Innamorati come te

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Mio figlio mi ha assicurato che tra poco sarà alla Label per provare le canzoni che canterà quando andrà al concerto di beneficenza, l'ho sentito leggermente più calmo, anche se devo dire che la sua distanza da Elisa non mi rende tranquilla per niente! Sono sicura che mio figlio ami quella ragazza più di quanto lui stesso immagina però chissà per quale motivo non riesce a viversi questa storia con la leggerezza della loro età...
<<Emma, Mario c'è?>> mi chiede Francesco entrando nella mia saletta...mentre io mi rendo conto che è tardissimo e che a breve Emiliano verrà a prendermi per il pranzo!
<<Viene più tardi...aveva un problema con quel catorcio di auto che si ritrova...>> un giorno o l'altro lo lascerà a piedi chissà dove
<<Poi dice che non trova 'na fidanzata...ecco appunto>> eh certo perché te sei specialista
<<Ma tu piuttosto con Monica?>> lui si guarda attorno prima di richiudere la porta
<<Emma tu non ci crederai ma qua non si sbombazza da quando ci stiamo riprovando>> ma che vordìiiii
<<Cioè non...>> gli faccio un gesto con la mano che indica il niente <<come mai? Cioè voi due siete sempre stati molto affiatati in questo>>
<<Non lo so...prima era sempre lei a prender l'iniziativa...ed io mi facevo trascinare sempre volentieri...adesso se la tira un botto...>> conoscendoti non credo faccia poi così male...
<<Ma va...chissà come mai...tu sei scemo peggio de quell'altro...ma lo vuoi capire che aspetta che sia tu a far qualcosa eh? Saltale addosso...sbattila al muro...portala sui sedili della tua macchina...ma diamine fai l'uomo>> eh che cazzo
<<Hai ragione...ma come fai sempre a farmi capire qual è la cosa giusta?>> eh ci riuscissi anche co' quell'altro
<<È solamente quello che penso dovresti fare...per riprendertela>> mentre prendo la borsa guardo il foglio con la mia nuova track-list trasparire dalla cartelletta e penso che forse non è il caso che sia io a portarla a Mattia, visto come mi sono sentita quando si è avvicinato così tanto a me...al punto da farmi pensare che forse nemmeno stavolta sto riuscendo a dimenticarlo...<<ti posso chiedere un piacere?>>
<<Sì ma non me mette nei casini col capo>> no ma figurati se voglio fare una cosa simile
<<Ma ti pare? Tieni questa è la mia nuova track-list...potresti dargliela te visto che io sto andando fuori per pranzo e torno solo nel pomeriggio?>>
<<Ok me stai a mette non nei casini...nella merda totale>> esager...ok forse sì
<<Senti per favore...non ho proprio voglia di discutere con lui...>> gli lascio il foglio tra le mani e lo saluto sgattaiolando verso l'uscita della Label...e trovando Samantha in lacrime...lo so che visto il rapporto che c'è stato tra lei e Mattia non dovrei fregarmene, anzi dovrei essere contenta della sua infelicità, ma io non sono così non lo sono mai stata...
<<Samantha tutto bene?>> le dico avvicinandomi
<<Mi scusi...sono uscita perché non...no non va tutto bene...>> eh se vede
<<Che succede?>> le chiedo sedendomi affianco a lei
<<Mio padre è venuto a Roma per vedere quello che faccio...e...>> ho già capito in pratica
<<In pratica ti ha fatto una pezza perché non gli piace nulla di quello che fai o che sei>> il suo pianto aumenta ed io capisco di aver azzeccato il problema
<<Siii...ma tutto Emma...mi ha detto cose terribili>> eh mica c'ha torto poro cristiano
<<E tu credi che sbagli tutto? O magari fa bene a preoccuparsi per sua figlia?>>
<<Ok non sempre sono stata una figlia modello, sempre fissata con la bellezza...con la dieta...la moda...la laurea buttata in un cassetto...la segretaria di un azienda di reppettari...ok sicuramente non è quello che mio padre sognava per me>> ecco appunto
<<Ma era questo che sognavi tu?>> lei ci riflette un po' prima di scuotere la testa negativamente
<<No...io sono venuta qui per fare pratica...in realtà miravo ad aziende più importanti...a Lugano o Francoforte...nel settore economico...ho fatto molti stage per questo...>> e poi è rimasta qui...
<<Poi sei venuta qui...sei rimasta folgorata da un paio di occhi verdi ed hai pensato che forse potevi trattenerti...un po'...>> lei mi guarda stupita per quello che sto dicendo mentre si soffia il naso
<<Sì ma solo un po'...invece...>> eh poi t'ha fregata
<<Il tempo giusto affinché lui si innamorasse di te e invece...>> scuoto la testa guardando l'asfalto davanti a me e perdendomi in dei pensieri che conosco solamente io
<<Da quando ho capito che quello che c'è tra voi è troppo grande...anche per me...mi sono resa conto di aver improntato la mia vita qui...su poche basi...solide...io non ho nessuno...ha ragione mio padre sono una fallita>> dice riprendendo a piangere
<<Ma no...non dire così...tu sei una brava ragazza...qui ti adorano tutti alla Label...sei indispensabile per chiunque...devi solo fare un po' di ordine nella tua vita...decidere quali sono le priorità...trovare un ragazzo che ti ami per quello che sei...e non ti usi solo perché sei bella...con gli occhi da cerbiatta e perché hai due tette che se tengono su senza reggiseno>> scoppia a ridere con me...e nonostante la situazione sia strana, sono contenta di averle parlato
<<Grazie...davvero Emma grazie mille...sei davvero speciale>> le sorrido e l'abbraccio cercando di toglierla dall'imbarazzo
<<Prendi in mano la tua vita Samantha...non essere quella che vogliono gli altri ma quella che vuoi tu>>.
<<Oh almeno stavolta mi hai portata a un ristorante>> dico uscendo dal locale dove io ed Emiliano abbiamo mangiato tranquillamente...raccontandoci un po' delle nostre vite ma soprattutto esponendomi il suo progetto lavorativo di cui mi aveva già parlato
<<Io ho un età Brown soffro di ernia iatale...devo stare attento al reflusso e poi...>> oddio mio è ipocondriaco
<<Non ci credo che sei arrivato a questo punto>> dico ridendo a crepapelle per il suo atteggiamento pessimista verso tutti i cibi che ci hanno servito
<<Ah io? Brown...hai fatto un figlio con Briga senza che lui lo sapesse...ti sei rimessa con lui senza dirgli niente e hai il coraggio di dirlo a me?>> effettivamente non c'ha tutti i torti
<<Ma che c'entraaaa ma almeno sono positiva nei confronti della vita>> ehhh 'na cifra
<<Sì sì ce sto credendo...piuttosto quell'arrosto lo digeriamo nel tremila...>> oddio ricomincia <<piuttosto lo vuoi un Gaviscon?>> non ce la posso fare...mi fermo e mi piego in due per le risate che mi sta facendo fare <<Ma non ridere daiii>>
<<Ma come faccio a non ridereeee...tu non stai beneeee...! Daje vieni qua andiamo a mangiarci un gelato...così ti passa l'acidità>> lo tiro trascinandolo nella gelateria
<<Ma guarda che il gelato l'aumenta l'acidità...>> mamma miaaaa
<<Prenditi un gusto semplice e vedrai che nun te viene>> lo invoglio a cercare di variare la sua psicologia altrimenti sarà difficile che qualcuna se lo prenda
<<Nun te viene>> mi imita prendendo in giro la mia voce per la sua tendenza romanesca come ha fatto per quasi tutto il pranzo...
<<Era proprio buono 'sto gelato...ci devo tornare qualche altra volta>> sì ma non con me...praticamente si è fatto un maxicono con cinque gusti che c'ha messo trent'anni per sceglierli e se l'è divorato letteralmente mentre io sto ancora combattendo con il mio bigusto fragola e cioccolato
<<Hai detto che te faceva venì l'acidità...devi darmi ascolto più spesso>>
<<Ah proposito tuo figlio?>> eh non farmi pensare a quel malandrino...
<<Sta alla Label...è arrabbiato con me perché l'ho costretto ad andare alla Label dopo scuola...per cercare di stare più tempo con suo padre>> il suo messaggio è uno dei più corti che abbia mai ricevuto in vita mia
<<Non si può dire che non abbia preso dal padre...quella testa di ca...>>> eh no però...non sono ancora così pronta a questi insulti sul suo conto
<<Eddajeeee lascialo sta...lo sai che io non credo che lui abbia fatto quello che pensi con quella tizia con cui stavi?>> lui mi guarda e alza lo sguardo
<<Emma l'ho vista uscire dalla sua auto...che si aggiustava i vestiti...è impossibile che...>> scuote la testa convinto della sua tesi mentre invece io sono sempre più convinta che in realtà non sia andata come pensa lui
<<Se fosse stato così...Mattia me l'avrebbe detto Emis...è sempre stato sincero con me anche a costo di farmi male...>> non è così convinto di quello che gli sto dicendo però sono sicura che ci penserà <<ci penserai?>>
<<A cosa? Alle tue tette? Puoi starne certa!>> la sua frase mi fa scoppiare a ridere al punto di sporcarmi con il gelato tutto il mento...<<<Brown ma che stai a faaaa????>> si avvicina a me cercando di aiutarmi mentre io provo a riprendere fiato
<<È colpa tua che mi fai ridere cosìii...ma te pare che pensi alle mie tette? Io bohhh>>
<<Oh mica sono San Emiliano eh...>> dice passandomi il tovagliolino sulle labbra <<perché non mi sono innamorato di te?>> il suo sguardo si ferma nei miei occhi ed io non so cosa fare...so che non farebbe mai niente di sconveniente però...io non riesco a vivere questa vicinanza con un uomo che non sia Mattia
<<Perché non sono la donna del tuo destino>> gli rispondo sorridendo
<<Già...l'uomo che ti avrà nel suo destino sarà molto fortunato Brown...perché alle sue spalle ci sarà sempre una donna con le palle come te>> mi abbraccia stringendomi con affetto, ringraziandomi per la compagnia e soprattutto per le risate insieme <<mi raccomando...parlaci tu e poi mi fai sapere ok?>> dice una volta arrivati all'entrata della Label
<<Va bene...appena mi inietto un po' di coraggio e masochismo lo faccio...grazie ancora Emilià>> scendo dalla sua auto, lo saluto e ovviamente chi potevo trovare di fronte a me all'entrata della Label? Lui! Soltanto lui! Per sempre lui!
<<È sopra Bes?>> chiedo fermandomi un secondo davanti a lui che in questo momento vorrebbe ammazzarmi
<<Perché ti interessa?>> ecco abbiamo ricominciato
<<Senti non mi va...vado a lavorare>> lo sorpasso e mi dirigo spedita verso la mia sala prova, sapendo che tanto lui mi verrà dietro come al solito
<<Ma se po' sapè che te sei messa in testa?>> urla chiudendosi dietro la porta della sala prove
<<Non gridare...>> gli intimo cercando di bloccarlo
<<Che cazzo vuol dire quella track-list che mi hai fatto portare da Francesco...che fine hanno fatto le altre canzoni?>> mi fa piacere che se ne sia accorto finalmente
<<Ho pensato di modificarla perché non ha più senso che ci siano alcune delle canzoni che avevo messo prima>> non canterò mai delle canzoni scritte per lui non stando più con lui
<<Mi hai scassato l'anima per quella canzone e mo la togli pure? Ma tu nun ce stai bene>> eh certo adesso non sto bene, prima però non voleva nemmeno lui che le mettessi
<<Ho solamente seguito il tuo consiglio...non è il caso di produrre determinate canzoni se non ci sono più presupposti>>
<<Ma davvero? E se sei così convinta di quello che stai dicendo perché non me l'hai portata tu eh?>> mi allontano sempre di più girando per la stanza evitando in qualsiasi modo di guardarlo
<<Perché ti ho già detto che noi due interagiremo solamente per nostro figlio>> gli do le spalle cercando di fuggire da ciò che mi sta procurando questa nostra discussione
<<Ed è per questo che non mi vuoi dire perché t'ha riportato quello? O perché hai paura di qualcosa?>> il suo fiato caldo è di nuovo sul mio collo ed io mi sento instabile com'è successo stamattina...
<<Non credo che debba interessarti>> gli rispondo ferma...mentre lui mi tira a sé posandomi le mani sulla vita <<non ho motivo di aver paura di nessuno>>
<<Invece mi interessa...perché sei uscita co' quello stronzo?>> se continua a stringermi non sarò più capace di intendere e di volere
<<È solo un amico...Mattia lasciami...>> tanto lo so che non gli importa più nulla di me
<<No, dimmi che cazzo vuole da te...>> anche se non si direbbe
<<Non vuole nie...niente...e poi io non de...>> il fatto che stia ad un passo dalla pelle del mio collo mi fa tremare, se non agisco adesso sarò nuovamente sotto il suo ascendente <<levati...e non lo fare più>> non so nemmeno io come ho fatto a trovare la forza di staccarmi da lui...
<<Tu te pensi de vince contro di me col coraggio? Te dico solo che la prossima volta che vedo quello bazzicare qua davanti co' te finisce male...molto male>> ma voi ce capite qualcosa? Prima mi ama, poi mi odia, poi mi vuole, poi si fa un'altra, poi è geloso, poi si arrabbia...io non so più cosa pensare con lui!
Niente non sta bene...mio figlio non sta bene...suda...a tratti sembra che farfugli le parole delle sue canzoni, si blocca di continuo...mentre il musicista lo guarda perplesso...non è il mio bambino quello che sto vedendo dai vetri esterni della sua saletta...non è il mio piccolo genio del male quel biondino insicuro con gli occhi carichi di odio, odio per noi che gli abbiamo negato una famiglia, la famiglia che meritava
<<Amore come sta andando?>> gli chiedo entrando all'interno della saletta
<<Che nun ce senti?>> benissimo insomma
<<Che c'è Bes?>> gli chiedo sottovoce sperando che si sfoghi un po'
<<C'è che io non volevo stare qui e tu mi hai costretto...>> pure? Ma sarò non colpevole per qualcosa io?
<<Mattia io non apprezzo che tu non abbia un minimo di serietà sul lavoro>> provo a spiegargli che non ha senso questo suo malessere
<<Sì ma tu lo sai che non sono così...lo sai che il mio problema è solo quello là...che cazzo mi obblighi a stare qui?>> perché la sta prendendo così male io non capisco
<<Amore per favore...cerca di capire...qui dentro non ci sei solamente tu...Mattia...ma anche tante altre persone che lavorano...e non hanno colpa dei vostri screzi, ci sono delle scadenze da rispettare, dei lavori da completare, per favore dimostra a tutti chi sei...>> abbassa lo sguardo colpito dalle mie parole e ingoia un rospo che sta diventando sempre più pesante per lui <<non pensare a nient'altro...se non alle canzoni che devi cantare al concerto...concentrati sulla musica...>> annuisce...ed io lo abbraccio cercando di rassicurarlo un po' <<Emis ha detto che il video è fighissimo>>
<<Sì me l'hanno detto tutti...io non l'ho visto e non lo voglio vedere>> ma come no? <<ah proposito al concerto ci vado con Francesco...gliel'ho chiesto e m'ha detto di sì, e anche il grande capo era d'accordo...capirai gli ho tolto un peso>> che cosa? Mattia era d'accordo che suo figlio andasse con qualcun altro ad un concerto? Daje è una balla...non ci credo nemmeno se lo vedo!
<<In quale universo parallelo è possibile che tu abbia acconsentito al fatto che tuo figlio vada ad un evento con un'altra persona che non sia tu?>> dico entrando nel suo ufficio incurante di quello che sta facendo
<<Senti non aprire l'argomento che quello m'ha fatto gira' oggi...>> pensa quanto fai girare me tu
<<Ma sei normale che gli dici va bene?>> mo sbrocco
<<Ma che dovevo fa oh? Ma tu l'hai visto tu' fijo? No, perché stavi a fa la figa! Ma ti assicuro che quel gran fijo de...>>
<<Ohhhhh>> io tra poco faccio un omicidio ve lo sto dicendo prima così potete anche chiamare il centodiciotto per costatarne il decesso
<<Di buona donna...m'ha fatto rimanè de merda>> tiè manco un ragazzino
<<Mattia tuo figlio ha sedici anni...sedici...tu ne hai quasi il triplo...ma puoi abbassare la testa davanti a lui?>> povero amore...è così triste per come si è comportato mio figlio che non so quanto resisterò prima di stringerlo a me e consolarlo
<<Volevo solo...non forzarlo a fare qualcosa che non si sente di fare...non vuole stare con me e quindi...>> si ma non capisce un cazzo però
<<Allora...Briga tuo figlio sta facendo così proprio perché vuole ottenere il contrario da te...ha bisogno che tu smentisca i suoi pensieri, non che li assecondi solamente perché hai paura>> così non risolveremo mai niente
<<Una volta che volevo fa il permissivo...>> il Mattia che conosco io ma col cazzo che l'avrebbe mai fatto portare da qualcun altro il figlio
<<Eh no! 'Sta filosofia con quello non attacca...>> ma per niente proprio
<<Neanche co' la madre>> ma che c'entro io
<<Zitto...tu sei il padre, perciò siccome è minorenne e sei tu il suo manager andrà solamente con te>> a costo di trascinarceli entrambi
<<Ma come faccio a...>> lo interrompo perché ho già in mente un piano adatto per risolvere questa situazione
<<Il giorno del concerto vorrà dire che sarai tu a venirlo a prendere anziché Francesco...ma lui lo scoprirà solamente quel giorno>> lui annuisce e cerca nei miei occhi una rassicurazione
<<Stai tranquillo...gli passerà>> dico prendendo in mano il mio cellulare che si illumina alla ricezione di un messaggio
<<Ti cerca in continuazione l'amico tuo eh?>> ovviamente si sta riferendo a Emis di sicuro
<<Tutti mi cercano in continuazione...>>
<<Tutti chi?>> te piacerebbe che rispondessi sempre a quello che dici vero?
<<Tutti...guarda che hai perso un bottone>> dico abbassandomi per terra per raccogliere quel piccolo tondo che sicuramente apparteneva al suo pantalone prima che qualcuna...lo...non riesco nemmeno a dirlo
<<Ah grazie...e mo come se rimette 'sto coso...vabbè ne comprerò uno novo...magari me faccio accompagnà da Samantha, lei è così brava con i vestiti>> mentre lui parla non riesco a sentire nulla delle sue parole, perché i miei pensieri sono concentrati su quel maledettissimo bottone...su quel pomeriggio in cui lui ha scelto di perdermi per sempre
<<Sì, credo sia un'ottima idea, è brava lei con i vestiti...io vado a provare la nuova track-list>> rispondo tranquilla ed esco dal suo ufficio nuovamente con la tristezza nel cuore...
<<Tina tesoro, ma sono due ore che piangi...daiii>> dico cercando di consolare la mia amica che è piombata a casa mia disperata...a quanto pare ha litigato con la sua futura suocera circa la sua età, secondo la madre di James lei non è la donna adatta a suo figlio...il motivo? Secondo la signora Tina sarebbe troppo vecchia per renderla nonna, e in più sta prendendo troppe decisioni per il matrimonio, decisioni che dovrebbero riguardare solamente la mia amica ed il suo sposo
<<Ma come faccio a non piangere...ti rendi conto che lui non ha detto niente? Nemmeno una parola?>> ti capisco amica mia, eccome se ti capisco
<<Vabbè però che doveva dire Tina...cioè sua madre è anziana...ti pare che...niente doveva dirle di non impicciarsi>> me sa che stavolta non ci riesco a giustificarlo <<ma tu sei proprio sicura che non abbia preso le tue difese?>>
<<Ma avrà detto due parole in croce...ma tanto che importa?>> mi avvicino a lei e provo a consolarla cercando di infonderle un po' di sicurezza
<<Ehi...lui ti ama...ok ha sbagliato...ma sta' sicura che ti cercherà per mari e monti per chiederti scusa, perché ti ama davvero...>> sentendo le mie parole piange di più...oh io c'ho provato a consolarla...
<<Tu piuttosto come va con quel pazzo?>> ecco lasciamo stare che se ripenso a quel bottone mi sento male
<<Oggi ha fatto un bordello per la nuova track-list e poi per il mio pranzo con Emis...ormai pensa che me la faccia con lui!>> perché secondo lui se fosse stato così lo avrei portato subito alla Label certo...
<<Ed è così?>> questa è scema
<<Ma te pare?>> la guardo sbalordita dalla sua domanda
<<Ok allora me spieghi il senso di farlo impazzire di gelosia per nulla???>> no ma rimproverami anche Tina <<No vabbè hai fatto bene...>>
<<Oggi nel suo ufficio ho trovato un bottone di un suo pantalone e stavo per tagliargli la testa...meno male che sono andata via nell'immediato>> veramente stava rischiando brutto ma brutto!
<<Emma io non credo che Mattia sia stato con quella lì...non dopo essere stato con te...ok è uno stronzo, ma non uno schifoso!>> mi sorprende la sua difesa verso Mattia che non ha mai sopportato
<<Lo so...me l'ha anche detto...alla recita delle gemelle, solo che non ce la faccio a credergli>> soprattutto dopo aver trovato quel bottone
<<Sta in fissa con suo figlio e con te...non arriverebbe a fare una cosa simile>> può darsi ma io non ne sono poi così convinta, non più!
Tina ha deciso di rimanere a dormire a casa nostra, mentre James probabilmente starà impazzendo per trovarla...mi dispiace che lo faccia penare in questo modo, perché lui e Fulvio sono gli unici due esemplari dopo mio padre che ho visto seriamente devoti all'amore per la propria donna...Certo sua madre non doveva permettersi di spingersi così oltre con la mia amica, però forse sarebbe stato meglio parlarne invece di scappare così...che dite? Che ho fatto lo stesso? In effetti, non avete tutti i torti però io sono scappata per proteggere mio figlio...ah proposito di quello ma dove starà? Gli avevo detto che poteva tornare al massino alle dieci ed invece è ancora fuori, questo pensa di poter fare come gli pare...ah ma gliela faccio passare io la voglia
"Si può sapere dove stai?" gli scrivo prima di sclerare senza ricevere risposta
"Se non mi rispondi al telefono entro dieci minuti chiamo tutti i genitori dei tuoi amici!" cioè non mi risponde vi rendete conto?
"Arrivo, abbiamo avuto un problema con Fede" sì certo come no...chissà dove è andato questo e con quale ragazzina
<<Hai parlato con lui? Come sta vivendo questa cosa che Briga è suo padre??>> ehm...dopo il termine malissimo ne sta un altro che renda l'idea?
<<Non la sta vivendo, l'ha rigettata! Lui non vuole Mattia come suo padre e basta, voleva Mattia qui con me e con lui...la sua famiglia...per cui no...sta sfogando tutta la rabbia che ha dentro contro di me su di lui!>> questo mi sta distruggendo
<<Emma devi fare qualcosa...non può stare così...non è giusto per nessuno>> il problema è che non so cosa fare...
<<Lo so...devo riparlargli di nuovo, solo che appena gli parlo di lui la prende male>>
<<È normale, ma tu devi insistere...Mattia non si merita 'sta cosa>> quanto hai ragione amica mia
<<È l'unica cosa di cui sono sicura Tina>>.

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