Non sei lì

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Stavolta dovevo rispondergli per forza non posso essere sempre così scostante con i miei amici di un tempo, anche se questi in più di un'occasione non hanno fatto altro che deludermi...
<<Ciao bionda!>> eccolo
<<Ma non ti avevo detto di non chiamarmi più?>> se ripenso all'ultima volta che abbiamo parlato mi viene un colpo...le mie urla si sentivano fino in Nuova Guinea
<<Stai diventando un po' troppo acida col tempo, sweetie...>> meglio acida che stronza dovrei rispondergli
<<Ti ho già detto più volte di non chiamarmi così!>>
<<Sì, sì...più acida confermo!>> e vabbè pazienza
<<Che vuoi?>> prima me dice che vole e prima di salutiamo
<<Quello per cui ti sto pressando da settimane! Che torni a lavorare con me...c'è una campagna di intimo fantast...>> ancora co' 'sto intimo? Se lo dico a Mattia quello me mena
<<Come no! Scordatelo!>> diretta e via!
<<Ok, ok, niente intimo...darling senti, stamattina mi è arrivata una collezione nuova da pubblicizzare e credo che tu sia la persona adatta...hai anche problemi col produttore...almeno così mi è giunta voce...sei libera mentre ne trovi un altro...potremmo parlarne...valutare insiem...>> sì certo come no...
<<No!>> anche perché il mio produttore già ce l'ho
<<Verrei io da te...>> eh certo come no...poi glielo dici tu al mio fidanzato mentre ipotizza dove nascondere il tuo cadavere
<<Ma non pensarci nemmeno...>>
<<Troverò un albergo a Roma...un po' fuori mano...così potremmo parlare in tranquillità del progetto...>> dove tu rimarrai da solo perché non ce parlerai mai con me
<<Ti ho detto di no...non devi presentarti assolutamente qui...>> ce manca lui
<<Allora torna a Londra...hai idea di quante campagne potresti fare stando qui? E avendo me come...come amico!>> ma figuriamoci se ho voglia di tornare in quella città così triste...per passare da sola tutte le serate della mia vita come ho fatto negli ultimi anni...naaaa
<<No...io ho una vita qui...non tornerò a breve...>> qui c'è il mio amore bellissimo!
<<Potremmo inserire anche Bes...come sta quel gioiellino? Pensa...una campagna insieme...te e tuo figlio...una linea d'abbigliamento...o di costumi da bagno...sarebbe perfetta...già mi immagino i titol...>> sì perché Bes, ce lo vedete voi a fare il modello vè? Come sì? Beh lo so da me, che mio figlio è bellissimo però questo non c'entra niente...non farà mai qualcosa del genere
<<Ma se Bes non sa neanche chi sei tra un po'...dove ti presenti!?>> anzi sicuro je stai antipatico
<<Non dire così, sweetie! D'accordo...il nostro primo ed unico incontro non è stato dei migliori...ma quel ragazzo ha del potenziale...già me lo immagino sui cartelloni pubblicitari con le ragazzine che sbavano a guardarlo...!>> a parte che io stessa non sono molto convinta di voler vedere mio figlio alla mercé di chiunque...ma quello come minimo fa saltare me e te insieme...anzi qui se c'è qualcuno che mi fa saltare è il suo capo
<<Bes non sarà mai d'accordo...>>
<<Proponiglielo almeno!>>
<<Ma non posso mica dirglielo così...quello come minimo mi ammazza...>> ripeto non soltanto lui
<<Esagerataaaa!!>>
<<Lo conosco mio figlio! E tu non azzardarti a presentarti qui di sorpresa che non so come potrebbe prenderla...non gli ho mai più parlato di te...neanche sa che ci sentiamo ogni tanto...>> ancora mi ricordo quanto gli stava antipatico...oddio un tempo non stava simpatico nemmeno a Mattia...il grande intendo
<<Non sono mica un terrorista...solo un amico della mamma...che vuole farlo lavorare nella moda...anzi farvi lavorare nella moda...>> sì certo...un amico che ha fatto conoscere a sua madre l'uomo che più odia al mondo
<<Facciamo così...dammi un po' di tempo...gliene parlo con calma, devo trovare il momento giusto...e se lui vorrà sarai il primo a saperlo...>> è giusto che io glielo proponga...sarebbe magari un'occasione in più per farsi conoscere...anche se...naaaa... quello non lo farà mai!
<<Prometti!>>
<<Sì...se ti ho detto così sarà così...>>
<<A presto sweetie!>> aridajeee...quanto è snervante!!!
<<Ciao!>>
'Sto ragazzo sa essere sfinente quando vuole...un po' mi dispiace trattarlo male...ma quando sono stata a Barcellona non si è poi comportato bene con me...e nemmeno con mio figlio...per cui non riesco ad essere legata a lui come lo ero anni fa...quando mi aiutava nei video...quando mi proponeva a tutti gli stilisti che conosceva, per farmi lavorare nel campo della moda...dal momento in cui la mia storia con Adriano è finita...è finita un po' anche la nostra amicizia e nonostante all'epoca mi sia dispiaciuto tantissimo il suo distacco, non posso dimenticarmi della sua indifferenza... del suo snobbarmi agli eventi...un vero amico non lo avrebbe mai fatto!
<<Co' chi stavi a parlà?>> oddio per poco non mi veniva un colpo
<<Con...con un mio collaboratore...>> beh in fondo anni fa lo era, anche se adesso non so nemmeno come possa essere classificato
<<Ah sì? E famme capì...visto che te sei piazzata alla Label e il disco t' 'o produco io...te che altri collaboratori c'hai che io nun conosco?>> ehh...che gli dico adesso?
<<Io non mi sono piazzata proprio da ness...>> mi interrompe dicendo che non è quello che mi ha chiesto...vuole sapere la verità sul mio interlocutore...e nonostante io gli stia ribadendo per l'ennesima volta che si tratta di un mio collaboratore, comprendo che lui ha già azionato il suo film mentale, dove io sono una lurida stronza che lo riempie di cazzate e probabilmente di corna
<<Mo te lo dico io con chi stavi a parlà...>> c'avemo Nostradamus... <<te stavi a telefono cor padre de Bes!>> che??? Questo si è spinellato come quando era ragazzino altrimenti non si spiega...ma che sta dicendo??? Gli ribadisco che non può origliare le mie telefonate, che non ne ha il diritto <<Io me pijo tutti i diritti che me pare! Specie co' una che continua a riempimme de cazzate! Beh che vole questo mo? Perchè te chiama?>> non riesco a crederci che pensi al fatto che possa essere davvero il padre di Mattia a chiamarmi...ma poi siamo chiari ve sembrava una conversazione che io potevo avere con il padre di mio figlio quella avuta con quel tizio? Gli intimo di smetterla...che Bes nemmeno lo conosce...come può essere suo padre? <<E allora chi era?>> ancora? Gli ripeto ancora una volta che si trattava di lavoro ma lui replica affermando che non è vero...e che devo dirgli la verità...ve prego ditemi che sta scherzando...perché io non riesco a crederci che stia dicendo sul serio...riprovo a prendere in mano la situazione cercando di calmarmi e fargli rendere conto che non è niente di ciò a cui lui sta pensando, ma lui mi interrompe...dicendo che non vuole più sentirmi...sbatte le chiavi di casa sul tavolo e se ne va, senza lasciarmi aggiungere altro, aprendo per la seconda volta quella ferita che fa più male di una coltellata!
La colpa di tutta questa situazione è mia...soltanto mia. Sì, perché avrei dovuto mettere un freno alla mia felicità...avrei dovuto prevedere che tutto quello che stavo vivendo in realtà sarebbe finito alla prima situazione che lui non sarebbe stato in grado di accettare...di credere alla mia buona fede...al mio amore. Ed eccoci qui con alle spalle una notte in bianco, fatta di pensieri tristi...telefonate perse...di un dolore, di cui non riesco a definire la magnitudo, ma che mi sta distruggendo sempre di più man mano che le ore passano senza la sua presenza qui...in questa casa dove ormai non riesco a vivere senza di lui! Ieri sera non sono riuscita a dire a mio figlio la verità...eppure avrei voluto dirgli tutto...raccontargli il motivo per il quale la persona a cui si è legato così tanto...per la seconda volta nella sua vita...non mi crede e mi ha lasciato così...come se fossi una delle donne peggiori al mondo!
<<Mamma...che è successo con Mattia...perché non è tornato a casa?>> che ti dico amore mio?
<<Bes...non so quando tornerà Mattia...so soltanto che non credo che al momento pensi di voler stare con me>> voglio essere sincera con lui...almeno un po'
<<Ma perché? Che è successo?>>
<<Ha pensato che stessi parlando al telefono con una persona che proprio non era...>>
<<Tu sei davvero sicura che lui si stia sbagliando...e non sia uno dei tuoi casi umani da salvare?>> dice cercando di capire il motivo di tanta chiusura
<<Sì amore...non era davvero chi pensava lui che fosse...era proprio fuori strada...non ha voluto sentire ragioni...di nessun genere...>> dico mentre una lacrima mi tradisce...
<<Ehiii...lo sai che quello è geloso...vedrai che capirà>> mi accarezza la guancia prima di posare un bacio sulla mia testa e andare nella sua camera <<tranquilla...si sistema tutto>> mi dice sorridendo mentre io so benissimo che stavolta nemmeno lui può farci niente...perché lui stesso è la causa del raptus di follia di Mattia.
Stanotte non ho chiuso occhio...non sono nemmeno riuscita ad andare nella mia camera tanto è forte il senso di impotenza e dispiacere che mi pervade...sarà che io ancora non capisco come abbia potuto pensare una cosa simile, come abbia formulato un pensiero così antistante dalla realtà...sarà che sono stanca di ritrovarmi sempre dalla parte sbagliata...senza sapere cosa fare per farlo tornare accanto a me, per farlo rendere conto di quello che eravamo insieme, e che non si può in un attimo cancellare tutto per un qualcosa che ha pensato solamente lui e che non esiste realmente. Ma secondo lui avrei potuto omettere una cosa del genere? Avrei mai potuto farlo entrare nella vita di Bes in quel modo...per poi toglierglielo e restituirlo alla figura di un padre che non esiste? Perché giustamente lui pensa che esista 'sto fantomatico padre...ci crede ciecamente alle sue convinzioni assurde, è sempre stato questo il nostro problema...la sua realtà parallela
<<Ah ma'...ma non hai dormito...??>> dice vedendomi già pronta per andare a lavoro...
<<No nemmeno dieci minuti...ma non ti preoccupare...capita quando sono nervosa...>>
<<Sì ma quello non ti ha nemmeno scritto?>> amore de mamma...pensava che uno come Briga mi chiamasse davvero dopo quello che pensa di aver scoperto su di me??? Innocenza...
<<No...ma lui è fatto così...quando si mette qualcosa in testa, è difficile che gli passi...>> pensa che ancora non ha nemmeno iniziato ad attuare la sua vendetta
<<Sì ma non va bene...cazzo stai qui, vivi qui...non torni a dormire...non telefoni, non avvisi? Ma dove pensa di vivere? Con chi pensa di avere a che fare???>> dice stranendosi per quell'atteggiamento del suo capo che non riesce a comprendere...
<<Non prenderla così...sicuramente adesso è molto arrabbiato con me...e quindi penserà di me le peggiori cose, lui è sempre stato così...e comunque tu non devi pensarci, tu sei un'altra cosa...>> lo accarezzo rendendomi conto che presto rimarrà ancora più deluso dal suo idolo...ed io impazzirò dalla rabbia per non averlo saputo proteggere da tutto questo...per non averlo saputo preservare da tutto quello che Mattia sa essere quando crede che qualcuno, tipo me adesso, l'abbia tradito.
<<Senti a me non interessa...ma qui oltre te ci vivo anche io... lui parlava di famiglia...beh uno di famiglia così non ci si comporta...neanche se ti girano i cojoni...così se comportano i miei compagni e nemmeno...zio Fulvio...ma che te lo dico a fa...zio Fulvio...sa cosa vuol dire essere un padre...lui non lo saprà mai...>> non sai quanto ti sbagli amore mio...
Sto entrando all'interno della Label, nonostante sia rimasta fuori quasi dieci minuti buoni...prima di decidermi ad entrare, non ero sicura di avere la forza necessaria per affrontare la sua ira nei miei confronti che lo porterà a compiere cose che non faranno altro che farmi pentire di averlo incontrato, conosciuto, frequentato...rifrequentato e tutto il resto. Sono passati sedici anni da quella volta in cui mi sentivo morire per via della sua rabbia verso di me, adesso sono una donna...sono una madre...non posso permettergli di gestire la mia vita, più di quanto non abbia già fatto in passato, adesso non può essere ancora così, adesso dev'essere diverso.
Non appena oltrepasso il portoncino d'ingresso dell'etichetta, noto che lui è vicino al bancone di Samantha con cui sta amabilmente facendo il piacione, come se io non fossi mai arrivata nella sua vita...come se io fossi stata solamente una parentesi.
<<Che ne pensi del risultato?>> chiede la stronza esibendo il suo decolté nuovo di zecca...
<<Beh il risultato è perfetto!>> ti ho sentito Briga...ti ho sentito benissimo...e l'unica cosa che mi viene da pensare sentendoti parlare in questo modo è che in tutti questi anni tu non abbia imparato niente...ma davvero niente...stronzo eri e stronzo rimani...lo stesso stronzo che se ne frega del nostro amore.
In realtà lo so che non è così, che sta facendo tutto questo solamente per farmi innervosire, solo che io non sono così sicura di avere la forza che dovrei avere per riuscire a superare tutto questo, non sono sicura...di...Emma basta...guarda dritto e vai avanti. Lo ignoro come la donna di cinquant'anni che c'è in me sa fare benissimo, e proseguo verso la mia sala prove dove Mario mi sta aspettando da circa un quarto d'ora...ignaro del fatto che quelli che verranno saranno giorni molto difficili per me e quindi anche per lui.
<<Quindi non avete chiarito?>> mi chiede Mario preoccupato del mio status instabile
<<No, e non credo che chiariremo visto il suo atteggiamento di chiusura...ormai si è convinto che gli abbia detto delle cagate e quindi ci facciamo niente...>> lui scuote la testa incredulo di quello che gli sto raccontando ormai da un paio di minuti...se lo sapessero i nostri amici che siamo nuovamente punto e capo, chissà cosa penserebbero di me adesso...che sono la solita cojona, che soltanto io potevo pensare che non sarebbe successo di nuovo, che lui potesse cambiare...insomma come la giriamo la colpa è mia.
<<Non è colpa tua...è che lui...vive il vostro amore in modo viscerale, non riesce a staccarsi da te...non riesce a non essere geloso di tutte le persone che gravitano intorno a te e tu' fijo...ha paura...di perdervi...tu lo sai...forse avresti dovuto prevedere che lui...non lo so>>
<<Sono sempre io a sbagliare, io avrei dovuto dirgli, io avrei dovuto non fare...io avrei dovuto capire...io devo sempre fare qualcosa Mario, ma lui??? Alla prima occasione se ne scappa così...dopo essere entrato nella mia vita e in quella di mio figlio, che stamattina mi chiedeva come mai non è tornato a dormire...che stamattina per poco non piangeva nel vedere che una persona che considera un padre è uscita dalla sua vita...in questo modo>> dico con rabbia, mentre Mario non fa altro che annuire alle mie parole...purtroppo tutti noi conosciamo Mattia, tutti noi sappiamo quello che sta pensando in questo momento e sappiamo benissimo che non gli servirà a niente sapere quanto male sta procurando a me o a Bes...adesso gli interessa solamente vendicarsi.
"Bentornata Sami...sei mancata proprio a tutti <3 " come volevasi dimostrare! Solo lui è capace di fare queste ripicche stupide alla sua età...soltanto lui è capace di farmi sentire una nullità con un gesto così tanto basso...
<<Lascialo sta...anzi senti a me...ignoralo proprio...>> dice mettendo via il telefono dov'è rimasta impressa l'immagine del mio...vabbè...di Mattia con alle spalle...quella...sì insomma quella e le sue nuove protesi
<<Mario, vado a fumare una sigaretta...che ti dispiace?>>
<<Vai tranquilla...>> mi dice con un sorriso percependo la mia poca stabilità...mi affaccio dal piccolo terrazzino dove amo venire quando ho bisogno di prendere una boccata d'aria dalla mia musica...qualcuno mi faccia passare la voglia che ho di andare di là e spaccargli la faccia perché sono davvero lì lì...
"Mamy♥" amore mio bellissimo...mi scappa una lacrimuccia nel vedere quanto mi ama il mio bambino che sicuramente avrà visto la foto pubblicata dalla persona che stima di più al mondo dopo di me!
<<Signò ma è mai possibile ca ve trov semp a chiagnere?>> Palmira non sai quanto mi fa piacere vederti
<<Ha ragione Palmira...la mia vita è un déjà-vu>> sorrido amaramente di fronte alla sua constatazione
<<Cherè?>> sorrido nel vedere la sua ignoranza del termine
<<'Na cosa che si ripete nel tempo!>> le spiego abbracciandola
<<Sì ma quante volte ve l'ho detto che non dovete piangere più?>> la fa facile lei...
<<Non è semplice Palmira...>> dico cercando di farmi forza <<stavolta doveva essere diverso...stavolta ci credevo davvero>>
<<Il suo fidanzato è un uomo troppo orgoglioso...però si vede che la vuole bene...assaje...a lei e alla creatura>> perché non riesco adesso a vederla come lei?
<<Se mi vuole così tanto bene...perché mi fa soffrire??>> gli chiedo come una bimba che vuole una risposta dalla sua mamma...
<<Perché ha paura di essere lui stesso a soffrire...chill è tuost e cap...>> annuisco...rendendomi conto che è vero...lui ferisce prima di essere ferito...io non sono mai riuscita a farlo...io ho sempre pensato che fosse meglio soffrire invece di far soffrire le persone che amo...in questo siamo sempre stati il giorno e la notte...e probabilmente lo saremo sempre
<<È che io stavolta non so...se...ho la forza di...>> non ho nemmeno la forza di proseguire quel pensiero...vivere senza di lui...lavorare qui vedendolo rapportarsi con altre persone, con altre donne....vedere soffrire mio figlio...Non credo di essere in grado adesso dopo tutti questi anni, di rivivere tutto questo.
<<Non dite così...voi siete una donna forte, siete stata in grado di crescere un figlio bello, alto, forte come il vostro...un gioiello...e mo? Che so' sti parol??? Si deve fare forza Emma...lei è tanto ma davvero tanto, anche da sola>> la stringo forte in un abbraccio e mi rendo conto di quanto in questo momento mi stia mancando mia madre...di quanto avrei bisogno di sentirmi figlia anche soltanto per un giorno.
<<Dai Mario proviamo...che dopo devo andare a prendere Bes...visto che non credo che lo farà qualcun altro>> Mattia adesso non penserà di certo ad andare a prendere mio figlio, ma nella maniera più assoluta...soprattutto se pensa che stia per tornare suo padre
<<Guarda se c'è una cosa che me sta a fa scazzà è proprio questa...quel ragazzo non c'entrava niente con voi...>>
<<E che vuoi da me? Non si è nemmeno degnato di scrivergli...di cercarlo...niente di niente>> e pensare che glielo avevo chiesto un sacco di volte di non integrarlo nelle nostre problematiche, lui stesso mi aveva chiesto di non utilizzarlo nelle nostre ripicche adolescenziali...invece...lui stesso non ha fatto altro che trasformarlo come mezzo per farmi del male...almeno lui pensa...perché io costi quel che costi ma mio figlio non ce lo faccio finire in mezzo alle sue follie.
Appena oltrepassata la porta del mio studio prove, le stava appiccicato come una cozza, atteggiamento solito di quando ci sta provando con una delle squinzie che intende portarsi tra le lenzuola...una mano sul fondoschiena...sorriso cattivo...solita prassi...a pensare che l'altro giorno è venuto qui...inventandosi una scusa con Mario...solamente per darmi un bacio...solamente perché io ero stata secondo il suo cervello troppo fredda con lui...era venuto qui con la sua faccia da schiaffi e con la sua solita prepotenza, mi aveva tirata a sé facendomi dimenticare tutto di me...eravamo così uniti in quel bacio che mi sembra di morire nel vederlo così adesso...freddo...cinico...scostante...perché mi stai facendo questo amore mio? Come puoi venire qui con una troia qualunque e distruggere ogni particella della mia anima con la tua cattiveria verso di me, per tutto quello che non ti ho detto? Come?
<<Ah scusate, stavate a provà?>> io non ho parole per lui e per la sua mancanza di decenza...Mario lo guarda stranito...ed io evito di guardarlo e di sentirlo prima che un senso di nausea mi pervada nel momento sbagliato...<<Le volevo mostrare le salette ma non credevo ci foste voi...>> nooo...non lo sapeva...sono solamente settimane che siamo qui...
<<Matti so' giorni che stamo qua...>> ecco appunto
<<Eh lo so...ma di solito arrivate più tardi...>> ma se arrivo tutte le mattine con te brutto stronzo rincojonito
<<E lei è Emma Marrone...la conoscerai...registra qui...>> registro qui...tra poco qualcuno registrerà il tuo decesso...saluto la tizia con la mano evitando qualsiasi contatto con lei...non ti gasare tesoro...tu sei solamente uno dei suoi modi per farmela pagare...in realtà di te non gli importa un fico secco...
<<Sì, l'ho sentita qualche volta...>> tranquilla tra un po' di tempo mi sentirai ovunque...lo stronzo dice che forse è meglio che tolgano il disturbo, ed io non sono mai stata così d'accordo con lui...meno te vedo e meglio sto...
<<Sarà meglio andare nel mio ufficio per definire i dettagli...buone prove!>> annuisco con la testa ricambiando la cattiveria che c'è nel suo sorriso...mentre la porta della saletta si chiude alle sue spalle...le gambe sembrano non reggere il peso del mio corpo...e Mario se ne rende conto subito...
<<Dio mio è proprio un ragazzino quando ci si mette>> si avvicina un po' impaurito dalla mia espressione...tranquillo non morirò per quello là...
<<No, è proprio un figlio di puttana...ma la colpa è mia che ho pensato che stavolta potesse essere diverso!>> dico girandomi verso la borsa alla ricerca delle mie cose, intenzionata a lasciare la Label il prima possibile...
<<Ehi...non devi fare così...lui non riesce ad essere lucido quando perde di vista l'obiettivo! Lo conosci>> lo conosco? Sì è vero lo conosco...è per questo che la colpa è soltanto mia
<<Mario fino a due giorni fa stava nel mio letto...nel mio letto! Due giorni eravamo in una casetta dell'Ikea...>> mi fermo prima di diventare più patetica di quanto non lo sia già...<<...lascia perdere...ma secondo te posso accettare qualcosa di simile? Ogni giorno? Mario sono scappata da qui per non vederlo mai più...per non soffrire ed ora?>> un singhiozzo mi scappa spontaneo...<<Ora cosa dovrei fare? Scappare ancora? Io non credo di farcela...non ho la forza di cantare...di pensare...di respirare...senza di lui>> Mario si avvicina e mi stringe forte tra le braccia
<<Mi dispiace tanto! Ma davvero tanto...ascolta...lascia perde 'sto cd, vai a casa...che nun te reggi in piedi...vai a prendere tuo figlio...riposati, dormi e domani si pensa ok?>> annuisco con la testa prima di lasciare spazio ad un altro singhiozzo...per poi scappare via verso l'uscita e raggiungere la mia auto.
<<Scusa a mamma...mi sono dimenticata di non uscire fuori dalla macchina...eh che...>> sto per dire scusandomi del fatto che sono venuta meno ad una delle promesse che gli ho fatto da sempre...che non lo avrei fatto vergognare davanti ai suoi amici della mia presenza... quando lui mi abbraccia incurante della presenza di tutti gli altri e mi stringe forte...
<<Non fa niente...tu stai bene?>> annuisco mentre gli occhi mi si inumidiscono subito...
<<Ora sì...>> gli dico sorridendo mentre Elisa si avvicina a noi per salutarmi...ed io non posso far a meno di lasciarle due teneri baci...mio figlio la saluta ed entra in macchina per tornare a casa insieme a me...durante il tragitto mi dice che forse è meglio se per oggi prendiamo due panini al panificio sotto casa nostra in modo da non dovermi stancare a preparare niente di complicato... anche perché lui ha già fatto un'abbondante merenda, ed io accetto perché effettivamente non ho nemmeno un briciolo di fame...nemmeno un briciolo di voglia di mettermi a fare la casalinga...mentre mi sta raccontando della nuova iniziativa scolastica...mi addormento...esausta per via della mattinata che ho dovuto attraversare alla Label e nemmeno mi rendo conto che mio figlio è già uscito per andare a lavoro...Mi sveglio più tardi frastornata dal rumore del mio telefono che squilla per una telefonata...amica...
<<Ehi Emmì...>> Cricri
<<Cucciolo...ciao...>> sono contenta di sentirlo anche se so che probabilmente sa già tutto <<allora? Lo sai già quanto sono stronza o hai bisogno di un'ulteriore conferma?>>
<<Credo di essere abbastanza ferrato sull'argomento...sta nero quello...ma che cazzo è successo??>>
<<Niente Cri...ha pensato che stessi parlando al telefono con il padre di Mattia...ma non è vero...era solo uno di quelli con cui lavoravo nella moda a Londra...il padre di Bes...non c'entra niente...cioè me pareva fosse chiaro cazzo>> me sa de no a 'sto punto...
<<Quello è convinto...che sta tornando per riprendersi suo figlio...>> ma com'è logicamente possibile una cosa simileeee?
<<Ma non è vero...non esiste nessuno che sta tornando a riprendersi suo...mio figlio...ho provato a spiegarglielo in tutti i modi...niente>>
<<Dice che l'hai fatto affezionare a tuo figlio per...>> sentiamo che sta dicendo in giro quel pazzo
<<Per?? Era giusto che si affezionasse a mio figlio Cri, era l'unica cosa giusta al mondo...perché io non avrei potuto permettere che lui prendesse un posto nella vita di mio figlio per poi toglierlo...ma non soltanto per lui...per mio figlio che in questo momento si sta chiedendo cosa sia successo di tanto grave per non averlo più intorno...che sta soffrendo più di me...>> amore mio, non gli ho nemmeno chiesto se voleva che io lo accompagnassi alla Label, sicuramente non mi ha svegliata perché aveva paura di disturbarmi...
<<Ci credo...infatti prima gli ho scritto...e non me sembrava quasi lui...>> ecco appunto <<lo sai che ti credo...so quanto vuoi quel pazzo...e mi dispiace tanto...vedrò di riparlarci...>>
<<Ma sai che ti dico...lascialo stare con le sue convinzioni, quello che ha fatto oggi mi è bastato>> ripenso alla tizia che ha portato nella mia sala prove
<<Che ha fatto?>>
<<Che ha fatto? Il solito Cri, basta che vedi il suo Ig...dopo sedici anni non posso rivivere di nuovo tutto questo>>
<<Ecco...appunto...sono passati sedici anni solo perché noi tutti non siamo stati in grado di farlo ragionare, stavolta non succederà te lo prometto>> sorrido nel vedere quanto ci tiene a noi...quanto ci vuole bene...ed io gli sarò sempre riconoscente per tutto questo
<<Ti voglio bene sai??>>
<<Lo so...anche io a voi!>>.
<<Tu ti rendi conto di cosa è stato capace quel grandissimo pezzo di...>> oh Gesù
<<Bess...per favore>> gli chiedo di essere più pacato per non rendere tutto più assurdo
<<Perché come vuoi che lo chiami uno che fino a ieri si comportava come uno di famiglia...e oggi mi toglie un pezzo che era praticamente mio??? Ma tu lo sai che se dicessi una cosa del genere a Emis...>> evita di finire la frase perché sa anche lui che non sarebbe in grado neanche in un'altra vita di fare una cosa così a Mattia...mio figlio non è come lui
<<Ma perché ti ha detto così?? Cos'è successo prima??>>
<<Ma niente, gli ho solamente detto che non intendo andare a ritirare il disco d'oro...>>
<<Forse non avresti dovuto rispondergli così>>
<<Ah no? E invece sai che ti dico? Che non me ne frega niente di quel premio...non me ne frega niente di niente in questo momento...>> urla senza rendersi conto nemmeno lui...di quanto è scosso...
<<Amore...mi dispiace tanto farti vivere 'sta cosa...io non volevo>> mi sento in colpa con lui...mi dispiace tantissimo...
<<Non è colpa tua...se lui è così...me lo dicevano tutti...ero io che mi ero fossilizzato a vederlo come forse non è>> dice abbracciandomi...mentre io continuo a sentire il peso di quel senso di colpa...sempre più forte dentro di me...lo so che è solamente colpa mia...non avrei dovuto permettergli di invadere le nostre vite così per poi distruggerle...
<<Avresti dovuto sentirlo...nun te sto a mannà al patibolo...devi solo annà a 'na manifestazione pe' beneficenza, cantà er singolo tuo e ritirà 'n premio...nun me pare 'sta gran fatica!>> imita il suo tono di voce facendomi sorridere...
<<E tu che gli hai detto??>> come minimo ci sarà stato lo scontro tra titani
<<Vacce te se tanto ce tieni...che je dovevo dì? Pensa che pure Francesco s'è messo a ride per quando è ridicolo...>> deve stare sbarellando sul serio per reagire così davanti a Bes...forse dovrei scrivergli?? E che gli dico?? Tanto non mi crederebbe comunque...
<<Non giochi stasera?>> mi sembra strano che mio figlio non voglia farsi una partita alla Playstation prima di andare a letto...di solito è il suo modo di scaricare la tensione, di rilassarsi prima di riuscire a sentire il sonno sopraggiungergli...
<<No, non mi va...>> l'avevo immaginato...senza di lui non ci riesce...ed io lo capisco benissimo...non riesco nemmeno ad immaginare di andare sul mio letto per dormire...consapevole che lui non ci sarà accanto a me...
<<Nemmeno se gioco io con te??>> mi sorride...e si alza dal letto per andare davanti alla tv...
<<Come mai c'è il tuo profilo?? Hai giocato quando non c'ero?>> dice azionando la partita e selezionando i personaggi alla console
<<Abbiamo fatto una partita io e...lui...>> se ripenso a quella sera mi viene un groppo in gola...
<<Avete giocato con il mio videogioco e hai vinto?? Non se sarà incazzato per questo vè?>> cerca di farmi ridere...
<<Naaa...lui i suoi film mentali sono famosi in tutti il mondo...se fossero così semplici eravamo a cavallo>>
<<Ma ha fatto così anche tanti anni fa??>> se la gioca devo dire
<<Forse anche peggio...>>
<<Perché?>> eh...bella domanda
<<Perché non c'eri tu...>> mi guarda abbassando lo sguardo dispiaciuto che sia un po' anche lui la causa di questa mia sofferenza...<<ehii...non c'entri niente tu...io volevo che lui vivesse la mia vita...che ti amasse...e l'ha fatto...lui ti vuole bene...>>
<<Ti posso dire che non ci credo adesso?>> sbaglia...se c'è una cosa su cui non avrò mai dubbi è questa
<<Lo so che ti sembrerà strano...ma ci tiene davvero tanto a te...è questo il problema>>
<<Ma perché?? Chi gli ha vietato niente...è stato lui ad andarsene...senza avvisare, senza parlare con me...e 'sta cosa non mi andrà mai giù mai...>> sapevo che c'era rimasto male della sua sparizione...avevano un rapporto simbiotico fino all'altro giorno come poteva essere diversamente?
Abbiamo giocato per un'oretta...anche se minuto dopo minuto diventava sempre più triste ed io mi sono resa conto che forse era inutile cercare di calcare la mano...a volte bisogna semplicemente lasciare che le cose facciamo il loro corso
<<Bes...vai a riposarti a mamma...è stata una brutta giornata>>
<<E domani sarà ancora peggio>> si alza dal divano
<<Non dire così>>
<<Sai cosa mi dispiace di più?>> scuoto la testa per permettergli di aprirsi con me <<Che pensavo che lui fosse il migliore...il migliore di tutti...invece uno come il beccafico o Adriano non sarebbero mai andati via da qui...senza chiederti spiegazioni...senza crederti>>
<<Già...ma loro non sono pazzi come Briga>> lo vedo sorridere amaramente...quanto non vorrei vederlo così...
<<Notte ma'...se è qualcosa...o non hai sonno svegliami>> annuisco mandandogli un bacio e aspetto che si richiuda nella sua stanza per dare sfogo alle mie lacrime che scendono copiose senza freno...
Dormire sul divano non è stata poi una grande idea...ma di andare nella camera da letto non se ne parlava proprio, anche perché il solo suo profumo non fa altro che farmi venire la nausea...sono già le 8.00 sarà il caso che inizi a preparare la colazione per accompagnare Bes a scuola...anche se a dirvela tutta non ho proprio la forza di vestirmi...di prendere la macchina...guidare...vorrei solo che qualcuno mi facesse dimenticare tutto questo...che mi riportasse alla mia malinconia londinese...quando ero abituata alla sua assenza...quando il peso del suo odio non era doloroso da sopportare...
"Tesoro ciao come stai?" Ginevra che bello leggerti
"Hai una domanda di riserva?" in realtà lo sa già come sto
"Ok ho capito...vai alla Label oggi?"
"Dopo ieri, non ne ho davvero la minima intenzione...a meno che io non voglia finire in galera e tuo fratello all'ospedale...o viceversa" ora che ci penso non sarebbe stato poi così male...la galera sarà sempre più dispersiva di casa mia
"Ehm no...Brown meglio che rimani a casa...io passo a trovarti più tardi!"
"Ti aspetto!"
<<Mamma...non ti preoccupare vado a scuola con Fede mi passa a prendere con Nausicaa e suo padre>> dice uscendo dal bagno già pronto...per fiondarsi sul suo latte
<<Sei sicuro? Guarda che non ci metto molto a...>> lui mi interrompe
<<Tranquilla...riposati...tanto oggi non devi andare a lavorare!>>
<<No...almeno al momento no>> l'idea di dover vivere una giornata come quella di ieri non mi passa neanche per l'anticamera
<<E tu a che ora vai alla Label?>>
<<Non ci vado!>> ehm non va bene 'sta cosa <<Perché credo che se incontro quello...non so come va a finire>>
<<Bes, non devi fare così...tu non c'entri niente tra me e lui>> lo sapevo io che si sarebbe sentito coinvolto dalla vicenda
<<Ah no?? Senti ma fammi capire ci vivevi solo tu qui con lui?? Eh??? Solo con te ha sbagliato?? Ma ti rendi conto??>> non rispondo perché non so cosa dirgli...in fondo ha ragione...tanta ragione <<Senti mamma lo so che non è professionale...lo so che non si fa eccetera...ma qui il primo a non essere stato professionale è lui! Pertanto visto che non devo scrivere, provare e nemmeno girare il mio video posso benissimo prendermi un giorno libero!>> da una parte ha ragione, se quell'altro si comporta così è difficile spingere Bes a comprenderlo, ad andargli incontro...perché sono troppi simili per capirsi
<<Però mi prometti che nel caso un salto lo vai a fare? Il lavoro è importante!>>
<<Il lavoro sì...i capricci e le vendette no! 'Sta roba non ha niente a che vedere con la musica...almeno non la mia!>> mi lascia un bacio sulla guancia e se ne va mentre io mi giro per casa alla ricerca del mio quadernino degli appunti...di solito sono sempre stata quella che scriveva le canzoni nei momenti felici...stavolta invece voglio provare a fare quello che fa lui...voglio piangere le mie lacrime su quei fogli...trasformarle in note...in rime pronte a distruggere qualsiasi argine di freddezza...
"Tu che respiri nel rancore
Ignorando il nostro amore
rimorsi che ci struggono
Mentre le tue promesse fuggono
Un bacio ancora forse l'ultimo
Il mio cuore non sarà mai tuo suddito"
<<Quello è deficiente di brutto!>> decreta Ginevra...una volta raccontatale tutta la vicenda dall'inizio...parola per parola...per testimoniare il tutto le ho anche fatto vedere le mie foto con il tizio con cui stavo interloquendo al telefono...e le ho anche proposto di chiamarlo perché io non permetterò mai a Bellegrandi di farmi passare per bugiarda...ma neanche in un'altra vita!
<<Guarda a me dispiace solo che mio figlio debba assistere a certe cose Ginny...>>
<<Lo so...è la prima cosa a cui ho pensato Emma...perché conosco mio fratello e so, anzi sappiamo, quanto può essere cattivo se vuole>> certo perché finora era stata 'na passeggiata
<<Mio figlio non meritava tutto questo...lui voleva solo averlo qui...voleva solo il suo affetto e quello che fa? Gli ha tolto un pezzo da fare in collaborazione con una major...>>
<<Che ha fatto?>> mi chiede sconvolta
<<Sì me l'ha detto Bes...ieri...c'è rimasto di merda quel ragazzo...ed io non sapevo cosa dire...perché la colpa di tutto questo è mia...soltanto mia>>
<<Ehi non dire così...gli parlerò un'altra volta...cercherò di fargli capire che non poteva essere il padre di Bes...ma tu devi parlarci anche>> non credo di averne la forza al momento per affrontare quel discorso
<<Ho provato a chiamarlo la sera stessa...niente...>> forse avrei dovuto rifarlo ma vorrei vedere voi al mio posto <<io speravo che per lui fosse chiaro...che avesse capito...ne avevamo parlato anche la sera prima...su questo divano...non gli avrei mai premesso di occupare un ruolo che poi qualcuno avrebbe potuto togliergli>>
<<Minchia si è rincojonito...questa è tutta colpa di mia madre...l'ha viziato troppo>> rido per il modo in cui l'ha detto <<Non ridere...lui poteva fare tutto...cocco di mamma...io venivo spacciata per la figlia della serva>> rido ancora di più contenta che sia venuta a casa mia per accertarsi di persona delle mie condizioni...
<<Grazie...>> le dico senza aggiungere altro...
<<Grazie a te...per lui...>> mi indica una foto di mio figlio ed io l'abbraccio <<non permetterò a mio fratello di fargli del male te lo giuro...però tu devi promettermi che starai meglio...altrimenti tuo figlio non farà altro che stare peggio...>>
<<Ci proverò ma è così difficile>> scoppio a piangere davanti a lei che mi abbraccia con affetto
<<Biondonaaa non devi fare così...no no...vedrai che gli faremo capire la verità...te lo giuro!>>.
Sto smanettando il cellulare in cerca di qualcosa che mi distragga dal pensiero fisso di lui...quando mi arriva una notifica...Twitter
"L'idea che tutto quello a cui ti aggrappi prima o poi dovrà finire"
ma questa è la mia canzone sulla verità...una canzone che molti anni fa pubblicavo durante gli scazzi con lui...ma questo è scemo davvero...pensa di provocare una mia reazione in questo modo? Si sbaglia di grosso...io non farò un bel niente perché quella che prima o poi dovrà finire sarà la tua rabbia e dopo quella non troverai più nessuno ad aspettarti Bellegrandi...questa è la verità...
<<Vabbè ho capito che per te la colpa è mia...ma potresti cercare di capirmi?>> a quanto pare la mia amica, invece, al contrario di tutti pensa che la colpa di tutto questo si completamente mia
<<Emma dovevi parlargli lo sai com'è fatto...>> ma che giustificazione è?? <<lo conosci...è geloso pazzo di voi...era palese che capisse a cazzi suoi>> beh certo a lui tutto è dovuto
<<Sai che ti dico Francy...vaffanculo tu e lui>> dico con rabbia
<<Dajeee...lo sai che sono dalla tua parte... però parlaci per cortesia...altrimenti questa cosa andrà troppo avanti!>> lo so cosa intende per andare avanti ed io ho quasi il terrore a pensarlo
<<E credi che non lo sappia?>>
<<Ma gli ha risposto su Instagram?>> eh? Che intende?
<<Io no!>> e non ci penso minimamente a farlo
<<Tuo figlio sì...vai a vedere!>> apro il profilo Ig di mio figlio e noto la foto della sua chitarra con una didascalia ben specifica "Te ne sei accorto no, che non c'hai più le palle per rischiare"
<<Ma non può farlo>> devo assolutamente dirgli di toglierla
<<Invece l'ha fatto e ha fatto bene...grandi soddisfazioni che mi dà mio nipote>> sì certo a farlo litigare con la persona che lo sta facendo soffrire in questo momento
<<Sì certo soddisfazione...la stessa di un kamikaze...se quello la vede è capace di fargliela pagare fino al tremila...ciao Fra te richiamo dopo>> riaggancio e provo a scrivere a mio figlio...non può tenere quella foto, non è giusto che sia lui a iniziare una battaglia contro il suo capo al posto mio...la provocazione è verso di me...a tempo debito saprò rispondergli come ho sempre fatto
<<Mo te lo dico io con chi stavi a parlà...te stavi a telefono cor padre de Bes!>> non è vero...non è vero...
Mi sveglio completamente sudata e seduta sul divano sul quale ho preso sonno non appena Ginevra è andata via...era solo un incubo...un incubo che purtroppo io sto vivendo davvero, mangiata dalle mie stesse menzogne...da quei sensi di colpa che non colmerò mai!
Ma come poteva essere il padre di Bes la persona con la quale stavo parlando al telefono? Come? Come ha fatto a non capire che in realtà quella che ha pensato è un'eresia...una spiegazione che non ha fondamento...una cazzata grande quanto la sua stronzaggine? Perché stronzo? Perché soltanto uno stronzo poteva provocarmi in quel modo...solo uno stronzo poteva fare il cretino con una ragazzina in mia presenza solo per farmi un dispetto...solo un pischello viziato e senza cervello poteva pensare che io sarei tornata oggi in quello studio a lavorare, con lui che non perde occasione di sganciare l'ennesimo attacco mortale...non sono mai stata forte...anzi, con lui ho sempre perso per questo...perché lo amo come non ho mai amato nessuno in vita mia...perché ho sempre abbassato le armi di fronte al suo dolore...alle sue ragioni...ma stavolta non riesco davvero, stavolta mi sento al bordo di burrone che vorrei mi risucchiasse...per non dover rivivere di nuovo tutto questo.
<<Ehi ma'...>> ecco la voce del mio piccolino che reclama la mia attenzione
<<Dimmi amore>>
<<Hai mangiato?>> dice sedendosi accanto a me sul divano sul quale sono stesa da stamattina con un plaid e infiniti pacchetti di Kleenex
<<Sì sì...>> in realtà non ho nemmeno provato a muovermi da 'sto divano
<<Ma'...perché me dici cazzate?>> il suo sguardo accusatorio non mi fa trattenere oltre
<<Scusami amore ma non ci riesco proprio...ho bisogno di un po' di tempo per...>> no Emma non puoi addossargli il tuo dolore
<<Ehii...nun te devi scusà...viè qua>> dice abbracciandomi e facendomi scoppiare a piangere senza freni...<<nun te voglio vedè così...ehii...vedrai che capirà di aver sbagliato n'altra volta...>>
<<Naaa...quello non capirà mai niente...ha pensato sempre male di me>> dico tra i singhiozzi
<<Magari l'ha fatto perché spesso gliene hai dato modo di dubitare?>>
<<Sì però...non possiamo sempre arrivare a questo punto...non è un gioco al massacro...io non sono più la stessa di anni fa, che ha la forza di tirarsi su...non ce la faccio a subire di nuovo 'sta cosa>> non posso di nuovo fare i conti con questa cosa...non posso per la seconda volta nella nostra vita vivere con il pensiero che lui mi odi per qualcosa che in realtà non è mai successa se non nella sua testa...e che non smetterà di pensare mai!
<<Vuoi che gli parli io?>> no! Se scoprisse che l'ho messo in mezzo mi odierebbe ancora di più
<<No amore...grazie mille...ma credo che non siano cose che tu debba risolvere>>
<<Per questo m'hai fatto levà la foto?>> dice ancora un po' risentito per via di quella mia richiesta...
<<Mattia ciò che ha scritto non era per te...non voglio che ti imbarchi in qualcosa che non ti riguarda>>
<<E 'sti cazzi? Lui ti ha frecciata? Beh io je rispondo...io non je permetto de comportarsi così con te>>
<<Se inizi una sfida con lui...è la fine...>>
<<Ah ma io lo faccio volentieri...se quello ha pensato una cazzata e non lo capisce...io posso...>> quello è capace di prendersela anche con lui ed io per mio figlio sarei capace di spaccargli la testa a quello stronzo!
<<Grazie ma no amore mio>>> dico stringendolo a me <<anche perché conoscendolo prenderebbe male anche la minima parola buona che puoi spendere nei miei confronti>> e questo mi potrebbe portare a fargli male ma seriamente
<<Eh beh...se fa così...lo sfanculo e ciao! Già nun è che me sia piaciuta tantissimo 'sta cosa che se n'è annato de casa...senza dirci niente...senza parlare...come se niente ce fosse dovuto>> sapevo che c'era rimasto male del suo cambio repentino nei nostri confronti...
<<Non avercela con lui...è fatto così>> è questo il problema
<<E ho capito...sarà fatto male...nun se po' vive così...entri nella vita degli altri senza bussà...e poi esci senza manco richiude la porta...dopo che m'hai sfrantumato le palle che bisogna bussà prima di entrà...>> niente l'ha presa non male...malissimo <<no io se ce sta occasione glielo dico e 'sti cazzi tutto>>
<<Mattì... per favore a mamma...lascia stare>> lui abbassa gli occhi scoraggiato di fronte alla mia richiesta...ed io sono sicura che in questo momento a quell'altro potrei davvero prenderlo a schiaffi per la delusione che sta facendo provare a mio figlio...più che per il dolore che sta facendo vivere a me!
<<Mario...scusami ancora per oggi ma...>> provo a scusarmi per l'ennesima volta con una delle persone che non c'entrano niente con il nostro eterno scazzo ma che puntualmente finiscono col pagarci le conseguenze
<<Emma ma la vuoi finì? Ho capito che è successo qualcosa...tranquilla!>>
<<Lui l'hai visto?>> non avete idea di quanto, nonostante tutto, mi manchi
<<L'ho sentito più che altro...sta a litigà co' tutti da stamattina...è pure venuto qui a dirmi de ditte che devi venire a lavorare la mattina>> lui a me? Ma quanto può essere scemo st'uomo
<<Ma è coglione? Cazzo è demente davvero!!! Ma io domani ritorno e gli spacco il cervello>> urlo scazzata di fronte a quelle parole...come se permette lui...di giudicarmi...come?
<<Emma...voi dovete parlà...ve dovete spiegà>> sì certo e secondo voi quello mi ascolta?
<<Ma tu l'hai visto ieri? Con quella in mia presenza? Come posso pensare che capisca qualcosa?>>
<<Ho capito ma quello sta a sbarellà...nun c'arriva a fa 'n altro giorno così...>> il solo pensiero che stia soffrendo anche lui per colpa mia mi fa male allo stomaco...
<<Domani vedrò di tornare a lavoro...magari provo a riparlarci...>> anche se dubito che ci riesca vista la modalità off che ha impostato in queste ore.
Mi sono finalmente sollevata dal divano...e sto preparando una lasagna per mio figlio...so che ama quando cucino le paste ripiene...e sinceramente anche io inizio ad avvertire un leggero senso di spossatezza dovuto al fatto che non tocco cibo sano da quasi tre giorni! Da quando è tornato da casa del suo amico è chiuso in camera a scrivere...a stento riusciva a guardarmi per quanto era turbato...ed io non so cosa fare per riuscire a farlo sorridere!
<<Amore è pronto...ti ho preparato la lasagna>> dico entrando nella camera, lui solleva la testa dal quadernino delle barre e si alza massaggiandosi il braccio...
<<Ti fa di nuovo male?>> chiedo in modo apprensivo
<<Un po'...>> mentre si alza noto che al lato del letto c'è la scatola con le cose che appartengono a suo padre...ed io gli chiedo perché l'abbia presa...anche perché se ha preso di nuovo quella scatola vuol dire che qualcosa non va!
<<Dovevo fare una cosa>> la sua spiegazione non mi convince...la sua faccia nemmeno però non voglio tartassarlo di domande inutili...lo so che non vive bene questa situazione <<daje annamose a magnà 'sta lasagna>> dice strofinando le mani tra di loro in segno di contentezza...so che vuole solo rendermi meno triste di quanto non lo sia...io faccio lo stesso per lui...ma non voglio che mio figlio si preoccupi per me, sono io la madre...io devo proteggere lui non il contrario così lo fermo e lo abbraccio...
<<Non c'è niente di male se mi dici che ti manca...>> lui deglutisce a vuoto ed io lo sento cercare di trattenere le lacrime <<oh...sono la tua mamma eh...con me puoi fare quello che vuoi>> lui mi stringe di più ed io sento...le sue lacrime bagnarmi la maglia...le sue mani stringermi a lui cercando di trovare in me una forza che non ha
<<Se n'è andato anche lui...>> ecco il problema
<<Non se n'è andato per te...è solo arrabbiato con me...>>
<<Sì ma io...io lo vedevo come non avevo mai visto nessuno...come se fosse mio...>> singhiozza come non l'ho mai visto fare da quando è diventato grande
<<Lo so...e tornerai a vederlo così anzi meglio di così...ma devi dargli solo un po' di tempo...>>
<<Perché nemmeno lui mi ha voluto nella sua vita come mio padre?>> cucciolo mio quanto ho sbagliato con te
<<Mattia...lui ti vuole nella sua vita...se c'è una cosa di cui sono certa...più di quello che ha provato per me e tutto il resto è che ti vuole davvero bene...ha solamente bisogno di sbollire...ed io cercherò in tutti i modi di fargli capire che si sbaglia ok? Però...tu devi sorridere altrimenti la mamma non ce la fa così>> lo sapevo io che avrei finito col frignare davanti a mio figlio...maledetta lacrima facile...
<<Mangiamo va>> mi asciuga le lacrime ed io asciugo le sue prima di riempirlo di bacini e andare a preparare i piatti del suo piatto preferito
<<Te rendi conto che ha fatto quello?>> quello chi?
<<L'ex tuo...>> Saverio? <<ha chiamato per suonare a un dj set...Daniel...il tizio di zia Tina>> ci metto qualche secondo per razionalizzare quello che dice...per mettere in ordine la situazione che mi ha appena descritto e capisco quello che forse non avrei voluto capire
<<Briga ha chiamato Daniel? Al posto di James?>> è 'no scherzo vè?
<<Sì sì...guarda le foto!>> mi mostra il cellulare ridendo sarcasticamente <<questo nun ce sta co' la testa te lo dico io>> dice indicando le foto di Mattia con le birre in mano che sta facendo lo stronzo come al solito... la faccia è sempre la stessa, quella di chi finge di divertirsi per pugnalare la persona che ama, per farle pagare una bugia, un tradimento...per fare del male a me!
<<Tina ho capito...ma ci credo che James stava male davvero...non c'è bisogno che me lo dici di nuovo>> la mia amica è fuori di sé per lo sgarbo che Mattia ha fatto al suo amico...è fuori di sé perché non riesce a capire nemmeno lei come si possa arrivare a tanto...come si possa far pagare ad uno la colpa di altri...in questo caso la mia!
<<Io ti proibisco di tornare con quel pezzo di merda hai capito? A costo di chiuderti in casa per il resto dei tuoi giorni>> tranquilla non ha intenzione di tornare con me
<<Tanto non mi vuole non c'è pericolo>>
<<Scusa...non mi sono resa conto di quanto stai soffrendo....non volevo dire che...>> non sa nemmeno lei cosa dirmi...perché in fondo non c'è niente che lei possa dire per farmi stare meglio
<<Quante volte ti ho chiesto di parlargli Emma? Se l'avessi fatto a quest'ora non saremmo a questo punto! Lui non penserebbe a padri californiani che spuntano da chissà dove, mio nipote non soffrirebbe ed io non mi sarei arrabbiata così tanto stasera>> ha ragione...lei sa tutto dall'inizio alla fine...sa quello che dico ma anche quello che non ho mai detto ed io so che ha ragione a cazziarmi però non è così semplice come dice lei...
<<Domani glielo dico...domani vado nell'ufficio e ci parlo...poi quello che succede succede>>
<<Davvero o mi prendi per culo?>>
<<Davvero...domani metto fine a 'sta cosa...sarà un casino dopo...ma almeno servirà a qualcosa...>> dico ripensando al sorriso che manca sul volto di mio figlio e mi sta togliendo il respiro.
Mi sto vestendo di fretta e furia per andare alla Label...perché quel ritardato del mio...adesso non so più nemmeno come chiamarlo...insomma quel ritardato ha fatto un casino con James...Daniel...insomma un casino totale...ve l'avevo accennato ieri, ed io per evitare che la sua follia divaghi ancora creando più morti che feriti ho deciso di parlarci per dirgli tutta la verità! Finisco di mettere a posto le coperte sul divano e poi vado, perché? Perché ieri sera io e Bes abbiamo aperto il divano per trasformalo in letto...lo so che ho due camere a disposizione, ma io proprio non ce la facevo a dormire lì...così mio figlio ha avuto l'idea fantastica di rendere il mio divano ospitale per entrambi...ed io ho finalmente dormito leggermente più serena rispetto alle ultime due notti precedenti!
"Io oggi Briga lo ammazzo" è un messaggio di Francesca...a quanto pare anche lei è molto arrabbiata con Mattia per quello che ha fatto ieri sera...sapevo che non avrebbe retto ancora molto le sue mattate...
<<Ehi...non pensavo che saresti arrivata prima di me>> mi avvicino a lei che sta per arrivare alla sua macchina
<<Io ancora mi chiedo come hai fatto ad innamorarti di uno così idiota...davvero...non me lo spiego, guarda con tutte le corna mille volte meglio quello dell'epoca>> rido consapevole del fatto che nessuno nonostante tutto sarà meglio di lui
<<Daje non dire così...che gli hai detto?>> come minimo l'ha ammazzato di insulti
<<Gli ho detto che Daniel è ossessionato da te>> capirai per quanto gli importa di me
<<Ma gli hai per caso detto anche quello che è successo al tour?>> perché qui diventa più problematica la cosa
<<No...quello poi deciderai tu se dirglielo o meno...>>
<<Magari più in là...perché oggi ho deciso di parlargli...di dirgli tutto>> lei abbassa lo sguardo...forse vuole chiedermi cosa intendo con "tutto" ma non lo fa...perché in fondo ha sempre saputo dentro di lei cosa vuol dire...
<<Vuoi che ti aspetti???>> mi chiede preoccupata...
<<No...anzi vai a casa...hai già fatto abbastanza...>>
<<Se non altro non credo si azzarderà mai più a contattare Daniel per qualsiasi cosa gli venga in mente>> per fortuna...ci mancava che mi ritrovassi Daniel in giro per la Label in ogni momento...<<Emma...se è qualcosa mi chiami ok?>> la abbraccio prima che ritorni nella sua auto e proseguo verso l'ufficio del grande capo pronta ad aspettarmi la guerra...
Busso o non busso? Busso ed entro all'interno del suo ufficio senza aspettare la sua risposta...mi dispiace per il galateo ma io ho bisogno di dirti una cosa troppo importante...che sicuramente peggiorerà la nostra situazione...ma di sicuro migliorerà quella di mio figlio, l'unica persona della quale mi importa così tanto al punto dal tralasciare tutto il male che mi stai facendo Mattia
<<Che ci fai qua?>> mi chiede sorpreso ed io gli dico che ho bisogno di parlargli <<Per dirmi? Un'altra cazzata delle tue?>> iniziamo malissimo...non è una cazzata...anzi è la cosa più seria che non ti ho mai detto nella nostra vita <<Beh speriamo sia breve Emma perché sto aspettando una modella per le foto del merchandising...>> lo so che vuole farmi male...che vuole farmi sentire come si sta sentendo lui ma io ho bisogno di dirglielo poi se vuole ancora cacciarmi potrà farlo senza inventarsi delle bugie ed io andrò via di qua senza dire nient'altro...mentre sto cercando le parole giuste per dirgli la cosa più importante della sua vita, la modella di cui parlava bussa e chiede se può entrare...<<Certo vieni, entra...Emma stava giusto andando via...>> penso di non aver mai provato così tanto odio per lui come in questo momento...penso di non aver mai sentito il peso delle sue coltellate dentro l'anima così come adesso...facevo bene a pensare che lui non si meritasse nessuna spiegazione, nessuna confessione, lui non si merita niente ma soprattutto non si merita niente che abbia a che fare con mio figlio...
<<Sai che c'è? Ma vaffanculo, te non te meriti proprio un cazzo!>> fiera della mia reazione esco fuori dall'ufficio di quel grandissimo stronzo, che era tornato ad essere il mio grande amore e vado nella sala prove per dedicarmi all'unico amore della mia vita...l'unico che non mi ha mai deluso...la musica!

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