Ancora una volta

1.3K 64 5
                                    

Sapevo che non l'avrebbe presa bene, sapevo che nel momento in cui avrebbe scoperto che Mattia Bellegrandi è suo padre qualcosa in lui si sarebbe rotto...o sarebbe cambiato al punto da distruggere tutto quello che ho cercato di costruire da quando è nato...quello che non sapevo però è che avrebbe provato a capirmi...addirittura a discolparmi per averlo tenuto lontano in questi anni da suo padre, per addossare a lui tutte le colpe del mondo. Lo guardo mentre prepara il suo zaino tenendo tra le mani la tessera dell'autobus che a quanto pare si è fatto ieri senza che io lo sapessi, e capisco quanto stia sbagliando...quanto stia cercando di scappare da una verità che lui stesso desiderava con tutto il cuore...sì, perché io sono sicura che se avesse potuto scegliere...lui sarebbe stato il primo a desiderare che Mattia fosse suo padre...l'ha fatto in ogni momento vissuto con lui e forse ancora di più senza di lui...Non sono un'ipocrita, so benissimo che se c'è una persona che ha sbagliato qui sono io, soltanto io...e so benissimo che in realtà non mi merito minimamente questo atteggiamento benevolo e comprensivo da parte di mio figlio...anzi da lui mi aspettavo una sfuriata senza precedenti com'era giusto che fosse per lui...per permettergli di sfogare quella rabbia che sente dentro in questo momento in modo sano...e invece no, mi sono trovata un paio di occhi verdi che mi guardavano cercando di rassicurarmi, quasi spauriti...quasi come se avessero paura che io potessi andarmene, o che qualcosa potesse cambiare tra noi...in quel momento ho capito subito che mio figlio non ha preso la verità per il verso giusto...anzi ha cercato di aggirare la sua rabbia solamente per evitare di coinvolgermi nel suo sfogo, per evitare che qualcosa possa allontanarci per via della presenza di suo padre...e questo non va bene...lui deve arrabbiarsi con me...lui deve buttare fuori tutto quello che in questo momento lo sta distruggendo più di quanto abbia distrutto suo padre...devo trovare il modo per aiutarlo a fargli capire quanto sia sbagliato tutto questo...anche se questa cosa non farà altro che metterci contro...che farmi soffrire...a farlo avvicinare un po' di più a suo padre e allontanare da me sempre di più...ma una madre che ha sbagliato come me, dev'essere pronta anche a questo.
Ovviamente suo padre non fa altro che pensare che dietro questo suo atteggiamento di chiusura nei suoi confronti ci sia il mio zampino, ardito ai suoi danni per allontanarli...e stamattina è venuto qui per dirmelo...senza considerare che in realtà non desidero nient'altro che la serenità di mio figlio.
<<Questa è colpa tua che chissà che cazzo je hai detto!!>> che ve pare che non fosse colpa mia? In ogni caso, nonostante i suoi deliri sul fatto che Bes fosse andato a piedi a scuola, ho cercato di fargli capire che non avrei mai fatto niente contro di lui proprio perché l'unica cosa che desidero è che mio figlio esca dal tormento che io ho contribuito a creare nella sua vita...ma ovviamente per lui mia è la colpa anche dell'effetto serra del pianeta, figuriamoci se non ero la colpevole del suo allontanamento dalla persona che ama di più al mondo dopo sua madre
<<Tu vuoi rovinare il nostro rapporto...perché non vuoi che io e...>> questo è quello che pensa...senza considerare che è stato lui stesso a rovinare tutto compreso il nostro amore a causa della sua testa di cazzo...a causa della sua immaturità nel non sapermi venire incontro...nel mettere sempre dopo tutte le sue pare mentali l'unica cosa che avremmo dovuto mettere al primo posto...la nostra storia...ed io gliel'ho detto...gli ho detto che non m'importa più niente di lui, delle sue cazzate, che proseguirò la mia vita come se lui non fosse mai tornato, infischiandomene delle sue minacce e dei suoi rimproveri costanti!
Non vi dico che mi ha fatto passare oggi mentre eravamo alla scuola delle gemelle per la loro recita di primavera...ha continuato a provocarmi sottovoce sul fatto che per colpa mia si sia perso tutte le recite di nostro figlio...mentre invece io non ho fatto altro che godermi ogni attimo con lui, come se fosse soltanto mio...come se lui non esistesse nella nostra vita. Mentre lo guardavo osservare le bambine ho notato la tristezza nei suoi occhi, ed è quella tristezza che mi distrugge, è quella sua disperazione nel non saper accettare il fatto che per sedici anni non ha vissuto nulla di suo figlio...che mi sta annientando forse ancora di più del suo tradimento nei confronti del nostro amore.
Ovviamente in questo bel siparietto mancava la signora Patrizia...nonché madre del padre di mio figlio...come? Nonna? Assolutamente no! Quella donna mi odia come non ha mai odiato nessuno al mondo, neanche il suo ex marito...per cui non sarà mai la nonna di mio figlio...non si avvicinerà più nemmeno per sbaglio a lui se non vogliono tutti che io finisca per fare borse e borsoni e ritornare all'estero dove senza di loro sicuramente riuscirò a ritrovare la mia serenità. La gentile signora che mi ritiene la responsabile della mancata popolarità di suo figlio ai tempi del talent, non ha fatto altro che guardarmi con sospetto dalla testa alla punta delle scarpe, per tutto il tempo...probabilmente l'idea che io sia tornata a Roma la rende nervosa, è per questo che mi ha chiesto se intendo fermarmi qui ancora a lungo...non sia mai abbia intenzione di rientrare nella vita suo figlio senza che lei possa fare qualcosa per impedirlo...eh sì mia cara Patrizia...pensa quando scoprirai che in realtà non uscirò mai dalla vita di tuo figlio perché siamo legati da qualcosa di indissolubile...da quel ragazzo che tanto ti ha colpita fin dal primo momento in cui nei suoi occhi hai visto quelli di tuo figlio!
<<Come è andata con le gemelle?>> eccolo il mio piccolino...l'ho visto uscire con una semplice maglietta bianca e un jeans chiaro dalla sua camera e non posso far a meno di pensare a quanto sia bello...quanto sia maledettamente uguale a suo padre!
<<Benissimo, sono state bravissime...le conosci...sono così vanitose>> sorrido avvicinandomi a lui
<<Mi sarebbe piaciuto venirci ma avevo il compito>> cavolo non avevo proprio messo in conto il fatto che magari voleva vederle
<<Non ci ho pensato a mamma...altrimenti ti facevo la giustifica>>
<<No ma tranquilla meglio così, non avevo per niente voglia di vedere mi...quello...anche se...niente>> addirittura siamo arrivati a questo punto? Non vuole vederlo?
<<Amore ma perché dici così?>> è meglio che cerchi di capire con dolcezza tutto quello che giustamente lo turba di questa situazione, senza aggredirlo facendolo sentire in difetto per una condizione che non è stato lui a scegliere
<<Perché l'idea di vederlo ad una recita di qualcun altro, quando lui non c'è stato mai a nessuna delle mie se non te dispiace me rode>> e chi potrebbe biasimarti amore mio!?
<<Hai ragione, ma non è stata colpa sua...>> è la verità...anche se ha avuto moltissime occasioni per scoprire tutto ciò che mi stava succedendo non posso far a meno di ricordargli che sono stata io a creare tutto questo
<<Sì sì certo...perché tu pensi che se lui avesse saputo della mia esistenza, ci sarebbe stato?>> non ne ho il minimo dubbio...
<<Non lo penso...ne sono sicura!>> affermo con sicurezza, la stessa che mi ha fatto pensare che l'unico uomo al mondo con il quale volevo fare un figlio è suo padre
<<Beh fattelo dì...te nun c'hai mai capito proprio 'na mazza de quello...vabbè d'altronde era ovvio>> ehhh? Ma che sta dicendo?
<<In che senso?>> voglio capire quello che pensa...di me, di lui...di quello che ci univa e che ci ha portati a concepire lui
<<Nel senso che se avessi mai capito qualcosa de quella testa de cazzo a quest'ora tutto sarebbe stato diverso>> ammazza...sono indecisa se preferire che mio figlio mi ritenga idiota, succube di uno di cui mi sono innamorata al punto da distruggere la sua vita o una stronza che l'ha tenuto lontano dal padre per tanti anni rovinando la sua infanzia...
<<Sarebbe stato diverso sicuramente per tante cose...tranne una...Mattia sarebbe stato comunque tuo padre...>> glielo dico con fermezza perché non deve pensare minimamente che io non abbia valutato questo piccolo particolare
<<Senti ok tutto...ma famme un piacere, nun me lo nominà...se devi parlare de lui usa il suo nome ma evita de dire quella parola...perché esse padre vordì tutt'altro, e lui non lo sarà mai!>>
<<Se tu non gliene dai l'opportunità come fa ad esserlo?>> non può essere così ingiusto con lui
<<Ma infatti io non voglio! Doveva esserci prima non adesso che non deve più fa un cazzo con me>>
<<Ma non è colpa sua Bes! Sono stata io a...>> non mi dà nemmeno il tempo di finire che subito mi blocca
<<Basta! Ho capito...e ti ho già detto che non sono arrabbiato con te, anzi ti capisco...ma non me la sento di discutere sull'argomento! Proprio no!>> afferma prima di sparire dietro la porta della sua camera, lasciandomi con un senso di tristezza infinita! Non è possibile che non sia arrabbiato con me! Non è sana questa cosa diamine...non è sana soprattutto se suo padre continua a pensare che io voglia tenerli lontani, o stia in qualche modo contribuendo ad alimentare questa sua rabbia con lui.
Oggi pomeriggio ho deciso di non recarmi alla Label semplicemente perché non ho intenzione di imbattermi nuovamente nell'unica persona al mondo che sto odiando e amando come una pazza contemporaneamente...oggi mi ha sorpresa quando ha cercato di farmi capire all'interno di quello sgabuzzino che in realtà con quella tizia non ci ha fatto niente...sarebbe stato anche molto convincente se non fosse che non ho creduto ad una sola parola di quello che ha detto. Perché? Perché quando l'ho beccato con quella donna ho visto nei suoi occhi la paura, la paura che io potessi scoprire quello che era successo con lei...ed uno come Mattia una paura simile non la prova se è sicuro della sua innocenza. Speravo che, piano piano, potesse perdonarmi...potesse capire che nonostante i miei errori non esiste nessuno al mondo che sarebbe potuto essere il padre di nostro figlio...che nessuno al mondo avrebbe potuto starmi accanto come ho permesso solamente a lui...e invece no...il suo risentimento nei miei confronti l'ha portato di nuovo lontano da me, come è successo anni fa...come succederà sempre perché forse in fondo...non sono la donna giusta per lui...non mi ha mai amata davvero...e in fondo io l'ho sempre saputo.
<<Gli ho risposto che almeno io cerco di risolverli i problemi...>> io ci provo...anche se tra padre e figlio non so più a chi dare i resti
<<Hai fatto bene a tenergli testa...vedrai che capirà che sta sbagliando tutto con te...>> ma nemmeno in un'altra vita quello capisce qualcosa
<<Ginny ma se crede ancora che io possa averlo messo contro mio figlio come fa a capire la realtà?>> le racconto in due parole tutta la sua teoria sul lavaggio del cervello che avrei fatto a mio figlio contro di lui...
<<Sai credo che adesso abbia capito davvero che il problema con Bes non è scaturito da te...oggi è andato a prenderlo dopo scuola e Bes l'ha trattato malissimo!>> ma sta scherzando? Quell'altro non mi ha detto nemmeno una parola sull'argomento
<<Ma sei seria? Abbiamo parlato dell'argomento proprio oggi con Bes...non mi ha detto nulla>> sono esterrefatta dal fatto che mio figlio non mi abbia detto niente del suo dialogo con il padre
<<Te pare che scherzo? Bes è stato freddissimo e ha preferito tornare a casa con il papà di un compagno>> povero Mattia una pugnalata gli avrebbe fatto meno male del rifiuto di suo figlio
<<Quando torna mi sente!>> non ci credo ancora che mi abbia mentito spudoratamente...ok anch'io l'ho fatto per proteggerlo, ma adesso non c'era motivo per farlo...e soprattutto non con me
<<Lascialo stare Emma...è normale che sia arrabbiato con lui...lo sarei anch'io al suo posto...è giusto che la rabbia faccia il suo corso...>> ma io non posso permettere che il mio amore soffra in questo modo per colpa mia...non posso permettere che nostro figlio lo disprezzi in questo modo senza che lui abbia alcuna colpa <<ehi...tesoro non è colpa tua...tutti noi sapevamo che Bes non l'avrebbe presa bene, ma tutti noi sappiamo che se si sta comportando così è solamente perché ama suo padre e sta male all'idea che abbia rinunciato così facilmente a lui...a voi...>> continua sentendo il suono del mio singhiozzo fermatosi in gola <<lo sai che ti ama>>
<<Non è vero.....non lo so più...mi odia così tanto...troppo perché io possa riuscire a sopportarlo...>>.
<<Tu non hai capito proprio un cazzo se pensi che faccia qualcosa co' quello!>> tranquilli è mio figlio che sta sbroccando per casa solamente perché gli ho detto che non voglio che tratti male suo padre e che preferirei che stesse più tempo insieme a lui <<Soprattutto dopo quello che ha fatto oggi>>
<<Tu non hai capito il fatto che non puoi permetterti di trattare tuo padre come hai fatto oggi perché lui non ha alcuna colpa con te!>> ribatto fermamente cercando di fargli capire quanto questo suo atteggiamento sia sbagliato nei suoi confronti <<E poi che avrebbe fatto oggi?>>
<<Mi ha detto che sono obbligato ad andare al concerto di beneficenza ti rendi conto?>> ci mancherebbe pure che non ci vada
<<Scusa cosa ti aspettavi? Di fare il cantante che registra le tracce in sala di registrazione e basta? Fare il cantante vuol dire anche fare queste cose>>
<<Beh certo con chi sto parlando dell'argomento...una che andava dappertutto...anche nei posti dove la schifavano...>> mi sembra di averlo già sentito 'sto discorso...
<<E chissenefrega! Io vado a fare il mio lavoro per me e la gente che mi ama...di tutto il resto 'sti cazzi!>> sono sempre stata convinta che in realtà il pensiero degli altri contasse fino a un certo punto...in fondo ciò che conta è quello che senti dentro quando guardi negli occhi la gente che ti sostiene, ti segue da anni...che sa guardare dentro di te...oltre le parole, oltre i sorrisi di circostanza
<<Beh me dispiace...ma io non sono fatto così...io ho una dignità e voglio mantenerla>> ah bene...è bello sentirsi apprezzati dal proprio figlio
<<Quindi io e tuo padre non avremmo una dignità...è questo quello che pensi di noi?>> mi dispiace che sia così incattivito al punto da disprezzare anche il modo in cui abbiamo condotto le nostre carriere...se solo sapesse quanto è stato difficile...non parlerebbe cosi
<<Ti ho detto già troppe volte che non devi chiamarlo così>> ecco il problema
<<È tuo padre Bes, ho protetto questa cosa per troppi anni per permetterti di far finta che non sia così...>>
<<Sì ma a me fa schifo 'sta cosa ok!?>> urla senza freni cercando forse di ferire anche me
<<Io invece sono fiera che Mattia sia tuo padre...perché non esiste nessuno che avrei voluto fosse il padre di mio figlio più di lui>> provo a spiegargli cercando di fargli capire quanto c'è dietro la nostra idea di fare un figlio <<tu non sei arrivato per caso...quella sera a Catania...abbiamo capito insieme quanto fosse importante per noi...fare un bambino...lo volevamo...ti volevamo tantissimo...>> gli occhi tornano a bruciarmi e a stento riesco a vedere gli occhi meravigliosi del mio piccolino stringersi cercando di cacciare dentro tutto il dolore che sente per colpa mia <<non sai quanto ero felice quando ho scoperto che saresti nato tu...e sono sicura che se fossi stata più coraggiosa...se lui l'avesse saputo...sarebbe stato felice almeno quanto me...credimi>>
<<A me nun me frega un tubo de tutta questa roba romantica...quello nun sarà mai mi' padre perché è stato lui a non volerlo esse...e mo che te l'ho detto vedi de capirlo>> urla sparendo nella sua camera chiudendosi all'interno impedendomi di continuare la nostra discussione.
La nottata è stata difficile...non ho chiuso occhio nemmeno per un attimo da quando ho appoggiato la testa sul cuscino...così non appena ho visto sorgere il sole mi sono sollevata...Era inutile che rimanessi inerme a pensare alla mia vita che va a rotoli per colpa mia e di tutte le idee malsane che ho raccolto in questi anni...per cui ho afferrato la track-list stilata per il mio cd ed ho iniziato ad ascoltare traccia dopo traccia i provini delle varie canzoni che segneranno il mio ritorno nelle classifiche musicali nazionali...ci sono tante canzoni che mi portano a lui...che mi ricordano esattamente il momento in cui le ho scritte, alcune frasi sembrano descrivere perfettamente il mio stato d'animo nel momento in cui l'ho rivisto...nell'attimo preciso in cui ho capito che lo amavo ancora e probabilmente l'avrei amato per sempre! No, non voglio che abbia ancora una volta la conferma che non posso vivere senza far trapelare tutto il mio amore per lui nelle mie canzoni, voglio che capisca che stavolta nonostante abbia le sue ragioni...mi ha davvero persa...
Fisso da cinque minuti buoni quel foglio...e non riesco a distogliere il mio sguardo dalle linee rosse che cancellano i titoli delle "nostre canzoni" che ho prontamente sostituito con altre tracce non di minor valore ma sicuramente di minor intensità. Non pensavo che avrei avuto davvero il coraggio di fare una scelta simile, ma adesso non me la sento di presentare alla mia gente delle canzoni così importanti per me...lui non se le merita!
Sto per entrare alla Label quando noto una chiamata di mio fratello...chissà che voleva dirmi...dovrò ricordarmi di chiamarlo più tardi...dopotutto sono giorni che non lo sento, chissà come è andato il suo ritorno a casa? Come la sua ex ha preso la sua decisione definitiva di interrompere ogni loro rapporto...Mazza quante cose mi sto perdendo...dovevo addirittura chiamare Antonella che aspetta mie notizie da giorni per sapere come stanno andando i preparativi...e invece per colpa di un'altra discussione con mio figlio mi è completamente passato di mente! Quel ragazzo è di una testardaggine assoluta...fortuna che sono riuscita a imporgli di scrivere a suo padre un messaggio carino dove lo informa che non c'era bisogno che venisse a prenderlo per portarlo a scuola, in quanto sarebbe andato con i suoi amici con i mezzi...altrimenti oggi chissà che mi aspettava con quello
<<Tu ti rendi conto di cosa vuol dire cambiare adesso l'ordine della track-list?>> Mario è incredulo per questa mia decisione improvvisa <<Ma poi mancano tutte le canzoni per cui m'avevi fatto 'na capoccia tanta>>
<<Lo so Mariè che è assurdo...ma non credo di avere la forza e tantomeno la voglia di cantare tutte le canzoni che avevo scritto per...noi...>> l'idea di ripercorrere nella mia mente tutti i momenti che mi hanno portata a scriverle, magari con lui di fronte che adesso non è più mio, è terrificante
<<Guarda che te capisco...però non puoi fare così...non è giusto per te...per le tue canzoni...pensa al casino che ce monterà quello quando saprà che je hai tolto la roba sua...>> si passa una mano sul viso quasi disperato ed io non riesco a trattenere un sorriso...già me lo immagino a sbraitare contro di me e contro di lui per avermi appoggiato...in questa folle e vendicativa idea...
<<Per il momento ho deciso così...poi vediamo se cambia qualcosa>> il mio amico annuisce ed io controllo il mio telefono che continua a illuminarsi
"Brown il mio Pandino ha provato a chiamarti per quel servizio...lui era d'accordo per oggi pomeriggio...chiamalo te che io sono sommersa dalla farina...tutto per colpa di mia madre che voleva fare i ravioli" povera amica mia...da quando è arrivata sua madre in città anziché essere più rilassata ha un diavolo per capello!
Le rispondo che sto per chiamare Fulvio in modo da accordarci per oggi pomeriggio...voglio chiudere definitivamente questa faccenda con Daniel perché anche se sono sicura che non avrebbe il coraggio di fare altro...sapere che si senta libero di poter pensare ancora a me in modo malsano mi mette ansia...
<<Tranquilla...allora ti passo a prendere alle tre così lo becchiamo che sta uscendo da lavoro e poi tu hai tutto il tempo di vedere tutto>> non voglio assolutamente avvicinarmi all'abitazione di quell'individuo...per cui ho pensato che sarebbe stato meglio recarsi sul suo posto di lavoro...dove io conosco chiunque e dove mi basterebbe una parola per far cambiare l'opinione che tutti hanno di lui...
<<Ma no va bene anche per le due...così io poi posso andare da Tina per le bomboniere...>> si perché a quanto pare non le piace la confezione del negozio e vuole che faccia di tutto per convincere la ragazza del negozio a modificarla
<<Per me va bene, solo che pensavo che volessi vedere il video di Bes...>> eh? Cosa? Ma che sta dicendo?
<<Di quale video parli Fu'?>>
<<Del video del singolo...esce alle due...l'ha scritto la Label ovunque>> ah sì??? E perché io non lo sapevo?
<<Benissimo...senti rimaniamo d'accordo per le due e mezza...ora devo andare a fare quattro chiacchiere con tuo cugino che si diverte a farmi le sorprese>> io gli spacco la faccia a quello
<<Dai non litigate anche per questo...vedrai che avrà una spiegazione...>> certo come no...tanto lui è il padre e fa come je pare...che non lo so?
<<A parte che sarebbe anche figlio mio...che c'è da alterarsi?>> ecco...che ve dicevo? Questo si è proprio dimenticato della parte in cui aveva promesso che mi avrebbe resa partecipe di qualsiasi cosa che riguardasse nostro figlio...
<<Che ti avrei informata su ogni minima cosa te l'ho detto prima di scoprire che mi avevi omesso un piccolo particolare come la paternità di Bes, il video l'ho visto solo io e il regista che ha fatto il montaggio, Bes ha un contratto non c'è bisogno che tu acconsenta, basta una firma del capo dell'etichetta...e seppure servisse quella di un genitore firmo io lo stesso...>> come no...ma in un'altra vita e forse nemmeno in quella tu ti anteporrai a me nella vita di mio figlio...sta per rispondermi con la sua solita presunzione quando la sua nuova tizia ovviamente entra come se ormai si trovasse in un luogo familiare dove poter entrare ed uscire con facilità
<<Mattiaa...disturbo?>> nooo ma figurati...
<<A dire il vero io...>> a dire il vero che? Stavamo parlando di nostro figlio...e tu sei davvero uno sprovveduto con problemi mentali se pensi che io ti permetta di mettermi dopo questa por...povera ragazza!
<<A dire il vero sì...dobbiamo finire di pianificare insieme alcune cose riguardo nostro figlio...per cui se non ti dispiace Eva, potresti ripassare tra un po'?>> sempre che tu non sia troppo scossa dalla notizia che in realtà il single a cui hai puntato in realtà non è proprio libero come credevi
<<Vostro fi...ehm...no ma tranquilli raga, ero passata solamente per lasciare delle carte...ma posso darle direttamente al legale...scusatemi e buona giornata>> ma ci mancherebbe...
<<Anche a te cara>> e vaffanculo!
<<C'era bisogno di dire a quella di Bes?>> eh beh certamente...non dovevo rovinarti la piazza vero Bellegrà?
<<Ovvio che c'era bisogno...a breve lo sapranno tutti no? Benissimo, sarà meglio si abituino a pensare che nella tua vita c'è nostro figlio...prima di qualsiasi altra cosa ti venga in mente...o qualsiasi persona abbia intenzione di interagire con te!>> sputo quasi quelle parole con rabbia...
<<Non serve che sia tu a ricordami che mio figlio viene prima di chiunque altro>>
<<Sei sicuro vero?>> lo dico con un sorrisino ironico...certa del fatto che non farà altro che provocarlo
<<Non ti azzardare>> ecco appunto
<<Tranquillo...non ho voglia di azzardare proprio nulla con uno come te...ormai ho capito quanto valgono le persone nella tua vita...voglio solo assicurarmi che non provi per mio figlio quello che dicevi di provare per me...in quel caso dovrei prendere le misure necessarie per tutelarlo>> i suoi occhi si stringono a due fessure tanta è la rabbia che gli sto provocando nel petto
<<Anche io devo prendere le misure...per la bara che farò costruire per te...se continui con queste stronzate!>> esclama venendo verso di me...così mi alzo e mi allontano intenzionata a non voler avere nessun contatto fisico con lui...
<<Ho detto solamente ciò che penso...con mio figlio non farai mai quello che ti pare...per cui sarebbe il caso che inizi a far pace con questa idea>>
<<Tranquilla perché tanto mi odia come volevi tu>> dice sedendosi sul divano e prendendosi il viso tra le mani
<<Non è vero...>> riesco a rispondergli solamente così...nonostante la sua sofferenza mi faccia aggrovigliare lo stomaco
<<Ah no? Ma l'hai visto? Non vuole vedermi...mi tratta con indifferenza...e tutto questo perché chissà che gli hai detto su di me>> no, 'sta cosa se deve chiarì!
<<Ma ci credi davvero?>> non posso pensare che creda che io possa averlo messo contro nostro figlio
<<A che?>> mi chiede confuso
<<A quello che dici...al fatto che ho detto delle robe per mettervi contro? Mi vedi capace di fare una cosa simile?>> probabilmente mi dirà di sì adesso...
<<Sei stata capace di nascondermelo per sedici anni come faccio a pensare che non puoi aver fatto anche questo?>>
<<Per il semplice motivo che nostro figlio si chiama come te, che è nato il giorno prima di te, tifa la tua stessa squadra, si veste con le tue robe, ama tutte le cose che ami tu...vive come te...perché sono stata io a fare in modo che vivesse il tuo mondo...che senso avrebbe fare in modo che ti odi adesso?>> provo a chiedergli ripercorrendo nella mia mente ogni cosa che ho permesso a mio figlio e che mi ricordava suo padre...a partire dall'orecchino a tredici anni!
<<Non lo so...non so più niente...so solamente che nun me vole vedè manco in cartolina...me chiama capo...me sfotte...>> il mio bambino sa essere così insopportabile quando vuole
<<Mi ricorda qualcuno...>> dico risedendomi distante da lui...
<<Oh senti...ok che non sono il massimo della tolleranza...però cazzo odiarmi perché sono suo padre e non lo sapevo me pare eccessivo!>> in effetti forse nostro figlio l'ha un tantino superato nell'intransigenza
<<Non ti odia...è solo arrabbiato perché sei andato via da casa sua quando lui credeva di avere la famiglia che voleva!>> se ripenso a quella sera in cui si è messo a piangere con me...mi viene un groppo alla gola
<<Ma io non volevo andare via da casa nostra per lui...cioè lui non c'entra niente>> certamente perché il problema per lui son soltanto io
<<Credo che la motivazione al momento non gli interessi...anche visto il modo in cui l'hai trattato quando pensavi che non fosse tuo figlio>>
<<Ero solamente incazzato con te>> e quando mai
<<Non ha importanza...in ogni caso gli parlerò...>> mi alzo nuovamente dalla sedia, turbata nel ricordare il fatto che è nato tutto a causa di quella telefonata
<<Non voglio che si senta forzato a dover per forza instaurare un rapporto con me>> i suoi occhi tristi mi tirano sempre di più verso di lui
<<Lui ha già un rapporto con te...lui ti sente suo padre da quando ti ha visto...è solamente arrabbiato...e se la tira come...t...come fa sempre...gli passerà>> in questo è uguale a lui è inutile girarci intorno
<<Come me? È questo che volevi dire?>>
<<Io? Assolutamente no...era solamente un esempio>> capirai manco fosse una bugia
<<Perché non riesci a capire quanto mi ammazzi 'sta cosa che me so' perso sedici anni della sua vita?>> dice alzando gli occhi verso di me
<<Certo che lo capisco...e mi dispiace...ma tanto questo non basta e non basterà mai...per cui è inutile che io dica inutili parole...>> faccio per allontanarmi quando lui mi afferra il polso...il contatto fisico con lui mi produrrà per sempre questa sensazione? Io non ce la posso fare così...
<<Lo vuoi vedere il video?>> sono contenta che si sia reso conto che forse sarebbe stato più corretto che lo vedessimo insieme...ma non mi sembra più il caso adesso
<<L'hai visto tu e questo mi basta>> faccio un sorriso per fargli capire che non sono arrabbiata con lui per il suo dispetto...mi fido di lui...di quel padre che può essere per mio figlio <<ora vado...>> sfilo la mia mano dalla sua presa ed esco da quell'ufficio in cui prima non vedevo l'ora di entrare, lasciandolo lì con il suo dispiacere per via della freddezza del suo bambino...
Sto tornando con Fulvio dall'incontro fatto con quell'esimia testa di ca...cavolo...di Daniel ed io continuo a chiedermi cosa mi ha detto il cervello anni fa per assumere quello psicopatico...
<<Ti giuro c'è mancato poco che nun je facessi 'na faccia de pizze...soprattutto quando ha detto che lui l'ha fatto per amore>> veramente c'è mancato poco che non lo facessi io...ma può parlare d'amore uno che ha tentato di avermi con la forza?
<<Lascia sta...che mi stava venendo da vomitare>>
<<Ma davvero quel cojone c'ha provato co' mi' moglie?>> mo che gli dico a questo? A gelosia sta messo come il cugino...
<<'Na mezza volta...c'ha provato perché voleva introdursi nel mio camerino...ma comunque Francesca è sempre rimasta al suo posto>> cerco in qualche modo di spiegargli il perché di quella frase di Daniel nel momento in cui mi ha elencato tutto quello che aveva fatto per potersi avvicinare a me, per catturare la mia attenzione...ma lui non sembra molto convinto della spiegazione
<<L'idea che lei possa essere stata a contatto con qualcuno...mentre io non c'ero è...>> lo so com'è Fulvio caro...lo so
<<Devastante...urticante...mortificante>> mi sono sentita esattamente così quando ho visto uscire quella donna dall'ufficio di Mattia
<<Delle volte dico a Mattia che è troppo esagerato...ma poi me rendo conto che io forse so' peggio...>> ecco mo non ci allarghiamo
<<Peggio di Bellegrandi e suo figlio non credo che ce ne siano>> non dimentichiamoci della sua copia perfetta
<<C'hai ragione...a proposito dovemo vedè il video...>> cazzo è vero!! Mi sono completamente dimenticata che tipo mezz'ora fa è uscito il primo videoclip di mio figlio...il primo di una lunga serie
<<Oddiooo fermati che lo dovemo vedè...ce l'hai la connessione???>> siamo nel progresso ve pare che nun je prende?
<<Non c'è campo!>> ehh??? Ma sta scherzando?
<<Ma come non c'è campo ma dove l'hai preso 'sto telefono? Nel cesto giochi delle gemelle?>> eddaje suuuu...
<<Mazza come sei pesante...tutta l'amore tuo...scusa pija er telefono tuo>> c'ha ragioneeee
<<Spetta...>> afferro il mio smartphone e vado sulla pagina Instagram della Label dov'è linkato il video di mio figlio...mi tremano le mani...la voce...le gambe tutto...l'inquadratura si apre con mio figlio che si addentra all'interno dell'edificio che dovrebbe fungere da prigione, quella raccontata nella sua canzone...
<<Quanto è bello mi' nipote...è tale e quale al padre>> me lo dico da quando l'ho messo al mondo...sono identici nel modo che hanno di sorridere, quando sono felici...o di sghignazzare ironicamente quando vogliono farti pagare qualcosa...e poi c'è quello sguardo che ti toglie il respiro...e ti azzera la salivazione...all'interno del video ci sono diverse scene dove mio figlio deve cercare di resistere alle tentazioni che una vita viziosa gli ha posto lungo il cammino...a dire il vero non credo che quelle tizie mezze nude servissero davvero...ma capirai ce stava Bellegrandi, ve pare che non c'erano tro...trovatelle...ragazze vestite come trovatelle.
<<È bello 'sto video...secondo me spacca...>> ha ragione lo zio...mio figlio è stato bravissimo, ma il merito è tutto di Mattia che gli ha permesso di realizzare un corto così bello, così alle prese con i tempi ma allo stesso tempo ancorato a tutto ciò che di solido esiste nella vita di un ragazzo che si ritrova a dover fronteggiare degli ostacoli <<devi esse fiera di lui...>>
<<È merito di suo padre se è venuto così bene>>
<<Beh ma se guardi bene assomiglia pure a te eh...oddio certo a momenti pare proprio Mattia però...>> ma che ha capito questo?
<<Ma Fulvioooo io me riferivo al video, non a meeeee>> ma tu vedi questo
<<Eh vabbè capirai...ho detto la verità in fondo...>> ha ragione...in fondo non è colpa di nessuno se Bes è identico a suo padre
<<È vero...sono così belli...sono stata ingiusta a pensare che Mattia gli avesse fatto fare un video contro le mie idee>> dico mentre il video sta per terminare con mio figlio che riesce a trovare la via di fuga da quel labirinto di problemi in cui era finito...chissà se sarà lo stesso anche per noi, se anche noi riusciremo a farcela
<<Non ho mai visto Mattia amare qualcuno più di quanto ami suo figlio...Emma...io non lo so, magari doveva succedere prima...ma sono sicuro che Bes gli ha cambiato la vita più di quanto avrebbe potuto farlo da piccolo>>
<<Lo so...anche se purtroppo questo ha rovinato tutto...e non basteranno mai tutte le scuse del mondo >>
<<Ci hai parlato con lui?>> se tralasciamo la discussione che abbiamo avuto oggi...
<<Sì ma il più delle volte discutiamo e quindi...niente...poi per quanto mi riguarda dopo quello che ha fatto può benissimo evitare ogni forma di dialogo con me>> se ripenso a quello che ha fatto nel suo ufficio con quella non so che gli farei
<<Ma perché che ha fatto?>> lo stronzo ha fatto...come sempre
<<Fattelo dire da lui...voglio proprio vedere se ha il coraggio di dirtelo!>> afferro la mia borsa ed esco dalla sua macchina ringraziandolo per avermi aiutata oggi pomeriggio, più di quanto avrebbe potuto fare mio fratello se fosse stato qui.
Mentre oltrepasso l'ingresso della Label invio un messaggio a mio figlio per congratularmi con lui per il video...è stato bravissimo ed in questo periodo ha bisogno di tutta la mia attenzione visto quello che sta passando con suo padre
<<Cazzo...ma sei scemo?>> urlo entrando all'interno della mia saletta e trovando Mattia seduto sul divanetto al buio...<<Tu non stai bene>> appoggio la borsa sul pavimento portandomi una mano sul petto...che mi voglia ammazzare in modo naturale?
<<Ah io non sto bene? Eh? Io? E tu che preferisci annà in giro co' chissà chi invece de guardà il video de' tu' fijo stai bene ve'?>> sbraita alzandosi dal divano rosso di rabbia
<<Non sono affari tuoi dove vado e cosa faccio...e poi il video di Bes l'ho visto lo stesso>> replico cercando di mantenermi calma anche perché non voglio sclerare come al solito
<<E non potevi guardarlo con me? No, eh?>> dice avvicinandosi a me sbraitando
<<Ma io non voglio fare niente con te...figuriamoci vedere un video di mio figlio>> dico appoggiando la mia borsa sul puff e dirigendomi verso il leggio dove prima di uscire ho lasciato i miei appunti
<<Nostro figlio...e poi per quale motivo non vuoi fare niente con me? Me pare che nun so' certo io che ho fatto un casino della miseria >> questo è scemo!
<<Guarda Briga per me dopo quello che hai fatto puoi proprio stare tranquillo...perché anche se continuerai a ricordarmi dove ho sbagliato con te e mio figlio, io non perderò mai più il mio tempo a chiederti scusa>> lo dico alzando la voce di un tono senza urlare, ormai è inutile anche arrabbiarsi con lui
<<Ancora con questa storia? Io non ho fatto niente e te l'ho già detto...>> si avvicina ancora di più a me mentre io giro intorno al leggio cercando di mettere spazio tra noi <<piuttosto tu 'ndo sei stata?>>
<<Ma perché dovrei dirti...>> sto per rispondergli con fermezza quando mi blocca
<<Ho detto 'ndo sei stata? Nun me devi risponde co' n'altra domanda...dillo e basta!>> ma col cazzo!
<<A casa di Francesca>> beh è una mezza verità
<<Con la macchina di chi?>> ehh? Ma che è un quiz?
<<La mia perché?>> lui sorride con il suo solito ghigno cattivo...quello che mi fa perdere la testa per lui...sposta il leggio posto tra di noi e si avvicina ancora di più a me
<<La tua? Ah sì? Quella che è stata parcheggiata accanto a quella di Francesco da stamattina senza muoversi? Mazza c'ha il dono dell'ubiquità 'sta macchina>> cazzo!!! Come ho fatto a non pensarci...eh vorrei vedere voi con questo che ve mette st'ansia così...
<<Io non capisco quale sia il tuo probl...>> niente non me fa parlare
<<Da chi te sei fatta venì a prenne eh?>> mazza che pesantezza...non faceva così prima però
<<Da nessuno...>> sono in mezzo tra lui e la tastiera...praticamente in trappola
<<Ti ho vista in macchina di questo...perché tanto è un questo ve'?>> cioè mi ha vista e non ha riconosciuto la macchina di suo cugino? Minchia è rincoglionito forte!
<<Ma posso capire qual è il tuo problema?>> gli chiedo come fosse la cosa più normale del mondo
<<Ma te droghi? Sicuro te droghi se pensi che io te permetta de flirtà co' uno mentre sei qui...con mio figlio nei paraggi>> addirittura flirtare....
<<Flirtare io? Briga tranquillo che io non sono come te...nei miei uffici non mi sono mai portata nessuno>> gli faccio un occhiolino forzato per fargli capire il mio riferimento
<<Ancora? Ancora continui co' 'sta storia?>> certo che continuo...e continuerò ancora <<Chi sarebbe sto sfigato con l'Audi Q6 vecchio modello? Allora?>> è scemo...ve l'ho detto io che è scemo!
<<Non intendo darti nessuna spiegazione Briga...>> ribatto mentre il suo corpo sfiora il mio
<<Nun me chiamà Briga o nun so che te faccio>> capirai!!
<<Ti ribadisco che non sono affari tuoi...mio figlio non c'era e poi...>> mi interrompo vedendo che si è allontanato da me un po'...
<<E poi?>> mi chiede girandosi verso di me nuovamente
<<E poi il parcheggio non mi pare sia la Label>> abbasso lo sguardo perché non so nemmeno io dove ho trovato il coraggio per dire quelle parole...torna di nuovo verso di me, stavolta rapidamente e mi afferra il mento con la mano...
<<Che cazzo hai detto? Eh?>> me sa che ho un tantino esagerato
<<Quello che hai sentito...o pensavi di essere l'unico a saper andare avanti?>> ma quale avanti...se solo sapesse il motivo per il quale non gli sto dicendo la verità mi prenderebbe a schiaffi...
Mi guarda senza dire niente mentre riesco a sentire il battito del suo cuore sempre più veloce vicino a me...in un secondo le sue labbra si impadroniscono delle mie...stavolta il nostro bacio non ha il sapore del nostro amore...ma quello della rabbia...del possesso senza desiderio...della distruzione ed io non ci riesco...provo a spingerlo combattuta tra il dolore e la voglia di lui...
<<Levati...>> provo a dirgli mentre i suoi baci sul mio collo fanno vacillare la mia resistenza...e le sue mani giungono sulla mia vita...le mani che hanno toccato anche il corpo di quella donna...NO! <<ho detto levati...>> lo spingo più forte per poi tirargli una forte cinquina sulla guancia destra... <<hai baciato e toccato una poco dopo essere stato con me...che ero la donna che amavi...la madre di tuo figlio...è finita! Tu non avrai mai più niente da me...niente!>> urlo prendendo la mia borsa e andando via dalla mia saletta...lasciandolo con un'espressione sconvolta sul viso dovuta alla mia reazione.
Sono da poco tornata a casa e mio figlio ancora non c'è...meno male che gli avevo detto che dopo il pranzo a casa di Federico volevo che tornasse subito qui...quanta pazienza ci vuole in questi giorni con lui! Prendo il telefono per accertarmi che stia realmente tornando quando trovo la notifica di un messaggio di Emiliano
"Ehi Brown guarda che ho trovato?"
Sullo schermo compare una vecchia foto di noi due all'anteprima di una mostra...quella sera ci siamo divertiti un mondo...quella sera se non ci fosse stato Mattia nella mia mente, forse tra noi sarebbe potuto nascere qualcosa...perché lui ha sempre saputo rapportarsi a me con rispetto e stima...senza trascendere nell'adulazione che tanti miei colleghi fingevano di provare per me per poi criticarmi alle spalle...lui era così...sincero nel bene e nel male...forse un tantino rude nelle esternazioni, ma sicuramente vero
"Mazza quanto eravamo giovani...e belli" invio sorridendo sperando che nel tempo Mattia non abbia mai visto una foto del genere.
"Siamo giovani e belli...tu soprattutto...ah proposito bella gnocca...siccome vorrei parlarti di lavoro...che dici se domani a pranzo ci andiamo a mangiare un piatto di bucatini senza troppe pretese?" domani mio figlio va a casa di Francesca perché quell'altra ha detto che ha preparato i ravioli e lui ne va pazzo...a me toccherebbe il solito tramezzino del bar sotto la Label...mangiato con il veleno nello stomaco per la presenza di quel soggetto che giorno dopo giorno mi sta logorando
"Dico che se po' fa...c'ho proprio il desiderio di bucatini" effettivamente sono anni che non vado più in quel ristorante...non sapevo nemmeno ci fosse ancora
"Perfetto allora ti vengo a prendere io dalla Label...prepara lo stomaco Brown ho intenzione di sfidarti a suon di inforcate di bucatini" lui e i doppi sensi...una sola cosa
"Emiiiiii eddaje...se dice forchettate...le inforcate so' de 'n altro campo...😂" se qualcuno leggesse 'sta conversazione come minimo sarei morta
"Oh volendo pure quell'altro campo me va bene lo stesso...🙌🏻🤣" che scemo che è...
"Sono ancora troppo giovane per farmi il toyboy...nel caso le faremo sapere Killa" mi risponde con mille faccette che ridono divertito dalla mia risposta in stile al nostro tipo di amicizia...scherzosa ma senza doppi fini...pulita e sincera com'è sempre stata.
<<Hai visto quanto è figo mio nipote?>> questa è Ginevra che da circa mezz'ora non fa altro che ripetermi al telefono quanto il nipote nonché mio figlio...sia bello come il sole...come se io non lo sapessi
<<Guarda non so proprio di chi stai parlando>> rido nel sentire lei che sbuffa innervosita dalla mia ironia <<ma daiii...con tutta la fatica che ho fatto per partorirlo doveva venire per forza così bello>>
<<Un giorno mi racconti come è andato il parto?>> adoro il suo modo di chiedermi di renderla partecipe di un pezzo di passato che le appartiene immensamente
<<Quando vuoi...anzi un giorno ci mettiamo qui e ti faccio vedere il mio video reporter>> è stata davvero una bella idea quella di girare dei video il giorno della nascita di Bes per documentare tutto quello che si è perso suo padre per via della mia omissione
<<Hai girato un video reporter sul parto?>> è incredula nel constatare quanto io sia fuori di testa
<<Sì...ho pensato che un giorno suo padre avrebbe voluto vederlo e quindi...ho cercato di documentare le cose più importanti...tipo le recite...i diplomini...le partite...i compleanni...c'è un po' tutto>> ora che ci penso credo che dovrei trovare il modo di dargli tutti i filmati che ho raccolto, certo non sarà mai la stessa cosa però...
<<Tu non stai bene...ecco perché mio fratello è pazzo di te>> sì certo è pazzo di me ma si trastulla con le altre...bel modo di dimostrarlo <<a proposito prima mi stavi dicendo di Daniel...quindi hai risolto quella situazione?>>
<<Sì sì...non penso, dopo quello che gli ho detto, che si permetterà più di pensare a qualcosa di malsano>> se penso alla faccia che ha fatto quando mi ha vista mi viene da ridere <<solo che appena sono arrivata alla Label tuo fratello mi ha praticamente strigliato da tutte le parti perché ha pensato che mi fosse venuta a prendere uno spasimante>>
<<Ma è idiota? Ma tu gli hai detto tutto?>> ehm tutto in che senso?
<<Certo che no...ci manca che gli dico che sono stata da Daniel con Fulvio e quello ammazza me e lui>> a dire il vero forse devo pensare a un modo per dirglielo...prima che lo venga a sapere per vie traverse
<<Emma però...secondo me dovevi dirglielo...lo sai quanto cazzo è permaloso quell'altro>> no tranquilla che lo so
<<Hai ragione domani...troverò un modo per dirgli 'sta cosa senza coinvolgere Fulvio più del dovuto...anche se ti devo dire che faccio davvero fatica a parlare con lui da quando ci siamo lasciati...mi sembra tutto surreale...>> forse a tratti mi sembra davvero di vivere una realtà che non esiste
<<Tu come stai?>> non lo so nemmeno io
<<Bene...adesso meglio>> peggio di prima <<sono tornata a dormire nella mia stanza...ho tolto tutto quello che mi ricordava il periodo in cui si era trasferito qui...cerco di andare avanti>> sebbene ci riesca malamente e tuo fratello me lo proibisca ogni giorno
<<Ti manca vero?>> ogni giorno che passa sempre di più
<<No, non mi manca il Mattia che è adesso...sono stanca della sua rabbia nei miei confronti...io volevo amore da lui...la rabbia l'ho già vissuta abbastanza Ginè>>
<<Hai ragione...ma tu lo sai che ti ama...certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano...>> oddio Venditti no!
<<Certo Ginè certo...piuttosto tu che mi dici?>> la sentivo un po' amareggiata prima
<<Ho discusso con mia madre...è venuta qui a dirmi che devo ospitare mia sorella quando tornerà a Roma>> ci manca quella strega
<<Ah perché torna pure lei?>> non se sente che non sono entusiasta della cosa ve'?
<<Sì ha deciso di prendersi qualche mese di pausa...secondo me ha combinato qualche casino come al solito...>> dopotutto Rebecca è nominata per questo
<<Eh certo...ma scusa non può ospitarla Mattia?>> così sta proprio apposto
<<No, Mattia a quanto pare le ha detto che non ha intenzione di farlo...perché ha delle cose importantissime di cui occuparsi>> praticamente il figlio
<<Beh tra le squinzie del suo ufficio e i capricci del figlio c'ha un bel da fare poro Cristo>> ribatto ironicamente facendola ridere <<vabbè quindi avete litigato per questo?>>
<<Perché dal mio no... è scaturita tutta la sua solita polemica nei miei confronti, vivo come una zingara...non sono normale...non ho un uomo alla mia età e tutto il resto>> come se lei si potesse permettere di riprendere sua figlia...io boh
<<Non le dar retta tesó lo troverai un uomo vero che ti ami, al tempo giusto senza doverti accontentare di qualche idiota in circolazione>> lei tira su col naso...la soffre tanto questa cosa che la considerino strana...quando invece ha solamente tanto bisogno d'affetto <<pensa piuttosto quando le diranno che è nonna...come minimo mi ammazza e poi le viene un colpo>> ridiamo insieme nel pensare a come Patrizia potrebbe prendere la notizia dell'esistenza di Bes!
<<Ah guarda non ci scommetterei...quella si è talmente cioccata per tuo figlio che sarebbe capace di corromperlo con un conto in banca per portarselo a casa sua>> ecco annamo bene
<<Guarda mi hai proprio rincuorata 'na cifra >> dico vedendo che mio figlio è appena entrato dalla porta <<amore sei tornato?>> dopo me senti tanto
<<Gli dai un bacetto da parte mia...>> questo c'ha una faccia che se mi avvicino me morde
<<Ti manda un bacio Ginevra>> lui fa un gesto freddo con la mano <<teso ci sentiamo in un altro momento ok?>> anche se penso che abbia capito che mio figlio in realtà non voleva salutarla...
<<Ti avevo detto di tornare subito a casa dopo il pranzo da Federico...non di andare alla Label direttamente>>
<<Non ci sono proprio andato alla Label>> ehh? E dove sarebbe stato tutto il tempo questo?
<<E perché io non lo sapevo?>>
<<Perché non ci ho pensato ad avvisarti...non pensavo fosse grave>> questo è scemo come il padre
<<Bes...ti avevo detto di tornare a casa>> alzo la voce arrabbiata per il suo atteggiamento <<e poi non puoi non andare a lavoro...per andare in giro a fare chissà che>>
<<Ah no? Gli altri possono dire e fare quello che vogliono su di me ed io no?>> è proprio arrabbiato
<<No! Con me tu non fai per niente quello che ti pare...perché ti accompagno dove vuoi, vai dove vuoi ma esigo che tu me lo dica...e che ti comporti con rispetto per il tuo lavoro!>> urlo perché non sopporto che non si renda conto del fatto che le sue azioni hanno delle ripercussioni anche sulle altre persone non soltanto su di lui
<<I musicisti non c'erano>> lui risolve tutto così
<<Non mi interessa...dovevi andarci comunque come hai sempre fatto!>> torno in cucina per evitare di continuare a battibeccare con lui portando la nostra discussione troppo in fondo
<<Domani ci vado tranquilla>> mi dice sbuffando
<<Perché non hai voluto salutare tua zia?>> non mi piace che tratti tutti in questo modo
<<Perché è la sorella de quello e quindi me dispiace ma nun me va>> io lo prendo a schiaffi peggio di come ho preso al padre
<<No Mattia! Tua zia non c'entra niente...né con me né con tuo padre...per cui ti pregherei di razionalizzare il tutto e comportarti con lei come hai sempre fatto!>> gliel'ho detto nel mio classico tono di quando voglio fargli capire che sta sbagliando...ma lui non ne vuole sapere, infatti si chiude nella sua stanzetta e mi lascia da sola con un peso sullo stomaco esagerato.
A quanto pare mio fratello non arriverà per adesso...mi ha chiamata per avvisarmi che ha avuto un problema con una licenza e che deve risolverlo prima di partire anche perché non scenderà giù per un bel po'...avete visto che bella notizia? Non mi bastava mio figlio in crisi da controllare, il mio ex che mi tampina come nemmeno le nostre fan all'epoca, mi mancava pure mio fratello che si vuole stabilire qui...così mia madre mi odierà a vita per aver convinto il figlio a lasciare il nostro paese come ho fatto io! Ma chi sarà alla porta a quest'ora?
<<Io!>> e chi altro poteva essere se non lui...
<<Ah sei tu?>> dico lasciandolo sulla porta e ritornando in cucina dandogli le spalle...<<che ti serv...ahiaaa>> mi ha tirata dal braccio per costringermi a girarmi verso di lui
<<Perché non m'hai detto che sei annata da quello? Perché non m'hai detto che Fulvio t'è venuto a prenne e soprattutto perché nun ce stavo io al posto suo?>> cerco di sbloccare il mio braccio dalla sua presa ma lui afferra anche l'altro
<<Abbassa la voce>> provo a placarlo perché se suo figlio ci sente è la fine
<<Allora?>> insiste
<<Non hai alcun titolo nella mia vita per avere il diritto di esserci in una faccenda che riguarda solo me>> i suoi occhi sono neri dalla rabbia e mi dispiace una cifra per questo
<<Ah non avevo il diritto? Me stavo quasi ad ammazzá co' quello...che te stava pe' violentà e non avevo il diritto? Ma te droghi dimme un po'??>> insiste mentre qualcun altro arriva in cucina mettendo fine alla nostra discussione
<<Che è 'sto casi...ah è lei capo!>> ecco benissimo come minimo il padre m'ammazza del tutto
<<Bes...>> lo ammonisco cercando di fargli capire che non è il caso che abbia questo atteggiamento con Mattia che appena l'ha visto ha cambiato espressione
<<Volevo solo vedere come stavi...visto che oggi non ti ho visto alla Label...>> guardo mio figlio sperando che dica le cose giuste, anche perché diciamogli pure che il figlio non c'è andato di proposito e viene giù l'apocalisse
<<Sì mi dispiace non aver avvisato Samantha ma Fede stava giù e non me la sono sentita di lasciarlo da solo...>> meno male...che sollievo
<<Domani pranzerà direttamente alla Label così potrà recuperare la giornata persa di oggi>> esordisco lasciando sorpreso mio figlio che in questo istante vorrebbe uccidermi
<<Ho capito...ma non potremmo parlare un po'?>> Dio mio che gli ha chiesto...
<<Sì certo...può iniziare a dirmi il vero motivo per il quale è venuto qui...e stava gridando con mia madre...>> Mattia abbassa il viso colpito dall'atteggiamento di suo figlio <<ma dubito che siano cose che dovrei sapere vero?>>
<<Mattia io volevo...>> non l'ho mai visto così...con nessuno al mondo
<<Besta o Bes capo...ora ci scusi ma dobbiamo cenare e credo che lei abbia già altri impegni più importanti di me...>> non è vero, non c'è nessun altro posto dove Mattia vorrebbe stare se non accanto a suo figlio...è ingiusto con lui...
<<Va bene...ma sappi che prima o poi parlerai con me...Mattia!>> gli risponde con quella rabbia dettata dal suo essere mortificato...mi lancia uno sguardo terribile e lascia casa nostra.
<<Giusto co' 'sta testa di cazzo me dovevi procreà>> ora gli meno
<<Oh abbassa i toni ragazzino!>> gli punto il dito contro arrabbiata per quel suo modo strafottente di rivolgersi a noi
<<Ma come ti è venuto in mente di dire che domani mangio alla Label? Cosa ti dice la testa?>> cosa? Ora vedi!
<<È quello che farai...a costo di venirti a prendere da casa di chiunque facendoti fare una figuraccia ma tu domani fai il tuo dovere!>> lui mi guarda incredulo per ciò che sto dicendo...
<<Ma ti rendi conto che me vuoi punì solamente perché non voglio vederlo...parlarci e tutto il resto?>> ovvio che sì
<<Sì infatti è proprio il questo il problema bello de casa...tu non puoi comportarti così...non con me...non con lui>> da quando ha saputo la verità, ogni volta che devo dirgli qualcosa assume una faccia indisponente...come direbbe suo padre, una faccia che te leva le pizze dalle mani
<<Ma perché??? Ma l'hai visto quello?>> si l'ho visto, avrei dato qualsiasi cosa per vederlo stare male per colpa delle tue parole dettate dal tuo dolore...dal mio errore...
<<Quello è tuo padre>> la persona che desideravi conoscere più di chiunque altro al mondo
<<Ah sì? Beh non mi interessa>> ma come non gli interessa?
<<Smettila!>> alzo il tono cercando di riportarlo al suo posto, non mi piace che pensi e parli così di suo padre
<<Smettila un corno, se pensi che io accetti quell'individuo come un genitore...te stai fori come un balcone>> individuo? Ma che gli è successo??
<<Senti Mattia...non ti ho detto la verità per disprezzare l'unica persona al mondo che ti ama quanto me, l'unica con cui avrei mai potuto fare un figlio...per cui ti dico una cosa che non ripeterò...cerca di smetterla con questo tono e con questo atteggiamento, perché qui non sei l'unico a soffrire la situazione>> lui non sembra per niente turbato dalle mie parole anzi rilancia quasi con cattiveria
<<Soffrire? Io non sto soffrendo proprio niente...mettete in testa che a me nun me ne frega una beata minc...>> eh no...non ce l'ho fatta a trattenermi...
<<Basta!>> urlo come una pazza facendolo sobbalzare...<<Ora ti dico una cosa...hai desiderato da sempre conoscere tuo padre...e solo Dio sa quanto ho sofferto ogni momento in cui ti è mancato e quanto mi sono pentita per averti privato della sua presenza...adesso che sai che è proprio lui...la persona a cui vuoi un bene viscerale...dal primo momento in cui l'hai visto...io non ti permetterò di continuare a trattarlo così, solamente perché non sai che fare...no amore mio...non lo farò>>
<<Tu stai difendendo quello contro di me>> ma perché la mette su questo piano?
<<No, ma devo farti capire che stai sbagliando>>
<<Sbagliando? Ma tu pensi sia facile? Accettare che tuo padre per la seconda volta nella sua vita ti abbia abbandonato solamente perché se scazza co' tu' madre? Beh per me non lo è, quindi me dispiace ma per me resta solamente il mio capo>> lo sapevo che il suo problema era questo...l'abbandono di quella sera...dovevo capirlo dal suo pianto...dal suo dolore...che il fatto che Mattia fosse andato via da casa nostra l'avesse ferito...Mattia era già diventato suo padre...
Questa serata è una di quelle che volentieri cancellerei dal calendario...vorrei tanto telefonargli...chiedergli come sta...dirgli che mi dispiace...tanto...
"Ehi...mi dispiace per stasera...è arrabbiato...e quando si arrabbia va fuori di testa...come te...vedrai che appena capirà che tu non c'entri niente...tornerete ad essere i due matti di sempre...buonanotte!"
Forse non avrei dovuto mandarglielo, avrei dovuto farmi i fatti miei...però...mi sentivo di farlo, come madre di mio figlio...dopotutto siamo i suoi genitori è giusto che io sia dispiaciuta per la crisi che sta subendo il loro rapporto...questo non c'entra niente con noi...no no!
Hanno chiuso la strada che doveva portarmi alla portarmi alla Label e quindi devo fare un sacco di strada nel traffico per arrivare, per fortuna Mattia è andato a scuola con Giorgio altrimenti avrebbe fatto ritardo...quanta fatica con quel ragazzo, quando si innervosisce ci vuole molta pazienza con lui...perché non parla, dice mezze frasi, le dice male e tu devi pure capirlo al volo...ecco una cosa che non ha preso né da suo padre né da me...entrambi quando ci arrabbiamo sbottiamo immediatamente, invece lui tende a chiudersi a riccio...chissà da chi ha preso.
<<Emma...ci vediamo sempre più spesso ultimamente>> ma perché incontro la gente al semaforo?
<<Patrizia! Il piacere è tutto mio>> quando scatta 'sto coso!?
<<Non sei mai stata brava a fingere cara>> ecco bene...
<<Un tempo la pensava diversamente...>>
<<Ah sì? Nella vita si dimenticano le cose e le persone negative che hanno minato il nostro cammino e si diventa felici che non lo incontreranno mai più>>
<<Peccato che il passato non si distrugge mia signora Patrizia...il passato è sempre lì presente che ti chiede un conto da saldare...il passato torna sempre...come me...arrivederla!>> e vaffanculo stronza!
Entro nel parcheggio della Label e il mio am...Mattia è di fronte a me...appoggiato al muro dell'ingresso dell'azienda mentre sta fumando la sua sigaretta...apro lo sportello della mia auto lentamente, quasi sperando che lui se ne vada e mi avvicino lentamente a lui che mi fa un cenno con la testa...per salutarmi...
<<Ciao...>> osservo le sue mani...ha ripreso a mangiarsi le unghie...lo fa sempre quando non riesce a contenere il suo nervoso <<le hai distrutte quelle mani...>> so che non avrei dovuto dirglielo ma...
<<Tu' fijo me mannerà al manicomio>> più o meno come tu mandi al manicomio me <<l'hai portato tu a scuola?>>
<<È venuto Giorgio a prenderlo!>> lui annuisce anche se io lo so quanto gli dà fastidio che suo figlio vada a scuola con gli altri <<Quando esce viene direttamente qui>>
<<Sì ma io non voglio che si senta costretto a fare qualcosa che non vuole...>> ehh? Ma che ha subito per dirmi 'sta frase?
<<Pazienza...se non altro imparerà che il lavoro viene prima del privato>> lo sa come la penso sul discorso lavorativo anteposto alla vita privata
<<Ma 'sta cosa è una cazzata e tu lo sai>> eh certo
<<Briga se io avessi dovuto fermarmi ogni volta che stavo male, la mia carriera sarebbe finita molto presto! Il lavoro è tuo e tu devi proteggerlo sempre!>> mi guarda con quella che mi sembrerebbe ammirazione se non lo conoscessi abbastanza
<<Mio figlio è come me...non riesce a fasse annà bene le cose...>> e quando mai <<...perché non mi hai chiesto di venire da quello?>> aridajeee
<<Ne abbiamo già parlato...ho preferito non coinvolgerti per evitare ogni problema con quel tizio>> non voglio che si arrabbi per cui cerco di dirgli le cose con calma facendo finta di dimenticare quello che mi ha fatto
<<Fulvio poteva essere coinvolto e io no?>> ma come fa a non capire?
<<Fulvio ha fatto solamente il suo lavoro...se ci fosse stato mio fratello mi sarei fatta accompagnare da lui, per cui basta per favore!>> lui abbassa lo sguardo indeciso se lasciar perdere o meno
<<Tutti ma non me...>> sorride amaramente...niente oh...
<<Senti io avrò sbagliato ma non è colpa mia se tu non hai più il diritto di sapere le cose che riguardano la mia vita...non è colpa mia se è finita>> dico arrabbiandomi un po' per quel suo vittimismo ingiustificato
<<Tu sei sicura di quello che stai a di'?>> s...sss...sì...almeno credo <<Tu lo sai che non è finito proprio niente ve'?>> si è avvicinato al mio orecchio e la sua voce rauca è un sussurro che mi fa tremare le membra <<tutto quello che ti riguarda è affar mio...e ti conviene rassegnarti perché lo sarà per sempre>> scappo letteralmente via da lui correndo verso la mia saletta prove, cercando di allontanarmi più che posso dal suo corpo, dalla mia voglia di buttargli le braccia al collo, richiudendomi la porta alle spalle. Mi porto una mano alla bocca mentre ripenso alle sue parole...a quanto mi sia mancato sentirlo così...a quanto mi manchi sentirlo mio ancora una volta.

~ ADESSO INTORNO A TE ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora