Perche sei come sei (seconda parte)

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La serata sta per terminare, io e Saverio, che a quanto pare è entusiasta della serata che si è appena conclusa con i suoi colleghi, stiamo andando a prelevare Bes da casa di uno dei suoi amici...sono felice che mi abbia chiesto di andare a prenderlo...non volevo tornare a casa sola con Saverio, così come non volevo passar sola con lui nemmeno un secondo...si, lo so...la maggior parte di voi non starà capendo il mio atteggiamento, ma vi assicuro che per il momento la situazione è questa ed io non me la sento ancora di fare qualcosa per metterla a posto. Quando mio figlio entra in macchina un odore buonissimo si diffonde nell'abitacolo, disturbando Saverio che non è per niente un amante dei profumi...insomma gliene piacesse una cosa, di mio figlio, una! Niente...Bes, continua a guardarmi con sguardo sospetto, cercando di scorgere in me l'ennesimo segnale che gli confermi quello che ha in mente da un po' di giorni a questa parte...si gira verso Saverio, e noto che scuote la testa con il sorriso...come se guardandolo avesse avuto la risposta che cercava, suscitando in me la paura che abbia capito la verità.
Mi strofino una mano sulla faccia...e il suono del telefono mi riporta drasticamente alla realtà, ma è la sveglia? Cazzo no, è Francesca...mi sta chiamando perché oggi abbiamo un appuntamento con un giornalista che dovrebbe farmi una specie d'intervista per il suo programma musicale, in vista del mio ritorno sulla scena con un nuovo album. Le dico che non ho sentito la sveglia, dopotutto è la verità, e che a breve sarò pronta...a lei scappa una risata, probabilmente ha capito il motivo per il quale ultimamente ho tutti i ritmi sballati, il motivo per il quale sembra che io viva tra le nuvole...ride e una risata scappa anche a me, ripensando alla serata che abbiamo vissuto insieme in quel ristorante. Ancora non ci credo se penso a quello che siamo stati capaci di combinare in quel bagno, alle parole che ci siamo detti...alla voglia che avevo di chiedergli di non farmi andare via, di tenermi con sé...come se il tempo non fosse mai passato. Apro Instagram e riguardo la fotografia che ha postato stanotte, si tratta di una foto semplice con i suoi amici, ma la didascalia è tutta per me... "Ma se tu vuoi prometti di essere quella per me, detto fra noi...vivresti anche tutta la vita per me...non ho mai visto nessuna più bella di te"
Nessuna è più bella di te, già... era la mia canzone preferita tra quelle che aveva scritto in quel periodo, la canzone più bella che avesse mai potuto dedicarmi...ogni tanto la canticchiavo ancora mentre ripensavo ai momenti che avevamo vissuto insieme, mentre mi chiedeva di perdonargli l'ennesima cazzata che aveva combinato a mie spese, e che lo avrebbe portato sempre più lontano da me. Poi avevo deciso che era inutile vivere di ricordi, dovevo cancellare tutto quello che lo riguardava se volevo continuare a vivere, ricostruire la mia vita a partire da mio figlio, invece...dopo sedici anni, sono ancora qui, con le stesse paure di allora, le stesse speranze, le stesse pazze emozioni che mi assalgono ogni volta che inquadro i suoi occhi.
Chissà se sarà già arrivato in ufficio...gli mando un messaggio per dargli il buongiorno, so che gli fa piacere sapere che lo penso...me lo vedo seduto alla sua scrivania con il suo solito atteggiamento da figo, mentre legge quel messaggio che sicuramente non si aspettava gli mandassi, e che nello stesso tempo lo ha fatto sorridere e ripensare a tutti gli instanti che abbiamo vissuto ieri. Il caffè è già pronto ed io prendo la macchinetta con la presina, ma alcuni schizzi d'acqua mi finiscono sulla mano facendomi bruciare...cazzo che male...è iniziata bene questa giornata insomma. Fortunatamente Saverio è già andato a lavoro, non so come avrei potuto reagire con lui stamattina, mentre invece mio figlio si sta facendo bello in bagno...si perché dovete sapere che da alcuni giorni a questa parte il mio piccolino, ogni mattina passa tre quarti d'ora in bagno profumandosi e imbellendosi più di quanto forse non sia già. Ho capito che probabilmente per la prima volta si sarà innamorato di una ragazzina, ma io oggi devo lavorare, ho bisogno del bagno...devo trovare il vestito giusto per l'intervista...e quello che avevo programmato di indossare purtroppo mi sono dimenticata di stirarlo, in più la mano mi fa male e questo non esce dal bagno. Mentre mi innervosisco per la serie di intoppi della mattinata, rifletto sul fatto che non posso fare la morale a mio figlio che sta sulle nuvole, perché io non sto capendo più un tubo da quando ho rivisto quella testa di cazzo. Continuo a non far altro che pensare ai momenti che vivo con lui, e quando sono con lui mi dimentico di tutti gli altri, insomma sto facendo un casino esagerato. Ancora in bagno? Eh no...ora mi sente
<<Bess...vuoi lasciare il bagno? Stamattina ho un'intervista>> dico gridando fuori dal bagno mentre mi massaggio la mano
<<Eccomi...un secondo...>>mi grida senza uscire
<<Bes, un secondo? Sei lì dentro da un'ora...ti rendi conto sì o no?>> tra poco entro dentro qualsiasi cosa stia facendo e lo faccio fori...tanto lo so che fuma non mi prende mica per il culo
<<Eccomi...bastava dirmelo senza fare tutta questa tragedia, che c'è? Il tipo non ti risponde?>>dice uscendo dal bagno e provocandomi apertamente, vedendo il mio stato di nervosismo
<<Senti ragazzino, ora è arrivato il momento che tu la smetta con queste illazioni è chiaro? Anche se fosse queste non sono cose che ti riguardano>> Emma ma cosa rispondi a tuo figlio?
<< Cosa? Che c'hai un tipo o che questo nun te risponde? Tanto a me nun la fai bionda, potrai prende per culo Saverio ma non me >> vi rendete conto che nemmeno il mio compagno si sarebbe mai sognato di farmi una scenata di questo genere? Neanche Briga tra un po'...no...mi sbaglio, penso che lui in quanto a gelosia sia davvero imbattibile.
<<Bes falla finita!>>urlo bloccandolo...non è usuale che io gli gridi in questo modo, di solito lo lascio libero di pensare e dire ciò che vuole con me, di essere se stesso...ma non ora non posso, non parlando di lui che tra l'altro nemmeno mi risponde
<<Mi importa dal momento che sei mia madre, non quella di un altro...che si vede lontano un miglio che c'hai la testa tra le nuvole, che hai il terrore de sta sola con Saverio e che guardi quel telefono come se a risponderti dovesse esse Gesù Redentore, scusami se mi preoccupo per te o se sono geloso che qualcun altro che nemmeno conosco te metta le mani addosso, ma sei mia madre, è così ed io nun ce posso fa niente!>> mi dice facendo spallucce e facendomi sentire in colpa...non avrei dovuto rispondergli così, non ora...Dopotutto lo so che è gelosissimo di me, lo è sempre stato...sono la sua mamma e fin quando non è cresciuto io sono stata tutta per lui e poi perché in fin dei conti lo so che ha ragione, però stamattina non lo so nemmeno io che mi è preso.
<<Vieni qua...>> dico abbracciandolo e riempiendolo di baci...il mio piccolino bellissimo...Continua a diventare più alto, più figo e più stronzo...le ragazzine se accapiglieranno per uno come lui, e a questo pensiero il mio stomaco si rivolta un po', però lui resterà per sempre il mio cucciolo...mi stringe e mi dà un bacino sulla guancia, quasi a scusarsi per le parole che mi ha detto prima.
<<Mà io nun vojo esse ripetitivo, ma non starai infrattando con il nuovo Edward di una nuova edizione de Twilight? Tiè guarda qua che segni...manco un vampiro>> mi dice indicando i segni sulla pelle mentre io sorrido ripensando a come mi sono stati fatti ed un brivido mi percorre la schiena...
<<Ma smettilaaaa...Piuttosto fammi andare che sennò zia Francy...sbrocca oggi...>>
<<Un giorno di questi voglio stare una giornata con le gemelle, mi manca stare con loro>> mi dice, e a me fa piacere che senta la mancanza di quelle due piccole pesti che hanno riempito la nostra vita. Sono le sorelline che avrebbe voluto, e di cui è pazzo...sono sicura che farà bene sia lui che a loro trascorrere una giornata insieme.
<<Un giorno di questi, quando non hai molti compiti e non devi andare alla Label puoi restare a dormire da loro>>
<<Ok, vabbè io vado...ci sentiamo dopo, e nun t'arrabbià vedrai che tra poco te risponde>> dice ridacchiando e richiudendosi la porta alle spalle...maledetto...e maledetta me che l'ho fatto così. Come ha fatto a capire che mi sono stranita perché quell'altro soggetto non mi ha risposto al messaggio? Sono davvero così trasparente?
Avrei voluto indossare un'altra cosa, ma come vi ho già detto mi sono dimenticata di stirare il vestito che avevo pensato di mettere stamane, così ho fatto ricorso ad un vestito morbido a portafoglio beige dalla fantasia fiamminga e ad un paio di décolleté rosse perfetto stile Louboutin, mi guardo allo specchio un altro secondo e mi vedo bene, dopotutto anche se sono passati un po' di anni, questo vestito mi sta ancora bene, prendo di nuovo il telefono, e mi rendo conto che quell'altro ancora non mi ha risposto, che starà facendo? Possibile che non abbia nemmeno controllato il telefono? Vorrei provare a chiamarlo, quando vengo distratta dal suono del citofono, è Francesca finalmente. È arrivata anche lei in ritardo, perché a quanto pare le gemelle non ne volevano sapere di andare a scuola, da quando i loro genitori non stanno più insieme quelle bambine soffrono in modo esponenziale e la madre diventa ogni giorno che passa sempre più l'ombra di se stessa...
<<Ehi come stai?>>le dico mentre entriamo in macchina
<<Se ti riferisci al fatto che le gemelle ne combinano una al giorno, che il padre non le chiama, che la casa sta cadendo a pezzi e che io vorrei scomparire...direi che va tutto bene>>mi dice con lo sguardo di chi non sa dove girarsi nella sua vita
<<Hai provato a chiamarlo?>>le chiedo riferendomi a suo marito
<<No, non riesco Emma...non me la sento al momento>> ammette di avere paura che lui possa chiederle definitivamente il divorzio
<<Da quanto non vi vedete?>>
<<Da Natale...>> mi dice con il viso spento di chi ancora sta soffrendo per una ferita troppo fresca
<<E cosa ti ha detto...cosa è successo?>>
<<Siamo stati insieme, e io non avrei dovuto farlo...perché tanto so che non gliene importa più nulla di me>> questo suo pensiero non ha senso visto il trasporto che suo marito ancora prova nei suoi confronti, perché continua ad essere cocciuta in questo modo? Perché non si rassegna all'idea di andare a vivere da lui a Milano?
<<Perché dici così Fra? Se avete fatto l'amore non può essere come dici tu >>
<<Emma non sempre la gente fa l'amore perché si ama, non tutti sono come te e Bellegrandi, c'è anche chi magari lo fa, perché si sente in colpa...perché uno dei due è più innamorato dell'altro..>> non è così Francesca mia e lo sai anche tu, lo sai che ti ama ancora e aspetta solamente che sia tu a fare il primo passo...sicuramente fare sesso non sarà garanzia di sentimento, ma se lo si vive come lo viviamo noi, non può essere altrimenti.
<<Stai a dì na cazzata e lo sai pure tu>> sorrido sperando di averle dato un po' di conforto
<<Può darsi....ma sentì un po', tu che stai combinando invece...che ti sei fatta alla mano che è tutta rossa? Oddio anche sul collo sei tutta rossa>> mi chiede mentre io mi continuo a toccare la mano dove probabilmente compariranno delle bollicine in seguito alla scottatura di stamattina...mentre per il collo Savini mia, ci posso fare ben poco, anzi...
<<Veramente la mano, è che prima che tu arrivassi per fare il caffè mi è schizzata l'acqua bollente sopra...mentre invece il collo è rosso per altri motivi>> dico diventando rossa...
<<Emma, c'entra di nuovo lui vero?>> mi chiede, ed io non posso fare a meno di annuire con un sorriso <<Dio santo, e come si fa ora? Emma devi allontanarti prima che succeda l'irreparabile>> eh?? No, me sa che la mia amica non ha ben capito a che livello siamo arrivati
<<Che intendi per irreparabile Fra? No perché se intendi ciò di cui parlavamo prima, credo di aver perso il conto di tutte le volte in cui l'abbiamo fatto>> ammetto facendola frenare di colpo...
<<Emma, ma come? Io ero rimasta che vi eravate baciati...ma quando è successo?>> dice sgomenta mentre io non riesco a smettere di ridere
<< Ieri mattina si è presentato a casa mia con i cornetti...poi ieri sera invece sono andata a cena con i colleghi di Saverio, e lui era lì...>> racconto velocemente vedendo il viso di Francesca assumere delle pose strane, in base al tipo di sconcerto che le mie parole le provocano
<<Tu sei in un casino grande quanto una casa Brown!>> dichiara decisa <<Ma poi questo viene a casa, te fa le imboscate nei ristoranti, ma che ha subito nel corso del tempo? È peggiorato allora...>>
<<Dipende da che lato intendi...>> dico maliziosamente ripensando a tutte le volte in cui mi aveva fatto impazzire
<<Emma fermati! Non mi raccontare ste cose...che me prende a male, piuttosto...come siete rimasti, nel senso non biblico del termine...non fisico>> anche perché cara amica mia, se dovessi dirti come siamo rimasti, avrei dovuto dirti...stretti nel suo cappotto appoggiati ad un angolo buio di un ristorante qualunque, a baciarci senza voler mai smettere di farlo e a prometterci di rivederci il più presto possibile.
<<Ci vedremo non appena sarà possibile di nuovo...>> le dico come se fosse la cosa più normale del mondo <<stamattina per esempio gli ho mandato un messaggio ma ancora non mi ha risposto, probabilmente starà lavorando...>> in realtà poteva anche soltanto dirmi che ne so, un ok...cioè che ti cambia sprecare un secondo per rispondermi?
<<E tu sei andata in panico non è cosi?>> mi sorride, avendo ormai capito i miei pensieri...<<Tranquilla lo farà...se è uscito fuori di testa in questo modo, arrivando addirittura a venire in casa tua, o al ristorante dove vai con il tuo compagno, vuol dire che è ancora pazzo di te...non riuscirà a starti staccato>>
Sorrido ripensando alle sue parole, e cerco di convincermi che dopotutto mi ha detto solamente la verità, non avrebbe avuto senso fare quello che ha fatto lui per me in questi giorni, se non lo sentisse dentro, se non gli importasse realmente di me...eppure il fatto che non mi abbia risposto mi infastidisce, forse perché mi ricorda episodi di un passato che vorrei cancellare, perché ho sempre paura di essere avanti rispetto a lui, non lo so, so soltanto che mi basterebbe leggere il suo nome per tranquillizzarmi un po'.
<<Lo sai che Bes ha capito che ho la tresca con uno?>> le annuncio facendola rimanere di sasso
<<Tuo figlio mi fa paura te lo dico...ma come ha fatto?>>ma niente amica mia, quello c'ha il radar quando si tratta di uomini attorno a sua madre...
<<In realtà è perché ha visto alcuni succhiotti...e poi dice che mi vede strana>> in effetti non sono normale, ci sono dei momenti in cui guardo il telefono e rido come una ritardata...
<<Non c'ha torto tuo figlio...e comunque pure tu a farti fare i succhiotti diamine, stai attenta...non sei una ragazzina...cosa direbbe Saverio? >> se vabbè...No Franci tranquilla il rischio non c'è, perché prima che dica qualcosa Saverio, dobbiamo aspettare il nuovo miracolo dei pani e dei pesci.
<<Probabilmente che sono volgare...e masochista>>rispondo uscendo dalla macchina con lei, avviandomi verso l'entrata degli uffici dove avremmo dovuto tenere l'intervista e pensando alle possibili reazioni da parte del mio convivente, di fronte alla presenza di un altro uomo nella mia vita.
Il mio giovane produttore Luca, è già arrivato...appena mi vede mi viene incontro e mi abbraccia, è felice di vedere che sono pronta per tornare sulla scena sotto tutti i punti di vista...Appena sarà finita l'intervista voglio lasciargli la bozza della nuova canzone che sto scrivendo in questi giorni, voglio sapere cosa ne pensa, se secondo lui può essere una canzone adatta per l'estate...insomma si vede che sono abbastanza insicura su questa traccia, perché mi rendo conto di averla scritta rapidamente...senza la maturazione musicale adatta che ho appreso in questi anni in cui ho cercato di migliorarmi sotto tanti aspetti del mio lavoro...perché l'ho scritta non appena ho rivisto lui, non appena ho sentito dentro la fiamma del nostro desiderio riaccendersi...però ho paura, la stessa paura che avevo quando scrissi "Occhi profondi", c'ho messo giorni per fargli capire che era per lui, e seppure l'avessero capito tutti meno che lui...quella canzone parlava di noi come nemmeno noi riuscivamo a fare.
Non ero del tutto pronta al trambusto che c'era ogni qualvolta dovevo apparire in TV, l'unica cosa che volevo era tornare a cantare davanti al mio pubblico e se queste erano le condizioni, io le avrei accettate tutte...
L'intervista non è durata tantissimo, il presentatore aveva già l'elenco delle domande che avrebbe dovuto farmi, ovviamente nessuna è andata a toccare la mia sfera privata, nonostante siano passati molti anni ed io continui a fare la cantante, nonostante mio figlio voglia fare il mio stesso lavoro, non avrei permesso a chiunque di mettere becco nella mia vita, soprattutto non ora che mi ritrovo nuovamente alle prese con le bizze del mio cuore.
<<Allora che ne pensi di questa canzone?>> gli chiedo vedendo che non riesce a staccarsi da quel testo...insicura di quelle strofe che ho assemblato su un foglio nel periodo più incasinato della mia vita
<<A me piace tantissimo>> afferma Francesca, non avevo dubbi su di lei...ha amato ogni canzone, ogni strofa, ogni singolo verso che ho scritto nel corso di questi anni, ma stavolta ho bisogno di un parere esterno...per questo mi sono rivolta a Luca...
<<Dico che è perfetta Emma, anche il motivetto musicale lo trovo adatto per l'estate...certo dobbiamo provarlo...dobbiamo vedere quanto il testo calzi a pennello con la musica, però credo sia perfetta...ma come ti è venuta?>>cerca di indagare su come mi sia potuta venire in mente una canzone del genere...distante dal mio stile musicale anni luce...ma così vicina al periodo che sto vivendo, ed io non riesco a mentire...non ha senso che lo faccia con l'unica persona che deve credere in questo progetto...
<<Diciamo che è un periodo un po' particolare...sia dal punto di vista lavorativo che da quello personale...>> infondo è così...anche se forse questa situazione è anche un po' più che particolare...il termine riassume perfettamente il tutto
<<Si vede nei tuoi occhi che c'è qualcuno di nuovo nella tua vita, che sei felice...>> ma possibile che ce l'abbia scritto in fronte? Possibile che tutti si stiano accorgendo che c'è qualcosa di "nuovo" in me?
<<Davvero? Me l'ha detto anche mio figlio stamane...infatti spero di essere all'altezza della situazione>>
<<Gliel'ho detto anche io...quando è innamorata si vede...>> conferma Francesca, a momenti me la magno viva, deve smetterla di mettermi in difficoltà
<<Non diciamo eresie, Emma Marrone, sarà sempre all'altezza della situazione...Sempre e comunque, e chiunque la metterà in dubbio dovrà vedersela con me, anche la persona che in questo momento ti rende così bella>> sorride spontaneamente, e il suo ottimismo riesce a tranquillizzarmi...Luca è un bravo ragazzo, professionale, brillante ma soprattutto è umano...ha perfettamente capito chi sono senza che ci fosse stato il bisogno di spiegarci, ha capito quali sono i miei limiti senza che fossi io ad indicarglieli, sono felice di lavorare con una persona come lui...e spero che questo rapporto possa proseguire a lungo.
<<Daje, vieni qua che ci facciamo una foto...Fra vieni anche tu...>> gli chiede Luca
<<No, lassa sta che c'ho una faccia sconvolta...le gemelle stanotte non mi hanno fatto chiudere occhio per colpa del loro compito di scienze, piuttosto fatela voi...anzi ve la scatto io...>>risponde Francesca prendendo in mano il suo telefono e scattandoci questa benedetta fotografia...Non riesco a vederla così, non è la mia Francesca, la donna più cazzuta che conosca, più cazzuta di me e vi ho detto tutto, prima aveva dentro una linfa vitale che faceva invidia al mondo, ora ha quasi timore nel dire la sua ed io devo fare qualcosa per lei, non so cosa precisamente...ma qualcosa devo farla.
Torniamo in macchina, il mio cellulare s'illumina ad una chiamata di Saverio, a cui sinceramente non voglio rispondere, stanotte non la finiva di raccontarmi di quanto i suoi colleghi siano contenti della sua integrazione nell'azienda e parlino bene di me, ancora non ho capito riguardo a cosa, ma vedendo alcuni sguardi nel parterre maschile, sguardi che non erano passati inosservati nemmeno a Mattia, avevo ipotizzato che sicuramente non si riferivano alle mie qualità artistiche o caratteriali.
<<Lo sai vero che questa cosa non può andare avanti a lungo?>> eccola là, lei e la sua razionalità devastante
<<Lo so, ma andrà avanti come dico io, fin quando non sarò completamente convinta di quello che sto facendo>> in realtà sono convinta di ogni momento che passo insieme a Mattia, di ogni suo bacio, di ogni sua carezza sulla mia pelle...però il peso del dolore vissuto in un passato che ha cambiato irrimediabilmente il mio presente, un passato che fa ancora parte di me e che probabilmente non voglio cancellare, mi mettono nella condizione di aver paura di rischiare.
<<Tu lo sai che ti ho sempre appoggiato, sempre...anche quando forse non avrei dovuto Emma, però non ci sei di mezzo soltanto tu...la situazione è delicata>> sapevo che prima o poi mi avrebbe detto questa frase, il suo ruolo nella mia vita è sempre stato quello di riportarmi con i piedi per terra, anche quando tutto era difficile, anche quando ero io stessa a non voler guardare in faccia la realtà...e nonostante ora sia tutto diverso, nonostante lei non sia più la stessa, continua a farlo con lo stesso amore che da sempre ci lega e con la stessa razionalità che la contraddistingue...
<<Stai tranquilla...non succederà nulla che io non voglia succeda>> dico dandole un bacio prima di scendere dalla macchina, le ho chiesto se volesse entrare con me, ma deve andare a prendere le gemelle, e sapendo che non vuole stare nemmeno un minuto lontana da loro, il nostro pomeriggio l'abbiamo rimandato a non appena lei sarà più libera.
Prendo il mio telefono tra le mani, Luca mi ha taggato in quella fotografia che Francesca ci ha scattato stamattina, e ha inserito nella didascalia una frase della mia canzone, che insieme abbiamo deciso di far uscire come singolo "Ed ora vieni giù con me...adesso so cosa sei"...si vede che gli è piaciuta tantissimo, era entusiasta fin dal primo ascolto ed io ero felice di aver racchiuso questo momento fantastico della mia vita, in una traccia audio che me l'avrebbe ricordato per sempre...Controllo le notifiche e nella moltitudine di commenti dei miei fan che non stanno aspettando altro che io torni in radio, non c'è nemmeno un cenno di quel grandissimo stronzo...ora non venitemi a dire che sta lavorando perché è una cazzata, sono le cinque e mezza di pomeriggio, i suoi colleghi hanno tutti scritto sui loro social solo lui è sparito, come faccio a saperlo? No...non li seguo...mi escono nella home page del mio profi....e va bene seguo i suoi colleghi ok? Ora che siamo tutti contenti nel costatare che anche io mi sono fatta fregare dalla sindrome della stalker senza frontiere, possiamo andare avanti. Dicevo, che mi sembra strano sia ancora a lavoro, ma soprattutto mi sembra strano che non abbia preso in mano il telefono nemmeno una volta...né per visualizzare i numerosi messaggi che gli ho inviato, in cui gli chiedevo che stesse facendo e il motivo per il quale non mi stesse rispondendo e nemmeno per le chiamate perse...sempre le mie ovviamente.
No, la faccenda non mi piace per niente, ho uno strano presentimento ed è meglio che me lo tolga...Bes, probabilmente non è ancora tornato, mentre stavo per fare l'intervista mi ha mandato un messaggio per avvisarmi che sarebbe rimasto a mangiare da Federico il suo compagno di scuola...quindi posso tranquillamente andare sul luogo del delitto per accertarmi del fatto che qualcuno non mi stia di nuovo prendendo per il culo. No, non sto esagerando, perché se al posto suo ci fossi stata io...il signorino stava già lì a farsi mille film sul motivo per il quale non gli stessi rispondendo, mi avrebbe immaginato cavalc...intrallazzare con tutti maschi intorno a me e in due secondi mi avrebbe giudicato nella sua mente, come quella che lo tradiva alle sue spalle...beh d'altronde l'aveva già fatto, non ci avrebbe messo nemmeno un secondo per rifarlo, e quindi mi chiedo perché non possa farlo io...
Arrivo alla Label, il cancello è ancora aperto...probabilmente è da poco uscito qualcuno, entro all'interno e posso constatare dalle poche macchine presenti nel parcheggio che lui è ancora lì. Parcheggio la mia auto affianco alla sua e nonostante la pioggia torrenziale, mi dirigo verso l'interno, mi nascondo dietro la porta che separa la zona interna da quella esterna...sento subito la sua voce mentre sta parlando con qualcuno... cazzo così nascosta non riesco a capire chi sia. Mi sposto appena, e riesco a vederlo appoggiato in avanti verso il bancone dove di solito c'è la sua segretaria...Samantha, la sua Samantha...come ho fatto a non pensarci prima, come ho fatto a non immaginare prima il motivo per il quale lui non mi abbia risposto, il motivo per il quale il proprietario di un'etichetta discografica rimanga con la sua segretaria negli uffici dello stabile...non c'è niente da fare, per quanti anni possano passare...per quanto io possa cambiare...e lui possa cercare di essere migliore....io sarò sempre una stupida e lui il solito stronzo!

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