Chissa che strada hai fatto tu

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Fisso il soffitto di camera mia da non so più quanto tempo ormai, Cristian mi ha mandato un messaggio verso le nove dicendomi che la compagnia andava in un locale per festeggiare il compleanno di uno di loro e sicuramente si sarebbe fatto tardi, chiedendomi se volessi che tornasse per parlare...o se, in alternativa, volessi raggiungerli...gli ho detto che ero fuori anch'io solo per farlo stare tranquillo, non penso ci abbia creduto anche se ha finto di sì...dopo essere uscito dall'ufficio di Francesco non sono più tornato alla Label, ho staccato il cellulare...ho vagato con la macchina per chilometri...è incredibile come ogni cosa mi ricordi di loro, di lui...il supermercato dove eravamo andati a fare la spesa con Emma, la gioielleria dove abbiamo comprato il braccialetto ad Elisa, la pasticceria dove solo ieri mi sembrava di vivere in una bolla di perfezione...e invece...forse sarebbe stato meglio non averlo mai incontrato...sarebbe stato meglio se non fossero tornati a Roma, maledetto quel beccafico e il suo lavoro del cazzo! Oppure potevano tornà ma Bes poteva non avere la passione per la musica...ma poi de tutte le case discografiche che conosce la madre giusto nella mia doveva capità questo? Nun faremo mai più un contest in collaborazione con le scuole! Me potrei trovà altra gente che se spaccia per chi non è! Anche se...ha ragione mia sorella quando dice che chiunque si fosse presentato in quel modo, in quella che ormai è casa mia, l'avrei cacciato a calci in culo, non so perché con lui non l'ho fatto...non so perché mi è venuto istintivo cercare di capire le sue ragioni...il perché stesse a fa tutto quel casino...perché ho voluto accompagnarlo alla sua prima apparizione in pubblico...perché sono andato con lui alla manifestazione all'Assago...senza parlare del fatto che gli ho prestato casa mia per S. Valentino...e mentirei se sostenessi che non mi è venuto spontaneo cercare di accontentarlo sempre...ma perché? E perché questo senso di angoscia non mi passa...perché questo vuoto che sento al centro del petto non accenna a colmarsi? Ormai è tutto perso...non riesco più a guardarlo con gli stessi occhi di prima...riesco solo a pensare che suo padre è chissà dove, che vuole tornare qui e conoscerlo sebbene a stento sappia della sua esistenza, che prenderà il mio posto in quella casa...devo pure andare a riprendermi tutte le mie cose, magari chiedo a Cristian o a Fulvio...non ho voglia di andare lì...già qui è difficile tenere a bada i ricordi...poi tornerà questo e loro saranno la famigliola felice che hanno sempre sognato...Bes avrà finalmente accanto a sé suo padre, se affezionerà a lui, magari se trasferirà nella casa discografica di sua madre ed io neanche lo vedrò più...meglio tagliare drasticamente i ponti, non sopporterei di dividerlo con qualcuno fino a quando lui non capirà che suo padre viene prima di tutti e sceglierà di andar via da me.
<<Buongiorno...>> mi dice il mio amico vedendomi arrivare in cucina <<come stai?>>
<<Bene...>> rispondo versandomi il caffè
<<Ok, hai fatto la parte...ora dimmi come stai davvero...>>
<<Sto bene Cri devo solo...devo solo imparare a convivere con questa cosa dei rapporti professionali...>>
<<Ma quali rapporti professionali, dai!>>
<<Che dovrei fa secondo te?>>
<<Eh intanto potresti parlare con Emma...>>
<<Credice! Me stavo giusto a vestì pe' annà da lei guarda...>>
<<Non risolverai niente così...>> tenta di persuadermi
<<Infatti ha già risolto tutto lei...nun ce sta bisogno de altro...>>
<<Matti, io credo che sia meglio per tut...>>
<<Uh è tardi!>> esclamo scattando in piedi <<Me ne devo annà che c'ho da fa alla Label...se sentimo dopo eh!>>
<<Non puoi scappare in eterno e soprattutto non dai tuoi pensieri!>> lo sento dire mentre mi richiudo il portoncino di casa alle spalle...
<<Ma se po' sapè che fine hai fatto? Hai idea de quante volte t'ho chiamato?>>
<<Buongiorno anche a te Francesco...>> sorrido sfacciato
<<Buongiorno un cazzo!>> lo guardo sconcertato
<<Ah Francè!>>
<<Eh ho capito! Ma te sei scomparso...qua ce sta da girà il video de Besta...Eva pressa pe' sapè che avemo deciso...i ragazzi ancora nun lo sanno...quell'altro nun vole annà alla manifestazione...il nuovo e-commerce deve annà online ma mancano le foto con il merchandising nuovo...qua va tutto a scatafascio e te sparisci e stacchi il telefono!>>
<<Mo risolvemo tutto...calma...ce vole calma...>>
<<Calma? Un miracolo ce vole, altro che calma>>
<<Briga c'è il responsabile comunicazione della major al telefono...>>
<<Ecco ce mancava...>> sento sbuffare il legale mentre io porto all'orecchio il ricevitore
<<Pronto?>>
<<Buongiorno...chiamo per conto della Zeus...>>
<<Sì, mi dica...>>
<<Volevamo informarla che il tour del nostro artista con cui avete collaborato è previsto per Luglio, appena abbiamo tutte le date a disposizione fisseremo un incontro per eventuali partecipazioni del ragazzo della sua etichetta e volevamo anche sapere più o meno i tempi tecnici del video...>>
<<Per il tour appena avrete le date ci vedremo e decideremo insieme...come già d'accordo con un suo collega il ragazzo sarà presente di sicuro solo alla data di Roma...per le altre vedremo...>>
<<Perfetto, me lo appunto...e per il video invece?>>
<<Per il video credo che...>> credo che al momento qualunque cosa riguardi Bes vada procrastinata il più possibile <<credo che avremmo bisogno di qualche giorno perché sono sorti altri impegni...ma per accorciare i tempi potremmo girare prima la parte di video che riguarda il vostro artista, se siete d'accordo...>>
<<Perfetto...quando?>>
<<Guardi per me anche domani in giornata, dopo parlo col regista e vi faccio avere una conferma...>>
<<Allora attendo una vostra chiamata...>>
<<Perfetto...>>
<<La ringrazio tanto, buona giornata>>
<<A lei...>> saluto passando l'apparecchio alla mia segretaria...Francesco sta per dire qualcosa ma lo blocco
<<Sai che fai? Mo te ne vai nel tuo ufficio e aspetti che te chiamo...nel mentre te potresti fa 'na camomilla...>>
<<Io so' du' giorni che nun te capisco!>> esclama crucciato avviandosi verso la sua stanza...nun me capisco manco io, quindi nun me sembra grave!
<<Samà allora prendi nota...>> dico alla ragazza <<me devi chiamà il regista per metterci d'accordo su quando vuole andà a girà per la major...>>
<<Ok...>> dice scrivendo
<<Poi me fai venì i ragazzi nel mio ufficio...quelli di cui si occupa Davide, tutti e tre insieme...che je devo fa una comunicazione>>
<<Ragazzi...insieme...>> ripete <<poi?>>
<<Poi hai presente quell'amica tua che c'ha quell'agenzia...>> annuisce <<ecco me dovresti fa il piacere di contattarla e chiederle se ci può mandare una modella per domani per fare le foto del merchandising...ah però prima chiedi a Lorenzo se è disponibile e a che ora...>>
<<Quindi Lorenzo va prima di questo...>> dice facendo una freccia verso l'alto sul foglio <<poi?>>
<<Me sembra nient'altro...nel caso ti chiamo...>>
<<A posto...>> sorride poggiando la penna e prendendo la rubrica con i numeri di tutti
<<Ah Samà...ma Emma è arrivata?>>
<<Non si è vista, c'è solo Mario di sopra...>> mi informa, annuisco ringraziandola e salgo le scale.
<<Buongiorno...>> dico affacciandomi nella saletta dove provano di solito trovandoci solo il chitarrista
<<Ciao Mattì...>>
<<Mbè stai da solo oggi?>> domando rimanendo sull'uscio
<<Emma non viene...>> mi riferisce <<non che me meravigli la cosa...>> aggiunge guardandomi truce
<<E perché no?>> chiedo saccente
<<Dovresti saperlo...e pure bene...>>
<<Dì all'amica tua che qua il produttore so' io e se vole continuà a lavorà qua dentro la mattina se deve presentà!>> esclamo mantenendo la mia aria boriosa e, senza attendere risposta, mi richiudo la porta alle spalle.
<<Francesco sono in ufficio se vuoi passare...>> dico rivolto all'interfono
<<Arrivo>> risponde in tono neutro.
Mentre attendo l'arrivo di Francesco penso a cosa potrei fare oggi per farla incazzare di più, insomma per non presentarsi deve essersi risentita ieri e non poco...la foto con Samantha l'ho postata...sono andato da lei con un'altra, interrompendo il suo lavoro per giunta, e adesso? Beh adesso potrei postare qualcosina che capisca solo lei...pensiamo un po'...qualcosa sul dire la verità...come faceva quella canzone che je piaceva tanto cantà quanno me voleva freccià...? Scalare le montagne...non mi ricordo, cerco il testo su internet...eccolo qua...questa frase no...l'inizio no, il ritornello neanche...ecco qui...
"L'idea che tutto quello a cui ti aggrappi prima o poi dovrà finire"
scrivo semplicemente su Twitter mentre iniziano ad arrivarmi risposte di fans che si chiedono preoccupati cosa sia successo, non capendo una mazza come al solito...te piaceva tanto quella canzone...la verità...te s'addice proprio...
<<Eccomi...>>
<<Oh Frà...daje, vedemo de risolve 'sti impicci!>> esclamo pieno di voglia di fare, ringalluzzito dalla mia ultima trovata...il telefono però blocca ogni mia iniziativa
<<Samà?>>
<<Briga c'è James...dice che deve parlarti urgentemente...>>
<<E fallo salì no?!>> che aspetta la mia approvazione per far salire il mio amico?
<<No, è al telefono...ti passo la comunicazione...>> non faccio in tempo a rispondere a Samantha che una voce che sembra provenire dall'oltretomba mi stranisce per un attimo
<<James?>>
<<Eh Brì so' io...>> dice quasi senza voce
<<Che è successo?>>
<<Senti io sto con la febbre alta...quasi quaranta...non ce la faccio a sonà al djset stasera...>> mi informa con non poche difficoltà
<<Ma che vordì che c'hai la febbre! E quando t'è venuta?>>
<<Me so' svegliato così stamattina...già ieri sera veramente non stavo benissimo...senti me dispiace, lo so che per te non è un bel momento...anzi se avessi le forze te dovrei pure dì du' cosette sull'argomento...>> no vabbè ma questo sta a delirà
<<Tu me vuoi dì du' cosette a me?! Tu? Che te fai venì la febbre per una serata del cazzo su una montagna sperduta organizzata solo perché stavi a rosicà co' l'amica tua là! Spera che questi so' i deliri della febbre perché sennò è grave...>>
<<Matti ne riparlamo quando sto meglio...>> cerca di dirmi affannato
<<Quando stai meglio nun me servi, dovevi suonà stasera!>> dico alterato riagganciando
<<Che altro c'è?>> chiede il legale poggiandosi una mano sulla fronte
<<James sta con la febbre alta e stasera non può suonare al Piper...>> sbuffo <<me dispiace per Tis, già ci sono stati problemi col disco, mo questo...sembra che je la stamo a fa apposta!>>
<<E quindi? Chi chiamiamo? La fidanzata non fa la dj?>>
<<Capirai...quella mo starà a fa la quasi mogliettina versione infermiera premurosa...>> e poi non voglio amiche di Emma nei paraggi
<<No, mica lei! Dicevo magari conosce qualcuno...anzi chiedo a Monica visto che lavora lì saprà chi sono i dj...>>
<<No!>> esclamo illuminandomi...Francesco fra un po' chiamerà la neuro, so' sicuro..."Se chiama Daniel e tutto po' esse tranne che amico de James damme retta a me!" mi torna in mente ciò che mi ha detto Bes domenica...<<Ti ricordi Daniel, quel ragazzo che abbiamo incontrato quando ci hai portati in quel locale raffinato che in pratica era un puttanaio...?>> fa uno sguardo offeso <<L'amico di James...>>
<<Sì ho capito...mbè?>>
<<Trovamelo!>>
<<Che m'hai preso pe' la Sciarelli?>>
<<Voglio lui a sonà stasera...>>
<<Ma co' tutti i dj che ce stanno! Do' lo trovo io questo mo!?!>>
<<Prova alla Zeus...'na volta è venuto qua co' loro, magari hanno qualche recapito...>>
<<Ma che je dico...che deve suonà per noi stasera? Ma poi chi me lo dà il recapito di questo se alla major non lo trovo?!>>
<<Oh chiama la Zeus, chiama la cia, chiama chi cazzo te pare ma trovalo!>> che qua m'hanno rotto er cazzo tutti!
<<Manco sa che cosa deve suonà!!! Ah Brì!>>
<<Suonà...che paroloni...deve mette 'n disco e fa du' strisciate su 'na consolle...daje su!>>
<<Mah...>> dice andando verso la porta sempre più confuso dal mio comportamento bizzarro...appena la apre si trova davanti il nostro regista che è venuto ad accordarsi con me per quanto riguarda il video, come gli ha chiesto Samantha per conto mio
<<Senti, siccome io c'ho da risolve delle situazioni...e non riesco ad occuparmi anche del video...che è un problema se giriamo prima le scene con la major?>> gli chiedo appena si siede
<<No, certo che no...>>
<<Ecco...e domani sarebbe possibile? Per accorciare i tempi...>>
<<Sì Briga, penso si possa fare...ma è successo qualcosa?>>
<<No, niente di grave...è che si sono accavallate un po' di cose e non riesco a seguire bene tutto...quindi magari, se mi fai il piacere di occuparti prima della parte con loro mi togli un peso...>>
<<Nun te preoccupà per me è lo stesso!>>
<<Perfetto...allora se passi da Samantha ti fai chiamare l'ufficio della major...lei già sa, e ti accordi con loro per tempi e orari...>>
<<Vado subito allora!>>
<<Grazie!>> dico sincero, mi fa un occhiolino e sparisce oltre la porta...Devo dire che mi ha tolto un bel peso, girare il video con Bes in questo momento non sarebbe proprio l'ideale...sì, lo so che lui non c'entra nulla con le cazzate che mi ha detto sua madre...e magari ieri avrei dovuto essere meno burbero con lui...però non ci riesco, non riesco a vederlo come prima...sarà che prima lo vedevo con occhi di padre...sarà che adesso so che quel padre in realtà è un altro...e quindi...e quindi niente.
Dopo due ore lei non mi ha ancora risposto e questa cosa devo dire è abbastanza strana...mentre Bes ha appena pubblicato qualcosa...è la foto della sua chitarra, la stessa che abbiamo usato quella volta per fare il video alla madre con Sorry..." Te ne sei accorto no, che non c'hai più le palle per rischiare" cazzo! Ma che m'ha risposto lui? Qualcuno che bussa alla porta mi costringe a bloccare lo schermo e poggiare di nuovo il telefono sulla scrivania
<<Avanti!>>
<<Capo possiamo?>>
<<Ragazzi, venite venite...>> che capitate proprio come il cacio
<<Samantha ha detto che volevi parlarci...>>
<<Sì! Allora ho ascoltato il pezzo...>> annuiscono pendendo dalle mie labbra <<e devo dire che mi piace>> sorrido imitato da loro <<però ho visto che dura 1.50>> annuiscono mesti <<ma!>> dico come se stessi per tirar fuori un coniglio dal cilindro...e in effetti <<c'è un'etichetta che vuole un pezzo con noi...si occupano anche loro di rap...è quella di Emis...ed io ho pensato che il pezzo potrebbe andare in collaborazione coi suoi ragazzi, voi tre di qua e tre di là...e uscire un singolone da paura!>>
<<Ma che davero?>> faccio sì con la testa, sorridendo soddisfatto <<Figo!>>
<<Vè?>>
<<Mazza oh!>>
<<Allora, visto che siete d'accordo...perché siete d'accordo giusto?>>
<<Ce mancherebbe!>>
<<Capo che te pare!>>
<<Ecco, visto che siete d'accordo appena so di più vi faccio sapere...intanto posso mandargli il vostro pezzo e vedere che ne pensano...>>
<<Figa 'sta cosa aò!>>
<<Ecco, mo annatevene e fateme lavorà!>>
<<Noi annamo a festeggià!>> esultano uscendo
<<Mi raccomando, bocca chiusa!>> mi rassicurano sul fatto che saranno muti come pesci e vanno via.
Ora posso tornare a vedere perché quel disgraziato m'ha risposto al posto della madre...faccio un casino come al solito e al posto di sbloccare il telefono attivo la fotocamera...spostate che nun me servi mo...apro di nuovo Instagram ma la foto non c'è più...vado sul suo profilo e vedo che l'ultima foto non è quella che ho visto prima...puff...sparita...eppure sono certo ci fosse, mica me la so' sognata...che gliel'abbia fatta togliere sua madre? O che si sia reso conto di aver esagerato? No, se lo conosco un po', per quanto ce l'ha con me in questo momento per essere sparito senza uno straccio di spiegazione e vedendo la madre che, immagino, non sarà al settimo cielo...non l'avrebbe mai tolta...quindi che è successo? Di nuovo la porta...ma che è oggi qua!?
<<Avanti!>> sospiro <<Samantha...>>
<<Briga ti ho preso qualcosa al bar...sono le tre e non sei uscito per pranzo...>> le tre? Ma che sta a dì questa? Cazzo le tre e venti...in effetti non è che abbia molta fame ma qualcosa dovrò pur metterla sotto i denti
<<Grazie Sami...>>
<<Se non ti serve altro scendo...>> insinua prima di sbattere le ciglia...potrei, ma non voglio...non posso mettermi in una posizione di torto, non ora...non così...
<<No, grazie...>> le sorrido <<hai fatto tutto ciò che ti avevo chiesto?>> le domando prima che esca
<<Ah già...che sbadata!>> esclama portandosi una mano alla fronte...nun è che al posto del silicone erano più necessari due neuroni? <<Lorenzo dice che è ad un corso di fotografia a Milano...e che te l'aveva detto...>>
<<Cazzo è vero!>> certo che pure io non sto messo meglio...<<Vabbè prova a chiamare Gianl...>>
<<Già fatto!>> mi interrompe <<È con la febbre alta...>>
<<Pure lui?>> annuisce...eh ma allora ditelo che è una congiura contro de meee! Ecchecazzo!
<<Mi sa che devi chiamare di nuovo quel tuo amico...come si chiama...>> noooo, zitta...stoppate. Punto uno non è amico mio. Punto due non ho alcuna intenzione di chiamarlo. Punto tre...punto tre per ogni dubbio tornare al punto uno.
<<Sì, magari più tardi vedo se è libero...>> eh ho capito, ma non è che posso affidare le foto del merchandising a chiunque! <<ah Samà!?>> si gira a guardarmi <<Hai chiamato lo stesso l'agenzia?>> chiedo rendendomi conto che è l'unica cosa rimasta sulla lista
<<Hanno detto che manderanno un book per vedere chi possa esserci utile...appena arriva la mail te la giro...>>
<<Sceglila tu...>>
<<Io?>> chiede stupita...sì tu...io non sarei obiettivo in questo momento e visto che le foto dovranno sta sul sito per mesi meglio nun fa cazzate!
<<Sì, niente di troppo eccentrico e niente di troppo sciapo...una giusta via di mezzo...>>
<<O-ok...>> risponde non del tutto convinta mentre io addento un'altra patatina.
<<Trovato!>> manco quest'altro bussa più ormai...e se Samantha fosse rimasta? Oddio nun ce vojo pensà!
<<Che?>> chiedo non capendo
<<Daniel, l'ho trovato!>>
<<'O vedi...che ce voleva!? Te lamenti sempre pe' niente!>> mi guarda alzando le sopracciglia
<<Sta venendo qua...>> mi avverte <<per parlare della cosa...>>
<<Perfetto>> sorrido trionfante...
Dopo poco più di mezz'ora infatti Daniel bussa alla porta del mio ufficio...
<<Ciao, accomodati e scusa se magari eri impegnato...>> dico stringendogli la mano
<<Figurati...che posso fare per te?>>
<<Ecco so che tu sei un dj...>>
<<Sì esatto>> mi interrompe pieno di sé...abbassa le ali bello, che me servi solo perché sei l'uomo giusto al momento giusto
<<Io avrei un djset di uno dei miei ragazzi stasera, ma purtroppo James è a casa con la febbre alta>> già, proprio purtroppo <<e gli altri due che chiamiamo di solito sfortunatamente sono impegnati...normalmente avremmo rimandato ma questo ragazzo sta già avendo problemi col disco, non vorrei che si abbattesse perché capitano tutte a lui...>> che attore nato che so'
<<E vorresti che io suonassi stasera?>>
<<Già...>>
<<Bene...dove?>>
<<La serata sarebbe al Piper...>>
<<Mi piace...>> dice annuendo <<magari se il ragazzo è qui possiamo fare qualche prova altrimenti non saprei proprio da dove cominciare...>>
<<Te lo faccio chiamare subito...potete mettervi di là e fare tutte le prove che volete...>>
<<Ottimo!>>
<<Daniel grazie davvero, e scusa per il poco preavviso...>>
<<Per così poco! Mi fa piacere tu abbia pensato a me!>> si congeda con un sorrisetto strano, che non comprendo, andando ad occuparsi delle prove.
Che state a dì? Che dovrei chiamare Carlo? Sì, lo so pur' io...magari mando prima una mail ad Eva con il pezzo dei ragazzi...sì, famo così...cosa? Dovrei chiamare anche Emma...voi state proprio a sognà...Emma c'ha già chi la chiama! In effetti però Bes oggi non si è presentato...dopo quella foto il nulla...ma tanto non è un problema mio quello che fa Bes, non più. Se la sua assenza dovesse prolungarsi lo chiamerò perché abbiamo dei tempi da rispettare per il disco, non è che qui sono tutti a sua disposizione...ecco qua, la mail l'abbiamo inviata...pure con un messaggio abbastanza professionale in linea con il mio solito comportamento...ora dovremo solo aspettare che ascolti il pezzo e decida se è abbastanza adatto per ciò che aveva in mente lei...mi sembra di aver fatto tutto...lo so! Devo chiamare Carlo! Siete de 'na pesantezza unica comunque eh!
<<Mattia?>> risponde stranito l'ultimo uomo che avrei voluto chiamare in questo momento
<<Carlo, sono io...>> eh beh se ha risposto col tuo nome credo l'avesse capito, deficiente!
<<Sì...di-dimmi...>> io nun te volevo chiamà...la colpa è tutta la loro che me pressano...e di quello che sta a fa il corso a Milano, lo dovevi fa prima de dì che sei 'n fotografo...quell'altro poi c'ha la febbre...ad Aprile...ma annatevene tutti a fanculo! <<Mattia?>> ehhhh un attimooo!
<<Senti noi dovremmo fare le foto del merchandising...>> taglio corto
<<E vuoi che le faccia io?>>
<<Se...se non hai impegni ecco...>> se no non fa niente eh!
<<Oggi?>> no, quale oggi...domani, dopodomani...ma poi semo sicuri che 'sto merchandising vada ancora de moda? Magari se potrebbe pure evità del tutto...ce costa un sacco de tempo e soldi...<<perché oggi non posso, ma domani in mattinata sì...per le undici ti andrebbe bene?>> di già?
<<Sì...domani va bene...>> sospiro
<<Allora a domani>> dice riagganciando...oh, questo lo posso fa solo io, tsè!
<<Kriziaaa!! Sei a casa?>>
<<In bagnooo...>> lo sento urlare...mi avvio verso il bagno...per arrivarmi così chiara la voce sta con la porta aperta...ma che sta a fa? È in ginocchio di fronte alla lavatrice...che la guarda disperato...
<<T'ha dato buca la lavatrice o stai a pregà rivolto verso la Mecca?>>
<<È tutto rosaaaa!!>> piagnucola tirando fuori una maglietta rosa, un calzino rosa...una camicia ro-rosa...la fiera del rosa in pratica!
<<Non mi avevi detto di questa tua nuova tendenza...>> lo prendo in giro mentre lui fa una smorfia di disappunto <<Daje nun ce pensà! Vestiti che annamo al Piper!>>
<<Al Piper? A fa che?>>
<<A magnà er sushi!>> dico sarcastico <<Che potemo annà a fa secondo te?>>
<<Brì non mi sembra il caso di andare in discoteca...>>
<<Eh ma ce sta uno dei miei ragazzi che fa un dj-set...con un dj nuovo...>>
<<Perché James?>>
<<Febbre alta poverino...daje vatte a vestì>>
<<Brì che stai architettando?>>
<<Io? Niente perché?>>
<<Perché? Perché ti conosco...ora fai tutto il fantastico, quello sbruffone a cui non è successo niente...stasera locale tra alcol e donne...reggi un po' la situazione...poi razionalizzi e inizi a fa il disperato depresso...>>
<<Tsè...ma figurati! T'ho già detto che sto benissimo>>
<<No, ma se vede infatti...>>
<<Te vuoi preparà o no?>>
<<Mi devi prestare una camicia...era l'unica che c'avevo appresso...>>
<<Perché rosa non te piace?>> mi guarda male <<Dai saliamo in camera mia e te ne prendi una...>>
<<Ma so' tutte per i gemelli queste bianche?>> chiede retorico passando in rassegna quelle nel mio armadio
<<No...qualcuna coi bottoni c'è...guarda bene...>> dico allacciandomi le scarpe...pronto! Io...perché l'amico mio sta ancora a carissimo amico!
<<Oh eccola!>> esclama infilandosela sopra i jeans scuri che ha indossato prima...peccato che riesca a stento ad abbottonarla <<Me sembra che pure te co' le lavatrici non stai messo meglio...>>
<<In realtà è...>> deglutisco a vuoto prima di prendere fiato <<è di Bes>> gli rivelo mentre lui rimane col braccio a mezz'aria nell'atto di togliersela
<<Ah...>> riesce solo a dire <<ne prendo un'altra...>>
<<Ti aspetto in macchina>> dico, la stretta allo stomaco che non se ne va.
<<Beh mi sembra sia andata benissimo...!>> esclamo a voce alta per sovrastare la musica, sia il dj che il ragazzo annuiscono <<Grazie ancora!>> dico rivolto al primo
<<È stato un piacere...se posso esserti utile qualche altra volta non hai che da chiedermelo...>> risponde spostandosi leggermente verso il retro seguito da tutti
<<Magari!>> affermo prendendo un altro sorso dal mio quarto drink...o forse è il quinto, vabbè chi li conta...<<Se passi in azienda da noi domani vedemo de fa 'n contratto...che ne dici Francè?>> chiedo rivolto al mio amico che ci ha raggiunti a metà serata con la sua fidanzata
<<Si può fare un contratto di collaborazione occasionale...>> propone il legale...annuisco tenendo la cannuccia con le dita
<<Domani devo salire a Milano per sbrigare delle cose...ci vediamo appena torno...>> ci informa Daniel
<<Ci conto eh!>>.
Mamma mia che mal de testa...credo che quel mojito alla fine avrei dovuto evitarlo...oddio, forse ne avrei dovuto evità pure qualcuno prima...che ore so'...do' me trovo...che palle! Scendo in cucina e trovo un post-it sul tavolo...Cristian
"Io sono andato a lavoro...te mi raccomando a quel che fai, a stasera"
Che vuoi che faccia Cri, me sento 'no straccio...devo pure sbrigarmi se non voglio arrivare troppo tardi a lavoro...Guardo distrattamente i tag mentre sono al bar...il caffè preso prima a casa non ha sortito alcun effetto...dormo più di prima...ci sono un sacco di foto e video della serata di ieri, nessuno si aspettava fossi lì...mi ha taggato chiunque...bene, così se alla bionda venisse in mente de guardasse i tag mia je prende un po' d'acido...ci sono anche video solo delle esibizioni...devo dire che Daniel è stato davvero bravo considerato il poco tempo a disposizione...
<<Briga!>> mi chiama Samantha appena arrivo...Sami bella non urlà che io ho già preso due caffè ma tutto sono tranne che sveglio
<<Dimmi...>>
<<La modella per le foto...quella che ti dicevo ieri prima che andassi via...mi ha confermato poco dopo che stamattina era disponibile>> bene, così non dovrò chiamare di nuovo Carlo per spostare
<<Tra quanto arriva?>>
<<Ha un appuntamento tra un'ora nel tuo ufficio...ho pensato che era il caso parlasse prima con te...>>
<<Hai fatto bene, allora io vado di sopra...>>
<<Perfetto...>> sorride lei...avrà scelto 'na cozza! Sicuro!
Mi sono appena seduto quando la porta si spalanca...in realtà avevo sentito delle voci concitate provenire dal piano sottostante ma credevo fossero i ragazzi che stavano a fa casino per le foto, ma la persona che mi trovo davanti è l'ultima che mi sarei mai aspettato di vedere qui...
<<Francesca!>> esclamo sbalordito <<Come mai qua?>> dal suo viso non mi sembra una visita di cortesia
<<Sto qua solo per dirti che sei un deficiente!>> no, non è una visita di cortesia
<<Sono commosso dalla tua comprensione...>> rispondo credendo che sia venuta qui per difendere l'amica, anche se, conoscendola, mi sembra strano
<<Comprensione un cavolo...non entrerò nel merito della questione tra te ed Emma, per non parlare di Bes, perché sto davvero sperando che quando ti accorgerai della cazzata che stai a fa sia troppo tardi!>>
<<Allora che ci fai qui?>> chiedo strafottente
<<Sono qui per Daniel...>> e che c'entra ora Daniel?
<<Non credo di capire...che c'è? A Tina dà fastidio che quello che ha mollato abbia suonato al posto de Cioccolatino suo?>> scuote la testa facendomi chiaramente intendere che sta pensando che non cambierò mai
<<Sai perché Tina l'ha mollato? Oltre che per James ovviamente...perché prima c'ha provato con me...per arrivare ad Emma, poi adesso ci ha provato con Tina...sempre per lo stesso scopo...e tutto ciò perché tempo fa voleva portarsi a letto a tutti i costi, passando sopra chiunque, quella che fino a due giorni fa reputavi la donna tua e tu sei il solito cojone, maschilista impunito che passa sopra qualunque cosa per arrivare ai suoi fini vendicativi del cazzo!!>> urla fuori di sé
<<Cioè lui...Emma...lui voleva...>>
<<No, non lui voleva...>> dice con una voce che a stento riconosco come sua <<lui vuole...sì, vuole proprio!>> deglutisco capendo immediatamente la gravità della situazione
<<Francè...quel contratto...sì, quello de Daniel annulla tutto non se ne fa niente...>> dico azionando la comunicazione interna dall'interfono che mi permette di comunicare con il legale
<<Ma se hai rotto le scatole che me dovevo sbrigà...anzi m'hai detto testualmente te devi proprio sbrigà de corsa...>>
<<Ho cambiato idea...straccia tutto...leva...nessun contratto, niente di niente...>>
<<Mah...ma sei sicuro? È successo qualc...>> tenta di capire
<<T'ho detto che lo devi fa sparì...nun vojo più sentì parlà de quello!>> alzo il tono, sconcertato per ciò che ho scoperto ed ancora incredulo per quello che la rabbia mi ha portato a fare...ci manca solo che gli serva su un piatto d'argento la possibilità di entrare ed uscire da qua come je pare...
<<Come vuoi te...>> mi giro per tornare a parlare con Francesca, ma lei è già andata via.
<<Che ci fai qua?>> domando con tono brusco all'ultima persona che mi aspettavo bussasse ora alla porta del mio ufficio
<<Io...devo parlarti...>> sospira
<<Per dirmi? Un'altra cazzata delle tue?>>
<<Mattia io...è una cosa seria, davvero...>> insiste
<<Beh speriamo sia breve Emma perché sto aspettando una modella per le foto del merchandising...>> le dico per il puro gusto di ferirla...deve star male esattamente come sto io...deve sentirsi così anche lei...
<<Non c'è bisogno di raccontarmi bugie per cacciarmi...io devo solo dirti una cosa, poi vado via...>> ripete prendendo fiato di nuovo, stranamente a disagio, mentre qualcuno bussa alla porta
<<Posso?>> chiede una ragazza sulla porta e no, non l'ha scelta cozza per niente!
<<Certo vieni, entra...Emma stava giusto andando via...>> affermo cattivo guardandola e facendole un gesto che le faccia capire che la modella è arrivata e non era una bugia...
<<Sai che c'è? Ma vaffanculo, te non te meriti proprio un cazzo!>> si altera andando via, oltrepassando la ragazza che mi guarda sbigottita
<<È un brutto momento?>> chiede frivola
<<No, no...divergenze lavorative...accomodati...>>
<<Molto piacere!>> sorride dandomi la mano...<<Mi sono messa una cosa comoda perché mi hanno detto che avrei dovuto indossare principalmente delle magliette...>> se te sei convinta che così stai vestita buon per te...a me nun me pare
<<Sì, ora ti accompagno giù e ti lascio con i ragazzi che ti diranno più o meno cosa dovrai fare...>>
<<Pensavo restasse anche lei...>> insinua mordendosi un labbro...ma che ve pija a tutte quanno entrate qua dentro?!
<<No, io ho altri impegni...>> tipo pensare a cosa voleva dirmi la bionda...ma, in fondo, che ce penso a fa...se sarà 'nventata n'altra stronzata delle sue per infinocchiarmi e giustificarsi...sono due giorni che non vedo neanche Bes, a parte l'altro ieri, appena uscito dall'ufficio di Francesco, che l'ho incrociato nel corridoio e a stento m'ha salutato...credo che dovrei parlarci...sì, insomma se è arrivato a rispondermi sui social sarà nero co' me...vorrei spiegargli...ma che gli spiego? Sai, sta per arrivare tuo padre quindi è meglio che mi faccia da parte prima di trovarmelo davanti...che poi chissà chi sarà questo...
<<Anche dopo?>>
<<A tempo indeterminato...>> sorrido <<sarà meglio scendere...>> sarà meglio uscire di qua prima che qualcuno pensi male...apro la porta permettendo alla ragazza di precedermi all'esterno...davanti al mio ufficio noto che, manco a farlo apposta, c'è Bes
<<Bes!>> esclamo sorpreso di vederlo qui di mattina <<Volevi parlarmi?>> lui mi guarda, poi guarda la ragazza dall'alto in basso e poi torna su di me
<<No, niente di importante...>> decide con un'espressione disgustata prima di sparire in una delle salette.
<<Carlo è già arrivato...è di là che sta preparando lo sfondo e sta decidendo con lo stagista e quello che si occupa del sito...come se chiama? Sì vabbè lui insomma...come fare le foto>> mi informa Samantha appena mi vede scendere
<<Perfetto...allora li raggiungo...! Nel caso mi cercasse qualc...>> sto per dire quando sento qualcosa tirarmi il pantalone...o sarebbe meglio dire qualcuno...
<<Taooo!>> sorride l'ometto che mi arriva poco sopra il ginocchio con un sonaglino in bocca...gli sorrido di rimando, incapace di fare altrimenti
<<Pietro! Avevi promesso di fare il bravo!>> sta dicendo il fotografo mentre ci raggiunge <<Scusa Mattia...è che volevo lasciarlo a Luisa ma ha un impegno a Firenze nel pomeriggio...i freccia sono in sciopero e ha preferito avviarsi con la macchina per non fare tardi...non sapevo proprio come fare con lui, a chi lasc...>> dice d'un fiato tentando di giustificare la presenza di questo piccolo bambolotto colorato
<<Tranquillo, non c'è problema...>> interrompo il suo flusso di parole, prendendo in braccio il piccolo <<vuoi fare le foto anche tu?>> chiedo spostandogli il sonaglino
<<Foto...io fotoo!>> esclama agitando le braccine...piano a dimenà 'sto sonaglino...gli blocco la mano con il giocattolo con la mia facendogli una smorfia...di tutta risposta mi fa una pernacchia...hai capito il bambolotto!?
<<Ahh! Che hai fatto!>> chiedo con una voce che dovrebbe essere cattiva ma lo fa ridere ancora di più <<Te magno!>> dico fingendo di mordergli un braccio paffutello
<<Papà! Papà!>> dice ridendo sporgendosi verso il mio amic...verso il fotografo...
<<Avevi detto che facevi il bravo però!>> cerca di rimproverarlo lui prendendolo dalle mie braccia...gli sorrido accarezzandogli la testa...chissà come sarebbe stato crescere Bes...portarlo a lavoro con me per un impegno improvviso di sua madre...comprargli un sonaglino che avrebbe preso a morsi fino a distruggerlo...ma che domande me faccio!? Neanche fossi io suo padre!
<<Blavo io! Blavittimo!>> rido per il suo modo di giustificarsi
<<Eh nun me pare!>> risponde il padre mentre lui mette su un'espressione indispettita...provocata forse dal non voler essere contraddetto...esattamente come
<<Bessuccioooo!!>> ecco appunto...appena l'ha visto scendere le scale ha iniziato a scalciare urlando...finchè Carlo non l'ha fatto scendere dalle sue braccia e lui barcollando è corso verso il ragazzo in modo buffo...se devono sta parecchio simpatici, infatti pure lui appena lo vede gli sorride...almeno finchè non vede me...e cambia espressione...
<<Che ce fai qua?>> gli chiede prendendolo in braccio...
<<Foto io! Foto!>> ripete per l'ennesima volta
<<Fai te le foto? Ma bravo!>>
<<Io fotooo!! Bravoo!>> sorride fiero
<<Meglio così...così Briga può dedicarsi ad altro...>> Carlo mi guarda non capendo cosa volesse dire...eh, ma io sì...avrà pensato sicuramente male quando ha visto la ragazza uscire con me dal mio ufficio...
<<Se vuoi lo tengo io mentre voi lavorate...>> si intromette Samantha...tesoro bello io non sarei così tranquillo ad affidarti un bimbo...ma se proprio non ci sono alternative...tanto mica è figlio a me, io non ne ho...non più...
<<Mi faresti un favore enorme...>> sorride Carlo mentre la ragazza lo rassicura dicendogli che sarà un piacere per lei occuparsi di quell'orsacchiotto...sì, ha usato proprio la parola orsacchiotto...speriamo che l'ultimo bimbo con cui ha avuto a che fare non sia stato Cicciobello...
<<Vuoi stare con me piccolo?>> Pietro guarda la mia segretaria, poi Bes, poi di nuovo prima una poi l'altro finchè lui le fa segno di sì con la testa e il bambino annuisce tornando coi piedi per terra...vedo Bes fare una smorfia strana mentre lo poggia di nuovo sul pavimento, la stessa smorfia che faceva di solito quando aveva una fitta al braccio...
<<Allora annamo a scattà?>> si intromette la modellina finora rimasta in silenzio in disparte...Carlo le dice di seguirlo, ringraziando ancora Samantha...io ne approfitto per avvicinarmi al ragazzo
<<Tutto a posto?>> chiedo poggiandogli la mano sulla spalla, avvertendo una sensazione strana al contatto con lui
<<Sì grazie...nun ce sta bisogno che te preoccupi...>> risponde scostante
<<Le prove a che punto stanno?>>
<<Le prove vanno benissimo! Nun te preoccupà...piuttosto nun dovevamo girà il video mio? È sparito?>>
<<Come spariscono le foto...>> alludo mentre lui si paralizza...pensavi non l'avessi vista eh, credevi di scampartela! <<Comunque il regista sta girando prima i pezzi alla major...perché qui c'erano altre cose da fare e non riuscivo a seguire tutto...qualche giorno e giriamo...>> pure più di qualche giorno perché io, adesso, ho parecchie difficoltà a rapportarmi con te
<<Sì...vedo che ce stanno un sacco di cose da farsi...da fare, scusa!>> come pensavo...ma che volevi che facessi con quella...o con chiunque altra...se non riesco a staccare un attimo il pensiero da te...te che fra poco conoscerai tuo padre, che non so che darei per essere io! Lo guardo...vorrei dirgli qualcosa, ma poi decido che è meglio di no, così mi dirigo verso le scale per rintanarmi nel mio ufficio.
Qualcuno bussa alla porta, riesco a malapena a lavorare a causa di questo pessimo umore che mi affligge da giorni...fosse stato un altro periodo sarei rimasto giù con i ragazzi a scherzare, nel clima di generale ilarità che si crea ogni volta che rifacciamo gli scatti per il merchandising...ma, per quanto tenti di fare lo splendido, mi basta restare cinque minuti da solo, o anche solo vedere un particolare che mi spinge a pensare, per sprofondare di nuovo tra i miei pensieri che sono tutt'altro che positivi...biascico un avanti stentato...è Bes. Non solo ha bussato, ha anche aspettato che gli concedessi di entrare...è incredibile come possano cambiare le cose in così poco tempo, così come è incredibile come sia cambiato il nostro rapporto
<<Dimmi...>> cerco di essere cordiale, del resto non è colpa sua se io mi ero fissato su un'idea completamente sbagliata...non ha colpe se io mi ero affezionato così tanto a lui in così poco tempo da farmi credere realmente che il mio pensiero, per quanto assurdo, fosse giusto...e se lui ha trovato la forza di venire qui, io posso anche fare l'adulto ed ascoltare ciò che ha da dirmi
<<Ecco io...>> esordisce un po' in difficoltà, cosa strana per lui...cosa strana per lui rapportato a me <<senti io non lo so perché t'è presa così...però io sto qua pe' lavorà...e quindi...>> sospira <<quindi ho scritto una cosa e vorrei il tuo parere...se...insomma se potrebbe andà come pezzo del disco...>> conclude porgendomi un foglio...lo prendo dalle sue mani con un'emozione strana, non accetterò mai di essermi sbagliato così tanto, avrei dovuto dar retta al mio primo istinto e trattarlo come tutti gli altri...ma chi voglio prendere in giro? Non ce l'avrei mai fatta a rapportarmi a lui come faccio con gli altri ragazzi di questa etichetta...non riuscirei mai a <<Non...non la leggi?>> interrompe i miei pensieri e nella sua voce traspare un'ombra di timore...timore che niente sia più come prima...
<<Ce...certo...>> sorrido, o almeno ci provo, e punto gli occhi su quel foglio mentre una strana morsa mi attanaglia il petto leggendo quelle parole, è come se mi stessero dicendo qualcosa...come se dovessi percepire che in realtà qualcosa che mi sfugge c'è
...l'unica cosa che ho di te
Che mi hai lasciato senza un perché
Un fulmine che attraversa un cerchio,
una croce, forse anche me
Legato ad una catena che non mi lega a te
Lo guardo confuso, non riuscendo a cogliere chi o cosa gli abbia ispirato un testo del genere
<<Hai scritto anche la musica?>> cerco di sviare per un secondo la mia ricerca di spiegazioni
<<No...no...solo il testo...semmai domani cerco di arrangiarci qualcosa, perché ora devo andare all'allenamento di calcetto...se...cioè se non è un problema...>> faccio segno di no con la testa
<<Come mai una barra del genere?>> domando, realmente interessato alla sua spiegazione...anche perché c'è un non so che di familiare in questo scritto
<<È...è per mio padre...>> dice prima di deglutire, mentre a me il cuore sembra che per un attimo abbia cessato di battere...che sia già arrivato? No, però non avrebbe scritto nel testo cha la catena non lo lega a lui se l'avesse già conosciuto, giusto? Oddio come me sta a pijà male...sbatto le palpebre muovendo impercettibilmente la testa, facendogli capire che così di certo non capirò...e sottintendendo pure che, se non capisco a breve, c'è il rischio che io collassi de brutto <<in pratica mamma ha una scatola, in camera sua, dove custodisce tutte le cose di quand'ero piccolo...sai ciuccio, scarpette e tutte quelle cose là...>> gesticola ed io sorrido comprensivo mentre elenca le cose caratteristiche che conservano un po' tutte le mamme <<ieri l'ho presa perché...vabbè, ieri l'ho presa e ho visto questa collana, che è l'unica cosa che ho di mio padre...così ho scritto il pezzo...>> conclude triste
<<Una...una collana?>> chiedo mentre rileggo velocemente la descrizione che ne dà nel pezzo che ha scritto
<<Sì...mamma dice che l'aveva presa perché voleva che avessi qualcosa di mio padre, ed in effetti è l'unica cosa che ho di lui...>> deglutisce mentre respira profondamente...esattamente come fa sua madre quando vuole trattenere le lacrime
<<E com'è questa collana?>> qua me sa che ce sta qualcosa che non quadra
<<È una catena...lunga...tipo una cordina di acciaio, e ha dei ciondoli appesi...>> ah beh mo sì che ho capito
<<Ciondoli?>> cerco di sembrare disinteressato ma in realtà sto fremendo perché un'idea mi sta balendo in testa e non mi piace per niente
<<Sì praticamente c'è una specie de anello attraversato da un fulmine, una croce e poi ce sta 'na medaglietta...>> deglutisco <<non va bene per la barra?>> chiede lui non capendo il mio atteggiamento...
<<No, no va benissimo...vabbè devi annà hai detto vè? Nun te preoccupà, domani vedemo...>>
<<O - ok...>> risponde stranito, sta per prendere il foglio...no, no...meglio de no
<<Te dispiace se lo tengo io?>> gli sorrido
<<No...no...>> acconsente, disorientato dai miei repentini cambi d'umore <<allora va-vado...>> muovo la testa in segno di assenso, mentre prendo il cellulare e le chiavi dell'auto ed esco con lui dall'ufficio <<a domani...>> si congeda, scendendo le scale di corsa.
Nell'atrio Samantha mi chiama per attirare la mia attenzione ed io la liquido con un semplice <<Domani Samà!>> monto in macchina e mi dirigo a casa della donna che mi sta facendo perdere la testa, oltre che la salute...devo vedere quella cazzo de collana de cui parla Bes...parcheggio in malo modo davanti al cancello chiuso e suono il citofono accanto al cancelletto pedonale...dall'apparecchio odo un suono metallico che fa scattare l'apertura automatica...cammino spedito verso la porta, lei è sull'uscio con un'espressione tra il curioso e l'indispettito...tranquilla che tra poco non avrai neanche il tempo de pensalla n'espressione. Entro come una furia, lasciandola impalata sulla soglia e avanzando verso l'interno seguito da lei...sbatte la porta, giusto per farmi capire che non sta gradendo il mio comportamento...oh Brown nemmeno io gradisco tutte le puttanate che me rifili! Mi guarda truce, sa perfettamente che questa non è una visita di cortesia, anche se non capisce cosa mi porti ad agire così
<<E passi la stessa allergia, gli stessi occhi, passi che è stato concepito più o meno quando stavamo insieme...passi pure che se chiama come me...che sembra me, ma che suo padre avesse la mia collana come lo spieghi?>> sbraito sbattendole il foglio con la barra sul tavolo accanto a noi
<<Embè?>> domanda angelica dopo aver letto quelle parole...come se davvero non stesse capendo perché mai io me la prenda così per una semplice canzone...embè! Embè? Mo te lo do io l'embè!
<<Embè? Embè un cazzo! Che è 'sta storia?>>
<<Abbassa la voce! Sarà una canzone di Bes, visto che la scrittura è la sua e l'ha anche firmata...>>
<<Ma nun me dì!>> sono sconvolto dalla sua calma...che nun me pare manco tanto apparente
<<Quindi? Che vuoi da me?>>
<<Voglio vedere la collana!>> esclamo perentorio
<<Che collana?>> ma questa davvero fa?
<<Nun fa la finta tonta, che già me stanno a girà le palle...quella de cui parla Bes...la voglio vedè...e pure de corsa...>>
<<Non è una cosa che ti riguarda...>> tenta di dire
<<Emma vammi a prendere quella collana! Ora!>> cerca di replicare, rifiutandosi ancora di farmi vedere quell'oggetto ma la interrompo di nuovo <<Preferisci che aspetti Bes e chieda a lui di mostrarmela?>> la vedo trasalire e capisco quello che dovrebbe essermi chiaro da tanto, troppo tempo... <<La metti così? D'accordo!>> dico prima di avviarmi su per le scale
<<Dove stai andando?>> domanda correndomi dietro immediatamente
<<Bes ha detto che è in una scatola in camera tua! Non vuoi prenderla? Va bene!>> spiego aprendo la porta della sua stanza <<Vorrà dire che me la cercherò da solo a costo di rivoltarti come 'n calzino tutta la casa!>> alzo la voce, mentre apro un'anta dell'armadio...la sento sospirare alle mie spalle...potrei giurare di sentire da qui i mille pensieri che le si stanno accavallando nella mente
<<Aspetta...>> sospira, prima di aprire un'altra anta e prendere il famoso contenitore...lo poggia sul letto deglutendo e toglie il coperchio...dentro intravedo un ciuccio, delle scarpine e dei cartoncini colorati che non identifico bene...non riesco nemmeno a sorridere di fronte a quegli oggetti per i quali si intenerirebbe chiunque...sopra un cartoncino bianco ripiegato fa bella mostra di sé la famosa collana...la prende e la lascia cadere sul mio palmo aperto...la guardo, giro il moschettone dall'altro lato e noto un'incisione, riconoscendo in quel monile lo stesso che mi ero fatto fare apposta dal mio amico Andrea, convinto che in quei quattro simboli fosse racchiuso tutto il mio essere...Non lo so come ci si sente ad essere attraversato da un fulmine, da una scossa senza precedenti, ma deve essere molto simile a come mi sento io ora...incapace di spiaccicare parola, consapevole di averci visto giusto...è mio figlio. Mio figlio. La guardo incapace di dire qualunque cosa, non credo di aver mai odiato qualcuno come sto facendo con lei in questo momento...chiudo il palmo stringendo quella collana, prima di scagliarla a terra, ai suoi piedi...le lancio un'ultima occhiata di disprezzo e vado via da qui.
Salgo in macchina di corsa, a stento riesco a respirare, ma metto in moto ugualmente...devo allontanarmi da qui, allontanarmi da lei...da lei e dalle sue menzogne, da lei che mi ha nascosto mio figlio per sedici anni...come ha potuto fare una cosa del genere? Come?! Lo ha scoperto mentre stava con me...lo sapeva quando ci siamo lasciati e non mi ha detto nulla "Aspettavo Mattia ma non lo sapevo" mi ritorna in mente la frase che mi disse mentre guardavamo la sua foto, quella appesa in camera di Bes...in camera di nostr...di mio figlio! Quella in cui indossava il mio anello...ci siamo lasciati qualche settimana dopo...e lei, per prendersi la mia collana, doveva averlo scoperto nel frattempo...come diamine ha fatto a non dirmelo? A tenersi per sé una cosa così importante, la più importante di tutte!? Senza rendermene conto sono arrivato davanti al campetto dell'allenamento...beh, già che sono qui...
Scendo e mi dirigo all'interno, la partitella deve essere quasi finita a quest'ora...lo vedo correre nel campo e dare il cinque al suo compagno, che gli fa l'occhiolino...lo guardo giocare spensierato ma concentrato allo stesso tempo e riconosco me, la consapevolezza...la certezza, che quello sia mio figlio mi fa percepire tutto in modo diverso...lo guardo fare un assist praticamente perfetto e sorrido orgoglioso...quanto mi sono perso di te!? Quante volte mi hai cercato in volti sconosciuti? Avrai pensato che sono un coglione che se l'è data a gambe lasciando tua madre in quello che poteva essere il periodo più bello della nostra vita...nessuno potrà mai darci indietro tutto il tempo passato distanti...nessuno potrà restituirmi te che dici papà per la prima volta...te che barcollando mi corri incontro al termine di una giornata estenuante...te che piangi perché non vuoi andare all'asilo...le recite...le ginocchia sbucciate al parco...Sospiro, decidendo di andar via da qui...non saprei come spiegargli la mia presenza e, soprattutto, non so come potrei reagire a trovarmi di fronte non più Bes, ma mio figlio. Nel frattempo la partita d'allenamento è finita, lo vedo passarsi una mano nei capelli, come faccio spesso anch'io, e andare verso le docce scherzando con il suo compagno che gli tira un pugno amichevole sul braccio. Mi rendo conto però, appena mi sposto dal muro dove mi ero appoggiato, che sta cominciando a piovere...una giornata soleggiata e questa pioggia improvvisa...mah...decido di aspettarlo, non voglio che torni a casa sotto la pioggia...anzi, mi dirigo verso il tunnel che porta agli spogliatoi per avvertirlo che lo aspetto in macchina qui fuori...qualche giustificazione sul mio essere qui mi verrà in mente...
<<Bes che te va de passà a casa mia? Ho comprato il nuovo Assassin's Creed oggi pomeriggio...nun puoi capì che figo!>> sento dire da uno dei ragazzi rivolto a Bes...mi fermo davanti alla porta dello spogliatoio...sì lo so che non si origlia, ma io devo sapere tutto di mio figlio
<<Non so se...>> tentenna lui
<<Daje che sta pe' piove! Me viene a prenne mi' madre, vieni con noi poi dopo t'accompagnamo!>>
<<Famme chiamà mi' madre!>> ecco chiamala, che dopo che l'avrò vista io nun so se potrai farlo <<Mà! Senti io mo ho finito a calcetto...te dispiace se torno tra 'na mezz'oretta?...No vado da Giorgio...sì, sì nun te preoccupà...Ok, a dopo mà!>>
<<Allora?>> chiede l'amico impaziente
<<C'è mi' zia Tina a casa co' mamma...posso venì!>> ah ce sta tua zia? Bene! Mo je vado a fa 'na visitina e vedemo de falle capì per bene quanto le costerà 'sta cazzata.
Sono di nuovo davanti al cancelletto e di nuovo lo stesso suono metallico mi permette l'ingresso all'interno, lei è sempre sulla porta, stavolta sembra scocciata...te faccio scoccià io nun te preoccupà...entro sorpassandola
<<Prego fa come se fossi a casa tua!>> esclama sarcastica, anche se a guardarla bene in viso sembra che abbia pianto...non che la cosa sia di mio interesse chiaramente
<<Poteva esserlo se tu non fossi una cojona!>> la rimprovero
<<Sì...ci abitavamo io, te, la tua ex e tutte le squinzie tue...che bello!>>
<<Smettila de dì cazzate, che già ne hai dette troppe!!>>
<<Eh beh certo...perché mister perfezione qua...>> continua
<<Mister perfezione un cazzo! Io nun t'ho nascosto tuo figlio pe' sedici anni! Ma che credevi de fa eh? Che pensavi de risolve? No perché per quanto io so' du' ore che me sto ad arrovellà er cervello nun riesco a capì che cazzo t'è passato per la testa!>> urlo
<<Beh certo! Te lo potevo dì mentre me lasciavi perché hai preferito credere all'amico tuo piuttosto che a me! Potevo supplicarti di restare con me perché ero incinta! Ma te stai fuori!>> ehhhhh?
<<Io sto fuori? Io?? Tu me tieni nascosto mi' fijo ed io sto fuori? Ma che cazzo dici?>>
<<Sì perché la colpa è tua! Tua e del tuo essere un insicuro cronico, un indeciso, un cojone che preferisce fare il grande con tutti...uno che preferisce convincersi che la sua fidanzata, dopo aver sopportato per mesi che avesse un'altra vita, quando poteva finalmente viverselo lo tradisce! Solo perché uno innamorato di me gli aveva inculcato questa idea!>> alza la voce anche lei
<<Colpa mia? Ma tu lo connetti il cervello prima di parlà? Colpa mia de che? Tu lo sapevi de esse incinta, perché nun me l'hai detto?>>
<<Per far cosa? Per tenerti legato a me per il senso di responsabilità? Eh? Che eri convinto che io avessi un altro!>>   
<<Me lo dovevi dì!>> insisto sbattendo il pugno sul tavolo mentre sento la vena sul collo pulsare sempre di più
<<Per sentirmi dire che era figlio di un altro? Perché saresti stato capace anche di questo!>> sì...forse sì, all'epoca lo avrei fatto...ma di sicuro non lo ammetterò ora! <<E poi ieri ero venuta nel tuo ufficio a dirtelo, per parlartene, ma te stavi aspettando la modellina! L'ennesima modellina del cazzo appresso alle quali stai da una vita!>>
<<Guarda un po' co' tutto il tempo che c'hai avuto, giusto ieri me lo volevi dì! Sedici anni c'hai avuto pe' dirmelo! Sai che famo? Goditi Bes...perché finchè diventa maggiorenne nun lo vedi più! Hai mai sentito di una causa per affidamento a sedici anni? Sarà la prima! Così famo pure er record! T'è piaciuto fa la stronza, mo me diverto io! Nessun giudice ti darà ragione...nessuno!>> grido
<<Non ti azzardare a fare una cosa simile!>> minaccia lei, come se fosse nella posizione per farlo...
<<Io faccio come me pare a me...pagherai ogni attimo, ogni secondo che mi hai tenuto lontano da mio figlio!>>
<<Non puoi tenerlo lontano da me!>>
<<Oh...chiediamolo a lui se je va de sta co' me...>>
<<Beh?! Che c'avete da urlà? Ve se sente da fuori!>> Bes è sulla porta, stranito per le nostre urla...forse stranito anche dal fatto che io sia qui...lei gli va subito incontro
<<Niente tesoro...>> dice accarezzandolo e guardandomi di sbieco <<lo sai che ci facciamo prendere dalla discussione...tutto a posto da Giorgio?>>
<<Sì...sì...>> risponde turbato <<ma me dovete dì qualcosa?>> domanda alternando lo sguardo da me a lei...Emma mi guarda truce...
<<In realtà sì!>> esordisco mentre lei sbianca...no, non posso farlo...comprometterei il mio rapporto con lui e rovinerei di sicuro quello con Emma, se ancora ci fosse la possibilità che si ricostruisca qualcosa...non posso dirlo così a mio figlio, non posso
<<Devo indovinà?>> chiede retorico a causa del mio silenzio...sorrido
<<Niente, te volevo dì che domenica la Lazio gioca all'Olimpico...che ne dici se annamo?>> chiedo scompigliandogli i capelli e lasciandogli una carezza sul viso
<<Daje Brì! Figo!>>
<<Allora siamo d'accordo...>> confermo
<<Ma per questo stavate a litigà? Mà nun te devi preoccupà...nun me succede niente, è solo 'na partita...>> lei gli sorride annuendo
<<Vabbè allora vado...>> dico col magone...voglio uscire da qui...mi viene da abbracciarlo, da dirgli che per lui ci sarò sempre, che non dovrà più preoccuparsi di nulla...ma non è questo il momento... <<Bes...mi...sì insomma, mi dispiace per il comportamento degli ultimi giorni...se domani riesci ad arrivare un po' prima alla Label parliamo un po' mm? Ti va?>>
<<Certo Brì!>> esclama abbracciandomi di slancio <<Nun te preoccupà!>> lo stringo a me, poggiando il mento sulla sua testa e guardando Emma con uno sguardo di sfida
<<A domani quindi...>> saluto avviandomi verso la porta mentre Bes si sta dirigendo probabilmente in camera sua <<goditi gli ultimi momenti con mio figlio!>> minaccio la donna di fronte a me prima di chiudermi la porta alle spalle.

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