L'assenza

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"Buongiorno donna gelosa delle proprie mutande"
Come minimo mi prenderà per il culo a vita per via di quella scenata che ieri gli ho fatto nel suo ufficio...ok...però ero giustificata scusate...dite di no? Ce ne fosse almeno uno dalla mia parte...uno...
"Buongiorno...ancora con questa storia? Se tu stessi più tempo con me...non avrei questi problemi" oddio ne avrei degli altri...tipo non riuscirmi ad alzare dal letto però vabbè si può rimediare
"Se tu dicessi la verità a tuo figlio...io potrei piano piano convincerlo a lasciarmi dormire con te" sì certo come no...quello piuttosto c'ammazza a tutti e due
"Oggi vorrei provare ad avvicinarmi all'argomento..." vorrei sondare il terreno, cercare di capire come può prendere la presentazione di un nuovo fidanzato nella vita di sua madre...un nuovo fidanzato che poi non è così tanto nuovo
"Oggi? Oddio ma sei sicura? Emma io non so se oggi sia l'occasione giusta..." ho capito che ha paura, ma almeno un minimo...se si può evitare...che ci auguri di marcire all'inferno...non sarebbe un male...ed è per questo che vorrei dirglielo io
"Matti...tanto lo sappiamo tutti che scazzerà di brutto..." forse ancora peggio di come pensiamo...
"Già...credimi questa cosa mi sta tanto sul cazzo"
"Tu come la prenderesti se fossi in lui?" ho bisogno di sapere quello che pensa...forse farlo parlare aiuterà a fugare i suoi dubbi...le sue paure circa un ipotetico allontanamento da Bes...
"Spaccherei la faccia a questo ipotetico altro...e non so che altro potrei fare...naaa quello m'ammazza..." mi viene da ridere se ci penso seriamente...sono così simili...così tanto possessivi con me...che credo davvero che potrebbero sclerare entrambi per una cosa simile...
"No. Tranquillo non potrebbe mai farlo..."
Ma chi è che parla alle sette? A quanto pare mio figlio è già sveglio...e sta ripetendo qualcosa per il compito che hanno oggi...sarà che si vuole preparare, sarà che è sempre stato molto attento al suo rendimento, ma 'sta cosa me preoccupa esageratamente...oddio già ieri avevo fatto caso al fatto che fosse leggermente stranito...non so per cosa...ma lo vedevo abbastanza tirato. Non ha fatto alcuna battuta strana...non si è goduto più di tanto nemmeno la presenza del suo amato capo...anzi a dire il vero pensavo che ci facesse il suo solito terzo grado nel vedere che eravamo di nuovo d'amore e d'accordo e ci chiedesse di più circa la presenza a cena di Mario...il nostro amico Mario che ci ha vissuto nel periodo più vivo della nostra storia. Si, perché dovete sapere che appena l'abbiamo ritrovato io e Briga non avevamo alcuna intenzione di lasciarlo...siamo entrambi molto affezionati a lui...è il nostro amico comune...vuole bene ad entrambi in modo sincero e puro...mica come Carlo...si beh, sicuramente al contrario suo non ha mai provato per me niente di più che del semplice e vero affetto. Ci ha sempre aiutati a chiarire...sempre portato l'uno verso l'altro...anche se magari questo voleva dire...sacrificare qualcosa...
Inizio flashback
----- C'è da dire che quando si tratta di far incazzare Bellegrandi io ho sempre delle idee fantastiche che mi giungono in aiuto per velocizzare questo tipo di processo...non so perché ma ho la capacità di farlo incazzare con niente...davvero ragazzi, è incredibile 'sta cosa! Ero passata alla Label quel pomeriggio, volevo vederlo perché per l'ennesima volta non aveva capito che non sarei partita per Milano per andare a trovare un mio ex, ma perché dovevo vedere il mio produttore...per programmare la data d'uscita del mio disco...una volta giunta in quel posto, che all'epoca schifavo come non mai...vidi Mario discutere con altri tre ragazzi, a quanto pare avevano problemi con la produzione di alcuni brani che avrebbero dovuto presentare ad una major...
<<Oh ciao Emma...>> mi saluto Mario un po' triste
<<Ohiii...che c'è? Tutto a posto?>> mi abbassai sulle ginocchia e chiesi come mai avesse quella faccia...
<<Il tipo che doveva produrci il cd...s'è preso i soldi ed è scomparso...>> cazzo...che stronzo questo...mi misi le mani sul viso consapevole di quello che vuol dire una cosa simile, per dei ragazzi semplici come loro che per guadagnare due euro fanno i baristi, commessi, meccanici ecc...
<<Mi dispiace...tantissimo...cosa posso fare per...>> cercai una risposta nella mia testa....ma non mi venne in mente niente...
<<Ma niente Emma...che poi fa...è purtroppo questa la situazione...siamo dei...mattacchioni...>> sorrise amaramente suggerendomi involontariamente la soluzione...
<<Ma...matta....aspetta...ho capito che posso fa...stasera tutti a cena a casa mia ok?>>
<<Stasera? Emma ma che stai a dì?>> rise nel vedermi così coinvolta in un problema che alla fine non era mio...
<<Tu non ti preoccupare...a stasera...>> corsi verso l'uscita dimenticandomi totalmente il motivo per il quale mi ero recata all'etichetta del mio innamorato...e chiamai il mio produttore...Luca Mattioni...sapevo che lui non avrebbe rifiutato di venire in mio soccorso, si trattava di musica vera...di talento e lui non si tirava mai indietro di fronte al talento. A proposito di talento, il mio tipo invece, totalmente convinto di avere ragione da vendere, aveva deciso di non cercarmi, di ignorarmi...non mi aveva scritto una parola in due giorni...mentre io a confronto gli avevo scritto la divina commedia a più riprese...quindi quale motivo avrei avuto per farlo ancora io?
Preparai tutto per quella cena...fortunatamente tutti quanti arrivarono puntuali...iniziarono a parlare dell'argomento che preoccupava Mario...ad ascoltare i brani che volevano essere prodotti...e Luca, entusiasmato dalla loro bravura, si rese subito disponibile...ovviamente in modo del tutto gratuito...gli occhi di Mario, la luce della sua felicità...la sua gioia...il suo sorriso sincero...mi ripagarono meglio di un grazie, che avrei voluto ricevere dall'unica persona per cui forse avrei dovuto fare tutto questo...se solo lui me l'avesse permesso.
Ovviamente chi doveva giungere a rovinarci la serata? Sempre lo stesso tizio che mi stava rovinando la vita
<<E questi che cazzo ce fanno qua?>> mi disse sulla porta vedendo i suoi amici seduti al tavolo della mia cucina
<<È una cena di lavoro...modera i termini>>
<<Ah sì? E da quando tu lavori co' l'amici mia?>> niente, stava sclerando...<<Ma poi perché io non ne so niente?>> e certo perché lui doveva sempre sapere tutto...
<<Mattia smettila...per favore..>>
<<Smettila? Io vado de là e li meno...ad uno ad uno altro che smetterla...>> stava quasi per muoversi quando lo bloccai...<<toglite...adesso...>>
<<La vuoi finire? Ti sto dicendo che è per lavoro...non c'è niente sotto...>> gli afferrai il viso con le mani per tranquillizzarlo...vedendo il suo respiro affannato
<<So du' giorni...che me fai girà il culo...anziché venì da me pe' chiederme scusa...te la fai co' l'amici mia?>> niente non voleva capire
<<Mattia...ehi...tranquillizzati...noi stiamo per andare via...>> Mario sentendoci dalla sala pranzo aveva deciso di raggiungerci per risolvere la situazione
<<No veramente voi qua nun ce dovevate proprio venì>> disse sprezzante...mentre i ragazzi uscivano dalla porta...
<<Ascolta Matti...non è come pensi...Emma voleva davvero aiutarci...ma se davvero 'sta cosa te fa sta male...noi ce rinunciamo...basta che stai bene...>> in quel momento...non ebbe la forza di rispondergli...si era reso conto di quanto era stato ingiusto...a farli andare via così...senza chiedergli scusa del suo pensiero malsano nei loro confronti ...a causa della sua folle gelosia...
<<Te non dici niente?>> disse verso di me...che ormai ignoravo la sua presenza...
<<Io? E che te devo dì io? Ce pensi da solo a renderti ridicolo...non c'hai mica bisogno di me>> gli dissi sapendo di colpire i suoi punti deboli....
<<Oh nun fa la figa...perché quella che sta a fa la stronza...nun so io...quella che me sta a fa sbroccà co' tutti sei te...ok?>> perfetto
<<Chissà come mai sto facendo la stronza...povero idiota che non sei altro...>> 'sti cazzi l'autocontrollo
<<Idiota ce sarai te che fai le cene a mia insaputa...>>
<<Idiota sei tu...che pensi che mi possa fare uno dei tuoi amici...o che possa andare dal mio ex...invece di pensare che volevo solo aiutarli...anche per te>>
<<Ovviamente senza dirmelo> rise amaramente
<<Ero venuta alla Label per vederti...per spiegarti...di Milano...>> lottai per le mie ragioni...
<<Che c'è da spiegà? Vai dall'amico tuo no?>>sorrise cattivo facendomi l'occhiolino
<<Si guarda...ce vado e me lo scopo anche...se vuoi ti faccio anche un audio...così puoi capire da solo quanto poi essere ritardato>> lui diventò nero dalla rabbia mi afferrò dal viso e mi appoggiò sul ripiano del lavello...per darmi uno di quei baci che mi mancavano tanto...
<<Tu non devi permetterti mai più de provocamme così...mai più...>>
<<No? E perché??>> le mie mani si strinsero attorno al suo collo e non ne volevano sapere di lasciarlo...nonostante la rabbia che provavo per lui...
<<Perché sei mia...solo mia...nessuno deve sta con te senza che io lo sappia...mi rode 'sta cosa...>> inizió a baciarmi il petto facendomi rabbrividire per via della barba...le sue mani mi avevano sollevato completamente il vestitino estivo che avevo scelto per la cena...avevamo bisogno di sentirci vicini...di amarci pazzamente...di poss...
<<Scusate ragazzi...io non ve vorrei disturbà...però me sento 'n attimo de troppo...posso annà?>> nel vedere Luca sulla porta della cucina guardarci imbarazzato...entrambi non potemmo fare a meno di ridere...<<No ma io vado...conosco la strada...continuate...tranquilli...continuate...Emma poi ci sentiamo>>
Continuammo a ridere senza tregua...
<<Allora? 'ndo stavamo?>>
<<Al punto in cui mi dici che sono solo tua...>> ci guardammo di nuovo prima di perderci di nuovo nella voglia di noi...-----
Fine flashback
Ovviamente ieri sera abbiamo rammentato anche il momento in cui Mattia l'ha poi chiamato per chiedergli scusa, e per dirgli che non c'era alcun motivo per il quale avrebbero dovuto rifiutare l'offerta di Luca...aveva finalmente capito quanto fosse sincera l'amicizia di Mario nei suoi confronti. Il mio amore quando vuole sa essere davvero dolce...ed ora che ci penso è alquanto strano che mio figlio non abbia fatto alcuna domanda circa il nostro tumultuoso periodo di coppia, continuava a guardarci con lo sguardo assente...lo sguardo di chi non ha voglia di immischiarsi...uno sguardo che non è suo, infatti anche Mattia dev'essersene accorto...
<<Amore...tutto ok? Come mai sei già sveglio?>> mi avvicino e vedo che è chino sui libri...
<<Sto ripetendo un po'...>> non mi guarda...lo conosco, ha qualcosa che non va...sarà preoccupato per il compito
<<C'è qualcosa che non va?>>
<<Perché me lo chiedi?>> che te pare che non mi faceva la contro risposta?
<<Perché forse sei mio figlio, perché hai iniziato a parlare a sei mesi, senza poi mai smettere...ed invece da ieri sei così silenzioso...>>
<<Niente...solo preoccupato per il compito...>> naaa...lo sai amore che non me la sono bevuta, ma siccome comprendo che non ti va di parlarne con me...lascio stare...magari Mattia sarà più fortunato di me
<<Vedrai che andrà benissimo, vieni con mamma che facciamo colazione?>> non è molto convinto...ma io lo trascino prendendogli la mano come quando era piccolo...per annegare in un barattolo di Nutella...bi-gusto...la sua preferita.
Sto parlando con Francesca, mi ha chiamato per dirmi che una delle gemelle non sta molto bene, e stiamo approfondendo la situazione che si è venuta a creare in ufficio l'altro giorno...non credevo arrivassi ad avere dei problemi così seri con Luca...non credevo minimamente che lui potesse essere uno dei problemi principali per il mio ritorno in scena. Non pensavo che si ostinasse così tanto per impedirmi di essere me stessa, possibile che non sapesse chi fossi? Che il mio passato artistico non l'abbia preparato a capire come doveva esser improntato il mio cd? Mario ieri dopo avermi visto provata circa la situazione che professionalmente parlando sto attraversando, mi ha chiesto di fargli sentire delle tracce e così domani mattina andrò nello studio di registrazione di un nostro vecchio amico in comune...
<<Avete risolto tu e tuo marito quel problema con...Lello...?>> le chiedo rammentando il vibratore che c'era nella sua borsa...e le domande di Mattia...<<Comunque tuo marito deve smetterla di dire queste cose a suo cugino...perché quello ha pensato che il vibratore fosse mio...>>
<<Ma davvero??>> no e quando mai
<<Si che è vero...mi ha iniziato a fare tutta una specie di domande...ma sei felice...non sei felice...ti senti appagata...ci mancava che me chiedesse se mi fa godere>>
<<Beh oddio non credo che avesse bisogno di quel tipo di conferme Emmina bella>> ma tu vedi questa...
<<Non fare la spiritosa che tu fino a due giorni...stavi a piangere per questa cosa...comunque dicevi??>>
<<Si...fortunatamente ha capito la situazione...il mio Pandino bellissimo...non puoi capire quanto ci stiamo divertendo...>> ma io dico che ne ha fatto della mia amica quel tizio...cosa?
<<Ma vedetela come è contenta...io nun ce posso crede...>> controllo il telefono e mi rendo conto che Tina mi sta chiamando...premo un tasto ed unisco le due telefonate <<anvedi chi c'èeeee>> urlo contenta che si possa parlare tutte insieme
<<Ma che cazzo te urli...a prima mattina...>> niente Tina è arrabbiata
<<Tra poco sarai una romana doc...Brown...chi l'avrebbe detto che una salentina come te avrebbe dimenticato il suo dialetto>> no Fra non l'ho dimenticato...ma vivici te co' due che parlano romano tutto il giorno
<<Vabbè ma tanto il romano è bello>>
<<Senti Passerotto abbiamo capito che tu te lo sei sposato un romano e quindi ormai, sei rovinata...ma non mettere a confronto il mio salentino...con questa lingua coatta per coatti stronzi come questi che c'ho intorno per colpa vostra>> ecco...ha litigato con James...
<<Che è successo? Che ha fatto James?>>
<<Perché deve aver fatto qualcosa James? Che c'entra James con i coatti?>> no ma questa si è rincojonita...del tutto...
<<Ha fatto? Quell'anoressica della segretaria di quello stronzooo del tuo fidanzato l'ha chiamato mentre stava con me...non ve dico il tono della voce...non ve dico...senza poi considerare che a pomeriggio quando sono rientrata a lavoro...c'era lui che faceva il cascamorto con la mia collega>>
<<Samantha? Quella chiama James? Mazza ma allora è recidiva>> non è possibile che stia provando a recuperare uno dei nostri fidanzati...ti è andata male ebbbasta...
<<Dite che me devo preoccupá de Pandino mio?>> se ciao...
<<Scusami piccola pennuta emigrante...ma con tutto l'affetto del mondo...non credo proprio che il tuo Pandino con la panza e l'istinto di procreare faccia gola ad una come Samantha...>> niente Tina e la delicatezza nun se so' mai viste, mai proprio!
<<Anche perché se vogliamo non ne avrebbe il tempo...visto che tuo marito sta sempre tra le cosce tue...>> eh ma scusate...
<<Mazza quanto siete stronze e acide comunque...si vede che non vi divertite abbastanza>> ma tu guarda 'sta stronza...
<<Passerotta malefica mi ricorderò di questa frase la prossima volta in cui mi vorrai chiedere di tenere i tuoi splendidi gioiellini>> le ricorda Tina di tutte le volte che prova a chiederle di tenere le gemelle
<<No ve prego ragà...nun me dite così...è un periodo delicato...>> ecco la vittima...
<<Tranquilla nel caso ci sta sempre la zia buona...>> esordisco trionfante
<<Tu me stai proprio sul cazzo...ma tanto proprio tanto tanto...>> sorrido pensando al motivo per il quale dice così...e mi vengono in mente solo un paio di occhi verdi...<<se tu non te fossi innamorata de quel pan...pancottone...senza cervello a quest'ora non avrei problemi con il cioccolatino stronzo...>>
<<Ohhh...non lo offendere...a proposito di stronzi...ma Daniel?>> non so perché mi è venuto in mente quel tizio...ma volevo chiederglielo da un po' che fine avesse fatto, anche perché è stato un po' anche grazie a lui se è tornata a sorridere...anche se a dirla tutta mi ha sempre fatto una cattiva impressione quel ragazzo non so perché...sì certo non possiamo dire che è brutto...ma quella volta che l'ho incrociato...il suo sguardo mi ha messo i brividi...e non sto parlando dei brividi che mi fa provare il mio amore...ma brividi di angoscia...paura
<<Perché me lo chiedi?>>
<<Perché volevo sapere come mai non lo nomini più>>
<<Insomma volevi accertarti che non avessi più contatti con lui...ma quanto ti sta sul cazzo?>>
<<Abbastanza...>> esprimo con sincerità dirigendomi in cucina per afferrare un biscotto
<<Emma ma perché ti sta sul cazzo?>> uuu Passerotta è viva...
<<Perché non mi piace...è strano...mi dà una sensazione viscida>> forse esagero ma è la mia impressione
<<Addirittura viscida...Emma...come esageri però...posso assicurare che Daniel ci sa abbastanza fare...andavamo molto bene su quel piano solo che...>> eh lo so io che
<<Al cuor non si comanda..>> sospira Passerotta
<<Ecco...un po' di 'sta dolcezza dagliela alla Brown...che ne ha bisogno...con tutti i casini che fa...sta diventando peggio di Briga>> ma possibile che alla fine se la pijano sempre con lui? Povero cucciolo mio
<<Io sono dolcissima...anzi adesso me prendo pure un biscotto...>> afferro un biscotto tra le mani...e noto che sul pacco ci sono delle simpatiche formichine che passeggiano allegramente...una...due...tre...qua...cii...<<ahhhhhhhh>> urlo come una disperata
<<Cazzo Emma che paura...>> urla Tina...seguita da Francesca
<<Raga...voi non potete capire...noooo...non potete...>>
<<Emma è successo qualcosa a Mattia?>>
<<Nooo raga...non capiteeee...cos'è successoo>> scatto una foto al piccolo formicaio che si è annidato nella cappa della mia cucina e gliela invio...<<vedete che guaio...vedete la foto>>
<<Emma dimmi che non mi hai fatto quasi morire di infarto per delle stupide formiche...perché io rendo orfano di madre tuo figlio>>
<<Ragazze voi non potete capireeeee stanno invadendo la mia cucina...devo scappareeee...>> devo pensare ad un piano di attacco...voi non potete capire quanto io odi le formiche...è una vita che le combatto...una vita, a Londra facevo anche parte di un gruppo di disinfestazione!
<<Guarda speriamo che ti divorino viva>> grazie Franceschina come si vede che mi lovvi
<<E come fareste senza di me?>>
<<Sai a quante partite potrebbe andare tuo figlio? Si trasferirebbe direttamente a casa di Briga...potrebbero aprire insieme un museo di mutande>> ride la stronza...
<<Che è 'sta storia?>> chiede ignara della vicenda Francesca...
<<Eh...la prossima volta te lo racconto Fra...>> prometto prima di iniziare a preparare gli insetticidi che mi serviranno per uccidere quelle bestioline malefiche...perché si formichine...io vi ammazzerò tutte...io vincerò!
Vi chiederete come ho fatto a passare dalla modalità casalinga disperata a quella di figa innamorata con i capelli al vento? È tutta colpa sua...ma certo di chi volevate che fosse? È venuto a prendermi a casa all'improvviso e insieme stiamo andando...dove solo lui conosce la destinazione...in realtà avrei dovuto immaginarlo subito che voleva portarmi da qualche parte, che aveva nella sua testa un disegno preciso per trascorrere un po' di tempo insieme....visto che ieri sera il non essere riuscito nemmeno a salutarmi l'aveva turbato enormemente. È stato tutta la serata a cercare di capire come mai mio figlio non fosse affettuoso con lui o vivace come al solito...Ormai lo conosco così bene, che saprei tradurvi addirittura i suoi pensieri...aspettate un secondo ma io...questo ristorante lo conosco...non ci posso credere che lui abbia scelto il ristorante in cui sono venuta con Saverio per consumare un pranzo insieme! Ma certo che non è una casualità, il suo sguardo eloquente di fronte alla mia perplessità lo ha ampiamente dimostrato...ed io sono troppo persa di lui per riuscire a scorgere in questa scelta qualcosa di negativo...
Mi racconta che viene qui quando vuole passare un po' di tempo in tranquillità...con i suoi amici...con la sua famiglia...ergo, non ci ha mai portato nessuna delle squinzie che si è passato in questi anni lontano da me...e questo non sapete come mi renda felice...stiamo mangiando tranquillamente tutto quello che Gino ci ha portato, quando il mio sguardo si focalizza sulla spiaggia...è assurdo che il ricordo di quella coppia che litigava furiosamente il giorno in cui sono venuta qui con Saverio, mi sia riaffiorato in maniera così vivida nella mente...Vorrei che ci fosse stato anche lui quel giorno per vivere quel brivido sulla pelle che ho vissuto io, pensando a noi nei loro panni...quante volte ci siamo persi...quante volte ci siamo fatti del male...quante volte ancora capiterà?
<<Abbiamo sempre avuto la forza di ritrovarci...l'amore è questo...>> hai ragione amore mio...noi ci ritroveremo sempre.
Sono trascorse alcune ore da quando sono tornata dalla mia fantastica gita al mare con Mattia...ed ho ancora sulla pelle il suo profumo...sulle labbra il peso delle sue...il suo sapore...quello più intimo...è stata una mattinata fantastica e non mi vergogno nel dire che l'avrei vissuta in eterno, che non riuscivo a staccarmi da lui...e dal suo corpo...
Abbiamo fatto l'amore nel modo più folle in cui l'avessimo mai fatto...nella sua auto, immersa in una pineta, in pieno giorno...non riesco a spiegarmi perché ma avevo dentro una voglia di lui che non avevo mai provato prima, e nemmeno lui...lo sentivo da come gridava il mio nome, da come mi stringeva le gambe...da come provava a farmi impazzire sempre portandomi sull'orlo del piacere, senza farmelo provare fino alla fine...Dio le sento ancora le sue mani sul mio seno...basta...devo smetterla, sto degenerando...Sono talmente su di giri...che non mi sono nemmeno resa conto che mio figlio sta ritardando in modo mostruoso...afferro il mio telefono per chiamarlo, quando la porta si apre...ora ok che mi sono distratta...che mi fido di lui...ma non può comportarsi in questo modo.
<<Bes...beh? Non si avvisa?>> provo ad andare con cautela...non voglio arrabbiarmi subito
<<Perché vuoi dirmi che te frega che nun so' tornato prima?>> cos'è 'sto tono?
<<Senti ragazzino...abbassa i toni...perché non mi hai mandato un messaggio per avvisarmi?>>
<<Perché tu l'hai mandato a me per chiedermelo?>> ma cosa c'entra questo
<<Lo sai benissimo che voglio che mi avvisi quando non torni presto...ti avevo chiesto di farlo...>> lo guardo bene e noto che è molto arrabbiato e non so per cosa
<<E 'sti cazzi...mi sono dimenticato...come tu ti sei dimenticata di scrivere a tuo figlio...perché eri troppo presa...da chissà cosa>>
<<Ma che stai dicendo? Ero qui...e non ti ho scritto perché ho provato per una volta a fidarmi...di quello che dice mio figlio...>> non ci credo che mi stia facendo una scenata di gelosia per nulla
<<Eri qui? Sicura?...Sono andato da Elisa...passato alla Label...e poi ho deciso di passare da Giorgio perché non volevo tornare a casa...>>
<<Beh la prossima volta fattela venire questa voglia...perché ci metto meno di un secondo a tornare a fare la madre antica...e pesante...è chiaro?>> non può fare così...
<<Bene...se non altro almeno eri sincera...>> mo lo meno...<<io non ho fame...>> eh no... 'sta cosa non va bene...che sarà successo che l'ha fatto arrabbiare così?
Non sento parlare dalla sua camera...si sarà sicuramente addormentato...senza mangiare...e 'sta cosa non mi va né su...ne giù...non riesco a capire il motivo di questa sua reazione...deve aver litigato con Elisa! Ma non avrebbe mai fatto così...poi no...l'ha vista oggi pomeriggio...cosa lo affligge? Forse dovrei chiedere a Mattia...
"Amo...ma Bes...come stava quando è venuto da te?" invio il messaggio all'unica persona che credo che mi possa capire
"Normale perché? Che è successo?"
"Abbiamo litigato...è tornato in ritardo...e quando gli ho chiesto perché non mi avesse avvisato...ha sclerato..."
"A me sembrava abbastanza tranquillo...in che senso ha sclerato?" eh lo dovevi vedè...non mi ha mai risposto così male...
"Ha iniziato dicendo che sono stata io la prima a non scrivergli...che penso ad altro...che non sono sincera..." queste parole sono una verità che mi sta lacerando l'anima da quando me l'ha dette...
"Ehi...amore mio...non starci male...avrà litigato co' l'amici sua...co' Elisa...e se sarà ingelosito perché non l'hai pensato...lo sai che tuo figlio stravede per te..."
"Si però...non ha nemmeno cenato..."
"Eh no...mo tu je prepari un panino...e je lo porti...sennò je lo vengo a fa entrà io in bocca..." mi spunta un sorriso pensando a quanto ci tiene anche lui che mi passi la tristezza...così mi asciugo gli occhi oramai bagnati...e preparo un panino alla piastra...sempre sperando che lo voglia...
Entro in camera sua...e vedo che è sveglio...sta messaggiando e visto il sorriso che ha...credo si tratti di Elisa...
<<Ti ho portato una cosa...>> dico entrando e avvicinandomi al letto...
<<Che?>> mazza oh...c'ha un tono che intimorisce subito
<<Un panino alla piastra...>> faccio un sorriso appoggiandolo sul comodino...e sedendomi accanto a lui
<<E se io non lo volessi?>>alza il sopracciglio
<<Daresti un grande dispiacere alla donna più importante della tua vita...la tua mamma bellissima e bravissima>> glielo dico con una vocina che chiamarla paracula è riduttivo...lui prova a mantenere Il broncio ma ride ed io lo abbraccio tirandomelo...
<<Sei una paracula...ruffiana...e pure busciarda>> mi dice stringendomi e facendomi il solletico...<<però vabbè continuamo dopo...mo c'ho fame e me devo magnà 'sto panino...tu vieni qua>> mi ordina sbattendo la mano sul copriletto ed io mi sdraio accanto a lui, osservandolo mentre mangia...apparentemente più tranquillo e meno arrabbiato con me, il giusto per farmi stare bene.
Abbiamo fatto un primo ascolto di tutte le tracce e individuato insieme quali sono i punti che meno si addicono a me...alla mia voce...al messaggio che voglio inviare al mio pubblico, e si può dire che grazie a Mario sto ritrovando la fiducia nel mio intuito di sempre...quello che mi ha sempre fatto sentire nelle vene la forza di continuare il mio lavoro...la voglia di cantare...sentendomi una regina sul palco...
<<Tu non puoi capire quanto sono felice per voi...>> lo so amico mio...si vede, tra poco ce shippavi <<vedrai che faremo un bel lavoro piano piano...>>
<<Ne sono certa...mi mancava un po' della mia vecchia me...con te...sono sicura che verrà fuori quello che io voglio che la gente veda...>> lui mi sorride...con la sua umiltà di sempre
<<Vuoi che tutti vedano quanto sei felice...>> sorrido contenta...non riesco a nascondere il mio amore per lui...non ce la faccio << anche se io penso che se continuate così...tu fijo...ve fa la festa a tutti e due...>>
<<Ecco...lascia stare, non me ne parlare...non sappiamo come uscirne, infatti questa cosa spaventa un sacco anche Mattia>>
<<Eh ce credo...a proposito ma Bellegrandi?>> niente non ha chiamato nemmeno per chiederci che facciamo e la cosa è alquanto strana
<<Nulla...nemmeno un messaggio...>> controllo le tacche e noto che purtroppo essendo in una stanza sotterranea...non c'è la minima traccia di linea...
<<Cazzo come minimo ha pensato che abbiamo fatto chissà cosa...sbrigate chiamalo>>
<<Ma no...è intelligente il mio amore...oddio spè...>> non so come sia possibile, ma mi è sembrato di sentire la sua voce...ma non è possibile che lui sia qui...
<<Oddio che è??>>
<<Niente...mi era sembrato di sentire la sua voce...ormai ce l'ho in testa!>> sorrido ripensando a tutte le volte in cui penso a lui... <<Comunque questo pezzo...voglio farlo più graffiato...volevo che fosse più sensuale...>>
<<Ho capito quindi proviamo ad alzare i bassi...prova così...>> ad un tratto bussano alla porta...e Mario va ad aprire facendo entrare il mio amore...
<<Ciao amò!>> gli salto al collo troppo felice di vederlo qui...in realtà so benissimo che moriva dalla voglia di sapere quello che stavamo facendo...di entrare in quella stanza dove io, isolata da tutto e tutti, con un uomo che non è lui, stavo consumando il più fantasioso dei tradimenti che la sua mente può riprodurre...e lui come al solito, il più figo tra i fighi, riesce sempre ad uscirsene con una delle scuse più paracule del mondo...voleva portarci qualche stuzzichino...e nonostante dovrei arrabbiarmi per i suoi dubbi non riesco a fare a meno di strapazzarmelo di baci...tralasciando per ovvi motivi il momento in cui ha preso il telefono per fugare i dubbi che l'Otello che c'è in lui gli suggerisce...
<<Non prende, Sherlock! Ora che hai controllato ce fai lavorà?>> rido e continuo a sbaciucchiarlo perché davvero quando marca il territorio intorno a me, non so quale meccanismo contorto si attivi nel mio cervello, ma io lo amo ancora di più...ci baciamo in modo sempre più profondo incuranti della presenza di chiunque intorno a noi, quando il nostro amico ci ricorda che non possiamo inaugurare con la nostra passione anche questo studio di registrazione...i nostri sguardi s'incontrano...ed entrambi sappiamo a cosa stiamo pensando...perché le stesse sensazioni che abbiamo vissuto allora sono ancora vive dentro di noi.
Mario continua a guardarmi con una faccia, che descrive tutta la sua voglia di prendermi in giro...
<<Io non dico niente...>> e ci mancherebbe
<<Daiii...perché mi prendi in giro???>> in effetti ripensandoci avrebbe svariati motivi per farlo...ma non ci voglio pensare...sono troppo contenta per farlo...
<<È impossibile non farlo...siete scandalosi...>> scandalosi...credo che si, potrebbe essere l'aggettivo più adatto per descrivere quello che diventiamo quando siamo insieme
<<Secondo te lui è felice?>> si, lo so che sono leggermente patetica...ma solo a lui potevo chiederlo...
<<Considerando che sembra che questi anni per lui non siano passati...che ti guarda più perso di prima...e che è venuto fin qui con dei rustici solamente perché è geloso da morì...si...direi che è pazzo di te>> sorrido illuminandomi...perché era quello che avevo bisogno di sentirmi dire...<<comunque io nun te lo vorrei dì...ieri stavate rischiando di farvi scoprire da tuo figlio...>> spalanco la bocca terrorizzata...me lo dice sempre Tina che finiremo col metterci nei guai
<<Davvero abbiamo rischiato?>> non me ne ero resa conto minimamente
<<Eh sì...ma di brutto...cioè quando avete iniziato a parlare del discorso shooting e video sexy...ha preso e se ne è andato...>> davvero? Non c'avevo fatto assolutamente caso...
<<Mio figlio è così tanto geloso di me...ed ora anche di Mattia...che non so proprio come possa prenderla...>>
<<No ma me ne sono accorto sa...ha continuato a dirti per tutta la sera di aggiustare il vestito...e a controllare con chi messaggiasse Briga...direi che è una versione aggiornata e hackerata di entrambi>> ride...non rendendosi conto di quello che ha appena detto...

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