?>> mi chiama il medico davanti a noi
<<Eh?>> dico scuotendo la testa
<<Ti vedevo assente...>> spiega, faccio segno di no <<stavo dicendo che questi sono gli esami già pronti, ne abbiamo fatti altri per cui ci vorrà qualche giorno...puoi anche passare tu a ritirarli...>>
<<Si, si perfetto...>>
<<Ti mando un messaggio appena sono pronti allora...intanto Emma ti prescrivo qualcosa giusto per aiutarti nel recupero, integratori e vitamine, niente di che, tranquilla...sono certo sia stato un calo di pressione dovuto allo stress...>> ci informa prendendo un foglio intestato bianco e scrivendoci la denominazione dei farmaci che ha consigliato <<ecco qua, ci vediamo tra qualche giorno Mattia...>>
<<Gianluca...per il disturbo?>>
<<Stai scherzando?>> dice guardandomi sconvolto
<<No, davvero...>> si intromette Emma in imbarazzo mentre il medico sorride scuotendo la testa
<<Mattia, porta questa bella signora a fare colazione piuttosto! Ah, mi raccomando per almeno un paio di giorni niente lavoro, niente stress, riposo assoluto...anche...>> tentenna <<anche rapporti personali, con calma...>> ci raccomanda, la bionda arrossisce
<<Grazie, di tutto!>> dico sincero stringendogli la mano...lo saluta anche Emma e lasciamo il suo studio incamminandoci verso il parcheggio...il mio cellulare suona alla ricezione di un messaggio...la Label
"Ha chiamato il giornale per l'intervista a Bes...quella con il ragazzo della major...manderanno un loro inviato nel tardo pomeriggio, alle diciassette circa" leggo sul display ciò che ha scritto Samantha, dopo avviso Bes...
<<Ma stiamo andando alla pasticceria che mi piace tanto?>> chiede Emma appoggiandosi al mio braccio mentre siamo fermi al semaforo, annuisco
<<Si, quella di cui ti conservi i sacchetti!>> la prendo in giro
<<Eddaiii!!>> sbuffa schiaffeggiandomi il braccio
<<Siamo arrivati...>> dico spegnendo il motore.
Per fortuna non c'era quasi nessuno in pasticceria, meglio così...nessuno che ci abbia riconosciuti, nessuna foto, nessuna spiegazione da dare...abbiamo preso due fette di torta ed il caffè...Emma ne ha mangiata metà, nonostante la mia insistenza affinché la finisse, ma dice che ha ancora un leggero senso di nausea...speriamo passi in fretta...
<<Devo assolutamente cambiarmi queste scarpe, mi stanno dando il tormento!>> esclama sfilandosele appena mettiamo piede in casa, andando poi al piano di sopra, presumibilmente a prenderne un altro paio
<<È l'età...dovresti iniziare a comprarle più basse!>> la prendo in giro ridendo prima di seguirla...lascio la giacca sul divano in salone e prendo le scale
<<Sei sempre in tempo a trovartene una più giovane...sai di quelle modelline scialbe che te piacciono tanto!>> ribatte acida
<<Ma io ho te, che me ne faccio delle altre...>> sussurro sul suo collo, abbracciandola da dietro
<<Ruffiano!>> mi insulta...ed io rido...mentre si gira tra le mie braccia
<<È la verità...>> mi giustifico...si, lo è
<<Seh...seh...>> mi guarda, ed io mi perdo nel suo sguardo...avvicino le labbra alle sue, le sfioro in modo quasi impercettibile...si alza sulle punte per trattenermi meglio a sé...le sue dita che mi solleticano la nuca, mentre le nostre bocche non ne vogliono sapere di staccarsi...ma continuano ad assaporarsi, dolci...lente...faccio qualche passo, fino a farla stendere sul letto dietro di lei, mi stendo anch'io...sfilando via le Reebok dai piedi...poggia le mani sul materasso, spostandosi per mettersi più comoda, e trascinandomi con lei...le bacio il collo, prima di sfilarle il maglioncino leggero beige che ha infilato nella gonna nera...troppo aderente per i miei gusti...
<<Questa gonna farà la stessa fine del vestito che t'ho regalato...>> sussurro sul suo collo, prima di lasciarci un morsetto leggero
<<Il vestito è nell'armadio...>> dice un po' in difficoltà per via delle mie labbra che si sono spostate sul suo seno, coperto ancora da un tessuto color carne
<<Infatti, e rimarrà lì fino alla fine dei giorni...>> ribatto deciso, mentre fa una smorfietta che significa semplicemente che non me la darà vinta, anzi farà di tutto per farmi sbroccare...porta le mani sui miei fianchi, tirandomi fuori la camicia blu dal jeans grigio scuro che ho indossato...inizia a togliere i bottoni dalle asole, uno ad uno, lentamente, fissandomi negli occhi...infilo un braccio sotto la sua schiena sganciando la clip che le teneva unito l'intimo, poi sfilo la camicia ormai del tutto aperta...la mia mano sul suo fianco abbassa la lampo che le tiene su la gonna, mentre lei si occupa di quella del mio jeans...in poco tempo siamo entrambi nudi, a sfiorarci con le dita...le mie sui suoi fianchi...le sue sulla mia schiena...la mia intimità che sfrega sulla sua...i gemiti sommessi...i sospiri appena accennati...le prendo le mani tra le mie...incrociandole e portandole sulla sua testa...poggio la fronte sulla sua, le sorrido, ricambiato, arriccia il naso dopo che ci ho lasciato un bacio...sposto momentaneamente una mano per aiutarmi ad entrare in lei...trattiene il fiato...avanzo lentamente fino a che i nostri corpi diventano un'unica cosa...e ricongiungo le nostre mani...le lascio un bacio stampo sulle labbra, mi sposto verso il collo mentre prendo a muovermi in lei lentamente...senza alcuna fretta...mi viene incontro col bacino...
<<Matti...>> implora dopo un po' per il ritmo estenuante...la bacio, mentre i suoi fianchi tentano di muoversi più velocemente <<mmm...>> si lamenta...
<<Che c'è?>> sorrido fintamente ingenuo
<<Stronzo...ah...>> biascica
<<Tanto me ami uguale...>> dico paraculo <<il dottore ha detto di andarci piano...>> le ricordo...in effetti credo si riferisse più ad astenerci dall'avere rapporti che a saltarci addosso appena rientrati, ma vabbè...
<<Io sto bene solo quando sono con te...>> dice guardandomi negli occhi e potrei giurare di vederle il cuore...
<<Tu con me devi stare, sempre!>> replico aumentando il ritmo delle mie spinte...
<<Ah...mmm...>> geme muovendosi al mio stesso ritmo...non passa molto che la sento stringersi intorno a me e respirare in modo irregolare...toccando l'apice e trascinandomi con lei in un vortice senza vincitori né vinti.
<<Devo preparare il pranzo...>> dice, guardando la sveglia sul comodino, dopo qualche minuto di silenzio in cui ci hanno fatto compagnia solo i nostri respiri che tornavano regolari e qualche carezza a fior di pelle
<<Nahh...andiamo a prendere Mattia e pranziamo fuori...>> decido
<<Ma...>> tenta di dire
<<Niente ma...oggi ti prendi una giornata di relax...>> sospira guardandomi male, ma poi sorride e si poggia sul mio petto, la mia mano nei suoi capelli e la sua sul mio cuore.
<<Che ce fate qua?>> ciao anche a te Bes...
<<Te semo venuti a prenne...>>
<<Che hanno detto al controllo?>>
<<Dobbiamo aspettare i risultati, ma presumono sia stato un calo di pressione dovuto allo stress>> risponde Emma
<<Tutta colpa di quel cojone!>> eh...magari a tua madre non farà proprio piacere quest'esclamaz...ecco, appunto, l'ha appena ripreso...gli sorrido dallo specchietto per fargli capire che sono d'accordo con lui, ma ovviamente devo fare l'adulto e dare ragione alla bionda...
<<Ohhhh ma questo è il pezzo miooo!! Alza Briiii!!>> si agita in preda all'emozione..."si pischè è il pezzo tuo" penso mentre aumento il volume della radio...sono davvero tanto felice per lui...
<<Ah il pezzo che io, IO, ancora non ho ascoltato!>> si lamenta Emma
<<Shhhh...zitta famme sentì!! Nooo che figata pazzescaaa!!>> lui e la modestia un'unica cosa proprio! La speaker alla radio dice che il pezzo è molto richiesto, che sta andando bene...eh questo lo so...quelli della major non fanno che rompermi le scatole...se non fosse stato che lui è mio...cioè, che è lui, insomma...che è Bes...vabbè, se fosse stato 'n altro avrei già sfanculato tutto e tutti!
------ Avevamo scazzato come al solito o, meglio, lei aveva scazzato con me per la mia imposizione di non dire a nessuno della nostra relazione. Potevo capire il suo punto di vista...potevo capire che le facesse male rivivere una situazione passata...ma cazzo! Stavamo a parlà de Bes! Abbiamo quasi cinquant'anni e non possiamo permetterci di mettere il nostro passato prima del presente di Mattia! Che avrebbero pensato gli altri? Che lui era alla Label poiché il capo si ripassava sua madre...si, il pensiero di ragazzi poco più che adolescenti sarebbe stato di sicuro questo ed io non volevo in alcun modo che accadesse una cosa del genere. Anche se avevo appeso la certificazione nel mio ufficio...non voleva dire niente, e poi la coerenza non ha mai fatto parte di me, perché iniziare ora!? Ero ancora nervoso per questo...e per l'arrivo improvviso di suo fratello...situazione che mi aveva costretto a stare lontano da casa loro...quando li avevo sentiti ridere di gusto...ma come chi? Lei, Mario e quella specie de legale che ancora non ho licenziato! E poi erano usciti, diretti al bar presumibilmente, mentre io ero ancora bloccato nell'atrio con dei rappresentanti della Zeus Recorder che volevano assolutamente che cedessi sulla presenza di Bes al tour del loro artista. Il duetto era in rotazione radiofonica, stava andando bene...l'idea era piaciuta tanto al pubblico e loro avevano pensato che sarebbe stato meglio che Bes fosse presente fisicamente ai concerti, anziché mandare una base registrata col suo pezzo...ed io, per la seconda volta in due giorni, gli stavo dicendo che ci saremmo accordati quando il calendario del tour sarebbe stato pronto e definitivo e non prima...e, di sicuro, non per tutte le date! Ovviamente Emma Marrone non poteva passare inosservata, ed infatti uno di loro l'aveva salutata appena aveva rimesso piede nell'atrio, dicendole di aver saputo dei problemi col produttore e dicendosi dispiaciuto...mentre io pensavo solo che nella sua mente quell'uomo stava cercando un modo per invitarla a registrare da loro...avendo ovviamente altre intenzioni che non avevano nulla a che spartire con la musica
<<Ma perché, mi scusi l'invadenza...adesso registra qui?>> certo che registrava da noi...così avrei potuto tenerla sotto controllo...si, ma solo perché in quel bunker non prendeva il telefono...e se ci fosse stato un problema, magari di Bes, non c'era modo di avvertirla...
<<Si...sempre che a Bellegrandi...non diano fastidio i miei acuti...>> aveva sorriso
<<Assolutamente...>> avevo sorriso di rimando <<infatti rimarrà con noi, fin quando vorrà>> anche perché la donna mia se poteva scordà de registrà in un'altra etichetta...già mi ero fatto andare bene uno studio di registrazione...sarebbe stato meglio non sfidare la mia pazienza! ------
Ed è praticamente una settimana che c'ho questi fissi alla Label...tra lo scazzo con Emma, e questa rottura di scatole, mi meraviglio di come io non abbia già chiuso baracca e burattini dicendo di vedersela loro!
<<Ma dove stiamo andando?>> domanda il ragazzo seduto dietro quando si accorge che non è la strada di casa, lo informo che pranzeremo fuori e che poi accompagneremo Emma a casa che per oggi è in ferie, mentre noi andremo finalmente a fare la famosa intervista
<<Certo, organizzatemi la vita, grazie...>> Mimma ovviamente non è d'accordo, ma questo non è un particolare rilevante...Bes invece chiede conferma che l'intervista sia oggi
<<Si, mi ha mandato un messaggio Samantha prima...è per le diciassette alla Label...>> stamattina quando siamo usciti non sapevo ancora nulla e, quindi, di conseguenza non potevo dirglielo
<<Sempre efficiente Samantha!>> Bes io 'na volta de queste te lascio pe' strada! Emma è quasi verde, credo che non riuscirà mai a farsi andare a genio la mia segretaria...ahia! Ma che modi so'?! Ma te pare che me tiri 'no scappellotto così!? Sto a guidà io, eh!
<<Infatti...guida e zitto!>> dice risentita, ma poi sorride.
<<Eccoci qui!>> dico parcheggiando l'auto nello spiazzale di un agriturismo poco fuori Roma...ci sono venuto spesso con i ragazzi della band dopo le prove, o semplicemente per pranzare insieme, e devo dire che si mangia benissimo, poi ovviamente hanno dei piatti poco elaborati, quindi ho pensato fosse l'ideale visto che Emma non mangia da giorni e soffre di nausea...
Il proprietario ci accoglie cordiale, riconoscendomi subito, ed accompagnandoci ad un tavolo poco distante dal caminetto spento...è quasi primavera, le temperature si stanno alzando, ma qui si avverte comunque quel tipico tepore dei locali rustici...poi il fatto che ci sia pochissima gente conferisce all'ambiente un senso di familiarità molto piacevole
<<Mi fa piacere che invece di venire sempre dopo il lavoro ogni tanto ti concedi anche un pranzo con la famiglia...>> mi sorride l'uomo baffuto accanto a me
<<Si, guarda che gli ho detto che si mangia benissimo eh!>> lo prendo in giro, data la nostra confidenza
<<Su questo tua moglie e tuo figlio possono stare tranquilli!>> trasalisco, cercando di non darlo a vedere...Emma sbianca <<Scusate un attimo>> si congeda momentaneamente, per rispondere a telefono
<<Inutile dare troppe spiegazioni...>> cerco di giustificare la mia risposta, data l'espressione sbigottita dei miei due commensali...la bionda è pensierosa, Bes sembra quasi che sorrida cercando di non darlo a vedere...
<<Allora, che vi porto?>> chiede tornando da noi e poggiando sul tavolo una bottiglia d'acqua fresca di cui Emma approfitta subito
<<Fai tu...un antipasto e un secondo? O volete la pasta?>> chiedo...Emma dice che per lei va bene...Bes ovviamente...vuole pure la pasta
<<Du' fettuccine fresche alla Papalina?>> propone il proprietario
<<Perfetto!>> sorride Bes
<<Tutto suo padre oh!>> esclama avviandosi in cucina...aridaje!
Abbiamo riaccompagnato Emma a casa, tra millemila proteste, speriamo non si faccia venire in mente di combinare danni...quella sarebbe capace che per la noia si mette a fare grandi pulizie...l'ho avvertita di mandarmi un messaggio ogni mezz'ora...poi ogni tanto la chiamerò...forse sarebbe stato meglio portarla con noi alla Label, non sono tanto tranquillo...fortunatamente possiamo rientrare presto così ceniamo tutti insieme...magari passiamo a prendere delle pizze...ma che ce fanno questi di nuovo qua?!? Mazza che palle...tutta colpa de Bes, come al solito!
<<Signori!>> esclamo verso i dirigenti della major che mi attendono nell'atrio
<<Salve! Dove possiamo parlare un attimo con calma?>> giusto un attimo, eh? Già me immagino che finiremo quando fuori sarà ormai buio...
<<Possiamo accomodarci in sala riunioni...>> propongo <<Samantha non passarmi nessuno, tranne il giornalista per l'intervista di Bes ovviamente...>> dico rivolto alla mia segretaria <<Bes, quando arriva ti faccio chiamare...>> mi rivolgo al ragazzo che sembra tutto tranne che entusiasta...dillo a me!
<<Per la data estiva di Roma sicuramente si...forse anche Milano e Napoli...per il resto Besta ha un disco da fare e la priorità al momento è, ovviamente, questa!>> ripeto per l'ennesima volta...eravamo d'accordo che durante il tour del loro artista avrebbero passato sullo schermo il pezzo del video che gireremo a breve...ora invece vorrebbero che Bes fosse fisicamente presente a tutte le date...e non si rendono conto che non è possibile!
<<Si, ma se riuscissimo ad accordarc...>>
<<Presidente!>> la voce di Samantha dall'interfono interrompe l'uomo in giacca e cravatta di fronte a me
<<Dimmi Samà...>> dico schiacciando l'interruttore ed aprendo la comunicazione
<<È arrivato il giornalista che aspettava>>
<<Grazie, fallo accomodare di qua...>>
<<È per quell'intervista che dovevamo fare per il singolo...>> dico al mio interlocutore, gli altri due ci ascoltano in silenzio
<<Si, si...stamattina è passato da noi...immagino voglia fare le stesse domande a Besta...>> mi risponde
<<Buonasera, si può?>> un uomo, di non più di quarant'anni, si affaccia dalla spessa porta di legno dopo aver bussato
<<Prego si accomodi...>> affermo andandogli incontro e porgendogli la mano, si presenta ricordandomi la testata giornalistica di cui fa parte, e dicendo che ha visto Bes nell'atrio <<Si, ora lo facciamo chiamare...immagino lei già conosca i signori...>> dico indicando le altre persone presenti nella stanza
<<Si, si abbiamo avuto il piacere stamane...buonasera>>
<<Samantha, mi fai venire Bes di qua per favore...>> chiedo alla mia segretaria azionando di nuovo lo stesso marchingegno elettronico
<<Subito!>> risponde prontamente.
<<Possiamo metterci di qua...>> dico, indicando il divanetto posto lungo la parete corta della stanza, distanziato dal resto, appena Bes ci raggiunge. Il giornalista ci dice che avvierà il registratore per registrare l'intervista e che poi deciderà quali risposte inserire nell'articolo a seconda dello spazio a disposizione, poi inizia con le solite domande di rito e con qualche curiosità tipo quanto ci abbia messo a scrivere il pezzo, se gli è venuto di getto, se si è ispirato a qualcuno...
<<Bene, direi che abbiamo finito...grazie mille dell'ospitalità e della gentilezza...>> afferma stringendomi la mano
<<Grazie a lei per l'interessamento...>> rispondo sincero
<<Ci mancherebbe! Besta spero di vederci presto!>> esclama porgendo la mano al ragazzo
<<Certo!>> sorride lui...prima che il giornalista lasci la stanza, accompagnato da me.
<<Bes io avrei da finire delle cose qui con i signori...>> gli dico appena torno da lui cercando di sembrare professionale, in realtà vorrei una scusa per fuggire via di qua...Emma, come d'accordo, mi sta scrivendo spesso, quindi almeno su quel fronte sono tranquillo...il problema sono questi che non capiscono che Bes non andrà a tutte le date, punto!
<<Non è che mi daresti le chiavi dell'ufficio? Mi scoccia stare di là con Samantha...>> mi domanda a bassa voce...forse forse ha imparato il significato della parola discrezione...infilo la mano in tasca e gli lascio le chiavi sul palmo, speriamo di non pentirmene!
È passato un altro quarto d'ora abbondante da quando abbiamo finito l'intervista e non riusciamo ad accordarci per le date...non è possibile!
<<Io direi...>> inizia uno di loro, che finora ha osservato un silenzio quasi religioso <<di metterci d'accordo la prossima settimana per le scene del video...>>
<<La prossima settimana è Pasqua!>> lo interrompe il suo collega
<<Di già?>> chiede stranito <<Vabbè...magari martedì, se per lei va bene, le facciamo avere la nostra idea per il video...>> annuisco <<e poi ci metteremo d'accordo per queste benedette date, sperando che Besta possa partecipare a più di tre...>> e nun te lo potevi fa venì in mente prima?
<<Si, credo si possa fare...>> confermo
<<Va bene...allora ci sentiamo martedì!>> ci sentiamo nel senso che parlamo pe' telefono e nun me venite a rompe le palle?
<<Perfetto!>> ohhh Dio sia lodato se ne so' annati!
<<...alle volte li abbiamo già intorno da un po' solo che non ci facciamo caso...>> ma è la voce di mio padre? Di che sta parlando? Entro nel mio ufficio, mio padre mi saluta...Bes mi guarda come se fosse stato colto con le mani nel sacco...di che parlavano?
<<Ciao pà, scusa mi hanno trattenuto...>> pure troppo per i miei gusti, ma vabbè!
<<Tranquillo...io intanto chiacchieravo con...Mattia...mi volevi parlare di quella cosa di Emma che mi hai accennato stamattina, giusto?>> annuisco, sedendomi sulla mia poltrona e chiedendo a Bes di lasciarci soli
<<No...ma se è di mamma, io voglio sapè...>> insite lui, mentre gli ripeto che in qualunque caso gli riferirò io più tardi...è un ragazzo, deve stare tranquillo...ci sono io a risolvere il problema...annuisce non del tutto convinto e lascia il mio ufficio salutando mio padre
<<Ciao Mattia, e dì all'amico tuo di non preoccuparsi, che tutto si risolve...>> ma che dice?
<<Che problemi ha il suo amico?>> chiedo a mio padre appena Bes richiude la porta dietro di sé
<<Il singolo è oro...>> constata mio padre indicando col mento la targhetta appesa alla parete
<<Già...>> sospiro
<<E tu appendi la certificazione nel tuo ufficio...>> continua
<<S-si...>> tentenno
<<Mmm...c'è qualche piccolo particolare che hai dimenticato di dirmi Mattia?>> chiede retorico...mah, uno proprio piccolo piccolo...
<<Credo...si...ehm...sono quasi certo che...che...>>
<<Che?>> eh...un attimo... <<Ho sentito Gianluca a pranzo, mi doveva comunicare delle cose per una pratica che gli sto curando...dice che sei stato lì stamattina con la tua fidanzata...>> continua, considerato il mio silenzio, calcando sull'ultima parola
<<Ehm...>>
<<Deduco fosse Emma...>> continua
<<Deduci bene...>> affermo deglutendo a vuoto
<<Mattia...>> sospira
<<Papà...>> dico di rimando
<<Bes mi ha chiesto se avrebbe voce in capitolo nel caso tornasse suo padre, se sarebbe obbligato a vederlo e cose così...facendo passare la questione per un problema di un suo amico...>> mi informa <<Quando hai intenzione di dirglielo?>>
<<Di dirgli cosa?>>
<<Che sei suo padre!>> dice con lo stesso tono di chi sta facendo un'ordinazione al bar...mentre io soffoco con la mia stessa saliva
<<Non...non ne sono certo...>> tento di dire
<<Ah no??>>
<<N-no...>>
<<A me sembra lapalissiano!>> ribatte deciso
<<Papà è una questione delicat...>>
<<Mattia! Non fare quello che scappa di fronte a cose più grandi di lui! Si vede lontano un miglio che quel ragazzo per te è diverso da chiunque altro qui dentro! Vogliamo parlare della certificazione appesa? Solo per citare l'ultima eh!>>
<<Io scappo? Io? Ti ricordo che se avessi ragione è Emma quella che è scappata incinta di mio figlio! Che cazzo c'entro io che fino a qualche mese fa manco sapevo della sua esistenza!>> mi altero
<<Ora lo sai però...>> dice lui tranquillo
<<Si, ora lo so...>> sospiro, calmandomi <<Emma si è sentita male ieri...non mi sembrava il caso di affrontare la questione a ridosso di Pasqua, tenendo conto anche del suo malessere...>> confesso
<<Gianluca che vi ha detto?>>
<<Che è stato un calo di pressione dovuto allo stress...che deve stare tranquilla e a riposo...>> mi passo le mani sul viso, esausto...
<<Fammi vedere 'sta lettera va!>> dice mio padre comprendendo il mio stato d'animo... <<Ad un primo sguardo il contratto è inattaccabile...non c'è niente che non vada...>> mi comunica dopo aver letto tutto attentamente
<<Allora? L'unico modo per uscirne è pagare la penale? Ma hai visto quanto è alta?>> non è un problema economico il mio, piuttosto me rode de dover dare tutti quei soldi ad un tizio che voleva fare un disco come diceva lui, senza tener conto delle esigenze di chi in quel disco ci avrebbe messo la faccia, oltre che la voce ed il cuore
<<Mattia la clausola penale ha una funzione risarcitoria, tuttavia in un giudizio può capitare che il giudice, ritenendola troppo alta, la riduca ad equità. Il problema qui è che questo era il produttore di una cantante che, sulla scia dei precedenti lavori, si appresta ad ottenere, con alto grado di probabilità, certificazioni multiplatino...parliamo di migliaia di copie vendute e, di conseguenza, di congrui guadagni...>> mi spiega in parole povere
<<Quindi, che proponi di fare?>>
<<Si potrebbe a mio avviso...esperire un tentativo di mediazione...>>
<<Mediazione?>>
<<Si, è un istituto che vige da parecchi anni, che sta prendendo sempre più piede. E da qualche anno è possibile risolvere anche questi tipi di contratto in via stragiudiziale, si tratta di un accordo tra le due parti...>>
<<E, secondo te, il tizio si accorderebbe con noi?>>
<<Con le giuste motivazioni, si>>​
<<Dici?>> chiedo, non tanto convinto
<<Si potrebbe fargli capire che un procedimento giudiziario contro Emma avrebbe una risonanza mediatica non indifferente...che se vuole continuare a fare il produttore non gli conviene avere la nomea di quello che si rivolge ad un legale per un piccolo cavillo, costringendo l'artista al pagamento della penale...che non troverà più lavoro...eccetera...>> spiega con tono angelico
<<Ah! Mi sembra ottimo...>> concordo
<<Dammi tutto qui...>> dice aprendo la sua borsa professionale in pelle scura <<scrivo io a questo signore e fissiamo un primo incontro informale...cercheremo di pagargli solo un piccolo risarcimento, molto esiguo rispetto a ciò che chiede...>> afferma sicuro di sé, come è sempre stato <<Ok, allora io vado...me ne occupo lunedì appena rientro, tanto sicuro slitterà di una decina di giorni a causa di Pasqua...salutami Emma, dille che un giorno di questi vi aspetto a pranzo...>>
<<Si, magari più in là...>> dico in difficoltà
<<Se volete noi per Pasqua siamo in Toscana...mi fa piacere se vi aggregate...>>
<<Non credo pà, sarà per la prossima...>>
<<Allora facciamo più in là...vi aspetto a pranzo col mio nipotino! Ciao Mattì!>> saluta uscendo...oddio se ce se mette pure lui è la fine! Ve immaginate un pranzo co' lui e Ginevra? Pe' carità!
Sono seduto sul divano, i piedi sul tavolino di fronte, che faccio svogliatamente zapping senza guardare in realtà cosa stia trasmettendo la tv...è da stamattina che ripenso alle parole di Gianluca...Emma è sdraiata, con la testa sulle mie gambe...il mio braccio poggiato al bracciolo, l'altro sulla sua pancia che disegna ghirigori astratti...ed il pensiero torna più prepotente di prima...
<<Mi vuoi dire a che pensi?>> chiede portando una mano sul mio viso, giocando con la mia barba
<<No, a...a niente...>> mento
<<Non è vero...>> risponde mogia
<<Sto a pensà a quello che stai a pensà te...>> dico sospirando, fermando la mano
<<Per un attimo l'ho pensato anch'io, sai?>> mi chiede retorica
<<E?>> cerco di capire a cosa abbia pensato esattamente
<<E...e niente...mi ha attraversato il pensiero e stop...>> busciarda
<<Perché? Non lo vorresti un altro figlio con me?>> sussulta, guardandomi negli occhi...si, lo so che avevo detto che non volevo angosciarla ora con questa discussione, che avremmo rimandato, ma è stato più forte di me
<<Mo ve state ad allargà però eh!>> Bes è sulla porta, eravamo talmente presi dal discorso che non ci siamo proprio accorti... <<Le volemo ordinà le pizze che io ho fame?>> sorride <<Mica campo d'amore io!>> sbuffa andando verso il frigo prendendo una lattina di Coca
<<Bes la bevi a cena con la pizza!>> lo rimprovera Emma
<<Ma mammaaa!!>> si lamenta lui <<Brì dille qualcosa!!>> io? Ma che sei matto...la bionda mi guarda minacciosa...ed io capisco al volo la minaccia velata
<<È meglio se non la bevi a stomaco vuoto...>> confermo, mentre Emma sorride alzandosi e lasciandomi un bacio sulla guancia
<<Tsè...venduto pe' du' mossette...>> mi guarda schifato <<e no, non voglio sapere altro!>> esclama tappandosi le orecchie...che cretino!
<<Ma zio?>> chiedo mentre cerco in rubrica il numero della pizzeria
<<Mi ha mandato un messaggio, a me! Che se fosse per voi...comunque sta arrivando...ma a lui je poi ordinà 'na margherita...mo s'è fissato che deve fa la dieta!>>
<<Ok...allora ordino le solite pizze più una margherita?>> chiedo conferma
<<E una porzione di patatine, pure due...e qualche supplì...grazie...!>> tu a dieta mai, eh!
<<Si può? Ma buongiornoooo!!>>
<<Ciao Briga!>>
<<Ragazzi!>> che ce fanno di nuovo qua? Avevamo detto di vederci sabato mattina?! Ma io mica mi ricordo di 'sta cosa...Alessio e Lorenzo si accomodano tranquilli nel mio ufficio...cavoli, sono già le dieci e mezza! Sono qui da quando ho accompagnato Bes a scuola...Emma è con Tina, stamattina presto ha mandato un messaggio ad Emma per chiederle che fine avesse fatto che non si faceva sentire, appena ha saputo del malessere è piombata a casa...inveendo contro di me ovviamente, visto che sono la causa di ogni male del mondo! Che pazienza! Dovrò dire a James di trattarla meglio...appena lo vedo! Che quell'altro da quando lavora di nuovo con l'amore suo è diventato latitante! Comunque le due matte andavano alla Spa e poi dal parrucchiere...e Tina la accompagnerà qui nel pomeriggio...spero vada anche Franci che tra le tre è quella messa meglio, così sarei più tranquillo...
Comunque questi due sono di nuovo qui! Colpa de Emma, ovviamente! Come no? Ve dico de si! Perché voi non sapete che da quando quella sta a provà alla Label la mia azienda più che un'etichetta discografica sembra una casa d'appuntamenti! Pensate che due giorni fa uno dei ragazzi mi ha proposto un duetto con lei...roba da non credere! Chissà quando je scade il contratto...se potrebbe trovà un modo per non rinnovarlo! Ma certo che sto a scherzà, ve pare!?
<<Abbiamo visto le barre dei ragazzi...>> inizia Ale tentennando
<<E?>> tanto già lo so dove vuoi andare a parare...
<<E...diciamo che nessuna ci sembra adatta per il nostro pezzo...>> conclude Lorenzo...e che non lo sapevo io?
<<E questa ve potrebbe sembrà adatta?>> chiedo estraendo un foglio dal cassetto e porgendoglielo...leggono attentamente ciò che ho scritto tra stanotte e ieri notte...
<<Questa è perfetta!>> esclama Alessio mentre il musicista annuisce con vigore <<L'avevo detto che dovevi scriverla te!>> eh! <<Brì perfetta...secondo me pure sulla musica viene 'na bomba...>>
<<Da paura...>>
<<Daje, allora poi ci mettiamo d'accordo su quando inciderla!>> annuisco <<Noi andiamo che abbiamo un appuntamento col grafico per vedere un po' qualche idea per il singolo...dopo Pasqua si incide!>> termina battendo le mani e sorridendo
<<Vattene va! Ciao Lorè!>> che matti!
Sono andato a prendere Bes a scuola...Nausicaa lo aspettava all'uscita, me l'ha presentata...caruccia devo dì, molto a modo...Elisa l'ha incenerita con lo sguardo appena l'ha vista...ma me l'aspettavo...e quello non sapeva più come uscirsene, finchè ha visto me in auto accostato al marciapiede di fronte al cancello e mi è corso incontro...certo, per la felicità di vedermi, come no! Abbiamo pranzato al Burger, cioè io e Bes abbiamo pranzato, Nausicaa ha spizzicato qualcosa dicendo che era troppo in ansia e aveva lo stomaco chiuso...ho cercato di tranquillizzarla, ma niente! E poi siamo venuti subito qui...chiudendoci in sala prove a tentare di dar forma al pezzo...pezzo che tutt'oggi mi destabilizza...
<<Allora...ho fatto fare la base...per le tonalità vediamo dopo...Nausicaa tu hai già sentito il pezzo, vero?>> chiedo rivolto alla ragazza che continua a guardarsi intorno
<<S-si...certo...>> risponde in difficoltà
<<Tranquilla, tanto dovremo fare un sacco di prove prima di incidere...>> le sorrido tentando di rassicurarla...sembra agitatissima <<Ora faccio partire la base...voi ve la canticchiate sopra, giusto per averne un'idea...>> le spiego, considerato che è la prima volta per lei che si trova ad affrontare una simile situazione <<questo è il testo...>> dico dando un foglio ad entrambi
<<Ok, andiamo!>> esclama Bes entusiasta all'idea di incidere finalmente il primo pezzo del suo primo disco
<<Pronti...?>> annuiscono <<Perfetto...iniziamo...>>.
<<Five sixty sttaa ehh bleah...vaffa!!>> impreca Bes, dopo poco più di mezz'ora che abbiamo iniziato a provarla sul serio, mentre io sorrido
<<Io so' stato a Londra...quella de inglese che m'enterroga a fa...tiè!>> lo prendo in giro...Nausicaa ride sotto i baffi
<<Oh e non sfotte!! Mica è facile sa'!>> e che non lo so!
----------<<Five sixty state streets...cioè regà...ma come cazzo se fa!? Lo scrivo adesso...>>
<<Ma smettila...dai che lo sai fare...>> Campagnò, beato te che ridi, avevo pensato
<< Five sixty state streets...in extrabeat...cioè regà...io boh...>>
<<Dai che lo sai fare...>> aveva ripetuto il maestro
<<Vai...>>
<<So' cose tue queste...si può fare...te la vuoi rifare?>>
<<No...famo Si tu no vuelves...ciao prof.>>avevo salutato Raffaella che ci aveva appena raggiunti <<Famo sentire Empire state of mind a Raffa, va...>>
<<Addirittura?>>
<<Mamma mia guarda...mi piace da morire però cioè...Jay-Z...five sixty state street devo dire in extrabeat...five sixty state street...cioè proprio me la magno...mo ce provo, vai...>>
<<Con gli occhi della tigre...vai...>>
<< Say what up to Ty Ty, still sippin' Mai Tais...Sittin' courtside Knicks and Nets give me high fives...Nigga I be spiked out, I can trip a ref...ma vaffa...alla fine, referee! I can trip a referee...ho sbagliato là non la sbaglio mai, ho detto a repary, non lo so perché...>>
<<Però vedi, il punto critico l'hai superato alla grande...>>
<<Repary...ho detto repa...non so che ho detto...>> avevo riso
<<Però dove vuoi cantare anche sotto il ritornello...?>>
<<Gli faccio i controcanti, quelli di Alicia Keys, gli faccio...there's nothing you can do...nanananaaanaaa...you can dooo...these streets will make you feel brand new...big lights will inspire you...>>
<<Va bene?>>
<<Eh bravo, cioè è difficile...>> grazie Raffa...
<<Eh, grazie...ieri me ce so' 'n attimo chiuso...perché...spero tanto di, senza farmi flippare il cervello, di impararla a memoria a forza di leggerla...perché ho sempre fatto così...po' esse che domani la so...se tengo lo stesso foglio, c'ho la memoria fotografica...>>........
<<Elisa vuoi la magic ball?>>
<<A zero siamo a zero, più indietro di così non si può andare...>> aveva risposto ridendo nervosa la coach della squadra avversaria; accompagnata da una musichetta inquietante aveva fatto il suo ingresso la palla dorata, mentre la conduttrice le spiegava che serviva l'unanimità di tutti e tre i giudici sul pezzo che avrebbe schierato, altrimenti avrebbe perso la partita...dandole quindici secondi per decidere se usarla o meno...Elisa si era quindi incamminata verso la pedana al centro facendo cadere la palla color oro e schierando un'esibizione di Giorgio...
<<Che fai Emma?>> aveva chiesto la conduttrice
<<Faccioo...duetto con direttore artistico...io e Mattia su Empire state of mind...>> aveva detto prima di raggiungere il centro con me
"Yeah
Yeah, I'm up at Brooklyn, now I'm down in Tribeca
Right next to DeNiro, but I'll be hood forever...
...Emma Brown...Briga al mic...yeah...New York...yeah...New Yorkkk"
<<My first lady Emma Brown!>> avevo esclamato colto dall'euforia dopo averle dato la mano, incrociandola con la sua, e alzandole in aria...comunque sarebbe andata, con quell'esibizione, avevamo vinto.
<<Maria vorrei ringraziare Emiliano Torquati alla drum machine...>> aveva detto lei, grata come al solito, tra gli applausi del pubblico
<<Solitamente io prendo Mattia e in questo caso Giorgio, a questo punto è inutile...è il caso che venga l'intera squadra con Elisa e l'intera squadra con Emma, perché quello che in questo momento decidete decreta comunque il vincitore della prima partita...Se voi date, in modo unanime, il voto a Giorgio, automaticamente, vince la squadra blu...anche se il punteggio è 3-0, sennò automaticamente vince la squadra bianca>> aveva detto Maria rivolta ai giudici mentre io stringevo la mano di Emma, intrecciata alla sua dietro la schiena di Klaudia e Ricky Martin si prodigava in complimenti verso tutti, e poi mi aveva fatto un compimento enorme dicendomi che avevo un'energia che partiva dal profondo che aveva potuto apprezzare meglio quando avevo rappato in inglese...avevo approfittato per scambiare due battute in spagnolo -quando mi sarebbe ricapitato!- allontanando per pochi secondi la tensione
<<Io dico quello che ha detto Ricky Martin...effettivamente lui ha rappato benissimo in inglese...>>
<<Loredana stai dando il punto alla squadra bianca?>> aveva chiesto la conduttrice, forse più esterrefatta di me a sentire che proprio lei ci stava assegnando il punto della vittoria
<<Certo, si!>> chi se l'aspettava!
Ero corso ad esultare "sotto la curva", lasciando Klaudia ed Emma da sole ad abbracciarsi felici al centro dello studio, la bionda aveva poi fatto una riverenza in direzione della Bertè, prima di tornare verso le nostre sedute...a quel punto mi ero girato a guardarla, le ero andato incontro e avevamo battuto il dieci con le mani, sorridenti...felici di aver vinto un'intera manche con solo una nostra esibizione-------
<<Brigaaa...Brì...aò?>>
<<Ehhh?>> Bes e 'n attimo...mazza, oh!
<<T'eri 'ncantato! La rifamo?>>
<<Si, certo che si...>> confermo riavviando la base.
Sono più di due ore che siamo chiusi qui dentro, sto per dire ai ragazzi di fare una pausa quando qualcuno bussa alla porta...
<<Posso?>> legale dei miei stivali!
<<Dimmi Francè!>>
<<Avrei bisogno un attimo di te...di là...>> puntualizza facendomi segno con gli occhi di uscire dalla stanza
<<Ragazzi, facciamo una pausa...io arrivo subito...>> annuiscono sorridendo, poggiando i microfoni
<<Che è successo?>> non risponde, ma si guarda intorno e mi fa segno di seguirlo nel suo ufficio <<Allora?>> chiedo sedendomi di fronte alla sua scrivania
<<Questo è il contratto di collaborazione per la ragazza, mancano solo i dati anagrafici...l'accordo di riservatezza è questo...sono entrambi da far firmare ai genitori...>> mi informa porgendomi man mano dei fogli...
<<Perfetto...>> rispondo, non capendo perché fosse così agitato
<<Briga non fraintendermi ma...>> tentenna, sospirando
<<Dici Fra'!>>
<<Ecco...accertiamoci che firmino davvero i genitori...>> ah, ecco qual era il problema <<ascolta!>> continua notando la mia espressione infastidita <<Io capisco il tuo rapporto con Bes...capisco tutto...ma la cazzata che ha fatto appena arrivato qui, perché -sì!- era un'enorme cazzata...poteva costarci cara...diciamo che ci è andata di lusso...però questa ragazza chi la conosce? Non sarebbe meglio convocare i genitori qui e parlare anche con loro? Lo so che vuoi che abbiano la massima libertà, ma ha quindici anni e non sappiamo i suoi come la pensano! Lei si vede protagonista in un disco che uscirà sul mercato nazionale...che le frega del resto alla sua età!?>> sospiro...per quanto odi le ramanzine Francesco ha ragione su tutta la linea...e forse è davvero il caso di ascoltarlo <<Non voglio dirti come fare il tuo lavoro, ma fa parte del mio consigliarti al meglio...e secondo me, in questo momento, la miglior cosa da fare è far venire qui i genitori della ragazza e parlarne tutti insieme>> continua davanti al mio silenzio
<<D'accordo...>> confermo forse con tono un po' troppo serio
<<Briga...non era mia intenzione insinuar...>> tenta di giustificarsi l'uomo di fronte a me...in realtà so benissimo che non dovrebbe, so benissimo che sta semplicemente facendo il suo lavoro e valutando ciò che è meglio per l'azienda...forse non mi va giù il fatto che qui tutti si siano accorti, anche se nessuno lo dice, di quanto quel ragazzo sia stato diverso da tutti gli altri dal primo secondo che ha messo piede qui dentro...fosse entrato qualcun altro urlando a quel modo, solo per non aver vinto un contest, l'avrei sbattuto fuori a calci in culo senza pensarci due volte...invece, l'empatia che c'è stata dal primo istante in cui ho incrociato i suoi occhi...così tanto simili ai miei...doveva farmi pensare, già allora, che ci fosse qualcosa di poco chiaro. Quel filo indissolubile, seppur invisibile, che ci ha legati dal primo secondo, doveva farmi percepire quanto in realtà facessimo parte l'uno dell'altro, pur senza saperlo...
<<No, no...>> lo interrompo <<facciamo come dici te, mi sembra la soluzione più giusta...>> accordo, prima di lasciare il suo ufficio.
Mi sveglio girandomi verso il comodino dal mio lato per vedere l'ora sul cellulare...cavoli non c'è! E dov'è finito? Mi sporgo dal letto per vedere se si trovi, accidentalmente, sul pavimento e poi mi batto il palmo sulla fronte ricordandomi di averlo lasciato in macchina ieri sera quando siamo andati a prendere Bes. Col fatto che ci sono io a casa con la madre, se ne sta approfittando troppo, infatti è il caso di dargli uno stop...ieri è tornato da casa di Federico, dove l'ho accompagnato dopo le prove alla Label, si è fatto la doccia e poi è uscito di nuovo perché si erano dati tutti appuntamento al pub a Trastevere...risultato: a mezzanotte ancora non era rientrato a causa della pioggia torrenziale e siamo dovuti uscire noi per andare a prenderlo...per precipitarmi in casa, visto il temporale, ho lasciato il telefono sul cruscotto...meglio scendere a recuperarlo. All'ingresso un borsone ed un trolley da viaggio...mica sarà arrivato qualcun altro? No, vè?
<<Amore, che ci fanno quelle valige lì?>> chiedo ad Emma che mi ha appena raggiunto
<<Checco va via oggi...>> risponde ovvia...no, ma me fa piacere che me informate sempre tempestivamente su tutto
<<E quando me lo volevi dì?>>
<<Non te l'avevo detto?>> scuoto la testa <<Boh, ero convinta di sì...>>
<<A che ora ha il volo?>>
<<13.30!>> esclama mentre prende la macchinetta del caffè e inizia a riempirla d'acqua
<<Allora lo accompagniamo tutti insieme e poi andiamo a pranzo...>>
<<No, ma voglio cucinare io oggi...sono due giorni che mangiamo fuori>> ostinata come poche
<<Prenditi anche oggi in relax...poi da domani piano piano ricominci, mh?>> chiedo apprensivo baciandole la fronte
<<Non mi va di uscire...preferisco stare qua...ci rilassiamo sul divano, io e te...>> propone arpionandomi i fianchi con le braccia...proposta interessante...
<<Vorrei ricordarti che c'è Bes...>> torno coi piedi per terra
<<Vorrei dirti che Bes va a pranzo a casa di Giorgio che questo pomeriggio hanno organizzato un torneo alla Play...>> molto interessante
<<Allettante...>> le sposto una ciocca di capelli
<<Molto...>> poggia il mento sul mio petto guardandomi maliziosa
<<Quindi io e te accompagniamo Checco all'aeroporto e poi torniamo a pranzo qui!>> mi sembra perfetto
<<Io e te accompagniamo zio all'aeroporto, e poi te accompagni me da Giorgio...così ve staccate n'oretta e ve risparmio il diabete! Non ringraziatemi!>> ma come fa a spuntare sempre così all'improvviso...!? Emma ride, staccandosi da me e tornando a fare il caffè...mentre il piccolo Giuda è con la testa nel frigo alla ricerca del latte...
<<Ciao Francè, fai buon viaggio...>> dico dandogli una pacca sulla spalla, prima che passi i controlli
<<Zio me raccomanno eh!>> gli dice Bes ridendo
<<Mi raccomando a voi...!>> ci saluta, sta per incamminarsi lungo la serpentina formata dal nastro blu quando si gira di nuovo verso di me...Bes sta rispondendo al cellulare qualche passo più in là... <<Bellegrandi! Fai di nuovo star male mia sorella come anni fa e non vedrai più la luce del giorno!>> dice in tono minaccioso <<Spero di vederti presto, cognatino caro!>> mi sorride, e torna a dirigersi verso la sicurezza...questo è bipolare peggio della sorella!

💁🏻‍♀️🙆🏻‍♀️ ringraziamo coloro che continuano a seguirci nonostante i ritardi, salti e problematiche varie, e con la promessa che cercheremo di essere più puntuali cogliamo l'occasione per augurare buone feste a tutti🎄

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