Non lo faccio più

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Odio queste giornate in cui non è chiaro se c'è il sole o se all'improvviso debba venire giù l'apocalisse...odio la tensione che si sente nell'aria...non so perché ho la sensazione che da qui a breve mi dovrò arrabbiare per qualcosa...con qualcuno di mia conoscenza...perché penso questo? Perché ieri, mentre i due energumeni si davano alla pazza gioia con un torneo di Fifa alla playstation, ho manifestato la mia intenzione di recarmi alla scuola di mio figlio per mettere in chiaro con la preside alcune cose circa le assenze che Bes dovrà fare in questa settimana per via del prolungarsi della sua convalescenza...non so per quale motivo ma i due in questione dopo la mia affermazione, pensando che io non li vedessi...si sono scambiati una gomitata molto eloquente...come ho fatto a vederli? Attraverso il vetro della mia cucina ovviamente...vedete a cosa servono tutti quei prodotti che compro ogni settimana per lucidarne le superfici come se fossero uno specchio?
Mi sono vestita rapidamente, facendo attenzione a non fare il minimo rumore...e adesso sono qui...davanti al liceo...in attesa di scoprire qualcosa...
Mentre stavo venendo qui ho ricevuto un'altra telefonata, ma sinceramente non ho proprio voglia di dover sostenere una conversazione con questa persona in questo momento...anche perché dovrei raccontargli troppe cose, il perché sono tornata a Roma, perché ho permesso a mio figlio di mettermi di nuovo sulla stessa strada di Briga...perché ho permesso di nuovo a lui di impadronirsi del mio cuore...della mia mente...insomma troppe cose e tutte insieme...ed io non me la sento.
<<Insomma quindi mi sta dicendo che il ragazzo non sta ancora bene?>> mi chiede la signora matura che afferra il certificato medico tra le dita che mi sono prodigata di far fare al medico di base di Mattia proprio per giustificare le sue assenze...
<<Si purtroppo la visita di controllo non è andata proprio come speravamo...l'ortopedico mi ha consigliato di fargli tenere il tutore ancora qualche giorno, evitandogli ulteriori stress...>>
<<Mi dispiace infinitamente...mi rendo anche conto che sicuramente il ragazzo sarà molto giù per questo>> beh oddio...tanto ce sta Briga con lui, tra videogiochi e chitarre meglio je doveva annà?
<<Abbastanza, si...>> la signora mi guarda dispiaciuta ed io mi sento un po' in colpa per aver dubitato di entrambi...forse è che sono così abituata al loro deludermi che sicuramente spesso esagero...dopotutto mi amano come potrebbero prendermi in giro? <<siccome Mattia ci teneva tanto a recuperare anche le ore extra di biologia...pensavo che fosse giusto avvertir...>> sto per concludere la frase quando la signora mi blocca...
<<Mi scusi, credo di non capire...>> eh? <<come da accordi con suo marito, il ragazzo sostiene il corso extra di biologia per...>> no ora sono io che non capisco...
<<Mio marito? Cioè mi scusi...se la interrompo...mio marito è stato qui?>> eh ma tanto ho capito che qui c'è l'inghippo...
<<Allora le spiego il signor... Belle...Belle...>> non riesce a ricordarsi il cognome di quello stronzo che le avrà belle grandi le mazzate...
<<Bellegrandi>> suggerisco sperando che si stia ricordando male...o...ma chi voglio che sia se non quel grandissimo...
<<Si Bellegrandi...dicevo per riparare il debito morale del ragazzo nei confronti della scuola, ed evitare quindi che una sospensione gravasse sul suo ottimo rendimento, mi ha proposto una sorta di accordo...un corso extra di biologia...senza crediti...ma di ottimo apporto culturale e di grande aiuto per risanare le sue lacune nella materia>> io lo ammazzo...li ammazzo...
<<Certo ci mancherebbe, dopotutto una sospensione...per quello che...che ha fatto...sarebbe stata molto dannosa...>> faccio finta di sapere quello che sia successo, mentre in realtà vorrei solo ucciderli per avermi omesso una cosa del genere
<<Un pugno ad un compagno, è un gesto alquanto ingiustificabile, ma delle volte in base al comportamento dei ragazzi e il loro rendimento possono esserci delle eccezioni>> un pugno? Ma cosa diavolo gli è venuto in mente? Ma poi come ha potuto non dirmi niente? Come ha fatto a tenersi dentro questa cosa da mesi? <<ma perché lei...non sapeva?>> che erano due stronzi? Certamente che si!
<<Si, certo che sapevo...però sa...presa dai miei impegni lavorativi volevo essere certa che mio marito non avesse creato confusione, gli uomini sono così poco perspicaci a volte>>
<<La capisco...poi soprattutto con un marito adulatore come il suo...mi rendo conto che non sia facile>> adulatore? Pensa te...e te credo...che me compatiscono pure...
<<Si diciamo, che non ci si annoia mai con un carattere esuberante come il suo>> la donna ride in modo frivolo e io mi sto alquanto innervosendo
<<Beh...però è fortunata si vede che suo marito ci tiene tanto alla vita scolastica di vostro figlio...>> la frase giusta è che ci tiene a quel cucciolo di iena più di quanto ci tiene a me...e il problema è che non riesco nemmeno ad essere arrabbiata come vorrei. Cosa posso dirgli adesso? Come posso far valere i motivi per il quale non è giusto che non mi si dicano le cose che riguardano mio figlio?? Mi siedo su uno dei sedili che c'è fuori dall'ufficio della preside, vorrei chiamarli e gridargli contro tutta la frustrazione che sento in questo momento ma so che non servirebbe a niente, so che appena vedrò il loro sorriso non saprò più nemmeno come mi chiamo...
<<Signora tutto a posto??>> conosco questa voce...
<<Elisa...ciao...insomma...>> affermo con un sorriso, non voglio che pensi a niente di grave... <<diciamo che mio figlio ha sempre segreti con me>>
<<Ha parlato con la preside vero?>> come minimo lei sa tutto, a qualcuno avrà dovuto dirlo quel disgraziato...
<<Tu sai perché ha tirato un pugno ad un altro ragazzo?>> il suo sguardo colpevole mi fa capire che lei c'entra più del dovuto in questa storia
<<Signora, io devo chiederle scusa...se Bes...ha dato un pugno a quel ragazzo...vede...è colpa mia...>> ecco che mancava...già passi più tempo di me con mio figlio ce mancava pure che non lo mettessi nei casini <<quando abbiamo attraversato il nostro momento...complicato...io volevo farlo ingelosire...quell'altro stro...quell'altro...ha calcato la mano, e lui si è arrabbiato>> il solito maschio alfa, dovevo aspettarmelo...
<<Avevo immaginato una cosa simile infatti, mio figlio è molto bigotto su queste cose...>>
<<Non è bigotto è...giusto...almeno per me lo è...>> com'è bellina mentre cerca di giustificare un gesto arcaico quasi più della mia età
<<Hai ragione...dopotutto se non fosse così...non potrebbe essere il figlio di...mio figlio...>>le sorrido
<<È arrabbiata vero?>> no, vorrei solo buttarli entrambi in una vasca di piranha ma niente di che...<<Lo so, che si è sentita tradita...forse da entrambi...>> entrambi? E lei come lo sa? <<però le assicuro, che non volevano mentirle>>
<<Però l'hanno fatto...>> e sanno anche quanto mi roda non sapere la verità...
<<È vero, però sa anche lei che non volevano farle del male...non so spiegarglielo, anzi forse lei sarebbe più brava di me a capire questo ragionamento, però Bes ha bisogno di Briga nella sua vita, ha bisogno di sentirlo vicino, di vederlo attorno a lui, che si preoccupa...che viene a casa vostra...che lo accompagna a scuola...questo loro piccolo segreto serviva ad entrambi...>>ha ragione, l'ho visto il modo in cui si sono guardati ieri sera...quando ho accennato alla mia intenzione di venire qui, per poco non morivano entrambi...sicuramente sapevano che avrei reagito male...ma ormai il danno l'hanno fatto e non sanno più come rimediare
<<Forse hai ragione...se non avessero segreti non si chiamerebbero Mattia entrambi...>> lei mi sorride...ha capito che sono meno arrabbiata di prima...forse grazie anche alle sue parole...<<però un modo per fargliela pagà lo trovo lo stesso>>
<<Gliela faccia pagare...non si dicono bugie alle bionde...>> mi sorride conscia del fatto che sono ancora molto delusa
<<Ecco brava...tranquilla che non gli dico niente...>> le do un bacio sulla fronte dopo averla abbracciata e torno in macchina...pronta a mettere a dura prova la tolleranza dei due Mattia.
Sto per entrare in macchina quando il mio telefono squilla...
<<Pronto>> rispondo non potendo più rimandare questa conversazione
<<Pronto un cazzo...ma sai quante volte ti ho chiamato?>>l'interlocutore è alquanto adirato con me per la mia sparizione
<<Scusami ma il mio ritorno a Roma è stato molto tumultuoso>>
<<Non avevo dubbi...dove passi tu ci sono casini>>
<<Potresti essere meno aggressivo con me>>
<<Non te lo meriti...piuttosto il mio gioiello?>>quando si toglierà il vizio di chiamarlo cosi?
<<Ha ancora il tutore al braccio...ha avuto un piccolo incidente e la cosa si sta protraendo...>>
<<Dovrei ucciderti per questo...lo sai che devo sapere tutto quello che lo riguarda...>>
<<Eh lo so, ma infatti non volevo escluderti...solo che dovevo organizzarmi...>>
<<Vabbè, tanto lo sai che volente o nolente dovrai vedermi presto...>> speriamo che la prenda bene quell'altro...speriamo che accetti la sua presenza nella sua vita.
La casa profuma di broccoli...ho aperto tutte le finestre per cambiare l'aria...e a sentire le lamentele di Briga che si è appena svegliato la giornata sarà alquanto lunga...
<<Emma...Emmaaa....ma che è sta puzza?>> viene verso di me sbandando un po' a destra e sinistra...quando si sveglia di soprassalto è così cucciolo...no no devo mantenermi seria
<<Credo siano i broccoli...che sto cucinando...>>
<<Perché stai cucinando i broccoli...amore...>>si avvicina alle mie spalle e inizia a baciarmi il collo...
<<Perché non possiamo mangiare sempre schifezze>> sposto spontaneamente la testa da un lato permettendogli un accesso più ampio...le sue mani si unisono sulla mia vita e mi stringono contro di lui
<<Amore ma la pasta non è una schifezza...ed è più buona dei broccoli>> me lo dice con una vocina che non mi sta facendo capire più un cazzo...cioè sono i primi minuti e già sto cedendo, ma vi rendete conto?
<<Daje stai fermo che devo cucinare>> provo a staccarlo cercando di far valere le mie ragioni quando lui mi gira e mi stampa un bacio sulle labbra...mmm...lo sapevo io...<<Mattiiii>> provo a rimproverarlo quando le sue mani sono già sotto la mia maglietta mirando al reggiseno
<<Emmina...Emmuccia...>> che stronzo 'sto tizio...lo sta facendo a posta
<<Matti smettila...>> provo a fare la seria, ma se lui è qui vicino a me e continua a toccarmi così io...
<<'Sto odore di broccoli... m'ha risvegliato certe idee>> con una mano tira il mio slip che scorre toccando il punto più sensibile di me ed un gemito scappa al mio controllo <<sei così bona oggi>>
<<Oggi che te vorrei strappare la lingua a morsi?>> gli dico tra le sue labbra sperando che si preoccupi...ma quello è tutto il contrario di tutto...infatti mi sorride nel classico modo che mi manda ai matti...e torna a baciarmi voracemente
<<A maaaaaaaaaà che è sta puzzaaaa>> ci stacchiamo velocemente e lui giunge in cucina sconvolto...<<oddio nooo i broccoli...che ho fatto?>> che hai fatto? Dimmelo te...
<<Perché hai fatto qualcosa?>> gli chiedo guardandolo male aspettando che mi confessi qualcosa
<<In che senso?>> ci interrompe Briga
<<Nel senso che quando faccio qualcosa de sbagliato...mamma me cucina sempre 'sta robaccia...e in più...>> si allontana dalla cucina per controllare se qualcosa a cui tiene, anzi tengono, sia ancora al suo posto...e...<<nooo....dove l'hai messo?? Mamma...non facciamo scherzi...>> sorrido cattiva mentre ritorno alla preparazione del pranzo
<<Ma perché che è sparito?>> si sporge in avanti anche l'altro Mattia...e nota subito il tremendo orrore...<<Noooo...oh ma che stamo a sbroccà...Emma ridacceli che c'avemo il torneo co' l'altri>> sbraita dopo aver capito che sono io l'artefice della sparizione del loro tessorooo
<<Ma anche no!>> te piacerebbe che ve rendessi tutto così facile
<<Bionda...rimetti a posto i nostri joystick...>> mi dice mio figlio forte della presenza del suo capo
<<No Marrone, neanche per sogno>> guardo gli occhi verdi di mio figlio e sancisco l'inizio della nostra guerra...ma prima che lui mi risponda ancora...l'altro paio de occhi verdi ancora più profondi si mette in mezzo parandosi tra me e lui...monopolizzando la situazione
<<Che vordì sta cosa? Che ha fatto?>> quanto je rode che io proibisca qualcosa a mio figlio voi non potete capire...
<<Vuoi dirmelo te che ha fatto? Me lo dici te che avete fatto alle mie spalle eh?>> lui aggrotta la fronte perché all'inizio non capisce...ma poi abbassa lo sguardo colpevole
<<Senti io capisco che tu sia arrabbiata con lui...con noi...ma questo non è il momento adatto per...>> ma che ne sa lui di qual è il momento adatto...lui che mi ha mentito peggio di quanto abbia fatto mio figlio che è un ragazzino
<<Non è il momento cosa??? Ma sai quanto me ne frega del tuo momento adatto Briga? Sai quanto?? Beh te lo dico io ZERO!!!>> urlo senza freni...mentre lui prova a trattenersi dall'impulso di rispondermi severamente...ce deve provà <<Avete avuto un botto di tempo per potermi dire da soli quello che avevate combinato a mia insaputa, invece avete aspettato che io lo scoprissi da sola...questo mi fa capire quanto ci tenete a me...quanto vi dispiaccia del fatto che io ci possa rimanere di merda come ci sono rimasta oggi quando quella donna mi ha rivelato che mio figlio ha dato un pugno ad un compagno...sono sembrata un idiota...una madre inutile che non sa nemmeno per quale motivo il proprio figlio sostiene un corso extra...e a cui suo MARITO ha nascosto tutto>> mi sta per venire da piangere...ma non devo farlo...non posso farlo...
<<Emma...cerca di capire...volevamo dirtelo, sia io che...Mattia...solo che...sapevamo che l'avresti presa male, poi c'è stato l'incidente e tutto è passato in secondo piano...nessuno di noi voleva mentirti...>> si certo come no...
<<Si ma io non lo sapevo...si trattava di mio figlio e io non lo sapevo! E tu l'hai supportato in questa cosa...senza dirmelo>>
<<Ma scusa che problema c'è se mi sono finto suo padre?>>
<<Che problema c'è?? Ma tu non stai bene...tu dovevi dirmelo!!>>
<<Sai benissimo che non avrei potuto farlo...>> si perché secondo lui io dovrei passare sopra al fatto che lui non vuole tradire la fiducia di mio figlio e quindi lo appoggia nella qualunque...
<<Mamma lui non c'entra niente>> prova a difenderlo il piccolo...<<sono io ad avergli chiesto aiuto quel giorno>>
<<Tu stanne fuori>> gli intimo severamente
<<Lascialo stare...sei incazzata e lo capisco>> chi capisce??? Chi???
<<Ma tu non capisci un cazzo>> pure la ramanzina no!
<<Mamma ma cerca di capire...>> continuate continuate...
<<Bes...lascia sta>> gli fa cenno Mattia grande di azzittirsi...perché lo sa che sono troppo arrabbiata per comprendere qualsiasi spiegazione decente <<oh...ti ho detto che non volevamo mentirti, Bes mi ha chiesto aiuto quella mattina ed io ho fatto quello che mi è venuto in mente...davvero...hai ragione, a scazzarti e ad essere arrabbiata con noi...ma lo sai anche tu che non è questo il momento>> non è questo il momento certo...perché adesso mio figlio non sta bene...deve rimettersi...e questa è l'unica cosa che importa ad entrambi...ha ragione...ma io non ce la faccio proprio a fare finta di niente, non mentre mi escludono da qualcosa che riguarda entrambi
<<E illuminami...cosa dovrei fare? Sorridervi? Fare finta di niente??>> mo lo prendo a sberle
<<Non lo so cosa devi fare, fattela passare perché lo sai anche tu che questo non è il momento>> ah pure??? Sono io a dovermela far passare?
<<Ah si? Perfetto>> mi avvicino all'anta dove ho nascosto i loro joystick prendo la scatola e dopo averla lasciata cadere sul pavimento mi dirigo nella mia camera...affranta per l'atteggiamento che hanno tenuto entrambi con me...
Non mi aspettavo che mi dovessero implorare di perdonarli...ma nemmeno farmi andare via così con la tristezza nel cuore, senza nemmeno chiedermi scusa...
Sono nella mia camera da letto, distesa su un letto che vorrei condividere solo con loro due...gli uomini della mia vita...questo weekend è stato molto importante per tutti e tre...abbiamo imparato a vivere insieme come fa una famiglia...abbiamo capito cosa vuol dire avere voglia di fare le cose più stupide e farle insieme...Nessuno di noi tre era pronto all'eventualità che Bes non fosse del tutto guarito...nessuno di noi si aspettava che il controllo alla spalla non andasse bene, nessuno di noi era pronto a fronteggiare l'espressione di delusione che si è dipinta sul volto di mio figlio quando il dottore gli ha chiesto di tenere quel tutore un'altra settimana. Io non so come dirvelo, ma ero pervasa da una sensazione di tranquillità...oddio in realtà lo so, però mi fa effetto sentirmi tranquilla in un momento in cui probabilmente senza la presenza di Mattia sarei cascata nella disperazione più totale. Dovevate vederlo quando cercava di trattenere la sua rabbia nei confronti del dottore che ci aveva consigliato un prolungamento della convalescenza...secondo lui è solo colpa della sua negligenza se Mattia non si è ancora ripreso...doveva darci prima tutte le medicine utili...invece si è trastullato sull'idea che fosse giovane e quindi facilmente in ripresa. Ero così rilassata nel vederlo preoccupato...che non ho provato nemmeno per un attimo un po' di smarrimento...ero e sono felice di averlo qui...di vederlo con mio figlio, di vedere come si preoccupa per lui...se ha mangiato abbastanza...se vuole qualcosa di particolare, che non m'importa di nient'altro...
----- Siamo nel parcheggio del supermercato...stiamo riponendo la spesa nel cofano, quando Mattia è totalmente preso dal cellulare, sta controllando se mio figlio ha postato qualcosa su Instagram...se gli ha scritto...se ha chiamato...
<<Oh ma tuo figlio ti ha scritto?>>
<<Ma se scrive a te...perché deve scrivere anche a me?>>
<<Ma tu hai capito che quel poro ragazzo sta male? Siamo da ore infinite fuori di casa...può essere che abbia bisogno di noi>> oh Gesù Santo...ma può fare davvero così?
<<Ma guarda che si tratta di mio figlio Matti, te lo vorrei dire...>> lui assume una faccia triste...ma no...<<amore...perché pensi che non mi preoccupi...?>>
<<Perché è vero...ti stavi trastullando...davanti alla vetrina di H&M>> quanto rosica quando non faccio quello che vuole...
<<Ma volevo comprarmi un vestito...e poi scusami...se ci sei tu che ti preoccupi perché devo farlo anche io?>>
<<Perché è giusto così...>> entra in macchina tutto scontroso ed io inizio a ridere senza sosta...<<se po' sapè perché ridi come 'na cojona? Te pare normale che il più ansioso so' io?>> niente io non ce la faccio a smetterla... <<Ma la voi smette? Ma io te gonfio...>> mi tira verso di lui e mi intima di smetterla con una faccia vorrei solo riempire di baci...
<<Non guardarmi così...>> abbasso gli occhi come la più idiota delle adolescenti
<<Perché?>> capisce la sensazione che sto provando...infatti un sorrisino spunta sulle sue labbra...e il suo sguardo finisce sulle mie
<<Perché non devi...>> non riesco nemmeno a guardalo figuriamoci a spiegargli...
<<Ah no? No?>> incomincia ad accarezzare le mie labbra senza impadronirsene ed io provo a frenare la voglia di baciarlo...la punta della sua lingua percorre il contorno del labbro superiore...poi quello inferiore...la linea che li unisce...si schiude...dandogli l'accesso totale a tutto quello che siamo noi, ma lui sorride facendo no con la testa...Ma può giocare così?
<<No?>> alzo il sopracciglio urtata dal suo atteggiamento...e mentre lui sta pensando a come rispondermi...scavalco il mio posto e finisco nell'unica posizione che ormai conosco in macchina quando c'è lui...
<<Emma...dobbiamo tornare da...tuo figlio>> il mio sorriso si allarga nel sentire che freme all'idea di tornare da lui...
<<No, se prima non mi baci...>> inizio a tempestargli di baci il viso...mentre le mie mani sfiorano quel tatuaggio che ha sul collo e che io amo follemente...
<<Brown, io e te lo sapemo come finisce...e io vojo tornà da tu' fijo...>> azzo...messa in secondo piano per mio figlio...perché Briga mi fai pensare a certe cose? Perché mi porti a pensare quanto stia sbagliando con te...con lui?
<<Io voglio solo un bacio>> se ciao...
<<Che falsa che sei...falsah...>> ride mentre mi bacia il collo seguendo quel percorso con la lingua...le sue mani oltrepassano il pantalone stretto stringendo le mie natiche...e un sospiro mi esce spontaneo...
<<Solo un bacio...>> dico con una vocina dolce prima di vincere le sue labbra che invece non aspettavano altro che divorarmi...quando lo bacio vado in apnea tanto non voglio dividermi da lui...presa dal momento faccio una leggera pressione sul suo basso ventre e sento il suo respiro affannarsi...succhio il suo labbro inferiore mentre la sua lingua tormenta la mia...ho bisogno di toccarlo...provo ad aggirare il suo divieto ma appena ripeto quel movimento lui mi dà uno scappellotto sul sedere <<ma ahiiiii...>>
<<Dobbiamo tornare da tuo figlio...fai poco la zozza...>> ride nel vedere la mia espressione triste
<<Però ti piace quando la faccio>> glielo dico facendo ancora quella vocina tenera e ripetendo quel leggero movimento
<<Sei proprio impossibile...>> si butta sul mio petto con l'affanno di un maniaco...chiudo gli occhi e mi lascio andare alle nostre coccole che ci porteranno solo verso la fine...<<ma come cazzo devo fa co' te?>> mi spinge contro il volante e l'urto fa suonare il clacson della macchina...entrambi ci guardiamo e scoppiamo a ridere come due idioti...
<<Sarà mejo che annamo>> dico cercando di ricompormi
<<Annamo? Mimma nun te conviene mica che me parli così...sennò nun annamo da nessuna parte...>>
<<Namo...movite...>> lui mi ruba un altro bacio e torniamo insieme dal mio amore...che forse adesso non è più soltanto mio. ----
Sono felice di vederlo completamente assorbito dalla preoccupazione...sono felice di aver visto quella luce negli occhi di mio figlio quando ha capito che sarebbe rimasto per qualche giorno con noi, per lui...per assicurarsi che la sua guarigione sia completa...ha preso molto male questa storia, perché sperava definitivamente di abbandonare quel maledetto tutore che gli impedisce i momenti, che lo sta tenendo lontano dalla sua musica...che non gli permette di fare quello che ama...lui è sempre stato diverso da me in questo...lui non ha mai voluto soltanto cantare...lui fin da piccolino ha sempre voluto che mio padre gli insegnasse ad usare la chitarra, la batteria...dai miei amici famosi ha assorbito tutto quello che può assorbire una personalità enigmatica e talentuosa come la sua...l'ho visto fare la sponda tra conservatorio e band rock fin da piccolino...ed ogni volta che collassava sul divano stanco io ero fiera di lui, perché in lui c'è tutto quello che di più vero c'è in me...e...e...nella musica. Mattia non l'ha lasciato da solo un instante, ogni volta che l'ha visto scoraggiato o abbattuto è sopraggiunto in suo soccorso per risollevarlo, per distrarlo...certo che non appena ci libereremo del tutore sulla sua strada ci saranno solamente soddisfazioni e lui si fida di tutto quello che Mattia gli dice, perché lui ha saputo far breccia nel suo cuore...Lui ha saputo capire quando era il momento giusto per parlare, per stare zitti...per intervenire...c'è riuscito più di quanto sia mai riuscita io da quando è nato.
Da quando sono andata via dalla cucina non ho sentito alcun rumore...probabilmente conoscendo entrambi, non sanno come comportarsi con me...o come trovare il coraggio per venirmi a chiedere scusa...scusa...uno come Bellegrandi che chiede scusa a me per essersi finto padre di mio figlio? Naaa sappiamo tutti che non succederà mai! Mi sono appisolata, stanca di pensare a tutte le volte che avrebbero potuto dirmi la verità, a tutte quelle volte in cui avrei potuto scoprirlo...è così facile per tutti prendermi in giro...lo è sempre stato per loro due, perché con loro sono senza difese, do tutta me stessa a prescindere se riceverò o meno la benché minima parte dello stesso amore che provo per loro.
Il telefono squilla...è Mario che mi scrive se domani posso raggiungerlo allo studio di registrazione per parlare della base che stiamo preparando per la canzone di cui vi avevo già parlato...
"Domani ne parliamo, oggi è una giornata no"
"È per questo che tuo figlio ha messo un video su Ig, dove canta sorry?" ehh? Ma che se fuma questo?
"Mio figlio canta sorry? Di Bieber? Mio figlio odia Bieber..."
"Vai a vedere...ci sono un sacco di commenti sotto, chiedono chi ha fatto arrabbiare..." accantono per un attimo la conversazione con Mario e vado a vedere il video di cui parlava...lo aziono e c'è mio figlio che fingendo un'espressione contrita e sforzando tutti suoi muscoli facciali per non ridere prova a cantare una versione tutta sua della famosissima canzone...nel video si sente Briga che suona la chitarra, che gli fa l'applauso...e simula delle voci che lo acclamano...ma quanto possono essere scemi?
Come didascalia Bes ha messo solo "sorry❤️" e il mio cuore l'ha già perdonato...e ha perdonato anche quello stronzo che non ha messo niente invece per chiedermi scusa...certo perché lui non deve chiedere mai...lui non ha mai torto...
"So carucci però...quasi quasi je potemo fa apri il concerto tuo...potremmo chiamarli 'i Matti' " scherza scherza...quelli so' matti davvero
Mentre sto per scrivere la risposta al mio amico, qualcuno bussa alla porta della mia camera...qualcuno...chi po' esse se non loro?
<<Mami...ti ho portato il pranzo...visto che non hai mangiato...>> eccolo che entra il mio biondino...con in mano un piccolo panino...alla piastra...che ve pare? Afferro il piatto senza dire niente e noto che nel piatto accanto al panino c'è un cuore fatto con le patatine ricoperte di salsa barbecue...mi guarda con la classica espressione che aveva quando era piccolo...quando doveva chiedermi scusa per qualche marachella ed io scoppio a ridere come sempre...abbracciandolo. Mentre lo trascino sul letto con me vedo Briga affacciarsi sulla porta e guardarci...no ma potevi anche dirlo un mi dispiace commendatore dei miei stivali...
<<Bri...vieni pure te...>> dice invitandolo a venire sul letto insieme a noi...lui tentenna un attimo e dopo avermi guardato avanza sedendosi ai piedi del materasso.
<<Tu non devi dirmi niente Briga?>> lo provoco sapendo che lui non mi chiederà mai scusa per essere stato l'artefice di quell'imbroglio ai miei danni
<<Io? E che te devo dì io?>> che vi dicevo? Nel frattempo mio figlio gli ha fatto un'occhiata eloquente...invitandolo a capire quello che intendo <<Lo sai che nessuno dei due te voleva mentì...e sai il perché è successo tutto 'sto casino...>> il telefono di mio figlio inizia a suonare e lui purtroppo abbandona di corsa la mia stanza richiudendosi la porta alle spalle...<<Bes...non correre...>> gli urla Mattia...per poi tornare a fare guerra ai miei occhi...
<<Guarda che è inutile che mi guardi così...>> sta facendo anche permaloso...
<<Tu lo sai che mi dispiace...e sei 'na stronza...perché lo sai che l'ho fatto per lui...che non era contro di te...ma solo per aiutare lui>> sbotta all'improvviso
<<Io sono sua madre...e per quanto tu abbia fatto una cosa bella...avresti dovuto dirmela solo per il fatto che si tratta del figlio della tua donna>> sta per rispondermi quando si blocca
<<Cos'hai detto?>> sorride salendo di più sul letto verso di me...
<<Non ci provare nemmeno...>> lo blocco mettendo una patatina tra me e lui...una patatina che lui addenta dimezzandola...<<ma era mia la patati...mmm...>> in un secondo è sulle mie labbra e nella mia bocca inizio a sentire il sapore delle sue scuse mescolato a quello della malcapitata patatina
<<Non volevo che ci rimanessi male...ma doveva essere qualcosa tra me e lui...non so spiegartelo...>> in realtà io so spiegarmelo Briga...
<<Ho capito...un vostro segreto senza di me...>> faccio finta di aver capito ma tiro su un musetto triste...ma perché senza di me?
<<Scema...tanto prima o poi l'avresti saputo...e comunque per tuo figlio l'avrei fatto anche se non fossi stata la mia donna...>> so anche questo...
<<Non ho mai pensato il contrario...>> ammetto sorridendo
<<Perché?>>
<<Perché cosa?>>
<<Perché sai che non riesco a tirarmi indietro quando si tratta di tuo figlio? Perché sai che se faccio una cosa la faccio per lui e non per doppi fini? Perché tu la fai semplice ma ogni volta me lasci come un cojone quando me dici 'ste cose...>> sorrido accarezzandogli la guancia e dandogli un bacio...un bacio che non fa parlare...che non ci fa dire parole che non sappiamo pronunciare...<<ma come fa a piacerti la salsa barbecue?>> dice strizzando gli occhi...ovviamente nemmeno a mio figlio piace...è per questo che la compro solamente ogni tanto...
<<È buona assaggia...>> intingo la patatina nella scritta che hanno fatto con la salsa...e la strofino delicatamente sulle sue labbra...lui le lecca ed io mi avvicino per fare lo stesso...
<<Ohh...sta bona che quello se materializza>> dice andando nel pallone e controllando costantemente la porta
<<Uffa...senti ma cos'hai pensato quando ti ha chiamato perché la preside voleva sospenderlo?? Era preoccupato?>> nel frattempo ho preso la sua mano e l'ho stretta nella mia
<<Molto preoccupato...abbiamo dovuto fa colazione dopo perché c'avevamo n'ansia...che tu manco immagini...oh senti ha fatto bene a menà quello, 'n amico nun te tocca la donna...però je dispiaceva de mentitte...tanto...e anche a me...tanto>> fai il ruffiano fai...gli sorrido e stiamo per baciarci quando i passi di mio figlio si avvicinano sempre di più e ci destano da ogni intenzione romantica...'sta cosa non può continuare così...no no
<<Regà è successo un casino...zia e cioccolatino hanno litigato e zia sta a venì qua>>
<<Ehhh???>> esclamiamo all'unisono io e Mattia.
<<Voi non potete capire quello stronzo che ha fatto...>> oddio santissimo...è arrivata qui da circa un'ora e ci sta ripetendo all'infinito cos'ha fatto il suo James, per farla andare in bestia. Vi faccio un riassunto...dopo aver trascorso la serata insieme ieri a quanto pare il suo innamorato non le ha chiesto di rimanere insieme la notte come fa sempre e non solo...stamattina l'ha trovato nell'ufficio della sua consulente legale che a quanto pare ha una propensione per il genere maschile molto particolare...traduzione simultanea...non se ne fa scappare uno, Briga qui...ne sa qualcosa a riguardo.
Durante il racconto di Tina non perdo occasione per lanciargli qualche occhiataccia mentre lui sta confabulando con mio figlio...circa qualcosa che a quanto pare li sta divertendo un sacco...
<<Poi dopo me lo dite pure a me che c'avete da ride>> no anche perché questa è disperata, nun me pare proprio il caso di fare gli strafottenti
<<Si dopo dopo...>> risponde il tizio di un metro e novanta centimetri di stronzaggine
<<Emma ma mi ascolti???>> eh si...'n attimo che questi mi stanno snervando
<<Ho capito Tina...ma ci hai parlato almeno? Magari non è successo niente...>> cerchiamo di mantenere la calma...prima che io distrugga quelli sul divano
<<Ma de che dovevamo parlà? Stava ridendo con quella gallina spelacchiata...>>
<<Beh zia tanto spelacchiata non me pareva>> ma tu vedi questo
<<Ma che je dai da magnà...pane e veleno?>> si arrabbia la mia amica...
<<Bess...non è il momento di fare lo spiritoso...>>
<<Ma scusa ha ragione...non mi sembrava così malaccio Monica...>> no ditemi che sta scherzando...perché io gli faccio del male...
<<Non deve sembrarti nulla Briga...continuate il vostro discorso senza intromettervi grazie>> lo guardo severamente invitandolo a non continuare il discorso...<<quindi fammi capire...poi dopo che avete discusso non ti ha cercata?>> le chiedo mentre verso del tè alla vaniglia nelle tazze in porcellana che di solito usiamo per il nostro momento chiacchiera...
<<Veramente sono tre ore che mi cerca...mi ha anche fatto dei messaggi poco carini>>
<<Ma scusa non era meglio parlarci?>> di solito dicono che il dialogo serva...per esempio per me e quell'altro non serve...
<<No non lo voglio vedere...figuriamoci se voglio sentirlo parlare....>>
<Ma...che deve fa questo...te cerca e non lo vuoi vedere...te vole parlà e nun lo voi sentì...>> arieccolo...
<<Briga...>> te prego...questa non la finirà mai più di 'sto passo
<<Ok...me faccio i fatti mia...>> ecco bravo
<<Quindi...pensi che lui abbia l'intrallazzo con questa?>>
<<Senti è la prima volta che non mi chiede di....di...>> eh? Assumo un'espressione dubbiosa perché non capisco a cosa si sta riferendo
<<Ah mà...possibile che non hai capito?>> no ma continua a ride insieme a quell'altro
<<Scusa un attimo Tina...>> mi alzo dallo sgabello vicino alla penisola e vado verso di loro...<<state a fa i fighi? Ricordatevi che io c'ho ancora un conto in sospeso co' voi!>>
<<Ah sì? Ma sei sicura che ce l'hai proprio con noi 'sto conto?>> Briga io stasera nun so che te faccio
<<Me pare de si...>>
<<Te pare de si? Ed è costoso 'sto conto?? No perché noi semo ragazzetti semplici>> ve lo farei vedere in questo momento con quel suo sorrisino da scemo
<<Abbastanza alto Briga...quindi non so quanto te conviene>> il mio sguardo si perde nel suo dando vita a dei pensieri che sto condividendo senza saperlo con lui <<e questo vale pure per te...>>
<<Mammina non ti arrabbiare...anche perché sei pure tirchia de paghetta, nun c'ho molto budget a disposizione>> bello de casa...devo ricordarmi di aumentargli la paghetta quando tornerà a scuola...
<<'Sta cosa della paghetta la dovemo rivedè...quando torna a scuola>> me fa paura questo...
<<Sentite...mentre fate i pischelli semplici, state in silenzio perché altrimenti nun ne uscimo più>> assumo una faccia disperata
<<Oddiooooooooo>> Tina se muoio giuro che sotto forma de fantasma ti rendo la vita un inferno
<<Ehhh che è successo?>>
<<Sta venendo qui>> ehhh?? Ma chi e perché ???
<<Ma perché qui?>>
<<Perché vuole che firmi un documento...>> lo sapevo io che era colpa sua...
<<Ma io voglio capire perché tu non sparisci dalla nostra esistenza??>> urla Tina mentre Mattia accusa il colpo per quella frase
<<Tina!!!>> la blocco risentita
<<OH...non è colpa di Mattia se tu e quell'altro a quarant'anni non sapete ancora quello che volete dalla vita...non prendertela con lui se pur di non dirvi in faccia che volete tornare insieme state facendo un bordello...Mattia non c'entra niente>> non riesco a crederci...neanche a me difende così...quella frase della mia migliore amica ha tirato fuori in lui una rabbia spontanea...che pensavo tirasse fuori solamente quando si tratta di me. Da quando il suo capo è entrato nella sua vita, da quando è tornato nel mio cuore...lui è felice...lo vedo mentre giocano insieme, mentre si vedono un film e fanno le stesse espressioni...quando gli chiede se può cambiargli il tutore...quando ci vede discutere su di lui...si vede continuamente che è felice della sua presenza a casa nostra nonostante il più delle volte stiamo discutendo perché critica tutto quello che faccio senza di lui. Gli vuole un bene profondo, di cui solamente io conosco la natura e che mi fa sentire quel solito dolore alla bocca dello stomaco che sento ogni volta che li vedo insieme, come adesso.
<<Daje zia è solo arrabbiata...la conosco, non lo pensa davvero...>> Briga lo tira a sé posandogli un bacio sulla testa scompigliandogli i capelli e facendo un occhiolino alla mia amica che abbassa il viso colpevole...
<<Si, ora quando arriva ti fermi un secondo e ci parli civilmente...>> mi giro con la scusa di posare le tazze nel lavello, consapevole che la mia amica e James non avranno mai un dialogo normale...loro sono come me e Mattia...non sono mai riusciti a mantenere un tenore tranquillo nella loro coppia...loro si accendono subito e fanno pace altrettanto velocemente...se solo io e quel matto riuscissimo a fare lo stesso invece di perderci in stupide ripicche infantili ne guadagneremmo tantissimo.
<<Vado io>> risponde Briga...che ovviamente sa chi è alla porta...dopo qualche secondo sentiamo la voce di James...che a quanto pare è molto...molto arrabbiato
<<'Ndo sta quella?>> entra in cucina più nero della sua carnagione di pelle <<Ah qua stai?>>
<<A quanto pare...>> Tina nemmeno si gira per salutarlo mentre James sembra trattenersi dall'urlarle contro
<<Beh, allora perché non me rispondi al messaggio?>> lei continua a non calcolarlo e lui la tira per un braccio <<Oh sto a parlà co' te...>>
<<Sti cazzi Cruz!>> ribatte sfrontata <<Non credo che ci sia niente da dire dopo le cazzate che fai...>>
<<Ancora? Ancora co' 'sta storia...Tina io non ho fatto nulla...>> lei non gli risponde cercando di stizzirlo e ci riesce benissimo...<<ma la vuoi finì? Quando fai così te giuro che te pijerei a pizze...>>
<<Noo che pizze...allora...calmiamoci tutti>> tiè...mio figlio il nuovo dottor stranamore <<quando zia ti ha visto stavi nello studio di Monica...e nun ce sarebbe niente di strano se non sapessimo chi è il soggetto, vero Bri?>> dije de si e vedi te...
<<Dovremmo chiede a Francesco...>> quanto je piace uscirsene così
<<Perché Francesco se scopa Monica? Oddiooo>> ecco l'altro inciucione di mio figlio
<<Ma state a scherzà?>> no James ma così te perdona domani
<<Che c'è, hai paura che qualcuno te ruba la nuova conquista?>> Tina si sta arrabbiando di nuovo
<<Ma te hai smesso di drogarti??? Ma te pare che io posso sta con una come quella??>>
<<Anche perché una come quella non starebbe con uno come te...>> ma tu vedi 'sto stronzo
<<Daje Bri...>> ma io lo dovevo uccidere in culla a quest'altro... gli sta dando pure il cinque...
<<E certo perché alla tipa gli piacciono i tipi strani...affascinanti...>> alzo gli occhi al cielo fintamente emozionata...<<ecco perché se la fa con Francesco>>
<<Ah mà...quella ha ripiegato su Francesco perché Briga c'ha qualcuna tra le mani che lassa sta...sennò...altro che Francesco>> eh figlio mio lascia stare proprio l'argomento...e tu è inutile che mi guardi perché dopo il discorso Monica lo riapriamo
<<Se non avevi niente da nascondere per quale motivo...tu e lei stavate da soli nel suo ufficio, ma soprattutto perché quando mi hai visto entrare sei sbiancato neanche fossi affetto da gastroenterite fulminante???>> eh mo ti voglio...
<<Vuoi sapere perché???Aspetta!>> si avvicina alla sua borsa estrae dalla cartellina colorata un documento e lo avvicina a Briga...insieme ad una penna <<Per favore...puoi firmarmi questo?>> il suo amico non ha neanche bisogno di leggerlo, perché lui sa già quello che vuol dire quel foglio per James...sa già quanto è importante per lui avere un'opportunità per rimediare a quell'errore che l'ha diviso da Tina per tutti questi anni. Gli rende quel foglio dopo aver impresso la sua firma e subito dopo mi guarda...ed io capisco che adesso anche lui firmerebbe qualsiasi foglio...farebbe qualsiasi cosa per recuperare il tempo perso della nostra vita.
<<Tieni>> James porge il foglio a Tina che continua a non capire niente di quello che sta combinando il suo fidanzato
<<Che devo fa?>> prova a leggere ma non riesce a comprenderne il significato
<<È un contratto di licenza...adesso faccio parte della tua agenzia...per il tempo che vuoi tu...per lavorare come vuoi e con chi vuoi tu>> la mia amica è rimasta senza fiato, anzi in realtà i suoi occhi sono lucidi come non li ho mai visti...le sue labbra tremano come tremavano quel giorno in cui James ha preferito la sua carriera piuttosto che la loro storia...tutto sta ritornando al suo posto dentro di lei... <<è il mio modo per chiederti scusa>>
<<Cioccolatino mio...>> gli salta in braccio baciandolo e nascondendo nel suo collo quelle lacrime di cui, conoscendola, si vergogna terribilmente...adoro vederla così felice...era troppo che non succedeva
<<Beh regà visto che qua avemo risolto 'sto dramma e che me se sta ad alzà il tasso glicemico, io vado a chiamà Elisina mia...>> eccolo il mio Alberto Castagna <<ah a proposito Bri, vedi che m'ha detto Samantha che te richiama dopo perché stava in palestra>> ehhh??? Perché lui ha chiamato quella? Mentre stava qua? Con me? No vabbè...esco dalla sala da pranzo e mi dirigo nella mia camera...lasciando da soli i due piccioncini e lo stronzo che in questo momento vorrei ammazzare. Ma no che non sto esagerando...non è possibile che abbia chiamato quella donna, che sa benissimo gli muore dietro mentre sta qui con me, a casa mia...con mio figlio...per me è No! Vado verso l'armadio per cercare i pantaloni della tuta visto che i jeans iniziano a starmi scomodi...ovviamente è sempre colpa di Bellegrandi e i casini che fa, se mangio in continuazione qualsiasi cosa...sarà una sorte di fame compulsiva che ve devo dì...
<<Amo...>> ma io dico...come può essere così idiota da entrare nella mia camera mentre mio figlio sta dì là...in pieno giorno...con i nostri amici che tubano nella cucina...io boh
<<Che vuoi??>> gli dico coprendomi dietro l'anta dell'armadio, visto che sono in mutande
<<Che stai facendo???>> non ti azzardare a fare la faccia da cucciolo adesso
<<Mi sto cambiando Briga...puoi uscire...anzi me chiedo come ti sia venuto in mente di entrare>> lui nel frattempo guarda le mie gambe morsicandosi il labbro...<<guarda che non attacca...vai bello vai>>
<<Amore...>> che stronzo che è...<<amore...non mi trattare male...>> viene verso di me e mi abbraccia accarezzando le mie gambe facendo pressione sulla mia pelle
<<Bri devi uscire...Briii...>> il suo sguardo si è fatto più cupo...la sua bocca è sulla mia...le sue mani solo salite oltrepassando il bordo dei miei slip <<Matti per favore...>>
<<Tu non sai quanta voglia ho di fare l'amore con te...>>
<<Ah si? Per questo chiami la tua segretaria a mia insaputa??>> non ce la facevo proprio a trattenermi
<<Ho detto con te...non con chiunque>>
<<Guarda che hai poco da fare lo stronzo Mattia...>>
<<Perché te urta Samantha?>> perché?
<<A me non urta Samantha...me urti te!>> de brutto proprio
<<Non è vero...quando si tratta di lei perdi la testa>> io perdo la testa?? Io te la rompo al massimo...
<<Mattia ma tu come l'avresti presa se il mio segretario fosse uno che mi ripassavo, con cui io dovevo interagire ogni giorno?>>
<<Perché tu c'avevi uno che ti ripassavi?>> Dio mio...ma perché non sto zitta?
<<Era solamente un esempio...e comunque io...>> provo a cambiare discorso ma al tizio di fronte a me non sta bene
<<No parliamone bene...de 'sta cosa...c'avevi un trombamico?>>
<<Mattia...basta...era un esempio...>> ma lui pensa che la mia vita non sia andata avanti? Pensa che solo lui può avere il bisogno fisico di stare con una donna? Conoscendo il suo maschilismo dovevo aspettarmelo, però non credevo che pensasse davvero che la mia vita nel periodo in cui ho vissuto lontana da Roma fosse stata priva di avventure o di situazioni come le sue con l'ormeggiatrice di scrivanie.
<<No no, tu c'hai davvero avuto uno>> mi guarda con sospetto mentre agita l'indice contro di me <<se vede dalla faccia che stai a fa>>
<<Ah tranquillo che al numero tuo non ci sono arrivata>>gli dico cercando di sottrarmi dalla sua trappola
<<Oh vedi che stai a confermà??? E poi te che ne sai del mio numero?>>
<<Ma vuoi abbassare la voce???>> nell'enfasi della discussione non si è reso conto che sta alzando la voce...<<Io so sempre tutto quello che mi interessa>>
<<Appunto...allora quando te decidi a parlamme de questo che te facevi pe' sport...poi ne riparlamo...>> questo è scemo...lo afferro dal collo della maglietta e lo tiro verso di me...
<<'Ndo vai??>> lui ha lo sguardo imbronciato che mi ha fatto dimenticare già tutte quelle motivazioni che avevo psicologicamente ordinato nel mio cervello per dare una spiegazione alla mia gelosia...<<Non puoi ogni volta portare le cose dal tuo lato...sei tu ad aver chiamato Samantha...>>
<<È la mia segretaria...>> ok vuole che lo prenda a schiaffi...anzi no mi sta sfidando come al solito...
<<Al mio posto che faresti, se ti dicessi è il mio segretario?>>
<<Forse non è chiaro...a me già il fatto che m'hai detto che c'hai avuto uno...m'ha fatto girà il culo...>> mi viene da ridere nel vedere la sua gelosia retroattiva...<<che te ridi??? Che??? Io te spaccherei la faccia...>>
<<Perché hai chiamato la tua segretaria? E, soprattutto, perché io non lo sapevo?>>faccio finta di ignorare il suo punto di domanda e mi concentro su quella che è la mia di gelosia...che deve assolutamente placare prima che combini pasticci
<<Perché volevo avvisarla che non sarei tornato in ufficio a pomeriggio...perché volevo stare con Bes...>> gli è bastato nominare mio figlio, e il suo desiderio di rimanere con lui, per farmela passare...
<<Ok...bastava che tu me lo dicessi>> incrocio le braccia al suo collo e gli stampo dei baci sulla bocca...<<io...non ho mai avuto un trombamico...sai ho un figlio troppo geloso e poi nessun trombamico sarebbe stato bravo come te...>> lo so che non avrei dovuto dirgli una frase del genere...so che non devo contribuire alla crescita del suo ego...ma sentivo dentro il bisogno di dirglielo, di fargli capire quanto per me lui sia più di tutti quelli che ho potuto incontrare nella mia vita...lui mi sorride, s'impossessa di nuovo delle mie labbra ed io lo amo sempre di più.

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